Servizio di Apostolato Biblico per la Diocesi di Rimini 9 marzo 2014: DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO Alcuni suggerimenti per le comunità parrocchiali La Domenica della Parola di Dio è una proposta rivolta alle parrocchie di caratterizzare una liturgia domenicale dell’anno sottolineando in modo particolare l’importanza della Parola di Dio per la vita della Chiesa e per la sua missione evangelizzatrice. La Parola di Dio è una dimensione fondamentale e permanente della spiritualità del cristiano (cfr. Verbum Domini 86) e come tale non può certo limitarsi ad una domenica dell’anno liturgico. La Domenica della Parola di Dio può tuttavia costituire un richiamo rivolto a tutti coloro per i quali la messa domenicale costituisce l’unica occasione per alimentarsi della Parola di Dio proclamata nella liturgia. Si tratta di un occasione per rendere le persone più consapevoli del tesoro della Parola di Dio che è loro consegnato ogni domenica e stimolarle a condividere il dono che hanno ricevuto come protagonisti della nuova evangelizzazione. Più in particolare la Domenica della Parola di Dio potrà essere l’occasione per: 1. Solennizzare e sottolineare particolarmente i segni liturgici della proclamazione della Parola di Dio. 2. Caratterizzare l’omelia con una particolare focalizzazione sulla Parola di Dio nella vita della Chiesa e del cristiano. 3. Promuovere la “lettura orante” (VD 86) delle Scritture. 4. Aiutare la nascita o la continuazione dei Gruppi di Ascolto della Bibbia (ex Centri di Ascolto), magari con un invito alla partecipazione. 5. Compiere qualche gesto o segno che espliciti alcune dimensioni della Parola di Dio nella vita del cristiano. Concretamente quest’anno si suggeriscono queste possibilità, con riferimento ai punti summenzionati: 1. Si potrebbe utilizzare l’evangeliario (dove non fosse disponibile si può utilizzare il lezionario normale, magari con una custodia più solenne) nella processione iniziale e nella processione al Vangelo. Anche il segno dell’incensazione prima della proclamazione può essere particolarmente adatta per questa occasione, dove non ve ne sia già l’abitudine. 2. La liturgia della Parola della domenica 9 marzo (I Quaresima Anno A) prevede le seguenti letture: Gen 2, 7-9; 3, 1-7; Sal 50; Rm 5, 12 – 19; Mt 4, 1 – 11. Una possibile traccia omiletica è la seguente: Traccia di omelia: il brano evangelico delle tentazioni, tratto dal Vangelo secondo Matteo, tramite l’accostamento alla prima lettura fa emergere particolarmente il tema del cibo, come metafora della vita che può essere ricevuta come dono o posseduta egoisticamente. 1 Servizio di Apostolato Biblico per la Diocesi di Rimini Infatti la prima tentazione, che riguarda l’identità stesso del Figlio di Dio (“se sei Figlio di Dio”, cfr. Mt 4, 5), scaturisce - a partire dalla fame di Gesù - dall’invito ad autonutrirsi del suo potere e della sua natura divina. La risposta di Gesù, tratta da Dt 8, 3, mostra che la divinizzazione dell’uomo proviene dal nutrirsi della Parola di Dio, perché il Figlio è tale nella misura in cui riceve tutto dal Padre. In questo modo viene sconfitta la tentazione originaria dell’uomo di mangiare il frutto (Gn 3, 4-5), a causa del sospetto che Dio doni la vita per poi toglierla. La Parola di Dio è dunque il cibo che nutre l’uomo ogni giorno e lo alimenta della vita divina. Tale Parola, che è Cristo stesso, è contenuta nella Scrittura ed entra nella nostra vita, nella misura in cui ci lasciamo nutrire ed ispirare da essa, nella preghiera e nelle scelte di ogni giorno. Cfr. anche Orazione postcommunio: Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità, e ci insegni ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. 3. La definizione lettura orante delle Scritture si trova nella Verbum Domini di Benedetto XVI al n. 86, dove il Pontefice afferma l’importanza di una spiritualità nutrita della Parola di Dio e promuove la lettura della Bibbia in un contesto di preghiera comunitaria e in relazione alla liturgia. Si possono esortare i fedeli a leggere il vangelo del giorno, magari facendo uso di qualche supporto, come il Pane quotidiano di d. Oreste Benzi, in un contesto di preghiera, personale, familiare o comunitaria, che possa sfociare nell’invocazione e nell’intercessione. Si può offrire una breve testimonianza di chi sta vivendo con semplicità e umiltà questa preghiera quotidiana. 4. Nelle parrocchie dove ci sono Gruppi di Ascolto della Parola di Dio al termine dell’Eucarestia, nel momento degli avvisi, si può dare la parola ad uno degli accompagnatori, che invita i presenti a partecipare ad un incontro di preghiera durante la settimana. In alternativa si può anche organizzare una veglia di preghiera sulla Parola di Dio (cfr. proposta allegata) con una testimonianza personale di chi fa esperienza dei Gruppi di Ascolto. 5. In Curia sono rimaste circa 2000 copie del libretto del Vescovo Francesco Vorrei leggere la Bibbia: mi aiutate?. Chi desidera potrebbe consegnarne delle copie ai fedeli al termine della messa, con l’invito di farne dono ad un amico o conoscente che è in un percorso di ricerca di fede. Con questo gesto si sottolinea il fatto che la Parola di Dio muove ogni fedele ad evangelizzare (cfr. Evangelii Gaudium 174). I libretti possono essere ordinati alla Segreteria Diocesana e ritirati versando un piccolo contributo alla Diocesi. 2