documento del consiglio di classe

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“G. VERONESE”
ESAME DI STATO
Anno Scolastico 2010 - 2011
CLASSE V C
Scientifico Sperimentale “Brocca”
DOCUMENTO
DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
1
INDICE
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Informazioni di carattere generale
Indirizzo Scientifico “Brocca”
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Variazione del Consiglio di Classe
Configurazione della classe
Sintetica presentazione della classe
PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE
DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE
Obiettivi didattici ed educativi generali
Progetti
Attività di Orientamento
Attività esterne
ALLEGATI
Griglie di valutazione
Simulazione di Prima e Seconda Prova
Simulazione di Terza Prova
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE
Italiano
Latino
Storia
Filosofia
Inglese
Matematica
Fisica
Chimica
Scienze della Terra
Biologia
Storia dell’Arte
Educazione fisica
Religione
NOTA CONCLUSIVA
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Il Liceo Scientifico "G. Veronese" venne istituito nel 1952. Nel corso degli anni, però, l’originaria
fisionomia è alquanto mutata. Nel 1981 si arricchì della sezione classica, già esistente in città dai
primi anni settanta. Nel 1989 iniziò la sperimentazione linguistica, prima autonoma, poi CM 27/91.
Nel 1996 fu avviata la sperimentazione dell’indirizzo scientifico “Brocca”. Infine, nel settembre
1997, fu aggregato al Liceo “Veronese” l’Istituto Magistrale “C. Goldoni”, con i suoi corsi
magistrali e la sperimentazione dell’indirizzo socio-psico-pedagogico “Brocca”.
Ora il Liceo Statale “G. Veronese” ha al suo interno i seguenti indirizzi: scientifico PNI, scientifico
"Brocca", classico e socio-psico-pedagogico “Brocca” e liceo della riforma. È l'unico liceo nella
parte meridionale della Provincia di Venezia e raccoglie alunni dei comuni di Chioggia, Cavarzere e
Cona.
INDIRIZZO SCIENTIFICO “BROCCA”
L’indirizzo scientifico “Brocca” ebbe inizio nell’anno scolastico 1996/97. Dopo un lungo lavoro di
preparazione e discussione che occupò i due anni precedenti, la scelta cadde, all’interno delle varie
ipotesi proposte dalla commissione Brocca, sull’indirizzo scientifico, sulla base di alcune
considerazioni che ora riassumeremo.
Innanzitutto vi era un certo interesse da parte di alcuni docenti per il lavoro della commissione
Brocca nel suo complesso, per lo sforzo complessivo di ridisegnare, anche nei programmi, la scuola
secondaria.
Inoltre tutti erano concordi nel ritenere ormai troppo sacrificata, nel liceo scientifico di
ordinamento, l’area delle scienze sperimentali (fisica, chimica, biologia, scienze della Terra). In
sostanziale continuità con la tradizione della nostra scuola (all’interno della quale già dal 1989/1990
nel liceo scientifico era stata avviata la sperimentazione dei nuovi programmi di matematica e
informatica), si individuò nell’indirizzo scientifico piuttosto che nello scientifico-tecnologico la
sperimentazione da attivare.
Lo scientifico “Brocca” ripropone il legame fecondo, nei piani orari e nei programmi di studio, tra
materie scientifiche e materie umanistiche. Tuttavia le innovazioni apportate, non solo quantitative
(quadri orario) ma anche qualitative (nuovi programmi di studio), hanno dato maggior spazio e
visibilità alle discipline scientifiche, che, nell’arco del quinquennio, hanno trovato orari e modalità
di insegnamento adeguati.
Le discipline umanistiche, rappresentate in modo sufficientemente ampio e articolato, hanno
contribuito all’acquisizione di quegli strumenti di base necessari allo studio dei fenomeni storici e
culturali.
All’interno della sperimentazione, si è cercato di sviluppare il dialogo tra le varie discipline, in
un’ottica di lavoro comune di tipo pluridisciplinare, che ha avuto momenti significativi in tutti gli
anni di corso.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
VARIAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Come si può evincere dalla tabella di seguito riportata, la classe nel triennio ha avuto
sostanzialmente una certa continuità didattica.
DISCIPLINE
CURRICOLARI
Italiano
Latino
Filosofia
Storia
Inglese
Matematica
Fisica
Biologia
Chimica
Scienze della Terra
Storia dell'Arte
Educazione Fisica
Religione
CLASSE III
Penzo
Penzo
Sfriso
Sfriso
Gallimberti
Boscolo Anna
Boscolo Anna
Friso
Predonzan
/
Santamaria
Pagan
Bertotto
CLASSE IV
Lanza
Lanza
Sfriso
Sfriso
Gallimberti
Sambo
Sambo
Friso
Predonzan
/
Santamaria
Pagan
Bertotto
CLASSE V
Lanza
Lanza
Dante
Dante
Gallimberti
Sambo
Sambo
Predonzan
Predonzan
Predonzan
Santamaria
Pagan
Bertotto
QUADRO ORARIO
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DISCIPLINE
CURRICOLARI
CLASSE III
CLASSE IV
CLASSE V
Italiano
Latino
Filosofia
Storia
Inglese
Matematica
Fisica
Biologia
Chimica
Scienze della Terra
Storia dell'Arte
Educazione Fisica
Religione
4
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2
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4
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2
/
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2
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4
3
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2
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6
3
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4
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2
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CONFIGURAZIONE DELLA CLASSE
Gli allievi della attuale classe quinta provengono dalla fusione dei 35 studenti provenienti dalle
classi 1 C e 1 D Brocca dell’anno scolastico 2006/2007. Tale operazione è avvenuta in classe
seconda. Nella tabelle che segue sono riportati i dati del triennio:
Anno
Scolastico
2008/2009
2009/2010
2010/2011
Classe
terza
quarta
quinta
Iscritti alla
stessa classe
23
21
22
Iscritti da
altra classe
1
Promossi
23
20
22
Promossi con
debito formativo
1
Non
Promossi
SINTETICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Gli studenti della classe sono complessivamente ventidue, sette femmine e quindici maschi.
Uno studente ha frequentato il quarto anno in Finlandia con l’associazione Intercultura, un altro ha
ripetuto la classe quinta perché non ammesso agli esami di stato nell’anno scolastico precedente.
Sul piano della disponibilità e dell’impegno nei confronti delle proposte didattiche, la classe si è
articolata nel corso del triennio con una certa eterogeneità di attitudini, interessi, volontà ed il grado
di preparazione raggiunto risulta differenziato.
Un buon gruppo di studenti si è distinto per un impegno regolare in tutte le discipline, per un’ attiva
partecipazione al lavoro in classe ed infine per le buone capacità di analisi, sintesi e autonomia di
giudizio, raggiungendo buoni ed ottimi risultati.
Un gruppo ha avuto un atteggiamento positivo e disponibile verso la scuola, lo studio è stato
diversificato nelle varie discipline e nonostante ciò, grazie alle apprezzabili capacità individuali, ha
raggiunto risultati discreti. Un ultimo esiguo gruppo, ha lavorato in maniera saltuaria con uno
studio spesso superficiale, focalizzato per lo più al superamento delle prove, seguendo le proposte
di studio di alcune discipline con una certa discontinuità di attenzione e impegno, raggiungendo con
fatica risultati sufficienti.
Per quanto riguarda il comportamento, la classe si è mostrata spesso vivace ma nel complesso
positiva nella disponibilità verso le proposte educative e rispettosa delle regole scolastiche.
5
PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE DELLA
PROGETTAZIONE COLLEGIALE
OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI GENERALI
Il Consiglio di classe, nel formulare gli obiettivi didattici ed educativi, ha fatto proprio quanto
indicato nei programmi della sperimentazione Brocca e si è richiamato in modo specifico per le
finalità educative a quanto fissato nel Piano dell’offerta formativa.
Questi, in sintesi, gli obiettivi che i docenti si sono prefissati nel lavoro di quest’anno e che
ritengono siano stati mediamente conseguiti:
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Consolidare e affinare le capacità espressive scritte e orali, abituando al rigore e all’utilizzo
dei linguaggi specifici
Avviare gli allievi alla conoscenza delle specificità epistemologiche delle diverse discipline
oggetto di studio, pur in un quadro di sostanziale unità del sapere
Sviluppare la capacità di sintetizzare, schematizzare e organizzare un discorso
omogeneamente strutturato
Acquisire le competenze, sostenute da un adeguato bagaglio lessicale e concettuale, per
orientarsi nella molteplicità delle informazioni
Abituare gli allievi ad essere lettori autonomi e consapevoli di testi di vario tipo, utilizzando
le diverse tecniche di lettura in relazione ai diversi scopi per cui si legge
Introdurre all’uso degli strumenti di base della ricerca
Sviluppare gradatamente l’autonomia, la rielaborazione personale e la criticità nello studio
Sviluppare via via la capacità di operare collegamenti tra discipline diverse e di affrontare
argomenti di studio in una prospettiva pluridisciplinare o interdisciplinare
Sviluppare la capacità di socializzazione e di lavorare in gruppo
Sviluppare la capacità di dialogo e di confronto nella classe, nella scuola e negli altri ambiti
della vita
Sviluppare la capacità di autocorrezione, di autovalutazione e autostima nella rimotivazione
del senso del lavoro scolastico
Tutti gli obiettivi didattici ed educativi, che si sono realizzati nello svolgimento dei programmi delle
singole discipline e delle altre attività programmate, sono stati finalizzati allo sviluppo integrale
della persona in tutte le sue dimensioni.
Nelle relazioni delle varie discipline sono presenti gli obiettivi specifici relativi a conoscenze,
competenze e capacità.
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PROGETTI
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L’intera classe ha partecipato al progetto “Il cielo come laboratorio” ed una studentessa
(Ardizzon) è stata selezionata per la partecipazione allo stage, organizzato dall’Università di
Padova, che si è svolto ad Asiago dal 2 al 5 febbraio 2011.
Molti studenti della classe hanno partecipato alle fasi d’Istituto delle olimpiadi della
Matematica, della Fisica e delle Scienze.
Tre studenti (Ardizzon, Cavallarin e Padoan Federico) hanno partecipato alla fase
interprovinciale delle Olimpiadi della Fisica.
Nelle Olimpiadi delle Scienze due studenti sono stati selezionati per la fase regionale (Ardizzon
e Pagan Andrea).
Alla fase d’Istituto dei giochi di Autunno per la matematica si sono classificati i seguenti
studenti: Cavallarin, Padoan Federico.
Uno studente si è qualificato alla fase nazionale dei giochi PRISTEM dell’Università Bocconi di
Milano (Penzo Marco).
Tre studenti hanno partecipato al progetto PNLS Scienze dei materiali, organizzato
dall’università di Padova (Ardizzon, Bullo, Lo Riso)
Cinque studenti hanno aderito al PNLS di Matematica: Codici e Segreti, organizzato in
collaborazione con il dipartimento di Matematica dell’Università di Padova (Ardizzon,
Cavallarin, Garbi, Penzo e Redi)
Superamento del livello 9 dell’esame Trinity da parte di due studenti della classe: Cavallarin,
Penzo M.
Partecipazione ai campionati provinciali di atletica leggera: Ciriello, Fiorentin e Padoan
Federico.
Due studenti hanno gareggiato nel torneo provinciale di Pallavolo: Byloos, Redi.
La classe ha partecipato alla conferenza di Astrobiologia tenuta dal prof. Galletta
dell’Università di Padova.
La classe ha partecipato ad una lezione- spettacolo su Lise Meitner il 23 febbraio 2011.
Gli studenti hanno seguito la lezione studio: ”Pensieri e parole contro la mafia” di Giulio
Cavalli.
In occasione dei 150 anni dell’unità di Italia gli studenti della classe hanno seguito una lezione
del prof. Islenghi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’intera classe ha assistito alla conferenza del prof. Bellieni dell’Università di Padova dal titolo:
“I terremoti, segnali di una Terra viva” che si è svolta il giorno 11 maggio 2011.
ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO
Gli alunni hanno partecipato facoltativamente alle seguenti attività nel corso dell’ultimo biennio:
·
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Incontro con l’università di Padova e Venezia
Incontro con figure professionali
Partecipazione a stage estivi organizzati dalla scuola in collaborazione con gli Enti Locali e
con il CNR di Venezia.
ATTIVITA’ ESTERNE
Il Consiglio di classe ha programmato visite guidate come parte integrante del lavoro in classe:
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Uscita a Trieste: incontro con gli autori Svevo, Saba e Joyce. Visita ala risiera di San Sabba
ed al sacrario militare RediPuglia.
Uscita a Ca’ Roman in collaborazione con la LIPU ed inanellamento di uccelli del territorio.
Uscita notturna presso il Bosco Nordio e collaborazione con il CEA, ascolto e
riconoscimento dei rapaci notturni.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la griglia di valutazione il consiglio di classe ha fatto propria e ha seguito quella
approvata dal Collegio dei Docenti e inserita nel P.O.F.
Per le prove scritte la griglia utilizzata ha fatto riferimento a quelle elaborate nei diversi
Dipartimenti Disciplinari.
SIMULAZIONI DI PRIMA E SECONDA PROVA D’ESAME
La simulazione della prima prova d’esame si effettuerà il giorno 25 maggio ed avrà la durata di sei
ore.
La simulazione della seconda prova d’esame si effettuerà il giorno 4 giugno ed avrà la durata di
cinque ore.
Le griglie di correzione e valutazione saranno fornite in allegato al documento.
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA D’ESAME
Sono state svolte due simulazioni di terza prova, tipologia B, con tre quesiti a risposta libera per
ciascuna disciplina, della durata di quattro ore.
La prima sabato 26 Febbraio 2011 e le materie coinvolte: biologia, chimica, inglese, storia
dell’arte. La seconda giovedì 5 maggio 2011 e le materie coinvolte: biologia, chimica, inglese e
storia dell’arte.
Le prove sono state valutate con un punteggio complessivo in quindicesimi, frutto della media dei
punteggi assegnati alle singole materie. Le prove sono state utilizzate dai docenti coinvolti come
verifica per la specifica materia ed è stato assegnato anche un voto in decimi.
Il testo delle prove sarà fornito in allegato al documento, insieme alle griglie di correzione e
valutazione.
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ITALIANO e LATINO
Prof.ssa Lanza Saragenne
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Insegno a questi studenti Latino e Italiano dallo scorso anno scolastico, ma ho conosciuto una parte
di loro in prima (il gruppo della ID Brocca) l’altra parte in seconda, quando delle due prime (C e D
Brocca) è stata fatta una sola IIC Brocca. (vedi Presentazione dei curricula). La significativa
componente maschile (15 ragazzi e 7 ragazze) all’interno della classe ha determinato un modello
didattico dinamico, con una significativa presenza di lezione dialogata, attenta a rimediare ai cali di
concentrazione. Risulta altresì interessante registrare il fatto che molti di loro vivono positivamente
anche il ruolo di cittadini attivi e critici così che in numerosi casi ho usato pubblicazioni, anche
recentissime, per provocare ulteriori approfondimenti e sviluppi rispetto alla storia romana, alla
letteratura latina e italiana. Sebbene alcuni di loro non abbiano dimostrato grande interesse per le
letterature, tuttavia non si sono sottratti alle consegne date. Durante l’estate scorsa, ad esempio, ogni
studente ha letto autonomamente un’opera di un autore del Novecento di cui poi ha riferito in una
relazione ai compagni.
LATINO: visti gli interessi degli allievi e lo specifico del corso sperimentale, ho scelto di trattare la
lettura e l’analisi dei contenuti a partire da testi letterari sia in Latino (pochi) che in traduzione,
individuando quei temi che suggerivano moderne chiavi interpretative. Lo scritto di latino, in
quest’anno, è sempre partito da testi che avevamo già tradotto in classe.
ITALIANO : ho lavorato privilegiando la lettura e l’analisi al testo. Là dove è stato possibile, ho
cercato di procedere parallelamente al programma di Storia, Filosofia, Inglese e di Storia dell’Arte
in modo da fornire agli studenti un quadro abbastanza completo del rapporto esistente tra letteratura
e società a partire dall’ultimo ventennio del Novecento fino al secondo dopo guerra. Non sono
tuttavia mancati momenti di approfondimento su tematiche sociali come la Mafia, il rapporto
informazione-potere, intellettuali-potere (intervista di E. Biagi a P.P. Pasolini, intervista ad
Ungaretti e Montale). Come contributo alla ricorrenza nazionale dell’Unità d’Italia ho proposto
loro un percorso di ricerca sulla storia della Scuola in Italia dalla Legge Casati 1859, estesa poi al
Regno d’Italia due anni dopo, alla Legge di Riforma Gelmini.
OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti risultati:
CONOSCENZE
La maggior parte degli alunni dimostra di aver acquisito una discreta conoscenza degli argomenti e
delle tematiche proposte. In alcuni casi il livello cognitivo raggiunto si rivela buono e anche ottimo,
in qualche caso rimane non del tutto sufficiente per la scarsa acquisizione delle conoscenze, il
limitato interesse e l’atteggiamento tenuto durante le lezioni.
