PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
SECONDO IL 2° ANNO DELLA CATECHESI
PER LA COMUNIONE
5 APRILE 2003
Canzone IN QUESTA NOTTE
Sipario chiuso sino al termine della canzone. Si apre il sipario con Gesù sul palco. Luce solo su Gesù
GESÙ si presenta al pubblico: Strana serata stasera! Eppure non si può scappare. Immaginate
che vostro figlio sia condannato a morte...Provate a pensare che quel figlio sono io, io che sono
stato fatto dal vostro amore, io che avete portato in grembo, coccolato, portato a scuola, che avete curato nelle malattie. Sto per essere ucciso, io, ...che sono cresciuto, che ho sognato la libertà,
che l'ho voluta, l'ho predicata. E voi siete i miei genitori, e, stasera - lo sapete o, meglio credeteci,
non è solo immaginazione - io stasera, morirò. Davvero, tutti saranno contro di me. Anche voi
che siete qui mi volterete le spalle. Volete lasciarmi morire. Da solo, nudo ..io vado a morire. Che
strana serata! Spero non lo sia solo per me. Quasi vorrei lo fosse anche per voi ... se vi accorgerete che io vado a morire.
Buio sul palco. Gesù esce.
SCENA I: Una bimba e Maria
Entrano Maria e la Bambina portandosi la panca per Maria. Maria si siede con la
bimba poco distante e si accendono le luci sul palco.
BAMBINA: Maria!
MARIA: rimane in silenzio
BAMBINA: Perché non mi rispondi? Eri sempre tanto buona e felice con me.
MARIA: silenzio
BAMBINA Perché sei così triste e preoccupata? Perché? E' forse per Gesù?
MARIA: silenzio
BAMBINA: Ho sentito dire che a Gerusalemme è in mezzo a tanti guai. E' vero?
MARIA: (accenna un sì)
BAMBINA: E tu non ci vai a Gerusalemme? Vai, e digli di tornare a casa. Che ti ci vuole? Ti accompagno io.
MARIA: silenzio
BAMBINA: E parla! Ricordi? Gesù mi faceva sempre giocare. Lui mi ha fatto diventare grande.
Poi, peccato ... se ne è andato. Ma dici che non tornerà più?
MARIA: (fa cenno di no)
BAMBINA: Non scherzare, Maria: io voglio che lui torni a casa.
MARIA: (allarga le braccia come a dire: "Che ci posso fare?”)
BAMBINA: Ci vado io a cercarlo. Perché quello è capace di mettersi nei guai! Scommetti che...
ho capito tutto! Accidenti!
MARIA: (la guarda con intensità come se avesse scoperto i suoi pensieri)
BAMBINA: Scommettiamo che quei disgraziati..,
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MARIA: (Gli tappa la bocca)
BAMBINA: hai paura che lo dica…No! Non sarà così! No! Non sarà così!
Inizia in sottofondo PRESAGIO
MARIA (accorata, lentamente) Figlio mio, Gesù, quanto ti penso e quanto ti voglio bene. Dove
sarai adesso? Hai mangiato stasera? Dove dormirai? I tuoi piedi sono polverosi ... Di che cosa
hai parlato oggi alla gente? Ma questa gente ti vuole bene? Non mi far preoccupare ... Ho uno
strano presentimento ... Questa bambina me lo ha confermato. Vorrei vederti, ma sei troppo distante. Sentimi vicina. Sono la tua mamma!
Buio sul palco, la bambina e Maria escono. Cambiare la bambina nei panni di Pietro e Maria sino all’undicesima scena non rientra.
SCENA 2: Gesù e gli Apostoli
CANZONE: OSANNA
Dal fondo della sala si ha l’ingresso trionfale del Signore, con palme e ramoscelli
di ulivo salgono sul palco e lì rimangono Tommaso, Giovanni, Bartolomeo, Gesù,
Pietro, Giacomo, Taddeo.
TOMMASO: Ma come farà a fare quei miracoli?
GIOVANNI: Dimmi che cos'hai in quelle mani, quando tocchi la gente e la guarisci? Che cos'hai
in quegli occhi che sono come una calamita per chi ha sbagliato?
BARTOLOMEO: Gesù io non capisco come fai ad amare tutti. Io tanti li ucciderei... invece tu. Ti
metti con i peggiori!
GESÙ: Voi non avete ancora capito che io sono venuto per chi è fuori strada: io voglio prendere
tutti per mano e riportarti sulla strada del cielo.
TOMMASO: La gente ti vuole bene. Pensa che tu sia un vecchio profeta tornato a vivere. Però
molti sono delusi: si aspettavano uno più energico, più capo di stato, più guerriero, insomma.
GESÙ L'amore, solo l'amore deve bastare.
PIETRO: Che dici? Ma se non basta l'amore, che cosa devo fare? Vedi, io sono pronto anche a
dare la vita.
MATTEO: Io mica tanto. io non mi farei ammazzare per niente. Ti pare? E chi me lo fa fare?
