Ragazzi
2014/2015
scuola secondaria di I grado
teatro ragazzi
scuola secondaria di I grado 2014 - 2015
Carissimi insegnanti,
in questo libretto troverete le proposte per la Stagione 2014-2015 di Teatro per le Scuole.
La programmazione ruota attorno a due perni principali, il teatro civile, per parlare di temi quali diversità, bullismo, mafia, Olocausto, diritti dell’infanzia, ed il teatro
musicale con concerti, opera e danza.
In mezzo, spettacoli che reinterpretano il repertorio favolistico e d’avventura in
chiave innovativa e contemporanea.
Si inizia con John Tammet fa sentire le persone molto così:)-?. E’ la storia di John
Tammet, un ragazzo affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto
funzionamento. Lo spettacolo ci colpisce per la profondità dei temi affrontati, la bravura degli attori e la capacità di coinvolgere il pubblico. L’ironia e la leggerezza con cui
vengono trattate tematiche importanti come la sindrome di Asperger, l’abbandono e
il bullismo catturano l’attenzione dei ragazzi; l’interazione con il pubblico arricchisce
l’esperienza teatrale di vivacità, invenzione e interessanti spunti di consapevolezza.
Ritorna Giorgio Scaramuzzino ancora solo in scena a raccontare storie e denunciare
problemi che investono il mondo dell’infanzia. (Non) voglio andare a scuola è una
nuova produzione, un omaggio teatrale alla scuola come luogo di formazione ma anche
di riscatto e speranza. Racconta di bimbi e ragazzi che in ogni parte del mondo (anche
in Italia) devono combattere quotidianamente per esercitare il proprio diritto all’educazione.
In gennaio con Vivere ancora, un doveroso omaggio all’Olocausto e a tutte le sue vittime. Dai quaderni, dai diari, dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne
e uomini sopravvissuti e no all’Olocausto. Uno spettacolo che ormai è un classico e che
non mancherà, come sempre, di catturare l’attenzione e le emozioni dei ragazzi.
Alla mafia e alla figura di Giovanni Falcone un altro monologo. Per questo!, tratto dal
romanzo Per questo mi chiamo Giovanni, racconta di una bambina che scopre il perché
di chiamarsi Giovanna. Giovanna scoprirà cos’è la mafia, che esiste anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe e che è una nemica da combattere subito,
senza aspettare di diventare grandi. Eleonora Miro, in scena da sola con l’orsacchiotto
Bum dalle zampe bruciacchiate, racconta una storia poetica, delicata che il pubblico
segue, condividendo i sentimenti di grande partecipazione che l’attrice prova ogni volta
che è in scena.
A Biancaneve dei Fratelli Grimm si ispira Bianca Corre, dove l’eterna storia dell’innocenza tradita e dell’invidia che finisce per distruggere se stessa rivive in un’interpretazione insieme antica e innovativa. Sono pochi quelli che conoscono e hanno letto il racconto originale dei fratelli Grimm, una fiaba per bambini, certo, ma adatta anche agli
adulti, con diversi possibili livelli di lettura, tutti da esplorare, e sorprendenti richiami
all’attualità. Bianca corre mescola lo stile tradizionale della narrazione con le immagini rielaborate al computer e l’uso dei video e di effetti sonori, in un’esperienza multisensoriale dove si sentirà anche il profumo delle mele avvelenate… Non una fiaba, ma
un classico della letteratura d’avventura, Le avventure di Robinson Crusoe di Daniel
Defoe, sarà proposto dal Teatro Pirata: una musica coinvolgente e due attori-narratori-
animatori che con le loro abili mani daranno vita alle due marionette protagoniste in
scena di Robinson e Venerdì.
Confermato l’appuntamento con la danza classica della Compagnia Cosi Stefanescu,
che quest’anno proporrà un tributo all’Europa della danza.
Sul versante musica ritorna l’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna con Tu chiamale se vuoi emozioni, un concerto con un’orchestra di 33 elementi alla scoperta dei
segreti della musica. Paura, allegria, amore, tristezza... anche la musica classica riuscirà
ad emozionarci e a farci piangere di malinconia o di gioia?