COMPETENZE/CAPACITÀ
In ordine alle competenze di analisi e contestualizzazione dei testi i risultati variano
significativamente a seconda della padronanza e della rielaborazione delle conoscenze. Queste
hanno permesso ad alcuni di tracciare la prospettiva storica della letteratura, passando da una lettura
prevalentemente centrata sul presente ad un’ottica più ampiamente storico-antropologica, rendendo
sempre più piena l’esperienza della lettura. Quanto alle competenze linguistiche nella produzione
orale, solo pochi sanno controllare ed utilizzare la lingua in rapporto allo scopo. Più numeroso il
gruppo di quelli che si affidano ad un uso superficiale e generico.
La classe evidenzia livelli diversi della capacità di rielaborazione critica delle conoscenze e di
applicazione autonoma delle competenze. Alcuni studenti hanno manifestato apprezzabili capacità
individuali che si sono venute affinando nel corso dell’anno, anche attraverso un lavoro personale,
dimostrando discrete e buone capacità espressive sia nella produzione scritta che in quella orale;
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pochi altri, con incertezze di ordine espressivo dovute principalmente a povertà di linguaggio e
difficoltà analitiche, si sono mantenuti in una dannosa pigrizia intellettuale.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
1. 1. MODULO STORICO-LETTERARIO SUL POSITIVISMO, NATURALISMO
FRANCESE, VERISMO ITALIANO DURANTE L’ETA’ POSTUNITARIA
Introduzione storica alla seconda metà dell’Ottocento
La scienza e l’evoluzionismo, il Positivismo, il darwinismo sociale
Industria editoriale, letterati e società borghese
Il Verismo: la lingua, narrativa e società
L’anima multiforme e contraddittoria del Decadentismo: della lirica (parnassianesimo, simbolismo,
estetismo) e della narrativa (racconto, romanzo sperimentale, reazioni al romanzo naturalista)
Caratteri della letteratura decadente e temi trattati.
Lettura e commento
C. DARWIN, “La lotta per l’esistenza e la selezione naturale” da Sull’origine delle specie, 1859
A. COMTE, “La filosofia positiva” da Corso di filosofia positiva,1830
(ore 5)
1. 2. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: GIOVANNI VERGA
Vita e opera di un siciliano alla scoperta del continente Italia
Il fortunato incontro con L. Capuana e il “verismo” di Verga
La produzione verista: Vita dei campi, I Malavoglia, Novelle Rusticane, Mastro-don Gesualdo.
Rivoluzione tematica e stilistica del Ciclo dei Vinti: l’artificio della regressione e dello
straniamento. “Rosso Malpelo” e l’indagine Franchetti-Sonnino. “Libertà” e i Fatti di Bronte:
confronto tra il fatto storico raccontato da B. Radice e la narrazione dei fatti ad opera di Verga.
Omissioni e responsabilità. Dibattito critico sul silenzio di Verga.
Lettura, analisi tematica e commento dei seguenti scritti:
da Vita dei campi, “Rosso Malpelo”
da I Malavoglia: “La prefazione a I Malavoglia” “La famiglia dei Malavoglia”, “Il naufragio della
Provvidenza”, “L’addio di ‘Ntoni”
da Novelle Rusticane, “Libertà”
da Mastro-don Gesualdo: “Una giornata di Mastro-don Gesualdo”, “La morte di Mastro-don
Gesualdo”.
Lettura e commento ai testi di critica:
L. SPITZER, L’originalità della narrazione dei Malavoglia” da L’originalità della narrazione nei
Malavoglia, 1976
F. SPERA, “La morale tragica di Rosso Malpelo” da Rosso Malpelo, 2002
(ore 14)
1. 3. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: GIOVANNI PASCOLI
Giovinezza e formazione; la produzione matura, il simbolismo pascoliano
Temi e simboli ricorrenti; la poesia delle piccole cose; caratteristiche del “fanciullino”
Funzione della poesia
Myricae, Canti di Castelvecchio e Poemetti
Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche:
da Myricae “Arano”
da Myricae “Novembre”
da Myricae “Lavandare”
da Myricae “Temporale”
da Myricae “Il lampo”
da Myricae “Il tuono”
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da Myricae “X Agosto”
da Myricae “L’assiuolo”
da Poemetti “Italy” (vv. 51-150); “Digitale purpurea”
La grande proletaria si è mossa, 1911
da Il Fanciullino, 1897, “Il fanciullino” concetti chiave della poesia pascoliana
Lettura e commento ai testi di critica:
(ore 8)
1. 4. MODULO TEMATICO La Grande Guerra
da Papini “Amiamo la guerra!
da Salvemini “Gli interventisti democratici”
da Serra “La guerra non cambia niente”
da Ungaretti “Veglia”
da Jahier “Soldato Sommacal Luigi”
da Lussu “Un anno sull’altipiano”
(ore 2)
1. 5. MODULO “INCONTRO CON L’OPERA” L’Allegria di Giuseppe Ungaretti
Una vita illuminata dalla poesia. La formazione intellettuale: il rapporto dialettico con le
avanguardie , il rinnovamento nella tradizione. Intervista di P.P.Pasolini a Ungaretti.
I temi dell’Allegria e le novità metriche e stilistiche
Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche da l’Allegria:
“In memoria”;
“Fratelli”
“Mattina”
“Soldati”
“C’era una volta”
“Sono una creatura”
“I fiumi”
(ore 4)
1. 6. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: UMBERTO SABA
La poesia come “storia di una vita”. Triestinità di Saba e pratica psicanalitica. Poesia come
“scandaglio dell’anima”: la chiarezza del Canzoniere. Uno sguardo audace sul reale: le Scorciatoie.
Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche dal Canzoniere:
“A mia moglie”
“Città vecchia”
“Il garzone con la carriola”
“Il carretto del gelato”
“Mio padre è stato per me “l’assassino” ”
“Inverno”
“Amai”
da Scorciatoie : numeri 4, 24, 32, 101
Lettura e commento ai testi di critica:
da S. FREUD, “L’io punisce sé stesso per tormentare un proprio caro” da Lutto e melanconia
(ore 6)
1. 5. MODULO “INCONTRO CON L’OPERA”: LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo
Vita e formazione culturale di Svevo: Positivismo nell’opera di Svevo. Tra Decadentismo e
avanguardia: il letterato e la libertà di “fraintendere” filosofi e scienziati.
La coscienza di Zeno, 1923: struttura, tematichee protagonista dell’opera. Arte e psicanalisi.
Lettura, analisi tematica e commento dei seguenti scritti:
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da La Coscienza di Zeno: “Preambolo”, “L’ultima sigaretta”, “Augusta, la salute personificata”,
“La guarigione di Zeno e la profezia di una catastrofe inaudita”.
E. MONTALE, “Un piccolo mistero letterario” in “L’Esame” 1925
B. MEIER, “La coscienza di Zeno, opera aperta” da La personalità e l’opera di Italo Svevo, 1961
S. FREUD, “Indicazioni sul valore della promessa” da Psicopatologia della vita quotidiana
(ore 6)
1. 6. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: LUIGI PIRANDELLO
La crisi del Novecento: scienze umane e psicanalisi. La vita e l’opera. La visione relativistica del
mondo. Rapporto con Verismo e Decadentismo. Sicilianità e prospettiva europea. Poetica e caratteri
critici dell’Umorismo. Dicotomia tra vita e forma, il vitalismo.
Pirandello e il multiforme uso della prosa: novelliere, romanziere e drammaturgo.
Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila; Novelle per un anno; Maschere nude
Il teatro dialettale e la dissacrazione del teatro borghese. Metateatro e “teatro dei miti”.
La fortuna critica: Russo, Croce, Gramsci, Salinari, De Castris, Baratto, Sciascia e Borsellino.
Lettura, analisi tematica e commento dei seguenti scritti:
da L’Umorismo: “L’umorista un critico fantastico”
da Il fu Mattia Pascal: “Storie di vermucci, ormai, le nostre”, “Adriano Meis”, “Lo strappo nel
cielo di carta”, “Il Fu Mattia Pascal”
da Uno, nessuno e centomila: “La vita non conclude”
da Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”, La carriola”, “Di sera, un geranio”, “Colloquio con
i personaggi (II)”
da Maschere nude
da Sei personaggi in cerca d’autore: “Si nasce alla vita in tante forme: anche personaggi”
da Enrico IV: “Preferii restar pazzo”
(ore 15)
1. 7. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: EUGENIO MONTALE
Vivere al cinque per cento: vita e opera. Originalità e tradizione: il “correlativo oggettivo”, la poesia
come conoscenza in negativo, come “testimonianza”, la figura femminile.
Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro, Satura
Lettura, analisi stilistico-retorica e tematica delle seguenti liriche:
da Ossi di seppia “I limoni”
da Ossi di seppia “Non chiederci la parola”
da Ossi di seppia “Meriggiare pallido e assorto ”
da Ossi di seppia “Spesso il male di vivere ”
da Ossi di seppia “Forse un mattino andando”
da Le Occasioni “La casa dei doganieri”
da Le Occasioni “Non recidere, forbice, quel volto”
da La bufera e altro “Piccolo testamento”
da Satura “ Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”
da Satura “ Avevamo studiato per l’aldilà”
da Diario del ’71 e del ’72 “Sulla spiaggia”
da Farfalla di Dinard “Farfalla di Dinard”, “Sosta a Edimburgo”
da Confessioni di scrittori “Una totale disarmonia con la realtà” (Interviste con sé stessi), 1951
Da Sulla poesia, 1976, “E’ ancora possibile la poesia?”
(ore 10?)
1.8. ERRATA CORRIGE: esercizi di analisi e produzione
· PRODUZIONE- Come strutturare un testo argomentativi. SAGGIO BREVE e ARTICOLO
di OPINIONE: lettura della documentazione, scelta della tesi e delle argomentazioni,
12
sintassi dell’articolo, scrittura, revisione attribuzione del titolo e della destinazione
editoriale.
· RICONOSCIMENTO- riconoscimento delle argomentazioni a partire dalla lettura di testi
giornalistici (letture da Scusi, lei si sente italiano? a cura di Battaglia-Di Paolo; da La
manomissione delle parole di G. Carofiglio; da Io cammino in fila indiana di A. Celestini;
da Solo andata di E. De Luca; da Buio “Muri di notte” di D. Maraini; ricerca sulla
Legislazione scolastica nell’Italia monarchica e repubblicana in omaggio ai 150 anni
dell’Unità d’Italia)
(ore 16)
1.9. LEGGO UN CLASSICO: esercizio di lettura critica e analisi
Ogni studente ha presentato alla classe l’analisi critica di due opere del Novecento, lette
integralmente. I testi vengono di seguito elencati:
Il Trionfo della morte (D’Annunzio), Il Fu Mattia Pascal (Pirandello), Una donna (Aleramo), La
coscienza di Zeno (Svevo), Cristo si è fermato a Eboli (C. Levi), Se questo è un uomo (P. Levi), Il
sergente sulla neve (M. Rigoni Stern), Diario di un millennio che fugge (Lodoli), La lunga vita di
Marianna Ucria (Maraini), Perfezioni provvisorie (Carofiglio)
(ore 15)
EPITAFFI A CONFRONTO
Letture dai testi di E. BARONCELLI Mosche d’inverno e Libro di candele Sellerio editore
da Mosche d’inverno “Luigi Pirandello”, “Gabriele D’Annunzio” “Eugenio Montale”, “Primo
Levi”
da Libro di candele “Irma Brandeis, la donna che amò Eugenio Montale”, “Eugenio Montale,
l’uomo che amava le donne ebree”, “Luigi Pirandello, l’uomo che amava i fantasmi”, “Ettore
Schmitz, detto Italo Svevo”
2. METODI E TECNICHE DIDATTICHE
Sono stati utilizzati i seguenti metodi e tecniche didattiche:
· metodo trasmissivo, secondo le tecniche della lezione frontale, della lezione dialogica e
dell’analisi testuale
· studio guidato, nella forma dell’esercitazione con l’utilizzo di schede per la comprensione del
testo letterario e di critica letteraria
3. MATERIALI DIDATTICI
·
·
·
·
L. SERGIACOMO- C. CEA- G. RUOZZI- M. GIORDANO- A. TERRIBILE, I volti della
letteratura, Paravia (tomi 5 e 6), 2006
Schede critiche da altri manuali di letteratura italiana
Risorse informatiche
Monografie e opere integrali
4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifica scritta
· Tipologie delle prove di maturità
· domande a risposta aperta, con l’indicazione del numero massimo di righe da utilizzare per la
risposta, sugli argomenti di letteratura affrontati in classe
13
Per la valutazione delle prove scritte e orali si fa riferimento alle griglie di valutazione approvate dal
Collegio Docenti e raccolte nel POF. Sono state impiegate 30 ore per le interrogazioni e 14 ore per
le verifiche scritte.
LATINO
Prof.ssa Lanza Saragenne
OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti risultati:
CONOSCENZE
Sono state privilegiate le conoscenze fondamentali specifiche, i generi e la loro relazione con la
cultura greca per ampia sintesi; tre autori (Seneca, Petronio e Tacito), in particolare, hanno
permesso una profonda riflessione sulla relazione/tensione esistente tra potere e letterati nella Roma
imperiale del primo secolo dopo Cristo.
COMPETENZE/CAPACITÀ
Gli alunni, in relazione all’impegno profuso, alla capacità di esporre argomentando e di individuare
gli aspetti principali dei vari fenomeni letterari, anche in relazione al contesto storico-culturale,
sono in grado, in modo diversificato, di:
· interpretare correttamente i testi dei classici esaminati in classe, individuandone la tematica
· riconoscere nei vari generi letterari elementi di continuità e di alterità con le contemporanee
forme letterarie
· di individuare gli apporti di pensiero alla formazione della cultura italiana ed europea
Sulla base degli obiettivi prefissati tre sono i livelli di preparazione: un piccolo gruppo conosce in
maniera approfondita gli argomenti trattati, li possiede anche in maniera critica ed ha acquisito un
linguaggio specifico; un secondo gruppo conosce gli argomenti di letteratura e li sa esporre con un
linguaggio non sempre specifico e spesso ripetitivo. Un terzo gruppo, invece, altalenante
nell’impegno domestico e scolastico, con scarse capacità critiche, ottiene risultati appena sufficienti.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
1. 1 MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: LUCIO ANNEO SENECA
L’evoluzione del principato sotto la dinastia giulio-claudia.
Vita di Seneca. La vita del saggio e l’impegno pubblico; contrasti con il princeps (Caligola,
Claudio, Nerone); la riflessione sulle passioni: Dialogorum libri. Eclettismo di Seneca e le fonti
della filosofia di Seneca. Le tragedie. Epistulae morales ad Lucilium: fine dello stoicismo è il
raggiungimento della virtus; contro la iactura temporis.
Lettura, analisi e commento delle seguenti opere:
De Providentia, “La severità costruttiva di un dio-padre” (1, 5-6)
De Providentia, “Nelle avversità l’uomo può mettersi alla prova” (4, 1-6)
De Ira, “La forza dell’ira è incontrollabile” (I, 8, 1-5)
De Ira, “L’ira offusca la capacità di giudizio” (I, 18, 1-2)
Consolatio ad Helviam matrem, “Mobilità e migrazioni” (7, 1-6)
Epistulae ad Lucilium, I, (1-3) : Vindica te tibi (traduzione)
Epistulae ad Lucilium, VII, (1-5) : “Spettacoli gladiatori”
Epistulae ad Lucilium, XLVII : “Sono servi”
Naturales Quaestiones, “Il progresso come regresso: lo specchio”; “La decadenza degli interessi
filosofici”
(ore 22)
1.2. MODULO TEMATICO “IN GIRUM IMUS” l’avventura come formazione:
SATYRICON il realismo di Petronio tra comicità e amarezza
14
Dal Satyricon di Petronio: aspetti del testo e ipotesi sull’autore
La vicenda e i personaggi.
La vexata quaestio del genere e dei modelli: fabula milesia, satira, mimo e parodia del Simposio e
Odissea
Il mondo del Satyricon: il realismo petroniano
Lettura in traduzione e analisi narratologica
Satyricon, 34, 4-10 : “La larva meccanica di Trimalchione”
Satyricon, 61, 6-62: “Una storia di Licantropia”
Satyricon, 85, 4-6; 86; 87: “L’efebo di Pergamo”
Satyricon, 111-112: “La matrona di Efeso” (confronto con quella narrata da Fedro)
Satyricon, 132,9 – 133,3 : “La vendetta di Priapo”
(ore 7)
1.3. MODULO TEMATICO “IN GIRUM IMUS” l’avventura come formazione:
METAMORFOSEON letteratura d’evasione e simbolismo
Romanzo antico e romanzo moderno. La vita di Apuleio, la formazione filosofica.
