Tesario di Baccellierato 2008-2009.indd

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tesario per il conseguimento
del grado accademico
di baccellierato in s. teologia
anno accademico 2008/2009
Alcune annotazioni
Dagli Statuti della Facoltà
Art. 73
§2
Per il conseguimento del grado accademico del Baccellierato il Candidato deve
sostenere un esame comprensivo sulle discipline obbligatorie del I ciclo.
Dal Regolamento della Facoltà
Art. 52 – Baccellierato
§1
Si accede all’esame avendo superato con esito positivo tutte le prove previste dall’ordinamento degli studi del I Ciclo. I candidati devono presentare
domanda di ammissione all’esame di Baccellierato, allegando la ricevuta della
relativa tassa, nei termini indicati nel calendario annuale.
§2
L’esame è sostenuto davanti ad una commissione scelta dal Vicepreside,
composta da cinque Docenti, dei quali uno funge da Presidente. Verte su un
complesso di 30 tesi redatte dal Collegio dei Docenti e rese pubbliche alla
fine del mese di febbraio di ogni anno; detto tesario è vincolante per l’anno
accademico durante il quale viene pubblicato. L’esame ha la durata di un ora.
Se esso non viene superato, lo Studente potrà ripresentarsi quante volte vorrà.
Il Candidato può rinunciare all’esame durante lo svolgimento del medesimo:
nel qual caso ha diritto a ripresentarsi nei limiti dei cinque anni dal riconoscimento del titolo allo stesso.
§3
Nella formulazione della menzione di Baccellierato concorrono, per 80/100
la valutazione globale del curriculum degli studi e per 20/100 la valutazione
dell’esame di grado; detta menzione è accompagnata da una votazione in
centesimi. Il giudizio della Commissione è definitivo e inappellabile. I verbali d’esame devono essere redatti seduta stante negli appositi registri a cura
della Commissione a firma dei Docenti. Il documento ufficiale sarà ratificato
dal Preside.
§4
In caso di esito negativo, l’esame è reiterabile alle condizioni previste al § 2 del
presente articolo. È nella facoltà del candidato avvalersi, per la reiterazione
dello stesso, del tesario vigente nell’anno di iscrizione al quinto anno dei corsi
o di quello pubblicato nell’anno accademico in cui si sostiene l’esame.
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TESARIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL GRADO ACCADEMICO DI
BACCELLIERATO IN S. TEOLOGIA
Vengono presentate le tesi oggetto dell’esame conclusivo degli studi istituzionali di
teologia. Lo strumento approntato dal Collegio dei docenti e messo a disposizione dei
candidati nella forma di un manuale, serve a orientare lo studio perché la prova, lungi
dall’essere intesa come un’oziosa ripetizione dei contenuti già appresi e verificati, diventi
piuttosto un’opportunità di ulteriore crescita accademica per tutti coloro che vi sono coinvolti a vario titolo.
Il senso di questo esercizio accademico, sovente non del tutto inteso, rappresenta in
verità una formidabile sfida per docenti e studenti a raccogliere il frutto complesso degli
studi, finora condotti attraverso l’analisi, al fine di rielaborarli, mediante l’attività
unificatrice che la preparazione ad esso comporta, nella forma della sintesi. Unico scopo
dell’esame infatti è quello di favorire e promuovere la capacità di sintesi, di cogliere cioè
l’oggetto dello studio nella sua unità e totalità, conservando la complessità evidenziata
dall’analisi, cui si è voluto educare lungo il corso del quinquennio.
Si tratta di un momento altamente qualificante sia per la nostra Comunità Accademica, che in questa occasione raccoglie un primo frutto della propria missione al servizio
della formazione intellettuale dei suoi membri, sia per i candidati, che, in forza del
rigore richiesto da quest’ultima prova, si misurano pubblicamente con il grado di maturità e di competenza per cui essi hanno tanto lavorato.
Le schede che accompagnano la pubblicazione del tesario sono state preparate avendo
in mente questo obiettivo. Nello studio sarà opportuno farne l’utilizzo più adeguato,
non tanto e solamente per circoscrivere l’ambito della propria attenzione, quanto per
intuire la proposta dialettica che la tesi vuole stimolare, e di conseguenza coltivare la
riflessione in modo che si possano possedere ed evidenziare duttilità nel trattare i contenuti essenziali e soprattutto consapevolezza nell’orientarne la disposizione verso una
loro elaborazione globale, nel rispetto della prospettiva della tesi.
In preparazione all’esame è possibile accostare i docenti che hanno formulato le rispettive tesi per essere aiutati nella migliore comprensione del metodo adatto a svilupparle
compiutamente. Per quanto possibile si cercherà di organizzare lungo il II semestre, in
date da stabilirsi, degli incontri della classe con alcuni docenti delle maggiori aree rappresentate nel tesario.
