Canal+ mostra per quanti oggetti made in USA i

lunedì 18 aprile 2016
quotidiano di brand marketing, comunicazione,
media, web & digital, pubblicità, design
MEDIA
PAG. 12
FRANCIA
GUERRILLA MARKETING, DIGITAL
Canal+ mostra per quanti oggetti made in USA i cittadini
hanno dovuto aspettare. Non per Game of Thrones
Come altre pay tv europee, anche Canal+ trasmetterà in contemporanea con HBO negli USA la
prima puntata della sesta stagione della serie tv e coglie l’occasione per ribadire la sua rilevanza
Per il chewing-gum ci sono voluti 48 anni, per i cup cake
addirittura 60. Le sneakers sono sbarcate in Francia solo
nel 1949 quando negli USA erano in giro già dal 1868 e
così per i jeans, arrivati solo dopo 71 anni. Con una sfilata
di soggetti pianificati in esterna e display digitale, la pay
tv Canal+ ha colto l'occasione dell'inizio della sesta stagione della serie tv Game of Thrones - il 24 aprile - per rimarcare la propria rilevanza. Se i francesi hanno dovuto
aspettare tanti anni per scoprire i prodotti americani, per
la serie non dovranno invece attendere nemmeno un minuto in più. Non è da molto, infatti, che i tempi di rilascio
extra USA si siano ridotti fino quasi ad annullarsi per l’impegno e la negoziazione (anche come mossa anti-pirateria) delle emittenti. Canal+ trasmetterà la première in
contemporanea, alle 3 del mattino. La creatività porta la
firma di BETC Paris, le illustrazioni sono firmate da Timothy Durand e abbinano ai diversi oggetti 'ritardatari' gli
stemmi dei personaggi della serie.
GLOBAL
EDITORIA
Il New York Times investe 50 milioni di dollari sull’espansione digitale internazionale
Il quotidiano americano ha annunciato un investimento
di oltre 50 milioni di dollari nei prossimi 3 anni a sostegno dell’espansione digitale internazionale. L’obiettivo,
segnala il comunicato dell’editore, è “diventare un leader indispensabile dell’informazione globale” e difendere il giornalismo indipendente dalle pressioni
finanziarie e politiche. Il New York Times intende così
capitalizzare gli oltre 375 milioni di visite mensili sul
sito, di cui però solo il 26,6% proviene da altri Paesi e
raddoppiare i ricavi digitali fino a 800 milioni di $ nel
2020 contro i 400 milioni del 2014.
La parte maggiore degli investimenti sarà destinata al
mercato britannico, oggi terzo mercato del New York
Times con il 2,5% di tutto il traffico, a cominciare dall’ampliamento dello staff. A Londra il quotidiano ha lanciato nel secondo semestre del 2015 la divisione
internazionale T Brand Studios dedicata ai progetti di
native advertising.