CORSi DI LAUREA IN FISICA
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA GENERALE
LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI PER l’A.A. 2008/2009 HA INIZIO IL 6 OTTOBRE 2008 E TERMINA IL 5
GIUGNO 2009.
L’anno accademico 2008/2009 è stato suddiviso in due periodi:
1° periodo 6 Ottobre 2008 – 23 Gennaio 2008
2° periodo 2 Marzo 2007 – 5 Giugno 2008
Durante questi periodi si terranno i corsi organizzati in moduli costituiti da un numero variabile di CFU. Ogni CFU
corrisponde a 8 ore di lezioni frontali a carattere teorico oppure a 12 ore di esercitazioni o di attività pratiche e di
Laboratorio. I periodi sono intervallati da circa un mese di pausa per consentire allo studente di sostenere le prove di
esame.
La valutazione dei moduli per gli studenti post-riforma (Nuovo Ordinamento) avviene solo nei periodi di intervallo dalle
lezioni. Gli studenti pre-riforma (Vecchio Ordinamento) possono sostenere gli esami in qualsiasi periodo dell’anno.
In ogni periodo sono previste due prove di valutazione per i moduli svolti nel periodo immediatamente precedente. Nei
mesi di luglio e settembre si svolgono le prove di recupero per tutti i moduli di insegnamento.
Il Consiglio di Area Didattica può deliberare che vengano fissati appelli al di fuori della programmazione precedente per
motivate esigenze.
In particolare, l’Area Didattica ha deliberato di fissare, per i soli studenti fuori corso, i seguenti periodi di appelli
straordinari:
• 5-20 novembre
• 5-20 dicembre
• 1-30 aprile
DISPOSIZIONI SUGLI OBBLIGHI DI FREQUENZA
Per ciascun modulo l’attestato di frequenza verrà conseguito dagli studenti che avranno frequentato almeno il 75% delle
ore relative al modulo stesso.
Il responsabile del corso effettua gli accertamenti ed ammette lo studente a sostenere l’esame. Se lo studente non ottiene
l’attestazione di frequenza ad uno o più corsi, ha l’obbligo di frequentare i corsi nei quali non ha ottenuto l’attestato di
frequenza nell’anno successivo. Lo studente può tuttavia far presenti le proprie ragioni al Consiglio di Corso di Area.
Per le attività di tirocinio è richiesto l’obbligo della frequenza che è certificata dal Tutore.
TUTORATO
1. L'attività del tutorato è volta a fornire agli studenti la possibilità di recepire suggerimenti e consigli per una buona
organizzazione della vita universitaria, per conoscere gli obiettivi formativi, le competenze di base necessarie e i
metodi di studio per ciascun insegnamento. Inoltre, e’ volta ad assisterli nella elaborazione del piano di studio e nella
scelta della tesi di laurea più idonea per valorizzarne le competenze, le attitudini e gli interessi.
2. Il tutorato è indirizzato a tutti gli studenti. Essi potranno contattare il loro tutore ogni volta che lo riterranno
opportuno e troveranno in lui un punto di riferimento.
3. L'assegnazione del tutore viene effettuata in seguito all’iscrizione e comunicata personalmente ad ogni studente.
4. Professori e ricercatori svolgono il compito di tutori per guidare il processo di formazione culturale degli studenti,
evitando tuttavia una specifica assistenza didattica che rimane compito dei docenti dei corsi istituzionali. Tutto
quanto riguarda il diritto allo studio e partecipazione alle attività universitarie culturali e sportive viene gestito dagli
organi già previsti per queste funzioni.
5. Il tutore ha l’obbligo di:
• controfirmare la richiesta relativa all’attività di tirocinio che conclude gli studi di I livello;
• concordare variazioni di piano di studio.
L’area didattica in Fisica non prenderà in considerazione attività di tirocinio e/o variazioni di piano di studio
che non siano state concordate col proprio tutore.
CORSi DI LAUREA IN FISICA: LAUREA DI I LIVELLO
Denominazione, indirizzo e sito web
Classe
Titolo rilasciato
Parere delle parti sociali
Ammissione: prerequisiti consigliati/obbligatori, prove di
ammissione e/o di orientamento
Laurea in Fisica (durata triennale, 180 CFU)
via S. Allende, 84081 Baronissi (Salerno)
http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html
25
Laurea in Fisica di I livello
Le organizzazioni rappresentative a livello locale del
mondo della produzione, dei servizi e delle professioni
(art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state
consultate in data 26/04/2001
Possono immatricolarsi alla laurea di primo livello in
Fisica coloro che siano in possesso del titolo di diploma di
Scuola secondaria di II livello.
I prerequisiti richiesti per l’iscrizione alla Laurea in Fisica
sono gli stessi che vengono richiesti per l’iscrizione a
qualsiasi Laurea della Facoltà di Scienze, e precisamente:
-
buone capacità di comprensione di un testo;
buone capacità logiche;
conoscenza di elementi di matematica elementare
(trigonometria, equazioni e disequazioni di I e II
grado, geometria e metodi algebrici elementari).
La Facoltà organizza nel mese di settembre un test
d’accesso non selettivo, ma obbligatorio. I test vertono
sulle capacità indicate nel punto sui prerequisiti. Essi
comprendono poi, ma in misura molto limitata, alcuni test
su concetti elementari di Fisica, Chimica e Informatica.
Il test di accesso citato precedentemente mira a verificare
che lo studente possegga i prerequisiti prima elencati. E’
molto utile consultare, collegandosi al sito della Facoltà di
Scienze (http://www.scienzemfn.unisa.it), i test assegnati lo
scorso anno. Inoltre, è attualmente attiva la piattaforma
Archimede sul sito
http://delta 4.dmi.unisa.it/archimede
Collegandosi a tale piattaforma, e seguendo la procedura di
iscrizione, lo studente può accedere a servizi che
comprendono: l’illustrazione degli argomenti richiesti per
soddisfare i prerequisiti di iscrizione, problemi risolti e
problemi da risolvere relativi a tali argomenti, l’assistenza
interattiva di tutor. Sulla piattaforma sono stati inoltre
inseriti i test dati negli scorsi anni.
Obiettivi formativi (generici e specifici) e professionali:
risultati d’apprendimento previsti e competenze da
acquisire (descrittori di Dublino)
Organizzazione (Presidente, Consiglio, docenti di
riferimento)
Obiettivi formativi:
possedere una buona conoscenza di base dei diversi settori
della fisica classica e moderna;
avere familiarità con il metodo scientifico di indagine e, in
particolare, con la costruzione di modelli e la loro
verifica;
possedere competenze operative e di laboratorio;
saper comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed
informatici adeguati;
essere capaci di operare professionalmente in ambiti
definiti di applicazione, quali il supporto scientifico alle
attività industriali, mediche, sanitarie e concernenti
l’ambiente, il risparmio energetico ed i beni culturali,
nonché le varie attività rivolte alla diffusione della cultura
scientifica;
essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma orale
e scritta, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre
l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo
scambio di informazioni generali;
essere in possesso di adeguate competenze e strumenti per
la comunicazione e la gestione dell’informazione;
essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti
gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli
ambienti di lavoro.
Risultati di apprendimento previsti e competenze da
acquisire (indicatori di Dublino):
Lo studente deve acquisire
• conoscenza e capacità di comprensione
• conoscenza e capacità di comprensione applicate
• autonomia di giudizio
• abilità comunicative
• capacità di apprendere.
Gli organi dell’Area Didattica di Fisica sono il Presidente
dell’area Didattica e il Consiglio dell’Area Didattica.
I docenti di riferimento per l’inserimento nella Banca OFF
sono:
- Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’area Didattica)
- Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico)
- Dott. ssa Roberta Citro
Le principali informazioni sugli aspetti didattici possono
essere reperiti dagli studenti sul sito:
http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html.
I recapiti del Presidente di Area Didattica e del
Coordinatore didattico sono:
* Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’Area Didattica):
Tel. 089 965286, e-mail [email protected]
* Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico): Tel. 089
965313, e-mail [email protected]
Accesso a studi ulteriori
Profili e sbocchi professionali
La Laurea di primo livello in Fisica dà accesso alla Laurea
Magistrale in Fisica (Laurea di secondo livello). L’accesso
alla Laurea Magistrale in Fisica di Salerno è previsto senza
debiti formativi se lo studente ha seguito a Salerno il
curriculum “Scienze Fisiche” (vedi dopo la descrizione dei
curricula). Per gli studenti che hanno seguito a Salerno il
curriculum “Fisica per l’Innovazione Tecnologica
nell’Ambiente, nella Sanità e nei Processi Produttivi”
l’accesso alla Laurea Magistrale è previsto previa
l’assegnazione di una limitata quantità di debiti formativi,
soddisfatti tramite colloqui integrativi, ma anche con
l’assegnazione di una limitata quantità di crediti formativi;
la determinazione dei debiti e dei crediti formativi è
competenza del Consiglio di Area Didattica di Fisica di
Salerno.
La Laurea di primo livello in Fisica può dare accesso anche
ad altre Lauree Magistrali dell’Univerità di Salerno o di
altre Università; in questo caso, l’assegnazione di debiti e
crediti formativi è competenza dei Consigli di Area
Didattica, o di Corso di Laurea, corrispondenti alla Laurea
Magistrale prescelta.
La Laurea di primo livello in Fisica dà anche accesso a
Master di I livello, organizzati a Salerno o in altre sedi, che
richiedano esplicitamente tale tipologia di Laurea.
™ Curriculum “SCIENZE F I S I C HE ”
Supporto scientifico in attività industriali, nonchè in
tutte le attività rivolte alla diffusione della cultura
scientifica. In particolare questo corso di studi può
sfociare nell’insegnamento oppure nella ricerca (se
prolungato al secondo livello).
™ Curriculum “FISICA PER L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
NELL’AMBIENTE,
NELLA
SANITÀ E NEI PROCESSI PRODUTTIVI”
Gli studenti iscritti a questo curriculum possono
scegliere percorsi didattici per la formazione di:
¾
esperto per il controllo delle
vibrazioni meccaniche e per i servizi nazionali di
controllo del territorio;
¾ esperto di apparecchiature e strumenti complessi
nelle strutture sanitarie pubbliche e private con
capacità di
elaborazione ed acquisizione di
segnali e immagini;
¾
esperto
nell’elaborazione
statistica dei dati relativi a problematiche ambientali;
¾
esperto di rilievi dosimetrici e
più in generale di problemi di sicurezza nel capo delle
radiazioni ionizzanti;
¾
esperto di progettazione e
caratterizzazione di dispositivi a stato solido.
Inoltre i laureati di questo curriculum saranno in
possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti
dalla legge n. 46/90 per la nomina a responsabile
tecnico delle imprese che svolgono attività di
installazione nell'ambito di edifici civili degli
impianti: elettronici, di riscaldamento, idrosanitari, a
gas, di sollevamento, antincendio elettrici relativi sia
ad edifici civili sia industriali.
Quantificazione della domanda, a livello nazionale e
locale
Previsione dell’utenza sostenibile
Efficacia del curriculum (misurato in % di laureati che
trovano posto di lavoro come tali a 12 mesi dalla laurea),
incidenza degli abbandoni, tempi medi di conseguimento
del titolo
Quantificazione della domanda: Lo studio condotto da
Almalaurea nel 2005 sulla condizione occupazionale e
formativa dei laureati in Fisica, piuttosto che
problematiche legate all'ingresso nel mondo del lavoro,
evidenzia come la produzione di laureati in Fisica sia in
ritardo rispetto alle esigenze del mondo del lavoro.
I dati occupazionali, infatti, evidenziano un tasso di
occupazione dell'80% ad 1 anno dalla laurea*; dell'86,4%
a tre anni e del 92,8% a cinque anni.
*E' evidente che nell'indagine hanno un peso notevole i
laureati immatricolati con il vecchio ordinamento.
75
Efficacia del curriculum - laureati di primo livello ad un
anno dalla laurea:
- Proseguono nella specialistica: 78,4%
- Occupati ed iscritti alla specialistica: 16%
- Occupati: 3,2%
- Disoccupati involontari: 1,6%
- Disoccupati volontari: 0,8%
(fonte: indagine Almalaurea 2007 per classe
25)
Tasso di abbandono : 23% (laurea di primo livello)*
*calcolato sugli immatricolati nell'A.A. 2006-2007
Tempi medi di conseguimento del titolo (laurea di
primo livello*):
laureati nel 2006: 4 anni
laureati nel 2005: 4 anni
laureati nel 2004: 4,3 anni
(fonte ufficio di statistica MUR)
media 2004-2005-2006: 4,1 anni
Articolazione in curricula
Nell’a.a 2007-2008 è stato disegnato un nuovo ciclo di
Laurea in Fisica di primo livello. Per questo ciclo sono
previsti due curricula (con lo stesso nome di quelli del ciclo
precedente, ma con struttura diversa):
ƒ
ƒ
Curriculum SCIENZE FISICHE
Curriculum FISICA PER L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA
SANITÀ E NEI PROCESSI PRODUTTIVI
Nell’ A.A. 2007-08 è stato attivato il primo anno del
nuovo ciclo, che è comune ai due curricula. Nell’A.A.
2008/2009 vengono attivati il primo e il secondo anno del
nuovo ciclo per ciascuno dei due curricula.
IMPORTANTE:
gli studenti che si iscrivono al secondo anno nel
2008/2009 (cioè, quelli immatricolati nel 2007/2008)
dovranno scegliere al momento dell’iscrizione il
curriculum da seguire tra i due previsti.
Obiettivi dei curricula:
-
Elenco degli insegnamenti di base e caratterizzanti, con la
eventuale articolazione in moduli, e dei relativi crediti
Il curriculum Scienze Fisiche è concepito per
quegli studenti che intendano continuare gli studi
nel biennio della Laurea Specialistica. Esso,
quindi, fornisce gli strumenti tecnici, concettuali e
metodologici della tradizionale formazione del
Fisico, strumenti indispensabili ad affrontare la
successiva formazione specialistica nei vari settori
avanzati della Fisica moderna e contemporanea.
Detto questo, è da puntualizzare che, se durante il
corso degli studi lo studente decidesse di non
voler più continuare al livello superiore, la
formazione fornita in questo curriculum gli
avrebbe fornito comunque validi strumenti per un
inserimento nel mondo del lavoro.
- Il curriculum Fisica
per l’Innovazione
Tecnologica nell’Ambiente, nella Sanità e nei
Processi Produttivi è inteso a fornire agli studenti
che intendessero conseguire la sola Laurea
Triennale gli strumenti più idonei alle richieste del
mercato del lavoro, pur mantenendo, nei loro
aspetti essenziali, gli elementi metodologici
generali tipici della formazione del Fisico. Il
Curriculum manterrà quindi in comune con quello
di Scienze Fisiche i corsi del primo anno ed alcuni
corsi formativi (come le Fisiche Classiche e i
Laboratori del II anno), ma si differenzierà per un
congruo numero di crediti nei corsi del II anno e,
in misura maggiore, nei corsi del III anno che
avranno caratteristiche più operative ed un
maggior numero di laboratori.
Vedi tabella nel seguito
Eventuale propedeuticità e regole di passaggio agli anni
successivi
Sono stabilite le seguenti propedeuticità:
- Fisica Classica I è propedeutica a Complementi di
Fisica I;
- Fisica Classica e Complementi di Fisica I sono
propedeutici a Fisica Classica II
- Fisica Classica II è propedeutica a Complementi
di Fisica II (solo per il curriculum Scienze
Fisiche)
- Analisi Matematica I è propedeutica a Analisi
Matematica II, III e IV; Analisi Matematica II è
propedeutica a Analisi Matematica III e IV;
Analisi Matematica III è propedeutica a Analisi
Matematica IV
- Geometria I è propedeutica a Geometria II
- Laboratorio di Fisica I è propedeutico a
Laboratorio di Fisica II, III e IV; Laboratorio di
Fisica II è propedeutico a Laboratorio di Fisica
III e IV; Laboratorio di Fisica III è propedeutico a
Laboratorio di Fisica IV
- i corsi di Fisica Classica I, Complementi di Fisica
I, Fisica Classica II, Complementi di Fisica
Classica II (solo per il curriculum Scienze
Fisiche), Analisi Matematica I, II, III e IV
(Analisi Matematica IV solo per il curriculum
Scienze Fisiche), Geometria I e II sono
propedeutici a tutti gli esami del III anno
- Laboratorio di Fisica I, II, III, IV sono
propedeutici agli esami di Laboratorio del III anno
- Fisica Quantistica I è propedeutica a Fisica
Quantistica II
Altre attività formative o professionali che consentono
l’acquisizione di crediti
Prova finale, se prevista
Gli studenti possono acquisire crediti formativi nella
Tipologia f (fino ad un massimo di 9 CFU) svolgendo
attività di Tirocinio (per cui è prescritto un minimo di 3
CFU), oppure superando esami associati a corsi attivati
all’interno dell’intera Università di Salerno, che siano
aggiuntivi rispetto alle altre tipologie; in quest’ultimo caso,
gli esami dovranno esssere indicati come superati senza
voto, e non entreranno quindi nel computo della media di
base ai fini del voto di Laurea.
Nel caso la Facoltà di Scienze MM FF NN organizzi corsi
di Inglese per i suoi studenti, si possono riconoscere i
seguenti crediti:
- il superamento del corso di Inglese di Facoltà di I
livello potrà essere riconosciuto in sostituzione
dell’esame di Lingua Inglese
- in corrispondenza del superamento di corsi di
Inglese di Facoltà di livello superiore al primo
potranno essere riconosciuti fino a 3 CFU di
Tipologia f
Possono inoltre essere riconosciuti agli studenti crediti
formativi nella Tipologia f (fino ad un massimo di 3 CFU)
per abilità linguistiche o informatiche dietro la
presentazione di attestati di Istituti, anche privati,
autorizzati.
Nota importante: Ai fini del riconoscimento di crediti del
tipo descritto, esclusi i crediti per tirocinio (per i quali si
veda la voce specifica), ed i crediti dovuti al superamento
di esami associati a corsi (non di Inglese) attivati
all’interno dell’intera Università di Salerno, che siano
aggiuntivi rispetto alle altre tipologie, lo studente dovrà
presentare al Presidente di Area Didattica specifica
domanda in carta semplice (allegando copie degli attestati
necessari), domanda che sarà sottoposta per approvazione
al Consiglio di Area Didattica.
Per conseguire la Laurea di primo livello in Fisica lo
studente deve sostenere una prova finale che ammonta a 6
CFU. Obiettivo di tale prova è di verificare la capacità del
laureando di esporre e discutere un argomento di carattere
fisico, oralmente e per scritto, con chiarezza e padronanza.
La prova finale consiste nella stesura di un elaborato
scritto e in una esposizione orale davanti ad una
commissione di laurea. Per l’ammissione alla prova finale
lo studente deve aver conseguito i 174 crediti formativi
corrispondenti alle varie tipologie. I crediti formativi
acquisiti devono essere valutati in trentesimi con eccezione
di 9 CFU, tipologia f, che sono acquisiti senza valutazione.
La valutazione finale per il conseguimento della laurea
viene fatta in frazioni di 110. Il voto finale di Laurea viene
determinato sommando al voto di base risultante dagli
esami sostenuti altri punti, fino ad un massimo di 10, così
determinati:
- fino ad un massimo di 4 punti per il valore
dell’elaborato di tesi e la qualità dell’esposizione;
- 2 punti assegnati esclusivamente agli studenti che
alla Laurea risultino iscritti non oltre il quarto
anno;
- fino a 4 punti assegnati in base al curriculum di
studi (in particolare, valutando le eventuali lodi
ottenute, la qualità e congruenza dei corsi
selezionati per Autonoma Scelta, le modalità di
assegnazione dei crediti in Tipologia f).
Esami e modalità di valutazione
Un esame può corrispondere ad un singolo modulo o a più
moduli raggruppati; questo è specificato nella
programmazione completa del corso di Laurea (Manifesto
degli studi). Gli esami prevedono prove tradizionali. Per gli
esami che non comportano attività di Laboratorio sono
previste prova scritta (per alcuni) e prova orale. Per gli
esami associati a corsi di Laboratorio sono previste una
prova pratica ed una prova orale.
Gli studenti del corso di Laurea devono svolgere da un
minimo di 3 CFU ad un massimo di 9 CFU di attività di
Tirocinio (che rientra tra le attività di Tipologia f) durante
il III anno di Laurea.
Per la parte burocratica lo studente deve rivolgersi
all’Ufficio Stage della Facoltà di Scienze MM FF NN.
Il Tirocinio può essere caratterizzato come interno o
esterno.
- Tirocinio interno: il tirocinio interno viene svolto
presso le strutture dell’Università di Salerno, sotto
la supervisione di un docente dell’Area Didattica.
- Tirocinio esterno: il tirocinio esterno ha come
finalità quella di procurare un primo contatto tra
lo studente che si avvicina al conseguimento della
Laurea di Primo livello ed il mondo del lavoro. Il
tirocinio esterno può essere svolto, in base ad una
convenzione, presso Enti Pubblici, o Enti privati,
o Persone Giuridiche private.
Eventuale tirocinio
Nome del responsabile dei servizi agli studenti (mobilità,
diritto allo studio, ecc.) se esistente
Elenco degli Insegnamenti di Base e Caratterizzanti
Insegnamento (Modulo)
Fisica Classica I
Laboratorio di Fisica I
Analisi Matematica I
Geometria I
Analisi Matematica II
Geometria II
Laboratorio di Informatica
Laboratorio di Fisica II
Fisica Classica II
Meccanica Analitica
Laboratorio di Chimica
Tecniche di Simulazione Numerica
Introduzione alla Fisica Terrestre
Meccanica Statistica
Fisica Quantistica I
Fisica della Materia
Fisica Nucleare
Fisica Quantistica II
Laboratorio di Elettronica I
Laboratorio di Fisica della Materia
Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare I
Fisica Moderna 1
Fisica Moderna 2
Laboratorio di acquisizione dati II
Dispositivi Elettronici a Semiconduttore
CFU
12
6
6
6
4
5
6
3
12
8
6
6
6
3
6
6
3
3
3
3
3
6
6
3
3
3
Laboratorio di Elettronica Digitale II
PROGRAMMAZIONE COMPLETA
DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA
A.A. 2008/2009
1 CFU di Teoria = 8 ore , 1 CFU di Esercitazioni o Laboratorio = 12 ore
CURRICULUM SCIENZE FISICHE
I ANNO
I semestre
Modulo
Settore CFU
Teor.
(ore)
3 (24)
CFU CFU
Lab/
Es.
(ore)
2 (24) 5
Fisica Classica I
FIS/01
Laboratorio di Fisica I FIS/01
Attività Formative Copertura Docente
caratterizz.
car. did.
2 (16)
4 (48) 6
caratterizz.
car. did.
Analisi Mat. I
Geometria I
MAT/05 4 (32)
MAT/03 4 (32)
2 (24) 6
2 (24) 6
base
base
Suppl.
car. did
Chimica
CHIM/0 6 (48)
3
6
affine-int.
car. did.
Pace (3) +
M.T.
Mercaldo
(2)
Costabile
(6)
Sparano (4)
+ Pugliese
(2)
Proto
II semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
Fisica Classica I
FIS/01
5(40)
Analisi Mat. II
MAT/05 4 (32)
Geometria II
MAT/03
Complementi di Fisica FIS/01
Classica I
Laboratorio
di INF/01
Informatica
Laboratorio di Fisica FIS/01
II
CFU CFU
Lab/
Es.
(ore)
2 (24) 7
1 (12) 5
Attività Formative
Copertura Docente
caratterizz.
car. did.
car. did.
Pace (5)+
M.T.
Mercaldo
(2)
Cavaliere
car. did
car. did.
Miranda
A. Romano
4 (32)
3 (24)
1 (12) 5
3
base (4) +
affin.-int. (1)
base
sede
2 (16)
4 (48) 6
base
car. did.
La Torre
2 (16)
4 (48) 6
caratterizz. 3+sede 3 car. did.
Costabile
(6)
Nota: a) Laboratorio di Fisica I e Laboratorio di Fisica II vengono registrati in un unico esame
b) Fisica Classica I e Complementi di Fisica Classica I vengono registrati in un unico esame
c) Analisi Mat. I e Analisi Mat. II vengono registrati in un unico esame
d) Geometria I e Geometria II fanno vengono registrati in un unico esame
II ANNO
I semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
Fisica Classica II
FIS/01
4 (32)
CFU
Lab/
Es.
(ore)
2 (24)
CFU Attività Formative
Copertura Docente
6
caratterizz.
car. did.
sede
affin.-int.
Sede
car. did.
Suppl.
car. did.
Laboratorio di Fisica III FIS/01 1 (8)
5 (60)
6
Analisi Mat. III
MAT/05 4 (32)
2 (24)
6
Fisica Computazionale FIS/03 1+1 (16) 2+2 (64) 6
(parti A e B)
Corsi
Scelta
ad
Autonoma
Fusco (4)+
Blasone (2)
Nigro
Noce
6
II semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
CFU Attività Formative
Copertura Docente
4 (32)
CFU
Lab/
Es.
(ore)
2 (24)
Fisica Classica II
FIS/01
6
caratterizz.
car. did.
MAT/05 4 (32)
1 (12)
5
affin.-int.
3
sede
Fusco (4)+
Blasone (2)
car.
did. Canale (2)
(2)+
+
Suppl. (3) Suppl. (3)
car. did.
Vilasi
Analisi Mat. IV
Complementi di Fisica FIS/01
Classica II
Meccanica Analitica
FIS/02
3 (24)
6 (48)
2 (24)
8
caratterizz.
car. did.
A. Romano
Laboratorio di Fisica IV FIS/01
1 (8)
5 (60)
6
sede
car. did.
Pagano
Inglese
3
Nota 1: a) Laboratorio di Fisica III e Laboratorio di Fisica IV vengono registrati in un unico esame
b) Fisica Classica II e Complementi di Fisica Classica II vengono registrati in un unico esame
c) Analisi Mat. III e Analisi Mat. IV vengono registrati in un unico esame
Nota 2: negli esami ad Autonoma Scelta lo studente può inserire un qualsiasi corso attivato in qualsiasi
Facoltà dell’Università di Salerno. Tuttavia, per fornire un servizio agli studenti di Fisica, e permettergli di
perfezionare la loro preparazione professionale, il Corso di Laurea offre esami di tipo fisico che possono
essere inseriti come Autonoma Scelta. Per il secondo anno tali esami sono illustrati nella Tabella A qui sotto.
Tabella A: Offerta possibili Corsi ad Autonoma Scelta II anno
Modulo
Settore
CFU CFU
Teor. Lab/
(ore) Es.
(ore)
Astronomia Generale FIS/05 6 (48)
Introduzione alla
GEO/10 6 (48)
Fisica Terrestre
CFU
Attività
Formative
Copertura
6
sede
sede
sede
car. did.
Scarpetta
Mutuato dal
Crescentini
curriculum “Fisica
per l’Innovazione”
supplenza
sede
car. did.
Sede
Mutuato dal
Bobba
curriculum “Fisica
per l’Innovazione”
Mutuato dal
Polichetti
curriculum “Fisica
per l’Innovazione”
Supplenza
esterna (3 CFU) +
Suppl. est. grat. (3
CFU)
Bozza
mutuato
dal curriculum
“Fisica per
l’Innovazione”
6
Laboratorio di chimica CHIM/0
3
Meccanica dei mezzi FIS/02 6 (48)
continui
Laboratorio di
FIS/01 1+1
elettronica
(16)
digitale (parti A e B)
Laboratorio di
FIS/01
magnetismo
Modelli e Metodi
matematici: reti
neurali
FIS/02
6 (48)
Tecniche di
FIS/01
simulazione numerica
4 (32)
6 (72)
Docente
6
Zannetti
6
2+2
(48)
6
3 (36)
sede
6
6
sede
sede
2 (24)
III anno (da attivare nell’A.A. 2009/10)
I semestre
Modulo
Settore
Fisica
FIS/02
Quantistica I
Metodi
FIS/02
Matematici
della Fisica
Laboratorio di FIS/01
Elettronica
Corsi
ad
Autonoma
Scelta
Corso a scelta *
Tipologia f
CFU
Teor.
(ore)
3 (24)
CFU
Lab/Es.
(ore)
2 (24)
5
caratterizz.
4 (32)
2 (24)
6
sede
5 (60)
6
sede
* Da scegliere in un’opportuna rosa
CFU Attività Formative Copertura
3
3
3
sede
Docente
II semestre
Modulo
Settore
CFU
Lab/Es.
(ore)
FIS/04
CFU
Teor.
(ore)
6 (48)
Fisica
Nucleare
Fisica
Quantistica II
Fisica della
Materia
Laboratorio di
Elettronica
Tipologia f
Prova Finale
FIS/02
4 (32)
1 (12)
FIS/03
4 (32)
FIS/01
CFU
Attività
Formative
6
5
caratterizz. (3)
+ sede (3)
caratterizz.
2 (24)
6
caratterizz.
4 (48)
3
sede
Copertura
Docente
6
6
CURRICULUM FISICA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA SANITA’ E
NEI PROCESSI PRODUTTIVI
I anno (comune con il Curriculum Scienze Fisiche)
I semestre
3 (24)
CFU CFU
Lab/
Es.
(ore)
2 (24) 5
caratterizz.
car. did.
2 (16)
4 (48) 6
caratterizz.
car. did.
Analisi Mat. I
Geometria I
MAT/05 4 (32)
MAT/03 4 (32)
2 (24) 6
2 (24) 6
base
base
Suppl.
car. did
Chimica
CHIM/0 6 (48)
3
6
affine-int.
car. did.
Modulo
Settore CFU
Teor.
(ore)
Fisica Classica I
FIS/01
Laboratorio di Fisica I FIS/01
Attività Formative Copertura Docente
Pace (3) +
M.T.
Mercaldo
(2)
Costabile
(6)
Sparano (4)
+ Pugliese
(2)
Proto
II semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
Fisica Classica I
FIS/01
5(40)
Analisi Mat. II
MAT/05 4 (32)
CFU CFU
Lab/
Es.
(ore)
2 (24) 7
1 (12) 5
Attività Formative
Copertura Docente
caratterizz.
car. did.
base (4) +
affin.-int. (1)
car. did.
Pace (5)+
M.T.
Mercaldo
(2)
Cavaliere
Geometria II
MAT/03
Complementi di Fisica FIS/01
Classica I
Laboratorio
di INF/01
Informatica
Laboratorio di Fisica FIS/01
II
4 (32)
3 (24)
1 (12) 5
3
base
sede
car. did
car. did.
Miranda
A. Romano
2 (16)
4 (48) 6
base
car. did.
La Torre
2 (16)
4 (48) 6
caratterizz. 3+sede 3 car. did.
Costabile
(6)
Nota: a) Laboratorio di Fisica I e Laboratorio di Fisica II vengono registrati in un unico esame
b) Fisica Classica I e Complementi di Fisica Classica I vengono registrati in un unico esame
c) Analisi Mat. I e Analisi Mat. II fanno vengono registrati in un unico esame
d) Geometria I e Geometria II fanno vengono registrati in un unico esame
II anno
I semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
CFU
Lab/Es.
(ore)
Fisica
Classica II
FIS/01
4 (32) 2 (24)
CFU
Attività
Formative
Copertura
caratterizz.
car. did. (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
car. did. (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
supplenza (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
car. did. (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
6
Laboratorio
di Fisica III
FIS/01
1 (8)
5 (60)
Analisi
Matematica III
MAT/05 4 (32) 2 (24)
Fisica Computazionale
MAT/08 2 (24) 4 (48)
sede
6
affine-int.
6
sede
6
Corsi
ad Autonoma Scelta
Docente
6
II semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es.
(ore)
Attività
Formative
Copertura
caratterizz.
car. did. (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
car. did. (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
3 car. did. (A)
+ 3 car. did.
agg. (B)
supplenza
Fisica
Classica II
FIS/01 4 (32)
2 (24)
Laboratorio
di Fisica IV
FIS/01 1 (8)
4 (48)
6
sede
6
Laboratorio di
FIS/01
elettronica digitale
(parti A e B)
Laboratorio di
CHIM/0
Chimica
3
oppure
oppure
Meccanica dei
GEO/10
mezzi continui
Tecniche di
FIS/01
1+1 (16) 2+2
(48)
sede
6
6 (72)
sede
oppure
6 (48)
3 (24)
6
3 (36) 6
caratter.
Docente
Bobba
oppure
oppure
car. did.
car. did.
Zannetti
Bozza
Simulazione
numerica
oppure
Introduzione alla
Fisica Terrestre
oppure
oppure
GEO/10
oppure
oppure
car. did.
Crescentini
6 (48)
Nota 1: Laboratorio di Fisica III e Laboratorio di Fisica IV vengono registrati in un unico esame
Nota 2: negli esami ad Autonoma Scelta lo studente può inserire un qualsiasi corso attivato in qualsiasi
Facoltà dell’Università di Salerno. Tuttavia, per fornire un servizio agli studenti di Fisica, e permettergli di
perfezionare la loro preparazione professionale, il Corso di Laurea offre esami di tipo fisico che possono
essere inseriti come Autonoma Scelta. Per il secondo anno tali esami sono illustrati nella Tabella B qui sotto.
Tabella B: Offerta possibili Corsi ad Autonoma Scelta II anno
Modulo
Settore
CFU CFU CFU
Teor. Lab/Es
(ore) (ore)
3 (36)
Laboratorio di
FIS/01
magnetismo (se non
già scelto come
esame curriculare)
6
CHIM/03
6 (72)
Laboratorio di
chimica
(se non già scelto
come esame
curriculare)
6
Meccanica dei
GEO/10 6 (48)
mezzi continui
(se non già scelto
come esame
curriculare)
6
FIS/01 4 (32) 2 (24)
Tecniche di
simulazione
numerica
(se non già scelto
come esame
curriculare)
6
GEO/10 6 (48)
Introduzione alla
Fisica Terrestre
(se non già scelto
come esame
curriculare)
6
Modelli e Metodi
FIS/02
6 (48)
matematici: reti
neurali
3
FIS/01
6(48)
Fisica e applicazioni
per le tecnologie
informatiche
Attività
Formative
Copertura
sede
mutuato
dal curriculum
“Fis. Inn. Tecn”
sede
mutuato
dal curriculum
“Fis. Inn. Tecn”
sede
mutuato
dal curriculum
“Fis. Inn. Tecn”
sede
mutuato
dal curriculum
“Fis. Inn. Tecn”
sede
mutuato
dal curriculum
“Fis. Inn. Tecn”
sede
Mutuato
dal curriculum
“Scienze
Fisiche”
sede
car. did. agg.
Docente
Costabile
III anno (da attivare nell’A.A. 2009-2010)
I semestre
Modulo
Settore
CFU
Teor.
(ore)
FIS/02 4 (32)
CFU
Lab/Es
(ore)
2 (16)
FIS/01
5 (60)
5
Metodi Matematici della FIS/02
Fisica
Laboratorio
di FIS/02
acquisizione dati
Corsi ad autonoma scelta
4 (32) 2 (24)
6
6 (72)
5
Fisica Moderna
1 (parti A e B)
Laboratorio di Elettronica
CFU Attività
Formative
6
caratterizz.
Copertura Docente
car. did.
caratterizz. (3) + mutuato
sede (6)
affine-int. (3) + mutuato
sede (3)
caratterizz.
car. did.
6
II semestre
Modulo
Settore
Fisica Moderna 2
CFU
Teor.
(ore)
FIS/02 4 (32)
CFU
Lab/Es
(ore)
2 (16)
CFU Attività
Formative
Laboratorio di Elettronica
FIS/01
4 (48)
4
Laboratorio di Fisica FIS/03
Moderna
(oppure Introduzione alla
Sismologia)
Corsi tipologia f
Prova finale
6 (72)
6
6
caratterizz.
Copertura Docente
car. did.
caratterizz. (3) + mutuato
sede (6)
caratterizz.
9
6
OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2007/08
CURRICULUM SCIENZE FISICHE
III anno
I semestre
Modulo
Metodi Matematici
Fisica
Meccanica Statistica
Fisica Quantistica I
Settore
CFU
Teor.
(ore)
della MAT/07 4 (32)
CFU
CFU
Lab/Es.
(ore)
2 (24)
6
FIS/02
FIS/02
3 (24)
4 (32) 2 (24)
3
6
Laboratorio di Elettronica I FIS/01
Corsi tipologia f
Laboratorio di Fisica della FIS/03
Materia
3 (24) 3 (36)
6
3
3
1 (8)
2 (24)
Attività
Formative
Copertura
Docente
affi.-int. (3)
+ sede (3)
caratterizz.
caratterizz.
car. did.
Illuminati
car. did.
car. did.
Citro
Vitiello
sede
car. did.
Attanasio
sede
car. did.
Maritato
II semestre
Fisica della Materia
FIS/03
4 (32) 2 (24)
6
caratterizz.
car. did.
Noce
Fisica Nucleare
FIS/04
6 (48)
6
car. did.
Grella
Fisica Quantistica II
FIS/02
2 (16) 1 (12)
3
caratterizz.
(3)
+sede (3)
caratterizz.
car. did.
Busiello
3 (36)
2 (24)
3
3
sede
sede
car. did.
car. did.
Attanasio
Bozza
Laboratorio di Elettronica I FIS/01
Laboratorio
FIS/04
di Fisica Nucleare
e Subnucleare I
Corsi tipologia f
Prova finale
1 (8)
6
6
CURRICULUM FISICA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA SANITA’ E
NEI PROCESSI PRODUTTIVI
III anno
I semestre
Modulo
Metodi Matematici
della Fisica
Settore
CFU
Teor.
(ore)
MAT/07 4 (32)
CFU
Lab/Es
(ore)
2 (24)
CFU Attività
Formative
Laboratorio di Elettronica I
FIS/01 3 (24) 3 (36)
6
Laboratorio di
Fisica della Materia
FIS/03 1 (8)
2 (24)
3
Laboratorio
di acquisizione dati II
Lab. Magnetismo
FIS/02
3 (36)
3
affine-int. (3) + car. did. (mutuato
sede (3)
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
caratterizz. (3) + car. did. (mutuato
sede (3)
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
caratterizz.
car. did. (mutuato
dal curriculum
“Scienze Fisiche”)
caratterizz.
car. did.
Carapella
FIS/03
3 (36)
3
sede
oppure
Tecniche Fisiche per
la Diagnostica Biomedica
Dispositivi elett.
a semiconduttore
Corsi tipologia f
6
Copertura
oppure
oppure
FIS/07
FIS/02 1 (8)
car. did.
3 (36)
2 (24)
3
3
3
II semestre
caratterizz.
CONTRATTO
Suppl. Est. Grat.
Polichetti
Modulo
Fisica Moderna 1
Fisica Moderna 2
Settor CFU
e
Teor.
(ore)
FIS/02 4 (32)
FIS/02 4 (32)
CFU
Lab/Es
(ore)
2 (24)
2 (24)
Laboratorio di Elettronica I
FIS/01
CFU Attività
Formative
Copertura
Docente
Salerno
Mercaldo
6
6
caratterizz.
caratterizz.
car. did.
car. did.
3 (36)
3
sede
2 (24)
3
caratterizz.
Laboratorio di Elettronica FIS/03
digitale II
3
caratterizz.
Attanasio
mutuato dal
curriculum
“Scienze
Fisiche”
mutuato dal
curriculum
“Scienze
Fisiche”
Mutuato parte
B Lab. di
Elettronica
Digitale (II
anno
curriculum
“Fisica per
l’Innovazione”
)
Corsi tipologia f
Prova finale
6
6
Laboratorio
di
Fisica FIS/04 1 (8)
Nucleare e subnucleare
CORSi DI LAUREA IN FISICA: LAUREA SPECIALISTICA
Denominazione, indirizzo e sito web
Classe
Titolo rilasciato
Parere delle parti sociali
Ammissione: prerequisiti consigliati/obbligatori, prove di
ammissione e/o di orientamento
Laurea Specialistica in Fisica (durata biennale, 120 CFU)
via S. Allende, 84081 Baronissi (Salerno)
http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html
20
Laurea Specialistica (Magistrale) in Fisica
Le organizzazioni rappresentative a livello locale del
mondo della produzione, dei servizi e delle professioni
(art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state
consultate in data 26/04/2001
Requisiti di accesso:
L’iscrizione alla laurea specialistica è consentita a coloro
che abbiano già conseguito la Laurea di primo livello in
Fisica o laurea affine. In particolare:
-
agli studenti provenienti dal curriculum Scienze
Fisiche della Laurea Triennale di Salerno è
consentita l’iscrizione senza debiti formativi;
agli studenti provenienti dal curriculum Fisica per
l’Innovazione Tecnologica nell’Ambiente, nella
Sanità e nei Processi Produttivi della Laurea
Triennale di Salerno è consentita l’iscrizione con
debiti formativi corrispondenti agli esami
obbligatori del curriculum Scienze Fisiche non
presenti nel secondo curriculum, da recuperare
tramite colloqui organizzati dall’Area Didattica, e
con crediti formativi, soggetti a delibera del
Consiglio di Area Didattica di Fisica,
corrispondenti ad esami specifici del secondo
curriculum non presenti nel curriculum Scienze
Fisiche.
Per quanto riguarda studenti provenienti da altre
Università, l’iscrizione alla Laurea Specialistica e
l’attribuzione contestuale di debiti e crediti formativi
dipenderanno dallo specifico curriculum presentato, e
saranno deliberati dal Consiglio di Area Didattica di Fisica.
Prerequisiti richiesti per l’iscrizione:
Una buona preparazione acquisita nel conseguimento della
Laurea di primo livello in Fisica, o in Lauree equipollenti.
