resoconto degli eventi dello star party del silenzio

RESOCONTO DEGLI EVENTI
DELLO STAR PARTY DEL SILENZIO
In onore di Andrea Bocelli e celebrazione galileiana del 400° della
pubblicazione della “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari”
Lajatico, 5-6-7 luglio 2013
Due grandi pisani, di ieri e di oggi, sono stati onorati e celebrati a Lajatico il 5-6-7 luglio.
Sono state infatti notti davvero magiche, ma anche giornate piene e di grande intensità, quelle che
Lajatico ha dedicato a Galileo Galilei e Andrea Bocelli, due straordinarie icone della scienza e
della musica.
L’evento era rivolto a tutti coloro che amano l’astronomia e la musica, un connubio tra scienza e
arte che, in queste Terre toscane, ha raggiunto, nel corso dei secoli, vette ineguagliate.
Basti ricordare che lo stesso Galileo Galilei, il più grande scienziato italiano di ogni tempo, fu
anche un profondo cultore della musica, oltre che un raffinato liutista. Inoltre, il padre, Vincenzo,
contribuì in maniera significativa alla rivoluzione musicale che porterà alla nascita della musica
moderna.
Lo Star Party del Silenzio, e gli eventi ad esso connessi, è una proposta del Comune di Lajatico,
della Fondazione Andrea Bocelli, di EAN (European Astrosky Network), dell’Associazione Teatro
del Silenzio e della Società Astronomica Italiana e con il patrocinio scientifico dell’INAF (Istituto
Nazionale di Astrofisica), dell’ASI (Agenzia Spazile Italiana) e dell’ESA (European Space Agency).
VEDUTE DI LAJATICO
Sopra e sotto, vedute di Lajatico
A sinistra, il teatro Comunale di Lajatico, a destra, le opere scultureo nel centro del Teatro del Silenzio
Lajatico, piccolo borgo toscano di 1300 abitanti, sorge su una collina situata alla sinistra del fiume
Era. Il territorio del comune risulta compreso tra i 50 e i 628 metri sul livello del mare.
L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 578 metri.
Il toponimo deriva dal nome di persona romano Larius. I primi insediamenti nella zona di Lajatico
risalgono all'epoca etrusco-romana, tuttavia il consolidamento del borgo attuale avvenne a partire
dal XII secolo, quando il borgo si sviluppò attorno a un castello di proprietà dei Conti
Pannocchieschi del ramo degli Elci.
1) 5 luglio, ore 18:00, Teatro comunale di Lajatico
Inaugurazione degli eventi dello Star Party del Silenzio e della mostra
fotografica “Notturni e dintorni” di Marco Meniero e Andreina Ricco
Mostra astrofotografica di Marco Meniero e Andreina Ricco esposta nel Teatro Comunale di Lajatico
“Notturni e dintorni” rappresenta un percorso fotografico che ha come tema conduttore il Cielo
Notturno nelle sue variegate sfumature che spaziano dalle luci dei crepuscoli fino agli astri ripresi
sui panorami terrestri. La mostra raccoglie stampe di fotometeore, congiunzioni planetarie, cieli
stellati su paesaggi americani, tramonti, albe, il leggendario raggio verde e la Luna.
Secondo gli Autori, l’astrofotografo plasma immagini che raccontano molto più di quanto si possa
semplicemente vedere. L’esposizione che presentiamo è il nostro tentativo di raffigurare il
firmamento e di esprimerlo con il linguaggio della fotografia al fine di far pensare e sognare.
Vista d’insieme dell’interno del Teatro Comunale con le opere di Meniero e Ricco in esposizione.
Rodolfo Calanca stappa lo spumante che segna l’apertura ufficiale sia della mostra astrofotografica di
Meniero e Ricco, sia gli eventi dello Star Party del Silenzio del fine settimana
2) 5 luglio, ore 21:
Teatro Comunale di Lajatico, il prof. Cesare Barbieri tiene
la conferenza: “Il nuovo Sistema solare”
Il prof. Cesare Barbieri durante la conferenza: “Il nuovo sistema solare”
Momenti della conferenza del prof. Cesare Barbieri
Prof. Cesare Barbieri: “Il nuovo Sistema solare”
A metà 2008, cinque corpi del sistema solare sono stati classificati come pianeti
nani: Cerere, situato nella fascia degli asteroidi, e altri quattro corpi situati al di là
dell'orbita di Nettuno, Plutone (in precedenza classificato come il nono pianeta),
Haumea, Makemake, e Eris.
Sei dei pianeti e tre dei pianeti nani hanno in orbita attorno a essi dei satelliti
naturali; inoltre tutti i pianeti esterni sono circondati da anelli planetari, composti
di polvere e altre particelle.
L’esplorazione del Sistema Solare, iniziata negli anni Sessanta con la corsa alla
Luna, si è rivolta a partire dal decennio successivo prima ai pianeti più vicini e più
simili alla Terra, Venere e Marte, per raggiungere progressivamente tutti gli altri
corpi e i confini estremi del sistema.
Una delle principali missioni spaziali su Giove è la Juno della NASA che studierà il
campo magnetico di Giove attraverso una sonda che manterrà una orbita polare. È
stata lanciata il 5 agosto 2011 a bordo di un razzo Atlas V dalla Cape Canaveral Air
Force Station, in Florida.
Juno è stata sviluppata nell'ambito del Programma New Frontiers, che prevede la
realizzazione di missioni spaziali altamente specializzate e a medio costo (non
superiore a 700 milioni di dollari). I suoi principali obiettivi saranno:
- cercare di comprendere le proprietà strutturali e la dinamica generale del pianeta
attraverso la misurazione della massa e delle dimensioni del nucleo, dei campi
gravitazionale e magnetico;
- misurare la composizione dell'atmosfera gioviana (in particolare le quantità di gas
condensabili come H2O, NH3, CH4 e H2S), il profilo termico, il profilo di velocità
dei venti e l'opacità della nubi a profondità maggiori di quelle raggiunte dalla sonda
Galileo;
- investigare sulla struttura tridimensionale della magnetosfera dei poli.
Sarà la prima missione diretta su Giove ad usare pannelli solari invece di generatori
termoelettrici a radioisotopi.
5 luglio, dalle ore 22: Star Party del Silenzio
Al Teatro del Silenzio di Lajatico
Immagini dello Star Party del Silenzio
A sinistra, il telescopio di Marco Meniero utilizzato durante lo Star Party
Uno Star Party è un grande evento mediatico, un raduno pubblico di appassionati di
astronomia che ha lo scopo di condurre delle osservazioni collettive del cielo diurno e
notturno. E’ un evento con una forte capacità di attrazione turistica perché coinvolge, ed
entusiasma, adulti e bambini.
Lo Star Party del Silenzio si è tenuto nella splendida cornice del Teatro del Silenzio nel
corso della notte del 5 luglio. Si è trattato di un raduno, aperto al pubblico, di
appassionati di astronomia che ha avuto lo scopo di condurre delle osservazioni collettive
a caccia di oggetti affascinanti, quali pianeti, comete, stelle e galassie. Almeno due dozzine
di telescopi erano puntati verso il cielo, per mostrare a centinaia di adulti e bambini le
bellezze del Creato.
