ISTRUZIONI D’USO E MANUTENZIONE RC2E GRUPPI REFRIGERATORI D'ACQUA A CIRCUITO CHIUSO, NON COMPONIBILI, CONDENSATI AD ARIA. GAS: R407C Potenziale di Riscaldamento Globale: GWP=1530 (REGOLAMENTO(CE)n.842/2006 su gas fluorurati ad effetto serra) ANNO DI COSTRUZIONE: MATRICOLA N°: Organismo Notificato: PASCAL CE 1115 File: RC2EIT.00 Pag. 1 Il presente manuale di uso e manutenzione è considerato come parte integrante della macchina, dovrà essere letto attentamente prima di compiere qualsiasi operazione e dovrà essere conservato fino allo smaltimento finale. INDICE 1 INTRODUZIONE................................................................................................................................................... 3 2 CARATTERISTICHE GENERALI ........................................................................................................................ 3 3 TRASPORTO ....................................................................................................................................................... 3 4 CONDIZIONI PER L'IMMAGAZZINAMENTO DELLA MACCHINA.................................................................... 4 5 INSTALLAZIONE E ALLACCIAMENTO ............................................................................................................. 4 6 MESSA IN FUNZIONE ......................................................................................................................................... 9 7 RUMORE ............................................................................................................................................................12 8 RACCOMANDAZIONI SULLE MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE DALL'UTILIZZATORE ...........13 9 MANUTENZIONE ORDINARIA .........................................................................................................................13 10 CIRCUITO FRIGORIFERO..............................................................................................................................14 11 DISPOSITIVI DI SICUREZZA..........................................................................................................................15 12 RICERCA ED ELIMINAZIONE GUASTI .........................................................................................................16 13 SITUAZIONI DI EMERGENZA ........................................................................................................................17 14 MESSA FUORI SERVIZIO E SMALTIMENTO ...............................................................................................18 15 RISCHI CONNESSI ALLA MACCHINA..........................................................................................................18 Pag. 2 1 INTRODUZIONE Il presente manuale è riferito al gruppo refrigerante ed è rivolto agli utilizzatori; i quali, prima dell'utilizzo, dovranno leggere e prendere conoscenza di quanto riportato nelle pagine seguenti per sapere come operare correttamente, evitando i possibili usi scorretti, successivamente elencati. Prima di mettere in funzione l'impianto ci si dovrà assicurare che l'operatore sia idoneo all'impiego. Il costruttore declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate da un utilizzo o un'installazione non prevista nel presente manuale, così come lo smontaggio, modifiche o ricollocamento di pezzi o componenti d'origine con dei pezzi o dei componenti di altra provenienza senza accordi scritti. Il presente manuale rispecchia lo stato della tecnica al momento della commercializzazione della macchina e non deve essere considerato inadeguato solo perché in base a nuove esperienze può essere successivamente aggiornato. Il gruppo refrigerante non è destinato ad essere utilizzato in atmosfera potenzialmente esplosiva, come previsto dal D.P.R. N°126 del 23/03/1998 (recepimento della direttiva 94/9/CE). Il Costruttore S.r.l. si riserva tutti i diritti sul presente manuale, nessuna riproduzione totale o parziale è permessa senza autorizzazione scritta della ditta stessa. 2 CARATTERISTICHE GENERALI I gruppi refrigeratori sono dotati delle più moderne soluzioni tecnologiche, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, al fine di assicurare la massima durata ed efficienza nel tempo dell'impianto, in qualsiasi condizione ambientale. I gruppi frigoriferi sono stati appositamente studiati per consentire, anche in tempi successivi, l’aumento di potenza frigorifera disponibile. Sulla linea idraulica già predisposta sarà sufficiente allacciare, in parallelo, altre unità di pari o diversa potenzialità. Ogni centrale conserverà la propria indipendenza, pur aumentando la potenzialità generale dell’impianto. Allo stesso modo sarà possibile diminuirne la potenzialità, separando gli elementi, nel caso la disposizione cambiasse. Queste centrali sono largamente impiegate nei settori della lavorazione delle materie plastiche, raffreddamento oli, industria galvanica, pressofusione e del raffreddamento di vari processi industriali. Tutte le centrali sono montate in un elegante telaio in acciaio zincato o verniciato a forno. I modelli a più di un circuito frigorifero sono dotati di termostato elettronico a microprocessore, provvisto di rotazione automatica delle priorità di chiamata dei compressori. Ciò consente un utilizzo bilanciato dei compressori e quindi maggiore durata e minor pericolo di guasto degli stessi. 