LUIGI PIRANDELLO IL VIAGGIO È NELLA TESTA LA NATURA

INTERESSANTE
INTRAPRENDENTE
INDIPENDENTE
W W W. J O B O K . E U - F R E E P R E S S
LUIGI PIRANDELLO
MAESTRO OLTRE L’ARTE E LA SCIENZA
IL VIAGGIO
È NELLA TESTA
LE NEUROSCIENZE CI SVELANO IL
NOSTRO SENTIRE E PERCEPIRE L’ARTE
LA NATURA RITRATTA
DAL SATELLITE
A CONFRONTO CON MAX SERRADIFALCO
LEONARDO DA VINCI
UNO SGUARDO GLOBALE
GOETHE
LO SGUARDO SCIENTIFICO DEL POETA
INTERESSANTE
INTRAPRENDENTE
INDIPENDENTE
JobOK MAGAZINE
EDITORIALE
ARTE E SCIENZA insieme:
scelta illuminante per mente ed anima
“U
no dei motivi più forti che conducono gli uomini all' Arte e alla Scienza è la fuga dalla
vita quotidiana con la sua dolorosa crudezza e la tetra mancanza di speranza, dalla schiavitù
dei propri desideri sempre mutevoli.”
Ad affermarlo era il geniale scienziato Albert Einstein per dire che l’uomo cerca di elevarsi
alla sublimità dell’essere affidandosi all’Arte ed alla Scienza insieme. Esiste un connubio
armonico, quasi imprescindibile tra Arte e Scienza: basti pensare che la metrica in musica è
Scienza ad Arte e che numerose formule matematiche o teoremi di Analisi matematica e
Geometria sono “forme visuali e sinestetiche” di Arte in Scienza.
Quanti artisti erano e sono scienziati e viceversa: non solo Albert Einstein ma Dante,
Leopardi, Michelangelo, Leonardo, Shakespeare e quanti altri. La scienza, se fosse tutta
fredda e destinata solo, ad esempio, a mantenere i “ritmi biologici” dei nostri corpi a che
cosa servirebbe? Sarebbe un'ancella del materialismo e dell'egoismo! E perciò per metterla
al riparo da simile accusa, ogni uomo dovrebbe sempre ricordare di avere di fronte a sè, oltre
che un corpo, un'anima, creatura di Dio. Anche la Scienza, come l’Arte, cerca la verità ultima,
non usando idee, concetti, parole, come l’Arte ma usando numeri, formule, equazioni,
potenze. La scommessa della Scienza, come quella dell’Arte, è di scoprire la chiave capace di
aprire tutte le porte, fino all'ultima che custodisce il numero d'oro, la formula finale, la legge
che chiarisce e svela l'ultima incognita per illuminare la mente ma anche l’anima degli
uomini. Ecco che Scienza ed Arte perseguono lo stesso obiettivo: svelare all’Uomo chi è.
E solo in tale visione amare la Scienza come amare l’Arte, anche solo per se stesse, diviene
distintivo di nobiltà; servire bene entrambe è una gioia e un dovere che rende gli Uomini
migliori, liberi, ed eletti.
M. Petruzzelli
JobOk Magazine #7
Reg.Trib. Roma n° 139 del 24/07/2015
Il marchio JobOk è un marchio
registrato, tutti i diritti sono riservati.
MAGAZINE TEAM
Editore: FEDERICO MASSA
Direttore Responsabile: MARIANGELA PETRUZZELLI
Direttore Artistico: ALEX PERUCCI
Capo Redazione: GIOVANNA DI MARTINO
Segretaria di redazione: MANUELA MARCIANO
Editing: MARIA ELENA MARROCCO
Redattori: ELVIO DEGLI AGLI – FEDERICO MASSA
ELIANA PAGLIONE - ALESSIA PETITTO – SARA PETRUCCIANI
EMANUELA PIACENTE - MANUELA RUOCCO
Special Guests di questo numero:
DOTT. PIER LUIGI PIRANDELLO - DOTT.SSA ROSSELLA MANUELE
DOTT. FRANCESCO RAGNI - CHEF LISA BONOCORE
Racconto: LUCA MANNURITA
PUBBLICITÀ [email protected]
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editoriale 03 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
09
un viaggio nei meandri
della mente alla scoperta
di come le emozioni
suscitate dalle arti
agiscono sul nostro
cervello >>>
14
Max Serra di Falco
ci parla della sua
spettacolare Web
Landscape Photography,
un nuovo modo,
tutto tecnologico, di
<<< immortalare la natura
17
Leonardo da Vinci,
incarnazione
rinascimentale dell’idea,
oggi perduta, dell’unione
armonica di
arte e scienza >>>
24
La danza non mette in
movimento soltanto
il corpo ma anche
la mente, con effetti
sorprendenti per il
nostro benessere
<<< psico-fisico
35
La pionieristica musica
elettronica dei Kraftwerk
tra innovazione e
sperimentazione >>>
40
L’Arte e la Scienza
nel grande intellettuale
<<< Goethe
sommario 04 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
IN QUESTO NUMERO...
SOMMARIO
03 EDITORIALE
ARTE E SCIENZA INSIEME
Scelta illuminante per mente ed anima
REFERENZIALE 07
LUIGI PIRANDELLO
Maestro oltre l’ Arte e la Scienza
INTERVISTA
09 FOCUS
LA NATURA RITRATTA DAL SATELLITE
A confronto con Max Serradifalco
ARTE
17
21
ARS EX MACHINA
Ai confini della creatività
RACCONTO 27
VIOLA
FILOSOFIA 40
GOETHE
Lo sguardo scientifico del poeta
MISS CHEF 47
PASTA “RIGHETTA”
Alla zucca e pesce spada
IL VIAGGIO È NELLA TESTA
Cosa le Neuroscienze ci svelano
14
STORIA DELL’ARTE
LEONARDO DA VINCI
Uno sguardo globale
24 DANZA
LA DANZA DEI NEURONI
35 MUSICA
L'AUTOSTRADA PER IL FUTURO
Il krautrock dei kraftwerk
45 FASHION ALERT
ROLEX? NO, GRAZIE… APPLE WATCH!
Quando il fashion incontra la tecnologia
49 BOOK REVIEW
L’UOMO BICENTENARIO
di Isaac Asimov
L’emozione umana non riguarda soltanto il piacere sessuale o la paura dei serpenti.
Riguarda anche l’orrore di essere testimoni della sofferenza e la soddisfazione di veder
servita la giustizia; il piacere per il sorriso sensuale di Jeanne Moreau e per l’intensa
bellezza di parole e idee nei versi di Shakespeare
Antonio R. Damasio
Neuroscienziato
sommario 05 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
Maestro oltre l’Ar te e la Scienza
Nel libro dal titolo “Arte e Scienza”, edito nel
1908, Luigi Pirandello dichiarava: “Ogni opera di
scienza è scienza e arte, come ogni opera d’arte è
arte e scienza”. Solo come è spontanea l’Arte
nella Scienza, così è la Scienza nell’Arte. Per
Pirandello non esiste la realtà. Nella sopracitata
raccolta di saggi, Luigi Pirandello coglie
l’occasione per precisare e fissare i capisaldi della
propria poetica. Pirandello, dunque, teorizza un
rapporto di interscambio tra Arte e Scienza, in cui
l’Arte è interpretazione soggettiva del reale.
Conduce un’appassionata critica ad ogni forma di
determinismo e mostra come il caso sia la vera
legge che opera nel mondo dei suoi personaggi,
e la fantasia sia il motore della sua attività
creativa. Il relativismo di Pirandello, se vogliamo, è
sintetizzabile al terzo atto del suo lavoro dal titolo
“Così è se vi pare”, quando alla domanda “Lei chi
è?”, il personaggio della nuora, coperta da un
velo, risponde al prefetto: “Io sono quel che mi si
crede”. A questa opera teatrale ognuno di noi
può arrivare studiando se stesso pur nella povertà
dei suoi quotidiani aspetti ed atteggiamenti, ed
arrivare a scoprire che siamo “Uno, nessuno e
centomila”, quante mai infinità di interpretazione.
Bruno De Finetti era un grande ammiratore di
Luigi Pirandello. Nel 1937, nella rivista “Quadrivio”
e, successivamente, anche sul giornale di Trento,
“Il Brennero”, pubblicò un articolo intitolato:
“Luigi Pirandello. Maestro di logica”. Il 10
dicembre 1936, alle ore 12, il professor De Finetti,
nell’aula magna della Facoltà di Matematica,
dell’Università di Roma, iniziava la sua lezione
dichiarando quanto segue: “Chiedo un minuto di
silenzio perch, questa mattina, alle ore 9, ha
cessato di vivere Luigi Pirandello che è stato uno
dei più grandi matematici di questo secolo”.
Pierluigi Pirandello
P
ierluigi Pirandello è avvocato e mecenate di giovani
artisti in vari campi; vive ed opera a Roma.
Nipote del celebre drammaturgo Luigi Pirandello e figlio
del noto pittore espressionista Fausto, Pierluigi,
insieme a sua moglie Giovanna, il 23 gennaio 2011,
ha istituito la “Fondazione Fausto Pirandello” con il fine
di tutelare e promuovere l’opera artistica e intellettuale
del maestro Fausto Pirandello. La Fondazione comprende,
nel suo patrimonio, ben 19 opere di Fausto Pirandello,
oltre a un importante archivio fotografico e documentario
relativo all’opera del Maestro, e ad altre testimonianze
circa la vita e l’opera di Fausto Pirandello.
La Fondazione opera attivamente per conservare
e valorizzare le opere di Fausto Pirandello; curare la
raccolta, catalogare e archiviare fotografie, lettere, libri,
documenti, materiale e testimonianze di qualsiasi natura,
atti a ricostruire la vita e l’evoluzione artistica del Maestro;
divulgare la conoscenza delle opere del Maestro,
con l’organizzazione di mostre, esposizioni, conferenze,
convegni, dibattiti.
PER INFORMAZIONI
www.fondazionefaustopirandello.it
[email protected]
referenziale 07 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
Il Viaggio è nella Testa
«L’Arte! L’Arte! – Ecco l’Amante fedele, sempre giovine, immortale; ecco la Fonte della gioia pura,
vietata alle moltitudini, concessa agli eletti; ecco il prezioso Alimento che fa l’uomo simile a un dio.»
Gabriele D’Annunzio, Il Piacere, 1889
Da sempre l’arte, in tutte le sue forme,
accompagna e dà colore alla nostra vita. Gabriele
D’Annunzio, nel suo celebre romanzo Il Piacere, la
definì, a ragione, l’Amante Suprema. La ricerca
scientifica, oggi, ci dà conferma che la danza,
come la musica, riesce ad influire sul nostro
umore e, in alcuni casi, funge da vera e propria
cura dei più comuni stati depressivi. Tutti noi
abbiamo, per esempio, canzoni preferite che
riescono a farci viaggiare col pensiero e ad
emozionarci ogni volta che le sentiamo,
modificando spesso la qualità del nostro stato
emotivo ed addirittura il nostro rapporto col
mondo e con noi stessi; il merito di questi
repentini sbalzi di umore non va cercato
necessariamente molto lontano o su vecchi libri
di astrologia, ma basta volgere lo sguardo al
nostro organo più sorprendente e delicato:
il nostro cervello. Questo, indotto dall’attività
musicale, rilascia costantemente endorfine –
focus 09 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
livello di dopamina
nel
musica fail aumentare
il livello di
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dal prodotte
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dei maggiori
uno dei maggiori
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come neurotrasmettitori,
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nel nostro corpo,
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e dell’oppio
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sensazione disensazione
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dell’immediata
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cognitive. Attualmente
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percorsi psicologici
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studiosi
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classica,
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come tecnicacome tecnica
esempio,
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“Effetto
fenomeno denominato
“Effetto
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sicologo sperimentale
John A. Sloboda,
psicologo sperimentale
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sessuale.
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e dell’apprezzamento
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traguardi inaspettati
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Lo musicale.
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comprensione
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empiriche
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dal
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ricerche
empiriche e osservazioni
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Tecniche
come
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Magnetica
Tecniche
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e muta il
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focus 10 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
consentono
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Attraverso i metodi
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McGillUniversity
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ricercatori
della McGillUniversity
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sila
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attesa e di anticipazione
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delle
Neuroscienze,
promettenti
strumenti
delle Neuroscienze,
focus 11 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
neuroscienziati hanno misurato la quantità di
dopamina prodotta in relazione all’ascolto di
musica ed hanno osservato quali fossero le
particolari sensazioni procurate: cambiamenti nel
battito cardiaco, nella respirazione, nella
temperatura corporea. Inoltre, combinando
insieme due tecniche di neuroimaging, come la
PET (Tomografia a Emissione di Positroni) e la
fMRI, si può osservare che il rilascio di dopamina
è maggiore per il genere musicale che si predilige,
rispetto ad una qualunque altra musica; dunque i
livelli di uscita del neurotrasmettitore sono
correlati con il grado di eccitazione emotiva e con
le valutazioni di piacevolezza. Questo suggerisce
chiaramente che, al di là della cultura e del sesso,
la musica è qualcosa di unico che produce in tutti
gli individui visibili cambiamenti sia corporei che
emotivi. La scoperta è stata pubblicata su
“Nature Neuroscience” e spiega minuziosamente
come la piacevole sensazione provocata
dall’ascolto di musica è collegata al rilascio di
dopamina da parte dei neuroni.