3) 6 luglio, dalle ore 10:30 alle 17:30
Teatro Comunale di Lajatico
CONVEGNO: "Armonia delle sfere", organizzato dalla Società Astronomica
Italiana; referente il prof. Massimo Mazzoni dell’Università Firenze.
L’attrice Gemma Messori presenta il Convegno. A destra, la musicista Elisa Piffanelli esegue l’Inno
Nazionale al pianoforte.
A sinistra, il sindaco di Lajatico, nonché presidente dell’Associazione Teatro del Silenzio, Fabio
Tedeschi, porge ai convenuti il saluto delle autorità cittadine. Nella foto a fianco, il prof. Massimo
Mazzoni, dell’Università di Firenze, porta il saluto della Società Astronomica Italiana ed introduce
il convegno.
il Convegno, in onore di Andrea Bocelli, è stato curato dalla Società Astronomica Italiana ed ha
visto la partecipazione, tra gli altri, astronomi, storici, musicologi ed artisti.
Questo convegno ci ricorda che la musica e l’astronomia hanno avuto, nel corso di molti secoli, un
percorso comune. Secondo Pitagora, il Sole, la Luna e i pianeti produrrebbero, a causa dei loro
movimenti di rotazione e rivoluzione, un suono armonico continuo, impercettibile dall'orecchio
umano. Nel mondo greco il cosmo era paragonato ad una scala musicale, dove i suoni più acuti
erano assegnati a Saturno e alle stelle fisse. In seguito, Platone descrisse l'astronomia e la musica
come studi gemellati per le percezioni sensoriali: astronomia per gli occhi, musica per le orecchie,
ma entrambe riguardanti proporzioni numeriche. Giovanni Keplero, nel Seicento, descrisse le
consonanze fra percezioni ottiche, forme geometriche, musica e armonie planetarie: il loro punto
d'incontro è rappresentato dalla musica delle sfere.
Intermezzo di musica e danza: Alessandra Odoardi danza, accompagnata al pianoforte da Leonardo
Barilaro. Essi hanno costituito il duo “pas de Deux” attraverso il quale sviluppano progetti sperimentali
nei quali musica e danza si accostano, si sfiorano e si confondono.
A sinistra, Emanuele Groppo si esibisce al flauto traverso. A fianco,il prof. Paolo Gozza, dell’Università di
Bologna, parla de: “L’armonia delle sfere come costruzione musicale del mondo”
Il prof. Gozza, nel suo intervento, ha parlato dell’armonia delle sfere in termini di progetto
multidisciplinare. Con questa espressione intende sottolineare che l’armonia delle sfere è una
ideazione (un progetto) alla cui realizzazione hanno contribuito i saperi più diversi nel corso dei
circa tremila anni di cultura occidentale trascorsi dalla sua prima, antica formulazione.
Il prof. Gozza ha inteso indagare la natura di questo progetto, chi e cosa lo ha reso possibile, quali
sono i saperi che l’hanno fondato e perché ha avuto ed ha una storia tanto longeva da renderla un
modello attualissimo di creatività.
A sinistra, la prof.ssa Eleonora Negri,musicologa, ha parlato di “Musica, numero e cosmo nella filosofia
della natura”. A destra, altro intermezzo musicale di Elisa Piffanelli Intermezzo musicale: al pianoforte, Giulia Rossetto, al violino, Elisa Andreotti. A destra, il prof. Terrell
Stone, musicista, è intervenuto sul tema della musica dei Galilei, da Vincenzo, il padre, a Michelangelo e lo
stesso Galileo.
La prof.ssa Anna Maria Lombardi ha parlato di : Musica del cielo, armonia del mondo.
L'armonia delle sfere celesti nelle opere di Keplero. Sin dall'antichità, astronomi e filosofi hanno
cercato di cogliere ordine e simmetria nel movimento dei pianeti, che danzano contro lo sfondo
delle stelle fisse. Questa armonia è stata spesso rappresentata come armonia musicale, se non
addirittura sonora. Nel 1600 Keplero elabora un modello del cosmo in cui confluiscono sia la
tradizione classica, sia importanti elementi di modernità. In piena rivoluzione copernicana, egli è
convinto che le velocità dei pianeti non siano casuali, ma tali da comporre una vera e propria
musica celeste.
L'armonia delle sfere celesti, così lontana dalla nostra idea di scienza moderna, nelle mani del
grande astronomo tedesco diventa la chiave per aprire le porte ad una nuova astronomia e una
nuova fisica.
I video realizzati da Mogi Vicentini e gli esempi musicali proposti al pianoforte da Alessia Lotano
hanno aiutato a viaggiare nel tempo per immergerci in questa straordinaria avventura del pensiero.
La giovane pianista Alessia Lotano ha accompagnato al pianoforte, alcuni passaggi musicali di Keplero, a
sostegno della conferenza della prof.ssa Anna Maria Lombardi (a destra).
INTERMEZZO: IN ATTESA DELLA CENA
ore 19:00 del 6 luglio
A sinistra, Alessandra Odoardi e Leonardo Barilaro con l’astronauta Paolo Nespoli. Quest’ultimo,
nell’altra foto è con Beppe Vella (a sinistra) e Salvo Massaro.
A sinistra, Beppe Vella, Salvo Massaro e Mirco Villi con Paolo Nespoli. Nella foto a destra, il direttivo EAN
( quasi al completo, mancavano solamente Rodolfo Calanca e Marco Meniero) che ha gestito l’evento:
Nicolò Conte, Angelo Angeletti, Beppe Vella, Mirco Villi, Salvo Massaro.
LA CENA
6 luglio, ore 19:30
La cena a buffet, con quasi 200 invitati, si è tenuta presso il circolo Arci di Lajatico. Andrea Bocelli, a
destra, è qui intrattenuto da Francesca Minà.
Paolo Nespoli con Mary Nikolakaki. A destra, Andrea Bocelli a tavola
4) 6 luglio, dalle ore 21:30 : Piazza Vittorio Veneto, Lajatico
Grande serata astronomica in onore di Galileo Galilei e Andrea Bocelli
Il folto pubblico che ha partecipato all’evento, agli inizi della serata. In apertura di serata, e per la gioia
dei bambini (ma non solo), l’Astroclown ha inscenato uno spettacolo straordinario con le bolle di sapone.
Continua la suggestiva esibizione dell’astroclown
Le allieve della Scuola Galileiana di studi superiori di Padova eseguono l’inno nazionale. A fianco, il
sindaco Fabio Tedeschi saluta il pubblico.
La serata inizia con un’esibizione dell’astroclown (Stefano Tocchio e Aurora) che si sono sbizzarriti
con la produzione di splendide e sbalorditive bolle di sapone (che rappresentano tanti pianeti liberi
di librarsi nello spazio), per la delizia di grandi e piccini.
Il via ufficiale è stato dato dall’esecuzione dell’inno nazionale da parte degli allievi della Scuola
Galileiana di Studi superiori dell’Università di Padova, al quale è seguito il saluto del Sindaco Fabio
Tedeschi, che ha ricordato alla platea come l’evento sia stato premiato con la medaglia di
rappresentanza del Presidente della Repubblica, un bel riconoscimento che premia Lajatico e tutti
gli organizzatori dello Star Party del Silenzio.
La festa continua con una intensa esibizione del coro “Vincenzo Galilei”. Nel 1975, per volontà di
Piero Farulli, si costituisce, presso la Scuola Normale, il Coro Vincenzo Galilei, dal nome del
padre di Galileo, famoso musicista e teorico della musica.