3 TRASPORTO Il trasporto deve essere effettuato mantenendo la macchina in posizione verticale. Al ricevimento della macchina accertarsi immediatamente che non siano stati provocati danni alla centrale durante il trasporto. In caso contrario avvisare immediatamente il Costruttore. Le condizioni di trasporto della macchina possono essere di tre tipi: macchina con imballo costituito da “boll-imball”, macchina con da cassa in legno, macchine con imballo costituito da gabbia in legno. Il peso della macchina, compreso l'imballaggio, è rilevabile sulla scheda tecnica: PESO MASSIMO TRASPORTATO = PESO A VUOTO + PESO IMBALLO. 3.1 Scarico e movimentazione Durante le operazioni di scarico e movimentazione, evitare di inclinare la macchina e di fare brusche manovre. Durante le operazioni di scarico per evitare danni alla testa e agli arti (mani e piedi) gli operatori devono utilizzare i seguenti dispositivi di protezione individuale marcati CE: elmetto, guanti in crosta e scarpe con puntale rinforzato. La movimentazione ed il sollevamento della macchina può avvenire con l’ausilio di carrello elevatore o gru: CARRELLO ELEVATORE Pag. 3 Le forche del carrello elevatore devono essere posizionate in corrispondenza dei punti contrassegnati dalla cartellonistica presente sulla macchine e sull’imballo esterno. GRU Utilizzando la gru è necessario l'impiego di fasce in tessuto, evitando quelle metalliche, da posizionare nelle estremità inferiori della macchina, nei punti indicati dalla cartellonistica presente sulla macchina e sull’imballo esterno. E’ bene ricordare in ogni caso, che per angoli al vertice superiori a 120°, la portata varia notevolmente per piccole variazioni dell’angolo ed è bene evitare tali configurazioni eccessive adottando ad esempio i bilancieri o bilancini. N.B.: VERIFICARE CHE: LE FASCE, I GANCI DELLA GRU, L’ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO (GRU, CARRELLO ELEVATORE) POSSANO SOLLEVARE IL PESO MASSIMO TRASPORTATO REFRIGERANTE E DELL’IMBALLO, OVE PREVISTO). (PESO DEL GRUPPO Fig. 1 Cartello punti di presa delle forche del carrello elevatore Fig. 2 Cartello punti di presa dei nastri per gru 4 CONDIZIONI PER L'IMMAGAZZINAMENTO DELLA MACCHINA Se il gruppo refrigerante non è posto in opera ed è depositato all'aperto si dovranno predisporre adeguate coperture e precauzioni per proteggere i componenti della macchina dagli agenti atmosferici (pioggia, neve, nebbia, ecc). Effettuare inoltre dei controlli periodici per riscontrare eventuali danni che si dovessero verificare nel tempo. Se la macchina è depositata in locali chiusi, non sono richieste particolari precauzioni se non il controllo periodico sulla corretta conservazione. Qualora si depositano in magazzino più macchine si dovrà evitare un impilamento delle macchine. Si dovrà altresì evitare di depositare qualsiasi materiale sulla parte superiore della macchina. 5 5.1 INSTALLAZIONE E ALLACCIAMENTO Posizionamento macchina Il refrigeratore è sostenuto da ruote o supporti fissi. E’ necessario accertarsi che il piano d'appoggio sia orizzontale e sopporti il peso massimo della macchina a pieno carico: PESO MASSIMO MACCHINA = PESO A VUOTO + PESO LIQUIDO CONTENUTO NEL SERBATOIO. Esempio: Peso massimo macchina [kg] = peso a vuoto [kg]+ volume serbatoio [litri] x 1 [kg/litro] Il posizionamento più corretto potrà essere determinato con l'aiuto del nostro personale specializzato e tenendo presente le seguenti indicazioni: evitare l'accostamento a fonti di calore e di polvere. evitare il ricircolo dell'aria calda espulsa dai ventilatori. Pag. 4 posizionare la macchina in luogo dove la TEMPERATURA AMBIENTE SIA INFERIORE A +45°C. Per temperature superiori è necessario richiedere la versione super-tropicalizzata. La non osservanza di tali prescrizioni può provocare un eccessivo aumento della pressione di condensazione del gas e il blocco della centrale (allarme Alta Pressione Gas). Nel caso di installazione interna, il locale deve avere un volume tale da consentire una buona portata d'aria al condensatore. E' utile, inoltre, prevedere l'applicazione di un convogliatore d’aria a "T" per espellere all'esterno l'aria calda durante il periodo estivo ed il suo recupero durante il periodo invernale (vedi fig.4 e 6). Per installazioni esterne di unità verniciate, la centrale va protetta con una tettoia posta ad una distanza tale da consentire l’installazione di una curva a 90° per lo scarico