Robert Zatorre dichiara: «A nostra conoscenza,
questa è la prima dimostrazione che una
ricompensa astratta come la musicapossa
provocare la produzione di dopamina.
Ricompense astratte sono in gran parte cognitive
in natura, e questo studio apre la strada al
prossimo lavoro: esaminare i premi non tangibili
che gli esseri umani considerano gratificanti per
varie ragioni complesse».
Questi dati aprono le porte ad un nuovo modo di
concepire, vivere e sentirela musica e l’arte tout
court. Il noto filosofo irlandese Edmund Burke,
che già aveva osservato gli effetti sorprendenti
dell’arte sui nostri sensi, scrisse: «Dobbiamo
concludere che la bellezza è, per la maggior
parte, una qualche qualità nei corpi che agisce
meccanicamente sulla mente umana con
l’intervento dei sensi».
focus 12 jobok.eu
Dott.ssa Rossella Manuele
Filosofa sperimentale,
Esperta in Neuroscienza
JobOK MAGAZINE
LA
NATURA
RITRATTA DAL SATELLITE
A CONFRONTO CON MAX SERRADIFALCO
M
Quale artista Quale
senti più
artista
vicino
senti
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più modo
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ax Serradifalco
axèSerradifalco
un fotografoè naturalista
un fotografo naturalista
arte?
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sempre interessato
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la Terra nella sua
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Non
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bellezza, trasformandola
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di René
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Magritte
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Aldo
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sebbene già sperimentata
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Max nel
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Uso la tecnologia
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semplicemente
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il terzo
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alta definizione.
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di Mosca.
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In ogni fotografia
In ogni
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l’interpretazione
vi è l’interpretazione
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l'interesse
cosa nasce
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per la fotografia
realtà da parte
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da parte del
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tramite
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che hai
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rinominato “Web
trasmettere attraverso
trasmettere
la tua
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Ho manipolare
scelto di non
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manipolare
perché
l’immagine perché
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tramite
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tramite
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desiderouna
chefotografia.
rimanga una
Voglio
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che
Voglio che
oprirne le bellezze
scoprirne
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bellezze Ho
del preso
territorio. Ho preso
la assunto
creatività scaturisca
la creatività
dall’osservazione
scaturisca dall’osservazione
del
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consapevolezza
che quest’ideache
avrebbe
quest’idea
assunto
avrebbe
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paesaggio
Il messaggio
reale. èIl ovvio:
messaggio
dobbiamo
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artistica moltoartistica
contemporanea.
molto contemporanea.
intervista 14 jobok.eu/user/maxserradifalco
JobOK MAGAZINE
Nelle
molte
Nelle
mostre,
tue molte
cos'è mostre,
che ti sorprende
cos'è che di
ti sorprende
riscoprire la bellezza
riscoprire
della
la bellezza
Terra, oggi
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piùTerra,
che mai;
oggi più
chetue
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rapporto
più del
nel pubblico
rapporto con
del pubblico
la tua arte?
con la tua arte?
osservarla conosservarla
occhi nuovi,
conimparare
occhi nuovi,
a vivere
imparare
in
a più
vivere
armonia con ilarmonia
Creato econ
le altre
il Creato
specie.
e le altre specie.
In questi anni,In
unquesti
pubblico
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un pubblico
eterogeneo
davverohaeterogeneo
visitato
mostre:leprofessionisti,
mie mostre: professionisti,
attori italiani attori italia
Da uno strumento
Da uno
nato
strumento
principalmente
nato principalmente
per
per le mievisitato
e internazionali,
e internazionali,
cantautori, adulti
cantautori,
e bambini.
adulti e bambini.
rilevazioni topografiche
rilevazioni topografiche
come sei riuscito
come
a sei riuscito
a
Tutti hanno avuto
Tutti la
hanno
stessa
avuto
reazione
la stessa
di fronte
reazione
alle di fronte al
generare arte?
generare arte?
mie opere: unmie
forte
opere:
sensoun
diforte
sbalordimento
senso di sbalordimento
e di
e di
meraviglia.
meraviglia.
mi sorprende
Questo mi
sempre
sorprende
perché
sempre perch
Le rilevazioni topografiche
Le rilevazioni sono
topografiche
il mezzo,sono
è vero,
il mezzo,
è vero, Questo
penso
penso non
che la
smetterà
natura non
mai smetterà
di stupire.mai di stupire
ma la Terra nuda
ma è
lailTerra
vero nuda
“oggetto"
è il vero
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“oggetto"
mia arte.della
mia che
arte.la natura
tra le molte
Qualicritiche
tra le molte
positive
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sonopositive
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Quali momenti
Quali
del giorno
momenti
prediligi
del giorno
per catturare
prediligi perQuali
catturare
gradite?
gradite?
le immagini? le immagini?
Ricordo con piacere
Ricordolacon
critica
piacere
di Arrigo
la critica
Musti
diche
Arrigo Musti ch
Qualsiasi momento
Qualsiasi
va bene,
momento
se c’èval’ispirazione
bene, se c’è l’ispirazione
affermò: «Questa
affermò:
è la realtà
«Questa
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la realtà
la che supera la
giusta.
giusta.
fantasia»; e ancora
fantasia»;
Maurizio
e ancora
Marco
Maurizio
Tozzi, che
Marco Tozzi, che
asserì:di«Un’arte
asserì:
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«Un’arteogni
che confine
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Quale immagine
Quale
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immagine
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rappresenta
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che
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paesaggio «Il
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paesaggio
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semplice
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Fino ad oggi ho
Fino
realizzato
ad oggi sette
ho realizzato
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di
progetti
di
pensiero».
pensiero».
fotografia satellitare:
fotografia satellitare:
consigliQuali
daresti
consigli
a chi volesse
daresti avventurarsi
a chi volesse avventurars
Web Landscape
Web
Photography;
Landscape Photography;
Oceania Sky-Land;
OceaniaQuali
Sky-Land;
questo nuovo
in questo
modo di
nuovo
fare modo
fotografia?
di fare fotografia?
Earth Portrait;Earth
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River; The
Trees
Human’s
River; City;
The Human’sinCity;
E-ART-H; Ice-Space.
E-ART-H; Ice-Space.
Al momento siamo
Al momento
circa dieci
siamo
artisti
circa
satellitari
dieci artisti
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mondo.
consiglio
Il mio
è di consiglio
osservareèciò
di osservare
che è
ciò che è
Tutti mi rappresentano
Tutti mi rappresentano
allo stesso modo,
allo stesso
ma se modo,
ma seIl miomondo.
stato già fattostato
e poigià
di andare
fatto e poi
oltre,
di perché
andare come
oltre, perché com
dovessi scegliere
dovessi
alcune
scegliere
fotografie
alcune
sottolineerei:
fotografie sottolineerei:
diceva
il grande
diceva
Salvador
il grande
Dalì:Salvador
«Un veroDalì:
artista
«Un
è vero artista
Il soffio di AbuIl Dhabi,
soffio di
LaAbu
Sicilia
Dhabi,
in Polinesia,
La SiciliaPink
in Polinesia,
Pink
che24.
ispira
colui
gli altri
che eispira
non si
glilascia
altri eispirare».
non si lascia ispirare».
Galaxy, L’urlo del
Galaxy,
deserto,
L’urloEarth
del deserto,
Portrait Earth
1, WLPPortrait
24. colui
1, WLP
Eliana Paglione
Eliana Paglio
intervista 15 jobok.eu/user/maxserradifalco
JobOK MAGAZINE
Leonardo Da Vinci
U N O S G UA R D O G LO B A L E
aramente nell’immaginario un uomo può
R
immediatamente - ed univocamente – incarnare
l’idea di genio. Con Leonardo da Vinci questo
accade. Nel rileggere questa figura immensa
muniamoci di alcune coordinate: Leonardo nasce
a Vinci nel 1452 e, da questo borgo, in Toscana,
mutua il cognome. Appena adolescente si
trasferisce a Firenze, culla, nel Rinascimento,
di sperimentazioni e di eccellenze nei campi
dell’arte come della scienza, e diventa allievo di
Andrea Verrocchio. È, per proprietà transitiva,
avviene il suo primo acceso alla corte di Lorenzo
il Magnifico, che aveva Verrocchio tra i suoi artisti.
Lì, Leonardo affina le sue doti in materia pittorica
ed inizia a sviluppare i tratti distintivi del suo
sguardo artistico, trovando in quel magma di
sapere che è stato il Rinascimento italiano, il suo
contesto naturale. Uomo di arti e di scienza, i suoi
interessi spaziano senza confini e la sua mente è
capace di tracciare una linea di continuità tra
ambiti diversissimi. Ed è aderendo a questa sua
forma mentis che il giovane Leonardo si propone
alla corte del Duca di Milano, Ludovico Sforza,
scrivendo una lunga lettera di presentazione per
essere accettato a corte come artista e
scienziato. Sarà quindi a Milano che Leonardo
svilupperà i suoi interessi legati alla meccanica ed
all’ingegneria ambientale. Volendo dare dei
particolari capaci di svelare la sua mente
poliedrica e l’universalità che seppe portare nella
sfera rinascimentale, potremmo prendere due sue
interessi e farli diventare la lente attraverso cui
guardare al suo mondo: le macchine e la pittura.
A Milano, infatti, Leonardo inizia a lavorare
alacremente per la corte di Ludovico, creando
schizzi e progetti che potessero ottimizzare la
canalizzazione delle acque in quella che,
all’epoca, era una zona paludosa. Inizia, allora,
storia dell’arte 17 jobok.eu/user/petito
JobOK MAGAZINE
A testimonianza
questa sua attitudine
A testimonianza
di questa suadiattitudine
la stesura
diimportanti
uno dei piùdocumenti
importanti documenti
stesura di uno
dei più
dipintodelle
“la Vergine
pensiamo al pensiamo
dipinto “la al
Vergine
Rocce”,delle Rocce”,
che lacisua
mente
ci abbia
lasciato in eredità:
he la sua mente
abbia
lasciato
in eredità:
perfetta
fusione
di saperi.
Il dipinto dispiega,
perfetta
fusione
di saperi.
Il dipinto
dispiega,
il Codexuna
Atlanticus,
raccolta
di
Codex Atlanticus,
raccolta una
di scritti
di di scritti
davanti
ai nostri
occhi,
sintesi
ai nostri
occhi,
la sintesi
dei la
suoi
studidei suoi studi
vario composta
argomento,
da 1119 foglidavanti
che
ario argomento,
dacomposta
1119 fogli che
e quella metodologia
prospettici
eprospettici
quella metodologia
di lavoro chedi lavoro che
ogni
in cui
lo
cchiudono racchiudono
ogni campo in
cuicampo
si esercitò
lo si esercitò
parte dall’osservazione
del microcosmo
umano e
parte
dall’osservazione
del microcosmo
umano e
sguardo
affamato di
Se da una
parte
guardo affamato
di Leonardo.
SeLeonardo.
da una parte
rifrange
in quello
naturale,
rifrange
quello
naturale,
in un
viaggioin un viaggio
abbiamo testimonianza
di schizzi
relativisi ad
operein si
bbiamo testimonianza
di schizzi relativi
ad opere
sconfinato
sconfinato
della
mente. della mente.
ingegneristiche
per delle
il drenaggio
delle acque,
in
gegneristiche
per il drenaggio
acque, in
Il dipinto
mostra
tra Gesù e Giovanni,
Il dipinto mostra
l’incontro
tral’incontro
Gesù e Giovanni,
questaraccolta
prodigiosa
raccolta disegni
si alternano disegni
uesta prodigiosa
si alternano
entrambi
loro
entrambi colti
nei loro colti
priminei
anni
di primi
vita. anni di vita.
audaci
relativi ad
elicotteri,per
a scafandri per
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ad elicotteri,
a scafandri
proteggere
questo
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la Vergine,
che li
proteggereAquesto
incontro
la Vergine,
li
perlustrare
i fondali,
studi edibozzetti
anatomia eAbozzetti
erlustrare i fondali,
studi
di anatomia
sovrasta
entrambi, rispondendo
sovrasta entrambi,
rispondendo
alla strutturaalla struttura
realizzaremacchine
complesse
er realizzareper
complesse
damacchine
guerra. da guerra.
piramidale
della composizione.
In questa
piramidale
composizione.