Composto da studenti, docenti e ricercatori della Scuola Normale Superiore e dell’Università di
Pisa, il Coro si esibisce ogni anno nell’ambito di Concerti della Normale.
È diretto, dal 1990, dal maestro Francesco Rizzi ed esegue un repertorio che spazia da Bach a
compositori del ventesimo secolo. Questa sera eseguiranno il Cantique de Jean Racine, Op.11
di Gabriel Fauré (Pamiers,12maggio1845–Parigi,4novembre1924)
A sinistra, il Presidente Napolitano, che ha concesso all’evento “Star Party del Silenzio” la sua medaglia di
rappresentanza.
Il coro “Vincenzo Galilei” durante l’esecuzione del
Cantique de Jean Racine, Op.11 di Gabriel
Intermezzo:la regia EAN della serata, condotta da
Angelo Angeletti (a destra in prima fila), al suo
Fauré
fianco Salvo Massaro. Alle spalle, in piedi, Beppe
Vela, Nicolò Conte, Enzo Rossi (seduto) e Anna
Maria Salluce.
Ora entriamo nel vivo della serata, presentando un nostro particolare viaggio verso l’asteroide:
"Andreabocelli". A presentare la serata, l’attrice Gemma Messori. Ci alzeremo in volo sopra
Lajatico, attraverseremo l’atmosfera terrestre (del volo in atmosfera ci parlerà il generale pilota
Giuri) daremo anche un’occhiata agli oggetti volanti non identificati che transitano spesso sulla
Valdera, e qui ci aiuterà Moreno Tambellini e, dopo aver attraversato lo strato d’aria che circonda il
nostro pianeta, saliremo sulla Stazione spaziale internazionale, accompagnati dall’astronauta Paolo
Nespoli. Infine, giungeremo nei pressi dell’asteroide “Andreabocelli”, in compagnia del prof. Cesare
Barbieri, direttore della Scuola galileiana di Studi superiori dell’Università di Padova.
Il primo relatore della serata è il generale di Brigata Aerea Franco Giuri che nel corso della sua
carriera ha prestato servizio presso le scuole di volo di Lecce e Latina, l’Accademia Aeronautica, lo
Stato Maggiore dell’Aereonautica, lo Stato Maggiore della Difesa, la Presidenza della Repubblica
quale Assistente Militare per l’A.M., ma soprattutto, ed in vari periodi, presso la 46ª Brigata Aerea
di cui è stato anche il Comandante dall’anno 2005 all’anno 2006. Ha volato con continuità su 10
diversi tipi di velivoli militari per un totale di più di 5.000 ore di volo. Il generale Giuri racconta
con dovizia di particolari le sue esperienze di volo, spesso in situazioni critiche e difficili.
Il generale Franco Giuri durante il suo racconto di
pilota dell’aeronautica militare.
Moreno Tambellini, studioso di oggetti volanti non
identificati.
Moreno Tambellini, lucchese, ha pubblicato varie inchieste e articoli su riviste ufologiche e
partecipa a trasmissioni radio e televisive sul tema. Attualmente è membro del Consiglio Direttivo
del Centro Ufologico Nazionale. Il suo primo volume è stato Alieni, è co-autore del sesto volume
della collana “UFO in Italia” e il suo ultimo libro è UFO e Alieni in Italia.
Nel corso del suo intervento ha fatto una breve panoramica dei più significativi eventi ufologici
accaduti nella Valdera. Avvistamenti di strani oggetti volanti, atterraggi, incontri ravvicinati del
terzo tipo, un breve ma avvincente viaggio nel misterioso mondo degli UFO e degli alieni.
L’astronauta Paolo Nespoli nel corso del suo intervento
L’ing. Nespoli ricorda anche la visita del maestro Bocelli a Houston (foto a destra), nel corso della quale
salì sul simulatore dello Shuttle.
Ora tocca a Paolo Nespoli, ingegnere aerospaziale, astronauta italiano della Agenzia Spaziale
Europea, http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Nespoli. Ha volato nello spazio la prima volta ne 2007 con
lo Space Shuttle Discovery per una missione di costruzione della Stazione Spaziale Internazionale.
E’ ritornato nello spazio una seconda volta nel 2010 questa volta per restare sulla Stazione per
quasi sei mesi. Nel 2000 ha volato con Andrea Bocelli sul simulatore dello Shuttle a Houston ed ha
portato le sue canzoni dello spazio.
Il suo intervento di questa serata è intitolato 6 MESI DA EXTRATERRESTRE.
Ha parlato delle ragioni per cui si effettuano missioni spaziali abitate e di cosa vuol dire diventare
extraterrestre quando si lavora e abita nello spazio per lunghi periodi.
Alcuni momenti dell’esibizione di Andrea Bocelli che ha cantato: “Serenata” e “L’alba separa dalla luce
l’ombra”, due romanze di Francesco Paolo Tosti
Subito dopo l’intervento di Paolo Nespoli, il momento più atteso della serata: l’esibizione di Andrea
Bocelli che, accompagnato al pianoforte, ha cantato due splendide romanze di Francesco Paolo
Tosti: “Serenata” e “L’alba separa dalla luce l’ombra”, che richiamano entrambe alla mente il buio
della notte, le stelle e tanti aspetti romantici legati al cielo notturno. L’intento del Maestro era di
conformarsi al tema “astronomico” della serata con un omaggio canoro ai partecipanti ed agli
organizzatori. L’esibizione è stata caldamente applaudita, e molto a lungo, dal folto pubblico!
Ed è ora giunto il momento dell’asteroide “Andreabocelli”!
Gemma Messori chiama sul palco Sauro Donati, lo scopritore dell’asteroide 21891 che è stato
intitolato ad Andrea Bocelli. Donati è nato a Pescaglia (Lucca) il 27 febbraio 1959 e impiegato come
tecnico presso il Comune di Lucca.
Astronomo non professionista e co-fondatore dell’Osservatorio Astronomico di Monte Agliale
(Comune di Borgo a Mozzano), con il quale, a partire dall’anno 1997, ha effettuato scoperte di
Asteroidi e Supernove extragalattiche. E’ scrittore di articoli e romanzi, musicista e socio fondatore
del circolo Lucca Jazz.
In queste immagini il momento della dedica del nome dell’asteroide ad Andrea Bocelli. Gemma Messori
chiama sul palco lo scopritore, Sauro Donati, mentre Anna Maria Salluce porge la targa ricordo che sarà
consegnata al Maestro. La targa è stata sponsorizzata dall’azienda: “Cristiano di Thiene”
Il maestro Bocelli riceve la targa di dedica del nome dell’asteroide dalle mani dello scopritore.
