Atto aziendale ULSS16 v_2007

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INDICE SISTEMATICO
Titolo I:
gli elementi identificativi dell’Azienda Ulss n.16
1.1 sede
pag. 7
1.2 natura giuridica
pag. 7
1.3 logo
pag. 7
1.4 patrimonio
pag. 7
1.5 missione
pag. 7
1.6 visione
pag. 9
1.7 filosofia dell’assistenza
pag. 9
1.8 principi dell’assistenza
pag. 9
1.9 valori
pag. 10
1.10 obiettivi
pag. 10
1.11 funzioni delegate con contenuto sociale, socio-assistenziale e socio
pag. 11
educativo
Titolo II - Gli Organi aziendali
2.1 il Direttore generale
pag. 13
2.2 il collegio sindacale
pag. 14
Titolo III La Direzione Aziendale
3.1 il Direttore amministrativo
pag. 17
3.2 il direttore sanitario
pag. 18
3.3 il Direttore dei servizi sociali
pag. 18
3
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
Titolo IV Gli Organismi Collegiali
4.1 il collegio di direzione
pag. 21
4.2 il consiglio dei sanitari
pag. 21
4.3 la conferenza dei sindaci
pag. 22
Titolo V Organizzazione dell’Azienda
5.1 i distretti socio sanitari
pag.23
5.1.1 attività di governo della domanda
pag.24
5.1.2 la direzione del distretto socio-sanitario
pag.25
5.1.3 lo stile di lavoro del distretto
pag.25
5.1.4 il coordinamento dei responsabili di distretto
pag.25
5.2 il Dipartimento di prevenzione
pag.26
5.2.1 assetto organizzativo
pag.27
5.2.2 la direzione del Dipartimento di prevenzione
pag.27
5.2.3 i servizi costitutivi
pag.27
5.2.4 rapporti in ambito aziendale tra il Dipartimento di prevenzione e
pag.28
i distretti
5.3 l’ospedale
pag.28
5.4 i servizi amministrativi, tecnici e professionali
pag. 30
Titolo VI
il modello organizzativo e il suo funzionamento
6.1 l’organizzazione dipartimentale
pag. 31
6.1.1 l’interaziendalità
pag 32
6.1.2 l’area vasta
pag 32
6.2 le strutture
pag. 33
6.2.1 le strutture complesse
pag.33
6.2.2 le strutture semplici
pag.34
6.2.3 i dipartimenti
pag. 35
dipartimenti strutturali
pag.35
dipartimenti funzionali
pag.35
6.3 la direzione delle strutture organizzative
pag. 36
6.4 tipologie di incarichi di direzione e modalità di conferimento
pag. 36
6.4.1. incarichi di direzione di struttura complessa
4
pag.36
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
6.4.2. incarichi di direzione di struttura semplice
pag.36
6.4.3. incarichi di natura professionale anche di alta specializzazione,. di
consulenza, di studio, di ricerca, ispettivi, di verifica di controllo e di
coordinamento
pag 36
6.4.4. incarichi di natura professionale conferibili ai dirigenti con meno di cinque
anni di anzianità
pag.37
6.4.5. la retribuzione di posizione
pag.37
6.4.6 il conferimento degli incarichi al personale universitario
pag.37
6.5 il servizio di assistenza farmaceutica territoriale
pag. 39
6.6 il servizio dell’assistenza infermieristica
pag. 39
Titolo VII Le risorse umane
7.1 la gestione del personale
pag. 41
7.2 la formazione del personale
pag. 41
7.3 i rapporti con le organizzazioni sindacali
pag. 41
Titolo VIII La Programmazione
8.1 strumenti della programmazione
pag. 43
8.2 i servizi sociali
pag. 43
8.3 bilanci
pag. 44
8.4 gestione per budget
pag. 44
8.5 controllo di gestione
pag. 45
8.6 sistema informativo e contabile
pag. 45
Titolo IX Il Sistema dei Controlli Interni
9.1 il sistema dei controlli interni
pag. 47
9.2 organismi di verifica
pag. 50
5
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
9.3 il nucleo dei controlli interni
pag. 50
9.4 attività di valutazione del nucleo di controllo interno
pag. 50
9.5 i collegi tecnici
pag. 51
9.6 la valutazione del personale del comparto
pag. 52
9.7 il servizio ispettivo
pag. 53
Titolo X La partecipazione dei cittadini
la partecipazione dei cittadini
pag. 55
Titolo XI Acquisizione beni e servizi
acquisizione beni e servizi
pag. 57
norme di rinvio
pag. 57
ALLEGATI
allegato 1:
organigrammi dell’Azienda ULSS 16
pag. 61
allegato 2:
regolamento per il funzionamento dei dipartimenti dell’area amministrativa, tecnica e
professionale
pag. 75
allegato 3
individuazione delle funzioni attribuite alla dirigenza amministrativa, tecnica e
professionale
pag.79
6
allegato 4
atti dei dirigenti responsabili
pag.81
allegato 5
servizio delle professioni sanitarie
pag. 83
allegato 6
regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e lavori in economia
pag. 85
(art. 3, comma 1-bis, Decreto legislativo.229/1999)
TITOLO I
Gli elementi identificativi dell’Azienda Ulss n. 16
1.1 sede
L’Azienda Ulss 16 di Padova, di seguito denominata Azienda, costituita con
Legge Regionale n. 56 del 14/9/94 con decorrenza dal 1 gennaio 1995, ha sede
legale in Padova, Via Scrovegni 14 (codice fiscale e partita I.V.A. n.
00349050286.74).
1.2 natura giuridica
L’Azienda, ai sensi dell’art. 3, comma 1-bis del D. Lgs. 229/99, ha personalità
giuridica pubblica, autonomia imprenditoriale, gestionale e organizzativa.
L’Azienda disciplina la propria organizzazione ed il proprio funzionamento
con il presente atto aziendale, adottato dal Direttore generale ai sensi dell’art. 3
del Decreto legislativo. 229/99 e nel rispetto delle disposizioni delle linee guida
regionali per la predisposizione dell’atto aziendale (DGRV 3415 del 29/11/02,
DGRV n. 1190 del 30/4/03 e DGRV 27280 del 5/6/03) ex art. 2 del Decreto
legislativo. 229/99.
1.3 logo
Il logo dell’Azienda è il seguente:
Il logo, che può essere utilizzato sia a colori che in bianco e nero, rappresenta
il simbolo identificativo dell’Azienda e della sua visibile appartenenza alla città di
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
Padova, ai suoi cittadini e al suo contesto istituzionale, socio-economico e
culturale. L’Azienda ne garantisce la diffusione, esterna ed interna, non solo in
funzione di rappresentanza ma anche come espressione dell’integrazione nel
sistema sociale.
1.4 patrimonio
Il patrimonio è quello risultante dallo stato patrimoniale allegato all’ultimo
bilancio di esercizio approvato.
1.5 missione
L’attività dell’Azienda è finalizzata alla promozione, al mantenimento ed allo
sviluppo dello stato di salute della comunità.
I principi guida per la gestione dell’Azienda sono :
1. Rispetto della dignità e libertà della persona umana, equità ed etica
professionale.
2. Costante adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle
esigenze dei cittadini.
3. Qualità clinico-assistenziale secondo il principio dell’appropriatezza e la
promozione della ricerca scientifica nella pratica clinica assistenziale e
gestionale
4. Coinvolgimento e qualificazione delle risorse umane, tramite programmi
permanenti di formazione e aggiornamento mirati alle innovazioni
tecnologiche ed all’adeguamento del sistema aziendale.
5. Compatibilità tra risorse disponibili e i costi dei servizi offerti, attraverso la
programmazione dell’impiego delle risorse in funzione dei bisogni
prioritari e fondamentali di salute, secondo criteri - di costo/efficacia – di
evidenze scientifiche e nell’ambito dei LEA individuati dal PSN e dal PSSR.
6. Assistenza di primo livello per assicurare in modo coordinato promozione
e protezione della salute, prevenzione, diagnosi e cura delle malattie,
riabilitazione dei pazienti, assistenza a disabili in fin di vita, attraverso una
programmazione e una gestione integrata delle risorse fra i diversi settori
di attività. In tale ambito acquisiscono un ruolo primario i medici di
medicina generale e i pediatri di libera scelta (garanzia di continuità
assistenziale/potenziamento delle cure domiciliari ed ambulatoriali) al
fine di personalizzare e umanizzare l’assistenza e realizzare servizi
alternativi a quelli in regime di ricovero.
7. Promozione dell’integrazione interna ed esterna all’Azienda tra
professionisti ed unità organizzative, attraverso il sostegno dello sviluppo
di idee mirate alla ricerca della flessibilità e libertà dell’azione.
8. Sviluppo di reti di collaborazione per offrire servizi integrati con le altre
strutture sanitarie e sociali nella provincia e nella regione;
9. Partecipazione allo sviluppo delle politiche di salute delle comunità locali
nel territorio.
10. Attenzione alla qualità delle relazioni interne ed esterne.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
11. Sviluppo di forme chiare ed accessibili di informazione/comunicazione
rivolte alla comunità locale e tutela dei diritti dei cittadini.
12. Collaborazione con associazioni rappresentative dei cittadini, organismi di
volontariato e di tutela dei diritti e verifica della soddisfazione degli utenti
dei servizi.
13. Consolidamento del confronto con le Organizzazioni Sindacali anche al
fine della applicazione dei contratti e degli accordi contrattuali di lavoro.
14. L’Azienda Ulss risponde ai bisogni di salute dei cittadini attraverso
interventi sanitari e socio-sanitari gestiti direttamente o acquisiti da altri
soggetti pubblici o accreditati (privati/privato sociale) i servizi e le
prestazioni sanitarie e socio-sanitarie indispensabili a soddisfare tali
bisogni.
1.6 visione
La visione strategica dell’Azienda, è orientata ad offrire, attraverso un
sistema organizzativo efficiente caratterizzato per appropriatezza, efficacia ed
adeguatezza delle azioni, servizi di qualità agli utenti, al passo con l’evoluzione
delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
L’Azienda opera in una ottica di miglioramento continuo della qualità dei
servizi tramite un rapporto di collaborazione con l’Università, ispirato al principio
di integrazione fra assistenza, didattica e ricerca nonché favorendo l’integrazione
con strutture pubbliche e private, tramite convenzioni e accordi con le
componenti sociali, politiche, economiche e di volontariato a livello regionale e
provinciale.
Il processo di integrazione in atto tra l’Azienda Ulss 16 e l’Azienda
Ospedaliera, iniziato con l’anno 2000, costituisce un solido presupposto per
l’ottimizzazione dell’integrazione tra l’attività della rete assistenziale e le funzioni
territoriali al fine di garantire una moderna ed adeguata risposta ai bisogni di
salute della popolazione e per consentire al cittadino ovunque si trovi di avere a
disposizione le risorse dell’intera rete.
A fronte di questo contesto storico, e’ fermo intendimento delle due Aziende,
completare tale processo di integrazione con riferimento, in particolare, alle aree
amministrative afferenti alle Direzioni Strategiche mediante la costituzione di
dipartimenti interaziendali al fine di arrivare sia ad una politica di gestione
comune sia ad una riduzione dei costi relativamente alla gestione del personale e
alla gestione degli immobili.
1.7 filosofia dell’assistenza
L’Azienda promuove l’eccellenza nella qualità assistenziale e persegue la
soddisfazione dell’utente nelle sue diverse dimensioni in una ottica di
razionalizzazione delle risorse allocate.
1.8 .principi dell’assistenza
L’Azienda presta assistenza con continuità, garantendo l’integrazione
organizzativa e multidisciplinare, nonché la comprensione ed il rispetto delle
persone assistite e dei loro familiari. L’Azienda promuove e investe nel sistema di
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
formazione continua del personale, inteso quale strumento per garantire il
mantenimento, l’adeguamento e lo sviluppo delle conoscenze professionali e
culturali in grado di incidere, in termini di miglioramento continuo,
sull’appropriatezza e la qualificazione degli interventi in sintonia con il progresso
tecnico scientifico relativo agli ambiti specifici di ogni professionalità coinvolta
nei diversi processi clinici ed assistenziali.
1.9 valori
I valori principali cui si ispira l’Azienda sono:
- La tutela della vita umana nelle sue diverse fasi
- L’equità di accesso dei cittadini ai servizi socio sanitari
- La libertà del cittadino nella scelta del servizio, della cura efficace e del
professionista
- L’affidabilità delle prestazioni e del servizio prodotto sulla base dei
bisogni e degli obiettivi fissati.
- La centralità e partecipazione diretta dell’utente e miglioramento
continuo della qualità dei servizi oggi realizzabile attraverso lo
strumento della carta dei servizi
- Il miglioramento continuo come condizione fondamentale per
mantenere l’Azienda al passo con l’evoluzione rapida delle conoscenze,
della tecnologia, della integrazione dei sistemi sanitari in Europa, della
continua variazione delle aspettative dei cittadini
- La collaborazione tra i diversi professionisti per fornire il miglior
servizio al cittadino
- La professionalità di tutti gli operatori per rispondere con
appropriatezza, efficacia e competenza in ogni situazione e circostanza;
- La responsabilità verso la comunità da servire e la responsabilità
gestionale e clinica
- La coerenza tra i principi enunciati e comportamenti professionali
- La legittimità e legalità come corrispondenza dell’azione della pubblica
amministrazione e di tutti i dipendenti alle norme vigenti
- La trasparenza sia nell’attività amministrativa, informando
correttamente e completamente i diversi soggetti pubblici e privati che
nella attività clinica, informando sempre il cittadino degli effetti delle
cure e dell’assistenza
- Il miglioramento continuo come condizione fondamentale per
mantenere l’Azienda al passo con l’evoluzione rapida delle conoscenze,
della tecnologia, della integrazione dei sistemi sanitari in Europa, della
continua variazione delle aspettative dei cittadini.
1.10 obiettivi
Gli obiettivi dell’Azienda sono quelli definiti dalla programmazione socio
sanitaria regionale e assegnati al Direttore generale all’atto del conferimento
dell’incarico.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
La realizzazione di tali obiettivi è espressione della piena autonomia
imprenditoriale di cui l’atto aziendale è strumento.
1.11 funzioni delegate con contenuto sociale, socio-assistenziale e socioeducativo
L’Azienda, ai sensi della legge regionale 11/01, assicura lo svolgimento delle
seguenti funzioni:
a) accertamento e rilascio, delle idoneità strutturali ed organizzative relative
alla conformità dei locali di servizio agli standard qualitativi e l’idoneità
organizzativa relativa alla qualità delle prestazioni, alla qualificazione del
personale e all’efficienza operativa richieste dalla vigente normativa, ivi
comprese le connesse attività di vigilanza;
b) programmazione, progettazione e gestione dei servizi sociali in relazione
alle deleghe conferite dagli enti locali e sulla base degli indirizzi espressi
dalla Conferenza dei sindaci;
c) svolgimento, su delega della Giunta regionale, di funzioni amministrative
in materia di servizi sociali concernenti assegnazioni di finanziamenti ad
iniziative e ad interventi d’interesse regionale.
d) La direzione ed il coordinamento delle attività sociosanitarie, i cui servizi
sono assicurati in ambito distrettuale, sono attuati dal Direttore generale,
secondo le forme e le modalità stabilite dalla normativa regionale vigente,
integrate dalle funzioni previste dall’articolo 3, comma 1 quinquies, del
decreto legislativo n. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni
nonché, in attuazione ed applicazione dell’articolo 3, comma 1 quater, del
decreto legislativo medesimo, ai fini della individuazione della figura di
riferimento per le attività socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria.
Per la programmazione e valutazione delle attività sociosanitarie ad
elevata integrazione sanitaria, il Direttore generale si avvale altresì del
Collegio di direzione.
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TITOLO II
gli organi aziendali
Gli organi dell’Azienda sono il Direttore generale e il Collegio sindacale.
2.1 il Direttore generale
E’ il legale rappresentante dell’Azienda ed assicura il perseguimento della
mission avvalendosi delle attività, degli organismi e delle strutture organizzative.
Garantisce il governo dell’Azienda coadiuvato dal Direttore amministrativo,
dal Direttore sanitario e dal Direttore dei servizi sociali.
Esercita i poteri organizzativi e gestionali, presidia direttamente la
dimensione politico-strategica aziendale e governa il livello gestionale-operativo
attraverso il personale di staff e di linea nel rispetto dei principi di imparzialità e
trasparenza nonché dei criteri di efficacia, di efficienza ed economicità della
gestione.
Spetta in particolare al Direttore generale:
a) la rappresentanza dell’Azienda;
b) la nomina e, con provvedimento motivato, la sospensione o
decadenza del Direttore amministrativo, Direttore sanitario e
Direttore dei servizi sociali;
c) l’affidamento e la revoca di incarichi direzionali e dirigenziali,
secondo la legislazione vigente, del distretto, del Dipartimento di
prevenzione e dell’ospedale;
d) l’adozione degli atti fondamentali della programmazione aziendale
quali:
i piani programmatici,
il bilancio di previsione pluriennale,
il bilancio economico preventivo,
il bilancio di esercizio,
il documento di budget,
il piano attuativo locale,
il programma delle attività territoriali,
il piano delle assunzioni,
il piano degli investimenti,
il piano degli acquisti,
il piano annuale della formazione,
i piani per la realizzazione di opere e lavori pubblici,
sottoscrizione dei contratti di lavoro o assimilati,
f) l’adozione dei provvedimenti interni per l’organizzazione, la gestione
e il funzionamento dell’Azienda, in particolare:
la nomina e la revoca dei dirigenti di struttura complessa e di
struttura semplice, il conferimento degli incarichi natura
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
professionale di consulenza, studio, ricerca, di funzioni ispettive
di verifica e di controllo, incarichi di coordinamento nonché il
conferimento degli incarichi ex art.15 septies, comma 1 e 2, e art.