PIETRO: Ma tu, Gesù, ti farai ammazzare? Non sarai mica ...impazzito?
GESÙ: Tu sei troppo aggressivo e anche un po' egoista! Sentimi: la tua mamma darebbe la vita
per te?
PIETRO: E questo che c'entra? La mamma mi ama, è la mia vita, ed io sono la sua.
GESÙ: E tu vorresti impedire a me di dare la vita per coloro che amo? Tu me lo impediresti?
PIETRO: Io non te lo consiglio. Tu fa' come vuoi: la vita è tua.
GESÙ (lo guarda) Tu allora non saresti disposto a venire con me fino in fondo...
PIETRO: Io? Io ... perché te la prendi tanto con me?
GESÙ Non me la prendo con te, è solo che tu dici quello che gli altri non dicono, tu sei sincero: e
per questo che ti voglio bene. Ecco che cosa provate: voi tutti avete paura. Avete paura!
GIACOMO: E' vero ... ma perché tu sei buono e tanti t’impiccherebbero? Perché, dimmelo, Maestro!
TADDEO: E vogliono male anche a noi che veniamo con te, perché?
GESÙ: Io vi ho chiamato per stare con me. io sono strano, lo dite anche voi. io la penso in un altro modo. E allora gli altri credono che io sia diverso, e ce l'hanno con me.
SIMONE: Ma ti farai ammazzare davvero? E noi, possiamo sopportare tutto questo?
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GESÙ: Io vi capisco, ma fatevi coraggio, io vincerò.
GIOVANNI: Ma come? Vincerai anche la morte? Dopo che ti hanno messo nella tomba, non
scappi più.
GESÙ: Vedrete… vedrete. Ora andiamo, dobbiamo preparare la Pasqua.
Inizia la musica di Passione
Tutti escono, si fa il buio sul palco e quando si riaccende gradatamente sul palco
ci sono il sommo sacerdote, Anania, Zaccaria e basta.
SCENA 3: I Sacerdoti
SOMMO SACERDOTE: Amici, datemi notizie di questo Gesù: ma che cosa vuole questo tipo
viene dal Nord, dalla Galilea?
ANANIA: Per me è un furbo. Ci sa fare con la gente. Lo vedessi con i bambini: li accarezza, li
prende in braccio e, fatalmente, tutti gli vogliono bene. Secondo me è uno che non accetta la religione di Jahvè. La vede in un altro modo. A volte non lo sopporto, mentre altre volte mi mette
in crisi e mi sconvolge!
ZACCARIA: Abbiamo sorpreso una donna che tradiva suo marito e lui che fa? La perdona! Ci ha
fatto fare la figura degli stupidi: ci sono cadute le pietre dalle mani
SOMMO SACERDOTE: Capisco, ma allora dobbiamo intervenire. A questo punto le strade sono
due: o lo portiamo dentro, o lo facciamo fuori.
ZACCARIA: Ma come?
SOMMO SACERDOTE: Mi spiego: o diventa nostro amico, oppure bisogna fare in modo che
sparisca!
ANANIA: Io ci starei attento. Quello fa sparire noi!
SOMMO SACERDOTE: Non aver paura. Lui deve fare i conti con noi. Qui comandiamo noi.
ANANIA: Un po' di calma: mandiamo qualcuno a parlargli
ZACCARIA: Ci vado io, o meglio, posso parlare con un suo amico.
SOMMO SACERDOTE: ....e chi è questo amico?
ZACCARIA: Si chiama Giuda: Io e lui abbiamo affari in comune. Datemi carta bianca: cioè… Gesù di Nazareth, dentro o fuori.
SOMMO SACERDOTE: Devi essere prudente, però hai tutto il mio appoggio: o dentro o fuori.
Non farti imbrogliare. Faremmo tutti brutta figura!
Si calano le luci del palco ed escono tutti mentre Giuda entra al buio. Man mano
si accendono le luci e si inizia la musica di incontro.
C’è solo Giuda sulla scena.
SCENA 4: Zaccaria e Giuda
GIUDA: Chissà quando arriva quel matto...Mi ha dato appuntamento sotto quest’albero. Forse
avrà da fare: l’aspetto ancora un po’, poi... (si siede e continua il discorso) certo che Gesù ne
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combina! Ma come gli sarà saltato in mente di entrare a Gerusalemme sopra l'asino e di creare
tutto quel chiasso per le vie della città? Non è mica un re! Non lo capisco più!
ZACCARIA: (entrando affannato) Salute a te, Giuda, amico mio (si salutano) Ti ho fatto aspettare, scusa, ma i sacerdoti hanno finito solo ora la loro riunione..
GIUDA: Beato te che sei uno di loro: Io che sono senza lavoro ... mi ero illuso nel seguire questo
Gesù. Speravo che certi problemi li avrei risolti...Ma con lui si fa la fame... La borsa è sempre
vuota...
