- Rimini Scuola Sostenibile

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PROGETTO: “ SCUOLE SOSTENIBILI ”
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- Unita’ didattica -
Titolo: Mappatura del verde esistente della Scuola. Osservo e scopro l’ albero, le foglie, il
tronco, i rami e i semi… spunti e appunti per un percorso di educazione scientifica
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a.s. 2015- 2016
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classe: 5A scuola: “Luigi Ferrari”
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Referente Progetto: insegnante Francesca D’ Arco
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Insegnante: Michela Moriconi
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Obiettivi di apprendimento:
- Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante.
- Cogliere somiglianze e differenze; operare classificazioni secondo criteri diversi.
- Individuare qualità e proprietà di materiali.
- Riconoscere, osservare e descrivere.
- Indagare attraverso semplici situazioni sperimentabili.
- Formulare ipotesi.
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Temporizzazione: Ottobre- Dicembre: le foglie; Dicembre - Marzo: tronco e rami; MarzoMaggio : semi e semina (l’ orto nel giardino, le fiorere).
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Gli “Obiettivi d’ Apprendimento” sono perseguiti attraverso un processo d’ apprendimento
“circolare”:
- Esplorazione libera in giardino. Quindi…
- Esplorazione guidata, disegno e verbalizzazione. Quindi…
- Libera manipolazione del materiale. Quindi…
- Osservazione del materiale raccolto e preparazione di cartelloni e/o shemi, mappe
concettuali. Quindi…
- Disegni, frasi, pensieri. Quindi…
- Sviluppare un atteggiamento di “curiosità”. Quindi…
- Sapersi porre delle domande e formulare ipotesi. Quindi…
- Strutturare il “pensiero logico”: formare “insiemi" di foglie, osservare, ordinare, abbinare;
contare e utilizzare simboli per registrare; riconoscere e individuare l’ intero e la metà.
Quindi…
- Rappresentare creativamente le esperienze attraverso vari linguaggi espressivi (pittorico,
manipolativo, linguistico, corporeo, …). Quindi…
- Costruire con materiali di recupero semplici “giochi” anche per rappresentare erbe, piante e
fiori da realizzare insieme.
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Elementi salienti dell’ approccio metodologico:
- Osservazione diretta (esplorazione)
- Conversazione
- Problematizzazione
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Formulazione di ipotesi (brainstorming)
Problem solving/ scoperta guidata
Verbalizzazione
Rappresentazione
Concettualizzazione
Cooperative learning
Learning by doing
Gioco simbolico (role-play)
Materiali, apparecchi e strumenti impiegati:
- Foglie secche, legnetti, rami, pigne, ricci, gherigli,
- Secchielli, barattoli, scatole di cartone, contenitori,
- mollette, fili per appendere i lavori,
- binocoli, lenti d’ ingrandimento,
- carta, cartoncino, colori vari, forbici, colla,
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Ambienti in cui è stato sviluppato il percorso:
Aula della scuola, giardino, palestra,
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Tempo impiegato:
- Da Ottobre a Dicembre: foglie e tronco
- da Dicembre a Marzo: tronco ed albero
- da Marzo a Maggio semi e semina
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Altre informazioni:
Classe coinvolta: 5A (totale 22 alunni: 12 maschi e 10 femmine)
Giorni della settimana: mercoledì (10.10- 12.10) e sabato (8.10- 9.10; 12.10- 13.10)
Personale Coinvolto: Insegnante di scienze e, talvolta, supporto dei Collaboratori Scolastici.
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Prima fase: esplorazione libera in giardino.
In Autunno i bambini all’ ingresso a scuola e all’ uscita notano e giocano con le foglie cadute
copiose, raccolgono le castagne selvatiche degli Ippocastani, i gherigli e i ricci. Giocano,
manipolano legnetti e rami, costruiscono “armi “ primitive; le bambine incollano i materiali su
fogli e li regalano a mamme, maestre e amiche.
Saltano sulle foglie accumulate dalle Collaboratrici. Con l’ insegnante si gioca intorno, si
prendono e si sollevano, si buttano nel bidone del “COMPOST”. Si accumulano sulle piante per
proteggerle dai rigori dell’ inverno. Si elaborano ipotesi e le prime teorie. Si ragiona sui
“perché”.
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Seconda fase: esplorazione guidata, verbalizzazione, disegno, testo .