15 octies, del Decreto legislativo.502/92 e s.i.m.;
la delega di competenze ai dirigenti per l’assunzione di
provvedimenti.
Al Direttore generale spettano inoltre tutti i provvedimenti che la normativa
gli attribuisce in quanto titolare della funzione di governo dell’Azienda, nonché
tutte le competenze gestionali, non riconducibili alle competenze di governo, che
in ragione della loro specifica attinenza ai procedimenti di attuazione tecnica,
organizzativa ed operativa, sono connesse e conseguenti all’esercizio delle attività
di governo e comunque necessarie al funzionamento dell’Azienda per il
conseguimento dei risultati programmati. Il Direttore generale in virtù
dell’autonomia imprenditoriale e del potere gestionale che gli sono propri ai sensi
della normativa vigente, si riserva di integrare e/o modificare l’organigramma
aziendale, allegato al presente atto.
L’Azienda applica il principio di distinzione tra le funzioni di
programmazione, indirizzo, controllo, da un lato, e le funzioni di organizzazione
e gestione dall’altro, determinando, ai sensi della normativa vigente, le
competenze della Direzione generale, della dirigenza e dei vari livelli operativi
dell’Azienda al fine di responsabilizzare e valorizzare tutte le risorse professionali
disponibili.
A tal fine, il Direttore generale delega ai Direttori di dipartimento e ai
Responsabili di struttura che non afferiscono ai dipartimenti, l’esercizio di poteri
di gestione con autonomia di organizzazione delle risorse umane e dei fattori
produttivi e, nei limiti del budget economico – finanziario assegnato, poteri di
spesa con responsabilità personale e diretta di tutti gli atti che impegnano
l’amministrazione verso l’esterno.
La programmazione delle attività dipartimentali, la loro realizzazione e le
funzioni di monitoraggio e di verifica sono assicurate con la partecipazione attiva
degli altri dirigenti e degli operatori assegnati al dipartimento.
Tali deleghe rafforzano il sistema di responsabilità propria dei dirigenti
previste espressamente dal Decreto legislativo. 165/01 e successive disposizioni
normative e contrattuali in materia.
2.2 il Collegio sindacale
Il Collegio Sindacale è l’organo cui compete il controllo sulla regolarità
amministrativa e contabile, verificando la legittimità, la regolarità e la correttezza
dell’azione amministrativa e contabile, con riferimento non solo alla legittimità
degli atti, ma anche alla ragionevolezza dei processi.
Esso procede inoltre ad effettuare periodiche verifiche di cassa e gli
competono in particolare le funzioni individuate nel titolo X della L.R. 55/94.
Trova inoltre la propria disciplina nell'
art. 10 della L. R. 56/94.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
In conformità alla normativa nazionale il Collegio Sindacale riferisce almeno
trimestralmente alla Regione Veneto sui risultati dei riscontri effettuati ed inoltra
alla Conferenza dei Sindaci, almeno semestralmente, una relazione
sull’andamento dell’attività dell’Azienda.
I componenti del Collegio Sindacale, in quanto organo istituzionale
dell’Azienda, ispirano l’esercizio delle proprie funzioni al principio della massima
collaborazione e della sinergia operativa.
Per quanto non previsto, si fa espresso rinvio alle disposizioni contenute
nell’art. 3 ter del Decreto legislativo. 502/92 e nell’art. 40 e seguenti della L.R. n.
55/1994 e s.m.i.
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TITOLO III
la direzione aziendale
Costituiscono la direzione aziendale, unitamente al Direttore generale, il
Direttore sanitario, il Direttore amministrativo e il Direttore dei servizi sociali.
Il Direttore sanitario, il Direttore amministrativo e il Direttore dei servizi
sociali coadiuvano il Direttore generale nell’esercizio delle sue funzioni e
partecipano unitamente ad esso, che ne ha la responsabilità, alla direzione
dell’Azienda; assumono diretta responsabilità delle funzioni ad essi attribuite e
concorrono con la formulazione di proposte e pareri, alla formazione delle
decisioni della Direzione generale. Rappresentano il collegamento tra il livello
strategico ed il sistema operativo aziendale, collegando la direzione aziendale con
le linee produttive.
3.1 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Il Direttore amministrativo partecipa alla direzione dell’Azienda ai sensi e per
gli effetti dell’art. 3, c.1, quinquies, Decreto legislativo. 502/92 s.m.i.. Egli svolge le
funzioni assegnate dalla normativa vigente.
In particolare il Direttore amministrativo:
• partecipa alla programmazione Aziendale mediante il sistema della
negoziazione di budget con i responsabili delle strutture tecnicofunzionali primarie (iistretti, ospedale e dipartimento di prevenzione) e
con i direttori dei dipartimenti amministrativi;
• esercita l’alta direzione sui servizi tecnici e amministrativi dell’Azienda,
(esclusi quelli in staff direttamente agli altri direttori) nell’ambito dei
dipartimenti di competenza ed esercita le altre funzioni delegate dal
Direttore generale, esprimendo pareri per gli aspetti di competenza e,
laddove previsto, per il conferimento degli incarichi di direzione o
responsabilità o coordinamento relativi a strutture operative dei servizi
stessi;
• esercita nei confronti dei dirigenti il potere di impartire direttive sugli atti
di loro competenza compresi quelli da attuare nell’ambito dell’esercizio
del potere delegato;
• coordina l’attività dei dirigenti e controlla la coerenza del loro operato
complessivo rispetto agli indirizzi e direttive impartiti dal Direttore
generale;
• coadiuva il Direttore generale nell’esercizio del potere di sostituzione in
caso di assenza, impedimento nonché in caso di inerzia del dirigente nei
confronti dell’esercizio del potere delegato.
Il Direttore amministrativo, di concerto con il Direttore sanitario e dei servizi
Sociali, concorre alla formulazione di proposte ed alla formazione delle decisioni
del Direttore generale.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
3.2 IL DIRETTORE SANITARIO
Il Direttore sanitario garantisce lo svolgimento delle funzioni previste dall’art.
14, comma 2 della l. r. n. 56/1994.
Concorre al governo aziendale partecipando al processo di pianificazione
strategica e di pianificazione dell’Azienda. Assume il coordinamento del processo
produttivo aziendale e, in quanto responsabile del Governo Clinico, presidia
l’area dell’ assistenza nel rispetto delle autonomie professionali ed organizzative.
E’ garante della qualità e dell’efficienza tecnico operativa della produzione di
prestazioni e di servizi, promuovendo l’individuazione e l’attuazione di percorsi
clinico assistenziali, che, nel quadro delle compatibilità economiche, siano ritenuti
i più efficaci ed efficienti.
Fornisce informazioni e realizza le attività necessarie per il controllo di
gestione dell’azienda ed il controllo di qualità dei servizi e delle prestazioni
erogate.
Il Direttore sanitario si avvale inoltre di responsabili per la gestione unitaria
del servizio infermieristico, eventualmente articolato nelle strutture operative, e
dell’attività di medicina territoriale, specialistica e farmaceutica.
3.3 IL DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI
Il Direttore dei servizi sociali coadiuva il Direttore generale nella gestione
dell’Unità locale socio-sanitaria, nel rispetto dell’art. 16, comma 3 della l. r. n.
56/1994.
Il Direttore dei servizi sociali, in particolare, coadiuva il Direttore generale
nella direzione e coordinamento delle attività socio-sanitarie relative alle aree
materno-infantile, anziani, handicap, salute mentale, dipendenze. Il Direttore dei
servizi sociali partecipa alla realizzazione, in accordo con i Comuni, di un sistema
integrato di programmazione ed erogazione di servizi sociali e ad alta
integrazione socio-sanitaria.
Il Direttore sanitario, il Direttore amministrativo e il Direttore dei servizi
sociali esercitano, altresì, le competenze ad essi delegate dal Direttore generale in
via ordinaria, e le competenze ad essi delegate dal Direttore generale in caso di
sua assenza o impedimento, per il periodo di assenza o impedimento;
Ad essi inoltre spetta:
a. la proposta al Direttore generale per l’affidamento degli incarichi dei
responsabili delle strutture e dei centri di responsabilità e assicurano che
la loro attività si svolga nella logica del raggiungimento del risultato
complessivo dell’Azienda entro i limiti e nel rispetto del budget
assegnato; esplicano inoltre la funzione di collegamento fra i dirigenti
responsabili di struttura e il Direttore generale;
b. fornire al Direttore generale i report necessari ed utili a prefigurare
misure correttive delle deviazioni rispetto agli obiettivi prefissati;
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
c. nell’espletamento dell’attività di cui al precedente punto b), possono
richiedere ai responsabili di servizio qualsiasi dato, notizia o
documentazione ritenuta utile o necessaria esercitando potere sostitutivo
in caso di inerzia o ritardo del dirigente e qualora possa ravvisarsi grave
inosservanza delle direttive generali o pregiudizio dell’Azienda, previa
fissazione di un termine per provvedere.
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TITOLO IV
organismi collegiali
4.1 IL COLLEGIO DI DIREZIONE
Supporta il Direttore generale con proposte per il governo delle attività
cliniche, per la programmazione e la valutazione delle attività tecnico-sanitarie e
delle attività ad alta integrazione sanitaria, per l’elaborazione dei piani di attività
aziendali, per l’organizzazione e lo sviluppo dei servizi. Tale attività di proposta
costituisce un importante strumento di analisi, confronto e coordinamento tra
direzione strategica e professionisti nel processo di elaborazione delle linee di
sviluppo dell’Azienda.
Concorre alla formulazione dei programmi di formazione verificandone la
congruenza con gli obiettivi aziendali e alla valutazione dei risultati conseguiti
rispetto agli obiettivi clinici.
E’ composto dal Direttore generale, dal direttore sanitario, amministrativo e
dei servizi sociali, dal responsabile del coordinamento dei direttori dei distretti al
quale si unisce un direttore del Distretto, il dirigente medico di presidio, il
direttore del Dipartimento di prevenzione, il direttore di dipartimento strutturale
per l’area medica, chirurgica, materno - infantile e dei servizi di diagnosi e cura, il
direttore del dipartimento interaziendale Pronto Soccorso, il direttore del
dipartimento di salute mentale, il direttore del dipartimento delle dipendenze, il
direttore di dipartimento dell’area tecnica e il dirigente dell’area dell’Assistenza.
E’, altresì, invitato a partecipare un rappresentante dei medici convenzionati con
il S.S.N.
Possono, inoltre, essere invitati a partecipare, in relazione alla specificità degli
argomenti trattati, altri professionisti dell’Azienda.
Il Collegio si riunisce su convocazione del Direttore generale; le riunioni
hanno cadenza almeno trimestrale.
L’attività del Collegio di Direzione verrà disciplinata con apposito
regolamento aziendale fermo restando che in ogni caso gli atti del Collegio
verranno sempre formulati come pareri o proposte al Direttore generale e non
assumono carattere vincolante.
4.2 IL CONSIGLIO DEI SANITARI
E’ l’organismo di rappresentanza elettiva dell’Azienda e fornisce parere
obbligatorio non vincolante per le attività tecnico-sanitarie.
E’ presieduto dal Direttore sanitario ed è composto dai rappresentanti
dell’area sanitaria.
Nella definizione della composizione l’Azienda terrà conto del processo di
integrazione in atto con l’Azienda Ospedaliera.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
4.3 LA CONFERENZA DEI SINDACI
La Conferenza dei Sindaci dei Comuni che costituiscono l’ambito territoriale
dell’Azienda, è l’organismo rappresentativo delle autonomie locali cui spetta il
diritto-dovere di esprimere i bisogni socio-sanitari delle comunità amministrate.
La Conferenza esercita le funzioni stabilite dalla legislazione vigente in
materia1
L’ Esecutivo della Conferenza dei Sindaci è l’organismo ristretto, composto
da non più di cinque membri, mediante il quale la stessa Conferenza esercita le
proprie funzioni stabilite dalla legislazione vigente in materia2
I rapporti tra Azienda e Conferenza dei Sindaci sono assicurati dai rispettivi
Direttore generale e Presidente: l’Azienda mette a disposizione dell’Esecutivo i
dati informativi necessari per l’espletamento delle funzioni demandate allo stesso.
1
Si rammentano al proposito le seguenti:
nomina i membri dell’esecutivo,
partecipa al processo di programmazione socio-sanitaria locale,
approva il Piano di Zona dei servizi sociali,
emana gli indirizzi per l’elaborazione del Piano Attuativo Locale,
esamina gli atti di bilancio,
esercita ogni altra funzione riservata alla sua competenza.
2
Si rammentano al proposito le seguenti:
formula le osservazioni sulla proposta di piano socio-sanitario regionale,
provvede alla definizione – nell’ambito della programmazione socio-sanitaria regionale – delle linee di indirizzo
per l’impostazione programmatica dell’attività dell’Azienda,
provvede all’elaborazione del Piano di Zona dei Servizi
esamina il Bilancio Pluriennale di Previsione ed il Bilancio di Esercizio,
verifica l’andamento generale dell’attività,
trasmette le proprie valutazioni e proposte alla stessa Azienda ed alla Regione Veneto,
delibera l’adozione dei provvedimenti in base ai quali l’Azienda assicura le prestazioni e servizi contemplati dai
livelli aggiuntivi di assistenza finanziati dai Comuni,
formula parere al Direttore generale in merito alla nomina del Direttore dei servizi sociali,
esercita ogni altra funzione riservata alla sua competenza.
22
TITOLO V
organizzazione dell’azienda
L’organizzazione aziendale è rappresentata dalle seguenti strutture:
• I distretti socio-sanitari;
• Il dipartimento di prevenzione;
• L’ospedale
e dai servizi amministrativi, tecnici e professionali
Esse concorrono alla gestione caratteristica dell’Azienda e sono dotate di
autonomia gestionale e soggette a rendicontazione analitica.
5.1 I DISTRETTI SOCIO-SANITARI
Il Distretto è la struttura tecnico-funzionale finalizzata a realizzare un elevato
livello di integrazione tra i diversi servizi che erogano le prestazioni sanitarie e tra
questi e i servizi socio assistenziali in modo da consentire una risposta coordinata
e continuativa ai bisogni della popolazione.
Il Distretto assicura i servizi di assistenza primaria, nonché il coordinamento
delle proprie attività con quelle dei dipartimenti e dei servizi aziendali, inclusi i
presidi ospedalieri, inserendole organicamente nel programma delle attività
territoriali. Al distretto sono attribuite risorse definite in rapporto agli obiettivi di
salute della popolazione di riferimento.
L’organizzazione del distretto deve assicurare:
-“l’assistenza primaria, ivi compresa la continuità assistenziale, attraverso il
necessario coordinamento e l’approccio multidisciplinare, in ambulatorio e a
domicilio, tra MMG, PLS, servizi di guardia medica notturna e festiva e i presidi
specialistici ambulatoriali;
- il coordinamento dei MMG e dei PLS con le strutture operative a gestione
diretta, organizzate in base al modello dipartimentale, nonché con i servizi
specialistici ambulatoriali e le strutture ospedaliere ed extra ospedaliere
accreditate; a questo scopo, i medici convenzionati di assistenza primaria sono
direttamente coinvolti nel governo dei Distretti socio sanitari;
- l’erogazione delle prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, connotate da specifica
ed elevata integrazione, nonché delle prestazioni sociali di rilevanza sanitaria su
delega dai comuni.
Il distretto garantisce inoltre:
-assistenza specialistica ambulatoriale;
- attività o servizi consultoriali per la tutela della salute dell’infanzia, della donna
e della famiglia;
- attività o servizi rivolti a disabili ed anziani;
- attività o servizi di assistenza domiciliare integrata;
- attività o servizi per le patologie HIV e per le patologie in fase terminale”.
23
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
Nel distretto, trovano inoltre collocazione funzionale, le articolazioni
organizzative del dipartimento di salute mentale, del dipartimento delle
dipendenze e del Dipartimento di prevenzione, con particolare riferimento ai
servizi alla persona.
Il Distretto è centro di riferimento dei cittadini e polo unificante dei servizi
sanitari, socio-sanitari e sociali a livello territoriale e sede di gestione e
coordinamento operativo e organizzativo dei servizi territoriali.
L’assetto strutturale dei distretti, in linea con le disposizioni regionali (DGR
17/CR del 2001) è orientato ad un modello organizzativo basato prevalentemente
su obiettivi di salute (materno-infantile, disabilità-handicap, anziani, salute
mentale, dipendenze) integrato con le nuove indicazioni che mettono al centro la
medicina convenzionata (Medicina generale e Pediatria di libera scelta).
Il territorio dell’ULSS 16 è cosi articolato:
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 1
Comune di Padova: Quartiere 1 Centro, Quartiere 3 Est, Quartiere 5 Sud
Ovest, Comuni di: Noventa Padovana, Saonara.
