UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria Corso di Risk Management Prof. Filippo Stefanini Basilea 2 A.A. 2009/2010 Corso 60012 – Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile La stabilità del sistema bancario • Un importante obiettivo dei governi è di preservare una situazione economica • • stabile Un modo per raggiungere questo obiettivo è mantenere stabile ed affidabile il sistema bancario, dove i fallimenti di banche sono rari e dove i depositi sono garantiti I governi sono preoccupati per il rischio sistemico: ad esempio se la banca A fallisce, la banca B può incorrere in gravi perdite per le transazioni che ha in corso con la banca A e trovarsi anch’essa in condizione di fallire. E così via con la banca C che ha transazioni in essere con la banca A e la banca B. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 2 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria La crisi del 1929 negli Stati Uniti Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 3 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria La crisi del 1929 negli Stati Uniti Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 4 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il caso Northern Rock nel 2007 Il 14 settembre 2007, Northern Rock chiese è ottenne liquidità di supporto dalla Bank of England, a seguito della crisi dei mutui subprime negli USA. Il 22 febbraio 2008 la banca è stata nazionalizzata. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 5 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il caso Bear Stearns nel 2008 Il 16 marzo 2008 The Bear Stearns Companies, Inc., con la supervisione della Federal Reserve, ha siglato un accordo di fusione con JP Morgan Chase. The Federal Reserve ha emesso un prestito di $30 miliardi a JP Morgan Chase. Una settimana dopo JP Morgan Chase ha aumentato la sua offerta da 2 dollari ad azione a 10 dollari ad azione e ha ridotto il prestito dalla Fed di 1 miliardo di dollari. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 6 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il fallimento di Lehman Brothers Too big to fail ? Lehman Brother dichiara il fallimento il 14 settembre 2008. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 7 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il caso IndyMac nel 2008 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 8 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il caso Countrywide nel 2007 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 9 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Fallimento delle banche islandesi Da settembre 2008 le 3 più grandi banche islandesi collassano: prima Glitnir, poi Landsbanki e poi ancora Kaupthing Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 10 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria I maggiori rogue traders nella storia Perdita in milioni Société Générale SA € 4.900 Sumitomo Corporation $2.600 Daiwa Bank $1.100 Barings Bank £827 Allied Irish Banks Plc $691 Credit Agricole SA € 250 Morgan Grenfell £220 Kidder Peabody $210 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 11 Data 2008 1996 1995 1995 2002 2007 1996 1994 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria La stabilità del sistema bancario • La capacità per una banca di assorbire perdite inattese dipende • • • • dall’ammontare di capitale proprio Secondo gli organi di vigilanza sul sistema bancario, il capitale necessario ad una banca deve coprire la differenza tra perdite attese in un certo orizzonte temporale e “perdite nel caso peggiore” nello stesso orizzonte temporale Infatti l’idea è che le perdite attese sono già coperte dal modo con cui le banche fanno il pricing dei loro prodotti La perdita nel caso peggiore è la perdita che si attende di non superare con un certo livello di confidenza (99% o 99.9%) Possiamo pensare al capitale proprio di una banca come ad un cuscinetto di liquidità che protegge la banca da eventi sfavorevoli inattesi Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 12 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Il modello usato dagli organi di vigilanza sul sistema bancario Probabilità La funzione di densità di probabilità delle perdite ed il capitale richiesto per una banca Perdita attesa Perdita nel caso peggiore al 99% Capitale richiesto 0 1 2 3 4Perdita nell’orizzonte temporale Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 13 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Evoluzione dei requisiti patrimoniali delle banche • • • • • Prima del 1988 1988: Accordo