Convegno Nazionale Cagliari 2014 - Traccia per i facilitatori Caritas Italiana Tempo di lavoro previsto: 180 minuti Partecipanti: circa 30 Materiale: lavagna fogli mobili, post-it, marker, tutto il materiale per attività “IN VIAGGIO” e “3 Alberi” Materiale da preparare prima dell’incontro: cartellone per le attese e per gli obiettivi laboratorio (se non si vogliono scrivere durante il laboratorio); tutto il materiale per l’attività “IN VIAGGIO” GUIDA Giorno 1 ATTIVITA’ 1 ATTIVITA’ 2 ATTIVITA’ 3 ATTIVITA’ 4 ATTIVITA’ 5 INDICE DELLE ATTIVITA’ ACCOGLIENZA PRESENTAZIONE ATTESE ILLUSTRAZIONE OBIETTIVI E PROGRAMMA PAUSA IN VIAGGIO ACCOGLIENZA Accogliete i partecipanti nel luogo in cui si svolgerà l’incontro. Invitateli gentilmente a prendere posto in semicerchio. Quando tutti o la maggior parte saranno seduti date avvio ai lavori. Iniziate puntuali, non più di 5 minuti di ritardo 10 m 20 m 20 m 25 m 20 m 85 m 180 m 10 min Date il benvenuto ai partecipanti all’interno del Laboratorio e dite loro che voi siete il facilitatore (che voi siete i facilitatori) e che seguirete il Laboratorio con questo gruppo dall’inizio alla fine del Convegno. PRESENTAZIONE Il ruolo del Facilitatore: Precisate che il facilitatore è colui che rende più agevole il lavoro dei partecipanti, che non è un insegnante, ma neppure un moderatore. Il facilitatore è al servizio del gruppo perché ogni partecipante possa vivere un’esperienza di condivisione proficua per sé e per gli altri. Prima di avviare il lavoro proponete un giro di presentazione. Consegnate ad ogni partecipante un foglio bianco Spiegate quale sarà la modalità: ognuno scrive sul foglio (foglio di presentazione): il suo NOME, la DIOCESI, il RUOLO in Caritas. 20 min Spiegate loro che la presentazione oltre ad essere un modo per conoscersi meglio, sarà uno strumento necessario per l’attività del laboratorio. Iniziate la vostra presentazione in modo da dare l’esempio il vostro NOME, la DIOCESI, il vostro RUOLO in Caritas Invitate un partecipante ad iniziare la lettura del proprio foglio e, una volta conclusa, a scegliere il verso di prosecuzione delle presentazioni (lato destro o lato sinistro del semicerchio). Ringraziate i partecipanti e chiedete loro di conservare il “foglio di presentazione”. ANALISI DELLE ATTESE IL FILO CONDUTTORE DEI DUE CONVEGNI (MONTESILVANO – CAGLIARI) Dedicare alcuni minuti a ripercorrere il filo conduttore dei due convegni. Da dove arriviamo e verso dove sentiamo di dover camminare (Montesilvano) Come arrivare ad un porto sicuro, come agire il cambiamento (Cagliari) 20 min ANALISI DELLE ASPETTATIVE Spiegate che, prima di entrare nel vivo delle attività del Laboratorio, vorreste invitare i partecipanti a condividere le loro aspettative rispetto al Laboratorio. Consegnate 1 post-it ad ogni partecipante. Mandato individuale: Chiedete ai partecipanti di scrivere una sola parola sul post-it che risponda alla domanda: “Cosa vorrei trovare nel laboratorio?” oppure, in alternativa alla domanda: “Cosa non vorrei trovare nel laboratorio?”. Proponete entrambe le domande, ma chiedete loro di rispondere, scrivendo la parola su post-it, solo ad una delle due domande. Chiedete ai partecipanti di attaccare il loro post-it su un cartellone che avrete predisposto, diviso in 2 aree: Nel laboratorio…. Cosa vorrei trovare – Cosa non vorrei trovare Fornite una breve restituzione chiarendo con precisione quali saranno le attese che non potranno trovare soddisfacimento. Comunicate che entro circa 30 minuti i partecipanti potranno fare una breve pausa. ILLUSTRAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL LABORATORIO E DEL PROGRAMMA DELLE 2 SESSIONI Con riferimento alle attese espresse nell’attività precedente, esplicitate che: alla fine del laboratorio ci si attende che i partecipanti Abbiano potuto ripensare i luoghi della Carità (da quelli propri di Caritas a quelli inediti) Siano più consapevoli delle indicazioni di cambiamento emerse dai lavori del convegno di Montesilvano Abbiano formulato, con grande realismo, proposte concrete di cambiamento delle pratiche quotidiane Caritas (cosa manca?, cosa va trasformato?, cosa non serve?)alle luce delle indicazioni emerse a Montesilvano. 