Mercoledì 4 gennaio 2006 L’intervista IL GIORNO 9 A TUTTO MUSICAL 1 «Footloose» a Milano diretto da Rossi Gastaldi Gli «Amici» di Maria con me ballano un country spiritoso di Elisa Guzzo Vaccarino MILANO — Da domani al 29 gennaio torna in scena per la seconda volta al Ventaglio Teatro Nazionale lo spettacolo da record di presenze della scorsa stagione: «Footloose, il musical» che ha registrato un totale di 152 repliche in 17 città con 152.100 spettatori. Qual è il segreto di tanto successo? Sicuramente la presenza dei ragazzi della trasmissione «Amici» di Maria De Filippi, che ripartono ora in tournèe con tutto l’entusiasmo dei giovani e che richiamano un nuovo pubblico, vicino alla loro età. «Footloose», nell’edizione originale, tratta dal film del 1984 di Dean Pitchford con Kevin Bacon e Lori Singer, ex «Fame», debuttò nel 1998 a New York e replicò a Broadway per due anni. La regia dell’attuale versione italiana è Dalla televisione di Cristopher Malcolm, lo stescon la De Filippi so che ha firmato «Rocky Horal palcoscenico: ror Show», assida Patrick un cast di culto stito Rossi Gastaldi, il quale si è occuper i teenager pato anche dell’adattamento in italiano del copione americano. «Footloose», come si sa, racconta la storia di un ragazzo trasferitosi con la madre dalla grande città nella piccola Bomont, dove quasi tutto è vietato, specialmente il ballo e la musica rock. Appena arrivato nella cittadina, lancia una campagna a favore della danza e della musica, organizzando una festa da ballo con l’intento di sovvertire le assurde leggi imposte dal Reverendo Moore. Il focus di questo musical di lungo corso è dunque l’eterna lotta per la libertà. Irresistibile. Alcuni brani della colonna sonora del film sono poi diventati dei classici della musica degli anni ’80 (più di sedici milioni di dischi venduti), da rigustare per chi ha vissuto quegli anni «selvaggi» - il decennio danzante di «Saturday Night Fever» del ’77, «Grease» del ’78, «Stayin’ Alive» e «Flashdance» dell’83, «Dirty Dancing» dell’87- e da scoprire da parte delle nuove generazioni. È Patrick Rossi Gastaldi a raccontare la storia della fortunata impresa di portare i ragazzi di «Amici» dalla tv al palcoscenico in «Footloose»: «Sono stato io a proporre l’idea a Maria De Filippi: perché A TUTTO MUSICAL 2 Bollywood sul Naviglio e Iacchetti «Producer» Due scene di «Footloose» da domani, e sino al 29 gennaio, al Nazionale non tentare il salto, facendo debuttare in teatro chi aveva tanto studiato canto, danza e recitazione? L’ho convinta e abbiamo superato tutti i problemi». Che tipo di problemi? «Lo choc da palcoscenico, il senso dello spazio teatrale, che mancava non tanto ai ballerini, ma ai cantanti; e poi un diverso tipo di disciplina del lavoro, che in scena è più severa. I più "grandi" hanno badato ai più "piccoli", aiutandoli ad affrontare la scatola live del teatro». Come è stato scelto il cast? «In origine si trattava del terzo anno della scuola di Maria, a cui si sono integrati via via dei nuovi ingressi degli anni successivi». Quali sono i traumi da superare per chi si trova, così presto, sotto i riflettori? «Si diventa famosi prima di esserlo, si de- ve maturare subito ed è difficile da sostenere. Anche in trasmissione si incontrano questi scogli; i ragazzi, sotto stress, chiedono molto e i maestri devono dare tanto con molta attenzione». Come ha collaborato un maestro importante come Steve La Chance alle coreografie? «Con un tocco country spiritoso, su misura, visto che conosce benissimo i suoi ballerini». La presenza dei «ragazzi della tv» attira una fascia di pubblico particolare? «Sicuramente si vedono più volti giovani del solito in platea ed è quel che occorre per rinnovare il pubblico e mantenere vivo l’amore per il musical». Da domani al 29 gennaio. Orari: dal martedì al sabato ore 20,45, domenica ore 16. Biglietti: da 14 a 35 euro, 9 per i minori di 14 anni. Info: 02.48007700; www.teatronazionale.it. MILANO — Un musical tira l’altro. Si comincia al Filodrammatici (dal 17 al 22 gennaio) con Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, in «Il grande croupier», spettacolo musical-biografico dalle molte facce. Nel tempio del musical, il Teatro della Luna, dal 27 gennaio arriva «The Producers» di Mel Brooks, in scena da cinque anni a Broadway e giudicato uno dei migliori musical mai prodotti, con Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi. Al Teatro Nazionale, dal 31 gennaio al 12 febbraio, torna «Rent», opera rock, parafrasi di «Bohème», senza più tisi, ma con i flagelli dell’Aids e della droga. Seguirà dal 3 al 5 marzo un altro ritorno, «Gianburrasca», protagonista Marco Morandi, tratto dal famoso giornalino di «Vamba», di Marco Daverio e Lina Wertmuller. Dal 7 marzo è di scena al Nazionale «Toc Toc a Time for Musical», con il guizzante Manuel Frattini, produzione giovane, «indipendente» e generosa, abbinata a una raccolta fondi per l' Associazione Amici di Marisa Boldi, la moglie di Massimo Boldi scomparsa nel 2004 a causa di un tumore. Ghiotto appuntamento anche al MazdaPalace dove, dal 17 al 19 febbraio, arriva «La Febbre del Sabato Sera», con Simone Di Pasquale nel ruolo del mitico Tony Manero. Invece, al Teatro Ciak dal 21 febbraio sarà di scena il cult «The official tribute to the Blues Brothers», al cinema John Belushi e Dan Aykroyd, alias Jack (qui Brad Henshaw) e Elwoood (qui Mark Lawson). In aprile, dal 18 al 30, ancora al Nazionale «Lady of Salsa», il primo musical cubano sulla Salsa di sicuro impatto per leggerezza ed eleganza. Ma i progetti di Gianmario Longoni, «signore» del musical milanese sono tanti: «The Rat Pack» sul trio Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis jr, in arrivo da Londra, come anche «Bollywood», novità in preparazione con le coloratissime danze Bangra e, con Zard, «Tosca» e «Dracula» agli Arcimboldi. E.G.V.