programmazioni filosofia

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LICEO STATALE SCIENTIFICO
“SANDRO PERTINI”
LADISPOLI (RM)
A.S. 2015-2016
CLASSE 5 SEZ. B
PROF. MASSIMILIANO NANNI
Programmazione didattica di filosofia
Classe 5B
Situazione di partenza
La classe è costituita da 23 alunni (13 ragazzi e 10 ragazze). Presenta un profilo didatticodisciplinare complessivamente omogeneo. La classe segue in modo sufficientemente attento e
continuo lo svolgimento delle lezioni ed una parte di essa manifesta interesse e viva partecipazione
allo svolgimento degli argomenti. Una parte minoritaria della classe invece segue in modo
discontinuo, tendendo a distrarsi. La frequenza delle lezioni è sufficientemente costante. In alcuni
studenti, oltre ad alcune lacune nella preparazione, permangono incertezze linguistiche espressive
ed espositive come evidenziato dal test d’ingresso e dalle prove scritte.
FINALITA’
 La formazione culturale completa di tutti gli studenti del triennio attraverso la presa di
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coscienza dei problemi connessi alle scelte dello studio, di lavoro e di vita, e a un approccio
di tipo storico-critico-problematico;
La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una
pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la
natura e la società, un’apertura interpersonale e una disponibilità alla feconda e tollerante
conversazione umana;
La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro
condizioni di possibilità e sul loro “senso”, in altre parole sul rapporto con la totalità
dell’esperienza umana;
L’attitudine a problematizzare: conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento
della loro storicità;
L’esercizio del controllo del discorso, attraverso l’uso di strategie argomentative e di
procedure logiche;
La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare scelte possibili, anche in rapporto
alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni
scientifiche e tecnologiche.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Lo studente alla fine dell’anno scolastico dovrà dimostrare di essere in grado di:
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Riconoscere il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica;
Analizzare testi d’autori filosoficamente rilevanti;
Definire termini e concetti, spiegare le idee centrali;
Riassumere in forma sia orale che scritta le tesi fondamentali;
Individuare i rapporti che collegano il testo sia alla situazione storica, sia alla tradizione
storica nel suo complesso;
Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi
conoscitivi;
Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi;
Individuare e analizzare problemi rilevanti della realtà contemporanea.
METODOLOGIA
La metodologia che sarà adottata, consiste in ; lezioni frontali, per problemi, per temi.
TEMPI E SPAZI
I contenuti saranno suddivisi in trimestre e pentamestre come stabilito dal Collegio
docenti. Gli spazi utilizzati saranno l’aula, la sala video, laboratorio di informatica e le uscite
didattiche.
STRUMENTI DI LAVORO
Si conviene , che oltre i manuali adottati, ciascun docente possa , all’occorrenza, avvalersi
dell’uso dei seguenti strumenti didattici: opere di autori, letture critiche e stampa, videocassette,
film, cd-rom e quant’altro è ritenuto utile alla più chiara esposizione dei contenuti.
STRUMENTI DI VERIFICA
Per quanto riguarda le verifiche si concorda di fare uso dei seguenti strumenti: la
tradizionale interrogazione, trattazione sintetica, questionari a risposta singola, test strutturati, temi,
relazioni scritte e analisi del testo.
VALUTAZIONE
La valutazione è considerata quale veicolo per accertare l’assimilazione dei concetti da parte dello
studente e per rilevare gli aspetti pertinenti alla persona, seguendo l’ordine logico del ragionamento,
evitando fiscalità e nozionismo, e si concorda che il numero delle verifiche dovrà essere almeno due
per il trimestre e pentamestre.
Inoltre, si stabilisce di operare secondo la scala tassonomica da uno a dieci, indicata nel POF e
stabilita dal Collegio dei docenti, adeguata secondo le specifiche esigenze delle discipline storiche
umanistiche.
Tutte le verifiche sono legate strettamente agli obiettivi della programmazione e realizzate in modo
da poter accertare, con sufficiente chiarezza, quali conoscenze, competenze, e capacità siano state
raggiunte dagli studenti.