BIS o Basilea 1 1996: Emendamento all’accordo BIS 1999: prima proposta di Basilea 2 2007: entrata in vigore di Basilea 2 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 14 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Prima del 1988 • Prima del 1988 le banche erano regolate nelle varie nazioni sulla base di requisiti minimi di bilancio come ad esempio: Capitale Totale Attività • Le definizioni di capitale e i rapporti considerati accettabili variavano da • • • nazione a nazione Le esposizioni delle banche internazionali a paesi emergenti cominciavano a far sorgere dubbio sull’adeguatezza patrimoniale di tali banche Negli anni Ottanta cominciarono a diffondersi transazioni in derivati che erano off-balance sheet, cioè che non avevano alcun effetto sul totale attività delle banche e quindi non avevano alcun effetto sull’ammontare di capitale che una banca doveva detenere Divenne subito chiaro che il totale attività non era un buon indicatore del rischio che una banca stava assumendo. Era necessario un approccio più sofisticato. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 15 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria 1988: BIS Accord (Basilea 1) • Le autorità di vigilanza sul sistema bancario si incontravano regolarmente a • • Basilea, in Svizzera, sotto il patronato della Bank for International Settlements Il principale risultato di questi incontri fu il documento “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” anche detto “The 1988 BIS Accord”, o più recentemente “Basilea 1” “The 1988 BIS Accord” stabiliva due requisiti minimi di adeguatezza del capitale di una banca: 1. Il rapporto tra attività totali e capitale deve essere inferiore a 20 volte. Il totale attività deve includere le attività off-balance-sheet. 2. Cooke Ratio: il capitale deve essere almeno pari ad 8% dei risk weighted assets. Almeno il 50% del capitale deve essere Tier 1. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 16 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria 1988: BIS Accord (Basilea 1) Totale Attività 20 Capitale Capitale 8% RWA Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 17 (Cooke Ratio) Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria 1988: BIS Accord (Basilea 1) • Ad ogni attività in bilancio (on-balance-sheet) è assegnato un “risk weight” che riflette il rischio di quella categoria di attivi. I “risk weight” sono riportati nella tabella seguente: Risk Weight Categoria di attivi 0% Cassa o lingotti d'oro Prestiti a governi OECD 20% Prestiti a banche OECD Risk Management 2009/2010 50% Prestiti garantiti da immobili 100% Altri prestiti Basilea 2 pag 18 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Esempio • Le attività di una banca consistono in: • – 100 milioni di dollari di prestiti societari (con rating A) – 10 milioni di dollari di obbligazioni governative di paesi OECD (con rating AAA) – 50 milioni di dollari di mutui ipotecari A quanto ammonta il RWA secondo Basilea 1 ? RWA 1.0 100 0.0 10 0.5 50 125 • Quale deve essere il capitale minimo della banca secondo Basilea 1 ? Capitale 8% RWA 8% 125 10 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 19 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria 1988: BIS Accord (Basilea 1) Ad ogni attività fuori bilancio (off-balance-sheet), come un derivato over-thecounter, è assegnato un “ammontare equivalente di credito”, cioè un prestito equivalente che abbia lo stesso rischio dell’attività fuori bilancio, e poi è assegnato un risk weight. Il credit equivalent amount è calcolato come max(V ,0) aL dove V è il valore di mercato del derivato, a è il fattore add-one ed L è il valore nominale del derivato. Il fattore add-on varia da strumento a strumento secondo la seguente tabella: Fattori Add-on (% del valore nominale) Durata residua in anni Risk Management 2009/2010 Derivati su tassi di interesse Derivati su divise ed oro Derivati su azioni Derivati su metalli preziosi, oro escluso Derivati su altre materie prime <1 0.0 1.0 6.0 7.0 10.0 da 1 a 5 0.5 5.0 8.0 7.0 12.0 >5 1.5 7.5 10.0 8.0 15.0 Basilea 2 pag 20 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria 1988: BIS Accord (Basilea 1) Il Risk weighted amount (RWA) consiste nella somma dei risk weight per il valore nominale delle attività a bilancio e dei risk weight per l’ammontare equivalente di credito per le attività fuori bilancio N RWA M w i Li i 1 * j w C j j 1 On-balance sheet items: principal times risk weight Off-balance sheet items: credit equivalent amount times risk weight Per un derivato Cj = max(Vj,0)+ajLj dove Vj è il valore di mercato, Lj è il valore nominale e aj è il fattore add-on. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 21 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria I requisiti regolamentari di capitale La Banca d’Italia stabilisce determinati limiti per i requisiti minimi di capitale delle banche italiane. Passività e Capitale Debito Senior • Subordinato Lower Tier 2 – Scadenza minima 5 anni Limitato al 50% del Tier 1 • Subordinato Upper Tier 2 – – Scadenza minima 10 anni Interessi cumulativi differibili • Preference shares Tier 1 – – interessi non cumulativi nessun diritto di voto • Azioni ordinarie e di risparmio • Utili non ditribuiti e riserve (meno avviamento) • • Limitato al 100% del Tier 1 Limitato al 15% del Tier 1 Patrimoni di base minimo pari al 4% dei RWA Total capital ratio minimo consolidato al 8% dei RWA L’attivo ponderato per il rischio (RWA) può essere ridotto tramite la cartolarizzazione dei prestiti Il Tier 1 può essere aumentato attraverso un aumento di capitale, attraverso la dismissione di asset o attraverso la messa a riserva degli utili Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 22 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Netting • La parola netting si riferisce ad una clausola nei contratti derivati over-the- • • counter che afferma che se una controparte fa default su un contratto che ha con una istituzione finanziaria, allora deve fare default anche su tutti gli altri contratti in essere con quella istituzione finanziaria Il netting ha l’effetto di ridurre sostanzialmente il rischio di credito Nel 1995 “The 1988 BIS Accord” fu modificato per permettere alle banche di ridurre i loro ammontari equivalenti di credito qualora fossero in atto accordi bilaterali di netting Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 23 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Esempio • Consideriamo una banca che ha 3 contratti swap con una controparte. I • • • contratti valgono per la banca rispettivamente +24 milioni di dollari, -17 milioni di dollari, +8 milioni di dollari Supponiamo che la controparte faccia default. Per la controparte i contratti valgono -24 milioni di dollari, +17 milioni di dollari, -8 milioni di dollari Senza netting, la controparte farà default sul primo ed il terzo swap e terrà il secondo. La perdita per la banca sarebbe 24+8=32 milioni di dollari Con il netting la controparte è obbligata a fare default su tutti i contratti. La perdita per la banca sarebbe +24-17+8=15 milioni di dollari Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 24 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Netting • Senza netting, l’esposizione di una banca in caso di default è: N max(V ,0) j j 1 • dove Vj è il valore corrente del j-esimo contratto derivato. Con netting, l’esposizione è: N max V j , 0 j 1 Exposure with Netting NRR Exposure without Netting Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 25 (Net Replacement Ratio) Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria 1996 Amendment • In aggiunta al 1988 BIS Accord, il 1996 Amendment fa distinzione tra il • trading book ed il banking book. Per il trading book richiede alle banche di misurare e di detenere capitale per il rischio di mercato per tutti gli strumenti finanziari inclusi quelli fuori bilancio. Per le banche più sofisticate che hanno implementato una funzione di risk management che usa un approccio basato su un modello interno, possono calcolare il requisito di capitale per il rischio di mercato nel seguente modo: k VaR SRC • dove k è un fattore moltiplicativo scelto dagli organi di vigilanza sul sistema bancario (almeno 3), VaR è il value at risk a 10 giorni con intervallo di confidenza 99%, ed SRC è lo Specific Risk Charge, primariamente per titoli di debito detenuti nel portafoglio di proprietà Il requisito minimo di capitale totale è: Capitale Totale 8%( Rischio di Credito RWA Rischio di Mercato RWA ) Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 26 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Basilea 2 • Tre pilastri – Nuovi requisiti minimi di capitale per il rischio di credito ed il rischio operativo. I requisiti minimi di capitale per il rischio di credito nel banking book sono calcolati in un nuovo modo che riflette i rating delle controparti. I requisiti di capitale per il rischio di mercato rimangono uguali a quelli stabiliti dal 1996 Amendment ma viene introdotto un nuovo requisito minimo di capitale per il rischio operativo Capitale Totale 8%( Rischio di Credito RWA Rischio di Mercato RWA