ZACCARIA: Questo non lo sapevo, mi dispiace ... ma, di' un po': pensi sia possibile incontrarlo,
Gesù? Pensi sarebbe disposto a mettersi sotto l'autorità del Sommo Sacerdote?
GIUDA: Penso proprio di no, non lo so...
ZACCARIA: Allora che si fa con questo bel tipo?
GIUDA: Invitatelo a cena, una sera. Tanto lui va con tutti!
ZACCARIA: Non mi sembra rispettoso per noi sacerdoti!
GIUDA: Allora pagatelo, compratelo: tanto la cassa piange!
ZACCARIA: No, non ci cascherebbe. Tu pensi che non si possa proprio far nulla?
GIUDA: Provate ad ignorarlo. Ma poi, io che c'entro? Che poso fare? Che volete da me?
ZACCARIA: Tu puoi darci una mano, anzi, puoi mettercela una mano...
GIUDA: E in che modo?
ZACCARIA: Noi paghiamo te, e tu...
GIUDA: E io scappo con i soldi!
ZACCARIA: No! Tu ce lo consegni. Zitti zitti, di notte... Te la senti? Ti pagheremo bene...
GIUDA: Va bene, non mi sembra poi un problema così grosso. Ve lo consegno. In fondo che c'è
di male?
ZACCARIA: Allora siamo d'accordo. Per i dettagli ci rivedremo...
GIUDA: No, no! Adesso! Parliamone adesso.
ZACCARIA: Vuoi forse dire che hai deciso?
GIUDA: Siete voi che avete deciso ... comunque. se deve essere, solo soldi liquidi, moneta sonante.
ZACCARIA: Per quello non c'è problema: ti daremo..
GIUDA: (interrompendolo bruscamente) Cento denari!
ZACCARIA: Cala, cala!
GIUDA: Almeno ottanta allora!
ZACCARIA: No, no, molto di meno, molto di meno: in fondo è un lavoretto da nulla!
GIUDA: Ma come? Vuoi mettere il rischio? E poi, se non me li date i miei amici mi ammazzano.
Non se ne fa nulla.
ZACCARIA: Vienici incontro, tanto sei scannato comunque, ti conviene.
GIUDA: Facciamo cinquanta.
ZACCARIA: No trenta, altrimenti me ne cerco un altro. Prendere o lasciare.
GIUDA: Strozzini! Accetto solo perché sono affamato. Disgraziati!
ZACCARIA: Vedi, che riesci anche ad essere ragionevole? Bravo! Qua la mano. (si danno la mano)
GIUDA: Allora: domani sera, al solito orto, quello degli Ulivi, dopo cena. Non fate chiasso, mi
raccomando. Il segnale per riconoscerlo è il bacio che gli darò. Quello che bacerò è lui. Ehi! Pagamento anticipato!
ZACCARIA: Va bene, sei un amico e non ti tratteremo male
Chiusura del sipario, si prepara una pedana bassa che farà da tavola con dei tappeti si accende la luce si apre il sipario e sul palco ci sono solo Giuda, Giacomo,
Giovanni, Taddeo, Simone il cananeo e Tommaso.
Musica di sottofondo di DESIDERIO DI PASQUA
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SCENA 5: L'ultima cena.
GIUDA DI GIACOMO: Il Maestro ha detto di preparare la Pasqua. È quasi notte e non si vede
nessuno. (Rivolto a Giacomo) Affacciati: chissà che non sia successo qualcosa!
GIACOMO: Quando sarà ora verranno.
GIOVANNI: E' una sera troppo bella: chissà come l'avranno vissuta i nostri padri, la prima volta,
in Egitto! Dovevano fare in fretta, Mosè aveva ordinato di partire subito!
TADDEO: Chissà se qualcuno rimase indietro per finire l'arrosto...
GIOVANNI: Non scherzare! Questa notte è santa. È stata la prima Pasqua dei nostri padri. Insieme, tutti insieme per fuggire dall'Egitto, guidati da Mosè, verso il mar Rosso, …oltre il Mar
Rosso.
TADDEO: Loro passarono a piedi asciutti, mentre gli Egiziani affogarono tutti;
GIACOMO: Dio ci amati fino a liberarci. Pensa: chi l'avrebbe fatto? Era un'alleanza, tra noi e lui,
nel sangue dell'agnello!
SIMONE IL CANANEO: Mettiamo anche i fiori, facciamo le cose precise, sai, il Maestro ci tiene...
GIOVANNI: Ecco le erbe amare della schiavitù, ecco il pane azzimo.
TOMMASO: C'è anche un bel bicchiere di vino per l'allegria!
GIACOMO: Eccoli, stanno arrivando. Che bello! E' Pasqua anche quest'anno. Chissà che non sia
una Pasqua nuova...
