SALUTE: FUMO, ALCOL, CIBI SPAZZATURA, E PRESSIONE GIOVANI VA SU (ANSA) - ROMA, 2 OTT - L'ipertensione non e' un problema solo degli adulti: complici le loro cattive abitudini, sono sempre di più i giovani ipertesi. Sul banco degli imputati finiscono fumo e alcol, ma anche fast food e in generale cibi ricchi di sale e anche gli amati energy drink, per il loro eccessivo contenuto in caffeina. Sono le cattive abitudini da cui mette in guardia il presidente della Società Italiana dell'Ipertensione arteriosa (SIIA), Bruno Trimarco che avverte: c'e' anche un altro rischio per i ragazzi che viene dal crescente consumo di droghe che possono causare pericolosissime crisi ipertensive con conseguenze a volte anche fatali. E in occasione del XXV congresso SIIA Trimarco dell'Università' Federico II di Napoli lancia un appello ai pediatri: bisogna fare almeno tre misure della pressione in età neonatale, infantile, adolescenziale, perché la pressione alta e' un nemico invisibile che fa danni d'organo molto in fretta, al cuore e ai reni soprattutto. L'ipertensione colpisce il 3% dei bimbi di 0-10 anni, il 9%. dei ragazzi di 11-18, ma i casi sono molti di più, perché come tra gli adulti pure tra i giovani il 30% degli ipertesi non sa di esserlo. Tra le cause ci sono la familiarità, infatti, se mamma e papà sono ipertesi il bambino ha 54% di rischio in più di esserlo; il peso alla nascita, bimbi nati sottopeso hanno rischio più che doppio. E naturalmente gli stili di vita: cattiva alimentazione e abuso di alcol e fumo, e poi droghe e anabolizzanti in palestra. ''Il 34% dei giovani e' in sovrappeso o obeso - spiega Trimarco - condizione che va a braccetto con la pressione alta proprio come nell'adulto''. ''L'ipertensione non e' un problema solo adulto - conclude. Trimarco - basta una misurazione per scoprirla e intervenire in tempo prima di complicazioni serie a cuore e reni''.