Con l’augurio di buon lavoro e di una felice riuscita,
2 febbraio 2009
Il Vicepreside
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TESARIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL GRADO
DIRITTO CANONICO
1.1. Le parrocchie, i parroci, gli organismi di partecipazione (cann. 515539).
2.2. Il consenso matrimoniale ed i vizi del consenso, con particolare riferimento ai cann. 1057. 1905-1104.
ESEGESI BIBLICA
3.1. La Regalità di Dio e dell’uomo. Esegesi del Salmo 8.
4.2. La vocazione del profeta. Esegesi di Geremia 1,4-10.
5.3. Il discorso in parabole nel vangelo di Matteo.
6.4. Giovanni 21 come racconto pasquale, epilogo e rilettura del IV Vangelo.
FILOSOFIA
7.1. La sfida del morire.
8.2. Dall’argomento ontologico alle cinque vie di San Tommaso.
LITURGIA
9.1. La liturgia nella Scrittura.
10.2. Il culto dei santi.
11.3. L’iniziazione cristiana nella Chiesa antica.
Teologia pastorale
Prof. C. Torcivia
titolo della tesi
La pastorale kerygmatica per la non-credenza
oggetto
Si vuole dimostrare la necessità della pastorale kerygmatica non solo per i
non credenti e per chi inizia il cammino di fede, ma anche per i credenti,
fondando tutto ciò sulla natura permanente del kerygma.
contenuto
1. Il kerygma nel NT.
2. La fondazione teologico-pastorale della pastorale kerygmatica.
3. Gli sbocchi pastorali della pastorale kerygmatica.
bibliografia
G. Friedrich, κηρύσσω e κήρυγμα, in GLNT V, Paideia, Brescia 1969,
coll. 441-472. 472-482.
D. Grasso, Il Kerigma e la predicazione, in «Gregorianum» 41(1960),
pp. 424-450.
H. Bourgeois, Chi sono i nuovi venuti?, in «La Scuola Cattolica»
127(1999), pp. 219-246.
C. Torcivia, La Parola edifica la comunità, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008, pp. 107-128.158- 161.
PATRISTICA
12.1. Ottavo di Milevi.
13.2. La cristologia patristica e il Concilio di Efeso.
STORIA DELLA CHIESA
14.1. Chiesa e Impero Romano all’inizio del secolo II.
15.2. Lo scontro tra Papato e Impero nel secolo XI.
16.3. La crisi modernista.
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Teologia Morale
Prof. S. Leone
titolo della tesi
L’omosessualità: espressioni fenomenologiche e valutazioni moral-teologiche
oggetto
Analizzare la condizione omosessuale alla luce delle attuali conoscenze
psicologiche, dei dati biblici e della valutazione moral-teologica del Magistero ecclesiale recente.
contenuto
bibliografia
Aa.Vv., Persone omosessuali, in «Credere Oggi» n. 2/2002.
S. Leone, Educare alla sessualità, Dehoniane, Bologna 2000 pp. 117149.
ACCADEMICO DI BACCELLIERATO IN S. TEOLOGIA
TEOLOGIA DOMMATICA
17.1. Teologia della creazione ed evoluzionismo: quale dialogo tra teologia e scienza?
18.2. La Deificazione nella teologia orientale e occidentale.
19.3. Il Mistero della risurrezione di Gesù Cristo.
20.4. Le primitive eresie anti-trinitarie e la reazione conciliare.
21.5. Il concetto di “personalità corporativa” in ecclesiologia.
22.6. Teologia dell’eucarestia.
23.7. Il Purgatorio.
24.8. Le radici del culto di Maria nella Chiesa.
TEOLOGIA FONDAMENTALE
25.1. La credibilità della rivelazione cristiana.
TEOLOGIA MORALE
26.1. La legge morale naturale.
27.2. Il voto popolare nel vissuto della comunità ecclesiale.
28.3. La morale della vita fisica ed alcune problematiche emergenti.
29.4. L’omosessualità: espressioni fenomenologiche e valutazioni moralteologiche.
TEOLOGIA PASTORALE
30.1. La pastorale Kerygmatica per la non-credenza.
Palermo, 26 gennaio 2009
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Teologia morale
Prof. A. Lipari
titolo della tesi
La morale della vita fisica ed alcune problematiche emergenti.
oggetto
La tesi – impostata su corretta antropologia e valida riflessione morale –
vuole focalizzare i contenuti dottrinali e i principi fondamentali in ordine
alla vita fisica dando particolare rilievo allo sport ed alla sperimentazione,
alla eutanasia, alla pena di morte.
contenuto
bibliografia
S. Privitera, Vita in Enciclopedia di bioetica e sessuologia (a cura di Giovanni Russo), Elle Di Ci, Torino 2004, pp. 1796-1801.
L. Ciccone, Non uccidere. Questione di morale della vita fisica, Milano
1984.
S. Leone – S. Privitera (edd.), Nuovo dizionario di bioetica, Città
Nuova ed., Roma 2004.
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Teologia morale
Prof. A. Lipari
titolo della tesi
Il voto nel vissuto della comunità ecclesiale
Diritto Canonico
Prof. V. Talluto
Titolo della tesi
Le parrocchie, i parroci, gli organismi di partecipazione (cann. 515-539)
oggetto
La tesi dopo aver distinto e chiarito il ruolo e il significato del voto popolare e il voto religioso, vuole evidenziarne le varie espressioni del voto
popolare dando attenzione sia ai principi teologico-morali che alla esigenza ecclesiale.
oggetto
contenuto
bibliografia
Aa. Vv., Il diritto nel mistero della chiesa, Roma 19902, vol. II, pp. 452504.