25 min Proponete gli obiettivi del laboratorio appuntandoli in modo sintetico alla lavagna. PROGRAMMA DELLE DUE GIORNATE: Spiegate ai partecipanti cosa si farà nelle due giornate: SESSIONE 1 Un’attività per far emergere domande di cambiamento nei luoghi di carità, a partire dalle indicazioni emerse dai lavori del convegno di Montesilvano. SESSIONE 2 Un’attività per elaborare quanto emerso dall’attività della sessione precedente e per formulare proposte per agire il cambiamento. Verificate se ci sono domande di chiarimento. Chiedete ai partecipanti di lasciare sulla propria sedia il foglio di presentazione, perché servirà per avviare l’attività successiva. PAUSA Date ai partecipanti 15 minuti – iniziate puntuali dopo 20 min. Durante la pausa il facilitatore prepara i materiali per l’attività “In viaggio” IN VIAGGIO Finalità: Offrire ai partecipanti un’occasione di confronto con un fratello di un’altra Caritas, per ripensare le pratiche di Carità nel proprio contesto. 20 min STEP 1 Invitate i partecipanti a mostrare il proprio foglio di presentazione e a passeggiare nello spazio alla ricerca di un compagno di viaggio. Suggerite di cercare un compagno che sia lontano per diocesi di provenienza e/o diverso per ruolo che ricopre in Caritas. In caso di gruppo dispari sarà formato un gruppo da 3 persone. STEP 2 Chiedete ai partecipanti di tornare a sedersi con accanto il proprio compagno di viaggio (2 a 2). Leggete il testo, che presenta la cornice metaforica dell’attività, e i mandati; questi ultimi saranno riformulati a fine lettura. Farete un viaggio un po’ come fecero i magi, ripercorrendo i sentieri della Carità che voi avete percorso finora; poi inviterete il vostro compagno a fermarvi in un luogo che già conoscete, ma che ritenete sia oggi un luogo di Carità da rivisitare, da ripensare, concretamente e con molto realismo. Il luogo prescelto può essere UN LUOGO DI CARITA’ più o meno tradizionale, può essere un contesto (es. parrocchia, strada, carcere), oppure uno strumento (centro di ascolto, osservatorio delle povertà e delle risorse), o ancora una pratica (animazione, servizio, pedagogia dei fatti ecc..). Prima di iniziare il viaggio dovrete quindi pensare a quale sarà questo luogo che insieme al vostro compagno volete rivisitare. E poiché la sua presenza è preziosa, perché lui viene da lontano, sarà insieme a lui che lo ripenserete e vi chiederete come poterebbe essere diverso, come quel luogo potrebbe cambiare e, con grande realismo, risponderete a 3 domande riferite a quel luogo: cosa manca? Cosa va trasformato? Cosa non serve? Dopo aver risposto brevemente a queste domande, scegliere insieme a lui un’icona che rappresenti quel luogo, un’immagine tra quelle proposte, per ricomporre, con tutto il vostro gruppo, il paesaggio delle periferie incontrate. (tra le icone ci sono: ponte, dune, palma, pozzo ecc..) Il facilitatore mostra le icone, cioè i soggetti dello scenario (la terra) Per ripensare a quel luogo avrete una stella che vi guiderà, la stella che secondo voi e il vostro compagno brilla più delle altre, la stella che vi aiuterà a rivisitare il luogo che avete scelto alla luce della sua luce, UNA STELLA che appartiene alla costellazione del Montesilvano (comunità, partecipazione, pianificazione, ecc..) Il facilitatore mostra le stelle e legge la costellazione del Montesilvano (il cielo) [Foglio