dell’aria dei ventilatori (vedi fig.5). La versione zincata, essendo studiata specificamente per l'esterno, non necessita di tettoia. Per permettere una corretta manutenzione al gruppo refrigeratore si deve lasciare una distanza libera di almeno 80-100cm attorno al perimetro della macchina onde consentire un agevole accesso agli operatori. IMPORTANTE (solo per macchine in circuito chiuso). Durante il periodo invernale, per prevenire la formazione di ghiaccio, e il conseguente danno all'impianto, è importante prevedere l'aggiunta, nell’acqua, di glicole monoetilenico inibito in % corrispondente alla temperatura ambiente minima presunta (vedi grafico Fig. 11). Escludere il caricamento automatico in quanto il reintegro di sola acqua, diminuirebbe la % di glicole nella miscela (vedi grafico allegato). Se il gruppo refrigeratore è inserito all’interno di un impianto a funzionamento automatico e pilotato dall’unità di comando principale, in cui la rimessa in funzionamento avviene automaticamente, si ricorda che ciò può avvenire solo dopo che sono soddisfatte le condizioni di sicurezza dell'intero impianto. Rimane in questo caso, interamente a carico del Cliente, proprietario dell'impianto complessivo, la responsabilità di garantire la sicurezza degli operatori e delle persone presenti, adottando opportuni interventi prevenzionistici su tutte le attrezzature e macchine presenti nell’impianto. 5.2 Esempio d'installazione interna 1 2 min. min. Fig. 3 Fig. 4 Fig. 3 Installazione con aspirazione e scarico aria in ambiente purché il locale abbia un volume sufficiente. Fig. 4 Installazione in ambiente con convogliatore a "T" (optional) per lo scarico dell'aria calda all'esterno nel periodo estivo (serranda pos.1) e scarico dell'aria calda all'interno nel periodo invernale (serranda pos.2). Pag. 5 5.3 Esempio d'installazione esterna Fig. 5 – 5a – 5b – 5c Installazione all'esterno con convogliatore a curva (optional) e tettoia di protezione. In questo caso l'aria viene aspirata e scaricata all'esterno. Fig. 6 Installazione all'esterno con convogliatore a "T" (optional) e tettoia di protezione. Nel periodo invernale l'aria viene aspirata e scaricata all'interno.Nei mesi estivi aspirata dall'interno e scaricata all'esterno. In entrambi i casi l'aspirazione deve avvenire esclusivamente dall'interno. Fig. 7 Installazione all'esterno in versione zincata senza canalizzazione né copertura di protezione. 1000 min. 1500 min. Abb. 5 Abb. 5a Abb. 5b Abb. 6 Abb. 7 1500 min. Abb. 5c Pag. 6 5.4 Allacciamento idraulico in circuito aperto In relazione alle esigenze d'installazione, sia delle utenze che delle centrali di refrigerazione, è possibile prefigurare i seguenti modelli di linee idrauliche a circuito aperto: linea idraulica a terra; linea idraulica aerea. A loro volta è possibile svilupparle secondo una planimetria: in linea; ad anello chiuso. Sono altresì importanti le seguenti indicazioni: isolare le tubazioni per evitare dispersioni nell'ambiente e formazione di condensa; calcolare il diametro delle tubazioni in relazioni a possibili sviluppi futuri per evitare successive modifiche all'impianto; installare la pompa di circolazione in un pozzetto vicino alla vasca, possibilmente sotto battente. In caso contrario applicare sul tubo d’aspirazione una valvola di non ritorno; applicare sempre sul tubo d’aspirazione un filtro a rete di ampia superficie per evitare l'ingresso di sporcizia nell'evaporatore; montare: una valvola d'intercettazione sull'aspirazione della pompa, una di regolazione sulla mandata ed un manometro per verificare che la pressione d'esercizio della pompa rientri nel limite di targa; collegare la mandata della pompa all' “ Ingresso acqua” del refrigeratore e l' “Uscita acqua” di quest'ultimo alla vasca dell'acqua fredda; collegare lo scarico continuo della centrale alla vasca dell’acqua fredda per garantire lo svuotamento dell'evaporatore in caso d'arresto della macchina ed evitare il ghiacciamento dell'impianto nel periodo invernale. Sia il tubo di scarico che quello di ritorno in vasca non devono essere immersi per consentire lo svuotamento. In caso di applicazioni con temperatura dell'acqua < 13°C è necessario, per evitare il ghiacciamento, aggiungere all'acqua un'adeguata percentuale di glicole monoetilenico inibito. A ) Circuito idraulico su vasca Fig. 8 Circuito idraulico su vasca 1 2 3 4 CENTRALE EVAPORATORE MANOMETRO VALVOLA DI REGOLAZIONE 8 9 10 11 5 RIEMPIMENTO AUTOMATICO 12 6 POSIZIONE POMPA (SOTTO BATTENTE) 7 POMPA SOMMERSA 13 UTENZA ACQUA CALDA ACQUA FREDDA SCARICO CONTINUO FILTRO A CESTELLO AD AMPIA SUPERFICIE ATTENZIONE: LE ESTREMITA’ DI QUESTI DUE TUBI NON DEVONO ESSERE IMMERSE ALTRIMENTI, A CENTRALE FERMA, NON AVVIENE LO SVUOTAMENTO DELL’EVAPORATORE. Tabella 1 - Legenda Circuito idraulico su vasca Pag. 7 B ) Circuito idraulico ad anello chiuso Fig. 9 Circuito idraulico ad anello chiuso B ) Circuito idraulico in linea Fig. 10 Circuito idraulico ad anello chiuso Pag. 8 5.5 Allacciamento elettrico Allacciare la linea elettrica alla maniglia di comando montata all’interno del quadro elettrico (3 fasi più terra). Qualora si renda necessaria la presenza del neutro, questo non deve essere collegato alla terra. La tensione di alimentazione non deve subire variazioni superiori al 5% del valore nominale e lo squilibrio di tensione non deve superare il 3%. Si ricorda che rimane a carico dell’utilizzatore la protezione dell’impianto elettrico di alimentazione, secondo quanto previsto dalle norme CEI 64/8, relative ai sovraccarichi ed ai rischi conseguenti ai contatti diretti ed indiretti. La linea di alimentazione deve essere adeguatamente dimensionata e protetta da un interruttore automatico magnetotermico. I valori d’assorbimento massimi e le caratteristiche tecniche degli interruttori magnetotermici consigliati sono indicati nelle schede tecniche Sono disponibili : Contatto pulito, normalmente aperto, che si chiude all’intervento di un qualunque allarme frigorifero. Ciò consente di allacciare un allarme acustico o visivo. Contatto pulito, normalmente aperto, che si chiude alla messa in moto della pompa. Contatto partenza remota. ATTENZIONE! NEL CASO SI PREVEDA DI AGGIUNGERE IN SEGUITO ALTRI D’ALIMENTAZIONE GENERALE DEVE ESSERE PREVISTA MAGGIORATA. 6 REFRIGERATORI LA LINEA MESSA IN FUNZIONE ATTENZIONE: PRIMA DI AVVIARE LA CENTRALE ESEGUIRE LE SEGUENTI OPERAZIONI: 1) COLLEGARE L’IMPIANTO ALL’UTENZA ; 2) (SE PREVISTO) COLLEGARE AL FRIGORIFERO IL RIEMPITORE DI MISCELA ACQUA-GLICOLE; 3) APRIRE TUTTE LE VALVOLE DI INTERCETTAZIONE DELL’IMPIANTO. 6.1 Caricamento acqua In caso di temperatura di lavoro superiore a +8°C con temperatura ambiente superiore a +0°C è possibile utilizzare solo acqua. Verificare il riempimento dal livello visivo. 6.2 Caricamenento acqua / glicole In caso di temperatura di lavoro minore a +8°C, oppure in installazione dove la temperatura ambiente sia minore di 0°C è indispensabile lavorare con una miscela glicolata. La percentuale di glicole da immettere nel circuito è indicata nella tabella. È importante ricordare che la percentuale di glicole va calcolata considerando la quantità d’acqua presente nel refrigeratore più quello presente nel circuito generale. Percentuale di glicole monoetilenico inibito da miscelare con acqua per : temperatura di lavoro inferiore a +8°C (A) temperatura ambiente inferiore a +0°C (B) % GLICOLE 50% 45% 40% 35% 30% A 25% 20% B 15% 10% 5% °C (A - B) +10 0 -10 -20 -30 Fig. 11 Percentuale di glicole monoetilenico inibito da miscelare con acqua Pag. 9 Esempio: una percentuale di antigelo pari al 30% protegge l’impianto fino ad una temperatura di –15°C La percentuale di glicole è riferita alla quantità totale di acqua, composta dalla capacità del serbatoio del refrigeratore (vedi scheda tecnica relativa) e da quella contenuta nell’impianto, quantificabile con l’ausilio della seguente tabella. Ø tubo / pipe lt / m Ø3/8” 0.13 Ø1/2” 0.22 Ø3/4” 0.38 Ø1” 0.61 Ø1”1/4 Ø1”1/2 1.05 1.41 Ø2” 2.26 Ø2”1/2 3.7 Ø3” 520 Ø4” 8.80 Ø5” 13.26 Ø6” 19 Tabella 2 Capacità liquido refrigerante contenuto nell’impianto ATTENZIONE! Non aggiungere mai più del 60% di glicole, poiché la temperatura di congelamento anziché diminuire, aumenta (punto di inversione). SI RACCOMANDA DI NON AGGIUNGERE ALL’ACQUA SOSTANZE INCOMPATIBILI CON I SEGUENTI MATERIALI: ALLUMINIO, RAME, ZINCO, OTTONE, BRONZO, GHISA, ACCIAIO. Attenzione: Il glicole monoetilenico inibito deve essere sostituito ogni 3/4 anni perché col tempo gli inibitori presenti tendono a dissociarsi perdendo la loro azione protettiva nei confronti dell’impianto. Per i modelli senza riempimento automatico, è necessario effettuare il caricamento manualmente controllando il livello esterno. 6.3 Alimentazione elettrica Ruotare la maniglia di comando in posizione ON (verticale) per fornire tensione alla centrale: spia di rete accesa. Il refrigeratore è equipaggiato con compressori con resistenza di pre-riscaldamento, è necessario mettere sotto tensione la centrale almeno 4 ore prima dell’avviamento e lasciarla inserita anche durante i periodi di pausa, soprattutto d’inverno. 6.4 Avviamento VERSIONE STANDARD 1.- Dare tensione e verificare che la spia “Fase Errata” non sia accesa, viceversa invertire due fasi dell’alimentazione generale. L’esatto senso di rotazione è orario. 2.- Per avviare il refrigeratore, premere il pulsante “I”. 3.