CORSi DI LAUREA IN FISICA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA GENERALE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI PER l’A.A. 2008/2009 HA INIZIO IL 6 OTTOBRE 2008 E TERMINA IL 5 GIUGNO 2009. L’anno accademico 2008/2009 è stato suddiviso in due periodi: 1° periodo 6 Ottobre 2008 – 23 Gennaio 2008 2° periodo 2 Marzo 2007 – 5 Giugno 2008 Durante questi periodi si terranno i corsi organizzati in moduli costituiti da un numero variabile di CFU. Ogni CFU corrisponde a 8 ore di lezioni frontali a carattere teorico oppure a 12 ore di esercitazioni o di attività pratiche e di Laboratorio. I periodi sono intervallati da circa un mese di pausa per consentire allo studente di sostenere le prove di esame. La valutazione dei moduli per gli studenti post-riforma (Nuovo Ordinamento) avviene solo nei periodi di intervallo dalle lezioni. Gli studenti pre-riforma (Vecchio Ordinamento) possono sostenere gli esami in qualsiasi periodo dell’anno. In ogni periodo sono previste due prove di valutazione per i moduli svolti nel periodo immediatamente precedente. Nei mesi di luglio e settembre si svolgono le prove di recupero per tutti i moduli di insegnamento. Il Consiglio di Area Didattica può deliberare che vengano fissati appelli al di fuori della programmazione precedente per motivate esigenze. In particolare, l’Area Didattica ha deliberato di fissare, per i soli studenti fuori corso, i seguenti periodi di appelli straordinari: • 5-20 novembre • 5-20 dicembre • 1-30 aprile DISPOSIZIONI SUGLI OBBLIGHI DI FREQUENZA Per ciascun modulo l’attestato di frequenza verrà conseguito dagli studenti che avranno frequentato almeno il 75% delle ore relative al modulo stesso. Il responsabile del corso effettua gli accertamenti ed ammette lo studente a sostenere l’esame. Se lo studente non ottiene l’attestazione di frequenza ad uno o più corsi, ha l’obbligo di frequentare i corsi nei quali non ha ottenuto l’attestato di frequenza nell’anno successivo. Lo studente può tuttavia far presenti le proprie ragioni al Consiglio di Corso di Area. Per le attività di tirocinio è richiesto l’obbligo della frequenza che è certificata dal Tutore. TUTORATO 1. L'attività del tutorato è volta a fornire agli studenti la possibilità di recepire suggerimenti e consigli per una buona organizzazione della vita universitaria, per conoscere gli obiettivi formativi, le competenze di base necessarie e i metodi di studio per ciascun insegnamento. Inoltre, e’ volta ad assisterli nella elaborazione del piano di studio e nella scelta della tesi di laurea più idonea per valorizzarne le competenze, le attitudini e gli interessi. 2. Il tutorato è indirizzato a tutti gli studenti. Essi potranno contattare il loro tutore ogni volta che lo riterranno opportuno e troveranno in lui un punto di riferimento. 3. L'assegnazione del tutore viene effettuata in seguito all’iscrizione e comunicata personalmente ad ogni studente. 4. Professori e ricercatori svolgono il compito di tutori per guidare il processo di formazione culturale degli studenti, evitando tuttavia una specifica assistenza didattica che rimane compito dei docenti dei corsi istituzionali. Tutto quanto riguarda il diritto allo studio e partecipazione alle attività universitarie culturali e sportive viene gestito dagli organi già previsti per queste funzioni. 5. Il tutore ha l’obbligo di: • controfirmare la richiesta relativa all’attività di tirocinio che conclude gli studi di I livello; • concordare variazioni di piano di studio. L’area didattica in Fisica non prenderà in considerazione attività di tirocinio e/o variazioni di piano di studio che non siano state concordate col proprio tutore. CORSi DI LAUREA IN FISICA: LAUREA DI I LIVELLO Denominazione, indirizzo e sito web Classe Titolo rilasciato Parere delle parti sociali Ammissione: prerequisiti consigliati/obbligatori, prove di ammissione e/o di orientamento Laurea in Fisica (durata triennale, 180 CFU) via S. Allende, 84081 Baronissi (Salerno) http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html 25 Laurea in Fisica di I livello Le organizzazioni rappresentative a livello locale del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 26/04/2001 Possono immatricolarsi alla laurea di primo livello in Fisica coloro che siano in possesso del titolo di diploma di Scuola secondaria di II livello. I prerequisiti richiesti per l’iscrizione alla Laurea in Fisica sono gli stessi che vengono richiesti per l’iscrizione a qualsiasi Laurea della Facoltà di Scienze, e precisamente: - buone capacità di comprensione di un testo; buone capacità logiche; conoscenza di elementi di matematica elementare (trigonometria, equazioni e disequazioni di I e II grado, geometria e metodi algebrici elementari). La Facoltà organizza nel mese di settembre un test d’accesso non selettivo, ma obbligatorio. I test vertono sulle capacità indicate nel punto sui prerequisiti. Essi comprendono poi, ma in misura molto limitata, alcuni test su concetti elementari di Fisica, Chimica e Informatica. Il test di accesso citato precedentemente mira a verificare che lo studente possegga i prerequisiti prima elencati. E’ molto utile consultare, collegandosi al sito della Facoltà di Scienze (http://www.scienzemfn.unisa.it), i test assegnati lo scorso anno. Inoltre, è attualmente attiva la piattaforma Archimede sul sito http://delta 4.dmi.unisa.it/archimede Collegandosi a tale piattaforma, e seguendo la procedura di iscrizione, lo studente può accedere a servizi che comprendono: l’illustrazione degli argomenti richiesti per soddisfare i prerequisiti di iscrizione, problemi risolti e problemi da risolvere relativi a tali argomenti, l’assistenza interattiva di tutor. Sulla piattaforma sono stati inoltre inseriti i test dati negli scorsi anni. Obiettivi formativi (generici e specifici) e professionali: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Organizzazione (Presidente, Consiglio, docenti di riferimento) Obiettivi formativi: possedere una buona conoscenza di base dei diversi settori della fisica classica e moderna; avere familiarità con il metodo scientifico di indagine e, in particolare, con la costruzione di modelli e la loro verifica; possedere competenze operative e di laboratorio; saper comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed informatici adeguati; essere capaci di operare professionalmente in ambiti definiti di applicazione, quali il supporto scientifico alle attività industriali, mediche, sanitarie e concernenti l’ambiente, il risparmio energetico ed i beni culturali, nonché le varie attività rivolte alla diffusione della cultura scientifica; essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma orale e scritta, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; essere in possesso di adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione; essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. Risultati di apprendimento previsti e competenze da acquisire (indicatori di Dublino): Lo studente deve acquisire • conoscenza e capacità di comprensione • conoscenza e capacità di comprensione applicate • autonomia di giudizio • abilità comunicative • capacità di apprendere. Gli organi dell’Area Didattica di Fisica sono il Presidente dell’area Didattica e il Consiglio dell’Area Didattica. I docenti di riferimento per l’inserimento nella Banca OFF sono: - Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’area Didattica) - Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico) - Dott. ssa Roberta Citro Le principali informazioni sugli aspetti didattici possono essere reperiti dagli studenti sul sito: http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html. I recapiti del Presidente di Area Didattica e del Coordinatore didattico sono: * Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’Area Didattica): Tel. 089 965286, e-mail [email protected] * Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico): Tel. 089 965313, e-mail [email protected] Accesso a studi ulteriori Profili e sbocchi professionali La Laurea di primo livello in Fisica dà accesso alla Laurea Magistrale in Fisica (Laurea di secondo livello). L’accesso alla Laurea Magistrale in Fisica di Salerno è previsto senza debiti formativi se lo studente ha seguito a Salerno il curriculum “Scienze Fisiche” (vedi dopo la descrizione dei curricula). Per gli studenti che hanno seguito a Salerno il curriculum “Fisica per l’Innovazione Tecnologica nell’Ambiente, nella Sanità e nei Processi Produttivi” l’accesso alla Laurea Magistrale è previsto previa l’assegnazione di una limitata quantità di debiti formativi, soddisfatti tramite colloqui integrativi, ma anche con l’assegnazione di una limitata quantità di crediti formativi; la determinazione dei debiti e dei crediti formativi è competenza del Consiglio di Area Didattica di Fisica di Salerno. La Laurea di primo livello in Fisica può dare accesso anche ad altre Lauree Magistrali dell’Univerità di Salerno o di altre Università; in questo caso, l’assegnazione di debiti e crediti formativi è competenza dei Consigli di Area Didattica, o di Corso di Laurea, corrispondenti alla Laurea Magistrale prescelta. La Laurea di primo livello in Fisica dà anche accesso a Master di I livello, organizzati a Salerno o in altre sedi, che richiedano esplicitamente tale tipologia di Laurea. Curriculum “SCIENZE F I S I C HE ” Supporto scientifico in attività industriali, nonchè in tutte le attività rivolte alla diffusione della cultura scientifica. In particolare questo corso di studi può sfociare nell’insegnamento oppure nella ricerca (se prolungato al secondo livello). Curriculum “FISICA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA SANITÀ E NEI PROCESSI PRODUTTIVI” Gli studenti iscritti a questo curriculum possono scegliere percorsi didattici per la formazione di: ¾ esperto per il controllo delle vibrazioni meccaniche e per i servizi nazionali di controllo del territorio; ¾ esperto di apparecchiature e strumenti complessi nelle strutture sanitarie pubbliche e private con capacità di elaborazione ed acquisizione di segnali e immagini; ¾ esperto nell’elaborazione statistica dei dati relativi a problematiche ambientali; ¾ esperto di rilievi dosimetrici e più in generale di problemi di sicurezza nel capo delle radiazioni ionizzanti; ¾ esperto di progettazione e caratterizzazione di dispositivi a stato solido. Inoltre i laureati di questo curriculum saranno in possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti dalla legge n. 46/90 per la nomina a responsabile tecnico delle imprese che svolgono attività di installazione nell'ambito di edifici civili degli impianti: elettronici, di riscaldamento, idrosanitari, a gas, di sollevamento, antincendio elettrici relativi sia ad edifici civili sia industriali. Quantificazione della domanda, a livello nazionale e locale Previsione dell’utenza sostenibile Efficacia del curriculum (misurato in % di laureati che trovano posto di lavoro come tali a 12 mesi dalla laurea), incidenza degli abbandoni, tempi medi di conseguimento del titolo Quantificazione della domanda: Lo studio condotto da Almalaurea nel 2005 sulla condizione occupazionale e formativa dei laureati in Fisica, piuttosto che problematiche legate all'ingresso nel mondo del lavoro, evidenzia come la produzione di laureati in Fisica sia in ritardo rispetto alle esigenze del mondo del lavoro. I dati occupazionali, infatti, evidenziano un tasso di occupazione dell'80% ad 1 anno dalla laurea*; dell'86,4% a tre anni e del 92,8% a cinque anni. *E' evidente che nell'indagine hanno un peso notevole i laureati immatricolati con il vecchio ordinamento. 75 Efficacia del curriculum - laureati di primo livello ad un anno dalla laurea: - Proseguono nella specialistica: 78,4% - Occupati ed iscritti alla specialistica: 16% - Occupati: 3,2% - Disoccupati involontari: 1,6% - Disoccupati volontari: 0,8% (fonte: indagine Almalaurea 2007 per classe 25) Tasso di abbandono : 23% (laurea di primo livello)* *calcolato sugli immatricolati nell'A.A. 2006-2007 Tempi medi di conseguimento del titolo (laurea di primo livello*): laureati nel 2006: 4 anni laureati nel 2005: 4 anni laureati nel 2004: 4,3 anni (fonte ufficio di statistica MUR) media 2004-2005-2006: 4,1 anni Articolazione in curricula Nell’a.a 2007-2008 è stato disegnato un nuovo ciclo di Laurea in Fisica di primo livello. Per questo ciclo sono previsti due curricula (con lo stesso nome di quelli del ciclo precedente, ma con struttura diversa): Curriculum SCIENZE FISICHE Curriculum FISICA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA SANITÀ E NEI PROCESSI PRODUTTIVI Nell’ A.A. 2007-08 è stato attivato il primo anno del nuovo ciclo, che è comune ai due curricula. Nell’A.A. 2008/2009 vengono attivati il primo e il secondo anno del nuovo ciclo per ciascuno dei due curricula. IMPORTANTE: gli studenti che si iscrivono al secondo anno nel 2008/2009 (cioè, quelli immatricolati nel 2007/2008) dovranno scegliere al momento dell’iscrizione il curriculum da seguire tra i due previsti. Obiettivi dei curricula: - Elenco degli insegnamenti di base e caratterizzanti, con la eventuale articolazione in moduli, e dei relativi crediti Il curriculum Scienze Fisiche è concepito per quegli studenti che intendano continuare gli studi nel biennio della Laurea Specialistica. Esso, quindi, fornisce gli strumenti tecnici, concettuali e metodologici della tradizionale formazione del Fisico, strumenti indispensabili ad affrontare la successiva formazione specialistica nei vari settori avanzati della Fisica moderna e contemporanea. Detto questo, è da puntualizzare che, se durante il corso degli studi lo studente decidesse di non voler più continuare al livello superiore, la formazione fornita in questo curriculum gli avrebbe fornito comunque validi strumenti per un inserimento nel mondo del lavoro. - Il curriculum Fisica per l’Innovazione Tecnologica nell’Ambiente, nella Sanità e nei Processi Produttivi è inteso a fornire agli studenti che intendessero conseguire la sola Laurea Triennale gli strumenti più idonei alle richieste del mercato del lavoro, pur mantenendo, nei loro aspetti essenziali, gli elementi metodologici generali tipici della formazione del Fisico. Il Curriculum manterrà quindi in comune con quello di Scienze Fisiche i corsi del primo anno ed alcuni corsi formativi (come le Fisiche Classiche e i Laboratori del II anno), ma si differenzierà per un congruo numero di crediti nei corsi del II anno e, in misura maggiore, nei corsi del III anno che avranno caratteristiche più operative ed un maggior numero di laboratori. Vedi tabella nel seguito Eventuale propedeuticità e regole di passaggio agli anni successivi Sono stabilite le seguenti propedeuticità: - Fisica Classica I è propedeutica a Complementi di Fisica I; - Fisica Classica e Complementi di Fisica I sono propedeutici a Fisica Classica II - Fisica Classica II è propedeutica a Complementi di Fisica II (solo per il curriculum Scienze Fisiche) - Analisi Matematica I è propedeutica a Analisi Matematica II, III e IV; Analisi Matematica II è propedeutica a Analisi Matematica III e IV; Analisi Matematica III è propedeutica a Analisi Matematica IV - Geometria I è propedeutica a Geometria II - Laboratorio di Fisica I è propedeutico a Laboratorio di Fisica II, III e IV; Laboratorio di Fisica II è propedeutico a Laboratorio di Fisica III e IV; Laboratorio di Fisica III è propedeutico a Laboratorio di Fisica IV - i corsi di Fisica Classica I, Complementi di Fisica I, Fisica Classica II, Complementi di Fisica Classica II (solo per il curriculum Scienze Fisiche), Analisi Matematica I, II, III e IV (Analisi Matematica IV solo per il curriculum Scienze Fisiche), Geometria I e II sono propedeutici a tutti gli esami del III anno - Laboratorio di Fisica I, II, III, IV sono propedeutici agli esami di Laboratorio del III anno - Fisica Quantistica I è propedeutica a Fisica Quantistica II Altre attività formative o professionali che consentono l’acquisizione di crediti Prova finale, se prevista Gli studenti possono acquisire crediti formativi nella Tipologia f (fino ad un massimo di 9 CFU) svolgendo attività di Tirocinio (per cui è prescritto un minimo di 3 CFU), oppure superando esami associati a corsi attivati all’interno dell’intera Università di Salerno, che siano aggiuntivi rispetto alle altre tipologie; in quest’ultimo caso, gli esami dovranno esssere indicati come superati senza voto, e non entreranno quindi nel computo della media di base ai fini del voto di Laurea. Nel caso la Facoltà di Scienze MM FF NN organizzi corsi di Inglese per i suoi studenti, si possono riconoscere i seguenti crediti: - il superamento del corso di Inglese di Facoltà di I livello potrà essere riconosciuto in sostituzione dell’esame di Lingua Inglese - in corrispondenza del superamento di corsi di Inglese di Facoltà di livello superiore al primo potranno essere riconosciuti fino a 3 CFU di Tipologia f Possono inoltre essere riconosciuti agli studenti crediti formativi nella Tipologia f (fino ad un massimo di 3 CFU) per abilità linguistiche o informatiche dietro la presentazione di attestati di Istituti, anche privati, autorizzati. Nota importante: Ai fini del riconoscimento di crediti del tipo descritto, esclusi i crediti per tirocinio (per i quali si veda la voce specifica), ed i crediti dovuti al superamento di esami associati a corsi (non di Inglese) attivati all’interno dell’intera Università di Salerno, che siano aggiuntivi rispetto alle altre tipologie, lo studente dovrà presentare al Presidente di Area Didattica specifica domanda in carta semplice (allegando copie degli attestati necessari), domanda che sarà sottoposta per approvazione al Consiglio di Area Didattica. Per conseguire la Laurea di primo livello in Fisica lo studente deve sostenere una prova finale che ammonta a 6 CFU. Obiettivo di tale prova è di verificare la capacità del laureando di esporre e discutere un argomento di carattere fisico, oralmente e per scritto, con chiarezza e padronanza. La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una esposizione orale davanti ad una commissione di laurea. Per l’ammissione alla prova finale lo studente deve aver conseguito i 174 crediti formativi corrispondenti alle varie tipologie. I crediti formativi acquisiti devono essere valutati in trentesimi con eccezione di 9 CFU, tipologia f, che sono acquisiti senza valutazione. La valutazione finale per il conseguimento della laurea viene fatta in frazioni di 110. Il voto finale di Laurea viene determinato sommando al voto di base risultante dagli esami sostenuti altri punti, fino ad un massimo di 10, così determinati: - fino ad un massimo di 4 punti per il valore dell’elaborato di tesi e la qualità dell’esposizione; - 2 punti assegnati esclusivamente agli studenti che alla Laurea risultino iscritti non oltre il quarto anno; - fino a 4 punti assegnati in base al curriculum di studi (in particolare, valutando le eventuali lodi ottenute, la qualità e congruenza dei corsi selezionati per Autonoma Scelta, le modalità di assegnazione dei crediti in Tipologia f). Esami e modalità di valutazione Un esame può corrispondere ad un singolo modulo o a più moduli raggruppati; questo è specificato nella programmazione completa del corso di Laurea (Manifesto degli studi). Gli esami prevedono prove tradizionali. Per gli esami che non comportano attività di Laboratorio sono previste prova scritta (per alcuni) e prova orale. Per gli esami associati a corsi di Laboratorio sono previste una prova pratica ed una prova orale. Gli studenti del corso di Laurea devono svolgere da un minimo di 3 CFU ad un massimo di 9 CFU di attività di Tirocinio (che rientra tra le attività di Tipologia f) durante il III anno di Laurea. Per la parte burocratica lo studente deve rivolgersi all’Ufficio Stage della Facoltà di Scienze MM FF NN. Il Tirocinio può essere caratterizzato come interno o esterno. - Tirocinio interno: il tirocinio interno viene svolto presso le strutture dell’Università di Salerno, sotto la supervisione di un docente dell’Area Didattica. - Tirocinio esterno: il tirocinio esterno ha come finalità quella di procurare un primo contatto tra lo studente che si avvicina al conseguimento della Laurea di Primo livello ed il mondo del lavoro. Il tirocinio esterno può essere svolto, in base ad una convenzione, presso Enti Pubblici, o Enti privati, o Persone Giuridiche private. Eventuale tirocinio Nome del responsabile dei servizi agli studenti (mobilità, diritto allo studio, ecc.) se esistente Elenco degli Insegnamenti di Base e Caratterizzanti Insegnamento (Modulo) Fisica Classica I Laboratorio di Fisica I Analisi Matematica I Geometria I Analisi Matematica II Geometria II Laboratorio di Informatica Laboratorio di Fisica II Fisica Classica II Meccanica Analitica Laboratorio di Chimica Tecniche di Simulazione Numerica Introduzione alla Fisica Terrestre Meccanica Statistica Fisica Quantistica I Fisica della Materia Fisica Nucleare Fisica Quantistica II Laboratorio di Elettronica I Laboratorio di Fisica della Materia Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare I Fisica Moderna 1 Fisica Moderna 2 Laboratorio di acquisizione dati II Dispositivi Elettronici a Semiconduttore CFU 12 6 6 6 4 5 6 3 12 8 6 6 6 3 6 6 3 3 3 3 3 6 6 3 3 3 Laboratorio di Elettronica Digitale II PROGRAMMAZIONE COMPLETA DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA A.A. 2008/2009 1 CFU di Teoria = 8 ore , 1 CFU di Esercitazioni o Laboratorio = 12 ore CURRICULUM SCIENZE FISICHE I ANNO I semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) 3 (24) CFU CFU Lab/ Es. (ore) 2 (24) 5 Fisica Classica I FIS/01 Laboratorio di Fisica I FIS/01 Attività Formative Copertura Docente caratterizz. car. did. 2 (16) 4 (48) 6 caratterizz. car. did. Analisi Mat. I Geometria I MAT/05 4 (32) MAT/03 4 (32) 2 (24) 6 2 (24) 6 base base Suppl. car. did Chimica CHIM/0 6 (48) 3 6 affine-int. car. did. Pace (3) + M.T. Mercaldo (2) Costabile (6) Sparano (4) + Pugliese (2) Proto II semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) Fisica Classica I FIS/01 5(40) Analisi Mat. II MAT/05 4 (32) Geometria II MAT/03 Complementi di Fisica FIS/01 Classica I Laboratorio di INF/01 Informatica Laboratorio di Fisica FIS/01 II CFU CFU Lab/ Es. (ore) 2 (24) 7 1 (12) 5 Attività Formative Copertura Docente caratterizz. car. did. car. did. Pace (5)+ M.T. Mercaldo (2) Cavaliere car. did car. did. Miranda A. Romano 4 (32) 3 (24) 1 (12) 5 3 base (4) + affin.-int. (1) base sede 2 (16) 4 (48) 6 base car. did. La Torre 2 (16) 4 (48) 6 caratterizz. 3+sede 3 car. did. Costabile (6) Nota: a) Laboratorio di Fisica I e Laboratorio di Fisica II vengono registrati in un unico esame b) Fisica Classica I e Complementi di Fisica Classica I vengono registrati in un unico esame c) Analisi Mat. I e Analisi Mat. II vengono registrati in un unico esame d) Geometria I e Geometria II fanno vengono registrati in un unico esame II ANNO I semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) Fisica Classica II FIS/01 4 (32) CFU Lab/ Es. (ore) 2 (24) CFU Attività Formative Copertura Docente 6 caratterizz. car. did. sede affin.-int. Sede car. did. Suppl. car. did. Laboratorio di Fisica III FIS/01 1 (8) 5 (60) 6 Analisi Mat. III MAT/05 4 (32) 2 (24) 6 Fisica Computazionale FIS/03 1+1 (16) 2+2 (64) 6 (parti A e B) Corsi Scelta ad Autonoma Fusco (4)+ Blasone (2) Nigro Noce 6 II semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) CFU Attività Formative Copertura Docente 4 (32) CFU Lab/ Es. (ore) 2 (24) Fisica Classica II FIS/01 6 caratterizz. car. did. MAT/05 4 (32) 1 (12) 5 affin.-int. 3 sede Fusco (4)+ Blasone (2) car. did. Canale (2) (2)+ + Suppl. (3) Suppl. (3) car. did. Vilasi Analisi Mat. IV Complementi di Fisica FIS/01 Classica II Meccanica Analitica FIS/02 3 (24) 6 (48) 2 (24) 8 caratterizz. car. did. A. Romano Laboratorio di Fisica IV FIS/01 1 (8) 5 (60) 6 sede car. did. Pagano Inglese 3 Nota 1: a) Laboratorio di Fisica III e Laboratorio di Fisica IV vengono registrati in un unico esame b) Fisica Classica II e Complementi di Fisica Classica II vengono registrati in un unico esame c) Analisi Mat. III e Analisi Mat. IV vengono registrati in un unico esame Nota 2: negli esami ad Autonoma Scelta lo studente può inserire un qualsiasi corso attivato in qualsiasi Facoltà dell’Università di Salerno. Tuttavia, per fornire un servizio agli studenti di Fisica, e permettergli di perfezionare la loro preparazione professionale, il Corso di Laurea offre esami di tipo fisico che possono essere inseriti come Autonoma Scelta. Per il secondo anno tali esami sono illustrati nella Tabella A qui sotto. Tabella A: Offerta possibili Corsi ad Autonoma Scelta II anno Modulo Settore CFU CFU Teor. Lab/ (ore) Es. (ore) Astronomia Generale FIS/05 6 (48) Introduzione alla GEO/10 6 (48) Fisica Terrestre CFU Attività Formative Copertura 6 sede sede sede car. did. Scarpetta Mutuato dal Crescentini curriculum “Fisica per l’Innovazione” supplenza sede car. did. Sede Mutuato dal Bobba curriculum “Fisica per l’Innovazione” Mutuato dal Polichetti curriculum “Fisica per l’Innovazione” Supplenza esterna (3 CFU) + Suppl. est. grat. (3 CFU) Bozza mutuato dal curriculum “Fisica per l’Innovazione” 6 Laboratorio di chimica CHIM/0 3 Meccanica dei mezzi FIS/02 6 (48) continui Laboratorio di FIS/01 1+1 elettronica (16) digitale (parti A e B) Laboratorio di FIS/01 magnetismo Modelli e Metodi matematici: reti neurali FIS/02 6 (48) Tecniche di FIS/01 simulazione numerica 4 (32) 6 (72) Docente 6 Zannetti 6 2+2 (48) 6 3 (36) sede 6 6 sede sede 2 (24) III anno (da attivare nell’A.A. 2009/10) I semestre Modulo Settore Fisica FIS/02 Quantistica I Metodi FIS/02 Matematici della Fisica Laboratorio di FIS/01 Elettronica Corsi ad Autonoma Scelta Corso a scelta * Tipologia f CFU Teor. (ore) 3 (24) CFU Lab/Es. (ore) 2 (24) 5 caratterizz. 4 (32) 2 (24) 6 sede 5 (60) 6 sede * Da scegliere in un’opportuna rosa CFU Attività Formative Copertura 3 3 3 sede Docente II semestre Modulo Settore CFU Lab/Es. (ore) FIS/04 CFU Teor. (ore) 6 (48) Fisica Nucleare Fisica Quantistica II Fisica della Materia Laboratorio di Elettronica Tipologia f Prova Finale FIS/02 4 (32) 1 (12) FIS/03 4 (32) FIS/01 CFU Attività Formative 6 5 caratterizz. (3) + sede (3) caratterizz. 2 (24) 6 caratterizz. 4 (48) 3 sede Copertura Docente 6 6 CURRICULUM FISICA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA SANITA’ E NEI PROCESSI PRODUTTIVI I anno (comune con il Curriculum Scienze Fisiche) I semestre 3 (24) CFU CFU Lab/ Es. (ore) 2 (24) 5 caratterizz. car. did. 2 (16) 4 (48) 6 caratterizz. car. did. Analisi Mat. I Geometria I MAT/05 4 (32) MAT/03 4 (32) 2 (24) 6 2 (24) 6 base base Suppl. car. did Chimica CHIM/0 6 (48) 3 6 affine-int. car. did. Modulo Settore CFU Teor. (ore) Fisica Classica I FIS/01 Laboratorio di Fisica I FIS/01 Attività Formative Copertura Docente Pace (3) + M.T. Mercaldo (2) Costabile (6) Sparano (4) + Pugliese (2) Proto II semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) Fisica Classica I FIS/01 5(40) Analisi Mat. II MAT/05 4 (32) CFU CFU Lab/ Es. (ore) 2 (24) 7 1 (12) 5 Attività Formative Copertura Docente caratterizz. car. did. base (4) + affin.-int. (1) car. did. Pace (5)+ M.T. Mercaldo (2) Cavaliere Geometria II MAT/03 Complementi di Fisica FIS/01 Classica I Laboratorio di INF/01 Informatica Laboratorio di Fisica FIS/01 II 4 (32) 3 (24) 1 (12) 5 3 base sede car. did car. did. Miranda A. Romano 2 (16) 4 (48) 6 base car. did. La Torre 2 (16) 4 (48) 6 caratterizz. 3+sede 3 car. did. Costabile (6) Nota: a) Laboratorio di Fisica I e Laboratorio di Fisica II vengono registrati in un unico esame b) Fisica Classica I e Complementi di Fisica Classica I vengono registrati in un unico esame c) Analisi Mat. I e Analisi Mat. II fanno vengono registrati in un unico esame d) Geometria I e Geometria II fanno vengono registrati in un unico esame II anno I semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) CFU Lab/Es. (ore) Fisica Classica II FIS/01 4 (32) 2 (24) CFU Attività Formative Copertura caratterizz. car. did. (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) car. did. (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) supplenza (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) car. did. (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) 6 Laboratorio di Fisica III FIS/01 1 (8) 5 (60) Analisi Matematica III MAT/05 4 (32) 2 (24) Fisica Computazionale MAT/08 2 (24) 4 (48) sede 6 affine-int. 6 sede 6 Corsi ad Autonoma Scelta Docente 6 II semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) CFU CFU Lab/Es. (ore) Attività Formative Copertura caratterizz. car. did. (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) car. did. (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) 3 car. did. (A) + 3 car. did. agg. (B) supplenza Fisica Classica II FIS/01 4 (32) 2 (24) Laboratorio di Fisica IV FIS/01 1 (8) 4 (48) 6 sede 6 Laboratorio di FIS/01 elettronica digitale (parti A e B) Laboratorio di CHIM/0 Chimica 3 oppure oppure Meccanica dei GEO/10 mezzi continui Tecniche di FIS/01 1+1 (16) 2+2 (48) sede 6 6 (72) sede oppure 6 (48) 3 (24) 6 3 (36) 6 caratter. Docente Bobba oppure oppure car. did. car. did. Zannetti Bozza Simulazione numerica oppure Introduzione alla Fisica Terrestre oppure oppure GEO/10 oppure oppure car. did. Crescentini 6 (48) Nota 1: Laboratorio di Fisica III e Laboratorio di Fisica IV vengono registrati in un unico esame Nota 2: negli esami ad Autonoma Scelta lo studente può inserire un qualsiasi corso attivato in qualsiasi Facoltà dell’Università di Salerno. Tuttavia, per fornire un servizio agli studenti di Fisica, e permettergli di perfezionare la loro preparazione professionale, il Corso di Laurea offre esami di tipo fisico che possono essere inseriti come Autonoma Scelta. Per il secondo anno tali esami sono illustrati nella Tabella B qui sotto. Tabella B: Offerta possibili Corsi ad Autonoma Scelta II anno Modulo Settore CFU CFU CFU Teor. Lab/Es (ore) (ore) 3 (36) Laboratorio di FIS/01 magnetismo (se non già scelto come esame curriculare) 6 CHIM/03 6 (72) Laboratorio di chimica (se non già scelto come esame curriculare) 6 Meccanica dei GEO/10 6 (48) mezzi continui (se non già scelto come esame curriculare) 6 FIS/01 4 (32) 2 (24) Tecniche di simulazione numerica (se non già scelto come esame curriculare) 6 GEO/10 6 (48) Introduzione alla Fisica Terrestre (se non già scelto come esame curriculare) 6 Modelli e Metodi FIS/02 6 (48) matematici: reti neurali 3 FIS/01 6(48) Fisica e applicazioni per le tecnologie informatiche Attività Formative Copertura sede mutuato dal curriculum “Fis. Inn. Tecn” sede mutuato dal curriculum “Fis. Inn. Tecn” sede mutuato dal curriculum “Fis. Inn. Tecn” sede mutuato dal curriculum “Fis. Inn. Tecn” sede mutuato dal curriculum “Fis. Inn. Tecn” sede Mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche” sede car. did. agg. Docente Costabile III anno (da attivare nell’A.A. 2009-2010) I semestre Modulo Settore CFU Teor. (ore) FIS/02 4 (32) CFU Lab/Es (ore) 2 (16) FIS/01 5 (60) 5 Metodi Matematici della FIS/02 Fisica Laboratorio di FIS/02 acquisizione dati Corsi ad autonoma scelta 4 (32) 2 (24) 6 6 (72) 5 Fisica Moderna 1 (parti A e B) Laboratorio di Elettronica CFU Attività Formative 6 caratterizz. Copertura Docente car. did. caratterizz. (3) + mutuato sede (6) affine-int. (3) + mutuato sede (3) caratterizz. car. did. 6 II semestre Modulo Settore Fisica Moderna 2 CFU Teor. (ore) FIS/02 4 (32) CFU Lab/Es (ore) 2 (16) CFU Attività Formative Laboratorio di Elettronica FIS/01 4 (48) 4 Laboratorio di Fisica FIS/03 Moderna (oppure Introduzione alla Sismologia) Corsi tipologia f Prova finale 6 (72) 6 6 caratterizz. Copertura Docente car. did. caratterizz. (3) + mutuato sede (6) caratterizz. 9 6 OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2007/08 CURRICULUM SCIENZE FISICHE III anno I semestre Modulo Metodi Matematici Fisica Meccanica Statistica Fisica Quantistica I Settore CFU Teor. (ore) della MAT/07 4 (32) CFU CFU Lab/Es. (ore) 2 (24) 6 FIS/02 FIS/02 3 (24) 4 (32) 2 (24) 3 6 Laboratorio di Elettronica I FIS/01 Corsi tipologia f Laboratorio di Fisica della FIS/03 Materia 3 (24) 3 (36) 6 3 3 1 (8) 2 (24) Attività Formative Copertura Docente affi.-int. (3) + sede (3) caratterizz. caratterizz. car. did. Illuminati car. did. car. did. Citro Vitiello sede car. did. Attanasio sede car. did. Maritato II semestre Fisica della Materia FIS/03 4 (32) 2 (24) 6 caratterizz. car. did. Noce Fisica Nucleare FIS/04 6 (48) 6 car. did. Grella Fisica Quantistica II FIS/02 2 (16) 1 (12) 3 caratterizz. (3) +sede (3) caratterizz. car. did. Busiello 3 (36) 2 (24) 3 3 sede sede car. did. car. did. Attanasio Bozza Laboratorio di Elettronica I FIS/01 Laboratorio FIS/04 di Fisica Nucleare e Subnucleare I Corsi tipologia f Prova finale 1 (8) 6 6 CURRICULUM FISICA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL’AMBIENTE, NELLA SANITA’ E NEI PROCESSI PRODUTTIVI III anno I semestre Modulo Metodi Matematici della Fisica Settore CFU Teor. (ore) MAT/07 4 (32) CFU Lab/Es (ore) 2 (24) CFU Attività Formative Laboratorio di Elettronica I FIS/01 3 (24) 3 (36) 6 Laboratorio di Fisica della Materia FIS/03 1 (8) 2 (24) 3 Laboratorio di acquisizione dati II Lab. Magnetismo FIS/02 3 (36) 3 affine-int. (3) + car. did. (mutuato sede (3) dal curriculum “Scienze Fisiche”) caratterizz. (3) + car. did. (mutuato sede (3) dal curriculum “Scienze Fisiche”) caratterizz. car. did. (mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche”) caratterizz. car. did. Carapella FIS/03 3 (36) 3 sede oppure Tecniche Fisiche per la Diagnostica Biomedica Dispositivi elett. a semiconduttore Corsi tipologia f 6 Copertura oppure oppure FIS/07 FIS/02 1 (8) car. did. 3 (36) 2 (24) 3 3 3 II semestre caratterizz. CONTRATTO Suppl. Est. Grat. Polichetti Modulo Fisica Moderna 1 Fisica Moderna 2 Settor CFU e Teor. (ore) FIS/02 4 (32) FIS/02 4 (32) CFU Lab/Es (ore) 2 (24) 2 (24) Laboratorio di Elettronica I FIS/01 CFU Attività Formative Copertura Docente Salerno Mercaldo 6 6 caratterizz. caratterizz. car. did. car. did. 3 (36) 3 sede 2 (24) 3 caratterizz. Laboratorio di Elettronica FIS/03 digitale II 3 caratterizz. Attanasio mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche” mutuato dal curriculum “Scienze Fisiche” Mutuato parte B Lab. di Elettronica Digitale (II anno curriculum “Fisica per l’Innovazione” ) Corsi tipologia f Prova finale 6 6 Laboratorio di Fisica FIS/04 1 (8) Nucleare e subnucleare CORSi DI LAUREA IN FISICA: LAUREA SPECIALISTICA Denominazione, indirizzo e sito web Classe Titolo rilasciato Parere delle parti sociali Ammissione: prerequisiti consigliati/obbligatori, prove di ammissione e/o di orientamento Laurea Specialistica in Fisica (durata biennale, 120 CFU) via S. Allende, 84081 Baronissi (Salerno) http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html 20 Laurea Specialistica (Magistrale) in Fisica Le organizzazioni rappresentative a livello locale del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 26/04/2001 Requisiti di accesso: L’iscrizione alla laurea specialistica è consentita a coloro che abbiano già conseguito la Laurea di primo livello in Fisica o laurea affine. In particolare: - agli studenti provenienti dal curriculum Scienze Fisiche della Laurea Triennale di Salerno è consentita l’iscrizione senza debiti formativi; agli studenti provenienti dal curriculum Fisica per l’Innovazione Tecnologica nell’Ambiente, nella Sanità e nei Processi Produttivi della Laurea Triennale di Salerno è consentita l’iscrizione con debiti formativi corrispondenti agli esami obbligatori del curriculum Scienze Fisiche non presenti nel secondo curriculum, da recuperare tramite colloqui organizzati dall’Area Didattica, e con crediti formativi, soggetti a delibera del Consiglio di Area Didattica di Fisica, corrispondenti ad esami specifici del secondo curriculum non presenti nel curriculum Scienze Fisiche. Per quanto riguarda studenti provenienti da altre Università, l’iscrizione alla Laurea Specialistica e l’attribuzione contestuale di debiti e crediti formativi dipenderanno dallo specifico curriculum presentato, e saranno deliberati dal Consiglio di Area Didattica di Fisica. Prerequisiti richiesti per l’iscrizione: Una buona preparazione acquisita nel conseguimento della Laurea di primo livello in Fisica, o in Lauree equipollenti. Prove di ammissione: Non sono previste prove di ammissione. Sono previsti colloqui organizzati dall’Area Didattica per il recupero di eventuali debiti formativi. Obiettivi formativi (generici e specifici) e professionali: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Organizzazione (Presidente, Consiglio, docenti di riferimento) Accesso a studi ulteriori Profili e sbocchi professionali Obiettivi formativi: possedere una approfondita conoscenza di specifici settori della fisica moderna; possedere elevate competenze specialistiche di tipo operativo, e di laboratorio; saper comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed informatici molto avanzati; essere capaci di operare professionalmente ad alto livello nell’ambito di un ampio spetrro di attività culturali, di servizio e produttive esercitate in imprese ed Enti pubblici e privati; essere in grado di svolgere un lavoro di tipo scientificodirigenziale in differenti ambienti di lavoro. Risultati di apprendimento previsti e competenze da acquisire (indicatori di Dublino): Lo studente deve acquisire • conoscenza e capacità di comprensione • conoscenza e capacità di comprensione applicate • autonomia di giudizio • abilità comunicative • capacità di apprendere. Gli organi dell’Area Didattica di Fisica sono il Presidente dell’area Didattica e il Consiglio dell’Area Didattica. I docenti di riferimento per l’inserimento nella Banca OFF sono: - Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’area Didattica) - Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico) - Dott. ssa Roberta Citro Le principali informazioni sugli aspetti didattici possono essere reperiti dagli studenti sul sito: http://www.scienzemfn.unisa.it/facoltà/fisica/fisica.html. I recapiti del Presidente di Area Didattica e del Coordinatore didattico sono: * Prof. Silvio De Siena (Presidente dell’Area Didattica): Tel. 089 965286, e-mail [email protected] * Prof. Luigi Maritato (Coordinatore Didattico): Tel. 089 965313, e-mail [email protected] La Laurea Specialistica in Fisica prevede la possibilità di proseguire gli studi nei Dottorati di Ricerca e nei Master di II Livello che richiedano tale Laurea. Il profilo del Laureato Specialistico (Magistrale) in Fisica è quello di un professionista che ha accquisito profonde ed avanzate competenze in Fisica Moderna, ed in particolare in un settore specifico, ed è in grado di inserirsi in completa autonomia e ad alto livello in uno spettro molto ampio di attività estremamante qualificate, sia nel settore pubblico che in quello privato. Tra le attività che il laureato specialista è in grado di svolgere si indicano in particolare: - Le attività di ricerca fondamentale e applicata; - Le attività di promozione e sviluppo dell’innovazione scientifica e tecnologica, nonché di gestione e progettazione delle tecnologie; - Le attività professionali e di progetto in ambiti correlati con le discipline fisiche, nei settori dell’industria, dell’ambiente, della sanità, dei beni culturali e della pubblica amministrazione. Quantificazione della domanda, a livello nazionale e locale Quantificazione della domanda: Lo studio condotto da Almalaurea nel 2005 sulla condizione occupazionale e formativa dei laureati in Fisica, piuttosto che problematiche legate all'ingresso nel mondo del lavoro, evidenzia come la produzione di laureati in Fisica sia in ritardo rispetto alle esigenze del mondo del lavoro. I dati occupazionali, infatti, evidenziano un tasso di occupazione dell'80% ad 1 anno dalla laurea*; dell'86,4% a tre anni e del 92,8% a cinque anni. *E' evidente che nell'indagine hanno un peso notevole i laureati immatricolati con il vecchio ordinamento. Previsione dell’utenza sostenibile Efficacia del curriculum (misurato in % di laureati che trovano posto di lavoro come tali a 12 mesi dalla laurea), incidenza degli abbandoni, tempi medi di conseguimento del titolo 60 % di laureati che trovano posto di lavoro come tali a 12 mesi dalla Laurea: 80% Tasso di abbandono : 0% (laurea specialistica)** **calcolato sugli immatricolati nell'A.A. 20052006 Articolazione in curricula E’ prevista l’articolazione in quattro curricula: Elenco degli insegnamenti di base e caratterizzanti, con la eventuale articolazione in moduli, e dei relativi crediti Eventuale propedeuticità e regole di passaggio agli anni successivi FISICA TEORICA E ASTROFISICA STRUTTURA DELLA MATERIA FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI GEOFISICA, FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI Tali attività, completate dai corsi comuni ai curricula e dal lavoro di tesi, permettono la formazione di figure specializzate in vari ambiti della Fisica Moderna. A supporto del lavoro di tesi, per ogni curriculum è stato introdotto un corso di Complementi di 12 CFU, affidato ad un docente esperto della materia associata al curriculum, che ha lo scopo di ampliare la preparazione dello studente dedicata specificamente alla tesi di Laurea di secondo livello. Nell’ambito della Tesi Specialistica vanno anche svolti i 9 CFU di Tipologia f; da utilizzare in forma di Tirocinio. Vedi la programmazione didattica completa della Laurea Specialistica (Manifesto degli studi) per la struttura dettagliata dei corsi. Vedi tabella nel seguito Non sono stabilite particolari regole di propedeuticità, o restrizioni per il passaggio al secondo anno. Altre attività formative o professionali che consentono l’acquisizione di crediti Prova finale, se prevista Esami e modalità di valutazione Eventuale tirocinio Essendo i crediti di tipologia f assegnati ad un tirocinio da svolgere nell’ambito della tesi specialistica, non vi sono altre altre attività formative o professionali che consentono l’acquisizione di crediti oltre, naturalmente, ai corsi ad Autonoma Scelta (6 CFU). Per conseguire la Laurea Specialistica in Fisica lo studente deve sostenere una prova finale che ammonta a 21 CFU. Obiettivo di tale prova è di verificare la capacità del laureando di elaborare autonomamente e con caratteristiche di originalità, e di esporre e discutere un argomento specialistico avanzato di carattere fisico, oralmente e per scritto, con chiarezza e padronanza, risolvendo anche problemi non banali. La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una esposizione orale davanti ad una commissione di laurea. Per l’ammissione alla prova finale lo studente deve aver conseguito i 99 crediti formativi corrispondenti alle varie tipologie (dove i 9 CFU di Tirocinio concorrono alla preparazione della Tesi). I crediti formativi acquisiti devono essere valutati in trentesimi con eccezione dei 9 CFU, tipologia f (Tirocinio), che sono acquisiti senza valutazione. La valutazione finale per il conseguimento della laurea viene fatta in frazioni di 110. Il voto finale di Laurea viene determinato sommando al voto di base risultante dagli esami sostenuti altri punti, fino (di norma) ad un massimo di 10, così determinati: - fino ad un massimo di 7 punti per il valore dell’elaborato di tesi e la qualità dell’esposizione; - fino ad un massimo di 3 punti per la qualità dell’esposizione. Un esame può corrispondere ad un singolo modulo o a più moduli raggruppati; questo è specificato nella programmazione completa del corso di Laurea (Manifesto degli studi). Gli esami prevedono prove tradizionali. Per gli esami che non comportano attività di Laboratorio sono previste prova scritta (per alcuni) e prova orale. Per gli esami associati a corsi di Laboratorio sono previste una prova pratica ed una prova orale. Le attività di Tirocinio concorrono alla preparazione della Tesi Specialistica. Nome del responsabile dei servizi agli studenti (mobilità, diritto allo studio, ecc.) se esistente Elenco degli Insegnamenti di Base e Caratterizzanti Insegnamento (Modulo) Fisica teorica I Metodi matematici della Fisica Laboratorio Specialistico di Fisica Teorica e Astrofisica Meccanica Statistica Relatività-Elettrodinamica Classica Teoria delle Interazioni Fondamentali Struttura della Materia Complementi di Fisica Teorica e Astrofisica Laboratorio specialistico di Fisica delle Particelle Elementari Complementi di Fisica delle Particelle Elementari Laboratorio specialistico di Struttura della Materia Complementi di Struttura della Materia Laboratorio specialistico di Geofisica, Fisica CFU 6 6 6 6 6 6 6 12 12 12 12 