Intorno al teorema di densità di Lebesgue (e su alcuni
insiemi di misura nulla forse non del tutto trascurabili).
A. Andretta1
C. Costantini1
R. Camerlo2
1 Dipartimento
di Matematica
Università di Torino
2 Dipartimento
di Matematica
Politecnico di Torino
Torino 10 marzo 2014
Andretta, Costantini, Camerlo (Torino)
Densità
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Il teorema di densità di Lebesgue
Il teorema fondamentale del calcolo integrale
Se f : [0; 1] → R è continua, allora
1
f (x) = lim
ε↓0 2ε
Z
x+ε
f (t) dt.
x−ε
Il teorema di densità di Lebesgue
Se f : [0; 1] → R è Lebesgue integrabile, allora
Z x+ε
1
f (x) = lim
f (t) dt quasi ovunque.
ε↓0 2ε x−ε
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Densità
Il teorema di densità di Lebesgue
Se A ⊆ R è Lebesgue misurabile e λ è la misura di Lebesgue su R
λ(A ∩ (x − ε; x + ε))
ε↓0
2ε
Φ(A) = {x ∈ R | DA (x) = 1} .
DA (x) = lim
Se nel Teorema di Lebesgue f = χA è la funzione caratteristica di un
insieme Lebesgue misurabile A
χA (x) = DA (x) quasi ovunque
e
Φ(A) è Lebesgue misurabile e λ(Φ(A) 4 A) = 0.
Queste definizioni valgono in contesto più generale. . .
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Scopo del seminario di oggi. . .
Provare a rispondere a qualche domanda tipo:
In quali spazi e per quali misure vale il Teorema di densità di
Lebesgue? (Rn , 2N , . . . )
Qual’è la complessità topologica di Φ(A)? (aperto, chiuso, Borel, . . . )
Qual’è il range di DA ? ({0, 1}, [0; 1], . . . )
Quanto dipende dalla metrica il computo di DA e Φ(A)?
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Un po’ di notazione in teoria della misura
µ : S → [0; ∞] una misura su X, dove S una σ-algebra su X.
Measµ la σ-algebra dei µ-misurabili,
Nullµ = {A ⊆ X | A ∈ Measµ ∧ µ(A) = 0},
µ è completa se ∀A ∈ Null ∀B ⊆ A [B ∈ Null],
µ è non singolare se µ({x}) = 0 per ogni x ∈ X,
A ⊆µ B se e solo se A \ B ∈ Null,
A =µ B se e solo se A ⊆µ B e B ⊆µ A,
Malg = Meas/Null = Meas/=µ .
Malg è un’algebra di Boole: [A] ∧ [B] = [A ∩ B], [A] ∨ [B] = [A ∪ B],
[A]0 = [X \ A]. Infatti è un’algebra di Boole completa, cioè sup X e
inf X esistono per tutti gli X ⊆ Malg.
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Misure Boreliane
Se X è uno spazio topologico, Bor(X) la σ-algebra dei Boreliani di X.
Una misura Boreliana è una misura µ definita su Bor(X); il suo
supporto è
[
supt(µ) = X \ {U | U aperto e µ(U ) = 0} .
Se (X, d) è metrico, una misura di Radon è una misura Boreliana tale
che µ(B(x; ε)) < ∞ per ogni x ∈ X e ogni ε sufficientemente piccolo.
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Spazi Polacchi
Definizione
X spazio topologico è Polacco se è separabile e completamente
metrizzabile, cioè c’è una metrica completa che induce la topologia di X.
Esempi
Z, Rn , (0; 1), (0; 1], spazi di Banach separabili, . . .
Se X è Polacco, Malg(X) è uno spazio Polacco.
Se X, Y sono Polacchi e privi di punti isolati, allora
Malg(X) ∼
= Malg(Y ).
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Prodotto di spazi Polacchi
Se Xn è Polacco (n ∈ N), allora
Q
n Xn
è Polacco.
Dimostrazione.
Fisso dn ≤P1 metrica completa su Xn e pongo
d(~x, ~y ) = n dn (xn , yn ) · 2−n−1 . Se Dn = {dn,i |Qi ∈ N} è denso in Xn ,
allora {~x | ∃i ∃N ∀n ≥ N [xn = dn,i ]} è denso in n Xn .
