ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “G. VERONESE” ESAME DI STATO Anno Scolastico 2010 - 2011 CLASSE V C Scientifico Sperimentale “Brocca” DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 1 INDICE 1 2 3 4 5 2 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO Informazioni di carattere generale Indirizzo Scientifico “Brocca” PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Variazione del Consiglio di Classe Configurazione della classe Sintetica presentazione della classe PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE Obiettivi didattici ed educativi generali Progetti Attività di Orientamento Attività esterne ALLEGATI Griglie di valutazione Simulazione di Prima e Seconda Prova Simulazione di Terza Prova PROGETTAZIONE DISCIPLINARE Italiano Latino Storia Filosofia Inglese Matematica Fisica Chimica Scienze della Terra Biologia Storia dell’Arte Educazione fisica Religione NOTA CONCLUSIVA p p p p p p 3 3 4 4 5 5 p p p p 6 7 7 7 p p p 8 8 8 p p p p p p p p p p p p p p 9 14 18 19 21 23 27 31 35 40 47 50 54 55 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE Il Liceo Scientifico "G. Veronese" venne istituito nel 1952. Nel corso degli anni, però, l’originaria fisionomia è alquanto mutata. Nel 1981 si arricchì della sezione classica, già esistente in città dai primi anni settanta. Nel 1989 iniziò la sperimentazione linguistica, prima autonoma, poi CM 27/91. Nel 1996 fu avviata la sperimentazione dell’indirizzo scientifico “Brocca”. Infine, nel settembre 1997, fu aggregato al Liceo “Veronese” l’Istituto Magistrale “C. Goldoni”, con i suoi corsi magistrali e la sperimentazione dell’indirizzo socio-psico-pedagogico “Brocca”. Ora il Liceo Statale “G. Veronese” ha al suo interno i seguenti indirizzi: scientifico PNI, scientifico "Brocca", classico e socio-psico-pedagogico “Brocca” e liceo della riforma. È l'unico liceo nella parte meridionale della Provincia di Venezia e raccoglie alunni dei comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona. INDIRIZZO SCIENTIFICO “BROCCA” L’indirizzo scientifico “Brocca” ebbe inizio nell’anno scolastico 1996/97. Dopo un lungo lavoro di preparazione e discussione che occupò i due anni precedenti, la scelta cadde, all’interno delle varie ipotesi proposte dalla commissione Brocca, sull’indirizzo scientifico, sulla base di alcune considerazioni che ora riassumeremo. Innanzitutto vi era un certo interesse da parte di alcuni docenti per il lavoro della commissione Brocca nel suo complesso, per lo sforzo complessivo di ridisegnare, anche nei programmi, la scuola secondaria. Inoltre tutti erano concordi nel ritenere ormai troppo sacrificata, nel liceo scientifico di ordinamento, l’area delle scienze sperimentali (fisica, chimica, biologia, scienze della Terra). In sostanziale continuità con la tradizione della nostra scuola (all’interno della quale già dal 1989/1990 nel liceo scientifico era stata avviata la sperimentazione dei nuovi programmi di matematica e informatica), si individuò nell’indirizzo scientifico piuttosto che nello scientifico-tecnologico la sperimentazione da attivare. Lo scientifico “Brocca” ripropone il legame fecondo, nei piani orari e nei programmi di studio, tra materie scientifiche e materie umanistiche. Tuttavia le innovazioni apportate, non solo quantitative (quadri orario) ma anche qualitative (nuovi programmi di studio), hanno dato maggior spazio e visibilità alle discipline scientifiche, che, nell’arco del quinquennio, hanno trovato orari e modalità di insegnamento adeguati. Le discipline umanistiche, rappresentate in modo sufficientemente ampio e articolato, hanno contribuito all’acquisizione di quegli strumenti di base necessari allo studio dei fenomeni storici e culturali. All’interno della sperimentazione, si è cercato di sviluppare il dialogo tra le varie discipline, in un’ottica di lavoro comune di tipo pluridisciplinare, che ha avuto momenti significativi in tutti gli anni di corso. 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE VARIAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Come si può evincere dalla tabella di seguito riportata, la classe nel triennio ha avuto sostanzialmente una certa continuità didattica. DISCIPLINE CURRICOLARI Italiano Latino Filosofia Storia Inglese Matematica Fisica Biologia Chimica Scienze della Terra Storia dell'Arte Educazione Fisica Religione CLASSE III Penzo Penzo Sfriso Sfriso Gallimberti Boscolo Anna Boscolo Anna Friso Predonzan / Santamaria Pagan Bertotto CLASSE IV Lanza Lanza Sfriso Sfriso Gallimberti Sambo Sambo Friso Predonzan / Santamaria Pagan Bertotto CLASSE V Lanza Lanza Dante Dante Gallimberti Sambo Sambo Predonzan Predonzan Predonzan Santamaria Pagan Bertotto QUADRO ORARIO 4 DISCIPLINE CURRICOLARI CLASSE III CLASSE IV CLASSE V Italiano Latino Filosofia Storia Inglese Matematica Fisica Biologia Chimica Scienze della Terra Storia dell'Arte Educazione Fisica Religione 4 3 2 2 3 6 4 3 2 / 2 2 1 34 4 3 3 2 3 6 3 2 3 / 2 2 1 34 4 3 3 2 3 5 3 2 2 2 2 2 1 34 CONFIGURAZIONE DELLA CLASSE Gli allievi della attuale classe quinta provengono dalla fusione dei 35 studenti provenienti dalle classi 1 C e 1 D Brocca dell’anno scolastico 2006/2007. Tale operazione è avvenuta in classe seconda. Nella tabelle che segue sono riportati i dati del triennio: Anno Scolastico 2008/2009 2009/2010 2010/2011 Classe terza quarta quinta Iscritti alla stessa classe 23 21 22 Iscritti da altra classe 1 Promossi 23 20 22 Promossi con debito formativo 1 Non Promossi SINTETICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Gli studenti della classe sono complessivamente ventidue, sette femmine e quindici maschi. Uno studente ha frequentato il quarto anno in Finlandia con l’associazione Intercultura, un altro ha ripetuto la classe quinta perché non ammesso agli esami di stato nell’anno scolastico precedente. Sul piano della disponibilità e dell’impegno nei confronti delle proposte didattiche, la classe si è articolata nel corso del triennio con una certa eterogeneità di attitudini, interessi, volontà ed il grado di preparazione raggiunto risulta differenziato. Un buon gruppo di studenti si è distinto per un impegno regolare in tutte le discipline, per un’ attiva partecipazione al lavoro in classe ed infine per le buone capacità di analisi, sintesi e autonomia di giudizio, raggiungendo buoni ed ottimi risultati. Un gruppo ha avuto un atteggiamento positivo e disponibile verso la scuola, lo studio è stato diversificato nelle varie discipline e nonostante ciò, grazie alle apprezzabili capacità individuali, ha raggiunto risultati discreti. Un ultimo esiguo gruppo, ha lavorato in maniera saltuaria con uno studio spesso superficiale, focalizzato per lo più al superamento delle prove, seguendo le proposte di studio di alcune discipline con una certa discontinuità di attenzione e impegno, raggiungendo con fatica risultati sufficienti. Per quanto riguarda il comportamento, la classe si è mostrata spesso vivace ma nel complesso positiva nella disponibilità verso le proposte educative e rispettosa delle regole scolastiche. 5 PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI GENERALI Il Consiglio di classe, nel formulare gli obiettivi didattici ed educativi, ha fatto proprio quanto indicato nei programmi della sperimentazione Brocca e si è richiamato in modo specifico per le finalità educative a quanto fissato nel Piano dell’offerta formativa. Questi, in sintesi, gli obiettivi che i docenti si sono prefissati nel lavoro di quest’anno e che ritengono siano stati mediamente conseguiti: · · · · · · · · · · · Consolidare e affinare le capacità espressive scritte e orali, abituando al rigore e all’utilizzo dei linguaggi specifici Avviare gli allievi alla conoscenza delle specificità epistemologiche delle diverse discipline oggetto di studio, pur in un quadro di sostanziale unità del sapere Sviluppare la capacità di sintetizzare, schematizzare e organizzare un discorso omogeneamente strutturato Acquisire le competenze, sostenute da un adeguato bagaglio lessicale e concettuale, per orientarsi nella molteplicità delle informazioni Abituare gli allievi ad essere lettori autonomi e consapevoli di testi di vario tipo, utilizzando le diverse tecniche di lettura in relazione ai diversi scopi per cui si legge Introdurre all’uso degli strumenti di base della ricerca Sviluppare gradatamente l’autonomia, la rielaborazione personale e la criticità nello studio Sviluppare via via la capacità di operare collegamenti tra discipline diverse e di affrontare argomenti di studio in una prospettiva pluridisciplinare o interdisciplinare Sviluppare la capacità di socializzazione e di lavorare in gruppo Sviluppare la capacità di dialogo e di confronto nella classe, nella scuola e negli altri ambiti della vita Sviluppare la capacità di autocorrezione, di autovalutazione e autostima nella rimotivazione del senso del lavoro scolastico Tutti gli obiettivi didattici ed educativi, che si sono realizzati nello svolgimento dei programmi delle singole discipline e delle altre attività programmate, sono stati finalizzati allo sviluppo integrale della persona in tutte le sue dimensioni. Nelle relazioni delle varie discipline sono presenti gli obiettivi specifici relativi a conoscenze, competenze e capacità. 6 PROGETTI · · · · · · · · · · · · · · · · L’intera classe ha partecipato al progetto “Il cielo come laboratorio” ed una studentessa (Ardizzon) è stata selezionata per la partecipazione allo stage, organizzato dall’Università di Padova, che si è svolto ad Asiago dal 2 al 5 febbraio 2011. Molti studenti della classe hanno partecipato alle fasi d’Istituto delle olimpiadi della Matematica, della Fisica e delle Scienze. Tre studenti (Ardizzon, Cavallarin e Padoan Federico) hanno partecipato alla fase interprovinciale delle Olimpiadi della Fisica. Nelle Olimpiadi delle Scienze due studenti sono stati selezionati per la fase regionale (Ardizzon e Pagan Andrea). Alla fase d’Istituto dei giochi di Autunno per la matematica si sono classificati i seguenti studenti: Cavallarin, Padoan Federico. Uno studente si è qualificato alla fase nazionale dei giochi PRISTEM dell’Università Bocconi di Milano (Penzo Marco). Tre studenti hanno partecipato al progetto PNLS Scienze dei materiali, organizzato dall’università di Padova (Ardizzon, Bullo, Lo Riso) Cinque studenti hanno aderito al PNLS di Matematica: Codici e Segreti, organizzato in collaborazione con il dipartimento di Matematica dell’Università di Padova (Ardizzon, Cavallarin, Garbi, Penzo e Redi) Superamento del livello 9 dell’esame Trinity da parte di due studenti della classe: Cavallarin, Penzo M. Partecipazione ai campionati provinciali di atletica leggera: Ciriello, Fiorentin e Padoan Federico. Due studenti hanno gareggiato nel torneo provinciale di Pallavolo: Byloos, Redi. La classe ha partecipato alla conferenza di Astrobiologia tenuta dal prof. Galletta dell’Università di Padova. La classe ha partecipato ad una lezione- spettacolo su Lise Meitner il 23 febbraio 2011. Gli studenti hanno seguito la lezione studio: ”Pensieri e parole contro la mafia” di Giulio Cavalli. In occasione dei 150 anni dell’unità di Italia gli studenti della classe hanno seguito una lezione del prof. Islenghi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’intera classe ha assistito alla conferenza del prof. Bellieni dell’Università di Padova dal titolo: “I terremoti, segnali di una Terra viva” che si è svolta il giorno 11 maggio 2011. ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Gli alunni hanno partecipato facoltativamente alle seguenti attività nel corso dell’ultimo biennio: · · · Incontro con l’università di Padova e Venezia Incontro con figure professionali Partecipazione a stage estivi organizzati dalla scuola in collaborazione con gli Enti Locali e con il CNR di Venezia. ATTIVITA’ ESTERNE Il Consiglio di classe ha programmato visite guidate come parte integrante del lavoro in classe: 7 · · · Uscita a Trieste: incontro con gli autori Svevo, Saba e Joyce. Visita ala risiera di San Sabba ed al sacrario militare RediPuglia. Uscita a Ca’ Roman in collaborazione con la LIPU ed inanellamento di uccelli del territorio. Uscita notturna presso il Bosco Nordio e collaborazione con il CEA, ascolto e riconoscimento dei rapaci notturni. GRIGLIE DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda la griglia di valutazione il consiglio di classe ha fatto propria e ha seguito quella approvata dal Collegio dei Docenti e inserita nel P.O.F. Per le prove scritte la griglia utilizzata ha fatto riferimento a quelle elaborate nei diversi Dipartimenti Disciplinari. SIMULAZIONI DI PRIMA E SECONDA PROVA D’ESAME La simulazione della prima prova d’esame si effettuerà il giorno 25 maggio ed avrà la durata di sei ore. La simulazione della seconda prova d’esame si effettuerà il giorno 4 giugno ed avrà la durata di cinque ore. Le griglie di correzione e valutazione saranno fornite in allegato al documento. SIMULAZIONI DI TERZA PROVA D’ESAME Sono state svolte due simulazioni di terza prova, tipologia B, con tre quesiti a risposta libera per ciascuna disciplina, della durata di quattro ore. La prima sabato 26 Febbraio 2011 e le materie coinvolte: biologia, chimica, inglese, storia dell’arte. La seconda giovedì 5 maggio 2011 e le materie coinvolte: biologia, chimica, inglese e storia dell’arte. Le prove sono state valutate con un punteggio complessivo in quindicesimi, frutto della media dei punteggi assegnati alle singole materie. Le prove sono state utilizzate dai docenti coinvolti come verifica per la specifica materia ed è stato assegnato anche un voto in decimi. Il testo delle prove sarà fornito in allegato al documento, insieme alle griglie di correzione e valutazione. 8 ITALIANO e LATINO Prof.ssa Lanza Saragenne PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Insegno a questi studenti Latino e Italiano dallo scorso anno scolastico, ma ho conosciuto una parte di loro in prima (il gruppo della ID Brocca) l’altra parte in seconda, quando delle due prime (C e D Brocca) è stata fatta una sola IIC Brocca. (vedi Presentazione dei curricula). La significativa componente maschile (15 ragazzi e 7 ragazze) all’interno della classe ha determinato un modello didattico dinamico, con una significativa presenza di lezione dialogata, attenta a rimediare ai cali di concentrazione. Risulta altresì interessante registrare il fatto che molti di loro vivono positivamente anche il ruolo di cittadini attivi e critici così che in numerosi casi ho usato pubblicazioni, anche recentissime, per provocare ulteriori approfondimenti e sviluppi rispetto alla storia romana, alla letteratura latina e italiana. Sebbene alcuni di loro non abbiano dimostrato grande interesse per le letterature, tuttavia non si sono sottratti alle consegne date. Durante l’estate scorsa, ad esempio, ogni studente ha letto autonomamente un’opera di un autore del Novecento di cui poi ha riferito in una relazione ai compagni. LATINO: visti gli interessi degli allievi e lo specifico del corso sperimentale, ho scelto di trattare la lettura e l’analisi dei contenuti a partire da testi letterari sia in Latino (pochi) che in traduzione, individuando quei temi che suggerivano moderne chiavi interpretative. Lo scritto di latino, in quest’anno, è sempre partito da testi che avevamo già tradotto in classe. ITALIANO : ho lavorato privilegiando la lettura e l’analisi al testo. Là dove è stato possibile, ho cercato di procedere parallelamente al programma di Storia, Filosofia, Inglese e di Storia dell’Arte in modo da fornire agli studenti un quadro abbastanza completo del rapporto esistente tra letteratura e società a partire dall’ultimo ventennio del Novecento fino al secondo dopo guerra. Non sono tuttavia mancati momenti di approfondimento su tematiche sociali come la Mafia, il rapporto informazione-potere, intellettuali-potere (intervista di E. Biagi a P.P. Pasolini, intervista ad Ungaretti e Montale). Come contributo alla ricorrenza nazionale dell’Unità d’Italia ho proposto loro un percorso di ricerca sulla storia della Scuola in Italia dalla Legge Casati 1859, estesa poi al Regno d’Italia due anni dopo, alla Legge di Riforma Gelmini. OBIETTIVI In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti risultati: CONOSCENZE La maggior parte degli alunni dimostra di aver acquisito una discreta conoscenza degli argomenti e delle tematiche proposte. In alcuni casi il livello cognitivo raggiunto si rivela buono e anche ottimo, in qualche caso rimane non del tutto sufficiente per la scarsa acquisizione delle conoscenze, il limitato interesse e l’atteggiamento tenuto durante le lezioni. COMPETENZE/CAPACITÀ In ordine alle competenze di analisi e contestualizzazione dei testi i risultati variano significativamente a seconda della padronanza e della rielaborazione delle conoscenze. Queste hanno permesso ad alcuni di tracciare la prospettiva storica della letteratura, passando da una lettura prevalentemente centrata sul presente ad un’ottica più ampiamente storico-antropologica, rendendo sempre più piena l’esperienza della lettura. Quanto alle competenze linguistiche nella produzione orale, solo pochi sanno controllare ed utilizzare la lingua in rapporto allo scopo. Più numeroso il gruppo di quelli che si affidano ad un uso superficiale e generico. La classe evidenzia livelli diversi della capacità di rielaborazione critica delle conoscenze e di applicazione autonoma delle competenze. Alcuni studenti hanno manifestato apprezzabili capacità individuali che si sono venute affinando nel corso dell’anno, anche attraverso un lavoro personale, dimostrando discrete e buone capacità espressive sia nella produzione scritta che in quella orale; 9 pochi altri, con incertezze di ordine espressivo dovute principalmente a povertà di linguaggio e difficoltà analitiche, si sono mantenuti in una dannosa pigrizia intellettuale. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1. 1. MODULO STORICO-LETTERARIO SUL POSITIVISMO, NATURALISMO FRANCESE, VERISMO ITALIANO DURANTE L’ETA’ POSTUNITARIA Introduzione storica alla seconda metà dell’Ottocento La scienza e l’evoluzionismo, il Positivismo, il darwinismo sociale Industria editoriale, letterati e società borghese Il Verismo: la lingua, narrativa e società L’anima multiforme e contraddittoria del Decadentismo: della lirica (parnassianesimo, simbolismo, estetismo) e della narrativa (racconto, romanzo sperimentale, reazioni al romanzo naturalista) Caratteri della letteratura decadente e temi trattati. Lettura e commento C. DARWIN, “La lotta per l’esistenza e la selezione naturale” da Sull’origine delle specie, 1859 A. COMTE, “La filosofia positiva” da Corso di filosofia positiva,1830 (ore 5) 1. 2. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: GIOVANNI VERGA Vita e opera di un siciliano alla scoperta del continente Italia Il fortunato incontro con L. Capuana e il “verismo” di Verga La produzione verista: Vita dei campi, I Malavoglia, Novelle Rusticane, Mastro-don Gesualdo. Rivoluzione tematica e stilistica del Ciclo dei Vinti: l’artificio della regressione e dello straniamento. “Rosso Malpelo” e l’indagine Franchetti-Sonnino. “Libertà” e i Fatti di Bronte: confronto tra il fatto storico raccontato da B. Radice e la narrazione dei fatti ad opera di Verga. Omissioni e responsabilità. Dibattito critico sul silenzio di Verga. Lettura, analisi tematica e commento dei seguenti scritti: da Vita dei campi, “Rosso Malpelo” da I Malavoglia: “La prefazione a I Malavoglia” “La famiglia dei Malavoglia”, “Il naufragio della Provvidenza”, “L’addio di ‘Ntoni” da Novelle Rusticane, “Libertà” da Mastro-don Gesualdo: “Una giornata di Mastro-don Gesualdo”, “La morte di Mastro-don Gesualdo”. Lettura e commento ai testi di critica: L. SPITZER, L’originalità della narrazione dei Malavoglia” da L’originalità della narrazione nei Malavoglia, 1976 F. SPERA, “La morale tragica di Rosso Malpelo” da Rosso Malpelo, 2002 (ore 14) 1. 3. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: GIOVANNI PASCOLI Giovinezza e formazione; la produzione matura, il simbolismo pascoliano Temi e simboli ricorrenti; la poesia delle piccole cose; caratteristiche del “fanciullino” Funzione della poesia Myricae, Canti di Castelvecchio e Poemetti Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche: da Myricae “Arano” da Myricae “Novembre” da Myricae “Lavandare” da Myricae “Temporale” da Myricae “Il lampo” da Myricae “Il tuono” 10 da Myricae “X Agosto” da Myricae “L’assiuolo” da Poemetti “Italy” (vv. 51-150); “Digitale purpurea” La grande proletaria si è mossa, 1911 da Il Fanciullino, 1897, “Il fanciullino” concetti chiave della poesia pascoliana Lettura e commento ai testi di critica: (ore 8) 1. 4. MODULO TEMATICO La Grande Guerra da Papini “Amiamo la guerra! da Salvemini “Gli interventisti democratici” da Serra “La guerra non cambia niente” da Ungaretti “Veglia” da Jahier “Soldato Sommacal Luigi” da Lussu “Un anno sull’altipiano” (ore 2) 1. 5. MODULO “INCONTRO CON L’OPERA” L’Allegria di Giuseppe Ungaretti Una vita illuminata dalla poesia. La formazione intellettuale: il rapporto dialettico con le avanguardie , il rinnovamento nella tradizione. Intervista di P.P.Pasolini a Ungaretti. I temi dell’Allegria e le novità metriche e stilistiche Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche da l’Allegria: “In memoria”; “Fratelli” “Mattina” “Soldati” “C’era una volta” “Sono una creatura” “I fiumi” (ore 4) 1. 6. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: UMBERTO SABA La poesia come “storia di una vita”. Triestinità di Saba e pratica psicanalitica. Poesia come “scandaglio dell’anima”: la chiarezza del Canzoniere. Uno sguardo audace sul reale: le Scorciatoie. Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche dal Canzoniere: “A mia moglie” “Città vecchia” “Il garzone con la carriola” “Il carretto del gelato” “Mio padre è stato per me “l’assassino” ” “Inverno” “Amai” da Scorciatoie : numeri 4, 24, 32, 101 Lettura e commento ai testi di critica: da S. FREUD, “L’io punisce sé stesso per tormentare un proprio caro” da Lutto e melanconia (ore 6) 1. 5. MODULO “INCONTRO CON L’OPERA”: LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo Vita e formazione culturale di Svevo: Positivismo nell’opera di Svevo. Tra Decadentismo e avanguardia: il letterato e la libertà di “fraintendere” filosofi e scienziati. La coscienza di Zeno, 1923: struttura, tematichee protagonista dell’opera. Arte e psicanalisi. Lettura, analisi tematica e commento dei seguenti scritti: 11 da La Coscienza di Zeno: “Preambolo”, “L’ultima sigaretta”, “Augusta, la salute personificata”, “La guarigione di Zeno e la profezia di una catastrofe inaudita”. E. MONTALE, “Un piccolo mistero letterario” in “L’Esame” 1925 B. MEIER, “La coscienza di Zeno, opera aperta” da La personalità e l’opera di Italo Svevo, 1961 S. FREUD, “Indicazioni sul valore della promessa” da Psicopatologia della vita quotidiana (ore 6) 1. 6. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: LUIGI PIRANDELLO La crisi del Novecento: scienze umane e psicanalisi. La vita e l’opera. La visione relativistica del mondo. Rapporto con Verismo e Decadentismo. Sicilianità e prospettiva europea. Poetica e caratteri critici dell’Umorismo. Dicotomia tra vita e forma, il vitalismo. Pirandello e il multiforme uso della prosa: novelliere, romanziere e drammaturgo. Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila; Novelle per un anno; Maschere nude Il teatro dialettale e la dissacrazione del teatro borghese. Metateatro e “teatro dei miti”. La fortuna critica: Russo, Croce, Gramsci, Salinari, De Castris, Baratto, Sciascia e Borsellino. Lettura, analisi tematica e commento dei seguenti scritti: da L’Umorismo: “L’umorista un critico fantastico” da Il fu Mattia Pascal: “Storie di vermucci, ormai, le nostre”, “Adriano Meis”, “Lo strappo nel cielo di carta”, “Il Fu Mattia Pascal” da Uno, nessuno e centomila: “La vita non conclude” da Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”, La carriola”, “Di sera, un geranio”, “Colloquio con i personaggi (II)” da Maschere nude da Sei personaggi in cerca d’autore: “Si nasce alla vita in tante forme: anche personaggi” da Enrico IV: “Preferii restar pazzo” (ore 15) 1. 7. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: EUGENIO MONTALE Vivere al cinque per cento: vita e opera. Originalità e tradizione: il “correlativo oggettivo”, la poesia come conoscenza in negativo, come “testimonianza”, la figura femminile. Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro, Satura Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche: da Ossi di seppia “I limoni” da Ossi di seppia “Non chiederci la parola” da Ossi di seppia “Meriggiare pallido e assorto ” da Ossi di seppia “Spesso il male di vivere ” da Ossi di seppia “Forse un mattino andando” da Le Occasioni “La casa dei doganieri” da Le Occasioni “Non recidere, forbice, quel volto” da La bufera e altro “Piccolo testamento” da Satura “ Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” da Satura “ Avevamo studiato per l’aldilà” da Diario del ’71 e del ’72 “Sulla spiaggia” da Farfalla di Dinard “Farfalla di Dinard”, “Sosta a Edimburgo” da Confessioni di scrittori “Una totale disarmonia con la realtà” (Interviste con sé stessi), 1951 Da Sulla poesia, 1976, “E’ ancora possibile la poesia?” (ore 10?) 1.8. ERRATA CORRIGE: esercizi di analisi e produzione · PRODUZIONE- Come strutturare un testo argomentativi. SAGGIO BREVE e ARTICOLO di OPINIONE: lettura della documentazione, scelta della tesi e delle argomentazioni, 12 sintassi dell’articolo, scrittura, revisione attribuzione del titolo e della destinazione editoriale. · RICONOSCIMENTO- riconoscimento delle argomentazioni a partire dalla lettura di testi giornalistici (letture da Scusi, lei si sente italiano? a cura di Battaglia-Di Paolo; da La manomissione delle parole di G. Carofiglio; da Io cammino in fila indiana di A. Celestini; da Solo andata di E. De Luca; da Buio “Muri di notte” di D. Maraini; ricerca sulla Legislazione scolastica nell’Italia monarchica e repubblicana in omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia) (ore 16) 1.9. LEGGO UN CLASSICO: esercizio di lettura critica e analisi Ogni studente ha presentato alla classe l’analisi critica di due opere del Novecento, lette integralmente. I testi vengono di seguito elencati: Il Trionfo della morte (D’Annunzio), Il Fu Mattia Pascal (Pirandello), Una donna (Aleramo), La coscienza di Zeno (Svevo), Cristo si è fermato a Eboli (C. Levi), Se questo è un uomo (P. Levi), Il sergente sulla neve (M. Rigoni Stern), Diario di un millennio che fugge (Lodoli), La lunga vita di Marianna Ucria (Maraini), Perfezioni provvisorie (Carofiglio) (ore 15) EPITAFFI A CONFRONTO Letture dai testi di E. BARONCELLI Mosche d’inverno e Libro di candele Sellerio editore da Mosche d’inverno “Luigi Pirandello”, “Gabriele D’Annunzio” “Eugenio Montale”, “Primo Levi” da Libro di candele “Irma Brandeis, la donna che amò Eugenio Montale”, “Eugenio Montale, l’uomo che amava le donne ebree”, “Luigi Pirandello, l’uomo che amava i fantasmi”, “Ettore Schmitz, detto Italo Svevo” 2. METODI E TECNICHE DIDATTICHE Sono stati utilizzati i seguenti metodi e tecniche didattiche: · metodo trasmissivo, secondo le tecniche della lezione frontale, della lezione dialogica e dell’analisi testuale · studio guidato, nella forma dell’esercitazione con l’utilizzo di schede per la comprensione del testo letterario e di critica letteraria 3. MATERIALI DIDATTICI · · · · L. SERGIACOMO- C. CEA- G. RUOZZI- M. GIORDANO- A. TERRIBILE, I volti della letteratura, Paravia (tomi 5 e 6), 2006 Schede critiche da altri manuali di letteratura italiana Risorse informatiche Monografie e opere integrali 4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifica scritta · Tipologie delle prove di maturità · domande a risposta aperta, con l’indicazione del numero massimo di righe da utilizzare per la risposta, sugli argomenti di letteratura affrontati in classe 13 Per la valutazione delle prove scritte e orali si fa riferimento alle griglie di valutazione approvate dal Collegio Docenti e raccolte nel POF. Sono state impiegate 30 ore per le interrogazioni e 14 ore per le verifiche scritte. LATINO Prof.ssa Lanza Saragenne OBIETTIVI In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti risultati: CONOSCENZE Sono state privilegiate le conoscenze fondamentali specifiche, i generi e la loro relazione con la cultura greca per ampia sintesi; tre autori (Seneca, Petronio e Tacito), in particolare, hanno permesso una profonda riflessione sulla relazione/tensione esistente tra potere e letterati nella Roma imperiale del primo secolo dopo Cristo. COMPETENZE/CAPACITÀ Gli alunni, in relazione all’impegno profuso, alla capacità di esporre argomentando e di individuare gli aspetti principali dei vari fenomeni letterari, anche in relazione al contesto storico-culturale, sono in grado, in modo diversificato, di: · interpretare correttamente i testi dei classici esaminati in classe, individuandone la tematica · riconoscere nei vari generi letterari elementi di continuità e di alterità con le contemporanee forme letterarie · di individuare gli apporti di pensiero alla formazione della cultura italiana ed europea Sulla base degli obiettivi prefissati tre sono i livelli di preparazione: un piccolo gruppo conosce in maniera approfondita gli argomenti trattati, li possiede anche in maniera critica ed ha acquisito un linguaggio specifico; un secondo gruppo conosce gli argomenti di letteratura e li sa esporre con un linguaggio non sempre specifico e spesso ripetitivo. Un terzo gruppo, invece, altalenante nell’impegno domestico e scolastico, con scarse capacità critiche, ottiene risultati appena sufficienti. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1. 1 MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: LUCIO ANNEO SENECA L’evoluzione del principato sotto la dinastia giulio-claudia. Vita di Seneca. La vita del saggio e l’impegno pubblico; contrasti con il princeps (Caligola, Claudio, Nerone); la riflessione sulle passioni: Dialogorum libri. Eclettismo di Seneca e le fonti della filosofia di Seneca. Le tragedie. Epistulae morales ad Lucilium: fine dello stoicismo è il raggiungimento della virtus; contro la iactura temporis. Lettura, analisi e commento delle seguenti opere: De Providentia, “La severità costruttiva di un dio-padre” (1, 5-6) De Providentia, “Nelle avversità l’uomo può mettersi alla prova” (4, 1-6) De Ira, “La forza dell’ira è incontrollabile” (I, 8, 1-5) De Ira, “L’ira offusca la capacità di giudizio” (I, 18, 1-2) Consolatio ad Helviam matrem, “Mobilità e migrazioni” (7, 1-6) Epistulae ad Lucilium, I, (1-3) : Vindica te tibi (traduzione) Epistulae ad Lucilium, VII, (1-5) : “Spettacoli gladiatori” Epistulae ad Lucilium, XLVII : “Sono servi” Naturales Quaestiones, “Il progresso come regresso: lo specchio”; “La decadenza degli interessi filosofici” (ore 22) 1.2. MODULO TEMATICO “IN GIRUM IMUS” l’avventura come formazione: SATYRICON il realismo di Petronio tra comicità e amarezza 14 Dal Satyricon di Petronio: aspetti del testo e ipotesi sull’autore La vicenda e i personaggi. La vexata quaestio del genere e dei modelli: fabula milesia, satira, mimo e parodia del Simposio e Odissea Il mondo del Satyricon: il realismo petroniano Lettura in traduzione e analisi narratologica Satyricon, 34, 4-10 : “La larva meccanica di Trimalchione” Satyricon, 61, 6-62: “Una storia di Licantropia” Satyricon, 85, 4-6; 86; 87: “L’efebo di Pergamo” Satyricon, 111-112: “La matrona di Efeso” (confronto con quella narrata da Fedro) Satyricon, 132,9 – 133,3 : “La vendetta di Priapo” (ore 7) 1.3. MODULO TEMATICO “IN GIRUM IMUS” l’avventura come formazione: METAMORFOSEON letteratura d’evasione e simbolismo Romanzo antico e romanzo moderno. La vita di Apuleio, la formazione filosofica. Le opere: De magia o Apologia. Fonti: Luciano Samosata o Lucius da Patra? Metamorphoseon libri XI: trama del romanzo in tre sezioni narrative; fonti e modelli; cenni sul culto di Iside; il libro XI come chiave del significato mistico-religioso del romanzo; analogie tra la vicenda di Psiche e quella di Lucio; caratteristiche e intenti dell’opera; lingua e stile. Lettura, analisi, traduzione e commento De Magia, (25-27) Cos’è la magia Metamorfosèon, I, 1: “Prologo” Metamorfosèon, II, 28-30 : “Una mutilazione magica” Metamorfosèon, III, 24-25 : “La metamorfosi in asino” Metamorfosèon, IV,28-30, 3 : “Psiche” Metamorfosèon, V, 21, 5-23 : “Lo sposo misterioso” Metamorfosèon, XI, “Epifania di Iside” “La seconda metamorfosi” “Il riconoscimento del sacerdote” (ore 6) 1. 