Sedicesimo appuntamento del Festival di spiritualità teresiana “Teresa tra azione e contemplazione” Economia e teologia: un difficile connubio. Tracce di “Economia Civile” nel magistero di Teresa? Lectio Magistralis del Prof. Stefano Zamagni, del Dipartimento di Economia dell’ Università di Bologna, Venerdì 9 ottobre ore 16,00, presso Aula Magna Dipartimento di Economia, sede di Terni, via Papa Zaccaria, 8-10, Terni Il Prof.Stefano Zamagni, illustre economista, è lo scopritore della “Economia Civile”, una nuova corrente di pensiero economico, le cui radici storiche, tutte italiane, affondano nella tradizione benedettina e francescana e nell’Illuminismo milanese e napoletano, antitetica a quello dominante, che propugna una visione del mercato e dell’impresa fondata non sull’ “homo oeconomicus” (agente individualista ed egoista), ma sulla persona, ovvero sull’individuo in relazione, basata sulla ricerca della felicità pubblica, anziché della ricchezza, incentrata sull’importanza del principio di reciprocità e del dono relazionale per il mercato. Compito del Prof.Zamagni, a chiusura del Festival teresiano, sarà quello di indicarci i possibili punti di contatto tra l’“Economica Civile” e la mistica di Santa Teresa d’Avila. Programma Apertura dei lavori Franco Moriconi Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Alessandro Montrone (Università degli Studi Perugia, Dipartimento di Economia, sede di Terni) Mons.Giuseppe Piemontese (Vescovo di Terni-Narni-Amelia) Saluto delle Istituzioni Giorgio Armillei (Assessore alla Cultura del Comune di Terni) Introduzione Cristina Montesi (Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Economia, sede di Terni) Lectio Magistralis Stefano Zamagni (Università di Bologna, Dipartimento di Economia) Interventi programmati AGLI STUDENTI PARTECIPANTI ALL’EVENTO VERRA` RICONOSCIUTO 1 CREDITO FORMATIVO. ISCRIVERSI IN PORTINERIA. Un primo bilancio del Festival Il Festival della spiritualità teresiana “TERESA TRA AZIONE E CONTEMPLAZIONE” è stato ideato, promosso ed organizzato, rispettivamente dalla Basilica Carmelitana di San Valentino di Terni, dal Centro Culturale Valentiniano, dal Dipartimento di Economia, sede di Terni, dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con diverse associazioni ed istituzioni. Il personaggio di Santa Teresa d’Avila, di cui ricorrevano i 500 anni della nascita, è stato esaminato, in ben sedici eventi (tre concerti, una mostra, convegni, conferenze, tavole rotonde), all’interno del Festival sotto vari profili che ne hanno svelato l’innovatività spirituale, l’eclettismo, il realismo/pragmatismo, le capacità manageriali. La riflessione su Teresa è stata sviluppata da un punto di vista spirituale (vedi le conferenze su “Teresa e l’amore”; “Teresa e l’orazione come amicizia con Gesù”; “Teresa tra azione e contemplazione”; “Teresa e le diversità: mistica teresiana e mistica orientale a confronto”; “Teresa ed i sensi spirituali”; la mostra nazionale itinerante “Nata per te”; i due concerti mariani); da un punto di vista della specificità femminile della suo magistero (vedi la conferenza che ha inaugurato il Festival su “Teresa in una prospettiva di genere”); da un punto di vista filosofico e sociologico (vedi la tavola rotonda su “Teresa e l’arte del condividere”); da un punto di vista culturale (vedi la conferenza su “Teresa amante dei libri” e su “Teresa scrittrice” nonché l’esecuzione musicale “Opere e poesie di Teresa in concerto”); da un punto di vista socio-economico (vedi i due innovativi convegni interdisciplinari su “Teresa e le fragilità umane e sociali” e su “Teresa fondatrice. I cammini di Teresa manager illuminata” celebrati al Dipartimento di Economia, sede di Terni). E proprio nel segno della riconciliazione tra mistica ed economia si chiude il Festival, con la Lectio Magistralis del Prof. Stefano Zamagni, del Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna, sul tema: Economia e teologia: un difficile connubio.Tracce di “Economia Civile” nel magistero di Teresa? L’auspicio è che, alla fine del Festival, si sia riusciti comprendere appieno che Teresa d’Avila è una “vera maestra di vita” a tutto tondo che, a distanza di secoli, può da un lato trasmetterci tanti insegnamenti spirituali per migliorare, senza perdere di vista l’orizzonte comunitario, il nostro “cammino di perfezione” individuale in vista di una vita da condurre, insieme agli altri, in un’atmosfera di gioia, pace, verità e amore e, dall’altro, può infonderci tanta dinamicità e forza per agire, in senso caritatevole, anche nel mondo, all’insegna di una vita attiva, feconda e realizzatrice che, come dice il Cardinal Ravasi, non “si dissolve in un attivismo storico esteriore” perché inscritta in un più alto orizzonte di senso, quello appunto della spiritualità teresiana.