Le opere: De magia o Apologia. Fonti: Luciano Samosata o Lucius da Patra? Metamorphoseon
libri XI: trama del romanzo in tre sezioni narrative; fonti e modelli; cenni sul culto di Iside; il libro
XI come chiave del significato mistico-religioso del romanzo; analogie tra la vicenda di Psiche e
quella di Lucio; caratteristiche e intenti dell’opera; lingua e stile.
Lettura, analisi, traduzione e commento
De Magia, (25-27) Cos’è la magia
Metamorfosèon, I, 1: “Prologo”
Metamorfosèon, II, 28-30 : “Una mutilazione magica”
Metamorfosèon, III, 24-25 : “La metamorfosi in asino”
Metamorfosèon, IV,28-30, 3 : “Psiche”
Metamorfosèon, V, 21, 5-23 : “Lo sposo misterioso”
Metamorfosèon, XI, “Epifania di Iside” “La seconda metamorfosi” “Il riconoscimento del
sacerdote”
(ore 6)
1. 4. MODULO “INCONTRO CON L’OPERA”: Naturalis Historia di PLINIO il VECCHIO
L’età dei Flavi. Lettura del testo di Plinio il Giovane sulla morte di Plinio il Vecchio.
da Naturalis Historia Liber III, 121 (fossa Clodia)
da Naturalis Historia Liber XVI, 27, 35(Proemio al libro XVI)
(ore 6)
1. 5. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: PUBLIO CORNELIO TACITO
Dal principato ereditario a quello adottivo. La vita e la carriera politica di Tacito.
Potere imperiale e modelli di virtù: De vita Iulii Agricola. Una monografia etnografica: Germania.
Dopo la libertas l’Impero: le Historiae e gli Annales. Concezione e prassi storiografica di Tacito.
Potentiae cupiditas: riflessioni sull’imperialismo romano.
Lettura e/o traduzione, analisi e commento dei seguenti passi
De Agricola, 30-32: “Il discorso di Calgaco”
De Agricola, 46, 1-4 : “Placide quiescas” (traduzione)
Germania, 2, 1-3 : “Una terra senza forma”
Germania, 4, 1 : “La “sincerità” genetica dei Germani”
Germania, 9-10 : “Divinità, auspici e divinazione”
Historiae, I, 1 : “La preoccupazione per i posteri”
Historiae, V, 2-5 : “L’excursus etnografico sulla Giudea”
Annales, I, 1: “Proemio, la distanza dello storico”
Annales, I, 2-4. 1 : “Il passaggio al principato”
15
Annales, XIV, 63-64 : “La morte di Agrippina”
Annales, XIV, 14-17 : “L’uccisione di Ottavia”
Annales, XV, 38-42 : “L’incendio di Roma”
(ore 17)
1. 6. MODULO “INCONTRO CON L’AUTORE”: AURELIO AGOSTINO
Vita di Agostino. Dall’Africa all’Italia. Il Manicheismo, pelagianesimo e le eresie del terzo, quarto
secolo. Confessiones: analisi, novità e struttura dell’opera. Un modello per Medioevo e
Umanesimo.
Confessiones, II, 4, 9; 6, 12 “Il furto delle pere”
Confessiones, III, 1, 1 “Voglia di amare”
Confessiones, VIII, 12, 28-29 “La scena del giardino”
Confessiones, IX, 10, 23-26 “L’estasi di Ostia”
Confessiones, IX, 11, 27-28 “La morte di Monica”
Confessiones, XI, 15-16 “Dio e il tempo”
(ore 10?)
EPITAFFI A CONFRONTO
Letture dai testi di E. BARONCELLI Mosche d’inverno e Libro di candele Sellerio editore
da Mosche d’inverno “Claudio Nerone Tiberio”, “Agrippina Minore” “Tito Flavio Vespasiano”,
“Ipazia”, “Agostino”.
da Libro di candele “Ottavia Claudia, la donna che non visse nemmeno una vita”, “Lucio Anneo
Seneca, filosofo scampato all’oblio”, “Nerone, il dio che credeva agli oracoli”, “Gaio Petronio,
teatrante”.
2. METODI E TECNICHE DIDATTICHE
Sono stati utilizzati i seguenti metodi e tecniche didattiche:
· metodo trasmissivo, secondo le tecniche della lezione frontale, della lezione dialogica e
dell’analisi testuale
· studio guidato, nella forma dell’esercitazione con l’utilizzo di schede per la comprensione del
testo letterario e di critica letteraria
Nell’affrontare lo studio della letteratura e la lettura dei classici, mi sono preoccupata non solo di
fornire le coordinate per un necessario inquadramento storico-culturale degli autori presi in esame,
ma anche di individuare, con le ovvie differenze di epoche, di mentalità, di posizioni culturali e
filosofiche, gli elementi che possono renderci vicino un mondo tanto distante nel tempo.
Le prove di verifica scritta, in linea con le scelte operate in dipartimento di Lettere per le classi
quinte del percorso Brocca, si sono concentrate sull’analisi dei testi studiati, utilizzati spesso come
strumenti di lettura e rielaborazione.
3. MATERIALI DIDATTICI
·
·
·
·
M. BETTINI, Nemora, La Nuova Italia (tomo II)
Schede critiche da altri manuali di letteratura latina
Risorse informatiche
Visione del film Agorà di A. Amenàbar
4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifica scritta
16
Le prove di verifica scritta, in linea con le scelte operate in dipartimento di Lettere per le classi
quinte del percorso Brocca, si sono concentrate sull’analisi dei testi studiati utilizzati spesso come
strumenti di lettura e rielaborazione.
Verifica orale
La verifica orale ha accertato la conoscenza dei fenomeni letterari e della loro continuità/alterità
rispetto a quella italiana.
Per la valutazione delle prove scritte e orali si fa riferimento alle griglie di valutazione approvate dal
Collegio Docenti e raccolte nel POF.
Per le verifiche orali e scritte sono state utilizzate 24 ore.
17
STORIA E FILOSOFIA
prof.ssa Irene Dante
Programmazione
Durante l'anno scolastico, la programmazione è stata seguita con linearità e senza significative
interruzioni didattiche, che hanno permesso lo svolgimento di un lavoro continuativo e garantito
l'acquisizione degli obiettivi didattici, metodologici e conoscitivi auspicati
per la disciplina storica si è fatto uso di laboratori di ricerca, in cui gli allievi si sono cimentati in
attività di elaborazione di proprie tesi da argomentare adeguatamente, con l'approfondimento
talvolta anche trasversale, dei contenuti storico filosofici; in generale l'attività è stata svolta con
entusiasmo e partecipazione.
Presentazione della classe
Gli studenti hanno manifestato costante attenzione durante le lezioni. Alcuni hanno dimostrato
curiosità per gli argomenti proposti, apprezzamento per le metodologie didattiche e capacità di
rielaborazione critica delle informazioni.
Profitto globale
Il profitto è stato più che soddisfacente per buona parte della classe. Alcuni allievi hanno conseguito
una competenza ed una padronanza disciplinare solida e approfondita, con risultati eccellenti.
Programma svolto di storia
L’Italia dopo l’unificazione: situazione economica generale, la politica di Cavour; Il “separatismo”
nei rapporti tra Stato e Chiesa; Destra storica al governo (Consorteria e permanente) origini della
questione meridionale e tentativi risolutivi, Questione romana, Il Sillabo , la Legge delle
Guarentigie.
La seconda rivoluzione industriale,
l’imperialismo e le sue implicazioni: sviluppo del Capitalismo imperialista o protezionista
(differenze con il capitalismo liberista e con il colonialismo del XVI secolo)
Penetrazione britannica in India, Africa, Cina. Il progetto di Cecil Rhodes, Inghilterra in età
vittoriana, politiche di Gladstone e Disraeli, il caso Irlandese.
Penetrazione francese in Africa e Asia, la crisi di Fashoda e la Cordiale intesa del 1904
Imperialismo tedesco: Pangermanesimo e Weltpolitik
Imperialismo americano, diplomazia del dollaro, I conferenza Panamericana, guerra ispano
americana a Cuba
organizzazione movimento operaio, il pensiero di Proudhon, lassalle, Bernstein e Bakunin, prime
organizzazioni politiche
I, II, III Internazionale
La Germania di Bismark: politica interna (lotta contro i partiti socialdemocratico e cattolico, la
Kulturkampf) politica delle alleanze strategiche (duplice e triplice alleanza, patto dei tre imperatori)
Congresso di Berlino (1878) e sue implicazioni
l’età dei Nazionalismi: la caduta di Bismark e il nuovo corso tedesco con Guglielmo II, il processo
di democratizzazione in Francia e il caso Dreyfus, Inghilterra liberale.
L’età giolittiana
Verso il primo conflitto mondiale: I e II crisi marocchina, I e II guerra balcanica, Rivoluzione in
Russia del 1905
la Prima guerra mondiale: cause e rivalità tra blocchi contrapposti; interventisti e neutralisti,
operazioni di guerra tra il ‘14 e il ’17. Il crolllo della Russia, l’entrata degli USA, i 14 punti di
Wilson. Conferenza di pace di Parigi.
18
la Rivoluzione russa. I e II governo provvisorio. Pace di Brest Litovsk, Guerra civile e Comunismo
di guerra, Nuova Politica economica, Piani quinquennali. Stalinismo, caratteri di un epoca
dittatoriale.
Gli anni tra le due guerre: crisi delle istituzioni liberali, Rivoluzione demografica, meccanismi di
sovrapproduzione, processi di inflazione e politica deflazionista, crollo della borsa di Wall Street,
politica del New Deal
Avvento del fascismo: elezioni del 19 e avanzata del fronte cattolico (partito popolare di Sturzo), e
socialista (ala massimalista di Gramsci), Fasci di combattimento,fascismo agrario e urbano, il
programma del fascismo, crisi dei governi Nitti e Golitti, questione di Fiume, marcia su Roma,
delitto Matteotti.
Strutture e istituzioni fasciste (gran Consiglio del Fascismo, Opera Nazionale balilla, Ordinamenti
cooperativi, Patti lateranensi.
Entro la fine delle attività didattiche è auspicabile l’analisi generale dei seguenti argomenti:
avvento del Nazismo
L’Europa in prossimità della seconda guerra (conflitto italo etiopico, guerra civile spagnola, politica
dell’Anschluss, guerra di conquista parallela di Mussolini in Albania)
Seconda Guerra Mondiale (cenni).
Letture di approfondimento
“La politica italiana in Africa” F. Crispi, “Lo scontro sociale” Giolitti, p. 20/21 percorsi
storiografici
“torniamo allo statuto” Sidney Sonnino, documenti p. 122
Testo adottato: Traniello-Panarelli-Prandi, Storia di Mille anni vol 3 SEI Editore
Programma svolto di Filosofia
1- Idealismo tedesco
Romanticismo tedesco, caratteri generali;
Fichte: la vita dello spirito, i principi della dottrina della scienza, l’etica, la missione del dotto, il
valore della storia e della filosofia,
Hegel: vita, le tesi dell’idealismo hegeliano, L'enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio:
Sezioni. Figure della fenomenologia dello spirito: coscienza autocoscienza, Ragione, scetticismo
stoicismo coscienza infelice, Servo Padrone
2- Destra e sinistra hegeliana e marxismo
Dx e sx hegeliana; la posizione di Feuerbach rispetto ad Hegel e Marx.
Marx: Concetto di alienazione, il valore storico del fenomeno capitalistico, sua lettura in chiave
dialettica, il valore d’uso e di scambio della merce, il processo di accumulazione capitalistico e la
caduta tendenziale del saggio di profitto
3- La critica della razionalità
Nietzsche: il progetto di smascheramento delle ideologie positivista e marxista, le opere del I II e
III periodo; concetto di apollineo e dionisiaco, il metodo genealogico, la morte di Dio e il
Superuomo, la morale del risentimento, la volontà di potenza;
Freud: La scoperta dell’inconscio, metodo ipnotico prima e dopo l’incontro con Charcot, metodo
delle associazioni libere, modello neurofisiologico dell’apparato psichico, processo primario e
secondario, utilizzazione terapeutica del Trasnfert, I e II topica psicologica, teoria della sessualità
infantile
Schopenhauer: il mondo come volontà e rappresentazione, le tre vie di liberazione dal dolore
19
Percorsi
1) Esistenzialismo ed ermeneutica: Kierkegaard, Gadamer
2) spiritualismo francese: Bergson
entro la fine delle attvità didattiche si auspica losvolgimento dei seguenti argomenti:
La crisi delle scienze: Popper, Lakatos e Feierhabend;
letture di approfondimento (fotocopie):
Hegel “lo stato Etico”
Marx: “critica al Marxismo”
Nietzsche:”la visione e l'enigma”
Freud: “Il caso di Anna O.”
Testo adottato : De Bartolomeo Magni Voci della filosofia Vol 3 Ed Atlas
20
INGLESE
prof. Nicoletta Gallimberti
PREMESSA
Nel corso degli studi la classe ha globalmente dimostrato interesse per la disciplina e un buon
impegno nello studio, anche se a volte i contenuti non sono stati personalmente rielaborati e
approfonditi da tutti gli studenti. Generalmente il metodo di lavoro è stato regolare. Solo pochi
allievi presentano incertezze nell'espressione orale e scritta, dovuti a scarsa propensione per la
disciplina, un metodo di studio a volte disordinato, a lacune non del tutto colmate nel corso degli
studi o a un impegno non sempre adeguato. La maggior parte degli alunni ha comunque acquisito
discreta padronanza dei contenuti studiati e sa esprimersi utilizzando la lingua scritta e orale in
modo sufficiente, in qualche caso anche buono o ottimo.
In relazione alla programmazione curricolare i seguenti obiettivi sono stati conseguiti a livelli
piuttosto differenziati.
CONOSCENZE
Revisione delle conoscenze grammaticali, sintattiche, lessicali, morfologiche e fonologiche della
lingua inglese
Linee generali di evoluzione del sistema letterario inglese dall’800 alla prima metà del '900
Lettura e analisi di alcuni testi rappresentativi dei periodi storico-culturali affrontati, con riferimenti
all'opera complessiva degli autori e alla loro biografia
COMPETENZE/CAPACITA'/ABILITA'
Nel corso dell'anno abbiamo lavorato prevalentemente sulle abilità di comprensione e
apprezzamento del testo letterario e di produzione orale e scritta di testi di argomento letterario. Il
lavoro in classe e a casa ha avuto inoltre lo scopo di migliorare la precisione morfo-sintattica del
testo scritto e orale, con risultati diversi nei singoli alunni. Ai livelli più alti di apprendimento gli
studenti sono in grado di:
4567-
analizzare, comprendere e interpretare testi letterari anche con riferimento ai loro autori
parlare dei temi affrontati con discreta scioltezza espositiva e correttezza grammaticale
produrre testi scritti di commento a testi letterari o in risposta a quesiti sui testi studiati
comprendere la trattazione orale di argomenti letterari
Il primo modulo del programma si è svolto attraverso la lettura autonoma e l'analisi del testo
integrale delle opere da parte degli studenti divisi in gruppi, che ne hanno poi riferito alla classe
anche con il supporto di presentazioni powerpoint focalizzate sull'autore, la trama, i personaggi,
l'ambientazione, la tecnica narrativa, i temi di ciascun romanzo.
21
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Module 1
Eighteenth-century Novels and Novelists
17 ore
Charles Dickens, A Christmas Carol
Oliver Twist
Charlotte Brontë, Jane Eyre
Robert L. Stevenson, The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde
Oscar Wilde, The Picture of Dorian Gray
Joseph Conrad, Heart of Darkness
Module 2
Modernist Literature
Ore 12 + 10 + 8 = 30
T. S. Eliot, The Love Song of J. Alfred Prufrock
The Waste Land
Journey of the Magi
J. Joyce, from Dubliners, “Eveline”
from “The Dead”, 'I think he died for me'
from Ulysses, "Molly's Monologue"
V.Woolf, from Mrs Dalloway, “Mrs Dalloway said she would buy
the flowers herself”
“Clarissa and Septimus”
“The party”
A Room of One’s Own
Module 3
3 ore
Lise Meitner, Disintegration of Uranium by Neutrons. A New
Type of Nuclear Reaction, Nature,143, 239-240, (Feb. 11, 1939)
Module 4
6 ore
A Twentieth-century Anti-Utopia
George Orwell, from Nineteen Eighty-Four, “It was a bright cold
day in April …”
TOTALE: 56 ore
Ore di lezione effettivamente svolte nella classe: 91
Ore dedicate alle verifiche scritte e orali: 18
Ore dedicate al ripasso, al recupero, ad attività di consolidamento linguistico: 17
METODOLOGIE
Nel corso del biennio l'approccio comunicativo è stato il filo conduttore delle varie strategie
didattiche, arricchito ed integrato, ove necessario, da spunti tratti da altri metodi ritenuti funzionali
al raggiungimento degli obiettivi programmati. Nel triennio il testo letterario è stato la base di
22
partenza per una discussione più ampia su stili, temi, tecniche narrative dei singoli autori.
