Best practice per un rendering fotorealistico Articolo specializzato Dotate di livelli di funzionalità e facilità di utilizzo senza precedenti, le soluzioni di rendering fotorealistico sono diventate indispensabili nella progettazione di prodotti. Grazie all'adozione delle quattro best practice illustrate di seguito, gli ingegneri possono utilizzare le applicazioni attuali per creare con grande rapidità immagini più realistiche. Tecnicamente parlando, il rendering fotorealistico consiste nell'utilizzo di algoritmi dei computer per produrre immagini che imitano scene di vita reale nel modo più realistico possibile. Sebbene la maggior parte dei rendering fotorealistici di alto profilo venga realizzata in film di animazione come WALL-E®, Ratatouille ® e Gli Incredibili®, l'adozione di questi strumenti da parte degli ingegneri per creare viste estremamente realistiche dei propri prodotti è in costante crescita. Attraverso la creazione di un'immagine fotorealistica a partire da un modello CAD 3D, non è più necessario creare un prototipo fisico e portarlo in uno studio fotografico. Gli impieghi più comuni dei rendering fotorealistici nella progettazione includono: • Revisioni della progettazione - Quando un prodotto viene sottoposto alla revisione della progettazione o quando una proposta di progetto viene sottoposta al reparto di marketing, gli ingegneri utilizzano i rendering fotorealistici per simulare con maggiore precisione l'aspetto del prodotto nella prima fase del processo di progettazione. • Packaging del prodotto - Durante lo sviluppo del packaging di un prodotto che include un'immagine del prodotto stesso, gli ingegneri ora utilizzano i rendering fotorealistici del modello nei mockup del packaging, anziché creare e portare in uno studio fotografico un prototipo. • Posizionamento del progetto in-situ - Quando i progettisti vogliono mostrare il posizionamento di un prodotto in un determinato contesto reale, ad esempio un nuovo rubinetto montato su una vasca da bagno o su un lavandino, si servono dei rendering fotorealistici per illustrare fedelmente in che modo l'oggetto apparirà nella sua reale destinazione. In ciascuna delle situazioni appena descritte, il rendering fotorealistico elimina i numerosi costi legati alla creazione di un prototipo, il ricorso a uno studio fotografico e il tempo (e il denaro) necessari per creare lo sfondo più adatto, posizionare le luci, scattare le foto ed effettuare le numerose e inevitabili modifiche, volte a perfezionare le immagini per ottenere il risultato finale desiderato. Il rendering fotorealistico contribuisce inoltre alla riduzione del time-tomarket in quanto consente ai team di progettazione di sviluppare già nelle prime fasi del processo una comprensione più accurata dell'aspetto del prodotto finito e permette alle aziende di produrre il packaging in parallelo con la realizzazione del prodotto, anziché attendere un prototipo. Pagina 1 di 4 | Rendering fotorealistico PTC.com I vantaggi in termini di riduzione di tempi e di costi offerti dal rendering fotorealistico sono ancora più evidenti per le aziende che realizzano prodotti molto complessi e di grandi dimensioni. Articolo specializzato Best practice Sebbene le applicazioni per il rendering fotorealistico non rappresentino una novità per gli ingegneri, oggi sono più avanzate e più facili da utilizzare. Alcune, inoltre, vengono integrate in pacchetti CAD/CAM/CAE standard. L'integrazione tra progettazioni 3D e applicazioni di rendering consente agli ingegneri di utilizzare i modelli esistenti per creare immagini fotorealistiche all'interno dello stesso ambiente di progettazione anziché dover esportare i modelli dal sistema CAD/CAM/CAE e importarli nel sistema di rendering. Di conseguenza, sempre più ingegneri hanno ora la possibilità di sfruttare queste funzioni e i numerosi vantaggi offerti. Gli ingegneri che hanno poca esperienza dei vari aspetti del fotorealismo, tra cui l'illuminazione e le superfici, avranno comunque bisogno di acquisire familiarità con i nuovi strumenti. Di seguito sono descritte quattro best practice che possono aiutare gli ingegneri, indipendentemente dal livello di esperienza, a iniziare a utilizzare il rendering fotorealistico per creare rendering estremamente realistici in modo più semplice e veloce. Best practice n. 1: Uso della funzione IBL Uno degli aspetti più difficili e impegnativi del rendering, per coloro che non hanno esperienza nel campo dell'illuminazione, è il posizionamento delle luci in modo realistico, che può rivelarsi un processo molto ripetitivo e complesso. Una funzione chiamata Image-Based Lighting (IBL) semplifica notevolmente il lavoro dei principianti. Attraverso l'IBL, l'utente avvolge un'immagine HDR (high-dynamic range) intorno al modello. L'HDR è un formato delle immagini utilizzato per ambientazioni come camere o cortili e include la corretta illuminazione e scelta dei colori per generare le giuste riflessioni. L'immagine HDR diventa lo sfondo per il modello, eliminando in questo modo la necessità di posizionare manualmente le fonti luminose. Utilizzando un'immagine HDR, gli utenti meno esperti possono sfruttare immediatamente l'illuminazione da esperti e applicarla con facilità ai propri rendering. La notevole disponibilità di immagini di questo tipo su Internet (sia per il download che per l'acquisto) semplifica ulteriormente le cose. Best practice n. 2: Uso di una libreria di aspetti Un altro aspetto molto impegnativo della creazione di un'immagine fotorealistica è la realizzazione dei materiali della superficie del modello per far sì che quest'ultimo abbia le proprietà di texture e riflessione della luce desiderate. Ad esempio, il vetro, l'acciaio inossidabile, il legno o la plastica con stampi a iniezione richiedono tutti una serie di parametri dell'aspetto diversi che includono la riflessione, la lucentezza