A3] Il facilitatore fissa su lavagna o parete il foglio A3 con l’elenco delle stelle guida. STEP 3 Riformulate in modo conciso i mandati e, se necessario, appuntateli sulla lavagna. Ciascuno di voi individualmente è invitato a pensare Mandato 1: ad un luogo di Carità che desiderate rivisitare Ciascuno di voi è invitato a confrontarsi con il compagno di viaggio e insieme a lui: Mandato 2: scegliere la stella che guidi il discernimento rispetto al luogo individuato Mandato 3: rispondere alle 3 domande riferite al luogo (compilando le schede) Mandato 4: scegliere l’icona che rappresenti quel luogo Infine Mandato 5: fare lo stesso lavoro invertendo i ruoli. Assegnate i tempi di lavoro: Il tempo a disposizione è di 45 minuti Presentate e consegnate i materiali a ciascuna coppia: I materiali sono: _ le icone _ le stelle _ le schede con le 3 domande, una per ogni colore Chiedete ai partecipanti di compilare le schede e scrivere solo negli spazi consentiti e comunicate loro che quanto scritto dovrà essere leggibile anche da altri. 85 min STEP 4 Durante i lavori il facilitatore è a disposizione delle coppie per eventuali chiarimenti o dubbi. Cinque minuti prima della fine dei lavori il facilitatore invita le coppie a concludere. STEP 5 Il facilitatore chiede a ciascuna coppia di presentare in plenaria il proprio lavoro condividendo solo 3 elementi (ciascuno per ogni membro della coppia) e a consegnare le schede compilate. I tre elementi da condividere ad alta voce sono: 1) il luogo di Carità incontrato 2) la stella guida scelta 3) l’icona scelta per descrivere il luogo Quando il partecipante mostra la stella è invitato anche ad attaccarla sulla parte (o fondale) e allo stesso modo, quando mostra l’icona scelta. Terminato il giro, prenderà forma uno scenario, quello delle periferie esistenziali, un paesaggio molto simile a quello incontrato dai magi. Si ricorda che è prioritaria la restituzione dei termini riferiti al luogo, alla stella e all’icona scelti, perciò nel caso in cui non ci fosse sufficiente tempo per attaccare le immagini in diretta, l’allestimento dello scenario sarà realizzato in coda al laboratorio. Al termine delle presentazioni, il facilitatore comunica che il contenuto delle risposte alle tre domande sarà l’oggetto di lavori della sessione successiva, quindi ringrazia, ricorda luogo e orario della sessione a venire e saluta. LAVORI EX-POST Conclusa l’attività con il gruppo, il facilitatore registra tutti i contenuti scritti dai partecipanti sulle loro schede e cura l’allestimento per l’attività del giorno successivo: compone 3 alberi con fogli colorati e con le schede compilate, ciascun albero riferito ad una domanda ed organizzato su 3 livelli. La domanda guida rametti (le schede colorate compilate dai partecipanti) 3 rami principali (coppie di stelle) 1 tronco (il dono dei magi) Tre domande, tre doni, tre piante. Secondo diverse interpretazioni l’oro potrebbe riferirsi alla curcuma il cui colore è simile all’oro e richiama la regalità, l’incenso ha il profumo che trasforma e richiama il divino, la mirra è amara e rimanda al sacrificio. MATERIALE ATTIVITA’ “In viaggio” fogli lavagna mobile per sfondo scenario (per l’intero gruppo) 1 Scotch di carta o 1 colla stick per incollare le immagini su sfondo (per l’intero gruppo) 1 A3 con legenda stelle (per l’intero gruppo) 3 A4 con icone tagliate: stelle e luoghi di carità (per coppia) 1 A4 con legenda stelle (per coppia) 3 schede(1/3 di A4) colorate, ciascuna di un colore diverso (per ogni partecipante) MATERIALE per preparare i 3 ALBERI 20 A4 per oro, 20 per incenso, 20 per mirra (per l’intero gruppo) per comporre i 3 alberi come i 3 doni dei magi e riferiti alle 3 domande guida dei lavori 1 Scotch (per l’intero gruppo) 1 Forbici(per l’intero gruppo)