Nell’ultimo anno, il primo modulo del programma riguardante lo studio di romanzi dell’800 si è
svolto attraverso la lettura e l’approfondimento autonomo di uno dei romanzi in programma da
parte degli studenti, i quali ne hanno poi riferito alla classe a volte anche con il supporto di
presentazioni powerpoint.
Il lavoro in classe si è basato sui seguenti elementi:
3) potenziamento della comprensione del testo scritto attraverso attività gradualmente sempre
meno strutturate
4) allenamento all'analisi del testo e al riconoscimento dei suoi caratteri stilistici e tematici
5) uso della lingua parlata intensificato gradualmente sia per quantità che per complessità
6) osservazione delle strutture morfo-sintattiche e degli aspetti lessicali della lingua inglese
7) ampliamento della capacità di comprensione ed espressione, con particolare attenzione alla
microlingua letteraria
Lo studio della letteratura è stato affrontato dando preminenza all'analisi del testo, con l'obiettivo di
fornire chiavi di lettura e strumenti di comprensione atti a rendere gli studenti più autonomi nella
comprensione e analisi delle opere letterarie. Questo non è stato sempre facile, e non è avvenuto in
maniera omogenea per tutti gli studenti, ma a volte ha offerto interessanti spunti di riflessione e
spero abbia favorito l'apprezzamento personale dei testi letti.
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI
Il testo in adozione è Spiazzi, Tavella, Lit & Lab. From the Romantics to the Victorian Age e The
Twentieth Century and Forward, Zanichelli. Ho integrato il testo con appunti e materiali vari da
altre fonti, anche sotto forma di lucidi e presentazioni powerpoint.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Prove scritte (due nel primo periodo, tre nel secondo)
- Test grammaticali
- Quesiti a trattazione sintetica e a risposta singola su argomenti letterari
Prove Orali (due nel primo periodo, due nel secondo)
- Presentazione orale di un romanzo dell’800
- Interrogazione orale su argomenti letterari
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda i criteri di valutazione ho fatto riferimento alla Griglia di valutazione approvata
dal Dipartimento di Lingue Straniere. Gli elementi che hanno contribuito alla determinazione del
voto finale complessivo sono stati l'interesse e l'impegno dimostrati, la partecipazione attiva al
lavoro scolastico, le valutazioni ottenute nelle verifiche formali svolte nel corso dell'anno
scolastico.
23
MATEMATICA
Prof. ssa Monica Sambo
Nella classe vi sono delle differenze sostanziali sul piano linguistico e nel possesso di contenuti ed
abilità; la classe risulta, nel complesso, eterogenea con ottimi risultati per alcuni studenti ed appena
sufficienti per altri. In particolare in un piccolo gruppo di studenti permangono delle difficoltà e la
loro preparazione risulta incerta. L'insegnamento della Matematica del quinto anno di corso ha
avuto lo scopo di avviare la conoscenza del calcolo differenziale e integrale per funzioni reali di
variabile reale ed applicarla alla geometria. Dato il carattere sperimentale del corso l'Informatica ha
svolto all'interno della programmazione un ruolo di completamento dell’Analisi Numerica.
FINALITA'
L'insegnamento della Matematica e dell'Informatica hanno promosso nello studente;
· l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione;
· la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico, naturali, formali ed
artificiali);
· l'abitudine alla precisione nel linguaggio;
· la capacità di utilizzare procedimenti induttivi;
· la capacità di utilizzare metodi, modelli e strumenti matematici in situazioni diverse;
· la capacità di ragionare in modo induttivo e deduttivo e di riesaminare criticamente le
conoscenze;
· la capacità di ragionare coerentemente;
COMPETENZE
La maggior parte degli studenti hanno acquisito, sotto l'aspetto concettuale, i contenuti previsti dal
programma ministeriale di matematica, ed inoltre ritengo che mediamente siano in grado di:
· operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazioni di
formule;
· affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla
loro rappresentazione;
· costruire procedure di risoluzione di un problema;
· risolvere problemi geometrici nel piano;
· applicare correttamente le regole della logica matematica;
· riconoscere il contributo dato dalla matematica nello sviluppo delle scienze sperimentali;
Funzioni e limiti
Conoscenze
· I grafici delle funzioni elementari
· Le proprietà di una funzione: pari, dispari, crescente e decrescente
· Il limite destro e sinistro di una funzione
· Il limite finito o infinito di una funzione e la sua interpretazione
· Enunciati dei teoremi fondamentali sui limiti: esistenza ed unicità del limite, permanenza del
segno, confronto
· I limiti notevoli (senza dimostrazione)
· La continuità di una funzione in un punto ed in un intervallo
24
· I punti di discontinuità di una funzione, prima seconda e terza specie
Competenze
· Studiare le proprietà di una funzione
· Trovare il dominio di una funzione, le intersezioni con gli assi, il segno della funzione
· Verificare il limite di una funzione
· Studiare la continuità di una funzione
· Calcolare i limiti di una funzione
· Trovare gli asintoti di una funzione
(40 ore)
Derivate e studi di funzione
Conoscenze
· La definizione di derivata di una funzione in un punto e sua interpretazione geometrica
· La funzione derivata e le derivate successive
· La continuità e la derivabilità
· Le derivate delle funzioni potenza, logaritmo, esponenziale e delle funzioni goniometriche
· I teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange e applicazione della regola di De L’Hôpital
· I punti stazionari: massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale
· I punti di non derivabilità: flessi a tangente verticale, cuspidi e punti angolosi
· I massimi e i minimi relativi ed assoluti
· La concavità ed i punti di flesso
Competenze
· Utilizzare la derivata di una funzione
· Utilizzare i teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange e la regola di De L’ Hôpital
· Studiare singole caratteristiche di una funzione: massimi, minimi, concavità, flessi ed asintoti
· Eseguire lo studio completo di una funzione e rappresentarla graficamente
· Risolvere problemi con gli strumenti dell’analisi
· Risolvere problemi di massimo e minimo di geometria piana, analitica e geometria solida
(45 ore)
Integrali
Conoscenze
· La primitiva di una funzione
· L’integrale indefinito e le sue proprietà
· L’integrale definito e le sue proprietà
· Il teorema della media
· Il teorema fondamentale del calcolo integrale
· Gli integrali impropri
Competenze
· Calcolare l’integrale indefinito di una funzione
· Utilizzare i diversi metodi di integrazione: per sostituzione, per parti ed integrazione delle
funzioni razionali fratte, integrali per sostituzione con le formule parametriche, integrali di
particolari funzioni irrazionali
· Calcolare gli integrali definiti
· Calcolare aree di figure piane, superficie volumi di solidi di rotazione, lunghezze di archi e
risolvere problemi con l’utilizzo degli integrali
· Integrali impropri
· Applicazioni degli integrali alla fisica
(20 ore)
Calcolo combinatorio e Probabilità
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Conoscenze
· Le disposizioni semplici e con ripetizione
· Le permutazioni semplici
· Le combinazioni semplici e con ripetizione
· I coefficienti binomiali
· La probabilità di un evento
· Teorema di Bayes
Competenze
· Verificare identità e risolvere equazioni utilizzando il calcolo combinatorio
· Risolvere problemi con gli strumenti del calcolo combinatorio
· Calcolare la probabilità degli eventi
(15 ore)
Analisi Numerica
Conoscenze
· La separazione delle radici di un’equazione
· I metodi numerici di risoluzione delle equazioni: il metodo di bisezione, delle secanti, delle
tangenti di Newton
· I metodi numerici di integrazione delle funzioni: il metodo dei rettangoli e dei trapezi
Competenze
· Risolvere un’equazione utilizzando i metodi numerici
· Utilizzare i metodi numerici per l’integrazione di una funzione
(6 ore)
Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti
Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti: trasformazioni geometriche, sistemi lineari.
(8 ore)
Svolgimento degli esercizi e problemi proposti durante gli esami di Stato degli anni precedenti
(20 ore)
METODOLOGIE
La programmazione è stata sviluppata, pragmaticamente e realisticamente, secondo l'orientamento
generale di porre gli studenti in grado di affrontare la seconda prova scritta dell’esame di stato. Da
questo punto di vista si è lavorato molto sulla soluzione e sulla discussione di esercizi affrontando,
durante le lezioni numerose situazioni problematiche. Il lavoro svolto ha dato i suoi frutti anche se il
programma non è stato pienamente realizzato. Una significativa parte della classe appare in grado di
risolvere, in modo soddisfacente, diversi temi e quesiti assegnati negli anni precedenti. Gli obiettivi
strutturati all'interno della programmazione per la maggior parte dei settori di contenuto possono
considerarsi sostanzialmente raggiunti.
MATERIALI DIDATTICI
Il testo adottato nella classe si intitola:
MANUALE BLU DI MATEMATICA
Massimo Bergamini, Anna Trifone, Graziella Barozzi.
Alcune parti del programma sono state integrate da appunti fotocopiati, redatti dalla scrivente e da
materiale recuperato in Internet.
26
STRUMENTI DI VERIFICA E METODI DI VALUTAZIONE
Per la verifica delle abilità acquisite sono stati utilizzati i seguenti strumenti:
· Contributi forniti durante le lezioni dialogate.
· Problemi applicativi.
· Contributi forniti in laboratorio d’Informatica.
Gli esercizi sono stati considerati positivi se svolti in modo corretto e con l'utilizzo di un linguaggio
appropriato; si è tenuto conto, in particolare delle soluzioni insolite ed ingegnose. Nella valutazione
sommativa si è tenuto conto anche delle seguenti: continuità o discontinuità nello studio,
miglioramenti o peggioramenti nel profitto, interventi costruttivi, contributi personali. Nella
valutazione, qualsiasi sia il tipo di prova, sono state utilizzate griglie valutative che hanno
permesso di ottenere, alla fine del corso, un profilo dettagliato per ogni studente. Nella valutazione
formativa si è fatto sempre riferimento a quanto è stato deliberato nel Consiglio di Classe e nel
Collegio dei Docenti. Durante le prove scritte di Matematica gli studenti potevano utilizzare la
calcolatrice scientifica ed il dizionario di italiano. Durante le prove, nella cattedra dell’insegnante è
sempre stato disponibile un formulario di matematica per la consultazione di relazioni inusuali.
FISICA
Prof. ssa Monica Sambo
La classe presenta nel complesso delle incertezze sul piano linguistico e nel possesso di contenuti
ed abilità; vi è un gruppo che presenta capacità di astrazione in fase di risoluzione dei problemi,
buone capacità nell’utilizzo del linguaggio disciplinare. Un gruppo, per fortuna esiguo, presenta
delle incertezze nella preparazione e tende alla superficialità dei contenuti.
FINALITA'
L'insegnamento della Fisica promuove nello studente:
· l’acquisizione di una mentalità flessibile, fondata su solide basi concettuali;
· la formazione di capacità analitiche e sintetiche per una comprensione critica del presente;
· la consapevolezza che la possibilità d’indagare l’universo è legato al progresso tecnologico ed
alle più moderne conoscenze;
· la comprensione dell’universalità delle leggi fisiche microscopiche e macroscopiche;
· la comprensione dell’evoluzione storica e filosofica dei modelli di interpretazione della realtà
evidenziandone l’importanza, i limiti ed il progressivo affinamento;
In particolare l'insegnamento della Fisica è stato finalizzato nel rendere lo studente in grado di:
· comprendere i processi che caratterizzano l’indagine scientifica, che si articolano in un continuo
rapporto tra costruzione teorica ed attività sperimentale;
· acquisire un insieme organico di metodi e contenuti, finalizzati ad una corretta interpretazione
della natura;
· utilizzare correttamente il linguaggio scientifico;
· analizzare e schematizzare situazioni reali ed affrontare problemi concreti;
· approfondire ed organizzare il lavoro personale;
· cogliere ed apprezzare l’utilità del confronto delle idee nelle attività di gruppo;
· riconoscere le potenzialità ed i limiti dello sviluppo delle conoscenze scientifiche;
· cogliere l’importanza del linguaggio matematico come strumento descrittivo della realtà;
· distinguere nell’esame di una problematica gli aspetti scientifici dai presupposti ideologici,
filosofici, sociali ed economici;
27
COMPETENZE
Gli studenti possiedono, sotto l'aspetto concettuale, i contenuti previsti dal programma ministeriale
di Fisica, ed inoltre ritengo che mediamente siano in grado di:
· inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e
differenze, proprietà varianti ed invarianti;
· affrontare con adeguata flessibilità situazioni impreviste di natura scientifica;
· applicare in contesti diversi le nozioni acquisite;
· collegare le conoscenze acquisite con la realtà;
· riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche;
· conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici ed interpretarne il significato fisico;
· distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione;
· definire concetti in modo operativo;
· formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni osservati, dedurre conseguenze e proporre
verifiche;
· scegliere la schematizzazione idonea per la soluzione di un problema reale;
· analizzare i fenomeni individuando le variabili che lo caratterizzano;
· stimare sempre gli ordini di grandezza;
· eseguire approssimazioni compatibili con l’accuratezza richiesta;
· valutare l’attendibilità dei risultati ottenuti per via sperimentale;
· esaminare i dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altri documenti;
· utilizzare il linguaggio specifico della disciplina;
· relazionare le procedure utilizzate nelle indagini;
· utilizzare il computer per la gestione delle informazioni e per la simulazione di eventi non
realizzabili in laboratorio.
CONTENUTI DISCIPLINARI
ELETTROMAGNETISMO
1. Carica elettrica e legge di Coulomb: corpi elettrizzati ed interazioni, induzione elettrostatica,
interpretazione microscopica dei fenomeni di elettrizzazione (strofinio, contatto, induzione),
conservazione della carica elettrica, legge di Coulomb nel vuoto e nei dielettrici, distribuzione
delle cariche sulla superficie dei conduttori. Esercizi.
Laboratorio: Elettrostatica, carica e forze, elettricità di contatto, azione tra cariche elettriche,
induzione elettrostatica, azione di cariche sopra un corpo neutro, magazzino di cariche, gabbia
di Faraday, azioni elettrostatiche reciproche, isolanti e conduttori. (8 ore)
2. Campo elettrico: introduzione del vettore campo elettrico, campo elettrico di una carica
puntiforme, rappresentazione del campo mediante le linee di forza, principio si sovrapposizione,
campo elettrico di due cariche puntiformi, campo elettrico di una sfera conduttrice carica, flusso
del campo elettrico attraverso una superficie orientata, teorema di Gauss, distribuzione delle
cariche sulla superficie di un conduttore e teorema di Coulomb, campo elettrico di una lastra
caricata in modo uniforme, campo elettrico di un condensatore, lavoro del campo elettrico
uniforme, energia potenziale elettrica, circuitazione del campo elettrico, analogia tra campo
gravitazionale e campo elettrico, potenziale elettrico, potenziale di un conduttore sferico,
superfici equipotenziali, effetto dispersivo delle punte, capacità di un conduttore, capacità di un
condensatore, effetto di un dielettrico sulla capacità di un condensatore, sistemi di condensatori
in serie ed in parallelo, lavoro di carica di un condensatore, energia del campo elettrico.
Esercizi.
28
Laboratorio virtuale: collezione di applet.
Laboratorio: esperienze dimostrative. (20 ore)
3. Circuiti elettrici in corrente continua: corrente elettrica nei conduttori metallici, resistenza
elettrica e leggi di Ohm, forza elettromotrice, leggi di Ohm e circuiti elettrici, resistenze in serie
ed in parallelo, leggi di Kirchhoff, applicazioni delle leggi di Kirchhoff nei circuiti, effetti
dovuti al passaggio di corrente, effetto Joule. Esercizi.
Laboratorio: Elettricità, circuiti elettrici fondamentali, la legge di Ohm, relazione tra la
resistenza elettrica presentata da un filo e la sua lunghezza, la sua sezione ed il materiale che lo
compone. (12 ore)
4. Campo magnetico: definizione di campo magnetico, esperimento di Oersted, unità di misura
del campo magnetico, regola della mano destra e regola della mano sinistra, legge di Laplace,
legge di Lorentz., moto di carica in un campo elettrico uniforme, moto di carica in un campo
magnetico perpendicolare alla velocità, moto di carica in un campo magnetico non
perpendicolare alla velocità, il selettore di velocità, l’esperimento di Thomson, lo spettrografo di
massa. Legge di Biòt e Savart, campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da
corrente, nel centro una spira circolare, legge di Ampère e l’interazione tra correnti, teorema
della circuitazione di Ampère, calcolo del campo magnetico di un solenoide percorso dalla
corrente i. Classificazione delle sostanze in base al magnetismo. Sostanze diamagnetiche,
paramagnetiche e ferromagnetiche, ciclo di isteresi. Esercizi.
Laboratorio: effetto magnetico della corrente elettrica, conduttore percorso da corrente
immerso in campo magnetico, campo magnetico di una bobina. (30 ore)
5. Induzione elettromagnetica e applicazioni: flusso dell’induzione magnetica attraverso una
superficie orientata, esperienze di Faraday e loro interpretazione, attraverso il flusso del campo
magnetico attraverso una superficie orientata, trascinamento di una spira rettangolare o un
conduttore metallico in un campo magnetico uniforme, legge di Faraday e Neumann, legge di
Lenz, induttanza in un circuito, autoinduzione elettromagnetica.