4. MODULO “INCONTRO CON L’OPERA”: Naturalis Historia di PLINIO il VECCHIO L’età dei Flavi. Lettura del testo di Plinio il Giovane sulla morte di Plinio il Vecchio. da Naturalis Historia Liber III, 121 (fossa Clodia) da Naturalis Historia Liber XVI, 27, 35(Proemio al libro XVI) (ore 6) 1. 5. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: PUBLIO CORNELIO TACITO Dal principato ereditario a quello adottivo. La vita e la carriera politica di Tacito. Potere imperiale e modelli di virtù: De vita Iulii Agricola. Una monografia etnografica: Germania. Dopo la libertas l’Impero: le Historiae e gli Annales. Concezione e prassi storiografica di Tacito. Potentiae cupiditas: riflessioni sull’imperialismo romano. Lettura e/o traduzione, analisi e commento dei seguenti passi De Agricola, 30-32: “Il discorso di Calgaco” De Agricola, 46, 1-4 : “Placide quiescas” (traduzione) Germania, 2, 1-3 : “Una terra senza forma” Germania, 4, 1 : “La “sincerità” genetica dei Germani” Germania, 9-10 : “Divinità, auspici e divinazione” Historiae, I, 1 : “La preoccupazione per i posteri” Historiae, V, 2-5 : “L’excursus etnografico sulla Giudea” Annales, I, 1: “Proemio, la distanza dello storico” Annales, I, 2-4. 1 : “Il passaggio al principato” 15 Annales, XIV, 63-64 : “La morte di Agrippina” Annales, XIV, 14-17 : “L’uccisione di Ottavia” Annales, XV, 38-42 : “L’incendio di Roma” (ore 17) 1. 6. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: AURELIO AGOSTINO Vita di Agostino. Dall’Africa all’Italia. Il Manicheismo, pelagianesimo e le eresie del terzo, quarto secolo. Confessiones: analisi, novità e struttura dell’opera. Un modello per Medioevo e Umanesimo. Confessiones, II, 4, 9; 6, 12 “Il furto delle pere” Confessiones, III, 1, 1 “Voglia di amare” Confessiones, VIII, 12, 28-29 “La scena del giardino” Confessiones, IX, 10, 23-26 “L’estasi di Ostia” Confessiones, IX, 11, 27-28 “La morte di Monica” Confessiones, XI, 15-16 “Dio e il tempo” (ore 10?) EPITAFFI A CONFRONTO Letture dai testi di E. BARONCELLI Mosche d’inverno e Libro di candele Sellerio editore da Mosche d’inverno “Claudio Nerone Tiberio”, “Agrippina Minore” “Tito Flavio Vespasiano”, “Ipazia”, “Agostino”. da Libro di candele “Ottavia Claudia, la donna che non visse nemmeno una vita”, “Lucio Anneo Seneca, filosofo scampato all’oblio”, “Nerone, il dio che credeva agli oracoli”, “Gaio Petronio, teatrante”. 2. METODI E TECNICHE DIDATTICHE Sono stati utilizzati i seguenti metodi e tecniche didattiche: · metodo trasmissivo, secondo le tecniche della lezione frontale, della lezione dialogica e dell’analisi testuale · studio guidato, nella forma dell’esercitazione con l’utilizzo di schede per la comprensione del testo letterario e di critica letteraria Nell’affrontare lo studio della letteratura e la lettura dei classici, mi sono preoccupata non solo di fornire le coordinate per un necessario inquadramento storico-culturale degli autori presi in esame, ma anche di individuare, con le ovvie differenze di epoche, di mentalità, di posizioni culturali e filosofiche, gli elementi che possono renderci vicino un mondo tanto distante nel tempo. Le prove di verifica scritta, in linea con le scelte operate in dipartimento di Lettere per le classi quinte del percorso Brocca, si sono concentrate sull’analisi dei testi studiati, utilizzati spesso come strumenti di lettura e rielaborazione. 3. MATERIALI DIDATTICI · · · · M. BETTINI, Nemora, La Nuova Italia (tomo II) Schede critiche da altri manuali di letteratura latina Risorse informatiche Visione del film Agorà di A. Amenàbar 4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifica scritta 16 Le prove di verifica scritta, in linea con le scelte operate in dipartimento di Lettere per le classi quinte del percorso Brocca, si sono concentrate sull’analisi dei testi studiati utilizzati spesso come strumenti di lettura e rielaborazione. Verifica orale La verifica orale ha accertato la conoscenza dei fenomeni letterari e della loro continuità/alterità rispetto a quella italiana. Per la valutazione delle prove scritte e orali si fa riferimento alle griglie di valutazione approvate dal Collegio Docenti e raccolte nel POF. Per le verifiche orali e scritte sono state utilizzate 24 ore. 17 STORIA E FILOSOFIA prof.ssa Irene Dante Programmazione Durante l'anno scolastico, la programmazione è stata seguita con linearità e senza significative interruzioni didattiche, che hanno permesso lo svolgimento di un lavoro continuativo e garantito l'acquisizione degli obiettivi didattici, metodologici e conoscitivi auspicati per la disciplina storica si è fatto uso di laboratori di ricerca, in cui gli allievi si sono cimentati in attività di elaborazione di proprie tesi da argomentare adeguatamente, con l'approfondimento talvolta anche trasversale, dei contenuti storico filosofici; in generale l'attività è stata svolta con entusiasmo e partecipazione. Presentazione della classe Gli studenti hanno manifestato costante attenzione durante le lezioni. Alcuni hanno dimostrato curiosità per gli argomenti proposti, apprezzamento per le metodologie didattiche e capacità di rielaborazione critica delle informazioni. Profitto globale Il profitto è stato più che soddisfacente per buona parte della classe. Alcuni allievi hanno conseguito una competenza ed una padronanza disciplinare solida e approfondita, con risultati eccellenti. Programma svolto di storia L’Italia dopo l’unificazione: situazione economica generale, la politica di Cavour; Il “separatismo” nei rapporti tra Stato e Chiesa; Destra storica al governo (Consorteria e permanente) origini della questione meridionale e tentativi risolutivi, Questione romana, Il Sillabo , la Legge delle Guarentigie. La seconda rivoluzione industriale, l’imperialismo e le sue implicazioni: sviluppo del Capitalismo imperialista o protezionista (differenze con il capitalismo liberista e con il colonialismo del XVI secolo) Penetrazione britannica in India, Africa, Cina. Il progetto di Cecil Rhodes, Inghilterra in età vittoriana, politiche di Gladstone e Disraeli, il caso Irlandese. Penetrazione francese in Africa e Asia, la crisi di Fashoda e la Cordiale intesa del 1904 Imperialismo tedesco: Pangermanesimo e Weltpolitik Imperialismo americano, diplomazia del dollaro, I conferenza Panamericana, guerra ispano americana a Cuba organizzazione movimento operaio, il pensiero di Proudhon, lassalle, Bernstein e Bakunin, prime organizzazioni politiche I, II, III Internazionale La Germania di Bismark: politica interna (lotta contro i partiti socialdemocratico e cattolico, la Kulturkampf) politica delle alleanze strategiche (duplice e triplice alleanza, patto dei tre imperatori) Congresso di Berlino (1878) e sue implicazioni l’età dei Nazionalismi: la caduta di Bismark e il nuovo corso tedesco con Guglielmo II, il processo di democratizzazione in Francia e il caso Dreyfus, Inghilterra liberale. L’età giolittiana Verso il primo conflitto mondiale: I e II crisi marocchina, I e II guerra balcanica, Rivoluzione in Russia del 1905 la Prima guerra mondiale: cause e rivalità tra blocchi contrapposti; interventisti e neutralisti, operazioni di guerra tra il ‘14 e il ’17. Il crolllo della Russia, l’entrata degli USA, i 14 punti di Wilson. Conferenza di pace di Parigi. 18 la Rivoluzione russa. I e II governo provvisorio. Pace di Brest Litovsk, Guerra civile e Comunismo di guerra, Nuova Politica economica, Piani quinquennali. Stalinismo, caratteri di un epoca dittatoriale. Gli anni tra le due guerre: crisi delle istituzioni liberali, Rivoluzione demografica, meccanismi di sovrapproduzione, processi di inflazione e politica deflazionista, crollo della borsa di Wall Street, politica del New Deal Avvento del fascismo: elezioni del 19 e avanzata del fronte cattolico (partito popolare di Sturzo), e socialista (ala massimalista di Gramsci), Fasci di combattimento,fascismo agrario e urbano, il programma del fascismo, crisi dei governi Nitti e Golitti, questione di Fiume, marcia su Roma, delitto Matteotti. Strutture e istituzioni fasciste (gran Consiglio del Fascismo, Opera Nazionale balilla, Ordinamenti cooperativi, Patti lateranensi. Entro la fine delle attività didattiche è auspicabile l’analisi generale dei seguenti argomenti: avvento del Nazismo L’Europa in prossimità della seconda guerra (conflitto italo etiopico, guerra civile spagnola, politica dell’Anschluss, guerra di conquista parallela di Mussolini in Albania) Seconda Guerra Mondiale (cenni). Letture di approfondimento “La politica italiana in Africa” F. Crispi, “Lo scontro sociale” Giolitti, p. 20/21 percorsi storiografici “torniamo allo statuto” Sidney Sonnino, documenti p. 122 Testo adottato: Traniello-Panarelli-Prandi, Storia di Mille anni vol 3 SEI Editore Programma svolto di Filosofia 1- Idealismo tedesco Romanticismo tedesco, caratteri generali; Fichte: la vita dello spirito, i principi della dottrina della scienza, l’etica, la missione del dotto, il valore della storia e della filosofia, Hegel: vita, le tesi dell’idealismo hegeliano, L'enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio: Sezioni. Figure della fenomenologia dello spirito: coscienza autocoscienza, Ragione, scetticismo stoicismo coscienza infelice, Servo Padrone 2- Destra e sinistra hegeliana e marxismo Dx e sx hegeliana; la posizione di Feuerbach rispetto ad Hegel e Marx. Marx: Concetto di alienazione, il valore storico del fenomeno capitalistico, sua lettura in chiave dialettica, il valore d’uso e di scambio della merce, il processo di accumulazione capitalistico e la caduta tendenziale del saggio di profitto 3- La critica della razionalità Nietzsche: il progetto di smascheramento delle ideologie positivista e marxista, le opere del I II e III periodo; concetto di apollineo e dionisiaco, il metodo genealogico, la morte di Dio e il Superuomo, la morale del risentimento, la volontà di potenza; Freud: La scoperta dell’inconscio, metodo ipnotico prima e dopo l’incontro con Charcot, metodo delle associazioni libere, modello neurofisiologico dell’apparato psichico, processo primario e secondario, utilizzazione terapeutica del Trasnfert, I e II topica psicologica, teoria della sessualità infantile Schopenhauer: il mondo come volontà e rappresentazione, le tre vie di liberazione dal dolore 19 Percorsi 1) Esistenzialismo ed ermeneutica: Kierkegaard, Gadamer 2) spiritualismo francese: Bergson entro la fine delle attvità didattiche si auspica losvolgimento dei seguenti argomenti: La crisi delle scienze: Popper, Lakatos e Feierhabend; letture di approfondimento (fotocopie): Hegel “lo stato Etico” Marx: “critica al Marxismo” Nietzsche:”la visione e l'enigma” Freud: “Il caso di Anna O.” Testo adottato : De Bartolomeo Magni Voci della filosofia Vol 3 Ed Atlas 20 INGLESE prof. Nicoletta Gallimberti PREMESSA Nel corso degli studi la classe ha globalmente dimostrato interesse per la disciplina e un buon impegno nello studio, anche se a volte i contenuti non sono stati personalmente rielaborati e approfonditi da tutti gli studenti. Generalmente il metodo di lavoro è stato regolare. Solo pochi allievi presentano incertezze nell'espressione orale e scritta, dovuti a scarsa propensione per la disciplina, un metodo di studio a volte disordinato, a lacune non del tutto colmate nel corso degli studi o a un impegno non sempre adeguato. La maggior parte degli alunni ha comunque acquisito discreta padronanza dei contenuti studiati e sa esprimersi utilizzando la lingua scritta e orale in modo sufficiente, in qualche caso anche buono o ottimo. In relazione alla programmazione curricolare i seguenti obiettivi sono stati conseguiti a livelli piuttosto differenziati. CONOSCENZE Revisione delle conoscenze grammaticali, sintattiche, lessicali, morfologiche e fonologiche della lingua inglese Linee generali di evoluzione del sistema letterario inglese dall’800 alla prima metà del '900 Lettura e analisi di alcuni testi rappresentativi dei periodi storico-culturali affrontati, con riferimenti all'opera complessiva degli autori e alla loro biografia COMPETENZE/CAPACITA'/ABILITA' Nel corso dell'anno abbiamo lavorato prevalentemente sulle abilità di comprensione e apprezzamento del testo letterario e di produzione orale e scritta di testi di argomento letterario. Il lavoro in classe e a casa ha avuto inoltre lo scopo di migliorare la precisione morfo-sintattica del testo scritto e orale, con risultati diversi nei singoli alunni. Ai livelli più alti di apprendimento gli studenti sono in grado di: 4567- analizzare, comprendere e interpretare testi letterari anche con riferimento ai loro autori parlare dei temi affrontati con discreta scioltezza espositiva e correttezza grammaticale produrre testi scritti di commento a testi letterari o in risposta a quesiti sui testi studiati comprendere la trattazione orale di argomenti letterari Il primo modulo del programma si è svolto attraverso la lettura autonoma e l'analisi del testo integrale delle opere da parte degli studenti divisi in gruppi, che ne hanno poi riferito alla classe anche con il supporto di presentazioni powerpoint focalizzate sull'autore, la trama, i personaggi, l'ambientazione, la tecnica narrativa, i temi di ciascun romanzo. 21 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Module 1 Eighteenth-century Novels and Novelists 17 ore Charles Dickens, A Christmas Carol Oliver Twist Charlotte Brontë, Jane Eyre Robert L. Stevenson, The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde Oscar Wilde, The Picture of Dorian Gray Joseph Conrad, Heart of Darkness Module 2 Modernist Literature Ore 12 + 10 + 8 = 30 T. S. Eliot, The Love Song of J. Alfred Prufrock The Waste Land Journey of the Magi J. Joyce, from Dubliners, “Eveline” from “The Dead”, 'I think he died for me' from Ulysses, "Molly's Monologue" V.Woolf, from Mrs Dalloway, “Mrs Dalloway said she would buy the flowers herself” “Clarissa and Septimus” “The party” A Room of One’s Own Module 3 3 ore Lise Meitner, Disintegration of Uranium by Neutrons. A New Type of Nuclear Reaction, Nature,143, 239-240, (Feb. 11, 1939) Module 4 6 ore A Twentieth-century Anti-Utopia George Orwell, from Nineteen Eighty-Four, “It was a bright cold day in April …” TOTALE: 56 ore Ore di lezione effettivamente svolte nella classe: 91 Ore dedicate alle verifiche scritte e orali: 18 Ore dedicate al ripasso, al recupero, ad attività di consolidamento linguistico: 17 METODOLOGIE Nel corso del biennio l'approccio comunicativo è stato il filo conduttore delle varie strategie didattiche, arricchito ed integrato, ove necessario, da spunti tratti da altri metodi ritenuti funzionali al raggiungimento degli obiettivi programmati. Nel triennio il testo letterario è stato la base di 22 partenza per una discussione più ampia su stili, temi, tecniche narrative dei singoli autori. Nell’ultimo anno, il primo modulo del programma riguardante lo studio di romanzi dell’800 si è svolto attraverso la lettura e l’approfondimento autonomo di uno dei romanzi in programma da parte degli studenti, i quali ne hanno poi riferito alla classe a volte anche con il supporto di presentazioni powerpoint. Il lavoro in classe si è basato sui seguenti elementi: 3) potenziamento della comprensione del testo scritto attraverso attività gradualmente sempre meno strutturate 4) allenamento all'analisi del testo e al riconoscimento dei suoi caratteri stilistici e tematici 5) uso della lingua parlata intensificato gradualmente sia per quantità che per complessità 6) osservazione delle strutture morfo-sintattiche e degli aspetti lessicali della lingua inglese 7) ampliamento della capacità di comprensione ed espressione, con particolare attenzione alla microlingua letteraria Lo studio della letteratura è stato affrontato dando preminenza all'analisi del testo, con l'obiettivo di fornire chiavi di lettura e strumenti di comprensione atti a rendere gli studenti più autonomi nella comprensione e analisi delle opere letterarie. Questo non è stato sempre facile, e non è avvenuto in maniera omogenea per tutti gli studenti, ma a volte ha offerto interessanti spunti di riflessione e spero abbia favorito l'apprezzamento personale dei testi letti. STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI Il testo in adozione è Spiazzi, Tavella, Lit & Lab. From the Romantics to the Victorian Age e The Twentieth Century and Forward, Zanichelli. Ho integrato il testo con appunti e materiali vari da altre fonti, anche sotto forma di lucidi e presentazioni powerpoint. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Prove scritte (due nel primo periodo, tre nel secondo) - Test grammaticali - Quesiti a trattazione sintetica e a risposta singola su argomenti letterari Prove Orali (due nel primo periodo, due nel secondo) - Presentazione orale di un romanzo dell’800 - Interrogazione orale su argomenti letterari CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda i criteri di valutazione ho fatto riferimento alla Griglia di valutazione approvata dal Dipartimento di Lingue Straniere. Gli elementi che hanno contribuito alla determinazione del voto finale complessivo sono stati l'interesse e l'impegno dimostrati, la partecipazione attiva al lavoro scolastico, le valutazioni ottenute nelle verifiche formali svolte nel corso dell'anno scolastico. 23 MATEMATICA Prof. ssa Monica Sambo Nella classe vi sono delle differenze sostanziali sul piano linguistico e nel possesso di contenuti ed abilità; la classe risulta, nel complesso, eterogenea con ottimi risultati per alcuni studenti ed appena sufficienti per altri. In particolare in un piccolo gruppo di studenti permangono delle difficoltà e la loro preparazione risulta incerta. L'insegnamento della Matematica del quinto anno di corso ha avuto lo scopo di avviare la conoscenza del calcolo differenziale e integrale per funzioni reali di variabile reale ed applicarla alla geometria. Dato il carattere sperimentale del corso l'Informatica ha svolto all'interno della programmazione un ruolo di completamento dell’Analisi Numerica. FINALITA' L'insegnamento della Matematica e dell'Informatica hanno promosso nello studente; · l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; · la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico, naturali, formali ed artificiali); · l'abitudine alla precisione nel linguaggio; · la capacità di utilizzare procedimenti induttivi; · la capacità di utilizzare metodi, modelli e strumenti matematici in situazioni diverse; · la capacità di ragionare in modo induttivo e deduttivo e di riesaminare criticamente le conoscenze; · la capacità di ragionare coerentemente; COMPETENZE La maggior parte degli studenti hanno acquisito, sotto l'aspetto concettuale, i contenuti previsti dal programma ministeriale di matematica, ed inoltre ritengo che mediamente siano in grado di: · operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazioni di formule; · affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione; · costruire procedure di risoluzione di un problema; · risolvere problemi geometrici nel piano; · applicare correttamente le regole della logica matematica; · riconoscere il contributo dato dalla matematica nello sviluppo delle scienze sperimentali; Funzioni e limiti Conoscenze · I grafici delle funzioni elementari · Le proprietà di una funzione: pari, dispari, crescente e decrescente · Il limite destro e sinistro di una funzione · Il limite finito o infinito di una funzione e la sua interpretazione · Enunciati dei teoremi fondamentali sui limiti: esistenza ed unicità del limite, permanenza del segno, confronto · I limiti notevoli (senza dimostrazione) · La continuità di una funzione in un punto ed in un intervallo 24 · I punti di discontinuità di una funzione, prima seconda e terza specie Competenze · Studiare le proprietà di una funzione · Trovare il dominio di una funzione, le intersezioni con gli assi, il segno della funzione · Verificare il limite di una funzione · Studiare la continuità di una funzione · Calcolare i limiti di una funzione · Trovare gli asintoti di una funzione (40 ore) Derivate e studi di funzione Conoscenze · La definizione di derivata di una funzione in un punto e sua interpretazione geometrica · La funzione derivata e le derivate successive · La continuità e la derivabilità · Le derivate delle funzioni potenza, logaritmo, esponenziale e delle funzioni goniometriche · I teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange e applicazione della regola di De L’Hôpital · I punti stazionari: massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale · I punti di non derivabilità: flessi a tangente verticale, cuspidi e punti angolosi · I massimi e i minimi relativi ed assoluti · La concavità ed i punti di flesso Competenze · Utilizzare la derivata di una funzione · Utilizzare i teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange e la regola di De L’ Hôpital · Studiare singole caratteristiche di una funzione: massimi, minimi, concavità, flessi ed asintoti · Eseguire lo studio completo di una funzione e rappresentarla graficamente · Risolvere problemi con gli strumenti dell’analisi · Risolvere problemi di massimo e minimo di geometria piana, analitica e geometria solida (45 ore) Integrali Conoscenze · La primitiva di una funzione · L’integrale indefinito e le sue proprietà · L’integrale definito e le sue proprietà · Il teorema della media · Il teorema fondamentale del calcolo integrale · Gli integrali impropri Competenze · Calcolare l’integrale indefinito di una funzione · Utilizzare i diversi metodi di integrazione: per sostituzione, per parti ed integrazione delle funzioni razionali fratte, integrali per sostituzione con le formule parametriche, integrali di particolari funzioni irrazionali · Calcolare gli integrali definiti · Calcolare aree di figure piane, superficie volumi di solidi di rotazione, lunghezze di archi e risolvere problemi con l’utilizzo degli integrali · Integrali impropri · Applicazioni degli integrali alla fisica (20 ore) Calcolo combinatorio e Probabilità 25 Conoscenze · Le disposizioni semplici e con ripetizione · Le permutazioni semplici · Le combinazioni semplici e con ripetizione · I coefficienti binomiali · La probabilità di un evento · Teorema di Bayes Competenze · Verificare identità e risolvere equazioni utilizzando il calcolo combinatorio · Risolvere problemi con gli strumenti del calcolo combinatorio · Calcolare la probabilità degli eventi (15 ore) Analisi Numerica Conoscenze · La separazione delle radici di un’equazione · I metodi numerici di risoluzione delle equazioni: il metodo di bisezione, delle secanti, delle tangenti di Newton · I metodi numerici di integrazione delle funzioni: il metodo dei rettangoli e dei trapezi Competenze · Risolvere un’equazione utilizzando i metodi numerici · Utilizzare i metodi numerici per l’integrazione di una funzione (6 ore) Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti: trasformazioni geometriche, sistemi lineari. (8 ore) Svolgimento degli esercizi e problemi proposti durante gli esami di Stato degli anni precedenti (20 ore) METODOLOGIE La programmazione è stata sviluppata, pragmaticamente e realisticamente, secondo l'orientamento generale di porre gli studenti in grado di affrontare la seconda prova scritta dell’esame di stato. Da questo punto di vista si è lavorato molto sulla soluzione e sulla discussione di esercizi affrontando, durante le lezioni numerose situazioni problematiche. Il lavoro svolto ha dato i suoi frutti anche se il programma non è stato pienamente realizzato. Una significativa parte della classe appare in grado di risolvere, in modo soddisfacente, diversi temi e quesiti assegnati negli anni precedenti. Gli obiettivi strutturati all'interno della programmazione per la maggior parte dei settori di contenuto possono considerarsi sostanzialmente raggiunti. MATERIALI DIDATTICI Il testo adottato nella classe si intitola: MANUALE BLU DI MATEMATICA Massimo Bergamini, Anna Trifone, Graziella Barozzi. Alcune parti del programma sono state integrate da appunti fotocopiati, redatti dalla scrivente e da materiale recuperato in Internet. 26 STRUMENTI DI VERIFICA E METODI DI VALUTAZIONE Per la verifica delle abilità acquisite sono stati utilizzati i seguenti strumenti: · Contributi forniti durante le lezioni dialogate. · Problemi applicativi. · Contributi forniti in laboratorio d’Informatica. Gli esercizi sono stati considerati positivi se svolti in modo corretto e con l'utilizzo di un linguaggio appropriato; si è tenuto conto, in particolare delle soluzioni insolite ed ingegnose. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto anche delle seguenti: continuità o discontinuità nello studio, miglioramenti o peggioramenti nel profitto, interventi costruttivi, contributi personali. Nella valutazione, qualsiasi sia il tipo di prova, sono state utilizzate griglie valutative che hanno permesso di ottenere, alla fine del corso, un profilo dettagliato per ogni studente. Nella valutazione formativa si è fatto sempre riferimento a quanto è stato deliberato nel Consiglio di Classe e nel Collegio dei Docenti. Durante le prove scritte di Matematica gli studenti potevano utilizzare la calcolatrice scientifica ed il dizionario di italiano. Durante le prove, nella cattedra dell’insegnante è sempre stato disponibile un formulario di matematica per la consultazione di relazioni inusuali. FISICA Prof. ssa Monica Sambo La classe presenta nel complesso delle incertezze sul piano linguistico e nel possesso di contenuti ed abilità; vi è un gruppo che presenta capacità di astrazione in fase di risoluzione dei problemi, buone capacità nell’utilizzo del linguaggio disciplinare. Un gruppo, per fortuna esiguo, presenta delle incertezze nella preparazione e tende alla superficialità dei contenuti. FINALITA' L'insegnamento della Fisica promuove nello studente: · l’acquisizione di una mentalità flessibile, fondata su solide basi concettuali; · la formazione di capacità analitiche e sintetiche per una comprensione critica del presente; · la consapevolezza che la possibilità d’indagare l’universo è legato al progresso tecnologico ed alle più moderne conoscenze; · la comprensione dell’universalità delle leggi fisiche microscopiche e macroscopiche; · la comprensione dell’evoluzione storica e filosofica dei modelli di interpretazione della realtà evidenziandone l’importanza, i limiti ed il progressivo affinamento; In particolare l'insegnamento della Fisica è stato finalizzato nel rendere lo studente in grado di: · comprendere i processi che caratterizzano l’indagine scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica ed attività sperimentale; · acquisire un insieme organico di metodi e contenuti, finalizzati ad una corretta interpretazione della natura; · utilizzare correttamente il linguaggio scientifico; · analizzare e schematizzare situazioni reali ed affrontare problemi concreti; · approfondire ed organizzare il lavoro personale; · cogliere ed apprezzare l’utilità del confronto delle idee nelle attività di gruppo; · riconoscere le potenzialità ed i limiti dello sviluppo delle conoscenze scientifiche; · cogliere l’importanza del linguaggio matematico come strumento descrittivo della realtà; · distinguere nell’esame di una problematica gli aspetti scientifici dai presupposti ideologici, filosofici, sociali ed economici; 27 COMPETENZE Gli studenti possiedono, sotto l'aspetto concettuale, i contenuti previsti dal programma ministeriale di Fisica, ed inoltre ritengo che mediamente siano in grado di: · inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti ed invarianti; · affrontare con adeguata flessibilità situazioni impreviste di natura scientifica; · applicare in contesti diversi le nozioni acquisite; · collegare le conoscenze acquisite con la realtà; · riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; · conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici ed interpretarne il significato fisico; · distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; · definire concetti in modo operativo; · formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni osservati, dedurre conseguenze e proporre verifiche; · scegliere la schematizzazione idonea per la soluzione di un problema reale; · analizzare i fenomeni individuando le variabili che lo caratterizzano; · stimare sempre gli ordini di grandezza; · eseguire approssimazioni compatibili con l’accuratezza richiesta; · valutare l’attendibilità dei risultati ottenuti per via sperimentale; · esaminare i dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altri documenti; · utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; · relazionare le procedure utilizzate nelle indagini; · utilizzare il computer per la gestione delle informazioni e per la simulazione di eventi non realizzabili in laboratorio. CONTENUTI DISCIPLINARI ELETTROMAGNETISMO 1. Carica elettrica e legge di Coulomb: corpi elettrizzati ed interazioni, induzione elettrostatica, interpretazione microscopica dei fenomeni di elettrizzazione (strofinio, contatto, induzione), conservazione della carica elettrica, legge di Coulomb nel vuoto e nei dielettrici, distribuzione delle cariche sulla superficie dei conduttori. Esercizi. Laboratorio: Elettrostatica, carica e forze, elettricità di contatto, azione tra cariche elettriche, induzione elettrostatica, azione di cariche sopra un corpo neutro, magazzino di cariche, gabbia di Faraday, azioni elettrostatiche reciproche, isolanti e conduttori. (8 ore) 2. Campo elettrico: introduzione del vettore campo elettrico, campo elettrico di una carica puntiforme, rappresentazione del campo mediante le linee di forza, principio si sovrapposizione, campo elettrico di due cariche puntiformi, campo elettrico di una sfera conduttrice carica, flusso del campo elettrico attraverso una superficie orientata, teorema di Gauss, distribuzione delle cariche sulla superficie di un conduttore e teorema di Coulomb, campo elettrico di una lastra caricata in modo uniforme, campo elettrico di un condensatore, lavoro del campo elettrico uniforme, energia potenziale elettrica, circuitazione del campo elettrico, analogia tra campo gravitazionale e campo elettrico, potenziale elettrico, potenziale di un conduttore sferico, superfici equipotenziali, effetto dispersivo delle punte, capacità di un conduttore, capacità di un condensatore, effetto di un dielettrico sulla capacità di un condensatore, sistemi di condensatori in serie ed in parallelo, lavoro di carica di un condensatore, energia del campo elettrico. Esercizi. 28 Laboratorio virtuale: collezione di applet. Laboratorio: esperienze dimostrative. (20 ore) 3. Circuiti elettrici in corrente continua: corrente elettrica nei conduttori metallici, resistenza elettrica e leggi di Ohm, forza elettromotrice, leggi di Ohm e circuiti elettrici, resistenze in serie ed in parallelo, leggi di Kirchhoff, applicazioni delle leggi di Kirchhoff nei circuiti, effetti dovuti al passaggio di corrente, effetto Joule. Esercizi. Laboratorio: Elettricità, circuiti elettrici fondamentali, la legge di Ohm, relazione tra la resistenza elettrica presentata da un filo e la sua lunghezza, la sua sezione ed il materiale che lo compone. (12 ore) 4. Campo magnetico: definizione di campo magnetico, esperimento di Oersted, unità di misura del campo magnetico, regola della mano destra e regola della mano sinistra, legge di Laplace, legge di Lorentz., moto di carica in un campo elettrico uniforme, moto di carica in un campo magnetico perpendicolare alla velocità, moto di carica in un campo magnetico non perpendicolare alla velocità, il selettore di velocità, l’esperimento di Thomson, lo spettrografo di massa. Legge di Biòt e Savart, campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente, nel centro una spira circolare, legge di Ampère e l’interazione tra correnti, teorema della circuitazione di Ampère, calcolo del campo magnetico di un solenoide percorso dalla corrente i. Classificazione delle sostanze in base al magnetismo. Sostanze diamagnetiche, paramagnetiche e ferromagnetiche, ciclo di isteresi. Esercizi. Laboratorio: effetto magnetico della corrente elettrica, conduttore percorso da corrente immerso in campo magnetico, campo magnetico di una bobina. (30 ore) 5. Induzione elettromagnetica e applicazioni: flusso dell’induzione magnetica attraverso una superficie orientata, esperienze di Faraday e loro interpretazione, attraverso il flusso del campo magnetico attraverso una superficie orientata, trascinamento di una spira rettangolare o un conduttore metallico in un campo magnetico uniforme, legge di Faraday e Neumann, legge di Lenz, induttanza in un circuito, autoinduzione elettromagnetica. Laboratorio: Induzione ed elettromagnetismo, induzione elettromagnetica con un magnete lineare ed una bobina. (6 ore) 6. Equazioni di Maxwell ed onde elettromagnetiche: La legge di Faraday – Neumann ed il campo elettrico indotto, circuitazione del campo elettrico indotto, il paradosso del teorema di Ampère, correnti di spostamento, campo magnetico della corrente di spostamento, equazioni di Maxwell, onde elettromagnetiche e spettro elettromagnetico. (2 ore) FISICA MODERNA RELATIVITA’ 1. I presupposti della relatività ristretta: relatività galileana, spazio e tempo in Newton ed in Einstein, il problema dell’etere, l’esperimento di Michelson e Morley ed interpretazione, le trasformazioni di Lorentz i due postulati della relatività ristretta. 