Sauro Donati racconta le modalità di scoperta dell’asteroide: “E’ avvenuta nell’Osservatorio di
Monte Agliale (sorto nel 1997 grazie alla lungimiranza degli amministratori del comune di Borgo a
Mozzano, in Provincia di Lucca, e grazie alla passione di persone affascinate dall’astronomia che
investirono tempo e risorse in un progetto meraviglioso). Con il telescopio dell’osservatorio, un
Newtoniano da 50 cm autocostruito, sono stati scoperti diverse decine di nuovi asteroidi e
supernove che hanno procurato, e continuano a farlo, intense emozioni a coloro che ne sono
protagonisti.Quella notte del primo Novembre 1999 ero da solo in osservatorio. Avevo in corso una
seduta osservativa, quando mi accorsi che una delle stelle fotografate pareva muoversi rispetto alle
altre. Nelle foto successive, riprese in sequenza, questo moto fu confermato, dandomi la certezza
che l’oggetto in movimento non era una stella, ma un corpo molto più vicino, appartenente al
Sistema Solare. Si trattava di un nuovo asteroide, che aveva lasciato la sua traccia, debole ma
indelebile, sui frames della macchina da ripresa. A causa delle condizioni meteo avverse e della sua
elusività, non fu facile ritrovarlo nelle sere successive, ma io insistetti e dopo una settimana,
quando tutto pareva definitivamente perduto, lo individuai di nuovo tra le stelle. Ricordo che
quella sera l’emozione fu grande!
E stasera, in questa speciale occasione dove si celebra l’incontro tra musica e astronomia e
ricordando che molti astronomi sono anche musicisti (io sono tra quelli!), ho il privilegio e il
piacere di dedicare a un grande cantante italiano una delle mie scoperte più emozionanti. Da
quest’anno l’asteroide 1999VZ2, scoperto una sera di 14 anni fa, si chiamerà “‘Andreabocelli’”
A sinistra, il telescopio di Monte Agliale con il quale è stato scoperto, il 1° novembre 1999, l’asteroide
“Andreabocelli” e, nell’immagine a destra, la prima immagine dell’asteroide, al momento della scoperta,
nei pressi della bella galassia NGC 772.
Sul palco: da sinistra, Andrea Bocelli, Gemma Messori, Barbara Sarri, i bambini Francesco Cioni e Giada
Salvadori, Paolo Nespoli e Sauro Donati. I bambini rivolgeranno delle simpatiche domande a Bocelli e
Nespoli
Gemma Messori invita di nuovo sul palco l’astronauta Paolo Nespoli e Barbara Sarri con i suoi
bambini. Barbara è l’editore della rivista “Bambino” sarai tu ! nonché autrice e produttrice del
format omonimo.
Alcuni simpatici momenti legati alle domande dei bambini ed alle spiritose e brillanti risposte di Bocelli e
Nespoli
"Bambino" sarai tu ! è la rivista nella quale i bambini scrivono che cosa pensano del mondo,
http://www.bambinosaraitu.it/; è stata distribuita in tutta Italia nel 2011 con il progetto KIZDZ
Feltrinelli, oggi è anche in tantissime altre librerie. Il format televisivo "Bambino" sarai tu ! in
onda su SKY è ispirato alla rivista e fatto tutto dai bambini.
I bambini hanno fatto domande importanti ai due personaggi sul palco, ricevendo risposte
simpatiche, sagge e divertenti.
Paolo Nespoli dona al maestro Bocelli la polo “ufficiale” dell’Agenzia Spaziale Europea, prodotta su licenza
ESA dall’azienda di abbigliamento “Cristiano di Thiene”, che ha anche sponsorizzato la targa di dedica
dell’asteroide.
L’intervento del maestro Bocelli si è concluso con la simpatica cerimonia della consegna di un bel
capo d’abbigliamento da parte dell’ing. Nespoli: la polo “ufficiale” dell’Agenzia Spaziale Europea,
prodotta su licenza dalla “Cristiano di Thiene”, http://www.cristianodithiene.com/portal/, azienda che
ha anche sponsorizzato la targa che ricorda la dedica dell’asteroide “Andreabocelli”.
La parola passa ora al prof. Cesare Barbieri, ordinario di astronomia all’Università di Padova;
è presidente della Scuola Galileiana di Studi Superiori della stessa Università.
Tra i suoi contributi tecnico-scientifici c’è la costruzione del Telescopio Nazionale Galileo alle
Canarie.
La prima parte dell’intervento del prof. Barbieri, prende spunto da Galileo a Padova e dall’utilizzo del
cannocchiale che il grande pisano fece a partire dal 1609, per l’osservazione dei corpi celesti.
Il viaggio ideale proposto dal prof. Barbieri parte da Padova nel gennaio del 1610 con il
cannocchiale di Galileo Galilei, e ci porterà a Giove e alle sue ‘lune medicee’ a bordo delle sonde
GALILEO e JUNO, si spingerà ai confini del sistema solare e verso le stelle più vicine a bordo delle
sonde VOYAGERS, andrà poi verso un universo infinitamente esteso con i telescopi
dell’osservatorio di Asiago, con i quali infine rientreremo nella fascia degli asteroidi tra Marte e
Giove, avvicinandoci il più possibile a quello chiamato ‘Andreabocelli’.
Nel corso dell’intervento, è stato effettuato un bell’intervento con l’Osservatorio di Asiago (il
maggiore in Italia), nel corso del quale è stato mostrato in diretta uno dei telescopi e sono state
proposte le immagini di corpi celesti, quali pianeti, comete, ammassi di stelle e galassie, tutti
ripresi con quei telescopi.
Intermezzo musicale degli allievi della Scuola galileiana di studi superiori dell’Università di Padova, a
commento delle immagini riguardanti la missione Voyager. Nell’immagine a destra, sullo schermo
l’immagine del campo stellare, in diretta, proveniente dall’Osservatorio della Tivoli Farm in Namibia. In
contemporanea, arrivava anche la foto dello stesso campo ripresa dagli amici dell’Associazione ARECA
dell’isola de la Réunion.
Le immagini dell’asteroide “Andreabocelli”, giunte il simultanea e in tempo reale da (a sinistra) Fabian
Neyer dell’Osservatorio del Tivoli Farm mentre, a destra, immagine dello stesso campo pervenuta
dall’Associazione ARECA dell’isola de la Réunion.
Il prof. Barbieri ha pure commentato le immagini che sono giunte in simultanea dall’Osservatorio del Tivoli
Farm (Namibia) e dall’Associazione ARECA dell’isola de la Réunion.
Rodolfo Calanca, che ha diretto l’evento, ha allora proposto di riunire sul palco il maestro Bocelli,
l’astronauta Nespoli, lo scopritore Donati e, naturalmente, il prof. Barbieri, per una foto ricordo che ci
immortalava con alle spalle le immagini dell’asteroide che stavano giungendo dall’emisfero sud del mondo.
Il maestro Bocelli ha ringraziato ed espresso l’intenzione di dedicare, quale ringraziamento per averlo
onorato con queste immagini, le canzoni eseguite pochi minuti prima. Il ringraziamento va sia agli amici
dell’ARECA, http://www.astrorun.com/toscane, sia a Fabian Neyer dell’Osservatorio del Tivoli Farm,
http://www.starpointing.com/andreabocelli.html.
In queste due foto, Paolo Nespoli, Andrea Bocelli, Cesare Barbieri, Sauro Donati e Rodolfo Calanca si
fanno fotografare con alle spalle la foto del campo dell’asteroide “Andreabocelli”, appena giunta dalla
Tivoli Farm.
Con l’arrivo nei pressi dell’asteroide “Andreabocelli”, documentato da un bel video realizzato da Nicolò
Conte, termina la prima parte della serata.
Raffigurazione artistica dell’asteroide “Andreabocelli”, immagine tratta dal video di Nicolò Conte
La seconda parte della serata, dedicata alla celebrazione del 400° della pubblicazione dell’opera d Galileo
sulle macchie solari, si è aperta con un intervento del prof. Alberto Righini che ha ricordato la figura della
notissima astronoma Margherita Hack.
