Lezione di astronomia Maurizio Tomasi [email protected] Dipartimento di Fisica Università degli studi di Milano 7 Ottobre 2016 Parte I Unità di misura Oscillazioni di un pendolo L m mg Vogliamo ricavare l’espressione che lega il periodo di oscillazione T alle costanti fisiche del problema: m, L e g. T ∝ mα Lβ g γ Derivazione del periodo T ∝ mα Lβ g γ Le unità di misura sono le seguenti: I [m ] = kg, I [L] = m, I [g ] = m s−2 . Derivazione del periodo T ∝ mα Lβ g γ Le unità di misura sono le seguenti: I [m ] = kg, I [L] = m, I [g ] = m s−2 . Dal momento che m è l’unica quantità che dipende dalla massa, α = 0. Derivazione del periodo T ∝ mα Lβ g γ Le unità di misura sono le seguenti: I [m ] = kg, I [L] = m, I [g ] = m s−2 . Dobbiamo quindi combinare una lunghezza e un’accelerazione per ottenere un tempo. Derivazione del periodo Scriviamo l’equazione dimensionale: s = kgα mβ mγ s−2γ Poniamo α = 0: s = mβ+γ s−2γ L’equazione è vera se γ = −1/2 e β = −γ . Soluzione s T ∝ L g Usando le leggi di Newton, il risultato è s T = 2π L . g È impossibile ricavare il fattore 2π dall’analisi dimensionale. Scopo dell’analisi dimensionale L’analisi dimensionale serve per ricordare un risultato già ottenuto, non per ottenere nuove equazioni. A volte può però tornare utile come spunto per cercare nuove leggi fisiche: vedi ad esempio la lunghezza di Planck lp ≡ p ~G/c 3 ≈ 1.6 × 10−35 m, che ancora non ha un significato fisico chiaro. Pressione atmosferica Ricaviamo ora l’equazione che lega l’altezza h dal suolo alla pressione atmosferica P. (Lo studio dell’atmosfera è importante per molti campi, inclusa l’astrofisica). Derivazione dell’equazione Differenza delle pressioni: dP = − dF (ρA dh)g =− = −ρg dh A A Derivazione dell’equazione dP = −ρg dh Per legare ρ a P usiamo la legge dei gas perfetti: PV = NkT ⇒ P= ρ m kT Combinando le due equazioni otteniamo: dP = − mgP dh kT Risultato mg P (h) = P0 exp − h kT Risultato mg P (h) = P0 exp − h kT La quantità P0 è una costante di integrazione, ed è la pressione ad h = 0. Risultato mg P (h) = P0 exp − h kT La frazione tra parentesi ha unità di misura m−1 . Il suo inverso kT h0 ≡ mg dice a che altezza la riduzione di pressione inizia a essere significativa. Risultato h P (h) = P0 exp − h0 Pressione P0 P0/2 0 0 h0 2h0 Altezza dal suolo Stima di h0 Risultato: h0 ≈ 10 km, usando per le costanti della formula questi valori: 1. k = 1.4 × 10−23 J K−1 ; 2. T = 300 K (considerata costante); 3. m = 28 mH = 4.7 × 10−26 kg è la massa di una molecola di N2 ; 4. g = 10 m s−2 . (L’altezza dell’atmosfera varia tra 9 e 17 km). Ricostruire il risultato Vogliamo ora derivare l’espessione di h0 dall’analisi dimensionale. Quali sono le quantità fisiche in gioco? Ricostruire il risultato È necessario ricordarsi le seguenti cose: 1. Abbiamo fatto uso della legge dei gas perfetti (con T costante); 2. La forza che genera la pressione è quella di gravità. Ricostruire il risultato È necessario ricordarsi le seguenti cose: 1. Abbiamo fatto uso della legge dei gas perfetti (con T costante); 2. La forza che genera la pressione è quella di gravità. Quindi le quantità da usare sono: Ricostruire il risultato È necessario ricordarsi le seguenti cose: 1. Abbiamo fatto uso della legge dei gas perfetti (con T costante); 2. La forza che genera la pressione è quella di gravità. Quindi le quantità da usare sono: m, k , T Ricostruire il risultato È necessario ricordarsi le seguenti cose: 1. Abbiamo fatto uso della legge dei gas perfetti (con T costante); 2. La forza che genera la pressione è quella di gravità. Quindi le quantità da usare sono: m, k , T , g Ricostruire il risultato [h] = [m]α [k ]β [T ]δ [g ]γ m = kgα kgβ m2β s−2β K−β Kδ mγ s−2γ m = kgα+β m2β+γ s−2β−2γ K−β+δ da cui si ricava il sistema α + β = 0, 2β + γ = 1, −2β − 2γ = 0, β=δ Ricostruire il risultato La soluzione del sistema è ( α = γ = −1, β = δ = 1, da cui h0 = kT . mg Avvertenze Aspetti da non dimenticare: 1. Gli angoli sono numeri puri (rapporti di lunghezze); 2. Esponenti e argomenti di funzioni (sin, cos, exp, log. . . ) devono essere numeri puri; 3. Attenzione ai logaritmi! Alcune loro proprietà invalidano la consistenza dimensionale. Esempio: log a = log a − log b. b Esercizi per casa (1/2) Esercizio Determinare l’espressione della velocità del suono in un gas perfetto di densità ρ, pressione P e temperatura T (usare anche k ). Esercizio Determinare l’espressione del raggio di Schwarzschild di una stella di massa M (è legato a fenomeni relativistici, quindi si deve