ALLEGATO A LO SAPEVATE CHE…… siamo proprio in minoranza! Estratto da: Tesi di Laurea in scienze Antropologiche ed Etnologiche della Dr.ssa Eva Pievani Il concetto di “contingenza”. Nuovi terreni di incontro tra antropologia culturale e teoria dell’evoluzione”. Anno accademico 2011/2012. Figura 1. Schematizzazione della biodiversità terrestre. Trovo molto utile, infatti, partire a tracciare le coordinate della specie umana attraverso un albero filogenetico (1), uno schema che aiuta a capire in maniera più lampante ciò che necessita di svariati giri di parole per essere descritto. Il diagramma illustra la tassonomia più recente della biodiversità terrestre e mostra con una freccia la collocazione del rametto della nostra specie, dandoci chiaramente le proporzioni di quanto ci circonda. Sono proprio tali proporzioni, insieme ad altri aspetti che stiamo per approfondire, che concorrono a far emergere il concetto di “perdita di centralità” della specie umana. La schematizzazione della biodiversità terrestre della Figura 1(2) è basata sull’analisi molecolare e ben mostra come gli animali (non la specie umana, ma tutto l’intero regno animale!) abbiano solamente un posto periferico nella parte dedicata agli Eucarioti (3) (gli esseri viventi le cui cellule contengono il loro materiale genetico all'interno di un nucleo), mentre gli altri due terzi dello schema sono occupati da Eubatteri e Archeobatteri. 1 La filogenesi molecolare è una tecnica avanzata per lo studio della storia evolutiva degli organismi viventi, basata sull'analisi della struttura delle molecole. Consente quindi la costruzione di alberi filogenetici di organismi viventi con grande precisione. (http://it.wikipedia.org/wiki/Filogenesi_molecolare) 2 Fonte: Pievani 2010, pg. 108 3 “Secondo le ultime classificazioni degli organismi viventi, che hanno profondamente riformato le precedenti, in natura esistono cinque grandi regni e non tre: i batteri, i protisti, i vegetali, i funghi e gli animali. […] Se traduciamo questa nuova classificazione in uno schema a cespuglio in cui siano evidenziate le relazioni evolutive tra gli esseri viventi, notiamo che la base del cespuglio si divide originariamente in tre grandi settori: quello dei batteri, che vanno dai batteri fotosintetici ai batteri intestinali; quello degli archeobatteri, creature batteriche diffusi in ambienti diversissimi e dotati di metabolismi particolari che permettono loro di sopravvivere anche in condizioni estreme; e infine quello degli Eucarya. Secondo questa nuova mappa genealogica della vita, ottenuta misurando le differenze genetiche fra gli organismi secondo il principio dell’orologio molecolare, i batteri si suddividono a loro volta in undici ramificazioni, gli archeobatteri in sette e gli Eucarya in dieci. Fra le ramificazioni degli eucarioti tre hanno nomi familiari: animali, piante e funghi. In altri termini, quelli che un tempo erano considerati i tre soli grandi regni della vita oggi sono classificati come tre ramoscelli all’interno del dominio degli eucarioti” (Pievani 2002, pg. 350).