RINOTRACHEITE INFETTIVA (IBR) Prof.ssa Annamaria Pratelli Principali Herpesvirus animali Famiglia Herpesviridae Subfamily Alphaherpesvirinae Varicellovirus Subfamily Betaherpesvirinae BoHV-1 Citomegalovirus Simplexvirus BoHV-5 HHV-5 BoHV-2 CaHV Roseolovirus HHV-1 HHV-6 e HHV-7 CpHV-1 HHV-2 CvHV-1 Subfamily Gammaherpesvirinae CvHV-2 Lymphocryptovirus EHV-1 HHV-4 EHV-4 Macavirus OvHV-2 FeHV-1 BoHV-6 HHV-3 AlHV-1 SuHV-1 Herpesvirus bovini Virus species Subfamily Disease following infection α Infectious bovine rhinotracheitis Cattle as natural host Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Bovine herpesvirus 2 (BoHV-2) Bovine herpesvirus 4 (BoHV-4) Bovine herpesvirus 5 (BoHV-5) Bovine lymphotrophic herpesvirus (BLHV) α γ α Bovine mammillitis-pseudo lumpy skin disease Not determined Bovine herpesvirus encephalitis γ Not determined Alcelaphine herpesvirus 1 (AlHV-1) γ Malignant catarrhal fever Ovine herpesvirus 2 (OvHV-2) γ Malignant catarrhal fever Suid herpesvirus 1 (SuHV-1) α Aujeszky’s disease Cattle as foreign host Stipiti di Bovine Herpesvirus 1 Sottotipi (analisi con endonucleasi di restrizione) • BoHV.1.1 associato a IBR e aborto BHV-1.2a infezione feto e aborto • BoHV.1.2 associato a IPV-IBP • BoHV.1.3 associato ad encefalite BHV-1.2b non associato a aborto Bovine Herpesvirus 1 BoHV.1 -HERPESVIRUS ds-DNA Envelope con glicoproteine Capside icosaedrico Replicazione intranucleare Caratteristiche delle infezioni da BoHV.1 Infezione nasale o genitale Moltiplicazione del virus a livello mucosale Lesioni : vescicole, ulcere e necrosi Reazione generale: febbre, abbattimento anoressia, caduta produzione lattea Immunodepressione • Sinergia con altre infezioni LATENZA FENOMENO IN VIVO TRASMISSIONE BoHV.1 ceppo virale Due forme cliniche principali via di infezione RESPIRATORIA GENITALE IBR IPV IBV VIE di TRASMISSIONE Mucose alte vie respiratorie e congiuntivali Mucose genitali Principale fonte di disseminazione BoHV.1 sono animali infetti con sintomi TRASMISSIONE BoHV.1 Diretta Aerosol Monta Contatto delle mucose Contatto con placente o feti abortiti • Indiretta Embryotransfer Materiale seminale N.B. BoHV.1 persiste nel seme per lungo tempo: escreto in modo intermittente • BoHV.1 resiste al congelamento Escrezione BoHV.1 da vitelli con IBR e IPV: 1-2 settimane Escrezione BoHV.1 da vitelli con IBP: 2-3 settimane Aborto: si ha una notevole diffusione BoHV.1 tramite cotiledoni ESCREZIONE VIRUS e TITOLO/gr MUCO IBR 10-16 gg 108-1010TCID50 IPV 8-14 gg 1011TCID50 IBP 14-22 gg 1011TCID50 Aborto nei cotiledoni: 106-106.5TCID50 Escrezione dopo infezione primaria log UFP/100mg 7 6 5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 Giorni 8 10 12 14 16 IBR Replicazione primaria Tratto respiratorio superiore Escrezione virale, lesioni necrotiche mucose Viremia linfocito-associata. Localizzazioni secondarie: -Ovaio, placenta aborto -Intestino Enteriti letali Vitelli -Meningoencefaliti Vitelli Febbre Congiuntivite Iperemia mucosa nasale Calo produzione latte Scolo nasale/oculare Laringotracheite Aborto Encefaliti Enteriti IPV seme infetto monta naturale o F.A. Replicazione locale Vulvovaginite Balanopostite Mucosa respiratoria o genitale