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 2
Comune di Padova: Quartiere 2 Nord, Quartiere 6 Ovest, Comuni di:
Cadoneghe, Limena
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 3
Comune di Padova: Quartiere 4 Sud Est, Comuni di: Albignasego,
Casalserugo, Maserà, Ponte S. Nicolò
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 4
Comuni di: Cervarese S. Croce, Mestrino, Rovolon, Rubano, Saccolongo,
Selvazzano Dentro, Teolo, Veggiano
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 5
Comuni di: Abano Terme, Montegrotto Terme, Torreglia
5.1.1 attività di governo della domanda
Il distretto, per realizzare un efficace sistema di assistenza sanitaria sul
territorio in un contesto extra ospedaliero, deve accompagnare la propria
funzione tipica, di soggetto erogatore delle prestazioni di primo livello, ad altre
attività, comunque strumentali alla stessa. Ci si riferisce da un lato ad attività di
orientamento dei cittadini/utenti quali: attività d’informazione sui servizi
disponibili, espletamento di procedure selettive, accesso alle agende di
prenotazione dei servizi e dall’altro ad attività di valutazione dei bisogni e di
controllo della domanda attraverso attività di coordinamento dell’assistenza
extra-ospedaliera, attività di raccordo con MMG , PLS, servizi sociali comunali e
attività di rilevazione dei bisogni assistenziali.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
5.1.2 la direzione del distretto socio-sanitario
La direzione del Distretto è affidata ad un dirigente, nominato dal Direttore
generale dell’Unità locale Socio-Sanitario con provvedimento motivato, su
proposta del direttore sanitario, del Direttore dei servizi sociali e del Direttore
amministrativo. Al responsabile di distretto spetta la gestione del budget, presidia
la gestione complessiva delle risorse assegnate al distretto assicurandone la
migliore efficienza allocativa tra i diversi dipartimenti per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati. Il Direttore del Distretto risponde alla Direzione aziendale del
perseguimento degli obiettivi aziendali.
In ogni Distretto è istituito il Comitato dei Sindaci di Distretto ex art. 120 LR
11/01 che:
-
esprime il proprio parere sulla proposta di programma delle attività
territoriali;
-
concorre alla verifica dei risultati di salute definiti dal medesimo
programma.
5.1.3 lo stile di lavoro del distretto
L'
approccio per problemi
L’attenzione e la presa in carico dei problemi degli utenti e delle famiglie
costituisce lo stile di lavoro del Distretto. Si pone la necessità, a questo scopo, di
modificare le attuali modalità della formazione continua, di solito
monoprofessionale e specialistica, programmandola invece sulla base dei
problemi prioritari degli utenti e delle comunità, con metodo multiprofessionale.
Il lavoro per progetti
Il Distretto lavora per progetti; il progetto è lo strumento attraverso il quale il
Distretto persegue il miglioramento continuo della qualità dei servizi erogati.
Nell'
ambito della metodologia del budget, il Direttore del Distretto, assistito dai
Responsabili dei servizi del Distretto, negozia con la Direzione Strategica gli
obiettivi di miglioramento nelle diverse aree funzionali del Distretto e le risorse
assegnate; al raggiungimento degli obiettivi sono legati i livelli della retribuzione
di risultato di tutti gli operatori.
5.1.4 il coordinamento dei responsabili di distretto
Il Coordinamento dei responsabili di distretto assolve alle finalità di cui
all’art. 22 comma 8 della L.R. 56/1994, al fine di valorizzare, unificare e
coordinare la risposta dell’ULSS ai bisogni socio sanitari della popolazione sul
territorio, nonché di contribuire a realizzare la massima integrazione dei servizi
sanitari e socio assistenziali.
L’ULSS 16 con deliberazione n° 1570 del 17.11.95 ha attivato detto
Coordinamento e, con deliberazione n° 956 del 16.6.1999, ne ha approvato il
regolamento.
Funzioni del Coordinatore dei responsabili di distretto
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
Un ordinato svolgimento delle funzioni del Coordinamento dei responsabili
di distretto presuppone un coordinatore che, oltre a garantire una maggiore
flessibilità di partecipazione nei rapporti con la direzione strategica, rappresenti la
funzione di raccordo dei responsabili dei distretti, per la programmazione delle
attività distrettuali, per la rilevazione di eventuali conflitti proponendo la
soluzione in seno al coordinamento.
Al fine di garantire al coordinamento dei Direttori di distretto maggiore
flessibilità di partecipazione e maggiore efficacia è opportuno che ogni
componente si assuma precise responsabilità a nome e per conto del
coordinamento su temi specifici (es. relazioni sindacali, rapporti con i singolo
dipartimenti funzionali, sistema informativo di distretto, etc.).
5.2 IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Il D. Lgs. n. 502/92 e successive modificazioni individua nel Dipartimento di
prevenzione la struttura tecnico-funzionale dell'
Azienda ULSS la cui missione è
quella di garantire nel territorio di competenza la tutela della salute della
popolazione perseguendo le strategie di promozione della salute, prevenzione
delle malattie e delle disabilità e il miglioramento della qualità della vita.
Il Dipartimento di prevenzione su tali obiettivi deve promuovere la
collaborazione e l’integrazione con altre strutture aziendali, innovando le
prestazioni nei contenuti e nel metodo.
Le funzioni del Dipartimento di prevenzione , in conformità delle
disposizioni regionali DGRV 3415 del 29/11/02, sono:
a) profilassi delle malattie infettive e parassitarie;
b) tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con
riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali;
c) tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari
connessi agli ambienti di lavoro;
d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica
delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie,
farmacovigilanza veterinaria, igiene delle produzioni zootecniche, tutela
igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale;
e) tutela igienico-sanitaria degli alimenti;
f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale
g) tutela della salute nelle attività sportive.
Il Dipartimento di prevenzione contribuisce inoltre alle attività di
promozione della salute e di prevenzione delle malattie cronico-degenerative in
collaborazione con gli altri servizi e dipartimenti aziendali.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
5.2.1 Assetto organizzativo
Il Dipartimento di prevenzione opera nell’ambito del Piano attuativo locale e
del Piano di zona, ha autonomia organizzativa e contabile ed è organizzato in
centri di costo e di responsabilità.
L’assetto organizzativo del Dipartimento di prevenzione, che risulta
impostato come sotto specificato, sull’articolazione in Servizi, deve tuttavia
realizzare un’integrazione delle attività degli stessi secondo i principi dei processi
per obiettivi, della multidisciplinarietà per azioni. Il Dipartimento di prevenzione
deve inoltre assicurare, attraverso i propri servizi, l’unirefenzialità per l’utenza,
intesa come certezza per il cittadino di avere riferimenti immediatamente
identificabili.
5.2.2 La direzione del Dipartimento di prevenzione
La direzione del Dipartimento di prevenzione è affidata ad un Direttore
scelto dal Direttore generale tra i dirigenti con incarico di direzione di una delle
strutture complesse raggruppate nel Dipartimento. Il Direttore del Dipartimento
di prevenzione risponde alla Direzione aziendale del perseguimento degli
obiettivi aziendali, dell'
assetto organizzativo complessivo del Dipartimento di
prevenzione e della gestione del budget affidatogli. Il Direttore di Dipartimento è
affiancato dal Comitato di Dipartimento, organo collegiale composto dai
responsabili dei servizi.
Il Comitato di Dipartimento ha competenza consultiva e propositiva;
coadiuva il Direttore di Dipartimento nella predisposizione del budget annuale; il
direttore di dipartimento riporta al Comitato i risultati della negoziazione. Il
Direttore di Dipartimento ha facoltà di integrare, occasionalmente o stabilmente,
la composizione del Comitato con figure professionali preposte a funzioni di
responsabilità in ordine a specifiche soluzioni organizzative e di integrazione tra i
servizi adottate per il funzionamento del dipartimento. Qualora l’integrazione
fosse stabile, le figure professionali prescelte, non partecipano alle scelte
particolarmente importanti e significative della vita del dipartimento, quale la
nomina del direttore.
5.2.3 I servizi costitutivi
I Servizi sono le principali strutture organizzative del Dipartimento di
prevenzione. Essi operano quali centri di responsabilità e sono dotati di
autonomia tecnico-funzionale e gestionale nell'
uso delle risorse. Il Dipartimento
di prevenzione è articolato, in conformità delle disposizioni regionali DGRV 3415
del 29/11/02, nei seguenti Servizi:
a) igiene e sanità pubblica;
b) igiene degli alimenti e della nutrizione;
c) prevenzione, igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro;
d) sanità animale;
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
e) igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e
trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati;
f) igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
g) servizio di promozione ed educazione alla salute
h) servizio tutela della salute nelle attività sportive.
5.2.4 Rapporti in ambito aziendale tra il Dipartimento di prevenzione ed i
Distretti
Per meglio corrispondere a particolari esigenze locali, è possibile che alcune
attività del Dipartimento di prevenzione siano delegate ai Distretti, in tal caso il
Direttore del Distretto risponde dell’attività stessa.
5.3 L’OSPEDALE
L’ospedale assicura le risposte:
• alle situazioni di urgenza ed emergenza (pronto soccorso);
• assistenziali alle acuzie, in regime ordinario e diurno (degenza
ordinaria, day hospital e day surgery);
• assistenziali alle post-acuzie lungodegenziali e riabilitative;
• assistenziali specialistiche ambulatoriali;
• all’attività di raccolta, lavorazione, controllo e distribuzione degli
emocomponenti e servizi trasfusionali;
• all’organizzazione di donazione di organi e tessuti e di trapianti di
organi.
L’assistenza ospedaliera dell’Azienda Ulss 16 di Padova viene garantita
dall’ospedale Sant’ Antonio.
L’ospedale è struttura dotata di autonomia tecnico gestionale. Ai fini della
dimostrazione del risultato economico di gestione, la contabilità dell’Azienda
viene strutturata per la evidenziazione dei ricavi e dei costi di pertinenza
dell’ospedale.
L’articolazione organizzativa interna è costituita delle unità operative
autonome stabilite dalla programmazione di settore, le unità sono indicate
all’interno dell’allegato 1.
L’ospedale assicura le prestazioni di ricovero, di day hospital, di day surgery
e specialistiche in forma ambulatoriale secondo le caratteristiche di
qualità/quantità
specificate nei budget concordati per
i singoli
Dipartimenti/unità operative e per le funzioni previste dalla programmazione
regionale e aziendale.
La direzione dell'
ospedale, intesa come l’attività di assistenza
complessivamente erogata, fa capo ad un dirigente medico ospedaliero, in
28
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
attuazione della DGR 31.12.2001 n. 3908 e nelle more dell’emanando PSSR che
vedrà definita la figura del Responsabile della funzione ospedaliera.
In particolare al dirigente medico ospedaliero spetta la responsabilità della
definizione del budget dei dipartimenti e la verifica della congruità dello stesso
rispetto agli obiettivi aziendali, in coerenza con le linee strategiche generali
definite a livello di Direzione generale.
Egli assicura altresì:
• la gestione complessiva delle risorse assegnate all’ospedale
garantendone la migliore efficienza allocativa, all’interno della
struttura stessa;
• coordina le funzioni dei dipartimenti mediante funzione di
concertazione per garantire una stretta collaborazione e realizzazione
di programmi assistenziali;
• avanza alla Direzione generale proposte di riorganizzazione dei
servizi, attuandone le relative determinazioni.
• è responsabile del mantenimento dei requisiti igienico-organizzativi
con particolare riguardo alle funzioni di carattere generale.
• è inoltre responsabile dei dati sanitari, della gestione dell’archivio della
documentazione sanitaria.
il dirigente medico si avvale del Servizio delle professioni sanitarie di cui
all’allegato 5.
Nell’ambito dell’ospedale è inoltre previsto il dirigente amministrativo del
presidio ospedaliero al quale competono le seguenti funzioni:
• è responsabile dell’attività amministrativa che viene svolta all’interno
dell’ospedale correlata alle funzioni di accettazione dei ricoveri,
prenotazione delle prestazioni, riscossione delle tariffe e dei ticket,
recupero delle tariffe non pagate, gestione amministrativa dell’attività
libero professionale sia ambulatoriale che in regime di ricovero;
• concorre assieme al dirigente medico dell’ospedale al conseguimento
degli obiettivi fissati dal Direttore generale;
• collabora assieme al dirigente medico dell’ospedale alla gestione del
personale amministrativo impiegato nei servizi sanitari dell’ospedale;
• coadiuva il dirigente medico dell’ospedale nella gestione del budget.
29
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
5.4 I SERVIZI AMMINISTRATIVI, TECNICI E PROFESSIONALI
I servizi amministrativi, tecnici e professionali dell’Azienda rappresentano lo
strumento mediante il quale vengono acquisite, organizzate e gestite le risorse
destinate alle unità più direttamente coinvolte nella gestione peculiare aziendale.
L’organizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e professionali è
improntata a principi di efficacia, efficienza, economicità, eticità, nonché a quello
di flessibilità per renderla funzionale al raggiungimento degli obiettivi fissati di
volta in volta dal Direttore generale.
In armonia con quanto disposto dall’art. 17 – bis del D. Lgs. 502/92 e s.m.i. i
servizi amministrativi, tecnici e professionali dell’Azienda sono organizzati in
dipartimenti, individuati per l’attuazione di processi organizzativi integrati sia
per quanto riguarda la gestione delle risorse umane sia per quanto concerne
l’utilizzo delle risorse materiali e patrimoniali.
Il numero delle strutture complesse del dipartimento viene fissato tenendo
conto della complessità/peso in termini quantitativi e qualitativi delle funzioni ed
attività svolte dalle strutture stesse.
Le strutture complesse presenti all’interno dell’organizzazione aziendale sono
descritte dall’organigramma contenuto nell’allegato 1.
30
TITOLO VI
Il modello organizzativo e il suo funzionamento
6.1 l’organizzazione dipartimentale
L'
organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di organizzazione e
gestione con cui si dà attuazione al principio di partecipazione dei professionisti
al processo decisionale, secondo i rispettivi ambiti di responsabilità.
Il Dipartimento è una struttura di coordinamento aziendale, sovraordinata
rispetto all'
unità operativa, relativamente agli aspetti gestionali, ed è costituito da
strutture omogenee, affini o complementari che perseguono comuni finalità e
sono quindi tra di loro interconnesse, pur mantenendo la propria autonomia e
responsabilità in ordine agli aspetti gestionali.
Finalità e compiti dei Dipartimenti di area sono:
favorire e promuovere l'
integrazione interprofessionale ed il gruppo di
lavoro;
procedere alla definizione del servizio erogato tenendone sotto controllo la
qualità con l'
individuazione di standard di prodotto specifici;
promuovere lo scambio di competenze e professionalità nel rispetto
dell'
autonomia professionale;
gestire le risorse assegnate in modo integrato con identificazione di quelle
comuni di Dipartimento per giungere all'
ottimizzazione del loro impiego;
definire i livelli di attività coerentemente agli indirizzi aziendali, alle risorse
disponibili ed approvare il programma di budget;
coordinare e sviluppare la formazione continua del personale;
procedere alla individuazione di linee guida comuni e percorsi trasversali
che armonizzino le attività aziendali;
individuare e promuovere innovazione in campo organizzativo,
professionale e tecnologico favorendo l'
adozione di nuove modalità
operative;
promuovere e verificare periodicamente il livello di qualità raggiunto, sia in
termini di qualità dei processi gestionali ed organizzativi sia in termini di
risultato di efficacia, appropriatezza, efficienza, soddisfazione dei clienti
esterni ed interni;
promuovere e garantire il rispetto dei requisiti di qualità previsti dal
programma regionale per l'
autorizzazione e l'
accreditamento ed i requisiti di
sicurezza sul lavoro previsti dalla norma vigente;
promuovere e pubblicizzare le attività di pertinenza del Dipartimento;
favorire il collegamento e la collaborazione con tutte le strutture
organizzative individuate per assicurare la continuità dell'
assistenza su tutto
il territorio dell'
Azienda.
31
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
6.1.1 L’interaziendalità
L’azienda ULSS 16 e l’Azienda Ospedaliera di Padova, nel comune
perseguimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, hanno avviato
una esperienza di collaborazione allo scopo di definire linee comuni di intervento
nell’organizzazione ed erogazione dei servizi sanitari e di supporto
amministrativo. Le due aziende, hanno fondato la loro collaborazione sul criterio
di “interaziendalità”, con l’intento di una forte integrazione sia dei servizi
amministrativi e di supporto, sia di alcuni servizi sanitari la cui azione acquista
maggiore efficacia e produttività nell’operare lungo linee omogenee di attività.
Il criterio di interaziendalità assume i caratteri di modello operativo per il
raggiungimento di specifici obiettivi comuni ad entrambe le Aziende, e non
rappresenta in nessun modo il superamento o la negazione, anche parziale, delle
singole strutture aziendali, né la loro fusione o trasformazione Pur essendo
indubbio che l’interaziendalità si pone in un’ottica di razionalizzazione dei costi e
di superamento della duplicazione dei servizi, il modello organizzativo che si è
adottato, dal quale discende l’organigramma descritto nell’allegato 1, va
interpretato in questa logica. Di conseguenza, qualora da tale sperimentazione
non si producessero gli obiettivi sopra descritti, rimane ferma l’eventualità di un
ripristino del modello organizzativo originario dell’Azienda ULSS 16 descritto dal
presente atto aziendale.
In quest’ultima ipotesi, in particolare per quanto attiene i dipartimenti
dell’area amministrativa tecnica e professionale (il cui funzionamento è descritto
nell’allegato 2), il ripristino della organizzazione precedente si tradurrà
automaticamente nell’adozione del modello dipartimentale descritto nell’allegato
2 stesso e nell’allegato 4 per quanto attiene agli atti dei dirigenti responsabili.
6.1.2 l’Area vasta
La Giunta regionale del Veneto, con deliberazione n. 3456 del 5.11.2004, ha
tracciato le linee di indirizzo per la costituzione dell’area vasta con l’obiettivo di
procedere all’attuazione della programmazione in forma più organica, anche
attraverso atti amministrativi che consentano una collaborazione tra aziende
limitrofe al fine di ridurre il consumo di risorse e ottimizzare l’efficienza,
l’efficacia e l’appropriatezza di cura delle stesse, pur continuando a rispondere
alla crescente domanda di bisogni sanitari attraverso la garanzia dei LEA.
