Il cristianesimo

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Materiale di supporto per il “buon giorno” o altri brevi momenti di riflessione
Il cristianesimo
Nelle seguenti pagine troverai molte informazioni per poter confrontare la nostra religione con le
altre religioni presenti in Asia.
Andate e proclamate il Vangelo
LE PRATICHE ALIMENTARI
Il brano del Vangelo (Marco, 7,14-16) in cui Gesù afferma che non sono le cose fuori di noi che entrando
nell’uomo possono contaminarlo, ma semmai ciò che esce dall’uomo, ha tolto le basi a qualsiasi distinzione
tra cibi puri e impuri. Questo però ha progressivamente interrotto il legame tra cibo e spiritualità, non solo
tra i laici, ma anche tra i consacrati dove il primitivo e parziale vegetarianismo ha ormai lasciato posto alla
diversità. La pratica del digiuno è invece diversa secondo i rami del cristianesimo ed è ancora molto presente
nell’ortodossia. Nel mondo cattolico, sono prescritti alcuni giorni all’anno (mercoledi delle Ceneri, venerdi
santo, ....) con alcune pratiche blande di digiuno.
L’ABBIGLIAMENTO
Per il cristianesimo, parla chiaro la citazione di un brano della “lettera a Diogneto”, un testo anonimo del II°
secolo d.C. laddove dice : ”I cristiani non si differenziano dagli altri uomini per territorio, per lingua, o per
consuetudini. Abitano, come capita, in città greche, romane o barbare e, pur seguendo nel vestire e nel mangiare le usanze del luogo, essi propongono una forma dis vita meravigliosa. Abitano ciascuno la propria terra,
ma come forestieri; partecipano a tutte le attività dei buoni cittadini e accettano tutti gli oneri come ospiti di
passaggio. Ogni terra straniera è per loro una patria e ogni patria è per essi una terra straniera”
LE DIVERSE FESTE
Il giorno festivo varia secondo le religioni:
•
Per i cristiani il giorno festivo è la domenica, ossia Dies Domini, il « dì del Signore », per l’appunto. Lo
stesso per i Sanathana Dharma. L’induismo usava tradizionalmente l’anno lunare. Quindi la settimana risultava naturalmente di sette giorni, con un giorno di pausa dal lavoro, come la nostra domenica. L’uniformazione,
già nell’epoca antica, del mondo asiatico, fino all’India compresa, al nostro tipo di calendario ha fatto sì che
oggi il giorno settimanale di pausa sia coincidente con la nostra domenica.
•
Per i musulmani è il venerdi.
•
Per i buddhisti varia secondo gli Stati. Per esempio in Nepal e in Malaysia è il sabato. In ogni caso, il
giorno settimanale di pausa, nei paesi di religione buddhista, non ha una motivazione religiosa così come l’ha
la domenica per i cristiani.
La festa più importante dell’anno cristiano è la Pasqua in cui si ricordano la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. Si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena di primavera. La festa è preceduta
dai 40 giorni di Quaresima, un periodo di riflessione e raccoglimento in cui i cristiani fanno memoria dei quaranta giorni vissuti da Gesù nel deserto. Adottando uno stile di vita più sobrio e penitente, i fedeli ritrovano la
genuinità della loro fede e chiedono perdono per i loro peccati.
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Il Natale che si celebra il 25 dicembre secono la tradizione occidentale e il 6 gennaio secondo la tradizione
orientale, è invece la festa che ricorda e attualizza la nascita di Gesù, figlio di Dio, come uomo, da Maria. E’
preceduta da quattro settimane di preparazione, periodo chiamato Avvento.
La Pentecoste ricorda la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli e la fondazione della Chiesa. Si celebra
cinquanta giorni dopo la Pasqua.
LE PRATICHE DI CULTO
Le principali pratiche sono:
La Messa domenicale, nel giorno del Signore (dal latino dominus = signore) per i cattolici. Oltre alla partecipazione alla Messa, questo giorno dovrebbe lasciare spazio al riposo come stacco dal ritmo quotidiano per
coltivare la dimensione spirituale, con la preghiera e con le opere buone.
I Sacramenti: sono sette per i cattolici e gli ortodossi, ma altre confessioni cristiane non li accettano tutti. Per
l’approfondimento delle più attuali rilevanti differenze tra le principali confessioni cristiane, cattolici-ortodossi-anglicani-protestanti, vedi I principali rami del cristianesimo.
La preghiera: la liturgia delle ore definisce sei momenti di preghiera quotidiana, ma i laici credenti pregano
in genere la mattina (le Lodi) e la sera (i Vespri). La preghiera del Rosario è rivolta alla Madonna, ed è una
pratica prevalentemente cattolica.
La carità verso il prossimo e le opere che portano la terra verso il Regno di Dio sono fondamentali per la vita
cristiana.
Il digiuno è diversamente presente secondo le varie confessioni cristiane, ed è soprattutto consigliato nel tempo di Quaresima, il periodo che precede la Pasqua. E’ obbligatorio per i cattolici il mercoledì delle Ceneri e il
venerdì santo.
Il pellegrinaggio pur non essendo obbligatorio è una pratica devozionale molto diffusa nel mondo cristiano.
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LE PIÙ ATTUALI RILEVANTI DIFFERENZE TRA I
PRINCIPALI RAMI DEL CRISTIANESIMO
(cattolici - ortodossi - anglicani - protestanti)
Le Scritture
La Bibbia, comune a tutti i cristiani, comprende l’Antico e il Nuovo Testamento. L’elenco dei libri che la compongono è detto Canone delle sacre Scritture. Per tutti i cristiani, il canone del Nuovo testamento comprende
27 libri: 4 vangeli, Atti degli apostoli, 21 epistole (di cui 13 di San Paolo) e l’Apocalisse. Ci sono invece delle
divergenze sul numero dei libri dell’Antico Testamento e concretamente su 7 libri che non hanno mai fatto
parte della Bibbia ebraica, ma che sono inclusi nella versione greca dei Settanta e sono: Tobia, Giuditta, Sapienza, Siracide, Baruc, I e II, Maccabei. I cattolici e gli ortodossi accolgono tutti i 46 libri, gli anglicani e i
protestanti 39.
Punti controversi
La figura di Maria
Le Chiese ortodosse rifiutano i dogmi cattolici dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione in quanto tali,
pur ammettendone i contenuti. I protestanti in genere non credono alla verginità perpetua di Maria, non accettano i due dogmi già citati e non recitano il rosario. Accettano di Maria solo ciò che è espressamente detto
nei Vangeli.
Il culto dei santi
Per i protestanti il culto deve essere reso solo a Dio e a maggior ragione nessun culto deve essere prestato a
delle “reliquie”.
I sacramenti
La Chiesa cattolica concorda con le Chiese ortodosse nel riconoscerne 7: tre che attuano l’iniziazione cristiana
(battesimo- eucaristia- confermazione), due che mirano alla guarigione di tutto l’uomo (penitenza e unzione
degli infermi), due che si pongono al servizio della comunità ecclesiale e domestica (ordine e matrimonio).
Ci sono però variazioni nel modo di somministrarli: ad esempio nel mondo ortodosso il battesimo è per immersione e l’eucaristia è data sotto le due specie, del pane e vino. Presso gli anglicani, vi sono due sacramenti
(battesimo ed eucaristia) che sono necessari per tutti. Gli altri cinque sono in uso ma non dispongono di segni
visibili e di cerimonie. I protestanti riconoscono due sacramenti: il battesimo e la santa Cena (eucaristia). Inoltre il divorzio e il risposarsi sono ammessi in caso di fallimento del matrimonio.
La dottrina della Grazia
Per la Chiesa di Roma le opere sono necessarie per meritare la salvezza. Per le Chiese della Riforma la salvezza è dono gratuito di Dio che otteniamo per fede.
I dialoghi ecumenici degli ultimi anni hanno portato alla dichiarazione congiunta cattolica-luterana nella quale
si supera la contrapposizione e si afferma che le opere non ci meritano la salvezza, ma sono il nostro “sì” al
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dono della salvezza che Dio ci offre.
Primato del Papa o Servizio Petrino
Questo è un tema molto controverso infatti le Chiese ortodosse, della Riforma e anglicane non riconoscono il
primato del Papa com’ è concepito ed esercitato nella Chiesa cattolica. Esse sono per un governo della Chiesa
più a carattere sinodale. Il Papa potrebbe essere il “primus inter pares”.
Fonte: Kaluspeter Blaser, Le confessioni cristiane, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 1995
Con la collaborazione di don Olivo Bolzon, Fratel Francesco Guidorizzi, Heidi Leers e Marisa Restello.
Le tappe principali sulla via della separazione e dell’unità tra i cristiani
313. Editto di Milano. Inizio dell’età costantiniana. Stato e Chiesa, trono e altare, imperatore e vescovi strettamente associati. Tendenziale cesaropapismo a Costantinopoli.
325. Il concilio di Nicea condanna l’arianesimo (dottrina di Ario, che contesta la divinità eterna del
Verbo).
451. Il concilio di Calcedonia condanna il monofisismo affermando la dottrina delle due nature del Figlio. Separazione delle Chiese dette Antiche Chiese Orientali.
1054. Scambio delle scomuniche tra Michele Cerulario, patriarca di Costantinopoli, e Umberto di
Silvacandida, rappresentante del vescovo di Roma. Convenzionalmente si ritiene che tale atto
stabilisca lo scisma tra la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente.
1184. Sinodo di Verona: scomunica dei catari, degli arnaldisti e dei «poveri di Lione» (Valdesi).
1204. IV Crociata. Sacco di Costantinopoli e costituzione del patriarcato latino di Costantinopoli.
1215. Concilio Lateranense IV (dottrina della transustanziazione, trionfo del papato).
1274. Concilio di Lione. Unione tra la Chiesa d’Occidente e la Chiesa d’Oriente. Rimane senza effetto
pratico.
1377. Condanna delle 18 tesi di John Wiclif.
1410. Scomunica di Jan Hus.
1412. Affermazione del movimento hussita.
1414. Condanna al rogo di Hus a Costanza.
1439. Concilio di Firenze. Unione con i Greci; rimane tuttavia senza effetto, non essendo stata ricevuta dai fedeli, dai monaci e da gran parte della gerarchia greca.
1517. Riforma luterana.
1523. Riforma zwingliana.
1534. Scisma anglicano: Enrico VIII «unico e supremo capo della Chiesa d’Inghilterra».
1536. «Dieci articoli di fede» anglicani: avvicinamento alla dottrina luterana.
1536. Riforma calvinista.
1539. Riforma anglicana.
1545. Concilio di Trento, riformatore del cattolicesimo.
1547-1553. Penetrazione della Riforma in Inghilterra sotto Edoardo VI.
1630. Organizzazione dei battisti.
1646. Organizzazione dei congregazionalisti.
1649. Organizzazione dei quaccheri.
1722. I fratelli moravi si installano a Herrnhut.
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1723. Scisma giansenista di Utrecht.
1740. Organizzazione del metodismo.
1832. Darbismo.
1846. Avventismo. Costituzione dell’Alleanza evangelica. Unione cristiana dei giovani.
1869-1870. Concilio Vaticano I. Dogma dell’infallibilità pontificia e giurisdizione universale del vescovo di Roma.
1878. Fondazione dell’Esercito della Salvezza.
1889. Scisma dei Vecchi Cattolici (Unione di Utrecht) che raccoglie i dissidenti contro il Vaticano I.
1906. Prime manifestazioni del Pentecostalismo.
1910. Conferenza Universale delle Missioni a Edimburgo.
1920. Movimento del fondamentalismo negli Usa.
1948. Fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese Cristiane (ad Amsterdam). Assemblee plenarie a Evanston (1954), New Delhi (1961), Nairobi (1975), Vancouver (1983), Canberra (1991).
1961-1965. Concilio Vaticano 11: «Aggiornamento» della Chiesa cattolica.
(da K. BLASER, Le confessioni cristiane, Milano, San Paolo, 1995, p. 39)
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