Terminazioni nervose periferiche RIESCREZIONE Mucosa respiratoria o genitale FATTORI STRESSANTI Terminazioni nervose periferiche Gangli trigemino (IBR) e sacrali (IPV) RIATTIVAZIONE LATENZA Equilibrio ospite/virus Cervello Cervelletto Ganglio trigemino Nervo mascellare BoHV.1 Trasporto assonale retrogrado INFEZIONE PRIMARIA MOLTIPLICAZIONE VIRALE ALTRI ANIMALI ESCREZIONE NASALE RISPOSTA IMMUNE PRIMARIA ARRESTO DELL’ESCREZIONE Trasporto per via assonale retrogrado localizzazione nel ganglio nervoso regionale PERSISTENZA VIRALE PORTATORE LATENTE LATENZA LATENZA INFEZIONE PRIMARIA GUARIGIONE CLINICA INFEZIONE LATENTE STIPITI VACCINALI INDUCONO LATENZA LATENZA IBR IPV/IBP GANGLI DEL TRIGEMINO, TORACICI, etc. GANGLI SACRALI Infezione persistente di cellula e organismo Presenza del genoma virale non integrato Assenza di moltiplicazione virale Livelli di trascrizione e traduzione ridotti Assenza di virioni di nuova generazione Assenza di lesioni cellulari Assenza di stimolazione immunitaria Nel neurone sensitivo con infezione latente: BoHV.1: LRT (latency-related transcript) LATENZA Si prestano meglio a nascondere il virus: -gene TK (enzima importante x sintesi DNA) poco presente -lento metabolismo -MHC1* poco esposti PORTATORE LATENTE Contagiante solo in fase di SLATENTIZZAZIONE LATENZA FARMACI RIATTIVAZIONE IMMUNODEPRESSIONE STRESS •VACCINAZIONE •MALATTIE INTERCORRENTI (BVD, PI-3) •SOMMINISTRAZIONE FARMACI •TRASPORTO •PARTO RIATTIVAZIONE con ELIMINAZIONE VIRUS e/o SINTOMI RIATTIVAZIONE LATENZA Ganglio trigemino Trasporto assonale anterogrado Moltiplicazione virale in periferia RI-ESCREZIONE RIESCREZIONE DOPO RIATTIVAZIONE log UFP/100mg 7 6 5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 Giorni 8 9 10 11 12 13 14 LATENZA IMPLICAZIONI VACCINAZIONE CON STIPITE ATTENUATO NON PREVIENE LATENZA VIRUS SELVAGGIO Vaccini prevengono segni clinici, ma non infezione e quindi latenza Vaccini marker attenuato: protezione da infezione migliore rispetto allo spento • • Vaccini marker inattivati: riduzione escrezione migliore dopo riattivazione rispetto attenuato Protocollo ottimale: vivo e poi spento INFEZIONE ASINTOMATICA BoHV.1 viene escreto anche da animali con infezione asintomatica Sviluppo infezione asintomatica: -stipiti a bassa virulenza -reinfezione (conseguente alla diminuzione dell’immunità) -riattivazione infezione latente FATTORI DI RISCHIO TRA ALLEVAMENTI - (re)introduzione animali • infezione primaria • riescrezione da latenza – trasmissione attraverso l’aria (4 m) NELL’AMBITO DELL’ALLEVAMENTO Riescrezione da latenza • R0 = 7 per un periodo di 4 settimane • lenta diffusione Quadri clinici dell’infezione da BoHV.1 Rinotracheite infettiva bovina Vulvovaginite infettiva pustolosa Balanopostite pustolosa Meningoencefalite Aborto Forma neonatale sistemica mortale CARATTERI DELLA MALATTIA FORMA RESPIRATORIA ENTITÀ VARIABILE • ETÀ ANIMALI COLPITI • AFFOLLAMENTO • STIPITE VIRALE FORMA RESPIRATORIA CARATTERI DELLA MALATTIA MORBILITÀ ELEVATA MORTALITÀ BASSA Incubazione: 2-5 gg Fase acuta: 5-10 gg •FEBBRE (42°C) e TACHIPNEA •IPEREMIA MUCOSA NASALE •SCOLO NASALE/OCULARE •CONGIUNTIVITE •TOSSE •INAPPETENZA •CALO PRODUZIONE LATTE •Possibili polmoniti