Con Opera Domani in scena i temi di Expo 2015, Nutrire il pianeta, energia per la
vita. In Milo, Maya e il giro del mondo, opera vincitrice del concorso Opera Expo, ogni
quartiere della città rappresenterà un continente nel quale i due ragazzi protagonisti
troveranno un ristorante dove assaggiare piatti tipici, ma soprattutto potranno entrare
in contatto con una nuova cultura.
Da sottolineare che, causa chiusura del Teatro Ariosto per lavori nel primo semestre
2015, Milo e Maya e Tu chiamale se vuoi emozioni si svolgeranno al Teatro Valli.
come prenotare
l’accesso a teatro
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile
esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire
dal 21 ottobre 2014. Dal 21 al 25 ottobre 2014 saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo
[email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo,
fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione.
Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito de I Teatri
alla pagina Scuole-Università.
Dal 27 ottobre 2014 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il
sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00. Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 21 ottobre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti.
Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro,
vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare
ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi.
In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che
intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina,
ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore
10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10.30: vi invitiamo a segnalare da subito
nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica, ad eccezione di Tu chiamale se vuoi emozioni che inizierà alle 10,15. In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano
alle ore 9,00 e 10,30 ad eccezione di Milo e Maya e il giro del mondo la cui seconda recita
inizierà alle 11,00.
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire
un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno
fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi.
In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo
fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
trasporti
TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del Comune
di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati e di € 2,5 da 27 bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo.
Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal
numero di persone trasportate: le scuole dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere il
servizio.
i costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fanno eccezione gli spettacoli Milo e Maya e il
giro del mondo (€ 8 comprensivi di libretto per ciascuno studente).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello
spettacolo. Vi invitiamo pertanto a recarvi in biglietteria appena arrivati per l’emissione dei
biglietti e a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, evitando
monete da 1 euro o sottomultipli. Non saranno più accettati pagamenti effettuati in moneta.
l’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le
compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole
Università.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle
8.30 alle 13.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e iscrivervi alla
nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della
scuola ed ai giovani.
Giovedì 20 novembre 2014 ore 10.00
Teatro Ariosto
Venerdì 12 dicembre 2014 ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Teatro delle Briciole
Teatro dell’Archivolto
John Tammet fa sentire
le persone molto così:)-?
(Non) voglio andare a scuola
uno spettacolo di Davide Giordano scritto, diretto e interpretato da Davide Giordano e Federico
Brugnone a cura di Daniele Muratore
età: 9–14 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
Spettacolo vincitore del Premio Scenario infanzia 2012
Lo spettacolo colpisce per la profondità dei temi affrontati, la bravura degli attori e la
capacità di coinvolgere il pubblico. L’ironia e la leggerezza con cui vengono trattate tematiche importanti come la sindrome di Asperger, l’abbandono e il bullismo rendono
il lavoro fruibile da tutti.
C’è chi mente e c’è chi non mente. Poi c’è chi non può mentire. Per John Tammet la
colpa più grave è dire che è successo qualcosa quando invece è successo qualcos’altro:
“… perché soltanto una cosa può accadere in un determinato momento e in un determinato luogo…”. John è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo ad
alto funzionamento. Immaginate un mondo chiaro come una tavola matematica, schematico, regolare, da decifrare senza fraintendimenti, senza doppi sensi. John Tammet
può memorizzare lunghissime sequenze numeriche ma non è in grado di distinguere
la destra dalla sinistra. Può fare calcoli complicatissimi in una frazione di secondo, ma
non riesce a decifrare l’espressione facciale delle persone. La sua vita è scandita da appuntamenti regolari che deve necessariamente rispettare. Il suo è un mondo interiore
incapace di relazionarsi con quello esterno; un mondo ricco di particolari eppure semplice. Un giorno scopre una verità che cambia la sua vita. Quel giorno sarà costretto ad
affrontare i suoi limiti e le sue paure.
Nella motivazione della Giuria del premio Scenario Infanzia si legge “Un personaggio
caratterizzato da una patologia, la sindrome di Asperger, si rivela portatore di risorse di
autenticità, profondità, spunti di riflessione sulla condizione umana. L’interazione con
il pubblico arricchisce l’esperienza teatrale di vivacità, invenzione e interessanti spunti
di consapevolezza.”
Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della
critica attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai
giovani e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei.
di e con Giorgio Scaramuzzino
Nuova produzione
età: 8-14 anni
tecnica: teatro di narrazione
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” Malala
Yousafzai, Assemblea ONU luglio 2013.
Un omaggio teatrale alla scuola come luogo di formazione ma anche di riscatto e speranza. Dopo Dentro gli spari e Questa zebra non è un asino, Giorgio Scaramuzzino
ritorna al Teatro Cavallerizza con una nuova produzione che non mancherà di coinvolgere e commuovere.
Jackson ha 10 anni e vive in Kenya, quando parte da casa all’alba suo padre gli raccomanda: “Stai attento agli elefanti!” In effetti deve attraversare per 15 chilometri la savana e non è una passeggiata. Viki è un bambino albanese che vive in Italia nella periferia
di una grande metropoli, lui ha due paia di scarpe per poter andare a scuola, uno per
attraversare la campagna fangosa e uno pulito per la città. Xiao Qiang è un dodicenne
che vive nella Cina meridionale. In verità lui non fa un passo per andare a scuola. Lui
è disabile e non può camminare, suo padre però lo porta dentro ad una cesta in spalla
tutte le mattine: 29 sono i chilometri che questo papà percorre ogni giorno. Storie come
queste ce ne sono molte anche vicinissime a noi. Spesso non ci accorgiamo quanto sia
importante per molti andare a scuola, riscattarsi da una situazione sociale precaria se
non catastrofica. La Scuola è un rifugio, un trampolino, una scommessa. Per questi
motivi va tutelata e sostenuta. Per questi e per molti altri motivi si merita il nostro
omaggio teatrale.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e
di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al
Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola.
Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e
culturale, il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti:
quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai
più piccoli ai più grandi.
Martedì 20 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Martedì 27 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Teatro Pirata
Teatro dell’Orsa
Robinson Crusoe. L’avventura
Vivere ancora. Voci dal filo spinato
ideazione e scrittura
Simone Guerro, Silvano Fiordelmondo, Francesco Mattioni
regia
Simone Guerro con
Francesco Mattioni, Silvano Fiordelmondo
allestimento e figure
Frediano Brandetti
musiche originali
Simone Guerro
Nuova produzione
ideato, scritto ed interpretato da Bernardino Bonzani, Monica Morini al pianoforte Claudia
Catellani luci e tecnica Andrea Alfieri
tratto da Le avventure di Robinson Crusoe di Daniel Defoe
età: 6-12 anni
tecnica: teatro d’attore e di figura
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
Il primo romanzo di avventura della letteratura moderna rivive sul palco grazie a uno
spettacolo divertente e dolce allo stesso tempo. Ritorna il Teatro Pirata, con una nuova
produzione, dopo il commuovente Voglio la luna dello scorso anno.
Siamo nel 1630 Robinson all’età di 19 anni decide di lasciare la sua agiata famiglia contro il parere del padre. La sua avventura inizia con un naufragio, ma il giovane non si dà
per vinto e decide, nonostante il parere contrario del capitano della nave, di imbarcarsi
nuovamente, alla ricerca della sua libertà.
Dopo 15 giorni di navigazione, il sogno di
diventare un vero marinaio si spezza in un terribile naufragio che lo lascerà solo su di
una isola in mezzo all’oceano. Si dedicherà in solitudine a costruire il suo mondo e la
sua vita finché, dopo 20 anni, un uomo a cui darà il nome di Venerdì approda sull’isola.
Da quel momento la sua vita cambia, finalmente qualcuno con cui parlare, qualcuno a
cui insegnare. Dopo 23 anni passati sull’isola ecco una nave approdare. Robinson potrà
tornare a casa portando con se Venerdì che però si rifiuterà di seguirlo, vuole essere
libero, libero di decidere dove andare.
Robinson nella scena finale prende coscienza che
non può imporre a Venerdì la sua volontà, e che, se vuole veramente essere un uomo
libero, deve lasciare l’amico libero di scegliere della sua vita. Un’interessante collaborazione artistica che porta sul palco una struttura in continua evoluzione, una musica
coinvolgente e due attori, narratori-animatori, le cui abili mani daranno vita alle due
marionette protagoniste in scena, Robinson e Venerdì.