In particolare se diamo a 2 = {0, 1} la topologia discreta, lo spazio di
Cantor 2N di tutte le x : N → 2 è Polacco. Un aperto di base è della forma
def
Ns = {x ∈ 2N | s ⊆ x}.
dove s ∈ 2<N è una sequenza finita. La distanza è d(x, y) = 2−n , se n è
minimo tale che x(n) 6= y(n). È un’ultrametrica, cioè
d(x, z) ≤ max(d(x, y), d(y, z)) e gli Ns sono chiusi-aperti, quindi 2N è
totalmente sconnesso.
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Lo spazio di Cantor
Per esempio se s = 010, allora Ns = {x ∈ 2N | s ⊆ x} è
hi
0
01
010
Il
di Ns è 2− lh s .
diametro
x ∈ 2N | x è definitivamente costante è denso e numerabile.
2N è, a meno di omeomorfismo, l’unico spazio compatto, metrico, privo di
punti isolati, totalmente sconnesso.
Se invece dell’albero binario completo avessimo preso un albero ternario, o
un albero finite branching avremmo ottenuto lo stesso spazio.
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Insiemi di Cantor in R
K∅ ⊆ R intervallo chiuso, I∅ intervallo aperto totalmente contenuto in K∅ .
K∅ \ I∅ si spezza in due sottointervalli chiusi K0 < K1 . Ripetendo questa
operazione si ottengono intervalli chiusi Ks contenenti intervalli aperti Is
per s ∈ 2<N . Quindi
s <lex t ⇒ Ks < Kt
e
[
K = K∅ \
Is
s∈2<N
=
\ [
Ks .
n lh(s)=n
è compatto e non vuoto.
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Insiemi di Cantor in R
Se
∀x ∈ 2
N
lim |Kxn | = 0 ,
n→∞
allora K ha interno vuoto e
T
HK (x) = l’unico elemento di n Kxn
è un omeomorfismo. La costruzione di Cantor Ks | s ∈ 2<N è
HK : 2N → K
centrata se gli Is sono centrati in Ks ;
uniforme se |Is | = |It | per lh s = lh t;
ha ragione r se |Is | = r|Ks | per ogni s.
Se la costruzione è centrata, K ∼
= 2N . E1/3 è l’insieme di Cantor centrato
di ragione 1/3.
Se la costruzione è centrata e di ragione fissata r, allora λ(K) = 0.
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Insiemi di Cantor in R
È possibile costruire insiemi di Cantor in R (eventualmente centrati e/o
uniformi) di misura positiva.
Un K ⊆ R compatto, più che numerabile, privo di interno e privo di punti
isolati è omeomorfo a 2N .
Dimostrazione.
Siano a = min K, b = max K. Allora [a; b] \ K è unione di intervalli aperti
disgiunti, e sia I la famiglia di questi intervalli: (I, <) è un ordine lineare
numerabile denso senza primo o ultimo elemento, e per un teorema di
Cantor è isomorfo a (2<N , ), dove per ogni s
sa 0 s sa 1.
A partire da questo isomorfismo si definisce la costruzione di Cantor per
K.
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Insiemi di Cantor in spazi Polacchi
Teorema (Cantor, Bendixson, Alexandroff)
Se X è Polacco e più che numerabile e B ⊆ X è Borel, allora
B contiene un sottoinsieme chiuso omeomorfo a 2N , oppure
B è numerabile.
Se µ è una misura di Radon su uno spazio Polacco X, allora
µ(B) = sup {µ(K) | K compatto ⊆ B}
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Misure su 2N
La misura µC su 2N è definita da µC (Ns ) = 2− lh s
1
1/2
1/4
1/8
Più in generale, una misura su 2N è data da una mappa
w : 2<N → [0; M ]
tale che w(s) = µ(Ns ). Le proprietà cruciali sono
w(∅) = M
w(sa 0) + w(sa 1) = w(s).
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Densità
Generalizziamo la definizioni precedenti. . .
Consideriamo (X, d, µ) con
(X, d) spazio metrico,
µ una misura di Radon a supporto pieno (cioè Boreliana e tale che
0 < µ(B(x; ε)) < ∞ per ogni x ∈ X e ogni ε sufficientemente
piccolo).