G. Ghirlanda, Il diritto nella chiesa. Mistero di comunione, Roma 1999,
pp. 581-596.
bibliografia
F.G. Lanzi, Il pellegrinaggio del millennio, Jaca Book, Milano 1999.
Aa. Vv., Il pellegrinaggio. Via della nuova evangelizzazione, a cura di L.
Andreatta – F.Marinelli, Piemme, Casale Monferrato 1993.
Aa. Vv., Pellegrinaggio e religiosità popolare (a cura di L. Sartori), ed. Messaggero, Padova, 1985.
A. Lipari, La campana degli smarriti, Abadir, Palermo 2006.
S. Maiorana, Voti (privati e religiosi), in NDTM, pp. 1520-1526.
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contenuto
7
Diritto Canonico
Prof. V. Murgano
titolo della tesi
Il consenso matrimoniale ed i vizi del consenso,
con particolare riferimento ai cann. 1057. 1095-1104.
oggetto
contenuto
1. Definizione del consenso (can. 1057).
2. Vizi del consenso: Incapacità (can. 1057), Errore (can. 1097), Dolo
(can. 1098), Simulazione (can. 1101), Condizione (can. 1102), Vis et
metus (can.1103).
bibliografia
Aa. Vv., Il diritto nel mistero della Chiesa, Roma 19922, vol. III, pp. 185188;217-262.
Teologia morale
Prof. A. Parisi
titolo della tesi
La legge morale naturale
oggetto
La tradizione cristiana ha sempre mantenuto vivo il riferimento alla legge
naturale, legata all’idea di “natura umana”. Precisare che cosa si intende
con questa espressione, ritenuta come fonte di esigenze morali, in quanto
costituisce l’uomo nella sua dignità spirituale. In modo particolare, fare
riferimento a Tommaso d’Aquino, che puntualmente mette in luce il contenuto della legge naturale, articolando una riflessione che salvaguarda il
carattere universale e insieme storico della legge naturale.
contenuto
1. Definizione di legge naturale.
2. Il contenuto della legge naturale.
3. Natura e cultura.
4. Legge naturale e libertà morale.
bibliografia
C. Zuccaro, Morale fondamentale. Itinerari, Bologna 1999, 115-150.
F. Böckle, Morale fondamentale, Brescia 1985, 201-221.
E. Chiavacci, Legge naturale, in F. Compagnoni-G. Piana-S. Privitera (a cura di), Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Cinisello
Balsamo 1990, 634-647.
G. Savagnone, Legge naturale, in S. Leone-S. Privitera (a cura di),
Nuovo Dizionario di Bioetica, Roma-Acireale 2004, 624-632.
8
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Teologia fondamentale
Prof. V. Impellizzeri
titolo della tesi
La credibilità della rivelazione cristiana
oggetto
Credibilità equivale ad essere degno di fede e affidabile, atto ad essere creduto, ragionevole e capace di attrarre la persona verso un impegno di vita
anche totale. Con la parola “credibilità” la Teologia fondamentale intende
esprimere la “mediazione” esistente tra la rivelazione e il soggetto credente.
Con l’aiuto e il chiaro orientamento della pagine citate in bibliografia, il
candidato deve “raccogliere” i passaggi chiavi propri della teologia fondamentale con la categoria teologica di “credibilità”.
contenuto
1. Il concetto di credibilità.
2. La credibilità come proposta di senso teologico-storico-antropologico.
3. Gesù rivela il volto di Dio.
4. Una novità radicale nella storia: la Risurrezione.
5. La Chiesa di Cristo.
6. La “vera” religione.
bibliografia
G. Lorizio, ed., Teologia fondamentale, 2° vol., Città Nuova, Roma 2005,
pp. 397-462.
S. Pié-Ninot, La Teologia Fondamentale, BTC 121, Queriniana, Brescia
2002, pp. 198-212.
R. Latourelle – R. Fisichella, Dizionario di Teologia Fondamentale, edd., voce: Credibilità, coll. 212-230, Cittadella Editrice, Assisi
1990.
32
Esegesi Biblica [AT 3]
Prof. A. Passaro
titolo della tesi
La regalità di Dio e dell’uomo.
Esegesi del salmo 8
oggetto
L’uomo nel progetto originario di Dio: il Salmo 8 sembra essere infatti
un’esegesi di Genesi 1 di cui viene posta in risalto la straordinaria dignità
dell’uomo nel creato, mentre contempla la “potente” benevolenza di Dio
che è signore del cielo e della terra. Il Salmo raccorda così storia (prima
parte) e creazione (seconda parte): un modulo tipico delle tradizioni
sapienziali. La dipendenza da Dio, lungi dal diminuire la grandezza
dell’uomo, la esalta.
contenuto
1. Elementi di critica testuale (soprattutto i vv. 2; 3; 6).
2. Unità e struttura del Salmo.
3. Le due strofe (vv. 3 e 6-9).
4. Le cornici (vv. 2; 4-5; 10).
5. Il Salmo 8 nella raccolta dei Salmi 3-14.
bibliografia
G. Barbiero, Il regno di Jhwh e del suo Messia. Salmi scelti dal primo
libro del Salterio (Studia Biblica 7), Città Nuova, Roma 2008, pp. 119151.