Laboratorio: Induzione ed elettromagnetismo, induzione elettromagnetica con un magnete
lineare ed una bobina. (6 ore)
6. Equazioni di Maxwell ed onde elettromagnetiche: La legge di Faraday – Neumann ed il
campo elettrico indotto, circuitazione del campo elettrico indotto, il paradosso del teorema di
Ampère, correnti di spostamento, campo magnetico della corrente di spostamento, equazioni di
Maxwell, onde elettromagnetiche e spettro elettromagnetico. (2 ore)
FISICA MODERNA
RELATIVITA’
1. I presupposti della relatività ristretta: relatività galileana, spazio e tempo in Newton ed in
Einstein, il problema dell’etere, l’esperimento di Michelson e Morley ed interpretazione, le
trasformazioni di Lorentz i due postulati della relatività ristretta.
2. La concezione di Einstein dello spazio tempo: il significato relativistico di evento e di
simultaneità, la dilatazione dei tempi, la contrazione delle lunghezze, paradosso dei gemelli, i
mesoni e la loro vita media. (2 ore)
FISICA QUANTISTICA
1. La struttura dell’atomo: esperimento di Thomson nascita della fisica moderna, modello di
Thomson, modello di Rutherford, quantizzazione dell’atomo, modello di Bohr.
29
2. Il mondo dei quanti: Planck, lo spettro del corpo nero, il continuo ed il discreto quantistico,
l’effetto fotoelettrico di Einstein.
3. Meccanica quantistica: Dualità onda corpuscolo, legge di de Broglie, il gatto di Schrödinger,
principio d’indeterminazione di Heisenberg, principio di complementarietà. (10 ore)
METODOLOGIE
La programmazione è stata sviluppata, pragmaticamente e realisticamente, secondo l'orientamento
generale di porre gli studenti in grado di affrontare l’esame di stato. Le lezioni sono state finalizzate
alla discussione mediante la soluzione di esercizi e situazioni problematiche. Una significativa parte
della classe appare in grado di risolvere, in modo soddisfacente, molti dei problemi proposti. Gli
obiettivi strutturati all'interno della programmazione per la maggior parte dei settori di contenuto
possono considerarsi sostanzialmente raggiunti.
STRUMENTI DI LAVORO
Il testo adottato nella classe ha come titolo: INVITO ALLA FISICA, Paul A Tipler
Gli studenti, per la trattazione delle parti teoriche, hanno utilizzato spesso gli appunti presi durante
le lezioni in classe.
STRUMENTI: Per il laboratorio di gruppo: moduli SVN LEYBOLD.
Alcune parti del programma sono state integrate con approfondimenti tratti da altri libri.
STRUMENTI DI VERIFICA E METODI DI VALUTAZIONE
Per la verifica delle abilità acquisite sono stati utilizzati i seguenti strumenti:
· Contributi forniti durante le lezioni dialogate.
· Problemi applicativi.
· I problemi sono stati considerati positivi se svolti in modo corretto e con l'utilizzo di un
linguaggio appropriato; si è tenuto conto, in particolare delle soluzioni insolite ed ingegnose.
Nella valutazione sommativa si è tenuto conto anche delle seguenti: continuità o discontinuità nello
studio, miglioramenti o peggioramenti nel profitto, interventi costruttivi, contributi personali.
Nella valutazione, qualsiasi sia il tipo di prova, sono state utilizzate griglie valutative che hanno
permesso di ottenere, alla fine del corso, un profilo dettagliato per ogni studente.
Nella valutazione formativa si è fatto sempre riferimento a quanto è stato deliberato dal Consiglio di
Classe e dal Collegio dei Docenti.
30
CHIMICA
Prof.ssa Roberta Predonzan
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Ho seguito la classe dal primo anno. Nel biennio, insegnando scienze della Terra (I anno, tre ore
settimanali), laboratorio di chimica/fisica (II anno, tre ore) e biologia (II anno, 3 ore), nel triennio
ho mantenuto l’insegnamento della chimica (III anno, due ore; IV anno, tre ore; V anno, due ore) e
delle scienze della Terra in quinta. Per ragioni legate alla costituzione delle cattedre di scienze, da
quest’anno ho ripreso anche l’insegnamento della biologia in quinta.
La fisionomia della classe non è molto cambiata nel corso degli anni; si tratta di alunni vivaci che
hanno mantenuto, però, un comportamento sostanzialmente corretto; non tutti hanno partecipato
attivamente al dialogo educativo, chi per carattere riservato, chi scarsità di esplicito interesse verso
le tematiche proposte. Nel corso dell’anno è andato affacciandosi, in un gruppetto, un atteggiamento
di stanchezza e di diminuita capacità di attenzione. Gli alunni sono eterogenei per attitudini,
interessi ed impegno personale. In alcuni casi si è registrata una sottovalutazione delle difficoltà di
apprendimento delle discipline, soprattutto in coloro i quali hanno mantenuto un atteggiamento di
poca attenzione e concentrazione in classe.
Il profitto generale si attesta su livelli mediamente buoni, alcuni si presentano con un ottimo grado
di competenza; per altri il profitto è meno brillante, con situazioni di preparazione più debole.
OBIETTIVI DISCIPLINARI (in termini di conoscenze, competenze e abilità)
In relazione alla programmazione curricolare, in sintonia con le finalità e gli obiettivi individuati
nella programmazione del Consiglio di Classe, le conoscenze e le abilità dell’intero curricolo di
Chimica sono state costruite raggiungendo i sotto elencati obiettivi di apprendimento.
Per la Chimica, in termini di obiettivi di apprendimento, gli alunni sono in grado di:
1. comprendere e saper calcolare il calore di reazione di una reazione,
2. utilizzare il concetto di entalpia per valutare l’aspetto termodinamico di una reazione,
3. conoscere il significato di calore standard di reazione e saper applicare la legge di Hess per una
reazione termochimica,
4. saper interpretare la spontaneità di una reazione in termini di entalpia ed entropia,
5. saper esprimere la spontaneità di una reazione in termini di energia libera di Gibbs,
6. comprendere e argomentare i motivi termodinamici della spontaneità dei processi
elettrochimici;
7. saper riconoscere una reazione redox e saperla bilanciare;
8. saper rappresentare una cella elettrochimica, descriverne il funzionamento in termini di
processo redox, di diagramma di cella, di potenziale di cella ed energia libera;
9. saper illustrare le opposte funzioni delle pile e delle celle elettrolitiche;
10. saper rappresentare e descrivere il funzionamento di una cella elettrolitica;
11. conoscere la tavola dei potenziali di riduzione e come è stata costruita;
12. saper utilizzare i potenziali normali di riduzione per progettare pile;
13. saper valutare se e in che senso avvengono reazioni redox facendo uso della tavola dei
potenziali.
14. ripercorrere la storia del pensiero scientifico dal concetto filosofico di atomo al concetto
scientifico di atomo e dall’interpretazione corpuscolare della struttura atomica alla fisica
quantistica;
31
15. conoscere gli eventi storico - scientifici che hanno portato alla scoperta delle particelle
costituenti l’atomo e delle loro proprietà materiali;
16. saper indicare le caratteristiche delle particelle subatomiche e la loro organizzazione all’interno
dell’atomo;
17. conoscere i dati, gli eventi, gli scienziati che hanno arricchito le conoscenze sulla struttura
dell’atomo all’interno del processo di crisi del pensiero scientifico di fine ottocento, fino alla
moderna teoria quantistica;
18. saper descrivere ed interpretare il comportamento dualistico della luce e della materia;
19. conoscere e saper applicare il principio di quantizzazione dell’energia per spiegare lo spettro a
righe degli atomi;
20. saper applicare il concetto di orbitale al modello atomico moderno;
21. saper spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo,
22. saper rappresentare la configurazione elettronica di un elemento;
23. saper descrivere le regole di riempimento degli orbitali.
24. comprendere il significato di legame chimico, conoscerne le diverse modalità ed implicazioni;
25. saper interpretare, alla luce della meccanica ondulatoria, la teoria del legame di valenza fino a
descrivere ed applicare la teoria degli orbitali ibridi sp, sp2, sp3 etc. per interpretare la forma di
molecole complesse;
26. conoscere le caratteristiche del carbonio e le correlazioni esistenti con il numero elevato di
sostanze organiche;
27. comprendere il fenomeno dell’isomeria nei composti organici e la relativa classificazione;
28. conoscere le regole della nomenclatura e classificazione dei composti organici;
29. essere in grado di classificare gli idrocarburi e i derivati degli idrocarburi (composti
dell’ossigeno e dell’azoto) sulla base del gruppo funzionale;
30. applicare le regole della nomenclatura internazionale per i composti organici;
31. classificare le molecole organiche importanti per i sistemi viventi, conoscendone la struttura e
le funzioni.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
TERMODINAMICA: UNA GUIDA A CIO’ CHE E’ POSSIBILE: variazioni di energia nelle 7
reazioni chimiche, leggi della termodinamica, calore standard di reazione, legge di Hess, ore
entalpia e trasformazioni spontanee, entropia, energia libera di Gibbs, energia libera ed
equilibrio. Cenni alla velocità di reazione
Lab: calcolo del calore di solubilizzazione, di neutralizzazione: verifica sperimentale della
legge di Hess
ELETTROCHIMICA: recupero dei concetti relativi alle reazioni redox, bilanciamento 8
semplice di una redox, aspetti termodinamici delle reazioni redox, giochi di competizione per ore
gli elettroni nelle reazioni redox, costruzione di una cella elettrochimica, diagramma di cella,
potenziale di cella, potenziale di cella ed energia libera, legge di Nernst, elettrodo a idrogeno
standard, potenziali standard di riduzione e di ossidazione, tavola dei potenziali, utilizzo della
serie elettrochimica, costruzione di una cella elettrolitica, elettrolisi di sali fusi, elettrolisi di
soluzioni acquose, elettrolisi dell’acqua.
lab: aspetti termodinamici della reazione ferro solido/soluzione di solfato di rame, costruzione
della pila zinco/argento e della pila Daniell, elettrolisi in soluzione acquosa del cloruro di sodio
e dello ioduro di potassio, elettrolisi dell’acqua con il voltametro di Hoffman. Elettrolisi dello
ioduro di potassio r di soluzioni di Sali ferrici e ferrosi. Esperienze di galvanostegia.
STORIA DELL’IDEA DI ATOMO: (ripasso argomenti del 3° anno)
9
IPOTESI DELLA STRUTTURA ATOMICA DELLA MATERIA: LE GRANDI SCOPERTE ore
DELLA FINE DEL SECOLO XIX: studio delle scariche elettriche nei gas rarefatti, esperienze
32
con i tubi di vetro a diverse pressioni, la scoperta degli elettroni e delle loro proprietà, la
scoperta dei protoni, il protone come particella primordiale.
lab: esperienze sulla natura corpuscolare dell’elettrone (tubi di Perrin etc.)
I MODELLI ATOMICI: il modello di atomo a positività diffusa, la scoperta della radioattività
naturale e le proprietà delle radiazioni, la scoperta degli isotopi, l’esperienza di Rutherford e la
scoperta del nucleo atomico, il modello atomico a sistema planetario, definizione di numero
atomico e teorizzazione dell’esistenza dei neutroni, critica al modello di Rutherford, l’opera di
Planck e il principio di quantizzazione dell’energia, dall’ipotesi atomica di Rutherford
all’atomo quantizzato di Bohr, il modello atomico di Bohr applicato all’atomo di idrogeno,
interpretazione degli spettri atomici, l’inconsistenza intrinseca di ogni modello atomico di tipo
meccanico e il principio di indeterminazione di Heisemberg, calcoliamo l’indeterminazione, la
natura dualistica della luce e della materia e l’opera di De Broglie, calcoliamo la lunghezza
d’onda associata ad un corpo in movimento, il comportamento ondulatorio dell’elettrone e il
concetto informatore generale della meccanica quantistica, il modello quantistico – ondulatorio
di Schrodinger, definizione di orbitale e numeri quantici, (ripasso degli argomenti sulla
configurazione elettronica e sui legami chimici).
lab: esperienza sul funzionamento di uno spettroscopio, gli spettri del sodio e del potassio.
TEORIE MODERNE SUL LEGAME COVALENTE: introduzione, orbitali ibridi e tipi di
ibridazioni, orbitali ibridi nelle molecole che hanno coppie di elettroni non condivise, doppi e
tripli legami, delocalizzazione degli elettroni.
4
ore
CHIMICA ORGANICA: introduzione, classificazione dei composti organici (idrocarburi e 14
derivati), generalità sugli idrocarburi: classificazione degli atomi di carbonio e di idrogeno, ore
caratteristiche dei legami e reattività,rappresentazione delle molecole: le formule, formule di
struttura, proprietà. Concetto di isomeria, isomeria di struttura e stereoisomeria. Alcani e regole
IUPAC per la nomenclatura degli alcani, gruppi alchilici, alcheni, regole di nomenclatura e
isomeria geometrica, alchini, idrocarburi aromatici, composti organici dell’ossigeno,
riconoscimento della formula di struttura: alcoli, eteri, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici,
esteri. Composti organici dell’azoto: ammine e ammidi.
BIOCHIMICA: ambito di studio della biochimica, l’importanza della chiralità in biologia, i
carboidrati, zuccheri semplici e complessi, i lipidi, amminoacidi e proteine, gli acidi nucleici e
l’informazione genetica.
·
All’atto della stesura del documento siamo arrivati con il programma alla biochimica; è
pertanto sicuro che per la fine delle lezioni sia possibile sviluppare tutte le tematiche
restanti; qualsiasi variazione rispetto a quanto dichiarato sarà comunicata in sede di esame
finale.
Ø Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (all’atto della stesura del
documento): 53
Ø Ore dedicate allo svolgimento dei contenuti: 42
Ø Ore dedicate alle verifiche, correzioni e recuperi: 9
Ø Ore di attività varie: 2
METODOLOGIE (tipologia di lezioni, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.)
Per condurre e controllare il processo di insegnamento/apprendimento ho cercato sempre di
rispettare le indicazioni didattico – metodologiche del progetto Brocca, adattandole al contesto
specifico, in relazione ai vincoli e alla risorse disponibili nella Scuola e alle necessità degli alunni e
della progettazione d’Istituto e di classe. Il programma del 5° anno si è prestato in modo particolare
allo sviluppo dei contenuti in chiave storica del pensiero scientifico, come raccomandato dal
33
progetto Brocca. Dove possibile, la trattazione teorica è stata collegata all’esperienza pratica di
laboratorio attraverso un’impostazione scientifica logico – deduttiva. L’allenamento metodologico
ha curato anche l’aspetto logico – matematico proponendo l’esecuzione di esercizi e la risoluzione
di problemi per rafforzare l’acquisizione dei concetti e delle strategie di pensiero.
MATERIALI DIDATTICI (testo adottato)
Chimica: il testo in uso si intitola Chimica, la materia e le sue trasformazioni, autori Brady e
Senese, Zanichelli editore.
Ho preparato, inoltre, per ogni blocco tematico, materiali didattici aggiuntivi sotto forma di
dispense in formato word e Power Point espositivi. Ogni materiale è stato fornito agli alunni.
34
SCIENZE DELLA TERRA
Prof.ssa Roberta Predonzan
OBIETTIVI DISCIPLINARI (in termini di conoscenze, competenze e abilità)
Le competenze per le Scienze della Terra, in quanto discipline di sintesi, a loro volta sono state
divise in metacompetenze, trasversali a tutte le discipline scientifiche, di tipo comunicativo,
metodologico, epistemologico e in competenze disciplinari.
Metacompetenze
competenze comunicative
Competenze
metodologiche
Competenze
epistemologiche
gli alunni sono in grado di:
Recepire e trasmettere l’informazione geologica in forma orale,
scritta e grafica, utilizzando un lessico geologico fondamentale.
Descrivere un processo o un evento utilizzando vari linguaggi
verbali, grafici, formali.
Ricondurre le conoscenze geologiche a problematiche scientifiche
e/o ambientali, raccogliere dati, cercare relazioni, elaborare ipotesi.
Presentare modelli interpretativi nell’ambito delle Scienze della
Terra.
Sottoporre a verifica e valutazione critica i modelli scientifici
utilizzati richiamando opportunamente i dati e le conoscenze
possedute.
Comprendere la funzione esplicativa ma anche i limiti dei modelli
interpretativi dei fenomeni complessi.
Individuare categorie per caratterizzare oggetti geologici sulla base
di analogie e differenza, della loro genesi ed evoluzione.
Comprendere il contributo che le Scienze della Terra, in quanto
discipline di sintesi, offrono alla formazione scientifica globale dello
studente e all’interpretazione dei fenomeni naturali, al fine di una
corretta gestione, valorizzazione e salvaguardia ambientale.
Cercare relazioni, collegamenti tra i principali nuclei tematici delle
discipline.