Rischio Operativo RWA ) – Processo di revisione da parte delle autorità di vigilanza – Disciplina di mercato: le banche devono dare maggiore informativa al mercato sul modo con cui allocano il capitale e sui rischi che assumono Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 27 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria I tre pilastri di Basilea 2 BASEL II MINIMUM CAPITAL REQUIREMENT Risk Management 2009/2010 SUPERVISORY REVIEW Basilea 2 pag 28 MARKET DISCIPLINE Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Nuovi requisiti minimi di capitale • I risk weight sono basati o su rating (approccio standardizzato) o su rating assegnati internamente dalla banca (approccio Internal Rating Based o IRB) • Si tiene conto del rischio operativo richiedendo un accantonamento di capitale aggiuntivo • Il rating interno è il sistema più sofisticato perché consente alle banche di utilizzare esclusivamente modelli interni in tutti i parametri con cui si determina il rischio di credito Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 29 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Implementazione negli USA ed in Europa • Negli USA Basilea 2 si applica solo alle grandi banche internazionali • Negli USA le banche regionali sono obbligate ad implementare solo “Basel • 1A’’ (simile a Basilea 1) L’Unione Europea richiede l’implementazione di Basilea 2 per le banche Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 30 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Rising Stars BB+ BB BBB+ B BCCC+ CCC CCCCC C D Investmentgrade Ratings Peggioramento della qualità del credito AAA AA+ AA AAA+ A ABBB+ BBB BBB- Fallen Angels Miglioramento della qualità del credito Il rating delle obbligazioni Speculativegrade Ratings Fonte: Standard & Poor’s Global Fixed Income Research Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 31 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Nuovi requisiti minimi di capitale Tabella dei risk weight in funzione dei rating per le esposizioni a nazioni, banche ed aziende nell’approccio standardizzato di Basilea 2 Rating AAA to AA- A+ to A- Nazioni 0% 20% 50% 100% Banche 20% 50% 50% Aziende 20% 50% 50% Risk Management 2009/2010 BBB+ to BBB- BB+ to BB- Basilea 2 pag 32 B+ to B- Below B- Unrated 100% 150% 100% 100% 100% 150% 50% 100% 150% 150% 100% Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Esempio • Le attività di una banca consistono in: • – 100 milioni di dollari di prestiti societari con rating A – 10 milioni di dollari di obbligazioni governative di paesi OECD con rating AAA – 50 milioni di dollari di mutui ipotecari A quanto ammonta il RWA secondo l’approccio standardizzato di Basilea 2 ? RWA 0.5 100 0.0 10 0.35 50 67.5 • Quale deve essere il capitale minimo della banca secondo Basilea 2 ? Capitale 8% RWA 8% 67.5 5.4 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 33 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Nuovi requisiti di capitale Approccio IRB per le società, le banche e gli stati sovrani • Basilea 2 fornisce una formula per calcolare il risk weight a partire dalla • • probabilità di default (PD), dalla perdita dato il default (LGD), dall’esposizione al default (EAD) e dalla scadenza effettiva (M) Secondo l’approccio Advanced IRB le banche stimano PD, LGD, EAD ed M Secondo l’approccio Foundation IRB le banche stimano solo PD e le linee guida di Basilea 2 determinano le altre variabili della formula The 99.9% worst case default rate is N -1 ( PD) N -1 (0.999) WCDR N 1 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 34 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Nuovi requisiti di capitale Approccio IRB per le società, le banche e gli stati sovrani • Consideriamo un portafoglio di N prestiti • PD è la probabilità di default di un prestito in un anno • Il WCDR è il tasso di inadempienza nel caso peggiore con intervallo di confidenza al 99.9% è dato da: N -1 ( PD) N -1 (0.999) WCDR N 1 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 35 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Nuovi requisiti di capitale Approccio IRB per le società, le banche e gli stati sovrani • Sia EAD l’esposizione all’inadempienza su ciascun prestito espressa in dollari • Sia LGD la perdita nell’evento dell’inadempienza • C’è una probabilità del 99.9% che la perdita del portafoglio sia inferiore a: N EAD LGD WCDR Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 36 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Risultati numerici per WCDR • r è la probabilità di inadempienza e PD è la probabilità di default di un prestito in un anno PD=0.1% PD=0.5% PD=1% PD=1.5% PD=2% r=0.0 0.1% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0% r=0.2 2.8% 9.1% 14.6% 18.9% 22.6% r=0.4 7.1% 21.1% 31.6% 39.0% 44.9% r=0.6 13.5% 38.7% 54.2% 63.8% 70.5% r=0.8 23.3% 66.3% 83.6% 90.8% 94.4% Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 37 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Dipendenza di r da PD Per l’esposizione a società, banche e paesi sovrani, Basilea 2 assume una relazione tra la correlazione r e la probabilità di inadempienza PD che è ricavata empiricamente 1 e 50 PD 1 e 50PD 50 PD 0.12 0 . 