I Commentari di: L. Alonso-Schökel – C. Carniti, I Salmi, I, Borla,
Roma 1992; G. Ravasi, Il Libro dei Salmi, I, EDB, Bologna 1981.
G. Ravasi, Che cos’è l’uomo (Salmo 8), in A. Bonora – M. Priotto
(edd.), Libri sapienziali e altri Scritti (Logos IV), LDC, Torino 1997,
pp. 289-301.
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Esegesi Biblica [AT 2]
Prof. A. Passaro
titolo della tesi
La vocazione del profeta
Esegesi di Geremia 1,4-10
oggetto
Alla luce di Geremia 26 e tenendo conto della struttura di tutto il cap. 1,
si pone l’attenzione sulla prima parte (i vv. 4-10) nella quale si presenta
la vocazione e la missione profetica. L’intrinseca necessità del debar yhwh
svela la vocazione profetica come totalmente fondata nel parlare originario di Dio.
contenuto
1. Elementi di critica testuale.
2. La struttura del brano (nel contesto del cap. 1).
3. La prima parte: l’iniziativa divina (vv. 4-5).
4. La seconda parte: l’obiezione umana e il conforto divino (vv. 6-8).
5. La terza parte: l’autorità divina (vv. 9-10; accenno ai vv. 17-19).
bibliografia
L. Alonso-Schökel – J.L. Sicre Diaz, I Profeti, Borla, Roma 1989.
P. Bovati, “Così parla il Signore”. Studi sul profetismo biblico, EDB, Bologna 2008, pp. 53-104.
A. Weiser, Geremia, Paideia, Brescia 1987.
10
Teologia Dommatica [Mariologia]
Prof. R. La Delfa
titolo della tesi
Le radici del culto di Maria nella Chiesa
oggetto
Il culto alla Vergine ha radici profonde nella Parola rivelata, ovvero nell’insondabile e libera volontà di Dio che ha amato e operato grandi cose in
e con Maria (cf. Marialis Cultus, 56). L’iperdulia possiede pertanto un
carattere di risposta: non è un’iniziativa degli uomini o della Chiesa, ma
obbedisce alla volontà divina. La tesi richiede una valutazione biblica, cristologica ed ecclesiologica dei fondamenti che hanno dato vita a una ricca
concrezione di lode da parte della Chiesa verso Maria nella liturgia, nella
spiritualità e nella pietà popolare.
contenuto
1. Radici bibliche del culto a Maria.
2. Maria nel mistero di Cristo riattualizzato e vissuto.
3. Il rapporto tra Chiesa e Maria.
4. Testimonianze circa il culto di Maria nella liturgia, nella pietà popolare e nella spiritualità.
bibliografia
Stefano De Fiores, Maria Madre di Gesù. Sintesi storico-salvifica, EDB,
Bologna 2002, pp. 235-303.
Edward Schillebeeckx, Maria Madre della Redenzione, Catania
1965, capitolo IV.
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Teologia Dommatica [Escatologia]
Prof. G. Trapani
Esegesi Biblica [NT 1]
titolo della tesi
Il Purgatorio
oggetto
La tesi deve rilevare la natura teologica ed escatologica del tema del Purgatorio, ripercorrendone l’evoluzione storico-teologica con i fondamenti
biblici di riferimento, quelli patristici e della teologia manualistica per poi
passare ad una breve esposizione sistematica.
contenuto
1. il sorgere del credo sul purgatorio e la sua evoluzione dall’epoca patristica a quella medievale.
2. la crisi del tema nel confronto teologico con le altre fedi cristiane e con
la modernità.
3. la rilettura dell’odierna riflessione teologica.
bibliografia
Oltre al capitolo interessato presente in ogni manuale di escatologia cf:
J. Le Goff, La nascita del Purgatorio, Einaudi, Torino 1982.
J. Ratzinger, Escatologia, morte e vita eterna, Cittadella, Assisi 1979,
227-242.
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Prof. R. Pistone
titolo della tesi
Il discorso in parabole nel vangelo di Matteo
oggetto
contenuto
Dopo aver illustrato la presenza e la funzione dei cinque grandi discorsi
nel vangelo di Matteo, il candidato passerà a fornire:
1. una suddivisione del discorso in parabole (Mt 13);
2. evidenzierà, in un confronto con Mc 4, il materiale proprio di Mt;
3. si soffermerà sull’esegesi dettagliata di Mt 13,44-46 (il tesoro nel campo
e la perla preziosa), procedendo alla lettura del testo, alla sua traduzione
e al necessario commento.
4. Infine, il candidato offrirà una lettura delle due brevi parabole in
rapporto all’intero capitolo e alla tematica del giudizio nel primo vangelo.
bibliografia
J. Gnilka, Il vangelo di Matteo, 2 voll., Paideia, Brescia 1990-1991.
L. Goppelt, Teologia del Nuovo Testamento, Morcelliana, Brescia 19821983.
11
Esegesi Biblica [NT 3 - Corpus Johanneum]
Prof. M.A. Nicolaci
Teologia Dommatica [Teologia sacramentaria] Prof. C. Scordato
titolo della tesi
Gv 21 come racconto pasquale, epilogo e rilettura del IV Vangelo
titolo della tesi
Teologia dell’eucaristia
oggetto
Esporre la natura, le caratteristiche peculiari, la composizione e le finalità del cap. 21 del IV Vangelo come racconto di «manifestazione del
Risorto» che prolunga e sigilla il ciclo giovanneo dei racconti pasquali e
porta a compimento l’intero Vangelo.
oggetto
La tesi deve offrire i contenuti essenziali della riflessione sistematica sull’eucaristia; ripercorrendo i dati della tradizione va individuata la forma del
sacramento: il memoriale eucaristico interpreta la forma conviviale come
luogo nel quale si realizza il mistero pasquale.
contenuto
1. Critica testuale, lettura, traduzione del testo.
2. Delimitazione di Gv 21 all’interno di Gv 20-21: criteri letterari.
3. Relazione di continuità e sviluppo rispetto a Gv 20: argomenti lessicali e tematici; la natura di Gv 21 come testo di “rilettura” del Vangelo
secondo J. Zumstein e M. Marcheselli; punti problematici della tesi di
Marcheselli dal punto di vista storico-letterario (Gv 21 rappresenta un
genere letterario del tutto nuovo rispetto a Gv 20 e ai racconti pasquali
sinottici o è un vero e proprio racconto di apparizione del Risorto?);
storico-tradizionale (confronto con il racconto della pesca miracolosa in Lc 5,1-11: dipendenza letteraria o tradizionale?) e teologico
(mediante il linguaggio simbolico utilizzato nel racconto è veicolato
solo un evento, solo un significato o entrambi?); ipotesi conclusiva.
4. La struttura di Gc 21 secondo una analisi narrativa del testo: dittico
articolato in due quadri principali (vv. 1-14; vv. 15-24) e compiuto
dall’intervento del redattore finale (v. 25); attenzionare la problematica relativa alla posizione e divisione dei vv. 24-25 nella struttura del
testo.
5. Gli elementi contenutistici principali del racconto:
– i protagonisti (i mathetai; la specificazione dei loro nomi e il
suo senso nella prospettiva del loro ruolo lungo tutto il racconto
evangelico: Pietro, Tommaso, Natanaele, i figli di Zebedeo; la dif-
contenuto
In dettaglio va offerto il quadro su:
1. Oscillazioni storiche nella comprensione dell’eucaristia;
2. Il recupero teologico della categoria del memoriale;
3. Dall’antropologia del convito al banchetto escatologico dell’eucaristia.
12
bibliografia
C. Scordato, Il settenario sacramentale. Excursus storico-teologico e dogmatico 1.II, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 101-107, 128-130,
176-180.
Idem, Il settenario sacramentale. Riflessione sistematica 1.III, Il Pozzo di
Giacobbe, Trapani 2007, 127-146.
29
Teologia Dommatica [Ecclesiologia]
Prof. R. La Delfa
titolo della tesi
Il concetto di “personalità corporativa” in ecclesiologia
oggetto
La connotazione biblica vetero e neotestamentaria del concetto di “personalità corporativa” spiega la dialettica esistente tra individuo e comunità
nella Chiesa. La tesi intende mostrare come l’assunzione del concetto in
ecclesiologia, superando qualsivoglia sua caratterizzazione sociologica,
serva a esprimere la dimensione teandrica del mistero della Chiesa così
come si è manifestata nella storia di salvezza e tuttora si dispiega nella vita
e missione della Chiesa. Il suo richiamo infatti può rendere ragione del
concreto rapporto tra Cristo e i credenti, e fra i credenti tra di loro, in un
orizzonte insieme storico ed escatologico.
ferenziazione del ruolo di Pietro e del Discepolo Amato);
– le relazioni e la rivelazione nella pesca, nel pasto, nei dialoghi: analisi attraverso il lessico, le azioni dei protagonisti, i loro dialoghi (sp.
Gesù-Pt in relazione al DA);
– il messaggio veicolato.
bibliografia
R.E. Brown, Giovanni, Cittadella, Assisi 1986, pp. 1342-1433.
M. Marcheselli, «Avete qualcosa da mangiare?» Un pasto, il Risorto,
la comunità, EDB, Bologna 2006, pp. 253-264.
contenuto
1. Il singolo e la comunità nella Scrittura: concetti non antitetici ma reciproci.
2. Alcuni fondamentali esempi dalla Scrittura e il loro molteplice significato.
3. L’Israele ideale realizzato in Cristo, e in Cristo nella Chiesa pellegrina.
4. Il carattere comunitario della salvezza annunziata da Gesù.
5. La communio, dono dell’azione ‘comunicante’ e ‘personalizzante’ dello
Spirito Santo.
6. Legame oggettivo tra l’agire di Gesù e la Chiesa, suo corpo glorioso.
bibliografia
N. Fueglister, Strutture dell’ecclesiologia vetertestamentaria, in Aa.Vv.,
Mysterium Salutis, 7, Queriniana, Brescia 1981, pp. 89-112.