Con deliberazione n. 2846 del 12.09.2006 ha previsto una serie di azioni per
l’avvio, in ottica di area vasta, di attività finalizzate alla razionalizzazione ed alla
integrazione dei processi gestionali tecnico-amministrativi tra aziende del Sistema
Socio Sanitario Regionale e a tal fine sono state individuate cinque Aree vaste e le
relative aziende capofila ( nota regionale prot. 154168 del 16 marzo 2007); in
particolare la DGRV ha previsto che le Aziende sanitarie della provincia di
Padova formino l’area vasta padovana con capofila l’Azienda ULSS 16 di Padova
Tale obiettivo può essere raggiunto in particolare attraverso la condivisione
di processi gestionali volti a migliorare l’interazione tra aziende facenti capo ad
una stessa area, non solo relativamente ai processi tecnico-amministrativi, ma
32
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
anche per alcune funzioni, nonché attraverso un nuovo sistema di rapporti tra le
Aziende che compongono l’area vasta.
Tra i processi più significativi per i quali sono state già avviate soluzioni di
concentrazione e razionalizzazione in ambito sovra aziendale e di area vasta, va
inserito il processo di approvvigionamento e di logistica, nonché alcune attività
che rientrano nell’ambito dei processi sanitari ( accordi riduzione dei ricoveri a
livello provinciale, percorsi di area vasta di appropriatezza e governo della spesa
farmaceutica, cup provinciale ecc.)
Per quanto riguarda le altre attività che rientrano nell’ambito dei processi
tecnico- amministrativi ( gestione delle risorse umane, servizi tecnici e ingegneria
clinica, contabilità e finanza, affari legali, servizi di informatica, servizi
alberghieri), nonché per altri processi sanitari, sarà data attuazione ad un analogo
percorso relativamente al quale verranno predisposti specifici documenti di
programmazione.
6.2 le strutture
Per strutture si intendono le articolazioni interne dell’Azienda nell’ambito
delle quali sono aggregate competenze professionali e risorse (umane,
tecnologiche, strumentali) espressamente finalizzate all’assolvimento di specifiche
e definite funzioni, di amministrazione, di programmazione o di produzione di
prestazioni o servizi sanitari, la cui complessità organizzativa (numerosità e
variabilità delle risorse professionali, dimensione e sofisticazione del sistema
tecnico, costi di produzione) o la cui valenza strategica (interfaccia con istituzioni
o organismi esterni all’Azienda, volume delle risorse da allocare, livello di
interazione che caratterizza gli interventi) rendono opportuna l’individuazione di
una posizione con responsabilità organizzativa e di gestione delle risorse umane
tecniche e finanziarie assegnate.
Le strutture organizzative si distinguono strutture complesse e strutture
semplici.
6.2.1 le strutture complesse
Sono complesse quelle strutture che esercitano funzioni di amministrazione
per settori di attività o assicurano funzioni di produzione di prestazioni o servizi,
individuati come prioritari dalla programmazione regionale o locale e
riconducibili a discipline riconosciute a livello normativo e che mobilitano un
volume di risorse o un valore complessivo della produzione quantitativamente o
qualitativamente significativo.
Nell’ambito della configurazione aziendale e nel rispetto degli atti di
programmazione regionale, sono individuate come strutture complesse i
Dipartimenti, le Unità Operative, il Dipartimento di prevenzione, i Presidi
Ospedalieri e i Distretti sanitari.
In ogni caso l’individuazione delle strutture complesse è subordinata al
rispetto di alcuni presupposti:
• rispondenza delle funzioni agli atti di programmazione regionale;
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
• rispondenza alla normativa regionale in materia di accreditamento;
• necessità di gestione unitaria e di integrazione delle attività al fine di evitare la
frammentazione delle funzioni in ragione del miglioramento della qualità della
performance, nell’ottica del miglior utilizzo delle risorse assegnate;
• compatibilità con le risorse disponibili.
6.2.2 le strutture semplici
Sono strutture semplici le articolazioni interne all’azienda riconducibili ad
una linea di produzione chiaramente individuata, nell’ambito di quella assicurata
dalla/dalle struttura/e organizzativa/ complessa/e di riferimento.
Nell’ambito della configurazione organizzativa aziendale possono essere
individuate strutture semplici, sia interne ad una struttura complessa che a
valenza dipartimentale.
Fatta eccezione per le strutture semplici a valenza dipartimentale che saranno
individuate dagli atti di programmazione regionale (DGRV 3/CR/2002),
l’individuazione di nuove strutture semplici è condizionata, previa analisi
organizzativa, all’effettiva rispondenza a criteri di migliore flessibilità
organizzativa, di sviluppo di nuove tecniche e metodologie di intervento o di
contributo significativo alla qualificazione del servizio ed alla ottimizzazione delle
risorse, di positivo supporto alle strategie di continuità dell’assistenza (in area
sanitaria) e di semplificazione e razionalizzazione delle procedure (in area
amministrativa).
34
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
6.2.3 i dipartimenti
Il dipartimento si configura come struttura complessa che aggrega più
strutture complesse e/o semplici che, pur mantenendo la loro autonomia,
indipendenza e responsabilità, attraverso l’integrazione funzionale e
organizzativa delle risorse complessivamente assegnate, sono orientate a
perseguire obiettivi comuni assegnati dalla Direzione generale.
L’assetto strutturale dell’Azienda Ulss 16 di Padova prevede dipartimenti
strutturali, funzionali e interaziendali.
L’organizzazione e il funzionamento dei dipartimenti trova disciplina nel
regolamento aziendale che ne individua espressamente la composizione, gli
organismi e le modalità gestionali.
Ciascun direttore di dipartimento provvederà ad adottare un regolamento
sull’organizzazione del proprio dipartimento fermo restando i principi quadro
previsti nel regolamento aziendale.
Il regolamento per il funzionamento dei dipartimenti dell’area
amministrativa, tecnica e professionale è descritto nell’allegato 2
dipartimenti strutturali
Sono costituiti da unità operative complesse al fine di assicurarne la gestione
unitaria e favorire, attraverso l’integrazione delle competenze presenti, la ricerca
di efficacia e di efficienza in un ottica di ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse
complessivamente assegnate. Una UO non può far parte di più di un
dipartimento.
I dipartimenti istituiti sono di natura strutturale.
dipartimenti funzionali
Sono costituiti da unità operative che concorrono alla realizzazione di
obiettivi comuni, di natura interdipartimentale, e/o programmi di rilevanza
strategica. La durata del Dipartimento funzionale è correlata al raggiungimento
degli obiettivi prefissati o al mantenimento degli stessi.
I Dipartimenti raggiungono gli obiettivi attraverso:
• la valorizzazione e la responsabilizzazione in rapporto alla professionalità e
competenza degli operatori;
• un efficace ed integrato impiego delle risorse;
• la predisposizione di linee-guida e/o protocolli e/o percorsi con la definizione
dei livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni;
• l’adozione del metodo del lavoro interdisciplinare, della ricerca e del
confronto professionale.
35
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
6.3 LA DIREZIONE DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE
Alla direzione delle strutture organizzative dell’Azienda sono preposti
dirigenti ai quali vengono assegnati i relativi incarichi, secondo le procedure
previste in materia dalla vigente normativa, integrate dalle modalità individuate
nell’ambito del sistema organizzativo interno.
Il Direttore generale può conferire incarichi per l’espletamento di funzioni di
particolare rilevanza e di interesse strategico mediante la stipula di contratti a
tempo determinato secondo le modalità e procedure di cui all’art. 15 septies,
decreto legislativo 229/99, comma 1 e 2.
Le funzioni attribuite alla dirigenza sono descritte nell'
allegato 3 e le modalità
di realizzazione degli atti proposti dai dirigenti nell'
allegato 4.
6.4 TIPOLOGIE DI INCARICHI DI DIREZIONE E MODALITA’ DI
CONFERIMENTO
6.4.1. incarichi di direzione di struttura complessa
Nel conferimento degli incarichi dirigenziali del ruolo sanitario si applicano
le disposizioni di cui al decreto legislativo 229/99, le disposizioni dei CCNL
unitamente alle indicazioni regionali in materia.
Nel conferimento degli incarichi dirigenziali del ruolo amministrativo,
tecnico, professionale si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo
165/01, le disposizioni dei CCNL unitamente alle indicazioni regionali in materia
6.4.2. Incarichi di direzione di struttura semplice
Ai dirigenti dopo 5 anni di attività possono essere conferiti dal Direttore
generale incarichi di struttura semplice, a seguito di valutazione positiva da parte
del Collegio tecnico, su proposta del responsabile di struttura di appartenenza ,
con atto scritto e motivato.
6.4.3. Incarichi di natura professionale anche di alta specializzazione,di
consulenza di studio di ricerca, ispettivi di verifica e di controllo e di
coordinamento
Si identificano quali articolazioni funzionali delle strutture connesse al
riconoscimento di elevate competenze tecnico professionali che producono servizi
o prestazioni quali-quantitative complesse nell’ambito di una determinata
disciplina o dell’organizzazione interna delle strutture cui afferiscono.
Si individuano inoltre incarichi professionali di coordinamento definibili
all’interno degli incarichi di natura professionale anche ad alta specializzazione di
consulenza, di studio e ricerca, ispettivi, di verifica e di controllo che hanno
valenza e contenuto di carattere prevalentemente gestionale interno alle strutture.
Tra strutture semplici ed incarichi di natura professionale anche di alta
specializzazione, di consulenza di studio, di ricerca, ispettivi di verifica e di
controllo e, nell’ambito degli incarichi di alta specializzazione, gli incarichi di
coordinamento, non esiste rapporto gerarchico, conseguentemente l’eventuale
36
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
rapporto di sovra o sotto ordinazione gerarchica, discende esclusivamente dalla
graduazione delle funzioni in relazione alla definizione dell’assetto organizzativo
aziendale.
6.4.4. Incarichi di natura professionale conferibili ai dirigenti con meno di
cinque anni di anzianità
Gli incarichi di natura professionale di cui al presente punto sono conferibili
dall’Azienda su proposta del responsabile della struttura di appartenenza,
decorso il periodo di prova, con atto scritto e motivato e ad integrazione del
contratto individuale.
6.4.5 La retribuzione di posizione
L’Azienda, attraverso una metodologia trasparente e basata su elementi di
oggettività, definisce la mappatura complessiva e la graduazione delle singole
posizioni di cui necessita, coerentemente con gli obiettivi strategici e i valori posti
a fondamento della propria missione. La retribuzione di posizione è una
componente del trattamento economico dei dirigenti che, in relazione alla
graduazione delle funzioni, è collegata all’incarico agli stessi conferito ex art. 27
CCNL 1998/01. La retribuzione di posizione è composta da una parte fissa e da
una parte variabile e dalla quota aggiuntiva variabile definita aziendalmente. A
parità di graduazione delle funzioni la retribuzione di posizione dei dirigenti
deve essere identica. Nel conferimento dell’incarico di direttore di dipartimento
ovvero di incarichi che, pur non configurandosi con tale denominazione,
ricomprendano secondo l’atto aziendale più strutture complesse, per la
retribuzione di posizione – parte variabile – del dirigente interessato è prevista
una maggiorazione fra il 35% e il 50%.
I criteri di graduazione degli incarichi nonché i coefficienti relativi al loro
peso economico trovano disciplina nel regolamento aziendale per la graduazione
degli incarichi.
6.4.6 il conferimento degli incarichi al personale universitario
L’Azienda Ulss 16 mantiene un rapporto convenzionale con l’Università degli
Studi di Padova , la cui convenzione disciplina i rapporti tra quest’ultima e alcune
Unità Operative dell’Azienda stessa.
Se gli incarichi al personale di cui sopra sono conferiti a professori o
ricercatori universitari, restano ferme le modalità sopra indicate con le seguenti
integrazioni:
• Il conferimento (e la revoca) degli incarichi di struttura complessa a
direzione universitaria sono di competenza del Direttore generale d’intesa
con il Rettore, e viene effettuato senza esperimento delle procedure di cui
all’art.15 ter, comma 2, del Decreto legislativo.502/92 e s.i.m., fermo restando
l’obbligo dei requisiti di cui al DPR 484/97;
• Il conferimento (e la revoca) degli incarichi di struttura semplice e degli
incarichi di natura professionale è di competenza del Direttore generale,
sentito il Rettore, su proposta del responsabile della struttura complessa di
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
appartenenza, previo accertamento della sussistenza delle condizioni e dei
requisiti di cui agli artt. 15, 15 bis e 15 ter Decreto legislativo.502/92 e s.i.m.
(art.5, commi 4 e 6 Decreto legislativo.517/99);
L’Azienda si riserva di apportare all’assetto strutturale della propria
organizzazione le integrazioni e le modifiche che si rendessero necessarie ed
opportune per la migliore organizzazione dei servizi e per l’adeguamento della
funzionalità degli stessi all’evolversi della normativa, della ricerca e della
didattica, delle conoscenze tecniche, scientifiche e delle tecnologie.
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Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
6.5 IL SERVIZIO DI ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE
E’ il servizio che unitamente alla struttura farmaceutica ospedaliera assicura i
seguenti compiti cosi sintetizzabili:
•
Preparazioni galeniche secondo le norme previste dalla Farmacopea
ufficiale;
•
Acquisizione, distribuzione e controllo quali-quantitativo di farmaci ,
presidi di uso comune e medicazioni, gestiti a scorta; ai Reparti, Servizi
Territoriali, e ai dipartimenti.
•
Acquisizione e distribuzione dei dispositivi medici registrati, gestiti in
transito;
•
Informazione al personale sanitario ospedaliero e territoriale, ad enti ed
istituzioni sul farmaco, sui materiali utilizzati e sulle norme di prescrizione.
•
Controllo, vigilanza e attività ispettiva. sulle farmacie del territorio.
•
Certificazione delle farmacie e dei farmacisti territoriali.
•
Gestione, controllo raccolta e distruzione degli stupefacenti.
6.6 IL SERVIZIO PER LE PROFESSIONI SANITARIE
Il servizio delle professioni sanitarie assicura la programmazione, la gestione
e l’erogazione delle prestazioni assistenziali garantite dal personale
infermieristico, tecnico-sanitario, ostetrico, della riabilitazione, della prevenzione
e dagli operatori di supporto.
In relazione all’articolazione delle attività ospedaliere e territoriali, si
individua una struttura semplice interaziendale denominata “Servizio delle
professioni sanitarie” con un assetto organizzativo che risponda ai principi della
responsabilizzazione diffusa, del decentramento organizzativo, del rispetto dei
ruoli di governo, produzione e committenza assegnati ai vari livelli.
Il servizio delle professioni sanitarie è una struttura dell’azienda alla quale
compete la determinazione del fabbisogno, la programmazione, la formazione
permanente del personale indicato dall’allegato 5, sostenere il processo di
valutazione e miglioramento continuo delle procedure di assistenza
infermieristica e le relative attività di ricerca applicata.
Il Dirigente della struttura interaziendale servizio delle professioni sanitarie è
posto in staff al Direttore sanitario e risponde del perseguimento degli obiettivi
aziendali, dell'
assetto organizzativo complessivo del Servizio e della gestione del
budget affidatogli.
39
TITOLO VII
le risorse umane
7.1 LA GESTIONE DEL PERSONALE
L’Amministrazione riconosce nel personale la risorsa primaria dell’Azienda e
si impegna a valorizzare e motivare i propri dipendenti attraverso i seguenti
strumenti:
- coinvolgimento nei processi organizzativi e condivisione degli obiettivi
aziendali
- introduzione di un sistema di valutazione permanente
- sviluppo di carriera flessibile
- aggiornamento e formazione come metodo permanente per assicurare il
costante adeguamento delle conoscenze e delle competenze
- istituto incentivante finalizzato a premiare la produttività individuale
Le forme di acquisizione del personale a tempo indeterminato e a tempo
determinato sono assoggettate ai vincoli di legge nazionale e regionale.
7.2 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
La formazione e l'
aggiornamento continuo del personale costituiscono
elementi strategici dell'
Azienda
Le risorse per detto istituto sono riportate in bilancio in base al contenuto del
CCNL e delle direttive regionali.
L'
Azienda Ulss 16 a tal fine predispone un piano di formazione del personale
tenendo conto dei fabbisogni rilevati, delle competenze necessarie in relazione
agli obiettivi, della programmazione delle assunzioni e delle innovazioni
normative e tecnologiche, nonché, delle esigenze di formazione continua del
personale sanitario alla luce del decreto legislativo 229/99.
7.3 I RAPPORTI CON LE OO.SS.
I rapporti con le OO.SS. rappresentano, per l’Azienda, uno strumento
indispensabile per la corretta gestione e valorizzazione della risorsa umana.
Il sistema delle relazioni sindacali è strutturato in modo coerente con le
finalità di contemperare l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle
condizioni di lavoro e alla crescita professionale, con l’esigenza di incrementare e
di mantenere elevata l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati alla collettività.
I rapporti con le OO.SS. sono regolati dai CCNL che individuano le materie
oggetto di contrattazione, concertazione, consultazione e informazione.
41
TITOLO VIII
la programmazione
8.1 STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE
La Direzione generale dell’Azienda elabora le linee strategiche per il governo
del sistema dei servizi socio-sanitari sulla base degli atti di indirizzo e dei principi
contenuti nel Piano Sanitario Nazionale, nel Piano Socio-Sanitario Regionale e
sugli altri atti di programmazione adottati dalla Regione Veneto e tenendo conto
del Piano di Zona approvato dalla Conferenza dei Sindaci.
Le linee strategiche vengono esplicitate nel Piano Strategico, adottato dal
Direttore generale, in cui gli obiettivi e gli indirizzi di gestione sono articolati in
piani, programmi e progetti. I piani definiscono le finalità, gli indirizzi, gli
obiettivi dell’ Azienda e individuano le azioni programmatiche conseguenti. I
programmi e i progetti sono strumenti attuativi dei piani e consistono in una o
più azioni definite e collegate a specifici obiettivi.
Il Piano Strategico ha durata e scadenza corrispondenti a quelle del Piano
Socio-Sanitario Regionale.
Per qualificare le scelte finalizzate all’integrazione socio-sanitaria è necessario
garantire unitarietà al processo programmatorio e rendere compatibili le scelte
previste dal Piano di zona (ex art. 19, L. 328/2000) e dal Programma delle attività
territoriali (ex art. 3/quater Decreto legislativo. 502/92 s.m.i.).
Il Piano di zona, infatti, è indicato dalla normativa regionale quale principale
strumento di integrazione delle politiche sanitarie e sociali. Il Programma delle
attività territoriali precisa i bisogni di salute prioritari e gli interventi sanitari e
socio-sanitari necessari per affrontarli e definisce in modo organico sia le attività
sanitarie e socio-sanitarie assicurate a livello distrettuale, sia il coordinamento di
tali attività con quelle dei dipartimenti e dei servizi aziendali.
L’Azienda Ulss, pertanto, favorisce la collaborazione con gli Enti Locali
diretta alla promozione e alla tutela della salute delle persone e delle famiglie ed,
in particolare, concorre con la Conferenza dei Sindaci alla definizione del Piano di
zona e ne recepisce i contenuti all’interno del Piano attuativo locale.
8.2 I SERVIZI SOCIALI
Gli uffici e i servizi che afferiscono alla Direzione dei servizi sociali
collaborano con il Direttore Sociale nelle funzioni di:
direzione e coordinamento delle attività socio-sanitarie relative alle aree
materno-infantile, anziani, disabilità, salute mentale, dipendenze, HIV, malati
terminali;
realizzazione, in accordo con i Comuni, di un sistema integrato di
programmazione ed erogazione di servizi sociali e ad alta integrazione sociosanitaria, concertato con tutti i soggetti del territorio.
Le attività degli uffici e dei servizi che afferiscono alla Direzione dei servizi
sociali sono orientate sulle seguenti linee di sviluppo:
43
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
individualizzazione dei percorsi definiti per i soggetti seguiti dai servizi
elaborando, a partire dalle risorse e con il coinvolgimento attivo della persona e
della famiglia, progetti personalizzati finalizzati al sostegno e alla promozione
dell’autonomia;
promozione dei processi che sostengono, in particolare, l’integrazione fra
sociale, socio-sanitario, sanitario, educativo/scolastico;
sviluppo della collaborazione tra soggetti pubblici e soggetti del privato
sociale, nonché del lavoro di comunità,
innovazione, quale risposta ai bisogni emergenti e sperimentazione di nuove
modalità di risposta efficaci, efficienti ed appropriate;
sviluppo del lavoro per progetti, con specifica attenzione alle fasi di
monitoraggio e di valutazione;
promozione di processi di miglioramento continuo della qualità erogata e
percepita.
Nell’organigramma di cui all’allegato n. 1 è descritta l’articolazione
organizzativo-funzionale dei servizi sociali.
8.3 BILANCI
Le scelte programmatiche adottate in riferimento al Piano Strategico, e agli
altri strumenti della programmazione, vengono tradotte in termini economici,
finanziari e patrimoniali nel Bilancio Pluriennale di Previsione che ha durata
corrispondente a quella del Piano Strategico ed è annualmente aggiornato per
scorrimento. Il Bilancio Pluriennale di Previsione, redatto secondo le indicazioni
regionali, è articolato per anno e rispetto alle fondamentali strutture dell’
Azienda, con separata evidenza dei servizi sociali.
Il Bilancio Economico Preventivo, redatto con cadenza annuale, dà
dimostrazione analitica del previsto risultato economico complessivo ed è
articolato secondo le fondamentali strutture dell’ Azienda, con separata evidenza
dei servizi sociali, ed è corredato da una relazione del Direttore generale.
Il Bilancio Pluriennale di Previsione ed il Bilancio Economico Preventivo sono
approvati dal Direttore generale e trasmessi alla Giunta Regionale entro dieci
giorni dalla loro adozione.
8.4 GESTIONE PER BUDGET
L’Azienda attua la divisione delle funzioni di indirizzo politicoamministrativo, assegnate al Direttore generale, dalle funzioni di gestione
finanziaria, tecnica ed amministrativa riservate ai dirigenti. A questi è
riconosciuta autonomia gestionale ed operativa cui è collegata una diretta
responsabilizzazione sui risultati raggiunti in relazione alle risorse impiegate.
Tale principio si attua attraverso la gestione per budget delle risorse
disponibili, che vengono assegnate alle varie articolazioni aziendali, per il
raggiungimento delle finalità definite dai documenti di programmazione,
secondo una struttura che comprende:
a) il Documento di Direttive;
b) il Budget generale;
c) i Budget delle Strutture;
44
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
d) i Budget di Centro di Responsabilità.
Il Direttore generale, coadiuvato dal Direttore amministrativo, dal Direttore
sanitario e dal Direttore dei servizi sociali, sulla base delle indicazioni della
programmazione regionale e locale, supportato dal Collegio di Direzione, redige
il Documento di Direttive, che rappresenta il raccordo sistematico tra gli
strumenti della programmazione e la gestione per budget, in cui sono definiti, per
l’anno di riferimento, gli obiettivi generali dell’Azienda, le linee guida, i criteri, i
vincoli e i parametri per la formulazione dei documenti di budget.
Partendo da tali indicazioni, le strutture aziendali (ospedale, Distretti,
Dipartimento Prevenzione e Servizi Generali con separata evidenza dei servizi
sociali) coadiuvano le aree dipartimentali aziendali nel definire, in collaborazione
con i responsabili dei centri di responsabilità afferenti, programmi e progetti
operativi e formulano una proposta di budget con il supporto del controllo di
gestione e degli altri servizi interessati. La Direzione Aziendale negozia con il
dirigente
responsabile
del
singolo
Centro
di
Responsabilità
(struttura/dipartimento/unità operativa) i risultati da conseguire, le attività da
svolgere e le risorse da assegnare. L’insieme dei budget approvati va a formare il
Budget generale dell’ Azienda che si allega al Bilancio Economico Preventivo.
Il Budget generale riguarda l’attività di previsione dell’intera azienda e
collega i risultati previsti per tutti i Centri di Responsabilità ai volumi di attività
da erogare ed alle risorse da impiegare (correlazione tra risorse e risultati). Si
articola in budget economico, budget finanziario e budget patrimoniale. Esso
costituisce allegato necessario al Bilancio Economico Preventivo.
L’attività di monitoraggio sull’utilizzo delle risorse impiegate e sui risultati
ottenuti consente di verificare che l’andamento della gestione sia in linea con gli
obiettivi previsti e, nel caso, adottare le misure correttive necessarie. L’attività di
budgeting, nel percorso di negoziazione sopra delineato, comporta
l’individuazione degli obiettivi per le diverse articolazioni aziendali
(struttura/dipartimento/unità operativa), che rappresentano la base per la
costruzione del sistema premiante sia del personale dirigente che del comparto, al
fine di responsabilizzare tutti gli operatori sul piano dei risultati e dell’efficienza e
dell’efficacia dei comportamenti adottati.
8.5 IL CONTROLLO DI GESTIONE
Il Controllo di Gestione è obbligatorio ai sensi della normativa nazionale e
regionale.
Gli strumenti del Controllo di Gestione sono: piani e programmi aziendali, la
contabilità analitica e il budget.
I budget del controllo di gestione, riferiti ai centri di responsabilità, devono
prevedere costi e ricavi. I distretti e i presidi ospedalieri devono avere un proprio
budget i cui costi e ricavi devono coincidere con quelli del bilancio aziendale.
8.6 SISTEMA INFORMATIVO E CONTABILE
L’Azienda si avvale di un sistema informativo idoneo alla gestione aziendale,
nelle sue molteplici funzioni amministrative, gestionali e tecniche, indispensabile
oltre che per gli organi e organismi aziendali anche per i rapporti con la Regione.
45
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
La gestione integrata delle tecnologie, vale a dire dei sistemi informativi e delle
apparecchiature biomediche o altre risorse tecnologiche, costituisce una leva
strategica nella programmazione e nel corretto svolgimento delle attività
aziendali.
46
TITOLO IX
il sistema dei controlli interni
9.1 IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Il sistema dei controlli interni, a supporto del sistema di gestione, è costituito
dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative
finalizzate ad assicurare la realizzazione delle strategie aziendali e il
perseguimento degli obiettivi di seguito indicati:
•
efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
•
salvaguardia delle attività aziendali;
•
affidabilità ed integrità delle informazioni gestionali e contabili;
•
legalità e compatibilità ai principi, indirizzi, direttive definite dai
diversi livelli di governo e di programmazione del sistema dei servizi
sanitari.
In conformità delle disposizioni di cui al decreto legislativo 286/99, si ritiene
necessario attivare i sistemi di controllo e valutazione di seguito specificati:
a. Valutazione e controllo strategico finalizzato alla valutazione della
appropriatezza, della coerenza e compatibilità delle scelte effettuate in sede di
programmazione, committenza, predisposizione e monitoraggio di piani,
determinazioni, strumenti inerenti all’esercizio dell’indirizzo politico amministrativo e della funzione di governo della Direzione generale, nonché
al controllo di efficacia e qualità della performance. Tale tipologia di controllo,
per la sua natura intrinseca, fa capo ad un soggetto esterno all’azienda,
ancorché sempre naturalmente inserito nel servizio sanitario, e cioè la Regione
(DGRV 3415/2002).
L’attività di valutazione e controllo strategico si configura come attività
riservata ed è pertanto sottratta alla disciplina del diritto di accesso di cui alla
L.241/90 in quanto correlata alla emanazione di atti di amministrazione generale,
di pianificazione e di programmazione.
b. Controllo di gestione, finalizzato alla verifica dell’efficienza, della efficacia e
dell’economicità della gestione ai fini dell’ottimizzazione, anche mediante
tempestivi interventi di correzione, del rapporto tra risorse impiegate e
47
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
risultati conseguiti. Per l’espletamento delle suddette funzioni l’Azienda ha
provveduto a definire:
•
la struttura Controllo di gestione, in staff alla Direzione generale, cui
compete la progettazione e la gestione del controllo, nonché le strutture,
a livello delle quali viene effettuata la verifica nei termini sopra indicati
(piano dei centri di responsabilità);
•
le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e delle risorse
necessarie al loro raggiungimento;
•
le modalità di rilevazione, i criteri di imputazione dei costi tra i centri di
responsabilità individuati e gli indicatori per la misurazione dei risultati
raggiunti in relazione alle risorse impiegate;
•
la frequenza di rilevazione delle informazioni (report).
c. Controllo e valutazione delle prestazioni del personale con qualifica
dirigenziale. La valutazione del personale dirigenziale viene effettuata sulla
base di criteri prestabiliti che rappresentano gli strumenti per la misurazione
dei
risultati
conseguiti
rispetto
ai
risultati
attesi
nell’area
tecnico/professionale, nei rapporti istituzionali, nell’area organizzativa e
gestionale, nell’area economica, nonché per la valutazione degli aspetti
qualitativi delle prestazioni che costituiscono il valore aggiunto dello stile
manageriale e culturale espresso nell’esercizio delle funzioni assegnate. Le
funzioni di controllo e valutazione competono, secondo le rispettive
competenze, ai Collegi Tecnici ed al Nucleo di Controllo Interno nei modi e nei
limiti previsti dalla normativa ex Decreto legislativo.502/92 e s.i.m. e Decreto
legislativo.286/99. Diversamente dall’area contrattuale del personale non
dirigenziale, per i dirigenti non è stato stipulato un Contratto Integrativo
Aziendale. Perciò, ogni materia che il CCNL rinvia ad una regolamentazione
in sede aziendale, è disciplinata da vari accordi stipulati con le OO.SS., tra i
quali si fa menzione del regolamento sull’affidamento e la revoca degli
incarichi e il regolamento disciplinante il Collegio Tecnico. L’Azienda Ulss 16
assume un ruolo attivo nel programmare e gestire le carriere dei propri
dirigenti. Allo scopo di identificare la graduazione degli incarichi conferibili si
applicano i seguenti due gruppi di criteri:
1. di carattere strutturale che si identificano con la tipologia di incarico conferito
al dirigente, considerando sia la dimensione della struttura e sue articolazioni sia
la complessità che l’incarico conferito riveste all’interno della struttura stessa;
48
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
2. di carattere funzionale in cui gli elementi presi ad esame tendono ad
individuare le peculiarità che caratterizzano l’incarico stesso.
Ad ogni criterio di graduazione viene attribuito un coefficiente numerico che
andrà a determinare la retribuzione di posizione complessiva.
d. Controllo di regolarità amministrativa e contabile, finalizzato a garantire il
rispetto della legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa. Ai
sensi di quanto previsto dall’art.2 Decreto legislativo.286/99, le attività relative al
controllo interno di regolarità amministrativa e contabile sono svolte dal Collegio
Sindacale con il supporto delle strutture organizzative, di volta in volta coinvolte
nelle verifiche.
L’attività di controllo amministrativo e contabile viene esercitata mediante
verifiche periodiche:
• sull’applicazione delle norme (controllo di legittimità) va effettuato sugli atti
dei quali il Collegio venga a conoscenza durante la sua attività;
• sulla regolare tenuta dei libri contabili (libro giornale, del libro degli inventari e
le altre scritture contabili previste dalla legge);
• sull’affidabilità, compiutezza e correttezza delle procedure e delle scritture
contabili per accertare la corretta e sostanziale corrispondenza delle
registrazioni contabili, scelte a campione, con i relativi supporti documentali e
con gli accadimenti sottostanti, oltre che la regolarità nelle modalità di tenuta
dei libri;
• sugli adempimenti relativi agli obblighi fiscali attraverso il controllo dei
versamenti delle imposte, delle ritenute, dei versamenti previdenziali ed
assistenziali e l’accertamento circa la tempestività e la regolarità delle relative
registrazioni nei libri o registri obbligatori;
• sulla regolarità formale dei singoli atti di gestione (vigilanza sulla gestione
economica, finanziaria e patrimoniale);
• sul rispetto dei principi della revisione contabile.
In coerenza con il principio di prevalenza delle decisioni dell’organo
gestionalmente responsabile, si escludono le verifiche da parte del Collegio in via
preventiva
L’attività di controllo amministrativo e contabile è finalizzata a verificare il
rispetto degli obblighi di natura formale e alla ricerca di situazioni fraudolente. In
ogni caso spetta al Collegio Sindacale segnalare al Direttore generale le carenze
riscontrate, perché vengano eliminate al più presto, verificando successivamente
che ciò sia stato effettuato, salvo i casi di rilevata responsabilità contabile nei quali
esso è tenuto a riferire alla Corte dei Conti
Il sistema di programmazione e controllo è aderente al modello organizzativo
adottato e tende a realizzare la più significativa espressione dell’integrazione
49
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
operativa, fra la Direzione generale e tutte le articolazioni organizzative interne
all’Azienda e, attribuendo significato strategico alla responsabilizzazione dei
professionisti, riconosce nel contributo partecipativo degli stessi lo strumento
essenziale per la realizzazione delle finalità istituzionali.
9.2 GLI ORGANISMI DI VERIFICA
Gli organismi preposti alle attività di verifica sono:
•
Il Nucleo di Controllo Interno ai sensi del decreto legislativo 286/99 e in
sostituzione del Nucleo di Valutazione;
•
I Collegi Tecnici.
Gli organismi di verifica rispondono dei risultati della loro attività esclusivamente
al Direttore generale.
9.3 IL NUCLEO DI CONTROLLO INTERNO
Il Nucleo di Controllo Interno (N.C.I.) è l’organismo collegiale preposto alla
valutazione delle attività e dei risultati dei dirigenti (Decreto legislativo.286/99).
Il Direttore generale provvede alla costituzione e alla nomina del N.C.I. con
proprio atto.
Considerato il processo di integrazione in atto tra l’Azienda Ulss 16 e l’Azienda
Ospedaliera è stato istituito, d’intesa con il Direttore generale dell’Azienda
Ospedaliera, un unico Nucleo di Controllo Interno con la seguente composizione:
1. Il Direttore amministrativo dell’Azienda Ulss 16;
2. Il Direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera;
3. Il Direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera;
4. Il Direttore sanitario dell’Azienda Ulss 16;
5. Il Direttore dei servizi sociali dell’Azienda Ulss 16;
6. Un rappresentante dell’Università degli Studi di Padova designato dal Rettore.
9.4 ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE DEL NUCLEO DI CONTROLLO
INTERNO
Il Nucleo di Controllo Interno interviene nei processi di valutazione di seguito
indicati:
50
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
a. valutazione dei risultati di gestione in conformità agli obiettivi predefiniti che
si estrinseca nelle sotto indicate attività:
•
analisi, preventiva e successiva della congruenza e/o degli eventuali
scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi
prescelti (valutazione circa l’adeguatezza degli obiettivi), le scelte
operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali utilizzate
per la realizzazione degli obiettivi (valutazione dei risultati di gestione),
nonché nella identificazione degli eventuali fattori ostativi;
•
tempestiva comunicazione al Direttore generale, in caso di anomalie o
significativi scostamenti, tra programmazione e attuazione, rilevati
nell’espletamento dell’attività di cui al precedente capoverso.
b. valutazione delle prestazioni e del potenziale del personale, sia dell’area della
dirigenziale che dell’area comparto. Per l’area comparto l’attività del N.C.I. si
estrinseca nel fornire il necessario supporto ai Direttori e ai Dirigenti nei
rispettivi ambiti di competenza.
