pdf, 2.21 MB - Regione Piemonte

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CONTROLLO
INFORMAZIONI E CONTATTI
Non sono stati individuati metodi di lotta
chimica utili contro i due organismi.
Qualora fossero osservati sintomi sospetti su
specie del genere Juglans, potranno essere
segnalati al Settore Fitosanitario e servizi
tecnico-scientifici inviando una mail a:
[email protected]
indicando nell’oggetto
“Disseccamento rameale del noce”.
Per contrastare la malattia nella nostra regione
è stato elaborato un Piano di Azione (D.D.502
del 6/07/2016), che prevede:
• “eradicazione” (abbattimento e smaltimento
appropriato del legname infetto);
• “contenimento” (divieto di movimentazione
di materiale di moltiplicazione e di legname
non opportunamente trattato al di fuori di
aree “delimitate” in cui la malattia è stata
riscontrata);
• “monitoraggio”;
• “divieto di impianto” nelle aree delimitate.
Regione Piemonte
Direzione Agricoltura, Settore Fitosanitario:
www.regione.piemonte.it/agri/
Nelle foto:
sintomi
su tronco
e rametto
scortecciato
DISSECCAMENTO
RAMEALE DEL NOCE
Geosmithia morbida e
Pityophthorus juglandis
In alto:
sintomi su
chioma
In basso:
adulto di
P. juglandis
Foto in alto: colonia di G. morbida su terreno di coltura
Foto in basso: fruttificazioni conidiche di G. morbida
COME RICONOSCERLO
E CONTRASTARLO
CHE COS’E’
CICLO BIOLOGICO E SINTOMI
OSPITI
Il “disseccamento rameale del noce” o “malattia
dei mille cancri” (Thousand Cankers Disease TCD negli Stati Uniti) è una malattia provocata
dal fungo Geosmithia morbida, veicolato
dall’insetto scolitide Pityophthorus juglandis,
che provoca il progressivo disseccamento dei
rami e del fusto di numerose specie dei generi
Juglans e Pterocarya.
In primavera gli adulti di P. juglandis (lunghi
1,5-2 mm) emergono da piante infette, già
contaminati dal fungo, e si portano su rami
e rametti di piante sane, nella cui corteccia
scavano gallerie di riproduzione e depongono
le uova. Le larve proseguono l’attività di scavo,
contribuendo così alla trasmissione e diffusione
del fungo. Si valuta che nel Nord Italia l’insetto
compia 2 generazioni all’anno.
L’ospite d’elezione è il noce nero americano
(Juglans nigra), ma anche altri noci possono
essere colpiti, anche se con gradi differenti di
sensibilità. E’ allo studio la sensibilità del noce
comune (J. regia).
ORIGINE e DIFFUSIONE
Insetto e fungo sono originari degli Stati Uniti
sudoccidentali e del Messico Settentrionale.
La malattia si è rapidamente diffusa negli
stati americani in cui gli ospiti sono coltivati,
provocando seri danni agli impianti da legno e
alle colture ornamentali del genere Juglans.
In Europa la prima segnalazione è avvenuta nel
2013 in Veneto in una piantagione di J. nigra.
Attualmente la malattia si sta diffondendo ed è
stata osservata anche su J. regia.
In Piemonte nel 2015 è stata inizialmente
riscontrata in un impianto monospecifico di
J. nigra nel comune di Rondissone (TO) e,
successivamente, in un impianto misto nel
comune di Novara fraz. Olengo.
Nella foto:
P. juglandis larva
e gallerie
Il fungo invade i tessuti vegetali provocando
veri e propri cancri che, di solito, non si
approfondiscono oltre il cambio.
TRASMISSIONE
L’insetto può spostarsi in volo alla ricerca
degli ospiti, può essere disperso dal vento o
veicolato tramite il trasporto di legname infetto
anche su notevoli distanze.
Sulla corteccia si osservano solo minuti fori
del diametro di circa 1mm. Scortecciando il
rametto si notano le decolorazioni provocate
dall’invasione fungina.
I fori e i relativi cancri possono essere molto
numerosi (da cui “malattia dei mille cancri”),
sino a circondare totalmente il ramo e
provocarne il disseccamento.
In uno stadio più avanzato, i cancri si possono
sviluppare anche sul fusto portando a morte
la pianta dopo 3-4 anni dalla comparsa delle
prime manifestazioni della malattia.
I sintomi osservabili da una certa distanza sono
disseccamenti di rami e rametti a partire dalle
porzioni più alte e periferiche della chioma.
Talora restano foglie secche a “bandiera”
attaccate sui rami.
Il deperimento procede sino al disseccamento
totale della chioma e della pianta.
Foto in alto: P. juglandis
femmina e uovo
Foto in basso: sintomi su
rametto con corteccia
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