M. Kehl, La Chiesa, Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San
Paolo, Cinisello Balsamo 1995, pp. 257-293.
28
13
Filosofia [Antropologia teologica]
Prof. C. Peri
titolo della tesi
La sfida del morire
oggetto
Analizzare la specificità, e dunque le possibilità e i limiti di una riflessione
filosofica sull’atto del morire.
contenuto
Impostare la trattazione antropologica del tema. Differenza tra l’analisi
scientifica e quella filosofica. Connaturale, contraria, contraddittoria alla
nostra esperienza. Sfida biologica e più ancora ontologica. Fine o transito
della vita? Formulazione di una possibile speranza di sopravvivenza.
bibliografia
J. Gevaert, Il problema dell’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica,
LDC, Torino 1973, pp. 235-282.
C. Peri, L’uomo è un altro come se stesso, Sciascia Editore, CaltanissettaRoma 2002, pp. 319-336.
C. Peri, Logos e morte. Per un diverso paradigma di filosofia in Ho Theologos 3 (1994), pp. 269-281.
Teologia Dommatica [Trinitaria]
Prof. M. Naro
titolo della tesi
Le primitive eresie anti-trinitarie e la reazione conciliare
oggetto
contenuto
Le eresie anti-trinitarie dei primi secoli costituirono il tentativo non riuscito di ellenizzare il kerigma cristiano senza avviare al contempo un
impegnativo processo di deellenizzazione della stessa cultura che avrebbe
dovuto ospitare e mediare la nuova conoscenza “agapica” di Dio. Si trattò
di una inadeguata comprensione della dialettica di continuità/discontinuità in forza della quale la dottrina e la teologia trinitarie andavano
emergendo sia rispetto al monoteismo biblico-ebraico sia rispetto al
monoteismo metafisico greco. L’esclusiva o eccessiva continuità portò al
modalismo. L’esclusiva o eccessiva discontinuità portò al subordinazionismo. A questi fraintendimenti reagirono i concili di Nicea (325) e di
Costantinopoli(381).
Lo studente riferisca sinteticamente circa la storia di questi antichi modi
eterodossi di capire e spiegare il mistero di Dio rivelatosi in Cristo Gesù.
bibliografia
A. Staglianò, Il mistero del Dio vivente, Dehoniane, Bologna 1996, pp.
220-251.
G. Baget Bozzo, La Trinità, Vallecchi, Firenze 1980, pp. 42-70.
14
27
Teologia Dommatica [Cristologia]
Prof. G. Trapani
Filosofia
Prof. A.P. Viola
titolo della tesi
Il mistero della risurrezione di Gesù Cristo
titolo della tesi
Dall’argomento ontologico alle cinque vie di san Tommaso.
oggetto
La Tesi deve evidenziare la rilevanza della risurrezione di Gesù Cristo per
la fede cristiana e la riflessione teologica, ripercorrendo esegeticamente i
suoi fondamenti biblici e le riletture teologiche, particolarmente attenzionando le ermeneutiche di questi ultimi secoli.
oggetto
Esposizione delle argomentazioni filosofiche sulla necessità logica dell’esistenza di Dio.
Partendo dall’esigenza filosofica di tale argomentazione mostrare i metodi
usati dagli autori, i meriti e i limiti del loro percorso razionale.
contenuto
1. rilevanza apologetico - teologica della risurrezione di Gesù Cristo.
2. fondamenti neotestamentari e sue esegesi.
3. ermeneutiche degli ultimi secoli.
4. breve riflessione sistematica.
contenuto
1. L’argomentazione ‘a simultaneo’ di sant’Anselmo.
2. Le Cinque vie di san Tommaso.
3. La critica di Kant ad entrambi i filosofi.
bibliografia
Oltre al relativo capitolo sul tema presente in tutti i manuali di teologia
fondamentale e di cristologia, cf:
F.G. Brambilla, Il Crocifisso risorto, Queriniana, Brescia 1998.
H. Kessler, La risurrezione di Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1999.
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bibliografia
Alessi, Sui sentieri dell’Assoluto, LAS, Roma 2004, 134-142.
Grison, Teodicea, Paideia, Brescia 1967, 47-118.
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Liturgia
Prof. P. Sorci
Teologia Dommatica [Teologia orientale] Prof. F.S. Cucinotta
titolo della tesi
La liturgia nella Scrittura
titolo della tesi
La Deificazione nella teologia orientale e occidentale
oggetto
Mostrare come la liturgia storicamente e teologicamente ha il suo fondamento nella Scrittura.
oggetto
La deificazione è il fine dell’Incarnazione. Creato a immagine e somiglianza di Dio (Gn 1,26), l’uomo è chiamato per grazia a condividere la vita
divina: “l’unione alla quale siamo chiamati non è né ipostatica, come per
la natura umana di Cristo, né sostanziale, come per le tre persone divine:
è l’unione con Dio nelle sue energie” (Lossky).
contenuto
1. La liturgia nell’AT.
2. L’insegnamento e la prassi di Gesù.
3. Il mistero pasquale culmine dell’antica economia e fonte della nuova.
4. Gli inizi della liturgia cristiana nella Chiesa apostolica.
bibliografia
S. Marsili, Continuità ebraica e novità cristiana, in Aa. Vv., Anamnesis,
II, Marietti, Casale 1978, pp. 11-39.
contenuto
1. La comune radice biblica e patristica.
2. La Deificazione nella teologia ortodossa.
3. Deificazione e giustificazione nella teologia luterana.
4. Deificazione e redenzione nella teologia cattolica (occidentale ed orientale).
bibliografia
Gruppo di dialogo luterano-ortodosso, Dichiarazione comune:
Cristo “in noi” e Cristo “per noi” nella teologia luterana e ortodossa, EOe
4: 3526-3537.
E.G. Farrugia, Deificazione e teologia moderna, in «La Civiltà Cattolica», 138(1987) 236-249.
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Teologia Dommatica [Antropologia Teologica]
Prof. I. Siviglia
titolo della tesi
Teologia della creazione ed evoluzionismo:
quale dialogo tra teologia e scienza?
oggetto
La tesi richiede che sia presentata, puntualmente e sinteticamente, la teologia cristiana della creazione e l’ipotesi scientifica dell’evoluzionismo, al
fine di mostrare la possibilità di un certo dialogo fecondo tra teologia e
scienza, fuori da schemi concordistici o di opposizione pregiudiziale.
contenuto
1. Prospettiva trinitario-cristocentrica della creazione: criteri di lettura
di Gen 1-3 e pronunciamenti del magistero ecclesiale.
2. L’evoluzione come “sistema aperto”. Il tentativo di Teilhard de Chardin.
3. Tra teologia e scienza: quale dialogo?
bibliografia
C. Caltagirone, Scienze e teologia. Incontri e scontri ai confini della conoscenza, EDB, Bologna 2002, pp. 9-35.
J. Moltmann, Scienza e sapienza. Scienza e teologia in dialogo, BTC,
Queriniana, Brescia 2003, pp. 7-56.
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Liturgia [La celebrazione nei ritmi del tempo]
Prof. R. Di Pasquale
titolo della tesi
Il culto dei santi
oggetto
Origine, sviluppo patristico, storico, liturgico per cogliere la liturgia della
santità.
contenuto
1. Il culto dei martiri: riferimenti patristici.
2. Sviluppo storico: diversificazione della santità nel manifestarsi del
mistero pasquale di Cristo.
3. Il lezionario e l’eucologia del santorale attuale.
bibliografia
M. Righetti, L’anno liturgico: Il breviario, II, Milano 1998, 336-421.
M. Augè, Le feste del Signore, della Madre di Dio e dei Santi, in Anamnesis, 6; L’anno liturgico: storia, teologia e celebrazione, Genova 1988,
247-259.
Ph. Ronillard, Il culto dei santi in oriente e in occidente, in PIL, Scientia
liturgica (dir. A. Chupungco), Manuale di liturgia, V, Tempo e spazio
liturgico, Casale Monferrato 1998, 338-355.
R. Di Pasquale, Il Lezionario e l’eucologia del santorale, in CAL (a cura
di), Atti 55ª Settimana Liturgica Nazionale, Liturgia e Santità. “Questa è la volontà di Dio: la nostra santificazione”, Roma 2005, 151-198.
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Liturgia
Prof. P. Sorci
Storia della chiesa moderna e contemporanea Prof. F. Lomanto
titolo della tesi
L’iniziazione cristiana nella chiesa antica
titolo della tesi
La crisi modernista
oggetto
Presentare per sommi capi gli scritti dei Padri riguardanti l’iniziazione
secondo la tipologia e le aree geografiche e descrivere brevemente la prassi
che da essi si rivela
oggetto
Si richiede anzitutto di indicare gli orientamenti generali della filosofia
moderna e le condizioni degli studi sacri (filosofia, storia, esegesi) sotto
il pontificato di Leone xiii. Occorre poi presentare le figure principali di
modernisti (Alfred Loisy, George Tyrrell ed Ernesto Buonaiuti) che con
il loro pensiero e la loro azione tentarono un rinnovamento della Chiesa
in senso eterodosso e radicale. Infine vanno evidenziati gli interventi pontifici e in particolare il decreto Lamentabili, l’enciclica Pascendi Dominici
gregis e le decisioni della commissione biblica alfine di cogliere l’intento
di salvaguardare l’integrità del patrimonio rivelato e del carattere soprannaturale del cristianesimo.
contenuto
1. La letteratura battesimale: epoca sub apostolica, trattati, mistagogie.
2. Libri liturgici.
3. La prassi battesimale.
bibliografia
A. Nocent, in Aa. Vv., Anamnesis, III, 1, Marietti, Casale 1986, 25-39.
G. Cavallotto, Catecumenato antico. Diventare cristiani secondo i Padri,
EDB, Bologna 1996.
contenuto
1. Le cause remote e prossime del modernismo.
2. I protagonisti principali.
3. Gli interventi del Magistero.
bibliografia
Aa. Vv., Storia della Chiesa, diretta da Hubert Jedin, IX, Jaca Book,
Milano 1979, pp. 505-577.
Aa. Vv., Nuova Storia della Chiesa. La Chiesa nella società liberale, V/1,
Marietti, Torino 1977, pp. 239-261.