Discutere le ipotesi portate per l’interpretazione dei fenomeni
geologici studiati.
Utilizzare più strumenti interpretativi, fisico – chimico - matematici,
tipici del procedere scientifico.
Comprendere che la Geologia è diversa dalle altre discipline
dell’area naturalistica per nascita, per evoluzione e statuto
epistemologico, ma necessariamente interconnessa alle altre in
problematiche pluridisciplinare e interdisciplinari.
Comprendere il carattere sistemico della realtà geologica
individuandone correttamente le variabili, il relativo ruolo e le
relazioni reciproche.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Il programma di Scienze della Terra proposto in questa classe ha rispettato i contenuti e
l’impostazione generale proposti dal progetto Brocca, che vede al quinto anno l’insegnamento
delle sole scienze della Terra, svincolate dall’astronomia e geografia astronomica.
35
Le Scienze della Terra abbracciano un campo di studio estremamente ampio e richiedono l’ausilio
di conoscenze e strumenti interpretativi provenienti da altri settori del sapere, scientifici e non.
Pretendere di trattare, anche solo dal punto di vista descrittivo e discorsivo, tutte le tematiche
inerenti questa disciplina integrata, in un corso scolastico di due sole ore settimanali, risulta
un’impresa ardua e sicuramente non produttiva ai fini dell’apprendimento. Il docente è chiamato,
quindi, nella sua progettazione curricolare, ad operare delle scelte di contenuto; proponendo una
sequenza di argomenti coerente e finalizzata al perseguimento delle finalità e degli obiettivi generali
fissati, in ordine gerarchico, dal piano formativo d’Istituto, dal Consiglio di classe ed infine dal
piano di lavoro disciplinare. Ho puntato, pertanto, a sviluppare quelle tematiche essenziali
attraverso le quali individuare le strutture portanti ed i capisaldi concettuali della disciplina, con
l’intento di fornire adeguate conoscenze e competenze tecniche ma soprattutto la logica
interpretativa, il ruolo scientifico, sociale e culturale che la disciplina ricopre, in altre parole il suo
valore formativo, cognitivo e sociale.
I nuclei fondanti del programma hanno riguardato la trattazione del sistema Terra dal punto di vista
termodinamico, facendo leva principalmente sui processi evolutivi ed endogeni fino a giungere alla
questione relativa al problema del rischio geologico. Scelta, peraltro, necessaria considerata la
ricorrenza di fenomeni geodinamici ad alto rischio e ad alto impatto, verificatesi, purtroppo, anche
in quest’anno scolastico. A questo riguardo è stata organizzata una conferenza tenuta dal prof. G.
Bellieni dell’Università di Padova dal titolo: “I terremoti, segnali di una Terra viva”.
Le proposte formative si concludono con la trattazione dell’atmosfera e un accenno ai cambiamenti
climatici.
Questa scelta è motivata dal fatto che gli argomenti trattati permettono di abbracciare un’ampia
gamma di discipline tipiche delle Scienze della Terra e delle scienze di base. La sequenza risulta
lontana da quella riportata dalla maggior parte dei testi scolastici in uso, ove comunemente i vari
argomenti sono trattati in capitoli separati e senza alcun legame, e punta ad una visione delle
Scienze della Terra dinamica e integrata, dove gli eventi naturali risultano tutti collegati tra loro.
All’interno della quale ogni avvenimento naturale (generatore o risolutore di un problema
interpretativo) trova una sistemazione logica ed organica ed è, quindi, in grado di rispondere ad
ogni domanda o curiosità proveniente dallo studente. La logica che mi ha guidata soddisfa ad un
principio di base: insegnare poche cose bene, puntando allo sviluppo di competenze
interpretative, di analisi e tranfer, e non alla accumulazione di conoscenze disarticolate tra
loro.
Programma analitico e tempi di sviluppo:
1. Introduzion Le manifestazioni geodinamiche di un pianeta dinamico
e alle
mappa concettuale e modello delle geoscienze
Scienze
della Terra
1
ora
2. La
sismologia
e la
tettonica
4
ore
36
I TERREMOTI: che cos’è un terremoto, descrizione di un evento
sismico, come si genera un terremoto: modello del rimbalzo elastico, tipi
diversi di terremoto e classificazione dei sismi. Comportamento elastico
delle rocce: movimenti e deformazioni nelle rocce, esempi di
deformazioni plastiche: le pieghe, esempi di deformazioni clastiche:
faglie dirette, inverse, trascorrenti, sistemi di faglie le fosse tettoniche.
Le onde sismiche e propagazione in profondità (onde di volume) e in
superficie (onde L e R), fattori che influenzano la velocità delle onde, la
misurazione delle vibrazioni sismiche: sismografi e sismogrammi,
determinazione della posizione dell’epicentro di un terremoto. Come
misurare gli effetti e la forza di un sisma, la scala Mercalli e il concetto
di Intensità, la scala Richter e il concetto di Magnitudo, possibili
correlazioni tra scale, previsione e controllo dei terremoti, concetto e
gestione del rischio sismico, sismicità in Italia. Distribuzione dei
terremoti sulla Terra.
3. Costituzion
e interna
della Terra
Lo studio dell’interno della Terra: l’indagine geofisica, le onde sismiche
come strumento di indagine, discontinuità sismiche all’interno della
Terra, la crosta, il mantello, il nucleo, struttura del mantello superiore:
litosfera e astenosfera, il principio dell’isostasia: la crosta “galleggia” sul
mantello
4
ore
4. L’origine
della Terra
Origine del sistema solare, origine della Terra, prime fasi evolutive del
pianeta Terra, formazione di una Terra differenziata, zonazione chimica
della Terra, origine dei continenti, origine ed evoluzione dei mari e degli
oceani, origine ed evoluzione dell’atmosfera (cenni).
4
ore
5. Il calore
interno
della Terra
Il gradiente geotermico e il grado geotermico, sorgenti del calore
terrestre, meccanismi di propagazione del calore, lo stato termico del
pianeta: il flusso di calore, flusso di calore nei continenti, flusso di calore
negli oceani, importanza della distribuzione del flusso di calore nella
ricostruzione geodinamica, andamento della temperatura all’interno della
Terra. Il campo magnetico terrestre, la magnetosfera, l’origine del
campo magnetico. Il paleomagnetismo, le inversioni di polarità del
campo, le anomalie magnetiche dei fondi oceanici.
5
ore
6. La dinamica
terrestre
LA DERIVA DEI CONTINENTI: la teoria della deriva dei continenti di
Wegener, argomenti geofisici, argomenti geologici, argomenti
paleontologici, argomenti paleoclimatici.
L’ESPANSIONE DEI FONDI OCEANICI: nei fondali oceanici la
chiave d’interpretazione della dinamica terrestre: la struttura degli
oceani, le dorsali medio - oceaniche, le grandi zone di frattura, le faglie
trasformi, il flusso di calore, la teoria dell’espansione dei fondi oceanici.
LA TETTONICA DELLE PLACCHE: il modello geodinamico, il
mosaico delle placche litosferiche, il moto delle placche, i margini
costruttivi: dal rift intraplacca all’oceanizzazione, margini continentali
passivi. Margini continentali trascorrenti o conservativi. I margini
distruttivi: sistema arco – fossa continentali e insulari, struttura dei
sistemi arco – fossa. I punti caldi, il meccanismo che muove le placche.
L'OROGENESI: orogenesi da collisione oceano - continente, orogenesi
da collisione continente - continente, la formazione dell’Himalaya.
7
ore
7. I materiali
della Terra
solida
I MATERIALI DELLA TERRA SOLIDA: la pelle della litosfera,
definizione di minerale, la struttura cristallina dei minerali (cenni), criteri
per la classificazione dei minerali. Polimorfismo e isomorfismo. I
silicati, criteri per la classificazione dei silicati, tipi di silicati in funzione
della composizione chimica dei magmi e influenza sulla viscosità.
2
ore
37
8. I magmi e il
processo
magmatico
L’ORIGINE DEI MAGMI E DEI PLUTONI: il magma come prodotto
di un disequilibrio termodinamico, il concetto di anatessi delle rocce:
fattori che determinano la fusione delle rocce. Definizione di magma,
composizione chimica del magma, classificazione dei magmi in funzione
dei parametri chimici, parametri fisici: temperatura e viscosità. Genesi
dei magmi per: innalzamento delle isoterme, azione di bassofondenti,
decompressione adiabatica. Origine e tipologia dei magmi nelle: zone di
distensione, nelle zone di compressione, in ambiente anorogenico. Il
destino dei magmi: magmi primari e magmi secondari, meccanismo
della cristallizzazione frazionata. Condizioni di raffreddamento dei
magmi, la condizione intrusiva e i corpi plutonici, la condizione effusiva
e le lave.
6
ore
9. Il fenomeno
vulcanico
I VULCANI: che cos’è il vulcanismo, che cos’è un vulcano, eruzioni
vulcaniche e contenuto di gas nel magma, il meccanismo eruttivo,
attività vulcanica esplosiva, caduta gravitativa (nube ricadente), colata
piroclastica (nube discendente), ondata basale, attività vulcanica
effusiva, eruzioni centrali, eruzioni lineari, manifestazioni gassose,
distribuzione dei vulcani sulla Terra, il rischio vulcanico. Cenni alla
geotermia. Viaggio tra i vulcani italiani
6
ore
10. Atmosfera *
La più leggera sfera terrestre, non solo gas, un involucro stratificato, la
radiazione solare e il bilancio termico, perché fa caldo oppure fa freddo,
il peso dell’aria, l’aria che si muove, i lunghi viaggi dell’aria. Cenni ai
cambiamenti climatici.
·
Gli argomenti indicati con l’asterisco all’atto della stesura del documento non sono stati ancora
svolti. Ogni difformità rispetto a quanto dichiarato nel documento preventivo sarà comunicata in
sede di esame finale.
Ø Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (all’atto della stesura del
documento): 44
Ø Ore dedicate allo svolgimento dei contenuti: 38
Ø Ore dedicate alle verifiche e alla correzione e recupero: 6
Ø Ore per attività varie (assemblee, conferenze etc):
METODOLOGIE (tipologia di lezioni, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.)
Per quanto riguarda il tipo di “comunicazione disciplinare” il metodo didattico proposto agli alunni
è stato quello della lezione dialogata con il metodo per scoperta.
Le lezioni frontali sono state arricchite dal dialogo, dalla problematizzazione tipica dell’analisi
disciplinare e dall’uso di mezzi audiovisivi (mediatore cognitivo ed iconografico: uso di Power
Point) o informatici in grado di favorire la concentrazione ma soprattutto la motivazione allo studio;
privilegiando, inoltre, lo sviluppo approfondito ed articolato dei contenuti in un’ottica
pluridisciplinare, data la preparazione scientifica degli alunni.
Sia nella spiegazione sia nelle verifiche, a seconda del contesto, è stato fatto costante uso di grafici,
carte tematiche, tabelle, illustrazioni e dimostrazioni fisiche attraverso le quali organizzare in modo
logico e sintetico i concetti.
E’ stata curata la forma espressiva attraverso l'utilizzo di una corretta e ricca terminologia.
In via ordinaria l’attività di recupero o sostegno è stata organizzata all’interno della normale azione
didattica fornendo continui consigli e contributi per l’organizzazione dello studio e dell’attività
38
personale di approfondimento, anche finalizzato alla produzione dei lavori che i candidati potranno
presentare al colloquio d’esame.
MATERIALI DIDATTICI (testo adottato, attrezzature, spazi e tempi laboratoriali, tecnologie
audiovisive e/o multimediali, ecc.)
Scienze della Terra: il testo in uso si intitola “La Terra che vive”, autore Fornasero D. Edizioni Il
Capitello. Le lezioni sono state arricchite dall’uso di tecnologie audiovisive con proiezioni Power
Point (fornite agli studenti) e videocassette.
39
BIOLOGIA
Prof.ssa Roberta Predonzan
Conosco la classe dal primo anno di liceo, dove ho mantenuto la continuità didattica per
l’insegnamento della chimica ma non per la biologia, per la quale, nei due anni precedenti, c’era
un’altra insegnante. Nel delineare contenuti e obiettivi di apprendimento mi sono attenuta alle
indicazioni del progetto Brocca, cercando nel contempo di integrarle con lo sviluppo della
disciplina già impostato negli anni precedenti dalla collega, sulla base dell’attuale libro di testo in
adozione.
Il progetto Brocca individua i seguenti obiettivi, relativi al quinto anno di liceo:
1. Identificare i meccanismi della variabilità biologica.
2. Riconoscere i fattori che controllano la dinamica delle popolazioni.
3. Documentare il valore della diversità biologica.
4. Confrontare teorie sull'evoluzione biologica.
5. Ricostruire alberi filogenetici.
6. Delineare la storia biologica dell'uomo.
7. Mettere in evidenza le caratteristiche specifiche dell'uomo e il suo ruolo nella genesi della
cultura.
I contenuti previsti dal progetto Brocca sono relativi a:
1. Ipotesi sull’origine della vita. Teorie sulla evoluzione biologica. La diversità biologica. Criteri di
classificazione e categorie tassonomiche. Alberi filogenetici. Storia evolutiva dell’uomo e genesi
della cultura.
2. Componenti dell’ecosistema. Fattori abiotici e biotici. Produttori; consumatori; decompositori.
Valenza ecologica e fattori limitanti. Cicli biogeochimici. Successioni ecologiche e climax.
Biomi. Intervento umano. Gestione delle risorse naturali. Attività dell’uomo e applicazioni delle
conoscenze biologiche. Valutazione culturale ed etica dell’intervento umano sulla natura vivente.
Sulla base, quindi, delle considerazioni sopraesposte e dell’analisi dei programmi di biologia dei
precedenti anni, ho proposto un programma articolato come nella tabella sottostante. Il filo logico
conduttore dei contenuti è stata l’evoluzione della vita, argomento che gli alunni non avevano
ancora trattato ma presente nel testo in adozione nel modulo B relativo al terzo anno. Dopo
un’introduzione storica alle teorie evolutive prima di Darwin, ho sviluppato la teoria Darwiniana
nella sua forma originaria. Sono state prese in esame le prove dell’evoluzione anche nell’ottica della
moderna teoria sintetica, alla luce delle nuove conoscenze della genetica e della genetica di
popolazione. Si è passati poi ad analizzare le cause della variabilità biologica e l’azione della
selezione naturale. Il problema dell’origine delle specie è stato affrontato distinguendo tra
macroevoluzione e microevoluzione e concludendo il nucleo tematico con un raccordo alla geologia
storica.
Per quanto riguarda il problema della origine della vita, ho specificato che oggi la comunità
scientifica sembra propendere per un’origine extraterrestre (la chimica cosmica) delle molecole
organiche, sebbene nei libri di testo sia ancora prevalentemente sviluppata l’origine terrestre. A
questo riguardo ho organizzato una conferenza sull’astrobiologia, tenuta dal prof. re Galletta, come
spunto di riflessione critica; dopo di ché abbiamo proseguito nell’impostazione tradizionale. La
parte relativa allo studio della biodiversità è stata condotta privilegiando l’ottica evoluzionistica;
pertanto non mi sono dilungata sugli aspetti anatomico – fisiologici (la biologia del “come”) a meno
che questi non rappresentassero delle novità evolutive utili a delineare il cammino filogenetico del
gruppo di organismi presi in esame. Sono stati introdotti anche aspetti dell’ecologia degli organismi
come anticipazione alla parte di programma relativo alla ecologia, che purtroppo non è stato
possibile svolgere per mancanza di tempo. Infatti, rispetto al monte ore teorico di 66 ore annuali,
40
all’atto della stesura del documento, sono state svolte in totale 46 ore di lezione; un valore
sensibilmente minore.
I contenuti proposti dal testo in adozione sono stati, a volte, approfonditi ed integrati con altri
concetti riportati in corsivo nella tabella.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Capitolo 13 modulo B COME AGISCE L’EVOLUZIONE pag. 276 - 319
LEZIONE 1: L’EVOLUZIONE BIOLOGICA E LA TEORIA DI
DARWIN
Introduzione: un concetto da cui partire: l’adattamento spiega la
biodiversità
Parag. 1 Le teorie evolutive prima di Darwin (Buffon, E. Darwin,
Lamarck, Cuvier, Lyell)
Parag. 2 Il viaggio di Darwin e le basi della teoria
Parag. 3 La selezione naturale
LEZIONE 2: LE PROVE DELL’EVOLUZIONE
Parag. 4 Lo studio dei fossili fornisce prove a favore dell’evoluzione: la
fossilizzazione e la documentazione fossile.
Le osservazioni di Darwin durante il viaggio, la storia evolutiva del
cavallo e della balena
Parag. 5 Altre prove che confermano la teoria evolutiva: La biogeografia,
L’anatomia comparata, le strutture vestigiali e le imperfezioni confermano
l’evoluzione, L’embriologia comparata La biologia molecolare
Parag. 6 La selezione naturale in azione: il caso di Biston Betularia e della
resistenza a gli antibiotici. La selezione sessuale
LEZIONE 3. DA DARWIN ALLA SINTESI MODERNA
Parag. 7 Le popolazioni sono le unità su cui agisce l’evoluzione: concetto
di specie e di popolazione, pool genico. La genetica di popolazione e la
teoria sintetica dell’evoluzione. Il concetto di microevoluzione.