In questa
Lo sguardo
dellacrea
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mente crea tra
intersezioni
tra della
o sguardo della
sua mente
Leonardo
mette
Leonardo mette
in campo
i in campo i
ambiti lontanissimi,
rendendoli
contigui rappresentazione,
e sinergia rappresentazione,
mbiti lontanissimi,
rendendoli contigui
e sinergia
studi di aerea,
prospettiva
aerea,
donando all’intero
suoi studi di suoi
prospettiva
donando
all’intero
è la parola
chiave nell’interpretazione
la parola chiave
nell’interpretazione
dell’eredità dell’eredità
ambiente un’ampiezza
risponde,
ambiente un’ampiezza
che risponde,che
nella
forma, nella forma,
Leonardo.
sciataci da lasciataci
Leonardo.da
Sinergia
che,Sinergia che,
sostanza sovrannaturale
rappresentata.
sostanzaalla
sovrannaturale
rappresentata.
nell’addizione,
lascia alla
curiosità
tutto alla
lo spazio
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lascia alla curiosità
tutto
lo spazio
dele paesaggio
delle figure sono
I contorni delI contorni
paesaggio
delle figureesono
per uno
sviluppo
ampio
e senza barriere.
er uno sviluppo
ampio
e senza
barriere.
storia dell’arte 18 jobok.eu/user/petito
JobOK MAGAZINE
conclamata
edsua
è qui,
nella
sua terra di origine,
conclamata
ed
è qui, nella
terra
di origine,
sfumati e ad
rispondono
ad ungioco
complesso
gioco
di
sfumati e rispondono
un complesso
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che
Leonardo
piùritratti
famoso dei ritratti
dipinse
il piùdipinse
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che siinrincorrono
in ogni
del Leonardo
ombre che siombre
rincorrono
ogni sezione
del sezioneche
della storia dell’umanità:
storia
la Gioconda. la Gioconda.
dipinto.cromatica
La gamma
cromatica
è limitata
e rende
la dell’umanità:
dipinto. La gamma
è limitata
e rende
la della
parole
sono
spese
su questo
dipinto, a
Molte
si sono
spesesisu
questo
dipinto,
a
luce
calda, un
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in cui
noi parole Molte
luce più calda,
unpiù
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intimo
in cui intimo
noi
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un quadro
iconico
corollario
quadrodi
iconico
che ha
la suache ha la sua
siamo
di unapacata
rivelazione
e che di un
siamo spettatori
di spettatori
una rivelazione
e chepacata
bellezza
proprio
quellosolo
che in
mostra solo in
in quello
cheinmostra
nelroccioso
paesaggio
roccioso
grotta proprio
rimanda, nel rimanda,
paesaggio
e della
grottae dellabellezza
parte.
tratta
di un raro
esempio
parte. Si in
tratta
di unSiraro
esempio
in cui
all’arte in cui all’arte
alleVergine,
spalle della
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un grembo
alle spalle della
ad un
grembo
in materno
sembra
delegato
compito la
di annullare la
sembra
il compito
di ilannullare
il mistero
della La
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accade.
La pittura
è qui delegato
cui il misterocui
della
vita accade.
è qui
tra il sentire
terrenoradice
e la nostra radice
distanza tra ildistanza
sentire terreno
e la nostra
capace
di dare al
consistenza
al sentire simbolico
capace di dare
consistenza
sentire simbolico
infatti, la capacità
Laspirituale.
GiocondaLa
ha,Gioconda
infatti, la ha,
capacità
della realtà. Scandagliando
il quadro, più spirituale.più
della realtà. Scandagliando
il quadro,
gettare
ponte
tranostre
questenature
due nostre nature
gettare undiponte
tra un
queste
due
sezionandone
i dettagli,
troviamo
sezionandone
i dettagli, troviamo
tracce
del traccedidel
e racchiuderne
la sintesi
perfetta in quello
racchiuderne
la sintesi perfetta
in quello
sapere
Leonardo.
I dettagliebotanici,
sapere poliedrico
di poliedrico
Leonardo. di
I dettagli
botanici,
sfumato
e vago sorriso.
sfumato
sorriso.
che la
ci sua
ricordano
la sua
pere vago
ad esempio, ad
cheesempio,
ci ricordano
passione
perpassione
la punta di un
diamante
Leonardo
la punta difudiamante
mondodi un mondo
le scienze
naturali
come formale
il suo rigore
ed fu Leonardo
le scienze naturali
e come
il suoerigore
ed formale
culturale
in cui sidiera
uomini di senza
conoscenza senz
culturale
si era uomini
conoscenza
estetico
traesse linfa dall’osservazione
mondoin cui
estetico traesse
linfa dall’osservazione
del mondo del
delle
tra i diversi
curarsi delle curarsi
distinzioni
tradistinzioni
i diversi campi
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che lo circondava.
che lo circondava.
sapere.
Simbolo
in cui
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sapere. Simbolo
di un
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il suo genio,
Leonardo
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Nonostante ilNonostante
suo genio, Leonardo
non
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poteva
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vita ad una lettura
stimoli
poteva
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dal subire istorici
mutamenti
storici della
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immune dal subire
i mutamenti
della sua
profonda
e verache
della
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più profonda
e vera
della realtà
ci realtà
circonda.
epoca.
Caduti
gli Sforza
a Milano,
Leonardo
iniziò più
epoca. Caduti
gli Sforza
a Milano,
Leonardo
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perlol’Italia,
un periodo errabondo
l’Italia, che
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Alessia Petit
Alessia Petitto
far ritorno,
dopo
vent’anni,
a Firenze. Leonardo
far ritorno, dopo
vent’anni,
a Firenze.
Leonardo
divenuto
ormai
figura di spicco
era divenutoera
ormai
una figura
diuna
spicco
storia dell’arte 19 jobok.eu/user/petito
JobOK MAGAZINE
a creatività è un processo il cui significato possiamo ricondurre, per nostra diretta esperienza,
L
alla condizione di essere umano ma che, escludendo la nostra unilaterale percezione della realtà,
possiamo definire “attitudine alla creazione”, come ci viene suggerito dalla sua etimologia. Questa
attitudine non è elemento esclusivo umano e ce ne rendiamo empiricamente conto quando un
qualsiasi animale domestico interagisce con l’ambiente in modo da creare autonome situazioni di
gioco o, molto più visibilmente, quando vive esperienze oniriche durante il sonno.
A
scrivere all’umano una caratteristica così poco
peculiare (come accade nella maggior parte dei
dizionari enciclopedici) sembra un forzatura atta
a semplificare il concetto, rendendolo forse più
rassicurante per colui che legge, ma che, in ogni
caso, nasconde dalla creatività il processo legato
all’atto, la ricombinazione delle informazioni
introiettate in una permutazione dalle infinite
possibilità, le cui variabili sono alcune domande,
alcune soluzioni, alcune esperienze e tutte
queste, nel loro minimo comun denominatore,
hanno una o più risposte, talvolta semplici ed
ovvie, molte altre volte realmente complesse ed
originali. Sognare è, quindi, un atto creativo,
vivere è un atto creativo, ma cosa possiamo dire
di quel qualcosa che, oggi, non vive e non sogna?
Esso può avere capacità creative?
Se tutto questo si risolve in un insieme di
informazioni in entrata (input) che, rielaborate,
offrono una serie di informazioni in uscita (output
che, a seconda degli scenari, possiamo chiamare
idee, opinioni, punti di vista, ecc.), può essere la
complessità di questi ultimi a determinare la
capacità creativa? O stiamo ancora una volta
forzando le cose al nostro unico vantaggio di
approssimare il concetto? Le stesse domande se
le sono poste, dalla nascita dei computer,
centinaia di scienziati, filosofi ed altrettanti
esperti di informatica; infatti, le loro ricerche ed il
progresso tecnologico hanno portato ad una
frontiera inesplorata e quantomeno
fantascientifica: l’intelligenza artificiale.
L’espressione coniata, nel 1956, da John McCarthy
aveva come supporto le teorie di Alan Turing sulle
macchine pensanti del 1950 e così l’esperimento,
avvenuto nello stesso anno, di Arthur Samuel che
presentò un primo computer in grado non solo di
giocare e vincere una partita a scacchi, ma di
apprendere l’abilità di gioco dai giocatori umani
con i quali si confrontava.
arte 21 jobok.eu/user/concept
JobOK MAGAZINE
IAMUS con il suo creatore il Dr. Francisco J. Vico
Ad oggi, agli occhi di molti, questo potrebbe
sembrare ancora incomprensibile, ma stiamo
tornando indietro nel tempo di circa 70 anni e,
da allora, le evoluzioni in questo campo sono
state ben più performanti. Basti pensare che
esiste un computer in grado di poter creare
autonomamente della musica orchestrale
orecchiabile: questa macchina si chiama Iamus,
creata dal Dr. Francisco J. Vico ed è un collettivo
di computer che collaborano alla creazione di
progetti musicali complessi in uno stile
interamente originale, tanto che, questa
macchina, dopo le sue due opere Opus One
(2010) ed Hello World! (2011), ha “prodotto” un
album dal nome omonimo Iamus assieme alla
London Symphony Orchestra.
AARON 1988
Un altro esempio di questa nuova frontiera è
AARON, ideato da Harold Cohen, che è in grado,
oggi, di creare autonomamente dipinti a colori.
Il suo creatore, in un estratto da “Driving the
creative machine” (Settembre 2010), descrive
così le sue capacità: «AARON, è creativo? Senza
input aggiuntivi da parte mia, riesce a generare
un numero illimitato di immagini; è un miglior
colorista di quanto io sia mai stato,
e generalmente produce tutto questo mentre
sono infilato a letto.», nulla da aggiungere a
quanto detto da Cohen per definire meglio il
concetto, ma per approfondire consigliamo la
visone del film The Age of Intelligent Machines
(Ray Kurzweil - 1987) o la lettura dell’omonimo
libro del 1990.
La categoria specifica di questi “artisti” artificiali viene denominata con l’espressione “creatività
computazionale” ed ha migliaia di “soggetti” in grado, oggi, di esprimere un’intelligenza creativa
“meccanica” che, per sua natura, esce fuori dal controllo dell’essere umano; questo elemento,
facendo parte dell’ignoto, ci può spaventare, ma non più che conoscere altri esseri senzienti ed
instaurare relazioni con chi ha una propria storia e delle proprie idee, per loro natura fuori dal nostro
controllo.
Federico Massa
L’INTERA VISIONE DEL FILM
“THE AGE OF INTELLIGENT MACHINES”
(RAY KURZWEIL - 1987)
CLICCA PLAY
O USA IL QRCODE
arte 22 jobok.eu/user/concept
JobOK MAGAZINE
LA DANZA
dei Neuroni
Ballerina al tramonto, danza come manifestazione di emozioni, CC0.
ens sana in corpore sano”, è così che
“M
dicevano gli antichi, e i recenti studi dimostrano
che non si sbagliavano affatto. È conoscenza
comune, ormai, che la musica abbia la capacità di
migliorare le condizioni mentali delle persone,
coinvolgendo sistemi emozionali e psicologici. Da
anni viene, infatti, praticata la musicoterapia per
curare o alleviare patologie e disfunzioni motorie.
Quello che non molti sanno, invece, è che ad
avere un riscontro ancora più forte è la musica
scandita attraverso dei passi: la danza. Fu
l’argentina Maria Fux, partendo dalla sua
personale esperienza di ballerina, ad elaborare un
proprio metodo, la danzamovimentoterapia, ed
ad applicarlo per aiutare gruppi di persone di
qualsiasi età a migliorare le loro condizioni
psicofisiche. La danza è sì un’arte, ma essa
influisce – come si può facilmente intuire – sul
corpo, modificandolo e plasmandolo. Numerosi
studi scientifici, però, dimostrano che tale
disciplina non ha potere soltanto sul corpo, ma
anche sulla mente e che, addirittura, sia in grado
di intervenire su malattie neurodegenerative. È
stato fondamentale, a tal proposito, lo studio
condotto nel 2007 da una coppia di medici della
Washington University, che ha mostrato
l’influenza della danza su persone affette dal
morbo di Parkinson. Gli effetti di venti lezioni di
tango, su pazienti ad uno stadio non avanzato,
sono stati confrontati con quelli di uno stesso
numero di esercizi riabilitativi standard proposti
ad un altro gruppo. La sperimentazione ha
rivelato un miglioramento della stabilità e
dell’equilibrio nel primo caso: i partecipanti che
avevano praticato il tango presentavano risultati
decisamente maggiori nei test e avevano più di
rado arresti motori, mentre il gruppo sottoposto
alla terapia tradizionale non mostrava nessun
miglioramento rilevante. La ricerca ha aperto le
porte ad una lunga lista di studiosi che hanno
cominciato ad interessarsi alla causa. Negli ultimi
anni sono infatti nati diversi centri di ricerca,
come quello fondato in Gran Bretagna dallo
psicologo-ballerino Peter Lovatt: il Dance
danza 24 jobok.eu/user/manuelaruocco
JobOK MAGAZINE
Coppia che balla il tango, CC0.
lezioni spingono
lezioni
le persone
spingono
ad le
uscire
persone
e interagire
ad uscire e interagi
Psychology Lab,
Psychology
che si occupa
Lab, che
di monitorare
si occupa di monitorare
con altre
con
il proprio
altre e con
corpo,
il proprio
ed è per
corpo,
questo
ed è per questo
l’influenza chel’influenza
ha un ciclo
che
di ha
lezioni
un ciclo
di danza
di lezioni
su di danza
su e con
molti medici
chesono
molticonvinti
medici sono
che essa
convinti
abbia
che essa abbia
persone affette
persone
dal morbo
affette
di Parkinson
dal morboediche,
Parkinsonche
e che,
effetti
beneficieffetti
non solo
benefici
sui malati
non solo
di Parkinson,
sui malati di Parkinson,
nell’estate delnell’estate
2012, è riuscito
del 2012,
a scrivere,
è riuscito
produrre
a scrivere,
produrre
ma anche su pazienti
ma anche
affetti
su pazienti
da altreaffetti
patologie,
da altre patologie,
e portare in scena
e portare
il primo
in scena
musical
il primo
“scientifico”,
musical “scientifico”,
come il morbocome
di Alzheimer.
il morbo Questo
di Alzheimer.
perché
Questo
la
perché la
dal titolo Dance,
dal Doctor,
titolo Dance,
Dance!Doctor,
The Psychology
Dance! The Psychology
danza ha, inoltre,
danza
il potere
ha, inoltre,
di mantenere
il potere di
attivo
mantenere
ed
attivo e
of Dance Show.
of Dance Show.
elastico
il cervello,
elastico
aumentando
il cervello, oaumentando
mantenendoo mantenendo
La danza, a differenza
La danza,dia una
differenza
fisioterapia
di una
passiva,
fisioterapia
passiva,
costanti
costanti letra
connessioni
i neuroni. Gli
trascienziati
i neuroni. Gli scienzia
non si limita anon
stimolare
si limita
il cervello
a stimolare
attraverso
il cervello
deiattraverso
deile connessioni
cheaffermano
non sia importante
che non sia
suimportante
quale
su quale
semplici movimenti
semplici
che
movimenti
esso è in grado
che esso
di è in gradoaffermano
di
genere
ballare
di musica
o quale
ballare
stile dio danza
quale stile di danza
memorizzare memorizzare
e riprodurre, ma
e riprodurre,
fa sì che nasca,
ma fa sì chegenere
nasca, di musica
praticare,
accendere
basta
lo stereo
accendere
e muoversi
lo stereo
a e muovers
attraverso il movimento,
attraverso iluna
movimento,
maggioreuna
consapemaggiorepraticare,
consape-basta
Ciò nonritmo.
spinge
Ciò
soltanto
non spinge
le persone
soltanto
a fare
le persone a fare
volezza del proprio
volezza
corpo,
del proprio
che spesso,
corpo,inche
persone
spesso, ritmo.
in persone
ma fa crescere
fisica, ma
in fa
loro
crescere
entusiasmo
in loroe entusiasmo
colpite da questo
colpite
tipodadiquesto
patologie,
tiponon
di patologie,
viene
nonattività
viene fisica, attività
gioia,
fa riemergere
gioia, fa
ricordi
riemergere
felici, sensazioni
ricordi felici,
chesensazioni che
affatto accettato.
affatto
Sarebbe
accettato.
però Sarebbe
riduttivoperò
fermarsi
riduttivo
fermarsi
potrebbero
potrebbero
appartenere
sembrareesclusivamenappartenere esclusivame
qui, perché ciò
qui,
che
perché
divideciò
davvero
che divide
la danza
davvero
dallela danza
dalle sembrare
teessa
allo dà
spirito,
maallo
che
spirito,
invecema
hanno
che invece
le stesse
hanno le stesse
altre attività motorie
altre attività
è la possibilità
motorie èche
la possibilità
essa dà alche
al te
sul cervello.
influenze sul cervello.
paziente di creare
paziente
un proprio
di creare
modo
un proprio
di esprimersi,
modo di influenze
esprimersi,
di produrre arte;
di produrre
è un veroarte;
toccasana
è un vero
pertoccasana
l’umore per l’umore
Manuela Ruocco
Manuela Ruoc
e la stabilità emotiva
e la stabilità
di chiemotiva
la sperimenta.
di chi laLe
sperimenta. Le
ARTICOLO 25 jobok.eu/user/manuelaruocco
“
Da noi il cinema s’impara facendolo
affrontando tutti i ruoli del set.
”
JobOK MAGAZINE
racconto 27 jobok.eu/user/mannu
JobOK MAGAZINE
L
a ragazza sbatté la mano sul ripiano del piccolo negozio di
elettrodomestici. I mille anelli e braccialetti tintinnarono insieme.
– Cazzo è questa roba? – esclamò senza curarsi di tenere bassa la
voce. Tanto non c'erano altri clienti.
Dietro il bancone l'uomo dai corti capelli bianchi e grigi incurvò un
sopracciglio, indifferente.
– Se non ti piace puoi anche dirlo, non è il caso di fare scene
drammatiche – ribatté calmo, dopo un paio di secondi di silenzio.
– Scherzi? Questa roba spacca! Ne voglio ancora!
Indicò la memoria a bastoncino che giaceva sul ripiano lì dove la mano
aveva battuto. Con l'altra ricacciò indietro i lunghi capelli tinti di un
vivissimo viola spezzato da sparuti ciuffi biondi. I capelli le scesero sul
viso, ribelli e ingovernabili. Sbuffò loro contro da un angolo della
bocca. Inclinò, poi, la testa da un lato per farli penzolare lontano dal
viso. L'altra metà del cranio era rasata, la corta peluria rossiccia
lasciava vedere la cute bianca.
– Si può fare, ma... – iniziò l'uomo dal volto rugoso segnato dall'età e
da una corta barba ormai bianca. Con pollice e indice raggiunse la
minuscola memoria anonima, un tipo comune e noto per la sua
compatibilità e per il prezzo popolare.
–Ennò, zio! – la ragazza fu svelta come un serpente: batté di nuovo la
mano inanellata sul banco proprio sulla memoria a bastoncino
sottraendola all'uomo.
– Prima – aggiunse con sguardo di sfida, china verso il negoziante più
basso di lei di tutta la testa – mi devi spiegare alcune cosette!
A fatica l'uomo alzò gli occhi dalla maglietta dal collo così ampio da
non lasciare dubbi sulle preferenze della ragazza in fatto di
abbigliamento intimo e tatuaggi. Mancante il primo, fosforescenti gli
altri.
Fissò gli occhi castani e profondi di lei, resi cupi e maliziosi dal
sapiente uso di trucco nero. Abile e subdola, pensò smarrendosi tra
ciglia lunghe e matite nere.
– Tipo?
– Tipo... come mai non c'è traccia di questa roba sulla Rete? Nemmeno
M-Shatzz ci capisce un cazzo!
A sentir nominare la celeberrima IA musicale, l'uomo accennò un
sorriso tra le rughe. M-Shatzz sulla Rete offriva gratis un algoritmo di
riconoscimento tra i più precisi e perfezionati. Era noto a tutti e
frequentatissimo dai giovani. M-Shatzz aveva accumulato informazioni
per anni e anni e si vociferava che il suo database di musica avesse da
tempo superato lo zettabyte. La IA stessa gestiva un paio di vocaloidi
rockstar da hit-parade che tenevano concerti sia in Rete che dal vivo
per i pochi privilegiati che potevano assistere.
– Beh, è musica un po' particolare e... – l'uomo tentennò un poco.
Sentì la sua bocca piegarsi in un sorriso aperto e soddisfatto.
racconto 28 jobok.eu/user/mannu
JobOK MAGAZINE
– Dai zio, –falla
Daibreve:
zio, falla
quanto
breve:
vuoi
quanto
per altri...
vuoi per
trenta
altri...
minuti
trenta
di questa
minuti di questa
meraviglia?
meraviglia?
La ragazza
Laoffrì
ragazza
la memoria
offrì la memoria
stretta trastretta
i polpastrelli
tra i polpastrelli
di indice edipollice.
indice e pollice.
Innumerevoli
Innumerevoli
braccialetti
braccialetti
risuonarono.
risuonarono.
– Questa meraviglia
– Questa meraviglia
non si vende
nonasiminuti
vendecome
a minuti
la merda
come cui
la merda
siete cui siete
abituati – abituati
si sbilanciò
– si il
sbilanciò
commerciante.
il commerciante.
La mano tesa,
La mano
il palmo
tesa,solcato
il palmo solcato
dalle trincee
dalle
scavate
trinceeinscavate
una vita.
in Iluna
bastoncino
vita. Il bastoncino
anonimo vi
anonimo
cadde sopra
vi cadde sopra
senza un suono.
senza un suono.
– Quindi? –– Quindi?
scura in –volto,
scuralainragazza
volto, ladrizzò
ragazza
la testa
drizzòcosì
la testa
bruscamente
così bruscamente
che le catenelle
che le catenelle
dei piercing
deialle
piercing
orecchie
alle tintinnarono.
orecchie tintinnarono.
– Quindi ti– carico
Quindiun
ti carico
album un
intero.
album
Di intero.
sicuro più
Di sicuro
di trenta
più minuti
di trenta
maminuti
tu
ma tu
mi paghi per
mi paghi
trenta.per
D'accordo?
trenta. D'accordo?
– Andata – Andata
ribatté subito
– ribatté
quella
subito
senza
quella
chesenza
il dubbio
che si
il dubbio
fosse spento
si fosse spento
negli occhi
negli
nocciola.
occhi Non
nocciola.
sapeva
Non
esattamente
sapeva esattamente
cosa il vecchio
cosa il vecchio
intendesse
intendesse
con la parola
con “album”.
la parola Lo
“album”.
osservò
Loansiosa
osservòsparire
ansiosa
nelsparire
retro. nel retro.
Cercò di cogliere
Cercò diqualcosa
cogliere qualcosa
del segreto
delche
segreto
l'uomo
che
nascondeva
l'uomo nascondeva
dietro
dietro
la porticina,
la porticina,
ma tutto ciò
ma che
tutto
i suoi
ciò che
avidi
i suoi
occhi
avidi
riuscirono
occhi riuscirono
a vedere fu
a vedere fu
un velocissimo
un velocissimo
scorcio discorcio
uno scaffale
di unometallico
scaffale metallico
ingombroingombro
di
di
apparecchiature.
apparecchiature.
Quando tornò
Quando
contornò
la memoria
con la memoria
stretta trastretta
le ditatra
lei le
lo dita lei lo
squadrò colma
squadrò
di sospetto.
colma di sospetto.
– Chi mi dice
– Chiche
mi non
dicel'hai
che formattata?
non l'hai formattata?
L'anzianoL'anziano
sbuffò masbuffò
si vedeva
ma si
il sorriso
vedeva sotto
il sorriso
la barba.
sotto Posò
la barba.
la Posò la
memoria memoria
sul lettoresul
e avviò
lettore
laeriproduzione.
avviò la riproduzione.
Dai diffusori
Daidel
diffusori
piccolo
del piccolo
negozio sinegozio
riversò si
unriversò
torrente
undi
torrente
note infuocate,
di note infuocate,
fiamme ossidriche
fiamme ossidriche
che
che
ricamavano
ricamavano
un mare di
unmetallo
mare difuso
metallo
in tempesta,
fuso in tempesta,
violente onde
violente onde
modellatemodellate
a viva forza
a viva
dai ritmici
forza dai
colpi
ritmici
di uncolpi
maglio
di un
divino.
maglio
Era
divino.
un inno
Era un inno
di battaglia,
di battaglia,
una marcia
una
imperiosa
marcia imperiosa
e una musica
e una
struggente
musica struggente
al tempo al tempo
stesso. Lastesso.
ragazza
Lasiragazza
sorprese
si asorprese
seguire aquel
seguire
ritmoquel
conritmo
tutto con
il corpo.
tutto il corpo.
Voleva ballare:
Voleva
il ballare:
suo corpo
il suo
lo chiedeva
corpo lo chiedeva
a gran voce,
a gran
il cuore
voce,voleva
il cuore voleva
balzarle dal
balzarle
petto dal
e il petto
cervello
e ilera
cervello
teso solo
era teso
a bearsi
solodel
a bearsi
ritmo,del
attento
ritmo, attento
solo di farsolo
sì che
di far
il corpo
sì chenon
il corpo
franasse
nonafranasse
terra. Il commerciante
a terra. Il commerciante
non
non
ebbe cuore
ebbe
di interrompere
cuore di interrompere
la riproduzione
la riproduzione
prima cheprima
quellache quella
raggiungesse
raggiungesse
la sua naturale
la suaconclusione.
naturale conclusione.