24 1 0 . 12 [ 1 e ] 50 50 1 e 1 e Relazione tra WCDR e PD per esposizioni a società, banche e stati sovrani PD 0.1% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0% WCDR 3.4% 9.8% 14.0% 16.9% 19.0% Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 38 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Requisiti di capitale 1 (M 2.5) b Capital EAD LGD (WCDR PD) 1 1.5 b where M is the effectivematurity and b [0.11852 0.05478 ln(PD)]2 The risk - weighted assets are 12.5 times the Capital so that Capital 8% of RWA Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 39 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Esposizioni al retail Capital EAD LGD (WCDR PD ) For residentia l mortgages 0.15 For revolving retail exposures 0.04 For other retail exposures 1 e 35 PD 1 e 35 PD 0.03 0.16 1 35 35 1 e 1 e 0.03 0.13e - 35 PD There is no distinctio n between Foundation and Advanced IRB approaches . Banks estimate PD, LGD, and EAD in both cases Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 40 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Fattori che mitigano il rischio di credito • I fattori che mitigano il rischio di credito includono garanzie, netting, l’uso di • derivati sul credito, etc I benefici dei fattori che mitigano il rischio di credito aumentano quando le banche si spostando dall’approccio standardizzato all’approccio foundation IRB e poi all’approccio IRB avanzato Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 41 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Aggiustamenti necessari per considerare la garanzia Due approcci – Approccio semplice: il risk weight della controparte è sostituito dal risk weight della garanzia per la parte di esposizione coperta dalla garanzia – Approccio comprensivo: le banche aggiustano al rialzo (al ribasso) la dimensione della loro esposizione per considerare possibili incrementi (decrementi); il rischio di controparte è applicato alla nuova esposizione. Gli aggiustamenti dipendono dalla volatilità dell’esposizione e del prestito. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 42 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Garanzie • Tradizionalmente il Comitato di Basilea ha usato l’approccio di sostituzione • • del credito (dove il merito di credito del garante è sostituito a quello di chi ha preso a prestito) Comunque questo sovrastima il rischio di credito perché sia il garante che chi ha preso il prestito devono diventare inadempienti a seguito delle perdite Alternativa proposta dal Comitato di Basilea: il capitale eguaglia il capitale richiesto senza la garanzia moltiplicato per 0.15+160×PDg dove PDg è la probabilità di inadempienza del garante Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 43 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Capitale per il rischio operativo • Basic Indicator Approach: 15% del fatturato • Standardized Approach: fattori moltiplicativi diversi per il fatturato di ogni • diversa business line Internal Measurement Approach: valuta la perdita nel caso peggiore su un orizzonte temporale di un anno e con intervallo di confidenza al 99.9% Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 44 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Cambiamenti nella Supervisory Review • Stesso approccio in nazioni differenti • Gli organi di vigilanza locali possono adattare i parametri alle condizioni locali • Importanza della prevenzione e degli interventi nelle fasi iniziali all’insorgere di criticità Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 45 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Disciplina di mercato • Le banche devono rendere pubbliche le seguenti informazioni • Scopo ed applicazione della struttura di Basilea 2 • Natura e componenti del capitale • Natura delle esposizioni al rischio • Adeguatezza di capitale Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 46 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Le agenzie di