La valutazione finale sarà la risultante, non meccanica ma complessiva, di una serie di elementi
quali: l’assiduità nell’impegno, la frequenza, la partecipazione e gli eventuali miglioramenti
registrati dall’alunno durante l’anno scolastico.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
STABILITA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI E INDICATA NEL POF
VOTI
1-2
GIUDIZIO SINTETICO
gravemente insufficiente
3
insufficiente
4
scarso
5
mediocre
LIVELLI DI APPRENDIMENTO
livello nullo o conoscenze gravemente lacunose
che lo studente non riesce ad applicare; lo studente non riesce ad analizzare.
conoscenze frammentarie e lacunose con gravi
errori; lo studente compie analisi errate.
conoscenze carenti che lo studente applica solo
se è guidato con errori diffusi; lo studente compie analisi errate.
conoscenze superficiali che lo studente applica
con imprecisioni; difficoltà nelle situazioni nuove; improprietà di linguaggio.
6
sufficiente
conoscenze minime non approfondite che lo studente sa applicare; lo studente interpreta situazioni facili; esposizione semplice e corretta.
7
discreto
conoscenze piuttosto complete che lo studente
applica autonomamente, ma con imperfezioni;
lo studente compie analisi corrette.
8
buono
conoscenze complete che lo studente applica
autonomamente; rielaborazione corretta; lo studente sa effettuare collegamenti.
9
ottimo
conoscenze complete; se guidato, lo studente
Trova soluzioni migliori, compie correlazioni
Esatte, usa linguaggio tecnico.
10
eccellente
conoscenze complete che lo studente applica autonomamente; rielaborazione corretta; lo studente sa effettuare collegamenti.
Contenuti:
Ricapitolazione delle questioni fondamentali della filosofia moderna: la metafisica
cartesiana come tentativo di costituzione dell’identità mediata di certezza e verità.
Empirismo e razionalismo: il carattere rivelativo e occultante della sensazione empirica.
L’esistenza di una realtà esterna al pensiero come presupposto di razionalismo ed
empirismo.
Kant ed il Criticismo.Lo spazio ed il tempo come condizioni soggettive dell’esperienza nella
“Dissertatio” del 1770.
La “Critica della ragion pura” ed il problema della metafisica come scienza.
L’ Estetica trascendentale e la scientificità di geometria e matematica.
L’Analitica trascendentale e la scientificità della fisica. La deduzione delle categorie ed il
confronto con le categorie aristoteliche. Lo schematismo trascendentale.
La Dialettica trascendentale e l’impossibilità della metafisica come scienza.
La rivoluzione copernicana kantiana come superamento del problema gnoseologico della
filosofia moderna.
La “Critica della ragion pratica” e l’autonomia come fondamento della morale.
Il rapporto tra volontà e ragione: distinzione tra le massime, l’imperativo ipotetico e
l’imperativo categorico.
I postulati pratici come condizioni della moralità ed il primato della ragion pratica sulla
ragion pura.
La “Critica del Giudizio” come orizzonte della mediazione tra la necessità e la libertà.
Le critiche al concetto kantiano di “cosa in sé”: Schulze e Maimon.
Contraddittorietà del concetto di “cosa in sé”: superamento del dualismo cartesiano ed
emersionedell’Idealismo come parmenidismo rovesciato.
Fichte e l’Idealismo etico.
Il concetto di dottrina della scienza come sapere assoluto e la critica alla finitezza dell’Io
penso kantiano.
L’”urto” come residuo realistico.
Schelling e la fondazione dell’Idealismo.
L’Assoluto come indifferenza di Spirito e Natura.
Critica al meccanicismo e al finalismo tradizionale.
Hegel e la fondazione dell’Idealismo assoluto.
Le critiche all’Illuminismo, al Criticismo, all’Idealismo fichtiano e schellinghiano.
La “Fenomenologia dello Spirito” come “Bildungsroman” dello Spirito. Distinzione tra
“realitat” e “wirklichkeit”.
La filosofia come episteme e autocoscienza del senso della storia universale
(Weltgeschichte).
La dialettica come “ratio essendi” e “ratio cognoscendi” dello sviluppo dello Spirito (Geist).
La “Scienza della logica”: quadro generale e significato della logica hegeliana.
L’ “enciclopedia delle scienze filosofiche” come esposizione del sistema: logica, filosofia
della natura e filosofia dello spirito.
Lo Spirito oggettivo: il diritto, la moralità e l’eticità.
La critica alla concezione liberale e giusnaturalistica dello Stato. Lo Stato etico come Stato
organico.
La filosofia post-hegeliana: riflessione sul carattere fondamentale della filosofia
occidentale. Il pensiero come episteme e l’esperienza dell’orrore di fronte al divenire.
La filosofia post-hegeliana come antimetafisica: dicotomia tra il divenire e il fondamento
come legge eterna del divenire. Contraddittorietà della scienza come episteme.
La filosofia post-hegeliana come predominio del divenire sul fondamento e come
emancipazione della realtà del mondo e dell’uomo.
Il divenire come passaggio dall’essere al non essere e dal non essere all’essere.
Arthur Schopenhauer: la critica ad Hegel e la Volontà come fondamento irrazionale della
realtà.
Il dolore come esperienza originaria e la Nolontà come mezzo di liberazione dal dolore.
Ludwig Feuerbach: l’umanesimo integrale come rovesciamento dell’hegelismo. Il reale
come fondamento del pensiero e Dio come alienazione psicologica dell’uomo.
Karl Marx: la critica al misticismo logico di Hegel ed il divenire come realtà originaria.
Differenza tra la dialettica hegeliana e quella marxiana.
Il materialismo storico dialettico e l’economia come motore delle trasformazioni storiche.
Distinzione tra struttura e sovrastruttura.
Introduzione all’esistenzialismo: il rapporto tra l’essenza e l’esistenza nella filosofia classica
ed il loro rovesciamento nella filosofia esistenzialistica.
Tramonto dell’orizzonte del fondamento e priorità dell’esistenza del Singolo.
Riemersione dell’angoscia di fronte al divenire.
Soren Kierkegaard: la categoria del Singolo e l’esistenza come “esserci” (Dasein).
L’angoscia come conseguenza della contraddizione presente all’interno dell’individuo.
Introduzione al “Positivismo”. Comte e lo scientismo. Il fatto come fondamento della
scienza.
Friedrich Nietzsche: la critica alla metafisica. La morte di Dio e la dottrina dello
“Ubermensch” come uomo nuovo. La concezione del divenire come passaggio dal non
essere all’essere e dall’essere al non essere.
Siegmund Freud e la scoperta dell’inconscio.
Edmund Husserl e il principio della Fenomenologia. Confronto con l’Idealismo.
L’intenzionalità.
Il neopositivismo e la confutazione incontrovertibile della metafisica.
Ludwig Wittgenstein: dal “Tractatus logico-metaphisycus” alle “Ricerche filosofiche”.
L’esistenzialismo: esistenza e divenire. L’ontologia in Heidegger.
Educazione civica
FINALITA’
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Acquisire consapevolezza di essere cittadino;
Prendere coscienza del carattere multiculturale della società;
Acquire consapevolezza del fatto che le costituzioni e le convenzioni giuridiche
internazionali relative ai diritti umani sono il risultato di un processo storico ancora in atto;
La capacità di interpretare il testo costituzionale riconoscendo le vradici storiche, le matrici
culturali e i valori a loro sottesi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Lo studente alla fine dell’anno dovrà dimostrare di essere in grado di:
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Acquisire le conoscenze utili a sviluppare la coscienza dei valori, dei diritti e dei doveri;
Stabilire relazioni personali efficaci
Aver rafforzato l’uso delle regole e dei valori nella convivenza civile;
Saper riconoscere i principali soggetti politico-internazionali del territorio, a livello
nazionale ed europeo;
 Saper cogliere alcuni stereotipi, pregiudizi etnici, sociali e culturali presenti nei propri ed
altrui atteggiamenti.
CONTENUTI
 Scuola e comportamento
 Fondamentalismo e integralismo
 La Costituzione europea
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