Siamo scesi di nuovo in giardino. Ci sono tanti alberi. Abbiamo ricercato qualcosa d’
interessante da osservare e/o raccogliere. Abbiamo portato binocolo, lenti d’ ingrandimento,
contenitori vari per riporre il materiale raccolto. Si invitano i bambini a prestare attenzione, a
muoversi, camminare, soffermarsi senza fretta. Guardo e tocco i tronchi, osservo i colori.
Guardo le foglie dai mille “colori caldi”. Gli alberi non sono tutti uguali: alti , bassi. Per
abbracciare il tronco grande quanti bambini ci vogliono?
Ascoltate i suono del vento, il rumore delle foglie secche, il movimento/ la danza che compiono
per arrivare a terra. E se vola un uccellino? Lo posso guardare con il binocolo. Lo seguo fino al
nido.
Ci sono i rami, bisogna fare attenzione a non inciampare nelle radici che affiorano: si possono
seguire i loro percorsi. Sembrano…, mi ricordano…, assomigliano… Raccogliamo foglie , pigne,
legnetti, … Guardiamoli con la lente. Disegnamo , facciamo un “frottage” con il tronco.
Dividiamoci in squadre e/o coppie.
Guardo il nostro giardino da “vicino”, tra le foglie… e poi lo guardo da “lontano” ritornando in
classe, dalla finestra: cosa cambia?
Verbalizziamo l’ esperienza, registriamola con le parole. Manipoliamo liberamente i materiali,
eseguiamo delle composizioni, fissiamo le emozioni con le nostre parole.
Osservo, confronto e classifico le foglie per forma, margine,… Disegno la foglia intera , poi la
metà.
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Terza fase:
E se a scuola venisse un esperto AGRONOMO? Benvenuto Piero. Osservo gli strumenti del
mestiere. Di nuovo in giardino … anche se fa più freddo. Mappiamo il “nostro” Ippocastano.
Scopriamo che gli agronomi lo chiamano ….” Aesculus hippocastanum”. Ci sono molti “trucchi
del mestiere”: ad esempio Piero ci insegna come distinguere le piante maschio da quelle
femmina: incredibile! Registriamo tutti i dati su una scheda, disegnamo e verbalizziamo. E’ un
gran divertimento: facciamo le fotografie… da grande farò l’ agronomo!
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Quarta fase:
La semina dell’ orto dei sapori e degli odori. Sarebbe bella una fioriera nel giardino?
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Verifica degli apprendimenti:
L’ apprendimento è stato valutato attraverso l’ osservazione diretta di ogni singolo alunno “al
lavoro”: durante la fase di osservazione sia libera, che guidata, sia mediante l’ utilizzo di
strumenti di lavoro (lenti, binocoli,…); durante le conversazioni, la compilazione di schede, il
disegno, la verbalizzazione, la strutturazione di testi individuali, l’ esposizione in cerchio, i
lavori a coppie e di gruppo (grande o piccolo).
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Tipologie impiegate:
- domande stimolo,
- soluzioni di semplici problemi pratici,
- formulazioni di ipotesi
- conversazioni guidate,
- rappresentazione grafiche, verbali e scritte dell’ esperienza compiuta,
- manipolazione dei materiali vari
- schede di lavoro, giochi simbolici
- fotografie, griglie di valutazione e/o osservazione degli alunni.
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Analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni.
Il percorso ha visto una grande partecipazione degli alunni. Ognuno di loro si è sentito
motivato ad apprendere, a fornire il proprio contributo in base alle esperienze e competenze.
In particolare si è realizzato maggior curiosità ed interesse nei confronti dell’ ambiente
naturale; un incremento delle capacità relazionali nel gruppo; un arricchimento del linguaggio
nella descrizione e rielaborazione delle esperienze anche attraverso l’ acquisizione di
terminologie e vocaboli nuovi.La capacità di fare domande ed elaborare ipotesi; una maggiore
consapevolezza del percorso svolto.
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Valutazione dell’ efficacia del percorso:
Elaborare e progettare un percorso scientifico è sicuramente impegnativo (in particolare per
l’ età degli allievi), ma anche molto stimolante dal punto di vista della riflessione professionale.
Importante il momento della socializzazione dei lavori prodotti.
A cura di Michela Moriconi
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