Parag. 8 in una popolazione che non si evolve il pool genico rimane
immutato nel corso delle generazioni: calcolo delle frequenze genotipiche e
delle frequenze alleliche.
Parag. 9 L’equazione di Hardy – Weinberg è utile nello studio delle
malattie genetiche
Parag. 10 la deriva genica e il flusso genico possono contribuire alla
microevoluzione: effetto collo di bottiglia, effetto del fondatore, il flusso
genico, il ruolo delle mutazioni, l’accoppiamento non casuale.
LEZIONE 4 VARIABILITÀ E SELEZIONE NATURALE
Parag. 11 La variabilità delle popolazioni è caratterizzata da una notevole
variabilità: il polimorfismo, il concetto di cline, la misura della variabilità
genetica.
Parag. 12 Le mutazioni e la ricombinazione sessuale sono alla base della
variabilità genetica
Parag. 13 La selezione naturale influenza la variabilità genetica: la
superiorità dell’eterozigote
Parag. 14 Le specie a rischio di estinzione presentano spesso una scarsa
variabilità genetica
Parag. 15 Il successo riproduttivo dipende dalla trasmissione dei geni
Parag. 16 La selezione naturale agisce in tre modi diversi: la selezione
Materiali
didattici
PPT 1
Come agisce
l’evoluzione
Ore
PPT 2
Le prove
dell’evoluzione
3
PPT 3
La teoria
sintetica
dell’evoluzione
3
PPT 3
La teoria
sintetica
dell’evoluzione
8
3
41
stabilizzante, la selezione direzionale, la selezione divergente
Parag. 17 La selezione sessuale influenza il dimorfismo tra i sessi
Parag. 18 la selezione naturale non può confezionare organismi perfetti
Capitolo 14 modulo B L’ORIGINE DELLE SPECIE
LEZIONE
1
DALLA
MICROEVOLUZIONE
ALLA
MACROEVOLUZIONE: IL CONCETTO DI SPECIE
Introduzione: evoluzione sequenziale e divergente, dalla microevoluzione
alla macroevoluzione
Parag. 1 l’origine di nuove specie è alla base della biodiversità
Parag. 2 Che cos’è una specie?: il concetto di specie biologica
Parag. 3 Le barriere riproduttive mantengono separate le specie: le barriere
prezigotiche, le barriere postzigotiche
LEZIONE 2 I MECCANISMI DELLA SPECIAZIONE
Parag. 4 l’isolamento geografico può portare alla speciazione allopatica
Parag. 6 la comparsa di nuove specie può avvenire anche nella stessa area
geografica: la speciazione simpatrica
Evoluzione a livello superiore alla specie: riflessioni sulla
macroevoluzione e modelli evolutivi, convergente e divergente
Parag. 7 La radiazione adattativa si verifica in habitat da colonizzare o in
seguito a estinzioni di massa
Parag. 9 la speciazione può avvenire in modo graduale oppure a scatti:
gradualismo e teoria degli equilibri intermittenti, prima introduzione del
concetto di cladogramma
Capitolo 31 modulo E SULLE TRACCE DELL’EVOLUZIONE
LEZIONE 1 LA STORIA DELLA TERRA E LA MACROEVOLUZIONE
Parag. 1 La cronaca della evoluzione attraverso l’analisi dei fossili
Parag. 2 l’età reale delle rocce e dei fossili scandisce le suddivisioni del
tempo geologico: La datazione assoluta e relativa delle rocce. Criterio
stratigrafico, litologico e paleontologico.
Parag. 3 La deriva dei continenti ha avuto un ruolo importante nella
macroevoluzione
Parag. 5 Alle estinzioni di massa seguono periodi di notevole
diversificazione delle forme di vita
LEZIONE 2 BIOLOGIA SISTEMATICA E FILOGENETICA
Parag. 6. Le relazioni filogenetiche si basano su strutture omologhe nei
reperti fossili e negli organismi viventi
Parag. 7 i tassonomisti classificano gli organismi in base alla filogenesi: La
sistematica e la tassonomia, la classificazione binomia
Parag. 8 i cladogrammi sono diagrammi basati sulla presenza di caratteri
derivati condivisi tra le specie: I cladogrammi, il gruppo interno e il gruppo
esterno, la cronologia dei nuovi tratti, il principio di parsimonia
Parag. 9 la biologia molecolare è utile per delineare gli alberi filogenetici:
il confronto delle proteine, il confronto del DNA e dell’RNA, l’evoluzione
dei genomi
Parag. 10 la suddivisione delle specie in Domini e regni è sottoposta a un
continuo aggiornamento
Capitolo 32
modulo E ORIGINE ED EVOLUZIONE DEI
MICRORGANISMI: I PROCARIOTI
LEZIONE 1 LA TERRA PRIMORDIALE E L’ORIGINE DELLA VITA
42
Materiali
didattici
PPT 4
I meccanismi
della
speciazione
Materiali
didattici
PPT 5
Sulle tracce
dell’evoluzione
PPT 6
Biologia
sistematica e
filogenetica
Materiali
didattici
PPT 7.
5
Parag. 1 La vita ebbe inizio su una terra primordiale
Parag. 2 Come ha avuto origine la vita? (che cos’è la vita, dove si è
originata la vita, l’alba della vita)
Parag. 3 gli esperimenti per ricreare il “brodo primordiale”: un’atmosfera
iniziale priva di ossigeno, la teoria di Oparin, l’esperimento di Miller e
Urey, le ipotesi successive
Parag. 4 I primi polimeri si formarono probabilmente su rocce calde o su
argille, the mineral world
Parag. 5 Il primo materiale genetico e i primi enzimi potrebbero essere stati
costituiti da RNA, un primitivo mondo a RNA
Parag. 6 La comparsa delle prime cellule fu probabilmente preceduta da
aggregati molecolari avvolti da membrane
LEZIONE 2 LA VITA DEI PROCARIOTI
LUCA: Last Universal Common Ancestor
I primi sistemi viventi, le premonere
Parag. 7 I procarioti sono presenti sulla Terra da miliardi di anni
Parag. 8 archeobatteri ed eubatteri rappresentano le due principali
ramificazioni nell’evoluzione dei procarioti
Parag.9 i procarioti presentano una grande varietà di forme
Parag. 10 caratteristiche strutturali specifiche permettono ai procarioti di
vivere quasi ovunque: le strutture interne, la motilità, la riproduzione e
l’adattamento, l’organizzazione interna
Parag. 11 i procarioti mostrano modalità nutritive molto diversificate: i tipi
di modalità nutritive, la cooperazione metabolica
Rarag. 12 gli archeobatteri vivono in condizioni estreme e negli oceani
Parag. 13 gli eubatteri comprendono diversi gruppi di procarioti
Parag. 14 alcuni batteri provocano malattie, cioè sono patogeni
Parag. 15 il ruolo ecologico dei batteri e la loro utilità nel risanamento
ambientale. L’importanza dei cicli biogeochimici: carbonio e azoto
Capitolo 33
modulo E ORIGINE ED EVOLUZIONE DEGLI
EUCARIOTI
LEZIONE 1 ORIGINE STRUTTURA E DIVERSITÀ DEI PROTISTI
Parag. 1 la cellula eucaristica probabilmente prese forma da semplici
comunità di procarioti: La teoria endosimbionte
Parag. 2 per classificare i protisti, che raggruppano eucarioti unicellulari e
pluricellulari, occorrerebbero più regni
Parag. 3 i protozoi sono protisti unicellulari che si nutrono inglobando
particelle di cibo: i protozoi flagellati, le amebe e i rizopodi, gli sporozoi, i
ciliati
Ruolo ecologico: come parassiti, il caso del plasmodium della malaria,
come fossili e componenti dei sedimenti oceanici (foraminiferi e radiolari)
Parag. 8 gli organismi pluricellulari potrebbero essersi evoluti a partire
da protisti a organizzazione coloniale
Capitolo 36
modulo E L’EVOLUZIONE DELLA DIVERSITà
ANIMALE
LEZIONE 1 L’EVOLUZIONE E LA DIVERSITÀ ANIMALE
Parag. 1 Che cos’è un animale
Parag. 2 il regno degli animali probabilmente ha avuto origine da protisti
coloniali dotati di flagelli
Le tappe evolutive: lo sviluppo embrionale, protostomi e deuterostomi, la
simmetria animale, l’importanza della cavità corporea, la metameria,
Origine della
vita e della
biodiversità
PPT 8.
Evoluzione
delle forme di
vita
3
Materiali
didattici
PPT 8
Materiali
didattici
PPT 9
l’evoluzione
della diversità
animale,
parte prima
16
43
l’albero filogenetico del regno animale descrive la loro diversità in chiave
evolutiva
LEZIONE 2 I PRINCIPALI PHYLA DEGLI INVERTEBRATI
Parag. 3 le spugne hanno un corpo relativamente semplice e dotato di pori
Parag. 4 gli cnidari sono animali a simmetria radiale muniti di filamenti
urticanti
Parag. 5 la maggior parte degli animali presenta simmetria bilaterale
Parag. 6 i vermi piatti, o Platelminti, sono i più semplici animali a
simmetria bilaterale: turbellari, trematodi e cestodi
Parag. 7 la maggior parte degli animali possiede una cavità corporea
Parag. 8 i vermi cilindrici, o Nematodi, hanno uno pseudo celoma e un
tubo digerente completo
Parag. 9 i molluschi hanno una grande varietà di forme, ma tutte derivate
dallo stesso piano strutturale: gasteropodi, bivalvi, cefalopodi
Parag. 10 la metameria è una caratteristica della maggior parte degli
animali
Parag. 11 i vermi segmentati, o Anellidi, comprendono forme libere e
forme sedentarie: policheti, oligocheti, irudinei
Parag. 12 il phylum degli artropodi, animali dagli arti articolati, è il più
ampio e diffuso di tutto il regno animale: aracnidi, crostacei, miriapodi,
insetti
Parag. 13 gli insetti comprendono più specie di tutti gli altri animali messi
assieme
Parag. 14 gli Echinodermi hanno epidermide spinosa, endoscheletro e un
sistema acquifero per la locomozione
LEZIONE 3 IL PHYLUM DEI CORDATI E I VERTEBRATI
Parag. 15 il phylum dei cordati, che comprende anche i vertebrati, si
distingue per 4 caratteristiche principali
Parag. 16 i caratteri derivati caratterizzano i maggiori gruppi dei cordati
Parag. 17 gli agnati sono vertebrati primitivi con apparato boccale privo di
mascelle
Parag. 18 i pesci sono vertebrati acquatici con mascelle, pinne simmetriche
e respirazione branchiale
Parag. 19 gli anfibi sono stati i primi vertebrati a conquistare la terraferma,
ma sono ancora legati all’ambiente acquatico
Parag. 20 grazie ad alcuni adattamenti i rettili si possono riprodurre sulla
terraferma
Parag. 21 gli uccelli sono rettili piumati con particolari adattamenti al volo
Parag. 22 i mammiferi allattano i piccoli e sono dotati di pelliccia
L’EVOLUZIONE UMANA
Una panoramica sui primati
Gli ominoidei
L’evoluzione degli ominidi
L’evoluzione culturale
·
PPT 10
l’evoluzione
della diversità
animale,
parte seconda
PPT 11
Il phylum dei
cordati
All’atto della stesura del documento stiamo ultimando lo studio dei vertebrati per poi
passare all’evoluzione umana se il tempo a disposizione lo permetterà; qualsiasi variazione
rispetto a quanto dichiarato sarà comunicata in sede di esame finale.
Ø Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (all’atto della stesura del
documento): 46
44
Ø Ore dedicate allo svolgimento dei contenuti: 38
Ø Ore dedicate alle verifiche, correzioni e recuperi: 6
Ø Ore di attività varie: 2
METODOLOGIE (tipologia di lezioni, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.)
Nel triennio si cerca di dare più spessore ai contenuti disciplinari sviluppati in modo articolato,
armonico ed esauriente attraverso il metodo espositivo partecipativo. Per tale motivo i ragazzi sono
abituati ad una lezione ampia, con numerosi spunti di ricerca di fonti bibliografiche alternative al
testo, con il richiamo frequente anche ad argomenti di attualità. Ogni intervento è stato, pertanto,
condotto applicando uno stile comunicativo amplificato dall’uso di ausili multimediali. Si è cercato
di stimolare gli alunni ad un lavoro di approfondimento personale e di arricchimento della lezione
teorica anche allo scopo di cogliere aspetti trasversali della conoscenza scientifica, utili per la
preparazione dell’elaborato finale. La finalità educativa è quella di rendere partecipi, di suscitare
una sensibilità particolare che si tramuti in coscienza naturalistica capace di coinvolgere l'alunno
non solo nell'ambito scolastico ma sempre in ogni sua attività quotidiana. Il programma proposto è
chiaramente centrato sulla biologia evolutiva, più che sulla biologia funzionale (la biologia del
perché contrapposta alla biologia del come); essa si sviluppa intorno al pensiero darwiniano e si
definisce come scienza storica, dove ogni cosa è vincolata al tempo e allo spazio, ed è studiata con
il metodo osservativo – comparativo. Un altro aspetto sul quale ho fondato l’articolazione dei
contenuti è la trasversalità con le altre discipline del campo scientifico naturalistico, la chimica e le
scienze della Terra, cercando di curare tutti i possibili agganci di contenuto ma anche di metodi di
ragionamento e di concetto.
Dal punto di vista più attivo/operativo sono state incluse nel progetto didattico due attività
didattiche in collaborazione con il CEA (centro di educazione ambientale) di Chioggia sugli uccelli
del nostro territorio. Nella prima i ragazzi hanno partecipato ad una attività di inanellamento presso
l’oasi della LIPU a Caroman; la seconda è stata un’uscita notturna al bosco Nordio per lo studio dei
rapaci notturni. È stata organizzata anche una conferenza di astrobiologia, tenuta dal prof.re Galleta
del dipartimento di astronomia dell’Università di Padova ed era in programma anche una visita al
simulatore di vita marziana del dipartimento di Astronomia di Padova, che però non si è potuto fare
a causa di mia malattia.
STRUMENTI DI LAVORO
Autore: Campbell et all.
Titolo: il nuovo immagini della Biologia
Modulo B, D, E Editore: Zanichelli
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Per l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, nelle tre discipline
(chimica, scienze della Terra e biologia), sono state usate tre tipi di verifiche:
- Verifiche scritte organizzate sulla base delle tipologie previste per la terza prova d’esame, quali
trattazione sintetica di argomenti e quesiti a risposta singola aperta.
- Prove strutturate.
- Verifiche di laboratorio.
- Verifiche orali nel caso di recupero o di valutazione globale di profitto.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove orali e scritte mi sono attenuta a quanto già
definito nel documento di Programmazione Educativa di Istituto e ai criteri fissati per la valutazione
delle simulazioni delle terze prove acclusi al documento del Consiglio di Classe.
45
In linea generale sono stati oggetto di verifica e di valutazione:
Ø Conoscenze di termini, fatti, teorie, modelli etc.
Ø Comprensione di quanto proposto attraverso capacità non solo di riproduzione formalmente
corretta dell’appreso ma di rielaborazione logica, personale e critica, di applicazione in
contesti sconosciuti, di correlazione tematica intradisciplinare o trasversale..
Ø Capacità espressive generali e di utilizzazione delle microlingue disciplinari specifiche.
Ø Pertinenza e sintesi.
Concorrono al giudizio complessivo finale le seguenti voci: interesse, partecipazione, progressi
ottenuti.
Il criterio valutativo usato è quello assoluto con applicazione della scala numerica da 1 a 10.
46
STORIA DELL’ARTE
Prof. Rosario Santamaria
PREMESSA
La classe ha mantenuto nel corso dell’anno una certa vivacità. Anche se il comportamento è stato,
in generale, sufficientemente corretto, tuttavia non sempre le lezioni si sono svolte in un clima
sereno e collaborativo. Talvolta è stato necessario richiamare la classe ad una maggior attenzione.
Il rendimento scolastico è stato discreto, in qualche caso buono.
Generalmente l’interesse e il profitto sono stati puramente scolastici e finalizzati alle verifiche.
Sono presenti tuttavia alcuni elementi che si sono preparati sempre in maniera diligente, con
attenzione e costanza.
CONOSCENZE E COMPETENZE
Attraverso lo studio della storia dell’arte si è cercato di portare gli alunni alla conoscenza, alla
comprensione e al rispetto del patrimonio artistico e dell’importanza che ha avuto l’arte nelle varie
epoche. In particolare, per quello che riguarda il presente anno scolastico, del percorso di
formazione dell’arte moderna a partire dalle correnti di fine settecento e inizio ottocento fino al
novecento.