Prove di ammissione:
Non sono previste prove di ammissione. Sono previsti
colloqui organizzati dall’Area Didattica per il recupero di
eventuali debiti formativi.
Obiettivi formativi (generici e specifici) e professionali:
risultati d’apprendimento previsti e competenze da
acquisire (descrittori di Dublino)
Organizzazione (Presidente, Consiglio, docenti di
riferimento)
Accesso a studi ulteriori
Profili e sbocchi professionali
Obiettivi formativi:
possedere una approfondita conoscenza di specifici settori
della fisica moderna;
possedere elevate competenze specialistiche di tipo
operativo, e di laboratorio;
saper comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed
informatici molto avanzati;
essere capaci di operare professionalmente ad alto livello
nell’ambito di un ampio spetrro di attività culturali, di
servizio e produttive esercitate in imprese ed Enti pubblici
e privati;
essere in grado di svolgere un lavoro di tipo scientificodirigenziale in differenti ambienti di lavoro.
Risultati di apprendimento previsti e competenze da
acquisire (indicatori di Dublino):
Lo studente deve acquisire
• conoscenza e capacità di comprensione
• conoscenza e capacità di comprensione applicate
• autonomia di giudizio
• abilità comunicative
• capacità di apprendere.
Gli organi dell’Area Didattica di Fisica sono il Presidente
dell’area Didattica e il Consiglio dell’Area Didattica.
I docenti di riferimento per l’inserimento nella Banca OFF
sono:
- Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’area Didattica)
- Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico)
- Dott. ssa Roberta Citro
Le principali informazioni sugli aspetti didattici possono
essere reperiti dagli studenti sul sito:
http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html.
I recapiti del Presidente di Area Didattica e del
Coordinatore didattico sono:
* Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’Area Didattica):
Tel. 089 965286, e-mail [email protected]
* Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico): Tel. 089
965313, e-mail [email protected]
La Laurea Specialistica in Fisica prevede la possibilità di
proseguire gli studi nei Dottorati di Ricerca e nei Master di
II Livello che richiedano tale Laurea.
Il profilo del Laureato Specialistico (Magistrale) in Fisica è
quello di un professionista che ha accquisito profonde ed
avanzate competenze in Fisica Moderna, ed in particolare
in un settore specifico, ed è in grado di inserirsi in
completa autonomia e ad alto livello in uno spettro molto
ampio di attività estremamante qualificate, sia nel settore
pubblico che in quello privato.
Tra le attività che il laureato specialista è in grado di
svolgere si indicano in particolare:
- Le attività di ricerca fondamentale e applicata;
- Le attività di promozione e sviluppo dell’innovazione
scientifica e tecnologica, nonché di gestione e
progettazione delle tecnologie;
- Le attività professionali e di progetto in ambiti
correlati con le discipline fisiche, nei settori
dell’industria,
dell’ambiente, della sanità, dei beni
culturali e della pubblica amministrazione.
Quantificazione della domanda, a livello nazionale e
locale
Quantificazione della domanda: Lo studio
condotto da Almalaurea nel 2005 sulla
condizione occupazionale e formativa dei
laureati in Fisica, piuttosto che problematiche
legate all'ingresso nel mondo del lavoro,
evidenzia come la produzione di laureati in
Fisica sia in ritardo rispetto alle esigenze del
mondo del lavoro.
I dati occupazionali, infatti, evidenziano un
tasso di occupazione dell'80% ad 1 anno dalla
laurea*; dell'86,4% a tre anni e del 92,8% a
cinque anni.
*E' evidente che nell'indagine hanno un peso
notevole i laureati immatricolati con il vecchio
ordinamento.
Previsione dell’utenza sostenibile
Efficacia del curriculum (misurato in % di laureati che
trovano posto di lavoro come tali a 12 mesi dalla laurea),
incidenza degli abbandoni, tempi medi di conseguimento
del titolo
60
% di laureati che trovano posto di lavoro
come tali a 12 mesi dalla Laurea: 80%
Tasso di abbandono : 0% (laurea
specialistica)**
**calcolato sugli immatricolati nell'A.A. 20052006
Articolazione in curricula
E’ prevista l’articolazione in quattro curricula:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Elenco degli insegnamenti di base e caratterizzanti, con la
eventuale articolazione in moduli, e dei relativi crediti
Eventuale propedeuticità e regole di passaggio agli anni
successivi
FISICA TEORICA E ASTROFISICA
STRUTTURA DELLA MATERIA
FISICA
DELLE
PARTICELLE
ELEMENTARI
GEOFISICA,
FISICA
DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI
NATURALI
Tali attività, completate dai corsi comuni ai curricula e dal
lavoro di tesi, permettono la formazione di figure
specializzate in vari ambiti della Fisica Moderna. A
supporto del lavoro di tesi, per ogni curriculum è stato
introdotto un corso di Complementi di 12 CFU, affidato ad
un docente esperto della materia associata al curriculum,
che ha lo scopo di ampliare la preparazione dello studente
dedicata specificamente alla tesi di Laurea di secondo
livello. Nell’ambito della Tesi Specialistica vanno anche
svolti i 9 CFU di Tipologia f; da utilizzare in forma di
Tirocinio.
Vedi la programmazione didattica completa della Laurea
Specialistica (Manifesto degli studi) per la struttura
dettagliata dei corsi.
Vedi tabella nel seguito
Non sono stabilite particolari regole di propedeuticità, o
restrizioni per il passaggio al secondo anno.
Altre attività formative o professionali che consentono
l’acquisizione di crediti
Prova finale, se prevista
Esami e modalità di valutazione
Eventuale tirocinio
Essendo i crediti di tipologia f assegnati ad un tirocinio da
svolgere nell’ambito della tesi specialistica, non vi sono
altre altre attività formative o professionali che consentono
l’acquisizione di crediti oltre, naturalmente, ai corsi ad
Autonoma Scelta (6 CFU).
Per conseguire la Laurea Specialistica in Fisica lo studente
deve sostenere una prova finale che ammonta a 21 CFU.
Obiettivo di tale prova è di verificare la capacità del
laureando di elaborare autonomamente e con caratteristiche
di originalità, e di esporre e discutere un argomento
specialistico avanzato di carattere fisico, oralmente e per
scritto, con chiarezza e padronanza, risolvendo anche
problemi non banali. La prova finale consiste nella stesura
di un elaborato scritto e in una esposizione orale davanti ad
una commissione di laurea. Per l’ammissione alla prova
finale lo studente deve aver conseguito i 99 crediti
formativi corrispondenti alle varie tipologie (dove i 9 CFU
di Tirocinio concorrono alla preparazione della Tesi). I
crediti formativi acquisiti devono essere valutati in
trentesimi con eccezione dei 9 CFU, tipologia f (Tirocinio),
che sono acquisiti senza valutazione. La valutazione finale
per il conseguimento della laurea viene fatta in frazioni di
110. Il voto finale di Laurea viene determinato sommando
al voto di base risultante dagli esami sostenuti altri punti,
fino (di norma) ad un massimo di 10, così determinati:
- fino ad un massimo di 7 punti per il valore
dell’elaborato di tesi e la qualità dell’esposizione;
- fino ad un massimo di 3 punti per la qualità
dell’esposizione.
Un esame può corrispondere ad un singolo modulo o a più
moduli raggruppati; questo è specificato nella
programmazione completa del corso di Laurea (Manifesto
degli studi). Gli esami prevedono prove tradizionali. Per gli
esami che non comportano attività di Laboratorio sono
previste prova scritta (per alcuni) e prova orale. Per gli
esami associati a corsi di Laboratorio sono previste una
prova pratica ed una prova orale.
Le attività di Tirocinio concorrono alla preparazione della
Tesi Specialistica.
Nome del responsabile dei servizi agli studenti (mobilità,
diritto allo studio, ecc.) se esistente
Elenco degli Insegnamenti di Base e Caratterizzanti
Insegnamento (Modulo)
Fisica teorica I
Metodi matematici della Fisica
Laboratorio Specialistico di Fisica Teorica e Astrofisica
Meccanica Statistica
Relatività-Elettrodinamica Classica
Teoria delle Interazioni Fondamentali
Struttura della Materia
Complementi di Fisica Teorica e Astrofisica
Laboratorio specialistico di Fisica delle Particelle
Elementari
Complementi di Fisica delle Particelle Elementari
Laboratorio specialistico di Struttura della Materia
Complementi di Struttura della Materia
Laboratorio specialistico di Geofisica, Fisica
CFU
6
6
6
6
6
6
6
12
12
12
12
12
12
dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali
Complementi di Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei
Sistemi Naturali
12
PROGRAMMAZIONE COMPLETA
DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
A.A. 2008/2009
1 CFU di Teoria = 8 ore , 1 CFU di Esercitazioni o Laboratorio = 12 ore
Curriculum Fisica Teorica e Astrofisica
I anno
I semestre
modulo
settore
Fisica teorica I
(Comune a tutti i
Curricula)
Laboratorio
specialistico di
Fisica Teorica e
Astrofisica*
Metodi
matematici della
Fisica (Comune a
tutti i Curricula)
Meccanica
statistica(Comune
a tutti i Curricula)
Relatività –
Elettrodinamica
Classica
(Comune a tutti i
Curricula)
FIS/02
CFU
CFU
teor (ore) Lab/Es
(ore)
4 (32)
2 (24)
FIS/01
2 (16)
4 (48)
MAT/07
4 (32)
2 (24)
CFU
Attività
formative
Copertura
Docente
caratterizz.
car. did.
Scarpetta
base
car. did.
De Siena
caratterizz.
car. did.
Zannetti
base
car. did.
Mercaldo
6
base
6
6
FIS/02
6 (48)
FIS/02
6 (48)
6
6
* Laboratorio a scelta tra le prime parti degli altri tre indirizzi, o, a scelta dello studente, laboratorio di
orientamento Astrofisico.
II semestre
modulo
settore
Teoria delle interazioni
fondamentali
(comune a tutti i
curricula)
Struttura della materia
FIS/04
FIS/03
CFU
teor
(ore)
4 (32)
4 (32))
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
2 (24)
2 (24)
6
6
Attività
formative
Copertura Docente
caratterizz.
car. did.
Vitiello
caratterizz.
car. did.
Mancini
(Comune a tutti i
Curricula)
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Corsi Autonoma Scelta
curriculare
12
6
OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09
II anno
I semestre
modulo
settore
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Complementi di Fisica
Teorica e Astrofisica
CFU
teor
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
18
FIS/02
12
Attività
Copertura
formative
ambito
sede
caratterizz. car. did.
agg. grat.
Docente
Scarpetta
II semestre
modulo
settore
CFU
teor (ore)
CFU
Lab/Es
(ore)
Tirocinio
Tesi
CFU
Attività
formative
Copertura
9
21
TABELLE DEI CURRICULARI
modulo
settore
Astrofisica
FIS/05
CFU
teor
(ore)
6 (48)
Relativita` Generale
Lenti Gravitazionali
FIS/02
FIS/05
6 (48)
6 (48)
Astrofisica II
Fisica Teorica II
FIS/05
FIS/02
3 (24)
6 (48)
Transizioni di fase e
fenomeni critici
Teoria dei Campi II
FIS/02
3 (24)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
6
6
6
3
Attività
formative
Copertura Docente
ambito sede
car. did.
ambito sede
ambito sede
car. did.
3 car. did.
+ 3 car.
did. agg.
grat.
contratto
3 car. did.
+ 3 car.
did. agg.
grat.
car. did.
ambito sede
ambito sede
6
ambito sede
Lambiase
(3)+ Vilasi
(3)
Vilasi
Scarpetta
Illuminati
Rabuffo
3
FIS/02
6 (48)
ambito sede
6
3 car. did.
+ 3 car.
did. agg.
grat.
Vitiello
Sistemi Dinamici
FIS/02
3 (24)
3
ambito sede
car. did.
Blasone
Curriculum: Fisica delle Particelle Elementari
I anno
I semestre
modulo
settore
Fisica teorica I
(Comune a tutti i
Curricula)
Laboratorio
specialistico di
Fisica delle
Particelle
Elementari
Metodi
matematici della
Fisica (Comune a
tutti i Curricula)
Meccanica
statistica(Comune
a tutti i Curricula)
Relatività –
Elettrodinamica
Classica
(Comune a tutti i
Curricula)
FIS/02
CFU
CFU
teor (ore) Lab/Es
(ore)
4 (32)
2 (24)
FIS/04
4 (32)
CFU
Attività
formative
Copertura
Docente
caratterizz.
car. did.
Scarpetta
base (6)
Suppl.
esterna
gratuita
base
car. did.
De Siena
caratterizz.
car. did.
Zannetti
base
car. did.
Mercaldo
6
2 (24)
6
MAT/07
4 (32)
2 (24)
6
FIS/02
6 (48)
FIS/02
6 (48)
6
6
II semestre
modulo
settore
Laboratorio
specialistico di Fisica
delle Particelle
Elementari
Teoria delle interazioni
fondamentali
(comune a tutti i
curricula)
Struttura della materia
(Comune a tutti i
Curricula)
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Corsi Autonoma Scelta
FIS/04
CFU
teor
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
6 (72)
Attività
formative
Copertura Docente
caratterizz.
(6)
Suppl.
esterna
gratuita
caratterizz.
car. did.
Vitiello
caratterizz.
car. did.
Mancini
6
FIS/04
4 (32)
2 (24)
FIS/03
4 (32))
2 (24)
6
6
curriculare
6
6
OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09
II anno
I semestre
modulo
settore
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Complementi di Fisica
delle Particelle
Elementari
CFU
teor
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
18
FIS/04
Copertura
Attività
formative
ambito
sede
caratterizz. car. did.
agg. grat.
Docente
Grella
12
II semestre
modulo
settore
CFU
teor (ore)
CFU
Lab/Es
(ore)
CFU
Tirocinio
Tesi
Attività
formative
Copertura
Docente
9
21
TABELLE DEI CURRICULARI
modulo
Strumentazioni in
Fisica delle Alte Energie
Interazioni deboli
settore CFU
teor
(ore)
FIS/04 3 (24)
FIS/04
6 (48)
FIS/04
6 (48)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
3 (36)
6
6
Interazioni forti
6
Attività
Copertura
formative
Docente
ambito
sede
ambito
sede
ambito
sede
Bozza
car. did.
agg. grat.
car. did.
car. did.
agg. grat.
Grella
Grella
Curriculum: Struttura della Materia
I anno
I semestre
modulo
settore
Fisica teorica I
(Comune a tutti i
Curricula)
Laboratorio
specialistico di
Struttura della
Materia
FIS/02
CFU
CFU
teor (ore) Lab/Es
(ore)
4 (32)
2 (24)
FIS/03
4 (32)
CFU
Attività
formative
Copertura
Docente
caratterizz.
car. did.
Scarpetta
base (6)
car. did.
Pace
6
2 (24)
6
Metodi
MAT/07
matematici della
Fisica (Comune a
tutti i Curricula)
Meccanica
FIS/02
statistica(Comune
a tutti i Curricula)
FIS/02
Relatività –
Elettrodinamica
Classica
(Comune a tutti i
Curricula)
4 (32)
2 (24)
base
car. did.
De Siena
caratterizz.
car. did.
Zannetti
base
car. did.
Mercaldo
6
6 (48)
6
6 (48)
6
II semestre
modulo
settore
Laboratorio
specialistico di Struttura
della Materia
Teoria delle interazioni
fondamentali
(comune a tutti i
curricula)
Struttura della materia
(Comune a tutti i
Curricula)
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Corsi Autonoma Scelta
FIS/03
CFU
teor
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
6 (72)
Attività
formative
Copertura Docente
caratterizz.
(6)
car. did.
agg. grat.
Pace
caratterizz.
car. did.
Vitiello
caratterizz.
car. did.
Mancini
6
FIS/04
4 (32)
2 (24)
FIS/03
4 (32))
2 (24)
6
6
curriculare
6
6
OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09
II anno
I semestre
modulo
settore
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Complementi di
Struttura della Materia
CFU
teor
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
18
FIS/03
12
Attività
Copertura
formative
ambito
sede
caratterizz. car. did.
agg. grat.
Docente
Noce
II semestre
modulo
Tirocinio
settore
CFU
teor (ore)
CFU
Lab/Es
(ore)
CFU
9
Attività
formative
Copertura
Docente
Tesi
21
TABELLE DEI CURRICULARI
modulo
settore CFU
teor
(ore)
FIS/03 3 (24)
FIS/03 6 (48)
Struttura della materia II
Fisica dello stato solido I
(parte A e B)
Proprietà magnetiche e di
trasporto in
superconduttori
Dispositivi
superconduttivi
Metodi sperimentali per
la fisica della materia
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
3
6
FIS/03
3 (24)
3
FIS/03
3 (24)
3
FIS/03
1 (8)
2 (24)
3
Attività
formative
Copertura
Docente
ambito sede car. did.
ambito sede car. did. (A)
car. agg.
grat. (B)
ambito sede car. did.
agg. grat.
Rabuffo
Busiello
(A)/Avella
(B)
Pace
ambito sede car. did.
agg. grat.
ambito sede car. did.
agg. grat.
Pace
Attanasio
Curriculum: Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali
I anno
I semestre
modulo
settore
Fisica teorica I
(Comune a tutti i
Curricula)
Laboratorio
specialistico di
Geofisica, Fisica
dell'Ambiente e
dei Sistemi
Naturali
Metodi
matematici della
Fisica (Comune a
tutti i Curricula)
Meccanica
statistica(Comune
a tutti i Curricula)
Relatività –
Elettrodinamica
Classica
(Comune a tutti i
Curricula)
FIS/02
CFU
CFU
teor (ore) Lab/Es
(ore)
4 (32)
2 (24)
CFU
Attività
formative
Copertura
Docente
caratterizz.
car. did.
Scarpetta
base (6)
car. did.
Scarpa
base
car. did.
De Siena
caratterizz.
car. did.
Zannetti
base
car. did.
Mercaldo
6
FIS/06
4 (32)
2 (24)
6
MAT/07
4 (32)
FIS/02
6 (48)
FIS/02
6 (48)
2 (24)
6
6
6
II semestre
modulo
settore
CFU
CFU
CFU
Attività
Copertura Docente
teor
(ore)
Laboratorio
specialistico di
Geofisica, Fisica
dell'Ambiente e dei
Sistemi Naturali
Teoria delle interazioni
fondamentali
(comune a tutti i
curricula)
Struttura della materia
(Comune a tutti i
Curricula)
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Corsi Autonoma Scelta
FIS/06
Lab/Es
(ore)
6 (72)
formative
Scarpa
caratterizz.
(6)
.
caratterizz.
car. did.
Vitiello
caratterizz.
car. did.
Mancini
6 car. agg.
grat.
6
FIS/04
4 (32)
2 (24)
FIS/03
4 (32))
2 (24)
6
6
curriculare
6
6
OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09
II anno
I semestre
modulo
settore
Corsi curriculari (vedi
tabella)
Complementi di
Geofisica, Fisica
dell'Ambiente e dei
Sistemi Naturali
CFU
teor
(ore)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
18
FIS/06
Attività
Copertura
formative
ambito
sede
caratterizz. car. did.
agg. grat.
Docente
Scarpa
12
II semestre
modulo
settore
CFU
teor (ore)
CFU
Lab/Es
(ore)
Tirocinio
Tesi
CFU
Attività
formative
Copertura
Docente
9
21
TABELLE DEI CURRICULARI
modulo
settore
Sismologia
Fisica Terrestre
FIS/06
FIS/06
CFU
teor
(ore)
3 (24)
6 (24)
Fisica dell’atmosfera
FIS/06
3 (24)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
3
6
3
Attività
formative
Copertura Docente
ambito sede
ambito sede
car. did.
3 car. did.
+ 3 car.
did. agg.
grat.
car. did.
ambito sede
Capuano
Crescentini
De
Analisi delle serie
temporali
Analisi dei dati geofisici
Sistemi Dinamici
FIS/06
3 (24)
ambito sede
car. did.
ambito sede
car. did.
agg. grat.
car. did.
Martino
Falanga
3
FIS/06
FIS/02
3 (24)
3 (24)
3
3
ambito sede
Amoruso
Blasone
Corsi offerti nell’Autonoma Scelta (per tutti i curricula)
modulo
settore
CFU
teor
(ore)
6 (48)
CFU
CFU
Lab/Es
(ore)
Fisica dello Stato Solido
II (parti A e B)
Materiali magnetici
innovativi
Teoria dei Campi
FIS/03
FIS/02
6 (48)
3
6
Fisica dei Sistemi a
Molticorpi
FIS/03
6 (48)
6
Copertura
Docente
car. did.
Noce (A) /
Romano (B)
Maritato
6
FIS/01
3 (24)
car. did. agg.
grat.
car. did. agg.
grat.
car. did.
Mercaldo
Salerno
REGOLE PER STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO
PROPEDEUDICITA’ E SBARRAMENTI RELATIVI AL VECCHIO ORDINAMENTO
Possono sostenere l'iscrizione al quarto anno soltanto quegli studenti che abbiano sostenuto almeno otto esami annuali.
Il Consiglio di Corso di Area potrà stabilire la propedeuticità di certi esami rispetto ad altri.
PIANI DI STUDIO INDIVIDUALI RELATIVI AL VECCHIO ORDINAMENTO
Gli studenti immatricolati al vecchio ordinamento, dovranno concordare il loro piano di studi del IV anno col
Presidente del Consiglio di Area Didattica, o con il coordinatore didattico.
Gli studenti del IV anno con un piano di studi approvato possono conservarlo. Nel caso in cui la denominazione degli
esami inclusi nel loro piano di studi non compaia più esplicitamente nell'offerta didattica, consultando un tutore possono
individuare i moduli equivalenti da seguire, considerando che 3 moduli (da 3 CFU ciascuno) costituiscono una annualità.
Ogni anno lo studente può proporre un piano di studio individuale in sostituzione di quello ufficiale (statutario) o di un
precedente diverso piano di studio individuale. A tale scopo deve presentare domanda entro il 15 dicembre.
La proposta deve riguardare l'intero corso degli studi e deve prevedere lo stesso numero di insegnamenti del piano di
studio ufficiale.
Il Consiglio di Area Didattica accetta, con eventuali modifiche, o respinge la proposta dello studente.
Non si indicano norme assolute per l'accettabilità dei piani di studio. In linea di massima si ritiene che non siano
sostituibili i seguenti insegnamenti: Fisica Generale I e II, Analisi Matematica I e II, Meccanica analitica con elementi di
meccanica statistica, Esperimentazioni di Fisica I, II e III, Struttura della materia, Istituzioni di fisica teorica, Metodi
matematici per la fisica e Istituzioni di fisica nucleare e subnucleare. Sempre in linea di massima si ritiene inoltre che
non possono essere violate le norme di propedeuticità. Si consiglia in ogni caso di discutere la proposta con il presidente
del Consiglio di Area Didattica o con il coordinatore didattico prima della presentazione del piano di studio individuale.
IMMATRICOLAZIONE O ISCRIZIONE DEI LAUREATI E DEGLI STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRI
CORSI DI LAUREA DELL'UNIVERSITA' DI SALERNO O DA ALTRE UNIVERSITA' OVVERO DALLO
STESSO CORSO DI LAUREA IN FISICA
Gli studenti che si trovino in una di tali condizioni possono ottenere il riconoscimento di tutta o di parte della loro
carriera scolastica e dei relativi esami in luogo di corsi e di esami del corso di Fisica dell'Università di Salerno.
Il riconoscimento degli esami è subordinato all'esito di eventuali colloqui integrativi aventi lo scopo di accertare la
rispondenza dei programmi con quelli del corso di laurea in Fisica e di colmare le eventuali lacune.
E’ richiesto in ogni caso un colloquio nel caso si richieda il riconoscimento di esami sostenuti da più di otto anni.
Nel passaggio al nuovo ordinamento di studenti già iscritti al corso di laurea in Fisica (vecchio ordinamento) la
conversione degli esami superati è regolata dalle tabelle di conversione che seguono. Tuttavia gli esami sostenuti da più
di 8 anni sono convertiti con modalità differenti e genericamente considerati equivalenti a 3 moduli. In ogni caso i
curricula di studenti contenenti esami di questo tipo sono soggetti a giudizio del consiglio di Area Didattica che si
riserva le ammissioni al nuovo ordinamento previo il sostenimento di colloquio.
TABELLE DI CONVERSIONE AL NUOVO ORDINAMENTO
TABELLA A: per gli studenti immatricolati nell'aa 2000/01 al corso di Laurea in Fisica
ESAMI SOSTENUTI
Analisi Matematica
(AM1- AM2- AM3- AM4- AM5)
Esperimentaz.Fisica I
(L1-L2-L3-L4)
Geometria
(G1-G2-G3)
Fisica Generale I
(FC1- FC2- FC3- FC4- FC5)
EQUIVALENTI
A:
Analisi Matematica I, Analisi Matematica II, Analisi Numerica
Laboratorio di Fisica I, Laboratorio di Fisica II
Geometria, Libera scelta 3 CFU
Fisica Classica I, Fisica Classica II, Complementi di Fisica Classica oppure
Laboratorio di Elettronica Digitale.
TABELLA B: per gli studenti immatricolati prima dell'aa 2000/01 al corso di Laurea in Fisica∗
ESAMI SOSTENUTI
Analisi Matematica I
Analisi Matematica II
Chimica
Esperimentaz.Fisica I
Esperimentazioni Fisica II
Fisica Generale I
Fisica Generale II
Geometria
Meccanica Razionale
Struttura della Materia
Istituzioni di Fisica Teorica
Esperimentaz. di Fisica III
Istit. di Fisica Nucleare e Subnucl.
Metodi Matematici della Fisica
EQUIVALENTI A:
Analisi Matematica I e II
Analisi Matematica III, 6 CFU curriculari
Chimica, 6 CFU libera scelta
Laboratorio di Fisica I e II
Laboratorio di Fisica III e IV
Fisica Classica I e II
Fisica Classica III e IV
Geometria, 6 CFU curriculari
Meccanica Analitica con Elementi di Meccanica Statistica, 6 CFU curriculari
Fisica della Materia, Laboratorio di Elettronica e Magnetismo
Fisica Quantistica I e II, Relatività Speciale
Lab. di Fisica Nuc. I, Lab. di Fisica della Materia I, Lab. di Elettronica II
Fisica Nucleare, Teoria della Diffusione
Metodi Matematici della Fisica I e II, 3 CFU libera scelta, 3 CFU curriculari
CONVERSIONE DEL TITOLO DI DIPLOMA IN METODOLOGIE FISICHE IN LAUREA DI PRIMO LIVELLO
Gli studenti in possesso del Diploma Universitario in Metodologie Fisiche possono richiedere il titolo di laurea triennale
in Metodologie Fisiche (in corso di ridenominazione : laurea in Fisica Applicata) curriculum Fisica Sanitaria. I crediti
acquisiti dai Diplomati in Metodologie Fisiche che vogliono conseguire la Laurea triennale in Metodologie Fisiche sono
riconosciuti come di seguito:
Esame Superato nel Diploma
Fisica Generale I
Settore
Disciplinare
FIS/01
Crediti
Attività formative
Ambiti disciplinari
12
Caratterizzanti (b)
Speriment. Appl.
∗
La tabella B non si applica agli studenti che pur essendo immatricolati prima dell’AA 2000/01 hanno avuto l’autorizzazione dal ccl a seguire i corsi
in forma modulare nell’AA 2000/01.
Quanto su riportato va riferito ad esami superati da meno di 8 anni. Per esami superati in tempi antecedenti il CCL si riserva di analizzare i
singoli curricula degli studenti interessati.
di base (a)
Affini o integrative
(c)
Discipl.Matem
Interd. e applicaz.
Caratterizzanti (b)
Sperim. Applic.
Discipl.Matem
Analisi Matematica I
Calcolo Numerico (1 u. d.)
MAT/05
MAT/08
12
6
Esperimentazioni di Fisica I
FIS/01
12
MAT/03
FIS/01
6
12
di base (a)
FIS/01
3
Affini o integrative
(c)
Algebra (1 u.d.)
Fisica Generale II
Caratterizzanti (b)
Esperimentazioni di Fisica II
Sperim. Applic.
Interd. e applicaz.
9
Caratterizzanti (b)
Strumentazioni Fisiche
(1 u. d.)
Matematica Applicata
(1 u.d.)
Chimica Generale ed Inorganica
Struttura della Materia
(1 u.d.)
Istituzioni di Fisica Nucleare e
Subnucleare
Laboratorio di Fisica
(parte A) (1 u.d.)
Radioprotezione (1u.d.)
Fisica Sanitaria
Tecniche Fisiche per Diagnostica
Biomedica
Propagazione Ondosa
(1u.d.)
Laboratorio di Fisica
(parte B) (1 u.d.)
(in sostituzione di Lab. di Fisica
(parte A))
Stage
Sperim. Applic.
6
libera scelta
MAT/08
6
affini o integrative
(c)
Interd. e applicaz.
CHIM/03
CHIM/02
FIS/03
6
6
6
affini o integr. (c)
Discipl. Chim.
FIS/04
6
ING-INF/05
6
Caratterizzanti (b)
Ambito di sede (d)
FIS/07
FIS/07
FIS/07
6
12
12
Ambito di sede (d)
Ambito di sede (d)
Ambito di sede (d)
FIS/02
6
Caratterizzanti(b)
INF/01
6
di base (a)
9
Altre (art.10 comma
1 lettera f)
FIS/01
libera scelta (d)
Caratterizzanti (b)
Microfisico e
d.struttura d. materia
Microfisico e
d.struttura d. materia
Teorico e dei fondam.
d. fisica
Discipl.Informat
Per conseguire la Laurea triennale in Fisica, curriculum Fisica Sanitaria devono inoltre acquisire i seguenti crediti:
FIS/O2
9 crediti
Inglese
3 crediti
Tesi
9 crediti
SILLABI DEI MODULI RELATIVI ALLA LAUREA TRIENNALE IN FISICA
ANALISI MATEMATICA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ANALISI MATEMATICA I
Settore scientifico disciplinare
MAT/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina caratterizzante)
DISCIPLINA DI BASE (ambito MATEMATICO – FISICO)
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
1°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum scientifico del
docente
Paola Cavaliere, ricercatore confermato, SSD MAT/05
Paola CAVALIERE si è laureata in Matematica con lode presso l’Università
degli Studi di Salerno a maggio 1995. Ha conseguito il titolo di Dottore
di Ricerca in Matematica il 22 febbraio 2000 presso l’Università degli
Studi di Napoli “Federico II”. Ha usufruito di un assegno per la
collaborazione scientifica ad attività di ricerca per il settore Analisi
Matematica dal 2000 al 2001 presso l’Università di Salerno. Nel marzo
2001 ha preso servizio in qualità di ricercatore per il settore di Analisi
Matematica presso la Facoltà di Scienze della suddetta università. Da
novembre 2004 è ricercatore confermato. Dal 2001 svolge parte del suo
carico didattico sugli insegnamenti di Analisi Matematica del primo anno
del corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca si svolge sia
nell’ambito della teoria lineare delle equazioni ellittiche sia nell’ambito
della teoria della misura e dell’ analisi reale.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e competenze da
acquisire (descrittori di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base della matematica del continuo. Ha
inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di
abituare lo studente al ragionamento rigoroso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi di
media difficoltà. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi
connessi al calcolo di limiti di funzioni.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di base di matematica trattati
nei corsi di scuola media superiore. In particolare, si richiede la
conoscenza dell’algebra elementare, dei metodi risolutivi delle equazioni
e disequazioni di primo e secondo grado, e di alcuni elementi di
trigonometria.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 32
Ore di Lezioni esercitative: 24
Nozioni preliminari – Proposizioni, concetti primitivi, insiemi, funzioni,
relazioni d’equivalenza e relazioni d’ordine.
I numeri reali - Presentazione assiomatica dei numeri reali. L’insieme
dei numeri naturali N, dei numeri interi Z e l’insieme dei numeri razionali
Q. Q non soddisfa l’assioma di completezza. Massimo, minimo, estremo
superiore, estremo inferiore di un insieme numerico. Intervalli di R.
Rappresentazione geometrica di R e di R2.
Funzioni reali - Estremi e grafico di una funzione reale di una variabile
reale. Funzioni monotone. Funzioni pari,
funzioni dispari, funzioni
periodiche. Successioni reali. Successioni monotone. Il numero e.
Funzioni elementari - Funzioni lineari. Funzione valore assoluto. Le
funzioni potenza n-sima e radice n-sima. La funzione esponenziale. La
funzione logaritmica. La funzione potenza con esponente reale. Le
funzioni trigonometriche e trigonometriche inverse.
Limiti di funzioni - Retta reale estesa, intorni ed elementi di topologia
sulla retta reale estesa. Definizione di limite ed esempi. Proprietà dei
limiti di funzioni: unicità del limite, operazioni con i limiti, forme
indeterminate, risultati di confronto, teorema sui limiti delle funzioni
monotone. Limiti delle funzioni composte. Limiti di successioni.
Funzioni continue – Definizioni, esempi e discontinuità. Teorema della
permanenza del segno, teorema dell’esistenza degli zeri, Teorema di
Weierstrass, teorema dell’esistenza dei valori intermedi. Continuità delle
funzioni elementari. Limiti notevoli. Funzioni uniformemente continue.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
C. D. Pagani – S. Salsa: Analisi Matematica, vol. I, Masson
E. Acerbi – G. Buttazzo: Primo corso di Analisi Matematica, Pitagora
A. Alvino – L. Carbone – G. Trombetti: Esercitazioni di Matematica I,
Liguori Editore
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate
all’apprendimento delle nozioni di base della matematica del continuo e
delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo
esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche
acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere problemi di media
difficoltà.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova
scritta seguita da una prova orale. La prova scritta potrà essere
sostituita da due prove intercorso. Per essere ammesso a sostenere la
prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente
nella prova scritta (o nelle prove intercorso). Lo studente che superi la
prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la
prova scritta.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ANALISI MATEMATICA II
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ANALISI MATEMATICA II
Settore scientifico disciplinare
MAT/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina caratterizzante)
DISCIPLINA DI BASE (ambito MATEMATICO – FISICO) + AffineIntegrativa (1)
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
1°
Semestre
2°
Numero di crediti
5
Nome, qualifica e curriculum scientifico del
docente
Paola Cavaliere, ricercatore confermato, SSD MAT/05
Paola CAVALIERE si è laureata in Matematica con lode presso l’Università
degli Studi di Salerno a maggio 1995. Ha conseguito il titolo di Dottore
di Ricerca in Matematica il 22 febbraio 2000 presso l’Università degli
Studi di Napoli “Federico II”. Ha usufruito di un assegno per la
collaborazione scientifica ad attività di ricerca per il settore Analisi
Matematica dal 2000 al 2001 presso l’Università di Salerno. Nel marzo
2001 ha preso servizio in qualità di ricercatore per il settore di Analisi
Matematica presso la Facoltà di Scienze della suddetta università. Da
novembre 2004 è ricercatore confermato. Dal 2001 svolge parte del suo
carico didattico sugli insegnamenti di Analisi Matematica del primo anno
del corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca si svolge sia
nell’ambito della teoria lineare delle equazioni ellittiche sia nell’ambito
della teoria della misura e dell’ analisi reale.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e competenze da
acquisire (descrittori di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base della matematica del continuo. Ha
inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di
abituare lo studente al ragionamento rigoroso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi di
media difficoltà. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi
connessi allo studio qualitativo del grafico di una funzione, al calcolo
integrale e alla determinazione del carattere di una serie numerica.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti del corso di Analisi Matematica
I.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 32
Ore di Lezioni esercitative: 12
Derivate – Definizioni, esempi e interpretazioni. Derivate e operazioni
algebriche. Derivate delle funzioni composte e delle funzioni inverse.
Derivate delle funzioni elementari.
Applicazioni delle derivate. Studio di funzioni - Massimi e minimi relativi.
Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Funzioni crescenti e
decrescenti: criterio di monotonia, caratterizzazione delle funzioni
costanti in un intervallo, criterio di stretta monotonia. Funzioni convesse
e concave: criterio di convessità. Condizione sufficiente per l’esistenza
di punti di massimo o di minimo relativi. I teoremi di De L’Hopital.
Studio del grafico di una funzione. Formula di Taylor.
Integrazione secondo Riemann - Definizioni ed esempi. Interpretazione
geometrica dell’integrale definito. Proprietà degli integrali definiti:
additività dell’integrale rispetto all’intervallo, linearità dell’integrale,
confronto tra integrali. Integrabilità delle funzioni continue. Primo e
secondo teorema della media.
Integrali indefiniti – Primitive. Teorema fondamentale del calcolo
integrale. Formula fondamentale del calcolo integrale. L’integrale
indefinito e le sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Integrazione
per decomposizione in somma. Integrazione delle funzioni razionali.
Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione.
Serie numeriche – Definizioni, esempi e primi risultati. Serie a termini
non negativi. Serie geometrica. Serie armonica. Criteri di convergenza
per serie a termini non negativi. Serie alternate. Convergenza assoluta.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
C. D. Pagani – S. Salsa: Analisi Matematica, vol. I, Masson
E. Acerbi – G. Buttazzo: Primo corso di Analisi Matematica, Pitagora
A. Alvino – L. Carbone – G. Trombetti: Esercitazioni di Matematica I,
Liguori Editore
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate
all’apprendimento delle nozioni di base della matematica del continuo e
delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo
esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche
acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere problemi di media
difficoltà.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova
scritta seguita da una prova orale. La prova scritta potrà essere
sostituita da due prove intercorso. Per essere ammesso a sostenere la
prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente
nella prova scritta (o nelle prove intercorso). Lo studente che superi la
prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la
prova scritta.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ANALISI MATEMATICA III
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ANALISI MATEMATICA III
Settore scientifico disciplinare
MAT/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
AFFINE-INTEGRATIVA
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Luca Esposito, professore associato, ssd MAT/05.
Luca Esposito è nato a Napoli il 7/11/1969. Si è laureato in Matematica
nel 1993 presso l’Università di Napoli Federico II. Ha conseguito il titolo
di Dottorato in Matematica nel 1997 presso l’Università di Napoli
Federico II. Nel 1997 ha preso servizio in qualità di ricercatore per il
settore di Analisi Matematica presso la Facoltà di Scienze Matematiche
Fisiche dell’Università di Salerno; dal 2004 è professore associato per il
settore di Analisi Matematica presso la stessa Facoltà. I suoi interessi di
ricerca riguardano:
- Il calcolo delle variazioni.
- La regolarità per sistemi ellittici di equazioni alle derivate parziali.
- Simmetrizzazione e disuguaglianze isoperimetriche.
- Problemi a frontiera libera.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso fornisce le nozioni di base del calcolo differenziale per le funzioni
di più variabili. Lo scopo del corso è di abituare lo studente ad utilizzare
il calcolo differenziale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha l’obbiettivo di rendere lo studente capace di risolvere alcuni
semplici problemi ed esercizi connessi con lo studio delle funzioni di più
variabili reali. In particolare lo studente dovrà essere capace alla fine del
corso di determinare massimi e minimi di funzioni di più variabili e
valutare semplici integrali di volume superficiali e di linea.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso intende favorire le capacità di esposizione delle conoscenze
acquisite da parte dello studente con particolare attenzione al rigore ed
alla chiarezza del linguaggio.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono incentivati ad apprendere in maniera critica
e
responsabile quanto viene spiegato nel corso delle lezioni in modo da
accrescere mediante lo studio le proprie capacità di giudizio.
Prerequisiti
Analisi Matematica I/II.
Contenuto del corso
Funzioni di più variabili - Lo spazio Rn. Richiami di topologia in Rn.
Funzioni di due o più variabili. Grafici di funzioni di due variabili. Insiemi
di definizione, limiti e continuità. Derivate parziali e derivate direzionali
nei punti interni e sul bordo di un insieme. Interpretazione geometrica
della derivata parziale. Derivate parziali e continuità. Derivate di ordine
superiore. Teorema di Schwarz. Gradiente e differenziabilità,
interpretazione geometrica e continuità. Funzioni composte. Teorema di
derivazione delle funzioni composte. Derivazione e differenziazione per
le funzioni a valori vettoriali. Formula di Taylor in più variabili. Forme
quadratiche. Matrice hessiana. Massimi e minimi relativi. Funzioni
armoniche.
Integrali curvilinei - Curve e rappresentazione parametrica. Curve
semplici e curve regolari. Retta tangente e vettore tangente. Lunghezza
di una curva. Integrale curvilineo di una funzione e sua interpretazione
geometrica.
Forme differenziali - Forme differenziali lineari. Integrale curvilineo di
una forma differenziale. Forme differenziali esatte: definizione e
condizioni. Forme differenziali chiuse. Rapporto tra forme chiuse e forme
esatte. Ricerca di una primitiva di una forma differenziale esatta.
Integrali multipli - Teorema di Fubini. Integrali doppi su domini normali.
Formule di riduzione per gli integrali doppi. Cambiamento di variabili
negli integrali doppi. Applicazioni al calcolo delle aree di domini nel piano
ed uso delle formule di Gauss-Green. Integrali doppi estesi a domini non
limitati. Integrali tripli su domini normali e applicazioni
al calcolo di volumi di solidi. Cambiamento di variabili negli integrali
tripli: calcolo di integrali con l’uso di coordinate sferiche e di coordinate
cilindriche. Volumi di solidi di rotazione.
Superfici e integrali di superficie – Superfici regolari. Coordinate locali e
cambiamento di parametri. Piano tangente e versore normale. Area di
una superficie. Superfici orientabili. Superfici con bordo. Integrali di
superficie. Formula di Stokes e teorema della divergenza.
Funzioni implicite – Teorema del Dini per equazioni e sistemi.
Invertibilità locale e globale. Massimi e minimi vincolati. Moltiplicatori di
Lagrange.