- Per fermare il refrigeratore, premere il pulsante “O. In caso di emergenza ruotare il bloccaporta in posizione “O” per arrestare il sistema. La centrale è già collegata in modo che , quando il senso di rotazione della pompa è esatto, lo sono anche quello dei ventilatori e dei compressori. Controllare tramite il manometro con targhetta “PRESSIONE MANDATA” che la prevalenza della pompa rientri nei limiti di targa, considerando anche la pressione statica ( rilevabile a centrale spenta ) in caso contrario agire sulla valvola di regolazione posta sulla tubazione di mandata della stessa. VERSIONE CON DOPPIA POMPA Nel caso il refrigeratore venga richiesto con doppia pompa, una di lavoro e una di scorta, verrà garantita l’alternanza di funzionamento con un orologio programmatore che effettuerà lo scambio di funzionamento delle pompe. In questo caso sarà garantito lo stesso stato di usura su entrambe le pompe. Inoltre, un selettore consentirà di passare dal funzionamento automatico a quello manuale (in caso di guasto dell’orologio programmatore o di una delle pompe), ed un altro selettore permetterà la commutazione tra una pompa e l’altra Pag. 10 Fig. 12 Refrigeratore ad 1 circuito (µChiller2) Refrigeratore ad 1 circuito (µChiller2) 1. Premere il pulsante I per l’inizio ciclo. Sul display del termostato elettronico sarà visualizzata la temperatura dell’acqua in mandata rilevata dalla sonda. 2. Per impostare la temperatura di lavoro, "set": tenere premuto per 5 secondi il pulsante "SEL", comparirà la sigla "/"; agire sul tasto "▲" finché compare sul display il la scritta r, premere SEL; comparirà il parametro “r01” (setpoint), premere "SEL" e con i tasti "▲" e "▼" impostare il valore desiderato, poi confermare con il tasto “SEL”. premere “PRG” più volte finché sul display comparirà la temperatura di processo. ATTENZIONE! Non è possibile variare altri parametri, l’operatore dovrà rivolgersi al centro d’assistenza Del Costruttore per ulteriori richieste. 3. Gli allarmi visualizzabili nel regolatore elettronico sono i seguenti: tC1= Termico compressore, pompa, ventilatore, termostato interno compressore HP1= Pressostato alta pressione. LP1= Pressostato bassa pressione circuito. FL= Flussostato/Livello. A1= Antighiaccio. 4. In caso di blocco della centrale verificare l'allarme segnalato e quindi agire come indicato nel manuale ai capitoli n° 10 - 11. 5. Per ripristinare la condizione di allarme dello strumento: Verificare che la causa dell’allarme non esista più; Premere i tasti "▲" e "▼" simultaneamente per circa 5 secondi 6. Ad ogni riaccensione della centrale si dovrà ripetere la sequenza delle operazioni descritte con l’esclusione dell’impostazione della temperatura di lavoro che rimane memorizzata nel termostato elettronico. 7. La spia F indica la “fase errata”, rotazione contraria motori. Pag. 11 6.5 Controllo velocità ventilatori Un regolatore di velocità dei ventilatori, a taglio di fase o inverter, consente di controllare la temperatura di condensazione. Una sonda di pressione posta sulla tubazione del gas, invia un segnale al regolatore che variando la velocità dei ventilatori modula la portata d’aria di raffreddamento al condensatore. 6.6 Fermata Nel caso di installazione di compressori semiermetici sarà possibile togliere tensione solo durante lunghi periodi di fermo (una settimana o più). In tal caso si dovrà alimentare elettricamente il refrigeratore 4 ore prima del nuovo avviamento ed effettuare una partenza graduale dei compressori. 7 RUMORE Il livello di pressione acustica continuo equivalente ponderato “A” è variabile a seconda del posizionamento della macchina, in funzione dell’ambiente e delle sue caratteristiche (riflessione dei rumori, dimensione e struttura dei locali, rumori di fondo ecc.). Nella scheda tecnica è indicata la rumorosità dei refrigeratori rilevata in campo libero (all’aperto) alla distanza di 10 metri dalla macchina ad un’altezza di 1.6 metri da terra Due o più rumori si sommano logaritmicamente. E’ pertanto necessario qualora si uniscano più unità refrigeranti, apportare una correzione utilizzando i fattori di correzioni indicati in tabella. N° MODULI UGUALI 2 3 4 5 6 FATTORE DI CORREZIONE 1.046 1.073 1.095 1.109 1.123 Tabella 3 Fattori di correzioni rumorosità Esempio: N° 3 centrali RC2E 60 a 10 m. (rumorosità di 55 dB (A) cadauna). Per ogni centrale, il valore totale da considerare sarà : 55 x 1.073=59 dB (A). DIAGRAMMA CORRETTIVO DEL RUMORE DI FONDO Lt= Livello totale misurato Lf= Livello di fondo misurato Lp= Livello della sola sorgente L= Detrazione Lp= Lt - L ESEMPIO : Lt=70 dB (A), Lf=65 dB (A) Lt – Lf = 5 dB (A) L=1.5 dB (A) Lp=70 dB (A) – 1.5 dB (A) =68.5 dB (A) Fig. 13 Diagramma correttivo del rumore di fondo Pag. 12 8 RACCOMANDAZIONI DALL'UTILIZZATORE SULLE MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE I dispositivi di sicurezza utilizzati sono delle protezioni mobili costituite da pannelli fissati con viti al telaio e poste lungo i lati della macchina. L'utilizzatore dovrà mantenere le protezioni al loro posto come previsto dal costruttore per non peggiorare le condizioni di sicurezza della macchina stessa. Il costruttore declina ogni responsabilità da incidenti che si verificassero a causa dell'asportazione parziale o totale di tali sistemi di protezione. Segnali di sicurezza presenti sulla macchina: VIETATO RIMUOVERE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE VIETATO OPERARE SU ORGANI IN MOTO 9 PRIMA DI INIZIARE LE LAVORAZIONI LEGGERE IL MANUALE D'ISTRUZIONI PER L'USO MANUTENZIONE ORDINARIA Prima di procedere alle manutenzioni che implicano l’apertura della macchina è necessario ruotare la maniglia di comando (giallo - rosso) per isolare il refrigeratore dalla linea elettrica, inoltre appendere il cartello seguente: NON EFFETTUARE MANOVRE LAVORI IN CORSO 9.1 Settimanale Controllo ed eventuale pulizia del filtro dell’aria di aspirazione: questa operazione può essere fatta, dopo aver tolto il filtro, con aria compressa o getto d’acqua, eventualmente anche con solventi, nel caso esistano nell’aria particelle oleose. La pulizia dovrà essere più frequente se la centrale si trova in luoghi molto polverosi o in presenza di inflorescenze di piante (pioppi ecc..). Controllo del grado di sporcamento del condensatore. 9.2 Semestrale Prelevare dei campioni di acqua per verificare che il grado di acidità pH sia intorno a 7. Se il pH è minore di 7 si possono avere dei danneggiamenti (aggressioni chimiche) nei materiali costituenti le apparecchiature a pressione. Per valori maggiori di 7 si ha la precipitazione di carbonati di calcio e magnesio con formazione d’incrostazioni. 9.3 Annuale Controllo elettrico, da far effettuare a personale qualificato: verificare il serraggio dei morsetti ; verificare il grado di usura dei contatti dei teleruttori ; controllare gli assorbimenti di tutti i motori ; controllare l’efficienza delle protezioni termiche. Controllo meccanico e idraulico, da far effettuare a personale qualificato : verificare il serraggio dei bulloni di fissaggio dei vari componenti ; 9.4 verificare la tensione delle cinghie tra ventilatore e elettromotore (VERSIONE CON VENTILATORI CENTRIFUGHI). eliminare eventuali perdite d’acqua. Triennale Ogni tre anni provvedere alla verifica della funzionalità della valvola di sicurezza posta sul circuito frigorifero sostituendola in caso di perdita con una di pari caratteristiche tecniche (pressione di taratura e diametro orifizio, coefficiente di efflusso, attacchi di entrata e uscita), l’operazione è da far effettuare a personale qualificato. Pag. 13 ATTENZIONE: l’olio dei compressori non va mai sostituito, avendo caratteristiche tali da non deteriorarsi. Quindi non aprire mai i tappi posti sul compressore poiché ciò provocherebbe la fuoriuscita sia dell’olio che del gas in pressione e la possibilità di seri danni per gli operatori. Dopo lunghe fermate, prima di avviare la pompa, accertarsi manualmente che questa possa ruotare liberamente. Eventuali depositi, potrebbero averla bloccata. DOPO AVER EFFETTUATO LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE CHE IMPLICANO L’APERTURA DELLA MACCHINA È NECESSARIO ACCERTARSI CHE TUTTI I PORTELLI MOBILI SIANO IN POSIZIONE CHIUSA E I DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIO BEN SERRATI. 10 CIRCUITO FRIGORIFERO RC2E Pag. 14 11 DISPOSITIVI DI SICUREZZA 11.1 (PA) Pressostato di blocco alta pressione Il pressostato di alta pressione protegge il refrigeratore dall’innalzamento della pressione, e della temperatura, all’interno del condensatore/compressore Ripristino: manuale, spegnendo e riaccendendo la macchina. 11.2 (PB) Pressostato di blocco bassa pressione Il pressostato di bassa pressione rileva abbassamenti anomali della pressione del gas. Una eventuale perdita di gas comporta una riduzione della potenza frigorifera resa. Ripristino: manuale, spegnendo e riaccendendo la macchina. 11.3 Controllo livello acqua (su richiesta) Fornisce il consenso alla pompa quando l’impianto ha raggiunto il completo riempimento. Il riarmo è automatico 11.4 Termostato antighiaccio Previene la formazione di ghiaccio sui tubi dello scambiatore immerso nell’acqua (evaporatore). Il riarmo è automatico. 11.5 Limite set di temperatura Tutti gli impianti di refrigerazione vengono forniti con un limite inferiore di set impostabile per la temperatura dell’acqua. Per gas R407C è uguale a +8°C. Per eventuali varianti contattare il Costruttore. 11.6 Protezione motori Gli interruttori magnetotermici ad alto potere di interruzione, sono dispositivi che proteggono gli avvolgimenti dei motori da innalzamenti di corrente o disparità di assorbimento tra le fasi (cortocircuito). 11.7 Termostato interno compressore Il termostato interno del compressore è un dispositivo costituito da sensori “annegati” nell’avvolgimento. Questi rilevano irregolari innalzamenti di temperatura del motore, e ne interrompono il funzionamento prima che possano verificarsi danneggiamenti dell’avvolgimento. 