Altro obiettivo è stato quello di insegnare la lettura dell’opera d’arte e la capacità di individuare le
coordinate storiche e culturali entro le quali si forma. Si è cercato inoltre di sviluppare abilità che
consentissero di esprimere un giudizio autonomo sulla qualità e il valore di un'opera d'arte. Tali
obiettivi possono dirsi in generale raggiunti in modo abbastanza soddisfacente.
CONTENUTI
Nel secondo quadrimestre l’attività si è concentrata sullo studio della Storia dell’Arte. Segue il
programma svolto. Vicino all’autore sono indicate le opere su cui la classe si è maggiormente
soffermata e le ore di lezione interessate dall’argomento.
NEOCLASSICISMO
Canova: Amore e Psiche, Paolina Borghese come Venere vincitrice; David: Il giuramento degli
Orazi – L’assassinio di Marat, Napoleone al passo del San Bernard, Incoronazione di Napoleone e
di Giuseppina
Numero di lezioni: 5
FRA CLASSICO E ROMANTICO
Füssli L’incubo – Goya Le fucilazioni del 3 maggio , Saturno. Ingres: Il bagno turco, Gericault:
La zattera della Medusa, Delacroix La Libertà guida il popolo, La barca di Dante – Hayez Il
bacio Friedrich Viandante sul mare di nebbia
Numero di lezioni: 10
REALISMO
Courbet Funerali a Ornans, Daumier Carrozza di terza classe, Millet L’Angelus
47
La nascita della fotografia
Numero di lezioni: 2
MACCHIAIOLI
Fattori La rotonda di Palmieri
Numero di lezioni: 1
IL TRIONFO DEL FERRO
Le trasformazioni a Parigi di Haussmann
IMPRESSIONISMO
Manet La colazione sull’erba, Olympia, Monet La cattedrale di Rouen. Renoir Ballo al Moulin de
la galette, Degas L’assenzio
Numero di lezioni: 7
POSTIMPRESSIONISMO E DIVISIONISMO
Toulouse Lautrec I pannelli per la Goulue, Cezanne I giocatori di carte - La montagna SaintVictoire Van Gogh La camera dell’artista ad Arles, Campo di grano con volo di corvi, Gauguin
La visione dopo il sermone - Lo spirito dei morti veglia.
Pellizza da Volpedo Il quarto stato
Numero di lezioni: 7
PRERAFFAELLITI E SIMBOLISTI
Dante Gabriel Rossetti Beata Beatrix. Moreau L’apparizione. Redon “L’Occhio, come un pallone
bizzarro si dirige verso l’infinito”
Numero di lezioni: 4
L’EPOCA DELL’ART NOUVEAU
G.Klimt Il bacio, Le tre età della donna Gaudì La Sagrada Familia Mucha I manifesti
Numero di lezioni: 3
AVANGUARDIE
CUBISMO
Picasso Demoiselles d’Avignon - Sulla spiaggia - Guernica
FUTURISMO
Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio, Depero (linee generali)
ASTRATTISMO
Kandinskij (linee generali)
PITTURA METAFISICA
De Chirico Le muse inquietanti
DADA
Duchamp Fontana, L.H.O.O.Q.
SURREALISMO
Magritte Il tradimento delle immagini, Salvador Dalì La persistenza della memoria, Man Ray
Violon d’Ingres
Numero di lezioni: 7
L’ARCHITETTURA
Le Corbusier I cinque punti dell’architettura - Ville Savoy, Wright La casa sulla cascata
Numero di lezioni: 1
Tendenze dell’arte dal dopoguerra
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POP ART Warhol, Lichtenstein
Numero di lezioni: 1
Ore di lezione effettivamente svolte durante l’anno scolastico, comprensive di interrogazioni e
ripasso: 60 (al 13/5)
METODI DI INSEGNAMENTO E DI VERIFICA
Nell’ambito della Storia dell’Arte, sono state utilizzate le seguenti modalità d’insegnamento:
lezione frontale, esposizione preventiva dei contenuti e lettura del testo, lettura collettiva delle
immagini tratte dal libro di testo o da altri libri o fornite dall’insegnante, fruizione di materiale
audiovisivo o multimediale
Si è in genere iniziato ad affrontare l’opera d’arte, in particolare le opere figurative più complesse,
con una lettura iniziale nella quale gli studenti, guidati dall’insegnante, hanno partecipato mettendo
a fuoco gli elementi più significativi, quindi si è passati ad una più dettagliata analisi iconografica e
iconologica, non disgiunta da una conoscenza delle tecniche e dei materiali. Si è utilizzato anche il
sito web dell’istituto per mettere a disposizione degli allievi schede, materiali d’approfondimento e
link a siti interessanti.
Le verifiche sono consistite nel colloquio orale e in test che avessero valenza analoga. La
valutazione si è basata sui parametri contenuti nella griglia di valutazione presente nel POF e su
quelli concordati nella riunione di dipartimento, relativi alla specificità della disciplina.
La materia è rientrata nelle due simulazioni di terza prova.
MATERIALI DIDATTICI
E’ stato utilizzato il testo in adozione:
Marco Bona Castellotti, Percorso di storia dell’arte, vol. 3, Einaudi scuola
Sono stati anche utilizzate schede, monografie o pagine di siti web per poter approfondire alcuni
argomenti o autori.
Si è fatto anche ricorso a materiali audiovisivi e multimediali.
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EDUCAZIONE FISICA
Prof. Alberta Pagan
La classe, composta da alunni eterogenei dal punto di vista degli interessi e delle capacità, ha
continuato ad evidenziare la divisione in tanti piccoli gruppi ma è riuscita a mantenere una certa
armonia interna che si è concretizzata nella capacità di organizzazione all’interno delle ore di
lezione e di collaborazione concreta con l’insegnante.
CONOSCENZE
Conoscono:
Esercizi individuali e in coppia di: tonificazione generale, di ampiezza articolare, di coordinazione
ed equilibrio, di stretching, di ginnastica isometrica; esercizi di ginnastica posturale e respiratoria
con alcuni collegamenti fisiologici e psicologici riguardanti la possibilità di automatizzare il
movimento e di utilizzarlo autonomamente
Esercizi di ginnastica respiratoria con i rapporti di sinergia e antagonismo fra i gruppi muscolari
coinvolti
Esercizi propedeutici per la preacrobatica che fanno sperimentare situazioni di equilibrio con
rotolamento e superamento di ostacoli su vari piani e di equilibrio in fase di volo
Conoscono gli elementi fondamentali individuali e di squadra di Tennis, Pallavolo, Pallacanestro,
Pallamano, Dodgeball, le regole principali e la loro applicazione attraverso l’arbitraggio delle
partite effettuate durante le lezioni nel corso degli anni
Hanno sufficienti conoscenze di anatomia fisiologica dell’apparato osseo, muscolare e dei processi
che forniscono l’energia necessaria per il movimento per potersi costruire un programma
individuale finalizzato all’allenamento generale o di determinati gruppi muscolari rispettando i
criteri della Salute Dinamica
Conoscono i processi che regolano l’apprendimento motorio
Conoscono le basi della tecnica di rilassamento del Training Autogeno e l’uso di tecniche
respiratorie per il controllo del tono muscolare
Conoscono le norme di primo e pronto soccorso
COMPETENZE/CAPACITA’
Il gruppo di ragazzi è generalmente capace:
di gestire e organizzare un riscaldamento
di ipotizzare un programma di allenamento personale partendo da un’analisi della situazione iniziale
e sviluppando i contenuti nel rispetto delle reazioni fisiologiche e in rapporto alla finalità prefissata,
sanno organizzare ed arbitrare, a livello scolastico, una partita di pallavolo, pallacanestro,
pallamano, dodgeball definendo una suddivisione di ruolo in campo
sulla base delle conoscenze anatomiche e fisiologiche e di pronto soccorso, sanno intervenire in
modo corretto in caso di infortunio
sono in grado di gestire la propria persona, intesa come unità psico-fisica, e di ottimizzarne le
prestazioni utilizzando la motricità per migliorare il rapporto con se stessi.
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METODOLOGIA
Si è cercato di stimolare l'autoanalisi della propriocettività per favorire l'interiorizzazione
dell'esperienza vissuta e per mettere in relazione le nozioni di anatomia e fisiologia con il vissuto
corporeo
Per quanto riguarda la parte teorica ho utilizzato la lezione frontale facendo riferimento più
possibile al vissuto corporeo e ad esperienze personali.
In generale ho lavorato con lo scopo di migliorare la conoscenza del proprio corpo, sia dal punto di
vista psicologico che fisiologico, con l’intento di fornire gli strumenti necessari per ottimizzare la
gestione di se stessi.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
U.D- Modulo- Percorso formativo- Approfondimento
Pallacanestro
4 ore
Pallavolo
6 ore
Pallamano
4 ore
Hockey
3 ore
Calcetto
2 ore
Dodgeball
2 ore
Esercizi di equilibrio dinamico a secco e con i grandi attrezzi e 5 ore
attrezzi di fortuna (scale, asse d’equilibrio, transenne..)
Ginnastica respiratoria con particolare attenzione al lavoro
sinergico-antagonista dei muscoli addominali
4 ore
Ginnastica posturale
2 ore
Esercizi di tonificazione, agilità, destrezza, stratching, es. a
coppie
15 min. all’interno di
ogni lezione
Tecniche di rilassamento (training autogeno)
2 ore
Allenamento aerobico (teoria dell’allenamento e pratica)
3 ore
Allenamento lattacido (interval-training, circuit-training, fartlek) 3 ore
Verifiche sulla teoria
2 ore
Lezioni teorico-pratiche sulla salute dinamica, sui fattori
condizionanti la resistenza, sulla teoria dell’allenamento
4 ore
Corso di Pronto Soccorso per il conseguimento del relativo
attestato
12 ore
51
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 54 al 10/5/11
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sono state scritte e orali per la parte teorica, di progettazione ed applicazione pratica
con eventuale spiegazione teorica le altre
La valutazione espressa in scala numerica è sintetizzata nel seguente schema:
I LIVELLO:
Aggettivo: assolutamente insufficiente – voto in decimi: 1 – 2 - 3
Lo studente ottiene tale risultato quando:
non partecipa ad alcuna attività,
mantiene un atteggiamento di totale indifferenza
è un elemento di disturbo per i compagni
II LIVELLO
Aggettivo : gravemente insufficiente - voto in decimi : 4
Lo studente ottiene tale risultato quando l’aspetto comportamentale:
non partecipa ad alcuna attività,
mantiene un atteggiamento di totale indifferenza
III LIVELLO
Aggettivo : insufficiente - voto in decimi : 5
Lo studente ottiene tale risultato quando l’aspetto comportamentale:
evidenzia un impegno selettivo e una partecipazione passiva nella parte pratica,
evidenzia conoscenze scarsamente organizzate nella parte teorica
IV LIVELLO
Aggettivo : sufficiente - voto in decimi : 6
Lo studente ottiene tale risultato quando l’aspetto comportamentale:
evidenzia un impegno selettivo ma una partecipazione diligente
conosce gli argomenti essenziali della disciplina
V LIVELLO
Aggettivo : discreto - voto in decimi : 7
Lo studente ottiene tale risultato quando:
dimostra impegno e partecipazione continuo e non selettivo
conosce in modo sicuro gli elementi essenziali della parte teorica e li espone in modo
corretto e appropriato
- riesce a mantenere e/o incrementare le sue competenze motorie
VI LIVELLO
Aggettivo : buono - voto in decimi : 8
Lo studente ottiene tale risultato quando:
- dimostra impegno e partecipazione continuo e non selettivo
dimostra buona conoscenza dei contenuti specifici
dimostra una capacità organizzativa personale
riesce a incrementare le sue competenze motorie
52
VII LIVELLO
Aggettivo : ottimo- voto in decimi : 9 - 10
Lo studente ottiene tale risultato quando:
- dimostra impegno e partecipazione continuo e non selettivo
ha buone conoscenze teoriche arricchite con adeguati spunti personali e contributi critici,
dà un contributo personale positivo alle lezioni ponendosi come elemento
trainante del gruppo
riesce a incrementare le sue competenze motorie
RELIGIONE
Prof.ssa Bertotto Renata
La classe, che seguo fin dalla prima, ha richiesto in quest’ultimo anno un certo impegno sul piano
didattico a causa dell’eterogeneità dell’applicazione e la limitata propensione, da parte di qualcuno,
a porsi in atteggiamento d’autentica ricerca.
Per un consistente gruppo di studenti ho potuto riscontrare, oltre che l’ interesse per le tematiche
proposte, un costante ed arricchente coinvolgimento nel dialogo educativo.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
A livello di conoscenze si è contribuito:
a consolidare l’acquisizione oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo, delle
grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita,
confrontandola con quella di altre tradizioni religiose.
A livello di abilità la disciplina ha contribuito:
a favorire lo sviluppo della capacità di riflessione personale, cercando di cogliere la dimensione
morale di ogni scelta e d’ interrogarsi sulle conseguenze delle proprie azioni;
a scoprire la propria identità nel rapporto con l’altro, sottolineando l’importanza di usare la propria
libertà nel rispetto di quella altrui;
a sviluppare l’amore per la ricerca della verità affrontando il rapporto tra verità religiosa e verità
scientifica, tra fede e ragione, fede e scienza;
A livello d’atteggiamenti si è favorita:
la capacità d’ accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose ed impostazioni
di vita diverse dalle proprie;
la crescita in responsabilità e in solidarietà;
lo sviluppo di un sistema di valori in base ai quali valutare i fatti;
il rispetto per la vita che fa spazio ad ogni tipo d’esistenza, anche a quella segnata dalla disabilità.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Etica dell’identità personale: alla scoperta del proprio io
Il corpo:strumento, mezzo di comunicazione e messaggio
L’aldilà nella riflessione umana e religiosa: approccio alle tematiche fondamentali dell’escatologia
Il Decalogo ieri ed oggi punto di riferimento nella cultura sia laica che religiosa
1° e 2° comandamento: il rispetto del mistero di Dio
Rapporto scienza - fede
Dibattito a partire dalla visione del film “Decalogo1” – Polonia 1988 - regia di K.Kieslowski;
ore 11
53
3° comandamento: il significato della festa;
4° comandamento : i legami familiari e la realizzazione personale;
5° comandamento: rispetto della vita umana, con particolare riferimento al tema dell’eutanasia;
6° 9° comandamento: sessualità e persona;
8° comandamento : la ricerca della verità;
Infoetica: uso dei nuovi media e diritti da rispettare
7° 10° comandamento: il rapporto con le cose e l’attenzione alle nuove povertà
Approccio al tema della povertà e dell’esclusione sociale (Progetto “Zero poverty”)
ore 15
METODI E TECNICHE D’INSEGNAMENTO
Sono state utilizzate tutte quelle tecniche didattiche che favoriscono il dialogo, l'analisi, la
riflessione valorizzando le esperienze personali o le domande che nascono dal vissuto degli
studenti.
Il metodo d'insegnamento dialogico - induttivo ha reso possibile stimolare e coinvolgere gli
studenti in un apprendimento attivo e significativo. Nella lezione frontale si è fatto uso, quando è
stato possibile, di materiale multimediale.
Il testo di riferimento è stato L. Solinas, “Tutti i colori della vita”, SEI,Torino 2004
STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Dal momento che la finalità globale della scuola è quella di contribuire a favorire la maturazione
globale della persona, per verificare il raggiungimento degli obiettivi finali si è tenuto conto dei
seguenti elementi:
a. partecipazione al dialogo educativo
b. interesse per le tematiche affrontate
c. conoscenza dei contenuti
d. capacità di riconoscere i valori religiosi
e. comprensione ed uso del linguaggio specifico
f. capacità di rielaborazione
g. capacità di riferimento alle fonti e ai documenti
h. atteggiamento di rispetto nei confronti di altre posizioni in ambito filosofico e religioso
h. disponibilità al confronto
Per la griglia di valutazione si rimanda al Pof d’istituto.
54
NOTA CONCLUSIVA
SUI PROGRAMMI DELLE MATERIE
Gli insegnanti del Consiglio di classe si riservano di segnalare con apposita comunicazione
eventuali difformità nello svolgimento dei programmi per la parte non ancora ultimata alla data del
13 maggio 2011
Consiglio di Classe
Italiano e Latino
(prof.ssa Saragenne Lanza)
_____________________________________________
Storia e Filosofia
(prof.ssa Irene Dante)
_____________________________________________
Matematica e Fisica
(prof.ssa Monica Sambo)
_____________________________________________
Inglese
(prof.ssa Nicoletta Gallimberti)
_____________________________________________
Scienze della Terra, Chimica e
Biologia
(prof.ssa Roberta Predonzan)
_____________________________________________
Storia dell’Arte
(prof. Rosario Santamaria)
_____________________________________________
Educazione fisica
(prof.ssa Alberta Pagan)
_____________________________________________
Religione
(prof.ssa Renata Bertotto)
_____________________________________________
Il Dirigente Scolastico
( dott. Luigi Zennaro)
Chioggia, 13 maggio 2011
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