usare anche G e c). Parte II Magnitudini e indici di colore Magnitudini Definizione della magnitudine apparente: m1 − m2 = −2.5 log10 F1 F2 , dove F1 e F2 sono i flussi ([F ] = W/m2 ). È una differenza tra logaritmi, quindi un rapporto tra flussi. In più, il segno meno complica tutto! Logaritmi e magnitudini mA − mB = −2.5 log10 FA FB . Il senso del logaritmo nella definizione è il seguente: I mA − mB = 2.5 mag ⇒ A è 10 volte meno brillante di B; I mA − mB = 5 mag ⇒ A è 100 volte meno brillante di B; I mA − mB = 7.5 mag ⇒ A è 1000 volte meno brillante di B; I . . . e così via. Esercizio sulle magnitudini Se il flusso FA di una stella è la metà del flusso FB di un’altra presa come riferimento, qual è la differenza tra le loro magnitudini? Esercizio sulle magnitudini Se il flusso FA di una stella è la metà del flusso FB di un’altra presa come riferimento, qual è la differenza tra le loro magnitudini? Ci aspettiamo che mA > mB (attenzione!). Esercizio sulle magnitudini Se il flusso FA di una stella è la metà del flusso FB di un’altra presa come riferimento, qual è la differenza tra le loro magnitudini? Ci aspettiamo che mA > mB (attenzione!). mA − mB = −2.5 log10 1 2 = 2.5 log10 2 ≈ 0.75. Indici di colore Un indice di colore è la differenza tra magnitudini calcolate in due bande elettromagnetiche diverse. Esso serve per quantificare il “colore” di una stella. Colori delle stelle Intorno alla lunghezza d’onda λ ≈ 700 nm (rosso), una stella X emette il doppio dei fotoni rispetto a una stella Y. È vero che X è più rossa di Y? Colori delle stelle Intorno alla lunghezza d’onda λ ≈ 700 nm (rosso), una stella X emette il doppio dei fotoni rispetto a una stella Y. È vero che X è più rossa di Y? Esempio numerico (poco realistico!): I Stella X: 400 fotoni “rossi” I Stella Y: 200 fotoni “rossi” Colori delle stelle Intorno alla lunghezza d’onda λ ≈ 700 nm (rosso), una stella X emette il doppio dei fotoni rispetto a una stella Y. È vero che X è più rossa di Y? Esempio numerico (poco realistico!): I Stella X: 400 fotoni “rossi”, ma 800 fotoni blu; I Stella Y: 200 fotoni “rossi”, ma un fotone blu. Colori delle stelle Intorno alla lunghezza d’onda λ ≈ 700 nm (rosso), una stella X emette il doppio dei fotoni rispetto a una stella Y. È vero che X è più rossa di Y? Esempio numerico (poco realistico!): I Stella X: 400 fotoni “rossi”, ma 800 fotoni blu; I Stella Y: 200 fotoni “rossi”, ma un fotone blu. Quindi X ha un colore violetto, Y un colore rosso. (Però Y è più debole). Colori delle stelle È necessario considerare il rapporto tra flusso in più bande, non il livello assoluto in una banda. In alternativa al rapporto tra flussi, si può usare la differenza tra magnitudini. Esempio: B − V ≡ mB − mV = −2.5 log10 FB FV , dove B indica il filtro blu, V il filtro visuale (rispetto a B è più verso il rosso). Colori delle stelle Nell’esempio di prima avevamo usato due filtri immaginari, che ora chiamiamo B e R. L’indice di colore di X è (B − R)X ≈ −2.5 log10 800 400 = −0.75, mentre l’indice di colore di Y è (B − R)Y ≈ −2.5 log10 1 200 = 5.75. Più positivo è il valore B − R, più rossa è la stella (a causa del segno meno nella formula). Indice di colore per un corpo nero Legge di Planck ([bT ] = W/m2 /sr/Hz, “densità di flusso spettrale”): 2hν 3 1 bT (ν) = , c 2 exp(hν/kT ) − 1 legata al flusso dalla relazione Z Z dΩ F = Ω dν P (ν)b(ν). X Nel caso in cui P (ν) = δ(ν − ν0 ) (caso bicromatico): m(ν1 ) − m(ν2 ) = −2.5 log10 bT (ν1 ) . bT (ν2 ) Indice di colore per un corpo nero m(ν1 ) − m(ν2 ) = " −2.5 log10 ν1 ν2 3 # exp hν2 /kT − 1 exp hν1 /kT − 1 Indice di colore ν1 > ν 2 Temperatura Un esempio più realistico In precedenza abbiamo supposto che le bande di risposta B e R fossero monocromatiche (P = δ ). In realtà le bande sono sempre identificate da una risposta in banda, ad es. PB (ν) per la banda B. Un esempio più realistico Per bande B e V di forma arbitraria, l’indice di colore diventa: R∞ PB (ν)bT (ν) dν mB − mV = −2.5 log10 R 0∞ . P (ν) b (ν) d ν V T 0 Bond, AJ (2005) Bond, AJ (2005) log g [cgs]: gravità superficiale [Fe/H]: metallicità Bond, AJ (2005) Bond, AJ (2005) Esercizi per casa (2/2) Esercizio Due stelle di uguale magnitudine m formano un sistema binario stretto. Qual è la magnitudine del sistema binario rispetto a quella di ciascuna stella presa singolarmente? Esercizio Uno strumento che conta fotoni statisticamente vuole misurare la magnitudine di una stella√con errore ±0.02 mag. Assumendo che δ N ≈ N, quanti fotoni dovrà misurare?