Per x ∈ X e A misurabile definiamo
DA+ (x) = lim sup
ε↓0
µ (A ∩ B(x; ε))
µ (B(x; ε))
µ (A ∩ B(x; ε))
ε↓0
µ (B(x; ε))
µ (A ∩ B(x; ε))
DA (x) = lim
ε↓0
µ (B(x; ε))
Φ(A) = {x ∈ X | DA (x) = 1} .
DA− (x) = lim inf
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Spazi DPP
Definizione
(X, d, µ) soddisfa la Density Point Property (DPP) se per ogni A
µ-misurabile.
Problema
Quali (X, d, µ) sono DPP, cioè soddisfano l’analogo del teorema di densità
di Lebesgue?
Rn e µ di Radon a supporto pieno,
lo spazio di Cantor 2N con la misura µC ,
Più in generale ogni spazio Polacco ultrametrico con misura di
Radon [Mil08].
La metrica gioca un ruolo cruciale nello studio della densità!
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Proprietà di Φ
Se A, B, Ai sono misurabili:
1
Φ(A) è Borel
2
A ⊆µ B ⇒ Φ(A) ⊆ Φ(B)
3
Φ(A ∩ B) = Φ(A) ∩ Φ(B)
4
se N ∈ Null allora Φ(N ) = ∅ e Φ(X \ N ) = X
5
Φ({A) ⊆ {Φ(A)
6
S
S
Φ(A
∪
B)
⊇
Φ(A)
∪
Φ(B)
e
Φ(
A
)
⊇
i
i∈I
i∈I Φ(Ai ), se
S
i∈I Ai ∈ Meas
7
Φ(U ) ⊇ U , per U aperto e Φ(C) ⊆ C, per C chiuso
8
Φ(C1 ∪ C2 ) = Φ(C1 ) ∪ Φ(C2 ), se C1 , C2 sono chiusi disgiunti.
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Gerarchia Boreliana
Un sottoinsieme B di uno spazio Polacco è
S
Fσ o Σ02 se B = n Cn , con Cn chiuso,
Gδ o Π02 se è il complemento di un Fσ , cioè B =
aperto,
S
Gδσ o Σ03 se B = n Gn , con Gn ∈ Π02 ,
T
Fσδ o Π03 se è il complemento di un Gδσ , cioè B =
Fn ∈ Fσ ,
n Un ,
T
con Un
n Fn ,
con
Σ0α = unioni numerabili di insiemi che sono Π0β con β < α;
Π0α = intersezioni numerabili di insiemi che sono Σ0β con β < α.
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Complessità di Φ(A)
In Rn con la misura di Lebesgue e la distanza solita, oppure 2N con µC e
distanza solita, Φ(A) ∈ Π03 .
Teorema ([AC13])
Se K ⊆ 2N è un compatto di misura positiva e privo di interno, allora
Φ(K) ∈ Π03 \ Σ03 .
Corollario ([AC13])
[A] ∈ Malg | Φ(A) ∈ Π03 \ Σ03 è comagro in Malg.
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Qualche estensione
Una misura di Bernoulli di tipo p è una misura su 2N definita da una
w : 2<N → [0; 1] tale che w(∅) = 1 e per ogni s
w(sa 0) = w(s) · p
oppure w(sa 1) = w(s) · p
Teorema (G. Carotenuto)
Se K ⊆ 2N è un compatto di misura positiva e privo di interno, e se
utilizziamo una misura di Bernoulli di tipo p , allora Φ(K) ∈ Π03 \ Σ03 .
Teorema (G. Carotenuto)
Se K ⊆ R è un insieme di Cantor simmetrico, uniforme e di misura
positiva, allora Φ(K) ∈ Π03 \ Σ03 .
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Proprietà di Φ per spazi DPP
1
T = {A ⊆ X | A ⊆ Φ(A)} è una topologia, la topologia della
densità su X,
2
Φ̂ : Malg → Meas è un selettore, cioè Φ̂([A]) = Φ(A) ∈ [A],
T è più fine della topologia indotta da d,
A = Φ(A) se e solo se A un aperto regolare di T, cioè
A = IntT ClT A,
Φ : Meas → Meas non è un omomorfismo!