Il Teatro Pirata nasce a Jesi nel 1993. Il loro è un coinvolgente e spericolato viaggio
nel grande mare del teatro in cui affrontano e si confrontano con le molteplici tecniche
espressive appartenenti all’universo dei burattini e delle arti figurative. Oltre alla produzione di spettacoli, l’esperienza del Teatro Pirata è legata alla direzione artistica di
rassegne e laboratori teatrali.
fonti Primo Levi, Etty Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Ruth Kluger, Elisa Springer
età: 10-14 anni
tecnica: teatro d’attore e di narrazione con musica dal vivo e immagini
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
“Cosa facevate voi bambini ad Auschwitz, giocavate?”
“Giocare? Avevamo sete e paura di morire. Ecco tutto, tutto quel che è stato”.
L’Olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne. Un percorso nella memoria, per non dimenticare. Un viaggio che chiama a non essere semplici spettatori, ma a
lasciare traccia di sé nello spazio-tempo della rievocazione. Dai quaderni, dai diari, dalle
tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti e no all’Olocausto. Sono parole e tormenti, sono domande. La scelta dei testi di Etty Hillesum, Elie
Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri, nasce dall’esigenza
di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di omologare e uccidere ogni
diversità sia di classe che di razza o religione. Un tempo per ricordare e riflettere. La privazione alle persone dei propri diritti, delle cose, poi della dignità e infine della loro vita.
Il vento disumano di quegli anni continua a soffiare per molti popoli della terra. E deve rimanere bene impresso nelle nostre menti, se vogliamo riconoscerlo e cacciarne gli orrori.
Emozionano le Voci dal filo spinato
Al teatro Ponchielli di Cremona la messinscena ha fatto breccia sui ragazzi in sala.
E’ bastato che lo spettacolo avesse inizio, che l’orrore della memoria dei sopravvissuti
prendesse forma scenica per gettare nel più completo silenzio il teatro…La messinscena del Teatro dell’Orsa è abilmente costruita, il racconto verbale si affianca a intensi
inserti musicali e a una serie di proiezioni che amplificano visivamente la narrazione,
traducendo le parole in immagini e in un’eco che è anche fisica. Vivere ancora Voci dal
filo spinato sa commuovere, ma soprattutto sa fare breccia nell’attenzione non facile da
conquistare dei ragazzi. (La Provincia di Cremona 26/1/2008)
L’associazione Teatro dell’Orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini
e Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e
sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’Orsa nascono
da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria.
Venerdì 20 febbraio 2015 ore 10.00
Teatro Cavallerizza
Teatro del rimbalzo
Bianca corre
da Biancaneve dei Fratelli Grimm
di e con Ombretta Zaglio
musiche di Mozart, Chopin, Bach
eseguite da Luigina Ganau
regia Irina Favaro
sviluppo multimediale
a cura di Andrea Romano
con la collaborazione di Adriana Zamboni
età: 6-14 anni
tecnica: teatro di narrazione, oggetti e computer
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
Divertente, commovente, sottilmente inquietante, l’eterna storia dell’innocenza tradita
e dell’invidia che finisce per distruggere se stessa rivive in un’interpretazione insieme
antica e innovativa.
Biancaneve è la fiaba che tutti credono di conoscere perché è stata rappresentata, ripresa, citata, interpretata, messa in parodia in mille film, spettacoli, aneddoti. Per molti
Biancaneve è la protagonista del cartone animato della Disney, una donna-bambina
cristallizzata in un’immagine piena di farfalle e cerbiatti, diventata poi icona popolare nei “nani da giardino”. Sono pochi, invece, quelli che conoscono e hanno letto il
racconto originale dei fratelli Grimm, la storia in cui nasce questa figura divenuta poi
quasi proverbiale e dalle infinite incarnazioni. Una fiaba per bambini, certo, ma adatta
anche agli adulti, con diversi possibili livelli di lettura, tutti da esplorare, e sorprendenti richiami all’attualità. Da questa riproposizione analitica del testo originale è nata
una narrazione che pone interrogativi, a volte non risolti. Perché Bianca corre?
Perché
dice sempre di si?
Perché la sua innocenza suscita tanto l’amore come l’odio?
Perché
continua ad aprire la porta? La bellezza è benedizione o ossessione? Dal punto di vista
dell’allestimento Bianca corre mescola lo stile tradizionale della narrazione con le immagini rielaborate al computer e l’uso dei video e degli effetti sonori, in una scenografia
che gioca sui colori base della fiaba – rosso, bianco, nero. Il profumo delle mele offerte
amabilmente da una vecchina che si aggira lentamente tra il pubblico (prima che lo
spettacolo abbia inizio), mentre il suono di un temporale induce a chiedersi cosa stia
accadendo, gli effetti sonori e il suono di un pianoforte che parte da melodie tratte dal
repertorio classico, sono i suggestivi elementi che accompagnano lo spettatore attraverso un viaggio introspettivo tra il bene e il male.
Teatro del Rimbalzo nasce nel 1978 come compagnia professionale riconosciuta di
Teatro Ragazzi e Giovani operante su tutto il territorio nazionale. Nel 2000 la ricerca
teatrale si sposta nell’ambito del digital story telling (narrazione in ambiente multimediale) dove la parola amplifica il suo senso combinata alle immagini realizzate al
computer.
FAX
DATA
ORA
INSEGNANTE
EMAIL
CITTA’
CLASSE/
SEZIONE
N°
STUD.
N°
INS.
TRASPORTO
9,00
10,30
Si prega di compilare tutti i campi in modo leggibile e di utilizzare esclusivamente questo modulo per le
prenotazioni; prenotazioni compilate in altro formato non verranno tenute in considerazione.
La prenotazione si intende valida al ricevimento della scheda di conferma da parte de I Teatri.
Inviare la scheda di prenotazione: via fax allo 0522 458948, via email [email protected]
Per informazioni: 0522 458950, 0522 458990
Spazio per segnalazioni (si prega di indicare sempre la presenza di portatori di handicap, specificando
se in carrozzina o portatori di altre disabilità):
Nel caso di doppia recita scegliere l’orario preferito
In caso di spettacoli esauriti, indicare qui le scelte alternative
Possono richiedere il trasposto ESCLUSIVAMENTE le scuole del Comune di Reggio Emilia;
le scuole degli altri comuni dovranno contattare direttamente TIL (Luca Caramello tel. 0522 927631)
SPETTACOLO–ATTIVITA’
DIDATTICA
TELEFONO
VIA
SCUOLA
SCHEDA PRENOTAZIONE
DA INVIARSI A PARTIRE DA MARTEDÌ 21 OTTOBRE 2014
Martedì 17 marzo 2015 ore 9.00, 11.00 e 20.30
Mercoledì 18 marzo ore 9.00 e 11.00
Teatro Valli
AS.LI.CO - Opera Domani
Milo, Maya e il giro del mondo
musica Matteo Franceschini libretto Lisa Capaccioli edizione Casa Ricordi Milano
regia Caroline Leboutte Orchestra 1813
Opera vincitrice del concorso Opera Expo, Concorso per la selezione di un soggetto e la stesura
del libretto per la produzione di un’opera per il giovane pubblico sui temi dell’Expo Milano 2015
età: 6-14 anni
tecnica: opera lirica
durata: 75 minuti
biglietto: € 8 (comprensivo di ingresso a teatro, libretto per ciascun
studente)
Edizione speciale dedicata ai temi di EXPO 2015 - Nutrire il pianeta, energia per
la vita
Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti e orchestra, a cui la
platea parteciperà attivamente cantando alcune arie.
PERSONAGGI
Milo, ragazzo di tredici anni, timido, fantasioso, innamorato di Maya.
Maya, ragazza di tredici anni, curiosa, esuberante, compagna di scuola di Milo.
Gian Gianni, ragazzo di quattordici anni, il tipico bullo della scuola, anche lui innamorato di Maya.
Chao Fei, ristoratore cinese.
Tarik, ristoratore marocchino.
Signora Sharma, ristoratrice indiana
quattro figuranti
L’azione si svolge in una metropoli, in una giornata di giugno, dopo l’ultimo giorno di
scuola prima delle vacanze estive. Milo vuole invitare Maya ad uscire ma è sopraffatto
da Gian Gianni, il bullo della scuola. I due si contendono l’attenzione della ragazza:
Gian Gianni le propone di andare in vacanza con lui e i suoi genitori. Milo invece promette a Maya di portarla a fare il giro del mondo con soli 20 euro. Gian Gianni lo deride, anche perché Milo è un ragazzo povero, ma la sua proposta è talmente bizzarra che
Maya, che è una ragazza molto curiosa, accetta. I due partono in bicicletta per il loro
viaggio, inseguiti da Gian Gianni sul suo motorino. L’avventura inizia, ogni quartiere
della città rappresenta un continente nel quale i ragazzi trovano un ristorante dove as-
saggiare piatti tipici, ma soprattutto possono entrare in contatto con una nuova cultura.