batteriche CARATTERI DELLA MALATTIA FORMA GENITALE IPV TALVOLTA INAPPARENTE Incubazione: 1-3 gg dopo accoppiamento • EDEMA VULVARE E PERINEALE • ESSUDAZIONE MUCOPURULENTA • DOLORABILITÀ LOCALE (difficoltà accoppiamento) • PLACCHE NECROTICHE Su vulva e regione caudale vagina presenza di pustole di 2-3mm che tendono a confluire, per poi ulcerare e guarire in 10-15 • IPOFERTILITÀ/ABORTO CARATTERI DELLA MALATTIA ABORTO 3-6 settimane dopo focolaio IBR •Prevalente fra 5-8 mese di gravidanza •Feto espulso dopo 2-3 settimane dalla morte •Piccoli focolai necrotici, fegato, reni, surreni, timo •Dopo aborto si può avere metrite CARATTERI DELLA MALATTIA FORMA GENITALE IPB TALVOLTA INAPPARENTE Incubazione: 1-3 gg dopo accoppiamento • BALANOPOSTITE ESSUDATIVA • VIRUS TRASMISSIBILE CON SPERMA FECONDAZIONE NATURALE/ARTIFICIALE CARATTERI DELLA MALATTIA FORMA NEUROLOGICA ENCEFALITE NON PURULENTA •INCOORDINAZIONE MOTORIA •MOVIMENTI IN CIRCOLO •DECUBITO PERMANENTE •MORTE dopo 3 gg CARATTERI DELLA MALATTIA FORMA NEONATALE SISTEMICA Infezione si instaura in ultimi giorni di gravidanza, o nei primissimi giorni di vita •Sintomi respiratori e gastroenterici •Mortalità elevata LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE FORMA RESPIRATORIA –Rinite sierosa/mucopurulenta-necrotica con interessamento turbinati e trachea –Forme iperacute (raramente): bronchite e bronchiolite necrotizzante, ispessimento setti interlobulari, aumento di volume dei lobi anteriori –Frequentemente: broncopolmonite batterica di modesta entità (Mannheimia, Haemophylus) FORMA GENITALE Iperemia mucosa vulvare, vaginale, di glande, prepuzio con emorragie dei follicoli linfoidi ABORTO Feto edematoso, autolitico (no isolamento), lesioni necrotiche al fegato FORMA ENCEFALICA Iperemia e petecchie cerebrali, CSF intorbidito per presenza di cellule DIAGNOSI VIROLOGICA •secreto nasale e congiuntivale •essudato vaginale o prepuziale •sperma •feti abortiti •cotiledoni Isolamento virus PCR SIEROLOGICA •sieroneutralizzazione •ELISA •stato d’infezione •doppio campione PROFILASSI IBR NECESSITÀ!!!! Impatto negativo dell’infezione •ECONOMICO • SANITARIO PROFILASSI NON FARE NIENTE VACCINARE CONTROLLARE ED ERADICARE •CON VACCINAZIONE •SENZA VACCINAZIONE NORMATIVA La normativa nazionale e comunitaria richiede la negatività sierologica dei tori destinati alla produzione di materiale seminale e alle bovine produttrici di embrioni Orientamento UE: inserire IBR nella lista delle malattie oggetto di Piani di Eradicazione con partecipazione finanziaria della Comunità Al momento l’adesione ai piani di controllo è facoltativa ed è applicata in diverse regioni in Italia Eradicazione conclusa in: Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Austria, alcune aree della Baviera (VIETATI VACCINI) Attualmente hanno in corso piani obbligatori di eradicazione: Olanda e Belgio Germania, Francia Italia (piani volontari applicati in alcune regioni) FREE FREE FREE ? FREE ? FREE FREE FREE FREE FREE OIE HANDISTATUS II BOLZANO INDENNE PIANI ERADICAZIONE VOLONTARIA APA •PUGLIA •CALABRIA •BASILICATA •CAMPANIA PIANI ERADICAZIONE: •PIEMONTE •VENETO •LOMBARDIA •FRIULI V. GIULIA •PROVINCIA TRENTO PROFILASSI DIRETTA