Dosaggio DRI® Serum Tox per acetaminofene Per uso diagnostico in vitro 1086 (kit da 25 mL, 8 mL) 1091 (1 x 5 mL, 5 x 2 mL) Uso previsto Procedura di analisi Il dosaggio DRI® Serum Tox per acetaminofene è previsto per la determinazione quantitativa dell’acetaminofene nel siero o nel plasma umano. Ai fini del presente immunodosaggio enzimatico omogeneo è possibile utilizzare gli analizzatori in grado di mantenere una temperatura costante, pipettare i campioni, miscelare i reagenti, misurare i tassi enzimatici a 340 nm e regolare con precisione i tempi di reazione. Sommario e spiegazione del metodo L’acetaminofene è un analgesico che, negli esseri umani, ha anche un effetto antipiretico. È uno degli antidolorifici da banco più diffusi disponibili per il pubblico. Gli effetti tossici associati all’uso dell’acetaminofene comprendono nausea, sonnolenza e vomito. Una terapia cronica a base di acetaminofene, o l’ingestione di grandi quantità di farmaco accidentale o in un tentativo di suicidio, può dar luogo a epatotossicità.1 È stato dimostrato che esiste una correlazione ben definita tra i livelli di acetaminofene nel siero e i conseguenti danni epatici.2 L’adeguato trattamento dell’assunzione di dosi eccessive di acetaminofene richiede il monitoraggio precoce dei livelli di acetaminofene nel siero per impedire la necrosi epatica, che si manifesta clinicamente solo dodici o più ore dopo l’ingestione.3,4 La determinazione dell’acetaminofene nel siero è l’indicatore più affidabile per la prognosi e ha importanza fondamentale per il trattamento con antidoti.4,5 Prima di eseguire il dosaggio, consultare il foglio del protocollo applicativo specifico per l’analizzatore in dotazione, contenente i parametri e/o ulteriori istruzioni per l’uso. Controllo di qualità e calibrazione Una buona prassi di laboratorio prevede l’analisi di campioni di controllo allo scopo di garantire le corrette prestazioni del dosaggio. In commercio sono disponibili svariati controlli per la verifica della qualità di questo dosaggio. Verificare che i risultati dei controlli rientrino nei range prestabiliti dal laboratorio. Usare tutti i calibratori per calibrare il dosaggio. Ricalibrare lo strumento quando viene usato un lotto di reagenti diverso. Tutti i requisiti di controllo della qualità vanno soddisfatti in conformità alle normative vigenti o ai requisiti per l’accreditamento. Risultati e valori attesi Sono disponibili numerose tecniche per la determinazione della concentrazione di acetaminofene nel siero tra cui la GC, la HPLC, l’immunodosaggio enzimatico, la spettrometria UV e l’immunodosaggio a fluorescenza. Il dosaggio DRI® Serum Tox per acetaminofene è un immunodosaggio enzimatico omogeneo6 che utilizza reagenti liquidi pronti per l’uso. Il dosaggio si basa sulla competizione della sostanza contenuta nel campione di siero con la sostanza marcata con enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PDH) per un numero fisso di siti di legame anticorpale specifico. Se la sostanza non è presente nel campione, il coniugato sostanza-G6PDH si lega all’anticorpo specifico e l’attività enzimatica risulta inibita. Questo fenomeno crea una relazione diretta tra la concentrazione della sostanza nel campione e l’attività enzimatica. L’attività dell’enzima G6PDH viene determinata spettrofotometricamente a 340 nm misurando la sua capacità di convertire la nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) in NADH. Reagenti Reagente anticorpo/substrato. Contiene anticorpo monoclonale anti-acetaminofene, glucosio6-fosfato (G6P) e nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) in tampone Tris con azoturo di sodio come conservante. Reagente coniugato enzimatico. Contiene acetaminofene marcato con glucosio6fosfato deidrogenasi (G6PDH) in tampone Tris con azoturo di sodio come conservante. Ulteriori materiali necessari (venduti separatamente) 1091 Descrizione del kit Kit di calibratori per acetaminofene. Contiene 5 mL di calibratore negativo e 2 mL ciascuno di calibratori per acetaminofene nelle concentrazioni 10 μg/mL, 25 μg/mL, 50 μg/mL, 100 μg/mL e 200 μg/mL in tampone Tris con azoturo di sodio come conservante. Avvertenze e precauzioni I reagenti sono nocivi se ingeriti. AVVERTENZA: I reagenti del dosaggio contengono ≤0,09% azoturo di sodio. Evitarne il contatto con la pelle e le mucose. In caso di contatto, sciacquare le aree interessate con abbondanti quantità di acqua. Se i reagenti vengono ingeriti o vengono a contatto con gli occhi, rivolgersi immediatamente ad un medico. Il sodio azide può reagire con il rame o il piombo delle tubature di scarico generando azidi metalliche potenzialmente esplosive. Quando si gettano via tali reagenti, sciacquare sempre con abbondanti quantità di acqua per impedire l’accumulo di azidi. Pulire le superfici metalliche esposte con una soluzione di idrossido di sodio al 10%. Non usare i reagenti scaduti. Preparazione e conservazione dei reagenti I reagenti sono pronti per l’uso e pertanto non richiedono alcuna preparazione. Tutti i componenti del dosaggio, se conservati a 2 - 8 °C, sono stabili fino alla data di scadenza indicata sull’etichetta. Raccolta e trattamento del campione L’immunodosaggio può essere eseguito su siero o plasma. Anticoagulanti come eparina, citrati, ossalati ed EDTA non hanno provocato alcuna interferenza con il dosaggio. I campioni di plasma prelevati con tali anticoagulanti possono quindi essere utilizzati per l’analisi, sebbene sia preferibile un campione di siero fresco. Conservare il campione in. Trattare tutti i campioni di siero come se fossero potenzialmente infettivi. Gli analizzatori chimico-clinici determinano automaticamente la concentrazione di acetaminofene nel siero o nel plasma. Non è necessario manipolare ulteriormente i dati. Per l’analgesia negli adulti, vengono solitamente somministrate dosi di acetaminofene comprese tra 325 e 650 mg ogni tre o quattro ore senza effetti collaterali. Per ottenere una risposta analgesica, è generalmente necessaria una concentrazione sierica compresa tra 5 e 20 μg/mL.7 Tuttavia, l’ingestione di grandi quantità di farmaco può dar luogo a epatotossicità. È stato dimostrato che esiste una correlazione ben definita tra i livelli di acetaminofene nel siero e i conseguenti danni epatici.2 A quattro ore dall’ingestione, i pazienti con livelli inferiori a 120 μg/mL non sviluppano insufficienza epatica. Tra quelli con livelli compresi tra 120 e 300 μg/mL, il 50% sviluppa necrosi epatica, mentre livelli superiori a 300 μg/mL sono certamente associati a necrosi epatica. L’emivita dell’acetaminofene nel siero è probabilmente la migliore indicazione del livello di compromissione epatica. È stato dimostrato che la necrosi epatica può verificarsi quando l’emivita supera le quattro ore; se l’emivita supera le 12 ore, il coma epatico diventa alquanto probabile.2,5,8 Limitazioni 1. Il dosaggio è previsto per essere eseguito unicamente su siero o plasma umano, non su sangue intero. 2. I campioni di pazienti con una concentrazione di acetaminofene superiore a 200 μg/mL devono essere diluiti con il calibratore negativo e rianalizzati. La corretta concentrazione di acetaminofene si ottiene moltiplicando il risultato del dosaggio per il fattore di diluizione. Caratteristiche di rendimento del test tipiche I seguenti dati tipici sono stati ottenuti mediante un analizzatore chimico-clinico Hitachi 717. Precisione La precisione intra-analisi e tra analisi è stata valutata analizzando tre campioni di siero che hanno dato i seguenti risultati: Intra-analisi (n=20) Tra analisi (n=12) Sample Mean ± SD (μg/mL) % CV Mean ± SD (μg/mL) % CV 8,1 01 23 + 1,5 6,5 26 + 2,1 02 52 + 4,3 8,3 59 + 3,8 6,4 03 116 + 6,2 5,3 123 + 7,4 6,0 Sensibilità La sensibilità, definita come la concentrazione più bassa differenziabile da 0 μg/mL con una confidenza del 95%, è di 2,5 μg/mL. Accuratezza e correlazione Sono stati analizzati ottanta campioni di siero mediante il dosaggio DRI Serum Tox per acetaminofene (y) e un dosaggio per acetaminofene commerciale (x). Si sono ottenuti una correlazione con un’equazione di regressione lineare di y = 0,91 (x) + 3,5 e un coefficiente di correlazione (r) pari a 0,99. La concentrazione media di acetaminofene nel campione per il dosaggio DRI è stata di 35,9 μg/mL con un range compreso tra 0 e 139, 1 μg/mL. La concentrazione media di acetaminofene nel campione per il dosaggio commerciale è stata di 35,5 μg/mL con un range compreso tra 0 e 138,5 μg/mL. Bibliografia Specificità Sono stati analizzati composti strutturalmente simili all’acetaminofene e sostanze che possono essere assunte unitamente all’acetaminofene per rilevare l’eventuale reattività crociata. La tabella seguente riporta la concentrazione dei composti analizzati che hanno rivelato una reattività crociata inferiore al limite di rilevazione del dosaggio. Composto (μg/mL) Acetaminofene glucuronide 1.000 N-Acetilcisteina 1.000 Amitriptilina Acido benzoico Butalbitale Caffeina 20 1.000 30 100 Clorofeniramina 1.000 Clorzoxazone 1.000 Codeina 2 Cisteamina 1.000 d-Cisteina 1.000 Dextrometorfano 5 Diazepam 20 Diflunisal 1.000 Efedrina 1.000 Fenoprofen 1.000 Acido gentisico 1.000 Etere guaiacol glicerico 1.000 Omatropina 1.000 Ibuprofene 1.000 Indometacina 1.000 Metionina 1.000 Naproxen 1.000 Fenacetina 30 Fenobarbitale 1.000 Fenilbutazone 1.000 Fenilefrina 1.000 Propossifene Pirilamina Acido salicilico 1. Barker JD, deCarle DJ and S Anuras: Chronic Excessive Acetaminophen Use and Liver Damage. Ann Intern Med, 87:299 (1977). 2. Prescott LF, Roscoe P, Wright N and SS Brown: Plasma-Paracetamol Half-Life and Hepatic Necrosis in Patients with Paracetamol Overdosage. Lancet, 1:519 (1971). 3. Meredith TJ and R Goulding: Paracetamol. Postgrad Med, 56:459 (1980). 4. 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Microgenics Corporation 46500 Kato Road Fremont, CA 94538 USA Assistenza tecnica e assistenza alla clientela negli USA: 1-800-232-3342 Per gli aggiornamenti del foglietto illustrativo, visitare: www.thermoscientific.com/diagnostics Altri Paesi: Consultare il rappresentante Thermo Fisher Scientific di zona. 1090-5-IT 2015 08 2 Microgenics GmbH Spitalhofstrasse 94 D-94032 Passau, Germany Tel: +49 (0) 851 886 89 0 Fax: +49 (0) 851 886 89 10