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Spazi non DPP
Teorema (Käenmäki-Rajala-Suomala [KRS])
C’è una metrica completa d su 2N compatibile con la topologia standard,
una misura µ di Radon pienamente supportata ed un compatto K di
misura positiva tali che Φ(K) = ∅.
Quindi il teorema di densità di Lebesgue non vale nello spazio (2N , d, µ).
La metrica d non può essere un’ultrametrica.
Teorema
Per ogni spazio Polacco (X, d) più che numerabile e per ogni misura di
Radon a supporto pieno µ, c’è una metrica compatibile d0 e un compatto
K di misura positiva tali che Φ(K) = ∅.
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Oscillazione
Sia (X, d, µ) DPP. L’oscillazione di x in A è OA (x) = DA+ (x) − DA− (x).
Quindi DA (x) esiste se e solo se OA (x) = 0.
Definizione
A è solido se OA (x) = 0 per tutti gli x ∈ X.
A è quasi-dualistico se OA (x) = 0 ⇒ DA (x) ∈ {0, 1} per tutti gli x ∈ X.
A è dualistico se è solido e quasi-dualistico.
Esempi
Un intervallo è solido: i punti interni hanno densità 1, quelli esterni 0,
gli estremi 1/2.
Ogni chiuso-aperto è dualistico.
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Proprietà elementari
(R, T) non è metrizzabile o separabile.
A ⊆ X è dualistico e non banale se e solo se A è chiuso-aperto in
(X, T).
(R, T) è connesso.
(R2 , T) non è connesso.
Se A è chiuso-aperto allora A è dualistico.
Gli insiemi solidi (o i dualistici) formano un’algebra di Boole.
Proposizione
Se X ⊆ R è dualistico, allora X ∈ Null oppure R \ X ∈ Null.
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Punti eccezionali in R
Definizione
x ∈ R è δ-eccezionale per A con 0 ≤ δ ≤ 1/2 se e solo se
δ ≤ DA− (x) ≤ DA+ (x) ≤ 1 − δ.
Quindi x è δ-eccezionale per A se DA (x) esiste e appartiene a [δ; 1 − δ],
oppure se DA (x) non esiste e tuttavia OA (x) ≤ 1 − 2δ. Gli estremi di un
intervallo sono 1/2-eccezionali, gli altri punti sono 0-eccezionali. (Un A è
non banale se 0 < µ(A) < ∞.)
Abbreviamo con H(δ) l’affermazione:
∀A non banale ∃x (x è δ-eccezionale per A).
Se δ1 > δ2 allora H(δ1 ) ⇒ H(δ2 ), quindi definiamo
δH = sup {δ | H(δ) vale} .
Quindi, se c’è giustizia al mondo, δH = 1/2. . .
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Non c’è giustizia al mondo!
√
V. Kolyada [Kol83] dimostrò che 1/4 ≤ δH ≤ ( 17 − 3)/4. Questi estimi
sono stati migliorati in [Sze11, CGO12], e in [Kur12] il valore esatto di δH
è stato stabilito:
δH = l’unica radice reale di 8x3 + 8x2 + x − 1 ≈ 0,268486 . . .
Quindi ci sono insiemi A ⊂ R tali che ran(DA ) ∩ (δH ; 1 − δH ) = ∅; in altre
parole, per ogni x ∈ R
OA (x) > 1 − 2δH oppure
DA (x) ∈ [0; δH ] ∪ [1 − δH ; 1].
In particolare, c’è un A che non ha punti di densità 1/2.
Problema
È possibile avere un A ⊆ R solido tale che DA (x) ∈ [0; δH ] ∪ [1 − δH ; 1]?
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Solidità in Rn
Teorema
Se A ⊆ Rn è solido, allora DA (x) = 1/2 per qualche x ∈ Rn .
Quindi il teorema di Kolyada–Kurka riguarda gli insiemi non solidi.
Proposizione
Se A ⊆ Rn è solido, allora Φ(A) è Π02 , cioè Gδ .
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La funzione D
Fissato (X, d, µ) e A ⊆ X, DA : X → [0; 1] è una funzione parziale
Boreliana.
ran(DA ) in generale non è Boreliano, è un insieme analitico, cioè è
l’immagine di un Boreliano mediante una funzione Boreliana.
In uno spazio Polacco Y . . .