E INDIRETTA In allevamenti soggetti a programmi di controllo/eradicazione IBR si adottano misure di profilassi diretta e, se necessario, indiretta, al fine di evitare introduzione BoHV.1 in azienda e la sua trasmissione DIFFICOLTA’ INDIVIDUAZIONE BOVINI CON INFEZIONE LATENTE ALTA INCIDENZA INFEZIONI ASINTOMATICHE (adulti) PROFILASSI DIRETTA Interventi di lotta per impedire: introduzione BoHV.1, eliminarlo da ambiente e prevenirne la circolazione • Quarantena ed accertamenti diagnostici per i capi di nuova introduzione; • Accertamenti in caso di contatti esterni a rischio (fiere, mercati, pascoli ecc.); • Misure per evitare contatti con altri allevamenti tramite persone, mezzi e strumenti • Controllo periodico dei sieronegativi • Eventuale vaccinazione dei soggetti positivi L’eliminazione dei capi positivi è la misura più efficace ma non sempre praticabile, spt in fasi iniziali del piano di eradicazione. Si devono adottare pertanto misure alternative, integrate con interventi di profilassi indiretta • Esclusione o effettuazione sotto stretto controllo, di interventi farmacologici che favoriscono la riattivazione Misure generali di biosicurezza Misure generali di biosicurezza QUARANTENA PER ANIMALI NUOVA INTRODUZIONE EVITARE MONTA NATURALE FINO ALL’ERADICAZIONE EVITARE CONTATTI CON OVI-CAPRINI (ruolo modesto ma non sottovalutabile) GESTIONE ANIMALI PER CATEGORIA DI ETA’ GARANTIRE BENESSERE ANIMALE (DGR 876 DEL 18/12/2006) •MIGLIORAMENTO VENTILAZIONE •RIDUZIONE CARICO ANIMALI •RIDUZIONE EVENTI STRESSANTI VACCINO SPENTO CARATTERISTICHE È INNOCUO PUÒ ESSERE SOMMINISTRATO IN GRAVIDANZA NON DETERMINA ELEVATO STRESS DETERMINA RIDUZIONE ESCREZIONE VIRALE TITOLO E GIORNI (10-100 volte) RICHIAMI!! VACCINO VIVO ATTENUATO CARATTERISTICHE DETERMINA RIDUZIONE DI RIESCREZIONE GIORNI E TITOLO (2-3 gg/ 1000 volte) STIMOLAZIONE COMPLETA IMMUNITA’ PROTEGGE DA FORME CLINICHE NON PUÒ ESSERE SOMMINISTRATO IN GRAVIDANZA (ABORTO) DETERMINA LATENZA E PUÒ RIATTIVARSI RIATTIVAZIONE VIRUS ATTENUATO PUÒ COMPORTARE ABORTO E PRESENZA VIRUS IN SPERMA VACCINO TERMOSENSIBILE CARATTERISTICHE SOMMINISTRATO PER VIA INALATORIA PUÒ ESSERE SOMMINISTRATO IN GRAVIDANZA STIMOLA IMMUNITÀ MUCOSALE IMPEDISCE INFEZIONE VIRUS SELVAGGIO POCO PRATICO VACCINO A SUB-UNITÀ CARATTERISTICHE COSTITUITI DA SINGOLE GLICOPROTEINE RESPONSABILI DI IMMUNITÀ PROTETTIVA ANCORA ALLO STUDIO INSIEME AI VACCINI A DNA gD VACCINO A MARKER IMMUNOLOGICO NEGATIVO Vaccino marcato (BoHV-1, PRV): deleto del gene gE DIFFERENZIARE ANIMALE VACCINATO INFETTO La scelta della delezione può ricadere su un qualsiasi Ag, se: in virus selvaggio sia sempre espresso e in grado di indurre produzione di Ac specifici non deve però essere Ag essenziale per replicazione virale, e per induzione dell'immunità Delezione non può riguardare • Ag indispensabili per replicazione • Ag immunogeni più importanti VACCINO A MARKER IMMUNOLOGICO NEGATIVO IR UL UL53 gK UL27 UL44 gC gB UL22 gH UL10 gM US TR delezione in ceppo vaccinale UL1 gL US4 US6 US7 US8 gG gD gI gE VACCINO A MARKER IMMUNOLOGICO NEGATIVO: VANTAGGI • Vaccinazione non preclude identificazione sierologica di infetti • Situazione siero-epidemiologica può essere valutata in