Testi di riferimento
N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Analisi Matematica II, Liguori
Editore.
N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica II,
Liguori Editore.
E. Giusti, Analisi Matematica 2, Boringhieri Editore.
F. Conti, Calcolo, McGraw-Hill Libri Italia.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
esame scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ANALISI MATEMATICA IV
Corso di studi
Laurea Triennale in FISICA
Titolo dell’insegnamento
ANALISI MATEMATICA IV
Settore scientifico disciplinare
MAT/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Attività affine/Formazione integrativa
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
2°
Semestre
2°
Numero di crediti
5
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Anna CANALE, professore associato, ssd MAT/05
Coordinatore dell'Area Didattica di Matematica. Membro del
Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Matematica
con sede amministrativa presso l'Università di Salerno.
Afferisce al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e
Matematica Applicata (DIIMA). Socio UMI e socio
AMASES. Aderisce al Gruppo Nazionale di Ricerca
GNAMPA. Referee di alcune riviste internazionali.
Settori di ricerca.
- Regolarità di soluzioni di equazioni non uniformemente
ellittiche.
- Studio del problema di Dirichlet per equazioni ellittiche del
secondo ordine a coefficienti discontinui in aperti non
necessariamente limitati di Rn in spazi con peso e in spazi di
tipo Morrey: teoremi di immersione, stime a priori, operatori
di Fredholm ad indice zero, teoremi di esistenza ed unicità.
- Regolarità di minimi di funzionali anisotropi.
- Teoremi di Liouville per soluzioni non negative di
equazioni ellittiche semilineari in Rn , n≥3, e nel semispazio
nel caso uniformemente ellittico. Applicazioni a stime a
priori. Teoremi di Liouville nel gruppo di Heisenberg nel
caso del laplaciano di Kohn-Heisenberg.
- Metodi variazionali e applicazioni a problemi non lineari.
Attività didattica.
Attualmente svolge la sua attività didattica nei corsi di laurea
in Matematica, Chimica e Fisica.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso tratta vari aspetti legati allo studio delle equazioni differenziali e
delle successioni e serie di funzioni. Uno degli obiettivi è quello di
ottenere che lo studente abbia un buon livello di chiarezza e di
conoscenza delle tematiche trattate.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Scopo del corso è quello di ottenere che lo studente sviluppi una capacità
di sintesi che lo aiuti ad affrontare le problematiche che incontra nel
corso dei suoi studi e ad applicare i risultati studiati.
Abilità comunicative (communication skills):
L’impostazione del corso prevede che lo studente sviluppi la capacità di
esporre in modo chiaro ed esaustivo gli argomenti trattati.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli sudenti sono indotti a porsi in maniera critica nei confronti degli
argomenti trattati a lezione e a sviluppare una capacità di giudizio
autonoma.
Prerequisiti
Conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Analisi
Matematica I, II e III .
Contenuto del corso
Equazioni differenziali: teoria e metodi risolutivi.
Successioni e serie di funzioni.
Testi di riferimento
N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica
II, Liguori Editore.
N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Analisi Matematica II, Liguori
Editore.
E. Giusti, Analisi Matematica 2, Boringhieri Editore.
F. Conti, Calcolo, McGraw-Hill Libri Italia.
F. Conti - P. Aquistapace - A.Savoini, Analisi Matematica. Teoria e
Applicazioni, McGraw-Hill Libri Italia.
P. Marcellini - C. Sbordone, Esercitazioni di Analisi Matematica,
Volume II, parte prima, Liguori Editore.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 44 ore.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Esame scritto e orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ASTRONOMIA GENERALE
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ASTRONOMIA GENERALE
Settore scientifico disciplinare
FIS/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2°
Semestre
2°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02
Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con
lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987
professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’
associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli
dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di
Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato
Internazionale di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica
(Università di Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 –
2006 & 2000 - 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel
Consiglio d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della
Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’
socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia
Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of
Sciences.
Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la
medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici.
I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono:
a) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong
Coupling Expansion
b) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi.
c) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics.
d) Lensing Gravitazionale.
e) Astroparticelle e Materia Oscura.
L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito:
http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base
dell’astrometria, della fotometria e della meccanica celeste.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi
concreti di astrometria e di meccanica celeste.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tende a favorire non solo la capacità dello studente ad esporre in
modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite, ma anche a saper
comporre relazioni scritte in modo corretto, chiaro e conciso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
e ad arricchire le proprie capacità di giudizio con opportuni riferimenti
bibliografici suggeriti dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di meccanica classica e di
calcolo differenziale impartiti nei corsi del primo anno del corso di laurea
triennale in Fisica
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 40
Ore di Lezioni esercitative e di laboratorio: 12
La geometria della sfera – I sistemi di riferimento
astronomici – Le trasformazioni di coordinate astronomiche
– La riduzione delle osservazioni di posizione I: la rifrazione
atmosferica. – La riduzione delle osservazioni di posizione
II: l’aberrrazione stellare. – La riduzione delle osservazioni
di posizione III: la parallasse – Fotometria: magnitudine e
colore di una stella – Estinzione ed arrosssamneto –
Meccanica celeste: il problema a due corpi – Determinazioni
d’effemeridi e d’elementi orbitali – Meccanica celeste: il
problema a tre corpi, la soluzione triangolare di Lagrange e
la soluzione collineare di Eulero – Il problema ristretto dei
tre corpi – Analisi della stabilità dei punti lagrangiani
Testi di riferimento
Testi consigliati:
- Appunti delle lezioni
- Roy & D. Clarke – Astronomy, principles and practice - IoP
Publishing
- P. Bakulin – Astronomia Generale
- Rosino – Lezioni di Astronomia, CEDAM Editore
Per una più completa e profonda comprensione, si consiglia di studiare
gli argomenti sui manuali, integrando con gli appunti delle lezioni
distribuite durante il corso. Lo svolgimento degli esercizi proposti e di
quelli rilevanti dei testi è necessario per poter raggiungere una sufficiente
abilità di corretta applicazione dei concetti studiati
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede lezioni, esercitazioni e due esperimenti di
laboratorio.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di conoscenza da parte dello
studente avviene attraverso tre tipi di prove:
a) progetto intracorso
b) relazione sui due esperimenti di laboratorio (a e b
complessivamente pesano per il 50% del voto finale)
c) esame scritto finale (che pesa per il restante 50%).
L’esame scritto finale consiste nella soluzione di problemi ed in una
relazione su un argomento proposto tra quelli studiati durante il corso. Il
tempo complessivo della prova scritta è di quattro ore.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
[a) Il corso si sviluppa in 13 settimane, con 4 ore di lezione
per settimana
b) orario di ricevimento degli studenti: Martedì ore 16 – 18]
CHIMICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
CHIMICA
Settore scientifico disciplinare
CHIM/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Affine-Integrativa
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
I
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. ANTONIO PROTO, Professore Associato di Chimica.
Il prof. Antonio Proto è nato a Salerno il 30 ottobre 1960. Si è laureato
in chimica presso l’Università di Napoli nel 1986. Dal 1987 è entrato a
far parte del gruppo di ricerca diretto dal prof. Zambelli, interessandosi
dello studio e dello sviluppo di nuovi sistemi catalitici attivi nella
polimerizzazione di idrocarburi insaturi, dello studio della cinetica e del
meccanismo della polimerizzazione stereospecifica delle a-olefine.
Nel 1987, 1988 e 1989 è risultato vincitore della Borsa di Studio della
Fondazione G. Donegani bandita dalla Accademia Nazionale dei Lincei
usufruendone dal gennaio 1987 al dicembre 1988 presso il Dipartimento
di Fisica della Università di Salerno .
Dal gennaio 1989 al dicembre 1990 è stato titolare di una borsa di
studio istituita tra il Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno e
la Aristech Chemical Corporation Research-Monroeville, PennsylvaniaUSA avendo la possibilità di trascorrere dei periodi di lavoro negli Stati
Uniti.
Dal 1° gennaio 1991 al novembre 1994 è stato collaboratore tecnico
presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno.
Dal dicembre 1994 a marzo 2005 é stato ricercatore del Corso di Laurea
in Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell' Università di Salerno
(Settore scientifico-disciplinare CHIM/03).
Da marzo 2005 è professore associato del Corso di Laurea in Chimica
della Facoltà di Scienze MFN dell' Università di Salerno (Settore
scientifico-disciplinare CHIM/03
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della Chimica
moderna.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi
concreti di Chimica.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tende a favorire la capacità dello studente ad esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
e ad arricchire le proprie capacità di giudizio in riferimento alle
problematiche trattate.
Prerequisiti
Fondamenti della matematica, della fisica e della chimica,
quali possono essere acquisiti a livello di scuola secondaria.
Contenuto del corso
Materia ed energia: classificazione e proprietà della materia.
Struttura degli atomi e teoria atomica. I composti chimici: gli
elementi, introduzione alla tavola periodica, tipi di composti
chimici, la mole, nomenclatura dei composti inorganici. Il
legame chimico: ionico, covalente, metallico; teoria di Lewis,
teoria VB, ibridizzazione di orbitali atomici, risonanza,
orbitali molecolari, energie di legame. Stati di ossidazione.
Reazioni chimiche, introduzione alle reazioni in soluzione
acquosa. Leggi della chimica, calcolo stechiometrico. Stati
della materia. Leggi dei gas. Liquidi solidi e forze
intermolecolari. Trasformazioni di fase. Le soluzioni e le loro
proprietà fisiche, proprietà colligative. Termochimica, cenni
di termodinamica. Cinetica chimica. Principi dell'equilibrio
chimico. Acidi e basi ed equilibri acido-base. Solubilità ed
equilibri di ioni complessi. Equilibri redox. Solubilità.
Calcolo di solubilità e del KPS di sali poco solubili.
Conducibilità di elettroliti. Cenni di elettrochimica. Le pile.
Potenziali normali di riduzione. Elettrodi di riferimento.
Equazione di Nernst. Calcolo della f.e.m. di una pila.
Testi di riferimento
1)Kotz & Treichel “Chimica” Edi. SES;
2)Petrucci & Harwood “Chimica Generale” Piccin;
3)Corradini “Chimica generale” Ambrosiana;
4)P. Michelin Lausarot, G. A. Vaglio “Fondamenti di
Stechiometria” Piccin.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Esame scrito e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA I
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
SEDE
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
Anno di corso
1° (Laurea triennale)
Semestre
2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Alfonso ROMANO, professore associato, SSD FIS/03
Alfonso ROMANO si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di
Salerno nel 1987. Dal 1988 al 1992 è stato studente di Dottorato di
Ricerca in Fisica presso le università consorziate di Napoli e Salerno.
L’1-10-1992 è entrato in servizio presso l’Università di Salerno come
Ricercatore Universitario di Struttura della Materia (gruppo B03X). Dal
3-1-2005 è in servizio presso la stessa Università come Professore
Associato di Fisica della Materia (gruppo FIS/03), ruolo nel quale è stato
confermato dopo verifica triennale. Ha svolto la sua attività didattica e
tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Classica per
diversi corsi di laurea (Informatica, Chimica, Matematica, Ingegneria,
Fisica) e della Fisica della Materia per il corso di laurea in Fisica. La sua
attività di ricerca è da alcuni anni incentrata su: a) Modelli e
fenomenologia di sistemi con gradi di libertà fermionici e bosonici
accoppiati; b) Risultati esatti per modelli per sistemi a due bande con
correlazioni elettroniche forti; c) Effetti di prossimità in eterostrutture
superconduttore-ferromagnete; d) Fenomenologia di superconduttori ad
alta temperatura critica a drogaggio di tipo elettronico
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base di alcuni
macroargomenti, quali la gravitazione universale, i fenomeni ondulatori, i
corpi rigidi e i fluidi, che tradizionalmente non rientrano nel programma
del corso generale di fisica classica per studenti del primo anno. Ha
inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie applicazioni e tecniche
dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
esercizi relativi agli argomenti trattati.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente dovrà essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità
di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal
docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza della meccanica del singolo punto materiale e
dei sistemi di punti materiali, come trattata nei corsi del primo anno del
corso di laurea in Fisica, e dell’analisi delle funzioni di una variabile.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 18
Ore di Lezioni esercitative: 6
Gravitazione universale: Le forze fondamentali esistenti in
natura. La legge di gravitazione universale. Esperimento di
Cavendish. Massa inerziale e massa gravitazionale.
Conservatività della forza gravitazionale. Velocità di fuga.
Moto dei satelliti. Campo gravitazionale. Teorema di Gauss
con applicazioni (senza dimostrazione). Leggi di Keplero.
(4 ore teoriche e 1 ora esercitativa)
Onde e oscillazioni: Generalità sui fenomeni oscillatori. Onde
meccaniche e onde elettromagnetiche. Onde trasversali e onde
longitudinali. Forma delle funzioni che descrivono onde che si
propagano. Equazione delle onde nel caso di onde elastiche longitudinali.
Aspetti energetici. Principio di sovrapposizione. Cenni sugli sviluppi in
serie di Fourier. Interferenza. Vettori di fase. Battimenti. Onde
stazionarie.
(5 ore teoriche e 1 ora esercitativa)
Corpi rigidi: Numero di gradi di libertà di un corpo rigido. Aspetti
generali del moto di un corpo rigido. Sistema di riferimento solidale.
Tensore di inerzia e momento di inerzia con applicazioni. Espressione
generale dell’energia cinetica di un corpo rigido in moto rototraslatorio.
Energia cinetica rotazionale. Espressione generale del momento angolare
di un corpo rigido in moto rototraslatorio. Momento angolare rotazionale.
Diagonalizzazione del tensore di inerzia e riduzione agli assi principali.
(5 ore teoriche e 2 ore esercitative)
Fluidi: Considerazioni generali sui fluidi. Azioni meccaniche sui fluidi.
Statica dei fluidi: equazione fondamentale dell’idrostatica e sua
applicazione al caso della gravità, legge di Stevino, esperienza di
Torricelli, vasi comunicanti, manometro a U, principio di Pascal e sua
applicazione alle presse idrauliche, principio di Archimede con
applicazioni. Dinamica dei fluidi: viscosità e incomprimibilità, fluido
ideale, descrizione lagrangiana e descrizione euleriana, regime
stazionario, linee di flusso e tubi di flusso, portata, equazione di
continuità con applicazioni, equazione di Bernoulli con applicazioni,
effetto Venturi.
(4 ore teoriche e 2 ore esercitative)
Testi di riferimento
P. Mazzoldi, M. Nigro, C.Voci, Fisica, vol. I, EdiSES
C. Mencuccini, V. Silvestrini, Fisica I – Meccanica Termodinamica,
Liguori
G.R. Fowles and G.L. Cassiday, Analytical Mechanics, Thomson (per i
corpi rigidi)
D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica, Ambrosiana
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento degli argomenti del corso e una
parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà, anche
attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, in che
modo le conoscenze teoriche acquisite trovino applicazione
concreta a problemi reali.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale consistente in una prova orale.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA II
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA II
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
GAETANO VILASI, Professore Ordinario di Fisica Teorica
Professore Ordinario di Relatività all'Università di Salerno dal 2000, è
Coordinatore del Gruppo Teorico locale INFN. E' referee di riviste
internazionali e della Commissione IV INFN. E' stato membro di comitati
scientifici di conferenze nazionali ed internazionali e si è occupato di
Simmetrie Dinamiche Classiche e Quantistiche, Teoria Quantistica dei
Campi, Sistemi Dinamici, Integrabilità in Teoria dei Campi, Gravità
Classica e Quantistica, anche presso: il Centre de Physique Theorique
Marseilles (1969, 1970, 1974), il Laboratory of Theoretical Physics, JINR
Dubna (Russia) (1985), il Department of Physics, Syracuse University
(1987, 2008), il Department of Physics, the Northeastern University
(Boston) (1987), il Keldysh Institute, Mosca (1991, 1992), l'Institute for
Nuclear Research and Nuclear Energy di Sofia (1995, 2000, 2007),
Departamento de Fisica, Universitad Carlos III de Madrid (1999, 2001,
2003), Departamento de Fisica, Universitad de Zaragoza (2000, 2002,
2007) l'Erwin Schroedinger International Institute for Mathematical
Physics di Vienna (1993, 1994, 1996, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004,
2005, 2006, 2007, 2008). E’ autore di 2 monografie e di numerosissime
pubblicazioni su riviste internazionali
Monografie
GERDJIKOV VS, VILASI G, YANOVSKI AB (2008): Integrable
Hamiltonian Hierarchies, Springer Verlag
VILASI G. (2001): Hamiltonian Dynamics, World Scientific
Editor
16th SIGRAV Conference on General Relativity and gravitational
Physics, AIP Conference Proc: 751 (2005) (G. Vilasi, G. Esposito, G.
Lambiase, G. Marmo, G. Scarpetta)
Spacetime and Fundamental Interactions: Quantum Aspects,
Conference Proc. Mod. Phys. Lett. A18 (2003) (F. Lizzi, G. Marmo, G.
Sparano, G. Vilasi)
Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear field Theor , NorthHolland, Delta Series (Amsterdam 1989) (S.De Filippo, M.Marinaro,
G.Marmo, G. Vilasi)
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base dela Relatività Speciale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
esercizi. In particolare, lo studente deve saper risolvere problemi in cui
sarà necessario tener conto del punto di vista di due differenti
osservatori
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di pensare usando i nuovi concetti di
spazio e tempo
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Meccanica Classica e Elettromagnetismo
Contenuto del corso
Caratteristiche della propagazione della luce, Il concetto di tempo, Le
trasformazioni di Lorenz, Cinematica e Dinamica Relativistica
Testi di riferimento
Landau e Lifchitz, Teoria del Campo, Editori Riuniti
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
esami scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
DISPOSITIVI ELETTRONICI A SEMICONDUTTORE
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
DISPOSITIVI ELETTRONICI A SEMICONDUTTORE
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
DISCIPLINA CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
3°
Semestre
1°
Numero di crediti
3
SUPPLENZA ESTERNA GRATUITA
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
L’obiettivo del corso è di consentire agli studenti di acquisire le
conoscenze necessarie per la comprensione di testi specialistici sui
dispositivi elettroni a semiconduttore. Il corso si propone inoltre di fornire
un bagaglio di conoscenze utile per l’inserimento nell’industria dei
semiconduttori.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Si intende rendere lo studente capace
-- di saper eseguire ed interpretare misure elettriche su dispositivi e di
proporre modelli elettrici appropriati
-- di capire le relazioni tra processi di fabbricazione, struttura e
caratteristiche elettriche dei dispositivi.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti sono stimolati, durante le frequenti discussioni col docente e
durante l’esame finale, a comunicare in modo chiaro e persuasivo la
conoscenza acquisita e a dimostrarne la profondità.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e
responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia
attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente.
Fisica classica e fondamenti di meccanica quantistica.
Prerequisiti
Contenuto del corso
Ore di Lezioni frontali: 24
Ore di Laboratorio: 6
Reticoli cristallini. Bande di energia nei solidi. Densità degli stati ed
energia di Fermi. Semiconduttori intrinseci ed estrinseci. Drogaggio.
Fenomeni di conduzione. Correnti di deriva e di diffusione. Resistività.
Mobilità. Bande di energia e potenziali applicati. Generazione e
ricombinazione di coppie. Fenomeni ottici. Effetto Hall. Giunzioni metallo
semiconduttore all’equilibrio e polarizzate: caratteristiche I-V, C-V e
risposta ottica. Diodi Schottky. Il condensatore MOS: accumulazione,
svuotamento, inversione. La caratteristiche C-V. I CCD. Il transistor
MOS. Caratteristiche I-V. Effetti del secondo ordine e effetti di scaling.
Circuiti con transistori NMOS e PMOS. Circuiti logici CMOS. RAM e
DRAM. Memorie non volatili. Tecniche di fabbricazione di circuiti
integrati. Esempi di processi di fabbricazione di circuiti integrati CMOS.
Libri di testo:
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
S.M. Sze, Physics of semiconductor devices, J. Wiley & Sons
R. S. Muller and T. I. Kamins, Device Electronics for Integrated Circuits,
J. Wilwy &Sons
K. Hoffman, System Integration : from transistor design to large scale
integrated circuits, J Wiley &Sons
Lezioni frontali e dimostrazioni in laboratorio.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova orale
di verifica su tutti gli argomenti del corso. E’ lasciata libertà allo studente
di discutere anche argomenti non presentati a lezione ma di pertinenza del
corso.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Sede (aula, indirizzo, …)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
[Il corso si svilupperà in 6 (8) settimane. Durante ciascuna di esse ci
saranno 5 (4) lezioni frontali. Attività in laboratorio è prevista a
completamento della trattazione delle giunzioni metallo-semiconduttore e
dei transistori MOS.]
FISICA CLASSICA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Fisica Classica I
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
I
Semestre
I/II
Numero di crediti
12 (8 lezioni + 4 Esercitazioni)
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Pace Sandro
CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA
Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di
Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto
numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI,
lezioni in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi
di laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per
ricercatore, professore associato ed ordinario.
Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento
nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di
progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore
di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore
del Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di
Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e'
delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E.
ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla
installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il
lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla
superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di
giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha
studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle
ionizzanti.
Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a
punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO.
Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata sui
superconduttori ad alta temperatura, articolata in:
1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto,
2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di
materiale massivo e di single crystals di superconduttori
ceramici e materiali similari,
3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo.
Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste
internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali
conferenze internazionali del proprio settore scientifico.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base della dinamica del punto materiale e dei
sistemi di punti ed in particolare dei sistemi rigidi e dall'altra parte dei
principi base della termodinamica.. Ha inoltre lo scopo di abituare lo
studente al ragionamento rigoroso e di creare la capacità di descrivere la
statica e la dinamica di sistemi fisici tramite l'applicazione e la
risoluzione di equazioni algebriche e differenziali .
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha l'obiettivo di sviluppare le capacità di applicare a problemi
che descrivono l'evoluzione di sistemi le conoscenze acquisite sulle basi
della meccanica classica e della termodinamica
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto i contenuti
del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Conoscenza dell'algebra elementare, dei sistemi di equazioni lineari,
discussione delle equazioni e delle disequazioni di secondo grado, buona
conoscenza della geometria euclidea, della trigonometria, discussione
delle funzioni elementari.
Ancora più importante delle conoscenze specifiche, è essenziale la
capacità e l'abitudine di dedicare gran parte della propria giornata allo
studio e le capacità di ordine logico.
Contenuto del corso
Il metodo scientifico. Le grandezze fisiche e le unità di misura per lo
spaio ed il tempo: i sistemi di riferimento
Grandezze scalari e vettoriali.
Cinematica del punto materiale: moto in una dimensione: velocità
ed accelerazione, cenni sul concetto di derivata, moto rettilineo
uniforme e uniformemente accelerato; moto in più dimensioni:
moto circolare uniforme e non, moto in una traiettoria qualsiasi. Il
moto del proiettile.
Dinamica del punto materiale: primo principio della dinamica e
sistemi di riferimento inerziali, le forze: forza peso e massa
gravitazionale, forze di attrito radente, forza elastica, reazioni
vincolare; secondo principio della dinamica e massa inerziale:
caduta di un grave, oscillatore armonico semplice, oscillatore
smorzato e forzato: cenni soluzioni equazioni differenziali lineari
del secondo ordine, risonanza.
Quantità di moto, impulso.
I concetti di lavoro ed energia; teorema delle forze vive, energia
cinetica, campi di forze conservativi ed energia potenziale.
Momento delle forze e momento della quantità di moto.
Dinamica dei sistemi di particelle: quantità di moto e momento della
quantità di moto, forze e momenti interni ed esterni; equazioni
cardinali della dinamica dei sistemi di punti materiali; centro di
massa; energia di un sistema di punti materiali. Urti.
Corpi rigidi: cinematica e gradi di libertà di un corpo rigido: traslazioni
e rotazioni; equazioni cardinali della dinamica dei corpi rigidi;
momento della quantità di moto e momento delle forze rispetto ad
un punto e rispetto ad un asse; reazioni vincolari; energia cinetica,
Dinamica di corpi rigidi girevoli attorno ad asse fisso, momento
d’inerzia, energia cinetica e momento della quantità di moto
Termodinamica
Temperatura e termometri; variabili di stato; equazione di stato
dei gas perfetti, i gas reali e l'equazione di Van der Waals; quantità
di calore, calori specifici e conducibilità termica; calore ed energia,
Lavoro in una trasformazione.
Il primo principio della termodinamica; Funzioni di stato,
Energia interna, Entalpia; Gas perfetto: calori specifici, energia
interna, entalpia, trasformazioni adiabatiche.
Secondo principio della termodinamica; il ciclo di Carnot; il
teorema di Carnot ; l'Entropia; Energia libera ed il potenziale di
Gibbs ; cambiamenti di stato.
Testi di riferimento
P.Mazzoldi,M. Nigro e C.Voci : " Elementi di Fisica : meccanica e
termodinamica" EdiSES
The Feynmann lectures on Physics- Addison-Wesley publishing conpany
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 64 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore (svolte da un Ricercatore)
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Gli studenti vengono chiamati alla lavagna con una certa regolarità specie
per la risoluzione di esercizi precedentemente assegnati. Nel caso in cui
uno studente abbia mostrato una buona padronanza nella risoluzione
degli esercizi, può avere l'esonero dal compito scritto che è per tutti gli
altri di norma obbligatorio e solo gli studenti che lo abbiano svolto
almeno in modo sufficiente vengono ammessi alla prova orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
[4-5 ore settimanali in tre-quattro giorni distinti]
FISICA CLASSICA II
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA CLASSICA II
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
I/II
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Mario Fusco Girard è professore ordinario di Fisica Sperimentale dal
2002. Dall’anno accademico 1977/78 ha ricoperto per incarico i corsi di
Fisica Generale I presso l’allora Biennio, in seguito Facoltà di
Ingegneria; in seguito ha tenuto il corso di Fisica Generale II presso il
Corso di Laurea in Matematica. Nel 1985 è divenuto Professore
Associato di Fisica Generale presso lo stesso corso di laurea. Ha tenuto
per supplenza corsi di Fisica presso la Facoltà di Farmacia e presso la
Facoltà di Ingegneria. Ha tenuto per affidamento il corso di Meccanica
Razionale e quello di Istituzioni di Fisica Matematica presso la Facoltà di
Scienze. E’ stato Direttore del Dipartimento di Fisica Teorica “ E.
Caianiello” dal 1998 al 2000. Dal 1999 al 2003 è stato Rappresentante
per l’Italia nello Steering Group del programma Science for Peace. Dal
2002 al 2008 è stato Responsabile del Gruppo Collegato di Salerno
dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Si è interessato di Metodi di
Teoria dei Campi applicati ai sistemi a multi-corpi, di caos in sistemi
classici e quantistici, di metodi semiclassici in meccanica quantistica, e
da circa dieci anni partecipa all’esperimento ALICE, uno dei quattro
grandi esperimenti in preparazione al Large Hadron Collider del CERN
di Ginevra.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
il corso si propone di fornire le conoscenze e le capacità di comprensione
delle leggi fondamentali dell’elettromagnetismo e dell’ottica classici, a
livello intermedio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
il corso tende a far acquisire allo studente la capacità di risolvere
problemi
di
livello
intermedio
di
difficoltà,
nell’ambito
dell’elettromagnetismo classico e delle sue applicazioni ai fenomeni
dell’ottica.
Abilità comunicative (communication skills):
lo studente dovrà essere in grado di esprimere le conoscenze acquisite
durante il corso in maniera chiara, concisa e rigorosa.
Autonomia di giudizio (making judgements):
è auspicabile che lo studente si ponga in maniera critica e problematica
di fronte al materiale oggetto di studio, e viene stimolata la sua
personale capacità di approfondimento.
Prerequisiti
E’ richiesta la conoscenza dei contenuti dei corsi di Fisica Classica I e di
Analisi Matematica I e II.
Contenuto del corso
Elettrostatica nel vuoto. Elettrostatica dei conduttori. Elettrostatica in
presenza di dielettrici. Corrente elettrica stazionaria. Fenomeni
magnetici stazionari nel vuoto. Magnetismo nella materia. Campi elettrici
e magnetici variabili nel tempo. Equazioni di Maxwell. Onde
elettromagnetiche. Ottica ondulatoria. Ottica geometrica.
Testi di riferimento
1) C. Mencuccini, V. Silvestrini, Fisica II, Elettromagnetismo ed Ottica,
Liguori Editore.
2) D. Halliday, R. Resnick, K. Krane, Fisica 2, Casa Editrice Ambrosiana.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 64
Esercitazioni/Laboratorio: 48 (svolte da un Ricercatore)
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
esame finale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA COMPUTAZIONALE
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA COMPUTAZIONALE
Settore scientifico disciplinare
FIS/03-MAT/08
Codifica dell’Ateneo
0510600146
Tipologia dell’attività formativa di SEDE
riferimento:
(es:
disciplina
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03
Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia
(SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di
Salerno dal 1/10/2002.
Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984
ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate
di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è
stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02).
L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti
tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di
metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in
superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per
sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per
sistemi elettronici correlati.
Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e
proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di
Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre
conferenze internazionali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire le nozioni di base della programmazione in
Fortran e Mathematica per la soluzione di problemi di fisica classica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente
le abilità per poter risolvere semplici problemi di fisica classica tramite
programmi numerici. In particolare, a fine corso lo studente dovrà essere
in grado di scrivere semplici codici in linguaggio Fortran o in
Matematica per risolvere numericamente problemi della meccanica, della
termodinamica e dell’elettromagnetismo.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente dovrà essere in grado di formulare in modo corretto i concetti
fondamentali della programmazione numerica applicata alla soluzione di
problemi di fisica.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di base della fisica classica
(meccanica, termodinamica, elettromagnetismo, ottica); della geometria
analitica e lineare; dell’analisi (studio di funzioni, limiti, derivate,
integrali).
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 48
Ore di Lezioni esercitative: 16
Computazione e fisica.
Computer moderni. Algoritmi e linguaggi.
(6 ore teoriche)
Metodi numerici fondamentali.
Interpolazione e approssimazione. Differenziazione ed integrazione. Zeri
e estremi di funzioni di singola variabile. Applicazioni.
(10 ore teoriche + 4 ore esercitative)
Equazioni differenziali ordinarie.
Il problema delle condizioni iniziali. Metodo di Eulero. Metodo di
Picard. Metodo di Runge-Kutta. Metodi predictor-corrector. Problema
agli autovalori e condizioni al contorno. Equazioni lineari e problema di
Sturm-Liouville. Applicazioni.
(12 ore teoriche + 4 ore esercitative)
Metodi numerici per il calcolo matriciale.
Matrici in fisica. Operazioni elementari con le matrici. Sistemi di
equazioni lineari. Zeri e estremi di funzioni di più variabili. Problema
agli autovalori. Algoritmo Lanczos. Applicazioni.
(12 ore teoriche + 4 ore esercitative)
Computazione simbolica.
Sistemi di computazione simbolica. Matematica simbolica. Calcolo
simbolico. Sistemi lineari. Sistemi non lineari. Equazioni differenziali.
Computer graphics. Applicazioni.
(8 ore teoriche + 4 ore esercitative)
Testi di riferimento
Testi consigliati:
1) Pao T., An introduction to computational physics, Cambridge
university press, 1997.
2) Wolfram S., Mathematica, Addison-Wesley, 1998.
3) Demidovic B. P. E Maron L. A., Fondamenti di calcolo numerico,
MIR, 1981.
4) Abell M. L. E Braselton J. P., Differential equation with Mathematica,
AP Professional, 1993.
5) Press W. H., Tenkolsky S. A., Vetterling W. T. E Flannery B. P.,
Numerical recipes in fortran, Cambridge university press, 1994.
Indirizzo del sito web delle attivazioni del corso:
http://www.fisica.unisa.it/canio.noce/
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della
programmazione e dell’analisi numerica, e una parte di
lezioni di tipo esercitativo incentrata sull’illustrazione di
come scrivere codici in Fortran o in Mathematica al fine
della risoluzione di semplici problemi di fisica classica.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una progetto
scritta discusso oralmente dallo studente.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DELLA MATERIA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DELLA MATERIA
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
0510600209
Tipologia dell’attività formativa di CARATTERIZZANTE
riferimento:
(es:
disciplina
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
3°
Semestre
2°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03
Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia
(SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di
Salerno dal 1/10/2002.
Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984
ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate
di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è
stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02).
L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti
tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di
metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in
superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per
sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per
sistemi elettronici correlati.
Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e
proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di
Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre
conferenze internazionali.
Obiettivi formativi: risultati
Conoscenza
e
capacità
di
comprensione
(knowledge
and
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
understanding):
Il corso intende fornire le nozioni di fisica atomica e di fisica dello stato
solido in maniera tale da consentire agli studenti la comprensione,
nonché la gestione, degli argomenti di base della fisica degli atomi e dei
solidi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente
le abilità teoriche per poter risolvere semplici esercizi e problemi. In
particolare, a fine corso lo studente dovrà essere in grado di risolvere
problemi di fisica atomica e spettroscopia e fisica dei solidi, sia in ambito
classico (modello di Drude), che in ambito quantistico (modello di
Sommerfeld, funzioni di Bloch).
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente dovrà essere in grado di formulare in modo corretto i concetti
fondamentali della fisica degli atomi e le assunzioni alla base dei diversi
modelli presenti nella fisica dei solidi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di base della fisica classica
(meccanica, termodinamica, elettromagnetismo, ottica); della meccanica
analitica; della meccanica statistica (elementi) e della fisica quantistica
(soluzione di problemi unidimensionali).
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 48
Ore di Lezioni esercitative: 8
Teoria generale del momento angolare. Momento angolare orbitale e
momento angolare di spin. Armoniche sferiche e funzioni d'onda di spin.
Addizione di momenti angolari.
(6 ore teoriche)
Campi di forze centrali. Equazione di Schroedinger per l'atomo di
idrogeno. Autofunzioni e spettro dell'atomo di idrogeno. Orbitali descritti
da funzioni d’onda reali.
(6 ore teoriche e 2 ore esercitative)
Atomi idrogenoidi e loro interazione con il campo elettromagnetico.
Approssimazione di dipolo.
(4 ore teoriche)
Atomi idrogenoidi in presenza di campi esterni. Effetto Zeeman normale
ed anomalo.
(4 ore teoriche)
Struttura fine di atomi idrogenoidi. Accoppiamento spin-orbita e struttura
fine.
(6 ore teoriche e 2 ore esercitative)
Modello di Drude dei metalli. Conduttività d.c. ed a.c. di un metallo.
Effetto Hall e magnetoresistenza. Conduttività termica e legge di
Wiedemann e Franz.
(4 ore teoriche)
Teoria di Sommerfeld dei metalli. Distribuzione di Fermi-Dirac. Elettroni
liberi. Proprietà termiche di un gas di elettroni liberi e calore specifico.
(4 ore teoriche e 2 ore esercitative)
Vettori primitivi e reticoli di Bravais. Esempi e tipi di reticoli cristallini.
Reticolo reciproco. Zone di Brillouin. Formulazione di Bragg e di von
Laue per la diffrazione di raggi X. Cenni sulla determinazione
sperimentale della struttura dei cristalli.
(4 ore teoriche)
Equazione di Schroedinger per un potenziale periodico. Teorema di
Bloch. Periodicità nello spazio dei momenti. Bande di energia.
(2 ore teoriche)
Approssimazione di elettroni quasi liberi. Approssimazione di tightbinding.
(4 ore teoriche e 2 ore esercitative)
Struttura a bande di semiconduttori. Densità dei portatori di carica
semiconduttori intrinseci. Drogaggio. Popolazione dei livelli
impurezza all'equilibrio termico. Densità dei portatori di carica
semiconduttori estrinseci. Semiconduttori disomogenei. Proprietà
equilibrio della giunzione p-n e caratteristica corrente tensione.
(4 ore teoriche)
Testi di riferimento
in
di
in
di
Testi consigliati:
1) C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, Quantum mechanics vol. I
(Wiley-Interscience, Paris, 1986).
2) G. Herzberg, Spettri atomici e struttura atomica (Boringhieri, Torino
1961).
3) S. Franchetti, A. Ranfagni, D. Mugnai, Elementi di struttura della
materia (Zanichelli, Bologna, 1974).
4) B. B. Brandsen, C. J. Joachain, Physics of atoms and molecules
(Longman Scientific and Technical, Essex, 1983).
5) N. W. Ashcroft, N. D. Mermin, Solid state physics (Saunders College
Publishing, Philadelphia, 1976).
6) H. Ibach, H. Luth, Solid State Physics (Springer, Berlin, 2003)
Indirizzo del sito web delle attivazioni del corso:
http://www.fisica.unisa.it/canio.noce/
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della
fisica atomica e della fisica dello stato solido, e una parte di
lezioni di tipo esercitativo incentrata sull’illustrazione di
come le conoscenze teoriche acquisite possano essere
utilizzate al fine della risoluzione di semplici problemi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta
seguita da una prova orale. Lo studente che superi la prova scritta ma che
non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA MODERNA 1
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA MODERNA 1
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Caratterizzante
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
PROF. MARIO SALERNO
Professore Ordinario di Struttura della Materia.
Svolge attività di ricerca in Fisica della Materia Condensata
(Teorica e Sperimentale), ed in Localizzazioni Nonlineari e
Gravitazionali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire elementi di base di Meccanica Quantistica, di
fisica atomica e di fisica dello stato solido in maniera tale da consentire
agli studenti la comprensione, con risvolti applicativi, di tali argomenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente
le abilità teoriche per poter risolvere esercizi e problemi di fisica atomica
e spettroscopia e fisica dei solidi, sia in ambito classico che in ambito
quantistico .
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito
dal docente.
Prerequisiti
Contenuti dei corsi dei primi 2 anni
Contenuto del corso
Elementi di Fisica Moderna: Meccanica Quantistica, Fisica Atomica,
Fisica dello Stato Solido.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32
Esercitazioni/Laboratorio: 24
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Esame scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA MODERNA 2
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA MODERNA 2
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Caratterizzante
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Luigi Mercaldo, Professore Associato di Fisica Teorica.
La sua attività di studio e di ricerca si svolge nell’ambito
della Fisica Teorica : Teorie di Campi QuantisticiRelativistici, Teorie di Stringhe, …
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire elementi di base di Fisica Nucleare in maniera
tale da consentire agli studenti la comprensione, con risvolti applicativi,
di tali argomenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente
le abilità teoriche per poter risolvere esercizi e problemi di Fisica
Nucleare.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito
dal docente.
Prerequisiti
Corsi dei primi due anni.
Contenuto del corso
Elementi ed applicazioni di Fisica Nucleare.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32
Esercitazioni/Laboratorio: 24
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Esame scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA NUCLEARE
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA NUCLEARE
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE (3) +SEDE (3)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01. Ha svolto
ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge un’intensa
attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con particolare
riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica delle
interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle oscillazioni di
neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla realizzazione
dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di Ginevra dedicato
alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante un apparato
sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca in fisica
delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento OPERA che ha
come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau prodotto per
effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini muonici prodotti
al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato presso i Laboratori
Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di membro delle
collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN di Ginevra ha
svolto  e svolge tuttora  attività di ricerca nel campo delle interazioni di
ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il mezzo più potente
a disposizione per studiare la materia adronica in condizioni estreme in
cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno stato di “plasma di quark
e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP) come conseguenza di una
transizione di fase dallo stato adronico ordinario a quello di QGP.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base e delle applicazioni della fisica nucleare
e della fisica delle particelle elementari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
esercizi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi
riguardanti problemi elementari di fisica nucleare e di particelle
elementari.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza
(1) degli elementi fondamentali ed avanzati di calcolo differenziale ed
integrale e di geometria analitica;
(2)
della
meccanica
classica
(elementare
ed
analitica)
ed
dell’elettrodinamica classica;
(3) degli elementi fondamentali di fisica atomica;
(4) dei principi fondamentali della relatività ristretta e della meccanica
quantistica.
Contenuto del corso
Introduzione: Unità di misura. Terminologia e definizioni. Sezione d’urto.
Il passaggio delle radiazioni nella materia: Introduzione. Diffusione di
Rutherford. Perdita di energia per ionizzazione. Perdita di energia degli
elettroni. Effetto Cerenkov. Ionizzazione nei gas. Diffusione multipla.
Interazione dei fotoni con la materia. Interazionie di elettroni e positroni
con la materia. Cenni sui rivelatori: Contatori proporzionali, scintillatori,
contatori Cerenkov, emulsioni fotografiche, camera a nebbia, camera a
bolle. Spettrometri. Struttura e proprietà del nucleo. Il modello di
Thomson e l’esperimento di Geiger e Mardsen. L’esperimento di
Chadwick e la scoperta del neutrone. Carica, massa e raggio nucleare..
Energia di legame. Spin e momenti magnetici dei nuclei. Modelli
nucleari: modello a goccia, modello a shell. Leggi del decadimento
radioattivo. Generalità del decadimento alfa. Studio del decadimento alfa
mediante l’effetto tunnel. Decadimento beta. Bilancio energetico del
decadimento beta. Il neutrino. L’esperimento di Reines e Cowan.
Classificazione delle interazioni. Parità. L’esperimento di Wu Cenni sulla
teoria di Fermi del decadimento beta ed applicazioni elementari. Il
decadimento gamma. Reazioni nucleari. Q di una reazione. Energia di
soglio. Reazioni inversa. Bilancio dettagliato. Il nucleo composto (studio
qualitativo). Matrice di diffusione Risonanze. Modello ottico. Il processo
di fissione. Cenni sui reattori nucleari. Reazioni nucleari prodotte da ioni
pesanti Reazioni di fusione Introduzione alla fisica delle particelle. Idee
generali, nomenclatura e catalogo di particelle. Produzione associata;
stranezza .Interazioni; leggi di conservazione e simmetrie. Neutrini.