GIOVANNI: Guarda che notte stupenda! C'è pure la luna. (entrano Gesù e gli altri Apostoli. la
musica sfuma)
GESÙ: Pace. Pace a tutti. Sedetevi pure a mensa ... devo dirvi una cosa (si accomodano) Voi, amici, siete molto importanti per me ed io ho davvero desiderato tanto di fare questa Pasqua con
voi ... però... (Pausa) Sì, c'è un però…, ma aspettate, ve io dirò... se riesco a trovare le parole…
GIACOMO: La serata, sarà lunga. Cominciamo a pregare, intanto. C'è da dire la preghiera a Dio
liberatore.
GESÙ. Sì, preghiamo, preghiamo, poi vi dirò.
(Si alzano in piedi e pregano)
GESÙ: Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri,
APOSTOLI: A te la lode nei secoli.
GESÙ. Hai liberato il nostro popolo dalla schiavitù dell’Egitto.
APOSTOLI: A te la lode nei secoli.
GESÙ: Oggi ci liberi dalle nostre schiavitù.
APOSTOLI: Tu sei grande, tu sei santo, tu sei Dio.
(i gesti si fanno lenti e solenni)
GESÙ: Datemi il pane azzimo. (gli passano il pane) Guardate questo pane....
TOMMASO: Cosa fai, Gesù?
GESÙ: Prendetelo, mangiatene tutti. Questo pane è il mio corpo, che sarà dato in sacrificio per
voi. È la nuova Pasqua. (lo spezza e lo distribuisce. Gli Apostoli si passano il pane e lo mangiano)
GESÙ: Datemi la coppa del vino (gliela passano) Guardate questo calice.
PIETRO: E' il calice dell'alleanza.
GESÙ: Questo è il calice del mio sangue, per l’alleanza nuova, eterna, versato per voi, per tutti,
per il perdono dei peccati. Sarà così che voi farete memoria di me. Prendetelo, bevetene tutti.
(Gli apostoli si passano la coppa e ne bevono tutti)
Canzone UN DESIDERIO DI PASQUA
PIETRO: Domani tu...
GESÙ: Io morirò!
PIETRO: Ma come? Non è possibile. Non è possibile!
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GESÙ: Io darò la mia vita per amore. Quando non ci sarò più, avrete da fare solo questo: amatevi.
GIOVANNI (angosciato) Davvero te ne andrai? Per sempre? E noi?
GESÙ: Me ne andrò, ma voi restate. Restate amici: Io sarò sempre in mezzo a voi.
TOMMASO: Ma dove vai? Dicci dove vai!
GESU: Vado a prepararvi un posto. E voi ne conoscete bene la via.
TOMMASO: Nemmeno sappiamo dove vai! Come possiamo conoscere la via?
GESÙ: Io sono la Via, la Verità e la Vita.
GIUDA: Dove andremo dopo la cena?
GESÙ: Caro amico Giuda: andremo oltre il torrente Cedron, nell'Orto.
GIUDA: C'è troppo buio ...
GESÙ: Giuda, amico mio, penso che tu debba far subito quello che sai. Sbrigati. Fa' presto.
(Giuda esce)
GESÙ: Ricordatevi: solo se vi amerete, la gente capirà che siete miei amici. Ora andiamo, è notte. E' la notte più buia....
Si chiude il sipario, e si tolgono la pedana e i tappeti
Si apre il sipario in penombra con nessuno sul palco
SCENA 6: Getsemani,
Entrano Gesù e gli Apostoli e mentre gli Apostoli si stendono da una parte, Gesù
si stacca da loro e prega.)
CANZONE: PADRE DEL CIELO
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FUORI CAMPO E venne anche un angelo a confortarlo (faro su Gesù. Terminato il canto,
arriva Giuda con i soldati, Gesù lo guarda intensamente, Giuda lo bacia, i soldati
arrestano Gesù e gli Apostoli fuggono.)
Si spengono le luci tutti sono usciti entrano solo i due soldati Tarquinio e Vinicio
Scena 7: I Soldati
Si accendono le luci
I due soldati, che hanno assistito all'arresto di Gesù discutono
TARQUINIO: Lo hanno preso giù al torrente e ora lo stanno portando a Gerusalemme. Legato
come un delinquente
VINICIO: Non è possibile: è la sera di Pasqua. Queste cose non si fanno.
TARQUINIO: Vedi, Vinicio? Noi siamo in servizio. Altro che Pasqua!
VINICIO: Vigliacchi! Hanno approfittato della notte.
TARQUINIO: Ma i suoi amici non hanno reagito! Sono scappati!
VINICIO: Io glielo dicevo, Tarquinio, armatevi, portate dei bastoni, ma lui niente, anzi: glielo
proibiva. E' un uomo pacifico.
TARQUINIO: Hai ragione, Vinicio. ma con la prepotenza dei sacerdoti c'è poco da fare.
VINICIO: Io ho l'impressione che Gesù si sia messo nei guai. Chissà quanto durerà il processo!
TARQUINIO: Che si può fare per tirarlo fuori?
VINICIO: Io vado dai suoi amici, per vedere dove si sono nascosti.