11.8 By-pass manuale All’interno del refrigeratore è previsto di serie un by-pass manuale che serve a ridurre la pressione di mandata nel caso questa sia troppo elevata. Aprendo la valvola, parte dell’acqua viene riciclata direttamente nel serbatoio, permettendo di compensare eventuali variazioni di portata/pressione. E’ possibile applicare all’esterno dell’impianto, sulle tubazioni, una valvola di by-pass automatica (optional). Pag. 15 12 RICERCA ED ELIMINAZIONE GUASTI Per facilitare il compito degli operatori abbiamo ipotizzato una serie di esempi di funzionamenti anomali e guasti. Si fa inoltre presente che le spie bianche sono di funzionamento, quelle rosse di allarme. È necessario tenere un registro ove annotare tutte le operazioni di manutenzione riportando risultati ed eventuali commenti. Dovranno altresì essere chiaramente individuabili il nominativo del manutentore nonché la data della relativa operazione di manutenzione. Legenda: [E]=intervento da far effettuare ad un tecnico qualificato in installazioni elettriche; [I]=intervento da far effettuare ad un tecnico qualificato in installazioni idrauliche; Refrigeratore rumoroso 1. Motori rumorosi 1. Individuare componente/i rumoroso/i e avvisare il centro assistenza Del Costruttore Valvola termostatica e/o aspirazione del compressore brinata 1. 2. Evaporatore sporco Insufficiente circolazione d’acqua che causa formazione di ghiaccio sull’evaporatore 1. 2. Contattare il centro assistenza Del Costruttore Fermare il refrigeratore, impostare una temperatura di set di +18°C. Riavviare la macchina (si avvia solo la pompa) per far circolare acqua e sciogliere il ghiaccio formatosi. Quando la temperatura reale segna +18°C, impostare una temperatura di set di +15°C e far ripartire la macchina (si riavvia anche il compressore).Verificare che raggiunta la temperatura di set la macchina si fermi. 1. 2. 3. 4. 5. Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Rimuovere lo sporco con aria compressa o getto d’acqua dopo averli smontati. Verificare lo stato del motore o eventualmente del suo teleruttore.[E] Verificare e rimuovere eventuali ostacoli allo scarico. Blocco bassa pressione gas 1. 2. 3. 4. 5. Filtro deidratatore gas intasato Valvola solenoide gas non alimentata, bobina bruciata, bloccata Valvola termostatica bloccata Perdita gas Aspirazione di aria troppo fredda Blocco alta pressione gas 1. Filtri aspirazione aria intasati 1. 2. Motore di qualche ventilatore che non funziona. 2. 3. Scarico dell’aria ostruito che causa scarsa portata d’aria per il 3. corretto funzionamento. Rottura od allentamento di qualche cinghia di trasmissione dei 4. ventilatori. Condensatore sporco (mancanza degli appositi filtri) 5. 4. 5. 6. Sovraccarico termico o accensione del frigo dopo aver iniziato il 6. ciclo di produzione, causa un innalzamento della temperatura dell’acqua 7. 8. 9. Ventilatore che gira al contrario. Ricircolo aria calda Temperatura ambiente >45°C 7. 8. 9. Sostituire la cinghia o eventualmente tensionare la stessa grazie alla slitta montata regolabile . Procedere alla pulizia del condensatore, prestando attenzione a non piegare le alette in alluminio dello stesso. Chiudere parzialmente il rubinetto di mandata acqua ed aprire il by-pass per diminuire la portata all’utenza e favorire il raffreddamento dell’acqua. Quando le condizioni normali sono ripristinate, riaprire i rubinetti. Invertire 2 conduttori della linea generale. [E] Allontanare l’aria calda dal refrigeratore ( canalizzazione ) Richiedere versione super -tropicalizzata Termico compressore 1. 2. 3. 4. 5. Intervento del termostato interno del compressore a bloccare lo 1. stesso. 2. Fasi elettriche del motore interrotte. Danno meccanico. 3. Sovraccarico termico dovuto ad una sovratensione o 4. sottotensione, mancanza di una fase. 5. Il ripristino è automatico quando la temperatura dell’avvolgimento è ritornata entro i limiti accettati. Far verificare l’avvolgimento. [E] Contattare il centro assistenza Del Costruttore. Controllare il serraggio dei cavi e che l’assorbimento delle singole fasi del motore non superi i dati di targa. NON TENTARE DI AVVIARE IL COMPRESSORE PER EVITARE ULTERIORI DANNI. [E] Contattare il centro assistenza Del Costruttore. Termistori interni del compressore che scattano in caso di 1. sovraccarico termico dell’avvolgimento. Il ripristino è automatico quando la temperatura dell’avvolgimento è ritornata entro i limiti accettabili. Motore a massa o in cortocircuito. Termico interno compressore 1. Pag. 16 Termico ventilatore 1. Il motore è bloccato per problemi meccanici o per sovraccarico 1. termico dovuto ad una momentanea sottotensione o sovratensione. 2. 3. Il motore è a massa. I contatti del teleruttore sono danneggiati. 2. 3. Verificare che l’assorbimento del motore elettrico non sia superiore ai valori di targa. Verificare che il motore non sia a massa; se quanto detto non si verifica, provare a rimuovere l’interruttore magnetotermico. [E] Far riavvolgere o sostituire il motore. [E] Sostituire il teleruttore. [E] Termico Pompa 1. Funzionamento della pompa con valori di prevalenza al di fuori 1. dei valori di targa. 2. Motore della pompa bloccato perché si è formato del calcare 2. (dovuto a lunghe soste dell’impianto) Sovraccarico termico dovuto a sovratensione o sottotensione. 