2. La concezione di Einstein dello spazio tempo: il significato relativistico di evento e di simultaneità, la dilatazione dei tempi, la contrazione delle lunghezze, paradosso dei gemelli, i mesoni e la loro vita media. (2 ore) FISICA QUANTISTICA 1. La struttura dell’atomo: esperimento di Thomson nascita della fisica moderna, modello di Thomson, modello di Rutherford, quantizzazione dell’atomo, modello di Bohr. 29 2. Il mondo dei quanti: Planck, lo spettro del corpo nero, il continuo ed il discreto quantistico, l’effetto fotoelettrico di Einstein. 3. Meccanica quantistica: Dualità onda corpuscolo, legge di de Broglie, il gatto di Schrödinger, principio d’indeterminazione di Heisenberg, principio di complementarietà. (10 ore) METODOLOGIE La programmazione è stata sviluppata, pragmaticamente e realisticamente, secondo l'orientamento generale di porre gli studenti in grado di affrontare l’esame di stato. Le lezioni sono state finalizzate alla discussione mediante la soluzione di esercizi e situazioni problematiche. Una significativa parte della classe appare in grado di risolvere, in modo soddisfacente, molti dei problemi proposti. Gli obiettivi strutturati all'interno della programmazione per la maggior parte dei settori di contenuto possono considerarsi sostanzialmente raggiunti. STRUMENTI DI LAVORO Il testo adottato nella classe ha come titolo: INVITO ALLA FISICA, Paul A Tipler Gli studenti, per la trattazione delle parti teoriche, hanno utilizzato spesso gli appunti presi durante le lezioni in classe. STRUMENTI: Per il laboratorio di gruppo: moduli SVN LEYBOLD. Alcune parti del programma sono state integrate con approfondimenti tratti da altri libri. STRUMENTI DI VERIFICA E METODI DI VALUTAZIONE Per la verifica delle abilità acquisite sono stati utilizzati i seguenti strumenti: · Contributi forniti durante le lezioni dialogate. · Problemi applicativi. · I problemi sono stati considerati positivi se svolti in modo corretto e con l'utilizzo di un linguaggio appropriato; si è tenuto conto, in particolare delle soluzioni insolite ed ingegnose. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto anche delle seguenti: continuità o discontinuità nello studio, miglioramenti o peggioramenti nel profitto, interventi costruttivi, contributi personali. Nella valutazione, qualsiasi sia il tipo di prova, sono state utilizzate griglie valutative che hanno permesso di ottenere, alla fine del corso, un profilo dettagliato per ogni studente. Nella valutazione formativa si è fatto sempre riferimento a quanto è stato deliberato dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti. 30 CHIMICA Prof.ssa Roberta Predonzan PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Ho seguito la classe dal primo anno. Nel biennio, insegnando scienze della Terra (I anno, tre ore settimanali), laboratorio di chimica/fisica (II anno, tre ore) e biologia (II anno, 3 ore), nel triennio ho mantenuto l’insegnamento della chimica (III anno, due ore; IV anno, tre ore; V anno, due ore) e delle scienze della Terra in quinta. Per ragioni legate alla costituzione delle cattedre di scienze, da quest’anno ho ripreso anche l’insegnamento della biologia in quinta. La fisionomia della classe non è molto cambiata nel corso degli anni; si tratta di alunni vivaci che hanno mantenuto, però, un comportamento sostanzialmente corretto; non tutti hanno partecipato attivamente al dialogo educativo, chi per carattere riservato, chi scarsità di esplicito interesse verso le tematiche proposte. Nel corso dell’anno è andato affacciandosi, in un gruppetto, un atteggiamento di stanchezza e di diminuita capacità di attenzione. Gli alunni sono eterogenei per attitudini, interessi ed impegno personale. In alcuni casi si è registrata una sottovalutazione delle difficoltà di apprendimento delle discipline, soprattutto in coloro i quali hanno mantenuto un atteggiamento di poca attenzione e concentrazione in classe. Il profitto generale si attesta su livelli mediamente buoni, alcuni si presentano con un ottimo grado di competenza; per altri il profitto è meno brillante, con situazioni di preparazione più debole. OBIETTIVI DISCIPLINARI (in termini di conoscenze, competenze e abilità) In relazione alla programmazione curricolare, in sintonia con le finalità e gli obiettivi individuati nella programmazione del Consiglio di Classe, le conoscenze e le abilità dell’intero curricolo di Chimica sono state costruite raggiungendo i sotto elencati obiettivi di apprendimento. Per la Chimica, in termini di obiettivi di apprendimento, gli alunni sono in grado di: 1. comprendere e saper calcolare il calore di reazione di una reazione, 2. utilizzare il concetto di entalpia per valutare l’aspetto termodinamico di una reazione, 3. conoscere il significato di calore standard di reazione e saper applicare la legge di Hess per una reazione termochimica, 4. saper interpretare la spontaneità di una reazione in termini di entalpia ed entropia, 5. saper esprimere la spontaneità di una reazione in termini di energia libera di Gibbs, 6. comprendere e argomentare i motivi termodinamici della spontaneità dei processi elettrochimici; 7. saper riconoscere una reazione redox e saperla bilanciare; 8. saper rappresentare una cella elettrochimica, descriverne il funzionamento in termini di processo redox, di diagramma di cella, di potenziale di cella ed energia libera; 9. saper illustrare le opposte funzioni delle pile e delle celle elettrolitiche; 10. saper rappresentare e descrivere il funzionamento di una cella elettrolitica; 11. conoscere la tavola dei potenziali di riduzione e come è stata costruita; 12. saper utilizzare i potenziali normali di riduzione per progettare pile; 13. saper valutare se e in che senso avvengono reazioni redox facendo uso della tavola dei potenziali. 14. ripercorrere la storia del pensiero scientifico dal concetto filosofico di atomo al concetto scientifico di atomo e dall’interpretazione corpuscolare della struttura atomica alla fisica quantistica; 31 15. conoscere gli eventi storico - scientifici che hanno portato alla scoperta delle particelle costituenti l’atomo e delle loro proprietà materiali; 16. saper indicare le caratteristiche delle particelle subatomiche e la loro organizzazione all’interno dell’atomo; 17. conoscere i dati, gli eventi, gli scienziati che hanno arricchito le conoscenze sulla struttura dell’atomo all’interno del processo di crisi del pensiero scientifico di fine ottocento, fino alla moderna teoria quantistica; 18. saper descrivere ed interpretare il comportamento dualistico della luce e della materia; 19. conoscere e saper applicare il principio di quantizzazione dell’energia per spiegare lo spettro a righe degli atomi; 20. saper applicare il concetto di orbitale al modello atomico moderno; 21. saper spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo, 22. saper rappresentare la configurazione elettronica di un elemento; 23. saper descrivere le regole di riempimento degli orbitali. 24. comprendere il significato di legame chimico, conoscerne le diverse modalità ed implicazioni; 25. saper interpretare, alla luce della meccanica ondulatoria, la teoria del legame di valenza fino a descrivere ed applicare la teoria degli orbitali ibridi sp, sp2, sp3 etc. per interpretare la forma di molecole complesse; 26. conoscere le caratteristiche del carbonio e le correlazioni esistenti con il numero elevato di sostanze organiche; 27. comprendere il fenomeno dell’isomeria nei composti organici e la relativa classificazione; 28. conoscere le regole della nomenclatura e classificazione dei composti organici; 29. essere in grado di classificare gli idrocarburi e i derivati degli idrocarburi (composti dell’ossigeno e dell’azoto) sulla base del gruppo funzionale; 30. applicare le regole della nomenclatura internazionale per i composti organici; 31. classificare le molecole organiche importanti per i sistemi viventi, conoscendone la struttura e le funzioni. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE TERMODINAMICA: UNA GUIDA A CIO’ CHE E’ POSSIBILE: variazioni di energia nelle 7 reazioni chimiche, leggi della termodinamica, calore standard di reazione, legge di Hess, ore entalpia e trasformazioni spontanee, entropia, energia libera di Gibbs, energia libera ed equilibrio. Cenni alla velocità di reazione Lab: calcolo del calore di solubilizzazione, di neutralizzazione: verifica sperimentale della legge di Hess ELETTROCHIMICA: recupero dei concetti relativi alle reazioni redox, bilanciamento 8 semplice di una redox, aspetti termodinamici delle reazioni redox, giochi di competizione per ore gli elettroni nelle reazioni redox, costruzione di una cella elettrochimica, diagramma di cella, potenziale di cella, potenziale di cella ed energia libera, legge di Nernst, elettrodo a idrogeno standard, potenziali standard di riduzione e di ossidazione, tavola dei potenziali, utilizzo della serie elettrochimica, costruzione di una cella elettrolitica, elettrolisi di sali fusi, elettrolisi di soluzioni acquose, elettrolisi dell’acqua. lab: aspetti termodinamici della reazione ferro solido/soluzione di solfato di rame, costruzione della pila zinco/argento e della pila Daniell, elettrolisi in soluzione acquosa del cloruro di sodio e dello ioduro di potassio, elettrolisi dell’acqua con il voltametro di Hoffman. Elettrolisi dello ioduro di potassio r di soluzioni di Sali ferrici e ferrosi. Esperienze di galvanostegia. STORIA DELL’IDEA DI ATOMO: (ripasso argomenti del 3° anno) 9 IPOTESI DELLA STRUTTURA ATOMICA DELLA MATERIA: LE GRANDI SCOPERTE ore DELLA FINE DEL SECOLO XIX: studio delle scariche elettriche nei gas rarefatti, esperienze 32 con i tubi di vetro a diverse pressioni, la scoperta degli elettroni e delle loro proprietà, la scoperta dei protoni, il protone come particella primordiale. lab: esperienze sulla natura corpuscolare dell’elettrone (tubi di Perrin etc.) I MODELLI ATOMICI: il modello di atomo a positività diffusa, la scoperta della radioattività naturale e le proprietà delle radiazioni, la scoperta degli isotopi, l’esperienza di Rutherford e la scoperta del nucleo atomico, il modello atomico a sistema planetario, definizione di numero atomico e teorizzazione dell’esistenza dei neutroni, critica al modello di Rutherford, l’opera di Planck e il principio di quantizzazione dell’energia, dall’ipotesi atomica di Rutherford all’atomo quantizzato di Bohr, il modello atomico di Bohr applicato all’atomo di idrogeno, interpretazione degli spettri atomici, l’inconsistenza intrinseca di ogni modello atomico di tipo meccanico e il principio di indeterminazione di Heisemberg, calcoliamo l’indeterminazione, la natura dualistica della luce e della materia e l’opera di De Broglie, calcoliamo la lunghezza d’onda associata ad un corpo in movimento, il comportamento ondulatorio dell’elettrone e il concetto informatore generale della meccanica quantistica, il modello quantistico – ondulatorio di Schrodinger, definizione di orbitale e numeri quantici, (ripasso degli argomenti sulla configurazione elettronica e sui legami chimici). lab: esperienza sul funzionamento di uno spettroscopio, gli spettri del sodio e del potassio. TEORIE MODERNE SUL LEGAME COVALENTE: introduzione, orbitali ibridi e tipi di ibridazioni, orbitali ibridi nelle molecole che hanno coppie di elettroni non condivise, doppi e tripli legami, delocalizzazione degli elettroni. 4 ore CHIMICA ORGANICA: introduzione, classificazione dei composti organici (idrocarburi e 14 derivati), generalità sugli idrocarburi: classificazione degli atomi di carbonio e di idrogeno, ore caratteristiche dei legami e reattività,rappresentazione delle molecole: le formule, formule di struttura, proprietà. Concetto di isomeria, isomeria di struttura e stereoisomeria. Alcani e regole IUPAC per la nomenclatura degli alcani, gruppi alchilici, alcheni, regole di nomenclatura e isomeria geometrica, alchini, idrocarburi aromatici, composti organici dell’ossigeno, riconoscimento della formula di struttura: alcoli, eteri, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici, esteri. Composti organici dell’azoto: ammine e ammidi. BIOCHIMICA: ambito di studio della biochimica, l’importanza della chiralità in biologia, i carboidrati, zuccheri semplici e complessi, i lipidi, amminoacidi e proteine, gli acidi nucleici e l’informazione genetica. · All’atto della stesura del documento siamo arrivati con il programma alla biochimica; è pertanto sicuro che per la fine delle lezioni sia possibile sviluppare tutte le tematiche restanti; qualsiasi variazione rispetto a quanto dichiarato sarà comunicata in sede di esame finale. Ø Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (all’atto della stesura del documento): 53 Ø Ore dedicate allo svolgimento dei contenuti: 42 Ø Ore dedicate alle verifiche, correzioni e recuperi: 9 Ø Ore di attività varie: 2 METODOLOGIE (tipologia di lezioni, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.) Per condurre e controllare il processo di insegnamento/apprendimento ho cercato sempre di rispettare le indicazioni didattico – metodologiche del progetto Brocca, adattandole al contesto specifico, in relazione ai vincoli e alla risorse disponibili nella Scuola e alle necessità degli alunni e della progettazione d’Istituto e di classe. Il programma del 5° anno si è prestato in modo particolare allo sviluppo dei contenuti in chiave storica del pensiero scientifico, come raccomandato dal 33 progetto Brocca. Dove possibile, la trattazione teorica è stata collegata all’esperienza pratica di laboratorio attraverso un’impostazione scientifica logico – deduttiva. L’allenamento metodologico ha curato anche l’aspetto logico – matematico proponendo l’esecuzione di esercizi e la risoluzione di problemi per rafforzare l’acquisizione dei concetti e delle strategie di pensiero. MATERIALI DIDATTICI (testo adottato) Chimica: il testo in uso si intitola Chimica, la materia e le sue trasformazioni, autori Brady e Senese, Zanichelli editore. Ho preparato, inoltre, per ogni blocco tematico, materiali didattici aggiuntivi sotto forma di dispense in formato word e Power Point espositivi. Ogni materiale è stato fornito agli alunni. 