TARQUINIO: Io vado al Tempio, per vedere se posso mettere in mezzo qualcuno.
VINICIO: Ma tanto lui non cede: è capace di dire che se distruggono il Tempio, lui in tre giorni
lo ricostruisce!
TARQUINIO: Ma questo è un discorso strano, che penso nessuno abbia capito. Non dirà mica
sul serio? Si farà ammazzare davvero?
VINICIO: Ma sai a cosa penso? E se decidessero di metterlo in croce? E se toccasse proprio a me
di eseguire l'ordine? Guardarlo negli occhi? Ascoltare le sue grida di dolore?
TARQUINIO: Io non ce la farei, Vinicio.
VINICIO: Io chiederei di essere messo da parte...
TARQUINIO: Ma non lo faranno. In fondo ... è innocente...
VINICIO: Lo sai bene: se i sacerdoti decidono, puoi essere anche innocente, ma non cambia nulla
TARQUINIO: Non posso pensarci.
VINICIO: Tarquinio, io vado dai suoi amici.
TARQUINIO: Io vado al Tempio, buona fortuna.
VINICIO: Anche a te.
Escono, buio sul palco, entrano al buio Giovanni, Pietro, Andrea, Simone il Cananeo e Giacomo, Tommaso, Matteo. Si accendono le luci.
SCENA 8: Gli Apostoli soli
GIOVANNI: Siamo del vigliacchi.
PIETRO: E tu, che ti sembri di essere qualcuno, che hai fatto?
GIOVANNI: Tu sei il capo, Pietro, tu eri pronto a morire per lui. Bella figura!
PIETRO: Sarà meglio che tu stia zitto, Giovanni. Anzi, sarà meglio che stiamo zitti tutti quanti.
ANDREA: Io non sapevo più che fare. Loro erano armati!
SIMONE IL CANANEO: Ma in ogni caso l’hanno portato via. Accidenti!
PIETRO: Basta, basta, che disastro! Siamo stati con lui perché ci conveniva....
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ANDREA: E' vero: non abbiamo mai pensato a quello che poteva rischiare.
ANDREA: Io me lo sentivo, era tutto troppo bello.
PIETRO: Ora dobbiamo fare qualcosa, qualcosa per lui. Lui ha fatto tanto per noi!
GIOVANNI: E tu, Pietro, che cosa proponi?
PIETRO: Dimmi. tu che faresti, mio Giovanni?
GIOVANNI: Il capo sei tu.
PIETRO: Va bene, però tu potresti, con gli amici che hai al tempio, cercare qualche informazione ... prova!
GIACOMO: E noi, stanotte, dove andiamo?
TOMMASO: Non possiamo lasciare sola Maria, in questa notte. So che sta a Betània. Non è lontano.
MATTEO: Cosa gli diremo? Lei ci chiederà dov'è Gesù!
ANDREA: Le diremo la verità. Tutta la verità. Non posiamo stare da soli, stanotte!
PIETRO: Io penso che sia l'unica cosa da fare. Andiamoci, forse lei sa già tutto, ci ama come fossimo figli suoi...
TADDEO ....e Giuda? Che fine ha fatto quell'assassino?
(All'insaputa degli Apostoli entra Giuda dal lato opposto e si mette dall’altra parte
del palco al ritornello, accortisi della sua presenza si rivolgono a lui puntandogli il
dito)
CANZONE: SCENDE ORMAI LA NOTTE
Giuda lancia i denari del compenso ed esce.
Buio sul sipario, escono tutti ed entrano Vinicio, Tarquinio e Gesù si riaccendono
le luci.
SCENA 9: Gesù e i soldati (1)
VINICIO: Gesù: ti dobbiamo tenere sotto controllo.
TARQINIO: Ssst! Parla piano, Vinicio. Forse, qualcuno controlla noi!
VINICIO: Gesù, noi siamo amici tuoi. faremo tutto il possibile per farti uscire da qui.
TARQUINIO: Speriamo che due poveri soldati possano fare qualcosa. Chi comanda, però non
siamo noi...
VINICIO: Gesù, ma che cosa hai fatto di male?
GESÙ: Ho detto la verità. Solo la verità,
TARQUINIO: E allora perché?
GESÙ: Lo sapete. La verità dà fastidio
VINICIO: Sì, ma dà anche gioia.
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GESÙ: Io voglio bene a tutti, voglio bene quanto mio Padre vuole bene
VINICIO Ma non tutti lo capiscono.
GESÙ: Io sono venuto per portare il fuoco sulla terra. Sto bruciando per il desiderio di dare la
mia vita per amore. Come posso accettare che il mio amore non sia capito?
TARQUINIO: Hai ragione, eppure, vedi, noi ti vogliamo bene e dobbiamo stare qui a farti da
carcerieri.
GESÙ: State tranquilli: state facendo il vostro dovere.
VINICIO: Ma per noi non è giusto.
TARQUINIO: Ma dimmi un po’: vorresti uscire?
GESÙ: Io voglio fare solo ciò che vuole il Padre mio.