rating • Standard & Poor’s è controllata dalla multinazionale McGraw-Hill Companies, • • società quotata sul mercato NYSE Euronext e con sede a New York. Fitch Ratings con sedi a New York e Londra, è controllata da Fimalac, S.A. società di servizi la cui sede legale è a Parigi. Moody's Investors Service ha sede a New York è controllata da Moody's Corporation, società quotata sul mercato NYSE Euronext Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 47 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria External Credit Assessment Institution • Basilea 2 stabilisce che le istituzioni finanziarie che adottano il metodo • standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito possono utilizzare per la determinazione delle ponderazioni le valutazioni del merito di credito fornite da agenzie esterne di valutazione. Tali agenzie sono denominate ECAI (External Credit Assessment Institution) e rappresentano dei fornitori di giudizio circa il merito creditizio dei clienti di quelle banche che non hanno ancora implementato un sistema di rating interno (IRB) ma che hanno adottato il metodo Standardized. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 48 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Entrata in vigore di Basilea 2 in Italia • Basilea 2 è entrata in vigore il 1° gennaio 2007. Ci sono tre anni di transizione (2007-2008-2009) durante i quali si calcolano i requisiti sia secondo il vecchio sistema Basilea 1, sia secondo il nuovo sistema Basilea 2. Si tratta di un periodo di roll-out dei modelli per arrivare all'abbandono definitivo di Basilea 1 al 1° gennaio 2010. • IRB Foundation è facoltativa. Se una banca adotta l'IRB ci sono dei floor (i.e. 80%, 90% e 95%) che stabiliscono prudenzialmente che la banca possa beneficiare di Basilea 2 solo fino ad un certo punto. Ovvero, se con il metodo IRB Foundation si ottengono requisiti patrimoniali complessivi inferiori al (ad esempio per il 2008) 90% dei requisiti richiesti da Basilea 1, allora adottarequisiti pari al 90%. Se, al contrario, i requisiti complessivi sono superiori al 90% (supponiamo il 94% di Basilea 1), allora adotta quest'ultimo (quindi il 94% di Basilea 1). Si tratta di un meccanismo che consente una prudenziale transizione al nuovo IRB Foundation per evitare impatti troppo positivi sui ratio patrimoniali e per ottenere invece un progressivo miglioramento. • La direttiva 2006/48/CE fissa la partenza al 1° gennaio 2008 delle norme comunitarie relative all'adozione del metodo cosiddetto "avanzato" del rating interno per la misurazione dei rischi di credito e operativi. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 49 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Entrata in vigore di Basilea 2 in Italia • Nessuna grande banca italiana ha ottenuto dalla Banca d'Italia l'autorizzazione per poter iniziare a usare i rating interni avanzati sul piano patrimoniale. Le banche italiane iniziano il 2008 con il metodo "standardizzato" per calcolare l'assorbimento patrimoniale: i rating interni sono invece già utilizzati ai soli fini gestionali. • Dopo la conclusione delle verifiche informali dei criteri organizzativi e quantitativi, nel corso del 2008 la Banca d'Italia procederà ai riconoscimenti dei metodi avanzati con istanze formali di autorizzazione. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 50 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Effetti negativi per le piccole e medie imprese italiane ? • Per le piccole e medie imprese, il fatto che nel 2007 il metodo standardizzato è dominante tra le controparti bancarie italiane non dovrebbe avere ricadute negative sul costo del credito. Per le piccole e medie imprese che non hanno rating, il metodo standardizzato prevede un coefficiente di ponderazione al 100% esattamente come avviene adesso per Basilea 1. Per le aziende più piccole, nel metodo standardizzato potrebbe esserci addirittura un vantaggio: le piccole e medie imprese con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, che rientrano nella definizione di retail, hanno un coefficiente di ponderazione al 75%. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 51 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Prociclicalità di Basilea 2 • Basilea 2 utilizza i rating dei debitori come base per il calcolo del requisito patrimoniale. Ciò significa che una variazione del rating delle imprese cui una banca ha concesso credito determina una variazione del requisito patrimoniale della banca. • Basilea 2 ha attirato le critiche di molti osservatori per i suoi effetti prociclici, ossia di amplificazione delle fluttuazioni del ciclo economico. • Una recessione porta con sé tassi di insolvenza più elevati e peggioramenti dei rating, richiedono maggiori accantonamenti a riserva e rettifiche di valore, riducendo la dotazione patrimoniale delle banche. Questo conduce a un aumento del capitale minimo richiesto alle banche. Poiché è più difficile raccogliere nuovo patrimonio durante una recessione, per mantenere le proporzioni tra capitale e attività a rischio le banche finiscono per concedere meno credito all’economia. Ciò espone le imprese a ulteriori tensioni finanziarie, accentuando la recessione. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 52 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Prociclicalità di Basilea 2 • Viceversa nel caso di una forte crescita economica si assisterebbe ad un generale miglioramento del merito di credito delle controparti e questo determina un miglioramento dei coefficienti patrimoniali, consentendo alle banche di aumentare l’offerta di credito all’economia permettendo una estensione del ciclo economico. • La prociclicità di Basilea 2 non nasce solo dall’andamento delle insolvenze, ma anche dalle variazioni del rating assegnato ai debitori Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 53 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Basilea 3 ? • Basilea 2 non permette ad una banca di usare la diversificazione del rischio di credito nei calcoli dei requisiti di capitale: infatti secondo Basilea 2, una banca che ha fatto un prestito da 1 miliardo di dollari ad una società con un rating BBB deve detenere lo stesso capitale di vigilanza di una banca che ha erogato prestiti da 10 milioni di dollari a 100 diverse società che operano in settori e paesi diversi !!! • Un modo per smussare la prociclicità potrebbe essere quello di effettuare accantonamenti a riserva. Se le banche aumentassero le riserve mediante accantonamenti nei periodi di crescita economica, potrebbero in seguito utilizzare queste riserve nei periodi di crisi. Tuttavia ci sarebbe una gestione subottimale del capitale. BASILEA 3 Bozza di aprile 2010 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 54 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Una voce critica The super-boom got out of hand when the new products became so complicated that the authorities could no longer calculate the risks and started relying on the risk management methods of the banks themselves. Similarly, the rating agencies relied on the information provided by the originators of synthetic products. It was a shocking abdication of responsibility. George Soros, The worst market crisis in 60 years, Financial Times, 23 gennaio 2008 “Regulators were obsessively focused on the first line of defence, which was the amount of capital and that has totally failed. Banks never fail for capital; they fail for liquidity. The difference is capital is like the fat we have in our body while liquidity is the oxygen. If you don’t breathe in a minute you are dead while you can afford to be on a diet for two, three years. Davide Serra, Founding and Managing Partner, Algebris Investments/TCI, United Kingdom, 30 gennaio 2010, World Economic Forum Annual Meeting 2010 Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 55 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Leva delle investment banks • Al 14 maggio 2008 numerose investment bank statunitensi non rispettano il rapporto prudenziale richiesto da Basilea 2: Totale Attività 20 Capitale Bank Citigroup Inc Goldman Sachs Group Inc/The Morgan Stanley JPMorgan Chase & Co Lehman Brothers Holdings Inc Merrill Lynch & Co Inc Bear Stearns Cos Inc/The Bank of America Corp Wells Fargo & Co Risk Management 2009/2010 Total fair market value of Level 3 assets at the period end in mln $ 133.435 69.151 73.659 87.612 41.979 41.449 28.169 31.470 22.783 Shareholder Equity in mln $ 113.598 50.065 31.269 123.221 22.490 31.932 11.793 146.803 47.628 Basilea 2 pag 56 Total assets in mln $ 2.187.631 1.119.796 1.045.409 1.562.147 691.063 1.020.050 395.362 1.715.746 575.442 Leverage 19,26 22,37 33,43 12,68 30,73 31,94 33,53 11,69 12,08 % Level 3 su total assets 6,1% 6,2% 7,0% 5,6% 6,1% 4,1% 7,1% 1,8% 4,0% Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Nuovo indicatore di solidità delle banche • Utilizzo di un indicatore alternativo di solidità delle banche, il tangible common equity che include le azioni ordinarie e gli utili non distribuiti. Risk Management 2009/2010 Basilea 2 pag 57 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria