MULTIPLAZIONE NUMERICA Generalità ¾ La multiplazione numerica prevede l’affasciamento di diversi flussi numerici chiamati tributari per formare un unico flusso a capacità più alta detto aggregato ¾ Rispetto alla multiplazione PCM di 1° livello (nella quale i segnali di ingresso sono analogici) i segnali in ingresso al multiplatore sono già dei flussi numerici ¾ Ogni tributario sarà caratterizzato da un cronosegnale 9 Segnale in cui gli istanti caratteristici sono associati ad “eventi” facilmente individuabili sul segnale 9 La grandezza caratteristica del cronosegnale sarà la frequenza fondamentale F MULTIPLAZIONE NUMERICA 2 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 1 Cronosegnale ¾ Chiameremo clock un dispositivo in grado di generare un cronosegnale ¾ Un clock reale genererà comunque un segnale pseudoperiodico che in riferimento a un cronosegnale sinusoidale può essere scritto come s (t ) = A sin [ Φ (t ) ] 9 Φ(t) è la fase istantanea 9 La frequenza istantanea si ricava dalla relazione f (t ) = 1 d Φ (t ) 2π dt MULTIPLAZIONE NUMERICA 3 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Cronosegnale ¾ Le fluttuazioni della fase provocano una fluttuazione degli istanti di riferimento del cronosegnale: 9 Le fluttuazioni con frequenza superiore ai 10Hz danno origine al fenomeno del jitter 9 Le fluttuazioni più lente danno origine a un fenomeno detto wander ¾ In funzione della relazione esistente fra i cronosegnali di due segnali numerici questi possono essere classificati come: 9 Sincroni La fase fra corrispondenti istanti caratteristici dei due cronosegnali è costante 9 Mesocroni I due cronosegnali hanno esattamente la stessa frequenza media a lungo termine ma la fase istantanea è variabile 9 Plesiocroni I due cronosegnali hanno frequenze nominalmente uguali ma che possono differire di un valore entro limiti specificati 9 Eterocroni I due cronosegnali hanno frequenze nominali diverse MULTIPLAZIONE NUMERICA 4 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 2 Cronosegnali nelle reti numeriche ¾ I cronosegnali di maggiore interesse nelle reti numeriche sono 9 Mesocroni 9 Plesiocroni ¾ Anche in una rete nella quale i cronosegnali sono generati dallo stesso clock si avrà una degradazione 9 Fluttuazioni del tempo di propagazione a causa dell’escursione termica alla quale sono sottoposti i mezzi trasmissivi 9 Meccanismi di giustificazione presenti nelle tecniche di multiplazione 9 Meccanismi di estrazione della temporizzazione richiesti per la rigenerazione dei segnali 9 Instabilità degli orologi asserviti MULTIPLAZIONE NUMERICA 5 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica ¾ I bit dei tributari sono scritti nei rispettivi buffer con la propria frequenza di cifra fti 9 Come già detto la frequenza di cifra fti è nominalmente uguale a quella dichiarata ma possiamo avere almeno delle differenze di fase ¾ I bit vengono emessi dal multiplatore con una frequenza f M = N ⋅ f t ⋅ (1 + r ) 9 N è il numero di tributari che afferiscono al multiplatore 9 ft è la frequenza nominale 9 r è un incremento della velocità di lettura necessario per inserire i bit di allineamento e di segnalazione MULTIPLAZIONE NUMERICA 6 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 3 Multiplazione numerica mesocrona ¾ Il collegamento dispone di un clock master che fornisce la temporizzazione a tutti gli apparati MULTIPLAZIONE NUMERICA 7 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica mesocrona ¾ TRASMISSIONE 9 Per compensare le variazioni relative di fase fra il clock dei tributari e quello del multiplatore è necessario avere all’ingresso di ogni tributario delle memorie tampone MULTIPLAZIONE NUMERICA 8 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 4 Multiplazione numerica mesocrona ¾ Funzionamento memoria tampone 9 I segnali numerici del tributario sono scritti sulle diverse celle della memoria 9 Ogni nuova scrittura provoca un avanzamento dell’indirizzo di scrittura (avanzamento circolare) 9 I bit nella memoria vengono letti con i tempi forniti dall’indirizzatore di lettura il cui sincronismo è pilotato dal clock del multiplexer 9 Ogni nuova lettura provoca un avanzamento dell’indirizzo di lettura (avanzamento circolare) 9 Se la frequenza di lettura è diversa da quella di scrittura i due indirizzi tendono ad avvicinarsi Se la frequenza di lettura è più alta di quella di scrittura si ha l’inconveniente di leggere due volte l’intero contenuto della memoria Se la frequenza di lettura è più bassa di quella di scrittura si ha l’inconveniente di non avere il tempo di leggere alcuni bit 9 Un comparatore di indirizzi inibisce l’avanzamento degli indirizzi di lettura o scrittura per evitare che si avvicinino oltre una certa soglia MULTIPLAZIONE NUMERICA 9 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica mesocrona ¾ Utilità dell’inibizione avanzamento indirizzi 9 Senza inibizione Sequenza prodotta 1-2-3-4-5-6-7-4-5-6-7-8-9-10-11-12 9 Con inibizione Sequenza prodotta 1-2-3-4-5-6-7-7-8-9-10-11-12 ¾ Il fenomeno della doppia lettura di alcuni elementi della memoria o del salto di lettura di alcuni elementi viene detto slip ¾ Le memorie vengono dimensionate per tamponare le variazioni di fase previste e non avere slip 9 Per collegamenti lunghi il numero di celle delle memorie tampone può risultare molto elevato MULTIPLAZIONE NUMERICA 10 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 5 Multiplazione numerica mesocrona ¾ RICEZIONE 9 Le temporizzazioni sono tutte estratte dal demultiplatore MULTIPLAZIONE NUMERICA 11 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Reti Asincrone Frequenza slip ¾ Il tasso di slip sarà funzione delle variazioni massime di frequenza e delle dimensioni della memoria elastica C secondo la relazione f −f Fslip = r w C ¾ Se la frequenza di lettura è limitata nell’intervallo f 0 ⋅ (1 ± ∆f r ) ¾ Se la frequenza di scrittura è limitata nell’intervallo f 0 ⋅ (1 ± ∆f w ) ¾ Tipicamente il multiplatore è in possesso di un clock molto più preciso del tributario per cui ∆f r « ∆f w ¾ L’ITU-T nella racc. G.703 prevede per i tributari una tolleranza pari a 50ppm (parti per milione) e la memorizzazione di una sola trama nella memoria elastica 9 Per il primo livello europeo sarà C=256 bit e f0=2.048·106 bps Fslip = ∆f r + ∆f w C MULTIPLAZIONE NUMERICA ∆f w 50 ⋅10−6 f0 ≅ f0 = 2.048 ⋅106 = 0.390625 C 256 12 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 6 Reti Asincrone Frequenza slip ¾ Il risultato precedente implica un numero di circa 24 slip al minuto ¾ La racc. ITU-T G.822 prevede una soglia massima di 5 slip al giorno e considera inaccettabile un numero di slip l’ora superiore a 30 ¾ L’asservimento del clock dei tributari a quello dei multiplexer nelle reti mesocrone permette di ottenere dei risultati sensibilmente migliori MULTIPLAZIONE NUMERICA 13 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica plesiocrona ¾ Per evitare di rendere sincrone reti di elevata estensione e con diversi multiplatori è opportuno realizzare una soluzione plesiocrona ¾ Ogni apparato è dotato di un clock in grado di generare un cronosegnale ad una frequenza nominale con una certa tollerabilità 9 Il cronosegnale locale viene utilizzato in trasmissione 9 La temporizzazione in ricezione sarà estratta dal segnale entrante MULTIPLAZIONE NUMERICA 14 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 7 Multiplazione numerica plesiocrona ¾ In ingresso al multiplatore in trasmissione ogni tributario potrà avere una frequenza compresa nell’intervallo fti = f t ± ∆f t dove f t è la frequenza nominale e ∆f t è la massima variazione ¾ La frequenza del cronosegnale del multiplatore sarà anch’essa compresa in un certo intervallo f M = f%M ± ∆f M dove f%M è la frequenza nominale e ∆f M è la massima variazione ¾ Per il corretto funzionamento di un sistema plesiocrono si impone che ( f% M ) − ∆f M ≥ N ⋅ (1 + r ) ⋅ ( ft + ∆ft ) dove N è il numero di tributari che vengono multiplati e r la ridondanza necessaria per trasmettere l’allineamento e la segnalazione MULTIPLAZIONE NUMERICA 15 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica plesiocrona ¾ La compensazione della frequenza di lettura e scrittura è effettuata sempre mediante memorie tampone ¾ Le memorie tampone sono lette sempre ad una frequenza più alta rispetto a quella di scrittura ¾ Questo comporta uno svuotamento periodico della memoria ¾ Il periodo di svuotamento della memoria tampone, oltre che dalla dimensione della stessa, dipende anche dalla differenza relativa fra la frequenza di lettura e la frequenza di scrittura ¾ Quando l’indirizzo di lettura si avvicina a quello di scrittura si attiva un “allarme” che indica la necessità di bloccare l’avanzamento dell’indirizzo di lettura ¾ All’interno della trama ciascun tributario avrà a disposizione un certo numero di bit, in posizioni prefissate, che possono essere utilizzati per trasportare bit non significativi detti di “riempimento” (stuffing) ¾ In corrispondenza di tali bit e con l’ “allarme” attivato si inibisce l’avanzamento dell’indirizzo di lettura e si trasmette un bit non significativo (di stuffing) ¾ La presenza di bit di stuffing nelle posizioni ad essi riservati è segnalata attraverso ulteriori bit presenti nella trama detti di “segnalazione di stuffing” MULTIPLAZIONE NUMERICA 16 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 8 Multiplazione numerica plesiocrona Trasmissione MULTIPLAZIONE NUMERICA 17 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica plesiocrona Trama ¾ Oltre ai bit di allineamento, ai bit di segnalazione e ai bit destinati alla multiplazione dei flussi informativi dei vari tributari saranno presenti un certo numero di bit per la segnalazione dello stuffing MULTIPLAZIONE NUMERICA 18 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 9 Multiplazione numerica plesiocrona Ricezione ¾ In ricezione viene ricostruito il segnale trasmesso dal tributario sfruttando i bit di segnalazione dello stuffing MULTIPLAZIONE NUMERICA 19 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica plesiocrona Esempio ¾ A causa della più alta velocità di lettura rispetto a quella di scrittura il multiplatore in trasmissione blocca l’avanzamento dell’indirizzo di lettura ¾ Periodicamente i bit letti dalla memoria tampone non apparterranno quindi al flusso del tributario (bit X di stuffing) ¾ La presenza dei bit di stuffing è opportunamente segnalata nella trama attraverso i bit di segnalazione dello stuffing ¾ Grazie alla segnalazione dello stuffing in ricezione si possono eliminare i bit non significativi e ricostruire il segnale del tributario con la corretta sincronizzazione MULTIPLAZIONE NUMERICA 20 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 10 Multiplazione numerica plesiocrona Struttura della trama ¾ La non corretta interpretazione dell’informazione di segnalazione dello stuffing è responsabile della possibilità di slip nella rete plesiocrona ¾ L’informazione di segnalazione dello stuffing viene quindi ripetuta all’interno della trama in modo da proteggersi da un certo numero di errori ¾ La trama sarà quindi costituita 9 Da un numero di bit di allineamento A 9 Da un numero di bit di servizio S 9 Da un numero di bit T=N·Nt relativi ai bit informativi multiplati bit per bit dei tributari 9 Da un numero di bit PS=N·Rt relativi ai bit di possibilità di stuffing 9 Da un numero di bit SS=(2·k+1)·N·Rt relativi ai bit di segnalazione dello stuffing Si ha la possibilità di proteggersi da k errori 9 La trama viene tipicamente suddivisa in 2·k+1 settori 9 Se la trama è composta da M bit il numero di bit per settore sarà Cs=M/(2·k+1) MULTIPLAZIONE NUMERICA 21 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Multiplazione numerica plesiocrona Struttura della trama MULTIPLAZIONE NUMERICA 22 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 11 Gerarchia plesiocrona europea MULTIPLAZIONE NUMERICA 23 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Gerarchia plesiocrona europea MULTIPLAZIONE NUMERICA 24 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 12 Gerarchia plesiocrona europea formato trame MULTIPLAZIONE NUMERICA 25 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Gerarchia plesiocrona europea esempio sincronizzazione ¾ Il 1° livello prevede fw=2.048·106 ± 50ppm 9 fwmin ≅ 2047.9 ·103 9 fwmax ≅ 2048.1 ·103 ¾ Il multiplatore E2 prevede una trama contenente 4 settori con un numero di bit riservati ai tributari pari a 200+208+208+204=820 ¾ Il numero di bit riservato a ogni tributario è quindi pari a 820/4=205 9 Quando viene utilizzato il bit di stuffing per trasferire informazione il numero di bit assegnati ad ogni tributario sarà 206 9 Il numero di bit fissi per ogni trama è 4 · 212 = 848 9 frmin = 205 · 8.448 ·106 / 848 ≅ 2042.3 ·103 9 frmax = 206 · 8.448 ·106 / 848 ≅ 2052.2 ·103 ¾ Si osservi che si verifica frmin < fwmin < fwmax < frmax MULTIPLAZIONE NUMERICA 26 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 13 Gerarchia plesiocrona europea Multiplatori ¾ Singolo salto 9 In ogni stadio di multiplazione si passa dal livello i al livello i+1 e viceversa ¾ Doppio salto 9 In ogni stadio di multiplazione si passa dal livello i al livello i+2 e viceversa MULTIPLAZIONE NUMERICA 27 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Gerarchia plesiocrona europea Estrazione ed inserimento di flussi MULTIPLAZIONE NUMERICA 28 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 14 Gerarchia plesiocrona nord-americana e giapponese ¾ Gerarchia nord-americana ¾ Gerarchia giapponese MULTIPLAZIONE NUMERICA 29 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) Gerarchia plesiocrona nord-americana e giapponese MULTIPLAZIONE NUMERICA 30 Corso "Sistemi di Telecomunicazioni" - Facoltà di Ingegneria - Università di Messina (Docente: Ing. Salvatore Serrano) 15