TARQUINIO: Eppure ti vedo preoccupato: a chi pensi?
GESÙ: A mia madre ed ai miei amici. Li ho messi nel guai...
VINICIO: No: sei tu nei guai. Ssst. Arriva qualcuno! Forse ora ti porteranno davanti al Sinedrio.
Mi raccomando: meno rispondi, meglio è.
FUORI CAMPO: Portate in assemblea il prigioniero Gesù di Nazareth
Buio sul sul palco escono.
SCENA 10: Il Sinedrio
Da un lato della scena Gesù di fronte agli accusatori Sommo Sacerdote,Anania e
Zaccaria dall’altro i due soldati Vinicio e Tarquinio che commentano a distanza
Si accendono le luci
SOMMO SACERDOTE: Scusaci per l'ora, Gesù, ma prima dell'alba dobbiamo avere una risposta
da te. Anche per noi è una brutta ora, ma il tuo problema è grave, almeno per noi. Non vogliamo
farti del male. Ma tu la devi smettere. Crei troppi problemi.
ZACCARIA: Ho sentito dire che ... distruggerai il tempio e lo ricostruirai in tre giorni.
ANANIA: Dice di essere il Figlio dell'Altissimo. Capite? Non so se mi spiego...
ANANIA: (Ironico) Ci metteremo in ginocchio per adorarlo!
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VINICIO: Falsi! Li senti?
TARQUINIO: Ssst Zitto! Fallo difendere da sé. Parla, Gesù, parla!
SOMMO SACERDOTE Le accuse sono gravi. Ma io non ci credo. Sono pronto ad ascoltarti.
Smentisci, Gesù, no? Puoi ancora salvarti! (Gesù tace) Allora? Cosa aspetti? Non rispondi?
GESÙ: Se ti dico che sono Figlio dell'Altissimo, non mi credi. Ma se anche mi prenderete per
pazzo, vi dico: “Io sono il Figlio di Dio Benedetto!
SOMMO SACERDOTE: Mi avevano detto che eri serio: invece bestemmi! Dimmi, di che cosa
parti alla gente?
GESÙ: Parlo loro dell’amore, al contrario di ciò che fate voi.
VINICIO: Calmati.
TARQUINIO: Basta, non rispondergli più
GESU: Voi vedrete il figlio dell'uomo venire sulle nubi del Cielo.
ANANIA: Questa è la conferma che aspettavamo! (urlando) Sei un bestemmiatore! Chi si mette
al posto dell'Altissimo, lo bestemmia!
SOMMO SACERDOTE: Calma! Non si può condannare così un uomo!
TARQUINIO: Ha ragione il sommo sacerdote. La legge d'Israele non è così sbrigativa!
VINICIO: Ho paura. Credo che andrà a finire male!
SOMMO SACERDOTE: Silenzio, fratelli miei! Ma dimmi (adagio) sei davvero il Figlio del Benedetto?
GESÙ: Te l'ho già detto.
SOMMO SACERDOTE: Allora ho capito, io non posso farci niente. per noi sei condannato. Ti
mandiamo da Pilato: noi non possiamo mettere a morte nessuno ... (gridando) noi non abbiamo
colpa!!! Ci hai costretti!!! Non abbiamo colpa!!!
VINICIO; Lo sapevo. Lo sapevo.
TARQUINIO: Forse vogliono solo mettergli paura!
SOMMO SACERDOTE: (si alza) Gesù di Nazareth, poiché ti sei proclamato Figlio dell'Altissimo,
sei condannato a morte. Il sinedrio ha parlato. Soldati: prendetelo e conducetelo dal governatore.
VINICIO: Chi noi?
SOMMO SACERDOTE: Si, voi. Andate!
Buio sul palco ed escono tutti.
Si accendono le luci sul palco vuoto e entrano Maria e gli Apostoli che si incontrano al centro della scena.
SCENA 11: Gli Apostoli e Maria
MARIA: (sorpresa) Come mai siete qui senza Gesù?
ANDREA: E' rimasto a Gerusalemme. Aveva da fare.
MARIA: Mi sembra strano. Troppo strano.
GIOVANNI: Si sta confrontando con i sacerdoti, gli scribi, i farisei
MARIA: Ancora, come quella volta a 12 anni nel Tempio?
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ANDREA: Sai com’è fatto, si lascia convincere...
MARIA: Ragazzi: perdonatemi. Ma lo so che non mi state dicendo la verità. So che lui è nei guai.
Non vi avrebbe mai lasciato da soli...
PIETRO: Scusaci, Maria. Purtroppo hai indovinato.
MARIA: Lo sapevo. Ma vi perdono.
PIETRO: I suoi discorsi, la gente, troppa gente.
MARIA: No Pietro. E' la sua scelta. La sua scelta d'amore. La sua scelta di verità. Ma ditemi: ora,
lui, dov'è?