popolazioni vaccinate • Efficacia può essere facilmente valutata in trials di campo • Possono essere implementati programmi di vaccinazione/eradicazione INTERPRETAZIONE di SIEROLOGIA INFEZIONE VACCINAZIONE ANTICORPI ANTI BoHV-1 + + ANTICORPI ANTI gE + - Necessità di utilizzare il companion test kit ELISA Costi elevati INFETTO o VACCINATO?? Virus vaccinale NON ha gE Virus di campo ha gE L’animale ha Ac anti gE? NO sieropositività dovuta a vaccino (deleto) SI sieropositività dovuta a infezione o a vaccinazione con vaccino tradizionale E se dopo 4,6, 8 mesi incontra virus selvaggio? Si infetta e produce anticorpi anti gE VACCINI DELETI: POSSIBILI RISCHI Ricombinazione in vivo con ceppi virulenti selvaggi : • Riacquisizione della struttura virale iniziale e della patogenicità • Comparsa di marker immunologico negativo nel ceppo selvaggio IMPROBABILE: • Necessita presenza contemporanea in animale di virus deleto e virus selvaggio • Animali vaccinati acquisiscono, in alcune settimane, protezione totale • Una stessa cellula dovrebbe venire infettata, nello stesso momento, da dosi to, elevate di entrambi i virus (titolo di virus selvaggio in ambiente è molto più bassa rispetto a quella del virus vaccinale). PROFILASSI centri fecondazione allevamenti riproduttori allevamenti fornitori embrioni INDENNI da IBR • DM 28/6/91 n. 323 • Dir 88/407/CEE • Dir 97/12/CE Il piano di eradicazione e profilassi dell’IBR è riservato agli allevamenti bovini ufficialmente indenni per tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina enzootica ORGANIZZAZIONE PIANI DI CONTROLLO •CONOSCERE PREVALENZA INFEZIONE •LIVELLI DI INFEZIONE PIANI DI ERADICAZIONE •COSTI •TEMPI DI ATTUAZIONE QUALIFICA DI INDENNITÀ OIE Territorio indenne (codice OIE 2001) Le province in cui sono presenti il 99,8% di allevamenti indenni/ufficialmente indenni da BoHV.1 ed in cui non si sono verificati casi clinici o sospetti di malattia (da 3 anni) possono acquisire la qualifica di “provincia indenne da IBR”. Il territorio mantiene la qualifica di indenne se, in seguito a controlli annuali su tutti gli allevamenti presenti, non viene superato lo 0,2% di prevalenza Nessun animale è stato vaccinato per IBR/IPV negli ultimi 3 anni Bovini introdotti nel territorio devono provenire da allevamenti indenni/ufficialmente indenni oppure devono sottostare a 30 gg di isolamento in stazione di quarantena ed essere sottoposti a due controlli sierologici, a distanza di 21 gg, con esito favorevole. Mantenimento della qualifica: -Per inseminazione artificiale, solo seme raccolto da tori sieronegativi per BoHV-1. -Solo embrioni ottenuti da donatrici di allevamenti indenni/ufficialmente indenni da BoHV-1 oppure trattati con chimotripsina Come si raggiunge l’obiettivo? Allevamento indenne Tutti i capi sottoposti a controllo sono risultati: negativi al test per la ricerca di Ac totali verso BoHV-1 negativi al test per la ricerca degli Ac verso E2, qualora vengano praticati i trattamenti vaccinali per BoHV-1 A 2 controlli ufficiali eseguiti a distanza di almeno 2 mesi e non oltre 12 mesi Allevamento ufficialmente indenne Tutti i capi sottoposti a controllo non sono stati vaccinati e sono risultati: negativi