e la texture del colore (grana del legno). Scegliendo un aspetto dall'apposita libreria e inserendolo nel modello, gli ingegneri possono garantire in modo semplice e veloce che i modelli includano ogni volta le proprietà della superficie più appropriate. Pagina 2 di 4 | Rendering fotorealistico PTC.com Questi sono solo alcuni esempi degli effetti che è possibile realizzare con i moderni strumenti di rendering fotorealistico. Articolo specializzato Best practice n. 3: Illuminazione fisicamente corretta e illuminazione globale Gli utenti più esperti che desiderano creare l'illuminazione desiderata per i propri rendering possono verificare meglio l'impatto dell'illuminazione sul modello utilizzando l'illuminazione fisicamente corretta e l'illuminazione globale. L'illuminazione fisicamente corretta include due caratteristiche preimpostate: l'intensità e la temperatura del colore, per ogni luce utilizzata nell'immagine. L'intensità è rappresentata dall'unità di misura lux o wattaggio, e la temperatura del colore è il colore emanato dalla luce. Ad esempio, la luce incandescente emette una sfumatura gialla, mentre la luce fluorescente emana una sfumatura blu. L'illuminazione fisicamente corretta applica i valori del colore e la giusta intensità quando gli utenti selezionano un tipo di illuminazione anziché richiedere loro di impostare manualmente questi parametri. Questo approccio consente agli utenti di impostare l'illuminazione più velocemente e aumenta la precisione riducendo la probabilità di errore. Un sistema che utilizza termini standard per i valori preimpostati (ad esempio watt anziché lux) viene considerato più intuitivo dagli utenti e utilizzato con maggiore facilità. L'illuminazione fisicamente corretta deve essere utilizzata con le funzionalità dell'illuminazione globale che calcolano l'impatto della luce che proviene direttamente dalla fonte luminosa e l'illuminazione indiretta che rimbalza sulle superfici. Un altro aspetto dell'illuminazione globale è rappresentato dalle caustiche, che mostrano in che modo i raggi luminosi, riflessi o rifratti da un oggetto o da una superficie curva, appaiono su un'altra superficie. Insieme, l'illuminazione fisicamente corretta e l'illuminazione globale consentono agli ingegneri di valutare l'impatto complessivo dell'illuminazione sulla scena e sul modello. Best practice n. 4: Creazione di ombre realistiche Le ombre presentano delle sfumature che, attraverso un rendering appropriato, possono rendere le immagini più realistiche. Tuttavia, poiché le ombre non presentano spigoli fissi, gli utenti del software di rendering fotorealistico devono prima rimuovere gli eventuali spigoli vivi dai rispettivi modelli utilizzando arrotondamenti e raccordi. Inoltre gli utenti devono incorporare ombre trasparenti, laddove possibile. Se una luce brilla su un oggetto solido, l'ombra sarà grigia. Ma se cade su un oggetto trasparente, l'ombra raccoglierà il colore dell'oggetto attraverso il quale la luce brilla. L'uso della funzionalità delle ombre trasparenti nel software incorporerà il colore dell'oggetto trasparente nell'ombra. Pagina 3 di 4 | Rendering fotorealistico PTC.com Articolo specializzato Per iniziare: scelta del sistema di rendering fotorealistico più adatto Per applicare le best practice appena descritte, il sistema di rendering fotorealistico deve includere una serie di funzioni, tra cui: • Supporto delle immagini HDR. • Una libreria di superfici realistiche predefinite che può essere applicata a un modello, ad esempio mappe delle rugosità che illustrano in che modo la trama di una superficie rugosa interagisce con la luce dell'ambiente. Foto o disegno? Grazie ai moderni motori di rendering fotorealistico, è difficile notare la differenza. • L'illuminazione fisicamente corretta, l'illuminazione globale e le caustiche per determinare l'impatto dell'illuminazione sui modelli. • Le funzionalità di ombre realistiche che consentono di includere bordi morbidi o sfocati e le ombre trasparenti. Dare vita ai modelli con Creo Elements/Pro® Gli ingegneri che desiderano sfruttare queste funzionalità del rendering fotorealistico possono trovarle nel modulo di rendering fotorealistico di Creo Elements/Pro, Creo Elements/Pro Advanced Rendering. Tali funzionalità sono completamente integrate in Creo Elements/Pro. Pertanto, se gli utenti apportano una modifica nel proprio modello, possono semplicemente eseguire nuovamente il rendering senza dover riconvertire tutte le informazioni sottostanti e reimportarle in una seconda applicazione di rendering. Time-to-market ridotto e costi più bassi Con i pacchetti di rendering fotorealistico moderni come Creo Elements/ Pro Advanced Rendering per Creo Elements/Pro, gli ingegneri con o senza esperienza nell'illuminazione possono finalmente utilizzare gli strumenti basati su best practice di cui hanno bisogno per eseguire il rendering di modelli estremamente realistici. Tali modelli consentono a ingegneri, clienti, manager e addetti al marketing di vedere che aspetto avrà un prodotto già nelle prime fasi del progetto, in modo da poter apportare le modifiche desiderate e sviluppare più velocemente il packaging, velocizzando il time-to-market. Al tempo stesso, non è più necessario richiedere la collaborazione degli studi fotografici, con un evidente risparmio in termini di tempo e denaro. Precedentemente Pro/ENGINEER ® © 2010, Parametric Technology Corporation (PTC). Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono esclusivamente per scopi informativi e sono soggette a modifiche senza preavviso. Le uniche garanzie pertinenti a prodotti e servizi PTC sono definite nelle dichiarazioni espresse di garanzia fornite con detti prodotti e servizi e nessuna disposizione dei presenti termini e condizioni dovrà essere interpretata come un'ulteriore garanzia. 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