Il prof. Righini ha commemorato, con commosse parole, la professoressa Margherita Hack, recentemente
scomparsa.
Alberto Righini è stato professore di materie astronomiche e astrofisiche presso l’Università di
Firenze, dove per più di quarant’anni ha tenuto corsi di Astronomia, di Laboratorio di Astronomia
e di Storia dell’ Astronomia. Ha partecipato a grandi campagne internazionali per la fondazione di
nuovi osservatori e per lo studio del Sole realizzando anche strumenti ampiamente innovativi.
Durante tutta la sua carriera ha svolto un’intensa attività di divulgazione scientifica organizzando
scuole dibattiti e conferenze.
Recentemente ha scritto, un libro dal titolo Galileo tra scienza fede e politica.
Gli amici dell’Osservatorio della Montagna Pistoiese gli hanno regalato l’asteroide Bertorighini
scoperto dal Dott. Luciano Tesi.
Il prof. Alberto Righini durante il suo intervento
Il prof. Righini ha raccontato ciò che era accaduto a Galileo a proposito della scoperta delle
macchie solari.
Ai primi di gennaio del 1612 Marcus Welser banchiere dei gesuiti e governatore di Augusta in
Germania, inviò a Galileo, per ottenerne un parere, tre lettere pubblicate dal gesuita Christopher
Scheiner che si era firmato Apelles latens post tabula. In queste lettere il gesuita sosteneva che le
macchie solari fossero l’ombra di tanti piccoli pianeti che orbitavano attorno al sole. In questa
maniera salvava la purezza dell’astro solare come dettato dalla filosofia di Aristotele.
Galileo rispose a Welser con tre lettere che poi saranno pubblicate il 22 marzo 1613 dall’accademia
dei Lincei di Roma.
Dalla lettera di Galileo a Federico Cesi, dalla villa delle Selve in Signa il 12 Maggio 1612
………..Col prossim'ordinario le manderò) una lettera che scrivo al Signor Marco Velserio in
materia delle macchie solari, [essendo stato] pregato di dover dir il parer mio intorno alle 3
lettere mandategli dal finto Apelle, …….. Circa le quali macchie io finalmente concludo, e credo di
poterlo necessariamente dimostrare, che le sono contigue alla superficie del corpo solare, dove
esse si generano e si dissolvono continuamente, nella guisa appunto delle nugole intorno alla
terra, e dal medesimo sole vengono portate in giro, rivolgendosi egli in sè stesso in un mese
lunare con revolutione simile all'altre de i pianeti, cioè da ponente verso levante intorno a i poli
dell'eclittica: la quale novità dubito che voglia essere il funerale o più tosto l'estremo et ultimo
giuditio della pseudofilosofia, essendosi già veduti segni nelle stelle, nella luna e nel sole; e sto
aspettando di sentir scaturire gran cose [dai filosofi peripatetici] per mantenimento della
immutabilità de i cieli, la quale non sodove potrà essere salvata e celata, già che l'istesso sole ce
l'addita con sensate manifestissime esperienze: onde io spero che le montuosità della luna sieno
per convertirsi in uno scherzo et in un solletico, rispetto a i flagelli delle nugole, de i vapori e
fumosità, che su la faccia stessa del sole si vanno producendo, movendo e dissolvendo
continuamente.
Galileo aveva visto bene, le sue risposte sul problema delle macchie solari misero in subbuglio il
mondo filosofico e teologico dando origine alla grande inimicizia con i gesuiti.
Il frontespizio dell’opera di Galileo sulle macchie solari ed un suo disegno del disco del Sole con due grandi
gruppi di macchie.
Alcuni suggestivi momenti dell’intervento del prof. Righini su Galileo
Galileo è anche famoso per essere stato un critico, a volte feroce, nei confronti dei suoi avversari e
nemici.
Una delle satire più pungenti è ancora oggi molto conosciuta, e porta il titolo di: “Contro il portar la
toga”.
Ecco come il prof. Andrea Battistini, dell’Università di Bologna, descrive questa satira galileiana:
“Quando Galileo ottenne il suo primo insegnamento di matematica all’università di Pisa, si trovò
circondato da colleghi che erano ancora ostinatamente fedeli alla scienza e alla filosofia di
Aristotele, nemici giurati della nuova scienza. Benché in quel tempo fosse appena trentenne,
Galileo non mancò di esercitare il suo temperamento focoso e sarcastico contro i suoi avversari
ancora legati a metodologie antiquate. Un’occasione di scontro con le autorità accademiche pisane
fu determinata dall’emanazione di una norma che obbligava i professori a indossare la toga anche
al di fuori della loro attività professionale, ossia anche quando non insegnavano dalla cattedra.
Galileo allora compose un componimento intitolato Contro il portar la toga per esprimere tutto il
suo fastidio nei confronti di un ambiente che riesumava consuetudini anacronistiche, per
manifestare il suo disgusto per un capo di vestiario che ricordava tangibilmente la condizione di
professore malpagato costretto a illudersi, per l’obbligo di indossarlo, di incarnare le glorie del
passato e per scaricare la sua rabbia verso un simbolo dell’ipocrisia universitaria. Nei limiti di uno
scherzo goliardico fatto anche per divertimento, affiora già nel desiderio di rinunziare alla toga la
volontà di Galileo di denunziare gli inutili rituali trafiggendoli con gli strali polemici della satira,
ricorrendo a una tecnica di cui faranno le spese i suoi molti nemici, denudati come qui della loro
supponenza vana e tronfia, avvolgente la loro nullità”.
Una selezione di versi della satira galileiana è stata recitata da Mariano Vannozzi, un poliedrico
personaggio, medico di professione che ha cuore e mente votati all’arte: come attore fa parte da 23
anni del gruppo teatrale “L’Albero di Putignano” (senza disdegnare apparizioni anche in altri
gruppi) ed è stato protagonista di molti film realizzati da Corte Tripoli Cinematografica.
E’ un raffinato poeta, con numerose pubblicazioni in vernacolo pisano. Canta in diverse corali.
Mariano Vannozzi in due momenti della sua bella recita del “Contro il portar la toga”
In conclusione di serata alcuni giovani e bravi artisti si sono esibiti.
Alessandra Odoardi e Leonardo Barilaro durante la loro esibizione
7 luglio, dalle ore 10:00: Teatro Comunale RELAZIONI ALLO STAR PARTY DEL SILENZIO Convegno: “L’astronomia con piccoli telescopi” organizzato da Mirco Villi ORARIO 10:00 AUTORE-­‐TITOLO-­‐ABSTRACT Lorenzo Brandi Il contributo degli astrofili dotati di strumenti amatoriali ABSTRACT La ricerca ed individuazione di comete e piccoli asteroidi è appannaggio di astrofili moderni specializzati ormai da svariati decenni. Ma la loro scoperta richiede tecniche alquanto sofisticate e soprattutto strumentazione potente. Tuttavia anche chi dispone di strumenti più modesti può dare un contributo rilevante con le sue osservazioni all'astronomia dell'oggi. Le relazioni spin-­‐orbita nella sterminata miriade di asteroidi ad esempio possono essere registrate con una relativa semplicità. Certo, più il fotometro è pronto più puntuale sarà la risposta, ma la rilevazione in sé non pecca per la scarsa luminosità del bersaglio, visto che ancora simili curve di luce mancano anche per oggetti di considerevoli dimensioni. Il campo delle variabili, soprattutto le variabili cataclismiche, sono un altro campo dove gli astrofili possono dare un significativo contributo. Ancora una volta non dobbiamo salire a magnitudini elevate per trovare obiettivi da monitorare. Un campo d'indagine molto stimolante dell'ultimo decennio sono i transiti di pianeti extrasolari. In alcune circostanze, anzi, la luce della stella è tanto intensa da rendere difficoltosa la precisa valutazione della variazione di luce. Si tratta di un problema di rapporto segnale/rumore non di raccolta luce, e dunque di dimensioni dello strumento. Un ulteriore ambito nel quale gli astrofili dotati di strumentazione "normale" possono dare contributi rilevanti riguarda le occultazioni lunari; da quelle radenti si riesce a determinare la posizione dell'osservatore, dalle altre indizi sulla stima dell'ordine di grandezza del raggio stellare. 10:40 Alberto Villa In viaggio a caccia di eclissi ABSTRACT Per quanto riguarda le eclissi si tratta dell’illustrazione del fenomeno astronomico con accenni storici, indicazioni per la ripresa fotografia e per i viaggi dedicati. Immagini ovviamente riprese dal sottoscritto (dall’eclisse totale di Aruba del 1998) con particolare spazio riservato all’ultima eclisse totale di Sole verificatasi lo scorso 13 nov. 2012 in Australia (eclisse e viaggio). Anche in questa presentazione sono comprese immagini del cielo australe riprese con l’Astrotrack (vedi in allegato esempio della Piccola Nube di Magellano). 12:10 Giancarlo Cortini La ricerca amatoriale di supernovae degli ultimi 20 anni ABSTRACT Sono passati ormai 20 anni dai primi tentativi di ricerca di supernovae ed i risultati sono stati molto importanti. Si contano numerose le scoperte da parte degli astrofili, alcune anche importanti. Viene fatta una panoramica sugli ultimi 20 anni di ricerca e sulle prospettive future. 15:00 Daniele Gasparri Tecniche, trucchi e segreti dell’imaging planetario ABSTRACT Come si ottengono le bellissime immagini planetarie che circolano in rete e sulle riviste astronomiche? Vediamo una panoramica della tecnica, della strumentazione e soprattutto di trucchi e segreti che spesso vengono custoditi gelosamente dai più bravi. Ogni strumento è capace di regalare visioni mozzafiato dei pianeti, del Sole e della Luna: sfruttiamolo in pieno! 15:40 Sauro Donati La ricerca di corpi minori del sistema solare e l’asteroide 1999VZ2 “Andreabocelli” ABSTRACT Gli Asteroidi offrono agli astronomi la possibilità di studiare il Sistema Solare dalle sue origini. Al contrario dei pianeti di tipo terrestre, che hanno subito importanti fenomeni geologici dovuti alle forze endogene, gli Asteroidi e le Comete conservano le proprietà del materiale originario, senza riprocessamento dei minerali. E’ questo che li rende una inesauribile fonte di informazioni, ma non è tutto. Grazie alla scoperta dei corpi minori si è potuto dare un grande impulso all’Astronautica, attraverso la conferma di ardite teorie matematiche. E’ sufficiente pensare alla grande intuizione di Lagrange in merito al comportamento di corpi di massa trascurabile, immersi in un campo gravitazionale complesso. Ma sappiamo anche che Asteroidi e Comete possono rappresentare un serio pericolo per la vita sulla Terra. La caduta di meteoriti di una certa massa non è così improbabile come si pensa. Le scoperte dei NEO (Near Earth Objects) in numero sempre maggiore, ci ricorda che siamo circondati da una popolazione di corpi celesti orbitanti in traiettorie tali da essere potenzialmente pericolose. Per questo l’astrometria e la fotometria dei pianetini (rivelati ormai in numero sempre maggiore da strumenti in grado di raggiungere magnitudini elevatissime in pochi secondi), diventa forse la nuova frontiera per coloro che utilizzano strumenti di piccolo diametro e, soprattutto, operano sotto cieli decisamente affetti da inquinamento luminoso, come quelli italiani. Vediamo come poter operare per ottenere buoni risultati considerando che, nonostante l’affollamento dei grandi telescopi automatici, una scoperta improvvisa può avvenire quando meno te lo aspetti e in qualunque area del cielo, proprio come accaduto per “Andreabocelli” 16:20 Alberto Villa Astrotrack, ovvero …il profondo cielo sempre in valigia ABSTRACT Per quanto riguarda l’Astrotrack, la presentazione sarebbe dedicata all’illustrazione dello strumento con le modalità di utilizzo e le immagini riprese dal sottoscritto durante i viaggi in Cile / Isola di Pasqua ed Australia. Lo strumento è particolarmente interessante proprio in occasione di viaggi da effettuare in aereo (magari in località dalle quali si possa osservare un cielo diverso dal nostro) dovendo rispettare le note restrizioni sul bagaglio che difficilmente ci consentono di trasportare un telescopio senza problemi. 16:50 Daniele Gasparri Scoprire pianeti extrasolari dal balcone di casa ABSTRACT Con una strumentazione di base, generalmente inferiore a quella necessaria per effettuare riprese a lunga esposizione, è possibile studiare e scoprire pianeti extrasolari in transito di fronte alle proprie stelle. E’ sufficiente uno strumento da 15 centimetri su montatura equatoriale, una camera CCD astronomica e una tecnica di base che si apprende in un paio di serate per intraprendere uno dei progetti di ricerca più interessanti e affascinanti: trovare un pianeta attorno a un’altra stella, distante decine, centinaia o migliaia di anni luce da noi. 17:30 Paolo Bacci Le Comete .. aspettando la ISON ABSTRACT L'apparizione sulla volta celeste delle comete nell'antichità era segno di buoni o cattivi auspici associati ad eventi terrestri. Ancora oggi ci emozioniamo alla vista degli oggetti chiomati. Ripercorriamo brevemente la storia delle comete, evidenziando da dove vengono e da cosa sono composte, in attesa della cometa C/2012 S1 Ison, che secondo le previsioni dovrebbe essere ben visibile ad occhio nudo il prossimo novembre. I RELATORI AL CONVEGNO
PAOLO BACCI
Paolo Bacci è nato nel 1968 ed astrofilo fin dall'infanzia, nel GAMP Gruppo Astrofili Montagna
Pistoiese, con osservazione di meteore e stelle variabili.
Successivamente entra a far parte del AAAV Associazione Astrofili Alta Valdera Attualmente
osserva dall' Osservatorio, code 104, di San Marcello Pistoiese e B33 Libbiano Peccioli. Si occupa in
prevalenza di asteroidi e comete, è membro del team CARA-comete.
LORENZO BRANDI
Lorenzo Brandi si è laureato in Astronomia all’Università di Bologna. Ppresso la stessa Università,
nel 2006 ha conseguito un Master di II livello: ‘Matematica per le applicazioni’. Ha acquisito una
certificazione per attività didattiche e divulgative delle scienze che gli ha permesso di collaborare
per alcuni anni con l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Dal 2003 è Tutor (referente
scientifico) a villa Demidoff presso il Laboratorio di Didattica Ambientale. Ha tenuto lezioni del
Planetario di Firenze, presso la Fondazione Scienza e Tecnica. Le effemeridi astronomiche da lui
prodotte sono state fornite alle edizioni Chiaravalle e a Frate Indovino per la realizzazione dei loro
almanacchi e calendari e dal 2007 collabora con la rivista 'le Stelle' e con 'la Stampa' di Torino per
l’inserto 'Tutto Scienze & Tecnologia' per la pubblicazione di articoli di carattere astronomico. E'
docente precario di matematica e fisica nella scuola secondaria superiore.
GIANCARLO CORTINI
Giancarlo Cortini, profondamente appassionato di astronomia dal 1970, dal 1984 è il responsabile
scientifico del Gruppo Astrofili Forlivesi. Ha inoltre scritto decine di articoli di astronomia per le
principali riviste del settore. Ha scoperto numerose supernovae; dal 2001 gestisce l’Osservatorio di
Monte Maggiore del Comune di Predappio (FC).
SAURO DONATI
Sauro Donati dal 1986 si interessa dei sistemi di acquisizione delle immagini astronomiche,
lavorando poi per anni con un diversi telescopi. Dal Novembre '98 per mezzo del grande
telescopio da 50cm dell'osservatorio di Monte Agliale ha scoperto qualche decina di Asteroidi.
Attualmente lavoro con uno SC da 12" con un CCD Sbig St9XE oltre a un Newton 20cm a f/4 e una
Nikon D200 modificata. Nel 2007 ho scoperto la supernova 2007RU e successivamento ho
collaborato per la scoperta di altre supernove con l' Osservatorio di Monte Agliale.
DANIELE GASPARRI
Per Daniele Gasparri, l’astronomia è, contemporaneamente, una passione e una professione. Studia
astronomia a Bologna ma, allo stesso tempo, cerca, con la propria strumentazione amatoriale, di
condurre progetti di ricerca professionale, ottenendo spesso risultati di qualità, come la scoperta di
un pianeta extrasolare in transito nel settembre 2007, di qualche nuova stella variabile e lo studio
in alta risoluzione dei corpi del sistema solare. Accanto allo studio del cielo vi è la passione, nata da
poco, di comunicare, in un linguaggio nuovo e coinvolgente, tutte le meraviglie che esso contiene,
che non necessariamente devono coinvolgere solo la vista ma, anzi, devono afferrare il lettore ad un
lato superiore, più profondo, e proiettarlo nel vero mondo che ci circonda, che spesso non è come
lo vogliamo vedere.
ALBERTO VILLA
Alberto Villa, nato a Pavia il 17.03.1959 è Presidente della AAAV - Associazione Astrofili Alta
Valdera di Peccioli (PI) ( www.astrofilialtavaldera.it ) nell'ambito della quale è responsabile delle
sezioni: SPETTROGRAFIA, ECLISSI, PIANETI EXTRASOLARI. Osserva dall' Osservatorio "G.
Galilei" del Centro Astronomico di Libbiano (B33); E-mail: [email protected]
Mirco Villi presenta il convegno e, a destra, Rodolfo Calanca saluta gli intervenuti.
Lorenzo Brandi durante il suo intervento. A destra, interviene l’ing. Paolo Nespoli che risponde a domande
sulla permanenza dell’uomo nello spazio
A sinistra, Alberto Villa, nell’altra foto Giancarlo Cortini
7 luglio, ore 11:00, Sala consiliare,
Municipio di Lajatico
Premiazione: "Racconta il tuo astro", da un progetto di Barbara Sarri
della rivista "Bambino" sarai tu!
“Racconta il tuo astro” è un concorso dedicato agli astri, indetto dalla testata giornalistica
“Bambino” sarai tu! nell’ambito dello Star Party Del Silenzio, evento in onore di Andrea Bocelli.
Gli astri sono fra i sogni più grandi dei bambini. In questo concorso si è chiesto ai bambini
di raccontare brevemente la storia del loro astro preferito con il disegno o con la scrittura.
Domenica 7 luglio alle ore 11.00 alla presenza dell’astronauta Paolo Nespoli sono stati premiati i
bambini vincitori. Madrina della manifestazione è stata Edi Bocelli.
Un particolare ringraziamento per la collaborazione alla Granarolo, Trenitalia Gestione Vendita
Indiretta Toscana e alla libreria Feltrinelli di Pisa.
Bella immagine dei bimbi che hanno partecipato al concorso. A sinistra, Barbara Sarri, sul lato destro, la
madrina dell’evento, Edi Bocelli. Su tutti domina l’imponente figura dell’astronauta Paolo Nespoli.
7 luglio, ore 16:00: Campo sportivo di Lajatico:
"Tanti piccoli von Braun!"
E’ stata un’iniziativa, ideata e promossa dal lajatichino Enzo Rossi, che si rivolgeva ai bambini
delle scuole elementari e medie. L’obiettivo era sperimentare, con l’utilizzo di pochi materiali
“poveri”, l’ebbrezza del volo con la propulsione ad acqua! Alla premiazione ha presenziato, con
staordinaria verve, Paolo Nespoli, l’astronauta italiano che è rimasto in orbita sei mesi sulla
stazione spaziale.
All’ingresso del campo sportivo di Lajatico un cartello dominava la scena. Nella foto a destra, l’ideatore e
promotore del progetto, Enzo Rossi, presenta la manifestazione.
A sinistra i missili ad acqua accatastati, ma pronti per essere piazzati sulla rampa di lancio. A destra,
l’astronauta Paolo Nespoli spiega al suo giovane pubblico la tecnica di lancio.
Le fasi di lancio del primo missile ad acqua: nella prima immagine, a sinistra, Enzo Rossi sta preparando il
vettore sulla rampa di lancio, mentre Nespoli è pronto per dare il via al lancio. Nell’immagine al centro, il
missile si stacca dalla rampa, mentre nella terza immagine è in pieno volo
Nella foto a sinistra, Enzo Rossi, Edi Bocelli (matrina della manifestazione) e Paolo Nespoli esaminano
uno dei missili in concorso. A destra, Paolo Nespoli ed Enzo Rossi in posa per la foto ricordo.
5-6-7 luglio: Spettacoli al planetario
La cupola è stata installata nel garage della Misericordia, in Piazza Madre Teresa di
Calcutta.
Simona Righini e Giuseppe Pupillo davanti alla cupola del planetario.
Per tutto il fine settimana è stato disponibile il fantastico Planetario gonfiabile digitale,
http://www.ilplanetario.it/. All'interno della speciale cupola di 5 metri di diametro gli spettatori,
guidati da un astronomo, saranno completamente immersi dalla proiezione del cielo stellato e da
spettacolari animazioni sferiche in full HD. Circondati dalle simulazioni digitali sembrerà di
viaggiare realmente tra stelle e pianeti.
Titolo dello spettacolo nel planetario: Viaggio nell’Universo
Durata del singolo spettacolo: c.a. 45-50 minuti ; Adatto a: tutti
Nella cupola del Planetario le luci lentamente si spengono e si accendono migliaia di astri. Inizia
così un viaggio entusiasmante alla scoperta dell’Universo attraverso un percorso che si snoda tra
l'astronomia, la scienza e il mito. Con la guida esperta di un astronomo e grazie alle più avanzate
tecnologie digitali, il Planetario si trasformerà in una specie di "macchina dello spazio e del tempo"
in cui si impareranno a riconoscere stelle, pianeti e costellazioni, si potrà assistere alla nascita del
Sistema Solare e visitare ammassi stellari e remote galassie. Un’avventura unica e coinvolgente che
permetterà agli spettatori di esplorare gli immensi spazi siderali, fino ai confini dell’Universo
conosciuto.