9.5 I COLLEGI TECNICI
I Collegi Tecnici sono organismi che, nell’ambito del processo di valutazione del
personale dirigente dell’area medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale,
ed amministrativa, sono preposti alle verifiche riguardanti le attività professionali
svolte e i risultati conseguiti.
I Collegi Tecnici sono nominati dal Direttore generale e le composizioni variano
in relazione alle specifiche discipline specialistiche di volta in volta oggetto di
valutazione.
I Collegi Tecnici costituiti procedono alla verifica:
a. delle attività professionali svolte e dei risultati conseguiti da parte di tutti i
dirigenti, indipendentemente dall’incarico conferito, con cadenza triennale;
b. dei dirigenti titolari di incarico di direzione di struttura complessa o semplice
alla scadenza dell’incarico loro conferito;
c. dei dirigenti di nuova assunzione ai fini del conferimento di incarico, al
termine del primo quinquennio di servizio;
Fermo restando i principi generali contenuti nel decreto legislativo 229/99 e nei
CCNL 1998/2001 di entrambe le aree della dirigenza, la composizione e il
51
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
funzionamento dei Collegi Tecnici trovano disciplina nei rispettivi Regolamenti
aziendali.
9.6 LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEL COMPARTO
L’art. 4 del CCNL 1998/01 stabilisce che in sede aziendale le parti stipulano il
contratto collettivo integrativo utilizzando le risorse di fondi di cui agli artt. 38 e
39 e regolamentando, tra le varie materie:
♦ i sistemi di incentivazione del personale sulla base di obiettivi, programmi
e progetti di incremento della produttività e di miglioramento della qualità
del servizio, con la definizione di criteri generali per la valutazione e la
ripartizione delle risorse del fondo della produttività
♦ i programmi annuali e pluriennali dell’attività di formazione professionale,
riqualificazione e aggiornamento del personale per adeguarlo ai processi di
innovazione
♦ i criteri generali per la definizione delle procedure per le selezioni per i
passaggi all’interno
di ciascuna categoria e il comportamento ed
integrazione dei criteri per la progressione economica orizzontale.
Il CCNL prevede l’istituzione di posizioni organizzative che richiedono lo
svolgimento di funzioni con assunzione diretta di responsabilità. La graduazione
delle funzioni è definita da ciascuna azienda in base a criteri prestabiliti.
L’Azienda Ulss 16 nella graduazione delle funzioni tiene conto dei seguenti
elementi:
♦ livello di autonomia e responsabilità;
♦ grado di specializzazione richiesta dai compiti affidati;
♦ entità delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e strumentali
direttamente gestite;
♦ valenza strategica della posizione rispetto agli obiettivi aziendali.
Il risultato delle attività svolte dai dipendenti cui siano stati attribuiti incarichi di
funzione è soggetto a specifica e periodica valutazione di cadenza non inferiore
all’anno. In caso di valutazione negativa, il nucleo di controllo interno, prima
della definitiva formalizzazione, acquisisce in contraddittorio le considerazioni
del dipendente. La revoca dell’incarico comporta la perdita dell’indennità di
funzione da parte del dipendente titolare.
52
Azienda Ulss 16 di Padova – Regione del Veneto atto aziendale di organizzazione e funzionamento
La metodologia di valutazione è affidata, come abbiamo già visto, alla
contrattazione aziendale. L’Azienda ha avviato un processo di valutazione del
personale con lo scopo di valorizzare le capacità individuali stipulando una
Scheda di Valutazione Aziendale Permanente negoziata con le OO.SS. La Scheda
di Valutazione viene utilizzata ai fini dell’applicazione dell’istituto incentivante e
della progressione economica orizzontale. L’utilizzo della Scheda di Valutazione
nel sistema incentivante è basato sul raggiungimento degli obiettivi di budget sia
a livello di Unità Operativa, sia a livello individuale.
9.7 IL SERVIZIO ISPETTIVO
L’art. 1, comma 62, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 ha previsto che ogni
Amministrazione Pubblica costituisca un Servizio Ispettivo interno per
l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni contenute nei commi da 56 a 65
dell’art. 1 della citata legge n. 662/1996.
Il decreto ministeriale 28 febbraio 1997 recante norme in materia di “attività libero
professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria del Servizio
sanitario nazionale” ha esteso il controllo del Servizio Ispettivo – attraverso
un’apposita sezione – anche ai medici che svolgono attività libero professionale
per l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni in materia di incompatibilità
da parte del personale dipendente.
In esecuzione della predetta disciplina questa Azienda ULSS n. 16 ha attivato il
Servizio ispettivo. Le attività del Servizio Ispettivo sono finalizzate:
a. all’accertamento dell’osservanza delle disposizioni contenute nei commi da
56 a 65 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive
disposizioni;
b. all’accertamento, tramite una apposita Sezione preposta, dell’osservanza
delle disposizioni sulle incompatibilità da parte del personale dipendente
così come previsto dal D.M. 28 febbraio 1997 in materia di “Attività libero
professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria del
Servizio sanitario nazionale”;
c. all’accertamento dell’osservanza delle disposizioni sulle incompatibilità da
parte del personale a rapporto convenzionale ai sensi dei Decreti del
Presidente della Repubblica n. 270/2000 e 272/2000.
Il Servizio Ispettivo si dota di un regolamento che disciplina il funzionamento e la
composizione.
53
TITOLO X
la partecipazione dei cittadini
LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
Proprio in quanto il nuovo sistema dei controlli interni (decreto legislativo
286/99) ha il preciso scopo di indurre una maggiore attenzione ai risultati, agli
obiettivi, alla misurazione costi-benefici, appare indispensabile affiancare la
progettazione del sistema di controllo interno e valutazione in Azienda, con il
miglioramento della qualità delle prestazioni allo scopo di assicurare, in aggiunta
all’efficienza del sistema, la tutela degli utenti e la loro partecipazione. L’Azienda
Ulss 16 di Padova riconosce la centralità del cittadino, quale titolare del diritto alla
tutela della salute, nella definizione delle prestazioni sanitarie e nella fruizione dei
servizi stessi. A tal fine assicura la partecipazione dell’utente, singolo o tramite le
associazioni di volontariato e di tutela dei diritti, alle fasi di programmazione
delle attività, valutazione della qualità dei servizi, tutela dei diritti degli utenti,
nel rispetto del D. Lgs. 502/92 e successive modifiche. L’Azienda Ulss 16 in
questa ottica garantisce il costante impiego dei principali strumenti organizzativi
normativamente previsti in materia di partecipazione: la Carta dei Servizi e
l’U.R.P. In particolare:
•
•
la Carta dei Servizi è l’espressione formale del patto sulla qualità dei
servizi offerti e sul loro costante miglioramento, stipulato tra l’Azienda
e i cittadini, la Carta dei Servizi è consultabile nel sito intranet
(http://intra.ulss16.padova.it);
l’U.R.P., l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, verifica, all’interno del
sistema di qualità dell’Azienda Ulss 16, la percezione della qualità delle
prestazioni erogate individuando idonei e adeguati strumenti per
l’ascolto dell’utenza e la comunicazione con i cittadini e le associazioni
di volontariato e di tutela dei diritti.
55
TITOLO XI
acquisizione beni e servizi
ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
L’ attività contrattuale, complessivamente intesa, dell’Azienda ULSS 16 oltre che
rispettare i principi della programmazione annuale degli acquisti dei beni e della
fornitura dei servizi, della coerenza con il sistema bugetario, della trasparenza e
della massima concorrenzialità, deve perseguire costantemente gli obiettivi di
efficacia, efficienza ed economicità.
Con il Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 "Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2006 Supplemento Ordinario n. 107) è stato abrogato l’articolo 3, comma 1 ter, del
Decreto legislativo n° 502/1992 che prevedeva la disciplina degli acquisti di beni e
servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria con norme privatistiche.
Di conseguenza il nuovo quadro normativo per tali acquisizioni è definito
dall’articolo 15 “Lavori, servizi e forniture in economia” del codice e dal DPR
384/2001 “regolamento e semplificazione dei procedimenti di spese in economia”
L'
allegato 6 “Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e lavori in economia”
definisce, chiaramente e nei dettagli, l'
attività di acquisizione di beni e servizi
presso l'
Azienda ULSS 16
NORME DI RINVIO
Per quanto non contemplato nel presente atto aziendale, si rinvia alle leggi
fondamentali di riforma del Servizio Sanitario Nazionale (Decreto legislativo.
502/92 e successive modifiche e integrazioni), della riorganizzazione
amministrativa e del pubblico impiego (Decreto legislativo.165/2001 e successive
modifiche e integrazioni), alle leggi regionali di riordino del SSR e ai contenuti dei
Contratti nazionali di lavoro.
57
ALLEGATI
allegato 1:
organigrammi dell’Azienda ULSS 16
pag. 61
allegato 2:
regolamento per il funzionamento dei dipartimenti dell’area amministrativa, tecnica e
professionale
pag. 75
allegato 3
individuazione delle funzioni attribuite alla dirigenza amministrativa, tecnica e
professionale
pag.79
allegato 4
atti dei dirigenti responsabili
pag.81
allegato 5
servizio delle professioni sanitarie
pag. 83
allegato 6
regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e lavori in economia
pag. 85
59
ALLEGATO 1
ORGANIGRAMMA
AZIENDA U.L.S.S. N°
16 PADOVA
61
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
organi e organismi
Conferenza dei Sindaci
Rappresentanza
DIRETTORE GENERALE
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
DIRETTORE SANITARIO
Collegio Sindacale
DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI
Nucleo di Valutazione
Collegio Tecnico
Conferenza dei Servizi
Collegio di Direzione
Consiglio dei Sanitari
Direttore di Presidio
Coordinatore dei Distretti S.S.
Direttore di Dipartimento
63
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore generale
DIRETTORE GENERALE
UOC CONTROLLO DI GESTIONE
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE
GESTIONE AMMINISTRAZIONE PERSONALE
SCI GESTIONE DEL PERSONALE
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI AREA TECNICA
SCI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
SCI INGEGNERIA CLINICA
SCI PATRIMONIO
64
SCI OPERE D'INGEGNERIA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE
INFORMATION TECHNOLOGY
SCI SISTEMA OSPEDALIERO,
AMMINISTRATIVO E LOGISTICO
SCI SISTEMA TERRITORIALE E SOCIALE
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore amministrativo
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE
GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE PERSONALE
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE
ECONOMICO-PATRIMONIALE
SCI AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE
UOC DIREZIONE AMMINISTRATIVA DI PRESIDIO
DIP. INT.LE ACQUISIZIONE E GESTIONE BENI E SERVIZI
SCI LOGISTICA E SERVIZI ALBERGHIERI
SCI ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
SCI AMMINISTRAZIONE
SCI MARKETING E SVILUPPO
SCI PRESTAZIONI SANITARIE
E CONVENZIONI
65
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore dei servizi sociali
DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI
UOC HANDICAP, SALUTE MENTALE,
FAMIGLIA, INFANZIA E ADOLESCENZA
66
UOC DIPENDENZE, ANZIANI ED ATTIVITA'
ORGANIZZATIVO-DIREZIONALI
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore sanitario
DIRETTORE SANITARIO
UFFICI DI STAFF
OSPEDALE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
67
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore sanitario – Uffici di staff
DIRETTORE SANITARIO
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE PER L'ASSISTENZA
FARMACEUTICA
SCI ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE
SCI FARMACIA OSPEDALIERA CENTRALIZZATA
UOC MEDICINA TERRITORIALE
GENERALE E PEDIATRICA
68
UOC MEDICINA SPECIALISTICA
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore sanitario – Area Ospedaliera (ospedale Sant’Antonio)
DIRETTORE SANITARIO
P.O. SANT'ANTONIO
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI MEDICINA DI LABORATORIO
UOC DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERA
UOC LABORATORIO DI PATOLOGIA CLINICA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI RADIOLOGIA
UOC RADIOLOGIA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE PRONTO SOCCORSO
UOC PRONTO SOCCORSO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA
UOC MEDICINA
UOC CARDIOLOGIA
DIPARTIMENTO OSPEDALIERO DI CHIRURGIA
UOC UROLOGIA
UOC ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
UOC OCULISTICA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE AD ATTIVITA' INTEGRATA DELL'ANZIANO - prof. Oreste Terranova
UOC CHIRURGIA
UOC ANESTESIA E RIANIMAZIONE
UOC GERIATRIA
UOC NEUROPATOLOGIA E PSICOPATOLOGIA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI SCIENZE NEUROLOGICHE - UOC NEUROLOGIA
UOC RECUPERO E RIED.NE FUNZ.LE
UOC GASTROENTEROLOGIA
69
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direttore sanitario – Area Ospedaliera (c/o Busonera e Azienda Ospedaliera)
DIRETTORE SANITARIO
OSPEDALE
c/o BUSONERA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI SALUTE MENTALE
PSICHIATRIA 1
c/o AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE ATTIVTA' INTEGRATA ANZIANO - prof. Oreste Terranova
UOC CLINICA GERIATRICA UOC LUNGODEGENZA
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI SALUTE MENTALE
PSICHIATRIA 2
UOC SUEM
70
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direzione Sanitaria – Dipartimento di Prevenzione
DIRETTORE SANITARIO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
AREA DI SANITA' PUBBLICA
UOC IGIENE E SANITA' PUBBLICA
UOC IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE
AREA TUTELA DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
UOC PREVENZIONE, IGIENE E SICUREZZA
NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA
UOC SANITA' ANIMALE
UOC IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI
E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE
UOC IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
71
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direzione Socio-Sanitaria
DIRETTORE SANITARIO
COORDINAMENTO DEI
DISTRETTI S.S.
DIPARTIMENTO SOCIO-SANITARIO DEI COLLI
DIPARTIMENTO
DIPENDENZE
DISTRETTO S.S. N. 1
PSICHIATRIA 1
UOC SOCIO-SANITARIA
DEI COLLI
UOC SERT N.1
DISTRETTO S.S. N. 2
PSICHIATRIA 2
UOC DIABETOLOGIA
UOC SERT N.2
DISTRETTO S.S. N. 3
PSICHIATRIA 3
DIREZIONE AMMINISTRATIVA
COMPLESSO SOCIO-SANITARIO DEI COLLI
DISTRETTO S.S. N. 4
DISTRETTO S.S. N. 5
72
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE
DI SALUTE MENTALE
DIRETTORE SERVIZI SOCIALI
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direzione Socio-Sanitaria – Coordinamento dei Distretti S.S.
DIRETTORE SANITARIO
DIRETTORE SERVIZI SOCIALI
COORDINAMENTO DISTRETTI SOCIO-SANITARI
DISTRETTO S.S. N.1
DISTRETTO S.S. N.2
DISTRETTO S.S. N.3
DISTRETTO S.S. N.4
DISTRETTO S.S. N.5
73
AZIENDA U.L.S.S. N° 16 – PADOVA
Direzione Socio-Sanitaria – Dipartimento Salute Mentale
DIRETTORE SANITARIO
DIRETTORE SERVIZI SOCIALI
DIRETTORE DIPARTIMENTO
SALUTE MENTALE
UOC PSICHIATRIA 1
74
UOC PSICHIATRIA 2
UOC PSICHIATRIA 3
ALLEGATO 2
ALLEGATO 2
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL’AREA
AMMINISTRATIVA, TECNICA E PROFESSIONALE
1 - FINALITÀ
L'
organizzazione dipartimentale in senso strutturale dei servizi amministrativi, tecnici e
professionali è finalizzata ad improntare l'
attività a criteri di efficienza; efficacia ed economicità
mediante nuove modalità organizzative e gestionali che hanno lo scopo di:
-
sviluppare una cultura del risultato, degli obiettivi, della misurazione e della valutazione;
razionalizzare i processi decisionali e le risorse dirigenziali, valorizzando e
responsabilizzando gli operatori;
ottimizzare e rendere flessibile l'
utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, delle
attrezzature e degli spazi, riscoprendo inoltre la risorsa tempo;
semplificare, nei confronti dell'
utente esterno ed interno, l'
attività amministrativa,
promuovendone la qualità possibilmente con l'
individuazione di standard qualitativi;
incrementare la formazione permanente, l'
aggiornamento e l'
addestramento del personale
secondo piani e programmi particolareggiati.
2 – ORGANI DEL DIPARTIMENTO
Sono organi del Dipartimento:
- il Direttore del Dipartimento
- il Comitato di Dipartimento
IL COMITATO DI DIPARTIMENTO
Il Comitato di Dipartimento è presieduto dal Direttore del Dipartimento.
Sono componenti del Comitato:
il Direttore del Dipartimento che lo presiede;
i Dirigenti Responsabili dei Servizi del Dipartimento:
un Dirigente del Dipartimento, eletto a maggioranza, a scrutinio segreto, dai Dirigenti a
tempo indeterminato dei servizi del medesimo Dipartimento;
sino ad un massimo di tre dipendenti appartenenti alle categorie C o D, ciascuna in
rappresentanza della figura professionale presenti nel dipartimento (appartenenti al ruolo
amministrativo, professionale e tecnico).
Il Comitato dura in carica per un periodo di tre anni.