Esperimento di Goldhaber. Muoni. Esperimento di Pancini, Piccioni e
Conversi. Mesoni tau. Pioni, kaoni e mesoni vettoriali. L’interazione di
Yukawa. Spin e parità dei pioni. Spin isotopico dei pioni. Barioni.
Classificazione di adroni, quark, ed SU(3). Stranezza e charm.
Decadimenti di particelle strane. Cenno sulla carica di colore.
Particolarità delle interazioni deboli. Regole di selezione nei decadimenti
strani; teoria di Cabibbo (cenni). Il doppietto K°-K°. Violazione di CP nel
decadimento K.
Testi di riferimento
(1) I. Kaplan, Nuclear Physics, Addison-Wesley Publishing Company.
(2) E. Segrè: Nuclei e Particelle, Zanichelli.
(3) W. E. Burcham and M. Jobes: Nuclear and Particle Physics, Addison
Wesley-Longman
(4) L. Landau, E. Lifschitz: Meccanica quantistica teorial relativistica
(parti I e II).
(5) K. Krane: Modern physics. J. Wiley & sons.
(6) G. Grella: Appunti dalle lezioni.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate
all’apprendimento dei concetti fondamentali della fisica nucleare e della
fisica delle particelle. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o
più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale finale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di
Area Didattica, comprendente l’esposizione di uno o più di uno degli
argomenti trattati nel corso e lo svolgimento di un semplice esercizio.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA QUANTISTICA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA QUANTISTICA I
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Vitello, Prof. Ordinario di Fisica Teorica, Ph.D.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Conoscenza degli elementi di base della Meccanica Quantistica e del suo
uso in applicazioni di interesse fisico; capacita’ di svolgere esercizi.
Conoscenza del contesto storico-scientifico in cui la Meccanica
Quantistica e’ nata.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche
risolvere problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli
argomenti appresi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
esami del I e II anno del corso di studio
Contenuto del corso
Meccanica Quantistica, teoria, applicazioni ed esercizi
Testi di riferimento
R.Eisberg e R. Resnick, Quantum Physics of atoms, molecules, solids,
nuclei and particles, J. Wiley & Sons, N.Y.
H.Umezawa e G.Vitiello, Quantum Mechanics, Bibliopolis, Napoli
W.Pauli, Fisica e Conoscenza, Bollati Boringhieri, Torino
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame orale su teoria e svolgimento di esercizi
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA QUANTISTICA 2
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA QUANTISTICA 2
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
3°
Semestre
2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Gaetano BUSIELLO, professore associato, SSD FIS/03
Si è laureato in Fisica il 14.12.1977 presso l'Università degli Studi di
Salerno, con punti 110/110 e lode.
Dal 2.04.1979 all'1.08.1980 è stato titolare di una borsa di studio
della Scuola di Perfezionamento in Scienze Cibernetiche e Fisiche
della
Facoltà
di
Scienze
matematiche,
fisiche
e
naturali
dell'Università di Salerno svolgendo attività scientifica e didattica
presso l'Istituto di Fisica della medesima Università.
Dall'1.08.1980 al 30.09.2006
ricercatore confermato e dal
01.10.2006 è professore associato (FIS03) presso la Facoltà di
Scienze mat., fis. e naturali dell'Università di Salerno.
I principali campi di interesse scientifico sono: transizioni di fase
e fenomeni critici in sistemi classici e quantistici, proprietà magnetiche
della materia, superconduttività, effetti di disordine quenched, heavyfermion e superconduttività ad alta Tc , vetri di spin e sistemi amorfi ed
infine tecniche fisiche a problematiche inerenti i Beni Culturali
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
FQ2 è il secondo dei due corsi tendenti a costruire delle solide basi in
meccanica quantistica includendo importanti applicazioni e metodi di
approssimazione (WKB, metodo variazionale, teoria delle perturbazioni).
Acquisire capacità nell’uso dei metodi di approssimazione ed, in
particolare, acquisire abilità nei calcoli perturbativi in meccanica
quantistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
esercizi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi
all’uso dei metodi di approssimazione.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Fisica Generale (Meccanica, Elettromagnetismo)
Fisica Quantistica 1
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 15
Ore di Lezioni esercitative: 9
Fondamenti matematici:
Operatori, notazione di Dirac, rappresentazione matriciale,
rappresentazione nello spazio dei momenti.
Momento angolare:
-
Momento angolare di spin:
matrici di Pauli e spinori;
- Addizione di momenti angolari.
Metodi di approssimazione:
- Limite classico, metodo WKB.
- Teoria delle perturbazioni indipendente
e dipendente dal tempo; regola aurea di
Fermi.
- Metodo variazionale.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
- G. Nardulli, “Meccanica Quantistica” vol.I e II,
Franco Angeli Ed.
- Cohen-Tannoudji C., Diu B., Laloe F.,
“Quantum Mechanics ”
vol.I e II, John Wiley & Sons
- J. Chahoud, “Meccanica Quantistica” Pitagora
Editrice, Bologna
- Busiello G., Noce C., “Problemi di Fisica
Teorica” Patron Ed.
Bologna
Altri testi, per eventuali approfondimenti:
- G. Sartori, “Istituzioni di Meccanica Quantistica” Libreria
Cortina, Padova
- G. Passatore, “Problemi di meccanica
quantistica “ Franco Angeli Ed.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base e una
parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in che
modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere
utilizzate al fine di risolvere semplici problemi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta
seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova
orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella
prova scritta . Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi
la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
GEOMETRIA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
GEOMETRIA I
Settore scientifico disciplinare
MAT/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
I
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Giovanni SPARANO, professore associato, ssd MAT/02
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso di Geometria I intende fornire i primi strumenti di algebra lineare
necessari allo studio della fisica in generale e della geometria affine ed
euclidea prevista per il secondo semestre.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come ulteriore obiettivo quello di rendere lo studente capace
di utilizzare i relativi strumenti di calcolo. In particolare, lo studente
dovrà saper operare con le matrici, risolvere sistemi di equazioni lineari e
Giovanni Sparano è nato a Napoli il 28/01/1957. Si è laureato in Fisica
con lode nel 1981 presso l’università di Napoli “Federico II”. Ha poi
conseguito un Master Degree, nel 1985, e un Ph.D in Fisica teorica, nel
1988, presso la Syracuse University di Syracuse negli Stati Uniti
d’America. Nel 1988/89 ha usufruito di un “Contratto di collaborazione
scientifica” per un anno presso il Centre d’etudes nucleaires de Saclay in
Francia. La sua carriera accademica è iniziata come ricercatore di fisica
teorica presso l’Università di Napoli “Federico II” dal 1991 al 1997. Poi
è continuata presso l’Università di Salerno, dapprima come ricercatore di
Geometria dal 1997 al 2001 e poi, a partire dal 2001, come professore
associato nel settore scientifico disciplinare MAT/03. Afferisce al
Dipartimento di Matematica e informatica. I suoi interessi scientifici
comprendono la geometria differenziale, la geometria delle equazioni
differenziali alle derivate parziali non lineari e il calcolo secondario, la
geometria simplettica e in particolare i sistemi integrabili, la geometria
non commutativa. Attualmente si occupa dello studio sistematico delle
equazioni di Einstein per metriche che ammettono un'algebra non banale
di campi di Killing: l’analisi delle soluzioni esatte, simmetrie e leggi di
conservazione superiori, operatori di ricorrenza, integrabilità dei flussi
geodetici.
trattare questioni riguardanti gli spazi vettoriali, le applicazioni lineari e
le relative applicazioni fisiche.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze, sia teoriche che applicative, acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di base di matematica trattati
nei corsi di scuola media superiore.
Contenuto del corso
Matrici e determinanti. Sistemi di equazioni lineari. Spazzi vettoriali.
Applicazioni lineari. Forme bilineari.
Testi di riferimento
S. ABEASIS, Elementi di algebra lineare e geometria, Zanichelli.
R. ESPOSITO, A. RUSSO, Lezioni di Geometria, parte prima, Liguori.
S. LANG, Algebra lineare, Bollati Boringhieri.
E. SERNESI, Geometria 1, Bollati Boringhieri. S: LIPSCHUTZ, Algebre
Lineare, McGraw-Hill.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova scritta e prova orale comprendenti sia Geometria I che Geometria
II.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
GEOMETRIA II
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
GEOMETRIA II
Settore scientifico disciplinare
MAT/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
DISCIPLINA DI BASE (ambito MATEMATICO – FISICO)
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
1°
Semestre
2°
Numero di crediti
5
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Annamaria MIRANDA, ricercatore, SSD MAT/03
Annamaria MIRANDA si è laureata in Matematica con lode
nell’anno accademico 1991/92 presso l’Università di
Salerno. Nel 1995 è stata borsista CNR. Nel 2000 ha
conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica
presso l’Università di Napoli Federico II. Dal 2001 al 2005 è
stata assegnista di ricerca presso il DMI dell’Università di
Salerno. Nel 2005 ha preso servizio come ricercatore per il
settore scientifico disciplinare MAT/05-Geometria presso la
Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Salerno.
Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti
nell’ambito della Geometria per diversi corsi di laurea. Dal 2005 svolge il
suo carico didattico sugli insegnamenti di Geometria per il corso di
laurea in Fisica, di Geometria III per il corso di laurea in Matematica, e di
Matematica Discreta (a.a. 2007-2008) per il corso di laurea in
Informatica.
La sua attività di ricerca ha riguardato principalmente i seguenti
argomenti:
- Topologie in iperspazi e in spazi di funzioni.
-Quozienti di spazi che verificano proprietà locali di compattezza.
- Geometrie senza punti.
- Sistemi dinamici caotici.
Recentemente si sta occupando di alcune questioni di dinamica
topologica relative alla dipendenza sensibile alle
condizioni iniziali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Obiettivi formativi:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso di Geometria II si propone di rafforzare le basi della geometria
per spazi vettoriali di dimensione finita fornite allo studente nel corso di
Geometria I. Il percorso formativo si attua proponendo allo studente
strumenti dell'algebra lineare più avanzati. Più precisamente, si
presentano le forme bilineari, quadratiche, hermitiane, si esamina poi il
problema della diagonalizzazione applicando i risultati relativi allo studio
delle coniche.
Il corso ha inoltre lo scopo di fornire allo studente, attraverso l’utilizzo di
varie metodiche, strumenti atti a migliorare la capacità di assimilare le
conoscenze teoriche acquisite ed abituare al ragionamento rigoroso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso, assimilate le conoscenze teoriche, ha come obiettivo quello di
rendere lo studente capace di acquisire maggiore flessibilità nella
risoluzione di problemi geometrici.
In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi al
problema della diagonalizzazione di un endomorfismo, di una forma
bilineare, di una forma quadratica.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di algebra lineare di base
trattati nel corso di Geometria I.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 32
Ore di Lezioni esercitative: 12
Contenuto del corso:
1. Diagonalizzazione di operatori.
2. Forme bilineari e forme quadratiche.
3. Diagonalizzazione di forme quadratiche.
4. Forme bilineari simmetriche definite positive, spazi euclidei,
trasformazioni ortogonali.
5. Diagonalizzazione di operatori simmetrici.
6. Spazi vettoriali complessi, forme hermitiane, spazi hermitiani,
trasformazioni unitarie, operatori hermitiani.
7. Diagonalizzazione di operatori hermitiani.
8. Spazi affini. Affinità.
9. Spazi metrici. Isometrie.
10. Applicazioni alla geometria analitica: classificazione euclidea di
coniche e quadriche.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
E. SERNESI, “Geometria I”, Boringhieri.
T. APOSTOL, “Calcolo- Volume secondo- Geometria”, Boringhieri.
Un qualsiasi eserciziario di Geometria.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni a carattere teorico
finalizzate all’apprendimento delle nozioni di algebra lineare
e geometria, delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e
una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in
che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere
utilizzate al fine di risolvere problemi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un unico esame finale di Geometria I e II,
consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. La prova
scritta potrà essere sostituita da due prove intercorso. Per essere ammesso
a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione
sufficiente nella prova scritta (o nelle prove intercorso). Lo studente che
superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere
anche la prova scritta.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
INTRODUZIONE ALLA FISICA TERRESTRE
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
INTRODUZIONE ALLA FISICA TERRESTRE
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Luca Crescentini, professore associato GEO/10.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
Laurea in Fisica presso l'Università di Pisa, Diploma in Fisica presso la
Scuola Normale Superiore di Pisa, Dottorato di Ricerca in Fisica presso
l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto attività didattica
nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di L'Aquila e
l'Università di Camerino; attualmente svolge attività didattica
nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di Salerno. Ha
svolto attività di ricerca teorico-numerica e sperimentale su diversi
argomenti di fisica dell'atmosfera, ottica quantistica, sismologia e
geodesia. Negli ultimi anni l'attività si è concentrata soprattutto sulla
realizzazione di strumentazione per misure di deformazione del suolo ad
alta sensibilità e sull'analisi ed interpretazione di dati geodetici in
ambienti sia tettonici che vulcanici.
di
comprensione
(knowledge
and
conoscenza di base dei principi fondamentali di alcune importanti
branche della geofisica (geodesia, geodinamica, struttura interna,
proprietà termiche, proprietà elettriche, geomagnetismo)
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
applicazione di tecniche fisico-matematiche nella risoluzione di semplici
problemi di geofisica; capacità di esporre le conoscenze acquisite
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze, sia teoriche che applicative, acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente. Onestà intellettuale relativamente alla propria attività ed
apertura nei confronti del lavoro altrui.
Prerequisiti
Nozioni di base di matematica e fisica.
Contenuto del corso
Rotazione, forma e gravità della Terra; anomalie gravimetriche e loro
interpretazione; isostasia; struttura interna della Terra; geocronologia; il
calore nella Terra; geoelettricità; magnetismo nelle rocce; campo
magnetico della Terra; paleomagnetismo
Testi di riferimento
W. Lowrie, Fundamentals of Geophysics, Cambridge University Press
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
lezioni frontali con risoluzione di esercizi.
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
prova orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI ACQUISIZIONE DATI II
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI ACQUISIZIONE DATI II
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
I
Numero di crediti
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
3
Giovanni Carapella, Ricercatore confermato, FIS/03
Giovanni Carapella e’ nato il 10.07.1967 a Foglianise, BN.Si e’ laureato
in Fisica nel 1993 presso l’Universita di Salerno con 110/110 e lode. Nel
1998 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica presso l’Universita di
Salerno. Dal 2002 e’ Ricercatore Universitario presso la Facoltà di
Scienze della stessa Università. E’ stato docente dei seguenti corsi: Fisica
(presso cl in Informatica), Laboratorio di Fisica II, LAB B: Acquisizione
dati, Laboratorio di Acquisizione dati I, Tecniche Fotolitografiche
(presso cl in Fisica). E’ stato relatore di due tesi di laurea magistrale in
Fisica e due di Dottorato di Ricerca in Fisica. Svolge attività di ricerca
sperimentale nel campo della elettronica superconduttiva e della
spintronica. E’ autore di oltre quaranta pubblicazioni su riviste
internazionali con referee. E’ referee per diverse riviste di Fisica, tra cui
Physical Review Letters e Physical Review B.
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso verte su fisica de sensori e sul controllo automatico
di strumenti di interesse per la acquisizione automatica dei
dati e loro analisi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding)
:Sono previste intense esercitazioni di laboratorio su postazioni di lavoro
dedicate su analisi ed elaborazione dati, e controllo automatico strumenti
in cui gli argomenti trattati a lezione sono immediatamente applicati
anche con sviluppo di programmi (in ambiente Labview) da parte degli
studenti.
Abilità comunicative (communication skills):
Le esercitazioni in laboratorio sono organizzate in maniera da favorire il
confronto e la collaborazione tra gli studenti. Gli studenti sono invogliati
ad aggregarsi spontaneamente in gruppi di lavoro in modo da raggiungere
la soluzione dei problemi attraverso un fruttuoso scambio di idee.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Il corso vuole stimolare gli studenti a partecipare attivamente alle lezioni
intervenendo con osservazioni e domande che possano aiutare il docente
a monitorare la capacità di apprendimento e di comprensione dei
contenuti del corso.
Prerequisiti
Contenuto del corso
Testi di riferimento
Fisica classica, Laboratori da Fisica I a IV
Trasduttori di grandezze fisiche. Sensori di posizione,
velocita, accelerazione, deformazione, temperatura, campo
elettromagnetico, intensità luminosa. Condizionamento e
analisi dei segnali. Elementi di rumore elettromagnetico e
sua minimizzazione. Controllo strumenti tramite procollo
GPIB. Il corso prevede intense esercitazioni di laboratorio su
postazioni di lavoro dedicate, con sviluppo di tools (in
ambiente Labview) per acquisizione, analisi ed elaborazione
dati, e controllo automatico strumenti.
Handbook of modern sensors : physics, designs, and applications , Jacob
Fraden.–3rd ed. Springer-Verlag 2004.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali:
Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore
Lezioni frontali e esercitazioni di laboratorio
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame consiste in una prova orale . Il giudizio complessivo e’
ponderato anche tenendo conto anche dell’operato in laboratorio
(svolgimento corretto di un numero minimo di esercitazioni assegnate
durante il corso).
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI CHIMICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI CHIMICA
Settore scientifico disciplinare
CHIM/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
SUPPLENZA
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire elementi di base utili a mettere in grado gli
studenti a realizzare semplici esperimenti di Chimica Inorganica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso è teso a far acquisire agli studenti la capacità di applicare i
concetti della Chimica a semplici situazioni pratiche.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe ed in laboratorio, e ad arricchire
le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico
suggerito dal docente, e le esperienze.
Prerequisiti
Corso di Chimica.
Contenuto del corso
Organizzazione in Laboratorio di semplici esperienze di Chimica
Inorganica.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali:
Esercitazioni/Laboratorio: 72 ore.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova pratica di Laboratorio e prova orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI ELETTRONICA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI ELETTRONICA I
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
I/II
Numero di crediti
9
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Carmine Attanasio, Professore Associato. di Struttura della
Materia.
Il Professor Carmine Attanasio è nato a Nocera Superiore (SA) il 30
Marzo 1960. Dopo la laurea in Fisica ottenuta con il massimo dei voti e
la lode presso l'Università di Salerno consegue, nel 1994, titolo di
Dottore di Ricerca in Fisica discutendo una tesi dal titolo ''Proprietà a
radiofrequenza di superconduttori per cavità acceleratrici''. Nell'anno
1993 vince il concorso di Ricercatore Universitario nel settore B01A
(Fisica Generale), ora Fisica Sperimentale, settore FIS/01, presso la
presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
dell'Università di Salerno. Dall'ottobre 2002 è Professore Associato di
Fisica Sperimentale presso la stessa Università. Dal 15/10/1996 al
15/10/1997 è ospite presso il Kamerlingh Onnes Laboratory, University
of Leiden, Paesi Bassi, presso il gruppo di
ricerca coordinato dai Professori Peter Kes e Jan Aarts, usufruendo di
una borsa di studio ''Training and Mobility of Researcher'' (TMR) della
Unione Europea.
Dall'anno accademico 1997-1998 è professore di vari insegnamenti
presso il corso di Laurea in Fisica ed altri corsi di laurea della Facoltà di
Scienze tutti prevalentemente di carattere sperimentale (Laboratorio di
Fisica I, Laboratorio di Fisica II, Laboratorio di Elettronica I e II). E' stato
relatore di 7 Tesi di Laurea in Fisica e di 4 Tesi di Laurea Triennali. E'
stato supervisore di due tesi di dottorato di ricerca in Superconduttività
sperimentale e responsabile di tre assegni di ricerca presso il
Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno su tematiche inerenti lo
studio dell'interazione tra superconduttività e magnetismo.
La sua attività di ricerca, di carattere sperimentale, si è sviluppata
all'interno della Fisica della Materia. Il suo interesse scientifico è
essenzialmente rivolto allo studio delle proprietà di trasporto di film
sottili e multistrati basati su materiali superconduttori ed allo studio della
interazione tra superconduttività e magnetismo in strutture stratificate
artificiali. Nel 1994 è stato coinventore e intestatario del brevetto per
''Tecnica di fotolitografia in situ di strati sottili di materiali
superconduttori ad alta temperatura critica''. Referee di varie riviste
internazionali tra cui Physical Review Letters e Physical Review B. E'
autore di più di 110 lavori
scientifici pubblicati su riviste e proceedings di conferenze internazionali
e di circa 40 comunicazioni a conferenze nazionali ed internazionali. E'
attualmente Capocommessa della linea di ricerca denominata ''Fenomeni
di Trasporto in Materiali Superconduttori'' del Laboratorio Regionale
SupeMat, CNR-INFM, Salerno.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base dei principi di elettronica applicati alla
realizzazione di tipici circuiti non lineari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saperli applicare alla
realizzazione di tipici circuiti non lineari.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di descrivere e discutere in modo corretto
gli esperimenti condotti durante l’anno in laboratorio.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Conoscenza di base, teorica e sperimentale, dei circuiti elettrici lineari
Contenuto del corso
Richiami di teoria di trasporto elettrico nei semiconduttori. Dispositivi a
semiconduttore. Diodo p-n: caratteristica I-V, retta di carico, punto di
lavoro. Transistor bipolare a giunzione (BJT). Modi di operazione.
Configurazioni circuitali di base. Amplificatore differenziale. Amplificatori
operazionali. Controreazione. Esperienze di laboratorio: 1) Caratteristica
I-V di un diodo. 2) Realizzazioni di circuiti readdrizzatori. Il ponte di
Graetz. 3) Studio delle proprietà DC e misura dei parametri alfa e beta.
4) Proprietà AC. 5) Amplificatori. Risposta in frequenza. 6) Amplificatori
differenziali con BJT. 7) Polarizzazione e caratterizzazione di un
amplificatore operazionale. 8) Realizzazione di vari circuiti, lineari e non
lineari, tramite l’utilizzazione di amplificatori operazionali.
Testi di riferimento
A.R. Malvino: “Electronic principles”- Mc Graw-Hill
Millman-Halkias: “Microelettronica”- Boringhieri
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 72 ore
Il corso prevede una parte di lezioni frontali di carattere teorico e
descrittivo e una parte di lezioni di laboratorio in cui verranno realizzati e
studiati praticamente i circuiti precedentemente descritti.
Modalità di frequenza
Obbbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale consistente nella discussione
approfondita degli esperimenti eseguiti in laboratorio.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Dott. FABRIZIO BOBBA
Ricercatore di Fisica SSD FIS/01
Svolge la sua attività di ricerca nel settore della Fisica della
Materia Condensata.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire elementi di base di Elettronica Digitale in
maniera tale da consentire agli studenti la comprensione, con risvolti
applicativi, di tali argomenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso intende fornire elementi di base di Elettronica Digitale in
maniera tale da consentire agli studenti la comprensione e la
manipolazione di circuiti digitali.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito
dal docente, e lo svolgimento delle esercitazioni pratiche.
Prerequisiti
Nessuno.
Contenuto del corso
Segnali analogici e digitali. Variabili Binarie, tabella verità, funzioni
logiche, reti combinatorie, porte logiche, livelli di ingresso, livelli di
uscita, maxtermini e mintermini. Porte
logiche
Inverter
Nand,
And,Nor,Or,Norex.,Orex.
Codificatori e Decodificatori, Multiplexer e Demultiplexer - Contatori Commutatori binari - Pesi digitali. Oscillatori digitali e a quarzo con TTL
e C/MOS Flip-Flop tipo Set-Reset e Flip-Flop tipo D, Clock, Flip-Flop
tipo JK e tipo T sincrono. Registri,registri a scorrimento, Contatori
asincronie
sincroni.
Cenni su: memorie, connessioni memorie, memorie ROM, memorie ROM
programmabili, memorie RAM, microprocessori, unità logico-aritmetiche,
unità di controllo, registri della CPU, Bus esterni, struttura istruzioni,
sistema con CPU. Implementazione di circuiti digitali (laboratorio): a
scelta del docente, verranno implementati in laboratorio alcune delle
seguenti applicazioni di elettronica digitale. Realizzazione circuitale di
una tavola della verità visiva per integrati digitali. Lampeggiatore
sequenziale: interruttore crepuscolare Contatore a 1 cifra con
commutatore binario Contatore a 2 cifre con C/Mos 4511 - 4518 - 4093
Contatore a 2 cifre con C/Mos 4033 - 4093 Orologio digitale. Circuito
dimostrativo per flip-flop Set-Reset.
Testi di riferimento
1) J. Millman, A. Grabel - Microelectronica - McGraw-Hill, 1994;
2) P. Spirito: Elettronica Digitale (seconda edizione), McGraw-Hill, 2002
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 16 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Esperimento in Laboratorio + prova orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI FISICA I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI FISICA I
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
I
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Giovanni Costabile, prof. Ordinario settore FIS03, dal 1974 ha svolto
attività didattica presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno.
Attualmente insegna nel Corso di Laurea in Fisica, nel Corso di Laurea
Specialistica in Informatica.Dal 1979 al 1981 è stato ricercatore ospite
del National Bureau of Standard. Nel 1986 e nel 1996 è stato professore
ospite presso la Technical University of Denmark e nel 1988 è stato
ricercatore ospite presso il PTB, Braunschweig. La sua attività di ricerca
si è svolta nel campo della superconduttività e delle sue applicazioni in
alta ed in bassa frequenza: giunzioni Josephson e loro caratterizzazione in
campi magnetici dc ed rf; dinamica nonlineare in sistemi Sine-Gordon:
esperimenti in giunzioni ed in sistemi di giunzioni Josephson lunghe,
studi analitici, simulazioni numeriche; linee di trasmissione e dispositivi
passivi superconduttivi basati su niobio e su YBCO per la propagazione
di microonde; definizione del volt campione; applicazione dell'effetto
Josephson alla generazione di microonde. Attualmente si occupa del
trasporto di corrente polarizzata in eterostrutture planari. Svolge attività
di valutazione esterna dei corsi di laurea per conto della Fondazione
CRUI ed è iscritto all'Albo dei Valutatori CRUI.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire le conoscenze a livello post secondario sulla
trattazione di dati sperimentali ricavabili da esperimenti di meccanica e
sulle nozioni fondamentali di calcolo delle probabilità.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
eseguire esperimenti di meccanica e di applicare le nozioni relative alla
trattazione dell'incertezza delle misure all'attività sperimentale che viene
svolta nel laboratorio.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità di comunicare lo svolgimento e
l'esito del loro lavoro sperimentale mediante relazioni scritte.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati a valutare criticamente le procedure ed i
risultati dell'attività di laboratorio.
Prerequisiti
Conoscenze di Fisica, Algebra, Geometria e Trigonometria al livello della
Scuola Superiore.
Contenuto del corso
Grandezze fondamentali e unità SI. Statistica descrittiva. Istogramma,
Boxplot. Momenti di una distribuzione di dati. Grafici. Caratteristiche
generali degli strumenti di misura. Incertezza delle misure. Stima
dell'incertezza con metodi non statistici.
Metodi grafici. Misure di
lunghezza, area, volume, massa, tempo. Misura della forza elastica. La
legge del pendolo. Misura di g. Retta di regressione lineare.
Elementi di calcolo delle probabilità. Teorema di Bayes ed applicazioni.
Funzioni di distribuzione di una variabile casuale discreta. Funzione
cumulativa. Variabili di Bernoulli. Distribuzione Binomiale.
Distribuzione di Poisson
Testi di riferimento
G. Cannelli, "Metodologie sperimentali in fisica", EdiSES (Napoli)
Cametti e A. Di Biasio, "Introduzione all'elaborazione dei dati
sperimentali", CISU (Roma)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 16 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
valutazione delle relazioni di laboratorio e di un test finale scritto
integrato con un colloquio sui contenuti del test.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI FISICA II
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI FISICA II
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE (3) + SEDE (3)
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
I
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Giovanni Costabile, prof. Ordinario settore FIS03, dal 1974 ha svolto
attività didattica presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno.
Attualmente insegna nel Corso di Laurea in Fisica, nel Corso di Laurea
Specialistica in Informatica.Dal 1979 al 1981 è stato ricercatore ospite
del National Bureau of Standard. Nel 1986 e nel 1996 è stato professore
ospite presso la Technical University of Denmark e nel 1988 è stato
ricercatore ospite presso il PTB, Braunschweig. La sua attività di ricerca
si è svolta nel campo della superconduttività e delle sue applicazioni in
alta ed in bassa frequenza: giunzioni Josephson e loro caratterizzazione in
campi magnetici dc ed rf; dinamica nonlineare in sistemi Sine-Gordon:
esperimenti in giunzioni ed in sistemi di giunzioni Josephson lunghe,
studi analitici, simulazioni numeriche; linee di trasmissione e dispositivi
passivi superconduttivi basati su niobio e su YBCO per la propagazione
di microonde; definizione del volt campione; applicazione dell'effetto
Josephson alla generazione di microonde. Attualmente si occupa del
trasporto di corrente polarizzata in eterostrutture planari. Svolge attività
di valutazione esterna dei corsi di laurea per conto della Fondazione
CRUI ed è iscritto all'Albo dei Valutatori CRUI.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire le conoscenze a livello post secondario sulla
trattazione di dati sperimentali ricavabili da esperimenti di ottica e
termologia e sulle nozioni fondamentali dell'inferenza statistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
eseguire esperimenti di ottica e termologia e di applicare le nozioni
relative alla trattazione dell'incertezza delle misure mediante l'inferenza
statistica all'attività sperimentale che viene svolta nel laboratorio.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità di comunicare lo svolgimento e
l'esito del loro lavoro sperimentale mediante relazioni scritte.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati a valutare criticamente le procedure ed i
risultati dell'attività di laboratorio.
Prerequisiti
Primo semestre del CdL in Fisica.
Contenuto del corso
Funzione di distribuzione di una variabile casuale continua. Funzione
cumulativa. Funzione di distribuzione uniforme. Funzione di distribuzione
normale e normale standard. Distribuzione t di Student. Distribuzione
chi-quadro. Grafici probabilistici. Funzione di distribuzione di più variabili
casuali, funzione marginale. Covarianza e correlazione lineare. Elementi
di teoria del campionamento. Statistici, loro distribuzione e standard
error. La distribuzione della media ed il teorema del limite centrale.
Stima puntuale. Stima corretta. Metodo della massima verosimiglianza.
Stima intervallare. Cenni al test di ipotesi. il test del chi-quadro.
La propagazione della luce e l'approssimazione dell'ottica geometrica.
Leggi di Snell. Principio di Fermat. Diottri piani. Prisma. La formazione
delle immagini e la nomenclatura delele proprietà dei sistemi ottici.
Specchi piani e sferici. Il diottro sferico. La lente sottile. Formula di
Newton dei punti coniugati. Ingrandimento lineare. Formula del
fabbricante di lenti. Potere diottrico. Lenti sottili addossate. Lenti spesse
e sistemi ottici centrati: piani e punti principali, punti nodali. Metodi
grafici per la costruzione delle immagini. Ingrandimento angolare. Lente
di ingrandimento. Microscopio. Cannocchiale astronomico.
Misura del momento di inerzia. Verifica del teorema di Huyghens. Misura
dell'indice di rifrazione. Misura della distanza focale di una lente. Misura
del calore specifico dei solidi. Verifica delle leggi dei gas.
Testi di riferimento
Cametti e A. Di Biasio, "Introduzione all'elaborazione dei dati
sperimentali", CISU (Roma)
J.R. Taylor “Introduzione all'analisi degli errori”, Zanichelli (Bologna)
Appunti di Ottica presentati al corso (disponibili in rete)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 16 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
valutazione delle relazioni di laboratorio e di un test finale scritto
integrato con un colloquio sui contenuti del test.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI FISICA III
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI FISICA III
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
Anno di corso
2°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Angela Nigro , ricercatore, SSD FIS/03
Angela Nigro si è laureata in Fisica con lode nel 1987 presso
l'Università di Salerno. Nel 1987 è vincitrice di una borsa di
studio della Società Ansaldo per svolgere ricerche sulla
realizzazione e caratterizzazione di materiali superconduttori
ad alta temperatura critica. Tra il 1989 ed il 1991 è professore
a contratto presso la Facoltà di Scienze dell'Università di
Salerno. Nel 1992 ha preso servizio quale ricercatore
universitario, gruppo di discipline FIS/03, presso la Facoltà di
Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Salerno. Ha svolto la
sua attività didattica e tutoriale nell'ambito dei corsi di Fisica
Generale II (elettromagnetismo), Laboratorio di Fisica
Generale (teoria degli errori ed esperimenti di meccanica),
Laboratorio di Fisica II ( termologia ed ottica), Laboratorio di
Fisica III ( circuiti elettrici), Complementi di Fisica (Ottica
Ondulatoria) presso il corso di laurea in Fisica e Chimica.
L'attività di ricerca è rivolta alla realizzazione e
caratterizzazione di materiali superconduttori sia in forma
bulk e di film sottile e di dispositivi tunnel e Josephson. In
particolare l’attività è relativa a misure ed analisi delle
proprietà normali e superconduttive di Nb, NbN, NbxTi1-x,
(NbxTi1-x)N e di superconduttori ad alta Tc quali ReBCO e
BISCCO. Uno studio dettagliato della struttura di questi
materiali è effettuato mediante SEM, analisi EDS e
diffrattometria a raggi X, mentre le proprietà di trasporto
vengono studiate tramite misure di resistività, caratteristiche
I-V ecc..Parte dell’attività è dedicata allo studio delle
caratteristiche
di
dispositivi
basati
su
elettrodi
superconduttivi.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire gli studenti delle conoscenze di base riguardanti la
teoria dei circuiti elettrici e della capacità di comprendere/apprendere
autonomamente le relative nozioni avanzate.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
S’intende sviluppare la capacità di modellizzare sistemi reali costituiti da
oggetti carichi o percorsi da corrente e di affrontare la risoluzione di
problemi di carattere applicativo riguardanti circuiti elettrici semplici.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso intende fornire gli studenti della proprietà di linguaggio necessaria
a esporre in maniera critica le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
S’intende incoraggiare, tramite domande e discussioni, l’apprendimento
critico degli argomenti del corso al fine di raggiungere un buon livello di
autonomia riguardo all’analisi di situazioni sia pratiche che teoriche.
Prerequisiti
Sistemi lineari, Principi fondamentali della meccanica classica ed
elettromagnetismo, Elementi di analisi degli errori.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni frontali: 24
Ore di Laboratorio: 36
Forza elettrica, potenziale elettrico, tensione, corrente. Corrente continua.
Legge di Ohm e resistenza elettrica. Considerazioni energetiche, potenza
elettrica. Generatori e forza elettromotrice. Generatori ideali di tensione e
corrente. Modelli di generatori reali. Elementi circuitali bipolari:
caratteristica tensione-corrente, retta di carico. Analisi topologica: maglie,
nodi. Leggi di Kirchhoff. Reti lineari resistive: teorema di
sovrapposizione, metodo delle correnti di maglia, metodo delle tensioni di
nodo. Teorema di Thevenin, teorema di Norton. Strumenti analogici per
misura di corrente e tensione: portata, resistenza interna. Ohmmetro e
ponte di Wheatstone: sensibilità, errore di sensibilità. Metodo voltamperometrico per la misura della resistenza elettrica. Perturbazioni
indotte dagli strumenti nella misura di grandezze elettriche. Strumenti
analogici e strumenti digitali. Oscilloscopio analogico: tubo a raggi
catodici, sensibilità, base dei tempi, trigger. Condizione di quasi–
stazionarietà. Elementi circuitali ideali: condensatore, induttore: relazioni
corrente – tensione, capacità, induttanza. Risposta naturale e risposta
forzata. Fenomeni transitori e fenomeni stazionari.
Circuito RC: risposta ad eccitazione tipo onda quadra, risposta ad
eccitazione sinusoidale. Metodo simbolico e sua applicazione a reti
lineari: impedenza complessa. Leggi di Kirchhoff in regime sinusoidale.
Configurazione circuitale passa-alto e passa-basso. Circuito RLC: risposta
ad eccitazione sinusoidale, risonanza, fattore di merito e banda passante.
Analisi energetica: Potenza in regime sinusoidale, grandezze efficaci,
formula di Galileo Ferraris. Modelli di elementi circuitali reali.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
1. Misura della resistenza interna di un voltmetro digitale.
2. Misura del rapporto di partizione in un partitore di tensione con e
senza carico.
3. Metodo voltamperometric. Determinazione della caratteristica
tensione-corrente
4. Verifica sperimentale delle leggi di Kirchhoff in un circuito attivo e
puramente resistivo.
5. Misura della resistenza interna di un generatore di segnali;
6. Misura della resistenza d'ingresso di un oscilloscopio.
7. Circuito RC serie. Risposta ad un segnale tipo Onda Quadra,
determinazione della costante di tempo del circuito.
8. Studio della risposta stazionaria ad eccitazione sinusoidale di un
circuito RC. Configurazioni di tipo passa -basso e passa -alto.
Determinazione della frequenza di taglio.
9. Misura della differenza di fase tra tensioni in un circuito RC in regime
sinusoidale.
10. Circuito RL serie. Risposta ad un segnale tipo Onda Quadra.
Materiale di supporto
Testi di riferimento
Libri di testo:
P. Mazzoldi, M. Nigro, C.Voci, Elementi di FISICA ElettromagnetismoOnde, EdiSES.
C. Mencuccini, V. Silvestrini, FISICA II Elettromagnetismo-Ottica,
Liguori Editore
M. Severi, Introduzione alla esperimentazione Fisica, Zanichelli
E. Guillemin, Introductory circuit theory.
Strumenti: multimetri, generatori dc, generatori di funzioni, oscilloscopi,
PC .
Altro (appunti, slides, codice, etc.):
Dispense distribuite dal docente
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso di Laboratorio di Fisica III prevede una parte di
lezioni a carattere teorico per il trasferimento delle
conoscenze relative all’analisi dei circuiti elettrici, ed una
parte dedicata alle attività pratiche di laboratorio in cui lo
studente, utilizzando la strumentazione disponibile, eseguirà
esperienze relative ai circuiti elettrici.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una valutazione
di relazioni di laboratorio relative a ciascun esperimento eseguito e, previa
il superamento di essa, una prova orale con contestuale verifica delle
competenze acquisite.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Sede (aula, indirizzo, …)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI FISICA IV
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI FISICA IV
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
SEDE
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Sergio Pagano, Professore Associato
Laureato in Fisica presso l' Università degli Studi di Salerno nel
1984, Ph. D. in Fisica presso il : Laboratory of Applied
Mathematical Physics, The Technical University of Denmark,
Danimarca, nel 1987. Dal 31/12/1987 ricercatore presso
l'Istituto di Cibernetica “E.Caianiello” del C.N.R. In Pozzuoli (NA),
dal 31/12/2001 avanzamento a Primo Ricercatore, dal
1/10/2005 Professore Associato presso la Facoltà di Scienze
dell'Università degli Studi di Salerno.
L' attività scientifica svolta riguarda principalmente ricerche nel
campo dell’elettronica superconduttiva ed ha coperto vari filoni :
fisica delle giunzioni Josephson, fenomeni non lineari in sistemi
superconduttivi, sensori magnetici SQUID ad alta temperatura
critica, rivelatori di radiazione semiconduttivi operati in ambiente
criogenico, circuiti digitali Josephson, rivelatori superconduttivi
di radiazione ionizzante, rivelatori ottici superconduttivi.
Nel corso della sua attività di ricerca scientifica ha effettuato più di 120
pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Inoltre è stata svolta
un'intensa attività di coordinamento di ricerche scientifiche nell'ambito di
progetti nazionali (CNR, INFN, INFM, Pirelli) ed internazionali (INTAS,
CERN, UE).
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Obiettivo del corso è di fornire agli studenti una conoscenza sulle
proprietà delle onde elettromagnetiche. Verranno esaminati in
dettaglio gli effetti di propagazione, interferenza, diffrazione,
polarizzazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso prevede che gli studenti verifichino le conoscenze
acquisite attraverso la realizzazione in laboratorio di semplici
esperimenti
utilizzando
sorgenti
elettromagnetiche
a
radiofrequenza e di luce coerente.
Abilità comunicative (communication skills):
Per tutte le attività di laboratorio svolte dagli studenti è prevista
la redazione di una relazione dettagliata, con lo stile di una
comunicazione scientifica. In questo modo, oltre a realizzare un
momento di riflessione critica sul lavoro svolto, si apprende a
comunicare in modo efficace e rigoroso i risultati ottenuti.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Durante il corso viene sottoposto agli studenti materiale
didattico ed informativo da varie fonti (libri di testo, articoli
scientifici, documentazione tecnica, informazioni ottenibili da
internet). Viene pertanto continuamente stimolata la capacità di
giudicare la qualità delle informazioni reperibili e la capacità di
orientarsi nel panorama della letteratura tecnica.
Prerequisiti
Conoscenza della teoria dei circuiti lineari. Buona comprensione teorica
dell'elettromagnetismo.
Contenuto del corso
Analisi di un circuito risonante, fattore di qualità, risposta a
stimoli impulsivi. Propagazione guidata delle onde
elettromagnetiche. Trasmissione e riflessione delle onde guidate.
Onde stazionarie. Impedenza. Fenomeni di interferenza,
diffrazione e polarizzazione della luce.
Testi di riferimento
Circuiti elettrici di Edminister Joseph A., McGraw-Hill Companies,
collana Schaum, ETAS Libri, 1975 o altro testo equivalente.
Linee di trasmissione in Appunti di Elettronica per fisici, Marcello
Carlà, 2007 ( http://studenti.fisica.unifi.it/~carla/appunti/)
o altro testo equivalente.