– Sei un grande!
– Sei un– grande!
la ragazza
– lasiragazza
slanciò si
entusiasta
slanciò entusiasta
attraversoattraverso
il banconeil bancone
e senza nemmeno
e senza nemmeno
essere tanto
essere
certa
tanto
di quello
certa che
di quello
stavache
facendo,
stava facendo,
si aggrappò
si aggrappò
al vecchioalevecchio
gli stampò
e gliun
stampò
cupo bacio
un cupo
blu bacio
sullo zigomo
blu sullo zigomo
ossuto. Pochi
ossuto.
istanti
Pochi
dopo
istanti
aveva
dopo
pagato
aveva
e pagato
se n'eraeandata
se n'era
via,
andata
ancora
via, ancora
ballando sulle
ballando
notesulle
che le
note
erano
cherimaste
le eranoscolpite
rimastenella
scolpite
testa.
nella
Negli
testa. Negli
occhi del occhi
vecchio
delnegoziante
vecchio negoziante
restava l'ombra
restavadil'ombra
lei, la maglietta
di lei, la maglietta
troppo larga
troppo
e la larga
gonnae troppo
la gonna
corta
troppo
checorta
mostrava
che mostrava
le lunghe le
gambe
lunghe
e gambe e
i collant bucati
i collant
ad bucati
arte con
adle
arte
proibitissime
con le proibitissime
sigarette. sigarette.
Una piccola
Una piccola
scintilla discintilla
liquida,di
luminosa
liquida, luminosa
felicità brillò.
felicità brillò.
– Bella, sei– sicura
Bella, sei
chesicura
il posto
cheè ilquesto?
posto è questo?
Lei scostòLei
i lunghi
scostòcapelli
i lunghi
viola
capelli
che viola
le scendevano
che le scendevano
dalla metàdalla
della
metà della
testa dovetesta
aveva
dove
deciso
aveva
che
deciso
non liche
avrebbe
non litagliati
avrebbe
tanto
tagliati
spesso.
tanto spesso.
racconto 29 jobok.eu/user/mannu
JobOK MAGAZINE
– Bello, ti ci porto a occhi chiusi.
Il giovane si guardò intorno disinvolto e finse di aggiustarsi gli occhiali
neri totalmente opachi. Era massiccio e forte, le piaceva anche per
quello. Le dava sicurezza. In quel momento ne aveva davvero bisogno.
– Eccolo – disse lui cingendole le spalle con un braccio pesante
inguainato in similpelle nera. Aveva un odore particolare: sostanze
chimiche e alcolici, deodorante dozzinale e sesso.
Lei gettò uno sguardo oltre la strada dove sapeva che avrebbe visto il
loro amico Hussein. Era quasi un bravo ragazzo, solo frequentava
compagnie discutibili. Era proprio in virtù di quelle poco oneste
conoscenze che loro gli avevano proposto quell'affare.
– Vado – le disse Egon sfiorandole le labbra con un bacio veloce,
sciogliendo l'abbraccio.
– Aspetta! – lo afferrò per il polso un attimo prima che fosse fuori tiro.
Non era più sicura. Le era sembrato tutto fantastico: dopo aver
acquistato la musica si era precipitata a casa di Egon per condividere
con lui la gioia. Si erano fatti di gialla insieme e l'estasi della musica si
era moltiplicata cento volte sull'onda della droga sintetica che
stimolava tutti i sensi al tempo stesso. Avevano fatto l'amore a ritmo:
era stato bellissimo, indimenticabile.
Poi Egon aveva violato il computer del negoziante per rubargli la
musica. Lei gliel'aveva detto che non era lì che il vecchio la teneva,
che aveva un terminale nel retro. Ma come Egon covava la segreta
speranza di poter avere altra musica, subito. Da quando era uscita dal
negozietto di elettrodomestici dove si era recata il giorno prima per
una innocente batteria di ricambio, il suo minipad non aveva smesso di
leggere e rileggere quella musica dal bastoncino di memoria. Aveva
trovato strano, sospetto il metodo di vendita: la musica si acquistava
ormai dalla Rete. I contenuti andavano fruiti on-line: era merce che si
acquistava a minuti. Fatta la scelta i server compilavano il brano della
lunghezza richiesta e lo trasmettevano. Chi ne desiderava di nuovi
avrebbe dovuto pagare altri minuti.
Per il vecchio del negozio, invece, la musica si divideva in brani e in
album la cui lunghezza non era fissa. Era rimasta spiazzata: musica
fantastica ma irriconoscibile. Mai udito prima qualcosa di simile.
Lei non gli aveva creduto: certa dell'onnipotenza di M-Shatzz, aveva
dato un brano in pasto alla IA che però era rimasta senza risposte.
Incredibile. Aveva provato a caricarla sui pantagruelici server, ma dopo
una raffica di errori mai visti, il caricamento era stato annullato dal
server di destinazione, il totale di byte trasferiti pari a zero.
Il vecchio aveva ragione su tutto: era musica fortissima, esattamente
come piaceva a lei. I suoi amici erano impazziti tutti di felicità. Non era
da nessuna parte sulla Rete. Erano sulla memoria a bastoncino e lì
sarebbero rimasti, protetti da un sistema anticopia davvero efficace.
Il vecchio era stato onesto e quello che loro stavano per fare invece
racconto 30 jobok.eu/user/mannu
JobOK MAGAZINE
era una vera
era carognata.
una vera carognata.
– Tranquilla,
– Tranquilla,
il più è giàil fatto.
più è già
Ci vorrà
fatto.poco.
Ci vorrà poco.
Malvolentieri
Malvolentieri
aveva accolto
aveval'idea
accolto
di rubare
l'idea di
la rubare
musica.laTroppo
musica.tardi.
Troppo tardi.
Sia Egon Sia
cheEgon
Hussein,
che avendo
Hussein,disattivato
avendo disattivato
le difese del
le difese
negozio
delenegozio e
aperto le aperto
serrature
le serrature
elettroniche
elettroniche
con un attacco
con uninformatico
attacco informatico
al server al server
del palazzo,
del erano
palazzo,
giàerano
criminali
già agli
criminali
occhiagli
della
occhi
legge.
della legge.
La ragazza
Laallentò
ragazza
la allentò
stretta la
e ilstretta
suo fidanzato
e il suo fidanzato
le scivolòle
via
scivolò
dalle mani.
via dalle mani.
Ansiosa loAnsiosa
seguì con
lo seguì
gli occhi
con mentre
gli occhientrava
mentrenell'atrio
entrava affollato
nell'atrio anche
affollato anche
a quell'ora
a tarda
quell'ora
per tarda
via dei
per
locali
via dei
h24locali
e di quelli
h24 eaperti
di quelli
solo
aperti
di notte.
solo di notte.
Scomparve
Scomparve
inghiottito
inghiottito
dalla gente
dalla
e legente
si tuffò
e le
il cuore.
si tuffò il cuore.
Cercò di consolarsi
Cercò di consolarsi
accendendo
accendendo
il suo minipad:
il suo obbediente
minipad: obbediente
quello le quello le
riversò direttamente
riversò direttamente
negli impianti
neglidei
impianti
timpani
deitorrenti
timpaniditorrenti
note di note
fiammeggianti,
fiammeggianti,
stridenti come
stridenti
il grido
come
diilbattaglia
grido di battaglia
di un esercito
di un esercito
meccanico.
meccanico.
I ruggiti diI ruggiti
mille carri
di mille
armati
carri
in armati
marcia,ininarrestabili.
marcia, inarrestabili.
Ma l'ansiaMa
e lal'ansia
pauraelelastringevano
paura le stringevano
il cuore, rendendo
il cuore, rendendo
insapore perfino
insapore perfino
quella speziatissima
quella speziatissima
prelibatezza.
prelibatezza.
Stentava Stentava
a decollare
a decollare
con le
con le
medesimemedesime
note che l'avevano
note che l'avevano
messa in orbita
messa senza
in orbita
fallire
senza
maifallire
il
mai il
bersaglio.bersaglio.
Una vibrazione
Una vibrazione
del suo impianto
del suo impianto
mascellare
mascellare
spezzò spezzò
definitivamente
definitivamente
l'incantesimo.
l'incantesimo.
– Corri qui– subito
Corri qui
perché
subito
questa
perché
devi
questa
proprio
devivederla.
proprio vederla.
La voce diLaEgon,
voce un
di Egon,
tono che
un tono
non ammetteva
che non ammetteva
obiezioni.obiezioni.
La comunicazione
La comunicazione
si interruppe
si interruppe
subito dopo
subito
l'ultima
doposillaba.
l'ultima
Il fatto
sillaba. Il fatto
che lui fosse
chedi
luibuona
fosse di
famiglia
buonaefamiglia
senza problemi
e senza problemi
di denarodi
aldenaro
punto al punto
da potersida
permettere
potersi permettere
un comunicatore
un comunicatore
personalepersonale
non significava
non significava
che
che
avesse denaro
avesse
dadenaro
spendere
da spendere
in secondiindisecondi
conversazione
di conversazione
inutili.
inutili.
Ci aveva fatto
Ci aveva
l'abitudine
fatto l'abitudine
a quelle comunicazioni
a quelle comunicazioni
essenziali,essenziali,
quindi non
quindi non
le restavalealtro
restava
da fare
altro
per
dasoddisfare
fare per soddisfare
la sua curiosità
la sua che
curiosità
muoversi.
che muoversi.
E in fretta:
E ogni
in fretta:
secondo
ogni trascorso
secondo trascorso
in quella condizione
in quella condizione
di illegalità
di illegalità
palese erapalese
una spina
era una
in più
spina
nelle
in budella.
più nelle budella.
Quasi tremava
Quasiquando,
tremavain
quando,
mezzo in
alla
mezzo
gentealla
chegente
gironzolava
che gironzolava
ovunque, ovunque,
aprì la porta
aprìdel
la porta
negozietto
del negozietto
in pieno orario
in pieno
di chiusura
orario di echiusura
vi entrò.e vi entrò.
Tutto sembrava
Tutto sembrava
diverso. Le
diverso.
vetrinette
Le vetrinette
buie, le luci
buie,
abbassate
le luci abbassate
al
al
minimo, laminimo,
cassa che
la cassa
mostrava
che mostrava
solo il punto
solodecimale
il punto decimale
lampeggiante.
lampeggiante.
In quella penombra
In quella penombra
le sagomeledei
sagome
prodotti
dei in
prodotti
venditainsivendita
sommavano
si sommavano
tra loro dando
tra loro
forma
dando
a nuovi,
formainquietanti
a nuovi, inquietanti
oggetti dalle
oggetti
funzioni
dalle funzioni
sconosciute.
sconosciute.
Le tremavano
Le tremavano
le gambele
e gambe
conosceva
e conosceva
solo una parola
solo una
perparola per
definire quello
definire
stato
quello
d'animo:
stato paura.
d'animo: paura.
“Cogliona,“Cogliona,
non ci volevi
nonnemmeno
ci volevi nemmeno
venire quivenire
e invece
quieccoti...
e inveceaeccoti... a
tremare per
tremare
la fifa.per
È quello
la fifa.che
È quello
ti meriti”
che pensò
ti meriti”
spingendo
pensò spingendo
la porticina
la porticina
bianca che
bianca
conduceva
che conduceva
al retro del
al negozio.
retro del negozio.
La freddaLa
luce
fredda
azzurra
lucedei
azzurra
neon cadeva
dei neon
sugli
cadeva
scaffali
sugli
ingombri
scaffali ingombri
di
di
oggetti tutti
oggetti
uguali.
tutti
Accatastati
uguali. Accatastati
uno sull'altro,
uno sull'altro,
disposti indisposti
file ordinate
in file eordinate e
verticali tanti
verticali
piccoli
tanti
astucci
piccoli
rettangolari
astucci rettangolari
di pochi millimetri
di pochi millimetri
di
di
spessore.spessore.
Ce n'erano
Cemigliaia,
n'erano erano
migliaia,
ovunque.
erano ovunque.
Quasi ogni
Quasi
superficie
ogni superficie
orizzontale
orizzontale
era gremita
eradigremita
questi oggetti.
di questiAstucci
oggetti.diAstucci
plastica,
di plastica,
racconto 31 jobok.eu/user/mannu
JobOK MAGAZINE
coloratissimi. In un angolo c'era un portatile interfacciato con alcuni
apparecchi impilati l'uno sull'altro. Sul pavimento serpeggiavano
misteriosi cavi neri. Lei non ci capì nulla ma non si pose alcun
problema: era evidente che quello fosse lo strumento usato per
caricare la memoria a bastoncino e tanto le bastava.
– Guarda qua!
Egon si volse verso di lei. Raggiante, aveva in mano uno degli astucci.
Lo aprì svelandone il contenuto. Un disco argenteo, a specchio da un
lato, stampato in una delle lingue proibite dall'altro. Lei incuriosita lo
staccò dal supporto stringendolo per i bordi. La superficie era perfetta
e istintivamente non volle sporcarla con le proprie impronte.
– Ecco perché non si trova da nessuna parte... che cazzo di supporti
sono questi?
– Oh, cazzo! – esclamò Hussein chinandosi ad afferrare qualcosa sotto
uno scaffale. Il tono era allarmante.
– Spiegati meglio – lo esortò Egon preoccupato.
– Meglio tipo... armi?
Il ragazzo dai capelli corti e crespi si drizzò: reggeva una custodia
rigida di forma insolita. Con tutta probabilità conteneva un fucile di
qualche tipo, e di discrete dimensioni.
– Apri, apri!
La ragazza non condivideva affatto l'entusiasmo per le armi. A suo
modo di vedere la situazione era di colpo gravemente peggiorata.
Ma quando sentì le esclamazioni dei due volle vedere lo stesso di che
arma si trattava.
– E questa? Che cazzo ci fa qui? – esclamò Egon.
– Ce ne sono altre... – commentò Hussein chinandosi ancora.
Egon la estrasse dalla custodia. Lucida e brillante come appena
fabbricata, un'antica chitarra elettrica in perfetto stato di
conservazione. Bianca e nera, bellissima nelle sue forme tonde senza
alcuno spigolo ricordava una formosa fanciulla. L'amico dalla pelle
olivastra aprì un'altra custodia e ne estrasse il contenuto.
– Questa è più piccola... però ha disegnate le fiamme! È anche un po'
rovinata...
– Allora questo è un basso... ma con sei corde?
Specularono un poco sugli oggetti. Ce n'erano degli altri ma il retro
del negozio non offriva abbastanza spazio per poter esaminare tutti
quegli straordinari reperti. Fino a quel momento avevano saputo della
loro esistenza da vecchissimi filmati e da brandelli di documentazione
elettronica scampati alla distruzione delle ultime guerre. La musica
moderna era interamente sintetica e sempre più spesso i vocaloidi,
sempre più raffinati e realistici, sostituivano i cantanti.
– Ragazzi, mettiamo via tutto e andiamocene... non possiamo stare qui
tutta la notte! – la ragazza aveva deciso d'un tratto d'averne avuto
abbastanza.
racconto 32 jobok.eu/user/mannu
JobOK MAGAZINE
Il tono leIluscì
tonosuo
le uscì
malgrado
suo malgrado
a metà tra
a metà
il comando
tra il comando
e la supplica.
e la supplica.
Ma ottenne
Ma ottenne
il risultato
il risultato
voluto: i voluto:
due compagni
i due compagni
si riscossero
si riscossero
e rimisero
e rimisero
tutto in ordine.
tutto in ordine.
– Hai ragione
– Hai ragione
– disse Egon
– disse
– non
Egon
siamo
– nonladri:
siamo
andiamocene
ladri: andiamocene
via.
via.
Lei che era
Lei entrata
che era per
entrata
ultima
pernell'angusto
ultima nell'angusto
retrobottega
retrobottega
fu la prima
fu la
a prima a
uscire. Aprì
uscire.
lesta
Aprì
la porticina
lesta la porticina
e fece un
e balzo
fece un
all'indietro
balzo all'indietro
gridando
gridando
e
e
portandosi
portandosi
le braccia
le al
braccia
petto al
per
petto
lo spavento.
per lo spavento.
Seduto sul
Seduto
bancone,
sul bancone,
volto verso
volto
di verso
loro c'era
di loro
il vecchio
c'era il vecchio
del negozio.
del negozio.
Se ne stava
Se ne
curvo
stava
incurvo
avantiincome
avanti
secome
un peso
se un
lo stesse
peso loschiacciando,
stesse schiacciando,
i
i
gomiti puntati
gomiti sulle
puntati
cosce
sulle
e cosce
le nodose
e le mani
nodose
abbandonate
mani abbandonate
tra le tra le
ginocchia.
ginocchia.
Nella destra
Nellastringeva
destra stringeva
senza troppa
senzaconvinzione
troppa convinzione
una pistola
una pistola
fletcher,fletcher,
la cannalarivolta
cannaverso
rivolta
il pavimento,
verso il pavimento,
l'indice ben
l'indice
lontano
ben lontano
dal
dal
grilletto.grilletto.
– Meno male
– Meno
chemale
sieteche
voi,siete
ragazzi.
voi, ragazzi.
Avevo paura
Avevo
che
paura
ci fossero
che ci dei
fossero dei
ladri.
ladri.
Il vecchio,
Il vecchio,
con la sua
con
musica,
la sua musica,
sorrise mentre
sorrise volava
mentresulle
volava
ali d'acciaio
sulle ali d'acciaio
di
di
una canzone
una canzone
potente potente
come un'astronave
come un'astronave
da guerra.
da Immaginava
guerra. Immaginava
le
le
lunghe canne
lunghedelle
canne
armi
delle
farearmi
fuoco
fare
nel
fuoco
neronel
dello
nero
spazio
dellomentre
spazio mentre
boccioli boccioli
di fuocodi
tutto
fuoco
intorno
tutto fiorivano
intorno fiorivano
per estinguersi
per estinguersi
in pochi in pochi
istanti. Musica
istanti.èMusica
potenza,
è potenza,
si disse, si
contenta
disse, contenta
di essereditra
essere
i pochi
traai pochi a
saperla apprezzare.
saperla apprezzare.
Aveva buttato
Aveva buttato
nel cesso
nel
tutta
cesso
la gialla
tutta la
che
gialla
le era
che le era
rimasta e
rimasta
aveva e
intimato
aveva intimato
all'incredulo
all'incredulo
Egon di Egon
fare altrettanto
di fare altrettanto
se non se non
voleva trovarsi
voleva trovarsi
subito un'altra
subito un'altra
fidanzata.
fidanzata.
Era soloEra
unasolo
delle
una
decisioni
delle decisioni
che aveva
che
preso.
avevaUn
preso.
altroUn
grande
altro grande
proposito
proposito
che si era
che
posta
si era
era
posta
di non
eragiudicare
di non giudicare
mai più qualcuno
mai più qualcuno
dalle
dalle
apparenze.
apparenze.
Il vecchio:
Il vecchio:
aveva pensato
aveva pensato
di fotterlo,
di fotterlo,
di rubargli
di rubargli
la musica
la musica
sotto il naso.
sottoAveva
il naso.pensato
Aveva pensato
di poterlo
di fare
poterlo
e basta,
fare eche
basta,
nonche
ci non ci
sarebbero
sarebbero
state conseguenze.
state conseguenze.
Tanto era
Tanto
solo era
un vecchio
solo un vecchio
rimbambito.
rimbambito.
Se n'eraSe
pentita
n'era subito,
pentitama
subito,
l'aveva
mapensato.
l'aveva pensato.
Invece, ilInvece,
vecchio
il vecchio
era
era
molto inmolto
gamba.
in gamba.
Dopo averli
Dopo
pizzicati
averli pizzicati
in flagranza
in flagranza
di reato di
nelreato
suo nel suo
retrobottega
retrobottega
non aveva
non
chiamato
aveva chiamato
gli sbirri.gli
Aveva
sbirri.aperto
Avevauno
aperto
dei uno
mini dei mini
frigoriferi
frigoriferi
che aveva
che
inaveva
vendita,
in vendita,
acceso eacceso
pieno e
dipieno
birra, di
e aveva
birra, e
offerto
aveva offerto
da bere da
a tutti.
bere a tutti.
AvevanoAvevano
chiacchierato
chiacchierato
a lungo, ada
lungo,
amici;dalaamici;
pistolalaera
pistola
finitaera
subito
finitainsubito in
un cassetto.
un cassetto.
Si eranoSi
scusati
erano escusati
a lui pareva
e a luiandasse
pareva andasse
bene così.
bene
Avevano
così. Avevano
parlato di
parlato
musica
di emusica
il vecchio
e il vecchio
aveva raccontato
aveva raccontato
loro molte
loro
cose
molte cose
interessanti.
interessanti.
AvevanoAvevano
molto inmolto
comune
in comune
con quell'uomo
con quell'uomo
dai capelli
dai capelli
bianchi ebianchi
la barba
e lad'argento.
barba d'argento.
Ma soprattutto
Ma soprattutto
avevanoavevano
la stessalapassione.
stessa passione.
“Questa“Questa
musica èmusica
tutto ciò
è tutto
di cuiciò
hodibisogno”,
cui ho bisogno”,
e cullataetra
cullata
le braccia
tra le braccia
nude delnude
suo fidanzato
del suo fidanzato
aumentòaumentò
il volume.
il volume.
Luca Mannurita
Luca Mannurita
racconto 33 jobok.eu/user/mannu
Kraftwerk, Düsseldorf, 2013
JobOK MAGAZINE
ermania, anno 1960: Ralf Hutter, figlio di un
G
medico e Florian Schneider, figlio di uno dei più
noti architetti tedeschi si conoscono al
conservatorio di Dusseldorf durante un corso
tenuto da Karlheinz Stockhausen; quest'ultimo,
figura di riferimento per lo sviluppo
dell'avanguardia musicale nel XX secolo, mai si
sarebbe aspettato, da lì a pochi anni dopo, di
vedere la sua lezione musicale completamente
stravolta da questi suoi due studenti. In questa
fase, la musica elettronica è in via di espansione
proprio per merito di Stockhausen, il cui metodo
consiste nella separazione del tessuto musicale in
frammenti sonori tra loro dissociati: in parole più
semplici, in ogni composizione ci sono più temi
musicali, campionati con tastiere e altri strumenti,
che danno vita alla cosiddetta composizione
seriale (rumori industriali, echi e voci
campionate). Le intuizioni avanguardistiche del
musicista vengono ben presto percepite e
sviluppate in una nascente scena musicale
tedesca, sviluppatasi all'interno di capannoni
industriali trasformati in laboratori musicali. Siamo
alla fine degli anni Sessanta e, mentre gran parte
del mondo ha gli occhi rivolti alla grande
rivoluzione del rock in atto in America e Gran
Bretagna, ecco che dall'emarginata Germania sta
emergendo il movimento della Kosmiche Musik
(in italiano “musica cosmica”), o meglio il
krautrock, un rock “spaziale” eterogeneo che
propone un nuovo linguaggio musicale, che vede
come punto di partenza la tanto agognata
“espansione dell'anima”, ricercata, in altri termini,
proprio dai musicisti della controcultura
anglo-americana. Il movimento kraut spazia su
vari generi: dalla new age alla new wave, dalla
musica elettronica alla psichedelia, dal rock
tradizionale al campionamento dei suoni. Dopo
una prima fase di pura sperimentazione, il duo
Hutter-Schneider partorisce quella che, alla lunga
distanza, verrà celebrata come una tra le band
manifesto di questo movimento, i Kraftwerk.
Tradotto in italiano, il termine “kraftwerk” significa
“centrale elettrica”, la cui produzione energetica
musica 35 jobok.eu/user/elvis1979
JobOK MAGAZINE
Kraftwerk. In generale, il suo lavoro diviene, col
tempo, essenziale per lo studio e l'evoluzione
delle varie tecniche di registrazione e modifica
del suono, tanto da diventare il punto di
riferimento dell'arcinoto produttore Brian Eno.
Nel 1972 è la volta dell’album Kraftwerk 2 che non
fa che replicare gli stessi schemi musicali del
disco d'esordio rinnovando il sodalizio con Conny
Plank. Anche la copertina ha lo stesso disegno
(un cono stradale che qui cambia dal rosso del
primo album al verde fluorescente del secondo),
tratto da un'idea di Ralf Hutter e chiaramente
ispirato alla Pop Art; sul retro si può, invece,
notare la foto di una centrale elettrica (Kraftwerk
appunto!), realizzata dai fotografi Bernd e Hilla
Becher. Appartenenti al movimento dell'arte
concettuale, i due furono promotori proprio della
Scuola di Dusseldorf e sono conosciuti nel
mondo per le fotografie in bianco e nero di
strutture industriali. La lunga composizione
introduttiva s'intitola Kling Klang e prende il
Kraftwerk
ha un importanza tecnologica fondamentale per
le società di massa. Siamo nel 1971 e la musica
proposta dai nostri ha, allo stesso modo di una
centrale elettrica, l'intento di produrre una nuova
idea di musica, partendo dalla ripetitività e dai
rumori industriali della Germania di quel periodo,
a pochi decenni di distanza dalla fine del nazismo.