GIOVANNI (prima tace) ...in prigione, a Gerusalemme. Tutta la notte lo interrogheranno ....
poi…
MARIA: Non abbiate paura. Siate coraggiosi. Lui non vi lascerà soli. ...mai!
ANDREA: Che dobbiamo fare, Maria?
MARIA: Tornate a Gerusalemme. Io verrò fra qualche giorno. (silenzio, poi guarda verso l'alto e
alza le braccia. Parla con solennità): ecco, è giunta l'ora. La sua ora.
PIETRO: La sua ora?
MARIA: Si. L'ora dell'amore. L'ora del dolore. L'ora di dare la vita
GIOVANNI: E' colpa nostra?
MARIA: No, E' solo l'ora della vita che muore per ridare vita. Ma… amici, figli miei: tra voi manca qualcuno. Giuda .... dov'è? (gli apostoli tacciono) Lui? E' stato lui? (gridando addolorata)
Giuda: il tuo maestro… il tuo amico più caro....
Buio sul palco ed escono tutti
SCENA 12: Gesù davanti a Pilato
Sul palco entra al buio Pilato si accendono le luci luce su Pilato.
PILATO: (arrabbiato) Ci mancava solo questa: ora anche di notte, mi fanno lavorare! Ma che ne
so io di Messia, sacerdoti, religioni e cose strane. Io devo solo mantenere l'ordine, l'ordine di
Roma. Posso preoccuparmi perché un pazzo galileo mi viene a dire di essere il Figlio di Dio? Dai,
fatelo entrare, così mi sbrigo.
(entra Gesù accompagnato da Vinicio e Tarquinio)
PILATO: (Lo guarda, lo squadra, gli gira attorno) Ah! Finalmente ho il piacere di conoscere
questo famoso Gesù di Nazareth. Sei tu, no? Ma proprio qui dovevi andare a fare Pasqua con
quegli straccioni del tuoi discepoli?
(Gesù tace)
PILATO: Spiegami un po’ chi sei, così posso dirlo al sacerdoti.
GESÙ: Sono un uomo, non si vede?
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PILATO: Grazie. Non sono mica cieco! Ma a quanto pare hai fatto qualcosa che non va, altrimenti non ti avrebbero portato qui da me, o no?
GESÙ: Io ho fatto quello che Dio, mio Padre, mi ha comandato.
PILATO: D'accordo, d'accordo, scusami, ma questo, penso, si possa fare in tanti modi. La verità
non è mica uguale per tutti!
GESÙ: Io sono la verità:
PILATO: (incerto)...forse...sei malato?
GESÙ: Io sono la verità
PILATO: (Grida) Piantala! Ma ti rendi conto che io ho il potere di liberarti per sempre e, se voglio, di farti morire in croce? Te ne rendi conto? Hai proprio scelto di morire?
GESÙ: Tu non avresti nessun potere, se non ti fosse stato dato da un altro… La colpa più grande
è di chi mi ha consegnato a te
PILATO: Va bene, ho capito: stanotte hai deciso di morire. Ma a quanto pare, a quanto mi hanno detto, tu sei uno importante. Tu dici di essere il re dei Giudei. Posso io condannare un re?
GESÙ: Tu stesso lo hai detto. Io sono re. Ma il mio è un regno diverso. E' un regno che non
appartiene a questo mondo.
PILATO. (perplesso) Tu puoi decidere, Puoi scegliere per la tua vita. io ho deciso: ti darò una lezione severa. E' l'unica cosa che posso fare. Soldati: prendetelo e flagellatelo. Poi riportatelo qui.
Vivo! ... attenzione (ironico)...è un re!
Gesù esce accompagnato dai due soldati, dopo un attimo esce anche Pilato.
Gesù rientra accompagnato dai due soldati ed essi rimangono presso di lui
SCENA 13: Gesù e i soldati (2)
GESÙ: Padre, eccomi, sono nelle tue mani. Ora io mi lascerò morire nelle mani dei miei nemici.
Ma la morte non vincerà. Non vincerà...
TARQUINIO: Cosa dici?
VINICIO: Perché sei stato zitto? Ma non capisci che era l'ultima possibilità che avevi? Perché
non pensi anche a noi? Toccherà proprio a noi!
TARQUINIO: Io...non voglio obbedire a Pilato!
VINICIO: Accidenti! Possibile che fra tanti soldati della guarigione...
TARQUINIO: Piuttosto ... mi faccio frustare io.
VINICIO: Io vado da Pilato!
TARQUINIO: No, lo sai, è inutile...
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GESÙ: Fate il vostro dovere. Obbedite a Pilato.
TARQUINIO: No! Tu sei innocente
VINICIO- E' solo invidia. Non ci sto a dar retta agli invidiosi ... sulla tua pelle.
GESÙ: Io sono il primo, di tanti, ma ricordate: se si ama davvero, si trova la vera vita ... anche
dopo la morte... Nessuno mi toglie la vita: sono io che la dono. Solo per amore. Pilato è solo un
povero burattino, nelle mani del Sinedrio.