6-7 luglio: Astroclown
Stefano Tocchio, l’astroclown, durante lo spettacolo che spiega le dimensioni del sistema solare e dei
pianeti.
Spettacolari bolle di sapone al campo sportivo di Lajatico nel pomeriggio del 7 luglio
Stefano Tocchio è Bubble Man, Clown, Clown magico per bambini, animatore. Esegue spettacolo di
Clown Magico: "BERTOLDOSHOW"; spettacolo di fantasia, Magia e Giochi in un contesto di
Illusionismo, Gags, Clownerie e Arti Circensi. Esperto di BOLLE di SAPONE con spettacoli per
adulti o per bambini a seconda delle esigenze della durata variabile da 5 minuti ad un’ora
completamente mimato e musicale. Ecco elencate alcune sue produzioni.
- BERTOLDO SHOW: spettacolo magicomico realizzato dal clown Bertoldo con giochi e gag di
magia ed illusionismo misti ad arte circense e clowneria.
- ASTROCLOWN: spettacolo Ludico Didattico dove
LUNATICO, clown venuto dallo spazio,
descrive l'UNIVERSO attraverso stravaganti attrezzi e impensabili giochi. (L'UNIVERSO
DESCRITTO DA UN CLOWN STRAVAGANTE venuto dallo spazio).
- BERTOLDO BUBBLE SHOW, spettacolo di bolle di sapone con clowneria, magia, musica.
Spettacolo adatto a tutte le età.
- STEFANO TOCCHIO e le sue AEREE figure con BOLLE di SAPONE, spettacolo su tavolo
luminoso
—DOTTOR BUBBLE E MISS SLIME; Due scienziati un po’ pazzi, si divertono a fare esperimenti
tra magia chimica, bolle di sapone ed esplosioni.
- “THE BLUES BUBBLES” con Stefano e Gioia Tocchio, spettacolo di bolle di sapone della durata
di un’ora. Un viaggio tra illusioni, magia e sculture, fatte con bolle di sapone. Coinvolgimento del
pubblico.
5-6-7 luglio: Osservazioni solari pubbliche
nell’anfiteatro e nel campo sportivo di Lajatico.
I telescopi per l’osservazione solare istallati nel campo sportivo di Lajatico. A destra: Claudio Dandolo con
l’astroclown Stefano Tocchio
L’astroclown con l’occhio all’oculare. A destra, Emanuele Groppo ed Alberto Ombres predispongono la
loro attrezzatura per l’osservazione solare
Marco Meniero spiega cosa si vede sul Sole attraverso un telescopio solare. A destra, Claudio Dandolo
intrattiene un gruppo di piccoli interessati all’astronomia.
5 -6-7 luglio: Pannelli INAF
“L’universo dell’innovazione”
I 4 pannelli sono stati sistemati nel giardino del monumento dedicato
ad Andrea Bocelli
Che cosa unisce un raggio gamma ad una macchina per radiografie? Apparentemente nulla, eppure
le alte energie dell’universo sono indirettamente collegate ad un apparecchio per radiodiagnostica
di grande efficienza e scarso impatto sull’uomo. È una delle tante ricadute tecnologiche che la
ricerca, anche e soprattutto involontariamente, ha prodotto, permettendo al genere umano di
svilupparsi e progredire con una velocità sempre maggiore. Non sono poche le ricadute che
l’astronomia e l’astrofisica, attraverso lo studio degli astri, dei mondi e dell’universo, producono
grazie all’ingegno di imprenditori o ricercatori che sanno cogliere gli aspetti più pratici per
tecnologie avanzatissime messe a punto per studiare il cosmo. L’INAF ci condurrà a conoscere
questa realtà.
Specchi indeformabili e protesi senza necessità di sostituzione. Tutto grazie a un materiale formato
dal legame tra un atomo di carbonio e uno di silicio: il carburo di silicio. Leggero, duro, resistente,
rigido e termicamente stabile, il carburo di silicio è perfetto per le ottiche dell’astrofisica, come gli
specchi a bordo dei telescopi spaziali. Ma è anche biocompatibile, ed è un supporto ideale per la
crescita delle cellule.
Per esempio nelle protesi: rivestite di carburo di silicio, durano molto più a lungo. Il colpo di
fulmine? Si può prevenire. Per proteggere i delicatissimi circuiti delle antenne per la
radioastronomia, l’INAF ha predisposto un misuratore di campo elettrico atmosferico in grado di
rilevare l’approssimarsi d’un temporale. Così da intervenire prima che pioggia e fulmini arrechino
danni. Chi l'ha detto che le "padelle" sopra i tetti debbano essere per forza brutte e ingombranti?
Esistono anche antenne satellitari a geometria planare e a basso impatto ambientale. Come quelle
sviluppate dai ricercatori INAF coinvolti nel telescopio spaziale Planck: i ricevitori corrugati
ospitati nel suo occhio elettronico, pur con un ingombro minimo, captano segnali provenienti
dall’alba del tempo. La guerra all’inquinamento elettromagnetico si combatte anche in nome delle
stelle. Per preservare intatti i messaggi che la natura ci invia dallo spazio profondo, abbiamo messo
in campo una squadra di “guardiani dell’etere” pronta a entrare in azione a bordo di automezzi
dedicati. Così che anche il più flebile sussurro, proveniente magari da una galassia a miliardi di
anni luce da noi, possa giungere incontaminato alle antenne ultrasensibili dei radiotelescopi.
CREDITI
Il progetto STAR PARTY DEL SILENZIO è stato ideato e condotto da Rodolfo Calanca,
direttore della web community EAN e realizzato con la direzione di Angelo Angeletti e con la
fondamentale collaborazione di Nicolò Conte, Salvo Massaro, Marco Meniero, Mirco Villi,
Enzo Rossi, Alberto Ombres, Emanuele Groppo, Barbara Sarri. Senza affatto dimenticare
l’attivissimo contributo di Sauro Donati, Anna Maria Salluce, Francesca Minà, Andreina
Ricco, Claudio Dandolo ed Elisa Piffanelli, Lorenzo Brandi, prof. Alberto Righini,
Mariano Vannozzi, Giuseppe Pupillo, Simona Righini, Moreno Tambellini, Stefano
Tocchio ed Aurora, il generale pilota Franco Giuri e, naturalmente, il superlativo Paolo
Nespoli!
Il convegno sull’Armonia delle Sfere e la serata di gala del 6 luglio sono stati presentati dall’attrice
Gemma Messori.
Si ringrazia il prof. Cesare Barbieri e i suoi studenti della Scuola Galileiana di Studi Superiori
dell’Università di Padova, per l’aiuto e la collaborazione. Infine, un ringraziamento particolare al
prof. Massimo Mazzoni dell’Università di Firenze.
Gran parte delle foto qui riportate sono state scattate da Marco Meniero e Salvo Massaro
PATROCINII, SUPPORTER E SPONSOR DELL’EVENTO: