Opuscolo laboratori oftalmologia - Policlinico S.Orsola

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Dipartimento Universitario di Scienze Chirurgiche Specialistiche e Anestesiologiche
Prof. Gianfranco Di Nino
Dipartimento Chirurgie Specialistiche e Anestesiologia
Dott. Massimo Laus
U.O. Oftalmologia - Prof. Emilio C. Campos
Biblioteca e Laboratori
di Oftalmologia Universitaria
Padiglione 1 - Palagi - Policlinico S.Orsola-Malpighi
LABORATORIO ANALISI SUPERFICIE OCULARE
Il Laboratorio Analisi interno alla Clinica Oculistica
dell'Università di Bologna è tra i primissimi ad essere
sorti all'interno del Policlinico S.Orsola, essendo
presente con spazi e strumentazioni dedicate già nel
1923, anno di attivazione della Clinica. All'epoca
venivano eseguite analisi sierologiche di base per i
malati ricoverati e diagnostica isto-citopatologica
sui campioni bioptici da sala operatoria o autoptici,
attività che nel corso degli anni e dei riordini
organizzativi del Policlinico S.Orsola-Malpighi sono
state progressivamente aggregate ai servizi specifici
di competenza.
Il Laboratorio si è pertanto specializzato verso settori
di avanguardia e nel 1980 attraverso un apposito
stanziamento di fondi universitari è sorto il
Laboratorio di Analisi della Superficie Oculare,
dedicato alla ricerca, diagnosi e cura delle malattie
di questo particolare distretto, che sono tra le più
diffuse, se non le più diffuse, in ambito
oftalmologico e di comunissima osservazione a
livello ambulatoriale. Ad esempio, la sindrome
dell'occhio secco, ha una prevalenza che varia tra il
20 e il 40% nella popolazione con individui oltre i 50
anni mentre la cherato-congiuntivite su base
allergica colpisce,a seconda dell'area geografica
considerata, tra il 5 ed il 22% della popolazione
generale. Da un punto di vista del coinvolgimento
della superficie oculare nelle patologie sistemiche, si
pensi che oltre il 40% dei pazienti diabetici sviluppa
secchezza oculare e oltre il 60% dei pazienti
ipertiroidei la così detta oftalmopatia basedowiana.
Nella pratica quotidiana, il Medico Oculista si
avvale di strumentazioni ambulatoriali che
consentono l'osservazione delle zone dell'occhio
malate direttamente in situ e successivamente di
esami diagnostici specifici che integrano la prima
osservazione clinica. E' emerso che l'Oculista si
rivolge al Laboratorio quando :
decide di approfondire il quadro clinico
dopo alcuni tentativi di prescrizione
terapeutica che non ha risolto la situazione
vi è sproporzione tra obiettività clinica e
sintomatologia, i.e. la sola osservazione
clinica non è significativa
è necessario monitorare una malattia
è opportuno monitorare una terapia
Pertanto, nel corso di questa attività ormai quasi
trentennale, il Laboratorio ha ideato, sviluppato e
applicato metodologie di analisi sempre più
specifiche su campioni biologici peculiari (lacrime e
epiteli di cornea e congiuntiva) che sono prelevabili
solo in quantità così esigua (2-3 microlitri) da non
potere utilizzare, per il loro allestimento e studio, le
strumentazioni automatizzate in essere presso i
laboratori centralizzati delle strutture ospedaliere.
L'attività di laboratorio e le prestazioni erogate sono
definite a supporto ed integrazione dell'attività
clinica, secondo i criteri dell'Evidence Based
Laboratory Medicine, e con particolare riferimento
ad alcuni percorsi diagnostici soprattutto di malattie
sistemiche e complicanze post-trapianto.
Al Laboratorio perviene a tutt'oggi un'alta
percentuale di pazienti extra provincia ed extra
regione in quanto, finora, è l'unico servizio di analisi
dedicato a questo settore, completamente in
convenzione con il SSN, a livello nazionale.
L'accesso è diretto tramite prescrizione da parte del
Medico Oculista in convenzione con il SSN o tramite
filtro del Medico di Famiglia.
Nella nostra Unità Operativa, il laboratorio affianca
l’attività di un Ambulatorio dedicato alle malattie
della Superficie Oculare e delle Vie Lacrimali,
Responsabile Dott. Vincenzo Profazio. Il Paziente
viene pertanto inquadrato da un punto di vista
diagnostico dal Laboratorio e seguito sotto il profilo
terapeutico e monitoraggio dall’Ambulatorio.
L' attività di ricerca del Laboratorio trae supporto sia
da fondi ministeriali attraverso l'Università di
Bologna che da contratti con Aziende italiane ed
estere su progetti finalizzati.
In particolare, vengono affrontate svariate patologie
di pertinenza oftalmologica, analizzando campioni
biologici di provenienza umana, mediante
metodiche di analisi morfologica in vivo ed in vitro, e
biochimico-clinica.
Di seguito elenchiamo i principali filoni di ricerca in
corso nell'ambito della fisiopatologia della
superficie oculare :
Ricostruzione dell'epitelio corneale
mediante cellule staminali umane adulte,
in collaborazione con il gruppo del P r o f .
C a r l o Ve n t u r a , D i p a r t i m e n t o
Cardiovascolare, Università di Bologna
Metodologie di analisi proteomica e
spettrometria di massa applicate alla
ricerca di markers presenti nelle lacrime
umane, allo scopo di rilevare la diagnosi
precoce di alcune patologie della
superficie, che richiedono l’analisi di un
liquido biologico contiguo ai tessuti che
potrebbero potenzialmente sviluppare la
malattia, in collaborazione con il gruppo
dei Prof. Aldo Roda , Dipartimento di
-
-
-
Scienze Farmaceutiche, Università di
Bologna ed il gruppo del Prof Nadir M.
Maraldi, Istituti Rizzoli, Bologna,
coordinato dal Dott. Alberto Bavelloni
Analisi della superficie oculare, delle
secrezioni lacrimale e salivare e loro
correlazione in patologie autoimmuni, con
particolare riferimento alla Sindrome di
Sjogren's ed Artrite Reumatoide, in
collaborazione con vari servizi di
Reumatologia della Regione EmiliaRomagna ed in particolare con il gruppo
della Dr.ssa Nazzarena Malavolta, del
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Analisi della superficie oculare in
pazienti affetti da GVHD, in seguito a
trapianto di midollo, in collaborazione con
il Dipartimento di Ematologia e Scienze
Oncologiche “L.Seragnoli”, Università di
Bologna, Prof. Michele Baccarani, Dott.
Mario Arpinati
Analisi dei lipidi della secrezione
meibomiana, in collaborazione con il
Nuffield Laboratory, University of Oxford,
Prof. Anthony Bron
-
-
Valutazione di patologie allergiche
distrettuali e monitoraggio terapeutico di
Pazienti in età pediatrica, in collaborazione
con l’Ambulatorio di Allergologia
Pediatrica, Responsabile Dott. Giampaolo
Ricci dell’Unità Operativa Pediatria Prof.
Massimo Masi
Utilizzo dell'autosiero terapia e terapia
topica con emoderivati semplici da sangue
cordonale nelle patologie corneali con
difetti epiteliali severi permanenti o
transitori, in collaborazione con l’ Unità
Operativa di Immunoematologia e
Trasfusionale, Dott. Pasquale Paolo
Pagliaro e con la Banca Regionale del
Sangue Cordonale, Dott.ssa Marina Buzzi.
I temi affrontati hanno carattere di
interdisciplinarietà ed il personale che afferisce al
Laboratorio è di frequente invitato a tenere lezioni e
relazioni a congressi nazionali ed internazionali
inerenti anche ad altre discipline oltre l'oftalmologia.
La diffusione delle attività e dei temi di ricerca si è
anche effettuata attraverso l'organizzazione di Corsi
di aggiornamento e Wet-Lab specifici accreditati con
il sistema ECM della Regione Emilia Romagna per
varie professionalità mediche e socio-sanitarie.
Il personale strutturato del Laboratorio consta del
Responsabile, Dott.ssa Piera Versura, Biologo e di un
Tecnico di Laboratorio biomedico, Sig.ra Chiara
Coslovi. Il Laboratorio viene frequentato da Studenti
in Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, CTF,
Specializzandi in Oftalmologia per l'addestramento
in tecniche di laboratorio e preparazione delle
rispettive Tesi di Laurea o Specialità.
La produzione scientifica si è esplicitata nella
pubblicazione di oltre 300 tra lavori scientifici,
pubblicati per lo più su riviste internazionali ,
monografie, articoli divulgativi.
Dal 2000 in particolare, sono stati pubblicati 22
Lavori scientifici su riviste internazionali con Impact
Factor, 25 presentazioni a convegni nazionali, 21
Presentazioni a convegni internazionali, organizzati
n.28 Corsi di aggiornamento, n.2 convegni nazionali.
La progressione di attività del Laboratorio è andata
in parallelo con l'ampliamento dei locali: dall'iniziale
nucleo concentrato in due stanze di circa 30 mq
complessivi, una prima ristrutturazione intorno agli
anni novanta ha incrementato lo spazio dedicato
prima a 80 e dopo qualche anno a 125 mq.
In seguito al trasferimento dell'intera attività
oculistica al Padiglione Palagi, il Laboratorio ha a
disposizione una amplissima e moderna ala di 200
mq complessivi eretta ex-novo a partire da locali
adibiti ad archivio e deposito aziendali, che gia'
possedevano gli idonei requisiti igienico sanitari e
dimensionali ma necessitavano, come ovvio, di una
ridefinizione delle partizioni e dei necessari
adeguamenti igienico funzionali.
Tale ristrutturazione eseguita di concerto tra
Università di Bologna e Azienda Ospedaliera
S.Orsola-Malpighi, impegnativa sia sotto il profilo
progettuale che economico, offre oggi la possibilità
di potenziare ulteriormente le attività del
Laboratorio, nell'ottica di un miglioramento della
diagnosi e cura del paziente.
LABORATORIO OFTALMOLOGIA SPERIMENTALE
Il Laboratorio di Oftalmologia Sperimentale
dell'Università di Bologna, nasce nell'anno 2000 per
volontà del Prof. Campos, con l'intento:
di applicare le più moderne tecnologie per
lo studio dell'elettrofisiologia oculare alle
più comuni patologie neuroftalmologiche
di interesse clinico
di sperimentare le moderne conoscenze in
campo di biofisica applicata alla visione
allo scopo ottenere misurazioni in vivo di
parametri fisici utili per la comprensione dei
meccanismi fisiologici che regolano la
circolazione retinica e di quelli
fisiopatologici che sono alla base delle più
comuni patologie retiniche di origine
vascolare.
Per quanto concerne l'attuazione delle registrazioni
elettrofisiologiche, grazie alla collaborazione ed
all'interscambio con l'Università Cattolica di Roma,
nella persona del Prof. Falsini, ed al supporto di
fondi erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Bologna, è stato creato un laboratorio fornito di
un complesso sistema di registrazione che utilizza
una scheda (Cambridge Research VSG/2 board,
U.K.) per produrre stimoli standardizzati, registrati e
tradotti tramite l'ausilio di un software dedicato. La
messa a punto delle apparecchiature è stata attuata,
in origine, con il supporto tecnico e scientifico del
Prof. Falsini allo scopo di consentire una
collaborazione a distanza che si basasse su standard
comuni di registrazione ed elaborazione dei dati.
Negli anni dal 2000 sino ad oggi sono stati effettuati
studi di registrazione simultanea dello
'elettroretinogramma da pattern e dei potenziali
visivi evocati, in soggetti san,i allo scopo di
standardizzare i risultati e localizzare la risposta
elettrica a livello di sottopopolazioni neuronali
specifiche della retina interna. I risultati ottenuti,
hanno, quindi, consentito l'applicazione delle
metodiche di registrazione standardizzate a soggetti
affetti da malattie demielinizzanti e da glaucoma
allo scopo di identificare la sede del danno a livello
della neuroretina. Le conoscenze acquisite hanno
permesso:
di testare l'efficacia di moderni farmaci per
il controllo e la cura delle malattie
demielinizzanti (Copolimero) fornendo un
valido supporto all'attività clinica dei
colleghi neurologi
di monitorare l'effetto locale di certa terapia
sistemica sulla neuropatia ottica
glaucomatosa attualmente in via di
sperimentazione e valutazione.
Per quanto concerne gli studi di biofisica applicata
alla visione, dall'anno 2006 ad oggi, grazie alla
collaborazione con il Prof. Riva ed il Prof. Rovati, ed
al supporto di fondi erogati dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Bologna, il Laboratorio dei
movimenti oculari ha ospitato prototipi di strumenti
di moderna bioingegneria che sono stati nel tempo
sottoposti a modifiche e migliorie allo scopo di
renderli adattabili ad una futura applicazione clinica
su ampia scala. Nel frattempo, la loro
sperimentazione ha coinvolto volontari sani e/o
affetti da glaucoma, degenerazione maculare senile
legata all'età e nistagmo.
In particolare, l'attività è stata orientata sullo studio
della autoregolazione del flusso ematico retinico in
relazione alla stimolazione luminosa della retina e,
quindi, del nervo ottico. Ai primi studi, che
utilizzavano la flussometria laser doppler, sono stati
affiancati studi di riflettanza del fondo oculare.
Ciò allo scopo di dedurre i meccanismi di
accoppiamento neuro-vascolare, cioè le variazioni
di flusso ematico e, quindi, di ossigenazione a livello
del nervo ottico, dalle differenti modalità di
distribuzione spaziale dell'intensità ottica della luce
retrodiffsa dalla retina e dal disco ottico. Queste
analisi si basano sulla correlazione tra le proprietà
ottiche dei tessuti indagati, quali assorbimento e
diffusione, e i parametri fisiologici degli stessi, quali
flusso e volume sanguigno nonché tasso di
ossigenazione dei tessuti.
Recentemente, le sperimentazioni sono state estese
a volontari affetti da nistagmo oculare patologico
allo scopo di verificare se la ridotta performance
visiva di questa tipologia di pazienti possa o meno
derivare da o tradursi in un'alterazione funzionale a
livello della testa del nervo ottico eventualmente
correlabile con variazioni del flusso ematico della
retina centrale e del disco ottico. Prossimamente,
grazie al recente acquisto di strumentazione
specifica, i pazienti affetti da nistagmo oculare
patologico verranno sottoposti a registrazione delle
scosse di nistagmo per valutare un eventuale
accoppiamento fra tempo di foveazione, cioè
persistenza dell'immagine dell'oggetto osservato a
livello della retina centrale, e variazioni
nell'attivazione neuronale e nella vascolarizzazione
della retina centrale e del nervo ottico.
Allo scopo di contribuire all'individuazione di un
modello fisiologico di pupilla umana, si stanno,
inoltre, conducendo studi sul comportamento della
pupilla quando sottoposta ad una stimolazione
luminosa tipo flicker.
Il trasferimento nella nuova sede di Via Palagi, 9 ha
consentito di disporre di più ampi spazi per la
collocazione delle attrezzature.
Attualmente, le attrezzature acquistate, con i vari
componenti accessori (software di elaborazione
dati, ecc), sono collocate in parte, presso il
Laboratorio dei Movimenti Oculari della Clinica
Oculistica di Bologna (sistema Laser Doppler, Apple
Minimac, Flybook computer) e in parte
momentaneamente collocate presso il Laboratorio
di Otpoelettronica dell'Università di Modena per la
realizzazione pratica dello strumento che verrà poi
trasferito presso l'U.O. di Oftalmologia
dell'Università di Bologna (sistema per Riflettometria,
computers che lo compongono, telecamera
Rapitron).
Collaborazioni in atto:
1.
2.
3.
Prof. B. Falsini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
Prof. C. Riva, Università degli Studi di Bologna
Prof. L. Rovati , Università di Modena
BIBLIOTECA DI OFTALMOLOGIA
Dal 1923 la biblioteca di Clinica Oculistica ha avuto
sede in locali provvisti di arredi originali dell'epoca;
con il trasferimento nei nuovi locali del Padiglione
Palagi nel 2008 anche la Biblioteca ha subito un
ridimensionamento per la carenza di locali
appropriati dedicati. Ha trovato però collocazione in
uno spazio modernamente arredato, che verrà usato
per lezioni e seminari per gli iscritti alla Scuola di
Specializzazione in Oftalmologia.
La nuova Biblioteca continua ad offrire servizi di
consultazione e di invio di articoli anche ad utenti
esterni. La Biblioteca fa parte del Sistema
Bibliotecario d'Ateneo e raccoglie le intere raccolte
delle venti più importanti riviste del settore, in lingua
inglese, francese e tedesca. Ai volumi cartacei si
sono più recentemente aggiunti gli abbonamenti
on-line, direttamente consultabili in loco.
Tra le più antiche Biblioteche Universitarie di
Oftalmologia in Italia, la Biblioteca della Clinica
Oculistica dell'Università di Bologna raccoglie circa
800 antichi volumi e raccolte.
Tra i più prestigiosi citiamo l'edizione 1887 del
celebre De Wecker-Landolt Traité Complet
d'Ophtalmologie e l'Atlante del fondo dell'occhio del
Liebreich con tavole dipinte a mano del 1870.
All'interno della Biblioteca è stato ricreato il piccolo
ma interessante Museo di apparecchi oculistici, già
dislocato nel vecchio Padiglione.
PLANIMETRIA DELLA
BIBLIOTECA E DEI NUOVI LABORATORI
U.O. Oftalmologia - Prof. Emilio C. Campos
Laboratorio di Analisi Superficie Oculare Tel. 051 636 2845 Fax 2846
Laboratorio di Oftalmologia Sperimentale Tel. 051 636 2658
Biblioteca di Oftalmologia Tel. 051 636 2417
[email protected]
[email protected]
[email protected]
www.oftaunibologna.it
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico S.Orsola-Malpighi
Padiglione 1 - via Palagi,9 - 40138 Bologna
CIMQ - Ufficio Stampa e Organizzazione Eventi Dott.ssa Letizia Maini - Grafica Menichetti e Rossi - Stampa Centro Stampa aziendale
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