3. 3. Controllando il valore sul manometro, ripristinare il valore di prevalenza come da targa agendo sulla valvola di mandata della pompa. [I] Smontare e revisionare la pompa. [I] Verificare gli assorbimenti delle fasi della pompa con una pinza amperometrica. [E] Termostato antighiaccio 1. 2. Scarsa circolazione d’acqua con conseguente formazione di 1. ghiaccio nell’evaporatore. Si lavora con una temperatura di set inferiore a +8°C senza 2. aggiunta di glicole nel circuito con conseguente formazione di ghiaccio. Contattare il centro assistenza Del Costruttore Aggiungere glicole monoetilenico inibito come da tabella Scarsa resa 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. Danneggiamento del termostato elettronico Perdite di gas Ostruzione filtro gas Rottura valvola termostatica Rottura valvole compressore Sostituire termostato elettronico [E] Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Contattare il centro assistenza Del Costruttore Fuoriuscite di liquido 1. Danneggiamento delle connessioni: Perdite di liquido (acqua e 1. glicole) Limitare la fuoriuscita con assorbitori evitando la dispersione in fognatura del liquido e contattare il centro assistenza Del Costruttore Altri guasti Nel caso il refrigeratore presenti difetti di funzionamento qui non contemplati, Vi preghiamo di darcene immediata comunicazione specificando chiaramente le anomalie rilevate. E’ importantissimo, per una diagnosi veloce, saper comunicare quali sono i codici degli allarmi indicati. Il contenuto di gas refrigerante è indicato nella scheda tecnica. 13 SITUAZIONI DI EMERGENZA 13.1 Tipo di mezzi antincendio da utilizzare Le parti della macchina che possono incendiarsi sono i quadri elettrici o gli altri componenti elettrici della macchina (elettromotori, cavi) in tutti questi casi il mezzo estinguente consigliato è l'anidride carbonica (CO2) ed in alternativa la polvere ABC, ricordandosi che un suo utilizzo sui quadri elettrici ne provoca un inutilizzo permanente. 13.2 Avvertenze sulla possibile emissione/dispersione di sostanze dannose Le emissioni di sostanze dannose sono prodotte da: dispersione di miscela acqua/glicole monoetilenico inibito, fuoriuscita di olio lubrificante dai compressori. dispersione di gas frigorigeno Gas R 407 C, tale gas ha un potenziale di riscaldamento globale GWP=1530. Pag. 17 14 MESSA FUORI SERVIZIO E SMALTIMENTO Per costruire le macchine sono stati utilizzati i componenti: Plastici Ferrosi (acciaio zincato e verniciato) Elettrici Isolanti elettrici Olio lubrificante Isolanti termici Alluminio Rame Miscela acqua/glicole Raccogliere in bidoni e conferire a smaltitori autorizzati Raccogliere in bidoni e conferire a smaltitori autorizzati Gas R 407 C Raccogliere in bombole e conferire a smaltitori autorizzati Durante la demolizione differenziare le parti della macchina secondo i materiali di fabbricazione. Per lo smaltimento di questi materiali attenersi scrupolosamente alle norme in vigore. Prima di procedere allo smontaggio verificare: 1. l’assenza di pressione dei componenti appartenenti ai seguenti circuiti: circuito gas frigorigeno, circuito idraulico. 2. l’assenza di energia elettrica dei componenti appartenenti all’impianto elettrico della macchina. Lo smontaggio della struttura portante in acciaio deve avvenire solo dopo aver eliminato tutti i componenti interni (pompe, compressori, quadri elettrici, condensatore, evaporatore, ventilatori); iniziare lo smontaggio dalla parte superiore e procedere verso il basso. 15 RISCHI CONNESSI ALLA MACCHINA Tipo di Pericolo Situazione pericolosa Forma Schiacciamento Durante il trasporto le dimensioni ed il peso potrebbero essere causa di infortuni per gli operatori Taglio o sezionamento Ventilatori aria sulla parte superiore della struttura Eiezione di un fluido ad alta pressione Perdita della stabilità della macchina e/o delle sue parti Contatto elettrico (diretto, indiretto) Eiezione di gas compresso o liquido in pressione per il distacco o rottura delle condutture dall'impianto opp. operazioni di carico o rabbocco Il basamento di appoggio deve garantire la necessaria resistenza in base alla massa della macchina Rottura di cavi Elettricità statica sulla struttura esterna con Elettrocuzioni agli operatori o a persone nei pressi della macchina Scottature provocate da contatto con oggetti a Temperatura superficiale calda/fredda tubazioni, temperatura estrema condensatore Danni alla salute provocati da ambiente di lavoro caldo e Correnti d'aria generate dai ventilatori della macchina freddo Aumento di pressione gas frigorigeno con rotture per Incendio o di esplosione incendio esterno Durante lo scarico le dimensioni ed la massa potrebbero Mancato uso di mezzi personali di protezione essere causa di infortuni per gli operatori Fenomeni elettrostatici Assenza di ripari di dispositivi di sicurezza Accessibilità apparecchi a pressione Pag. 18