Il primo omonimo disco è il perfetto connubio tra
una musica tribale e la musica elettronica, che
sembrerebbe essere la giusta prosecuzione delle
idee del “maestro” Stockausen in una chiave più
noise (rumore), musica che, successivamente,
verrà assorbita negli anni '80 e '90 da uno
svariato numero di band. Anche se la formazione
al completo vede la partecipazione di ben sei
elementi, il merito di questo “suono primordiale”
va ascritto principalmente al produttore Conrad
Plank (detto Conny) che, dopo aver esordito
come fonico di Marlene Dietrich, già alla fine degli
anni '60, collabora proprio con Stockausen poco
prima di essere coinvolto con la nuova creatura
musica 36 jobok.eu/user/elvis1979
Takahiro Kyono_Kraftwerk - The Robots _Kraftwerk 3D Concert THE MIX - Tokyo 5.15.2013
JobOK MAGAZINE
comedei
sulla
lavori
scorta
precedenti,
dei lavorinel
precedenti,
1974 è nel 1974
nome dallo studio
nome in
dallo
cui studio
è statain
registrata;
cui è stata
uno
registrata;
dei come
unosulla
dei scorta
la volta di Autobahn,
la volta di
disco
Autobahn,
riferimento
discodel
riferimento del
tanti capannoni-laboratorio
tanti capannoni-laboratorio
del movimento
del movimento
cosiddetto
unsynthpop,
mix di elettronica
un mix di elettronica
krautrock, in krautrock,
questo caso
in questo
lo studio
caso
di lo studio di cosiddetto synthpop,
musicale
musicale
di techno,
a base
hipdihop
techno,
e funk.
hipDa
hop e funk. Da
registrazioneregistrazione
ufficiale dei Kraftwerk.
ufficiale dei
Kling
Kraftwerk.
Klang, Kling
Klang, a base
questo
questo
in momento
poi verrà abbattuto
in poi verrà
il muro
abbattuto il muro
insieme a Family
insieme
Affair
a Family
degli Sly
Affair
& Family
degli Sly
Stone,
& Family
Stone,momento
vedeva i che
Kraftwerk
vedeva(come
i Kraftwerk
altre band)
(comefautori
altre band) fautor
detiene il record
detiene
di essere
il record
stato
di essere
uno deistato
primiuno dei che
primi
di una “musica
di una
di nicchia”,
“musicaaprendo
di nicchia”,
la strada
aprendo la strada
brani pop-rock
brani
in cui
pop-rock
compare
in cui
unacompare
batteria una batteria
anche a sentieri
anche
piùapop.
sentieri
Suoni
piùalieni,
pop. rombi
Suoni alieni,
di
rombi di
elettronica. Ilelettronica.
brano in questione
Il brano in
si questione
caratterizza
si caratterizza
motori
cibernetiche
e visioni cibernetiche
ci trasportano,
ci trasportano,
fin
fin
per l'utilizzo per
di percussioni
l'utilizzo dimetalliche
percussioni
e metalliche
per la
e motori
per la e visioni
dal primo ascolto,
dal primo
in un'avanguardia
ascolto, in un'avanguardia
tecnologica tecnologica
riproduzioneriproduzione
dei rumori prodotti
dei rumori
dal respiro
prodotti dal respiro
mai vista, dove
maii due
vista,ex-giovani
dove i due
studenti
ex-giovani
di studenti di
umano. Sommato
umano.
al Sommato
primo album
al primo
Kraftwerk,
album Kraftwerk,
Dusseldorf dimostrano
Dusseldorf di
dimostrano
stare sempre
di stare
un passo
sempre un passo
questo secondo
questo
lavoro
secondo
fa capire
lavoro
quali
fa diavolerie
capire quali diavolerie
Autobahn
avanti:
(brano
Autobahn
omonimo
(brano
che
omonimo
apre il che apre il
stanno sperimentando
stanno sperimentando
i due ex studenti
i duediex studentiavanti:
di
disco) è un pezzo
disco)incredibile,
è un pezzoinincredibile,
cui i rumori
indei
cui i rumori dei
Dusseldorf: un
Dusseldorf:
flusso musicale
un flusso
sinistro
musicale
ed sinistro ed
pistoni e degli
pistoni
ingranaggi
e deglivengono
ingranaggi vengono
alienante, l'inizio
alienante,
di unal'inizio
nuovadiciviltà,
una nuova
quellaciviltà, quella
magistralmente
magistralmente
inquadrati in inquadrati
una perfetta
in una perfetta
elettronica. Se
elettronica.
la medicina
Seèlalamedicina
scienza che
è la cura
scienza che
cura
geometriae musicale.
geometria
Tramusicale.
le tante novità
Tra le tante
di questo
novità di questo
dalle malattiedalle
e l'architettura
malattie e l'architettura
elabora la struttura
elaboraela struttura
lavoro
lavoro c'è l'inserimento
della black music
della in
black
un music in un
l'estetica della
l'estetica
costruzione,
della costruzione,
è evidente che
è evidente
i
che
i c'è l'inserimento
tessuto musicale
tessuto
solomusicale
apparentemente
solo apparentemente
freddo.
freddo.
rispettivi influssi
rispettivi
paterni
influssi
di Hutter
paterni
e Schneider
di Hutter e Schneider
Il tema
di fondo,
Il tema
rappresentato
di fondo, rappresentato
graficamentegraficamente
abbiano influito
abbiano
su di influito
loro, così
suda
di loro,
renderli
cosìcapaci
da renderli
capaci
in copertina.
anche in
è l'autostrada,
copertina. è l'autostrada,
metafora di metafora di
di utilizzare idi
princìpi
utilizzare
di queste
i princìpi
differenti
di queste
scienze
differentianche
scienze
una “musica una
in movimento”
“musica in movimento”
e della
e della
nell'arte musicale.
nell'arte
Sulla
musicale.
base diSulla
queste
base
nozioni,
di queste nozioni,
musica 37 jobok.eu/user/elvis1979
JobOK MAGAZINE
critico Lester Bangs a proposito dei Kraftwerk:
«Le macchine non si limitano a sopraffare e a
suonare gli esseri umani, ma li “assorbono”, finché
lo scienziato e la sua tecnologia, che ha
sviluppato una sua consapevolezza più elevata,
non diventano un tutt'uno» (Lester Bangs, Guida
ragionevole al frastuono più atroce, Minimum fax,
Roma, 2012, p. 258). Da questo momento in poi,
Hutter e Schneider saranno conosciuti come dei
veri e propri cyborg (metà uomini e metà
macchine), due androidi dai volti pallidi ma solo
apparentemente freddi. L'avanguardia musicale
cyberpunk ha, da questo momento in poi, il suo
punto d'origine: la musica dei Kraftwerk. Una
musica dall'ironia sottile, amara ma, in fin dei
conti, ottimista, in cui la prospettiva di un futuro
(non solo musicale) basato sulle nuove tecnologie
ha dato all'uomo una nuova percezione del
tempo e dello spazio.
KRAFTWERK - im Kiew
sperimentazione di vari generi.Una musica rivolta
a tutte le razze, una sorta di world music
dall'impianto industriale. L'ascoltatore ha subito la
sensazione di essere trasportato su questa
autostrada in modo ipnotico e al contempo
rilassante, in cui. a livello testuale. l'unica frase
ripetuta è «Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der
Autobahn» (“Noi guidiamo, guidiamo, guidiamo
sull’autostrada”) , ovvero l'idea della ripetitività
propria del viaggio autostradale, in cui la mente
può perdersi per esplorare le nuove frontiere della
civiltà umana, il mondo delle macchine. Siamo
vicini all'epoca del cyberpunk, un nuovo
movimento che, verso la fine degli anni '70,
coinvolgerà cinema, musica e letteratura in un
mix di nuove tecnologie e fantascienza, ispirando
illustri intellettuali ed autori a livello mondiale, nel
cui calderone si fonderanno elementi tra di loro
agli antipodi: la carne col metallo, l'anarchia
(ben delineata dal punk) con la cibernetica, la
scienza con la fantasia. Come sostiene il famoso
musica 38 jobok.eu/user/elvis1979
Elvio Degli Agli
JobOK MAGAZINE
Goethe
LO SGUARDO SCIENTIFICO
DEL POETA
Goethe - Statue vor der alten Börse a Lipsia - Langer Thomas
n che modo un artista, e l’arte in generale,
Ipossono
essere utili alla scienza?
Ma anche – viceversa –: in che modo la scienza
può servire la causa dell’arte? O forse piuttosto
non è il concetto stesso di “utilità” a essere in
questo caso del tutto inadeguato? Chiunque si sia
mai posto queste domande, in tutta serietà, avrà
senza dubbio incontrato sul proprio cammino la
figura di Goethe. Dalle vette olimpiche della storia
della letteratura, l’ombra della sua colossale figura
si è posata minacciosa non solo su ogni aspirante
poeta degli ultimi due secoli, ma anche su molti
uomini di scienza.
La poesia è esclusivamente la passione di quei
pochi che sono nati poeti: essa abbraccia e
assorbe tutte le osservazioni, tutti gli sforzi e
tutte le impressioni della loro esistenza. Se
guardiamo però alla vita di Goethe, troviamo che
le scienze furono sempre tra le sue occupazioni
principali, senza nulla togliere alla composizione
di versi. Com’è possibile sciogliere questa
contraddizione?
La fede nella possibilità di una sintesi compiuta
tra arte e scienza giunse al punto da spingere un
intelletto singolare come quello dello scienziato
Johann Wilhelm Ritter a tenere, nei primi anni
dell’Ottocento, una conferenza intitolata
ambiziosamente La fisica come arte. Più
recentemente, il fisico tedesco Werner
Heisenberg osservava come ogni autentico
scienziato fosse in realtà anche un poeta: se non
“di fatto”, quantomeno però “per elezione”, in
base ad una disposizione fondamentale comune
a entrambe queste sfere dell’esperienza e del
sapere. Unico forse tra i fisici teoretici, egli seppe
riconoscere l’importanza dell’opera scientifica di
Goethe per il suo stesso campo di ricerca: proprio
perché permette di revocare in dubbio la nozione
stessa di “scientificità”, essa è in grado di creare i
presupposti per un nuovo rivolgimento
nell’evoluzione del pensiero.
Nel sistema dell’opera di Goethe, la scienza e la
filosofia 40 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
alla luce delle alla
scoperte
immediatamente
luce delle
scoperte immediatamente
filosofia della filosofia
natura assumono
quella
posizione
della natura
assumono
quella posizione
piuttosto,
al particolare
successive
– bensì,
piuttosto, al particolare
che in altri artisti
di solito,
è affidata
a è successive
cheeinscrittori,
altri artisti
e scrittori,
di solito,
affidata a – bensì,
metodo che egli
decise
di egli
adottare,
come
metodo
che
decisecosì
di adottare,
così come
una teoria poetica
più o poetica
meno esplicitamente
una teoria
più o meno esplicitamente
alle egli
ragioni che
per
decenni
spinsero
a lo spinsero a
alle
ragioni
cheloper
decenni
formulata. Le formulata.
leggi della Le
metamorfosi
egli
leggi della che
metamorfosi
che
perseverare inperseverare
questa ardua
impresa.
in questa
ardua impresa.
crede di scorgere
nelle
forme della
natura
crede
di scorgere
nelle
forme della natura
in Italia
(intrapreso
tra(intrapreso
il 1786 e tra il 1786
Durante
il viaggio
in Italia
organica, cosìorganica,
come quelle
basequelle
alle quali
i
cosìincome
in base
alle Durante
quali i il viaggio
il 1788)diGoethe
dedicò
molto dedicò
tempo molto
ed energie
il 1788)
Goethe
tempo ed energie
colori sarebbero
generati
dalla generati
commistione
colori
sarebbero
dalla di
commistione
alla
pittura
al disegno:
egli
pittura ed
al voleva
disegno: egli voleva
luce e ombra, luce
non esono
altro,
in realtà,
se non
le
ombra,
non
sono altro,
in realtà,
se non
le edalla
comprendere,
finalmente, sefinalmente,
gli fosse stato
comprendere,
se gli fosse stato
leggi per mezzo
delle
il genio
su se legifera
leggi
perquali
mezzo
delle legifera
quali il genio
su se
possibile
poetare
anchepoetare
con le immagini
che
possibile
anche conoltre
le immagini
oltre c
stesso per adempiere
la propria
vocazione,
e non
stesso per
adempiere
la propria
vocazione,
e non
con le
parole. con
Benle
presto,
però,
parole.
Bendovette
presto, però, dovette
solo – riduttivamente
– quelle della –
téchne,
cui téchne,
solo – riduttivamente
quelle ildella
il cui
constatare
in sé
la quasi totale
di quel
constatare
in sé lamancanza
quasi totale
mancanza di qu
compito è guidare
l’artista
nella produzione
compito
è guidare
l’artista nellainproduzione
in
che –pittorico
affatto presuntuosamente
talento
che – affatto presuntuosamen
concreto di opere
d’arte.
chi èSoltanto
dotato chi ètalento
concreto
di Soltanto
opere d’arte.
dotatopittorico
– aveva sempre
creduto
di possedere.
