Ancora con i denti da latte Buongiorno Dottore, ho un giovane boxer di 7 mesi. Vorrei sapere a che età cambia i denti questa razza. Il mio ha cambiato i canini a 5 mesi, ma gli incisivi e tutti gli altri denti (sia inferiori che superiori) sono ancora quelli da latte. Grazie. Antonella I denti da latte vengono cambiati gradualmente, si inizia con gli incisivi attorno ai 3 mesi per passare ai canini tra il 5. e il 6. mese di vita, i premolari tra i 4 e i 6 mesi, mentre non vi sono i molari da latte e crescono direttamente permanenti attorno al 6. mese di vita. In generale, i cani di taglia medio-grande hanno pochi problemi nel cambio dei denti, al limite vi sono delle anomalie nel posizionamento, per questo mi sembra strano che i canini nel boxer di 7 mesi siano stati cambiati mentre tutti gli altri denti no. Farei eseguire un controllo dal proprio veterinario di fiducia. Il cambio della dentatura è spesso impercettibile, i denti vengono persi o inghiottiti giocando e già spuntano quelli permanenti. Nei cani di piccole dimensioni (chihuahua, yorkshire, jack russel,…) succede di frequente che i denti da latte, specialmente canini e incisivi, non cadano e quelli permanenti crescano in parallelo. In questi casi bisogna velocemente consultare il proprio veterinario per programmare (eventualmente) un’estrazione dei denti da latte persistenti ed evitare così che i denti definitivi, per mancanza di spazio, crescano storti. Dott. med. vet. Aaron Balli Balù nella foresta! Buongiorno, ho appena adottato Balù, un bellissimo gattino di 3 mesi. È molto vivace e ha preso le piante di casa come una bella foresta: si arrampica, le morde, magia le foglie, scava nei vasi… Le scrivo non solo per aiutarmi a fermare la furia che c’è in lui, ma anche per sapere quali piante possono essere dannose. Prima del suo arrivo avevo il pollice vede! Mi piace tanto avere delle piante in casa e sul balcone. Devo privarmi di qualche pianta per il benessere di Balù? Non è infrequente per i gatti interessarsi alle piante: adorano rosicchiare foglie e fiori, farsi le unghie sui tronchi, scavare nella terra, scalare le piante più alte, dormire nei vasi o sopra i fiori e, in alcuni casi, anche farci pipì. I gatti, benché siano carnivori, mangiano di tanto in tanto dell’erba ad esempio per liberarsi del pelo che ingeriscono pulendosi. Esistono poi delle foglie che i mici cercano solo perché, annusandole e mordicchiandole, danno loro sensazioni piacevoli. Tra queste troviamo la Nepeta cataria (più comunemente conosciuta come erba gatta), la valeriana e il maro. Per cui il primo consiglio che posso darle è quello di procurarsi un vaso di nepeta, solitamente già la presenza di questa erba riesce a distrarre il gatto tanto da farlo disinteressare quasi completamente alle altre piante. Il secondo, anche se banale, è quello di posizionare le altre piante in luoghi a lui inaccessibili. Un altro espediente può essere quello di spruzzare le piante con un repellente per gatti o essenza di limone. Come lei mette bene in evidenza, oltre al danno per le nostre piante, dobbiamo stare molto attenti a che le stesse non siano tossiche per il gatto. Di seguito le metto l’elenco di alcune piante tossiche che possono provocare disturbi che variano da leggere irritazioni fino ad essere letali. Piante irritanti per occhi e pelle: (ARACEE) dieffenbachia, alocasia, arisaema, caladium, monstera, philodendron, xanthosoma, zantedeschia, (EUFORBIACEE) poinsettia, croton, pedilanthus, ciclamino, vischio, agrifoglio, rododendro, azalea, erba morella (FICACEE) hevea, ficus. Piante che provocano dermatiti allergiche: (AMARILLIDACEE) allamanda, narciso, giunchiglia, amarilli, clivia, crinum, hippeastum, aucuba, mimosa del Giappone (TILIACEE) sparmannia, tiglio, (COMPOSITE) crisantemo, (PRIMULACEE) primula, (LILIACEE) tulipano, chlorophytum, giacinto, sansevieria. Piante che producono disturbi digestivi dovuti all’ingestione: (ARACEE; LILIACEE; AMARILLIDACEE; EUFORBIACEE) Piante che provocano altri disturbi: filodendro e ficus disturbi renali gravi; ciclamino, rododendro, vischio disturbi cardiovascolari; vischio, mimosa del giappone, filodendro, erba morella e vilucchio turbe nervose. Letali: Tasso, Azalea, Rododendro, Olenadro, semi di Ricino, Ciclamino (la più alta concentrazione di questo componente tossico è posizionata tipicamente nella parte della radice della pianta), Palma di Sago (anche l’ingestione di un solo seme causa effetti gravi ) Lista di piante per cui sono stati segnalati effetti tossici: Aloe - Amaryllis - Andromeda Japonica - Giglio asiatico (Liliaceae) - foglie di Asparago - Noce australiana -Croco autunnale - Avogado - Azalea - Uccello del Paradiso - Dulcamara americana - Dulcamara europea - Edera - Pino buddista (Podocarpo) - Ippocastano (castagne) - Caladium - Giglio di Calla - Semi di ricino - Monstera deliciosa - Albero di Branello o del chinaberry - Aglaonema ( Chinese evergreen) - Elleboro ( rosa di Natale) - Clematis - Cordatum - spighe e piante di grano e cereali - Filodendro (Monstera deliciosa) - Cycads - Giunchilia (pseudo-narciso) - Giglio - Pothos - Morella comune, Erba morella (solanum) - Alocasia, (Orecchio d’elefante, Taro) - Felci Edera inglese - Anturio (Anthurium, Flamingo Plant) - “Florida Beauty” - Digitale - Monstera deliciosa (Pianta del pane americana) - Gladiolas - Giglio - Dracaena - Nephthysis - Nandina domestica (Heavenly Bamboo) - Giacinto - Agrifoglio - Hydrangea - Ciliegio d’inverno (Solanum pseudocapsicum) - Kalanchoe - Asparagina - Noce di Macadamia - Albero di drago del Madagascar - Epipremnum aureum - Marijuana - Albero del pane messicano - Morning glory (Rivea corymbosa) - Sansevieria trifasciata - narciso - Cipolla - Oleandro - Abrus precatorius (liquirizia indiana o albero dei rosari - semi grossi ) - noce del queensland (australia) - Filodendro - Schefflera - Pianta del pomodoro - Yucca. Dr. med. vet. Sandra Greco Giampietro Veterinario comportamentalista 27