Le assenze dalle riunioni del Comitato del Dipartimento devono essere giustificate; è ammessa
la delega scritta da parte del responsabile di servizio al proprio vicario. I componenti del
Comitato di Dipartimento decadono dopo tre assenze ingiustificate consecutive.
Le sedute del Comitato del Dipartimento sono valide in presenza della metà più uno dei
componenti; così pure le decisioni sottoposte a votazione sono valide se approvate dalla metà
più uno dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Direttore. Le stesse sono verbalizzate e
rese pubbliche.
FUNZIONI DEL COMITATO DI DIPARTIMENTO
Il Comitato ha competenza consultiva e propositiva su problematiche di interesse generale, ed
in particolare:
a) fornisce pareri e indicazioni al Direttore del Dipartimento
75
sui programmi di interazione e integrazione fra i Servizi del Dipartimento e fra questi
e gli altri Servizi dell'
ULSS;
sull' appropriato ed efficiente utilizzo dipartimentale delle risorse umane,
strumentali e logistiche;
sull’acquisizione di risorse produttive, progetti di miglioramento della qualità dei
servizi e razionalizzazione dei costi;
sui percorsi di aggiornamento e riqualificazione del personale adeguati alle necessità e
ai programmi del dipartimento e dei singoli servizi;
sulla definizione del budget di dipartimento
sulla relazione annuale consuntiva del Direttore sull'
attività del Dipartimento da
trasmettere alla Direzione generale per le valutazioni di competenza;
b) collabora con il Direttore del Dipartimento al raggiungimento degli obiettivi prefissati
dalla Direzione generale.
ASSEMBLEA DI DIPARTIMENTO
Almeno una volta l’anno è convocata l’Assemblea di Dipartimento cui hanno titolo di
partecipare tutti i dipendenti che vi afferiscono.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Il Direttore generale dell'
Azienda, con provvedimento motivato, nomina, tra i responsabili di
struttura complessa, il Direttore del Dipartimento sentito il parere del Comitato di
Dipartimento da riportare in apposito verbale.
Il Direttore anziano (per età anagrafica), tra i Direttori delle unità operative del Dipartimento,
convoca e presiede la prima seduta del Comitato di Dipartimento che dovrà avvenire entro i
quindici giorni successivi alla elezione dei Componenti elettivi.
Il Direttore del Dipartimento ha un incarico di tre anni, sottoposto a verifica, rinnovabile. Cessa
dall'
incarico entro sei mesi dalla data di nomina del nuovo Direttore generale e può essere
riconfermato.
Il Direttore generale può, con provvedimento motivato, revocare l'
incarico al Direttore del
Dipartimento.
Nel caso d'
impedimento temporaneo il Direttore del Dipartimento è sostituito da un vice
Direttore - scelto dal Direttore tra i Direttori delle unità operative autonome componenti del
Comitato del Dipartimento per un periodo non superiore a sei mesi; dopo tale periodo è
nominato un nuovo Direttore.
ATTRIBUZIONI DEL DIRETTORE
Ferma restando l'
autonomia professionale ed organizzativa dei Responsabili dei Servizi del
Dipartimento, al Direttore del Dipartimento competono:
•
•
•
•
76
la negoziazione del budget di Dipartimento con il Direttore amministrativo per quanto
attiene alle risorse in uso comune al Dipartimento e alle risorse per il funzionamento del
Dipartimento previa negoziazione ed accordo, con i Direttori di struttura complessa; in
assenza di accordo, il Direttore di Dipartimento è tenuto ad esplicitare,
preventivamente, nel corso della negoziazione, le motivazioni del mancato accordo;
l'
assegnazione delle risorse relative al funzionamento del Dipartimento stesso,
coerentemente agli obiettivi ed agli indirizzi generali stabiliti dalla Direzione generale,
su propria proposta previo parere del Comitato del Dipartimento;
la proposta alla Direzione generale degli incarichi dirigenziali, sulla base delle proposte
dei Direttori di struttura complessa;
la partecipazione alla valutazione dei Direttori delle Unità Operative e dei Dirigenti
•
•
afferenti al Dipartimento secondo quanto previsto dal regolamento vigente;
le decisioni sulle questioni operative del Dipartimento;
le decisioni in merito all'
utilizzo del personale assegnato al Dipartimento.
Il Direttore del Dipartimento inoltre, sentito il Comitato del Dipartimento:
• promuove le verifiche periodiche sulla qualità e sulla corretta gestione delle risorse;
• convoca il Comitato del Dipartimento almeno trimestrale ovvero ogni qualvolta lo
richiedano motivazioni urgenti ovvero quando, con motivazione scritta, la richiesta
pervenga da almeno un terzo dei componenti del Comitato del Dipartimento;
Il Direttore del Dipartimento, durante il periodo di incarico, continua a dirigere il servizio di
provenienza.
RESPONSABILI DEI SERVIZI DEL DIPARTIMENTO
Ai singoli Responsabili dei servizi che costituiscono i Dipartimenti dell’area amministrativa,
tecnica e professionale compete la direzione del Servizio cui sono preposti nel rispetto
dell’atto aziendale ed in conformità con gli indirizzi del Direttore del Dipartimento di
appartenenza, al quale rispondono per quanto attiene il raggiungimento degli obiettivi fissati
dalla Direzione generale e il rispetto del budget del Servizio.
I Dipartimenti dell’area amministrativa, tecnica e professionale sono individuati nella
seguente composizione:
Dipartimento giuridico - amministrativo
composto da:
UOC amministrazione del personale
UOC gestione del personale
UOC amministrazione
UOC direzione amministrativa di presidio ospedaliero
UOC prestazioni sanitarie e convenzioni
UOC marketing e sviluppo
Dipartimento risorse economico- finanziarie e sistemi informativi
composto da:
UOC economico patrimoniale
UOC sistema ospedaliero amministrativo e logistico
UOC sistema territoriale e sociale
Dipartimento tecnico e approvvigionamenti
composto da:
UOC opere di ingegneria
UOC pianificazione e programmazione
UOC ingegneria clinica
UOC patrimonio
UOC acquisizione beni e servizi
UOC logistica e servizi alberghieri
77
ALLEGATO 3
INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLA DIRIGENZA
AMMINISTRATIVA, TECNICA E PROFESSIONALE
Sulla scorta delle funzioni di gestione delegate dal Direttore generale e in relazione all’area cui è
assegnato, il Dirigente, ovvero il funzionario individuato in base a norme legislative e/o
contrattuali, incaricato della responsabilità espleta i seguenti compiti generali:
direzione del servizio assegnato;
gestione del relativo personale;
esercizio di specifica attività professionale con conseguente assunzione di responsabilità di
risultato nell’esercizio delle attività aziendali;
realizza gli obiettivi di budget rispondendo del raggiungimento dei risultati prefissati;
consulenza, progettazione, pianificazione, programmazione e controllo, attività formativa,
di studio e di ricerca;
svolgimento delle competenze previste dalle Leggi 626/94 e 675/96.
L’esercizio della direzione deve essere svolto attraverso dinamiche e metodologie basate su
concetti di autonomia, affidabilità, imparzialità e trasparenza oltre che con criteri di efficienza,
efficacia ed economicità.
Funzione dirigenziale
Rientra nei compiti del dirigente formulare progetti di programmazione e piani di attività nel
quadro delle scelte strategiche della direzione aziendale.
I dirigenti e funzionari incaricati di funzioni dirigenziali:
esercitano funzioni di direzione di unità organizzative, programmi/piani di attività e progetti
particolari, di studio e di ricerca, vigilanza ed ispezione, ovvero incarichi speciali attribuiti dal
Direttore generale;
curano l’istruttoria e l’attuazione delle deliberazioni adottate dal Direttore generale;
assicurano, mediante l’armonizzazione delle risorse umane e strumentali, l’erogazione di
servizi a supporto sia dell’attività delle articolazioni organizzative aziendali, che al
funzionamento degli organi aziendali ovvero direttamente orientati a soddisfare esigenze
collettive;
assicurano correttezza amministrativa ed efficienza della gestione;
promuovono la massima semplificazione dei procedimenti;
organizzano l’impiego delle risorse con criteri di razionalità economica in rapporto agli
obiettivi loro assegnati nel quadro della programmazione aziendale;
definiscono l’organizzazione interna degli uffici e del lavoro proprio delle strutture assegnate
con criteri di razionalità economica;
organizzano autonomamente le risorse umane, strumentali e finanziarie messe a disposizione
per il perseguimento degli obiettivi definiti dal Direttore generale;
provvedono alla gestione del personale assegnato anche per quanto afferisce la promozione
della formazione/addestramento professionale, valutazione quali-quantitativa delle
prestazioni e la iniziativa disciplinare con l’osservanza delle leggi e norme regolamentari e
contrattuali, nonché:
• alla determinazione dell’articolazione dell’orario contrattuale nell’ambito delle
direttive aziendali;
79
•
all’autorizzazione di prestazioni di lavoro straordinario, di ferie, permessi retribuiti
dei dipendenti assegnati alla articolazione organizzativa di competenza;
sono responsabili del procedimento attestandone la compatibilità con la vigente legislazione
nazionale, regionale e con le previsioni di bilancio;
rilasciano e sottoscrivono tutti gli atti che riguardano mere manifestazioni di giudizio,
conoscenza o scienza, (relazioni, valutazioni, attestazioni, certificazioni, estratti e copie
autentiche riferite ad atti e fatti accertati dagli uffici ovvero dai medesimi emanati, fatta salva
la facoltà di delega ad altro personale dipendente facente capo all’unità organizzativa) nei
termini previsti dalla disciplina legislativa vigente, da atti di indirizzo o regolamenti approvati;
sottoscrivono le proposte da sottoporre all’approvazione del Direttore generale; asseverano il
parere tecnico nei casi di specie;
emanano tutti gli atti istruttori o di accertamento tecnico, tutti gli atti esecutivi dei
provvedimenti adottati dal Direttore generale, atti propulsivi per l’adempimento di obblighi
derivanti da leggi;
stipulano i contratti, ivi compresa la conclusione dei contratti di cui agli artt. 2222 e 2229 e
quelli conclusi a seguito di trattativa privata, (indetta in esecuzione della deliberazione di
programmazione annuale approvata con delibera del Direttore generale); ai dirigenti è altresì
demandata la trattazione dei rapporti con i consulenti, comunque incaricati, per questioni che
interessino atti od operazioni rimesse alla loro competenza;
adottano gli atti per l’affidamento in economia dei lavori, servizi o forniture nei limiti di
budget e della programmazione annuale e con le modalità previste dal regolamento;
esercitano il potere di acquisizione di entrate in esecuzione di contratto, obblighi di legge,
sentenze, nonché di assunzione di obbligazioni giuridiche per spese previste nell’ambito del
budget e previa acquisizione dei necessari/previsti pareri tecnici.
80
ALLEGATO 4
ATTI DEI DIRIGENTI RESPONSABILI
“Provvedimenti”
Nell’ambito delle funzioni di gestione delegate dal Direttore generale gli atti dei Dirigenti hanno
rilevanza giuridica interna ed esterna e sono provvedimenti amministrativi dotati di autoritarietà,
cioè della capacità di incidere nella sfera giuridica di altri soggetti, creando, modificando ed
estinguendo situazioni soggettive.
I Dirigenti sono competenti a provvedere, nell’ambito dei limiti disciplinati, su tutte le questioni
rientranti nell’attività della sfera funzionale attribuita.
I provvedimenti adottati dai dirigenti sono oggetto di pubblicazione all’Albo aziendale ove ciò sia
in essi espressamente stabilito.
Al fine di garantire la necessaria uniformità ed omogeneità, anche formale, degli atti in uso a
livello aziendale, il provvedimento assume la seguente struttura di base:
intestazione
Azienda ULSS n. 16 di Padova
Unità organizzativa che provvede all’emanazione dell’atto.
numerazione
La numerazione dei provvedimenti dirigenziali verrà apposta a cura del protocollo generale a cura
della UOC amministrazione
La numerazione sarà annuale, progressiva e sequenziale secondo l’ordine di consegna al suddetto
ufficio.
data
In ciascun atto verrà apposta la data di effettiva adozione, cioè quella del giorno in cui lo stesso,
firmato dal soggetto legittimato, viene anche numerato.
oggetto
L’oggetto del provvedimento dovrà essere sintetico, senza però pregiudicare la comprensione del
contenuto e, in particolare, delle disposizioni conseguenti.
soggetto che adotta il provvedimento
Immediatamente dopo la descrizione dell’oggetto, dovrà essere indicato (in ragione del ruolo
istituzionale rivestito) il soggetto che adotta la disposizione, ovvero il Responsabile del
Dipartimento o del Servizio. Qualora, per esigenze improrogabili ed urgenti, si presenti la
necessità di adottare atti in caso di assenza o impedimento del Responsabile, agirà il soggetto
legittimato formalmente individuato. Deve essere utilizzata una delle seguenti formulazioni:
“Il Direttore/Il Responsabile/Il Dirigente e per esso il funzionario, formalmente delegato…”
contenuto del provvedimento
Nella premessa della disposizione dovrà essere riportato il richiamo all’atto Aziendale; dovranno,
inoltre, essere indicati il richiamo di leggi e regolamenti, il riferimento ad atti di indirizzo o
proposte, accertamenti, atti istruttori ovvero il richiamo ad istanze ed interessi coinvolti (parte
descrittiva); dovrà inoltre essere effettuata una comparazione degli stessi (parte valutativa), in
modo che sia rispettato il requisito della motivazione con supporti fattuali ed argomentazioni
giuridiche.
In considerazione del fatto che l’atto reca un’intestazione, sarà sufficiente quale locuzione
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identificativa la dizione “questa Azienda”.
dispositivo
Il dispositivo sarà preceduto dalla dicitura “dispone”, posta al centro della riga; ciascuna
formulazione dispositiva (in coerenza e consequenzialità con le premesse) sarà preceduta da un
numero progressivo e tradurrà le manifestazioni di volontà dell’autorità emanante in formule
operative fornendo eventuali indicazioni circa gli adempimenti volti a dare efficacia all’atto.
sottoscrizione
Gli atti saranno sottoscritti specificando funzione, nome e cognome del Responsabile. Nei casi di
adozione da parte del sostituto, l’indicazione funzionale sarà integrata dalla dicitura “formalmente
delegato”, mentre il nome e cognome saranno quelli del sostituto individuato.
Registro dei provvedimenti e pubblicazione
All’atto della numerazione e datazione il provvedimento sarà registrato in apposito Registro che
andrà a corredare e conformare la raccolta annuale dei Provvedimenti dell’Azienda.
A cadenza settimanale, un estratto del suddetto Registro sarà portato a conoscenza degli Organi
Aziendali.
La raccolta dei Provvedimenti sarà costituita dagli originali degli stessi, corredati degli atti e
documenti espressamente allegati.
La eventuale pubblicazione costituisce adempimento della UOC Amministrazione e gli estremi di
essa saranno riportati in calce al provvedimento.
Comunicazione
I provvedimenti sono trasmessi, a cura della UOC Amministrazione, ai Servizi interni indicati
nell’atto. Le comunicazioni agli interessati esterni, compresi i dipendenti, sono di competenza dei
servizi UOC Amministrazione permangono le attribuzioni già regolamentate in materia di accesso
alla documentazione ex Legge n. 241/90 e successive modifiche.
Esecutività
Gli atti adottati dai Dirigenti non sono soggetti a controlli preventivi e divengono esecutivi a
seguito della registrazione.
La UOC Amministrazione potrà segnalare all’articolazione organizzativa che ha emanato l’atto
eventuali irregolarità ovvero rilievi circa il rispetto di disposizioni o direttive impartite dalla
Direzione.
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ALLEGATO 5
SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
La Regione Veneto ha dato l’avvio alla costituzione dei servizi infermieristici con DGR 2131/95 e la L.
56/94, prevedendone l’articolazione in 4 aree funzionali.
La legge 251/00 che disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione,
della prevenzione ed ostetrica, prevede all’art. 1, c.2, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle
funzioni e del ruolo delle predette professioni e al c. 3 l’attribuzione in tutte le aziende sanitarie della diretta
responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni.
Il Servizio delle Professioni sanitarie (SPS) di cui alla L. 251/00, comprende le seguenti professionalità:
• infermieristiche e ostetriche
• tecnico-sanitarie
• della riabilitazione
• tecniche della prevenzione
e il personale di supporto.
Funzioni del Servizio (SPS):
• assicurare la qualità, l’efficienza e la gestione unitaria delle professioni sanitarie presenti in
azienda, nel rispetto delle funzioni individuate dai singoli profili professionali e dai codici
deontologici, e del personale di supporto alle professioni stesse
• assicurare la qualità e l’efficienza tecnica ed operativa delle funzioni assistenziali, tecnico-sanitarie,
riabilitative e di supporto nell’ambito della prevenzione e promozione della salute, cura e
riabilitazione
• garantire l’organizzazione, la direzione e la valutazione dell’assistenza infermieristica, tecnica,
riabilitativa e della prevenzione (con esclusione della gestione diretta) attraverso sistemi di
governo clinico e sviluppo di modelli organizzativi ed assistenziali
• assicurare la formazione di base delle professioni sanitarie e del personale di supporto
• garantire lo sviluppo tecnico-professionale delle professioni sanitarie e del personale di supporto
attraverso la formazione permanente, l’aggiornamento e la ricerca.
Tutte le funzioni del Servizio per le professioni sanitarie saranno svolte sulla base dei criteri e delle
linee generali e direttive fissate ed espresse dalla Direzione generale.
Il servizio svolge la propria attività:
• nell’area territoriale delle professioni sanitarie (distretti e Dipartimento di prevenzione)
• nell’area ospedaliera delle professioni sanitarie.
Struttura organizzativa
Il servizio per le professioni sanitarie è un servizio di staff del direttore sanitario.
Il servizio è diretto da un infermiere dirigente, nominato dal Direttore generale su proposta del
direttore sanitario.
Il dirigente partecipa al collegio di direzione e coadiuva il direttore sanitario nella definizione delle
linee strategiche e delle politiche aziendali, per quanto attiene ai processi e ai programmi di competenza.
Il servizio delle professioni sanitarie si articola in 4 aree:
• area ospedaliera
• area territoriale
• area formazione di base
• area formazione permanente e ricerca.
Il dirigente è responsabile della direzione e organizzazione complessiva del servizio nelle sue diverse
aree e per lo sviluppo delle sue funzioni.
Le aree ospedaliera e territoriale assicurano funzioni gestionali per quanto attiene alle attività
assistenziali, tecnico-sanitarie e riabilitative e di supporto.
I responsabili delle aree nelle quali si articola il SPS rispondono gerarchicamente al dirigente del SPS
aziendale e funzionalmente ai direttori delle strutture (ospedale, distretto, Dipartimento di prevenzione).
A livello dipartimentale, ferma restando la responsabilità complessiva del direttore di dipartimento, le
funzioni assistenziali, tecnico sanitarie e riabilitative si articolano secondo un modello che prevede la piena
responsabilizzazione ed autonomia delle professioni sanitarie al fine di assicurare uno sviluppo armonico e
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integrato dei processi di assistenza, la definizione dei modelli organizzativi ed assistenziali coerenti con la
domanda di salute e con i programmi aziendali.
I Coordinatori Infermieristici e Tecnici di Dipartimento per le professioni sanitarie si raccordano con la
direzione del Servizio delle professioni sanitarie.
.
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ALLEGATO 6
REGIONE VENETO
AZIENDA ULSS 16
REGOLAMENTO PER
L’ACQUISIZIONE DI
BENI, SERVIZI E LAVORI
IN ECONOMIA
Approvato con deliberazione n 1054 del 28.12.2006
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Articolo 1 – Oggetto
Il presente regolamento, adottato in attuazione dell’art. 125 del Codice e con riferimento
al DPR 384/2001, disciplina l'
ambito di applicazione, i limiti di spesa e le procedure per
l’acquisizione di beni, servizi e lavori in economia dell’Azienda ULSS 16 di Padova (di seguito
per brevità denominata Azienda).
L'
acquisizione in economia di beni e servizi può essere effettuata nel rispetto e con i limiti
previsti dalle vigenti disposizioni in materia di adesione alle Convenzioni Consip.
Articolo 2 – Programmazione degli acquisti di beni servizi e lavori
Con specifici provvedimenti del Direttore generale, sono definiti annualmente i
programmi delle acquisizioni di beni, servizi e lavori.
I provvedimenti del Direttore generale di approvazione dei predetti programmi,
comportano l’autorizzazione alle acquisizioni secondo una delle seguenti modalità procedurali:
- gara di rilievo comunitario;
- acquisizione in economia ai sensi del presente regolamento.
Per eventuali necessità di acquisizioni di beni, servizi e lavori non programmate ed urgenti,
si procederà secondo le modalità previste dal presente regolamento, previa autorizzazione del
Direttore generale.
Articolo 3 – Acquisizione di beni e servizi in economia
Oltre alle ipotesi di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 10 dell’art. 125 del Codice, sono
ammesse, con riguardo alle specifiche esigenze dell’Azienda, le acquisizioni in economia, nel
limite dell’importo fissato dalla normativa comunitaria (attualmente 211.000,00 Euro, IVA
esclusa) nelle seguenti tipologie di beni e servizi:
CONCESSIONI, LICENZE, MARCHI E DIRITTI SIMILI
ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
IMPIANTI E MACCHINARIO
ATTREZZATURE SANITARIE
MOBILI E ARREDI
MACCHINE D’ UFFICIO
AUTOMEZZI
ALTRI BENI
PRODOTTI FARMACEUTICI ED EMODERIVATI
MATERIALI PER LA PROFILASSI IGIENICO-SANITARIA SIERI E VACCINI
MATERIALI DIAGNOSTICI E PRODOTTI CHIMICI
PRESIDI CHIRURGICI E MATERIALE SANITARI
MATERIALE PROTESICI E MATERIALI PER EMODIALISI
PRODOTTI FARMACEUTICI E MATERIALI SANITARI PER USO VETERINARIO
PRODOTTI ALIMENTARI
MATERIALI DI GUARDAROBA, DI PULIZIA E DI CONVIVENZA IN GENERE
COMBUSTIBILI, CARBURANTI E LUBRIFICATI
MATERIALI PER MANUTENZIONE E RIPARAZIONE
ALTRI BENI NON SANITARI
ACQUISTI DI SERVIZI SANITARI CON CONTRATTI IN SERVICE
SERVIZI DI LAVANDERIA
SERVIZI DI PULIZIA
SERVIZI DI MENSA
SERVIZI DI RISCALDAMENTO
SERVIZI DI ELABORAZIONE DATI
SERVIZI TRASPORTI
SERVIZI SMALTIMENTO RIFIUTI
SERVIZI MANUTENZIONE ATTREZZATURE SANITARIE
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SERVIZI MANUTENZIONE MOBILI E ARREDI
SERVIZI MANUTENZIONE MACCHINE D’UFFICIO
SERVIZI MANUTENZIONE AUTOMEZZI
SERVIZI MANUTENZIONE ALTRI BENI
SERVIZI DI VIGILANZA
SERVIZI DI FORMAZIONE
SERVIZI ASSICURATIVI
SERVIZI DI CONSULENZA
ALTRI SERVIZI NON SANITARI
CANONI PER CENTRI ELETTROCONTABILI ED ASSIMILATI
CANONI DI NOLEGGIO PER ATTREZZATURE TECNICHE SANITARIE
CANONI DI LEASING
ALTRI CANONI
Nell’ambito di ognuna delle categorie generali di cui alle lettere da a) ad f) del comma 6
dell’art. 125 del Codice, sono ammesse, con riguardo alle specifiche esigenze dell’Azienda, le
acquisizioni in economia, delle seguenti tipologie di lavori:
a) Manutenzione o riparazione di opere od impianti quando l’esigenza è rapportata ad eventi
imprevedibili e non sia possibile realizzarli con le forme e le procedure previste dagli articoli
55,121,122 del Codice.
Rientrano in tale fattispecie gli interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
- Interventi in generale di manutenzione, riparazione, adattamento, sistemazione di
immobili di proprietà o in uso aziendale quando il Responsabile del procedimento valuti la
necessità di intervenire in tempi celeri non ottenibili con altre forme, anche accelerate di
appalto;
- Interventi in generale di manutenzione, riparazione, adattamento, sistemazione di
immobili di proprietà o in uso aziendale quando gli interventi, per loro natura non risultino
prevedibili nella loro entità;
- Interventi su reti di servizi aziendali (acqua, gas medicali e termotecnica, fognature,
elettricità, illuminazione, telefonia, dati, ecc.) quando l’intervento sia necessario per
garantire il mantenimento del servizio o per assicurare condizioni di sicurezza, incolumità,
igiene e salute pubblica;
- Interventi su aree stradali quando si debbano garantire e/o ripristinare condizioni di
sicurezza all’interno di aree di proprietà o in uso;
- Interventi di manutenzione e restauro di beni di interesse storico, artistico ed archeologico
nonché le operazioni di scavo archeologico, se caratterizzati da effettiva urgenza a
provvedere, non dipendente dalla stazione appaltante;
b) Manutenzione di opere e di impianti di importo non superiore a 100.000 Euro.
Rientrano in tale fattispecie gli interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
- Interventi generali di manutenzione ed assimilabili (adattamento, sistemazione, riparazione,
messa in sicurezza, bonifica da amianto, ecc.) di opere ed impianti tecnologici;
- Interventi su reti ed impianti di servizio (acqua, gas, fognature, elettricità, illuminazione,
telefonia, dati, gas medicali, ecc.)
c) Interventi non programmabili in materia di sicurezza.
Rientrano in tale fattispecie gli interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
- Interventi su reti di servizi (acqua, gas, fognatura, elettricità, termotecnica, illuminazione,
telefonia, dati, ecc.) quando si debba intervenire per assicurare il funzionamento del
servizio pubblico al fine di garantire la sicurezza pubblica, igienica, sanitaria o normativa;
- Interventi atti a rimuovere situazioni di pericolo per la pubblica incolumità;
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Interventi, anche se già programmati, in materia di sicurezza che eventi imprevedibili
impongano di anticipare celermente;
- Interventi su situazioni di pericolo segnalate dal responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione;
- Bonifiche da amianto.
d) Lavori che non possono essere differiti, dopo l’infruttuoso esperimento delle procedure di gara.
Rientrano in tale fattispecie gli interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
Lavori divenuti urgenti dopo l’esperimento di procedura di gara, anche informale, andata
deserta.
e) Lavori necessari per la compilazione dei progetti.
Rientrano in tale fattispecie gli interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
- Indagini geognostiche, geologiche, idrogeologiche;
- Prove stratigrafiche e relativi oneri (ponteggi, assistenza, ecc.);
- Rimozione/demolizione di elementi strutturali e/o di finiture e/o di parti di edifici necessarie a
riportare alla esatta definizione delle caratteristiche tecniche dell’immobile.
f) Completamento di opere o impianti a seguito della risoluzione del contratto o in danno
dell’appaltatore inadempiente, quando vi è necessità ed urgenza di completare i lavori.
Rientrano in tale fattispecie gli interventi riconducibili alle seguenti tipologie:
- Interventi di completamento e messa in funzione dell’immobile e/o dell’opera in caso di
contenzioso o in seguito all’abbandono dell’impresa;
- Lavori e provviste da eseguirsi d’ufficio a carico e a rischio degli appaltatori, nel caso di
risoluzione del contratto o per assicurare l’esecuzione nel tempo previsto; lavori di
completamento o di riparazione in dipendenza di deficienze o di danni constatati in sede di
collaudo, nei limiti delle corrispondenti detrazioni effettuate a carico dell’appaltatore
-
La competenza per tutte le procedure di acquisizione di cui al presente Regolamento, con
l’adozione di tutti gli atti istruttori, compresa la eventuale nomina delle Commissioni Tecniche,
nonché l’adozione dell’atto conclusivo del procedimento stesso, con l’affidamento della fornitura
dei beni, servizi e lavori, compresi i poteri di rappresentare ed impegnare l’Azienda, viene attribuita
tramite delega, ai Direttori di Dipartimento/Struttura ciascuno per le materie di competenza
formalmente assegnate.
Il Direttore di Dipartimento/Struttura Complessa può affidare l’attività istruttoria relativa alle
varie fasi in cui si sviluppa la procedura in economia ad un funzionario o dirigente afferente al
proprio/a Dipartimento/ Struttura.
Per l’acquisizione di beni, servizi e lavori i responsabili del procedimento si avvalgono delle
rilevazioni dei prezzi di mercato effettuate da Amministrazioni od Enti a ciò preposti, ai fini della
valutazione della congruità dei prezzi stessi acquisiti in sede di offerta.
L’elenco dei
provvedimenti adottati viene trasmesso mensilmente al Direttore generale e al Collegio Sindacale.
!
Per i beni e servizi di importo inferiore a 20.000,00 euro (IVA esclusa), le offerte sono
richieste e acquisiste agli atti da parte del Responsabile del Procedimento con i mezzi, nella
forma e nel numero ritenuti più opportuni, secondo necessità e tipologia della fornitura.
L’acquisto viene disposto a favore della Ditta miglior offerente, tenuto conto degli
elementi economici e tecnici delle singole offerte.
Peraltro, qualora la miglior offerta non sia selezionata con il criterio del prezzo più
basso, il Responsabile del Procedimento dovrà acquisire e conservare agli atti specifica
relazione del Servizio utilizzatore con la motivazione della scelta.
Si prescinde dalla formalità di richieste di più preventivi nei seguenti casi:
A. per provviste, forniture e servizi di importo annuo inferiore a 5.000,00 Euro, IVA
esclusa, senza artificiosi frazionamenti;
88
B. quando trattasi di acquisti di beni la cui produzione è garantita da privativa industriale,
o di beni e servizi che una sola ditta può fornire con i requisiti tecnici ed il grado di
perfezione richiesti: in tal caso la richiesta deve essere motivata dal Responsabile del
Servizio utilizzatore;
C. per forniture complementari;
D. per le successive eventuali non preventivate forniture dello stesso bene o servizio,
che si rendessero necessarie nel corso dei successivi 12 mesi, o nelle more della
conclusione del nuovo contratto, non sarà obbligatorio interpellare altri fornitori, ma
sarà possibile la riconferma delle forniture alle stesse condizioni o a condizioni
migliori, previa indagine di mercato che ne confermi la convenienza;
E. per ‘eventuale rinnovo di contratto, ammesso solo se previsto dal contratto in
scadenza e in forma espressa. Il rinnovo può essere richiesto e accordato al fornitore
a seguito di adeguata istruttoria atta ad accertare la sussistenza delle ragioni di
convenienza tecnica ed economica e pubblico interesse alla rinnovazione e purchè il
valore complessivo del contratto, compreso il rinnovo, non ecceda il limite di
211.000,00 Euro oltre Iva (o la diversa soglia fissata dalla Comunità Europea).
Per i beni e servizi di importo pari superiore a 20.000 euro (IVA esclusa) e fino a 211.000
euro (IVA esclusa), l'
affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di
trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori
economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di
mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dall’Azienda.
Per lavori di importo inferiore a 40.000,00 euro (IVA esclusa) e'consentito l'
affidamento
diretto da parte del responsabile del procedimento.
Per lavori di importo pari superiore a 40.000 euro (IVA esclusa) e fino a 200.000 euro (IVA
esclusa), l'
affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza,
rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se
sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero
tramite elenchi di operatori economici predisposti dall’Azienda.
La richiesta di preventivi o l’invito a presentare offerte, deve essere effettuata
contemporaneamente e per iscritto, anche con documento informatico, deve fare esplicito
riferimento alle “Condizioni Generali di Contratto per le forniture di beni, servizi e lavori approvate
dall’Azienda e contenere:
a. l’oggetto della prestazione;
b. le eventuali garanzie richieste;
c. le caratteristiche tecniche;
d. la qualità e la modalità di esecuzione;
e. le modalità di formulazione dei prezzi;
f. le modalità di pagamento;
g. i termini dell’adempimento, ove necessari;
h. l’informazione circa l’obbligo di assoggettarsi alle “Condizioni Generali di Contratto per
le forniture di beni e servizi e per i lavori approvate dall’Azienda ” nonché alle norme
legislative e regolamentari vigenti in materia pubbliche forniture e lavori pubblici;
i. ogni altra indicazione ritenuta necessaria per meglio definire l’esecuzione dell’acquisto.
La scelta del fornitore viene effettuata dal Responsabile del Procedimento a favore
del miglior offerente, tenuto conto degli elementi economici e tecnici delle singole
offerte.
Ove ritenuto necessario, e in particolare qualora l’acquisto non sia previsto a favore
dell’offerta con il prezzo più basso, il Responsabile del Procedimento sottopone i
preventivi acquisiti ad una Commissione Tecnica di esperti, per valutare l’idoneità
e/o la qualità tecnico funzionale del bene o servizio da acquisire.
Sono sempre possibili negoziazioni con i fornitori selezionati, qualora non esclusi in
sede di valutazione tecnico-qualitativa, o con l’unico fornitore selezionato, al fine di
conseguire le migliori condizioni economiche e modalità di fornitura, prima di
addivenire alla conclusione del contratto.
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Articolo 7- Conclusione e registrazione del contratto
La procedura di negoziazione viene conclusa con la predisposizione di un provvedimento
amministrativo adottato dal Responsabile del Procedimento in attuazione della delega conferita dal
Direttore generale.
Ogni contratto per la fornitura di beni, servizi e lavori previsto dal presente regolamento è di
norma concluso tramite corrispondenza commerciale ai sensi dell’art. 1326 e ss. del Codice Civile.
Qualora ritenuto opportuno il Responsabile del Procedimento procede alla redazione e
stipula del contratto mediante scrittura privata.
La registrazione del contratto presso l’Ufficio del Registro è effettuata ai sensi di legge.
Tutte le spese di contratto (bolli, registrazione, copie, ecc.) sono a carico della Ditta
aggiudicataria.
Articolo 8 Operatori economici e requisiti soggettivi
Il Responsabile del Procedimento, ai fini della negoziazione e conclusione dei contratti di
cui al presente regolamento può interpellare operatori economici individuati sulla base di indagini
di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dall’Azienda.
L'
affidatario di servizi e forniture in economia deve essere in possesso dei requisiti di
idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria prescritta per prestazioni
di pari importo affidate con le procedure ordinarie di scelta del contraente.
Sono esclusi dalle procedure per l’affidamento dei contratti gli operatori economici che,
nell’esecuzione di contratti stipulati con l’Azienda, si siano resi colpevoli di grave e accertata
inadempienza contrattuale.
Sono, altresì, esclusi quei concorrenti che si trovino in una situazione per la quale, in base
alla normativa comunitaria e nazionale vigente, è prevista l’esclusione dalla partecipazione alle
gare per l’affidamento di appalti pubblici.
Articolo 9 - Disposizioni finali
Il presente Regolamento può essere soggetto a modificazioni o revisione qualora se ne
ravvisi l’utilità e l’interesse per l’Azienda in seguito a nuove e diverse disposizioni legislative.
Per quanto non previsto nel presente Regolamento si fa riferimento alla normativa vigente
in materia.
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