L’avventuradellaragioneIII7 GeorgSimmel(1858–1918) Sociologia e filosofia: l’individuo nella dimensione metropolitana e “l’uomo blasé”. Gliautomatismidellasocietàmodernaelaperditadisensodellasoggettività.Le storie individuali si dissolvono entro l’insensato automatismo delle dinamiche sociali.Laconseguenzaèl’insoddisfazione. La funzione essenziale della marginalità, del diverso, dell’esotico. L’avventura come esperienza libera in quanto vissuta sui margini, nell’eccentrico. In un altrovevirtuale.L’essenzialestanell’inessenzialeenell’involontario. “L’avventura è una parte della nostra esistenza che si collega strettamente alle altrepartiposteprimaedopodilei:manelsuosensopiùprofondo,essascorreal difuoridellacontinuitàdellavita(….)L’avventuraèuncorpoestraneonellanostra esistenza,maètuttaviacongiuntainqualchemodoalsuocentro.Ancheseperuna via insolita e indiretta, l’esser fuori è una forma dell’esser dentro” (Da “L’avventura”,in“Saggidiculturafilosofica”Guandaparma1993p.15. “L’avventura è l’esempio più radicale dell’uomo non storico, di quella natura che vivenelpresente”(ivip.17) “L’avventurierofasìcheilcaso,postofuoridellaseriedellavitaunitariaesensata, vengainqualchemodoinglobatoinquest’ultima”(ivip.18) L’avventura non è il casuale che ci colpisce e non è nemmeno la continuità regolaredellavita:èun“terzo”traquesti,unasortadiincontroedifusionetra volontàdievasionedaltuttodellavitaelacasualità. L’avventuranonènévolontarianéinvolontaria,maallostesotempo“involontaria evolontaria”.(Analogiatraavventurieroedartista). E’ lo scuotersi dalla continuità, l’esperienza eccitante della differenza, che vive del contrasto (e vive dunque relativamente alla continuità: non riesce a rovesciareilsuorapportodidipendenzadallanormalità). Ilrapportotravitacometuttocontinuochescorreeavventuracome“ribellione” della parte al tutto resta l’orizzonte intrascendibile: il tutto dello scorrere “normale”dellavitaèl’orizzontedell’avventura. Ma anche la vita come tale, cioè come tutto, può essere vissuta come un’avventura,cioècomeparterispettoaduntutto,adun’unitàpiùaltarispettoa lei. AlbertoMadricardo‐L'avventuradellaragione2012‐20131di2 “Unasortadisopra‐vitachehaconessailmedesimorapportodellatotalitàvitale immediatarispettoaquellesingoleesperienzechesonopernoiconcreteavventure. Forsefacciamopartediunordinemetafisico”(ivip.19) “L’avventura è un’enclave nell’insieme della vita, il suo inizio e la sua fine non hannoalcunpuntodicontattoconlacorrenteunitariadell’esperienza.Maanche se l’avventura scavalca questa corrente e non abbisogna della sua mediazione è tuttavia collegata agli istinti più segreti e a un’intenzione primaria della vita in generale:èquestocheladistinguedaquantociaccadedisemplicementecasualeo estrinseco”(ivip.23) Nonbastaadeterminarel’avventuraciòcheinessaaccade.Cioènonbastailsuo contenutodieventi. Ci vuole una particolare “tensione vitale”, una “preponderanza del processo nei confrontideicontenutidellavita”.Ovverodella“forma”(l’avventuracomeforma) suicontenuti. L’avventura è come una scheggia che si stacca dalla vita come tutto indifferenziato(insensato)ecomeuna“riproduzione”inminiaturadiessa. Mentre nel tutto monotono della vita i contenuti prevalgono sulla forma, nell’avventura, proprio per il suo carattere temporalmente circoscritto, è la forma a prevalere sul contenuto. Così, mentre la continuità della vita è amorfa (come l’orizzonte, in cui stanno tutte le forme ma non ha esso stesso forma), senza forma e dunque insensata e può avere forma solo in relazione ad una metafisica“sopravita”,l’avventuraèunaformaritagliataall’internodell’amorfo. La lotta è dunque tra forma e contenuti: nella vita normale sono i contenuti a debordaredaogniforma,nell’avventuraèilcontrario.Laragionepercuisivive intensamenteèperchéessaèpiùformachecontenuto. Questa esperienza è più vissuta dai giovani che dai vecchi. La vecchiaia è più interessata dai contenuti: “allavecchiaia,invece,quandoabbiaunatteggiamento caratteristico,coerenteediqualchevalore,appartieneladisposizionestorica”(ivi p.25). L’atmosfera della avventura è quella della “assoluta presenzialità: il processo vitale si accelera in un punto che non è né passato né futuro e la vita stesa si concentracontaleintensitàcheilcontenutolediventarelativamenteindifferente” (ibidem) “Noisiamogliavventurieridellaterra:lanostravitaèattraversatainogniistante dallestessetensionichecostituisconol’avventura,solochenelcasodiquest’ultima debbonoessediventarecosìviolentedasignoreggiareimaterialiattraversocuisi realizzano”(ivip.27) AlbertoMadricardo‐L'avventuradellaragione2012‐20132di2