a 2 test per la ricerca di Ac totali verso BoHV-1, eseguiti ad intervallo da 2 a 12 mesi. Le attuali norme non contemplano la qualifica di ufficialmente indenne per gli allevamenti che abbiano vaccinato, ma nei quali le vaccinazioni siano state sospese da tempo MANTENIMENTO DELLA QUALIFICA •Effettuato annualmente controllo con esito favorevole su tutti gli animali > 12 mesi; •In allevamenti ufficialmente indenni non è praticata la vaccinazione per BoHV-1; •Animali introdotti provengono da allevamenti con medesima qualifica, attestata dal certificato sanitario di scorta; •Se animali introdotti provengano da allevamenti non indenni/ufficialmente indenni da BoHV-1 è necessario che siano stati sottoposti nell’allevamento di origine a test sierologico con esito favorevole nei 30 gg precedenti l’introduzione. E’ inoltre necessario che siano isolati dal resto dell’allevamento di destinazione per almeno 30 gg, durante i quali devono essere eseguite 2 prove sierologiche con esito favorevole distanziate di 21 gg; •Per inseminazione utilizzato seme raccolto da tori negativi alla ricerca di Ac totali per BoHV-1 (requisito già obbligatorio ai sensi del DM 30/04/1996); •Utilizzati embrioni ottenuti da donatrici appartenenti ad allevamenti indenni/ufficialmente indenni da BoHV-1 oppure trattati con chimotripsina; •Isolati per trenta giorni dal resto dell’allevamento e sottoposti a controllo sierologico (due prove a distanza di 21 gg) tutti gli animali che in occasione di fiere, mercati, trasferimenti in altre strutture, siano venuti in contatto con animali di allevamenti non indenni/ufficialmente indenni da BoHV-1. REVOCA e RIACQUISIZIONE DELLA QUALIFICA In caso di riscontro di positività ai controlli ufficiali, la qualifica è revocata e può essere riacquisita: • dopo aver eliminato i capi infetti; • dopo avere eseguito una scrupolosa indagine epidemiologica volta ad accertare le cause dell’introduzione del contagio; • dopo avere modificato il piano aziendale per adeguare le misure preventive; • successivamente a due controlli sierologici negativi effettuati a distanza di almeno 2 mesi METODI di PROFILASSI ELEVATA PREVALENZA 50% Fase transitoria Vaccinare (diverse poss) Vaccini deleti Tempi ridotti ERADICAZIONE Bassa prevalenza <3% Eliminare i sieropositivi Vaccino inattivato VACCINARE SOLO GLI ANIMALI SIEROPOSITIVI METODI di PROFILASSI STALLE NEGATIVE IBR Non vaccinare! Solo profilassi diretta N.B. Alto rischio introduzione BoHV.1 STALLE con POSITIVITA’ < 10% 1.Eliminare sieropositivi Profilassi diretta 2.Vaccinare sieropositivi Limitare rischi riattivazione dei positivi STALLE con POSITIVITA’ solo di ADULTI Profilassi diretta Vaccinare sieropositivi con vaccino tradizionale o deleto, e giovani sieronegativi con deleto Limitare rischi riattivazione dei positivi N.B. Importante vaccinare negativi: potrebbero essere falsi negativi (no Ac, BoHV.1 latente) STALLE con POSITIVITA’ DIFFUSA Vaccinare LATENZA e ANTICORPI SPECIFICI Sono due conseguenze differenti di infezione primaria con BoHV.1 Si può teoreticamente presumere che un portatore latente di BoHV.1 possa essere sieronegativo COMPLICAZIONI NEI PROGRAMMI DI CONTROLLO GRAZIE PER L’ATTENZIONE