Lapossedere. La
– aveva
sempre
creduto di
della capacitàdella
poetica,
creativa,
può raffigurarsi,
capacità
poetica,
creativa, può raffigurarsi,
di dedicarsi
studio scientifico
deiscientifico dei
decisioneallo
di dedicarsi
allo studio
attraverso un attraverso
procedimento
analogico, il processo
un procedimento
analogico,decisione
il processo
colori– non
tuttavia,
cometuttavia,
si potrebbe
colori
non nasce
come si potrebbe
creativo della creativo
natura, ma
anche
– viceversa
– solo
della
natura,
ma anche
– viceversa
solonasce
facilmente pensare,
dall’esigenza
compensare
facilmente
pensare, di
dall’esigenza
di compensar
chi giunge a comprendere
questo processo
chi giunge a comprendere
questo processo
soffocata, quanto,
forse,quanto,
piuttosto
soffocata,
forse, piuttost
creativo può dirsi
veramente
poeta.
creativo
può dirsi
veramente poeta. un’aspirazioneun’aspirazione
segreta speranza
di giungere
– con
dalla segreta
speranza
di giungere – con
Se si vuole, allora,
in cosa consista
Se sicomprendere
vuole, allora, comprendere
in cosadalla
consista
autentico spirito
faustiano
– a padroneggiare
autentico
spirito
faustiano – a padroneggiare
esattamente l’importanza
Goethe attribuiva
esattamenteche
l’importanza
che Goethe attribuiva
l’artealdella
indirette, con
l’artepercorrendo
della pitturavie
percorrendo
vie indirette, con
alla Teoria deialla
colori,
nondei
si deve
guardare
al mero
Teoria
colori,
non si deve
guardare
meropittura
l’aiuto di mezzi
di cuidiil mezzi
pittoredinon
l’aiuto
cui sospetta
il pittore non sospetta
risultato della risultato
sua ricerca
– del
trascurabile
della
suatutto
ricerca
– del tutto trascurabile
filosofia 41 jobok.eu
Goethe (Stieler 1828)
JobOK MAGAZINE
nemmeno (poiché è il suo stesso talento innato a
far sì che non ne abbia bisogno).
Per Goethe la poesia è tale da richiedere – in base
ad una necessità ad essa immanente – di essere
completata dalla scienza, laddove, però,
quest’ultima si presenta come una scienza affatto
sui generis. Il rifiuto del tradizionale metodo
scientifico è espressione di quella “splendida
ignoranza” al servizio della vita che Nietzsche
apprezzava sommamente in lui: senza di essa la
prometeica forza plasmatrice della poesia non
avrebbe potuto trovare espressione compiuta.
La pratica scientifica sembra avere in Goethe un
duplice significato: da un lato, essa è espressione
della volontà di introdurre l’impulso poetico
all’interno di altre sfere del sapere e
dell’esperienza in cui, normalmente, non agisce;
dall’altro, invece, è lo strumento attraverso cui
poter condurre il metodo e il materiale della
scienza nel dominio dell’arte. Se nel primo caso la
poesia prende la scienza sotto di sé e la declina
secondo il proprio principio immanente –
sottoponendola così a una radicale
trasformazione – nel secondo è invece
subordinata alla scienza come insieme di
conoscenze storicamente determinate. Non
possiamo però condividere pienamente
l’affermazione di Giovanni Piana – esponente
della scuola fenomenologica di Milano –, secondo
cui la Teoria dei colori sarebbe «un’opera
sbagliata e straordinaria, nella quale l’ingenuità
scientifica si mescola con la scienza genuina e il
momento ideologico con la discussione teorica e
con l’osservazione empirica» (La notte dei lampi,
2000). In questo caso, infatti, non si è di fronte ad
una semplice mescolanza, bensì piuttosto a una
coincidenza originaria di impulso scientifico e
artistico, che si rovesciano l’uno nell’altro senza
soluzione di continuità.
Goethe è stato forse il primo a riconoscere, in
modo pienamente consapevole, la necessità della
scienza – nell’accezione moderna del termine –
come strumento da cui sarebbero potute derivare
feconde intuizioni sia per il metodo che per il
filosofia 42 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
Johann Heinrich Wilhelm Tischbein - Goethe in the Roman Campagna - Google Art Project
significatiil inediti,
significati
tenti di
inediti,
emulare
tenti
quella
di emulare quella
materiale della
materiale
creazione
della
artistica:
creazione
se attraverso
artistica: se
il attraverso
complessità,
complessità,
per esserne poi,
per alla
esserne
fine, poi,
del tutto
alla fine, del tutto
metodo dellametodo
scienza della
il poeta
scienza
poteva
il poeta
sperare
poteva
di sperare
di
soggiogata. soggiogata.
trarre il proprio
trarre
impulso
il proprio
creativo
impulso
fuoricreativo
dal
fuori dal
uscire daPer
questa
uscire
impasse
da questa
l’arteimpasse
dovrebbe
l’arte dovrebbe
pantano dellapantano
contingenza
della contingenza
– in cui ogni opera
– in cui ogniPer
opera
scoprire una scoprire
via, per quanto
una via,angusta,
per quanto
in grado
angusta,
di in grado d
d’arte inevitabilmente
d’arte inevitabilmente
versa –, nel suo
versa
materiale,
–, nel suo materiale,
a una
condurla
nuova forma
a una nuova
di universalità,
forma di per
universalità, per
invece, cercava
invece,
un’intuizione
cercava un’intuizione
della realtà che
della realtàcondurla
che
mezzo della quale
mezzofar
della
proprio
qualeil far
momento
propriodella
il momento della
fosse in grado
fosse
di spronare
in gradoladisua
spronare
immaginazione
la sua immaginazione
riflessione
riflessione
senza
scientifica
però trasformarsi
senza però essa
trasformarsi es
ben oltre i limiti
benche
oltre
le isono
limitiimposti
che le sono
dalla imposti
comunedalla
comune scientifica
stessa in scienza.
stessa
In in
questo
scienza.
senso,
In questo
la teoria
senso, la teoria
esperienza del
esperienza
mondo. del mondo.
estetica dei
offre
romantici
forse, seoffre
non forse,
un
se non un
La nozione diLa
“scientificità”
nozione di “scientificità”
è, però, a tal punto,
è, però, a talestetica
punto, dei romantici
modello cuidirettamente,
richiamarsi direttamente,
mutata dal XVIII
mutata
secolo,
dal che
XVIIIcercare
secolo,di
che cercare di modello cui richiamarsi
quantomeno
quantomeno
però la formaperò
di unlametodo
forma diche
un metodo che
comprenderecomprendere
come arte e scienza
come arte
s’influenzino
e scienza s’influenzino
a
a
possa
finalmente
produrre
il grande
finalmente
assente
il grande
del assente del
vicenda in Goethe
vicenda
è tutt’altra
in Goethe
cosa
è tutt’altra
dal
cosa dal possa produrre
tempo:
nostro
il momento
tempo:fondativo.
il momento
Sefondativo.
la
Se la
domandarsi in
domandarsi
che modo in
possano
che modo
farlopossano
allo stato
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solo nell’immediato
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spirito umano.
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proprio a causa
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tra loro. Di fronte
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Di fronte
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Francesco Ragni
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complessa e complessa
rigorosa troviamo
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Dottore in Filosofia
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in Filosofia
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approssimativa
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Studi Letterali
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e Culturali
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soprattutto nel
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filosofia 43 jobok.eu
JobOK MAGAZINE
ROLEX? NO, GRAZIE… APPLE WATCH!
QUANDO IL FASHION INCONTRA LA TECNOLOGIA
I
Render by Moeslah
n principio c’erano gli occhiali scuri per ripararsi
dal sole, per nascondere le occhiaie e per avere
«più carisma e sintomatico mistero»
(vedi anche Anna Wintour e Karl Lagerfeld);
poi arrivarono i Google Glass, l’ambizioso
progetto di Google che trasformò le nostre
passeggiate in magnifiche esperienze di “realtà
aumentata”.
E se prima chiedere l’ora era la scusa più banale
per abbordare una ragazza, oggi, grazie alla
tecnologia Apple ed il suo iWatch, il più incallito
playboy potrà chiedere anche a che ora sorge il
sole e la frequenza cardiaca; la fortunata di turno
risponderà a tutto ciò grazie al suo orologio
Apple – magari quello in oro 18 carati – e, se
l’approccio andasse a buon fine, a quel punto il
fortunato sarebbe lui.
Dopo tutto anche i designer non sono più quelli
di una volta e alle collaborazioni con i grandi
nomi della moda preferiscono quelle con i leader
della tecnologia: è il caso della stilista belga Anke
Loh che, con Philips, ha realizzato una collezione
in una fibra molto particolare… quella ottica.
Oppure pensiamo al momento in cui siamo per
strada e il cellulare ha la batteria scarica, un
dramma attuale, come non desiderare le scarpe
del designer Alex Dodge? Queste calzature ad
ogni passo producono un potenziale elettrico
raccolto da una cellula removibile da utilizzare
come batteria per i dispositivi mobili.
Chissà, forse tra poco non controlleremo più
l’etichetta del cappotto per assicurarci che sia
100% cashmere, ma che abbia almeno l’ADSL.
Emanuela Piacente
fashion alert 45 jobok.eu/user/mila
JobOK MAGAZINE
Le ricette di Miss Cheff
PASTA “RIGHETTA”
ALLA ZUCCA E PESCE SPADA
INGREDIENTI
Pasta fresca x4 persone
400 gr. di zucca
1 trancio di pesce spada
1 spicchio di aglio
qb. olio sale e pepe
ESECUZIONE
Prepariamo la pasta fresca.
In una pentola facciamo rosolare, con due fili di olio,
uno spicchio di aglio in camicia con della “dadolata”
di zucca (zucca a dadi). Insaporire con sale, pepe e
lasciare ammorbidire la zucca nel suo sugo; in
contemporanea tagliare a piccoli dadini il pesce
spada e aggiungerlo alla zucca.
Per 4/5 minuti facciamo in modo che il pesce assorba
il sapore della zucca. Lasciamo ad asciugare pesce
spada e zucca e, nel frattempo, saltiamo la pasta
fresca dopo averla aggiunta in padella.
Lasciamo amalgamare il tutto e aggiungiamo
sale, pepe e un pizzico di prezzemolo.
Servire in un bel piatto da portata...
LISA BUONOCORE
Napoletana doc, 46 anni fa, madre di due ragazze, ha
vinto il titolo di MISS CHEF® Napoli 2016. I segreti della
cucina di Lisa sono quelli della sua mamma e della sua
nonna: profumi, colori e sapori dell’antica e genuina cucina
verace partenopea. La Buonocore ha avuto variegate
esperienze professionali sia in Italia che all’estero,
soprattutto in Francia e negli Emirati Arabi. I suoi piatti
forti sono la frittura di pesce ed il baccalà al pomodorino
del piennolo vesuviano con cui ha vinto il titolo di MISS
CHEF® a Napoli lo scorso 27 gennaio.
miss chef 47 www.misschef.net
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JobOK MAGAZINE
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BO B I C E N T E N A R I O
L’ U O M O
DI
ISAAC ASIMOV
ambientato in un mondo futuristico in cui
Iglil racconto,
esseri umani sfruttano la robotica per svolgere le
mansioni più degradanti, ruota intorno ad un robot
domestico il quale, per un difetto di fabbricazione, ha
sviluppato creatività e personalità. Andrew, questo il
nome che gli è stato dato dalla famiglia Martin,
assisterà per duecento anni all’evoluzione dell’uomo e
lotterà contro la paura e la diffidenza per ottenere un
diritto fino ad allora impensabile: il suo riconoscimento
come essere umano.
Benché inizialmente, Andrew interpreti le proprie
peculiarità come un difetto di fabbricazione, piano
piano si farà strada in lui la coscienza e l’accettazione
della propria diversità. Sarà tale presa di coscienza
che lo spronerà a spingere al limite le sue capacità e
ad approfondire materie assolutamente estranee ai
suoi simili: la medicina, l’arte, la scultura, la letteratura.
Servendosi dei libri della tenuta in cui presta servizio
e, in seguito, di quelli della biblioteca pubblica, il robot
approfondirà le proprie conoscenze al punto tale che
sarà egli stesso a dare un contributo a tali discipline
arrivando, persino, a progettare protesi per gli organi
umani.
Leggendo l'opera di Asimov, uno dei maggiori scrittori
di fantascienza, il lettore si immedesima e prova
empatia per il protagonista. Perché Andrew non è solo
un freddo agglomerato di circuiti, ma è metafora
dell'eterna lotta tra uomo e macchina.
E in questa lotta egli manifesta maggiori creatività e
sentimenti di quanto faccia l'essere umano stesso,
commuovendo e sorprendendo il lettore.
Sara Petrucciani
Titolo originale: L’uomo bicentenario
(Ed. or. The Bicentennial Man)
Anno di pubblicazione: 1976
Edizione consigliata:
Mondadori, Classici Moderni, 2016,
Raccolta di racconti
Tutti i miei robot, 558p, 10,50 €
book review 49 jobok.eu/user/summer01