Fondamenti Di Fisica: elettrologia magnetismo ottica di D.
Halliday, R. Resnick, J. Walker, V ed., Casa Editrice Ambrosiana,
Milano.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 8
Esercitazioni/Laboratorio: 48
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Relazioni sull'attività di laboratorio, prova orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI FISICA DELLA MATERIA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI FISICA DELLA MATERIA
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
SEDE
Anno di corso
3°
Semestre
1°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Luigi Maritato, prof. Associato Fis/01
L'attività di ricerca di Luigi Maritato si è svolta essenzialmente nell'ambito
dello studio dei fenomeni superconduttivi e magnetici in strati sottili di
diversi materiali.
L'attività di ricerca ha portato a brevetti ed a pubblicazioni di cui più di
100 su riviste e giornali scientifici internazionali.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
L’obiettivo del corso è di consentire la comprensione, da parte dello
studente, delle leggi fisiche alla base dei fenomeni presenti nella fisica
della materia. Tale obiettivo è perseguito oltreché da lezioni frontali di
tipo teorico, da esercitazioni pratiche di laboratorio in cui si svolgono
esperimenti di fisica della materia.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Basandosi sulla conoscenza delle principali leggi della fisica nel campo
della struttura della materia, si intende rendere lo studente capace
-- di interpretare il funzionamento di diversi dispositivi di uso comune
nella pratica quotidiana e nell’esperienza professionale;
-- di valutare, in diverse situazioni, l’evoluzione di sistemi fisici di
interesse in ambito di struttura della materia.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le
soluzioni ai problemi via via proposti. Essi sono invitati ad evidenziare le
implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale
confronto aperto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei
vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di
mediazione e di sintesi
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e
responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia
attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. In questo
modo gli studenti sviluppano capacità di giudizio in autonomia ed
imparano a gestire e a risolvere i problemi per approssimazioni successive.
Prerequisiti
Lo studente deve conoscere le nozioni base della meccanica e
dell’elettromagnetismo.
Ore di Lezioni frontali: 16
Contenuto del corso
Interazioni nei solidi (2 ore)
Reticoli cristallini (4 ore)
Tecniche di diffrazione ai raggi X ed elettroniche (6 ore)
Tecniche di deposizione di strati sottili (4 ore)
Ore di esercitazioni pratiche di laboratorio: 12
Esperienze di diffrazione ai raggi X ed elettroniche e di deposizione di
strati sottili.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Libri di testo suggeriti:
Kittel, Introduzione alla Fisica dello Stato Solido, ed. Boringhieri
Il corso di Laboratorio di Fisica della MateriaFisica prevede
una parte di lezioni a carattere teorico, ed una parte dedicata
alle esperienze pratiche di laboratorio.
Obbligatoria, in presenza.
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova orale
con contestuale verifica delle competenze acquisite e delle attività svolte
in laboratorio.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Sede (aula, indirizzo, …)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE I
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E
SUBNUCLEARE I
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
II
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Cristiano BOZZA è nato a Salerno nel 1972. Ha conseguito il titolo di
Dottore di Ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università di Salerno con
una tesi dal titolo “Esperimenti di Oscillazioni di Neutrino con Emulsioni
Nucleari”; nel 2003 ha conseguito il premio “Giuseppe Occhialini
Scholarship” presso la International School of Subnuclear Physics of
Erice (41° corso) diretta dal Prof. Antonino Zichichi; nel 2006 ha preso
servizio come ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno.
Cristiano Bozza svolge un’intensa attività di ricerca nel campo delle
oscillazioni di neutrino, iniziata con la Collaborazione WA95 CHORUS
(CERN) e che attualmente prosegue nell’esperimento OPERA (LNGS);
nella Collaborazione OPERA ricopre l’incarico di responsabile del
software dello European Scanning System, di responsabile del Database
generale dell’esperimento, e responsabile delle attività di Calcolo di
OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La sua attività
didattica ha riguardato moduli d’insegnamento di tecniche di
programmazione in C++ tenuti nell’ambito dei corsi di Dottorato presso
l’Università di Bari e l’Università di Salerno, il pedagogato di Fisica
Classica I e il Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare presso
l’Università di Salerno.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, le conoscenze di
base sull’attività operativa sperimentale nel campo della Fisica delle Alte
Energie.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
effettuare misure di laboratorio nel campo della Fisica delle Alte Energie.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli
argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza di:
(1) meccanica ed elettromagnetismo classici.
(2) statistica elementare.
Contenuto del corso
Rivelazione di particelle cariche. Rivelazione di fotoni ed elettroni.
Tracciamento particelle cariche. Emulsioni nucleari. Diffusione e deriva
delle cariche nei mezzi gassosi. Contatori proporzionali. Camere a
multifili in regime proporzionale (MWPC). Camere a deriva. RPC. Camere
a proiezione temporale (TPC). Scintillatori. Rivelatori Cherenkov.
Rivelatori al silicio. Calorimetria. Segnali elettronici, acquisizione e
trattamento. Circuiti logici. Standard elettronici.
Testi di riferimento
(1) W. Leo: Techniques for Nuclear and Particle Physics Experiments,
Springer-Verlag
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 8
Esercitazioni/Laboratorio: 24
Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate
all’apprendimento degli aspetti fondamentali della rivelazione di
particelle. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più
argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni. L’attività di
laboratorio prevede la realizzazione di una misura sperimentale su una
problematica di fisica delle particelle.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area
Didattica, consistente in una discussione di una tesina realizzata su una
misura di laboratorio effettuate durante il corso.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI INFORMATICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI INFORMATICA
Settore scientifico disciplinare
INF/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Salvatore La Torre, professore associato, settore INF/01 Informatica,
presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
dell'Università degli Studi di Salerno (Dipartimento di Informatica ed
Applicazione).
- Interessi correnti di ricerca: Aspetti formali della specifica, analisi e
sintesi di sistemi; linguaggi formali, teoria degli automi, sistemi realtime, sistemi ibridi, logica temporale, teoria dei giochi.
- Breve Curriculum vitae: Laurea cum laude in Scienze dell'Informazione
nel 1994 dall'Università degli Studi di Salerno. Ha ricoperto presso il
dipartimento di Informatica ed Applicazioni dell'Università di Salerno
l'incarico di ricercatore dal 2000 al 2006, e di professore associato dal
2006 ad oggi.
- Attività scientifica e professionale: E' autore di oltre quaranta lavori
pubblicati su riviste o conferenze internazionali. E' stato membro dei
comitati di programma di VMCAI 2003, CAV 2004, FORMATS 2006,
FMIC(CONCUR) 2006, FORMATS 2007, FMIC(CONCUR) 2007,
FORMATS 2008. Ha svolto il compito di referee per numerosi riviste e
conferenze internazionali. E' stato membro di tre progetti co-finanziati
MURST (2 in qualità di dottorando e 1 in qualità di ricercatore).
Partecipa al progetto ESF RNP Games for Design and Verification
(GAMES). E' supervisore di studenti di dottorato. Studenti di dottorato
che hanno conseguito il titolo di dottore di ricerca sotto la sua
supervisione: Aniello Murano (2002, attualmente ricercatore presso l'
Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Gennaro Parlato (2005,
assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi di Salerno).
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Conoscenza di base dei sistemi di calcolo e delle reti. Capacità di
analizzare e risolvere semplici problemi di calcolo. Capacità di eseguire e
collaudare le soluzioni proposte utilizzando la programmazione
strutturata.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche
risolvere problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli
argomenti appresi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
conoscenza della lingua italiana.
Contenuto del corso
Nozioni di base sulla struttura dei calcolatori, i linguaggi di
programmazione, i sistemi operativi e le reti. Progettazione di semplici
algoritmi e loro
implementazione utilizzando un linguaggio di
programmazione strutturata (linguaggio C).
Testi di riferimento
1) J. Glenn Brookshear, "Informatica (una panoramica generale)",
Pearson-Addison Wesley, 9a edizione. 2) Delores M. Etter,
"Introduzione al Linguaggio C", Apogeo Education.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 16
Esercitazioni/Laboratorio: 48
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame finale scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO DI MAGNETISMO
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO DI MAGNETISMO
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2°
Semestre
2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Massimiliano POLICHETTI, Ricercatore, SSD FIS/03
Massimiliano Polichetti (nato a Roccapiemonte (SA) il 24/09/1967) e’
laureato in Fisica, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, ha
ottenuto numerose borse di studio e contratti di ricerca (sia in Italia che
all’estero) ed e’ attualmente Ricercatore Confermato presso il
Dipartimento di Fisica dell’Universita' di Salerno. Dal 2001 e’ docente di
vari corsi presso il Corso di Laurea in Fisica. Oltre che all’Universita’ di
Salerno ha svolto attivita’ di Ricerca per periodi prolungati presso
l’Imperial College of London (Inghilterra), l’Universita’ di Leiden
(Olanda) e l’Accademia Slovacca delle Scienze di Bratislava
(Slovacchia). E’ membro della Commissione Scientifica di Ateneo, del
Comitato Sistema di Qualita’, della Commissione per i Rapporti con le
Aziende, della Commissione Rapporti con le Parti Interessate (presso il
Dipartimento di Fisica) e del Collegio dei Docenti di Dottorato di ricerca
in Fisica IX Ciclo – II Serie dell’Universita’ di Salerno. Inoltre’ e’
responsabile del Laboratorio di Misure Magnetiche AC e DC del
Dipartimento di Fisica. Ha esperienza di ricerca nello studio delle
proprieta' Elettriche e Magnetiche, e della dinamica dei quanti di flusso
magnetico in superconduttori ad alta e bassa Tc mediante misure in AC e
in DC, nell’analisi degli effetti di geometria sulle proprieta’ magnetiche
AC e nello studio del magnetismo nella materia. Ha inoltre esperienze
professionali in sistemi automatizzati di acquisizione dati, magneti ad
alto campo, tecniche criogeniche, tecniche induttive e di contatto per
l’analisi delle proprieta’ dei superconduttori, tecniche e tecnologie
informatiche. E’ autore di 58 articoli su riviste internazionali e di 21
articoli su proceedings di conferenze.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire competenze operative di carattere sperimentale e
una buona conoscenza nel campo dell’analisi sperimentale delle
proprieta’ del campo magnetico, della sua interazione con la corrente
elettrica, e della fenomenologia relativa alle proprietà magnetiche della
materia;
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di operare
in maniera competente in laboratorio e sviluppare la capacita’ di
risoluzione di problemi di carattere sperimentale. Inoltre il corso dovra’
contribuire a raffinare lo spirito di osservazione dei fenomeni magnetici,
anche nella vita quotidiana. In particolare, durante il corso verranno
proposti degli obiettivi sperimentali che lo studente, sforzandosi di
risolvere in maniera creativa una serie di piccoli problemi intermedi,
dovra’ raggiungere. Il tutto viene svolto sotto la supervisione e il
controllo del docente che provvedera’ ad indirizzare singolarmente ogni
studente verso la soluzione piu’ appropriata, che dovra’ comunque essere
raggiunta in maniera autonoma.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di affrontare,
esaminare e risolvere un determinato fenomeno fisico (in particolare
relativo al magnetismo nella materia), e quindi di esporre in maniera
chiara e rigorosa (all’interno di relazioni scritte e corredate di immagini,
grafici e schemi) l’analisi svolta e le soluzioni approntate. Al termine del
corso lo studente deve essere in grado di discutere le varie esperienze
realizzate con padronanza di linguaggio e di contenuti.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati dal docente ad affrontare autonomamente, in
maniera critica, con logica e responsabilita’, gli obiettivi delle singole
esperienze. In ogni caso gli errori, che eventualmente possono essere
commessi, verranno considerati come occasioni di discussione,
ragionamento e apprendimento, piuttosto che come penalizzazioni e
disincentivi all’autonomia operativa.
Prerequisiti
E’ necessaria la conoscenza teorica di base relativamente ai circuiti
elettrici, alle correnti elettriche e ai campi magnetici in AC e in DC,
nonché alla trattazione fisica riguardante la generazione dei campi
magnetici e il loro effetto sulla materia. Sono richieste anche conoscenze
sperimentali di base relativamente ai circuiti elettrici e agli strumenti per
la loro analisi.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 8
Ore di Lezioni sperimentali in Laboratorio: 24
Programma:
Richiami di elettromagnetismo;
Le proprietà magnetiche della materia: fenomenologia;
Metodi per il trattamento di problemi connessi alla generazione, misura e
utilizzazione dei campi magnetici.
Esperienze di laboratorio:
1) Misura del campo magnetico generato da un solenoide percorso da
corrente e analisi dello scostamento dal caso ideale.
2) Misura dell’interazione fra correnti elettriche e campi magnetici;
3) Materiali magnetici: misura della permeabilità magnetica con la sonda
di Hall;
4) Determinazione dell’intensità di magnetizzazione di una sbarra di
materiale ferromagnetico col metodo del solenoide e della bussola;
5) Misura della forza magnetica e del momento magnetico di un
campione ferromagnetico con le bobine di Helmholtz.
6) Misura della permeabilita’ magnetica di un materiale mediante la
risposta di un circuito RL
Testi di riferimento
Testi consigliati:
D. Halliday, R. Resnick, J. Walker – Fondamenti di Fisica
C. Mencuccini, V. Silvestrini – Fisica
C. Kittel – Solid State Physics
Appunti del Corso
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede
- una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate sia a
richiamare concetti relativi al campo magnetico ed ai suoi
effetti sulla materia, sia ad apprendere tecniche sperimentali
e consigli pratici sulle problematiche relative ai campi
magnetici.
- una parte di lezioni in laboratorio per l’esecuzione di una
serie di esperimenti, come gia’ descritto.
Modalità di frequenza
Obbligatoria..
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in relazioni scritte
(intercorso) sulle esperienze eseguite, e da una prova orale in cui
verranno discusse le singole relazioni e gli esperimenti. Se le relazioni
scritte saranno considerate sufficienti, sara’ possibile effettuare la prova
orale.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
MECCANICA ANALITICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
MECCANICA ANALITICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2° (Laurea triennale)
Semestre
2°
Numero di crediti
8
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Alfonso ROMANO, professore associato, SSD FIS/03
Alfonso ROMANO si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di
Salerno nel 1987. Dal 1988 al 1992 è stato studente di Dottorato di
Ricerca in Fisica presso le università consorziate di Napoli e Salerno.
L’1-10-1992 è entrato in servizio presso l’università di Salerno come
Ricercatore Universitario di Struttura della Materia (gruppo B03X). Dal
3-1-2005 è in servizio presso la stessa Università come Professore
Associato di Fisica della Materia (gruppo FIS/03), ruolo nel quale è stato
confermato dopo verifica triennale. Ha svolto la sua attività didattica e
tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Classica per
diversi corsi di laurea (Informatica, Chimica, Matematica, Ingegneria,
Fisica) e della Fisica della Materia per il corso di laurea in Fisica. La sua
attività di ricerca è da alcuni anni incentrata su: a) Modelli e
fenomenologia di sistemi con gradi di libertà fermionici e bosonici
accoppiati; b) Risultati esatti per modelli per sistemi a due bande con
correlazioni elettroniche forti; c) Effetti di prossimità in eterostrutture
superconduttore-ferromagnete; d) Fenomenologia di superconduttori ad
alta temperatura critica a drogaggio di tipo elettronico
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo approfondito e adatto alle applicazioni,
la conoscenza delle nozioni di base delle formulazioni lagrangiana e
hamiltoniana della meccanica classica. Ha inoltre lo scopo, attraverso
l’utilizzo di varie applicazioni e tecniche dimostrative, di abituare lo
studente al ragionamento rigoroso.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi,
anche complessi. In particolare, lo studente deve saper risolvere esercizi
concernenti la statica e la dinamica di sistemi di punti materiali soggetti a
vincoli, utilizzando opportunamente le equazioni di Lagrange o quelle di
Hamiltonian, con particolare attenzione all’individuazione delle leggi di
conservazione.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità
di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal
docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza della meccanica dei sistemi di punti materiali,
come trattata nei corsi del primo anno del corso di laurea in Fisica, e
dell’analisi delle funzioni di una variabile. Nozioni elementari
concernenti le derivate parziali e il differenziale di una funzione di più
variabile vengono fornite nel corso stesso.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 48
Ore di Lezioni esercitative: 24
Formalismo Lagrangiano:
Richiami di meccanica
newtoniana. Vincoli e loro classificazione. Gradi di libertà e
coordinate generalizzate. Principio di D’Alembert e
principio dei lavori virtuali. Equazioni di Lagrange.
Applicazioni del formalismo lagrangiano. Potenziali
generalizzati. Coordinate cicliche. Proprietà di simmetria e
leggi di conservazione: il teorema di Noether. Principio di
Hamilton e sue equivalenza alle equazioni di Lagrange.
Applicazioni del calcolo delle variazioni (brachistocrona,
geodetiche, superficie minima di rivoluzione). Calcolo
variazionale vincolato. Problema della catenaria. Sistemi a
vincoli non olonomi. Moltiplicatori di Lagrange. Corpi
rigidi.
(20 ore teoriche e 10 ore esercitative)
Moto in presenza di forze centrali: Il problema dei due corpi. Equazioni
del moto e integrali primi. Potenziale efficace e classificazione delle
orbite. Equazione differenziale dell’orbita e potenziali integrabili
dipendenti da una potenza della distanza. Il problema di Keplero: forze
dipendenti dall’inverso del quadrato della distanza.
(7 ore teoriche e 3 ore esercitative)
Formalismo Hamiltoniano: Trasformazione di Legendre ed equazioni del
moto di Hamilton. Coordinate cicliche e metodo di Routh. Teoremi di
conservazione e significato fisico dell’hamiltoniana. Parentesi di Poisson,
identità di Jacobi e teorema di Jacobi-Poisson. Deduzione delle equazioni
di Hamilton da un principio variazionale. Trasformazioni canoniche.
Funzione generatrice e condizioni di canonicità. Trasformazioni
canoniche infinitesime. Equazione di Hamilton-Jacobi: funzione
principale di Hamilton, funzione caratteristica di Hamilton, metodo di
separazione delle variabili, applicazione a problemi notevoli. Variabili
angolo-azione.
(14 ore teoriche e 7 ore esercitative)
Piccole oscillazioni: Stabilità delle posizioni di equilibrio. Sviluppo del
potenziale e Lagrangiana delle piccole oscillazioni. Equazione agli
autovalori. Diagonalizzazione simultanea delle forme quadratiche energia
cinetica e energia potenziale. Frequenze di vibrazione libera e modi
normali di oscillazione. Molecola triatomica lineare.
(7 ore teoriche e 4 ore esercitative)
Testi di riferimento
H. Goldstein, C.P. Poole, J.L. Safko, “Meccanica Classica”, Zanichelli
F.R. Gantmacher, “Lezioni di Meccanica Analitica”, Editori Riuniti
L. Landau, E. Lifshitz, “Meccanica“, Editori Riuniti
S.T. Thornton, J.B. Marion, “Classical Dynamics of Particles and
Systems”, Thomson
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento della formulazione lagrangiana
e della formulazione hamiltoniana della meccanica classica,
e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà,
anche attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, in
che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere
utilizzate al fine di risolvere problemi anche complessi di
meccanica dei sistemi vincolati.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta
seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova orale
lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova
scritta.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
MECCANICA DEI MEZZI CONTINUI
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
MECCANICA DEI MEZZI CONTINUI
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
MARCO ZANNETTI, PROFESSORE ORDINARIO, FIS/02
scientifico del docente
MARCO ZANNETTI, PROF: ORDINARIO DI FISICA TEORICA
Marco Zannetti è nato a Roma il 24-05-1942. Si è laureato in Fisica
all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1967. Ha conseguito il Ph.D. in
Fisica alla Brandeis University, Stati Uniti, nel 1972. Dal 1972 al 1973
ha ricoperto una posizione di post-dottorato alla Divisione di Fisica
Teorica del CEA-Saclay in Francia. Dal 1972 al 1983 è stato Professore
Incaricato all’Università di Salerno, dove successivamente è stato
Professore Associato fino al 1987. Dal 1987 al 1990 è stato Professore
Associato all’Università di Napoli “Federico II”. Dal 1990 è Professore
Ordinario all’Università di Salerno. La sua attività di ricerca si svolge su
argomenti di Meccanica Quantistica e di Meccanica Statistica.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della
Meccanica dei Mezzi Coninui. Ha, inoltre, lo scopo di abituare lo studente
alla descrizione mesoscopica dei sistemi macroscopici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo di rendere lo studente capace di applicare le
nozioni generali ai casi particolari, mediante esercizi adeguati al livello
del corso.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso ha come scopo di sviluppare la capacità dello studente di esporre
in modo chiaro le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica sia il materiale
presentato in classe che quello suggerito dal docente.
Prerequisiti
Fisica Classica I,II,III e Analisi I,II,III
Contenuto del corso
Cinematica dei Mezzi Continui - Generalità sulla meccanica dei punti
materiali. Il passaggio dal discreto al continuo: il processo di
granulazione e configurazioni di un sistema continuo. Descrizione
lagrangiana e descrizione euleriana del flusso. Il campo di velocità. Linee
di flusso. Flusso stazionario. Traslazioni, rotazioni e deformazioni per
unità di tempo. Il tensore delle rotazioni. Vorticità e circuitazione. Il
tensore delle deformazioni. Il significato fisico delle componenti:
deformazioni normali e deformazioni di taglio. Deformazione
volumetrica. Diagonalizzazione e rotazione agli assi principali. Esempi di
flussi: flusso lamellare, flusso di taglio parallelo. Flussi vorticosi:
rotazione rigida, vortice irrotazionale, vortice di Rankine. La funzione di
corrente. (10 ore teoriche + 5 ore esercitative)
Statica dei Mezzi Continui – Forze esterne o di volume. Forze interne: il
tensore degli sforzi. Sforzi normali e sforzi di taglio. Simmetrie del
tensore degli sforzi. Forza su un elemento di superficie di direzione
arbitraria. (5 ore teoriche)
Dinamica dei Mezzi Continui - Derivata temporale di un integrale di
volume. Conservazione della massa e l’equazione di continuità. Fluido
incompressibile. Conservazione della quantità di moto: equazione di
Cauchy. Conservazione della quantità di moto applicata a un volume
fisso: flusso uscente della quantità di moto per unità di tempo.
Applicazione alla forza di trascinamento su un ostacolo fisso in un flusso
stazionario. Conservazione del momento angolare per un volume fissato.
Equazione costitutiva per un fluido newtoniano. I casi del fluido
incompressibile e del fluido compressibile con l’ipotesi di Stokes.
Applicazione al flusso stazionario paralllelo. Il coefficiente di viscosità.
Equazione di Navier-Stokes. L’equazione di Navier-Stokes per il fluido
incompressibile senza variazioni spaziali del coefficiente di viscosità.
L’equazione di Eulero. L’equazione di Navier-Stokes in un sistema di
riferimento ruotante.
(15 ore teoriche + 5 ore esercitative)
Conservazione dell’energia – Variazione dell’energia. Variazione
dell’energia cinetica per unità di tempo (teorema delle forze vive).
Lavoro di deformazione. Dissipazione viscosa. Il primo principio della
Termodinamica. Produzione di entropia. Equazione di Bernoulli.
Applicazioni. (3 ore teoriche + 2 ore esercitative)
Dinamica della vorticità – Linee e tubi di vortice. Rotazione rigida:
superfici isobariche. Vortice irrotazionale: superfici isobariche. Teorema
di Kelvin. (2 ore teoriche + 1 ora esercitativa)
Testi di riferimento
P.K.Kundu – I.M.Cohen “ Fluid Mechanics”, Academic Press
L.D.Landau – E.Lifshitz “ Fluid Mechanics”, Pergamon Press
D.J.Acheson “Elementary Fluid Dynamics”, Clarendon Press, Oxford
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Esame finale orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
MECCANICA STATISTICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
MECCANICA STATISTICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Roberta Citro, Ricercatore Confermato (Fis02)
Roberta Citro è nata a Salerno nel 1970. Ha conseguito la Laurea in
Fisica presso l’Università degli Studi di Salerno il 30/11/1993, con
votazione 110/110 con lode. Dopo la Laurea ha conseguito una borsa di
studio INFM presso l’Unità di Ricerca di Salerno. Ha vinto un premio
per operosità scientifica della Società Italiana di Fisica nel 1998. Il
16/05/1998 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica presso
l’Università degli Studi di Salerno. Ha ottenuto una borsa di studio
annuale post-dottorato come Fullbright Fellow presso la Rutgers
University (New Jersey) dove ha svolto attività di ricerca fino al 05/1999.
E’ stata titolare di un assegno di ricerca “Giovani Valenti” INFM dal
1999 al 2001 presso l’UdR di Salerno. Dal 1/11/ 2001 è Ricercatore del
settore FIS02 presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università
degli studi di Salerno. Tra il 2007/2008 ha svolto attività di ricerca come
Marie Curie fellow presso il Laboratorio LPM2C, CNRS di Grenoble
(FR). Ha svolto la sua attività didattica per i corsi di Ottica-Acustica,
Complementi di Fisica Classica, Teoria della Diffusione e Meccanica
statistica ed ha contribuito a diversi pedagogati nell'ambito della Fisica
Classica. E' stata professore supplente presso la facoltà di Scienze della
Formazione Primaria. La sua attività di ricerca si svolge nell'ambito della
teoria di fisica della materia condensata e riguarda lo studio dei sistemi
fortementi correlati a bassa dimensionalità (come i superconduttori ad
alta Tc, liquidi di Luttinger, e nanostrutture). Recentemente si è
interessata alla fisica mesoscopica nei gas quantistici.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso ed adatto alle
applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della meccanica
statistica e di far acquisire familiarità con delle applicazioni in
fisica moderna (atomica, molecolare, quantistica). Ha inoltre lo
scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di
abituare lo studente al ragionamento.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
acquisire conoscenze teoriche che gli permettano di saper risolvere
problemi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi
connessi allo studio delle proprietà termodinamiche di sistemi
classici non-interagenti nell'ambito degli ensemble microcanonico,
canonico e gran canonico.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in
modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e
responsabile tutto le nozioni che vengono introdotte durante le
lezioni e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso l'
assegnazione di materiale didattico indicato dal docente.
Prerequisiti
Gli studenti necessitano di una conoscenza di base della termodinamica.
E' necessaria anche l'utilizzazione di strumenti matematici adeguati (e.g.
derivate variazionali, equazioni differenziali alle derivate parziali).
Contenuto del corso
-Elementi di termodinamica: Richiami sui principi della
termodinamica. Variabili intensive ed estensive. Rappresentazione
dell’entropia e rappresentazione dell’energia interna. Equazione
fondamentale della termodinamica ed equazioni di stato.
Equazione di Gibbs-Duhem. Trasformazione di Legendre e
potenziali termodinamici.
-Principi della meccanica statistica: Spazio delle fasi. Medie
statistiche e medie temporali. Ergodicità. Teorema di Liouville.
Sistemi ad energia fissata: ensemble microcanonico.
Interpretazione microscopica dell’entropia. Sistemi a due livelli.
Gas di particelle libere. Fattore correttivo di Gibbs e sua
giustificazione fisica. Teorema di equipartizione dell’energia
(cenni). Sistemi a temperatura fissata: ensemble canonico.
Funzione di partizione e suo legame con l’energia libera di
Helmholtz.
-Applicazioni: sistemi a due livelli, gas di particelle libere, sistema
di oscillatori armonici indipendenti (caso classico e caso
quantistico), paramagnete ideale (caso classico). Sistemi a
temperatura e potenziale chimico fissati: ensemble gran-canonico.
Funzione di gran-partizione e suo legame con il potenziale grancanonico.
Testi di riferimento
R.K. Pathria, “Statistical Mechanics“, Pergamon
D. Chandler, Introduction to Modern Statistical Mechanics
(Oxford, 1987)
H.B. Callen, “Thermodynamics and an Introduction to
Thermostatics”, Wiley
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Il corso prevede una parte di lezioni frontali di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della meccanica
statistica e delle varie tecniche dimostrative, e una parte di lezioni di tipo
esercitativo in cui si illustreranno le applicazioni delle conoscenze
teoriche acquisite alla soluzione di problemi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte
dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una
prova scritta seguita da una prova orale. Per essere ammesso a
sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una
valutazione sufficiente nella prova scritta.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
METODI MATEMATICI DELLA FISICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
METODI MATEMATICI DELLA FISICA
Settore scientifico disciplinare
MAT/07
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Affine-integrativo (3) + Sede (3)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
3°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Classe 1: Fabrizio Illuminati, professore associato, SSD
FIS/02
Fabrizio Illuminati è nato a Fermo (AP) nel 1963. Si è
laureato in Fisica presso l’Università di Roma “La Sapienza”
nel 1988. Nel 1993 ha conseguito il titolo di Dottore di
Ricerca in Fisica presso l’Università di Padova. Nel 1996 ha
preso servizio come ricercatore per il settore FIS/03 - Fisica
della Materia presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN.
dell’Università di Salerno; dal 2007 è professore associato
per il settore FIS/02 – Fisica Teorica presso la medesima
Facoltà dello stesso Ateneo. Ha svolto la sua attività didattica
e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica
Generale, della Fisica della Materia, e della Fisica Teorica.
Dal 2007 svolge il suo carico didattico sugli insegnamenti di
Metodi Matematici della Fisica per il corso di laurea in
Fisica, e di Fisica Teorica II per il corso di laurea magistrale
in Fisica. La sua attività di ricerca comprende la teoria della
computazione e dell’informazione quantistica, l’ottica
quantistica, la fisica dei sistemi atomici e molecolari
ultrafreddi, e la fisica della materia condensata. Ha prodotto
circa 80 pubblicazioni su riviste internazionali peerreviewed. E’ stato ed è responsabile locale di numerosi Fondi
di Ateneo e di Fondi Nazionali PRIN, ed è attualmente
Coordinatore Unico del Progetto Europeo HIP (Hybrid
Information Processing) finanziato dall’Unione Europea
nell’ambito del VII Programma Quadro 2007-2013.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza dei concetti di base dei metodi matematici della fisica. Ha
inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di
abituare lo studente al ragionamento rigoroso nell’applicazione dei
metodi matematici ai problemi della fisica teorica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
esercizi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi
allo studio delle funzioni di una variabile complessa e delle
rappresentazioni e trasformazioni integrali.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di base di analisi matematica e
geometria trattati nei relativi insegnamenti durante il primo e il secondo
anno del corso di laurea in fisica. In particolare, la teoria della
derivazione e dell’integrazione in campo reale, per funzioni di una e più
variabili, e la teoria delle successioni e delle serie di funzioni.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 32
Ore di Lezioni esercitative: 24
Elementi di analisi delle funzioni di una variabile complessa. Richiami
sull’algebra dei numeri complessi. Limiti e derivazione in campo
complesso: condizioni di Cauchy-Riemann, olomorfia, funzioni intere.
Integrazione in campo complesso - I: teorema e formule integrali di
Cauchy. Applicazioni. Classificazione delle singolarità in campo
complesso e teoria delle successioni e delle serie. Serie di potenze:
analiticità, sviluppi di Taylor, e serie di Laurent. Concetto di residuo.
Integrazione in campo complesso – II: teorema fondamentale dei residui
e metodi di risoluzione di integrali definiti. Cenni agli sviluppi asintotici.
(18 ore teoriche e 14 ore esercitative)
Teoria delle rappresentazioni integrali e delle trasformazioni
integrali. La trasformata di Laplace: definizioni e condizioni
di esistenza. Proprietà notevoli. Antitrasformate. Cenni al
metodo di Bromwich. Applicazioni alla soluzione di
equazioni alle derivate parziali della fisica matematica. Serie
e integrali di Fourier: definizioni e condizioni di esistenza.
Faltung e teorema della convoluzione. Proprietà notevoli.
Antitrasformate. Applicazioni alla soluzione di equazioni
alle derivate parziali della fisica matematica. Cenni alla
trasformata di Mellin, e ad altre classi di trasformazioni
integrali. (14 ore teoriche e 10 ore esercitative)
Testi di riferimento
Testi consigliati:
F. Illuminati, Appunti delle lezioni
W. Rudin, Real and complex analysis
Indirizzi dei siti web delle attivazioni del corso:
https://rp.unisa.it/portal
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento dei concetti essenziali dei
metodi matematici della fisica e delle varie tecniche
dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo
esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze
teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di
risolvere rilevanti problemi applicativi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta
seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova orale
lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova
scritta. Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova
orale, dovrà ripetere anche la prova scritta, in caso le lacune conoscitive
poste in evidenza siano di particolare ampiezza e rilevanza.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
MODELLI E METODI MATEMATICI: RETI NEURALI
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Modelli e Metodi Matematici: Reti Neurali
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2°
Semestre
2°
Numero di crediti
6
PARTE A: professore supplente
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
PARTE B: professore supplente
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e
understanding):
capacità
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso, e adatto alle
applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base per trattare
modelli matematici di reti neurali e loro applicazione alla
sintesi ed al riconoscimento di segnali fisici.
La parte A del corso ha lo scopo di fornire le basi concettuali
e gli strumenti per l’analisi e la misurazione di segnali fisici.
Per permettere misure sperimentali e una analisi quantitativa
dei dati raccolti, questa parte del corso introduce alle
caratteristiche fisiche del segnale audio e video e spiega come
queste caratteristiche fisiche si possono misurare e codificare
in diversi segnali sperimentali.
La parte B del corso ha lo scopo di consentire, da parte dello studente, la
comprensione dei principali modelli matematici di reti neurali, e di
mettere lo studente in grado di usare in modo critico e consapevole tali
modelli in applicazioni pratiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Durante il corso lo studente dovrebbe acquisire i seguenti requisiti:
• una buona conoscenza della struttura fondamentale dei segnali
fisici e del loro utilizzo in situazioni concrete;
• capacità di analizzare la complessità delle operazioni supportate
dai modelli di rete neurali;
• capacità di individuare i modelli matematici più idonei per la
risoluzione di un problema e per la loro implementazione
algoritmica, di analizzare la complessità del modello matematico
prescelto;
• capacità di progettare e implementare nuove modelli di reti
neurali o di modificare quelli preesistenti allo scopo di adattarli a
specifiche applicazioni.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti sono stimolati dalla concretezza dei problemi proposti che
riguardano il trattamento dei segnali fisici e loro codifica, a definire ed a
comunicare in modo chiaro e persuasivo i modelli e i metodi matematici
adatti alla loro soluzione. Essi dovranno evidenziare le implicazioni delle
loro scelte motivandole attraverso requisiti di efficacia ed efficienza. La
definizione di tali requisiti servirà loro per acquisire la capacità di valutare
i vantaggi e gli svantaggi dei modelli matematici trattati affinando anche
le loro capacità di mediazione e di sintesi. Gli studenti saranno invogliati
ad aggregarsi spontaneamente in gruppi di lavoro in modo da raggiungere
la soluzione dei problemi attraverso un fruttuoso scambio di idee.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono stimolati e guidati a partecipare attivamente alle lezioni,
anche mediante l’ausilio di materiale didattico fornito dal docente. Il
materiale, che consisterà di segnali concreti e problemi di interazione con
sistemi automatici, verrà discusso e valutato in classe, sollecitando negli
studenti sia le loro capacità di critica che di giudizio. Il docente, attraverso
le discussioni, potrà monitorare la loro comprensione dei contenuti del
corso e valutare le loro capacità di risolvere problemi concreti.
Prerequisiti
Lo studente deve avere sia delle buone abilità informatiche sia una buona
conoscenza della matematica di base.
Ore di Lezioni frontali: 48
Contenuto del corso
PARTE A (24 ore):
Fondamenti di acustica ed elaborazione dei segnali ed applicazioni in
fisica;
Elaborazione ed analisi del segnale vocale ed applicazioni;
Elaborazione ed analisi dei gesti ed applicazioni;
Elaborazione ed analisi i stati emotivi (voce, espressioni facciali, e gesti)
ed applicazioni ;
Cenni sull’elaborazione ed analisi della comunicazione disordinata ed
applicazioni in fisica medica ;
Utilizzo di strumenti software per l’analisi di segnali acustici, immagini e
sequenze video: SPEECHSTATION, COOLEDIT, GOLDWAVE,
QUICKTIME, VIRTUAL DUB, PRAAT, ANVIL ;
PARTE B (24 ore):
Basi neurologiche per la modellizzazione di reti neurali artificiali.
Il neurone di Mc Culloch e Pitts. Il percettrone. Reti Neurali Multistrato.
Reti ricorrenti.
Modelli di apprendimento: apprendimento supervisionato, apprendimento
non supervisionato.
Memorie associative. Modello di Hopfield. Modello di Kohonen. .
Applicazioni di modelli neurali per la classificazione, la discriminazione e
il riconoscimento automatico.
Testi di riferimento
PARTE A:
Testi consigliati:
Roland R. Hausser: Foundations of Computational Linguistics: ManMachine Communication in Natural Language, Editore: Springer ,
Data di Pubblicazione: November 1999.
Marvin Minsky, The Emotion Machine: Commonsense
Thinking, Artificial Intelligence, and the Future of the
Human Mind, Editore: Simon & Schuster, Data di
Pubblicazione: November 2007.
Karl-Friedrich Kraiss, K. Kraiss Advanced Man-Machine
Interaction: Fundamentals and Implementation, Editore:
Springer, Data di Pubblicazione: April 2006.
Articoli e dispense fornite dal docente.
PARTE B:
Testi
consigliati:
1. J.Hertz, A. Krogh, R.Palmer "Introduction to the theory of neural
computation"
2. D. Floreano, C, Matiussi, "Manuale sulle Reti Neurali".
Articoli e dispense fornite dal docente.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Il corso si divide in due parti:
La parte A prevede serie di lezioni a carattere praticoteorico, dove verranno presentati segnali fisici reali e
problematiche per il trasferimento delle conoscenze relative
al loro trattamento e codifica su un sistema di elaborazione,
attraverso esempi in versione MPEG ed MP3 di segnali audio
e video.
La parte B prevede a sua volta una serie di lezioni a
carattere teorico, dove verranno presentati i metodi e modelli
matematici di reti neurali e le conoscenze necessarie alla loro
implementazione.
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
PARTE A
La prova di esame si articola nella la discussione e presentazione in
Powerpoint di un progetto sperimentale di raccolta e analisi di segnali
fisici proposto e sviluppato da un gruppi di studenti.
La prova potrà essere svolta da gruppi di massimo tre persone e deve
utilizzare gli strumenti software presentati al corso. La discussione sarà
volta a verificare l’acquisizione dei concetti teorici presentati durante il
corso.
PARTE B
L’esame e’ costituito da una prova orale, che consiste in una discussione
atta ad appurare l’apprendimento critico e responsabile degli argomenti
trattati.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
Orario
TECNICHE DI SIMULAZIONE NUMERICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
TECNICHE DI SIMULAZIONE NUMERICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Cristiano BOZZA è nato a Salerno nel 1972. Ha conseguito il titolo di
Dottore di Ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università di Salerno con
una tesi dal titolo “Esperimenti di Oscillazioni di Neutrino con Emulsioni
Nucleari”; nel 2003 ha conseguito il premio “Giuseppe Occhialini
Scholarship” presso la International School of Subnuclear Physics of
Erice (41° corso) diretta dal Prof. Antonino Zichichi; nel 2006 ha preso
servizio come ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno.
Cristiano Bozza svolge un’intensa attività di ricerca nel campo delle
oscillazioni di neutrino, iniziata con la Collaborazione WA95 CHORUS
(CERN) e che attualmente prosegue nell’esperimento OPERA (LNGS);
nella Collaborazione OPERA ricopre l’incarico di responsabile del
software dello European Scanning System, di responsabile del Database
generale dell’esperimento, e responsabile delle attività di Calcolo di
OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La sua attività
didattica ha riguardato moduli d’insegnamento di tecniche di
programmazione in C++ tenuti nell’ambito dei corsi di Dottorato presso
l’Università di Bari e l’Università di Salerno, il pedagogato di Fisica
Classica I e il Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare presso
l’Università di Salerno.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, le competenze
necessarie ad impostare e risolvere simulazioni numeriche riguardo a
problemi d’interesse in vari campi della fisica, sia pura che applicata.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
effettuare simulazioni numeriche sia utilizzando programmi preesistenti
che scrivendone di propri a seconda della necessità.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli
argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza di:
(1) meccanica ed elettromagnetismo classici.
(2) meccanica quantistica.
(3) fisica delle particelle elementari.
(4) programmazione in linguaggi strutturati.
(5) statistica elementare.
Contenuto del corso
Costruzione di modelli matematici per problematiche di fisica. Modelli
matematici notevoli. Algoritmi standard e specifici per problematiche
numeriche. Metodo Monte-Carlo. Organizzazione delle risorse di calcolo.
Valutazione della complessità computazionale. Tecniche di simulazione di
campi elettromagnetici sia statici che dinamici. Tecniche di simulazione
per problematiche di fisica delle alte energie.
Testi di riferimento
(1) P. K. Mackeown : Stochastic Simulation in Physics, Springer-Verlag
New York, Inc
(2) W. Press, B. Flannery, S. Teukolsky, W. Vetterling: Numerical
Recipes, Cambridge University Press
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore
Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate
all’apprendimento degli aspetti fondamentali delle simulazioni numeriche
e specialistici riguardo a problematiche di fisica. Ciascuna lezione
consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi,
esercizi ed applicazioni direttamente al calcolatore.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area
Didattica, consistente in una discussione di una tesina realizzata su una
problematica assegnata durante il corso.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
TECNICHE FISICHE PER LA DIAGNOSTICA BIOMEDICA
Corso di studi
LAUREA TRIENNALE IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
TECNICHE FISICHE PER LA DIAGNOSTICA
BIOMEDICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/07
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
III
Semestre
II
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
De Chiara Vincenzo – Specialista in Fisica Medica
Iscrizione al Registro degli Specialisti in Fisica Medica al N. 72
Laurea in “Fisica Generale”, Laurea in “Fisica sanitaria, controllo delle
radiazioni ionizzanti, inquinamento elettromagnetico/acustico”,
Specializzazione in “Fisica Sanitaria”, Post-graduate Master in “General &
Space Medicine”
Già ricercatore scientifico senior settore Fisica dello Spazio applicata al
settore delle Scienze della Vita
Già Dirigente I Livello CROB (Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata)
Ospedale Oncologico di Rionero in Vulture
Docente Università degli Studi di Salerno di corsi inerenti materie
afferenti alla disciplina della Fisica Medica.
Direttore Fisica Sanitaria dei centri di diagnostica e radioterapia
“Medicina Futura”, “Villa Stabia”, “Vega Radiologia”
Membro AIRO e AIFM
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
obiettivo del corso è fornire agli studenti una conoscenza inerente:
i principi fisici correlati alle tecniche trattate i parametri misurabili e
le grandezze fisiche in gioco
gli utilizzi in campo pratico e scientifico le procedure e le sequenze
fondamentali utilizzate in diagnostica
la struttura delle apparecchiature, i problemi di installazione e i costii
riferimenti normativi circa il rischio biologico e la sicurezza di operatori e
pazienti
i protocolli inerenti l’esecuzione di esami i controlli di qualità la
normativa di legge vigente per l’utilizzo il QC e QA
gli sbocchi occupazionali e le opportunità lavorative collegate al fine di
munirli degli strumenti indispensabili di base per la formazione di futuri
esperti per impianti diagnostici e/o futuri ricercatori nel settore e per
elaborazione ed uso delle immagini diagnostiche a fini sanitari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
il corso ha lo scopo di mettere lo studente in grado di gestire in linea di
massima apparecchiature sanitarie.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli
argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
conoscenza dei principi fondamentali di elettromagnetismo e fisica
nucleare
Contenuto del corso
Rx – TC –RMN – Ecografia – Medicina Nucleare
Testi di riferimento
1) Glenn F. Knoll John “Radiation Detection and Measurement” Wiley e
Sons;
2) Carlo Polvani “Elementi di Radioprotezione “Pubblicazione ENEA ;
3) Maurizio Pelliccioni, Pitagora
“Fondamenti Fisici della
Radioprotezione” Editrice – Bologna;
4) G.C. Leveratto “Antenne sicure” Hoepli ed.;
5)Centi Colella “Manuale di medicina nucleare “ Edizioni universitarie
scientifiche di Beatrice Massara
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali:
Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore
lezioni, esercitazioni, laboratorio
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
verifiche periodiche ed esame orale finale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
PROGRAMMI DEI MODULI RELATIVI ALLA LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
ANALISI DEI DATI GEOFISICI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ANALISI DEI DATI GEOFISICI
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Antonella Amoruso, ricercatore confermato GEO/10.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
Laurea in Fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”, Dottorato di
Ricerca in Fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto
attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso
l'Università di L'Aquila; attualmente svolge attività didattica nell'ambito
di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di Salerno. Ha svolto
attività di ricerca teorico-numerica e sperimentale su diversi argomenti di
fisica dell'atmosfera, spettroscopia, sismologia e geodesia. Negli ultimi
anni l'attività si è concentrata soprattutto sulla realizzazione di
strumentazione per misure di deformazione del suolo ad alta sensibilità e
sull'analisi ed interpretazione di dati geodetici in ambienti sia tettonici
che vulcanici.
di
comprensione
(knowledge
and
L’obiettivo del corso è di fornire le conoscenze di relative all'analisi dei
dati geofisici e delle principali tematiche di applicazione, con particolare
riguardo agli aspetti interpretativi
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Si intende rendere lo studente capace di utilizzare delle tecniche
comunemente usate in geofisica
per analizzare ed interpretare i
moderni dati digitali
Abilità comunicative (communication skills):
Si intende stimolare la capacità di esporre i risultati del lavoro di analisi
dei dati e la valutazione dei vantaggi e degli svantaggi dei diversi
approcci e delle diverse tecniche
Autonomia di giudizio (making judgements):
Si intende invitare gli studenti ad esercitare il loro spirito critico per
stimolare la capacità di giudizio autonoma, con onestà intellettuale
relativamente alla propria attività ed apertura nei confronti del lavoro
altrui.
Prerequisiti
Nozioni di base relative all'analisi dei dati ed alla fisica terrestre.
Contenuto del corso
Problemi inversi lineari. Problemi inversi non lineari. Campionamento
dello spazio dei parametri: metodi Monte Carlo, adaptive simulating
annealing, neighbouring algorithm, algoritmi genetici. Stime di
incertezza dei parametri: bootstrapping, NA-Bayes. Test d'ipotesi e
scelta del modello migliore. Problemi inversi continui. Casi di studio.
Testi di riferimento
D. Gubbins, Time series analysis and inverse theory for geophysicists,
Cambridge University Press
A. Tarantola, Inverse problem theory, SIAM
Dispense ed articoli scientifici forniti dal docente
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
prova orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ANALISI DELLE SERIE TEMPORALI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ANALISI DELLE SERIE TEMPORALI
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Dott.ssa Mariarosaria Falanga ricercatrice GEO/10
Mariarosaria Falanga si è laureata in fisica ed ha conseguito il dottore di
ricerca in fisica presso l'Università di Salerno. Svolge attività didattica
nell'ambito dei corsi di geofisica, nonché di fisica applicata. Svolge
attività di ricerca nel settore della geofisica della terra solida con
particolare riferimento ai vulcani e nel settore della fisica dell’atmosfera
in riferimento al ruolo di parametri atmosferici nel bilancio radiativo.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
L’obiettivo del corso è di consentire la comprensione degli strumenti
matematici e numerici per analizzare serie temporali. In particolare, lo
studente sarà in grado di estrapolare informazioni sulla sorgente che ha
generato la serie. Tale obiettivo è perseguito attraverso il riconoscimento
del problema e l’implementazione di più algoritmi sia nel dominio del
tempo che nel dominio delle frequenze. I metodi spettrali forniranno
informazione sui modi normali. L’approccio nel dominio dei tempi è
invece affrontato attraverso lo studio della dinamica asintotica. Infine
serie numeriche derivanti da sistemi non lineari sono analizzati
introducendo metodi avanzati di estrazione di informazioni. Tale corso
intende quindi rivisitare conoscenze pregresse e fornire nuovi schemi
concettuali. Basandosi sulla conoscenza delle principali metodologie
dell’analisi dei segnali e dei relativi fondamenti teorici nell’ambito dei
sistemi dinamici si intende rendere lo studente capace di leggere uno
spettro, riconoscere il sistema dinamico, usare algoritmi già strutturati e
implementarne dei nuovi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche
risolvere problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli
argomenti appresi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
Sono necessarie conoscenze di analisi matematica e di meccanica
classica
Contenuto del corso
Tecniche lineari per l’analisi di serie temporali nel dominio delle
frequenze. Principal Component Analysis, Independent Component
Analysis: metodi di massima verosimiglianza, di mutua informazione.
Richiami sulla teoria dei sistemi dinamici. Tecniche di ricostruzione dello
spazio delle fasi: ricostruzione della dinamica asintotica, metodo di
Grassberger e Procaccia.
Testi di riferimento
Spectral Analysis (Bath) cap 1-6°,
Dispense distribuite durante il corso
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ASTROFISICA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ASTROFISICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
GAETANO VILASI, Professore Ordinario di Fisica Teorica
GAETANO LAMBIASE, Ricercatore di Fisica Teorica
Curricula Scientifici
GAETANO VILASI Professore Ordinario di Relatività all'Università di
Salerno dal 2000, è Coordinatore del Gruppo Teorico locale INFN. E'
referee di riviste internazionali e della Commissione IV INFN. E' stato
membro di comitati scientifici di conferenze nazionali ed internazionali e
si è occupato di Simmetrie Dinamiche Classiche e Quantistiche, Teoria
Quantistica dei Campi, Sistemi Dinamici, Integrabilità in Teoria dei
Campi, Gravità Classica e Quantistica, anche presso: il Centre de
Physique Theorique Marseilles (1969, 1970, 1974), il Laboratory of
Theoretical Physics, JINR Dubna (Russia) (1985), il Department of
Physics, Syracuse University (1987, 2008), il Department of Physics, the
Northeastern University (Boston) (1987), il Keldysh Institute, Mosca
(1991, 1992), l'Institute for Nuclear Research and Nuclear Energy di
Sofia (1995, 2000, 2007), Departamento de Fisica, Universitad Carlos III
de Madrid (1999, 2001, 2003), Departamento de Fisica, Universitad de
Zaragoza (2000, 2002, 2007) l'Erwin Schroedinger International
Institute for Mathematical Physics di Vienna (1993, 1994, 1996, 1998,
1999, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008). E’ autore di 2
monografie e di numerosissime pubblicazioni su riviste internazionali.
Monografie
GERDJIKOV VS, VILASI G, YANOVSKI AB (2008): Integrable
Hamiltonian Hierarchies, Springer Verlag
VILASI G. (2001): Hamiltonian Dynamics, World Scientific
Editor
16th SIGRAV Conference on General Relativity and gravitational
Physics, AIP Conference Proc: 751 (2005) (G. Vilasi, G. Esposito, G.
Lambiase, G. Marmo, G. Scarpetta)
Spacetime and Fundamental Interactions: Quantum Aspects,
Conference Proc. Mod. Phys. Lett. A18 (2003) (F. Lizzi, G. Marmo, G.
Sparano, G. Vilasi)
Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear field Theor , NorthHolland, Delta Series (Amsterdam 1989) (S.De Filippo, M.Marinaro,
G.Marmo, G. Vilasi)
Gaetano Lambiase, ricercatore. Breve curriculum: Nato a Cava de’
Tirreni il 7 Agosto 1966. Ha conseguito la Laurea in Fisica in data
13/11/1991 e il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica in data 8/7/1997.
Nel 2002 ha ricevuto la nomina di Ricercatore Universitario (settore
disciplinare FIS/02) - dec. 1/11/2002 – presso l’Università degli Studi di
Salerno. Ha svolto attività didattica e tutoriale su veri insegnamenti. Gli
interessi di ricerca
riguardano:
Astrofisica,
Astroparticelle,
Cosmologia, e Teoria dei campi.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base della Cosmologia e delle strutture
stellari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
problemi. In particolare, lo studente deve saper risolvere problemi in cui
sarà necessario tener conto del ruolo predominante svolto dalla gravità
nell’universo
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di usare tutti i modelli cosmologici.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Elettromagnetismo, Relatività Speciale, Meccanica Quantistica,
Relatività Generale.
Contenuto del corso
La struttura dello spazio-tempo, Cosmologia Buchi Neri, Onde
gravitazionali
Testi di riferimento
S. Hawking & G.Ellis, The Large Scale Structure of Space-Time,
Cambridge University Press,
Gravitation and Cosmology: Principles and Applications of the General
Theory of Relativity
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore (24+24)
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Esami scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
ASTROFISICA II
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
ASTROFISICA II
Settore scientifico disciplinare
FIS/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
CONTRATTO
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso si propone di approfondire le conoscenze di base dell’astrofisica
galattica ed extragalattica. Gli argomenti vengono inoltre inseriti nel
contesto storico di riferimento, in modo da fornire allo studente gli
strumenti necessari a delineare l’evoluzione del percorso e del pensiero
scientifico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding): Alla fine del corso lo studente è nelle
condizioni di conoscenza sufficienti a determinare importanti parametri e
quantità che riguardano le galassie, oltre che distinguere e classificare
differenti classi di oggetti in base alle proprietà fisiche e morfologiche.
Abilità comunicative (communication skills):
Durante le lezioni il docente stimola il confronto con gli studenti per
verificare sia il livello di attenzione che di comprensione. L’uso di un
linguaggio rigoroso da parte del docente è finalizzato a favorire le
capacità espositive dello studente, che dovranno essere chiare e
rigorose. La prova d’esame costituisce un importante momento di
verifica.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Durante il corso lo studente viene stimolato a sviluppare senso critico,
autonomia nello studio e capacità di collegamenti interdisciplinari, anche
attraverso il materiale di sussidio didattico fornito dal docente.
Prerequisiti
Analisi Matematica; Geometria; Fisica I e II; Meccanica razionale;
Struttura della Materia; Astronomia generale; Astrofisica.
Contenuto del corso
1) Principi di Astrofisica: grandezze fotometriche; magnitudini apparenti
ed assolute; assorbimento atmosferico ed interstellare; colore e
diagrammi a due colori. 2) La Galassia: componenti; struttura;
cinematica; dinamica. 3) Le Galassie: proprietà generali; classificazioni
morfologiche; proprietà fotometriche; proprietà cinematiche; dinamica
delle galassie; massa delle galassie; distribuzione su grande scala delle
galassie. 4) Evoluzione delle galassie: cenni sugli scenari evolutivi;
effetti dell’ambiente; relazione “morfologia-densità”; funzione di
luminosità delle galassie; relazione “colore-magnitudine”; relazione
“Mg2-σ0; gradienti di colore; degenerazione “età-metallicità”; relazioni
tra parametri strutturali: il piano fondamentale delle galassie ellittiche e
sue applicazioni.
Testi di riferimento
1) A. Rifatto: Lezioni di Astrofisica II, Dispense preparate dal docente
(per le prime tre parti del corso). Per approfondire e per la IV parte del
corso, capitoli vari (indicati dal docente) tratti dai seguenti testi: 2)
Carrol-Ostlie: An Introduction to Modern Astrophysics, Addison Wesley
Pubblishing Compani. INC.; 3) D. Mihalas & J. Binney: Galactic
Astronomy, W.H. Freeman and Company, New York; 4) J. Binney & M.
Merrifield: Galactic Astronomy, Princeton University Press; 5) J. Binney
& S. Tremaine: Galactic Dynamics, Princeton University Press; 6) L.
Gratton: Introduzione all'Astrofisica vol. I e vol. II, Zanichelli. Copia
delle presentazioni power-point utilizzate dal docente per la IV parte del
corso, da utilizzare come traccia di studio.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
(A fine corso è prevista una visita guidata, da parte del docente, alle
strutture dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli).
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame orale. Al primo appello di giugno è consentito sostenere una
prova scritta invece dell’esame orale solo agli studenti dell’AA di
riferimento che hanno seguito il corso. Nella prova scritta, da completare
in un tempo massimo di 90 minuti, lo studente dovrà discutere 4
argomenti indicati dal docente.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
COMPLEMENTI DI FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Complementi di Fisica delle Particelle Elementari
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Caratterizzante
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01. Ha
svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge
un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con
particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica
delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle
oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla
realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di
Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante un
apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca in
fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento OPERA
che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau prodotto
per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini muonici
prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato presso i
Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di membro delle
collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN di Ginevra ha
svolto  e svolge tuttora  attività di ricerca nel campo delle interazioni di
ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il mezzo più potente
a disposizione per studiare la materia adronica in condizioni estreme in
cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno stato di “plasma di
quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP) come conseguenza di
una transizione di fase dallo stato adronico ordinario a quello di QGP.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate
di Fisica delle Particelle Elementari, da utilizzare poi nella preparazione
della Tesi di Laurea Specialistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi
di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione
della Tesi di Laurea.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di
autonomia.
Prerequisiti
Corsi comuni del I anno
Contenuto del corso
Elementi avanzati di Fisica delle Particelle Elementari.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza
Metodi di valutazione
Esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
COMPLEMENTI DI FISICA TEORICA E ASTROFISICA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Complementi di Fisica Teorica e Astrofisica
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Caratterizzante
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02
Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con
lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987
professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’
associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli
dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di
Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale
di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di
Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio
d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della
Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’
socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia
Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of
Sciences.
Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la
medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici.
I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono:
f)
Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong
Coupling Expansion
g) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi.
h) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics.
i) Lensing Gravitazionale.
j) Astroparticelle e Materia Oscura.
L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito:
http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire
(descrittori di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate
di Fisica Teorica e Astrofisica, da utilizzare poi nella preparazione della
Tesi di Laurea Specialistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi di
una certa complessità in vista della preparazione della Tesi.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione
della Tesi di Laurea.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di
autonomia.
Prerequisiti
Corsi comuni del I anno
Contenuto del corso
Elementi avanzati di Fisica Teorica e Astrofisica.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a
distanza, esercitazioni,
laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza
Metodi di valutazione
Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore
Esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
COMPLEMENTI DI GEOFISICA, FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Complementi di Geofisica, Fisica dell’Ambiente e dei
Sistemi Naturali
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Caratterizzante
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente: Roberto
Scarpa, Professore Ordinario, SSD GEO/10,
Il Prof. Roberto Scarpa è docente presso l’Università di Salerno dal 2001.
Laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1974, è stato
precedentemente ricercatore presso l’Osservatorio Vesuviano (19741985), professore associato presso l’Università di Roma (1985-1987) e
professore ordinario presso l’Università dell’Aquila (1987-2001). Nel
1984 è stato professore invitato nell’Università Paris 7, Scienze Fisiche.
E’ stato/è consulente e membro di Consigli scientifici di molte
organizzazioni nazionali ed internazionali su problemi di Geofisica
eVulcanologia, tra cui l’UNESCO, l’Unione Europea, il Parlamento
Europeo, l’ECE di Atene. In Italia è stato consulente del Servizio
Sismico Nazionale, dei LNGS dell’INFN, del Parco Scientifico e
Tecnologico d’Abruzzo e membro del Consiglio Scientifico del
Consorzio di Ricerca del Gran Sasso, dell’IIV del CNR e del Consorzio
di Ricerca in Astrogeofisica. Nel 2006 è stato nominato esperto del
MIUR per i Progetti PRIN nel settore di Scienze della Terra. E’ autore di
150 pubblicazioni scientifiche e vari libre su tematiche di Sismologia e
Vulcanologia. Dal 2005 è Direttore del CISA presso l’Università di
Salerno e sempre presso questo Ateneo è Presidente di Commissioni
Scientifiche nei settori della Fisica e di Scienze della Terra(
Commissione ex60% e CAR). Ha fornitolo contributi rilevanti nel campo
dello sviluppo di sistemi di acquisizione dati geofisici, in studi strutturali
inclusa la tomografia sismica di aree di interesse geodinamico in Italia ed
in Europa, nella sismotettonica ed in studi di sorgente sismica di
terremoti in aree vulcaniche, sviluppando sistemi di monitoraggio
nell’America centrale e meridionale (Ecuador ed El Salvador). Su queste
problematiche è stato ed è responsabile /coordinatore di numerosi
progetti di ricerca in ambito nazionale (Progetti PRIN 1999, 2001, 2003
2005, Progetto Dilatometri del CRDC AMRA, Progetto UNDERSEIS
INFN/LNGS) ed internazionali (Progetto VOLUME VI FP UE) ed è
referee di molte riviste internazionali tra cui Science, Nature,
Geophys.Res.Lett, Journal of Geophys.Res., Bull.of Seismol.Soc. of
Am., Journal of Seismology) oltre che di progetti di ricerca a livello
nazionale (UNiersità di Siena e Bologna, CNR, INGV, MIUR) ed
internazionale (CNRS, Francia e NSF, USA)
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate
di Geofisica, Fisica dell’Ambiente e dei Sistemi Naturali, da utilizzare
poi nella preparazione della Tesi di Laurea Specialistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi
di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione
della Tesi di Laurea.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di
autonomia.
Prerequisiti
Corsi comuni del I anno
Contenuto del corso
Elementi avanzati di Geofisica, Fisica dell’Ambiente e dei Sistemi
Naturali.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza
Esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
COMPLEMENTI DI STRUTTURA DELLA MATERIA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Complementi di Struttura della Materia
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
Caratterizzante
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03
Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia
(SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di
Salerno dal 1/10/2002.
Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984
ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate
di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è
stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02).
L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti
tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di
metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in
superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per
sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per
sistemi elettronici correlati.
Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e
proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di
Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre
conferenze internazionali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate
di Struttura della Materia, da utilizzare poi nella preparazione della Tesi
di Laurea Specialistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi
di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione
della Tesi di Laurea.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di
autonomia.
Prerequisiti
Corsi comuni del I anno
Contenuto del corso
Elementi avanzati di Struttura della Materia.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza
Esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
DISPOSITIVI SUPERCONDUTTIVI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Dispositivi Superconduttivi
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Pace Sandro, Professore Ordinario di Struttura della Materia
CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA
Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di
Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto
numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI,
lezioni in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi
di laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per
ricercatore, professore associato ed ordinario.
Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento
nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di
progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore
di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore
del Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di
Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e'
delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E.
ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla
installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il
lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla
superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di
giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha
studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle
ionizzanti.
Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a
punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO.
Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata sui
superconduttori ad alta temperatura, articolata in:
1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto,
2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di
materiale massivo e di single crystals di superconduttori
ceramici e materiali similari,
3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo.
Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste
internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali
conferenze internazionali del proprio settore scientifico.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire allo studente una descrizione fenomenologica e
critica del comportamento dei dispositivi costituiti da materiali
superconduttori e delle loro principalei applicazioni.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha anche l'obiettivo di sviluppare le capacità delle studente di
applicare le conoscenze acquisite ad esperimenti di laboratorio.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro le conoscenze acquisite anche tramite la scrittura di un elaborato.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati a discutere in maniera critica gli argomenti
trattati nelle lezioni.
Prerequisiti
Buona conoscenza dell' elettromagnetismo nella materia; conoscenza
della meccanica quantistica, dei corsi base di Fisica dello stato solido,
della fenomenologia e delle teorie fenomenologiche della
Superconduttività.
Contenuto del corso
Cenni teoria microscopica: origine dell'interazione attrattiva
elettroni di conduzione, instabilita' dello stato normale, coppie
Cooper e stato fondamentale BCS, spettro delle eccitazioni, g
densita' degli stati e modello a semiconduttore, dipendenza da
temperatura, limiti della BCS;
Giunzioni Tunnel: corrente tunnel tra metalli normali, tunnel
quasiparticelle
tra
superconduttori,
dipendenza
da
temperatura, effetti strong coupling, , tunnel di coppie, mode
di Feynman, effetto Josephson DC ed AC, modello RSJ, misura
e/h, standard di tensione, dipendenza dal campo magnetico de
corrente Josephson massima, interferometri, SQUID;
Cenni tecniche di fabbricazione: fotolitografia ottica e media
microscopia elettronica.
Cenno applicazioni in campo medico, geofisico, metrologico.
Testi di riferimento
A.Barone e G.Paternò:" Physics and Applications of the Josephson effect
", J. Wiley & Sons
L. Solimar : "Superconducting tunneling and applications", Chapmann
and Hall
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Gli studenti partecipano durante lo svolgimento del corso a discussioni
sui temi trattati. Alla fine del corso l'esame è superato tramite la
compilazione di una tesina inerente agli argomenti trattati ed a loro
approfondimento
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DELL’ATMOSFERA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DELL’ATMOSFERA
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Salvatore DE MARTINO, professore ordinario, ssd Fis/01
L’attività di ricerca è nel settore della fisica dei sistemi dinamici classici
e quantistici. In particolare l’attività più recente è relativa allo studio
della rilevanza dei cicli limite come modello per sistemi, quali ad
esempio strumenti musicali autosostenuti, vulcani con attività
stromboliana, maree.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base per la previsione dei fenomeni
atmosferici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni e
problemi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
Prerequisiti
Conoscenze di teoria dei campi classici
Contenuto del corso
Composizione dell'atmosfera. Bilancio radiativo.
Circolazione in atmosfera.
Testi di riferimento
G.Visconti “Fisica dell'atmosfera”;
P.K.Kundu “Fluid Mechanics”
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DEI SISTEMI A MOLTICORPI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DEI SISTEMI A MOLTICORPI
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
AUTONOMA SCELTA
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
PROF. MARIO SALERNO
Professore Ordinario di Struttura della Materia.
Svolge attività di ricerca in Fisica della Materia Condensata
(Teorica e Sperimentale), ed in Localizzazioni Nonlineari e
Gravitazionali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire la conoscenza degli elementi avanzati della Fisica
dei Sistemi a Molticorpi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Il corso presuppone la conoscenza degli elementi di base
della meccanica quantistica, della struttura della materia,
della fisica dello stato solido e della meccanica statistica
quantistica.
Contenuto del corso
Introduzione alla seconda quantizzazione: Rappresentazione
dei numeri di occupazione; Operatori di creazione e
distruzione; Sistemi con più tipi di particelle identiche.
Teoria della risposta lineare; Formula generale di Kubo e
origine fisica delle funzioni di Green ritardate; Formule di
Kubo per conduttività, funzione dielettrica e suscettività
magnetica. Funzioni di Green a due tempi; Funzioni di Green
a due tempi ritardate, avanzate, causali e densità spettrali;
Relazioni di Kramer-Kronig; Teorema di fluttuazionedissipazione; Metodi delle equazioni del moto e delle densità
spettrali. Funzioni di Green di Matsubara: Funzioni di Green
di
Matsubara;
Teorema
di
Abrikosov-Gor’govDzyaloshinskii-Fradkin; Relazione tra funzioni di Green di
Matsubara e funzioni di Green a due tempi. Sviluppi
perturbativi e diagrammi di Feynman: Sviluppi perturbativi
per operatore densità gran canonico, energia libera e funzioni
di Green di Matsubara; Teorema di Wick termico;
Diagrammi di Feynman; Equazione di Dyson. Applicazioni:
Modello di Heisenberg mediante il metodo delle equazioni
del moto; Gas di elettroni e bosoni interagenti: sviluppi
perturbativi e metodo delle densità spettrali.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
Esame orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DELLO STATO SOLIDO I A
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DELLO STATO SOLIDO I A
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
DISCIPLINA caratterizzante
Integrato (sì/no)
Anno di corso
1°
Semestre
2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Gaetano BUSIELLO, professore associato, SSD FIS/03
Si è laureato in Fisica il 14.12.1977 presso l'Università degli Studi di
Salerno, con punti 110/110 e lode.
Dal 2.04.1979 all'1.08.1980 è stato titolare di una borsa di studio
della Scuola di Perfezionamento in Scienze Cibernetiche e Fisiche
della
Facoltà
di
Scienze
matematiche,
fisiche
e
naturali
dell'Università di Salerno svolgendo attività scientifica e didattica
presso l'Istituto di Fisica della medesima Università.
Dall'1.08.1980 al 30.09.2006
ricercatore confermato e dal
01.10.2006 è professore associato (FIS03) presso la Facoltà di
Scienze mat., fis. e naturali dell'Università di Salerno.
I principali campi di interesse scientifico sono:
transizioni di fase e fenomeni critici in sistemi classici e
quantistici, proprietà magnetiche della materia,
superconduttività, effetti di disordine quenched, heavyfermion e superconduttività ad alta Tc , vetri di spin e sistemi
amorfi ed infine tecniche fisiche a problematiche inerenti i
Beni Culturali
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Prerequisiti
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base della teoria del trasporto nei solidi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni,
problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
-
fisica Generale
analisi matematica
fisica quantistica I e II
metodi mat.
Struttura I e II
Fisica della material
Elementi di seconda quantizzazione
Contenuto del corso
Introduzione
• conduttività termica;
• modello di Drude per la conduttività elettrica;
• moto degli elettroni in un cristallo.
Equazione del Trasporto di Boltzmann
• effetti di diffusione, presenza di campi esterni, scattering;
• equazione di Boltzmann;
• condizioni di validità dell’eq. di Boltzmann per il trasporto quasi
classico;
• soluzione dell’equazione di Boltzmann: approssimazione di tempo di
rilassamento;
• conduttività elettrica;
• conduttività termica;
• legge di Wiedemann-Franz;
• dipendenza dalla temperatura della resistività: legge di Matthiesen –
resistività residua.
Trasporto nei semiconduttori
Meccanismi di scattering;
• scattering elettrone-impurezze. Legge di Linde;
• scattering elettrone-fonone. Legge di Baym;
• dipendenza dalla temperatura. Legge di Bloch-Gruneisen.
Trasporto in campo magnetico
•
•
•
•
tensore conduttività e tensore resistività;
magnetoresistenza. Legge di Kohler;
effetto Hall;
equazione di Boltzmann e sua soluzione in presenza di campo
magnetico;
• alcune considerazioni supplementari sulla magnetoresistenza;
• caso di più portatori di carica;
• teoria di Jones e Zener.
Proprietà ottiche
• Generalità. Interazione onde elettromagnetiche-metallo;
• Riflettenza e conduttività ottica.
Teoria della risposta lineare (introd.)
• generalità, funzione di risposta e sue proprietà;
• formula di Kubo;
• relazioni di Kramers-Kronig.
Testi di riferimento
1.
J.M. Ziman, Principles in the Theory of Solids. Cambridge Univ.
Press (1964)
2. N.W. Ashcroft and N.D. Mermin, Solid State Physics. Saunders
College, Philadelphia (1976)
3. J.M. Ziman, Elements of Advanced Quantum Teory. Cambridge
Univ. Press (1969)
4. H. Ibach and H. Luth, Solid State Physics. Springer (1996)
ALTRI TESTI PER APPROFONDIMENTI
S. Franchetti, H. Ranfagni, D. Mugnari, Elementi di Struttura della
Materia. Zanichelli (1986)
O. Madelung, Introduction to Solid State Theory. Springer (1978)
M. Dressel and G. Gruner, Electrodynamics of Solids. Cambridge (2002)
A. Altland and B. Simons, Condensed Matter Field Theory. Cambridge
(2006)
F. Duan and J. Guojun, Introduction to Condensed Matter Physics. Vol. I
WSPC (2005)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Il corso prevede una serie di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base e dei
seminari su argomenti specialistici.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova orale.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DELLO STATO SOLIDO I B
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DELLO STATO SOLIDO I B
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Adolfo Avella Ricercatore Universitario (FIS-03)
Laurea in Fisica (110/110 cum laude). Dottorato di Ricerca
in Fisica. Campo di ricerca: Metodi di Teoria dei Campi
applicati alla Struttura della Materia [Sistemi Elettronici
Fortemente Correlati]. Partecipazione a più di 50 Scuole e
Conferenze. Attività di ricerca all'estero presso il BTLPh of
Joint Institute for Nuclear Research, Dubna [Russia], il
Department of Theoretical Physics, IFIN – HH, Bucharest
[Romania], il Serin Physics Laboratory of Rutgers
University, Piscataway, NJ [USA], il Departement of
Applied Physics of Seikei University, Tokyo [Japan], il IFW
e MPI-PKS, Dresden [Germany], il “J. Stefan” Institute,
Ljubljana [Slovenia]. Numerosi seminari su invito ed
interventi a conferenze. Attivita di Review per Physical
Review Letters, Physical Review B and The European
Physical Journal B. Attività didattica in Istituzioni di Fisica
Teorica, Fisica Generale I, Fisica Generale II, Fisica dello
Stato Solido, Didattica della Fisica. Autore di più di 60
pubblicazioni su riviste internazionali con referee e curatore
di 7 libri sui seguenti argomenti: Teoria Quantistica dei
Campi, Fisica della Materia Condensata (Superconduttività,
Ferromagnetismo, Heavy-Fermion Systems), Meccanica
Statistica.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire gli studenti delle conoscenze di base riguardanti
la correlazione elettronica nei solidi e della capacità di
comprendere/apprendere autonomamente le relative nozioni avanzate.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
S’intende sviluppare la capacità di modellizzare sistemi reali in presenza
di correlazioni elettroniche e di affrontare la relativa risoluzione.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso intende fornire gli studenti della proprietà di linguaggio
necessaria a esporre in maniera critica le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
S’intende incoraggiare, tramite domande e discussioni, l’apprendimento
critico degli argomenti del corso al fine di raggiungere un buon livello di
autonomia riguardo all’analisi di situazioni sia pratiche che teoriche.
Prerequisiti
Analisi matematica in campo reale e complesso. Geometria.
Funzioni di più variabili. Metodi matematici per la Fisica.
Meccanica classica ed elettromagnetismo classico.
Meccanica razionale. Meccanica quantistica in prima e
seconda quantizzazione. Fisica della Materia. Struttura della
Materia. Fisica dei sistemi a molti corpi. Funzioni di Green.
Contenuto del corso
Metodi per il calcolo della struttura a bande. Approssimazione ad
elettroni indipendenti. Metodo cellulare. Potenziali muffin-tin. Metodo
Augmented Plane-Wave. Metodo Korringa-Kohn-Rostoker. Metodo
Orthogonalized Plane-Wave. Pseudopotenziali. Cenni al metodo Local
Density Approximation e GW.
Inadeguatezza della teoria a bande per i sistemi con correlazioni
elettroniche forti. Cenni sulla fisica dei composti dei metalli di
transizione. Modello generale di interazione coulombiana. Derivazione
dell’Hamiltoniano di Hubbard. Modello di Hubbard: soluzione di campo
medio, suscettività magnetica, limite atomico. Limite di strong coupling
con derivazione dell’hamiltoniana t-J. Approssimazione di Hubbard I e di
Hubbard III. Metodo di Gutzwiller. Metodo Slave-boson. Metodo delle
equazioni del moto. DMFT e sue estensioni.
Modelli di impurezze magnetiche (Anderson, Kondo, ionico e di
Coqblin-Schrieffer). Regola di somma di Friedel. Calcolo della
resistività. Problema di Kondo. Teoria perturbativa. Poor Man’s scaling.
Gruppo di rinormalizzazione. Modello di anderson simmetrico ed
asimmetrico. Teorie del liquido di fermi. Soluzioni esatte e Bethe Ansatz.
Modelli degeneri. Espansione 1/N. Teorie di campo medio e slave boson.
NCA e espansione 1/N varaizionale. Confronto con gli esperimenti.
Testi di riferimento
N.W. Ashcroft e N D. Mermin, Solid State Physics (Holt-Rinehart &
Winston, New York, 1976).
G.D. Mahan, Many-Particle Physics (Plenum Press, New York, 1990).
P. Fulde, Electron Correlations in Molecules and Solids (Springer,
Berlin, 1995).
A. Hewson, The Kondo Problem to Heavy Fermions (Cambridg
University Press, 1997).
P. Fazekas, Lecture Notes on Electron Correlation and Magnetism
(World Scientific, Singapore, 2004).
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Esame orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DELLO STATO SOLIDO II A
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DELLA STATO SOLIDO II A
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
0521100103
Tipologia dell’attività formativa di AUTONOMA SCELTA
riferimento:
(es:
disciplina
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
2°
Semestre
1°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03
Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia
(SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di
Salerno dal 1/10/2002.
Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984
ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate
di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è
stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02).
L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti
tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di
metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in
superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per
sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per
sistemi elettronici correlati.
Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e
proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di
Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre
conferenze internazionali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende formare studenti in grado di caratterizzare nuovi
materiali magnetici sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista
applicativo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente
le abilità teoriche per poter comprendere le proprietà magnetiche della
materia. In particolare, a fine corso lo studente dovrà essere in grado di
leggere e comprendere articoli avanzati della letteratura scientifica e,
opportunamente guidato, di formulare modelli microscopici per la
descrizione della fenomenologia del magnetismo.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente dovrà essere in grado di formulare in modo corretto i concetti
fondamentali del magnetismo nella materia e di utilizzare in maniera
appropriata i diversi modelli quantistici introdotti nel corso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza degli argomenti di base della fisica classica
(meccanica, termodinamica, elettromagnetismo, ottica); della meccanica
analitica; della meccanica statistica (elementi) e della fisica quantistica
(soluzione di problemi unidimensionali).
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 24
Magnetismo negli isolanti.
(4 ore teoriche)
Campo cristallino. Campo cristallino in strutture reticolari particolari.
Operatori di Stevens. Quenching del momento angolare. Hamiltonanio di
crystal-field e sue autofunzioni.
(4 ore teoriche)
Effetto Jahn-Teller. Disaccoppiamento adiabatico. Superfici adiabatiche.
Rimozione della degenerazione. Sistemi Exε e Txε. Teorema di Kramers.
(4 ore teoriche)
Magnetismo nei metalli. Analisi di casi concreti. Suscettività in
rutenocuprati.
(2 ore teoriche)
Modelli microscopici per il magnetismo. Modello di Ising. Modello di
Heisenberg. Teoremi di Marshall. Teorema di Lieb-Mattis-Schultz.
Teorema di Mermin-Wagner. Congettura di Haldane.
(4 ore teoriche)
Ferromagnetismo Itinerante. Meccanismi di scambio (diretto, indiretto,
superscambio). Modello di Stoner. Double exchange. Meccanismo
cinetico.
(4 ore teoriche)
Interplay tra superconduttività e magnetismo. Analisi delle proprietà dei
composti attinidi e dei composti rutenocuprati. Superconduttività e
magnetismo in nanosistemi.
(2 ore teoriche)
Testi di riferimento
Testi consigliati:
1) H. Ibach e H. Luth, Solid-state physics (Springer, Berlin 2003).
2) R. M. White, Quantum theory of magnetism (Springer, Berlin 1983).
3) T. Moriya, Spin fluctuations in itinerant electron magnetism (Springer,
Berlin 1985).
4) L. P. Levy, Magnetism and superconductivity (Springer, Berlin 2000).
5) A. Auerbach Interacting electrons and quantum magnetism (Springer,
Berlin 1994).
6) C. Noce, A. Vecchione, C. Cuoco, A. Romano, Ruthenate and
rutheno-cuprate
materials:
Unconventional
Superconductivity,
Magnetism and Quantum Phase Transitions (Springer, Berlin 2002).
7) W. Nolting, Ferromagnetism and electronic correlations (AIP
Conference proceedings, New York 527 2003).
8) K. Yosida, Theory of magnetism (Springer, Berlin 1996).
Indirizzo del sito web delle attivazioni del corso:
http://www.fisica.unisa.it/canio.noce/
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni: 24 ore.
Il corso prevede lezioni di carattere teorico finalizzate
all’apprendimento delle nozioni di base del magnetismo
nella materia.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente nella discussione
orale di una tesina.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA DELLO STATO SOLIDO II B
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA DELLO STATO SOLIDO II B
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
AUTONOMA SCELTA
Integrato (sì/no)
SI
Anno di corso
2°
Semestre
2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Alfonso ROMANO, professore associato, SSD FIS/03
Alfonso ROMANO si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di
Salerno nel 1987. Dal 1988 al 1992 è stato studente di Dottorato di
Ricerca in Fisica presso le università consorziate di Napoli e Salerno.
L’1-10-1992 è entrato in servizio presso l’università di Salerno come
Ricercatore Universitario di Struttura della Materia (gruppo B03X). Dal
3-1-2005 è in servizio presso la stessa Università come Professore
Associato di Fisica della Materia (gruppo FIS/03), ruolo nel quale è stato
confermato dopo verifica triennale. Ha svolto la sua attività didattica e
tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Classica per
diversi corsi di laurea (Informatica, Chimica, Matematica, Ingegneria,
Fisica) e della Fisica della Materia per il corso di laurea in Fisica. La sua
attività di ricerca è da alcuni anni incentrata su: a) Modelli e
fenomenologia di sistemi con gradi di libertà fermionici e bosonici
accoppiati; b) Risultati esatti per modelli per sistemi a due bande con
correlazioni elettroniche forti; c) Effetti di prossimità in eterostrutture
superconduttore-ferromagnete; d) Fenomenologia di superconduttori ad
alta temperatura critica a drogaggio di tipo elettronico
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base relative alla problematica
dell’interazione elettrone-fonone e delle proprietà di trasporto da questa
determinate. Particolare attenzione è dedicata al fenomeno della
superconduttività.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper distinguere
nell’ambito della fisica della materia condensata le varie classi di sistemi
ai quali tali conoscenze possono essere riferite.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di discutere in modo
chiaro e rigoroso la fenomenologia dei sistemi analizzati, inquadrandola
correttamente nel contesto delle nozioni teoriche apprese durante il corso
stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità
di giudizio, oltre che tramite lo studio del materiale didattico indicato dal
docente, anche attraverso la ricerca autonoma di materiale bibliografico
corrispondente ai contenuti del corso.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza delle nozioni di base della fisica dello stato
solido, nonché del formalismo della seconda quantizzazione e della
tecnica delle funzioni di Green.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 24
Fononi nei metalli: relazioni di dispersione; velocità del suono;
anomalie di Kohn; costante dielettrica di un metallo. Resistività nei
metalli e legge di Bloch. Processi di umklapp.
Interazione elettrone-fonone. Hamiltoniana di Frohlich e Hamiltoniana di
Holstein. Teoria del polarone grande e del polarone piccolo.
Trasformazione di Lang-Firsov. Effetti di localizzazione. Interazione
efficace attrattiva tra elettroni mediata da fononi.
(10 ore)
Superconduttività: Il problema di Cooper. Teoria di Bardeen-CooperSchrieffer: funzione d’onda BCS, soluzione variazionale e sua
equivalenza rispetto alla teoria di campo medio. Equazione di gap.
Eccitazioni elementari e trasformazione di Bogoliubov-Valatin.
Equazione di gap a temperatura finita. Equazione per la temperatura
critica e sua soluzione. Calcolo di quantità termodinamiche. Tunneling di
quasi-particella in una giunzione S-I-N. Effetto Josephson.
(14 ore)
Testi di riferimento
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics (Saunders College,
1975)
G. Grosso, G. Pastori Parravicini, Solid state physics (Academic Press,
1996).
P.G. de Gennes, Superconductivity of metals and alloys (W.A. Benjamin
Inc., 1974).
J.B. Ketterson, S.N. Song, Superconductivity (Cambridge University
Press, 1999)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni: 24 ore.
Il corso prevede lezioni frontali di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento degli argomenti del corso.
Alcuni argomenti monografici saranno sviluppati col
coinvolgimento diretto degli stessi studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza del corso, pur non essendo obbligatoria, è
fortemente consigliata. Per una preparazione soddisfacente
sono richieste, in media, almeno due ore di studio per
ciascuna ora di lezione.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà in due fasi. Sarà innanzitutto valutata la soluzione, da
presentarsi in forma scritta, di esercizi assegnati a casa durante il corso.
Ci sarà poi un colloquio finale nel quale ciascuno studente effettuerà un
seminario su un articolo scientifico scelto dal docente, avente attinenza
con gli argomenti del corso.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA TEORICA I
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA TEORICA I
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Disciplina Caratterizzante
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
1°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02
Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con
lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987
professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’
associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli
dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di
Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale
di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di
Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio
d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della
Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’
socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia
Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of
Sciences.
Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la
medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici.
I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono:
k) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong
Coupling Expansion
l) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi.
m) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics.
n) Lensing Gravitazionale.
o) Astroparticelle e Materia Oscura.
L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito:
http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire
(descrittori di Dublino)
Conoscenza e
understanding):
capacità
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire una dettagliata comprensione dei concetti fondamentali e dei metodi
matematici della Meccanica Quantistica; intende inoltre approfondire il formalismo del Path
Integral in spazi con curvatura e torsione; intende infine fornire la capacità di applicare la
teoria alle diverse situazioni fisiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi
concreti di meccanica quantistica.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tende a favorire non solo la capacità dello studente ad esporre in
modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite, ma anche a saper
comporre relazioni scritte in modo corretto, chiaro e conciso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile e
ad arricchire le proprie capacità di giudizio con opportuni riferimenti
bibliografici suggeriti dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza dei metodi di meccanica analitica, dei metodi
matematici della fisica e dei metodi di meccanica ondulatoria studiati
rispettivamente nei corsi di Meccanica Analitica, Metodi Matematici della
Fisica e Meccanica Quantistica del corso di laurea triennale in Fisica
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 36
Ore di Lezioni esercitative: 24
Proprietà analitiche del coefficiente di trasmissione – Risonanze – Il
formalismo matematico della meccanica quantistica – il formalismo di
Dirac dei bra e dei ket – Soluzione algebrica con gli operatori a scala
dell’oscillatore armonico e dell’atomo d’idrogeno – Trasformazioni
unitarie – Le rappresentazioni di Schroedinger, Heisenberg e Dirac – Il
propagatore – Teoria generale del momento angolare – L’operatore
momento angolare come
generatore delle rotazioni in meccanica
quantistica – Composizione di momenti angolari – La formula di Baker
Campbell Hausdorff – Particelle identiche in meccanica quantistica –
Equazione d’onda non relativistica con spin – Il formalismo di Feynmann
del Path Integral – Esempi: la particella libera e l’oscillatore armonico –
Path integral con vincoli topologici – Path integral in cooordinate sferiche
– Path integral in spazi con curvatura e torsione.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
a)
“Quantum Mechanics”, P. Cohen Tannoudji, B. Diu, F. Laloe,
(Hermann)
b) “Path Integral”, H. Kleinert, (World Scientific).
c) “Meccanica quantistica moderna”, J.J. Sakurai, (Zanichelli).
d) Appunti delle lezioni
Per una più completa e profonda comprensione, si consiglia di studiare gli
argomenti svolti sui manuali, integrando con gli appunti delle lezioni. Lo
svolgimento degli esercizi proposti e di quelli rilevanti dei testi è
necessario per poter raggiungere una sufficiente abilità di corretta
applicazione dei concetti studiati.
Metodi didattici (lezioni, a
distanza, esercitazioni,
laboratorio)
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni: 56 (32 + 24)
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di conoscenza da parte dello
studente avviene attraverso tre tipi di prove:
d) progetto intracorso
e) un seminario da tenere in aula su argomento predefinito (a e b
complessivamente pesano per il 50% del voto finale)
f) esame orale finale (che pesa per il restante 50%).
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
b) orario di ricevimento degli studenti: Martedì ore 16 – 18
FISICA TEORICA II
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA TEORICA II
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2°
Semestre
2°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Classe 1: Fabrizio Illuminati, professore associato, SSD
FIS/02
Fabrizio Illuminati è nato a Fermo (AP) nel 1963. Si è
laureato in Fisica presso l’Università di Roma “La Sapienza”
nel 1988. Nel 1993 ha conseguito il titolo di Dottore di
Ricerca in Fisica presso l’Università di Padova. Nel 1996 ha
preso servizio come ricercatore per il settore FIS/03 - Fisica
della Materia presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN.
dell’Università di Salerno; dal 2007 è professore associato
per il settore FIS/02 – Fisica Teorica presso la medesima
Facoltà dello stesso Ateneo. Ha svolto la sua attività didattica
e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica
Generale, della Fisica della Materia, e della Fisica Teorica.
Dal 2007 svolge il suo carico didattico sugli insegnamenti di
Metodi Matematici della Fisica per il corso di laurea in
Fisica, e di Fisica Teorica II per il corso di laurea magistrale
in Fisica. La sua attività di ricerca comprende la teoria della
computazione e dell’informazione quantistica, l’ottica
quantistica, la fisica dei sistemi atomici e molecolari
ultrafreddi, e la fisica della materia condensata. Ha prodotto
circa 80 pubblicazioni su riviste internazionali peerreviewed. E’ stato ed è responsabile locale di numerosi Fondi
di Ateneo e di Fondi Nazionali PRIN, ed è attualmente
Coordinatore Unico del Progetto Europeo HIP (Hybrid
Information Processing) finanziato dall’Unione Europea
nell’ambito del VII Programma Quadro 2007-2013.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza dei concetti e dei metodi della fisica quantistica avanzata,
con particolare riferimento alla teoria dell’informazione quantistica,
l’ottica quantistica, le transizioni di fase quantistiche, la condensazione di
Bose-Einstein e i fenomeni cooperativi. Ha inoltre lo scopo, attraverso
l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di abituare lo studente al
ragionamento rigoroso nell’applicazione di metodi matematici avanzati a
problemi fondamentali della fisica teorica contemporanea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere alcuni
problemi esemplificativi.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare e discutere in modo corretto
definizioni, problemi, e concetti riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza delle nozioni fondamentali della meccanica
quantistica elementare e dei metodi matematici per la meccanica
quantistica, trattate negli insegnamenti relativi al terzo anno di corso
della laurea triennale e in parte al primo anno di corso della laurea
magistrale in fisica, compresi gli aspetti fondamentali della formulazione
matematica della meccanica quantistica in termini di spazi di Hilbert,
distribuzioni, rappresentazioni integrali, e formalismo della matrice
densità.
Contenuto del corso
Ore di Lezioni teoriche: 32
Ore di Lezioni esercitative: 24
Richiamo di elementi di meccanica quantistica elementare. Formalismo
funzionale e spazi di Hilbert. Rappresentazioni di Schroedinger, di
Heisenberg, e di interazione per la dinamica quantistica. Principio di
sovrapposizione: stati puri. Combinazioni convesse: miscele statistiche.
Meccanica quantistica nello spazio delle fasi, funzioni caratteristiche, e
principi di indeterminazione generalizzati. Stati coerenti, stati squeezed,
spin squeezing, rappresentazioni di Glauber, Wigner, e Husimi. Teoria
della misura, misure proiettive, POVM, e dinamica dei sistemi quantistici
aperti: master equations markoviane e non markoviane, canali di rumore.
Interazioni atomo-fotone, modello di Jaynes-Cummings, oscillazioni di
Rabi, processi non lineari, suscettività, e interazioni efficaci fotonefotone: aspetti fondamentali dell’ottica quantistica.
Teoria delle
correlazioni non locali e diseguaglianze di Bell. Teoria dell’entanglement
bipartito per stati puri, entropia di von Neumann. Decomposizione di
Schmidt. Relazioni tra purezza ed entanglement. Entanglement
multipartito e per stati misti, distillabilità, e quantum error correction.
Protocolli fondamentali dell’informazione quantistica: dal cloning al
teletrasporto. Gates quantistici e cenni di teoria della computazione
quantistica. (18 ore teoriche e 16 ore esercitative)
Fenomeni quantistici cooperativi. Transizioni di fase quantistiche in
sistemi di spin e in sistemi atomici: modelli XY, XYZ, Hubbard, Hirsch,
e Bose-Hubbard. Dinamica dell’entanglement alla criticità: scaling, block
entropy, e area law. Misure geometriche e globali di entanglement alla
crticità. Fattorizzazione degli stati, punti fattorizzanti, e transizioni di
entanglement. Condensazione di Bose-Einstein in sistemi di atomi neutri
ultrafreddi, transizioni di fase in sistemi atomici e molecolari su reticoli
ottici, e in sistemi di micro-cavità elettromagnetiche accoppiate. Longdistance entanglement e simulazione di sistemi fortemente correlati.
Effetti di disomogeneità, randomness, e impurezze: teorie della
complessità quantistica. (14 ore teoriche e 8 ore esercitative)
Testi di riferimento
Testi consigliati:
F. Illuminati, Appunti delle lezioni
S. M. Barnett and P. Radmore: Mathematical Methods of Theoretical
Quantum Optics
A. Peres: Quantum Theory: Concepts and Methods
L. E. Ballentine: Quantum Mechanics
M. A. Nielsen and I. L. Chuang: Quantum Computation and Quantum
Information
S. Sachdev: Quantum Phase Transitions
Autori Vari: Recenti lavori di rassegna su Reviews of Modern Physics
and Physics Reports
Indirizzi dei siti web delle attivazioni del corso:
https://rp.unisa.it/portal
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni: 48 ore
Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico
finalizzate all’apprendimento dei concetti essenziali della
meccanica quantistica avanzata nelle sue formulazioni più
moderne e avanzate, e maggiormente adatte all’applicazione
alla ricerca teorica fondamentale di punta. Nella parte di
lezioni di tipo esercitativo si illustrerà in che modo le
conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al
fine di risolvere rilevanti problemi applicativi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova orale e
nella presentazione di un elaborato scritto preparato ed organizzato in
precedenza dallo studente su di un argomento di sua scelta, concordato
con il docente. La preparazione di tale ricerca scritta comporterà per lo
studente un impegno quantificabile in circa due-tre settimane di lavoro,
inclusi eventuali colloqui e verifiche con il docente.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
FISICA TERRESTRE
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
FISICA TERRESTRE
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
SEDE
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Luca Crescentini, professore associato GEO/10.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
Laurea in Fisica presso l'Università di Pisa, Diploma in Fisica presso la
Scuola Normale Superiore di Pisa, Dottorato di Ricerca in Fisica presso
l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto attività didattica
nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di L'Aquila e
l'Università di Camerino; attualmente svolge attività didattica
nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di Salerno. Ha
svolto attività di ricerca teorico-numerica e sperimentale su diversi
argomenti di fisica dell'atmosfera, ottica quantistica, sismologia e
geodesia. Negli ultimi anni l'attività si è concentrata soprattutto sulla
realizzazione di strumentazione per misure di deformazione del suolo ad
alta sensibilità e sull'analisi ed interpretazione di dati geodetici in
ambienti sia tettonici che vulcanici.
di
comprensione
(knowledge
and
Conoscenza di alcuni processi fisici inerenti la litosfera e la sua
evoluzione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
applicazione di tecniche fisico-matematiche nella risoluzione di alcuni
problemi di geodinamica; capacità di esporre le conoscenze acquisite
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni e
problemi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato.
Onestà intellettuale relativamente alla propria attività ed apertura nei
confronti del lavoro altrui.
Prerequisiti
Nozioni di base di geofisica; conoscenze di matematica e fisica classica
fornite dal corso di laurea in Fisica.
Contenuto del corso
Richiami di tettonica a placche; tensore degli sforzi e tensore delle
deformazioni; elasticità lineare; flessione di lamine elastiche; flessione
della litosfera sotto un carico superficiale; flessione della litosfera in
subduzione; flessione e struttura di un bacino sedimentario; trasporto
conduttivo del calore e formazione della litosfera oceanica;
raffreddamento di dicchi; conduzione non stazionaria monodimensionale
del calore; sforzi termici; storia termica e subsidenza di un bacino
sedimentario; geoterme ed adiabatiche nel mantello; struttura termica
della litosfera in subduzione; esempi di reologie non elastiche; fluidi
viscosi; fluidodinamica in due dimensioni e la funzione corrente; il
ritorno post-glaciale; angolo di subduzione; diapirismo; cenni sulla
convezione; effetti della reologia sulla convezione nel mantello;
convezione nel mantello e raffreddamento della Terra.
Testi di riferimento
D. L. Turcotte & G. Schubert, Geodynamics, Cambridge University Press
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
prova orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
INTERAZIONI DEBOLI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
INTERAZIONI DEBOLI
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01.
Ha svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge
un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con
particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica
delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle
oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla
realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di
Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante
un apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca
in fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento
OPERA che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau
prodotto per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini
muonici prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato
presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di
membro delle collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN
di Ginevra ha svolto  e svolge tuttora  attività di ricerca nel campo delle
interazioni di ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il
mezzo più potente a disposizione per studiare la materia adronica in
condizioni estreme in cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno
stato di “plasma di quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP)
come conseguenza di una transizione di fase dallo stato adronico
ordinario a quello di QGP.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, un’esposizione
completa della fisica delle interazioni deboli a partire dalla teoria di Fermi
fino al modello elettro-debole.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi
anche di una certa complessità.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli
argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza di
(1) relatività ristretta e della meccanica quantistica.
(2) meccanica quantistica relativistica.
(3) teoria quantistica dei campi (con particolare riferimento alla teoria
invariante delle perturbazioni).
(4) fisica delle particelle elementari.
Contenuto del corso
Richiami sul decadimento beta. Teoria di Fermi. Generalizzazione della
teoria di Fermi e violazione della parità. Spettro energetico degli
elettroni e correlazione angolare elettrone-nucleone. Polarizzazione longitudinale
degli
elettroni.
Elicità
dei
neutrini.
Le
costanti
dell'accoppiamento V-A. Vita media del neutrone. Teoria universale V-A.
Teoria del neutrino a due componenti. Leptoni sinistrorsi. Decadimento
del muone. L'angolo di Cabibbo e le regole di selezione per i decadimenti
di particelle strane. Il decadimento del pione in leptoni. Corrente di
decadimenti adronici. Simmetrie C, P e CP. Bosone vettore intermedio
W. Difficoltà della teoria di Fermi. Difficoltà del modello naif IVB.
Interazione elettromagnetica del bosone W. Unificazione elettrodebole.
Invarianza di gauge e teoria di Yang-Mills. Invarianze di gaude abeliane
e non-abeliane. Simmetria SU(2)XU(1). Interazione debole di correnti
cariche. Interazione elettromagnetica. Massa del bosone vettore W.
Diffusione neutrino-elettrone a bassa energia. Interazioni del bosone
vettore. Cancellazione delle divergenze. Meccanismo di Higgs e necessità
di bosoni scalari. Il modello di Goldstone. Modello di Higgs abeliano.
Meccanismo di Higgs applicato alla simmetria SU (2)XU(1). Interazione
di Yukawa e masse dei leptoni. Modello delle interazioni elettrodeboli.
Meccanismo
GIM.
Matrice
di
Kobayashi-Maskawa.
R-gauges.
Indipendenza di Gauge delle ampiezze di diffusione. Aspetti sperimentali
del modello di Glashow-Winberg-Salam.
Testi di riferimento
(1) J. Horejsi: Fundamentals Of Electroweak Theory. Inst. of Part. and
Nucl. Phys. Charles Univ., Praga
(2) W. E. Burcham and M. Jobes: Nuclear and Particle Physics, Addison
Wesley-Longman
(3) I.J.R. Aitchison and A.J.G. Hey Gauge Theories in Particle Physics,
(3rd edn, IoP, 2003)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate
all’apprendimento gli aspetti fondamentali e specialistici della fisica delle
interazioni deboli. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più
argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale finale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di
Area Didattica, comprendente l’esposizione di uno o più di uno degli
argomenti trattati nel corso e lo svolgimento di un semplice esercizio.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
INTERAZIONI FORTI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
INTERAZIONI FORTI
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01.
Ha svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge
un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con
particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica
delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle
oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla
realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di
Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante
un apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca
in fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento
OPERA che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau
prodotto per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini
muonici prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato
presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di
membro delle collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN
di Ginevra ha svolto  e svolge tuttora  attività di ricerca nel campo delle
interazioni di ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il
mezzo più potente a disposizione per studiare la materia adronica in
condizioni estreme in cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno
stato di “plasma di quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP)
come conseguenza di una transizione di fase dallo stato adronico
ordinario a quello di QGP.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, un’esposizione
esauriente della fisica delle interazioni forti fino al modello a partoni ed
alla QCD.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite e di saper risolvere esercizi anche di
una certa complessità.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli
argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza di
(1) relatività ristretta e della meccanica quantistica.
(2) meccanica quantistica relativistica.
(3) teoria quantistica dei campi (con particolare riferimento alla teoria
invariante delle perturbazioni).
(4) fisica delle particelle elementari.
Contenuto del corso
Elementi di teoria dei gruppi e di algebra di Lie. Classificazione degli
adroni mediante SU(2) ed SU(3).
Test sperimentali: diffusione pione-nucleone. Modello a quark.
Simmetria SU(6). Spin dei barioni. Regola di Zweig. Problemi del
modello a quark “additivo”. Quark con “charm”, “beauty”, “topness”.
Deep inelastic scattering. Modello a partoni degli adroni. Processi di
Drell-Yan. Cariche di colore e la QCD come teoria di Yang-Mills. Processi
elementari. La QCD ad alte energie. Interazioni ioni ultrarelativistici.
Modelli di sconfinamento dei quark. Segnali di deconfinamento dei quark
e il quark-gluon plasma. L’esperimento ALICE-LHC presso il CERN.
Testi di riferimento
(1) J. Chyla: Quarks, partons and Quantum Chromodynamics. Inst. of
Phys., Czech Republic.
(2) W. E. Burcham and M. Jobes: Nuclear and Particle Physics, Addison
Wesley-Longman
(3) I.J.R. Aitchison and A.J.G. Hey Gauge Theories in Particle Physics,
(3rd edn, IoP, 2003)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate
all’apprendimento gli aspetti fondamentali e specialistici della fisica delle
interazioni forti. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più
argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale finale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di
Area Didattica, comprendente l’esposizione di uno o più di uno degli
argomenti trattati nel corso e lo svolgimento di un semplice esercizio.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA DELLE
PARTICELLE ELEMENTARI
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE (6) + CARATTERIZZANTE (6)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
I/II
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
SUPPLENZA
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
L’obiettivo del corso è l’accquisizione degli strumenti, teorici e numerici,
necessari a gestire esperimenti in Fisica dellle Particelle Elementari, con
lo svolgimento di esperienze in Laboratorio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Basandosi sulla conoscenza dei principai strumenti utilizzati in Fisica
delle Particelle Elementari, ed utilizzando le tecniche numeriche di analisi dei
dati sperimentali, si intende rendere lo studente capace di utilizzare la strumentazione
presente nel settore delle Particelle Elementari.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le
soluzioni ai problemi via via proposti. Essi saranno invitati ad
evidenziare le implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo
aperto. Tale confronto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei
vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità
di mediazione e di sintesi, e sviluppando la capacità di lavorare in
gruppo.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e
responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia
attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente.
Prerequisiti
Lo studente deve avere delle conoscenze di base di Laboratorio, di Fisica
classica, di Metodi numerici ed uso di sistemi di calcolo, di Meccanica
Quantistica e Fisica Nucleare.
Contenuto del corso
Metodologie sperimentali ed esperienze di Laboratorio in Fisica delle
Particelle Elementari.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32
Esercitazioni/Laboratorio: 96
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
prova ratica e esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA TEORICA E ASTROFISICA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA TEORICA
E ASTROFISICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Lo studente può scegliere le prime parti (I semestre) di uno
dei Laboratori Specialistici degli altri curricula. Per coloro
indirizzati specificamente nella direzione dll’Astrofisica, è
disponibile un Laboratorio di esperienze astrofisiche
organizzato dal Prof. Gaetano Scarpetta, Professore
Ordinario di Fisica Teorica.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Lo scopo è quello di mettere a contatto lo studente anche con esperimenti
di livello avanzato, per renderne completa la preparazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà acquisire sensibilità nei confronti di aspetti
sperimentali, in modo da poterne cogliere gli aspettti essenziali.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente dovrà essere in grado di comunicare efficacemente gli aspetti
fondamentali di un’esperimento avanzato.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Lo studente dovrà essere in grado di giudicare criticamente la validità di
un esperimento avanzato.
Prerequisiti
Corsi della Laurea Triennale.
Contenuto del corso
Esperimeti di settori della Fisica Moderna.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
prova pratica ed esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO SPECIALISTICO DI GEOFISICA, FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO SPECIALISTICO DI GEOFISICA,
FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE (6) + CARATTERIZZANTE (6)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
I/II
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Roberto Scarpa, Professore Ordinario, SSD GEO/10,
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
Conoscenza e capacità
understanding):
Il Prof. Roberto Scarpa è docente presso l’Università di Salerno dal 2001.
Laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1974, è stato
precedentemente ricercatore presso l’Osservatorio Vesuviano (19741985), professore associato presso l’Università di Roma (1985-1987) e
professore ordinario presso l’Università dell’Aquila (1987-2001). Nel
1984 è stato professore invitato nell’Università Paris 7, Scienze Fisiche.
E’ stato/è consulente e membro di Consigli scientifici di molte
organizzazioni nazionali ed internazionali su problemi di Geofisica
eVulcanologia, tra cui l’UNESCO, l’Unione Europea, il Parlamento
Europeo, l’ECE di Atene. In Italia è stato consulente del Servizio
Sismico Nazionale, dei LNGS dell’INFN, del Parco Scientifico e
Tecnologico d’Abruzzo e membro del Consiglio Scientifico del
Consorzio di Ricerca del Gran Sasso, dell’IIV del CNR e del Consorzio
di Ricerca in Astrogeofisica. Nel 2006 è stato nominato esperto del
MIUR per i Progetti PRIN nel settore di Scienze della Terra. E’ autore di
150 pubblicazioni scientifiche e vari libre su tematiche di Sismologia e
Vulcanologia. Dal 2005 è Direttore del CISA presso l’Università di
Salerno e sempre presso questo Ateneo è Presidente di Commissioni
Scientifiche nei settori della Fisica e di Scienze della Terra(
Commissione ex60% e CAR). Ha fornitolo contributi rilevanti nel campo
dello sviluppo di sistemi di acquisizione dati geofisici, in studi strutturali
inclusa la tomografia sismica di aree di interesse geodinamico in Italia ed
in Europa, nella sismotettonica ed in studi di sorgente sismica di
terremoti in aree vulcaniche, sviluppando sistemi di monitoraggio
nell’America centrale e meridionale (Ecuador ed El Salvador). Su queste
problematiche è stato ed è responsabile /coordinatore di numerosi
progetti di ricerca in ambito nazionale (Progetti PRIN 1999, 2001, 2003
2005, Progetto Dilatometri del CRDC AMRA, Progetto UNDERSEIS
INFN/LNGS) ed internazionali (Progetto VOLUME VI FP UE) ed è
referee di molte riviste internazionali tra cui Science, Nature,
Geophys.Res.Lett, Journal of Geophys.Res., Bull.of Seismol.Soc. of
Am., Journal of Seismology) oltre che di progetti di ricerca a live
nazionale (UNiersità di Siena e Bologna, CNR, INGV, MIUR) ed
internazionale (CNRS, Francia e NSF, USA)
di
comprensione
(knowledge
and
L’obiettivo del coso è l’acquisizione dei principali metodi numerici
utilizzati per il trattamento dei dati geofisici, l’illustrazione dei principali
di Dublino)
strumenti in uso nella geofisica e lo svolgimento di prove sperimentali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Basandosi sulla conoscenza dei principali strumenti geofisici e del loro
funzionamento ed utilizzando le tecniche numeriche di analisi dei dati
sperimentali si intende rendere lo studente capace di utilizzare la
strumentazione geofisica utilizzata in vari settori nali geofisicidella
geofisica e di metterlo a conoscenza delle varie metodologie di analisi
dei segnali geofisici.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le
soluzioni ai problemi via via proposti. Essi saranno invitati ad evidenziare
le implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale
confronto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei vantaggi e
degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di
mediazione e di sintesi. Il concorso comune alla soluzione di problemi
favorirà anche la capacità di lavorare in gruppo.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e
responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia
attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. In
questo modo gli studenti sviluppano capacità di giudizio in autonomia ed
imparano a gestire e a risolvere i problemi per approssimazioni
successive.
Prerequisiti
Lo studente deve avere delle conoscenze di base di Laboratorio, di Fisica
classica, di Metodi numerici ed uso di sistemi di calcolo e di Fisica
terrestre.
Contenuto del corso
Il programma del corso si articola su due principali tematiche: Teoria ed
analisi dei segnali geofisici ed esperimenti di geodesia, sismologia, fisica
del vulcanismo ed elettronica geofisica.
Testi di riferimento
. Havskov J., Alguacil G., 2004. Instrumentation in earthquake
seismology, Sprinter-Verlag, Berlin, ISBN: 978-1-4020-2968-4.
Scarpa R-. Tilling R., 1996. Monitoring and mitigation of volcano
hazards. Sprinter-Verlag, Berlin.
MATLAB 7 User’s Guide, 2005. WEB site: www.mathworks.com
SAC, Seismic Analysis Code, WEB site: www.llnl.gov/sac
Appunti e dispense dalle lezioni
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore
Il corso è di Laboratorio e prevede l’uso di apparecchiature in vari campi
della geofisica e dei principali sistemi per il trattamento dei segnali
acquisiti.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova di
Laboratorio con elaborato scritto ed in una prova orale con discussione
dell’elaborato e della contestuale verifica delle competenze acquisite.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LABORATORIO SPECIALISTICO DI STRUTTURA DELLA MATERIA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
LABORATORIO SPECIALISTICO DI STRUTTURA
DELLA MATERIA
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE (6) + CARATTERIZZANTE (6)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
I/II
Numero di crediti
12
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Pace Sandro, Professore Ordinario di Struttura della Materia
CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA
Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di
Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto
numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI, lezioni
in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi di
laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per ricercatore,
professore associato ed ordinario.
Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento
nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di
progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore
di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del
Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di
Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e'
delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E.
ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla
installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il
lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla
superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di
giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha
studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle
ionizzanti.
Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a
punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO.
Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata
sui superconduttori ad alta temperatura, articolata in:
1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto,
2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di
materiale massivo e di single crystals di superconduttori
ceramici e materiali similari,
3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo.
Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste
internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali
conferenze internazionali del proprio settore scientifico.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire le conoscenze per eseguire degli esperimenti di
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Fisica dello Stato Solido acquisendo i dati in modo automatico e
confrontando i risultati con previsioni teoriche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha l' obiettivo di rendere capace lo studente di organizzare
realizzare le misure di un esperimento di fisica dello stato solido .
e
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro mediante un elaborato scritto i risultati degli esperimenti eseguiti.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti devono apprendere la capacità di analizzare in modo critico i
risultati delle misure.
Prerequisiti
buona conoscenza dell' elettromagnetismo nella materia; conoscenza
della meccanica quantistica elementare, dei corsi base di Struttura della
Materia e di Fisica dello Stato Solido
Contenuto del corso
Durante lo svolgimento del corso lo studente impara ad eseguire
misure di Fisica dello Stato solido di una certa complessità,
interfacciando gli strumenti con computer per l'acquisizione automatica
dei dati.
All'inizio di ogni anno i vari gruppi sperimentali di Struttura della
Materia operanti presso la Facoltà di Scienze, propongono agli studenti
una serie di esperienze. Ogni gruppo di studenti, composto da meno di
tre unità, sceglie le esperienze da eseguire che verranno svolte presso i
laboratori di ricerca del gruppo proponente che seguirà gli studenti
durante lo svolgimento delle esperienze stesse.
Il corso si conclude con la scrittura e la discussione di una tesina che
illustra i risultati delle esperienze svolte e la loro interpretazione.
Testi di riferimento
non si può a priori definire il testo di riferimento se non i libri di base di
Struttura della Materia e di Fisica dello Stato Solido, poiché lo spettro
delle possibili esperienze è molto vasto e per ciascuna di esse verrà
definito un insieme di testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore
il corso si svolge per la massima parte in laboratorio cui segue una
discussione approfondita dei risultati conseguiti
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Gli studenti vengono valutati direttamente durante il tutoraggio delle
attività di laboratorio e la valutazione finale viene definita sulla base
della discussione dell'elaborato scritto che illustra i risultati ottenuti.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
LENTI GRAVITAZIONALI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
Lenti Gravitazionali
Settore scientifico disciplinare
FIS/05
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
2°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02
Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con
lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987
professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’
associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli
dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di
Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale
di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di
Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio
d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della
Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’
socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia
Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of
Sciences.
Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la
medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici.
I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono:
p) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong
Coupling Expansion
q) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi.
r) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics.
s) Lensing Gravitazionale.
t) Astroparticelle e Materia Oscura.
L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito:
http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire
(descrittori di Dublino)
Conoscenza e
understanding):
capacità
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire una dettagliata comprensione dei concetti fondamentali e dei metodi
analitici, numerici e sperimentali per la rilevazione e l’analisi degli eventi di lensing
gravitazionale nei tre domini di microlensing, weak lensing e strong lensing.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi
concreti.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tende a favorire non solo la capacità dello studente ad esporre in
modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite, ma anche a saper
comporre relazioni scritte in modo corretto, chiaro e conciso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile e
ad arricchire le proprie capacità di giudizio con opportuni riferimenti
bibliografici suggeriti dal docente.
Prerequisiti
Prerequisito consigliato è avere nel proprio curriculum di laureato triennale
il corso di Astronomia Generale; inoltre, si consiglia fortemente di aver
superato l’esame del corso di Relatività Generale della Laurea Magistrale
in Fisica
Contenuto del corso
Ore di Lezioni: 48
Introduzione storica; metrica di Schwarzschild; deflessione della luce. –
Equazione della lente; classificazione delle immagini; ritardo temporale. –
Curve critiche e caustiche; teoria delle catastrofi; singolarità stabili ed
instabili. – Modelli di lenti semplici – Lenti multiple – Strong lensing;
archi gravitazionali – Weak lensing; shear cosmico; lensing della
radiazione cosmica di fondo. – Microlensing; la curva di Paczynski – La
profondità ottica. – Il tasso degli eventi – Modelli galattici. – Osservazioni
verso il Centro Galattico, LMC ed M31 – Il pixel lensing. – Eventi binari;
il microlensing per la ricerca dei pianeti. – Lensing gravitazionale nel
limite di grandi deflessioni. – Lensing da buchi neri a simmetria sferica.
Lensing da buchi neri di Kerr – Lensing da stringhe cosmiche.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
e)
“Gravitational lenses”, P. Schneider, J. Ehlers, E.E. Falco,
(Springer)
f) “Singularity Theory and Gravitational Lensing”, A. O. Petters, H.
Levine, J. Wambsgans, (Birkhaeser).
g) “Gravitational Lensing and Microlensing”, S. Mollerach, E.
Roulet, (World Scientific).
h) Appunti delle lezioni
Per una più completa e profonda comprensione, si consiglia di studiare gli
argomenti svolti sui manuali, integrando con gli appunti delle lezioni. Lo
svolgimento degli esercizi proposti e di quelli rilevanti dei testi è
necessario per poter raggiungere una sufficiente abilità di corretta
applicazione dei concetti studiati.
Metodi didattici (lezioni, a
distanza, esercitazioni,
laboratorio)
Lezioni: 48 ore.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di conoscenza da parte dello
studente avviene attraverso tre tipi di prove:
g) progetto intracorso
h) un seminario da tenere in aula su argomento predefinito (a e b
complessivamente pesano per il 50% del voto finale)
i) esame orale finale (che pesa per il restante 50%).
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
orario di ricevimento degli studenti: Martedì ore 16 – 18
MATERIALI MAGNETICI INNOVATIVI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
MATERIALI MAGNETICI INNOVATIVI
Settore scientifico disciplinare
FIS/01
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
AUTONOMA SCELTA
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
1°
Semestre
2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Luigi Maritato, prof. Associato Fis/01
L'attività di ricerca di Luigi Maritato si è svolta essenzialmente nell'ambito
dello studio dei fenomeni superconduttivi e magnetici in strati sottili di
diversi materiali.
L'attività di ricerca ha portato a brevetti ed a pubblicazioni di cui più di
100 su riviste e giornali scientifici internazionali.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
L’obiettivo del corso è di consentire la comprensione, da parte dello
studente, delle leggi fisiche alla base dei fenomeni presenti in materiali
magnetici innovativi di uso applicativo. Tale obiettivo è perseguito
oltreché da lezioni frontali di tipo teorico, da esercitazioni pratiche di
laboratorio in cui si svolgono esperimenti di magnetismo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Basandosi sulla conoscenza delle principali leggi della fisica nel campo
della struttura della materia, si intende rendere lo studente capace
-- di interpretare il funzionamento di diversi dispositivi di uso comune
nella pratica quotidiana e nell’esperienza professionale;
-- di valutare, in diverse situazioni, l’evoluzione di sistemi fisici di
interesse in ambito dei comportamenti magnetici della materia.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le
soluzioni ai problemi via via proposti. Essi sono invitati ad evidenziare le
implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale
confronto aperto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei
vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di
mediazione e di sintesi
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e
responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia
attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. In questo
modo gli studenti sviluppano capacità di giudizio in autonomia ed
imparano a gestire e a risolvere i problemi per approssimazioni successive.
Prerequisiti
Lo studente deve conoscere le nozioni base della meccanica,
dell’elettromagnetismo e della fisica della materia.
Ore di Lezioni frontali: 16
Contenuto del corso
Interazioni nei solidi (4 ore)
Magnetismo nei solidi (6 ore)
Materiali magmetici innovativi per applicazioni elettroniche (6 ore)
Ore di esercitazioni pratiche di laboratorio: 12
Esperienze di magnetismo in materiali di interesse per applicazioni
elettroniche.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Libri di testo suggeriti:
N.Spaldin, Magnetic Materials: Fundamentals and Device Applications,
ed. Wiley
Lezioni: 24 ore.
Il corso di Materiali Magnetici Innovativi prevede una parte
di lezioni a carattere teorico, ed una parte dedicata alle
esperienze pratiche di laboratorio.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova orale
con contestuale verifica delle competenze acquisite e delle attività svolte
in laboratorio.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Sede (aula, indirizzo, …)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
MECCANICA STATISTICA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
MECCANICA STATISTICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
MARCO ZANNETTI, PROFESSORE ORDINARIO, FIS/02
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
Marco Zannetti è nato a Roma il 24-05-1942. Si è laureato in Fisica
all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1967. Ha conseguito il Ph.D. in
Fisica alla Brandeis University, Stati Uniti, nel 1972. Dal 1972 al 1973
ha ricoperto una posizione di post-dottorato alla Divisione di Fisica
Teorica del CEA-Saclay in Francia. Dal 1972 al 1983 è stato Professore
Incaricato all’Università di Salerno, dove successivamente è stato
Professore Associato fino al 1987. Dal 1987 al 1990 è stato Professore
Associato all’Università di Napoli “Federico II”. Dal 1990 è Professore
Ordinario all’Università di Salerno. La sua attività di ricerca si svolge su
argomenti di Meccanica Quantistica e di Meccanica Statistica.
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della
Meccanica Statistica. Ha, inoltre, lo scopo di abituare lo studente alla
descrizione microscopica dei sistemi macroscopici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo di rendere lo studente capace di applicare le
nozioni generali ai casi particolari, mediante esercizi adeguati al livello
del corso.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso ha come scopo di sviluppare la capacità dello studente di esporre
in modo chiaro le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica sia il materiale
presentato in classe che quello suggerito dal docente.
Prerequisiti
è richiesta la conoscenza della Termodinamica e delle nozioni di base
della Meccanica Quantistica
Contenuto del corso
Insiemi statistici - Insieme microcanonico, canonico e grancanonico.
Derivazione della termodinamica dalla meccanica statistica: entropia,
energie libere. (5 ore teoriche + 1 ora esercitativa)
Il gas ideale classico – Entropia nell’insieme microcanonico. Energia
libera di Helmotz nell’insieme canonico. Equazione di stato e
granpotenziale nell’insieme grancanonico. (2 ore teoriche)
Meccanica Statistica Quantistica - Stato puro e stato miscela. La matrice
densità. La matrice densità per i sistemi termodinamici all’equilibrio. (3
ore teoriche + 1 ora esercitativa)
Il gas ideale quantistico – Generalità: descrizione dello stato
microscopico. Numeri di occupazione degli stati di singola particella. La
funzione di partizione negli insiemi canonico e grancanonico. Particelle di
Bose-Einstein, di Fermi-Dirac e di Maxwell-Boltzmann. Il gas ideale di
Bose-Einstein. Equazione di stato: il limite classico e il limite degenere. Il
gas ideale di Fermi-Dirac. . Equazione di stato: il limite classico e il limite
degenere. Il gas ideale di Maxwell-Boltzmann: il limite classico dei gas
quantistici. L’oscillatore armonico quantistico. Radiazione del corpo nero
e formula di Planck. Il paramagnete ideale: variabili di spin, entropia,
temperatura negativa, equazione di stato. (10 ore teoriche + 2 ore
esercitative)
Fenomenologia delle transizioni di fase – Transizioni del I ordine.
Fenomeni critici. Transizione liquido-gas. Transizione ferromagnetica. .
(4 ore teoriche)
Modelli – Il modello gas-reticolare. Il modello di Ising: rottura della
simmetria. Soluzione esatta del modello di Ising in una dimensione.
Funzione di correlazione. Matrice di trasferimento. Approssimazione del
campo medio. Modello di Ising con interazione a lungo raggio. (6 ore
teoriche + 2 ore esercitative)
Rinormalizzazione – Applicazione al modello di Ising in una dimensione.
Applicazione al modello di Ising in due dimensioni. (5 ore teoriche + 2
ore esercitative)
Metodi numerici – Traiettorie Monte Carlo. Algoritmo di Metropolis.
Master Equation. (2 ore teoriche)
Meccanica statistica fuori dall’equilibrio – Teorema fluttuazione –
dissipazione. Equazione di Langevin.
(3 ore teoriche)
Testi di riferimento
L.Landau – E.Lifshitz “Fisica Statistica”, Editori Riuniti
D.Chandler “Introduction to Modern Statistical Mechanics”, Oxford
University Press
K.Huang “Statistica Mechanics”, Wiley
L.E.Reichl “A Modern Course in Statistical Physiscs”, Arnold
D.J.Amit – Y.Verbim “Statistical Physics, an Introductory Course”, World
Scientific
L.Peliti – “Appunti di Meccanica Statistica”, Bollati-Boringhieri
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame finale orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
METODI MATEMATICI DELLA FISICA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
METODI MATEMATICI DELLA FISICA
Settore scientifico disciplinare
MAT/07
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
BASE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
SILVIO DE SIENA - PROFESSORE ORDINARIO DI
FISICA TEORICA
Laureato a Napoli. La sua attivita’ di ricerca si svolge nei
seguenti settori:
-Teoria dei Campi Quantistici
- Meccanica Statistica
- Applicazione di metodologie di processi stocastici a sistemi
fisici
- Informazione e Comunicazione Quantistiche
- Transizioni di fase quantistiche
Su tali argomenti ha prodotto numerose pubblicazioni su
riviste scientifiche internazionali, e relazioni a conferenze e
congressi.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Lo scopo è di rendere lo studente familiare coi concetti propri degli Spazi
di Hilbert e degli operatori lineari in Spazi di Hilbert, da applicare
nell’ambito della Meccanica Quantistica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente deve essere in grado di maneggiare vettori ed operatori in
Spazi di Hilbert, e di risolvere problemi specifici.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente deve saper comunicare in modo rigoroso ed efficace i
concetti appresi durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Lo studente deve sviluppare spirito critico ed autonomia di giudizio per
poter risolvere problemi come quelli introdotti durante il corso.
Prerequisiti
Corsi teorici della Laurea Triennale; in particolare, Analisi
Matematica I, II, III, IV, Geometria I e II, Metodi
Matematici della Fisica (corso della Laurea Triennale).
Contenuto del corso
Spazi di Hilbert: definizione, struttura e proprietà, basi Hilbertiane, spazi
separabili, isometria tra spazi con la stessa dimensione.
Operatori e funzionali lineari in spazi di Hilbert: definizioni, norma e
limitatezza, dominio e range, serie di Neumann ed equazioni integrali
lineari (Fredholm e Volterra), rappresentazione matriciale ed integrale di
un operatore, operatori unitari, operatori Hermitiani, aggiunto di un
operatore ed operatori autoaggiunti, operatori di proiezione, riduzione di
un operatore, autovalori ed autovettori, proprietà degli autovalori e degli
autovettori di operatori Hermitiani, spettro di un operatore, spettro di un
operatore autoaggiunto, cenni sul teorema spettrale.
Distribuzioni: definizione e proprietà, delta di Dirac.
Testi di riferimento
N. I. Akhiezer-I. M. Glazman: Theory of Linear Operators in Hilbert
space, Dover Publications, vol I
W. Rudin: Complex Analysis, Mc Graw-Hill
V. I. Smirnov: A Course in Higher Mathematics
C. Rossetti: Metodi Matematici della Fisica, Libreria Editrice
Universitaria LEVROTTO & BELLA (Torino)
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32
Esercitazioni/Laboratorio: 24
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
prova scritta e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
METODI SPERIMENTALI PER LA FISICA DELLA MATERIA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
METODI SPERIMENTALI PER LA FISICA DELLA
MATERIA
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Carmine Attanasio, Professore Associato di
Struttura della Materia.
Il Professor Carmine Attanasio è nato a Nocera Superiore
(SA) il 30 Marzo 1960. Dopo la laurea in Fisica ottenuta
con il massimo dei voti e la lode presso l'Università di
Salerno consegue, nel 1994, titolo di Dottore di Ricerca in
Fisica discutendo una tesi dal titolo ''Proprietà a
radiofrequenza di superconduttori per cavità
acceleratrici''. Nell'anno 1993 vince il concorso di
Ricercatore Universitario nel settore B01A (Fisica
Generale), ora Fisica Sperimentale, settore FIS/01, presso
la presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali dell'Università di Salerno. Dall'ottobre 2002 è
Professore Associato di Fisica Sperimentale presso la
stessa Università. Dal 15/10/1996 al 15/10/1997 è ospite
presso il Kamerlingh Onnes Laboratory, University of
Leiden, Paesi Bassi, presso il gruppo di
ricerca coordinato dai Professori Peter Kes e Jan Aarts,
usufruendo di una borsa di studio ''Training and Mobility
of Researcher'' (TMR) della Unione Europea.
Dall'anno accademico 1997-1998 è professore di vari
insegnamenti presso il corso di Laurea in Fisica ed altri
corsi di laurea della Facoltà di Scienze tutti
prevalentemente di carattere sperimentale (Laboratorio di
Fisica I, Laboratorio di Fisica II, Laboratorio di Elettronica
I e II). E' stato relatore di 7 Tesi di Laurea in Fisica e di 4
Tesi di Laurea Triennali. E' stato supervisore di due tesi di
dottorato di ricerca in Superconduttività sperimentale e
responsabile di tre assegni di ricerca presso il
Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno su
tematiche inerenti lo studio dell'interazione tra
superconduttività e magnetismo.
La sua attività di ricerca, di carattere sperimentale, si è
sviluppata all'interno della Fisica della Materia. Il suo
interesse scientifico è essenzialmente rivolto allo studio
delle proprietà di trasporto di film sottili e multistrati
basati su materiali superconduttori ed allo studio della
interazione tra superconduttività e magnetismo in
strutture stratificate artificiali. Nel 1994 è stato
coinventore e intestatario del brevetto per ''Tecnica di
fotolitografia in situ di strati sottili di materiali
superconduttori ad alta temperatura critica''. Referee di
varie riviste internazionali tra cui Physical Review Letters
e Physical Review B. E' autore di più di 110 lavori
scientifici pubblicati su riviste e proceedings di conferenze internazionali
e di circa 40 comunicazioni a conferenze nazionali ed internazionali. E'
attualmente Capocommessa della linea di ricerca denominata ''Fenomeni
di Trasporto in Materiali Superconduttori'' del Laboratorio Regionale
SupeMat, CNR-INFM, Salerno.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire una rassegna su alcune
problematiche sperimentali relative alla realizzazione di
film sottili.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente
capace di assimilare le conoscenze acquisite e di sapersi
orientare all’interno di un laboratorio di realizzazione di
film sottili.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di
esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Al termine del corso lo studente deve essere in grado di
descrivere e discutere in modo corretto quanto appreso
durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica
e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e
ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo
studio del materiale didattico indicato dal docente.
Prerequisiti
E’ necessaria la conoscenza di elementi di fisica dello stato
solido.
Contenuto del corso
Tecnologie di deposizione di film sottili. Meccanismi di
nucleazione e di crescita di film sottili. Elementi di
fotolitografia. Elementi di criogenia.
Testi di riferimento
Handbook of Thin Film Technology
Handbooks) by L. Maissel, R. Glang.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 8
Esercitazioni/Laboratorio: 24
(McGraw-Hill
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da
parte dello studente avverrà tramite un esame finale
consistente nella discussione approfondita degli argomenti
trattati durante il corso.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
PROPRIETA’ MAGNETICHE E DI TRASPORTO IN SUPERCONDUTTORI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
PROPRIETA’ MAGNETICHE E DI TRASPORTO IN
SUPERCONDUTTORI
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Pace Sandro, Professore Ordinario di Struttura della Materia
CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA
Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di
Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto
numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI, lezioni
in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi di
laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per ricercatore,
professore associato ed ordinario.
Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento
nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di
progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore
di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del
Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di
Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e'
delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E.
ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla
installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il
lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla
superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di
giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha
studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle
ionizzanti.
Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a
punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO.
Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata
sui superconduttori ad alta temperatura, articolata in:
1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto,
2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di
materiale massivo e di single crystals di superconduttori
ceramici e materiali similari,
3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo.
Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste
internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali
conferenze internazionali del proprio settore scientifico.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire allo studente una descrizione fenomenologica e
critica del comportamento dei materiali superconduttori e dei modelli
fenomenologici per la loro descrizione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha anche l' obiettivo di sviluppare le capacità delle studente di
applicare le conoscenze acquisite ad esperimenti di laboratorio.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati a discutere in maniera critica gli argomenti
trattati nelle lezioni.
Prerequisiti
buona conoscenza della termodinamica e dell' elettromagnetismo nella
materia; conoscenza della meccanica quantistica elementare.
Contenuto del corso
Introduzione fenomenologica della superconduttività: temperatura
transizione, effetto isotopico, shielding ed effetto Meissner, effetto de
impurezze, campi critici, sup. di I e di II tipo, quantizzazione del flus
corrente critica, dipendenza dalla temperatura, lunghezza di penetrazio
impedenza di superficie, problemi di geometria, calore specifico, conducibil
termica, Gap,
Modello a due fluidi;
Potenziali termodinamici per sistemi magnetici, campo crit
termodinamico;
Equazioni di London: lunghezza di penetrazione, limiti del modello
due fluidi,
Teoria di Ginzburg-Landau: classificazione termodinamica dell' ord
delle transizioni di fase, teoria di Landau delle transizioni di fase del secon
ordine, parametro d'ordine e simmetria, potenziale termodinamico, stat
equilibrio, limiti della teoria, fluttuazioni. Potenziale termodinamico per
superconduttore in campo magnetico, equazioni di Ginzburg-Land
lunghezza di penetrazione e lunghezza di coerenza; energia di parete N
superconduttori di primo e di secondo tipo, quantizzazione del flus
struttura del quanto di flusso, campi critici nei superconduttori di secon
tipo; reticolo di Abrikosov e cenni proprieta' elastiche.
Proprieta' di trasporto e proprieta’ magnetiche in presenza
impurezze: corrente critica, stato critico, curve di magnetizzazio
suscettivita’ magnetica dc ed ac; flux creep, flux flow. Dinamica dei vortic
superconduttori non convenzionali: linea di irreversibilita', melting del retic
di Abrikosov .
Cenno applicazioni di potenza.
Testi di riferimento
P.G.de Gennes : "Superconductivity in metals and alloys" . W.A.
Benjamin, inc.
M.Tinkham: "Introduction to Superconductivity", Mc Graw-Hill
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Lezioni e discussioni interattive con gli studenti.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Gli studenti partecipano durante lo svolgimento del corso a discussioni
sui temi trattati. Alla fine del corso l'esame è superato tramite la
compilazione di una tesina inerente agli argomenti trattati ed a loro
approfondimento.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
RELATIVITA’- ELETTRODINAMICA CLASSICA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
RELATIVITA’- ELETTRODINAMICA CLASSICA
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
DISCIPLINA DI BASE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
1°
Semestre
1°
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Luigi Mercaldo, professore associato di Fisica Teorica
La sua attività di studio e di ricerca si svolge nell’ambito della
Fisica Teorica : Teorie di Campi Quantistici-Relativistici,
Teorie di Stringhe, …
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Prerequisiti
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
L’obiettivo principale del corso è quello di favorire la comprensione, da
parte degli studenti, di alcuni degli argomenti fondamentali
dell’elettromagnetismo classico
avanzato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Gli studenti vengono stimolati a potenziare le loro capacità di
comprensione della materia e dei metodi acquisiti risolvendo problemi
assegnati a loro come “home-work”.
Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti vengono sollecitati a curare il loro modo di esprimersi, a
essere logici e chiari nelle loro deduzioni, a essere precisi nell’uso della
terminologia, a saper comunicare la materia appresa anche ad eventuali
interlocutori non specialisti.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono incessantemente spronati a studiare con senso critico, a
trovare soluzioni proprie ai problemi proposti, a escogitare dimostrazioni
alternative (possibilmente più semplici) a quelle elaborate dal docente,
potenziando così le loro capacità di apprendimento e di giudizio.
Conoscenza della FISICA GENERALE , degli elementi di base della
TEORIA DELLA RELATIVITA’ SPECIALE e dei concetti
fondamentali dell’ ANALISI MATEMATICA.
Contenuto del corso
Equazioni di Maxwell. Potenziali scalare e vettore. Trasformazioni di
gauge. Teorema di Poynting e conservazione dell’energia e dell’impulso
per un sistema di particelle cariche e di campi elettromagnetici. Monopoli
magnetici. Onde elettromagnetiche. Funzioni di Green per l’equazione
delle onde. Guide d’onda. Cavità risonanti. [Fibre ottiche]. Campi e
radiazione di una sorgente oscillante localizzata. Campi e radiazione di un
dipolo elettrico . Campi di dipolo magnetico e di quadrupolo elettrico.
Modelli di antenne lineari. [Radiazione di multipolo]. [Diffusione e
diffrazione]. Trasformazioni di Lorentz.
Formulazione covariante
dell’elettrodinamica. Trasformazioni dei campi elettrici e magnetici.
Lagrangiana ed hamiltoniana di una particella carica relativistica in campi
elettromagnetici esterni. Moto in campi magnetici e/o elettrici statici.
Invarianza adiabatica del flusso attraverso l’orbita di una particella.
Irraggiamento da cariche in moto. Potenziali e campi di Liènard –
Wiechert per una carica puntiforme. Formula di Larmor della potenza
totale irraggiata da una carica accelerata. Distribuzione angolare della
radiazione. Distribuzione in frequenza ed angolo dell’energia irraggiata
da cariche accelerate. Radiazione di sincrotrone. Diffusione di Thomson
della radiazione. Energia perduta nelle collisioni. Radiazione di
Cherenkov.. [Bremsstrahlung. Metodo dei quanti virtuali.]
Testi di riferimento
Libri di testo:
J. D. Jackson – Classical Electrodynamics (3rd ed.) – J. Wiley
L. Landau and E. Lifchitz – Théorie des Champs – Editions MIR
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni: 48 ore
Il corso viene svolto in lezioni frontali, curando in modo
particolare dimostrazioni ed applicazioni-esercizi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame consiste in una prova orale atta a verificare il grado di
conoscenza, raggiunto dallo studente, degli argomenti svolti nel corso.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Sede (aula, indirizzo, …)
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
Orario
RELATIVITA’ GENERALE
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
RELATIVITA’ GENERALE
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
GAETANO VILASI, Professore Ordinario di Fisica Teorica
Professore Ordinario di Relatività all'Università di Salerno dal 2000, è
Coordinatore del Gruppo Teorico locale INFN. E' referee di riviste
internazionali e della Commissione IV INFN. E' stato membro di comitati
scientifici di conferenze nazionali ed internazionali e si è occupato di
Simmetrie Dinamiche Classiche e Quantistiche, Teoria Quantistica dei
Campi, Sistemi Dinamici, Integrabilità in Teoria dei Campi, Gravità
Classica e Quantistica, anche presso: il Centre de Physique Theorique
Marseilles (1969, 1970, 1974), il Laboratory of Theoretical Physics, JINR
Dubna (Russia) (1985), il Department of Physics, Syracuse University
(1987, 2008), il Department of Physics, the Northeastern University
(Boston) (1987), il Keldysh Institute, Mosca (1991, 1992), l'Institute for
Nuclear Research and Nuclear Energy di Sofia (1995, 2000, 2007),
Departamento de Fisica, Universitad Carlos III de Madrid (1999, 2001,
2003), Departamento de Fisica, Universitad de Zaragoza (2000, 2002,
2007) l'Erwin Schroedinger International Institute for Mathematical
Physics di Vienna (1993, 1994, 1996, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004,
2005, 2006, 2007, 2008). E’ autore di 2 monografie e di numerosissime
pubblicazioni su riviste internazionali
Monografie
GERDJIKOV VS, VILASI G, YANOVSKI AB (2008): Integrable
Hamiltonian Hierarchies, Springer Verlag
VILASI G. (2001): Hamiltonian Dynamics, World Scientific
Editor
16th SIGRAV Conference on General Relativity and gravitational
Physics, AIP Conference Proc: 751 (2005) (G. Vilasi, G. Esposito, G.
Lambiase, G. Marmo, G. Scarpetta)
Spacetime and Fundamental Interactions: Quantum Aspects,
Conference Proc. Mod. Phys. Lett. A18 (2003) (F. Lizzi, G. Marmo, G.
Sparano, G. Vilasi)
Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear field Theor , NorthHolland, Delta Series (Amsterdam 1989) (S.De Filippo, M.Marinaro,
G.Marmo, G. Vilasi)
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la
conoscenza delle nozioni di base dela Relatività Generale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
problemi. In particolare, lo studente deve saper risolvere problemi in cui
sarà necessario tener conto del ruolo peculiare svolto dalla gravità.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di pensare usando l’intima connessione
che esiste in natura tra geometria e materia.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Meccanica Classica, Elettromagnetismo, Relatività Speciale, Meccanica
Analitica, Meccanica Quantistica
Contenuto del corso
Caratteristiche della propagazione della luce, Il concetto di tempo, Le
trasformazioni di Lorenz, Cinematica e Dinamica Relativistica, Principio
di Equivalenza, Equazioni di Einstein, Buchi Neri, Onde gravitazionali
Testi di riferimento
R. Wald, General Relativity, Chicago University Press
S. Hawking & G.Ellis, The Large Scale Structure of Space-Time,
Cambridge University Press.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Esami scritto e orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
SISMOLOGIA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
SISMOLOGIA
Settore scientifico disciplinare
FIS/06
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I/II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Paolo Capuano, Professore Associato SSD GEO/10
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della
Sismologia.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
problemi di tipo sismologico.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Corsi comuni.
Contenuto del corso
Elementi di Sismologia.
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
SISTEMI DINAMICI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
SISTEMI DINAMICI
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
Anno di corso
1° / 2°
Semestre
1° o 2°
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Massimo BLASONE, ricercatore confermato, SSD FIS/02.
Massimo Blasone è nato a Salerno nel 1967, Si è laureato in Fisica con
lode a Salerno nel 1993. Nel 1997 ha conseguito il titolo di Dottore di
Ricerca in Fisica presso l’Univiersità di Salerno. Ha poi svolto attività di
ricerca con varie borse di studio postdoc (Università di Salerno, INFN,
EPSRC, ESF) presso l’Imperial College London, la Freie Universitat di
Berlino e l’Università di Salerno. Nel 2004 ha preso servizio come
ricercatore per il settore Fisica Teorica presso la Facoltà di Scienze MM.
FF. NN. dell’Università di Salerno. Dal 2004 ha svolto attività didattica
e tutoriale su vari insegnamenti nel corso di Laurea in Fisica. La sua
attività di ricerca si svolge nell’ambito della teoria quantistica dei campi
e delle particelle elementari. Attualmente si occupa di mixing e
oscillazioni di neutrini, e di entanglement in sistemi di particelle
subatomiche.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire una introduzione alla fisica dei sistemi dinamici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
dal docente.
Prerequisiti
Meccanica Analitica
Contenuto del corso
Trasformazioni canoniche; Teoria di Hamilton-Jacobi;
Formalismo lagrangiano e hamiltoniano per i sistemi
continui e i campi. Caos in sistemi dinamici: introduzione;
Mappe unidimensionali; Attrattori strani e dimensione
frattale; Proprieta’ dinamiche di sistemi caotici; Caos in
sistemi hamiltoniani; Multifrattali.
Testi di riferimento
Testi consigliati:
H.Goldstein, Meccanica Classica, Zanichelli;
M.Lakshmanan, S.Rajasekar, Nonlinear Dynamics, Springer Verlag;
E.Ott, Chaos in dynamical systems, Cambridge University Press;
Appunti delle lezioni
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
lezioni frontali: 24 ore.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello
studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova orale.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
STRUMENTAZIONI IN FISICA DELLE ALTE ENERGIE
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
STRUMENTAZIONI IN FISICA DELLE ALTE ENERGIE
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
SEDE
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Dott. Cristiano Bozza, Ricercatore di Fisica.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
Cristiano BOZZA è nato a Salerno nel 1972. Ha conseguito il titolo di
Dottore di Ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università di Salerno con
una tesi dal titolo “Esperimenti di Oscillazioni di Neutrino con Emulsioni
Nucleari”; nel 2003 ha conseguito il premio “Giuseppe Occhialini
Scholarship” presso la International School of Subnuclear Physics of
Erice (41° corso) diretta dal Prof. Antonino Zichichi; nel 2006 ha preso
servizio come ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno.
Cristiano Bozza svolge un’intensa attività di ricerca nel campo delle
oscillazioni di neutrino, iniziata con la Collaborazione WA95 CHORUS
(CERN) e che attualmente prosegue nell’esperimento OPERA (LNGS);
nella Collaborazione OPERA ricopre l’incarico di responsabile del
software dello European Scanning System, di responsabile del Database
generale dell’esperimento, e responsabile delle attività di Calcolo di
OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La sua attività
didattica ha riguardato moduli d’insegnamento di tecniche di
programmazione in C++ tenuti nell’ambito dei corsi di Dottorato presso
l’Università di Bari e l’Università di Salerno, il pedagogato di Fisica
Classica I e il Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare presso
l’Università di Salerno.
di
comprensione
(knowledge
and
Il corso intende fornire, in modo ampio ed approfondito, un quadro
aggiornato sui rivelatori in uso nella fisica delle alte energie.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
inserirsi in gruppi di ricerca sperimentale nella fisica delle alte energie
che si occupino della costruzione/uso/analisi dei dati di rivelatori di
particelle.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli
argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
È richiesta la conoscenza di:
(1) meccanica ed elettromagnetismo classici.
(2) meccanica quantistica.
(3) fisica delle particelle elementari.
(4) statistica elementare.
Contenuto del corso
Interazione radiazione – materia. Rivelazione di particelle cariche.
Rivelazione di fotoni ed elettroni. Tracciamento particelle cariche.
Emulsioni nucleari. Diffusione e deriva delle cariche nei mezzi gassosi.
Contatori proporzionali. Camere a multifili in regime proporzionale
(MWPC). Camere a deriva. RPC. Camere a proiezione temporale (TPC).
Scintillatori. Rivelatori Cherenkov. Rivelatori al silicio. Calorimetria.
Fondamenti di acquisizione e analisi dati.
Testi di riferimento
(1) W. Leo: Techniques for Nuclear and Particle Physics Experiments,
Springer-Verlag
(2) W. Barkas: Nuclear Research Emulsion, Academic Press
(3) G. Knoll: Radiation Detection and Measurement, Wiley
(4) Appunti e articoli forniti a lezione.
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore
Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate
all’apprendimento degli aspetti fondamentali della rivelazione di
particelle. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più
argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni.
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area
Didattica. Nel corso della prova, si valuterà il grado di conoscenza degli
argomenti acquisito dallo studente, con particolare attenzione alla
capacità di rapportarsi a problematiche sperimentali reali.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
Orario
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
STRUTTURA DELLA MATERIA
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
STRUTTURA DELLA MATERIA
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
Prof. Ferdinando Mancini, Professore Ordinario di
scientifico del docente
Struttura della Materia
Date and place of birth:
Degree:
4 June 1941, Napoli, Italy
Laurea in Fisica, University of Naples, 1966
Ph. D. in Physics, University of WisconsinMilwaukee, (USA) 1971
Present position:
Salerno, Italy
Professor of Physics, University of
Records:
1966-68
Fellowship - Istituto di Fisica Teorica,
University of Naples.
1968-71
Graduate student - Department of Physics,
University of Wisconsin-Milwaukee.
1971-72
Assistant professor - University of Naples
1972-76
Assistant professor - University of Salerno
1976-78
Visiting Scientist - Department of Physics,
University of Alberta, Edmonton.
1978-80
Associated professor - University of Salerno
1972-84
Professor - Scuola di Perfezionamento in
Scienze Cibernetiche e Fisiche,
University of Salerno
1980- Full professor - University of Salerno
1984- Professor - Dottorato in Fisica - University of Salerno
Academic positions:
From 1.1.84 to 31.10.89:
Chairman of the Department of
Theoretical Physic, University of Salerno
From 1.11.82 to 31.10.92: Member of the Board of
Governors, University of Salerno
From 19.1.88 to 12.6.92:
President of the University
Scientific Commission, University of Salerno
From 1.11.89 to 12.9.93:
President of Undergraduate
Board in Physics, University of Salerno
From 1.11.93 to 31.10.96: Director of Graduate School
1993-1995, University of Salerno
From 1.11.93 to 3112.02:
University of Salerno
President of Computer Centre,
From 1.1.01- t0 31.12.06
Chairman Dipartimento di
Fisica "E.R. Caianiello", University of Salerno
Teaching:
General Physics, Structure of Matters, Solid State,
Thermodynamics, Condensed
Matter Physics,
Quantum Field Theory, Statistical Mechanics
Scientific research field:
More than 200 articles and Editor of 13 books on the
following topics: Quantum Field
Theory, Statistical
Mechanics, Condensed Matter Physics (Superconductivity,
Ferromagnetism, Heavy-Fermion Systems)
ORGANIZATIONAL ACTIVITY
Member of the Editorial board of the Journal of Physical
Studies.
Organizer of more than 15 Conferences and International
Schools
NATIONAL AND INTERNATIONAL RESEARCH
PROJECTS
1. International Coordinator of "Marginal Electronic
Liquids"
INTAS Project n. 95-0591 1996-1998
Participants: Salerno Univ., Kurchatov Inst. (Mosca),
Dresden Univ. (Dresden), JINR (Dubna), IHPP (Mosca)
2. Local Co-ordinator of "Sistemi correlati quantistici in
bassa dimensionalità" COFIN 1998-2000
Participants: Firenze, Napoli, Salerno, Genova, Torino,
Catania
3. International Coordinator of "Strongly correlated systems
– low dimensions and fractional charge" INTAS Project n.
97-11066
1998-2000
Participants: Salerno Univ., Kurchatov Inst. (Mosca),
Dresden Univ. (Dresden), JINR (Dubna), IHPP (Mosca)
4. Coordinator of "Low lying excitations in Strongly
Correlated Electronic Systems" Progetto PAIS INFM 20012003
Participants: Salerno Univ., Rutgers Univ. (USA)
5. Local Co-ordinator of "Effetti quantistici in sistemi a stato
solido di bassa dimensionalità" COFIN 2000-2002
Participants: Firenze, Napoli, Salerno, Genova, Torino,
Catania
6. Italian representative into the Management Committee of
the Action COST P16 "Emergent Behaviour in Correlated
Matter /ECOM) since September 2006
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Il corso intende fornire gli studenti delle conoscenze di base riguardanti
la struttura della materia e della capacità di comprendere/apprendere
autonomamente le relative nozioni avanzate.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici
problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso intende fornire gli studenti della proprietà di linguaggio
necessaria a esporre in maniera critica le conoscenze acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements):
S’intende incoraggiare, tramite domande e discussioni, l’apprendimento
critico degli argomenti del corso al fine di raggiungere un buon livello di
autonomia riguardo all’analisi di situazioni sia pratiche che teoriche.
Prerequisiti
Analisi matematica in campo reale e complesso. Geometria.
Funzioni di più variabili. Metodi matematici per la Fisica.
Meccanica classica ed elettromagnetismo classico.
Meccanica razionale. Meccanica quantistica.
Contenuto del corso
Fisica atomica e molecolare:
Atomo di elio. Approssimazione di Hartree.
Sistema periodico degli elementi: Numeri quantici degli elettroni in un
atomo - Principio di Pauli - Accoppiamento di Russell-Saunders - Regole
di Hund - Distribuzione elettronica - Sistema periodico degli
elementi.Configurazioni elettroniche e sistema periodico.
Struttura e spettroscopia delle molecole:La molecola di idrogeno
ionizzata. Metodo LCAO. Legame covalente. Principio variazionale. La
molecola di idrogeno. Approssimazione di Born-Oppenheimer. Metodo
di Heitler e London. Molecole poliatomiche semplici. - Molecole H20 NH3 - CH4 - C2H4 - Ibridizzazione
Fisica delle Stato Solido
Interazione elettrone-elettrone: Le equazioni di Hartree - Interazione di
scambio - Le equazioni di Hartree-Fock - Approssimazione di HartreeFock per elettroni liberi - Effetto di schermo - Teoria di Thomas-Fermi Costante dielettrica
Teoria classica dei cristalli armonici: Inadeguatezza del modello statico
reticolare - Approssimazione adiabatica - Approssimazione armonica Calore specifico di un cristallo classico - Legge di Dulong-Petit - Modi
normali di un reticolo di Bravais ad una dimensione- Legge di
dispersione - Modi normali di un reticolo di Bravais ad una dimensione
con base - Spettro acustico e spettro ottico - Modi normali di un reticolo
di Bravais a tre dimensioni.
Teoria quantistica dei cristalli armonici: Livelli energetici di un
oscillatore armonico quantistico - Modi normali e fononi - Funzioni di
distribuzione di Bose - Numero medio di fononi - Calore specifico di un
reticolo armonico nel limite di alte e basse temperature - Legge T3 Calore specifico nella zona di temperatura intermedia - Schema di
interpolazione di Debye - Temperatura di Debye - Modello di Einstein Applicazione al contributo delle bande ottiche - Contributo elettronico e
ionico al calore specifico - Fononi nei metalli: relazione di dispersione costante dielettrica di un metallo - interazione effettiva elettroneelettrone.
Semiconduttori: Struttura delle bande per semiconduttori tipici
Fenomenologia - Numero di trasportatori all'equilibrio termico - Funzioni
densità dei livelli per le bande di valenza e di conduzione Semiconduttori intrinseci ed estrinseci - Impurezze - Livelli energetici
dovuti ad impurezze - Semiconduttori non omogenei - Modello semiclassico - calcolo delle densità dei trasportatori di carica, della densità di
carica e del potenziale - Giunzione n-p in un potenziale esterno: corrente
di rettificazione.
Superconduttività: Fenomenologia: conduttività infinita, temperatura
critica, campo critico, diagramma di fase, effetto Meissner, penetrazione
superficiale, superconduttori del I e del II tipo, correnti persistenti,
quantizzazione del flusso, calore specifico, gap di energia, effetto
isotopico - Relazioni termodinamiche: energia libera di Helmholtz,
energia di Gibbs, campo critico, entropia, calore specifico - Modello a
due fluidi di Gorter: calore specifico, campo critico - Modello di London:
lunghezza di penetrazione, quantizzazione del flusso, proprietà
elettromagnetiche e campi critici di un superconduttore semi-infinito e di
un film superconduttivo - Modello di Pippard: relazione non locale
corrente-potenziale vettore, lunghezza di coerenza, cammino libero
medio - Teoria di Ginzburg-Landau: energia libera ed equazioni GL,
quantizzazione del flusso, risoluzione delle equazioni GL in casi
particolari, lunghezza di penetrazione e di coerenza nella teoria GL,
parametro GL - Superconduttori del II tipo: campi critici Hc1 e Hc2,
energia superficiale, modello di London generalizzato, singolo vortice,
calcolo di Hc1, reticolo di vortici, curve di magnetizzazione, calcolo di
Hc2 .
Magnetismo nella materia: Fenomenologia del magnetismo nella materia
- Densità di magnetizzazione e suscettibilità - Interazioni dei solidi con
campi magnetici: livelli energetici di un atomo al secondo ordine
perturbativo - Regole di Hund - Suscettività degli isolanti:
diamagnetismo di Larmor, paramagnetismo di Van Vleck Paramagnetismo: legge di Curie - Proprietà termiche degli isolanti
paramagnetici: demagnetizzazione adiabatica - Suscettività dei metalli:
paramagnetismo di Pauli, diamagnetismo di Landau (cenni), effetto de
Haas -van Alphen (cenni), Knight shift - Ordine magnetico: interazione
dipolare, interazione di scambio, Hamiltoniana di Heisenberg,
approssimazione
di
campo
medio,
domini
magnetici,
antiferromagnetismo..
Testi di riferimento
Atomi - Struttura elettronica ed elementi di spettroscopia:
G. Herzberg, Spettri atomici e struttura atomica (Boringhieri, Torino
1961)
P.W. Atkins: Molecular quantum mechanics
S. Franchetti, A. Ranfagni, D. Mugnai, Elementi di struttura della materia
(Zanichelli, Bologna, 1974)
N. Born: Fisica atomica
H. E. White, Introduction to atomic spectra (Mc Graw Hill, New York
1934)
G. Caglioti: Introduzione alla fisica dei materiali
I.I. Sobel'man, Introduction to the theory of atomic spectra (Pergamon
Press, Oxford, 1972)
J.C. SLATER, Teoria quantistica della materia (Zanichelli, Bologna,
1980)
Appunti dalle lezioni
Fisica dello stato solido:
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics (Holt-Rinehart &
Winston, New York, 1976)
C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, Quantum mechanics (WileyInterscience, Paris, 1977)
S.M. Ziman: Principles of the theory of solids
J.C. Slater: Teoria quantistica della materia
C. Kittel: Thermal physics
P.L. Taylor: A quantum approach to the solid state
O. Madelung:Introduction to solid-state theory
Superconduttività:
P.G. De Gennes: Superconductivity in metals and alloys
M. Tinkham, Introduction to superconductivity (Mc Graw-Hill, New
York 1975)
F. London, Superfluids Vol.I (Dover Publications Inc, New York, 1961)
Appunti dalle lezioni
Magnetismo:
J. Crangle, The magnetic properties of solids (Edward Arnold Limited,
London, 1977)
D.C. Mattis, The theory of magnetism (Springer-Verlag, Berlin, 1981)
Appunti dalle lezioni
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32 ore
Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
STRUTTURA DELLA MATERIA II
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
STRUTTURA DELLA MATERIA II
Settore scientifico disciplinare
FIS/03
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof.ssa Ileana Rabuffo Professore Associato FIS/03.
Attività scientifica nell’ambito delle transizioni di fase classiche e
quantistiche. N.60 pubblicazioni su rivista internazionale. Attività
didattica a partire dal’aa 1981/82 .
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Introdurre lo studente alla fisica dei plasmi e ai processi stocastici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di
assimilare le conoscenze acquisite.
Abilità comunicative (communication skills):
Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo
chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo
studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni e
problemi riguardanti i contenuti del corso stesso.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie
capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato
Prerequisiti
meccanica statistica e termodinamica generalizzata
Contenuto del corso
Teoria cinetica dei gas:
Funzione di distribuzione nello spazio delle fasi. Principio dell’equilibrio
dettagliato. Equazione cinetica di Boltzmann. Teorema H.
Introduzione alla fisica dei plasmi:
Schermo di Debye. Equazione cinetica per un plasma. Plasma a due
componenti: campo autocompatibile , equazioni di Vlasov. Dispersione
spaziale in un plasma.
Calcolo della costante dielettrica in un plasma senza urti. Smorzamento
di Landau.
Variabili stocastiche:
Variabili casuali discrete e continue. Random walk. Processi stocastici.
Processi di Markov. Moto Browniano. Risoluzione dell’equazione di
Langevin. Equazione di Chapman e Kolmogorov. Master equation.
Espansione di Kramers-Moyal. Equazione di Fokker-Plank.
Testi di riferimento
L. Landau” Fisica Cinetica”
Risken “The Fokker Plank equation”
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
lezioni frontali con parte esercitativa programmata ma a cura dello
studente
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
Prova orale finale e valutazione degli esercizi assegnati durante il corso.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
TEORIA DEI CAMPI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
TEORIA DEI CAMPI
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
AUTONOMA SCELTA
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Luigi Mercaldo, professore associato di Fisica Teorica
La sua attività di studio e di ricerca si svolge nell’ambito della
Fisica Teorica : Teorie di Campi Quantistici-Relativistici,
Teorie di Stringhe, …
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e
understanding):
capacità
di
comprensione
(knowledge
and
L’obiettivo principale del corso è quello di favorire la comprensione, da
parte degli studenti, degli elementi di base e dei metodi della Meccanica
Quantistica dei Campi Relativistici con applicazioni all’Elettrodinamica
Quantistica., che sono fondamentali per uno studio proficuo della Fisica
delle Particelle Elementari e degli argomenti di ricerca più avanzati della
Fisica Teorica.
Capacità di applicare conoscenza
knowledge and understanding):
e
comprensione
(applying
Gli studenti vengono stimolati a potenziare le loro capacità di comprensione della
materia e dei metodi acquisiti risolvendo problemi assegnati a loro come “home-work”:
attività, questa, che può risultare molto utile anche per lo studio di altre discipline e per
il lavoro di tesi.
Abilità comunicative (communication skills):
.
Gli studenti vengono sollecitati a curare il loro modo di esprimersi, a
essere logici e chiari nelle loro deduzioni, a essere precisi nell’uso della
terminologia, a saper comunicare la materia appresa anche ad eventuali
interlocutori non specialisti; un uso congruo di libri di testo in lingua
inglese potrebbe risultare, poi, vantaggioso per eventuali contatti con
docenti o ricercatori stranieri (seminari,soggiorni di studio all’estero,…).
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono incessantemente spronati a studiare con senso critico, a
trovare soluzioni proprie ai problemi proposti, a escogitare dimostrazioni
alternative (possibilmente più semplici) a quelle elaborate dal docente,
potenziando così le loro capacità di apprendimento e di giudizio, che li
preparano ad affrontare gli studi successivi e il lavoro di tesi con un alto
grado di autonomia.
Prerequisiti
Conoscenza degli elementi di base di MECCANICA QUANTISTICA, di
RELATIVITA’ SPECIALE e di METODI MATEMATICI DELLA
FISICA.
Contenuto del corso
Gruppo di Lorentz e sue rappresentazioni : scalari, spinori,
vettori, ... Gruppo di Poincaré. Teoria lagrangiana dei campi
relativistici classici. Simmetrie e leggi di conservazione
(teorema di Noether) . Quantizzazione canonica dei campi.
Le particelle come quanti dei campi. L’oscillatore armonico
semplice come campo e sua quantizzazione. Campo di KleinGordon e sua quantizzazione (particelle di Higgs). Campo di
Maxwell e sua quantizzazione ( fotoni ). Campo di Dirac e
sua quantizzazione (elettroni, positroni, . . .). Campi
interagenti. Matrice S . Teoria perturbativa. Teorema di
Wick.Diagrammi di Feynman. Elettrodinamica quantistica.
Sezioni d’urto. Scattering Compton.Scattering Moeller.
Scattering Bhabha. Produzione ed annichilazione di coppie.
Bremsstrahlung. Correzioni radiative. Rinormalizzazione
(cenni ).
Testi di riferimento
Libri di testo:
F. Mandl, G. Shaw – Quantum Field Theory – J. Wiley
W. Greiner, J. Reinhardt – Field Quantization - Springer
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
lezioni: 24 ore
Il corso viene svolto in lezioni frontali, curando in modo
particolare dimostrazioni ed applicazioni-esercizi.
Modalità di frequenza
Obbligatoria , in presenza.
Metodi di valutazione
L’esame consiste in una prova orale atta a verificare il grado di
conoscenza, raggiunto dallo studente, degli argomenti svolti nel corso.
Lingua di insegnamento
ITALIANO
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Sede (aula, indirizzo, …)
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
Orario
TEORIA DEI CAMPI II
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
TEORIA DEI CAMPI II
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Vitiello, Professore Ordinario di Fisica
Teorica, PhD
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Conoscenza degli attuali modelli teorici delle interazioni fondamentali:
Elettrodinamica
quantistica
ed
interazione
debole
(interazione
elettrodebole), cromodinamica quantistica, cenni sull’interazione
gravitazionale. Modelli a quark. Soluzioni solitoniche, vortici, monopoli,
istantoni. Conoscenza dell’apparato formale (teorie di gauge, rottura
spontanea della simmetria, teoria dei campi quantistici, teoria dei
gruppi, grafici di Feynman) e della fenomenologia delle particelle
elementari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche
risolvere problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studento dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli
argomenti appresi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
Corsi comuni.
Contenuto del corso
Rappresentazioni inequivalenti in QFT. Rottura spontanea della
simmetria. Condensazione bosonica e coerenza. Simmetrie dinamiche e
simmetrie fenomenologiche. Difetti topologici in QFT. Mixing ed
oscillazioni di particelle in QFT
Testi di riferimento
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 48 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Metodi di valutazione
Obbligatoria, in presenza.
esame orale
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
TEORIA DELLE INTERAZIONI FONDAMENTALI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
TEORIA DELLE INTERAZIONI FONDAMENTALI
Settore scientifico disciplinare
FIS/04
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
CARATTERIZZANTE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
I
Semestre
II
Numero di crediti
6
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof. Giuseppe Vitello, Prof. Ordinario di Fisica Teorica, Ph.D.
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
Conoscenza e capacità
understanding):
di
comprensione
(knowledge
and
Conoscenza degli attuali modelli teorici delle interazioni fondamentali:
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Elettrodinamica
quantistica
ed
interazione
debole
(interazione
elettrodebole), cromodinamica quantistica, cenni sull’interazione
gravitazionale. Modelli a quark. Soluzioni solitoniche, vortici, monopoli,
istantoni. Conoscenza dell’apparato formale (teorie di gauge, rottura
spontanea della simmetria, teoria dei campi quantistici, teoria dei
gruppi, grafici di Feynman) e della fenomenologia delle particelle
elementari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche
risolvere problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli
argomenti appresi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
Laurea triennale in Fisica
Contenuto del corso
QED, Teoria delle interazioni deboli, Modello standard delle particelle
elementari, modelli a quark, cromodinamica quantistica, interazione
gravitazionale (cenni).
Testi di riferimento
Leite Lopez, Gauge field theories: an introduction, Pergamon Press,
Oxford 1981
H.Umezawa and G. Vitiello, Quantum mechanics, Bibliopolis, Napoli 1985
I.J.R. Aitchison and A. J. G.Hey, Gauge theories in particle physics: a
practical introduction, Adam Hilger, Philadelphia 1989
S.S. Schweber, An Introduction to relativistic QFT, Harper&Row, N.Y.
1961
F.E. Close, An introduction to quarks and partons, Academic Press, N.Y.
1979
B.Povh, K.Rith, C.Scholz, F.Zetsche, Particelle e Nuclei, Bollati
Boringhieri, Torino 1998
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 32
Esercitazioni/Laboratorio: 24
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame orale, seminari su tesine
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008
TRANSIZIONI DI FASE E FENOMENI CRITICI
Corso di studi
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Titolo dell’insegnamento
TRANSIZIONI DI FASE E FENOMENI CRITICI
Settore scientifico disciplinare
FIS/02
Codifica dell’Ateneo
Tipologia dell’attività formativa di
riferimento: (es: disciplina
caratterizzante)
SEDE
Integrato (sì/no)
NO
Anno di corso
II
Semestre
I
Numero di crediti
3
Nome, qualifica e curriculum
scientifico del docente
Prof.ssa Ileana Rabuffo Professore Associato FIS/03. Attività
scientifica nell’ambito delle transizioni di fase classiche e quantistiche.
N.60 pubblicazioni su rivista internazionale. Attività didattica a partire
dal’aa 1981/82 .
Obiettivi formativi: risultati
d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori
di Dublino)
Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e
competenze da acquisire (descrittori di Dublino):
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and
understanding):
Comprensione della fisica di base relativa alle transizioni di fase ed ai
fenomeni critici. Importanza dei modelli in meccanica statistica e
capacità di calcolo usando la teoria di campo medio e, in alcuni casi,
trattamenti esatti. Conoscenza delle basi della teoria di Landau,
conoscenza e significato del parametro d’ordine con connessioni alle
teorie microscopiche. Ruolo del concetto di universalità e scaling nel
contesto dei fenomeni critici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying
knowledge and understanding):
Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche
risolvere problemi.
Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli
argomenti appresi.
Autonomia di giudizio (making judgements):
Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile
tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze
capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico
indicato dal docente.
Prerequisiti
meccanica statistica e termodinamica generalizzata
Contenuto del corso
Termodinamica delle transizioni di fase in fluidi e magneti.
Classificazione delle transizioni di fase ( Erhenfest, termodinamica
moderna, Landau).
Punto di vista della Meccanica Statistica per la descrizione di una
transizione di fase : Teoremi di Yang e Lee.
Caratteristiche di un sistema al punto critico, invarianza di scala e leggi a
potenza.
Esperimenti di scattering e correlazione tra le fluttuazioni. Fluttuazioni
critiche. Indici critici,universalità, disuguaglianze tra esponenti critici.
Teorie di campo medio.Transizioni di fase viste come un problema di
rottura di simmetria.Teoria di Landau. La condensazione di Bose come
esempio di rottura di simmetria.
Testi di riferimento
E. Stanley “Critical phenomena”
Metodi didattici (lezioni, a distanza,
esercitazioni, laboratorio)
Lezioni frontali: 24 ore
Esercitazioni/Laboratorio:
Modalità di frequenza
Obbligatoria, in presenza.
Metodi di valutazione
esame finale (orale).
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede (aula, indirizzo, …)
Via S. Allende, Baronissi (Salerno)
Orario
DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008