G. Martina, Storia della Chiesa. Da Lutero ai nostri giorni, IV. L’età contemporanea, Morcelliana, Brescia 1995.
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Storia della Chiesa
Prof. S. Vacca
Patristica
Prof. V. Lombino
titolo della tesi
Lo scontro tra Papato e Impero nel secolo XI
titolo della tesi
Ottato di Milevi
oggetto
La lotta tra l’impero e il papato si accende con l’imperatore Enrico IV e il
papà Gregorio VII a proposito della nomina dei vescovi e delle atre autorità ecclesiastiche da parte dei signori temporali. Ciò provocò una nuova e
decisiva ristrutturazione della cristianità medievale, anzi ne segnerà sostanzialmente la fine.
oggetto
Lo studente dovrà trattare l’origine del donatismo, i suoi rapporti con il
potere civile, le problematiche teologiche connesse allo scisma, argomenti
tutti toccati nell’opera di Ottato di Milevi.
contenuto
La riforma è stata sentita come una vera e propria rivoluzione. Essa è stata
accompagnata con una forte affermazione del primato papale ed ha toccato
l’autorità spirituale e temporale del papa. Gli avversari del papa (l’imperatore, i vescovi del regno germanico e dell’Italia del Nord) ritengono che
il papa abbia introdotto un principio di superiorità giuridica della Chiesa
di Roma sulle Chiese locali che non è affatto, in quella forma, corrispondente alla tradizione del primo millennio.
bibliografia
M. Parisse – J. Kłoczowski, Il potere politico e la chiesa. La lotta per
le investiture e le sue conseguenze, in Apogeo del papato ed espansione
della cristianità (1054-1274), a cura di A. Vauchez, (Storia del Cristianesimo. Religione-Politica-Cultura, 5), Borla / Città Nuova, Roma
1997, 105-128.
E. Vilanova, Storia della teologia cristiana. 1: Dalle origini al XV secolo,
Borla, Roma 1991, 330-335.
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contenuto
1. L’autore Ottato di Milevi e il periodo storico.
2. La controversia letteraria.
3. L’ecclesiologia nell’opera di Optato.
bibliografia
L. Dattrino (cur.), Ottato di Milevi. La vera Chiesa, Città Nuova, Roma
1988 (4-53).
Trattazione sintetica dell’argomento:
W.HC. Frend, v. Donatismo, in NDPAC I, Marietti, Casale Monferrato
2007, 1481-1492.
F. Barcellona Sforza, v. Ottato, in NDPAC II, Marietti, Casale Monferrato 2008, 3708-3711.
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Patristica
Prof. V. Lombino
Storia della Chiesa
Prof. S. Vacca
titolo della tesi
La cristologia patristica e il Concilio di Efeso
titolo della tesi
Chiesa e Impero Romano all’inizio del secolo II
oggetto
Lo studente dovrà trattare delle cristologie che si contrapposero nel IV-V
secolo e del valore del concilio di Efeso.
oggetto
La visione di una Chiesa antica costantemente perseguitata non solo è
falsa, ma è soprattutto falsante il rapporto tra Cristianesimo e potere politico. I cristiani fruiscono della tolleranza sotto vari imperatori. Nel secolo
II le autorità romane – pur mantenendo la persecuzione in stato latente:
i cristiani potevano infatti essere chiamati in tribunale, e di fatto anche
lo furono – esprimono comportamenti ambigui; convinti dell’assenza di
ogni pericolo politico nel Cristianesimo, cercano nei limiti del possibile di
ridurre le occasioni di persecuzione. La lettera di Plinio il Giovane relativa
ai cristiani del 112 o 113, e la risposta di Traiano ne sono una testimonianza ed una esemplificazione della politica imperiale nei confronti dei
cristiani.
contenuto
1. La cristologia nei primi tre secoli.
2. La cristologia Logos-sarx e suoi rappresentanti.
3. La cristologia antiochena e pensiero di Nestorio.
4. Il Concilio di Efeso.
bibliografia
A. Grillmeier, Gesù il Cristo nella fede della Chiesa, Paideia, vol.I, t.II,
Brescia 1982, 828-845 (Nestorio); 860-875 (Apollinare e Cirillo); 876881 (Il Concilio di Efeso).
Trattazioni sintetiche:
M. Simonetti, v. Cristologia, in NDPAC I, Marietti, Casale Monferrato
2006, 1283-1292.
M. Simonetti, v. Efeso, in NDPAC I, Marietti, Casale Monferrato 2006,
1582-1586.
contenuto
I testi citati costituiscono la prima documentazione ufficiale sui rapporti
fra il Cristianesimo e l’Impero romano. Essi danno modo di valutare la
diffusione del Cristianesimo, la posizione politica che prendono verso di
esso i responsabili della civitas in quel periodo e il fondamento legale delle
persecuzioni anticristiane.
bibliografia
Plinio il Giovane, A Traiano Imperatore, (Ep. X 96) e Rescritto di Traiano, in I pagani di fronte al cristianesimo. Testimonianze dei secoli I e II,
a cura di P. Carrara, Nardini Editore, Firenze 1984, 54-59.
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