34 SCIENZE DELLA TERRA Prof.ssa Roberta Predonzan OBIETTIVI DISCIPLINARI (in termini di conoscenze, competenze e abilità) Le competenze per le Scienze della Terra, in quanto discipline di sintesi, a loro volta sono state divise in metacompetenze, trasversali a tutte le discipline scientifiche, di tipo comunicativo, metodologico, epistemologico e in competenze disciplinari. Metacompetenze competenze comunicative Competenze metodologiche Competenze epistemologiche gli alunni sono in grado di: Recepire e trasmettere l’informazione geologica in forma orale, scritta e grafica, utilizzando un lessico geologico fondamentale. Descrivere un processo o un evento utilizzando vari linguaggi verbali, grafici, formali. Ricondurre le conoscenze geologiche a problematiche scientifiche e/o ambientali, raccogliere dati, cercare relazioni, elaborare ipotesi. Presentare modelli interpretativi nell’ambito delle Scienze della Terra. Sottoporre a verifica e valutazione critica i modelli scientifici utilizzati richiamando opportunamente i dati e le conoscenze possedute. Comprendere la funzione esplicativa ma anche i limiti dei modelli interpretativi dei fenomeni complessi. Individuare categorie per caratterizzare oggetti geologici sulla base di analogie e differenza, della loro genesi ed evoluzione. Comprendere il contributo che le Scienze della Terra, in quanto discipline di sintesi, offrono alla formazione scientifica globale dello studente e all’interpretazione dei fenomeni naturali, al fine di una corretta gestione, valorizzazione e salvaguardia ambientale. Cercare relazioni, collegamenti tra i principali nuclei tematici delle discipline. Discutere le ipotesi portate per l’interpretazione dei fenomeni geologici studiati. Utilizzare più strumenti interpretativi, fisico – chimico - matematici, tipici del procedere scientifico. Comprendere che la Geologia è diversa dalle altre discipline dell’area naturalistica per nascita, per evoluzione e statuto epistemologico, ma necessariamente interconnessa alle altre in problematiche pluridisciplinare e interdisciplinari. Comprendere il carattere sistemico della realtà geologica individuandone correttamente le variabili, il relativo ruolo e le relazioni reciproche. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Il programma di Scienze della Terra proposto in questa classe ha rispettato i contenuti e l’impostazione generale proposti dal progetto Brocca, che vede al quinto anno l’insegnamento delle sole scienze della Terra, svincolate dall’astronomia e geografia astronomica. 35 Le Scienze della Terra abbracciano un campo di studio estremamente ampio e richiedono l’ausilio di conoscenze e strumenti interpretativi provenienti da altri settori del sapere, scientifici e non. Pretendere di trattare, anche solo dal punto di vista descrittivo e discorsivo, tutte le tematiche inerenti questa disciplina integrata, in un corso scolastico di due sole ore settimanali, risulta un’impresa ardua e sicuramente non produttiva ai fini dell’apprendimento. Il docente è chiamato, quindi, nella sua progettazione curricolare, ad operare delle scelte di contenuto; proponendo una sequenza di argomenti coerente e finalizzata al perseguimento delle finalità e degli obiettivi generali fissati, in ordine gerarchico, dal piano formativo d’Istituto, dal Consiglio di classe ed infine dal piano di lavoro disciplinare. Ho puntato, pertanto, a sviluppare quelle tematiche essenziali attraverso le quali individuare le strutture portanti ed i capisaldi concettuali della disciplina, con l’intento di fornire adeguate conoscenze e competenze tecniche ma soprattutto la logica interpretativa, il ruolo scientifico, sociale e culturale che la disciplina ricopre, in altre parole il suo valore formativo, cognitivo e sociale. I nuclei fondanti del programma hanno riguardato la trattazione del sistema Terra dal punto di vista termodinamico, facendo leva principalmente sui processi evolutivi ed endogeni fino a giungere alla questione relativa al problema del rischio geologico. Scelta, peraltro, necessaria considerata la ricorrenza di fenomeni geodinamici ad alto rischio e ad alto impatto, verificatesi, purtroppo, anche in quest’anno scolastico. A questo riguardo è stata organizzata una conferenza tenuta dal prof. G. Bellieni dell’Università di Padova dal titolo: “I terremoti, segnali di una Terra viva”. Le proposte formative si concludono con la trattazione dell’atmosfera e un accenno ai cambiamenti climatici. Questa scelta è motivata dal fatto che gli argomenti trattati permettono di abbracciare un’ampia gamma di discipline tipiche delle Scienze della Terra e delle scienze di base. La sequenza risulta lontana da quella riportata dalla maggior parte dei testi scolastici in uso, ove comunemente i vari argomenti sono trattati in capitoli separati e senza alcun legame, e punta ad una visione delle Scienze della Terra dinamica e integrata, dove gli eventi naturali risultano tutti collegati tra loro. All’interno della quale ogni avvenimento naturale (generatore o risolutore di un problema interpretativo) trova una sistemazione logica ed organica ed è, quindi, in grado di rispondere ad ogni domanda o curiosità proveniente dallo studente. La logica che mi ha guidata soddisfa ad un principio di base: insegnare poche cose bene, puntando allo sviluppo di competenze interpretative, di analisi e tranfer, e non alla accumulazione di conoscenze disarticolate tra loro. Programma analitico e tempi di sviluppo: 1. Introduzion Le manifestazioni geodinamiche di un pianeta dinamico e alle mappa concettuale e modello delle geoscienze Scienze della Terra 1 ora 2. La sismologia e la tettonica 4 ore 36 I TERREMOTI: che cos’è un terremoto, descrizione di un evento sismico, come si genera un terremoto: modello del rimbalzo elastico, tipi diversi di terremoto e classificazione dei sismi. Comportamento elastico delle rocce: movimenti e deformazioni nelle rocce, esempi di deformazioni plastiche: le pieghe, esempi di deformazioni clastiche: faglie dirette, inverse, trascorrenti, sistemi di faglie le fosse tettoniche. Le onde sismiche e propagazione in profondità (onde di volume) e in superficie (onde L e R), fattori che influenzano la velocità delle onde, la misurazione delle vibrazioni sismiche: sismografi e sismogrammi, determinazione della posizione dell’epicentro di un terremoto. Come misurare gli effetti e la forza di un sisma, la scala Mercalli e il concetto di Intensità, la scala Richter e il concetto di Magnitudo, possibili correlazioni tra scale, previsione e controllo dei terremoti, concetto e gestione del rischio sismico, sismicità in Italia. Distribuzione dei terremoti sulla Terra. 3. Costituzion e interna della Terra Lo studio dell’interno della Terra: l’indagine geofisica, le onde sismiche come strumento di indagine, discontinuità sismiche all’interno della Terra, la crosta, il mantello, il nucleo, struttura del mantello superiore: litosfera e astenosfera, il principio dell’isostasia: la crosta “galleggia” sul mantello 4 ore 4. L’origine della Terra Origine del sistema solare, origine della Terra, prime fasi evolutive del pianeta Terra, formazione di una Terra differenziata, zonazione chimica della Terra, origine dei continenti, origine ed evoluzione dei mari e degli oceani, origine ed evoluzione dell’atmosfera (cenni). 4 ore 5. Il calore interno della Terra Il gradiente geotermico e il grado geotermico, sorgenti del calore terrestre, meccanismi di propagazione del calore, lo stato termico del pianeta: il flusso di calore, flusso di calore nei continenti, flusso di calore negli oceani, importanza della distribuzione del flusso di calore nella ricostruzione geodinamica, andamento della temperatura all’interno della Terra. Il campo magnetico terrestre, la magnetosfera, l’origine del campo magnetico. Il paleomagnetismo, le inversioni di polarità del campo, le anomalie magnetiche dei fondi oceanici. 5 ore 6. La dinamica terrestre LA DERIVA DEI CONTINENTI: la teoria della deriva dei continenti di Wegener, argomenti geofisici, argomenti geologici, argomenti paleontologici, argomenti paleoclimatici. L’ESPANSIONE DEI FONDI OCEANICI: nei fondali oceanici la chiave d’interpretazione della dinamica terrestre: la struttura degli oceani, le dorsali medio - oceaniche, le grandi zone di frattura, le faglie trasformi, il flusso di calore, la teoria dell’espansione dei fondi oceanici. LA TETTONICA DELLE PLACCHE: il modello geodinamico, il mosaico delle placche litosferiche, il moto delle placche, i margini costruttivi: dal rift intraplacca all’oceanizzazione, margini continentali passivi. Margini continentali trascorrenti o conservativi. I margini distruttivi: sistema arco – fossa continentali e insulari, struttura dei sistemi arco – fossa. I punti caldi, il meccanismo che muove le placche. L'OROGENESI: orogenesi da collisione oceano - continente, orogenesi da collisione continente - continente, la formazione dell’Himalaya. 7 ore 7. I materiali della Terra solida I MATERIALI DELLA TERRA SOLIDA: la pelle della litosfera, definizione di minerale, la struttura cristallina dei minerali (cenni), criteri per la classificazione dei minerali. Polimorfismo e isomorfismo. I silicati, criteri per la classificazione dei silicati, tipi di silicati in funzione della composizione chimica dei magmi e influenza sulla viscosità. 2 ore 37 8. I magmi e il processo magmatico L’ORIGINE DEI MAGMI E DEI PLUTONI: il magma come prodotto di un disequilibrio termodinamico, il concetto di anatessi delle rocce: fattori che determinano la fusione delle rocce. Definizione di magma, composizione chimica del magma, classificazione dei magmi in funzione dei parametri chimici, parametri fisici: temperatura e viscosità. Genesi dei magmi per: innalzamento delle isoterme, azione di bassofondenti, decompressione adiabatica. Origine e tipologia dei magmi nelle: zone di distensione, nelle zone di compressione, in ambiente anorogenico. Il destino dei magmi: magmi primari e magmi secondari, meccanismo della cristallizzazione frazionata. Condizioni di raffreddamento dei magmi, la condizione intrusiva e i corpi plutonici, la condizione effusiva e le lave. 6 ore 9. Il fenomeno vulcanico I VULCANI: che cos’è il vulcanismo, che cos’è un vulcano, eruzioni vulcaniche e contenuto di gas nel magma, il meccanismo eruttivo, attività vulcanica esplosiva, caduta gravitativa (nube ricadente), colata piroclastica (nube discendente), ondata basale, attività vulcanica effusiva, eruzioni centrali, eruzioni lineari, manifestazioni gassose, distribuzione dei vulcani sulla Terra, il rischio vulcanico. Cenni alla geotermia. Viaggio tra i vulcani italiani 6 ore 10. Atmosfera * La più leggera sfera terrestre, non solo gas, un involucro stratificato, la radiazione solare e il bilancio termico, perché fa caldo oppure fa freddo, il peso dell’aria, l’aria che si muove, i lunghi viaggi dell’aria. Cenni ai cambiamenti climatici. · Gli argomenti indicati con l’asterisco all’atto della stesura del documento non sono stati ancora svolti. Ogni difformità rispetto a quanto dichiarato nel documento preventivo sarà comunicata in sede di esame finale. Ø Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (all’atto della stesura del documento): 44 Ø Ore dedicate allo svolgimento dei contenuti: 38 Ø Ore dedicate alle verifiche e alla correzione e recupero: 6 Ø Ore per attività varie (assemblee, conferenze etc): METODOLOGIE (tipologia di lezioni, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.) Per quanto riguarda il tipo di “comunicazione disciplinare” il metodo didattico proposto agli alunni è stato quello della lezione dialogata con il metodo per scoperta. Le lezioni frontali sono state arricchite dal dialogo, dalla problematizzazione tipica dell’analisi disciplinare e dall’uso di mezzi audiovisivi (mediatore cognitivo ed iconografico: uso di Power Point) o informatici in grado di favorire la concentrazione ma soprattutto la motivazione allo studio; privilegiando, inoltre, lo sviluppo approfondito ed articolato dei contenuti in un’ottica pluridisciplinare, data la preparazione scientifica degli alunni. Sia nella spiegazione sia nelle verifiche, a seconda del contesto, è stato fatto costante uso di grafici, carte tematiche, tabelle, illustrazioni e dimostrazioni fisiche attraverso le quali organizzare in modo logico e sintetico i concetti. E’ stata curata la forma espressiva attraverso l'utilizzo di una corretta e ricca terminologia. In via ordinaria l’attività di recupero o sostegno è stata organizzata all’interno della normale azione didattica fornendo continui consigli e contributi per l’organizzazione dello studio e dell’attività 38 personale di approfondimento, anche finalizzato alla produzione dei lavori che i candidati potranno presentare al colloquio d’esame. MATERIALI DIDATTICI (testo adottato, attrezzature, spazi e tempi laboratoriali, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.) Scienze della Terra: il testo in uso si intitola “La Terra che vive”, autore Fornasero D. Edizioni Il Capitello. Le lezioni sono state arricchite dall’uso di tecnologie audiovisive con proiezioni Power Point (fornite agli studenti) e videocassette. 39 BIOLOGIA Prof.ssa Roberta Predonzan Conosco la classe dal primo anno di liceo, dove ho mantenuto la continuità didattica per l’insegnamento della chimica ma non per la biologia, per la quale, nei due anni precedenti, c’era un’altra insegnante. Nel delineare contenuti e obiettivi di apprendimento mi sono attenuta alle indicazioni del progetto Brocca, cercando nel contempo di integrarle con lo sviluppo della disciplina già impostato negli anni precedenti dalla collega, sulla base dell’attuale libro di testo in adozione. Il progetto Brocca individua i seguenti obiettivi, relativi al quinto anno di liceo: 1. Identificare i meccanismi della variabilità biologica. 2. Riconoscere i fattori che controllano la dinamica delle popolazioni. 3. Documentare il valore della diversità biologica. 4. Confrontare teorie sull'evoluzione biologica. 5. Ricostruire alberi filogenetici. 6. Delineare la storia biologica dell'uomo. 7. Mettere in evidenza le caratteristiche specifiche dell'uomo e il suo ruolo nella genesi della cultura. I contenuti previsti dal progetto Brocca sono relativi a: 1. Ipotesi sull’origine della vita. Teorie sulla evoluzione biologica. La diversità biologica. Criteri di classificazione e categorie tassonomiche. Alberi filogenetici. Storia evolutiva dell’uomo e genesi della cultura. 2. Componenti dell’ecosistema. Fattori abiotici e biotici. Produttori; consumatori; decompositori. Valenza ecologica e fattori limitanti. Cicli biogeochimici. Successioni ecologiche e climax. Biomi. Intervento umano. Gestione delle risorse naturali. Attività dell’uomo e applicazioni delle conoscenze biologiche. Valutazione culturale ed etica dell’intervento umano sulla natura vivente. Sulla base, quindi, delle considerazioni sopraesposte e dell’analisi dei programmi di biologia dei precedenti anni, ho proposto un programma articolato come nella tabella sottostante. Il filo logico conduttore dei contenuti è stata l’evoluzione della vita, argomento che gli alunni non avevano ancora trattato ma presente nel testo in adozione nel modulo B relativo al terzo anno. Dopo un’introduzione storica alle teorie evolutive prima di Darwin, ho sviluppato la teoria Darwiniana nella sua forma originaria. Sono state prese in esame le prove dell’evoluzione anche nell’ottica della moderna teoria sintetica, alla luce delle nuove conoscenze della genetica e della genetica di popolazione. Si è passati poi ad analizzare le cause della variabilità biologica e l’azione della selezione naturale. Il problema dell’origine delle specie è stato affrontato distinguendo tra macroevoluzione e microevoluzione e concludendo il nucleo tematico con un raccordo alla geologia storica. Per quanto riguarda il problema della origine della vita, ho specificato che oggi la comunità scientifica sembra propendere per un’origine extraterrestre (la chimica cosmica) delle molecole organiche, sebbene nei libri di testo sia ancora prevalentemente sviluppata l’origine terrestre. A questo riguardo ho organizzato una conferenza sull’astrobiologia, tenuta dal prof. re Galletta, come spunto di riflessione critica; dopo di ché abbiamo proseguito nell’impostazione tradizionale. La parte relativa allo studio della biodiversità è stata condotta privilegiando l’ottica evoluzionistica; pertanto non mi sono dilungata sugli aspetti anatomico – fisiologici (la biologia del “come”) a meno che questi non rappresentassero delle novità evolutive utili a delineare il cammino filogenetico del gruppo di organismi presi in esame. Sono stati introdotti anche aspetti dell’ecologia degli organismi come anticipazione alla parte di programma relativo alla ecologia, che purtroppo non è stato possibile svolgere per mancanza di tempo. Infatti, rispetto al monte ore teorico di 66 ore annuali, 40 all’atto della stesura del documento, sono state svolte in totale 46 ore di lezione; un valore sensibilmente minore. I contenuti proposti dal testo in adozione sono stati, a volte, approfonditi ed integrati con altri concetti riportati in corsivo nella tabella. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Capitolo 13 modulo B COME AGISCE L’EVOLUZIONE pag. 276 - 319 LEZIONE 1: L’EVOLUZIONE BIOLOGICA E LA TEORIA DI DARWIN Introduzione: un concetto da cui partire: l’adattamento spiega la biodiversità Parag. 1 Le teorie evolutive prima di Darwin (Buffon, E. Darwin, Lamarck, Cuvier, Lyell) Parag. 2 Il viaggio di Darwin e le basi della teoria Parag. 3 La selezione naturale LEZIONE 2: LE PROVE DELL’EVOLUZIONE Parag. 4 Lo studio dei fossili fornisce prove a favore dell’evoluzione: la fossilizzazione e la documentazione fossile. Le osservazioni di Darwin durante il viaggio, la storia evolutiva del cavallo e della balena Parag. 5 Altre prove che confermano la teoria evolutiva: La biogeografia, L’anatomia comparata, le strutture vestigiali e le imperfezioni confermano l’evoluzione, L’embriologia comparata La biologia molecolare Parag. 6 La selezione naturale in azione: il caso di Biston Betularia e della resistenza a gli antibiotici. La selezione sessuale LEZIONE 3. DA DARWIN ALLA SINTESI MODERNA Parag. 7 Le popolazioni sono le unità su cui agisce l’evoluzione: concetto di specie e di popolazione, pool genico. La genetica di popolazione e la teoria sintetica dell’evoluzione. Il concetto di microevoluzione. Parag. 8 in una popolazione che non si evolve il pool genico rimane immutato nel corso delle generazioni: calcolo delle frequenze genotipiche e delle frequenze alleliche. Parag. 9 L’equazione di Hardy – Weinberg è utile nello studio delle malattie genetiche Parag. 10 la deriva genica e il flusso genico possono contribuire alla microevoluzione: effetto collo di bottiglia, effetto del fondatore, il flusso genico, il ruolo delle mutazioni, l’accoppiamento non casuale. LEZIONE 4 VARIABILITÀ E SELEZIONE NATURALE Parag. 11 La variabilità delle popolazioni è caratterizzata da una notevole variabilità: il polimorfismo, il concetto di cline, la misura della variabilità genetica. Parag. 12 Le mutazioni e la ricombinazione sessuale sono alla base della variabilità genetica Parag. 13 La selezione naturale influenza la variabilità genetica: la superiorità dell’eterozigote Parag. 14 Le specie a rischio di estinzione presentano spesso una scarsa variabilità genetica Parag. 15 Il successo riproduttivo dipende dalla trasmissione dei geni Parag. 16 La selezione naturale agisce in tre modi diversi: la selezione Materiali didattici PPT 1 Come agisce l’evoluzione Ore PPT 2 Le prove dell’evoluzione 3 PPT 3 La teoria sintetica dell’evoluzione 3 PPT 3 La teoria sintetica dell’evoluzione 8 3 41 stabilizzante, la selezione direzionale, la selezione divergente Parag. 17 La selezione sessuale influenza il dimorfismo tra i sessi Parag. 18 la selezione naturale non può confezionare organismi perfetti Capitolo 14 modulo B L’ORIGINE DELLE SPECIE LEZIONE 1 DALLA MICROEVOLUZIONE ALLA MACROEVOLUZIONE: IL CONCETTO DI SPECIE Introduzione: evoluzione sequenziale e divergente, dalla microevoluzione alla macroevoluzione Parag. 1 l’origine di nuove specie è alla base della biodiversità Parag. 2 Che cos’è una specie?: il concetto di specie biologica Parag. 3 Le barriere riproduttive mantengono separate le specie: le barriere prezigotiche, le barriere postzigotiche LEZIONE 2 I MECCANISMI DELLA SPECIAZIONE Parag. 4 l’isolamento geografico può portare alla speciazione allopatica Parag. 6 la comparsa di nuove specie può avvenire anche nella stessa area geografica: la speciazione simpatrica Evoluzione a livello superiore alla specie: riflessioni sulla macroevoluzione e modelli evolutivi, convergente e divergente Parag. 7 La radiazione adattativa si verifica in habitat da colonizzare o in seguito a estinzioni di massa Parag. 9 la speciazione può avvenire in modo graduale oppure a scatti: gradualismo e teoria degli equilibri intermittenti, prima introduzione del concetto di cladogramma Capitolo 31 modulo E SULLE TRACCE DELL’EVOLUZIONE LEZIONE 1 LA STORIA DELLA TERRA E LA MACROEVOLUZIONE Parag. 1 La cronaca della evoluzione attraverso l’analisi dei fossili Parag. 2 l’età reale delle rocce e dei fossili scandisce le suddivisioni del tempo geologico: La datazione assoluta e relativa delle rocce. Criterio stratigrafico, litologico e paleontologico. Parag. 3 La deriva dei continenti ha avuto un ruolo importante nella macroevoluzione Parag. 5 Alle estinzioni di massa seguono periodi di notevole diversificazione delle forme di vita LEZIONE 2 BIOLOGIA SISTEMATICA E FILOGENETICA Parag. 6. Le relazioni filogenetiche si basano su strutture omologhe nei reperti fossili e negli organismi viventi Parag. 7 i tassonomisti classificano gli organismi in base alla filogenesi: La sistematica e la tassonomia, la classificazione binomia Parag. 8 i cladogrammi sono diagrammi basati sulla presenza di caratteri derivati condivisi tra le specie: I cladogrammi, il gruppo interno e il gruppo esterno, la cronologia dei nuovi tratti, il principio di parsimonia Parag. 9 la biologia molecolare è utile per delineare gli alberi filogenetici: il confronto delle proteine, il confronto del DNA e dell’RNA, l’evoluzione dei genomi Parag. 10 la suddivisione delle specie in Domini e regni è sottoposta a un continuo aggiornamento Capitolo 32 modulo E ORIGINE ED EVOLUZIONE DEI MICRORGANISMI: I PROCARIOTI LEZIONE 1 LA TERRA PRIMORDIALE E L’ORIGINE DELLA VITA 42 Materiali didattici PPT 4 I meccanismi della speciazione Materiali didattici PPT 5 Sulle tracce dell’evoluzione PPT 6 Biologia sistematica e filogenetica Materiali didattici PPT 7. 5 Parag. 1 La vita ebbe inizio su una terra primordiale Parag. 2 Come ha avuto origine la vita? (che cos’è la vita, dove si è originata la vita, l’alba della vita) Parag. 3 gli esperimenti per ricreare il “brodo primordiale”: un’atmosfera iniziale priva di ossigeno, la teoria di Oparin, l’esperimento di Miller e Urey, le ipotesi successive Parag. 4 I primi polimeri si formarono probabilmente su rocce calde o su argille, the mineral world Parag. 5 Il primo materiale genetico e i primi enzimi potrebbero essere stati costituiti da RNA, un primitivo mondo a RNA Parag. 6 La comparsa delle prime cellule fu probabilmente preceduta da aggregati molecolari avvolti da membrane LEZIONE 2 LA VITA DEI PROCARIOTI LUCA: Last Universal Common Ancestor I primi sistemi viventi, le premonere Parag. 7 I procarioti sono presenti sulla Terra da miliardi di anni Parag. 8 archeobatteri ed eubatteri rappresentano le due principali ramificazioni nell’evoluzione dei procarioti Parag.9 i procarioti presentano una grande varietà di forme Parag. 10 caratteristiche strutturali specifiche permettono ai procarioti di vivere quasi ovunque: le strutture interne, la motilità, la riproduzione e l’adattamento, l’organizzazione interna Parag. 11 i procarioti mostrano modalità nutritive molto diversificate: i tipi di modalità nutritive, la cooperazione metabolica Rarag. 12 gli archeobatteri vivono in condizioni estreme e negli oceani Parag. 13 gli eubatteri comprendono diversi gruppi di procarioti Parag. 14 alcuni batteri provocano malattie, cioè sono patogeni Parag. 15 il ruolo ecologico dei batteri e la loro utilità nel risanamento ambientale. L’importanza dei cicli biogeochimici: carbonio e azoto Capitolo 33 modulo E ORIGINE ED EVOLUZIONE DEGLI EUCARIOTI LEZIONE 1 ORIGINE STRUTTURA E DIVERSITÀ DEI PROTISTI Parag. 1 la cellula eucaristica probabilmente prese forma da semplici comunità di procarioti: La teoria endosimbionte Parag. 2 per classificare i protisti, che raggruppano eucarioti unicellulari e pluricellulari, occorrerebbero più regni Parag. 3 i protozoi sono protisti unicellulari che si nutrono inglobando particelle di cibo: i protozoi flagellati, le amebe e i rizopodi, gli sporozoi, i ciliati Ruolo ecologico: come parassiti, il caso del plasmodium della malaria, come fossili e componenti dei sedimenti oceanici (foraminiferi e radiolari) Parag. 8 gli organismi pluricellulari potrebbero essersi evoluti a partire da protisti a organizzazione coloniale Capitolo 36 modulo E L’EVOLUZIONE DELLA DIVERSITà ANIMALE LEZIONE 1 L’EVOLUZIONE E LA DIVERSITÀ ANIMALE Parag. 1 Che cos’è un animale Parag. 2 il regno degli animali probabilmente ha avuto origine da protisti coloniali dotati di flagelli Le tappe evolutive: lo sviluppo embrionale, protostomi e deuterostomi, la simmetria animale, l’importanza della cavità corporea, la metameria, Origine della vita e della biodiversità PPT 8. Evoluzione delle forme di vita 3 Materiali didattici PPT 8 Materiali didattici PPT 9 l’evoluzione della diversità animale, parte prima 16 43 l’albero filogenetico del regno animale descrive la loro diversità in chiave evolutiva LEZIONE 2 I PRINCIPALI PHYLA DEGLI INVERTEBRATI Parag. 3 le spugne hanno un corpo relativamente semplice e dotato di pori Parag. 4 gli cnidari sono animali a simmetria radiale muniti di filamenti urticanti Parag. 5 la maggior parte degli animali presenta simmetria bilaterale Parag. 6 i vermi piatti, o Platelminti, sono i più semplici animali a simmetria bilaterale: turbellari, trematodi e cestodi Parag. 7 la maggior parte degli animali possiede una cavità corporea Parag. 8 i vermi cilindrici, o Nematodi, hanno uno pseudo celoma e un tubo digerente completo Parag. 9 i molluschi hanno una grande varietà di forme, ma tutte derivate dallo stesso piano strutturale: gasteropodi, bivalvi, cefalopodi Parag. 10 la metameria è una caratteristica della maggior parte degli animali Parag. 11 i vermi segmentati, o Anellidi, comprendono forme libere e forme sedentarie: policheti, oligocheti, irudinei Parag. 12 il phylum degli artropodi, animali dagli arti articolati, è il più ampio e diffuso di tutto il regno animale: aracnidi, crostacei, miriapodi, insetti Parag. 13 gli insetti comprendono più specie di tutti gli altri animali messi assieme Parag. 14 gli Echinodermi hanno epidermide spinosa, endoscheletro e un sistema acquifero per la locomozione LEZIONE 3 IL PHYLUM DEI CORDATI E I VERTEBRATI Parag. 15 il phylum dei cordati, che comprende anche i vertebrati, si distingue per 4 caratteristiche principali Parag. 16 i caratteri derivati caratterizzano i maggiori gruppi dei cordati Parag. 17 gli agnati sono vertebrati primitivi con apparato boccale privo di mascelle Parag. 18 i pesci sono vertebrati acquatici con mascelle, pinne simmetriche e respirazione branchiale Parag. 19 gli anfibi sono stati i primi vertebrati a conquistare la terraferma, ma sono ancora legati all’ambiente acquatico Parag. 20 grazie ad alcuni adattamenti i rettili si possono riprodurre sulla terraferma Parag. 21 gli uccelli sono rettili piumati con particolari adattamenti al volo Parag. 22 i mammiferi allattano i piccoli e sono dotati di pelliccia L’EVOLUZIONE UMANA Una panoramica sui primati Gli ominoidei L’evoluzione degli ominidi L’evoluzione culturale · PPT 10 l’evoluzione della diversità animale, parte seconda PPT 11 Il phylum dei cordati All’atto della stesura del documento stiamo ultimando lo studio dei vertebrati per poi passare all’evoluzione umana se il tempo a disposizione lo permetterà; qualsiasi variazione rispetto a quanto dichiarato sarà comunicata in sede di esame finale. Ø Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (all’atto della stesura del documento): 46 44 Ø Ore dedicate allo svolgimento dei contenuti: 38 Ø Ore dedicate alle verifiche, correzioni e recuperi: 6 Ø Ore di attività varie: 2 METODOLOGIE (tipologia di lezioni, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.) Nel triennio si cerca di dare più spessore ai contenuti disciplinari sviluppati in modo articolato, armonico ed esauriente attraverso il metodo espositivo partecipativo. Per tale motivo i ragazzi sono abituati ad una lezione ampia, con numerosi spunti di ricerca di fonti bibliografiche alternative al testo, con il richiamo frequente anche ad argomenti di attualità. Ogni intervento è stato, pertanto, condotto applicando uno stile comunicativo amplificato dall’uso di ausili multimediali. Si è cercato di stimolare gli alunni ad un lavoro di approfondimento personale e di arricchimento della lezione teorica anche allo scopo di cogliere aspetti trasversali della conoscenza scientifica, utili per la preparazione dell’elaborato finale. La finalità educativa è quella di rendere partecipi, di suscitare una sensibilità particolare che si tramuti in coscienza naturalistica capace di coinvolgere l'alunno non solo nell'ambito scolastico ma sempre in ogni sua attività quotidiana. Il programma proposto è chiaramente centrato sulla biologia evolutiva, più che sulla biologia funzionale (la biologia del perché contrapposta alla biologia del come); essa si sviluppa intorno al pensiero darwiniano e si definisce come scienza storica, dove ogni cosa è vincolata al tempo e allo spazio, ed è studiata con il metodo osservativo – comparativo. Un altro aspetto sul quale ho fondato l’articolazione dei contenuti è la trasversalità con le altre discipline del campo scientifico naturalistico, la chimica e le scienze della Terra, cercando di curare tutti i possibili agganci di contenuto ma anche di metodi di ragionamento e di concetto. Dal punto di vista più attivo/operativo sono state incluse nel progetto didattico due attività didattiche in collaborazione con il CEA (centro di educazione ambientale) di Chioggia sugli uccelli del nostro territorio. Nella prima i ragazzi hanno partecipato ad una attività di inanellamento presso l’oasi della LIPU a Caroman; la seconda è stata un’uscita notturna al bosco Nordio per lo studio dei rapaci notturni. È stata organizzata anche una conferenza di astrobiologia, tenuta dal prof.re Galleta del dipartimento di astronomia dell’Università di Padova ed era in programma anche una visita al simulatore di vita marziana del dipartimento di Astronomia di Padova, che però non si è potuto fare a causa di mia malattia. STRUMENTI DI LAVORO Autore: Campbell et all. Titolo: il nuovo immagini della Biologia Modulo B, D, E Editore: Zanichelli TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Per l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, nelle tre discipline (chimica, scienze della Terra e biologia), sono state usate tre tipi di verifiche: - Verifiche scritte organizzate sulla base delle tipologie previste per la terza prova d’esame, quali trattazione sintetica di argomenti e quesiti a risposta singola aperta. - Prove strutturate. - Verifiche di laboratorio. - Verifiche orali nel caso di recupero o di valutazione globale di profitto. Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove orali e scritte mi sono attenuta a quanto già definito nel documento di Programmazione Educativa di Istituto e ai criteri fissati per la valutazione delle simulazioni delle terze prove acclusi al documento del Consiglio di Classe. 45 In linea generale sono stati oggetto di verifica e di valutazione: Ø Conoscenze di termini, fatti, teorie, modelli etc. Ø Comprensione di quanto proposto attraverso capacità non solo di riproduzione formalmente corretta dell’appreso ma di rielaborazione logica, personale e critica, di applicazione in contesti sconosciuti, di correlazione tematica intradisciplinare o trasversale.. Ø Capacità espressive generali e di utilizzazione delle microlingue disciplinari specifiche. Ø Pertinenza e sintesi. Concorrono al giudizio complessivo finale le seguenti voci: interesse, partecipazione, progressi ottenuti. Il criterio valutativo usato è quello assoluto con applicazione della scala numerica da 1 a 10. 