12 12 dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali Complementi di Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali 12 PROGRAMMAZIONE COMPLETA DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA A.A. 2008/2009 1 CFU di Teoria = 8 ore , 1 CFU di Esercitazioni o Laboratorio = 12 ore Curriculum Fisica Teorica e Astrofisica I anno I semestre modulo settore Fisica teorica I (Comune a tutti i Curricula) Laboratorio specialistico di Fisica Teorica e Astrofisica* Metodi matematici della Fisica (Comune a tutti i Curricula) Meccanica statistica(Comune a tutti i Curricula) Relatività – Elettrodinamica Classica (Comune a tutti i Curricula) FIS/02 CFU CFU teor (ore) Lab/Es (ore) 4 (32) 2 (24) FIS/01 2 (16) 4 (48) MAT/07 4 (32) 2 (24) CFU Attività formative Copertura Docente caratterizz. car. did. Scarpetta base car. did. De Siena caratterizz. car. did. Zannetti base car. did. Mercaldo 6 base 6 6 FIS/02 6 (48) FIS/02 6 (48) 6 6 * Laboratorio a scelta tra le prime parti degli altri tre indirizzi, o, a scelta dello studente, laboratorio di orientamento Astrofisico. II semestre modulo settore Teoria delle interazioni fondamentali (comune a tutti i curricula) Struttura della materia FIS/04 FIS/03 CFU teor (ore) 4 (32) 4 (32)) CFU CFU Lab/Es (ore) 2 (24) 2 (24) 6 6 Attività formative Copertura Docente caratterizz. car. did. Vitiello caratterizz. car. did. Mancini (Comune a tutti i Curricula) Corsi curriculari (vedi tabella) Corsi Autonoma Scelta curriculare 12 6 OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09 II anno I semestre modulo settore Corsi curriculari (vedi tabella) Complementi di Fisica Teorica e Astrofisica CFU teor (ore) CFU CFU Lab/Es (ore) 18 FIS/02 12 Attività Copertura formative ambito sede caratterizz. car. did. agg. grat. Docente Scarpetta II semestre modulo settore CFU teor (ore) CFU Lab/Es (ore) Tirocinio Tesi CFU Attività formative Copertura 9 21 TABELLE DEI CURRICULARI modulo settore Astrofisica FIS/05 CFU teor (ore) 6 (48) Relativita` Generale Lenti Gravitazionali FIS/02 FIS/05 6 (48) 6 (48) Astrofisica II Fisica Teorica II FIS/05 FIS/02 3 (24) 6 (48) Transizioni di fase e fenomeni critici Teoria dei Campi II FIS/02 3 (24) CFU CFU Lab/Es (ore) 6 6 6 3 Attività formative Copertura Docente ambito sede car. did. ambito sede ambito sede car. did. 3 car. did. + 3 car. did. agg. grat. contratto 3 car. did. + 3 car. did. agg. grat. car. did. ambito sede ambito sede 6 ambito sede Lambiase (3)+ Vilasi (3) Vilasi Scarpetta Illuminati Rabuffo 3 FIS/02 6 (48) ambito sede 6 3 car. did. + 3 car. did. agg. grat. Vitiello Sistemi Dinamici FIS/02 3 (24) 3 ambito sede car. did. Blasone Curriculum: Fisica delle Particelle Elementari I anno I semestre modulo settore Fisica teorica I (Comune a tutti i Curricula) Laboratorio specialistico di Fisica delle Particelle Elementari Metodi matematici della Fisica (Comune a tutti i Curricula) Meccanica statistica(Comune a tutti i Curricula) Relatività – Elettrodinamica Classica (Comune a tutti i Curricula) FIS/02 CFU CFU teor (ore) Lab/Es (ore) 4 (32) 2 (24) FIS/04 4 (32) CFU Attività formative Copertura Docente caratterizz. car. did. Scarpetta base (6) Suppl. esterna gratuita base car. did. De Siena caratterizz. car. did. Zannetti base car. did. Mercaldo 6 2 (24) 6 MAT/07 4 (32) 2 (24) 6 FIS/02 6 (48) FIS/02 6 (48) 6 6 II semestre modulo settore Laboratorio specialistico di Fisica delle Particelle Elementari Teoria delle interazioni fondamentali (comune a tutti i curricula) Struttura della materia (Comune a tutti i Curricula) Corsi curriculari (vedi tabella) Corsi Autonoma Scelta FIS/04 CFU teor (ore) CFU CFU Lab/Es (ore) 6 (72) Attività formative Copertura Docente caratterizz. (6) Suppl. esterna gratuita caratterizz. car. did. Vitiello caratterizz. car. did. Mancini 6 FIS/04 4 (32) 2 (24) FIS/03 4 (32)) 2 (24) 6 6 curriculare 6 6 OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09 II anno I semestre modulo settore Corsi curriculari (vedi tabella) Complementi di Fisica delle Particelle Elementari CFU teor (ore) CFU CFU Lab/Es (ore) 18 FIS/04 Copertura Attività formative ambito sede caratterizz. car. did. agg. grat. Docente Grella 12 II semestre modulo settore CFU teor (ore) CFU Lab/Es (ore) CFU Tirocinio Tesi Attività formative Copertura Docente 9 21 TABELLE DEI CURRICULARI modulo Strumentazioni in Fisica delle Alte Energie Interazioni deboli settore CFU teor (ore) FIS/04 3 (24) FIS/04 6 (48) FIS/04 6 (48) CFU CFU Lab/Es (ore) 3 (36) 6 6 Interazioni forti 6 Attività Copertura formative Docente ambito sede ambito sede ambito sede Bozza car. did. agg. grat. car. did. car. did. agg. grat. Grella Grella Curriculum: Struttura della Materia I anno I semestre modulo settore Fisica teorica I (Comune a tutti i Curricula) Laboratorio specialistico di Struttura della Materia FIS/02 CFU CFU teor (ore) Lab/Es (ore) 4 (32) 2 (24) FIS/03 4 (32) CFU Attività formative Copertura Docente caratterizz. car. did. Scarpetta base (6) car. did. Pace 6 2 (24) 6 Metodi MAT/07 matematici della Fisica (Comune a tutti i Curricula) Meccanica FIS/02 statistica(Comune a tutti i Curricula) FIS/02 Relatività – Elettrodinamica Classica (Comune a tutti i Curricula) 4 (32) 2 (24) base car. did. De Siena caratterizz. car. did. Zannetti base car. did. Mercaldo 6 6 (48) 6 6 (48) 6 II semestre modulo settore Laboratorio specialistico di Struttura della Materia Teoria delle interazioni fondamentali (comune a tutti i curricula) Struttura della materia (Comune a tutti i Curricula) Corsi curriculari (vedi tabella) Corsi Autonoma Scelta FIS/03 CFU teor (ore) CFU CFU Lab/Es (ore) 6 (72) Attività formative Copertura Docente caratterizz. (6) car. did. agg. grat. Pace caratterizz. car. did. Vitiello caratterizz. car. did. Mancini 6 FIS/04 4 (32) 2 (24) FIS/03 4 (32)) 2 (24) 6 6 curriculare 6 6 OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09 II anno I semestre modulo settore Corsi curriculari (vedi tabella) Complementi di Struttura della Materia CFU teor (ore) CFU CFU Lab/Es (ore) 18 FIS/03 12 Attività Copertura formative ambito sede caratterizz. car. did. agg. grat. Docente Noce II semestre modulo Tirocinio settore CFU teor (ore) CFU Lab/Es (ore) CFU 9 Attività formative Copertura Docente Tesi 21 TABELLE DEI CURRICULARI modulo settore CFU teor (ore) FIS/03 3 (24) FIS/03 6 (48) Struttura della materia II Fisica dello stato solido I (parte A e B) Proprietà magnetiche e di trasporto in superconduttori Dispositivi superconduttivi Metodi sperimentali per la fisica della materia CFU CFU Lab/Es (ore) 3 6 FIS/03 3 (24) 3 FIS/03 3 (24) 3 FIS/03 1 (8) 2 (24) 3 Attività formative Copertura Docente ambito sede car. did. ambito sede car. did. (A) car. agg. grat. (B) ambito sede car. did. agg. grat. Rabuffo Busiello (A)/Avella (B) Pace ambito sede car. did. agg. grat. ambito sede car. did. agg. grat. Pace Attanasio Curriculum: Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali I anno I semestre modulo settore Fisica teorica I (Comune a tutti i Curricula) Laboratorio specialistico di Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali Metodi matematici della Fisica (Comune a tutti i Curricula) Meccanica statistica(Comune a tutti i Curricula) Relatività – Elettrodinamica Classica (Comune a tutti i Curricula) FIS/02 CFU CFU teor (ore) Lab/Es (ore) 4 (32) 2 (24) CFU Attività formative Copertura Docente caratterizz. car. did. Scarpetta base (6) car. did. Scarpa base car. did. De Siena caratterizz. car. did. Zannetti base car. did. Mercaldo 6 FIS/06 4 (32) 2 (24) 6 MAT/07 4 (32) FIS/02 6 (48) FIS/02 6 (48) 2 (24) 6 6 6 II semestre modulo settore CFU CFU CFU Attività Copertura Docente teor (ore) Laboratorio specialistico di Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali Teoria delle interazioni fondamentali (comune a tutti i curricula) Struttura della materia (Comune a tutti i Curricula) Corsi curriculari (vedi tabella) Corsi Autonoma Scelta FIS/06 Lab/Es (ore) 6 (72) formative Scarpa caratterizz. (6) . caratterizz. car. did. Vitiello caratterizz. car. did. Mancini 6 car. agg. grat. 6 FIS/04 4 (32) 2 (24) FIS/03 4 (32)) 2 (24) 6 6 curriculare 6 6 OFFERTA PER GLI STUDENTI IMMATRICOLATI PRIMA DELL’A.A. 2008/09 II anno I semestre modulo settore Corsi curriculari (vedi tabella) Complementi di Geofisica, Fisica dell'Ambiente e dei Sistemi Naturali CFU teor (ore) CFU CFU Lab/Es (ore) 18 FIS/06 Attività Copertura formative ambito sede caratterizz. car. did. agg. grat. Docente Scarpa 12 II semestre modulo settore CFU teor (ore) CFU Lab/Es (ore) Tirocinio Tesi CFU Attività formative Copertura Docente 9 21 TABELLE DEI CURRICULARI modulo settore Sismologia Fisica Terrestre FIS/06 FIS/06 CFU teor (ore) 3 (24) 6 (24) Fisica dell’atmosfera FIS/06 3 (24) CFU CFU Lab/Es (ore) 3 6 3 Attività formative Copertura Docente ambito sede ambito sede car. did. 3 car. did. + 3 car. did. agg. grat. car. did. ambito sede Capuano Crescentini De Analisi delle serie temporali Analisi dei dati geofisici Sistemi Dinamici FIS/06 3 (24) ambito sede car. did. ambito sede car. did. agg. grat. car. did. Martino Falanga 3 FIS/06 FIS/02 3 (24) 3 (24) 3 3 ambito sede Amoruso Blasone Corsi offerti nell’Autonoma Scelta (per tutti i curricula) modulo settore CFU teor (ore) 6 (48) CFU CFU Lab/Es (ore) Fisica dello Stato Solido II (parti A e B) Materiali magnetici innovativi Teoria dei Campi FIS/03 FIS/02 6 (48) 3 6 Fisica dei Sistemi a Molticorpi FIS/03 6 (48) 6 Copertura Docente car. did. Noce (A) / Romano (B) Maritato 6 FIS/01 3 (24) car. did. agg. grat. car. did. agg. grat. car. did. Mercaldo Salerno REGOLE PER STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO PROPEDEUDICITA’ E SBARRAMENTI RELATIVI AL VECCHIO ORDINAMENTO Possono sostenere l'iscrizione al quarto anno soltanto quegli studenti che abbiano sostenuto almeno otto esami annuali. Il Consiglio di Corso di Area potrà stabilire la propedeuticità di certi esami rispetto ad altri. PIANI DI STUDIO INDIVIDUALI RELATIVI AL VECCHIO ORDINAMENTO Gli studenti immatricolati al vecchio ordinamento, dovranno concordare il loro piano di studi del IV anno col Presidente del Consiglio di Area Didattica, o con il coordinatore didattico. Gli studenti del IV anno con un piano di studi approvato possono conservarlo. Nel caso in cui la denominazione degli esami inclusi nel loro piano di studi non compaia più esplicitamente nell'offerta didattica, consultando un tutore possono individuare i moduli equivalenti da seguire, considerando che 3 moduli (da 3 CFU ciascuno) costituiscono una annualità. Ogni anno lo studente può proporre un piano di studio individuale in sostituzione di quello ufficiale (statutario) o di un precedente diverso piano di studio individuale. A tale scopo deve presentare domanda entro il 15 dicembre. La proposta deve riguardare l'intero corso degli studi e deve prevedere lo stesso numero di insegnamenti del piano di studio ufficiale. Il Consiglio di Area Didattica accetta, con eventuali modifiche, o respinge la proposta dello studente. Non si indicano norme assolute per l'accettabilità dei piani di studio. In linea di massima si ritiene che non siano sostituibili i seguenti insegnamenti: Fisica Generale I e II, Analisi Matematica I e II, Meccanica analitica con elementi di meccanica statistica, Esperimentazioni di Fisica I, II e III, Struttura della materia, Istituzioni di fisica teorica, Metodi matematici per la fisica e Istituzioni di fisica nucleare e subnucleare. Sempre in linea di massima si ritiene inoltre che non possono essere violate le norme di propedeuticità. Si consiglia in ogni caso di discutere la proposta con il presidente del Consiglio di Area Didattica o con il coordinatore didattico prima della presentazione del piano di studio individuale. IMMATRICOLAZIONE O ISCRIZIONE DEI LAUREATI E DEGLI STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRI CORSI DI LAUREA DELL'UNIVERSITA' DI SALERNO O DA ALTRE UNIVERSITA' OVVERO DALLO STESSO CORSO DI LAUREA IN FISICA Gli studenti che si trovino in una di tali condizioni possono ottenere il riconoscimento di tutta o di parte della loro carriera scolastica e dei relativi esami in luogo di corsi e di esami del corso di Fisica dell'Università di Salerno. Il riconoscimento degli esami è subordinato all'esito di eventuali colloqui integrativi aventi lo scopo di accertare la rispondenza dei programmi con quelli del corso di laurea in Fisica e di colmare le eventuali lacune. E’ richiesto in ogni caso un colloquio nel caso si richieda il riconoscimento di esami sostenuti da più di otto anni. Nel passaggio al nuovo ordinamento di studenti già iscritti al corso di laurea in Fisica (vecchio ordinamento) la conversione degli esami superati è regolata dalle tabelle di conversione che seguono. Tuttavia gli esami sostenuti da più di 8 anni sono convertiti con modalità differenti e genericamente considerati equivalenti a 3 moduli. In ogni caso i curricula di studenti contenenti esami di questo tipo sono soggetti a giudizio del consiglio di Area Didattica che si riserva le ammissioni al nuovo ordinamento previo il sostenimento di colloquio. TABELLE DI CONVERSIONE AL NUOVO ORDINAMENTO TABELLA A: per gli studenti immatricolati nell'aa 2000/01 al corso di Laurea in Fisica ESAMI SOSTENUTI Analisi Matematica (AM1- AM2- AM3- AM4- AM5) Esperimentaz.Fisica I (L1-L2-L3-L4) Geometria (G1-G2-G3) Fisica Generale I (FC1- FC2- FC3- FC4- FC5) EQUIVALENTI A: Analisi Matematica I, Analisi Matematica II, Analisi Numerica Laboratorio di Fisica I, Laboratorio di Fisica II Geometria, Libera scelta 3 CFU Fisica Classica I, Fisica Classica II, Complementi di Fisica Classica oppure Laboratorio di Elettronica Digitale. TABELLA B: per gli studenti immatricolati prima dell'aa 2000/01 al corso di Laurea in Fisica∗ ESAMI SOSTENUTI Analisi Matematica I Analisi Matematica II Chimica Esperimentaz.Fisica I Esperimentazioni Fisica II Fisica Generale I Fisica Generale II Geometria Meccanica Razionale Struttura della Materia Istituzioni di Fisica Teorica Esperimentaz. di Fisica III Istit. di Fisica Nucleare e Subnucl. Metodi Matematici della Fisica EQUIVALENTI A: Analisi Matematica I e II Analisi Matematica III, 6 CFU curriculari Chimica, 6 CFU libera scelta Laboratorio di Fisica I e II Laboratorio di Fisica III e IV Fisica Classica I e II Fisica Classica III e IV Geometria, 6 CFU curriculari Meccanica Analitica con Elementi di Meccanica Statistica, 6 CFU curriculari Fisica della Materia, Laboratorio di Elettronica e Magnetismo Fisica Quantistica I e II, Relatività Speciale Lab. di Fisica Nuc. I, Lab. di Fisica della Materia I, Lab. di Elettronica II Fisica Nucleare, Teoria della Diffusione Metodi Matematici della Fisica I e II, 3 CFU libera scelta, 3 CFU curriculari CONVERSIONE DEL TITOLO DI DIPLOMA IN METODOLOGIE FISICHE IN LAUREA DI PRIMO LIVELLO Gli studenti in possesso del Diploma Universitario in Metodologie Fisiche possono richiedere il titolo di laurea triennale in Metodologie Fisiche (in corso di ridenominazione : laurea in Fisica Applicata) curriculum Fisica Sanitaria. I crediti acquisiti dai Diplomati in Metodologie Fisiche che vogliono conseguire la Laurea triennale in Metodologie Fisiche sono riconosciuti come di seguito: Esame Superato nel Diploma Fisica Generale I Settore Disciplinare FIS/01 Crediti Attività formative Ambiti disciplinari 12 Caratterizzanti (b) Speriment. Appl. ∗ La tabella B non si applica agli studenti che pur essendo immatricolati prima dell’AA 2000/01 hanno avuto l’autorizzazione dal ccl a seguire i corsi in forma modulare nell’AA 2000/01. Quanto su riportato va riferito ad esami superati da meno di 8 anni. Per esami superati in tempi antecedenti il CCL si riserva di analizzare i singoli curricula degli studenti interessati. di base (a) Affini o integrative (c) Discipl.Matem Interd. e applicaz. Caratterizzanti (b) Sperim. Applic. Discipl.Matem Analisi Matematica I Calcolo Numerico (1 u. d.) MAT/05 MAT/08 12 6 Esperimentazioni di Fisica I FIS/01 12 MAT/03 FIS/01 6 12 di base (a) FIS/01 3 Affini o integrative (c) Algebra (1 u.d.) Fisica Generale II Caratterizzanti (b) Esperimentazioni di Fisica II Sperim. Applic. Interd. e applicaz. 9 Caratterizzanti (b) Strumentazioni Fisiche (1 u. d.) Matematica Applicata (1 u.d.) Chimica Generale ed Inorganica Struttura della Materia (1 u.d.) Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Laboratorio di Fisica (parte A) (1 u.d.) Radioprotezione (1u.d.) Fisica Sanitaria Tecniche Fisiche per Diagnostica Biomedica Propagazione Ondosa (1u.d.) Laboratorio di Fisica (parte B) (1 u.d.) (in sostituzione di Lab. di Fisica (parte A)) Stage Sperim. Applic. 6 libera scelta MAT/08 6 affini o integrative (c) Interd. e applicaz. CHIM/03 CHIM/02 FIS/03 6 6 6 affini o integr. (c) Discipl. Chim. FIS/04 6 ING-INF/05 6 Caratterizzanti (b) Ambito di sede (d) FIS/07 FIS/07 FIS/07 6 12 12 Ambito di sede (d) Ambito di sede (d) Ambito di sede (d) FIS/02 6 Caratterizzanti(b) INF/01 6 di base (a) 9 Altre (art.10 comma 1 lettera f) FIS/01 libera scelta (d) Caratterizzanti (b) Microfisico e d.struttura d. materia Microfisico e d.struttura d. materia Teorico e dei fondam. d. fisica Discipl.Informat Per conseguire la Laurea triennale in Fisica, curriculum Fisica Sanitaria devono inoltre acquisire i seguenti crediti: FIS/O2 9 crediti Inglese 3 crediti Tesi 9 crediti SILLABI DEI MODULI RELATIVI ALLA LAUREA TRIENNALE IN FISICA ANALISI MATEMATICA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento ANALISI MATEMATICA I Settore scientifico disciplinare MAT/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) DISCIPLINA DI BASE (ambito MATEMATICO – FISICO) Integrato (sì/no) SI Anno di corso 1° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Paola Cavaliere, ricercatore confermato, SSD MAT/05 Paola CAVALIERE si è laureata in Matematica con lode presso l’Università degli Studi di Salerno a maggio 1995. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica il 22 febbraio 2000 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha usufruito di un assegno per la collaborazione scientifica ad attività di ricerca per il settore Analisi Matematica dal 2000 al 2001 presso l’Università di Salerno. Nel marzo 2001 ha preso servizio in qualità di ricercatore per il settore di Analisi Matematica presso la Facoltà di Scienze della suddetta università. Da novembre 2004 è ricercatore confermato. Dal 2001 svolge parte del suo carico didattico sugli insegnamenti di Analisi Matematica del primo anno del corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca si svolge sia nell’ambito della teoria lineare delle equazioni ellittiche sia nell’ambito della teoria della misura e dell’ analisi reale. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della matematica del continuo. Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi di media difficoltà. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi al calcolo di limiti di funzioni. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di base di matematica trattati nei corsi di scuola media superiore. In particolare, si richiede la conoscenza dell’algebra elementare, dei metodi risolutivi delle equazioni e disequazioni di primo e secondo grado, e di alcuni elementi di trigonometria. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 32 Ore di Lezioni esercitative: 24 Nozioni preliminari – Proposizioni, concetti primitivi, insiemi, funzioni, relazioni d’equivalenza e relazioni d’ordine. I numeri reali - Presentazione assiomatica dei numeri reali. L’insieme dei numeri naturali N, dei numeri interi Z e l’insieme dei numeri razionali Q. Q non soddisfa l’assioma di completezza. Massimo, minimo, estremo superiore, estremo inferiore di un insieme numerico. Intervalli di R. Rappresentazione geometrica di R e di R2. Funzioni reali - Estremi e grafico di una funzione reale di una variabile reale. Funzioni monotone. Funzioni pari, funzioni dispari, funzioni periodiche. Successioni reali. Successioni monotone. Il numero e. Funzioni elementari - Funzioni lineari. Funzione valore assoluto. Le funzioni potenza n-sima e radice n-sima. La funzione esponenziale. La funzione logaritmica. La funzione potenza con esponente reale. Le funzioni trigonometriche e trigonometriche inverse. Limiti di funzioni - Retta reale estesa, intorni ed elementi di topologia sulla retta reale estesa. Definizione di limite ed esempi. Proprietà dei limiti di funzioni: unicità del limite, operazioni con i limiti, forme indeterminate, risultati di confronto, teorema sui limiti delle funzioni monotone. Limiti delle funzioni composte. Limiti di successioni. Funzioni continue – Definizioni, esempi e discontinuità. Teorema della permanenza del segno, teorema dell’esistenza degli zeri, Teorema di Weierstrass, teorema dell’esistenza dei valori intermedi. Continuità delle funzioni elementari. Limiti notevoli. Funzioni uniformemente continue. Testi di riferimento Testi consigliati: C. D. Pagani – S. Salsa: Analisi Matematica, vol. I, Masson E. Acerbi – G. Buttazzo: Primo corso di Analisi Matematica, Pitagora A. Alvino – L. Carbone – G. Trombetti: Esercitazioni di Matematica I, Liguori Editore Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della matematica del continuo e delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere problemi di media difficoltà. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. La prova scritta potrà essere sostituita da due prove intercorso. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta (o nelle prove intercorso). Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ANALISI MATEMATICA II Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento ANALISI MATEMATICA II Settore scientifico disciplinare MAT/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) DISCIPLINA DI BASE (ambito MATEMATICO – FISICO) + AffineIntegrativa (1) Integrato (sì/no) SI Anno di corso 1° Semestre 2° Numero di crediti 5 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Paola Cavaliere, ricercatore confermato, SSD MAT/05 Paola CAVALIERE si è laureata in Matematica con lode presso l’Università degli Studi di Salerno a maggio 1995. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica il 22 febbraio 2000 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha usufruito di un assegno per la collaborazione scientifica ad attività di ricerca per il settore Analisi Matematica dal 2000 al 2001 presso l’Università di Salerno. Nel marzo 2001 ha preso servizio in qualità di ricercatore per il settore di Analisi Matematica presso la Facoltà di Scienze della suddetta università. Da novembre 2004 è ricercatore confermato. Dal 2001 svolge parte del suo carico didattico sugli insegnamenti di Analisi Matematica del primo anno del corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca si svolge sia nell’ambito della teoria lineare delle equazioni ellittiche sia nell’ambito della teoria della misura e dell’ analisi reale. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della matematica del continuo. Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi di media difficoltà. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi allo studio qualitativo del grafico di una funzione, al calcolo integrale e alla determinazione del carattere di una serie numerica. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti del corso di Analisi Matematica I. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 32 Ore di Lezioni esercitative: 12 Derivate – Definizioni, esempi e interpretazioni. Derivate e operazioni algebriche. Derivate delle funzioni composte e delle funzioni inverse. Derivate delle funzioni elementari. Applicazioni delle derivate. Studio di funzioni - Massimi e minimi relativi. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Funzioni crescenti e decrescenti: criterio di monotonia, caratterizzazione delle funzioni costanti in un intervallo, criterio di stretta monotonia. Funzioni convesse e concave: criterio di convessità. Condizione sufficiente per l’esistenza di punti di massimo o di minimo relativi. I teoremi di De L’Hopital. Studio del grafico di una funzione. Formula di Taylor. Integrazione secondo Riemann - Definizioni ed esempi. Interpretazione geometrica dell’integrale definito. Proprietà degli integrali definiti: additività dell’integrale rispetto all’intervallo, linearità dell’integrale, confronto tra integrali. Integrabilità delle funzioni continue. Primo e secondo teorema della media. Integrali indefiniti – Primitive. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Formula fondamentale del calcolo integrale. L’integrale indefinito e le sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Integrazione per decomposizione in somma. Integrazione delle funzioni razionali. Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione. Serie numeriche – Definizioni, esempi e primi risultati. Serie a termini non negativi. Serie geometrica. Serie armonica. Criteri di convergenza per serie a termini non negativi. Serie alternate. Convergenza assoluta. Testi di riferimento Testi consigliati: C. D. Pagani – S. Salsa: Analisi Matematica, vol. I, Masson E. Acerbi – G. Buttazzo: Primo corso di Analisi Matematica, Pitagora A. Alvino – L. Carbone – G. Trombetti: Esercitazioni di Matematica I, Liguori Editore Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della matematica del continuo e delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere problemi di media difficoltà. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. La prova scritta potrà essere sostituita da due prove intercorso. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta (o nelle prove intercorso). Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ANALISI MATEMATICA III Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento ANALISI MATEMATICA III Settore scientifico disciplinare MAT/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) AFFINE-INTEGRATIVA Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Luca Esposito, professore associato, ssd MAT/05. Luca Esposito è nato a Napoli il 7/11/1969. Si è laureato in Matematica nel 1993 presso l’Università di Napoli Federico II. Ha conseguito il titolo di Dottorato in Matematica nel 1997 presso l’Università di Napoli Federico II. Nel 1997 ha preso servizio in qualità di ricercatore per il settore di Analisi Matematica presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche dell’Università di Salerno; dal 2004 è professore associato per il settore di Analisi Matematica presso la stessa Facoltà. I suoi interessi di ricerca riguardano: - Il calcolo delle variazioni. - La regolarità per sistemi ellittici di equazioni alle derivate parziali. - Simmetrizzazione e disuguaglianze isoperimetriche. - Problemi a frontiera libera. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso fornisce le nozioni di base del calcolo differenziale per le funzioni di più variabili. Lo scopo del corso è di abituare lo studente ad utilizzare il calcolo differenziale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha l’obbiettivo di rendere lo studente capace di risolvere alcuni semplici problemi ed esercizi connessi con lo studio delle funzioni di più variabili reali. In particolare lo studente dovrà essere capace alla fine del corso di determinare massimi e minimi di funzioni di più variabili e valutare semplici integrali di volume superficiali e di linea. Abilità comunicative (communication skills): Il corso intende favorire le capacità di esposizione delle conoscenze acquisite da parte dello studente con particolare attenzione al rigore ed alla chiarezza del linguaggio. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono incentivati ad apprendere in maniera critica e responsabile quanto viene spiegato nel corso delle lezioni in modo da accrescere mediante lo studio le proprie capacità di giudizio. Prerequisiti Analisi Matematica I/II. Contenuto del corso Funzioni di più variabili - Lo spazio Rn. Richiami di topologia in Rn. Funzioni di due o più variabili. Grafici di funzioni di due variabili. Insiemi di definizione, limiti e continuità. Derivate parziali e derivate direzionali nei punti interni e sul bordo di un insieme. Interpretazione geometrica della derivata parziale. Derivate parziali e continuità. Derivate di ordine superiore. Teorema di Schwarz. Gradiente e differenziabilità, interpretazione geometrica e continuità. Funzioni composte. Teorema di derivazione delle funzioni composte. Derivazione e differenziazione per le funzioni a valori vettoriali. Formula di Taylor in più variabili. Forme quadratiche. Matrice hessiana. Massimi e minimi relativi. Funzioni armoniche. Integrali curvilinei - Curve e rappresentazione parametrica. Curve semplici e curve regolari. Retta tangente e vettore tangente. Lunghezza di una curva. Integrale curvilineo di una funzione e sua interpretazione geometrica. Forme differenziali - Forme differenziali lineari. Integrale curvilineo di una forma differenziale. Forme differenziali esatte: definizione e condizioni. Forme differenziali chiuse. Rapporto tra forme chiuse e forme esatte. Ricerca di una primitiva di una forma differenziale esatta. Integrali multipli - Teorema di Fubini. Integrali doppi su domini normali. Formule di riduzione per gli integrali doppi. Cambiamento di variabili negli integrali doppi. Applicazioni al calcolo delle aree di domini nel piano ed uso delle formule di Gauss-Green. Integrali doppi estesi a domini non limitati. Integrali tripli su domini normali e applicazioni al calcolo di volumi di solidi. Cambiamento di variabili negli integrali tripli: calcolo di integrali con l’uso di coordinate sferiche e di coordinate cilindriche. Volumi di solidi di rotazione. Superfici e integrali di superficie – Superfici regolari. Coordinate locali e cambiamento di parametri. Piano tangente e versore normale. Area di una superficie. Superfici orientabili. Superfici con bordo. Integrali di superficie. Formula di Stokes e teorema della divergenza. Funzioni implicite – Teorema del Dini per equazioni e sistemi. Invertibilità locale e globale. Massimi e minimi vincolati. Moltiplicatori di Lagrange. Testi di riferimento N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Analisi Matematica II, Liguori Editore. N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica II, Liguori Editore. E. Giusti, Analisi Matematica 2, Boringhieri Editore. F. Conti, Calcolo, McGraw-Hill Libri Italia. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. esame scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ANALISI MATEMATICA IV Corso di studi Laurea Triennale in FISICA Titolo dell’insegnamento ANALISI MATEMATICA IV Settore scientifico disciplinare MAT/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Attività affine/Formazione integrativa Integrato (sì/no) SI Anno di corso 2° Semestre 2° Numero di crediti 5 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Anna CANALE, professore associato, ssd MAT/05 Coordinatore dell'Area Didattica di Matematica. Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Matematica con sede amministrativa presso l'Università di Salerno. Afferisce al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Matematica Applicata (DIIMA). Socio UMI e socio AMASES. Aderisce al Gruppo Nazionale di Ricerca GNAMPA. Referee di alcune riviste internazionali. Settori di ricerca. - Regolarità di soluzioni di equazioni non uniformemente ellittiche. - Studio del problema di Dirichlet per equazioni ellittiche del secondo ordine a coefficienti discontinui in aperti non necessariamente limitati di Rn in spazi con peso e in spazi di tipo Morrey: teoremi di immersione, stime a priori, operatori di Fredholm ad indice zero, teoremi di esistenza ed unicità. - Regolarità di minimi di funzionali anisotropi. - Teoremi di Liouville per soluzioni non negative di equazioni ellittiche semilineari in Rn , n≥3, e nel semispazio nel caso uniformemente ellittico. Applicazioni a stime a priori. Teoremi di Liouville nel gruppo di Heisenberg nel caso del laplaciano di Kohn-Heisenberg. - Metodi variazionali e applicazioni a problemi non lineari. Attività didattica. Attualmente svolge la sua attività didattica nei corsi di laurea in Matematica, Chimica e Fisica. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso tratta vari aspetti legati allo studio delle equazioni differenziali e delle successioni e serie di funzioni. Uno degli obiettivi è quello di ottenere che lo studente abbia un buon livello di chiarezza e di conoscenza delle tematiche trattate. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Scopo del corso è quello di ottenere che lo studente sviluppi una capacità di sintesi che lo aiuti ad affrontare le problematiche che incontra nel corso dei suoi studi e ad applicare i risultati studiati. Abilità comunicative (communication skills): L’impostazione del corso prevede che lo studente sviluppi la capacità di esporre in modo chiaro ed esaustivo gli argomenti trattati. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli sudenti sono indotti a porsi in maniera critica nei confronti degli argomenti trattati a lezione e a sviluppare una capacità di giudizio autonoma. Prerequisiti Conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Analisi Matematica I, II e III . Contenuto del corso Equazioni differenziali: teoria e metodi risolutivi. Successioni e serie di funzioni. Testi di riferimento N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica II, Liguori Editore. N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Analisi Matematica II, Liguori Editore. E. Giusti, Analisi Matematica 2, Boringhieri Editore. F. Conti, Calcolo, McGraw-Hill Libri Italia. F. Conti - P. Aquistapace - A.Savoini, Analisi Matematica. Teoria e Applicazioni, McGraw-Hill Libri Italia. P. Marcellini - C. Sbordone, Esercitazioni di Analisi Matematica, Volume II, parte prima, Liguori Editore. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 44 ore. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Esame scritto e orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ASTRONOMIA GENERALE Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento ASTRONOMIA GENERALE Settore scientifico disciplinare FIS/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° Semestre 2° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02 Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987 professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’ associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 - 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’ socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of Sciences. Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici. I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono: a) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong Coupling Expansion b) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi. c) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics. d) Lensing Gravitazionale. e) Astroparticelle e Materia Oscura. L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito: http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base dell’astrometria, della fotometria e della meccanica celeste. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi concreti di astrometria e di meccanica celeste. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tende a favorire non solo la capacità dello studente ad esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite, ma anche a saper comporre relazioni scritte in modo corretto, chiaro e conciso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile e ad arricchire le proprie capacità di giudizio con opportuni riferimenti bibliografici suggeriti dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di meccanica classica e di calcolo differenziale impartiti nei corsi del primo anno del corso di laurea triennale in Fisica Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 40 Ore di Lezioni esercitative e di laboratorio: 12 La geometria della sfera – I sistemi di riferimento astronomici – Le trasformazioni di coordinate astronomiche – La riduzione delle osservazioni di posizione I: la rifrazione atmosferica. – La riduzione delle osservazioni di posizione II: l’aberrrazione stellare. – La riduzione delle osservazioni di posizione III: la parallasse – Fotometria: magnitudine e colore di una stella – Estinzione ed arrosssamneto – Meccanica celeste: il problema a due corpi – Determinazioni d’effemeridi e d’elementi orbitali – Meccanica celeste: il problema a tre corpi, la soluzione triangolare di Lagrange e la soluzione collineare di Eulero – Il problema ristretto dei tre corpi – Analisi della stabilità dei punti lagrangiani Testi di riferimento Testi consigliati: - Appunti delle lezioni - Roy & D. Clarke – Astronomy, principles and practice - IoP Publishing - P. Bakulin – Astronomia Generale - Rosino – Lezioni di Astronomia, CEDAM Editore Per una più completa e profonda comprensione, si consiglia di studiare gli argomenti sui manuali, integrando con gli appunti delle lezioni distribuite durante il corso. Lo svolgimento degli esercizi proposti e di quelli rilevanti dei testi è necessario per poter raggiungere una sufficiente abilità di corretta applicazione dei concetti studiati Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede lezioni, esercitazioni e due esperimenti di laboratorio. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di conoscenza da parte dello studente avviene attraverso tre tipi di prove: a) progetto intracorso b) relazione sui due esperimenti di laboratorio (a e b complessivamente pesano per il 50% del voto finale) c) esame scritto finale (che pesa per il restante 50%). L’esame scritto finale consiste nella soluzione di problemi ed in una relazione su un argomento proposto tra quelli studiati durante il corso. Il tempo complessivo della prova scritta è di quattro ore. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 [a) Il corso si sviluppa in 13 settimane, con 4 ore di lezione per settimana b) orario di ricevimento degli studenti: Martedì ore 16 – 18] CHIMICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento CHIMICA Settore scientifico disciplinare CHIM/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Affine-Integrativa Integrato (sì/no) SI Anno di corso I Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. ANTONIO PROTO, Professore Associato di Chimica. Il prof. Antonio Proto è nato a Salerno il 30 ottobre 1960. Si è laureato in chimica presso l’Università di Napoli nel 1986. Dal 1987 è entrato a far parte del gruppo di ricerca diretto dal prof. Zambelli, interessandosi dello studio e dello sviluppo di nuovi sistemi catalitici attivi nella polimerizzazione di idrocarburi insaturi, dello studio della cinetica e del meccanismo della polimerizzazione stereospecifica delle a-olefine. Nel 1987, 1988 e 1989 è risultato vincitore della Borsa di Studio della Fondazione G. Donegani bandita dalla Accademia Nazionale dei Lincei usufruendone dal gennaio 1987 al dicembre 1988 presso il Dipartimento di Fisica della Università di Salerno . Dal gennaio 1989 al dicembre 1990 è stato titolare di una borsa di studio istituita tra il Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno e la Aristech Chemical Corporation Research-Monroeville, PennsylvaniaUSA avendo la possibilità di trascorrere dei periodi di lavoro negli Stati Uniti. Dal 1° gennaio 1991 al novembre 1994 è stato collaboratore tecnico presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno. Dal dicembre 1994 a marzo 2005 é stato ricercatore del Corso di Laurea in Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell' Università di Salerno (Settore scientifico-disciplinare CHIM/03). Da marzo 2005 è professore associato del Corso di Laurea in Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell' Università di Salerno (Settore scientifico-disciplinare CHIM/03 Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della Chimica moderna. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi concreti di Chimica. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tende a favorire la capacità dello studente ad esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile e ad arricchire le proprie capacità di giudizio in riferimento alle problematiche trattate. Prerequisiti Fondamenti della matematica, della fisica e della chimica, quali possono essere acquisiti a livello di scuola secondaria. Contenuto del corso Materia ed energia: classificazione e proprietà della materia. Struttura degli atomi e teoria atomica. I composti chimici: gli elementi, introduzione alla tavola periodica, tipi di composti chimici, la mole, nomenclatura dei composti inorganici. Il legame chimico: ionico, covalente, metallico; teoria di Lewis, teoria VB, ibridizzazione di orbitali atomici, risonanza, orbitali molecolari, energie di legame. Stati di ossidazione. Reazioni chimiche, introduzione alle reazioni in soluzione acquosa. Leggi della chimica, calcolo stechiometrico. Stati della materia. Leggi dei gas. Liquidi solidi e forze intermolecolari. Trasformazioni di fase. Le soluzioni e le loro proprietà fisiche, proprietà colligative. Termochimica, cenni di termodinamica. Cinetica chimica. Principi dell'equilibrio chimico. Acidi e basi ed equilibri acido-base. Solubilità ed equilibri di ioni complessi. Equilibri redox. Solubilità. Calcolo di solubilità e del KPS di sali poco solubili. Conducibilità di elettroliti. Cenni di elettrochimica. Le pile. Potenziali normali di riduzione. Elettrodi di riferimento. Equazione di Nernst. Calcolo della f.e.m. di una pila. Testi di riferimento 1)Kotz & Treichel “Chimica” Edi. SES; 2)Petrucci & Harwood “Chimica Generale” Piccin; 3)Corradini “Chimica generale” Ambrosiana; 4)P. Michelin Lausarot, G. A. Vaglio “Fondamenti di Stechiometria” Piccin. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Esame scrito e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA I Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina SEDE caratterizzante) Integrato (sì/no) Anno di corso 1° (Laurea triennale) Semestre 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Alfonso ROMANO, professore associato, SSD FIS/03 Alfonso ROMANO si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Salerno nel 1987. Dal 1988 al 1992 è stato studente di Dottorato di Ricerca in Fisica presso le università consorziate di Napoli e Salerno. L’1-10-1992 è entrato in servizio presso l’Università di Salerno come Ricercatore Universitario di Struttura della Materia (gruppo B03X). Dal 3-1-2005 è in servizio presso la stessa Università come Professore Associato di Fisica della Materia (gruppo FIS/03), ruolo nel quale è stato confermato dopo verifica triennale. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Classica per diversi corsi di laurea (Informatica, Chimica, Matematica, Ingegneria, Fisica) e della Fisica della Materia per il corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca è da alcuni anni incentrata su: a) Modelli e fenomenologia di sistemi con gradi di libertà fermionici e bosonici accoppiati; b) Risultati esatti per modelli per sistemi a due bande con correlazioni elettroniche forti; c) Effetti di prossimità in eterostrutture superconduttore-ferromagnete; d) Fenomenologia di superconduttori ad alta temperatura critica a drogaggio di tipo elettronico Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base di alcuni macroargomenti, quali la gravitazione universale, i fenomeni ondulatori, i corpi rigidi e i fluidi, che tradizionalmente non rientrano nel programma del corso generale di fisica classica per studenti del primo anno. Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie applicazioni e tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici esercizi relativi agli argomenti trattati. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza della meccanica del singolo punto materiale e dei sistemi di punti materiali, come trattata nei corsi del primo anno del corso di laurea in Fisica, e dell’analisi delle funzioni di una variabile. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 18 Ore di Lezioni esercitative: 6 Gravitazione universale: Le forze fondamentali esistenti in natura. La legge di gravitazione universale. Esperimento di Cavendish. Massa inerziale e massa gravitazionale. Conservatività della forza gravitazionale. Velocità di fuga. Moto dei satelliti. Campo gravitazionale. Teorema di Gauss con applicazioni (senza dimostrazione). Leggi di Keplero. (4 ore teoriche e 1 ora esercitativa) Onde e oscillazioni: Generalità sui fenomeni oscillatori. Onde meccaniche e onde elettromagnetiche. Onde trasversali e onde longitudinali. Forma delle funzioni che descrivono onde che si propagano. Equazione delle onde nel caso di onde elastiche longitudinali. Aspetti energetici. Principio di sovrapposizione. Cenni sugli sviluppi in serie di Fourier. Interferenza. Vettori di fase. Battimenti. Onde stazionarie. (5 ore teoriche e 1 ora esercitativa) Corpi rigidi: Numero di gradi di libertà di un corpo rigido. Aspetti generali del moto di un corpo rigido. Sistema di riferimento solidale. Tensore di inerzia e momento di inerzia con applicazioni. Espressione generale dell’energia cinetica di un corpo rigido in moto rototraslatorio. Energia cinetica rotazionale. Espressione generale del momento angolare di un corpo rigido in moto rototraslatorio. Momento angolare rotazionale. Diagonalizzazione del tensore di inerzia e riduzione agli assi principali. (5 ore teoriche e 2 ore esercitative) Fluidi: Considerazioni generali sui fluidi. Azioni meccaniche sui fluidi. Statica dei fluidi: equazione fondamentale dell’idrostatica e sua applicazione al caso della gravità, legge di Stevino, esperienza di Torricelli, vasi comunicanti, manometro a U, principio di Pascal e sua applicazione alle presse idrauliche, principio di Archimede con applicazioni. Dinamica dei fluidi: viscosità e incomprimibilità, fluido ideale, descrizione lagrangiana e descrizione euleriana, regime stazionario, linee di flusso e tubi di flusso, portata, equazione di continuità con applicazioni, equazione di Bernoulli con applicazioni, effetto Venturi. (4 ore teoriche e 2 ore esercitative) Testi di riferimento P. Mazzoldi, M. Nigro, C.Voci, Fisica, vol. I, EdiSES C. Mencuccini, V. Silvestrini, Fisica I – Meccanica Termodinamica, Liguori G.R. Fowles and G.L. Cassiday, Analytical Mechanics, Thomson (per i corpi rigidi) D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica, Ambrosiana Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento degli argomenti del corso e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà, anche attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, in che modo le conoscenze teoriche acquisite trovino applicazione concreta a problemi reali. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale consistente in una prova orale. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA II Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento COMPLEMENTI DI FISICA CLASSICA II Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente GAETANO VILASI, Professore Ordinario di Fisica Teorica Professore Ordinario di Relatività all'Università di Salerno dal 2000, è Coordinatore del Gruppo Teorico locale INFN. E' referee di riviste internazionali e della Commissione IV INFN. E' stato membro di comitati scientifici di conferenze nazionali ed internazionali e si è occupato di Simmetrie Dinamiche Classiche e Quantistiche, Teoria Quantistica dei Campi, Sistemi Dinamici, Integrabilità in Teoria dei Campi, Gravità Classica e Quantistica, anche presso: il Centre de Physique Theorique Marseilles (1969, 1970, 1974), il Laboratory of Theoretical Physics, JINR Dubna (Russia) (1985), il Department of Physics, Syracuse University (1987, 2008), il Department of Physics, the Northeastern University (Boston) (1987), il Keldysh Institute, Mosca (1991, 1992), l'Institute for Nuclear Research and Nuclear Energy di Sofia (1995, 2000, 2007), Departamento de Fisica, Universitad Carlos III de Madrid (1999, 2001, 2003), Departamento de Fisica, Universitad de Zaragoza (2000, 2002, 2007) l'Erwin Schroedinger International Institute for Mathematical Physics di Vienna (1993, 1994, 1996, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008). E’ autore di 2 monografie e di numerosissime pubblicazioni su riviste internazionali Monografie GERDJIKOV VS, VILASI G, YANOVSKI AB (2008): Integrable Hamiltonian Hierarchies, Springer Verlag VILASI G. (2001): Hamiltonian Dynamics, World Scientific Editor 16th SIGRAV Conference on General Relativity and gravitational Physics, AIP Conference Proc: 751 (2005) (G. Vilasi, G. Esposito, G. Lambiase, G. Marmo, G. Scarpetta) Spacetime and Fundamental Interactions: Quantum Aspects, Conference Proc. Mod. Phys. Lett. A18 (2003) (F. Lizzi, G. Marmo, G. Sparano, G. Vilasi) Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear field Theor , NorthHolland, Delta Series (Amsterdam 1989) (S.De Filippo, M.Marinaro, G.Marmo, G. Vilasi) Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base dela Relatività Speciale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici esercizi. In particolare, lo studente deve saper risolvere problemi in cui sarà necessario tener conto del punto di vista di due differenti osservatori Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di pensare usando i nuovi concetti di spazio e tempo Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Meccanica Classica e Elettromagnetismo Contenuto del corso Caratteristiche della propagazione della luce, Il concetto di tempo, Le trasformazioni di Lorenz, Cinematica e Dinamica Relativistica Testi di riferimento Landau e Lifchitz, Teoria del Campo, Editori Riuniti Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. esami scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 DISPOSITIVI ELETTRONICI A SEMICONDUTTORE Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento DISPOSITIVI ELETTRONICI A SEMICONDUTTORE Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) DISCIPLINA CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 3° Semestre 1° Numero di crediti 3 SUPPLENZA ESTERNA GRATUITA Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): L’obiettivo del corso è di consentire agli studenti di acquisire le conoscenze necessarie per la comprensione di testi specialistici sui dispositivi elettroni a semiconduttore. Il corso si propone inoltre di fornire un bagaglio di conoscenze utile per l’inserimento nell’industria dei semiconduttori. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Si intende rendere lo studente capace -- di saper eseguire ed interpretare misure elettriche su dispositivi e di proporre modelli elettrici appropriati -- di capire le relazioni tra processi di fabbricazione, struttura e caratteristiche elettriche dei dispositivi. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti sono stimolati, durante le frequenti discussioni col docente e durante l’esame finale, a comunicare in modo chiaro e persuasivo la conoscenza acquisita e a dimostrarne la profondità. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. Fisica classica e fondamenti di meccanica quantistica. Prerequisiti Contenuto del corso Ore di Lezioni frontali: 24 Ore di Laboratorio: 6 Reticoli cristallini. Bande di energia nei solidi. Densità degli stati ed energia di Fermi. Semiconduttori intrinseci ed estrinseci. Drogaggio. Fenomeni di conduzione. Correnti di deriva e di diffusione. Resistività. Mobilità. Bande di energia e potenziali applicati. Generazione e ricombinazione di coppie. Fenomeni ottici. Effetto Hall. Giunzioni metallo semiconduttore all’equilibrio e polarizzate: caratteristiche I-V, C-V e risposta ottica. Diodi Schottky. Il condensatore MOS: accumulazione, svuotamento, inversione. La caratteristiche C-V. I CCD. Il transistor MOS. Caratteristiche I-V. Effetti del secondo ordine e effetti di scaling. Circuiti con transistori NMOS e PMOS. Circuiti logici CMOS. RAM e DRAM. Memorie non volatili. Tecniche di fabbricazione di circuiti integrati. Esempi di processi di fabbricazione di circuiti integrati CMOS. Libri di testo: Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) S.M. Sze, Physics of semiconductor devices, J. Wiley & Sons R. S. Muller and T. I. Kamins, Device Electronics for Integrated Circuits, J. Wilwy &Sons K. Hoffman, System Integration : from transistor design to large scale integrated circuits, J Wiley &Sons Lezioni frontali e dimostrazioni in laboratorio. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova orale di verifica su tutti gli argomenti del corso. E’ lasciata libertà allo studente di discutere anche argomenti non presentati a lezione ma di pertinenza del corso. Lingua di insegnamento ITALIANO Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Sede (aula, indirizzo, …) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 [Il corso si svilupperà in 6 (8) settimane. Durante ciascuna di esse ci saranno 5 (4) lezioni frontali. Attività in laboratorio è prevista a completamento della trattazione delle giunzioni metallo-semiconduttore e dei transistori MOS.] FISICA CLASSICA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento Fisica Classica I Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) SI Anno di corso I Semestre I/II Numero di crediti 12 (8 lezioni + 4 Esercitazioni) Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Pace Sandro CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI, lezioni in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi di laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per ricercatore, professore associato ed ordinario. Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e' delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E. ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle ionizzanti. Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO. Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata sui superconduttori ad alta temperatura, articolata in: 1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto, 2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di materiale massivo e di single crystals di superconduttori ceramici e materiali similari, 3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo. Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali conferenze internazionali del proprio settore scientifico. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della dinamica del punto materiale e dei sistemi di punti ed in particolare dei sistemi rigidi e dall'altra parte dei principi base della termodinamica.. Ha inoltre lo scopo di abituare lo studente al ragionamento rigoroso e di creare la capacità di descrivere la statica e la dinamica di sistemi fisici tramite l'applicazione e la risoluzione di equazioni algebriche e differenziali . Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha l'obiettivo di sviluppare le capacità di applicare a problemi che descrivono l'evoluzione di sistemi le conoscenze acquisite sulle basi della meccanica classica e della termodinamica Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Conoscenza dell'algebra elementare, dei sistemi di equazioni lineari, discussione delle equazioni e delle disequazioni di secondo grado, buona conoscenza della geometria euclidea, della trigonometria, discussione delle funzioni elementari. Ancora più importante delle conoscenze specifiche, è essenziale la capacità e l'abitudine di dedicare gran parte della propria giornata allo studio e le capacità di ordine logico. Contenuto del corso Il metodo scientifico. Le grandezze fisiche e le unità di misura per lo spaio ed il tempo: i sistemi di riferimento Grandezze scalari e vettoriali. Cinematica del punto materiale: moto in una dimensione: velocità ed accelerazione, cenni sul concetto di derivata, moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato; moto in più dimensioni: moto circolare uniforme e non, moto in una traiettoria qualsiasi. Il moto del proiettile. Dinamica del punto materiale: primo principio della dinamica e sistemi di riferimento inerziali, le forze: forza peso e massa gravitazionale, forze di attrito radente, forza elastica, reazioni vincolare; secondo principio della dinamica e massa inerziale: caduta di un grave, oscillatore armonico semplice, oscillatore smorzato e forzato: cenni soluzioni equazioni differenziali lineari del secondo ordine, risonanza. Quantità di moto, impulso. I concetti di lavoro ed energia; teorema delle forze vive, energia cinetica, campi di forze conservativi ed energia potenziale. Momento delle forze e momento della quantità di moto. Dinamica dei sistemi di particelle: quantità di moto e momento della quantità di moto, forze e momenti interni ed esterni; equazioni cardinali della dinamica dei sistemi di punti materiali; centro di massa; energia di un sistema di punti materiali. Urti. Corpi rigidi: cinematica e gradi di libertà di un corpo rigido: traslazioni e rotazioni; equazioni cardinali della dinamica dei corpi rigidi; momento della quantità di moto e momento delle forze rispetto ad un punto e rispetto ad un asse; reazioni vincolari; energia cinetica, Dinamica di corpi rigidi girevoli attorno ad asse fisso, momento d’inerzia, energia cinetica e momento della quantità di moto Termodinamica Temperatura e termometri; variabili di stato; equazione di stato dei gas perfetti, i gas reali e l'equazione di Van der Waals; quantità di calore, calori specifici e conducibilità termica; calore ed energia, Lavoro in una trasformazione. Il primo principio della termodinamica; Funzioni di stato, Energia interna, Entalpia; Gas perfetto: calori specifici, energia interna, entalpia, trasformazioni adiabatiche. Secondo principio della termodinamica; il ciclo di Carnot; il teorema di Carnot ; l'Entropia; Energia libera ed il potenziale di Gibbs ; cambiamenti di stato. Testi di riferimento P.Mazzoldi,M. Nigro e C.Voci : " Elementi di Fisica : meccanica e termodinamica" EdiSES The Feynmann lectures on Physics- Addison-Wesley publishing conpany Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 64 ore Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore (svolte da un Ricercatore) Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Gli studenti vengono chiamati alla lavagna con una certa regolarità specie per la risoluzione di esercizi precedentemente assegnati. Nel caso in cui uno studente abbia mostrato una buona padronanza nella risoluzione degli esercizi, può avere l'esonero dal compito scritto che è per tutti gli altri di norma obbligatorio e solo gli studenti che lo abbiano svolto almeno in modo sufficiente vengono ammessi alla prova orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 [4-5 ore settimanali in tre-quattro giorni distinti] FISICA CLASSICA II Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA CLASSICA II Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre I/II Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Mario Fusco Girard è professore ordinario di Fisica Sperimentale dal 2002. Dall’anno accademico 1977/78 ha ricoperto per incarico i corsi di Fisica Generale I presso l’allora Biennio, in seguito Facoltà di Ingegneria; in seguito ha tenuto il corso di Fisica Generale II presso il Corso di Laurea in Matematica. Nel 1985 è divenuto Professore Associato di Fisica Generale presso lo stesso corso di laurea. Ha tenuto per supplenza corsi di Fisica presso la Facoltà di Farmacia e presso la Facoltà di Ingegneria. Ha tenuto per affidamento il corso di Meccanica Razionale e quello di Istituzioni di Fisica Matematica presso la Facoltà di Scienze. E’ stato Direttore del Dipartimento di Fisica Teorica “ E. Caianiello” dal 1998 al 2000. Dal 1999 al 2003 è stato Rappresentante per l’Italia nello Steering Group del programma Science for Peace. Dal 2002 al 2008 è stato Responsabile del Gruppo Collegato di Salerno dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Si è interessato di Metodi di Teoria dei Campi applicati ai sistemi a multi-corpi, di caos in sistemi classici e quantistici, di metodi semiclassici in meccanica quantistica, e da circa dieci anni partecipa all’esperimento ALICE, uno dei quattro grandi esperimenti in preparazione al Large Hadron Collider del CERN di Ginevra. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and il corso si propone di fornire le conoscenze e le capacità di comprensione delle leggi fondamentali dell’elettromagnetismo e dell’ottica classici, a livello intermedio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): il corso tende a far acquisire allo studente la capacità di risolvere problemi di livello intermedio di difficoltà, nell’ambito dell’elettromagnetismo classico e delle sue applicazioni ai fenomeni dell’ottica. Abilità comunicative (communication skills): lo studente dovrà essere in grado di esprimere le conoscenze acquisite durante il corso in maniera chiara, concisa e rigorosa. Autonomia di giudizio (making judgements): è auspicabile che lo studente si ponga in maniera critica e problematica di fronte al materiale oggetto di studio, e viene stimolata la sua personale capacità di approfondimento. Prerequisiti E’ richiesta la conoscenza dei contenuti dei corsi di Fisica Classica I e di Analisi Matematica I e II. Contenuto del corso Elettrostatica nel vuoto. Elettrostatica dei conduttori. Elettrostatica in presenza di dielettrici. Corrente elettrica stazionaria. Fenomeni magnetici stazionari nel vuoto. Magnetismo nella materia. Campi elettrici e magnetici variabili nel tempo. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche. Ottica ondulatoria. Ottica geometrica. Testi di riferimento 1) C. Mencuccini, V. Silvestrini, Fisica II, Elettromagnetismo ed Ottica, Liguori Editore. 2) D. Halliday, R. Resnick, K. Krane, Fisica 2, Casa Editrice Ambrosiana. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 64 Esercitazioni/Laboratorio: 48 (svolte da un Ricercatore) Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. esame finale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA COMPUTAZIONALE Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA COMPUTAZIONALE Settore scientifico disciplinare FIS/03-MAT/08 Codifica dell’Ateneo 0510600146 Tipologia dell’attività formativa di SEDE riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03 Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia (SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Salerno dal 1/10/2002. Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984 ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02). L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per sistemi elettronici correlati. Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre conferenze internazionali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire le nozioni di base della programmazione in Fortran e Mathematica per la soluzione di problemi di fisica classica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente le abilità per poter risolvere semplici problemi di fisica classica tramite programmi numerici. In particolare, a fine corso lo studente dovrà essere in grado di scrivere semplici codici in linguaggio Fortran o in Matematica per risolvere numericamente problemi della meccanica, della termodinamica e dell’elettromagnetismo. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di formulare in modo corretto i concetti fondamentali della programmazione numerica applicata alla soluzione di problemi di fisica. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di base della fisica classica (meccanica, termodinamica, elettromagnetismo, ottica); della geometria analitica e lineare; dell’analisi (studio di funzioni, limiti, derivate, integrali). Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 48 Ore di Lezioni esercitative: 16 Computazione e fisica. Computer moderni. Algoritmi e linguaggi. (6 ore teoriche) Metodi numerici fondamentali. Interpolazione e approssimazione. Differenziazione ed integrazione. Zeri e estremi di funzioni di singola variabile. Applicazioni. (10 ore teoriche + 4 ore esercitative) Equazioni differenziali ordinarie. Il problema delle condizioni iniziali. Metodo di Eulero. Metodo di Picard. Metodo di Runge-Kutta. Metodi predictor-corrector. Problema agli autovalori e condizioni al contorno. Equazioni lineari e problema di Sturm-Liouville. Applicazioni. (12 ore teoriche + 4 ore esercitative) Metodi numerici per il calcolo matriciale. Matrici in fisica. Operazioni elementari con le matrici. Sistemi di equazioni lineari. Zeri e estremi di funzioni di più variabili. Problema agli autovalori. Algoritmo Lanczos. Applicazioni. (12 ore teoriche + 4 ore esercitative) Computazione simbolica. Sistemi di computazione simbolica. Matematica simbolica. Calcolo simbolico. Sistemi lineari. Sistemi non lineari. Equazioni differenziali. Computer graphics. Applicazioni. (8 ore teoriche + 4 ore esercitative) Testi di riferimento Testi consigliati: 1) Pao T., An introduction to computational physics, Cambridge university press, 1997. 2) Wolfram S., Mathematica, Addison-Wesley, 1998. 3) Demidovic B. P. E Maron L. A., Fondamenti di calcolo numerico, MIR, 1981. 4) Abell M. L. E Braselton J. P., Differential equation with Mathematica, AP Professional, 1993. 5) Press W. H., Tenkolsky S. A., Vetterling W. T. E Flannery B. P., Numerical recipes in fortran, Cambridge university press, 1994. Indirizzo del sito web delle attivazioni del corso: http://www.fisica.unisa.it/canio.noce/ Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della programmazione e dell’analisi numerica, e una parte di lezioni di tipo esercitativo incentrata sull’illustrazione di come scrivere codici in Fortran o in Mathematica al fine della risoluzione di semplici problemi di fisica classica. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una progetto scritta discusso oralmente dallo studente. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DELLA MATERIA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DELLA MATERIA Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo 0510600209 Tipologia dell’attività formativa di CARATTERIZZANTE riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Integrato (sì/no) NO Anno di corso 3° Semestre 2° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03 Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia (SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Salerno dal 1/10/2002. Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984 ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02). L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per sistemi elettronici correlati. Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre conferenze internazionali. Obiettivi formativi: risultati Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) understanding): Il corso intende fornire le nozioni di fisica atomica e di fisica dello stato solido in maniera tale da consentire agli studenti la comprensione, nonché la gestione, degli argomenti di base della fisica degli atomi e dei solidi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente le abilità teoriche per poter risolvere semplici esercizi e problemi. In particolare, a fine corso lo studente dovrà essere in grado di risolvere problemi di fisica atomica e spettroscopia e fisica dei solidi, sia in ambito classico (modello di Drude), che in ambito quantistico (modello di Sommerfeld, funzioni di Bloch). Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di formulare in modo corretto i concetti fondamentali della fisica degli atomi e le assunzioni alla base dei diversi modelli presenti nella fisica dei solidi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di base della fisica classica (meccanica, termodinamica, elettromagnetismo, ottica); della meccanica analitica; della meccanica statistica (elementi) e della fisica quantistica (soluzione di problemi unidimensionali). Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 48 Ore di Lezioni esercitative: 8 Teoria generale del momento angolare. Momento angolare orbitale e momento angolare di spin. Armoniche sferiche e funzioni d'onda di spin. Addizione di momenti angolari. (6 ore teoriche) Campi di forze centrali. Equazione di Schroedinger per l'atomo di idrogeno. Autofunzioni e spettro dell'atomo di idrogeno. Orbitali descritti da funzioni d’onda reali. (6 ore teoriche e 2 ore esercitative) Atomi idrogenoidi e loro interazione con il campo elettromagnetico. Approssimazione di dipolo. (4 ore teoriche) Atomi idrogenoidi in presenza di campi esterni. Effetto Zeeman normale ed anomalo. (4 ore teoriche) Struttura fine di atomi idrogenoidi. Accoppiamento spin-orbita e struttura fine. (6 ore teoriche e 2 ore esercitative) Modello di Drude dei metalli. Conduttività d.c. ed a.c. di un metallo. Effetto Hall e magnetoresistenza. Conduttività termica e legge di Wiedemann e Franz. (4 ore teoriche) Teoria di Sommerfeld dei metalli. Distribuzione di Fermi-Dirac. Elettroni liberi. Proprietà termiche di un gas di elettroni liberi e calore specifico. (4 ore teoriche e 2 ore esercitative) Vettori primitivi e reticoli di Bravais. Esempi e tipi di reticoli cristallini. Reticolo reciproco. Zone di Brillouin. Formulazione di Bragg e di von Laue per la diffrazione di raggi X. Cenni sulla determinazione sperimentale della struttura dei cristalli. (4 ore teoriche) Equazione di Schroedinger per un potenziale periodico. Teorema di Bloch. Periodicità nello spazio dei momenti. Bande di energia. (2 ore teoriche) Approssimazione di elettroni quasi liberi. Approssimazione di tightbinding. (4 ore teoriche e 2 ore esercitative) Struttura a bande di semiconduttori. Densità dei portatori di carica semiconduttori intrinseci. Drogaggio. Popolazione dei livelli impurezza all'equilibrio termico. Densità dei portatori di carica semiconduttori estrinseci. Semiconduttori disomogenei. Proprietà equilibrio della giunzione p-n e caratteristica corrente tensione. (4 ore teoriche) Testi di riferimento in di in di Testi consigliati: 1) C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, Quantum mechanics vol. I (Wiley-Interscience, Paris, 1986). 2) G. Herzberg, Spettri atomici e struttura atomica (Boringhieri, Torino 1961). 3) S. Franchetti, A. Ranfagni, D. Mugnai, Elementi di struttura della materia (Zanichelli, Bologna, 1974). 4) B. B. Brandsen, C. J. Joachain, Physics of atoms and molecules (Longman Scientific and Technical, Essex, 1983). 5) N. W. Ashcroft, N. D. Mermin, Solid state physics (Saunders College Publishing, Philadelphia, 1976). 6) H. Ibach, H. Luth, Solid State Physics (Springer, Berlin, 2003) Indirizzo del sito web delle attivazioni del corso: http://www.fisica.unisa.it/canio.noce/ Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della fisica atomica e della fisica dello stato solido, e una parte di lezioni di tipo esercitativo incentrata sull’illustrazione di come le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine della risoluzione di semplici problemi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA MODERNA 1 Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA MODERNA 1 Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Caratterizzante Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente PROF. MARIO SALERNO Professore Ordinario di Struttura della Materia. Svolge attività di ricerca in Fisica della Materia Condensata (Teorica e Sperimentale), ed in Localizzazioni Nonlineari e Gravitazionali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire elementi di base di Meccanica Quantistica, di fisica atomica e di fisica dello stato solido in maniera tale da consentire agli studenti la comprensione, con risvolti applicativi, di tali argomenti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente le abilità teoriche per poter risolvere esercizi e problemi di fisica atomica e spettroscopia e fisica dei solidi, sia in ambito classico che in ambito quantistico . Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente. Prerequisiti Contenuti dei corsi dei primi 2 anni Contenuto del corso Elementi di Fisica Moderna: Meccanica Quantistica, Fisica Atomica, Fisica dello Stato Solido. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 Esercitazioni/Laboratorio: 24 Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Esame scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA MODERNA 2 Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA MODERNA 2 Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Caratterizzante Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Luigi Mercaldo, Professore Associato di Fisica Teorica. La sua attività di studio e di ricerca si svolge nell’ambito della Fisica Teorica : Teorie di Campi QuantisticiRelativistici, Teorie di Stringhe, … Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire elementi di base di Fisica Nucleare in maniera tale da consentire agli studenti la comprensione, con risvolti applicativi, di tali argomenti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente le abilità teoriche per poter risolvere esercizi e problemi di Fisica Nucleare. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente. Prerequisiti Corsi dei primi due anni. Contenuto del corso Elementi ed applicazioni di Fisica Nucleare. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 Esercitazioni/Laboratorio: 24 Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Esame scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA NUCLEARE Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA NUCLEARE Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE (3) +SEDE (3) Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01. Ha svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante un apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca in fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento OPERA che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau prodotto per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini muonici prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di membro delle collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN di Ginevra ha svolto e svolge tuttora attività di ricerca nel campo delle interazioni di ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il mezzo più potente a disposizione per studiare la materia adronica in condizioni estreme in cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno stato di “plasma di quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP) come conseguenza di una transizione di fase dallo stato adronico ordinario a quello di QGP. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base e delle applicazioni della fisica nucleare e della fisica delle particelle elementari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici esercizi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi riguardanti problemi elementari di fisica nucleare e di particelle elementari. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza (1) degli elementi fondamentali ed avanzati di calcolo differenziale ed integrale e di geometria analitica; (2) della meccanica classica (elementare ed analitica) ed dell’elettrodinamica classica; (3) degli elementi fondamentali di fisica atomica; (4) dei principi fondamentali della relatività ristretta e della meccanica quantistica. Contenuto del corso Introduzione: Unità di misura. Terminologia e definizioni. Sezione d’urto. Il passaggio delle radiazioni nella materia: Introduzione. Diffusione di Rutherford. Perdita di energia per ionizzazione. Perdita di energia degli elettroni. Effetto Cerenkov. Ionizzazione nei gas. Diffusione multipla. Interazione dei fotoni con la materia. Interazionie di elettroni e positroni con la materia. Cenni sui rivelatori: Contatori proporzionali, scintillatori, contatori Cerenkov, emulsioni fotografiche, camera a nebbia, camera a bolle. Spettrometri. Struttura e proprietà del nucleo. Il modello di Thomson e l’esperimento di Geiger e Mardsen. L’esperimento di Chadwick e la scoperta del neutrone. Carica, massa e raggio nucleare.. Energia di legame. Spin e momenti magnetici dei nuclei. Modelli nucleari: modello a goccia, modello a shell. Leggi del decadimento radioattivo. Generalità del decadimento alfa. Studio del decadimento alfa mediante l’effetto tunnel. Decadimento beta. Bilancio energetico del decadimento beta. Il neutrino. L’esperimento di Reines e Cowan. Classificazione delle interazioni. Parità. L’esperimento di Wu Cenni sulla teoria di Fermi del decadimento beta ed applicazioni elementari. Il decadimento gamma. Reazioni nucleari. Q di una reazione. Energia di soglio. Reazioni inversa. Bilancio dettagliato. Il nucleo composto (studio qualitativo). Matrice di diffusione Risonanze. Modello ottico. Il processo di fissione. Cenni sui reattori nucleari. Reazioni nucleari prodotte da ioni pesanti Reazioni di fusione Introduzione alla fisica delle particelle. Idee generali, nomenclatura e catalogo di particelle. Produzione associata; stranezza .Interazioni; leggi di conservazione e simmetrie. Neutrini. Esperimento di Goldhaber. Muoni. Esperimento di Pancini, Piccioni e Conversi. Mesoni tau. Pioni, kaoni e mesoni vettoriali. L’interazione di Yukawa. Spin e parità dei pioni. Spin isotopico dei pioni. Barioni. Classificazione di adroni, quark, ed SU(3). Stranezza e charm. Decadimenti di particelle strane. Cenno sulla carica di colore. Particolarità delle interazioni deboli. Regole di selezione nei decadimenti strani; teoria di Cabibbo (cenni). Il doppietto K°-K°. Violazione di CP nel decadimento K. Testi di riferimento (1) I. Kaplan, Nuclear Physics, Addison-Wesley Publishing Company. (2) E. Segrè: Nuclei e Particelle, Zanichelli. (3) W. E. Burcham and M. Jobes: Nuclear and Particle Physics, Addison Wesley-Longman (4) L. Landau, E. Lifschitz: Meccanica quantistica teorial relativistica (parti I e II). (5) K. Krane: Modern physics. J. Wiley & sons. (6) G. Grella: Appunti dalle lezioni. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate all’apprendimento dei concetti fondamentali della fisica nucleare e della fisica delle particelle. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale finale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area Didattica, comprendente l’esposizione di uno o più di uno degli argomenti trattati nel corso e lo svolgimento di un semplice esercizio. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA QUANTISTICA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA QUANTISTICA I Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Vitello, Prof. Ordinario di Fisica Teorica, Ph.D. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Conoscenza degli elementi di base della Meccanica Quantistica e del suo uso in applicazioni di interesse fisico; capacita’ di svolgere esercizi. Conoscenza del contesto storico-scientifico in cui la Meccanica Quantistica e’ nata. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche risolvere problemi. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli argomenti appresi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti esami del I e II anno del corso di studio Contenuto del corso Meccanica Quantistica, teoria, applicazioni ed esercizi Testi di riferimento R.Eisberg e R. Resnick, Quantum Physics of atoms, molecules, solids, nuclei and particles, J. Wiley & Sons, N.Y. H.Umezawa e G.Vitiello, Quantum Mechanics, Bibliopolis, Napoli W.Pauli, Fisica e Conoscenza, Bollati Boringhieri, Torino Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame orale su teoria e svolgimento di esercizi Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA QUANTISTICA 2 Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA QUANTISTICA 2 Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 3° Semestre 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Gaetano BUSIELLO, professore associato, SSD FIS/03 Si è laureato in Fisica il 14.12.1977 presso l'Università degli Studi di Salerno, con punti 110/110 e lode. Dal 2.04.1979 all'1.08.1980 è stato titolare di una borsa di studio della Scuola di Perfezionamento in Scienze Cibernetiche e Fisiche della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Salerno svolgendo attività scientifica e didattica presso l'Istituto di Fisica della medesima Università. Dall'1.08.1980 al 30.09.2006 ricercatore confermato e dal 01.10.2006 è professore associato (FIS03) presso la Facoltà di Scienze mat., fis. e naturali dell'Università di Salerno. I principali campi di interesse scientifico sono: transizioni di fase e fenomeni critici in sistemi classici e quantistici, proprietà magnetiche della materia, superconduttività, effetti di disordine quenched, heavyfermion e superconduttività ad alta Tc , vetri di spin e sistemi amorfi ed infine tecniche fisiche a problematiche inerenti i Beni Culturali Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and FQ2 è il secondo dei due corsi tendenti a costruire delle solide basi in meccanica quantistica includendo importanti applicazioni e metodi di approssimazione (WKB, metodo variazionale, teoria delle perturbazioni). Acquisire capacità nell’uso dei metodi di approssimazione ed, in particolare, acquisire abilità nei calcoli perturbativi in meccanica quantistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici esercizi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi all’uso dei metodi di approssimazione. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Fisica Generale (Meccanica, Elettromagnetismo) Fisica Quantistica 1 Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 15 Ore di Lezioni esercitative: 9 Fondamenti matematici: Operatori, notazione di Dirac, rappresentazione matriciale, rappresentazione nello spazio dei momenti. Momento angolare: - Momento angolare di spin: matrici di Pauli e spinori; - Addizione di momenti angolari. Metodi di approssimazione: - Limite classico, metodo WKB. - Teoria delle perturbazioni indipendente e dipendente dal tempo; regola aurea di Fermi. - Metodo variazionale. Testi di riferimento Testi consigliati: - G. Nardulli, “Meccanica Quantistica” vol.I e II, Franco Angeli Ed. - Cohen-Tannoudji C., Diu B., Laloe F., “Quantum Mechanics ” vol.I e II, John Wiley & Sons - J. Chahoud, “Meccanica Quantistica” Pitagora Editrice, Bologna - Busiello G., Noce C., “Problemi di Fisica Teorica” Patron Ed. Bologna Altri testi, per eventuali approfondimenti: - G. Sartori, “Istituzioni di Meccanica Quantistica” Libreria Cortina, Padova - G. Passatore, “Problemi di meccanica quantistica “ Franco Angeli Ed. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere semplici problemi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta . Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 GEOMETRIA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento GEOMETRIA I Settore scientifico disciplinare MAT/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE Integrato (sì/no) SI Anno di corso I Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Giovanni SPARANO, professore associato, ssd MAT/02 Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso di Geometria I intende fornire i primi strumenti di algebra lineare necessari allo studio della fisica in generale e della geometria affine ed euclidea prevista per il secondo semestre. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come ulteriore obiettivo quello di rendere lo studente capace di utilizzare i relativi strumenti di calcolo. In particolare, lo studente dovrà saper operare con le matrici, risolvere sistemi di equazioni lineari e Giovanni Sparano è nato a Napoli il 28/01/1957. Si è laureato in Fisica con lode nel 1981 presso l’università di Napoli “Federico II”. Ha poi conseguito un Master Degree, nel 1985, e un Ph.D in Fisica teorica, nel 1988, presso la Syracuse University di Syracuse negli Stati Uniti d’America. Nel 1988/89 ha usufruito di un “Contratto di collaborazione scientifica” per un anno presso il Centre d’etudes nucleaires de Saclay in Francia. La sua carriera accademica è iniziata come ricercatore di fisica teorica presso l’Università di Napoli “Federico II” dal 1991 al 1997. Poi è continuata presso l’Università di Salerno, dapprima come ricercatore di Geometria dal 1997 al 2001 e poi, a partire dal 2001, come professore associato nel settore scientifico disciplinare MAT/03. Afferisce al Dipartimento di Matematica e informatica. I suoi interessi scientifici comprendono la geometria differenziale, la geometria delle equazioni differenziali alle derivate parziali non lineari e il calcolo secondario, la geometria simplettica e in particolare i sistemi integrabili, la geometria non commutativa. Attualmente si occupa dello studio sistematico delle equazioni di Einstein per metriche che ammettono un'algebra non banale di campi di Killing: l’analisi delle soluzioni esatte, simmetrie e leggi di conservazione superiori, operatori di ricorrenza, integrabilità dei flussi geodetici. trattare questioni riguardanti gli spazi vettoriali, le applicazioni lineari e le relative applicazioni fisiche. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze, sia teoriche che applicative, acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di base di matematica trattati nei corsi di scuola media superiore. Contenuto del corso Matrici e determinanti. Sistemi di equazioni lineari. Spazzi vettoriali. Applicazioni lineari. Forme bilineari. Testi di riferimento S. ABEASIS, Elementi di algebra lineare e geometria, Zanichelli. R. ESPOSITO, A. RUSSO, Lezioni di Geometria, parte prima, Liguori. S. LANG, Algebra lineare, Bollati Boringhieri. E. SERNESI, Geometria 1, Bollati Boringhieri. S: LIPSCHUTZ, Algebre Lineare, McGraw-Hill. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova scritta e prova orale comprendenti sia Geometria I che Geometria II. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 GEOMETRIA II Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento GEOMETRIA II Settore scientifico disciplinare MAT/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) DISCIPLINA DI BASE (ambito MATEMATICO – FISICO) Integrato (sì/no) SI Anno di corso 1° Semestre 2° Numero di crediti 5 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Annamaria MIRANDA, ricercatore, SSD MAT/03 Annamaria MIRANDA si è laureata in Matematica con lode nell’anno accademico 1991/92 presso l’Università di Salerno. Nel 1995 è stata borsista CNR. Nel 2000 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica presso l’Università di Napoli Federico II. Dal 2001 al 2005 è stata assegnista di ricerca presso il DMI dell’Università di Salerno. Nel 2005 ha preso servizio come ricercatore per il settore scientifico disciplinare MAT/05-Geometria presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Salerno. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Geometria per diversi corsi di laurea. Dal 2005 svolge il suo carico didattico sugli insegnamenti di Geometria per il corso di laurea in Fisica, di Geometria III per il corso di laurea in Matematica, e di Matematica Discreta (a.a. 2007-2008) per il corso di laurea in Informatica. La sua attività di ricerca ha riguardato principalmente i seguenti argomenti: - Topologie in iperspazi e in spazi di funzioni. -Quozienti di spazi che verificano proprietà locali di compattezza. - Geometrie senza punti. - Sistemi dinamici caotici. Recentemente si sta occupando di alcune questioni di dinamica topologica relative alla dipendenza sensibile alle condizioni iniziali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Obiettivi formativi: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso di Geometria II si propone di rafforzare le basi della geometria per spazi vettoriali di dimensione finita fornite allo studente nel corso di Geometria I. Il percorso formativo si attua proponendo allo studente strumenti dell'algebra lineare più avanzati. Più precisamente, si presentano le forme bilineari, quadratiche, hermitiane, si esamina poi il problema della diagonalizzazione applicando i risultati relativi allo studio delle coniche. Il corso ha inoltre lo scopo di fornire allo studente, attraverso l’utilizzo di varie metodiche, strumenti atti a migliorare la capacità di assimilare le conoscenze teoriche acquisite ed abituare al ragionamento rigoroso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso, assimilate le conoscenze teoriche, ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di acquisire maggiore flessibilità nella risoluzione di problemi geometrici. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi al problema della diagonalizzazione di un endomorfismo, di una forma bilineare, di una forma quadratica. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di algebra lineare di base trattati nel corso di Geometria I. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 32 Ore di Lezioni esercitative: 12 Contenuto del corso: 1. Diagonalizzazione di operatori. 2. Forme bilineari e forme quadratiche. 3. Diagonalizzazione di forme quadratiche. 4. Forme bilineari simmetriche definite positive, spazi euclidei, trasformazioni ortogonali. 5. Diagonalizzazione di operatori simmetrici. 6. Spazi vettoriali complessi, forme hermitiane, spazi hermitiani, trasformazioni unitarie, operatori hermitiani. 7. Diagonalizzazione di operatori hermitiani. 8. Spazi affini. Affinità. 9. Spazi metrici. Isometrie. 10. Applicazioni alla geometria analitica: classificazione euclidea di coniche e quadriche. Testi di riferimento Testi consigliati: E. SERNESI, “Geometria I”, Boringhieri. T. APOSTOL, “Calcolo- Volume secondo- Geometria”, Boringhieri. Un qualsiasi eserciziario di Geometria. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni a carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di algebra lineare e geometria, delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere problemi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un unico esame finale di Geometria I e II, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. La prova scritta potrà essere sostituita da due prove intercorso. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta (o nelle prove intercorso). Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 INTRODUZIONE ALLA FISICA TERRESTRE Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento INTRODUZIONE ALLA FISICA TERRESTRE Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Luca Crescentini, professore associato GEO/10. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): Laurea in Fisica presso l'Università di Pisa, Diploma in Fisica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Dottorato di Ricerca in Fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di L'Aquila e l'Università di Camerino; attualmente svolge attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di Salerno. Ha svolto attività di ricerca teorico-numerica e sperimentale su diversi argomenti di fisica dell'atmosfera, ottica quantistica, sismologia e geodesia. Negli ultimi anni l'attività si è concentrata soprattutto sulla realizzazione di strumentazione per misure di deformazione del suolo ad alta sensibilità e sull'analisi ed interpretazione di dati geodetici in ambienti sia tettonici che vulcanici. di comprensione (knowledge and conoscenza di base dei principi fondamentali di alcune importanti branche della geofisica (geodesia, geodinamica, struttura interna, proprietà termiche, proprietà elettriche, geomagnetismo) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): applicazione di tecniche fisico-matematiche nella risoluzione di semplici problemi di geofisica; capacità di esporre le conoscenze acquisite Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze, sia teoriche che applicative, acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Onestà intellettuale relativamente alla propria attività ed apertura nei confronti del lavoro altrui. Prerequisiti Nozioni di base di matematica e fisica. Contenuto del corso Rotazione, forma e gravità della Terra; anomalie gravimetriche e loro interpretazione; isostasia; struttura interna della Terra; geocronologia; il calore nella Terra; geoelettricità; magnetismo nelle rocce; campo magnetico della Terra; paleomagnetismo Testi di riferimento W. Lowrie, Fundamentals of Geophysics, Cambridge University Press Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: lezioni frontali con risoluzione di esercizi. Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. prova orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI ACQUISIZIONE DATI II Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI ACQUISIZIONE DATI II Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre I Numero di crediti Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) 3 Giovanni Carapella, Ricercatore confermato, FIS/03 Giovanni Carapella e’ nato il 10.07.1967 a Foglianise, BN.Si e’ laureato in Fisica nel 1993 presso l’Universita di Salerno con 110/110 e lode. Nel 1998 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica presso l’Universita di Salerno. Dal 2002 e’ Ricercatore Universitario presso la Facoltà di Scienze della stessa Università. E’ stato docente dei seguenti corsi: Fisica (presso cl in Informatica), Laboratorio di Fisica II, LAB B: Acquisizione dati, Laboratorio di Acquisizione dati I, Tecniche Fotolitografiche (presso cl in Fisica). E’ stato relatore di due tesi di laurea magistrale in Fisica e due di Dottorato di Ricerca in Fisica. Svolge attività di ricerca sperimentale nel campo della elettronica superconduttiva e della spintronica. E’ autore di oltre quaranta pubblicazioni su riviste internazionali con referee. E’ referee per diverse riviste di Fisica, tra cui Physical Review Letters e Physical Review B. Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso verte su fisica de sensori e sul controllo automatico di strumenti di interesse per la acquisizione automatica dei dati e loro analisi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) :Sono previste intense esercitazioni di laboratorio su postazioni di lavoro dedicate su analisi ed elaborazione dati, e controllo automatico strumenti in cui gli argomenti trattati a lezione sono immediatamente applicati anche con sviluppo di programmi (in ambiente Labview) da parte degli studenti. Abilità comunicative (communication skills): Le esercitazioni in laboratorio sono organizzate in maniera da favorire il confronto e la collaborazione tra gli studenti. Gli studenti sono invogliati ad aggregarsi spontaneamente in gruppi di lavoro in modo da raggiungere la soluzione dei problemi attraverso un fruttuoso scambio di idee. Autonomia di giudizio (making judgements): Il corso vuole stimolare gli studenti a partecipare attivamente alle lezioni intervenendo con osservazioni e domande che possano aiutare il docente a monitorare la capacità di apprendimento e di comprensione dei contenuti del corso. Prerequisiti Contenuto del corso Testi di riferimento Fisica classica, Laboratori da Fisica I a IV Trasduttori di grandezze fisiche. Sensori di posizione, velocita, accelerazione, deformazione, temperatura, campo elettromagnetico, intensità luminosa. Condizionamento e analisi dei segnali. Elementi di rumore elettromagnetico e sua minimizzazione. Controllo strumenti tramite procollo GPIB. Il corso prevede intense esercitazioni di laboratorio su postazioni di lavoro dedicate, con sviluppo di tools (in ambiente Labview) per acquisizione, analisi ed elaborazione dati, e controllo automatico strumenti. Handbook of modern sensors : physics, designs, and applications , Jacob Fraden.–3rd ed. Springer-Verlag 2004. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore Lezioni frontali e esercitazioni di laboratorio Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione L’esame consiste in una prova orale . Il giudizio complessivo e’ ponderato anche tenendo conto anche dell’operato in laboratorio (svolgimento corretto di un numero minimo di esercitazioni assegnate durante il corso). Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI CHIMICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI CHIMICA Settore scientifico disciplinare CHIM/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente SUPPLENZA Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire elementi di base utili a mettere in grado gli studenti a realizzare semplici esperimenti di Chimica Inorganica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso è teso a far acquisire agli studenti la capacità di applicare i concetti della Chimica a semplici situazioni pratiche. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe ed in laboratorio, e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente, e le esperienze. Prerequisiti Corso di Chimica. Contenuto del corso Organizzazione in Laboratorio di semplici esperienze di Chimica Inorganica. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: Esercitazioni/Laboratorio: 72 ore. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova pratica di Laboratorio e prova orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI ELETTRONICA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI ELETTRONICA I Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre I/II Numero di crediti 9 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Carmine Attanasio, Professore Associato. di Struttura della Materia. Il Professor Carmine Attanasio è nato a Nocera Superiore (SA) il 30 Marzo 1960. Dopo la laurea in Fisica ottenuta con il massimo dei voti e la lode presso l'Università di Salerno consegue, nel 1994, titolo di Dottore di Ricerca in Fisica discutendo una tesi dal titolo ''Proprietà a radiofrequenza di superconduttori per cavità acceleratrici''. Nell'anno 1993 vince il concorso di Ricercatore Universitario nel settore B01A (Fisica Generale), ora Fisica Sperimentale, settore FIS/01, presso la presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Salerno. Dall'ottobre 2002 è Professore Associato di Fisica Sperimentale presso la stessa Università. Dal 15/10/1996 al 15/10/1997 è ospite presso il Kamerlingh Onnes Laboratory, University of Leiden, Paesi Bassi, presso il gruppo di ricerca coordinato dai Professori Peter Kes e Jan Aarts, usufruendo di una borsa di studio ''Training and Mobility of Researcher'' (TMR) della Unione Europea. Dall'anno accademico 1997-1998 è professore di vari insegnamenti presso il corso di Laurea in Fisica ed altri corsi di laurea della Facoltà di Scienze tutti prevalentemente di carattere sperimentale (Laboratorio di Fisica I, Laboratorio di Fisica II, Laboratorio di Elettronica I e II). E' stato relatore di 7 Tesi di Laurea in Fisica e di 4 Tesi di Laurea Triennali. E' stato supervisore di due tesi di dottorato di ricerca in Superconduttività sperimentale e responsabile di tre assegni di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno su tematiche inerenti lo studio dell'interazione tra superconduttività e magnetismo. La sua attività di ricerca, di carattere sperimentale, si è sviluppata all'interno della Fisica della Materia. Il suo interesse scientifico è essenzialmente rivolto allo studio delle proprietà di trasporto di film sottili e multistrati basati su materiali superconduttori ed allo studio della interazione tra superconduttività e magnetismo in strutture stratificate artificiali. Nel 1994 è stato coinventore e intestatario del brevetto per ''Tecnica di fotolitografia in situ di strati sottili di materiali superconduttori ad alta temperatura critica''. Referee di varie riviste internazionali tra cui Physical Review Letters e Physical Review B. E' autore di più di 110 lavori scientifici pubblicati su riviste e proceedings di conferenze internazionali e di circa 40 comunicazioni a conferenze nazionali ed internazionali. E' attualmente Capocommessa della linea di ricerca denominata ''Fenomeni di Trasporto in Materiali Superconduttori'' del Laboratorio Regionale SupeMat, CNR-INFM, Salerno. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base dei principi di elettronica applicati alla realizzazione di tipici circuiti non lineari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saperli applicare alla realizzazione di tipici circuiti non lineari. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di descrivere e discutere in modo corretto gli esperimenti condotti durante l’anno in laboratorio. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Conoscenza di base, teorica e sperimentale, dei circuiti elettrici lineari Contenuto del corso Richiami di teoria di trasporto elettrico nei semiconduttori. Dispositivi a semiconduttore. Diodo p-n: caratteristica I-V, retta di carico, punto di lavoro. Transistor bipolare a giunzione (BJT). Modi di operazione. Configurazioni circuitali di base. Amplificatore differenziale. Amplificatori operazionali. Controreazione. Esperienze di laboratorio: 1) Caratteristica I-V di un diodo. 2) Realizzazioni di circuiti readdrizzatori. Il ponte di Graetz. 3) Studio delle proprietà DC e misura dei parametri alfa e beta. 4) Proprietà AC. 5) Amplificatori. Risposta in frequenza. 6) Amplificatori differenziali con BJT. 7) Polarizzazione e caratterizzazione di un amplificatore operazionale. 8) Realizzazione di vari circuiti, lineari e non lineari, tramite l’utilizzazione di amplificatori operazionali. Testi di riferimento A.R. Malvino: “Electronic principles”- Mc Graw-Hill Millman-Halkias: “Microelettronica”- Boringhieri Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: 72 ore Il corso prevede una parte di lezioni frontali di carattere teorico e descrittivo e una parte di lezioni di laboratorio in cui verranno realizzati e studiati praticamente i circuiti precedentemente descritti. Modalità di frequenza Obbbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale consistente nella discussione approfondita degli esperimenti eseguiti in laboratorio. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Dott. FABRIZIO BOBBA Ricercatore di Fisica SSD FIS/01 Svolge la sua attività di ricerca nel settore della Fisica della Materia Condensata. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire elementi di base di Elettronica Digitale in maniera tale da consentire agli studenti la comprensione, con risvolti applicativi, di tali argomenti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso intende fornire elementi di base di Elettronica Digitale in maniera tale da consentire agli studenti la comprensione e la manipolazione di circuiti digitali. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente, e lo svolgimento delle esercitazioni pratiche. Prerequisiti Nessuno. Contenuto del corso Segnali analogici e digitali. Variabili Binarie, tabella verità, funzioni logiche, reti combinatorie, porte logiche, livelli di ingresso, livelli di uscita, maxtermini e mintermini. Porte logiche Inverter Nand, And,Nor,Or,Norex.,Orex. Codificatori e Decodificatori, Multiplexer e Demultiplexer - Contatori Commutatori binari - Pesi digitali. Oscillatori digitali e a quarzo con TTL e C/MOS Flip-Flop tipo Set-Reset e Flip-Flop tipo D, Clock, Flip-Flop tipo JK e tipo T sincrono. Registri,registri a scorrimento, Contatori asincronie sincroni. Cenni su: memorie, connessioni memorie, memorie ROM, memorie ROM programmabili, memorie RAM, microprocessori, unità logico-aritmetiche, unità di controllo, registri della CPU, Bus esterni, struttura istruzioni, sistema con CPU. Implementazione di circuiti digitali (laboratorio): a scelta del docente, verranno implementati in laboratorio alcune delle seguenti applicazioni di elettronica digitale. Realizzazione circuitale di una tavola della verità visiva per integrati digitali. Lampeggiatore sequenziale: interruttore crepuscolare Contatore a 1 cifra con commutatore binario Contatore a 2 cifre con C/Mos 4511 - 4518 - 4093 Contatore a 2 cifre con C/Mos 4033 - 4093 Orologio digitale. Circuito dimostrativo per flip-flop Set-Reset. Testi di riferimento 1) J. Millman, A. Grabel - Microelectronica - McGraw-Hill, 1994; 2) P. Spirito: Elettronica Digitale (seconda edizione), McGraw-Hill, 2002 Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 16 ore Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Esperimento in Laboratorio + prova orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI FISICA I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI FISICA I Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) SI Anno di corso I Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Giovanni Costabile, prof. Ordinario settore FIS03, dal 1974 ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno. Attualmente insegna nel Corso di Laurea in Fisica, nel Corso di Laurea Specialistica in Informatica.Dal 1979 al 1981 è stato ricercatore ospite del National Bureau of Standard. Nel 1986 e nel 1996 è stato professore ospite presso la Technical University of Denmark e nel 1988 è stato ricercatore ospite presso il PTB, Braunschweig. La sua attività di ricerca si è svolta nel campo della superconduttività e delle sue applicazioni in alta ed in bassa frequenza: giunzioni Josephson e loro caratterizzazione in campi magnetici dc ed rf; dinamica nonlineare in sistemi Sine-Gordon: esperimenti in giunzioni ed in sistemi di giunzioni Josephson lunghe, studi analitici, simulazioni numeriche; linee di trasmissione e dispositivi passivi superconduttivi basati su niobio e su YBCO per la propagazione di microonde; definizione del volt campione; applicazione dell'effetto Josephson alla generazione di microonde. Attualmente si occupa del trasporto di corrente polarizzata in eterostrutture planari. Svolge attività di valutazione esterna dei corsi di laurea per conto della Fondazione CRUI ed è iscritto all'Albo dei Valutatori CRUI. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire le conoscenze a livello post secondario sulla trattazione di dati sperimentali ricavabili da esperimenti di meccanica e sulle nozioni fondamentali di calcolo delle probabilità. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di eseguire esperimenti di meccanica e di applicare le nozioni relative alla trattazione dell'incertezza delle misure all'attività sperimentale che viene svolta nel laboratorio. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità di comunicare lo svolgimento e l'esito del loro lavoro sperimentale mediante relazioni scritte. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati a valutare criticamente le procedure ed i risultati dell'attività di laboratorio. Prerequisiti Conoscenze di Fisica, Algebra, Geometria e Trigonometria al livello della Scuola Superiore. Contenuto del corso Grandezze fondamentali e unità SI. Statistica descrittiva. Istogramma, Boxplot. Momenti di una distribuzione di dati. Grafici. Caratteristiche generali degli strumenti di misura. Incertezza delle misure. Stima dell'incertezza con metodi non statistici. Metodi grafici. Misure di lunghezza, area, volume, massa, tempo. Misura della forza elastica. La legge del pendolo. Misura di g. Retta di regressione lineare. Elementi di calcolo delle probabilità. Teorema di Bayes ed applicazioni. Funzioni di distribuzione di una variabile casuale discreta. Funzione cumulativa. Variabili di Bernoulli. Distribuzione Binomiale. Distribuzione di Poisson Testi di riferimento G. Cannelli, "Metodologie sperimentali in fisica", EdiSES (Napoli) Cametti e A. Di Biasio, "Introduzione all'elaborazione dei dati sperimentali", CISU (Roma) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 16 ore Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione valutazione delle relazioni di laboratorio e di un test finale scritto integrato con un colloquio sui contenuti del test. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI FISICA II Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI FISICA II Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE (3) + SEDE (3) Integrato (sì/no) SI Anno di corso I Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Giovanni Costabile, prof. Ordinario settore FIS03, dal 1974 ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno. Attualmente insegna nel Corso di Laurea in Fisica, nel Corso di Laurea Specialistica in Informatica.Dal 1979 al 1981 è stato ricercatore ospite del National Bureau of Standard. Nel 1986 e nel 1996 è stato professore ospite presso la Technical University of Denmark e nel 1988 è stato ricercatore ospite presso il PTB, Braunschweig. La sua attività di ricerca si è svolta nel campo della superconduttività e delle sue applicazioni in alta ed in bassa frequenza: giunzioni Josephson e loro caratterizzazione in campi magnetici dc ed rf; dinamica nonlineare in sistemi Sine-Gordon: esperimenti in giunzioni ed in sistemi di giunzioni Josephson lunghe, studi analitici, simulazioni numeriche; linee di trasmissione e dispositivi passivi superconduttivi basati su niobio e su YBCO per la propagazione di microonde; definizione del volt campione; applicazione dell'effetto Josephson alla generazione di microonde. Attualmente si occupa del trasporto di corrente polarizzata in eterostrutture planari. Svolge attività di valutazione esterna dei corsi di laurea per conto della Fondazione CRUI ed è iscritto all'Albo dei Valutatori CRUI. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire le conoscenze a livello post secondario sulla trattazione di dati sperimentali ricavabili da esperimenti di ottica e termologia e sulle nozioni fondamentali dell'inferenza statistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di eseguire esperimenti di ottica e termologia e di applicare le nozioni relative alla trattazione dell'incertezza delle misure mediante l'inferenza statistica all'attività sperimentale che viene svolta nel laboratorio. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità di comunicare lo svolgimento e l'esito del loro lavoro sperimentale mediante relazioni scritte. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati a valutare criticamente le procedure ed i risultati dell'attività di laboratorio. Prerequisiti Primo semestre del CdL in Fisica. Contenuto del corso Funzione di distribuzione di una variabile casuale continua. Funzione cumulativa. Funzione di distribuzione uniforme. Funzione di distribuzione normale e normale standard. Distribuzione t di Student. Distribuzione chi-quadro. Grafici probabilistici. Funzione di distribuzione di più variabili casuali, funzione marginale. Covarianza e correlazione lineare. Elementi di teoria del campionamento. Statistici, loro distribuzione e standard error. La distribuzione della media ed il teorema del limite centrale. Stima puntuale. Stima corretta. Metodo della massima verosimiglianza. Stima intervallare. Cenni al test di ipotesi. il test del chi-quadro. La propagazione della luce e l'approssimazione dell'ottica geometrica. Leggi di Snell. Principio di Fermat. Diottri piani. Prisma. La formazione delle immagini e la nomenclatura delele proprietà dei sistemi ottici. Specchi piani e sferici. Il diottro sferico. La lente sottile. Formula di Newton dei punti coniugati. Ingrandimento lineare. Formula del fabbricante di lenti. Potere diottrico. Lenti sottili addossate. Lenti spesse e sistemi ottici centrati: piani e punti principali, punti nodali. Metodi grafici per la costruzione delle immagini. Ingrandimento angolare. Lente di ingrandimento. Microscopio. Cannocchiale astronomico. Misura del momento di inerzia. Verifica del teorema di Huyghens. Misura dell'indice di rifrazione. Misura della distanza focale di una lente. Misura del calore specifico dei solidi. Verifica delle leggi dei gas. Testi di riferimento Cametti e A. Di Biasio, "Introduzione all'elaborazione dei dati sperimentali", CISU (Roma) J.R. Taylor “Introduzione all'analisi degli errori”, Zanichelli (Bologna) Appunti di Ottica presentati al corso (disponibili in rete) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 16 ore Esercitazioni/Laboratorio: 48 ore Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione valutazione delle relazioni di laboratorio e di un test finale scritto integrato con un colloquio sui contenuti del test. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI FISICA III Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI FISICA III Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) Anno di corso 2° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Angela Nigro , ricercatore, SSD FIS/03 Angela Nigro si è laureata in Fisica con lode nel 1987 presso l'Università di Salerno. Nel 1987 è vincitrice di una borsa di studio della Società Ansaldo per svolgere ricerche sulla realizzazione e caratterizzazione di materiali superconduttori ad alta temperatura critica. Tra il 1989 ed il 1991 è professore a contratto presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno. Nel 1992 ha preso servizio quale ricercatore universitario, gruppo di discipline FIS/03, presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Salerno. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale nell'ambito dei corsi di Fisica Generale II (elettromagnetismo), Laboratorio di Fisica Generale (teoria degli errori ed esperimenti di meccanica), Laboratorio di Fisica II ( termologia ed ottica), Laboratorio di Fisica III ( circuiti elettrici), Complementi di Fisica (Ottica Ondulatoria) presso il corso di laurea in Fisica e Chimica. L'attività di ricerca è rivolta alla realizzazione e caratterizzazione di materiali superconduttori sia in forma bulk e di film sottile e di dispositivi tunnel e Josephson. In particolare l’attività è relativa a misure ed analisi delle proprietà normali e superconduttive di Nb, NbN, NbxTi1-x, (NbxTi1-x)N e di superconduttori ad alta Tc quali ReBCO e BISCCO. Uno studio dettagliato della struttura di questi materiali è effettuato mediante SEM, analisi EDS e diffrattometria a raggi X, mentre le proprietà di trasporto vengono studiate tramite misure di resistività, caratteristiche I-V ecc..Parte dell’attività è dedicata allo studio delle caratteristiche di dispositivi basati su elettrodi superconduttivi. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire gli studenti delle conoscenze di base riguardanti la teoria dei circuiti elettrici e della capacità di comprendere/apprendere autonomamente le relative nozioni avanzate. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): S’intende sviluppare la capacità di modellizzare sistemi reali costituiti da oggetti carichi o percorsi da corrente e di affrontare la risoluzione di problemi di carattere applicativo riguardanti circuiti elettrici semplici. Abilità comunicative (communication skills): Il corso intende fornire gli studenti della proprietà di linguaggio necessaria a esporre in maniera critica le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): S’intende incoraggiare, tramite domande e discussioni, l’apprendimento critico degli argomenti del corso al fine di raggiungere un buon livello di autonomia riguardo all’analisi di situazioni sia pratiche che teoriche. Prerequisiti Sistemi lineari, Principi fondamentali della meccanica classica ed elettromagnetismo, Elementi di analisi degli errori. Contenuto del corso Ore di Lezioni frontali: 24 Ore di Laboratorio: 36 Forza elettrica, potenziale elettrico, tensione, corrente. Corrente continua. Legge di Ohm e resistenza elettrica. Considerazioni energetiche, potenza elettrica. Generatori e forza elettromotrice. Generatori ideali di tensione e corrente. Modelli di generatori reali. Elementi circuitali bipolari: caratteristica tensione-corrente, retta di carico. Analisi topologica: maglie, nodi. Leggi di Kirchhoff. Reti lineari resistive: teorema di sovrapposizione, metodo delle correnti di maglia, metodo delle tensioni di nodo. Teorema di Thevenin, teorema di Norton. Strumenti analogici per misura di corrente e tensione: portata, resistenza interna. Ohmmetro e ponte di Wheatstone: sensibilità, errore di sensibilità. Metodo voltamperometrico per la misura della resistenza elettrica. Perturbazioni indotte dagli strumenti nella misura di grandezze elettriche. Strumenti analogici e strumenti digitali. Oscilloscopio analogico: tubo a raggi catodici, sensibilità, base dei tempi, trigger. Condizione di quasi– stazionarietà. Elementi circuitali ideali: condensatore, induttore: relazioni corrente – tensione, capacità, induttanza. Risposta naturale e risposta forzata. Fenomeni transitori e fenomeni stazionari. Circuito RC: risposta ad eccitazione tipo onda quadra, risposta ad eccitazione sinusoidale. Metodo simbolico e sua applicazione a reti lineari: impedenza complessa. Leggi di Kirchhoff in regime sinusoidale. Configurazione circuitale passa-alto e passa-basso. Circuito RLC: risposta ad eccitazione sinusoidale, risonanza, fattore di merito e banda passante. Analisi energetica: Potenza in regime sinusoidale, grandezze efficaci, formula di Galileo Ferraris. Modelli di elementi circuitali reali. ATTIVITÀ DI LABORATORIO 1. Misura della resistenza interna di un voltmetro digitale. 2. Misura del rapporto di partizione in un partitore di tensione con e senza carico. 3. Metodo voltamperometric. Determinazione della caratteristica tensione-corrente 4. Verifica sperimentale delle leggi di Kirchhoff in un circuito attivo e puramente resistivo. 5. Misura della resistenza interna di un generatore di segnali; 6. Misura della resistenza d'ingresso di un oscilloscopio. 7. Circuito RC serie. Risposta ad un segnale tipo Onda Quadra, determinazione della costante di tempo del circuito. 8. Studio della risposta stazionaria ad eccitazione sinusoidale di un circuito RC. Configurazioni di tipo passa -basso e passa -alto. Determinazione della frequenza di taglio. 9. Misura della differenza di fase tra tensioni in un circuito RC in regime sinusoidale. 10. Circuito RL serie. Risposta ad un segnale tipo Onda Quadra. Materiale di supporto Testi di riferimento Libri di testo: P. Mazzoldi, M. Nigro, C.Voci, Elementi di FISICA ElettromagnetismoOnde, EdiSES. C. Mencuccini, V. Silvestrini, FISICA II Elettromagnetismo-Ottica, Liguori Editore M. Severi, Introduzione alla esperimentazione Fisica, Zanichelli E. Guillemin, Introductory circuit theory. Strumenti: multimetri, generatori dc, generatori di funzioni, oscilloscopi, PC . Altro (appunti, slides, codice, etc.): Dispense distribuite dal docente Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso di Laboratorio di Fisica III prevede una parte di lezioni a carattere teorico per il trasferimento delle conoscenze relative all’analisi dei circuiti elettrici, ed una parte dedicata alle attività pratiche di laboratorio in cui lo studente, utilizzando la strumentazione disponibile, eseguirà esperienze relative ai circuiti elettrici. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una valutazione di relazioni di laboratorio relative a ciascun esperimento eseguito e, previa il superamento di essa, una prova orale con contestuale verifica delle competenze acquisite. Lingua di insegnamento ITALIANO Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Sede (aula, indirizzo, …) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI FISICA IV Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI FISICA IV Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina SEDE caratterizzante) Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Sergio Pagano, Professore Associato Laureato in Fisica presso l' Università degli Studi di Salerno nel 1984, Ph. D. in Fisica presso il : Laboratory of Applied Mathematical Physics, The Technical University of Denmark, Danimarca, nel 1987. Dal 31/12/1987 ricercatore presso l'Istituto di Cibernetica “E.Caianiello” del C.N.R. In Pozzuoli (NA), dal 31/12/2001 avanzamento a Primo Ricercatore, dal 1/10/2005 Professore Associato presso la Facoltà di Scienze dell'Università degli Studi di Salerno. L' attività scientifica svolta riguarda principalmente ricerche nel campo dell’elettronica superconduttiva ed ha coperto vari filoni : fisica delle giunzioni Josephson, fenomeni non lineari in sistemi superconduttivi, sensori magnetici SQUID ad alta temperatura critica, rivelatori di radiazione semiconduttivi operati in ambiente criogenico, circuiti digitali Josephson, rivelatori superconduttivi di radiazione ionizzante, rivelatori ottici superconduttivi. Nel corso della sua attività di ricerca scientifica ha effettuato più di 120 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Inoltre è stata svolta un'intensa attività di coordinamento di ricerche scientifiche nell'ambito di progetti nazionali (CNR, INFN, INFM, Pirelli) ed internazionali (INTAS, CERN, UE). Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Obiettivo del corso è di fornire agli studenti una conoscenza sulle proprietà delle onde elettromagnetiche. Verranno esaminati in dettaglio gli effetti di propagazione, interferenza, diffrazione, polarizzazione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso prevede che gli studenti verifichino le conoscenze acquisite attraverso la realizzazione in laboratorio di semplici esperimenti utilizzando sorgenti elettromagnetiche a radiofrequenza e di luce coerente. Abilità comunicative (communication skills): Per tutte le attività di laboratorio svolte dagli studenti è prevista la redazione di una relazione dettagliata, con lo stile di una comunicazione scientifica. In questo modo, oltre a realizzare un momento di riflessione critica sul lavoro svolto, si apprende a comunicare in modo efficace e rigoroso i risultati ottenuti. Autonomia di giudizio (making judgements): Durante il corso viene sottoposto agli studenti materiale didattico ed informativo da varie fonti (libri di testo, articoli scientifici, documentazione tecnica, informazioni ottenibili da internet). Viene pertanto continuamente stimolata la capacità di giudicare la qualità delle informazioni reperibili e la capacità di orientarsi nel panorama della letteratura tecnica. Prerequisiti Conoscenza della teoria dei circuiti lineari. Buona comprensione teorica dell'elettromagnetismo. Contenuto del corso Analisi di un circuito risonante, fattore di qualità, risposta a stimoli impulsivi. Propagazione guidata delle onde elettromagnetiche. Trasmissione e riflessione delle onde guidate. Onde stazionarie. Impedenza. Fenomeni di interferenza, diffrazione e polarizzazione della luce. Testi di riferimento Circuiti elettrici di Edminister Joseph A., McGraw-Hill Companies, collana Schaum, ETAS Libri, 1975 o altro testo equivalente. Linee di trasmissione in Appunti di Elettronica per fisici, Marcello Carlà, 2007 ( http://studenti.fisica.unifi.it/~carla/appunti/) o altro testo equivalente. Fondamenti Di Fisica: elettrologia magnetismo ottica di D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, V ed., Casa Editrice Ambrosiana, Milano. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 8 Esercitazioni/Laboratorio: 48 Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Relazioni sull'attività di laboratorio, prova orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI FISICA DELLA MATERIA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI FISICA DELLA MATERIA Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Integrato (sì/no) SEDE Anno di corso 3° Semestre 1° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Luigi Maritato, prof. Associato Fis/01 L'attività di ricerca di Luigi Maritato si è svolta essenzialmente nell'ambito dello studio dei fenomeni superconduttivi e magnetici in strati sottili di diversi materiali. L'attività di ricerca ha portato a brevetti ed a pubblicazioni di cui più di 100 su riviste e giornali scientifici internazionali. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): L’obiettivo del corso è di consentire la comprensione, da parte dello studente, delle leggi fisiche alla base dei fenomeni presenti nella fisica della materia. Tale obiettivo è perseguito oltreché da lezioni frontali di tipo teorico, da esercitazioni pratiche di laboratorio in cui si svolgono esperimenti di fisica della materia. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Basandosi sulla conoscenza delle principali leggi della fisica nel campo della struttura della materia, si intende rendere lo studente capace -- di interpretare il funzionamento di diversi dispositivi di uso comune nella pratica quotidiana e nell’esperienza professionale; -- di valutare, in diverse situazioni, l’evoluzione di sistemi fisici di interesse in ambito di struttura della materia. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le soluzioni ai problemi via via proposti. Essi sono invitati ad evidenziare le implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale confronto aperto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di mediazione e di sintesi Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. In questo modo gli studenti sviluppano capacità di giudizio in autonomia ed imparano a gestire e a risolvere i problemi per approssimazioni successive. Prerequisiti Lo studente deve conoscere le nozioni base della meccanica e dell’elettromagnetismo. Ore di Lezioni frontali: 16 Contenuto del corso Interazioni nei solidi (2 ore) Reticoli cristallini (4 ore) Tecniche di diffrazione ai raggi X ed elettroniche (6 ore) Tecniche di deposizione di strati sottili (4 ore) Ore di esercitazioni pratiche di laboratorio: 12 Esperienze di diffrazione ai raggi X ed elettroniche e di deposizione di strati sottili. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Libri di testo suggeriti: Kittel, Introduzione alla Fisica dello Stato Solido, ed. Boringhieri Il corso di Laboratorio di Fisica della MateriaFisica prevede una parte di lezioni a carattere teorico, ed una parte dedicata alle esperienze pratiche di laboratorio. Obbligatoria, in presenza. Modalità di frequenza Metodi di valutazione L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova orale con contestuale verifica delle competenze acquisite e delle attività svolte in laboratorio. Lingua di insegnamento ITALIANO Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Sede (aula, indirizzo, …) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE I Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE I Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre II Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Cristiano BOZZA è nato a Salerno nel 1972. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università di Salerno con una tesi dal titolo “Esperimenti di Oscillazioni di Neutrino con Emulsioni Nucleari”; nel 2003 ha conseguito il premio “Giuseppe Occhialini Scholarship” presso la International School of Subnuclear Physics of Erice (41° corso) diretta dal Prof. Antonino Zichichi; nel 2006 ha preso servizio come ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno. Cristiano Bozza svolge un’intensa attività di ricerca nel campo delle oscillazioni di neutrino, iniziata con la Collaborazione WA95 CHORUS (CERN) e che attualmente prosegue nell’esperimento OPERA (LNGS); nella Collaborazione OPERA ricopre l’incarico di responsabile del software dello European Scanning System, di responsabile del Database generale dell’esperimento, e responsabile delle attività di Calcolo di OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La sua attività didattica ha riguardato moduli d’insegnamento di tecniche di programmazione in C++ tenuti nell’ambito dei corsi di Dottorato presso l’Università di Bari e l’Università di Salerno, il pedagogato di Fisica Classica I e il Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare presso l’Università di Salerno. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, le conoscenze di base sull’attività operativa sperimentale nel campo della Fisica delle Alte Energie. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di effettuare misure di laboratorio nel campo della Fisica delle Alte Energie. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza di: (1) meccanica ed elettromagnetismo classici. (2) statistica elementare. Contenuto del corso Rivelazione di particelle cariche. Rivelazione di fotoni ed elettroni. Tracciamento particelle cariche. Emulsioni nucleari. Diffusione e deriva delle cariche nei mezzi gassosi. Contatori proporzionali. Camere a multifili in regime proporzionale (MWPC). Camere a deriva. RPC. Camere a proiezione temporale (TPC). Scintillatori. Rivelatori Cherenkov. Rivelatori al silicio. Calorimetria. Segnali elettronici, acquisizione e trattamento. Circuiti logici. Standard elettronici. Testi di riferimento (1) W. Leo: Techniques for Nuclear and Particle Physics Experiments, Springer-Verlag Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 8 Esercitazioni/Laboratorio: 24 Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate all’apprendimento degli aspetti fondamentali della rivelazione di particelle. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni. L’attività di laboratorio prevede la realizzazione di una misura sperimentale su una problematica di fisica delle particelle. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area Didattica, consistente in una discussione di una tesina realizzata su una misura di laboratorio effettuate durante il corso. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI INFORMATICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI INFORMATICA Settore scientifico disciplinare INF/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Salvatore La Torre, professore associato, settore INF/01 Informatica, presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Salerno (Dipartimento di Informatica ed Applicazione). - Interessi correnti di ricerca: Aspetti formali della specifica, analisi e sintesi di sistemi; linguaggi formali, teoria degli automi, sistemi realtime, sistemi ibridi, logica temporale, teoria dei giochi. - Breve Curriculum vitae: Laurea cum laude in Scienze dell'Informazione nel 1994 dall'Università degli Studi di Salerno. Ha ricoperto presso il dipartimento di Informatica ed Applicazioni dell'Università di Salerno l'incarico di ricercatore dal 2000 al 2006, e di professore associato dal 2006 ad oggi. - Attività scientifica e professionale: E' autore di oltre quaranta lavori pubblicati su riviste o conferenze internazionali. E' stato membro dei comitati di programma di VMCAI 2003, CAV 2004, FORMATS 2006, FMIC(CONCUR) 2006, FORMATS 2007, FMIC(CONCUR) 2007, FORMATS 2008. Ha svolto il compito di referee per numerosi riviste e conferenze internazionali. E' stato membro di tre progetti co-finanziati MURST (2 in qualità di dottorando e 1 in qualità di ricercatore). Partecipa al progetto ESF RNP Games for Design and Verification (GAMES). E' supervisore di studenti di dottorato. Studenti di dottorato che hanno conseguito il titolo di dottore di ricerca sotto la sua supervisione: Aniello Murano (2002, attualmente ricercatore presso l' Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Gennaro Parlato (2005, assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi di Salerno). Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Conoscenza di base dei sistemi di calcolo e delle reti. Capacità di analizzare e risolvere semplici problemi di calcolo. Capacità di eseguire e collaudare le soluzioni proposte utilizzando la programmazione strutturata. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche risolvere problemi. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli argomenti appresi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti conoscenza della lingua italiana. Contenuto del corso Nozioni di base sulla struttura dei calcolatori, i linguaggi di programmazione, i sistemi operativi e le reti. Progettazione di semplici algoritmi e loro implementazione utilizzando un linguaggio di programmazione strutturata (linguaggio C). Testi di riferimento 1) J. Glenn Brookshear, "Informatica (una panoramica generale)", Pearson-Addison Wesley, 9a edizione. 2) Delores M. Etter, "Introduzione al Linguaggio C", Apogeo Education. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 16 Esercitazioni/Laboratorio: 48 Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame finale scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO DI MAGNETISMO Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO DI MAGNETISMO Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° Semestre 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Massimiliano POLICHETTI, Ricercatore, SSD FIS/03 Massimiliano Polichetti (nato a Roccapiemonte (SA) il 24/09/1967) e’ laureato in Fisica, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, ha ottenuto numerose borse di studio e contratti di ricerca (sia in Italia che all’estero) ed e’ attualmente Ricercatore Confermato presso il Dipartimento di Fisica dell’Universita' di Salerno. Dal 2001 e’ docente di vari corsi presso il Corso di Laurea in Fisica. Oltre che all’Universita’ di Salerno ha svolto attivita’ di Ricerca per periodi prolungati presso l’Imperial College of London (Inghilterra), l’Universita’ di Leiden (Olanda) e l’Accademia Slovacca delle Scienze di Bratislava (Slovacchia). E’ membro della Commissione Scientifica di Ateneo, del Comitato Sistema di Qualita’, della Commissione per i Rapporti con le Aziende, della Commissione Rapporti con le Parti Interessate (presso il Dipartimento di Fisica) e del Collegio dei Docenti di Dottorato di ricerca in Fisica IX Ciclo – II Serie dell’Universita’ di Salerno. Inoltre’ e’ responsabile del Laboratorio di Misure Magnetiche AC e DC del Dipartimento di Fisica. Ha esperienza di ricerca nello studio delle proprieta' Elettriche e Magnetiche, e della dinamica dei quanti di flusso magnetico in superconduttori ad alta e bassa Tc mediante misure in AC e in DC, nell’analisi degli effetti di geometria sulle proprieta’ magnetiche AC e nello studio del magnetismo nella materia. Ha inoltre esperienze professionali in sistemi automatizzati di acquisizione dati, magneti ad alto campo, tecniche criogeniche, tecniche induttive e di contatto per l’analisi delle proprieta’ dei superconduttori, tecniche e tecnologie informatiche. E’ autore di 58 articoli su riviste internazionali e di 21 articoli su proceedings di conferenze. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire competenze operative di carattere sperimentale e una buona conoscenza nel campo dell’analisi sperimentale delle proprieta’ del campo magnetico, della sua interazione con la corrente elettrica, e della fenomenologia relativa alle proprietà magnetiche della materia; Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di operare in maniera competente in laboratorio e sviluppare la capacita’ di risoluzione di problemi di carattere sperimentale. Inoltre il corso dovra’ contribuire a raffinare lo spirito di osservazione dei fenomeni magnetici, anche nella vita quotidiana. In particolare, durante il corso verranno proposti degli obiettivi sperimentali che lo studente, sforzandosi di risolvere in maniera creativa una serie di piccoli problemi intermedi, dovra’ raggiungere. Il tutto viene svolto sotto la supervisione e il controllo del docente che provvedera’ ad indirizzare singolarmente ogni studente verso la soluzione piu’ appropriata, che dovra’ comunque essere raggiunta in maniera autonoma. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di affrontare, esaminare e risolvere un determinato fenomeno fisico (in particolare relativo al magnetismo nella materia), e quindi di esporre in maniera chiara e rigorosa (all’interno di relazioni scritte e corredate di immagini, grafici e schemi) l’analisi svolta e le soluzioni approntate. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di discutere le varie esperienze realizzate con padronanza di linguaggio e di contenuti. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati dal docente ad affrontare autonomamente, in maniera critica, con logica e responsabilita’, gli obiettivi delle singole esperienze. In ogni caso gli errori, che eventualmente possono essere commessi, verranno considerati come occasioni di discussione, ragionamento e apprendimento, piuttosto che come penalizzazioni e disincentivi all’autonomia operativa. Prerequisiti E’ necessaria la conoscenza teorica di base relativamente ai circuiti elettrici, alle correnti elettriche e ai campi magnetici in AC e in DC, nonché alla trattazione fisica riguardante la generazione dei campi magnetici e il loro effetto sulla materia. Sono richieste anche conoscenze sperimentali di base relativamente ai circuiti elettrici e agli strumenti per la loro analisi. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 8 Ore di Lezioni sperimentali in Laboratorio: 24 Programma: Richiami di elettromagnetismo; Le proprietà magnetiche della materia: fenomenologia; Metodi per il trattamento di problemi connessi alla generazione, misura e utilizzazione dei campi magnetici. Esperienze di laboratorio: 1) Misura del campo magnetico generato da un solenoide percorso da corrente e analisi dello scostamento dal caso ideale. 2) Misura dell’interazione fra correnti elettriche e campi magnetici; 3) Materiali magnetici: misura della permeabilità magnetica con la sonda di Hall; 4) Determinazione dell’intensità di magnetizzazione di una sbarra di materiale ferromagnetico col metodo del solenoide e della bussola; 5) Misura della forza magnetica e del momento magnetico di un campione ferromagnetico con le bobine di Helmholtz. 6) Misura della permeabilita’ magnetica di un materiale mediante la risposta di un circuito RL Testi di riferimento Testi consigliati: D. Halliday, R. Resnick, J. Walker – Fondamenti di Fisica C. Mencuccini, V. Silvestrini – Fisica C. Kittel – Solid State Physics Appunti del Corso Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede - una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate sia a richiamare concetti relativi al campo magnetico ed ai suoi effetti sulla materia, sia ad apprendere tecniche sperimentali e consigli pratici sulle problematiche relative ai campi magnetici. - una parte di lezioni in laboratorio per l’esecuzione di una serie di esperimenti, come gia’ descritto. Modalità di frequenza Obbligatoria.. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in relazioni scritte (intercorso) sulle esperienze eseguite, e da una prova orale in cui verranno discusse le singole relazioni e gli esperimenti. Se le relazioni scritte saranno considerate sufficienti, sara’ possibile effettuare la prova orale. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 MECCANICA ANALITICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento MECCANICA ANALITICA Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° (Laurea triennale) Semestre 2° Numero di crediti 8 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Alfonso ROMANO, professore associato, SSD FIS/03 Alfonso ROMANO si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Salerno nel 1987. Dal 1988 al 1992 è stato studente di Dottorato di Ricerca in Fisica presso le università consorziate di Napoli e Salerno. L’1-10-1992 è entrato in servizio presso l’università di Salerno come Ricercatore Universitario di Struttura della Materia (gruppo B03X). Dal 3-1-2005 è in servizio presso la stessa Università come Professore Associato di Fisica della Materia (gruppo FIS/03), ruolo nel quale è stato confermato dopo verifica triennale. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Classica per diversi corsi di laurea (Informatica, Chimica, Matematica, Ingegneria, Fisica) e della Fisica della Materia per il corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca è da alcuni anni incentrata su: a) Modelli e fenomenologia di sistemi con gradi di libertà fermionici e bosonici accoppiati; b) Risultati esatti per modelli per sistemi a due bande con correlazioni elettroniche forti; c) Effetti di prossimità in eterostrutture superconduttore-ferromagnete; d) Fenomenologia di superconduttori ad alta temperatura critica a drogaggio di tipo elettronico Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo approfondito e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base delle formulazioni lagrangiana e hamiltoniana della meccanica classica. Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie applicazioni e tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi, anche complessi. In particolare, lo studente deve saper risolvere esercizi concernenti la statica e la dinamica di sistemi di punti materiali soggetti a vincoli, utilizzando opportunamente le equazioni di Lagrange o quelle di Hamiltonian, con particolare attenzione all’individuazione delle leggi di conservazione. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza della meccanica dei sistemi di punti materiali, come trattata nei corsi del primo anno del corso di laurea in Fisica, e dell’analisi delle funzioni di una variabile. Nozioni elementari concernenti le derivate parziali e il differenziale di una funzione di più variabile vengono fornite nel corso stesso. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 48 Ore di Lezioni esercitative: 24 Formalismo Lagrangiano: Richiami di meccanica newtoniana. Vincoli e loro classificazione. Gradi di libertà e coordinate generalizzate. Principio di D’Alembert e principio dei lavori virtuali. Equazioni di Lagrange. Applicazioni del formalismo lagrangiano. Potenziali generalizzati. Coordinate cicliche. Proprietà di simmetria e leggi di conservazione: il teorema di Noether. Principio di Hamilton e sue equivalenza alle equazioni di Lagrange. Applicazioni del calcolo delle variazioni (brachistocrona, geodetiche, superficie minima di rivoluzione). Calcolo variazionale vincolato. Problema della catenaria. Sistemi a vincoli non olonomi. Moltiplicatori di Lagrange. Corpi rigidi. (20 ore teoriche e 10 ore esercitative) Moto in presenza di forze centrali: Il problema dei due corpi. Equazioni del moto e integrali primi. Potenziale efficace e classificazione delle orbite. Equazione differenziale dell’orbita e potenziali integrabili dipendenti da una potenza della distanza. Il problema di Keplero: forze dipendenti dall’inverso del quadrato della distanza. (7 ore teoriche e 3 ore esercitative) Formalismo Hamiltoniano: Trasformazione di Legendre ed equazioni del moto di Hamilton. Coordinate cicliche e metodo di Routh. Teoremi di conservazione e significato fisico dell’hamiltoniana. Parentesi di Poisson, identità di Jacobi e teorema di Jacobi-Poisson. Deduzione delle equazioni di Hamilton da un principio variazionale. Trasformazioni canoniche. Funzione generatrice e condizioni di canonicità. Trasformazioni canoniche infinitesime. Equazione di Hamilton-Jacobi: funzione principale di Hamilton, funzione caratteristica di Hamilton, metodo di separazione delle variabili, applicazione a problemi notevoli. Variabili angolo-azione. (14 ore teoriche e 7 ore esercitative) Piccole oscillazioni: Stabilità delle posizioni di equilibrio. Sviluppo del potenziale e Lagrangiana delle piccole oscillazioni. Equazione agli autovalori. Diagonalizzazione simultanea delle forme quadratiche energia cinetica e energia potenziale. Frequenze di vibrazione libera e modi normali di oscillazione. Molecola triatomica lineare. (7 ore teoriche e 4 ore esercitative) Testi di riferimento H. Goldstein, C.P. Poole, J.L. Safko, “Meccanica Classica”, Zanichelli F.R. Gantmacher, “Lezioni di Meccanica Analitica”, Editori Riuniti L. Landau, E. Lifshitz, “Meccanica“, Editori Riuniti S.T. Thornton, J.B. Marion, “Classical Dynamics of Particles and Systems”, Thomson Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento della formulazione lagrangiana e della formulazione hamiltoniana della meccanica classica, e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà, anche attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere problemi anche complessi di meccanica dei sistemi vincolati. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 MECCANICA DEI MEZZI CONTINUI Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento MECCANICA DEI MEZZI CONTINUI Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum MARCO ZANNETTI, PROFESSORE ORDINARIO, FIS/02 scientifico del docente MARCO ZANNETTI, PROF: ORDINARIO DI FISICA TEORICA Marco Zannetti è nato a Roma il 24-05-1942. Si è laureato in Fisica all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1967. Ha conseguito il Ph.D. in Fisica alla Brandeis University, Stati Uniti, nel 1972. Dal 1972 al 1973 ha ricoperto una posizione di post-dottorato alla Divisione di Fisica Teorica del CEA-Saclay in Francia. Dal 1972 al 1983 è stato Professore Incaricato all’Università di Salerno, dove successivamente è stato Professore Associato fino al 1987. Dal 1987 al 1990 è stato Professore Associato all’Università di Napoli “Federico II”. Dal 1990 è Professore Ordinario all’Università di Salerno. La sua attività di ricerca si svolge su argomenti di Meccanica Quantistica e di Meccanica Statistica. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della Meccanica dei Mezzi Coninui. Ha, inoltre, lo scopo di abituare lo studente alla descrizione mesoscopica dei sistemi macroscopici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo di rendere lo studente capace di applicare le nozioni generali ai casi particolari, mediante esercizi adeguati al livello del corso. Abilità comunicative (communication skills): Il corso ha come scopo di sviluppare la capacità dello studente di esporre in modo chiaro le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica sia il materiale presentato in classe che quello suggerito dal docente. Prerequisiti Fisica Classica I,II,III e Analisi I,II,III Contenuto del corso Cinematica dei Mezzi Continui - Generalità sulla meccanica dei punti materiali. Il passaggio dal discreto al continuo: il processo di granulazione e configurazioni di un sistema continuo. Descrizione lagrangiana e descrizione euleriana del flusso. Il campo di velocità. Linee di flusso. Flusso stazionario. Traslazioni, rotazioni e deformazioni per unità di tempo. Il tensore delle rotazioni. Vorticità e circuitazione. Il tensore delle deformazioni. Il significato fisico delle componenti: deformazioni normali e deformazioni di taglio. Deformazione volumetrica. Diagonalizzazione e rotazione agli assi principali. Esempi di flussi: flusso lamellare, flusso di taglio parallelo. Flussi vorticosi: rotazione rigida, vortice irrotazionale, vortice di Rankine. La funzione di corrente. (10 ore teoriche + 5 ore esercitative) Statica dei Mezzi Continui – Forze esterne o di volume. Forze interne: il tensore degli sforzi. Sforzi normali e sforzi di taglio. Simmetrie del tensore degli sforzi. Forza su un elemento di superficie di direzione arbitraria. (5 ore teoriche) Dinamica dei Mezzi Continui - Derivata temporale di un integrale di volume. Conservazione della massa e l’equazione di continuità. Fluido incompressibile. Conservazione della quantità di moto: equazione di Cauchy. Conservazione della quantità di moto applicata a un volume fisso: flusso uscente della quantità di moto per unità di tempo. Applicazione alla forza di trascinamento su un ostacolo fisso in un flusso stazionario. Conservazione del momento angolare per un volume fissato. Equazione costitutiva per un fluido newtoniano. I casi del fluido incompressibile e del fluido compressibile con l’ipotesi di Stokes. Applicazione al flusso stazionario paralllelo. Il coefficiente di viscosità. Equazione di Navier-Stokes. L’equazione di Navier-Stokes per il fluido incompressibile senza variazioni spaziali del coefficiente di viscosità. L’equazione di Eulero. L’equazione di Navier-Stokes in un sistema di riferimento ruotante. (15 ore teoriche + 5 ore esercitative) Conservazione dell’energia – Variazione dell’energia. Variazione dell’energia cinetica per unità di tempo (teorema delle forze vive). Lavoro di deformazione. Dissipazione viscosa. Il primo principio della Termodinamica. Produzione di entropia. Equazione di Bernoulli. Applicazioni. (3 ore teoriche + 2 ore esercitative) Dinamica della vorticità – Linee e tubi di vortice. Rotazione rigida: superfici isobariche. Vortice irrotazionale: superfici isobariche. Teorema di Kelvin. (2 ore teoriche + 1 ora esercitativa) Testi di riferimento P.K.Kundu – I.M.Cohen “ Fluid Mechanics”, Academic Press L.D.Landau – E.Lifshitz “ Fluid Mechanics”, Pergamon Press D.J.Acheson “Elementary Fluid Dynamics”, Clarendon Press, Oxford Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Esame finale orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 MECCANICA STATISTICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento MECCANICA STATISTICA Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Roberta Citro, Ricercatore Confermato (Fis02) Roberta Citro è nata a Salerno nel 1970. Ha conseguito la Laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Salerno il 30/11/1993, con votazione 110/110 con lode. Dopo la Laurea ha conseguito una borsa di studio INFM presso l’Unità di Ricerca di Salerno. Ha vinto un premio per operosità scientifica della Società Italiana di Fisica nel 1998. Il 16/05/1998 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha ottenuto una borsa di studio annuale post-dottorato come Fullbright Fellow presso la Rutgers University (New Jersey) dove ha svolto attività di ricerca fino al 05/1999. E’ stata titolare di un assegno di ricerca “Giovani Valenti” INFM dal 1999 al 2001 presso l’UdR di Salerno. Dal 1/11/ 2001 è Ricercatore del settore FIS02 presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università degli studi di Salerno. Tra il 2007/2008 ha svolto attività di ricerca come Marie Curie fellow presso il Laboratorio LPM2C, CNRS di Grenoble (FR). Ha svolto la sua attività didattica per i corsi di Ottica-Acustica, Complementi di Fisica Classica, Teoria della Diffusione e Meccanica statistica ed ha contribuito a diversi pedagogati nell'ambito della Fisica Classica. E' stata professore supplente presso la facoltà di Scienze della Formazione Primaria. La sua attività di ricerca si svolge nell'ambito della teoria di fisica della materia condensata e riguarda lo studio dei sistemi fortementi correlati a bassa dimensionalità (come i superconduttori ad alta Tc, liquidi di Luttinger, e nanostrutture). Recentemente si è interessata alla fisica mesoscopica nei gas quantistici. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso ed adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della meccanica statistica e di far acquisire familiarità con delle applicazioni in fisica moderna (atomica, molecolare, quantistica). Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di acquisire conoscenze teoriche che gli permettano di saper risolvere problemi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi allo studio delle proprietà termodinamiche di sistemi classici non-interagenti nell'ambito degli ensemble microcanonico, canonico e gran canonico. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite durante il corso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto le nozioni che vengono introdotte durante le lezioni e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso l' assegnazione di materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Gli studenti necessitano di una conoscenza di base della termodinamica. E' necessaria anche l'utilizzazione di strumenti matematici adeguati (e.g. derivate variazionali, equazioni differenziali alle derivate parziali). Contenuto del corso -Elementi di termodinamica: Richiami sui principi della termodinamica. Variabili intensive ed estensive. Rappresentazione dell’entropia e rappresentazione dell’energia interna. Equazione fondamentale della termodinamica ed equazioni di stato. Equazione di Gibbs-Duhem. Trasformazione di Legendre e potenziali termodinamici. -Principi della meccanica statistica: Spazio delle fasi. Medie statistiche e medie temporali. Ergodicità. Teorema di Liouville. Sistemi ad energia fissata: ensemble microcanonico. Interpretazione microscopica dell’entropia. Sistemi a due livelli. Gas di particelle libere. Fattore correttivo di Gibbs e sua giustificazione fisica. Teorema di equipartizione dell’energia (cenni). Sistemi a temperatura fissata: ensemble canonico. Funzione di partizione e suo legame con l’energia libera di Helmholtz. -Applicazioni: sistemi a due livelli, gas di particelle libere, sistema di oscillatori armonici indipendenti (caso classico e caso quantistico), paramagnete ideale (caso classico). Sistemi a temperatura e potenziale chimico fissati: ensemble gran-canonico. Funzione di gran-partizione e suo legame con il potenziale grancanonico. Testi di riferimento R.K. Pathria, “Statistical Mechanics“, Pergamon D. Chandler, Introduction to Modern Statistical Mechanics (Oxford, 1987) H.B. Callen, “Thermodynamics and an Introduction to Thermostatics”, Wiley Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Il corso prevede una parte di lezioni frontali di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base della meccanica statistica e delle varie tecniche dimostrative, e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustreranno le applicazioni delle conoscenze teoriche acquisite alla soluzione di problemi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 METODI MATEMATICI DELLA FISICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento METODI MATEMATICI DELLA FISICA Settore scientifico disciplinare MAT/07 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Affine-integrativo (3) + Sede (3) Integrato (sì/no) NO Anno di corso 3° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Classe 1: Fabrizio Illuminati, professore associato, SSD FIS/02 Fabrizio Illuminati è nato a Fermo (AP) nel 1963. Si è laureato in Fisica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1988. Nel 1993 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica presso l’Università di Padova. Nel 1996 ha preso servizio come ricercatore per il settore FIS/03 - Fisica della Materia presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Salerno; dal 2007 è professore associato per il settore FIS/02 – Fisica Teorica presso la medesima Facoltà dello stesso Ateneo. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Generale, della Fisica della Materia, e della Fisica Teorica. Dal 2007 svolge il suo carico didattico sugli insegnamenti di Metodi Matematici della Fisica per il corso di laurea in Fisica, e di Fisica Teorica II per il corso di laurea magistrale in Fisica. La sua attività di ricerca comprende la teoria della computazione e dell’informazione quantistica, l’ottica quantistica, la fisica dei sistemi atomici e molecolari ultrafreddi, e la fisica della materia condensata. Ha prodotto circa 80 pubblicazioni su riviste internazionali peerreviewed. E’ stato ed è responsabile locale di numerosi Fondi di Ateneo e di Fondi Nazionali PRIN, ed è attualmente Coordinatore Unico del Progetto Europeo HIP (Hybrid Information Processing) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del VII Programma Quadro 2007-2013. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza dei concetti di base dei metodi matematici della fisica. Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso nell’applicazione dei metodi matematici ai problemi della fisica teorica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici esercizi. In particolare, lo studente deve saper svolgere esercizi connessi allo studio delle funzioni di una variabile complessa e delle rappresentazioni e trasformazioni integrali. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di base di analisi matematica e geometria trattati nei relativi insegnamenti durante il primo e il secondo anno del corso di laurea in fisica. In particolare, la teoria della derivazione e dell’integrazione in campo reale, per funzioni di una e più variabili, e la teoria delle successioni e delle serie di funzioni. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 32 Ore di Lezioni esercitative: 24 Elementi di analisi delle funzioni di una variabile complessa. Richiami sull’algebra dei numeri complessi. Limiti e derivazione in campo complesso: condizioni di Cauchy-Riemann, olomorfia, funzioni intere. Integrazione in campo complesso - I: teorema e formule integrali di Cauchy. Applicazioni. Classificazione delle singolarità in campo complesso e teoria delle successioni e delle serie. Serie di potenze: analiticità, sviluppi di Taylor, e serie di Laurent. Concetto di residuo. Integrazione in campo complesso – II: teorema fondamentale dei residui e metodi di risoluzione di integrali definiti. Cenni agli sviluppi asintotici. (18 ore teoriche e 14 ore esercitative) Teoria delle rappresentazioni integrali e delle trasformazioni integrali. La trasformata di Laplace: definizioni e condizioni di esistenza. Proprietà notevoli. Antitrasformate. Cenni al metodo di Bromwich. Applicazioni alla soluzione di equazioni alle derivate parziali della fisica matematica. Serie e integrali di Fourier: definizioni e condizioni di esistenza. Faltung e teorema della convoluzione. Proprietà notevoli. Antitrasformate. Applicazioni alla soluzione di equazioni alle derivate parziali della fisica matematica. Cenni alla trasformata di Mellin, e ad altre classi di trasformazioni integrali. (14 ore teoriche e 10 ore esercitative) Testi di riferimento Testi consigliati: F. Illuminati, Appunti delle lezioni W. Rudin, Real and complex analysis Indirizzi dei siti web delle attivazioni del corso: https://rp.unisa.it/portal Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento dei concetti essenziali dei metodi matematici della fisica e delle varie tecniche dimostrative utilizzate, e una parte di lezioni di tipo esercitativo in cui si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere rilevanti problemi applicativi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova scritta seguita da una prova orale. Per essere ammesso a sostenere la prova orale lo studente deve avere ottenuto una valutazione sufficiente nella prova scritta. Lo studente che superi la prova scritta ma che non superi la prova orale, dovrà ripetere anche la prova scritta, in caso le lacune conoscitive poste in evidenza siano di particolare ampiezza e rilevanza. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 MODELLI E METODI MATEMATICI: RETI NEURALI Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento Modelli e Metodi Matematici: Reti Neurali Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° Semestre 2° Numero di crediti 6 PARTE A: professore supplente Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente PARTE B: professore supplente Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e understanding): capacità di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso, e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base per trattare modelli matematici di reti neurali e loro applicazione alla sintesi ed al riconoscimento di segnali fisici. La parte A del corso ha lo scopo di fornire le basi concettuali e gli strumenti per l’analisi e la misurazione di segnali fisici. Per permettere misure sperimentali e una analisi quantitativa dei dati raccolti, questa parte del corso introduce alle caratteristiche fisiche del segnale audio e video e spiega come queste caratteristiche fisiche si possono misurare e codificare in diversi segnali sperimentali. La parte B del corso ha lo scopo di consentire, da parte dello studente, la comprensione dei principali modelli matematici di reti neurali, e di mettere lo studente in grado di usare in modo critico e consapevole tali modelli in applicazioni pratiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Durante il corso lo studente dovrebbe acquisire i seguenti requisiti: • una buona conoscenza della struttura fondamentale dei segnali fisici e del loro utilizzo in situazioni concrete; • capacità di analizzare la complessità delle operazioni supportate dai modelli di rete neurali; • capacità di individuare i modelli matematici più idonei per la risoluzione di un problema e per la loro implementazione algoritmica, di analizzare la complessità del modello matematico prescelto; • capacità di progettare e implementare nuove modelli di reti neurali o di modificare quelli preesistenti allo scopo di adattarli a specifiche applicazioni. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti sono stimolati dalla concretezza dei problemi proposti che riguardano il trattamento dei segnali fisici e loro codifica, a definire ed a comunicare in modo chiaro e persuasivo i modelli e i metodi matematici adatti alla loro soluzione. Essi dovranno evidenziare le implicazioni delle loro scelte motivandole attraverso requisiti di efficacia ed efficienza. La definizione di tali requisiti servirà loro per acquisire la capacità di valutare i vantaggi e gli svantaggi dei modelli matematici trattati affinando anche le loro capacità di mediazione e di sintesi. Gli studenti saranno invogliati ad aggregarsi spontaneamente in gruppi di lavoro in modo da raggiungere la soluzione dei problemi attraverso un fruttuoso scambio di idee. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono stimolati e guidati a partecipare attivamente alle lezioni, anche mediante l’ausilio di materiale didattico fornito dal docente. Il materiale, che consisterà di segnali concreti e problemi di interazione con sistemi automatici, verrà discusso e valutato in classe, sollecitando negli studenti sia le loro capacità di critica che di giudizio. Il docente, attraverso le discussioni, potrà monitorare la loro comprensione dei contenuti del corso e valutare le loro capacità di risolvere problemi concreti. Prerequisiti Lo studente deve avere sia delle buone abilità informatiche sia una buona conoscenza della matematica di base. Ore di Lezioni frontali: 48 Contenuto del corso PARTE A (24 ore): Fondamenti di acustica ed elaborazione dei segnali ed applicazioni in fisica; Elaborazione ed analisi del segnale vocale ed applicazioni; Elaborazione ed analisi dei gesti ed applicazioni; Elaborazione ed analisi i stati emotivi (voce, espressioni facciali, e gesti) ed applicazioni ; Cenni sull’elaborazione ed analisi della comunicazione disordinata ed applicazioni in fisica medica ; Utilizzo di strumenti software per l’analisi di segnali acustici, immagini e sequenze video: SPEECHSTATION, COOLEDIT, GOLDWAVE, QUICKTIME, VIRTUAL DUB, PRAAT, ANVIL ; PARTE B (24 ore): Basi neurologiche per la modellizzazione di reti neurali artificiali. Il neurone di Mc Culloch e Pitts. Il percettrone. Reti Neurali Multistrato. Reti ricorrenti. Modelli di apprendimento: apprendimento supervisionato, apprendimento non supervisionato. Memorie associative. Modello di Hopfield. Modello di Kohonen. . Applicazioni di modelli neurali per la classificazione, la discriminazione e il riconoscimento automatico. Testi di riferimento PARTE A: Testi consigliati: Roland R. Hausser: Foundations of Computational Linguistics: ManMachine Communication in Natural Language, Editore: Springer , Data di Pubblicazione: November 1999. Marvin Minsky, The Emotion Machine: Commonsense Thinking, Artificial Intelligence, and the Future of the Human Mind, Editore: Simon & Schuster, Data di Pubblicazione: November 2007. Karl-Friedrich Kraiss, K. Kraiss Advanced Man-Machine Interaction: Fundamentals and Implementation, Editore: Springer, Data di Pubblicazione: April 2006. Articoli e dispense fornite dal docente. PARTE B: Testi consigliati: 1. J.Hertz, A. Krogh, R.Palmer "Introduction to the theory of neural computation" 2. D. Floreano, C, Matiussi, "Manuale sulle Reti Neurali". Articoli e dispense fornite dal docente. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso si divide in due parti: La parte A prevede serie di lezioni a carattere praticoteorico, dove verranno presentati segnali fisici reali e problematiche per il trasferimento delle conoscenze relative al loro trattamento e codifica su un sistema di elaborazione, attraverso esempi in versione MPEG ed MP3 di segnali audio e video. La parte B prevede a sua volta una serie di lezioni a carattere teorico, dove verranno presentati i metodi e modelli matematici di reti neurali e le conoscenze necessarie alla loro implementazione. Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. PARTE A La prova di esame si articola nella la discussione e presentazione in Powerpoint di un progetto sperimentale di raccolta e analisi di segnali fisici proposto e sviluppato da un gruppi di studenti. La prova potrà essere svolta da gruppi di massimo tre persone e deve utilizzare gli strumenti software presentati al corso. La discussione sarà volta a verificare l’acquisizione dei concetti teorici presentati durante il corso. PARTE B L’esame e’ costituito da una prova orale, che consiste in una discussione atta ad appurare l’apprendimento critico e responsabile degli argomenti trattati. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 Orario TECNICHE DI SIMULAZIONE NUMERICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento TECNICHE DI SIMULAZIONE NUMERICA Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Cristiano BOZZA è nato a Salerno nel 1972. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università di Salerno con una tesi dal titolo “Esperimenti di Oscillazioni di Neutrino con Emulsioni Nucleari”; nel 2003 ha conseguito il premio “Giuseppe Occhialini Scholarship” presso la International School of Subnuclear Physics of Erice (41° corso) diretta dal Prof. Antonino Zichichi; nel 2006 ha preso servizio come ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno. Cristiano Bozza svolge un’intensa attività di ricerca nel campo delle oscillazioni di neutrino, iniziata con la Collaborazione WA95 CHORUS (CERN) e che attualmente prosegue nell’esperimento OPERA (LNGS); nella Collaborazione OPERA ricopre l’incarico di responsabile del software dello European Scanning System, di responsabile del Database generale dell’esperimento, e responsabile delle attività di Calcolo di OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La sua attività didattica ha riguardato moduli d’insegnamento di tecniche di programmazione in C++ tenuti nell’ambito dei corsi di Dottorato presso l’Università di Bari e l’Università di Salerno, il pedagogato di Fisica Classica I e il Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare presso l’Università di Salerno. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, le competenze necessarie ad impostare e risolvere simulazioni numeriche riguardo a problemi d’interesse in vari campi della fisica, sia pura che applicata. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di effettuare simulazioni numeriche sia utilizzando programmi preesistenti che scrivendone di propri a seconda della necessità. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza di: (1) meccanica ed elettromagnetismo classici. (2) meccanica quantistica. (3) fisica delle particelle elementari. (4) programmazione in linguaggi strutturati. (5) statistica elementare. Contenuto del corso Costruzione di modelli matematici per problematiche di fisica. Modelli matematici notevoli. Algoritmi standard e specifici per problematiche numeriche. Metodo Monte-Carlo. Organizzazione delle risorse di calcolo. Valutazione della complessità computazionale. Tecniche di simulazione di campi elettromagnetici sia statici che dinamici. Tecniche di simulazione per problematiche di fisica delle alte energie. Testi di riferimento (1) P. K. Mackeown : Stochastic Simulation in Physics, Springer-Verlag New York, Inc (2) W. Press, B. Flannery, S. Teukolsky, W. Vetterling: Numerical Recipes, Cambridge University Press Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate all’apprendimento degli aspetti fondamentali delle simulazioni numeriche e specialistici riguardo a problematiche di fisica. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni direttamente al calcolatore. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area Didattica, consistente in una discussione di una tesina realizzata su una problematica assegnata durante il corso. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 TECNICHE FISICHE PER LA DIAGNOSTICA BIOMEDICA Corso di studi LAUREA TRIENNALE IN FISICA Titolo dell’insegnamento TECNICHE FISICHE PER LA DIAGNOSTICA BIOMEDICA Settore scientifico disciplinare FIS/07 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso III Semestre II Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente De Chiara Vincenzo – Specialista in Fisica Medica Iscrizione al Registro degli Specialisti in Fisica Medica al N. 72 Laurea in “Fisica Generale”, Laurea in “Fisica sanitaria, controllo delle radiazioni ionizzanti, inquinamento elettromagnetico/acustico”, Specializzazione in “Fisica Sanitaria”, Post-graduate Master in “General & Space Medicine” Già ricercatore scientifico senior settore Fisica dello Spazio applicata al settore delle Scienze della Vita Già Dirigente I Livello CROB (Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata) Ospedale Oncologico di Rionero in Vulture Docente Università degli Studi di Salerno di corsi inerenti materie afferenti alla disciplina della Fisica Medica. Direttore Fisica Sanitaria dei centri di diagnostica e radioterapia “Medicina Futura”, “Villa Stabia”, “Vega Radiologia” Membro AIRO e AIFM Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and obiettivo del corso è fornire agli studenti una conoscenza inerente: i principi fisici correlati alle tecniche trattate i parametri misurabili e le grandezze fisiche in gioco gli utilizzi in campo pratico e scientifico le procedure e le sequenze fondamentali utilizzate in diagnostica la struttura delle apparecchiature, i problemi di installazione e i costii riferimenti normativi circa il rischio biologico e la sicurezza di operatori e pazienti i protocolli inerenti l’esecuzione di esami i controlli di qualità la normativa di legge vigente per l’utilizzo il QC e QA gli sbocchi occupazionali e le opportunità lavorative collegate al fine di munirli degli strumenti indispensabili di base per la formazione di futuri esperti per impianti diagnostici e/o futuri ricercatori nel settore e per elaborazione ed uso delle immagini diagnostiche a fini sanitari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): il corso ha lo scopo di mettere lo studente in grado di gestire in linea di massima apparecchiature sanitarie. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti conoscenza dei principi fondamentali di elettromagnetismo e fisica nucleare Contenuto del corso Rx – TC –RMN – Ecografia – Medicina Nucleare Testi di riferimento 1) Glenn F. Knoll John “Radiation Detection and Measurement” Wiley e Sons; 2) Carlo Polvani “Elementi di Radioprotezione “Pubblicazione ENEA ; 3) Maurizio Pelliccioni, Pitagora “Fondamenti Fisici della Radioprotezione” Editrice – Bologna; 4) G.C. Leveratto “Antenne sicure” Hoepli ed.; 5)Centi Colella “Manuale di medicina nucleare “ Edizioni universitarie scientifiche di Beatrice Massara Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore lezioni, esercitazioni, laboratorio Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione verifiche periodiche ed esame orale finale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 PROGRAMMI DEI MODULI RELATIVI ALLA LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA ANALISI DEI DATI GEOFISICI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento ANALISI DEI DATI GEOFISICI Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Antonella Amoruso, ricercatore confermato GEO/10. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): Laurea in Fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”, Dottorato di Ricerca in Fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di L'Aquila; attualmente svolge attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di Salerno. Ha svolto attività di ricerca teorico-numerica e sperimentale su diversi argomenti di fisica dell'atmosfera, spettroscopia, sismologia e geodesia. Negli ultimi anni l'attività si è concentrata soprattutto sulla realizzazione di strumentazione per misure di deformazione del suolo ad alta sensibilità e sull'analisi ed interpretazione di dati geodetici in ambienti sia tettonici che vulcanici. di comprensione (knowledge and L’obiettivo del corso è di fornire le conoscenze di relative all'analisi dei dati geofisici e delle principali tematiche di applicazione, con particolare riguardo agli aspetti interpretativi Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Si intende rendere lo studente capace di utilizzare delle tecniche comunemente usate in geofisica per analizzare ed interpretare i moderni dati digitali Abilità comunicative (communication skills): Si intende stimolare la capacità di esporre i risultati del lavoro di analisi dei dati e la valutazione dei vantaggi e degli svantaggi dei diversi approcci e delle diverse tecniche Autonomia di giudizio (making judgements): Si intende invitare gli studenti ad esercitare il loro spirito critico per stimolare la capacità di giudizio autonoma, con onestà intellettuale relativamente alla propria attività ed apertura nei confronti del lavoro altrui. Prerequisiti Nozioni di base relative all'analisi dei dati ed alla fisica terrestre. Contenuto del corso Problemi inversi lineari. Problemi inversi non lineari. Campionamento dello spazio dei parametri: metodi Monte Carlo, adaptive simulating annealing, neighbouring algorithm, algoritmi genetici. Stime di incertezza dei parametri: bootstrapping, NA-Bayes. Test d'ipotesi e scelta del modello migliore. Problemi inversi continui. Casi di studio. Testi di riferimento D. Gubbins, Time series analysis and inverse theory for geophysicists, Cambridge University Press A. Tarantola, Inverse problem theory, SIAM Dispense ed articoli scientifici forniti dal docente Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. prova orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ANALISI DELLE SERIE TEMPORALI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento ANALISI DELLE SERIE TEMPORALI Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Dott.ssa Mariarosaria Falanga ricercatrice GEO/10 Mariarosaria Falanga si è laureata in fisica ed ha conseguito il dottore di ricerca in fisica presso l'Università di Salerno. Svolge attività didattica nell'ambito dei corsi di geofisica, nonché di fisica applicata. Svolge attività di ricerca nel settore della geofisica della terra solida con particolare riferimento ai vulcani e nel settore della fisica dell’atmosfera in riferimento al ruolo di parametri atmosferici nel bilancio radiativo. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): L’obiettivo del corso è di consentire la comprensione degli strumenti matematici e numerici per analizzare serie temporali. In particolare, lo studente sarà in grado di estrapolare informazioni sulla sorgente che ha generato la serie. Tale obiettivo è perseguito attraverso il riconoscimento del problema e l’implementazione di più algoritmi sia nel dominio del tempo che nel dominio delle frequenze. I metodi spettrali forniranno informazione sui modi normali. L’approccio nel dominio dei tempi è invece affrontato attraverso lo studio della dinamica asintotica. Infine serie numeriche derivanti da sistemi non lineari sono analizzati introducendo metodi avanzati di estrazione di informazioni. Tale corso intende quindi rivisitare conoscenze pregresse e fornire nuovi schemi concettuali. Basandosi sulla conoscenza delle principali metodologie dell’analisi dei segnali e dei relativi fondamenti teorici nell’ambito dei sistemi dinamici si intende rendere lo studente capace di leggere uno spettro, riconoscere il sistema dinamico, usare algoritmi già strutturati e implementarne dei nuovi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche risolvere problemi. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli argomenti appresi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Sono necessarie conoscenze di analisi matematica e di meccanica classica Contenuto del corso Tecniche lineari per l’analisi di serie temporali nel dominio delle frequenze. Principal Component Analysis, Independent Component Analysis: metodi di massima verosimiglianza, di mutua informazione. Richiami sulla teoria dei sistemi dinamici. Tecniche di ricostruzione dello spazio delle fasi: ricostruzione della dinamica asintotica, metodo di Grassberger e Procaccia. Testi di riferimento Spectral Analysis (Bath) cap 1-6°, Dispense distribuite durante il corso Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ASTROFISICA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento ASTROFISICA Settore scientifico disciplinare FIS/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente GAETANO VILASI, Professore Ordinario di Fisica Teorica GAETANO LAMBIASE, Ricercatore di Fisica Teorica Curricula Scientifici GAETANO VILASI Professore Ordinario di Relatività all'Università di Salerno dal 2000, è Coordinatore del Gruppo Teorico locale INFN. E' referee di riviste internazionali e della Commissione IV INFN. E' stato membro di comitati scientifici di conferenze nazionali ed internazionali e si è occupato di Simmetrie Dinamiche Classiche e Quantistiche, Teoria Quantistica dei Campi, Sistemi Dinamici, Integrabilità in Teoria dei Campi, Gravità Classica e Quantistica, anche presso: il Centre de Physique Theorique Marseilles (1969, 1970, 1974), il Laboratory of Theoretical Physics, JINR Dubna (Russia) (1985), il Department of Physics, Syracuse University (1987, 2008), il Department of Physics, the Northeastern University (Boston) (1987), il Keldysh Institute, Mosca (1991, 1992), l'Institute for Nuclear Research and Nuclear Energy di Sofia (1995, 2000, 2007), Departamento de Fisica, Universitad Carlos III de Madrid (1999, 2001, 2003), Departamento de Fisica, Universitad de Zaragoza (2000, 2002, 2007) l'Erwin Schroedinger International Institute for Mathematical Physics di Vienna (1993, 1994, 1996, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008). E’ autore di 2 monografie e di numerosissime pubblicazioni su riviste internazionali. Monografie GERDJIKOV VS, VILASI G, YANOVSKI AB (2008): Integrable Hamiltonian Hierarchies, Springer Verlag VILASI G. (2001): Hamiltonian Dynamics, World Scientific Editor 16th SIGRAV Conference on General Relativity and gravitational Physics, AIP Conference Proc: 751 (2005) (G. Vilasi, G. Esposito, G. Lambiase, G. Marmo, G. Scarpetta) Spacetime and Fundamental Interactions: Quantum Aspects, Conference Proc. Mod. Phys. Lett. A18 (2003) (F. Lizzi, G. Marmo, G. Sparano, G. Vilasi) Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear field Theor , NorthHolland, Delta Series (Amsterdam 1989) (S.De Filippo, M.Marinaro, G.Marmo, G. Vilasi) Gaetano Lambiase, ricercatore. Breve curriculum: Nato a Cava de’ Tirreni il 7 Agosto 1966. Ha conseguito la Laurea in Fisica in data 13/11/1991 e il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica in data 8/7/1997. Nel 2002 ha ricevuto la nomina di Ricercatore Universitario (settore disciplinare FIS/02) - dec. 1/11/2002 – presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha svolto attività didattica e tutoriale su veri insegnamenti. Gli interessi di ricerca riguardano: Astrofisica, Astroparticelle, Cosmologia, e Teoria dei campi. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della Cosmologia e delle strutture stellari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici problemi. In particolare, lo studente deve saper risolvere problemi in cui sarà necessario tener conto del ruolo predominante svolto dalla gravità nell’universo Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di usare tutti i modelli cosmologici. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Elettromagnetismo, Relatività Speciale, Meccanica Quantistica, Relatività Generale. Contenuto del corso La struttura dello spazio-tempo, Cosmologia Buchi Neri, Onde gravitazionali Testi di riferimento S. Hawking & G.Ellis, The Large Scale Structure of Space-Time, Cambridge University Press, Gravitation and Cosmology: Principles and Applications of the General Theory of Relativity Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore (24+24) Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Esami scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 ASTROFISICA II Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento ASTROFISICA II Settore scientifico disciplinare FIS/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente CONTRATTO Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso si propone di approfondire le conoscenze di base dell’astrofisica galattica ed extragalattica. Gli argomenti vengono inoltre inseriti nel contesto storico di riferimento, in modo da fornire allo studente gli strumenti necessari a delineare l’evoluzione del percorso e del pensiero scientifico. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Alla fine del corso lo studente è nelle condizioni di conoscenza sufficienti a determinare importanti parametri e quantità che riguardano le galassie, oltre che distinguere e classificare differenti classi di oggetti in base alle proprietà fisiche e morfologiche. Abilità comunicative (communication skills): Durante le lezioni il docente stimola il confronto con gli studenti per verificare sia il livello di attenzione che di comprensione. L’uso di un linguaggio rigoroso da parte del docente è finalizzato a favorire le capacità espositive dello studente, che dovranno essere chiare e rigorose. La prova d’esame costituisce un importante momento di verifica. Autonomia di giudizio (making judgements): Durante il corso lo studente viene stimolato a sviluppare senso critico, autonomia nello studio e capacità di collegamenti interdisciplinari, anche attraverso il materiale di sussidio didattico fornito dal docente. Prerequisiti Analisi Matematica; Geometria; Fisica I e II; Meccanica razionale; Struttura della Materia; Astronomia generale; Astrofisica. Contenuto del corso 1) Principi di Astrofisica: grandezze fotometriche; magnitudini apparenti ed assolute; assorbimento atmosferico ed interstellare; colore e diagrammi a due colori. 2) La Galassia: componenti; struttura; cinematica; dinamica. 3) Le Galassie: proprietà generali; classificazioni morfologiche; proprietà fotometriche; proprietà cinematiche; dinamica delle galassie; massa delle galassie; distribuzione su grande scala delle galassie. 4) Evoluzione delle galassie: cenni sugli scenari evolutivi; effetti dell’ambiente; relazione “morfologia-densità”; funzione di luminosità delle galassie; relazione “colore-magnitudine”; relazione “Mg2-σ0; gradienti di colore; degenerazione “età-metallicità”; relazioni tra parametri strutturali: il piano fondamentale delle galassie ellittiche e sue applicazioni. Testi di riferimento 1) A. Rifatto: Lezioni di Astrofisica II, Dispense preparate dal docente (per le prime tre parti del corso). Per approfondire e per la IV parte del corso, capitoli vari (indicati dal docente) tratti dai seguenti testi: 2) Carrol-Ostlie: An Introduction to Modern Astrophysics, Addison Wesley Pubblishing Compani. INC.; 3) D. Mihalas & J. Binney: Galactic Astronomy, W.H. Freeman and Company, New York; 4) J. Binney & M. Merrifield: Galactic Astronomy, Princeton University Press; 5) J. Binney & S. Tremaine: Galactic Dynamics, Princeton University Press; 6) L. Gratton: Introduzione all'Astrofisica vol. I e vol. II, Zanichelli. Copia delle presentazioni power-point utilizzate dal docente per la IV parte del corso, da utilizzare come traccia di studio. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: (A fine corso è prevista una visita guidata, da parte del docente, alle strutture dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli). Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame orale. Al primo appello di giugno è consentito sostenere una prova scritta invece dell’esame orale solo agli studenti dell’AA di riferimento che hanno seguito il corso. Nella prova scritta, da completare in un tempo massimo di 90 minuti, lo studente dovrà discutere 4 argomenti indicati dal docente. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 COMPLEMENTI DI FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento Complementi di Fisica delle Particelle Elementari Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Caratterizzante Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01. Ha svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante un apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca in fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento OPERA che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau prodotto per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini muonici prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di membro delle collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN di Ginevra ha svolto e svolge tuttora attività di ricerca nel campo delle interazioni di ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il mezzo più potente a disposizione per studiare la materia adronica in condizioni estreme in cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno stato di “plasma di quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP) come conseguenza di una transizione di fase dallo stato adronico ordinario a quello di QGP. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate di Fisica delle Particelle Elementari, da utilizzare poi nella preparazione della Tesi di Laurea Specialistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione della Tesi di Laurea. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di autonomia. Prerequisiti Corsi comuni del I anno Contenuto del corso Elementi avanzati di Fisica delle Particelle Elementari. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza Metodi di valutazione Esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 COMPLEMENTI DI FISICA TEORICA E ASTROFISICA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento Complementi di Fisica Teorica e Astrofisica Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Caratterizzante Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02 Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987 professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’ associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’ socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of Sciences. Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici. I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono: f) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong Coupling Expansion g) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi. h) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics. i) Lensing Gravitazionale. j) Astroparticelle e Materia Oscura. L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito: http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate di Fisica Teorica e Astrofisica, da utilizzare poi nella preparazione della Tesi di Laurea Specialistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione della Tesi di Laurea. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di autonomia. Prerequisiti Corsi comuni del I anno Contenuto del corso Elementi avanzati di Fisica Teorica e Astrofisica. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza Metodi di valutazione Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore Esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 COMPLEMENTI DI GEOFISICA, FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento Complementi di Geofisica, Fisica dell’Ambiente e dei Sistemi Naturali Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Caratterizzante Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente: Roberto Scarpa, Professore Ordinario, SSD GEO/10, Il Prof. Roberto Scarpa è docente presso l’Università di Salerno dal 2001. Laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1974, è stato precedentemente ricercatore presso l’Osservatorio Vesuviano (19741985), professore associato presso l’Università di Roma (1985-1987) e professore ordinario presso l’Università dell’Aquila (1987-2001). Nel 1984 è stato professore invitato nell’Università Paris 7, Scienze Fisiche. E’ stato/è consulente e membro di Consigli scientifici di molte organizzazioni nazionali ed internazionali su problemi di Geofisica eVulcanologia, tra cui l’UNESCO, l’Unione Europea, il Parlamento Europeo, l’ECE di Atene. In Italia è stato consulente del Servizio Sismico Nazionale, dei LNGS dell’INFN, del Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo e membro del Consiglio Scientifico del Consorzio di Ricerca del Gran Sasso, dell’IIV del CNR e del Consorzio di Ricerca in Astrogeofisica. Nel 2006 è stato nominato esperto del MIUR per i Progetti PRIN nel settore di Scienze della Terra. E’ autore di 150 pubblicazioni scientifiche e vari libre su tematiche di Sismologia e Vulcanologia. Dal 2005 è Direttore del CISA presso l’Università di Salerno e sempre presso questo Ateneo è Presidente di Commissioni Scientifiche nei settori della Fisica e di Scienze della Terra( Commissione ex60% e CAR). Ha fornitolo contributi rilevanti nel campo dello sviluppo di sistemi di acquisizione dati geofisici, in studi strutturali inclusa la tomografia sismica di aree di interesse geodinamico in Italia ed in Europa, nella sismotettonica ed in studi di sorgente sismica di terremoti in aree vulcaniche, sviluppando sistemi di monitoraggio nell’America centrale e meridionale (Ecuador ed El Salvador). Su queste problematiche è stato ed è responsabile /coordinatore di numerosi progetti di ricerca in ambito nazionale (Progetti PRIN 1999, 2001, 2003 2005, Progetto Dilatometri del CRDC AMRA, Progetto UNDERSEIS INFN/LNGS) ed internazionali (Progetto VOLUME VI FP UE) ed è referee di molte riviste internazionali tra cui Science, Nature, Geophys.Res.Lett, Journal of Geophys.Res., Bull.of Seismol.Soc. of Am., Journal of Seismology) oltre che di progetti di ricerca a livello nazionale (UNiersità di Siena e Bologna, CNR, INGV, MIUR) ed internazionale (CNRS, Francia e NSF, USA) Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate di Geofisica, Fisica dell’Ambiente e dei Sistemi Naturali, da utilizzare poi nella preparazione della Tesi di Laurea Specialistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione della Tesi di Laurea. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di autonomia. Prerequisiti Corsi comuni del I anno Contenuto del corso Elementi avanzati di Geofisica, Fisica dell’Ambiente e dei Sistemi Naturali. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza Esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 COMPLEMENTI DI STRUTTURA DELLA MATERIA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento Complementi di Struttura della Materia Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina Caratterizzante caratterizzante) Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03 Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia (SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Salerno dal 1/10/2002. Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984 ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02). L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per sistemi elettronici correlati. Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre conferenze internazionali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di far approfondire allo studente conoscenze avanzate di Struttura della Materia, da utilizzare poi nella preparazione della Tesi di Laurea Specialistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere problemi di una certa complessità in vista della preparazione della Tesi. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite anche ai fini dell’esposizione della Tesi di Laurea. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile gli argomenti avanzati del settore, ed a sviluppare al massimo capacità di autonomia. Prerequisiti Corsi comuni del I anno Contenuto del corso Elementi avanzati di Struttura della Materia. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza Esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 DISPOSITIVI SUPERCONDUTTIVI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento Dispositivi Superconduttivi Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Pace Sandro, Professore Ordinario di Struttura della Materia CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI, lezioni in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi di laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per ricercatore, professore associato ed ordinario. Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e' delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E. ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle ionizzanti. Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO. Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata sui superconduttori ad alta temperatura, articolata in: 1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto, 2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di materiale massivo e di single crystals di superconduttori ceramici e materiali similari, 3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo. Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali conferenze internazionali del proprio settore scientifico. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire allo studente una descrizione fenomenologica e critica del comportamento dei dispositivi costituiti da materiali superconduttori e delle loro principalei applicazioni. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha anche l'obiettivo di sviluppare le capacità delle studente di applicare le conoscenze acquisite ad esperimenti di laboratorio. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro le conoscenze acquisite anche tramite la scrittura di un elaborato. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati a discutere in maniera critica gli argomenti trattati nelle lezioni. Prerequisiti Buona conoscenza dell' elettromagnetismo nella materia; conoscenza della meccanica quantistica, dei corsi base di Fisica dello stato solido, della fenomenologia e delle teorie fenomenologiche della Superconduttività. Contenuto del corso Cenni teoria microscopica: origine dell'interazione attrattiva elettroni di conduzione, instabilita' dello stato normale, coppie Cooper e stato fondamentale BCS, spettro delle eccitazioni, g densita' degli stati e modello a semiconduttore, dipendenza da temperatura, limiti della BCS; Giunzioni Tunnel: corrente tunnel tra metalli normali, tunnel quasiparticelle tra superconduttori, dipendenza da temperatura, effetti strong coupling, , tunnel di coppie, mode di Feynman, effetto Josephson DC ed AC, modello RSJ, misura e/h, standard di tensione, dipendenza dal campo magnetico de corrente Josephson massima, interferometri, SQUID; Cenni tecniche di fabbricazione: fotolitografia ottica e media microscopia elettronica. Cenno applicazioni in campo medico, geofisico, metrologico. Testi di riferimento A.Barone e G.Paternò:" Physics and Applications of the Josephson effect ", J. Wiley & Sons L. Solimar : "Superconducting tunneling and applications", Chapmann and Hall Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Gli studenti partecipano durante lo svolgimento del corso a discussioni sui temi trattati. Alla fine del corso l'esame è superato tramite la compilazione di una tesina inerente agli argomenti trattati ed a loro approfondimento Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DELL’ATMOSFERA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DELL’ATMOSFERA Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Salvatore DE MARTINO, professore ordinario, ssd Fis/01 L’attività di ricerca è nel settore della fisica dei sistemi dinamici classici e quantistici. In particolare l’attività più recente è relativa allo studio della rilevanza dei cicli limite come modello per sistemi, quali ad esempio strumenti musicali autosostenuti, vulcani con attività stromboliana, maree. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base per la previsione dei fenomeni atmosferici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni e problemi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato Prerequisiti Conoscenze di teoria dei campi classici Contenuto del corso Composizione dell'atmosfera. Bilancio radiativo. Circolazione in atmosfera. Testi di riferimento G.Visconti “Fisica dell'atmosfera”; P.K.Kundu “Fluid Mechanics” Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DEI SISTEMI A MOLTICORPI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DEI SISTEMI A MOLTICORPI Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) AUTONOMA SCELTA Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente PROF. MARIO SALERNO Professore Ordinario di Struttura della Materia. Svolge attività di ricerca in Fisica della Materia Condensata (Teorica e Sperimentale), ed in Localizzazioni Nonlineari e Gravitazionali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire la conoscenza degli elementi avanzati della Fisica dei Sistemi a Molticorpi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza degli elementi di base della meccanica quantistica, della struttura della materia, della fisica dello stato solido e della meccanica statistica quantistica. Contenuto del corso Introduzione alla seconda quantizzazione: Rappresentazione dei numeri di occupazione; Operatori di creazione e distruzione; Sistemi con più tipi di particelle identiche. Teoria della risposta lineare; Formula generale di Kubo e origine fisica delle funzioni di Green ritardate; Formule di Kubo per conduttività, funzione dielettrica e suscettività magnetica. Funzioni di Green a due tempi; Funzioni di Green a due tempi ritardate, avanzate, causali e densità spettrali; Relazioni di Kramer-Kronig; Teorema di fluttuazionedissipazione; Metodi delle equazioni del moto e delle densità spettrali. Funzioni di Green di Matsubara: Funzioni di Green di Matsubara; Teorema di Abrikosov-Gor’govDzyaloshinskii-Fradkin; Relazione tra funzioni di Green di Matsubara e funzioni di Green a due tempi. Sviluppi perturbativi e diagrammi di Feynman: Sviluppi perturbativi per operatore densità gran canonico, energia libera e funzioni di Green di Matsubara; Teorema di Wick termico; Diagrammi di Feynman; Equazione di Dyson. Applicazioni: Modello di Heisenberg mediante il metodo delle equazioni del moto; Gas di elettroni e bosoni interagenti: sviluppi perturbativi e metodo delle densità spettrali. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. Esame orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DELLO STATO SOLIDO I A Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DELLO STATO SOLIDO I A Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) DISCIPLINA caratterizzante Integrato (sì/no) Anno di corso 1° Semestre 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Gaetano BUSIELLO, professore associato, SSD FIS/03 Si è laureato in Fisica il 14.12.1977 presso l'Università degli Studi di Salerno, con punti 110/110 e lode. Dal 2.04.1979 all'1.08.1980 è stato titolare di una borsa di studio della Scuola di Perfezionamento in Scienze Cibernetiche e Fisiche della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Salerno svolgendo attività scientifica e didattica presso l'Istituto di Fisica della medesima Università. Dall'1.08.1980 al 30.09.2006 ricercatore confermato e dal 01.10.2006 è professore associato (FIS03) presso la Facoltà di Scienze mat., fis. e naturali dell'Università di Salerno. I principali campi di interesse scientifico sono: transizioni di fase e fenomeni critici in sistemi classici e quantistici, proprietà magnetiche della materia, superconduttività, effetti di disordine quenched, heavyfermion e superconduttività ad alta Tc , vetri di spin e sistemi amorfi ed infine tecniche fisiche a problematiche inerenti i Beni Culturali Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Prerequisiti Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base della teoria del trasporto nei solidi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni, problemi e teoremi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. - fisica Generale analisi matematica fisica quantistica I e II metodi mat. Struttura I e II Fisica della material Elementi di seconda quantizzazione Contenuto del corso Introduzione • conduttività termica; • modello di Drude per la conduttività elettrica; • moto degli elettroni in un cristallo. Equazione del Trasporto di Boltzmann • effetti di diffusione, presenza di campi esterni, scattering; • equazione di Boltzmann; • condizioni di validità dell’eq. di Boltzmann per il trasporto quasi classico; • soluzione dell’equazione di Boltzmann: approssimazione di tempo di rilassamento; • conduttività elettrica; • conduttività termica; • legge di Wiedemann-Franz; • dipendenza dalla temperatura della resistività: legge di Matthiesen – resistività residua. Trasporto nei semiconduttori Meccanismi di scattering; • scattering elettrone-impurezze. Legge di Linde; • scattering elettrone-fonone. Legge di Baym; • dipendenza dalla temperatura. Legge di Bloch-Gruneisen. Trasporto in campo magnetico • • • • tensore conduttività e tensore resistività; magnetoresistenza. Legge di Kohler; effetto Hall; equazione di Boltzmann e sua soluzione in presenza di campo magnetico; • alcune considerazioni supplementari sulla magnetoresistenza; • caso di più portatori di carica; • teoria di Jones e Zener. Proprietà ottiche • Generalità. Interazione onde elettromagnetiche-metallo; • Riflettenza e conduttività ottica. Teoria della risposta lineare (introd.) • generalità, funzione di risposta e sue proprietà; • formula di Kubo; • relazioni di Kramers-Kronig. Testi di riferimento 1. J.M. Ziman, Principles in the Theory of Solids. Cambridge Univ. Press (1964) 2. N.W. Ashcroft and N.D. Mermin, Solid State Physics. Saunders College, Philadelphia (1976) 3. J.M. Ziman, Elements of Advanced Quantum Teory. Cambridge Univ. Press (1969) 4. H. Ibach and H. Luth, Solid State Physics. Springer (1996) ALTRI TESTI PER APPROFONDIMENTI S. Franchetti, H. Ranfagni, D. Mugnari, Elementi di Struttura della Materia. Zanichelli (1986) O. Madelung, Introduction to Solid State Theory. Springer (1978) M. Dressel and G. Gruner, Electrodynamics of Solids. Cambridge (2002) A. Altland and B. Simons, Condensed Matter Field Theory. Cambridge (2006) F. Duan and J. Guojun, Introduction to Condensed Matter Physics. Vol. I WSPC (2005) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Il corso prevede una serie di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base e dei seminari su argomenti specialistici. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova orale. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DELLO STATO SOLIDO I B Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DELLO STATO SOLIDO I B Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) SI Anno di corso II Semestre I Numero di crediti Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Adolfo Avella Ricercatore Universitario (FIS-03) Laurea in Fisica (110/110 cum laude). Dottorato di Ricerca in Fisica. Campo di ricerca: Metodi di Teoria dei Campi applicati alla Struttura della Materia [Sistemi Elettronici Fortemente Correlati]. Partecipazione a più di 50 Scuole e Conferenze. Attività di ricerca all'estero presso il BTLPh of Joint Institute for Nuclear Research, Dubna [Russia], il Department of Theoretical Physics, IFIN – HH, Bucharest [Romania], il Serin Physics Laboratory of Rutgers University, Piscataway, NJ [USA], il Departement of Applied Physics of Seikei University, Tokyo [Japan], il IFW e MPI-PKS, Dresden [Germany], il “J. Stefan” Institute, Ljubljana [Slovenia]. Numerosi seminari su invito ed interventi a conferenze. Attivita di Review per Physical Review Letters, Physical Review B and The European Physical Journal B. Attività didattica in Istituzioni di Fisica Teorica, Fisica Generale I, Fisica Generale II, Fisica dello Stato Solido, Didattica della Fisica. Autore di più di 60 pubblicazioni su riviste internazionali con referee e curatore di 7 libri sui seguenti argomenti: Teoria Quantistica dei Campi, Fisica della Materia Condensata (Superconduttività, Ferromagnetismo, Heavy-Fermion Systems), Meccanica Statistica. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire gli studenti delle conoscenze di base riguardanti la correlazione elettronica nei solidi e della capacità di comprendere/apprendere autonomamente le relative nozioni avanzate. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): S’intende sviluppare la capacità di modellizzare sistemi reali in presenza di correlazioni elettroniche e di affrontare la relativa risoluzione. Abilità comunicative (communication skills): Il corso intende fornire gli studenti della proprietà di linguaggio necessaria a esporre in maniera critica le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): S’intende incoraggiare, tramite domande e discussioni, l’apprendimento critico degli argomenti del corso al fine di raggiungere un buon livello di autonomia riguardo all’analisi di situazioni sia pratiche che teoriche. Prerequisiti Analisi matematica in campo reale e complesso. Geometria. Funzioni di più variabili. Metodi matematici per la Fisica. Meccanica classica ed elettromagnetismo classico. Meccanica razionale. Meccanica quantistica in prima e seconda quantizzazione. Fisica della Materia. Struttura della Materia. Fisica dei sistemi a molti corpi. Funzioni di Green. Contenuto del corso Metodi per il calcolo della struttura a bande. Approssimazione ad elettroni indipendenti. Metodo cellulare. Potenziali muffin-tin. Metodo Augmented Plane-Wave. Metodo Korringa-Kohn-Rostoker. Metodo Orthogonalized Plane-Wave. Pseudopotenziali. Cenni al metodo Local Density Approximation e GW. Inadeguatezza della teoria a bande per i sistemi con correlazioni elettroniche forti. Cenni sulla fisica dei composti dei metalli di transizione. Modello generale di interazione coulombiana. Derivazione dell’Hamiltoniano di Hubbard. Modello di Hubbard: soluzione di campo medio, suscettività magnetica, limite atomico. Limite di strong coupling con derivazione dell’hamiltoniana t-J. Approssimazione di Hubbard I e di Hubbard III. Metodo di Gutzwiller. Metodo Slave-boson. Metodo delle equazioni del moto. DMFT e sue estensioni. Modelli di impurezze magnetiche (Anderson, Kondo, ionico e di Coqblin-Schrieffer). Regola di somma di Friedel. Calcolo della resistività. Problema di Kondo. Teoria perturbativa. Poor Man’s scaling. Gruppo di rinormalizzazione. Modello di anderson simmetrico ed asimmetrico. Teorie del liquido di fermi. Soluzioni esatte e Bethe Ansatz. Modelli degeneri. Espansione 1/N. Teorie di campo medio e slave boson. NCA e espansione 1/N varaizionale. Confronto con gli esperimenti. Testi di riferimento N.W. Ashcroft e N D. Mermin, Solid State Physics (Holt-Rinehart & Winston, New York, 1976). G.D. Mahan, Many-Particle Physics (Plenum Press, New York, 1990). P. Fulde, Electron Correlations in Molecules and Solids (Springer, Berlin, 1995). A. Hewson, The Kondo Problem to Heavy Fermions (Cambridg University Press, 1997). P. Fazekas, Lecture Notes on Electron Correlation and Magnetism (World Scientific, Singapore, 2004). Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Esame orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DELLO STATO SOLIDO II A Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DELLA STATO SOLIDO II A Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo 0521100103 Tipologia dell’attività formativa di AUTONOMA SCELTA riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Integrato (sì/no) SI Anno di corso 2° Semestre 1° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Classe 1: Canio NOCE, professore associato, SSD FIS/03 Canio Noce è attualmente professore associato di Struttura della Materia (SSD FIS/03) presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Salerno dal 1/10/2002. Si è laureato in Fisica con lode, Università di Salerno, il 30 Ottobre 1984 ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica, Università Consorziate di Napoli e Salerno, nel 1989. Dal 3 gennaio 1991 al 30 settembre 2002 è stato ricercatore universitario di Fisica Teorica (SSD FIS/02). L’attività di ricerca del prof Noce si è concentrata sulle seguenti tematiche: 1. Sistemi elettronici fortemente correlati; 2. Fisica di ossidi di metalli di transizione, in particolare Sr2RuO4; 3. Tunneling in superconduttori ad alta temperatura critica; 4. Metodi numerici per sistemi elettronici con forti correlazioni; 5. Risultati esatti per modelli per sistemi elettronici correlati. Canio Noce è autore di più di 100 lavori su riviste internazionali e proceedings di conferenze con Referee; è coautore di un manuale di Fisica Teorica per l’Università e coeditore di proceedings di tre conferenze internazionali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende formare studenti in grado di caratterizzare nuovi materiali magnetici sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista applicativo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo principale quello di far acquisire allo studente le abilità teoriche per poter comprendere le proprietà magnetiche della materia. In particolare, a fine corso lo studente dovrà essere in grado di leggere e comprendere articoli avanzati della letteratura scientifica e, opportunamente guidato, di formulare modelli microscopici per la descrizione della fenomenologia del magnetismo. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di formulare in modo corretto i concetti fondamentali del magnetismo nella materia e di utilizzare in maniera appropriata i diversi modelli quantistici introdotti nel corso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico suggerito dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza degli argomenti di base della fisica classica (meccanica, termodinamica, elettromagnetismo, ottica); della meccanica analitica; della meccanica statistica (elementi) e della fisica quantistica (soluzione di problemi unidimensionali). Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 24 Magnetismo negli isolanti. (4 ore teoriche) Campo cristallino. Campo cristallino in strutture reticolari particolari. Operatori di Stevens. Quenching del momento angolare. Hamiltonanio di crystal-field e sue autofunzioni. (4 ore teoriche) Effetto Jahn-Teller. Disaccoppiamento adiabatico. Superfici adiabatiche. Rimozione della degenerazione. Sistemi Exε e Txε. Teorema di Kramers. (4 ore teoriche) Magnetismo nei metalli. Analisi di casi concreti. Suscettività in rutenocuprati. (2 ore teoriche) Modelli microscopici per il magnetismo. Modello di Ising. Modello di Heisenberg. Teoremi di Marshall. Teorema di Lieb-Mattis-Schultz. Teorema di Mermin-Wagner. Congettura di Haldane. (4 ore teoriche) Ferromagnetismo Itinerante. Meccanismi di scambio (diretto, indiretto, superscambio). Modello di Stoner. Double exchange. Meccanismo cinetico. (4 ore teoriche) Interplay tra superconduttività e magnetismo. Analisi delle proprietà dei composti attinidi e dei composti rutenocuprati. Superconduttività e magnetismo in nanosistemi. (2 ore teoriche) Testi di riferimento Testi consigliati: 1) H. Ibach e H. Luth, Solid-state physics (Springer, Berlin 2003). 2) R. M. White, Quantum theory of magnetism (Springer, Berlin 1983). 3) T. Moriya, Spin fluctuations in itinerant electron magnetism (Springer, Berlin 1985). 4) L. P. Levy, Magnetism and superconductivity (Springer, Berlin 2000). 5) A. Auerbach Interacting electrons and quantum magnetism (Springer, Berlin 1994). 6) C. Noce, A. Vecchione, C. Cuoco, A. Romano, Ruthenate and rutheno-cuprate materials: Unconventional Superconductivity, Magnetism and Quantum Phase Transitions (Springer, Berlin 2002). 7) W. Nolting, Ferromagnetism and electronic correlations (AIP Conference proceedings, New York 527 2003). 8) K. Yosida, Theory of magnetism (Springer, Berlin 1996). Indirizzo del sito web delle attivazioni del corso: http://www.fisica.unisa.it/canio.noce/ Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni: 24 ore. Il corso prevede lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento delle nozioni di base del magnetismo nella materia. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente nella discussione orale di una tesina. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA DELLO STATO SOLIDO II B Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA DELLO STATO SOLIDO II B Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) AUTONOMA SCELTA Integrato (sì/no) SI Anno di corso 2° Semestre 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Alfonso ROMANO, professore associato, SSD FIS/03 Alfonso ROMANO si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Salerno nel 1987. Dal 1988 al 1992 è stato studente di Dottorato di Ricerca in Fisica presso le università consorziate di Napoli e Salerno. L’1-10-1992 è entrato in servizio presso l’università di Salerno come Ricercatore Universitario di Struttura della Materia (gruppo B03X). Dal 3-1-2005 è in servizio presso la stessa Università come Professore Associato di Fisica della Materia (gruppo FIS/03), ruolo nel quale è stato confermato dopo verifica triennale. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Classica per diversi corsi di laurea (Informatica, Chimica, Matematica, Ingegneria, Fisica) e della Fisica della Materia per il corso di laurea in Fisica. La sua attività di ricerca è da alcuni anni incentrata su: a) Modelli e fenomenologia di sistemi con gradi di libertà fermionici e bosonici accoppiati; b) Risultati esatti per modelli per sistemi a due bande con correlazioni elettroniche forti; c) Effetti di prossimità in eterostrutture superconduttore-ferromagnete; d) Fenomenologia di superconduttori ad alta temperatura critica a drogaggio di tipo elettronico Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base relative alla problematica dell’interazione elettrone-fonone e delle proprietà di trasporto da questa determinate. Particolare attenzione è dedicata al fenomeno della superconduttività. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper distinguere nell’ambito della fisica della materia condensata le varie classi di sistemi ai quali tali conoscenze possono essere riferite. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di discutere in modo chiaro e rigoroso la fenomenologia dei sistemi analizzati, inquadrandola correttamente nel contesto delle nozioni teoriche apprese durante il corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio, oltre che tramite lo studio del materiale didattico indicato dal docente, anche attraverso la ricerca autonoma di materiale bibliografico corrispondente ai contenuti del corso. Prerequisiti È richiesta la conoscenza delle nozioni di base della fisica dello stato solido, nonché del formalismo della seconda quantizzazione e della tecnica delle funzioni di Green. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 24 Fononi nei metalli: relazioni di dispersione; velocità del suono; anomalie di Kohn; costante dielettrica di un metallo. Resistività nei metalli e legge di Bloch. Processi di umklapp. Interazione elettrone-fonone. Hamiltoniana di Frohlich e Hamiltoniana di Holstein. Teoria del polarone grande e del polarone piccolo. Trasformazione di Lang-Firsov. Effetti di localizzazione. Interazione efficace attrattiva tra elettroni mediata da fononi. (10 ore) Superconduttività: Il problema di Cooper. Teoria di Bardeen-CooperSchrieffer: funzione d’onda BCS, soluzione variazionale e sua equivalenza rispetto alla teoria di campo medio. Equazione di gap. Eccitazioni elementari e trasformazione di Bogoliubov-Valatin. Equazione di gap a temperatura finita. Equazione per la temperatura critica e sua soluzione. Calcolo di quantità termodinamiche. Tunneling di quasi-particella in una giunzione S-I-N. Effetto Josephson. (14 ore) Testi di riferimento N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics (Saunders College, 1975) G. Grosso, G. Pastori Parravicini, Solid state physics (Academic Press, 1996). P.G. de Gennes, Superconductivity of metals and alloys (W.A. Benjamin Inc., 1974). J.B. Ketterson, S.N. Song, Superconductivity (Cambridge University Press, 1999) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni: 24 ore. Il corso prevede lezioni frontali di carattere teorico finalizzate all’apprendimento degli argomenti del corso. Alcuni argomenti monografici saranno sviluppati col coinvolgimento diretto degli stessi studenti. Modalità di frequenza La frequenza del corso, pur non essendo obbligatoria, è fortemente consigliata. Per una preparazione soddisfacente sono richieste, in media, almeno due ore di studio per ciascuna ora di lezione. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà in due fasi. Sarà innanzitutto valutata la soluzione, da presentarsi in forma scritta, di esercizi assegnati a casa durante il corso. Ci sarà poi un colloquio finale nel quale ciascuno studente effettuerà un seminario su un articolo scientifico scelto dal docente, avente attinenza con gli argomenti del corso. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA TEORICA I Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA TEORICA I Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Disciplina Caratterizzante Integrato (sì/no) NO Anno di corso 1° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02 Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987 professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’ associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’ socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of Sciences. Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici. I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono: k) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong Coupling Expansion l) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi. m) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics. n) Lensing Gravitazionale. o) Astroparticelle e Materia Oscura. L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito: http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e understanding): capacità di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire una dettagliata comprensione dei concetti fondamentali e dei metodi matematici della Meccanica Quantistica; intende inoltre approfondire il formalismo del Path Integral in spazi con curvatura e torsione; intende infine fornire la capacità di applicare la teoria alle diverse situazioni fisiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi concreti di meccanica quantistica. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tende a favorire non solo la capacità dello studente ad esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite, ma anche a saper comporre relazioni scritte in modo corretto, chiaro e conciso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile e ad arricchire le proprie capacità di giudizio con opportuni riferimenti bibliografici suggeriti dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza dei metodi di meccanica analitica, dei metodi matematici della fisica e dei metodi di meccanica ondulatoria studiati rispettivamente nei corsi di Meccanica Analitica, Metodi Matematici della Fisica e Meccanica Quantistica del corso di laurea triennale in Fisica Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 36 Ore di Lezioni esercitative: 24 Proprietà analitiche del coefficiente di trasmissione – Risonanze – Il formalismo matematico della meccanica quantistica – il formalismo di Dirac dei bra e dei ket – Soluzione algebrica con gli operatori a scala dell’oscillatore armonico e dell’atomo d’idrogeno – Trasformazioni unitarie – Le rappresentazioni di Schroedinger, Heisenberg e Dirac – Il propagatore – Teoria generale del momento angolare – L’operatore momento angolare come generatore delle rotazioni in meccanica quantistica – Composizione di momenti angolari – La formula di Baker Campbell Hausdorff – Particelle identiche in meccanica quantistica – Equazione d’onda non relativistica con spin – Il formalismo di Feynmann del Path Integral – Esempi: la particella libera e l’oscillatore armonico – Path integral con vincoli topologici – Path integral in cooordinate sferiche – Path integral in spazi con curvatura e torsione. Testi di riferimento Testi consigliati: a) “Quantum Mechanics”, P. Cohen Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, (Hermann) b) “Path Integral”, H. Kleinert, (World Scientific). c) “Meccanica quantistica moderna”, J.J. Sakurai, (Zanichelli). d) Appunti delle lezioni Per una più completa e profonda comprensione, si consiglia di studiare gli argomenti svolti sui manuali, integrando con gli appunti delle lezioni. Lo svolgimento degli esercizi proposti e di quelli rilevanti dei testi è necessario per poter raggiungere una sufficiente abilità di corretta applicazione dei concetti studiati. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Il corso prevede lezioni ed esercitazioni: 56 (32 + 24) Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di conoscenza da parte dello studente avviene attraverso tre tipi di prove: d) progetto intracorso e) un seminario da tenere in aula su argomento predefinito (a e b complessivamente pesano per il 50% del voto finale) f) esame orale finale (che pesa per il restante 50%). Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 b) orario di ricevimento degli studenti: Martedì ore 16 – 18 FISICA TEORICA II Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA TEORICA II Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° Semestre 2° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Classe 1: Fabrizio Illuminati, professore associato, SSD FIS/02 Fabrizio Illuminati è nato a Fermo (AP) nel 1963. Si è laureato in Fisica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1988. Nel 1993 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica presso l’Università di Padova. Nel 1996 ha preso servizio come ricercatore per il settore FIS/03 - Fisica della Materia presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Salerno; dal 2007 è professore associato per il settore FIS/02 – Fisica Teorica presso la medesima Facoltà dello stesso Ateneo. Ha svolto la sua attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nell’ambito della Fisica Generale, della Fisica della Materia, e della Fisica Teorica. Dal 2007 svolge il suo carico didattico sugli insegnamenti di Metodi Matematici della Fisica per il corso di laurea in Fisica, e di Fisica Teorica II per il corso di laurea magistrale in Fisica. La sua attività di ricerca comprende la teoria della computazione e dell’informazione quantistica, l’ottica quantistica, la fisica dei sistemi atomici e molecolari ultrafreddi, e la fisica della materia condensata. Ha prodotto circa 80 pubblicazioni su riviste internazionali peerreviewed. E’ stato ed è responsabile locale di numerosi Fondi di Ateneo e di Fondi Nazionali PRIN, ed è attualmente Coordinatore Unico del Progetto Europeo HIP (Hybrid Information Processing) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del VII Programma Quadro 2007-2013. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza dei concetti e dei metodi della fisica quantistica avanzata, con particolare riferimento alla teoria dell’informazione quantistica, l’ottica quantistica, le transizioni di fase quantistiche, la condensazione di Bose-Einstein e i fenomeni cooperativi. Ha inoltre lo scopo, attraverso l’utilizzo di varie tecniche dimostrative, di abituare lo studente al ragionamento rigoroso nell’applicazione di metodi matematici avanzati a problemi fondamentali della fisica teorica contemporanea. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere alcuni problemi esemplificativi. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare e discutere in modo corretto definizioni, problemi, e concetti riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza delle nozioni fondamentali della meccanica quantistica elementare e dei metodi matematici per la meccanica quantistica, trattate negli insegnamenti relativi al terzo anno di corso della laurea triennale e in parte al primo anno di corso della laurea magistrale in fisica, compresi gli aspetti fondamentali della formulazione matematica della meccanica quantistica in termini di spazi di Hilbert, distribuzioni, rappresentazioni integrali, e formalismo della matrice densità. Contenuto del corso Ore di Lezioni teoriche: 32 Ore di Lezioni esercitative: 24 Richiamo di elementi di meccanica quantistica elementare. Formalismo funzionale e spazi di Hilbert. Rappresentazioni di Schroedinger, di Heisenberg, e di interazione per la dinamica quantistica. Principio di sovrapposizione: stati puri. Combinazioni convesse: miscele statistiche. Meccanica quantistica nello spazio delle fasi, funzioni caratteristiche, e principi di indeterminazione generalizzati. Stati coerenti, stati squeezed, spin squeezing, rappresentazioni di Glauber, Wigner, e Husimi. Teoria della misura, misure proiettive, POVM, e dinamica dei sistemi quantistici aperti: master equations markoviane e non markoviane, canali di rumore. Interazioni atomo-fotone, modello di Jaynes-Cummings, oscillazioni di Rabi, processi non lineari, suscettività, e interazioni efficaci fotonefotone: aspetti fondamentali dell’ottica quantistica. Teoria delle correlazioni non locali e diseguaglianze di Bell. Teoria dell’entanglement bipartito per stati puri, entropia di von Neumann. Decomposizione di Schmidt. Relazioni tra purezza ed entanglement. Entanglement multipartito e per stati misti, distillabilità, e quantum error correction. Protocolli fondamentali dell’informazione quantistica: dal cloning al teletrasporto. Gates quantistici e cenni di teoria della computazione quantistica. (18 ore teoriche e 16 ore esercitative) Fenomeni quantistici cooperativi. Transizioni di fase quantistiche in sistemi di spin e in sistemi atomici: modelli XY, XYZ, Hubbard, Hirsch, e Bose-Hubbard. Dinamica dell’entanglement alla criticità: scaling, block entropy, e area law. Misure geometriche e globali di entanglement alla crticità. Fattorizzazione degli stati, punti fattorizzanti, e transizioni di entanglement. Condensazione di Bose-Einstein in sistemi di atomi neutri ultrafreddi, transizioni di fase in sistemi atomici e molecolari su reticoli ottici, e in sistemi di micro-cavità elettromagnetiche accoppiate. Longdistance entanglement e simulazione di sistemi fortemente correlati. Effetti di disomogeneità, randomness, e impurezze: teorie della complessità quantistica. (14 ore teoriche e 8 ore esercitative) Testi di riferimento Testi consigliati: F. Illuminati, Appunti delle lezioni S. M. Barnett and P. Radmore: Mathematical Methods of Theoretical Quantum Optics A. Peres: Quantum Theory: Concepts and Methods L. E. Ballentine: Quantum Mechanics M. A. Nielsen and I. L. Chuang: Quantum Computation and Quantum Information S. Sachdev: Quantum Phase Transitions Autori Vari: Recenti lavori di rassegna su Reviews of Modern Physics and Physics Reports Indirizzi dei siti web delle attivazioni del corso: https://rp.unisa.it/portal Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni: 48 ore Il corso prevede una parte di lezioni di carattere teorico finalizzate all’apprendimento dei concetti essenziali della meccanica quantistica avanzata nelle sue formulazioni più moderne e avanzate, e maggiormente adatte all’applicazione alla ricerca teorica fondamentale di punta. Nella parte di lezioni di tipo esercitativo si illustrerà in che modo le conoscenze teoriche acquisite possano essere utilizzate al fine di risolvere rilevanti problemi applicativi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova orale e nella presentazione di un elaborato scritto preparato ed organizzato in precedenza dallo studente su di un argomento di sua scelta, concordato con il docente. La preparazione di tale ricerca scritta comporterà per lo studente un impegno quantificabile in circa due-tre settimane di lavoro, inclusi eventuali colloqui e verifiche con il docente. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 FISICA TERRESTRE Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento FISICA TERRESTRE Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di SEDE riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Luca Crescentini, professore associato GEO/10. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): Laurea in Fisica presso l'Università di Pisa, Diploma in Fisica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Dottorato di Ricerca in Fisica presso l'Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di L'Aquila e l'Università di Camerino; attualmente svolge attività didattica nell'ambito di corsi di fisica e geofisica presso l'Università di Salerno. Ha svolto attività di ricerca teorico-numerica e sperimentale su diversi argomenti di fisica dell'atmosfera, ottica quantistica, sismologia e geodesia. Negli ultimi anni l'attività si è concentrata soprattutto sulla realizzazione di strumentazione per misure di deformazione del suolo ad alta sensibilità e sull'analisi ed interpretazione di dati geodetici in ambienti sia tettonici che vulcanici. di comprensione (knowledge and Conoscenza di alcuni processi fisici inerenti la litosfera e la sua evoluzione Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): applicazione di tecniche fisico-matematiche nella risoluzione di alcuni problemi di geodinamica; capacità di esporre le conoscenze acquisite Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni e problemi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato. Onestà intellettuale relativamente alla propria attività ed apertura nei confronti del lavoro altrui. Prerequisiti Nozioni di base di geofisica; conoscenze di matematica e fisica classica fornite dal corso di laurea in Fisica. Contenuto del corso Richiami di tettonica a placche; tensore degli sforzi e tensore delle deformazioni; elasticità lineare; flessione di lamine elastiche; flessione della litosfera sotto un carico superficiale; flessione della litosfera in subduzione; flessione e struttura di un bacino sedimentario; trasporto conduttivo del calore e formazione della litosfera oceanica; raffreddamento di dicchi; conduzione non stazionaria monodimensionale del calore; sforzi termici; storia termica e subsidenza di un bacino sedimentario; geoterme ed adiabatiche nel mantello; struttura termica della litosfera in subduzione; esempi di reologie non elastiche; fluidi viscosi; fluidodinamica in due dimensioni e la funzione corrente; il ritorno post-glaciale; angolo di subduzione; diapirismo; cenni sulla convezione; effetti della reologia sulla convezione nel mantello; convezione nel mantello e raffreddamento della Terra. Testi di riferimento D. L. Turcotte & G. Schubert, Geodynamics, Cambridge University Press Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione prova orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 INTERAZIONI DEBOLI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento INTERAZIONI DEBOLI Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01. Ha svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante un apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca in fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento OPERA che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau prodotto per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini muonici prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di membro delle collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN di Ginevra ha svolto e svolge tuttora attività di ricerca nel campo delle interazioni di ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il mezzo più potente a disposizione per studiare la materia adronica in condizioni estreme in cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno stato di “plasma di quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP) come conseguenza di una transizione di fase dallo stato adronico ordinario a quello di QGP. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, un’esposizione completa della fisica delle interazioni deboli a partire dalla teoria di Fermi fino al modello elettro-debole. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere esercizi anche di una certa complessità. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza di (1) relatività ristretta e della meccanica quantistica. (2) meccanica quantistica relativistica. (3) teoria quantistica dei campi (con particolare riferimento alla teoria invariante delle perturbazioni). (4) fisica delle particelle elementari. Contenuto del corso Richiami sul decadimento beta. Teoria di Fermi. Generalizzazione della teoria di Fermi e violazione della parità. Spettro energetico degli elettroni e correlazione angolare elettrone-nucleone. Polarizzazione longitudinale degli elettroni. Elicità dei neutrini. Le costanti dell'accoppiamento V-A. Vita media del neutrone. Teoria universale V-A. Teoria del neutrino a due componenti. Leptoni sinistrorsi. Decadimento del muone. L'angolo di Cabibbo e le regole di selezione per i decadimenti di particelle strane. Il decadimento del pione in leptoni. Corrente di decadimenti adronici. Simmetrie C, P e CP. Bosone vettore intermedio W. Difficoltà della teoria di Fermi. Difficoltà del modello naif IVB. Interazione elettromagnetica del bosone W. Unificazione elettrodebole. Invarianza di gauge e teoria di Yang-Mills. Invarianze di gaude abeliane e non-abeliane. Simmetria SU(2)XU(1). Interazione debole di correnti cariche. Interazione elettromagnetica. Massa del bosone vettore W. Diffusione neutrino-elettrone a bassa energia. Interazioni del bosone vettore. Cancellazione delle divergenze. Meccanismo di Higgs e necessità di bosoni scalari. Il modello di Goldstone. Modello di Higgs abeliano. Meccanismo di Higgs applicato alla simmetria SU (2)XU(1). Interazione di Yukawa e masse dei leptoni. Modello delle interazioni elettrodeboli. Meccanismo GIM. Matrice di Kobayashi-Maskawa. R-gauges. Indipendenza di Gauge delle ampiezze di diffusione. Aspetti sperimentali del modello di Glashow-Winberg-Salam. Testi di riferimento (1) J. Horejsi: Fundamentals Of Electroweak Theory. Inst. of Part. and Nucl. Phys. Charles Univ., Praga (2) W. E. Burcham and M. Jobes: Nuclear and Particle Physics, Addison Wesley-Longman (3) I.J.R. Aitchison and A.J.G. Hey Gauge Theories in Particle Physics, (3rd edn, IoP, 2003) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate all’apprendimento gli aspetti fondamentali e specialistici della fisica delle interazioni deboli. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale finale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area Didattica, comprendente l’esposizione di uno o più di uno degli argomenti trattati nel corso e lo svolgimento di un semplice esercizio. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 INTERAZIONI FORTI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento INTERAZIONI FORTI Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Grella, prof. ordinario raggruppamento FIS/01. Ha svolto ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei campi. Svolge un’intensa attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie con particolare riferimento alla fisica delle oscillazioni di neutrini e alla fisica delle interazioni di ioni relativistici. Nel settore della fisica delle oscillazioni di neutrini ha partecipato alla progettazione ed alla realizzazione dell’esperimento CHORUS (WA95) presso il CERN di Ginevra dedicato alla rivelazione delle oscillazioni di neutrini mediante un apparato sperimentale ibrido. Il prof. Grella continua tuttora la ricerca in fisica delle oscillazioni di neutrini partecipando all’esperimento OPERA che ha come scopo l’osservazione diretta del neutrino del tau prodotto per effetto dell’oscillazione a partire da un fascio di neutrini muonici prodotti al CERN di Ginevra e inviati sul rivelatore situato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in Italia. In qualità di membro delle collaborazioni WA97 e NA57 ed ALICE presso il CERN di Ginevra ha svolto e svolge tuttora attività di ricerca nel campo delle interazioni di ioni ultrarelativistici che costituiscono, attualmente, il mezzo più potente a disposizione per studiare la materia adronica in condizioni estreme in cui quark e gluoni dovrebbero coesistere in uno stato di “plasma di quark e gluoni” (quark-gluon plasma ovvero QGP) come conseguenza di una transizione di fase dallo stato adronico ordinario a quello di QGP. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo ampio ed esauriente, un’esposizione esauriente della fisica delle interazioni forti fino al modello a partoni ed alla QCD. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite e di saper risolvere esercizi anche di una certa complessità. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza di (1) relatività ristretta e della meccanica quantistica. (2) meccanica quantistica relativistica. (3) teoria quantistica dei campi (con particolare riferimento alla teoria invariante delle perturbazioni). (4) fisica delle particelle elementari. Contenuto del corso Elementi di teoria dei gruppi e di algebra di Lie. Classificazione degli adroni mediante SU(2) ed SU(3). Test sperimentali: diffusione pione-nucleone. Modello a quark. Simmetria SU(6). Spin dei barioni. Regola di Zweig. Problemi del modello a quark “additivo”. Quark con “charm”, “beauty”, “topness”. Deep inelastic scattering. Modello a partoni degli adroni. Processi di Drell-Yan. Cariche di colore e la QCD come teoria di Yang-Mills. Processi elementari. La QCD ad alte energie. Interazioni ioni ultrarelativistici. Modelli di sconfinamento dei quark. Segnali di deconfinamento dei quark e il quark-gluon plasma. L’esperimento ALICE-LHC presso il CERN. Testi di riferimento (1) J. Chyla: Quarks, partons and Quantum Chromodynamics. Inst. of Phys., Czech Republic. (2) W. E. Burcham and M. Jobes: Nuclear and Particle Physics, Addison Wesley-Longman (3) I.J.R. Aitchison and A.J.G. Hey Gauge Theories in Particle Physics, (3rd edn, IoP, 2003) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate all’apprendimento gli aspetti fondamentali e specialistici della fisica delle interazioni forti. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale finale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area Didattica, comprendente l’esposizione di uno o più di uno degli argomenti trattati nel corso e lo svolgimento di un semplice esercizio. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE (6) + CARATTERIZZANTE (6) Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre I/II Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente SUPPLENZA Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): L’obiettivo del corso è l’accquisizione degli strumenti, teorici e numerici, necessari a gestire esperimenti in Fisica dellle Particelle Elementari, con lo svolgimento di esperienze in Laboratorio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Basandosi sulla conoscenza dei principai strumenti utilizzati in Fisica delle Particelle Elementari, ed utilizzando le tecniche numeriche di analisi dei dati sperimentali, si intende rendere lo studente capace di utilizzare la strumentazione presente nel settore delle Particelle Elementari. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le soluzioni ai problemi via via proposti. Essi saranno invitati ad evidenziare le implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale confronto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di mediazione e di sintesi, e sviluppando la capacità di lavorare in gruppo. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. Prerequisiti Lo studente deve avere delle conoscenze di base di Laboratorio, di Fisica classica, di Metodi numerici ed uso di sistemi di calcolo, di Meccanica Quantistica e Fisica Nucleare. Contenuto del corso Metodologie sperimentali ed esperienze di Laboratorio in Fisica delle Particelle Elementari. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 Esercitazioni/Laboratorio: 96 Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. prova ratica e esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA TEORICA E ASTROFISICA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO SPECIALISTICO DI FISICA TEORICA E ASTROFISICA Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Lo studente può scegliere le prime parti (I semestre) di uno dei Laboratori Specialistici degli altri curricula. Per coloro indirizzati specificamente nella direzione dll’Astrofisica, è disponibile un Laboratorio di esperienze astrofisiche organizzato dal Prof. Gaetano Scarpetta, Professore Ordinario di Fisica Teorica. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Lo scopo è quello di mettere a contatto lo studente anche con esperimenti di livello avanzato, per renderne completa la preparazione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà acquisire sensibilità nei confronti di aspetti sperimentali, in modo da poterne cogliere gli aspettti essenziali. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente dovrà essere in grado di comunicare efficacemente gli aspetti fondamentali di un’esperimento avanzato. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo studente dovrà essere in grado di giudicare criticamente la validità di un esperimento avanzato. Prerequisiti Corsi della Laurea Triennale. Contenuto del corso Esperimeti di settori della Fisica Moderna. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. prova pratica ed esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO SPECIALISTICO DI GEOFISICA, FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO SPECIALISTICO DI GEOFISICA, FISICA DELL’AMBIENTE E DEI SISTEMI NATURALI Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE (6) + CARATTERIZZANTE (6) Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre I/II Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Roberto Scarpa, Professore Ordinario, SSD GEO/10, Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori Conoscenza e capacità understanding): Il Prof. Roberto Scarpa è docente presso l’Università di Salerno dal 2001. Laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1974, è stato precedentemente ricercatore presso l’Osservatorio Vesuviano (19741985), professore associato presso l’Università di Roma (1985-1987) e professore ordinario presso l’Università dell’Aquila (1987-2001). Nel 1984 è stato professore invitato nell’Università Paris 7, Scienze Fisiche. E’ stato/è consulente e membro di Consigli scientifici di molte organizzazioni nazionali ed internazionali su problemi di Geofisica eVulcanologia, tra cui l’UNESCO, l’Unione Europea, il Parlamento Europeo, l’ECE di Atene. In Italia è stato consulente del Servizio Sismico Nazionale, dei LNGS dell’INFN, del Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo e membro del Consiglio Scientifico del Consorzio di Ricerca del Gran Sasso, dell’IIV del CNR e del Consorzio di Ricerca in Astrogeofisica. Nel 2006 è stato nominato esperto del MIUR per i Progetti PRIN nel settore di Scienze della Terra. E’ autore di 150 pubblicazioni scientifiche e vari libre su tematiche di Sismologia e Vulcanologia. Dal 2005 è Direttore del CISA presso l’Università di Salerno e sempre presso questo Ateneo è Presidente di Commissioni Scientifiche nei settori della Fisica e di Scienze della Terra( Commissione ex60% e CAR). Ha fornitolo contributi rilevanti nel campo dello sviluppo di sistemi di acquisizione dati geofisici, in studi strutturali inclusa la tomografia sismica di aree di interesse geodinamico in Italia ed in Europa, nella sismotettonica ed in studi di sorgente sismica di terremoti in aree vulcaniche, sviluppando sistemi di monitoraggio nell’America centrale e meridionale (Ecuador ed El Salvador). Su queste problematiche è stato ed è responsabile /coordinatore di numerosi progetti di ricerca in ambito nazionale (Progetti PRIN 1999, 2001, 2003 2005, Progetto Dilatometri del CRDC AMRA, Progetto UNDERSEIS INFN/LNGS) ed internazionali (Progetto VOLUME VI FP UE) ed è referee di molte riviste internazionali tra cui Science, Nature, Geophys.Res.Lett, Journal of Geophys.Res., Bull.of Seismol.Soc. of Am., Journal of Seismology) oltre che di progetti di ricerca a live nazionale (UNiersità di Siena e Bologna, CNR, INGV, MIUR) ed internazionale (CNRS, Francia e NSF, USA) di comprensione (knowledge and L’obiettivo del coso è l’acquisizione dei principali metodi numerici utilizzati per il trattamento dei dati geofisici, l’illustrazione dei principali di Dublino) strumenti in uso nella geofisica e lo svolgimento di prove sperimentali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Basandosi sulla conoscenza dei principali strumenti geofisici e del loro funzionamento ed utilizzando le tecniche numeriche di analisi dei dati sperimentali si intende rendere lo studente capace di utilizzare la strumentazione geofisica utilizzata in vari settori nali geofisicidella geofisica e di metterlo a conoscenza delle varie metodologie di analisi dei segnali geofisici. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le soluzioni ai problemi via via proposti. Essi saranno invitati ad evidenziare le implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale confronto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di mediazione e di sintesi. Il concorso comune alla soluzione di problemi favorirà anche la capacità di lavorare in gruppo. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. In questo modo gli studenti sviluppano capacità di giudizio in autonomia ed imparano a gestire e a risolvere i problemi per approssimazioni successive. Prerequisiti Lo studente deve avere delle conoscenze di base di Laboratorio, di Fisica classica, di Metodi numerici ed uso di sistemi di calcolo e di Fisica terrestre. Contenuto del corso Il programma del corso si articola su due principali tematiche: Teoria ed analisi dei segnali geofisici ed esperimenti di geodesia, sismologia, fisica del vulcanismo ed elettronica geofisica. Testi di riferimento . Havskov J., Alguacil G., 2004. Instrumentation in earthquake seismology, Sprinter-Verlag, Berlin, ISBN: 978-1-4020-2968-4. Scarpa R-. Tilling R., 1996. Monitoring and mitigation of volcano hazards. Sprinter-Verlag, Berlin. MATLAB 7 User’s Guide, 2005. WEB site: www.mathworks.com SAC, Seismic Analysis Code, WEB site: www.llnl.gov/sac Appunti e dispense dalle lezioni Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore Il corso è di Laboratorio e prevede l’uso di apparecchiature in vari campi della geofisica e dei principali sistemi per il trattamento dei segnali acquisiti. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova di Laboratorio con elaborato scritto ed in una prova orale con discussione dell’elaborato e della contestuale verifica delle competenze acquisite. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LABORATORIO SPECIALISTICO DI STRUTTURA DELLA MATERIA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento LABORATORIO SPECIALISTICO DI STRUTTURA DELLA MATERIA Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE (6) + CARATTERIZZANTE (6) Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre I/II Numero di crediti 12 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Pace Sandro, Professore Ordinario di Struttura della Materia CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI, lezioni in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi di laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per ricercatore, professore associato ed ordinario. Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e' delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E. ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle ionizzanti. Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO. Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata sui superconduttori ad alta temperatura, articolata in: 1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto, 2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di materiale massivo e di single crystals di superconduttori ceramici e materiali similari, 3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo. Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali conferenze internazionali del proprio settore scientifico. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire le conoscenze per eseguire degli esperimenti di competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Fisica dello Stato Solido acquisendo i dati in modo automatico e confrontando i risultati con previsioni teoriche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha l' obiettivo di rendere capace lo studente di organizzare realizzare le misure di un esperimento di fisica dello stato solido . e Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro mediante un elaborato scritto i risultati degli esperimenti eseguiti. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti devono apprendere la capacità di analizzare in modo critico i risultati delle misure. Prerequisiti buona conoscenza dell' elettromagnetismo nella materia; conoscenza della meccanica quantistica elementare, dei corsi base di Struttura della Materia e di Fisica dello Stato Solido Contenuto del corso Durante lo svolgimento del corso lo studente impara ad eseguire misure di Fisica dello Stato solido di una certa complessità, interfacciando gli strumenti con computer per l'acquisizione automatica dei dati. All'inizio di ogni anno i vari gruppi sperimentali di Struttura della Materia operanti presso la Facoltà di Scienze, propongono agli studenti una serie di esperienze. Ogni gruppo di studenti, composto da meno di tre unità, sceglie le esperienze da eseguire che verranno svolte presso i laboratori di ricerca del gruppo proponente che seguirà gli studenti durante lo svolgimento delle esperienze stesse. Il corso si conclude con la scrittura e la discussione di una tesina che illustra i risultati delle esperienze svolte e la loro interpretazione. Testi di riferimento non si può a priori definire il testo di riferimento se non i libri di base di Struttura della Materia e di Fisica dello Stato Solido, poiché lo spettro delle possibili esperienze è molto vasto e per ciascuna di esse verrà definito un insieme di testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 96 ore il corso si svolge per la massima parte in laboratorio cui segue una discussione approfondita dei risultati conseguiti Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Gli studenti vengono valutati direttamente durante il tutoraggio delle attività di laboratorio e la valutazione finale viene definita sulla base della discussione dell'elaborato scritto che illustra i risultati ottenuti. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 LENTI GRAVITAZIONALI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento Lenti Gravitazionali Settore scientifico disciplinare FIS/05 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 2° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Gaetano SCARPETTA, professore ordinario, SSD FIS/02 Gaetano Scarpetta è nato a Caserta nel 1943. Si è laureato in Fisica con lode presso l’Università di Napoli nel 1968. E’ dall’Aprile del 1987 professore ordinario per il settore di Fisica Teorica presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Salerno. E’ associato al Gruppo Collegato di Salerno della Sezione di Napoli dell’INFN. E’ dal primo Gennaio 2007 Direttore del Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”. E’ stato coordinatore del Dottorato Internazionale di Ricerca in Fisica della Gravitazione ed Astrofisica (Università di Salerno, Berlino, Portsmouth e Zurigo, triennio 2003 – 2006 & 2000 2003). E’ stato Rappresentante dei Professori Ordinari nel Consiglio d'Amministrazione dell'Università di Salerno e Presidente della Commissione Finanziaria per il triennio 1999 - 2002 & 1996 - 1999. E’ socio ordinario dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli e dell’Accademia Pontaniana in Napoli. E’ socio ordinario della New York Academy of Sciences. Nell’anno 2000 l’Accademia Russa delle Scienze gli ha conferito la medaglia “Kapitza”, per meriti scientifici. I principali temi su cui ha svolto attività di ricerca sono: p) Teoria Quantistica dei Campi: Rinormalizzazione e Strong Coupling Expansion q) Sistemi Gerarchici Modulari Autoorganizzantisi. r) Quantum Geometry and Maximal Acceleration Physics. s) Lensing Gravitazionale. t) Astroparticelle e Materia Oscura. L’elenco delle pubblicazioni è consultabile sul sito: http://www.fisica.unisa.it/gaetano.scarpetta/pubblicazioni.html Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e understanding): capacità di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire una dettagliata comprensione dei concetti fondamentali e dei metodi analitici, numerici e sperimentali per la rilevazione e l’analisi degli eventi di lensing gravitazionale nei tre domini di microlensing, weak lensing e strong lensing. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite e di saperle applicare a problemi concreti. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tende a favorire non solo la capacità dello studente ad esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite, ma anche a saper comporre relazioni scritte in modo corretto, chiaro e conciso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile e ad arricchire le proprie capacità di giudizio con opportuni riferimenti bibliografici suggeriti dal docente. Prerequisiti Prerequisito consigliato è avere nel proprio curriculum di laureato triennale il corso di Astronomia Generale; inoltre, si consiglia fortemente di aver superato l’esame del corso di Relatività Generale della Laurea Magistrale in Fisica Contenuto del corso Ore di Lezioni: 48 Introduzione storica; metrica di Schwarzschild; deflessione della luce. – Equazione della lente; classificazione delle immagini; ritardo temporale. – Curve critiche e caustiche; teoria delle catastrofi; singolarità stabili ed instabili. – Modelli di lenti semplici – Lenti multiple – Strong lensing; archi gravitazionali – Weak lensing; shear cosmico; lensing della radiazione cosmica di fondo. – Microlensing; la curva di Paczynski – La profondità ottica. – Il tasso degli eventi – Modelli galattici. – Osservazioni verso il Centro Galattico, LMC ed M31 – Il pixel lensing. – Eventi binari; il microlensing per la ricerca dei pianeti. – Lensing gravitazionale nel limite di grandi deflessioni. – Lensing da buchi neri a simmetria sferica. Lensing da buchi neri di Kerr – Lensing da stringhe cosmiche. Testi di riferimento Testi consigliati: e) “Gravitational lenses”, P. Schneider, J. Ehlers, E.E. Falco, (Springer) f) “Singularity Theory and Gravitational Lensing”, A. O. Petters, H. Levine, J. Wambsgans, (Birkhaeser). g) “Gravitational Lensing and Microlensing”, S. Mollerach, E. Roulet, (World Scientific). h) Appunti delle lezioni Per una più completa e profonda comprensione, si consiglia di studiare gli argomenti svolti sui manuali, integrando con gli appunti delle lezioni. Lo svolgimento degli esercizi proposti e di quelli rilevanti dei testi è necessario per poter raggiungere una sufficiente abilità di corretta applicazione dei concetti studiati. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni: 48 ore. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di conoscenza da parte dello studente avviene attraverso tre tipi di prove: g) progetto intracorso h) un seminario da tenere in aula su argomento predefinito (a e b complessivamente pesano per il 50% del voto finale) i) esame orale finale (che pesa per il restante 50%). Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 orario di ricevimento degli studenti: Martedì ore 16 – 18 MATERIALI MAGNETICI INNOVATIVI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento MATERIALI MAGNETICI INNOVATIVI Settore scientifico disciplinare FIS/01 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) AUTONOMA SCELTA Integrato (sì/no) NO Anno di corso 1° Semestre 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Luigi Maritato, prof. Associato Fis/01 L'attività di ricerca di Luigi Maritato si è svolta essenzialmente nell'ambito dello studio dei fenomeni superconduttivi e magnetici in strati sottili di diversi materiali. L'attività di ricerca ha portato a brevetti ed a pubblicazioni di cui più di 100 su riviste e giornali scientifici internazionali. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): L’obiettivo del corso è di consentire la comprensione, da parte dello studente, delle leggi fisiche alla base dei fenomeni presenti in materiali magnetici innovativi di uso applicativo. Tale obiettivo è perseguito oltreché da lezioni frontali di tipo teorico, da esercitazioni pratiche di laboratorio in cui si svolgono esperimenti di magnetismo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Basandosi sulla conoscenza delle principali leggi della fisica nel campo della struttura della materia, si intende rendere lo studente capace -- di interpretare il funzionamento di diversi dispositivi di uso comune nella pratica quotidiana e nell’esperienza professionale; -- di valutare, in diverse situazioni, l’evoluzione di sistemi fisici di interesse in ambito dei comportamenti magnetici della materia. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti sono stimolati a comunicare in modo chiaro e persuasivo le soluzioni ai problemi via via proposti. Essi sono invitati ad evidenziare le implicazioni delle loro scelte motivando esse in modo aperto. Tale confronto aperto servirà ad acquisire la capacità di valutazione dei vantaggi e degli svantaggi delle varie proposte affinando anche capacità di mediazione e di sintesi Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono spronati ad arricchire la loro conoscenza con criticità e responsabilità, sia mediante l’ausilio di materiale didattico fornito, sia attraverso l’integrazione con fonti diverse suggerite dal docente. In questo modo gli studenti sviluppano capacità di giudizio in autonomia ed imparano a gestire e a risolvere i problemi per approssimazioni successive. Prerequisiti Lo studente deve conoscere le nozioni base della meccanica, dell’elettromagnetismo e della fisica della materia. Ore di Lezioni frontali: 16 Contenuto del corso Interazioni nei solidi (4 ore) Magnetismo nei solidi (6 ore) Materiali magmetici innovativi per applicazioni elettroniche (6 ore) Ore di esercitazioni pratiche di laboratorio: 12 Esperienze di magnetismo in materiali di interesse per applicazioni elettroniche. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Libri di testo suggeriti: N.Spaldin, Magnetic Materials: Fundamentals and Device Applications, ed. Wiley Lezioni: 24 ore. Il corso di Materiali Magnetici Innovativi prevede una parte di lezioni a carattere teorico, ed una parte dedicata alle esperienze pratiche di laboratorio. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione L’esame che ciascuno studente dovrà sostenere consiste in una prova orale con contestuale verifica delle competenze acquisite e delle attività svolte in laboratorio. Lingua di insegnamento ITALIANO Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Sede (aula, indirizzo, …) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 MECCANICA STATISTICA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento MECCANICA STATISTICA Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente MARCO ZANNETTI, PROFESSORE ORDINARIO, FIS/02 Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): Marco Zannetti è nato a Roma il 24-05-1942. Si è laureato in Fisica all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1967. Ha conseguito il Ph.D. in Fisica alla Brandeis University, Stati Uniti, nel 1972. Dal 1972 al 1973 ha ricoperto una posizione di post-dottorato alla Divisione di Fisica Teorica del CEA-Saclay in Francia. Dal 1972 al 1983 è stato Professore Incaricato all’Università di Salerno, dove successivamente è stato Professore Associato fino al 1987. Dal 1987 al 1990 è stato Professore Associato all’Università di Napoli “Federico II”. Dal 1990 è Professore Ordinario all’Università di Salerno. La sua attività di ricerca si svolge su argomenti di Meccanica Quantistica e di Meccanica Statistica. di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della Meccanica Statistica. Ha, inoltre, lo scopo di abituare lo studente alla descrizione microscopica dei sistemi macroscopici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo di rendere lo studente capace di applicare le nozioni generali ai casi particolari, mediante esercizi adeguati al livello del corso. Abilità comunicative (communication skills): Il corso ha come scopo di sviluppare la capacità dello studente di esporre in modo chiaro le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica sia il materiale presentato in classe che quello suggerito dal docente. Prerequisiti è richiesta la conoscenza della Termodinamica e delle nozioni di base della Meccanica Quantistica Contenuto del corso Insiemi statistici - Insieme microcanonico, canonico e grancanonico. Derivazione della termodinamica dalla meccanica statistica: entropia, energie libere. (5 ore teoriche + 1 ora esercitativa) Il gas ideale classico – Entropia nell’insieme microcanonico. Energia libera di Helmotz nell’insieme canonico. Equazione di stato e granpotenziale nell’insieme grancanonico. (2 ore teoriche) Meccanica Statistica Quantistica - Stato puro e stato miscela. La matrice densità. La matrice densità per i sistemi termodinamici all’equilibrio. (3 ore teoriche + 1 ora esercitativa) Il gas ideale quantistico – Generalità: descrizione dello stato microscopico. Numeri di occupazione degli stati di singola particella. La funzione di partizione negli insiemi canonico e grancanonico. Particelle di Bose-Einstein, di Fermi-Dirac e di Maxwell-Boltzmann. Il gas ideale di Bose-Einstein. Equazione di stato: il limite classico e il limite degenere. Il gas ideale di Fermi-Dirac. . Equazione di stato: il limite classico e il limite degenere. Il gas ideale di Maxwell-Boltzmann: il limite classico dei gas quantistici. L’oscillatore armonico quantistico. Radiazione del corpo nero e formula di Planck. Il paramagnete ideale: variabili di spin, entropia, temperatura negativa, equazione di stato. (10 ore teoriche + 2 ore esercitative) Fenomenologia delle transizioni di fase – Transizioni del I ordine. Fenomeni critici. Transizione liquido-gas. Transizione ferromagnetica. . (4 ore teoriche) Modelli – Il modello gas-reticolare. Il modello di Ising: rottura della simmetria. Soluzione esatta del modello di Ising in una dimensione. Funzione di correlazione. Matrice di trasferimento. Approssimazione del campo medio. Modello di Ising con interazione a lungo raggio. (6 ore teoriche + 2 ore esercitative) Rinormalizzazione – Applicazione al modello di Ising in una dimensione. Applicazione al modello di Ising in due dimensioni. (5 ore teoriche + 2 ore esercitative) Metodi numerici – Traiettorie Monte Carlo. Algoritmo di Metropolis. Master Equation. (2 ore teoriche) Meccanica statistica fuori dall’equilibrio – Teorema fluttuazione – dissipazione. Equazione di Langevin. (3 ore teoriche) Testi di riferimento L.Landau – E.Lifshitz “Fisica Statistica”, Editori Riuniti D.Chandler “Introduction to Modern Statistical Mechanics”, Oxford University Press K.Huang “Statistica Mechanics”, Wiley L.E.Reichl “A Modern Course in Statistical Physiscs”, Arnold D.J.Amit – Y.Verbim “Statistical Physics, an Introductory Course”, World Scientific L.Peliti – “Appunti di Meccanica Statistica”, Bollati-Boringhieri Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame finale orale. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 METODI MATEMATICI DELLA FISICA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento METODI MATEMATICI DELLA FISICA Settore scientifico disciplinare MAT/07 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) BASE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente SILVIO DE SIENA - PROFESSORE ORDINARIO DI FISICA TEORICA Laureato a Napoli. La sua attivita’ di ricerca si svolge nei seguenti settori: -Teoria dei Campi Quantistici - Meccanica Statistica - Applicazione di metodologie di processi stocastici a sistemi fisici - Informazione e Comunicazione Quantistiche - Transizioni di fase quantistiche Su tali argomenti ha prodotto numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, e relazioni a conferenze e congressi. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Lo scopo è di rendere lo studente familiare coi concetti propri degli Spazi di Hilbert e degli operatori lineari in Spazi di Hilbert, da applicare nell’ambito della Meccanica Quantistica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente deve essere in grado di maneggiare vettori ed operatori in Spazi di Hilbert, e di risolvere problemi specifici. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente deve saper comunicare in modo rigoroso ed efficace i concetti appresi durante il corso. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo studente deve sviluppare spirito critico ed autonomia di giudizio per poter risolvere problemi come quelli introdotti durante il corso. Prerequisiti Corsi teorici della Laurea Triennale; in particolare, Analisi Matematica I, II, III, IV, Geometria I e II, Metodi Matematici della Fisica (corso della Laurea Triennale). Contenuto del corso Spazi di Hilbert: definizione, struttura e proprietà, basi Hilbertiane, spazi separabili, isometria tra spazi con la stessa dimensione. Operatori e funzionali lineari in spazi di Hilbert: definizioni, norma e limitatezza, dominio e range, serie di Neumann ed equazioni integrali lineari (Fredholm e Volterra), rappresentazione matriciale ed integrale di un operatore, operatori unitari, operatori Hermitiani, aggiunto di un operatore ed operatori autoaggiunti, operatori di proiezione, riduzione di un operatore, autovalori ed autovettori, proprietà degli autovalori e degli autovettori di operatori Hermitiani, spettro di un operatore, spettro di un operatore autoaggiunto, cenni sul teorema spettrale. Distribuzioni: definizione e proprietà, delta di Dirac. Testi di riferimento N. I. Akhiezer-I. M. Glazman: Theory of Linear Operators in Hilbert space, Dover Publications, vol I W. Rudin: Complex Analysis, Mc Graw-Hill V. I. Smirnov: A Course in Higher Mathematics C. Rossetti: Metodi Matematici della Fisica, Libreria Editrice Universitaria LEVROTTO & BELLA (Torino) Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 Esercitazioni/Laboratorio: 24 Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. prova scritta e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 METODI SPERIMENTALI PER LA FISICA DELLA MATERIA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento METODI SPERIMENTALI PER LA FISICA DELLA MATERIA Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Carmine Attanasio, Professore Associato di Struttura della Materia. Il Professor Carmine Attanasio è nato a Nocera Superiore (SA) il 30 Marzo 1960. Dopo la laurea in Fisica ottenuta con il massimo dei voti e la lode presso l'Università di Salerno consegue, nel 1994, titolo di Dottore di Ricerca in Fisica discutendo una tesi dal titolo ''Proprietà a radiofrequenza di superconduttori per cavità acceleratrici''. Nell'anno 1993 vince il concorso di Ricercatore Universitario nel settore B01A (Fisica Generale), ora Fisica Sperimentale, settore FIS/01, presso la presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Salerno. Dall'ottobre 2002 è Professore Associato di Fisica Sperimentale presso la stessa Università. Dal 15/10/1996 al 15/10/1997 è ospite presso il Kamerlingh Onnes Laboratory, University of Leiden, Paesi Bassi, presso il gruppo di ricerca coordinato dai Professori Peter Kes e Jan Aarts, usufruendo di una borsa di studio ''Training and Mobility of Researcher'' (TMR) della Unione Europea. Dall'anno accademico 1997-1998 è professore di vari insegnamenti presso il corso di Laurea in Fisica ed altri corsi di laurea della Facoltà di Scienze tutti prevalentemente di carattere sperimentale (Laboratorio di Fisica I, Laboratorio di Fisica II, Laboratorio di Elettronica I e II). E' stato relatore di 7 Tesi di Laurea in Fisica e di 4 Tesi di Laurea Triennali. E' stato supervisore di due tesi di dottorato di ricerca in Superconduttività sperimentale e responsabile di tre assegni di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Salerno su tematiche inerenti lo studio dell'interazione tra superconduttività e magnetismo. La sua attività di ricerca, di carattere sperimentale, si è sviluppata all'interno della Fisica della Materia. Il suo interesse scientifico è essenzialmente rivolto allo studio delle proprietà di trasporto di film sottili e multistrati basati su materiali superconduttori ed allo studio della interazione tra superconduttività e magnetismo in strutture stratificate artificiali. Nel 1994 è stato coinventore e intestatario del brevetto per ''Tecnica di fotolitografia in situ di strati sottili di materiali superconduttori ad alta temperatura critica''. Referee di varie riviste internazionali tra cui Physical Review Letters e Physical Review B. E' autore di più di 110 lavori scientifici pubblicati su riviste e proceedings di conferenze internazionali e di circa 40 comunicazioni a conferenze nazionali ed internazionali. E' attualmente Capocommessa della linea di ricerca denominata ''Fenomeni di Trasporto in Materiali Superconduttori'' del Laboratorio Regionale SupeMat, CNR-INFM, Salerno. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire una rassegna su alcune problematiche sperimentali relative alla realizzazione di film sottili. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite e di sapersi orientare all’interno di un laboratorio di realizzazione di film sottili. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di descrivere e discutere in modo corretto quanto appreso durante il corso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti E’ necessaria la conoscenza di elementi di fisica dello stato solido. Contenuto del corso Tecnologie di deposizione di film sottili. Meccanismi di nucleazione e di crescita di film sottili. Elementi di fotolitografia. Elementi di criogenia. Testi di riferimento Handbook of Thin Film Technology Handbooks) by L. Maissel, R. Glang. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 8 Esercitazioni/Laboratorio: 24 (McGraw-Hill Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale consistente nella discussione approfondita degli argomenti trattati durante il corso. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 PROPRIETA’ MAGNETICHE E DI TRASPORTO IN SUPERCONDUTTORI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento PROPRIETA’ MAGNETICHE E DI TRASPORTO IN SUPERCONDUTTORI Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Pace Sandro, Professore Ordinario di Struttura della Materia CURRICULUM VITAE ed ATTIVITA' DIDATTICA Nato a Roma il 04-10-1948. Dal 1990 e' professore ordinario di Struttura della Materia presso l'Universita' di Salerno. Ha tenuto numerosi corsi presso il corso di laurea in Fisica e per la SICSI, lezioni in dottorati nazionali ed internazionali ed è stato relatore di tesi di laurea e di dottorato. E’ stato membro di commissioni per ricercatore, professore associato ed ordinario. Ha fatto parte di Consigli Direttivi di organismi di coordinamento nazionale della ricerca in Struttura della Materia E' stato responsabile di progetti con ingenti finanziamenti pubblici e privati. E’ stato coordinatore di cicli di dottorato, presidente del Corso di Laurea in Fisica, Direttore del Dipartimento. E' membro del Senato Accademico dell’Università di Salerno e Direttore del Laboratorio Supermat CNR-INFM. Dal 1995 e' delegato del Rettore per i fondi Strutturali dell'U.E. ATTIVITA' SCIENTIFICA. Dando un contributo decisivo alla installazione dei laboratori del Dipartimento di Fisica, ha continuato il lavoro avviato presso l'università di Roma "la Sapienza" sulla superconduttiva. Si è poi dedicato all'analisi di stati statici e dinamici di giunzioni Josephson. Parallelamente in collaborazione con l'INFN ha studiato le applicazioni di giunzioni tunnel quali rivelatori di particelle ionizzanti. Dopo la scoperta dei superconduttori ad alta Tc ha messo a punto un nuovo metodo di preparazione di sinterizzati di tipo YBCO. Negli anni successivi ha proseguito l'attivita' precedentemente avviata sui superconduttori ad alta temperatura, articolata in: 1) studio delle proprieta' magnetiche e di trasporto, 2) sviluppo e miglioramento delle tecniche di fabbricazione di materiale massivo e di single crystals di superconduttori ceramici e materiali similari, 3) coesistenza tra superconduttività e magnetismo. Su tali temi ha prodotto più di 150 pubblicazioni su riviste internazionali di prestigio presentando i propri lavori nella principali conferenze internazionali del proprio settore scientifico. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire allo studente una descrizione fenomenologica e critica del comportamento dei materiali superconduttori e dei modelli fenomenologici per la loro descrizione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha anche l' obiettivo di sviluppare le capacità delle studente di applicare le conoscenze acquisite ad esperimenti di laboratorio. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati a discutere in maniera critica gli argomenti trattati nelle lezioni. Prerequisiti buona conoscenza della termodinamica e dell' elettromagnetismo nella materia; conoscenza della meccanica quantistica elementare. Contenuto del corso Introduzione fenomenologica della superconduttività: temperatura transizione, effetto isotopico, shielding ed effetto Meissner, effetto de impurezze, campi critici, sup. di I e di II tipo, quantizzazione del flus corrente critica, dipendenza dalla temperatura, lunghezza di penetrazio impedenza di superficie, problemi di geometria, calore specifico, conducibil termica, Gap, Modello a due fluidi; Potenziali termodinamici per sistemi magnetici, campo crit termodinamico; Equazioni di London: lunghezza di penetrazione, limiti del modello due fluidi, Teoria di Ginzburg-Landau: classificazione termodinamica dell' ord delle transizioni di fase, teoria di Landau delle transizioni di fase del secon ordine, parametro d'ordine e simmetria, potenziale termodinamico, stat equilibrio, limiti della teoria, fluttuazioni. Potenziale termodinamico per superconduttore in campo magnetico, equazioni di Ginzburg-Land lunghezza di penetrazione e lunghezza di coerenza; energia di parete N superconduttori di primo e di secondo tipo, quantizzazione del flus struttura del quanto di flusso, campi critici nei superconduttori di secon tipo; reticolo di Abrikosov e cenni proprieta' elastiche. Proprieta' di trasporto e proprieta’ magnetiche in presenza impurezze: corrente critica, stato critico, curve di magnetizzazio suscettivita’ magnetica dc ed ac; flux creep, flux flow. Dinamica dei vortic superconduttori non convenzionali: linea di irreversibilita', melting del retic di Abrikosov . Cenno applicazioni di potenza. Testi di riferimento P.G.de Gennes : "Superconductivity in metals and alloys" . W.A. Benjamin, inc. M.Tinkham: "Introduction to Superconductivity", Mc Graw-Hill Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Lezioni e discussioni interattive con gli studenti. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Gli studenti partecipano durante lo svolgimento del corso a discussioni sui temi trattati. Alla fine del corso l'esame è superato tramite la compilazione di una tesina inerente agli argomenti trattati ed a loro approfondimento. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 RELATIVITA’- ELETTRODINAMICA CLASSICA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento RELATIVITA’- ELETTRODINAMICA CLASSICA Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) DISCIPLINA DI BASE Integrato (sì/no) NO Anno di corso 1° Semestre 1° Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Luigi Mercaldo, professore associato di Fisica Teorica La sua attività di studio e di ricerca si svolge nell’ambito della Fisica Teorica : Teorie di Campi Quantistici-Relativistici, Teorie di Stringhe, … Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Prerequisiti Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): L’obiettivo principale del corso è quello di favorire la comprensione, da parte degli studenti, di alcuni degli argomenti fondamentali dell’elettromagnetismo classico avanzato. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Gli studenti vengono stimolati a potenziare le loro capacità di comprensione della materia e dei metodi acquisiti risolvendo problemi assegnati a loro come “home-work”. Abilità comunicative (communication skills): Gli studenti vengono sollecitati a curare il loro modo di esprimersi, a essere logici e chiari nelle loro deduzioni, a essere precisi nell’uso della terminologia, a saper comunicare la materia appresa anche ad eventuali interlocutori non specialisti. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono incessantemente spronati a studiare con senso critico, a trovare soluzioni proprie ai problemi proposti, a escogitare dimostrazioni alternative (possibilmente più semplici) a quelle elaborate dal docente, potenziando così le loro capacità di apprendimento e di giudizio. Conoscenza della FISICA GENERALE , degli elementi di base della TEORIA DELLA RELATIVITA’ SPECIALE e dei concetti fondamentali dell’ ANALISI MATEMATICA. Contenuto del corso Equazioni di Maxwell. Potenziali scalare e vettore. Trasformazioni di gauge. Teorema di Poynting e conservazione dell’energia e dell’impulso per un sistema di particelle cariche e di campi elettromagnetici. Monopoli magnetici. Onde elettromagnetiche. Funzioni di Green per l’equazione delle onde. Guide d’onda. Cavità risonanti. [Fibre ottiche]. Campi e radiazione di una sorgente oscillante localizzata. Campi e radiazione di un dipolo elettrico . Campi di dipolo magnetico e di quadrupolo elettrico. Modelli di antenne lineari. [Radiazione di multipolo]. [Diffusione e diffrazione]. Trasformazioni di Lorentz. Formulazione covariante dell’elettrodinamica. Trasformazioni dei campi elettrici e magnetici. Lagrangiana ed hamiltoniana di una particella carica relativistica in campi elettromagnetici esterni. Moto in campi magnetici e/o elettrici statici. Invarianza adiabatica del flusso attraverso l’orbita di una particella. Irraggiamento da cariche in moto. Potenziali e campi di Liènard – Wiechert per una carica puntiforme. Formula di Larmor della potenza totale irraggiata da una carica accelerata. Distribuzione angolare della radiazione. Distribuzione in frequenza ed angolo dell’energia irraggiata da cariche accelerate. Radiazione di sincrotrone. Diffusione di Thomson della radiazione. Energia perduta nelle collisioni. Radiazione di Cherenkov.. [Bremsstrahlung. Metodo dei quanti virtuali.] Testi di riferimento Libri di testo: J. D. Jackson – Classical Electrodynamics (3rd ed.) – J. Wiley L. Landau and E. Lifchitz – Théorie des Champs – Editions MIR Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni: 48 ore Il corso viene svolto in lezioni frontali, curando in modo particolare dimostrazioni ed applicazioni-esercizi. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione L’esame consiste in una prova orale atta a verificare il grado di conoscenza, raggiunto dallo studente, degli argomenti svolti nel corso. Lingua di insegnamento ITALIANO Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Sede (aula, indirizzo, …) DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 Orario RELATIVITA’ GENERALE Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento RELATIVITA’ GENERALE Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente GAETANO VILASI, Professore Ordinario di Fisica Teorica Professore Ordinario di Relatività all'Università di Salerno dal 2000, è Coordinatore del Gruppo Teorico locale INFN. E' referee di riviste internazionali e della Commissione IV INFN. E' stato membro di comitati scientifici di conferenze nazionali ed internazionali e si è occupato di Simmetrie Dinamiche Classiche e Quantistiche, Teoria Quantistica dei Campi, Sistemi Dinamici, Integrabilità in Teoria dei Campi, Gravità Classica e Quantistica, anche presso: il Centre de Physique Theorique Marseilles (1969, 1970, 1974), il Laboratory of Theoretical Physics, JINR Dubna (Russia) (1985), il Department of Physics, Syracuse University (1987, 2008), il Department of Physics, the Northeastern University (Boston) (1987), il Keldysh Institute, Mosca (1991, 1992), l'Institute for Nuclear Research and Nuclear Energy di Sofia (1995, 2000, 2007), Departamento de Fisica, Universitad Carlos III de Madrid (1999, 2001, 2003), Departamento de Fisica, Universitad de Zaragoza (2000, 2002, 2007) l'Erwin Schroedinger International Institute for Mathematical Physics di Vienna (1993, 1994, 1996, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008). E’ autore di 2 monografie e di numerosissime pubblicazioni su riviste internazionali Monografie GERDJIKOV VS, VILASI G, YANOVSKI AB (2008): Integrable Hamiltonian Hierarchies, Springer Verlag VILASI G. (2001): Hamiltonian Dynamics, World Scientific Editor 16th SIGRAV Conference on General Relativity and gravitational Physics, AIP Conference Proc: 751 (2005) (G. Vilasi, G. Esposito, G. Lambiase, G. Marmo, G. Scarpetta) Spacetime and Fundamental Interactions: Quantum Aspects, Conference Proc. Mod. Phys. Lett. A18 (2003) (F. Lizzi, G. Marmo, G. Sparano, G. Vilasi) Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear field Theor , NorthHolland, Delta Series (Amsterdam 1989) (S.De Filippo, M.Marinaro, G.Marmo, G. Vilasi) Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo conciso e adatto alle applicazioni, la conoscenza delle nozioni di base dela Relatività Generale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici problemi. In particolare, lo studente deve saper risolvere problemi in cui sarà necessario tener conto del ruolo peculiare svolto dalla gravità. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di pensare usando l’intima connessione che esiste in natura tra geometria e materia. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Meccanica Classica, Elettromagnetismo, Relatività Speciale, Meccanica Analitica, Meccanica Quantistica Contenuto del corso Caratteristiche della propagazione della luce, Il concetto di tempo, Le trasformazioni di Lorenz, Cinematica e Dinamica Relativistica, Principio di Equivalenza, Equazioni di Einstein, Buchi Neri, Onde gravitazionali Testi di riferimento R. Wald, General Relativity, Chicago University Press S. Hawking & G.Ellis, The Large Scale Structure of Space-Time, Cambridge University Press. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Esami scritto e orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 SISMOLOGIA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento SISMOLOGIA Settore scientifico disciplinare FIS/06 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I/II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Paolo Capuano, Professore Associato SSD GEO/10 Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire la conoscenza delle nozioni di base della Sismologia. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici problemi di tipo sismologico. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in aula e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Corsi comuni. Contenuto del corso Elementi di Sismologia. Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 SISTEMI DINAMICI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento SISTEMI DINAMICI Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) Anno di corso 1° / 2° Semestre 1° o 2° Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Massimo BLASONE, ricercatore confermato, SSD FIS/02. Massimo Blasone è nato a Salerno nel 1967, Si è laureato in Fisica con lode a Salerno nel 1993. Nel 1997 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica presso l’Univiersità di Salerno. Ha poi svolto attività di ricerca con varie borse di studio postdoc (Università di Salerno, INFN, EPSRC, ESF) presso l’Imperial College London, la Freie Universitat di Berlino e l’Università di Salerno. Nel 2004 ha preso servizio come ricercatore per il settore Fisica Teorica presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Salerno. Dal 2004 ha svolto attività didattica e tutoriale su vari insegnamenti nel corso di Laurea in Fisica. La sua attività di ricerca si svolge nell’ambito della teoria quantistica dei campi e delle particelle elementari. Attualmente si occupa di mixing e oscillazioni di neutrini, e di entanglement in sistemi di particelle subatomiche. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire una introduzione alla fisica dei sistemi dinamici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Meccanica Analitica Contenuto del corso Trasformazioni canoniche; Teoria di Hamilton-Jacobi; Formalismo lagrangiano e hamiltoniano per i sistemi continui e i campi. Caos in sistemi dinamici: introduzione; Mappe unidimensionali; Attrattori strani e dimensione frattale; Proprieta’ dinamiche di sistemi caotici; Caos in sistemi hamiltoniani; Multifrattali. Testi di riferimento Testi consigliati: H.Goldstein, Meccanica Classica, Zanichelli; M.Lakshmanan, S.Rajasekar, Nonlinear Dynamics, Springer Verlag; E.Ott, Chaos in dynamical systems, Cambridge University Press; Appunti delle lezioni Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) lezioni frontali: 24 ore. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione La verifica e la valutazione del livello di apprendimento da parte dello studente avverrà tramite un esame finale, consistente in una prova orale. Lingua di insegnamento ITALIANO Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 STRUMENTAZIONI IN FISICA DELLE ALTE ENERGIE Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento STRUMENTAZIONI IN FISICA DELLE ALTE ENERGIE Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di SEDE riferimento: (es: disciplina caratterizzante) Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Dott. Cristiano Bozza, Ricercatore di Fisica. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): Cristiano BOZZA è nato a Salerno nel 1972. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica nel 2000 presso l’Università di Salerno con una tesi dal titolo “Esperimenti di Oscillazioni di Neutrino con Emulsioni Nucleari”; nel 2003 ha conseguito il premio “Giuseppe Occhialini Scholarship” presso la International School of Subnuclear Physics of Erice (41° corso) diretta dal Prof. Antonino Zichichi; nel 2006 ha preso servizio come ricercatore presso l’Università degli Studi di Salerno. Cristiano Bozza svolge un’intensa attività di ricerca nel campo delle oscillazioni di neutrino, iniziata con la Collaborazione WA95 CHORUS (CERN) e che attualmente prosegue nell’esperimento OPERA (LNGS); nella Collaborazione OPERA ricopre l’incarico di responsabile del software dello European Scanning System, di responsabile del Database generale dell’esperimento, e responsabile delle attività di Calcolo di OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La sua attività didattica ha riguardato moduli d’insegnamento di tecniche di programmazione in C++ tenuti nell’ambito dei corsi di Dottorato presso l’Università di Bari e l’Università di Salerno, il pedagogato di Fisica Classica I e il Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare presso l’Università di Salerno. di comprensione (knowledge and Il corso intende fornire, in modo ampio ed approfondito, un quadro aggiornato sui rivelatori in uso nella fisica delle alte energie. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di inserirsi in gruppi di ricerca sperimentale nella fisica delle alte energie che si occupino della costruzione/uso/analisi dei dati di rivelatori di particelle. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto gli argomenti e le problematiche riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti È richiesta la conoscenza di: (1) meccanica ed elettromagnetismo classici. (2) meccanica quantistica. (3) fisica delle particelle elementari. (4) statistica elementare. Contenuto del corso Interazione radiazione – materia. Rivelazione di particelle cariche. Rivelazione di fotoni ed elettroni. Tracciamento particelle cariche. Emulsioni nucleari. Diffusione e deriva delle cariche nei mezzi gassosi. Contatori proporzionali. Camere a multifili in regime proporzionale (MWPC). Camere a deriva. RPC. Camere a proiezione temporale (TPC). Scintillatori. Rivelatori Cherenkov. Rivelatori al silicio. Calorimetria. Fondamenti di acquisizione e analisi dati. Testi di riferimento (1) W. Leo: Techniques for Nuclear and Particle Physics Experiments, Springer-Verlag (2) W. Barkas: Nuclear Research Emulsion, Academic Press (3) G. Knoll: Radiation Detection and Measurement, Wiley (4) Appunti e articoli forniti a lezione. Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: 36 ore Il corso prevede lezioni di carattere teorico/pratico finalizzate all’apprendimento degli aspetti fondamentali della rivelazione di particelle. Ciascuna lezione consiste nell'esposizione di uno o più argomenti seguiti da esempi, esercizi ed applicazioni. Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale, fissata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Area Didattica. Nel corso della prova, si valuterà il grado di conoscenza degli argomenti acquisito dallo studente, con particolare attenzione alla capacità di rapportarsi a problematiche sperimentali reali. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 Orario Via S. Allende, Baronissi (Salerno) STRUTTURA DELLA MATERIA Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento STRUTTURA DELLA MATERIA Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum Prof. Ferdinando Mancini, Professore Ordinario di scientifico del docente Struttura della Materia Date and place of birth: Degree: 4 June 1941, Napoli, Italy Laurea in Fisica, University of Naples, 1966 Ph. D. in Physics, University of WisconsinMilwaukee, (USA) 1971 Present position: Salerno, Italy Professor of Physics, University of Records: 1966-68 Fellowship - Istituto di Fisica Teorica, University of Naples. 1968-71 Graduate student - Department of Physics, University of Wisconsin-Milwaukee. 1971-72 Assistant professor - University of Naples 1972-76 Assistant professor - University of Salerno 1976-78 Visiting Scientist - Department of Physics, University of Alberta, Edmonton. 1978-80 Associated professor - University of Salerno 1972-84 Professor - Scuola di Perfezionamento in Scienze Cibernetiche e Fisiche, University of Salerno 1980- Full professor - University of Salerno 1984- Professor - Dottorato in Fisica - University of Salerno Academic positions: From 1.1.84 to 31.10.89: Chairman of the Department of Theoretical Physic, University of Salerno From 1.11.82 to 31.10.92: Member of the Board of Governors, University of Salerno From 19.1.88 to 12.6.92: President of the University Scientific Commission, University of Salerno From 1.11.89 to 12.9.93: President of Undergraduate Board in Physics, University of Salerno From 1.11.93 to 31.10.96: Director of Graduate School 1993-1995, University of Salerno From 1.11.93 to 3112.02: University of Salerno President of Computer Centre, From 1.1.01- t0 31.12.06 Chairman Dipartimento di Fisica "E.R. Caianiello", University of Salerno Teaching: General Physics, Structure of Matters, Solid State, Thermodynamics, Condensed Matter Physics, Quantum Field Theory, Statistical Mechanics Scientific research field: More than 200 articles and Editor of 13 books on the following topics: Quantum Field Theory, Statistical Mechanics, Condensed Matter Physics (Superconductivity, Ferromagnetism, Heavy-Fermion Systems) ORGANIZATIONAL ACTIVITY Member of the Editorial board of the Journal of Physical Studies. Organizer of more than 15 Conferences and International Schools NATIONAL AND INTERNATIONAL RESEARCH PROJECTS 1. International Coordinator of "Marginal Electronic Liquids" INTAS Project n. 95-0591 1996-1998 Participants: Salerno Univ., Kurchatov Inst. (Mosca), Dresden Univ. (Dresden), JINR (Dubna), IHPP (Mosca) 2. Local Co-ordinator of "Sistemi correlati quantistici in bassa dimensionalità" COFIN 1998-2000 Participants: Firenze, Napoli, Salerno, Genova, Torino, Catania 3. International Coordinator of "Strongly correlated systems – low dimensions and fractional charge" INTAS Project n. 97-11066 1998-2000 Participants: Salerno Univ., Kurchatov Inst. (Mosca), Dresden Univ. (Dresden), JINR (Dubna), IHPP (Mosca) 4. Coordinator of "Low lying excitations in Strongly Correlated Electronic Systems" Progetto PAIS INFM 20012003 Participants: Salerno Univ., Rutgers Univ. (USA) 5. Local Co-ordinator of "Effetti quantistici in sistemi a stato solido di bassa dimensionalità" COFIN 2000-2002 Participants: Firenze, Napoli, Salerno, Genova, Torino, Catania 6. Italian representative into the Management Committee of the Action COST P16 "Emergent Behaviour in Correlated Matter /ECOM) since September 2006 Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso intende fornire gli studenti delle conoscenze di base riguardanti la struttura della materia e della capacità di comprendere/apprendere autonomamente le relative nozioni avanzate. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze teoriche acquisite e di saper risolvere semplici problemi. Abilità comunicative (communication skills): Il corso intende fornire gli studenti della proprietà di linguaggio necessaria a esporre in maniera critica le conoscenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements): S’intende incoraggiare, tramite domande e discussioni, l’apprendimento critico degli argomenti del corso al fine di raggiungere un buon livello di autonomia riguardo all’analisi di situazioni sia pratiche che teoriche. Prerequisiti Analisi matematica in campo reale e complesso. Geometria. Funzioni di più variabili. Metodi matematici per la Fisica. Meccanica classica ed elettromagnetismo classico. Meccanica razionale. Meccanica quantistica. Contenuto del corso Fisica atomica e molecolare: Atomo di elio. Approssimazione di Hartree. Sistema periodico degli elementi: Numeri quantici degli elettroni in un atomo - Principio di Pauli - Accoppiamento di Russell-Saunders - Regole di Hund - Distribuzione elettronica - Sistema periodico degli elementi.Configurazioni elettroniche e sistema periodico. Struttura e spettroscopia delle molecole:La molecola di idrogeno ionizzata. Metodo LCAO. Legame covalente. Principio variazionale. La molecola di idrogeno. Approssimazione di Born-Oppenheimer. Metodo di Heitler e London. Molecole poliatomiche semplici. - Molecole H20 NH3 - CH4 - C2H4 - Ibridizzazione Fisica delle Stato Solido Interazione elettrone-elettrone: Le equazioni di Hartree - Interazione di scambio - Le equazioni di Hartree-Fock - Approssimazione di HartreeFock per elettroni liberi - Effetto di schermo - Teoria di Thomas-Fermi Costante dielettrica Teoria classica dei cristalli armonici: Inadeguatezza del modello statico reticolare - Approssimazione adiabatica - Approssimazione armonica Calore specifico di un cristallo classico - Legge di Dulong-Petit - Modi normali di un reticolo di Bravais ad una dimensione- Legge di dispersione - Modi normali di un reticolo di Bravais ad una dimensione con base - Spettro acustico e spettro ottico - Modi normali di un reticolo di Bravais a tre dimensioni. Teoria quantistica dei cristalli armonici: Livelli energetici di un oscillatore armonico quantistico - Modi normali e fononi - Funzioni di distribuzione di Bose - Numero medio di fononi - Calore specifico di un reticolo armonico nel limite di alte e basse temperature - Legge T3 Calore specifico nella zona di temperatura intermedia - Schema di interpolazione di Debye - Temperatura di Debye - Modello di Einstein Applicazione al contributo delle bande ottiche - Contributo elettronico e ionico al calore specifico - Fononi nei metalli: relazione di dispersione costante dielettrica di un metallo - interazione effettiva elettroneelettrone. Semiconduttori: Struttura delle bande per semiconduttori tipici Fenomenologia - Numero di trasportatori all'equilibrio termico - Funzioni densità dei livelli per le bande di valenza e di conduzione Semiconduttori intrinseci ed estrinseci - Impurezze - Livelli energetici dovuti ad impurezze - Semiconduttori non omogenei - Modello semiclassico - calcolo delle densità dei trasportatori di carica, della densità di carica e del potenziale - Giunzione n-p in un potenziale esterno: corrente di rettificazione. Superconduttività: Fenomenologia: conduttività infinita, temperatura critica, campo critico, diagramma di fase, effetto Meissner, penetrazione superficiale, superconduttori del I e del II tipo, correnti persistenti, quantizzazione del flusso, calore specifico, gap di energia, effetto isotopico - Relazioni termodinamiche: energia libera di Helmholtz, energia di Gibbs, campo critico, entropia, calore specifico - Modello a due fluidi di Gorter: calore specifico, campo critico - Modello di London: lunghezza di penetrazione, quantizzazione del flusso, proprietà elettromagnetiche e campi critici di un superconduttore semi-infinito e di un film superconduttivo - Modello di Pippard: relazione non locale corrente-potenziale vettore, lunghezza di coerenza, cammino libero medio - Teoria di Ginzburg-Landau: energia libera ed equazioni GL, quantizzazione del flusso, risoluzione delle equazioni GL in casi particolari, lunghezza di penetrazione e di coerenza nella teoria GL, parametro GL - Superconduttori del II tipo: campi critici Hc1 e Hc2, energia superficiale, modello di London generalizzato, singolo vortice, calcolo di Hc1, reticolo di vortici, curve di magnetizzazione, calcolo di Hc2 . Magnetismo nella materia: Fenomenologia del magnetismo nella materia - Densità di magnetizzazione e suscettibilità - Interazioni dei solidi con campi magnetici: livelli energetici di un atomo al secondo ordine perturbativo - Regole di Hund - Suscettività degli isolanti: diamagnetismo di Larmor, paramagnetismo di Van Vleck Paramagnetismo: legge di Curie - Proprietà termiche degli isolanti paramagnetici: demagnetizzazione adiabatica - Suscettività dei metalli: paramagnetismo di Pauli, diamagnetismo di Landau (cenni), effetto de Haas -van Alphen (cenni), Knight shift - Ordine magnetico: interazione dipolare, interazione di scambio, Hamiltoniana di Heisenberg, approssimazione di campo medio, domini magnetici, antiferromagnetismo.. Testi di riferimento Atomi - Struttura elettronica ed elementi di spettroscopia: G. Herzberg, Spettri atomici e struttura atomica (Boringhieri, Torino 1961) P.W. Atkins: Molecular quantum mechanics S. Franchetti, A. Ranfagni, D. Mugnai, Elementi di struttura della materia (Zanichelli, Bologna, 1974) N. Born: Fisica atomica H. E. White, Introduction to atomic spectra (Mc Graw Hill, New York 1934) G. Caglioti: Introduzione alla fisica dei materiali I.I. Sobel'man, Introduction to the theory of atomic spectra (Pergamon Press, Oxford, 1972) J.C. SLATER, Teoria quantistica della materia (Zanichelli, Bologna, 1980) Appunti dalle lezioni Fisica dello stato solido: N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics (Holt-Rinehart & Winston, New York, 1976) C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, Quantum mechanics (WileyInterscience, Paris, 1977) S.M. Ziman: Principles of the theory of solids J.C. Slater: Teoria quantistica della materia C. Kittel: Thermal physics P.L. Taylor: A quantum approach to the solid state O. Madelung:Introduction to solid-state theory Superconduttività: P.G. De Gennes: Superconductivity in metals and alloys M. Tinkham, Introduction to superconductivity (Mc Graw-Hill, New York 1975) F. London, Superfluids Vol.I (Dover Publications Inc, New York, 1961) Appunti dalle lezioni Magnetismo: J. Crangle, The magnetic properties of solids (Edward Arnold Limited, London, 1977) D.C. Mattis, The theory of magnetism (Springer-Verlag, Berlin, 1981) Appunti dalle lezioni Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 ore Esercitazioni/Laboratorio: 24 ore Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 STRUTTURA DELLA MATERIA II Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento STRUTTURA DELLA MATERIA II Settore scientifico disciplinare FIS/03 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof.ssa Ileana Rabuffo Professore Associato FIS/03. Attività scientifica nell’ambito delle transizioni di fase classiche e quantistiche. N.60 pubblicazioni su rivista internazionale. Attività didattica a partire dal’aa 1981/82 . Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Introdurre lo studente alla fisica dei plasmi e ai processi stocastici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente capace di assimilare le conoscenze acquisite. Abilità comunicative (communication skills): Il corso tenderà a favorire la capacità dello studente di esporre in modo chiaro e rigoroso le conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di enunciare in modo corretto definizioni e problemi riguardanti i contenuti del corso stesso. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che viene spiegato loro in classe e ad arricchire le proprie capacità di giudizio attraverso lo studio del materiale didattico indicato Prerequisiti meccanica statistica e termodinamica generalizzata Contenuto del corso Teoria cinetica dei gas: Funzione di distribuzione nello spazio delle fasi. Principio dell’equilibrio dettagliato. Equazione cinetica di Boltzmann. Teorema H. Introduzione alla fisica dei plasmi: Schermo di Debye. Equazione cinetica per un plasma. Plasma a due componenti: campo autocompatibile , equazioni di Vlasov. Dispersione spaziale in un plasma. Calcolo della costante dielettrica in un plasma senza urti. Smorzamento di Landau. Variabili stocastiche: Variabili casuali discrete e continue. Random walk. Processi stocastici. Processi di Markov. Moto Browniano. Risoluzione dell’equazione di Langevin. Equazione di Chapman e Kolmogorov. Master equation. Espansione di Kramers-Moyal. Equazione di Fokker-Plank. Testi di riferimento L. Landau” Fisica Cinetica” Risken “The Fokker Plank equation” Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: lezioni frontali con parte esercitativa programmata ma a cura dello studente Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione Prova orale finale e valutazione degli esercizi assegnati durante il corso. Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 TEORIA DEI CAMPI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento TEORIA DEI CAMPI Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) AUTONOMA SCELTA Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Luigi Mercaldo, professore associato di Fisica Teorica La sua attività di studio e di ricerca si svolge nell’ambito della Fisica Teorica : Teorie di Campi Quantistici-Relativistici, Teorie di Stringhe, … Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e understanding): capacità di comprensione (knowledge and L’obiettivo principale del corso è quello di favorire la comprensione, da parte degli studenti, degli elementi di base e dei metodi della Meccanica Quantistica dei Campi Relativistici con applicazioni all’Elettrodinamica Quantistica., che sono fondamentali per uno studio proficuo della Fisica delle Particelle Elementari e degli argomenti di ricerca più avanzati della Fisica Teorica. Capacità di applicare conoscenza knowledge and understanding): e comprensione (applying Gli studenti vengono stimolati a potenziare le loro capacità di comprensione della materia e dei metodi acquisiti risolvendo problemi assegnati a loro come “home-work”: attività, questa, che può risultare molto utile anche per lo studio di altre discipline e per il lavoro di tesi. Abilità comunicative (communication skills): . Gli studenti vengono sollecitati a curare il loro modo di esprimersi, a essere logici e chiari nelle loro deduzioni, a essere precisi nell’uso della terminologia, a saper comunicare la materia appresa anche ad eventuali interlocutori non specialisti; un uso congruo di libri di testo in lingua inglese potrebbe risultare, poi, vantaggioso per eventuali contatti con docenti o ricercatori stranieri (seminari,soggiorni di studio all’estero,…). Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono incessantemente spronati a studiare con senso critico, a trovare soluzioni proprie ai problemi proposti, a escogitare dimostrazioni alternative (possibilmente più semplici) a quelle elaborate dal docente, potenziando così le loro capacità di apprendimento e di giudizio, che li preparano ad affrontare gli studi successivi e il lavoro di tesi con un alto grado di autonomia. Prerequisiti Conoscenza degli elementi di base di MECCANICA QUANTISTICA, di RELATIVITA’ SPECIALE e di METODI MATEMATICI DELLA FISICA. Contenuto del corso Gruppo di Lorentz e sue rappresentazioni : scalari, spinori, vettori, ... Gruppo di Poincaré. Teoria lagrangiana dei campi relativistici classici. Simmetrie e leggi di conservazione (teorema di Noether) . Quantizzazione canonica dei campi. Le particelle come quanti dei campi. L’oscillatore armonico semplice come campo e sua quantizzazione. Campo di KleinGordon e sua quantizzazione (particelle di Higgs). Campo di Maxwell e sua quantizzazione ( fotoni ). Campo di Dirac e sua quantizzazione (elettroni, positroni, . . .). Campi interagenti. Matrice S . Teoria perturbativa. Teorema di Wick.Diagrammi di Feynman. Elettrodinamica quantistica. Sezioni d’urto. Scattering Compton.Scattering Moeller. Scattering Bhabha. Produzione ed annichilazione di coppie. Bremsstrahlung. Correzioni radiative. Rinormalizzazione (cenni ). Testi di riferimento Libri di testo: F. Mandl, G. Shaw – Quantum Field Theory – J. Wiley W. Greiner, J. Reinhardt – Field Quantization - Springer Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) lezioni: 24 ore Il corso viene svolto in lezioni frontali, curando in modo particolare dimostrazioni ed applicazioni-esercizi. Modalità di frequenza Obbligatoria , in presenza. Metodi di valutazione L’esame consiste in una prova orale atta a verificare il grado di conoscenza, raggiunto dallo studente, degli argomenti svolti nel corso. Lingua di insegnamento ITALIANO Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Sede (aula, indirizzo, …) DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 Orario TEORIA DEI CAMPI II Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento TEORIA DEI CAMPI II Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Vitiello, Professore Ordinario di Fisica Teorica, PhD Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Conoscenza degli attuali modelli teorici delle interazioni fondamentali: Elettrodinamica quantistica ed interazione debole (interazione elettrodebole), cromodinamica quantistica, cenni sull’interazione gravitazionale. Modelli a quark. Soluzioni solitoniche, vortici, monopoli, istantoni. Conoscenza dell’apparato formale (teorie di gauge, rottura spontanea della simmetria, teoria dei campi quantistici, teoria dei gruppi, grafici di Feynman) e della fenomenologia delle particelle elementari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche risolvere problemi. Abilità comunicative (communication skills): Lo studento dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli argomenti appresi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Corsi comuni. Contenuto del corso Rappresentazioni inequivalenti in QFT. Rottura spontanea della simmetria. Condensazione bosonica e coerenza. Simmetrie dinamiche e simmetrie fenomenologiche. Difetti topologici in QFT. Mixing ed oscillazioni di particelle in QFT Testi di riferimento Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 48 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Metodi di valutazione Obbligatoria, in presenza. esame orale Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 TEORIA DELLE INTERAZIONI FONDAMENTALI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento TEORIA DELLE INTERAZIONI FONDAMENTALI Settore scientifico disciplinare FIS/04 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) CARATTERIZZANTE Integrato (sì/no) NO Anno di corso I Semestre II Numero di crediti 6 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof. Giuseppe Vitello, Prof. Ordinario di Fisica Teorica, Ph.D. Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e Conoscenza e capacità understanding): di comprensione (knowledge and Conoscenza degli attuali modelli teorici delle interazioni fondamentali: competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Elettrodinamica quantistica ed interazione debole (interazione elettrodebole), cromodinamica quantistica, cenni sull’interazione gravitazionale. Modelli a quark. Soluzioni solitoniche, vortici, monopoli, istantoni. Conoscenza dell’apparato formale (teorie di gauge, rottura spontanea della simmetria, teoria dei campi quantistici, teoria dei gruppi, grafici di Feynman) e della fenomenologia delle particelle elementari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche risolvere problemi. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli argomenti appresi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti Laurea triennale in Fisica Contenuto del corso QED, Teoria delle interazioni deboli, Modello standard delle particelle elementari, modelli a quark, cromodinamica quantistica, interazione gravitazionale (cenni). Testi di riferimento Leite Lopez, Gauge field theories: an introduction, Pergamon Press, Oxford 1981 H.Umezawa and G. Vitiello, Quantum mechanics, Bibliopolis, Napoli 1985 I.J.R. Aitchison and A. J. G.Hey, Gauge theories in particle physics: a practical introduction, Adam Hilger, Philadelphia 1989 S.S. Schweber, An Introduction to relativistic QFT, Harper&Row, N.Y. 1961 F.E. Close, An introduction to quarks and partons, Academic Press, N.Y. 1979 B.Povh, K.Rith, C.Scholz, F.Zetsche, Particelle e Nuclei, Bollati Boringhieri, Torino 1998 Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 32 Esercitazioni/Laboratorio: 24 Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame orale, seminari su tesine Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008 TRANSIZIONI DI FASE E FENOMENI CRITICI Corso di studi LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Titolo dell’insegnamento TRANSIZIONI DI FASE E FENOMENI CRITICI Settore scientifico disciplinare FIS/02 Codifica dell’Ateneo Tipologia dell’attività formativa di riferimento: (es: disciplina caratterizzante) SEDE Integrato (sì/no) NO Anno di corso II Semestre I Numero di crediti 3 Nome, qualifica e curriculum scientifico del docente Prof.ssa Ileana Rabuffo Professore Associato FIS/03. Attività scientifica nell’ambito delle transizioni di fase classiche e quantistiche. N.60 pubblicazioni su rivista internazionale. Attività didattica a partire dal’aa 1981/82 . Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino) Obiettivi formativi: risultati d’apprendimento previsti e competenze da acquisire (descrittori di Dublino): Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Comprensione della fisica di base relativa alle transizioni di fase ed ai fenomeni critici. Importanza dei modelli in meccanica statistica e capacità di calcolo usando la teoria di campo medio e, in alcuni casi, trattamenti esatti. Conoscenza delle basi della teoria di Landau, conoscenza e significato del parametro d’ordine con connessioni alle teorie microscopiche. Ruolo del concetto di universalità e scaling nel contesto dei fenomeni critici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente dovrà assimilare le nozioni esposte, in modo da poter anche risolvere problemi. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente dovrà essere in grado di esporre in modo chiaro gli argomenti appresi. Autonomia di giudizio (making judgements): Gli studenti sono guidati ad apprendere in maniera critica e responsabile tutto ciò che è spiegato in classe e ad arricchire le proprie conoscenze capacità di giudizio critico attraverso lo studio del materiale didattico indicato dal docente. Prerequisiti meccanica statistica e termodinamica generalizzata Contenuto del corso Termodinamica delle transizioni di fase in fluidi e magneti. Classificazione delle transizioni di fase ( Erhenfest, termodinamica moderna, Landau). Punto di vista della Meccanica Statistica per la descrizione di una transizione di fase : Teoremi di Yang e Lee. Caratteristiche di un sistema al punto critico, invarianza di scala e leggi a potenza. Esperimenti di scattering e correlazione tra le fluttuazioni. Fluttuazioni critiche. Indici critici,universalità, disuguaglianze tra esponenti critici. Teorie di campo medio.Transizioni di fase viste come un problema di rottura di simmetria.Teoria di Landau. La condensazione di Bose come esempio di rottura di simmetria. Testi di riferimento E. Stanley “Critical phenomena” Metodi didattici (lezioni, a distanza, esercitazioni, laboratorio) Lezioni frontali: 24 ore Esercitazioni/Laboratorio: Modalità di frequenza Obbligatoria, in presenza. Metodi di valutazione esame finale (orale). Lingua di insegnamento Italiano Sede (aula, indirizzo, …) Via S. Allende, Baronissi (Salerno) Orario DA DEFINIRE ENTRO META’ SETTEMBRE 2008