Reti di calcolatori: Physical Layer Appunti di Sistemi per la classe IV E informatica A cura del prof. ing. Mario Catalano Trasmissione dati Sorgente Trasmettitore Destinatario Canale Ricevitore Tipo di messaggio e tipo di canale possono essere differenti (analogici o digitali) Problema fondamentale: efficienza e affidabilità www.itimedi.it Unicast In una trasmissione Unicast i dati vengono inviati dal computer di origine direttamente a quello di destinazione. Quando più PC devono ricevere gli stessi dati questo tipo di trasmissione non risulta efficiente perché vengono inviate sulla rete copie multiple ognuna diretta a uno specifico destinatario. www.itimedi.it Broadcast In una trasmissione di tipo Broadcast una singola copia dei dati viene inviata a tutti i PC che appartengono alla stessa sottorete del computer di origine. Questo tipo di trasmissione non fornisce buone prestazioni perché ogni pacchetto inviato sulla rete deve essere processato su tutti i calcolatori presenti indipendentemente dai reali destinatari delle informazioni. www.itimedi.it Multicast In una trasmissione di tipo Multicast una unica copia dei dati viene inviata a tutti i PC che ne fanno richiesta. Poiché non vengono inviate copie multiple dello stesso dato, questo tipo di trasmissione risulta particolarmente efficace quando le informazioni devono essere inviate a più destinatari. Molti servizi internet usano il Multicasting per videoconferenze, streaming audio e video, ecc… www.itimedi.it Trasferimento Parallelo Ogni word (8, 16, 32 o 64 bit) è trasferita in un singolo ciclo di clock Trasferimento Seriale Ogni word è trasferita in n (8, 16, 32 o 64) cicli di clock www.itimedi.it Canale di comunicazione Tipo di mezzo guidato non guidato Velocità di trasmissione (bit/sec) Attenuazione → necessità di ripetitori Problemi di interferenza maggiori nei mezzi non guidati www.itimedi.it Caratteristiche della comunicazione Tecnica di trasmissione sincrona Tipo di collegamento half o asincrona duplex o full duplex Multiplexing a divisione di tempo o di frequenze modulazione di frequenza Tipo delle linee dedicate o commutate www.itimedi.it Effetto dei mezzi trasmissivi Poiché i segnali sono attenuati e distorti dai mezzi trasmissivi, un ricevitore può essere incapace di distinguere correttamente i bit 1 dagli 0. L’attenuazione e la distorsione sono fortemente influenzati da : • tipo di mezzo trasmissivo • bit rate del dato trasmesso • distanza fra i dispositivi comunicanti. www.itimedi.it TIME DIVISION MULTIPLEXING (TDM) • Il mezzo fisico è condiviso fra un certo numero di segnali. • Il tempo è diviso in “time slots”. • Se gli slots sono preassegnati il multiplexing è sincrono. • Se gli slots non sono preassegnati il multiplexing è asincrono. • Bit interleaving. • Word interleaving. www.itimedi.it FREQUENCY DIVISION MULTIPLEXING • Diversi segnali condividono la larghezza di banda del mezzo. • Ciascun segnale ha una differente frequenza di portante. • Le portanti sono adeguatamente separate per evitare sovrapposizioni. • Ogni portante può essere modulata in modo diverso. www.itimedi.it Banda nella modulazione di frequenza www.itimedi.it Trasmettere corrente elettrica a lunga distanza La corrente elettrica non è in grado di coprire distanze arbitrarie; la resistenza del rame trasforma in calore una piccola parte dell’energia. Questo provoca una perdita di segnale. È così impossibile usare una semplice variazione di tensione per trasmissioni su lunghe distanze www.itimedi.it Ripetitori Nelle Reti possono essere usati vari mezzi trasmissivi, ognuno con precisi limiti nella lunghezza massima dei cavi Se intendiamo estendere la rete oltre questi limiti è necessario aggiungere alla rete dei Repeater (ripetitori). La loro funzione è quella di rigenerare e risincronizzare il segnale a livello dei bit per permettergli di viaggiare per distanze maggiori di quelle consentite dai cavi. Essi sono usualmente dispositivi con un’unica porta di ingresso ed un’unica porta di uscita. www.itimedi.it La modulazione Per trasmettere e codificare i dati, il mittente modifica leggermente la portante. L’insieme di tali modifiche viene detto modulazione Il dispositivo di trasmissione genera un segnale portante modulato in funzione dei dati da trasmettere Il dispositivo ricevente riconosce la portante, rivela la modulazione e restituisce i dati originari www.itimedi.it Modulazione d’ampiezza Modulare in ampiezza vuol dire far variare l'ampiezza di una portante a radiofrequenza secondo l'ampiezza di una modulante a bassa frequenza. www.itimedi.it Dispositivi per la modulazione e demodulazione Modulatore: circuito che modula un’onda portante in funzione di una sequenza di bit Demodulatore: circuito che estrae una sequenza di bit da una portante modulata La trasmissione di dati su lunghe distanze richiede quindi l’uso di un modulatore e di un demodulatore ai due capi della linea I due apparati vengono incorporati in un unico www.itimedi.it dispositivo, il modem (modulatore e demodulatore) Cavo coassiale Cavo a doppini Fibra ottica Connessioni wireless intrecciati www.itimedi.it Cavo coassiale Il cavo coassiale è stato per molti anni il sistema di cablaggio più utilizzato per l’implementazione di una rete perché combina costi relativamente molto limitati a caratteristiche di leggerezza e flessibilità che ne rendono agevole l’istallazione. La struttura base di un cavo coassiale è costituita da un conduttore interno in rame rivestito da uno strato di materiale isolante avvolto in una calza metallica flessibile in rame o alluminio il tutto circondato da una guaina isolante esterna. www.itimedi.it Cavo coassiale La schermatura, costituita da una calza metallica intrecciata, serve per isolare i dati che viaggiano all’interno del cavo dalle interferenze elettromagnetiche esterne, i disturbi, ed impedire la conseguente distorsione del segnale che porta le informazioni. L’anima del conduttore centrale può essere costituita da un filo pieno o da conduttori intrecciati. Rispetto al cavo a doppini intrecciati il cavo coassiale offre una migliore protezione ai disturbi e una minore attenuazione del segnale in propagazione. L’attenuazione consiste nella diminuzione della potenza del segnale che viaggia lungo il supporto fisico. www.itimedi.it Struttura base www.itimedi.it I Cavi Coassiali www.itimedi.it I connettori BNC per cavi Coax www.itimedi.it Cavo a doppini intrecciati La struttura base di un cavo a doppini intrecciati è composta da due fili di rame isolati intrecciati. Spesso in un unico cavo sono raggruppati più doppini intrecciati il cui numero può variare in base al tipo specifico di cavo protetti da una guaina isolante. Il cavo a doppini intrecciati è disponibile in 2 versioni principali: - Cavo a doppini intrecciati non schermato UTP - Cavo a doppini intrecciati schermato STP www.itimedi.it Cavo a doppini intrecciati non schermato UTP Il cavo UTP rappresenta il cavo più utilizzato nell’implementazione delle LAN per le seguenti caratteristiche: - Leggerezza e flessibilità - Semplicità di installazione - Costi relativamente contenuti Un cavo UTP consiste di varie coppie di fili di rame intrecciati e isolati. Il numero delle coppie, nonché il numero degli intrecci necessari per ogni metro di cavo, varia in base all’uso specifico. Le specifiche prevedono 5 categorie base di cavi UTP. www.itimedi.it Cavo a doppini intrecciati schermato STP La struttura di un cavo STP è costituito da una serie di doppini intrecciati con una guaina isolante protettiva che racchiude le singole coppie e le mantiene opportunamente separate dalle altre. Il tutto racchiuso da una calza metallica in rame che garantisce la schermatura verso le interferenze esterne. Grazie a questo tipo di struttura, i cavi schermati, consentono una sostanziale riduzione dei disturbi di tipo elettromagnetico e supportano velocità di trasmissione più elevate e su distanze superiori rispetto ai cavi UTP www.itimedi.it Doppini intrecciati www.itimedi.it isolante campo magnetico cavo di rame Flussi di corrente www.itimedi.it Doppini telefonici www.itimedi.it Doppino ritorto (a) Categoria 3 UTP. (b) Categoria 5 UTP. www.itimedi.it Il connettore RJ45 www.itimedi.it Fibra ottica Le fibre ottiche sono composte da un nucleo in vetro ricoperto da un rivestimento anche esso in vetro, il tutto protetto da una guaina esterna isolante. Le fibre ottiche permettono la propagazione del segnale sotto forma di impulsi luminosi. Poiché non utilizza segnali elettrici la fibra risulta particolarmente resistente alle interferenze elettromagnetiche. sicurezza del mezzo, velocità di trasmissione (Gb/s) l’attenuazione ridotta. www.itimedi.it Tipi di connettori Connettore ST, largamente utilizzato e tollerato dagli standard Milano 2 e 3 dicembre Magna Pars - via Tortona 15 Connettore SC, il connettore standard. www.itimedi.it Flashnet S.p.A. Telecomunicazioni Reti locali: l’importanza di un buon cablaggio Schema a blocchi di una trasmissione a fibre ottiche www.itimedi.it Vantaggi e svantaggi Vantaggi delle fibre ottiche rispetto ai fili di rame: trasportando onde luminose, non sono soggette al fenomeno dell’interferenza elettromagnetica riescono a trasmettere dati su distanze maggiori riescono a trasportare più informazioni oppure più velocemente (banda passante molto elevata) Svantaggi: necessitano speciali apparati per rifinire le terminazioni del cavo (alti costi) Tempi d’installazione più lunghi e personale più qualificato difficoltà nella manutenzione e nella riparazione www.itimedi.it Connessioni Wireless In particolari situazioni non è possibile collegare tra loro i PC di una LAN utilizzando i sistemi di cablaggio standard. Per ovviare a questo tipo di inconvenienti sono state sviluppate tecnologie alternative basate su dispositivi a raggi infrarossi, radio e laser. La comunicazione avviene tramite per mezzo di radiotrasmettitori e ricevitori che possono essere mobili o fissi. La portata di una rete Wireless può variare da qualche centinaio di metri a diversi Km quando la tecnologia senza fili viene utilizzata per collegare reti LAN fisicamente distanti attraverso un ponte radio. www.itimedi.it Connessioni Wireless Ogni calcolatore è dotato di un apparecchio trasmettitore-ricevitore che gli permette di comunicare con gli altri dispositivo della rete. A volte la rete W-LAN deve fisicamente collegarsi ad una rete cablata esistente: In ambienti di questo tipo l’accesso alla rete avviene per mezzo di radiotrasmettitori fissi collegati direttamente con la rete cablata chiamati “punti di accesso”. www.itimedi.it Fine www.itimedi.it