46 STORIA DELL’ARTE Prof. Rosario Santamaria PREMESSA La classe ha mantenuto nel corso dell’anno una certa vivacità. Anche se il comportamento è stato, in generale, sufficientemente corretto, tuttavia non sempre le lezioni si sono svolte in un clima sereno e collaborativo. Talvolta è stato necessario richiamare la classe ad una maggior attenzione. Il rendimento scolastico è stato discreto, in qualche caso buono. Generalmente l’interesse e il profitto sono stati puramente scolastici e finalizzati alle verifiche. Sono presenti tuttavia alcuni elementi che si sono preparati sempre in maniera diligente, con attenzione e costanza. CONOSCENZE E COMPETENZE Attraverso lo studio della storia dell’arte si è cercato di portare gli alunni alla conoscenza, alla comprensione e al rispetto del patrimonio artistico e dell’importanza che ha avuto l’arte nelle varie epoche. In particolare, per quello che riguarda il presente anno scolastico, del percorso di formazione dell’arte moderna a partire dalle correnti di fine settecento e inizio ottocento fino al novecento. Altro obiettivo è stato quello di insegnare la lettura dell’opera d’arte e la capacità di individuare le coordinate storiche e culturali entro le quali si forma. Si è cercato inoltre di sviluppare abilità che consentissero di esprimere un giudizio autonomo sulla qualità e il valore di un'opera d'arte. Tali obiettivi possono dirsi in generale raggiunti in modo abbastanza soddisfacente. CONTENUTI Nel secondo quadrimestre l’attività si è concentrata sullo studio della Storia dell’Arte. Segue il programma svolto. Vicino all’autore sono indicate le opere su cui la classe si è maggiormente soffermata e le ore di lezione interessate dall’argomento. NEOCLASSICISMO Canova: Amore e Psiche, Paolina Borghese come Venere vincitrice; David: Il giuramento degli Orazi – L’assassinio di Marat, Napoleone al passo del San Bernard, Incoronazione di Napoleone e di Giuseppina Numero di lezioni: 5 FRA CLASSICO E ROMANTICO Füssli L’incubo – Goya Le fucilazioni del 3 maggio , Saturno. Ingres: Il bagno turco, Gericault: La zattera della Medusa, Delacroix La Libertà guida il popolo, La barca di Dante – Hayez Il bacio Friedrich Viandante sul mare di nebbia Numero di lezioni: 10 REALISMO Courbet Funerali a Ornans, Daumier Carrozza di terza classe, Millet L’Angelus 47 La nascita della fotografia Numero di lezioni: 2 MACCHIAIOLI Fattori La rotonda di Palmieri Numero di lezioni: 1 IL TRIONFO DEL FERRO Le trasformazioni a Parigi di Haussmann IMPRESSIONISMO Manet La colazione sull’erba, Olympia, Monet La cattedrale di Rouen. Renoir Ballo al Moulin de la galette, Degas L’assenzio Numero di lezioni: 7 POSTIMPRESSIONISMO E DIVISIONISMO Toulouse Lautrec I pannelli per la Goulue, Cezanne I giocatori di carte - La montagna SaintVictoire Van Gogh La camera dell’artista ad Arles, Campo di grano con volo di corvi, Gauguin La visione dopo il sermone - Lo spirito dei morti veglia. Pellizza da Volpedo Il quarto stato Numero di lezioni: 7 PRERAFFAELLITI E SIMBOLISTI Dante Gabriel Rossetti Beata Beatrix. Moreau L’apparizione. Redon “L’Occhio, come un pallone bizzarro si dirige verso l’infinito” Numero di lezioni: 4 L’EPOCA DELL’ART NOUVEAU G.Klimt Il bacio, Le tre età della donna Gaudì La Sagrada Familia Mucha I manifesti Numero di lezioni: 3 AVANGUARDIE CUBISMO Picasso Demoiselles d’Avignon - Sulla spiaggia - Guernica FUTURISMO Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio, Depero (linee generali) ASTRATTISMO Kandinskij (linee generali) PITTURA METAFISICA De Chirico Le muse inquietanti DADA Duchamp Fontana, L.H.O.O.Q. SURREALISMO Magritte Il tradimento delle immagini, Salvador Dalì La persistenza della memoria, Man Ray Violon d’Ingres Numero di lezioni: 7 L’ARCHITETTURA Le Corbusier I cinque punti dell’architettura - Ville Savoy, Wright La casa sulla cascata Numero di lezioni: 1 Tendenze dell’arte dal dopoguerra 48 POP ART Warhol, Lichtenstein Numero di lezioni: 1 Ore di lezione effettivamente svolte durante l’anno scolastico, comprensive di interrogazioni e ripasso: 60 (al 13/5) METODI DI INSEGNAMENTO E DI VERIFICA Nell’ambito della Storia dell’Arte, sono state utilizzate le seguenti modalità d’insegnamento: lezione frontale, esposizione preventiva dei contenuti e lettura del testo, lettura collettiva delle immagini tratte dal libro di testo o da altri libri o fornite dall’insegnante, fruizione di materiale audiovisivo o multimediale Si è in genere iniziato ad affrontare l’opera d’arte, in particolare le opere figurative più complesse, con una lettura iniziale nella quale gli studenti, guidati dall’insegnante, hanno partecipato mettendo a fuoco gli elementi più significativi, quindi si è passati ad una più dettagliata analisi iconografica e iconologica, non disgiunta da una conoscenza delle tecniche e dei materiali. Si è utilizzato anche il sito web dell’istituto per mettere a disposizione degli allievi schede, materiali d’approfondimento e link a siti interessanti. Le verifiche sono consistite nel colloquio orale e in test che avessero valenza analoga. La valutazione si è basata sui parametri contenuti nella griglia di valutazione presente nel POF e su quelli concordati nella riunione di dipartimento, relativi alla specificità della disciplina. La materia è rientrata nelle due simulazioni di terza prova. MATERIALI DIDATTICI E’ stato utilizzato il testo in adozione: Marco Bona Castellotti, Percorso di storia dell’arte, vol. 3, Einaudi scuola Sono stati anche utilizzate schede, monografie o pagine di siti web per poter approfondire alcuni argomenti o autori. Si è fatto anche ricorso a materiali audiovisivi e multimediali. 49 EDUCAZIONE FISICA Prof. Alberta Pagan La classe, composta da alunni eterogenei dal punto di vista degli interessi e delle capacità, ha continuato ad evidenziare la divisione in tanti piccoli gruppi ma è riuscita a mantenere una certa armonia interna che si è concretizzata nella capacità di organizzazione all’interno delle ore di lezione e di collaborazione concreta con l’insegnante. CONOSCENZE Conoscono: Esercizi individuali e in coppia di: tonificazione generale, di ampiezza articolare, di coordinazione ed equilibrio, di stretching, di ginnastica isometrica; esercizi di ginnastica posturale e respiratoria con alcuni collegamenti fisiologici e psicologici riguardanti la possibilità di automatizzare il movimento e di utilizzarlo autonomamente Esercizi di ginnastica respiratoria con i rapporti di sinergia e antagonismo fra i gruppi muscolari coinvolti Esercizi propedeutici per la preacrobatica che fanno sperimentare situazioni di equilibrio con rotolamento e superamento di ostacoli su vari piani e di equilibrio in fase di volo Conoscono gli elementi fondamentali individuali e di squadra di Tennis, Pallavolo, Pallacanestro, Pallamano, Dodgeball, le regole principali e la loro applicazione attraverso l’arbitraggio delle partite effettuate durante le lezioni nel corso degli anni Hanno sufficienti conoscenze di anatomia fisiologica dell’apparato osseo, muscolare e dei processi che forniscono l’energia necessaria per il movimento per potersi costruire un programma individuale finalizzato all’allenamento generale o di determinati gruppi muscolari rispettando i criteri della Salute Dinamica Conoscono i processi che regolano l’apprendimento motorio Conoscono le basi della tecnica di rilassamento del Training Autogeno e l’uso di tecniche respiratorie per il controllo del tono muscolare Conoscono le norme di primo e pronto soccorso COMPETENZE/CAPACITA’ Il gruppo di ragazzi è generalmente capace: di gestire e organizzare un riscaldamento di ipotizzare un programma di allenamento personale partendo da un’analisi della situazione iniziale e sviluppando i contenuti nel rispetto delle reazioni fisiologiche e in rapporto alla finalità prefissata, sanno organizzare ed arbitrare, a livello scolastico, una partita di pallavolo, pallacanestro, pallamano, dodgeball definendo una suddivisione di ruolo in campo sulla base delle conoscenze anatomiche e fisiologiche e di pronto soccorso, sanno intervenire in modo corretto in caso di infortunio sono in grado di gestire la propria persona, intesa come unità psico-fisica, e di ottimizzarne le prestazioni utilizzando la motricità per migliorare il rapporto con se stessi. 50 METODOLOGIA Si è cercato di stimolare l'autoanalisi della propriocettività per favorire l'interiorizzazione dell'esperienza vissuta e per mettere in relazione le nozioni di anatomia e fisiologia con il vissuto corporeo Per quanto riguarda la parte teorica ho utilizzato la lezione frontale facendo riferimento più possibile al vissuto corporeo e ad esperienze personali. In generale ho lavorato con lo scopo di migliorare la conoscenza del proprio corpo, sia dal punto di vista psicologico che fisiologico, con l’intento di fornire gli strumenti necessari per ottimizzare la gestione di se stessi. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE U.D- Modulo- Percorso formativo- Approfondimento Pallacanestro 4 ore Pallavolo 6 ore Pallamano 4 ore Hockey 3 ore Calcetto 2 ore Dodgeball 2 ore Esercizi di equilibrio dinamico a secco e con i grandi attrezzi e 5 ore attrezzi di fortuna (scale, asse d’equilibrio, transenne..) Ginnastica respiratoria con particolare attenzione al lavoro sinergico-antagonista dei muscoli addominali 4 ore Ginnastica posturale 2 ore Esercizi di tonificazione, agilità, destrezza, stratching, es. a coppie 15 min. all’interno di ogni lezione Tecniche di rilassamento (training autogeno) 2 ore Allenamento aerobico (teoria dell’allenamento e pratica) 3 ore Allenamento lattacido (interval-training, circuit-training, fartlek) 3 ore Verifiche sulla teoria 2 ore Lezioni teorico-pratiche sulla salute dinamica, sui fattori condizionanti la resistenza, sulla teoria dell’allenamento 4 ore Corso di Pronto Soccorso per il conseguimento del relativo attestato 12 ore 51 Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 54 al 10/5/11 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sono state scritte e orali per la parte teorica, di progettazione ed applicazione pratica con eventuale spiegazione teorica le altre La valutazione espressa in scala numerica è sintetizzata nel seguente schema: I LIVELLO: Aggettivo: assolutamente insufficiente – voto in decimi: 1 – 2 - 3 Lo studente ottiene tale risultato quando: non partecipa ad alcuna attività, mantiene un atteggiamento di totale indifferenza è un elemento di disturbo per i compagni II LIVELLO Aggettivo : gravemente insufficiente - voto in decimi : 4 Lo studente ottiene tale risultato quando l’aspetto comportamentale: non partecipa ad alcuna attività, mantiene un atteggiamento di totale indifferenza III LIVELLO Aggettivo : insufficiente - voto in decimi : 5 Lo studente ottiene tale risultato quando l’aspetto comportamentale: evidenzia un impegno selettivo e una partecipazione passiva nella parte pratica, evidenzia conoscenze scarsamente organizzate nella parte teorica IV LIVELLO Aggettivo : sufficiente - voto in decimi : 6 Lo studente ottiene tale risultato quando l’aspetto comportamentale: evidenzia un impegno selettivo ma una partecipazione diligente conosce gli argomenti essenziali della disciplina V LIVELLO Aggettivo : discreto - voto in decimi : 7 Lo studente ottiene tale risultato quando: dimostra impegno e partecipazione continuo e non selettivo conosce in modo sicuro gli elementi essenziali della parte teorica e li espone in modo corretto e appropriato - riesce a mantenere e/o incrementare le sue competenze motorie VI LIVELLO Aggettivo : buono - voto in decimi : 8 Lo studente ottiene tale risultato quando: - dimostra impegno e partecipazione continuo e non selettivo dimostra buona conoscenza dei contenuti specifici dimostra una capacità organizzativa personale riesce a incrementare le sue competenze motorie 52 VII LIVELLO Aggettivo : ottimo- voto in decimi : 9 - 10 Lo studente ottiene tale risultato quando: - dimostra impegno e partecipazione continuo e non selettivo ha buone conoscenze teoriche arricchite con adeguati spunti personali e contributi critici, dà un contributo personale positivo alle lezioni ponendosi come elemento trainante del gruppo riesce a incrementare le sue competenze motorie RELIGIONE Prof.ssa Bertotto Renata La classe, che seguo fin dalla prima, ha richiesto in quest’ultimo anno un certo impegno sul piano didattico a causa dell’eterogeneità dell’applicazione e la limitata propensione, da parte di qualcuno, a porsi in atteggiamento d’autentica ricerca. Per un consistente gruppo di studenti ho potuto riscontrare, oltre che l’ interesse per le tematiche proposte, un costante ed arricchente coinvolgimento nel dialogo educativo. OBIETTIVI DISCIPLINARI A livello di conoscenze si è contribuito: a consolidare l’acquisizione oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita, confrontandola con quella di altre tradizioni religiose. A livello di abilità la disciplina ha contribuito: a favorire lo sviluppo della capacità di riflessione personale, cercando di cogliere la dimensione morale di ogni scelta e d’ interrogarsi sulle conseguenze delle proprie azioni; a scoprire la propria identità nel rapporto con l’altro, sottolineando l’importanza di usare la propria libertà nel rispetto di quella altrui; a sviluppare l’amore per la ricerca della verità affrontando il rapporto tra verità religiosa e verità scientifica, tra fede e ragione, fede e scienza; A livello d’atteggiamenti si è favorita: la capacità d’ accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose ed impostazioni di vita diverse dalle proprie; la crescita in responsabilità e in solidarietà; lo sviluppo di un sistema di valori in base ai quali valutare i fatti; il rispetto per la vita che fa spazio ad ogni tipo d’esistenza, anche a quella segnata dalla disabilità. CONTENUTI DISCIPLINARI Etica dell’identità personale: alla scoperta del proprio io Il corpo:strumento, mezzo di comunicazione e messaggio L’aldilà nella riflessione umana e religiosa: approccio alle tematiche fondamentali dell’escatologia Il Decalogo ieri ed oggi punto di riferimento nella cultura sia laica che religiosa 1° e 2° comandamento: il rispetto del mistero di Dio Rapporto scienza - fede Dibattito a partire dalla visione del film “Decalogo1” – Polonia 1988 - regia di K.Kieslowski; ore 11 53 3° comandamento: il significato della festa; 4° comandamento : i legami familiari e la realizzazione personale; 5° comandamento: rispetto della vita umana, con particolare riferimento al tema dell’eutanasia; 6° 9° comandamento: sessualità e persona; 8° comandamento : la ricerca della verità; Infoetica: uso dei nuovi media e diritti da rispettare 7° 10° comandamento: il rapporto con le cose e l’attenzione alle nuove povertà Approccio al tema della povertà e dell’esclusione sociale (Progetto “Zero poverty”) ore 15 METODI E TECNICHE D’INSEGNAMENTO Sono state utilizzate tutte quelle tecniche didattiche che favoriscono il dialogo, l'analisi, la riflessione valorizzando le esperienze personali o le domande che nascono dal vissuto degli studenti. Il metodo d'insegnamento dialogico - induttivo ha reso possibile stimolare e coinvolgere gli studenti in un apprendimento attivo e significativo. Nella lezione frontale si è fatto uso, quando è stato possibile, di materiale multimediale. Il testo di riferimento è stato L. Solinas, “Tutti i colori della vita”, SEI,Torino 2004 STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Dal momento che la finalità globale della scuola è quella di contribuire a favorire la maturazione globale della persona, per verificare il raggiungimento degli obiettivi finali si è tenuto conto dei seguenti elementi: a. partecipazione al dialogo educativo b. interesse per le tematiche affrontate c. conoscenza dei contenuti d. capacità di riconoscere i valori religiosi e. comprensione ed uso del linguaggio specifico f. capacità di rielaborazione g. capacità di riferimento alle fonti e ai documenti h. atteggiamento di rispetto nei confronti di altre posizioni in ambito filosofico e religioso h. disponibilità al confronto Per la griglia di valutazione si rimanda al Pof d’istituto. 54 NOTA CONCLUSIVA SUI PROGRAMMI DELLE MATERIE Gli insegnanti del Consiglio di classe si riservano di segnalare con apposita comunicazione eventuali difformità nello svolgimento dei programmi per la parte non ancora ultimata alla data del 13 maggio 2011 Consiglio di Classe Italiano e Latino (prof.ssa Saragenne Lanza) _____________________________________________ Storia e Filosofia (prof.ssa Irene Dante) _____________________________________________ Matematica e Fisica (prof.ssa Monica Sambo) _____________________________________________ Inglese (prof.ssa Nicoletta Gallimberti) _____________________________________________ Scienze della Terra, Chimica e Biologia (prof.ssa Roberta Predonzan) _____________________________________________ Storia dell’Arte (prof. Rosario Santamaria) _____________________________________________ Educazione fisica (prof.ssa Alberta Pagan) _____________________________________________ Religione (prof.ssa Renata Bertotto) _____________________________________________ Il Dirigente Scolastico ( dott. Luigi Zennaro) Chioggia, 13 maggio 2011 55