Σ11 è la notazione usata dai logici per indicare gli insiemi analitici,
il complemento di un insieme analitico si dice coanalitico, ovvero Π11 ,
un insieme che sia analitico e coanalitico è lo si indica con ∆11 , e per
un teorema di Lusin ∆11 =Borel,
gli insiemi Σ11 (e quindi i Π11 ) sono µ-misurabili per ogni misura
Boreliana su Y .
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Il valore della funzione D in R
Teorema
C’è un compatto K non banale e solido di Rn tale che ran(DK ) = [0; 1].
Il valore 1/2 è ottenuto infinite volte. Il compatto K può essere sostituito
da un aperto U .
Teorema
Per ogni S ⊆ (0; 1) come sotto, c’è un compatto K ⊆ R non banale e
solido tale che ran(DK ) = S ∪ {0, 1/2, 1}:
S = Q ∩ [0; 1],
S un insieme numerabile,
S un chiuso,
S un aperto.
Problema
Caratterizzare i possibili valori di ran(DA ).
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Alcuni “teoremi”
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Proposizione
C’è un sottoinsieme di R quasi-dualistico ma non solido.
Teorema
C’è un compatto K non banale (ma non solido) di R tale
∀r ∈ [0; 1] ∃!x ∈ R (DK (x) = r).
A un certo punto eravamo convinti di aver dimostrato quanto sopra, ma
non avendo scritto la dimostrazione, non possiamo mettere la mano sul
fuoco. Questo è il motivo per la presenza di Bart Simpson.
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Complessità di D in 2N e qualche congettura in R
Teorema
Se S ⊆ (0; 1) è Σ11 allora c’è un compatto (solido) K ⊆ 2N tale che
ran(DK ) = S ∪ {0, 1}.
Congetture
Se S ⊆ (0; 1) è analitico, allora c’è un compatto K ⊆ Rn tale che
ran(DK ) = S ∪ {0, 1}.
Se S ⊆ (0; 1) è analitico, allora c’è un compatto solido K ⊆ Rn tale
che ran(DK ) = S ∪ {0, 1}.
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Spingendoci più in alto. . .
L’iperspazio K(2N ) dei compatti (=chiusi) di 2N con la metrica di
Hausdorff è uno spazio Polacco. (Gli spazi K(2N ) \ {∅} e 2N sono
omeomorfi.)
Definizione
A ⊆ X Polacco è Σ12 se è immagine di un Π11 (=coanalitico) mediante
una funzione Boreliana. Il complementare di un Σ12 si dice Π12 .
La terminologia moderna (logica) è molto meglio di quella classica:
Σ12 = PCA
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Π12 = CPCA
Densità
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Complessità di D in 2N
Teorema
K ∈ K(2N ) | K è (quasi-)dualistico è Π11 \ Σ11 .
In altre parole: è coanalitico ma non Borel.
Teorema
K∈
| ran DK = [0; 1] è Σ12 \ Π12 .
In altre parole: è Σ12 , ma non più semplice.
K(2N )
Congettura
Risultati analoghi dovrebbero valere in Rn .
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Densità
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Alessandro Andretta, and Riccardo Camerlo
The descriptive set theory of the Lebesgue density theorem.
Adv. Math., 234 1–42, 2013.
Marianna Csörnyei, Jack Grahl, and Toby C O’neil.
Points of middle density in the real line.
Real Anal. Exchange, 37(2):243–248, 2012.
Antti Käenmäki, Tapio Rajala, and Ville Suomala.
Local homogeneity and dimensions of measures in doubling metric
spaces.
V. I. Kolyada.
On the metric Darboux property.
Anal. Math., 9(4):291–312, 1983.
Ondřej Kurka.
Optimal quality of exceptional points for the lebesgue density
theorem.
Acta Math. Hungar., 134 (3) (2012), 209-268, 05 2012.
Andretta, Costantini, Camerlo (Torino)
Densità
10-03-2014
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Benjamin Miller.
The existence of measures of a given cocycle. I. Atomless, ergodic
σ-finite measures.
Ergodic Theory Dynam. Systems, 28(5):1599–1613, 2008.
András Szenes.
Exceptional points for Lebesgue’s density theorem on the real line.
Adv. Math., 226(1):764–778, 2011.
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Densità
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