TARQUINIO: Ma io ... no, non ci sto. Non ci sto!
GESU’: Non abbiate paura! Io ho sconfitto il mondo, la morte, il male.
Buio sul palco escono tutti
Sul palco solo Pilato si riaccendono le luci ed entrano i due soldati lasciando Gesù da una parte.
SCENA14: I due soldati e Pilato
VINICIO: Governatore Pilato, eccoci.
TARQUINIO: Per dirle che noi...
PILATO: Scusate, e...il re?
VFNICIO: Lo abbiamo lasciato libero.
PILATO: Siete impazziti? Gesù di Nazareth è nelle mani della giustizia di Roma!
VINICIO: Per noi non è colpevole. E' tutta e solo una manovra per incastrarlo.
PILATO: E voi chi siete per decidere al posto mio? Siete forse voi, più importanti di me? Se non
riportate subito qui il prigioniero farò uccidere voi. (Grida) E' chiaro?
VINICIO: Ci dispiace. per noi è innocente.
Ha fatto tante cose buone. L'ho visto risuscitare un bambino...
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PILATO: Discepoli! Pazzesco, anche tra i miei sodati ci sono i suoi discepoli...
VINICIO: Non è necessario essere suoi discepoli per capire la follia di quello che state per fare a
Gesù.
PILATO: Ma vi rendete conto? Avrò tutto il Sinedrio schierato contro di me. Voi non li conoscete! Sono terribili... quando gli si tocca la loro religione...
VINICIO: E noi, se uccidiamo Gesù, contro di noi avremo tutta la nostra coscienza. Una ferita
che non si rimarginerebbe mai, eternamente sanguinante di paura e di dolore.
PILATO: (deciso e arrabbiato) Allora voi pagherete per la vita di Gesù. Proprio voi due!
VINICIO: (Lento, solenne, schierandosi davanti a Pilato) Eccomi, sono pronto.
TARQUINIO: (mettendosi a fianco all'amico) Anch'io, signor Governatore.
Gesù su un lato, luce su di lui, buio sui soldati, Pilato va al centro e parla alla gente:
PILATO: Volete che io metta in croce il vostro re? D'accordo. Ma io non c'entro. Io me ne lavo le
mani. La colpa è vostra. eccolo, prendetelo e crocifiggetelo, se vi pare giusto, ma fatelo voi, I miei
soldati non mi obbediscono più...
VINICIO: Io non posso. E' innocente.
TARQUINIO: Voi? Voi lo fareste morire? Dopo tutto quello che ha fatto per voi? Gente di
Gerusalemme, di Roma, del mondo: possiamo noi uccidere un innocente? Possiamo noi
uccidere il Figlio di Dio?
- Non uccidetelo! E' il Dio che vi ha creato!
- Non uccidetelo! Egli ama i bambini.
- Non uccidetelo! Ama la pace!
- Non uccidetelo! E' amico anche di chi sbaglia!
- Non uccidetelo! E' il vostro Salvatore!
- Non uccidetelo! Senza di lui saremmo perduti!
- Non uccidetelo! Lui vi ama!
- Non uccidetelo! Ha dato tutto per voi!
- Non uccidetelo! E' la vostra unica speranza!
- Non uccidetelo! E' il figlio di Dio!
- Non uccidetelo! E' vostro fratello!
- Non uccidetelo! E' colui che avete accanto
- Non uccidetelo! E' chi soffre, spera, ama...
La folla dei ragazzi si apre e Gesù rimane solo. Parla alla gente
GESÙ: Fratelli miei, uomini del 2003, il vostro progresso vi fa felici? La vostra violenza come
può darvi pace? Il vostro egoismo, come potrà riempire la vostra vita? Non capite che uccidete
me ogni volta che chiudete il cuore al fratello... all'amico, a colui che vi chiede aiuto? Uccidere e
vuol dire far morire la vita che nasce, dimenticare la vita che muore, non amare chi soffre, non
riconoscere di essere fratelli, amati dall'unico Dio, Padre di tutti che è nel cielo!
La mia risposta alla scelta di Pilato la conoscete. entrate nel mio silenzio, Guardate con gli occhi
del cuore ciò che ho fatto per voi. Spalancate la vostra anima alla Pasqua che io dono, non uccidetemi, ma morite con me per amore: la vostra vita, insieme con me, risorgerà nella gioia.
Camminate con me verso il Calvario, senza paura: e vedrete la vita rifiorire. Andiamo! La mia
ora è arrivata. Tutto è compiuto.
Sottofondo di IN QUESTA NOTTE
Gesù sale sulla croce e vi rimane con i soltati vicino sino al termine della musica.
Buio sul palco e chiusura del sipario
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Si prepara sulla scena il sepolcro vuoto e l’angelo poi si apre il sipario e mentre si accendono i
due fari che illuminano il sepolcro inizia l’ultima canzone
CANZONE: GESU’ PASQUA DELL’UMANITA’
FINE
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