Gian Gianni li pedina e i suoi tentativi di boicottare e rovinare l’atmosfera della serata
sono fra i passaggi più divertenti dell’opera. L’opera e il viaggio si chiudono con un
dessert americano accompagnato da un happy end e dalla promessa dei protagonisti di
viaggiare nuovamente insieme.
“C’era una volta un ragazzo innamorato di una ragazza…”
Non vorrei iniziare a raccontare questa storia con “C’era una volta”…
Preferirei partire così: prendete un’idea, una di quelle buone, piovute nella fantasia di
qualcuno quando questo qualcuno meno se l’aspetta; lasciatela rosolare per qualche
tempo, cuocendola senza fretta e avendo cura che non si perda. Tiratene fuori una frase, quella da cui poi, partirà tutta la storia:
“Se scegli me, ti farò fare il giro del mondo!”
Mescolate l’idea, la frase e trovate chi la dice: Milo, un ragazzo di tredici anni. E a chi:
Maya, sua compagna di scuola, di cui è segretamente innamorato dai tempi delle elementari.
Aggiungete un ostacolo alla vicenda: Gian Gianni, il bullo della scuola, anche lui innamorato di Maya e che la vuole tutta per sé. Non dimenticatevi una sfida: quella tra il
protagonista e l’antagonista che fa nascere la domanda: “Chi conquisterà il cuore della
ragazza?”
E a questo punto dite a voce alta la frase: “Se scegli me, ti porto a fare il giro del mondo”.
E così, da questa frase e da un’idea si parte per un fantastico viaggio: Milo accompagnerà Maya nei ristoranti etnici della sua città e facendole assaporare nuovi gusti, le
farà scoprire nuove culture. Dopo aver creato questo impasto, aggiungete gli aiutanti:
Tarik, Wang Chao Fei e La Signora Sharma, tre ristoratori divertenti e un po’ matti che
accompagneranno Milo e Maya nelle loro avventure.
Non vi dimenticate che l’antagonista è sempre dietro l’angolo e può rovinare la storia
da un momento all’altro: “Riusciranno Milo e Maya a terminare il loro viaggio? E
l’amore trionferà?” Questi gli ingredienti dell’opera Milo, Maya e il giro del mondo.
Se però ogni storia che si rispetti deve iniziare con “C’era una volta…”, vorrei dire questo: c’era una volta un libretto, c’era una volta la musica, c’era una volta un teatro che
rese possibile tutto questo.”
Lisa Capaccioli
Didattica musicale
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Venerdì 12 dicembre 2014
dalle 15 alle 18
Incontro introduttivo di didattica musicale su Milo e Maya.
Attività di ascolto e analisi dell’opera, i temi del libretto.
La musica di Milo e Maya: suggerimenti didattici da realizzare in classe.
A cura di un docente di didattica musicale dal team didattico di Opera domani.
I cori
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Giovedì 22 gennaio 2015
dalle 15 alle 18
Le arie di Milo e Maya da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle ai ragazzi.
A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera domani.
Drammatizzazione
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Giovedì 19 febbraio 2015
dalle 15 alle 18
Attività di drammatizzazione sul libretto. I temi dell’EXPO (alimentazione, biodiversità, risorse, energia) affrontati in relazione alla musica.
A cura di un docente di didattica musicale dal team didattico di Opera domani.
Sussidi didattici
DISPENSA con proposte per l’attività didattica in classe e cd audio con le arie e le basi
per gli insegnanti
Percorso didattico
LIBRETTO dell’opera con giochi e spartiti, per gli alunni e per gli insegnanti
La visione dello spettacolo è preceduta da un percorso didattico per gli insegnanti. Tre
incontri sulla didattica musicale e sulle arie da cantare dalla platea, arricchiti da approfondimenti sui temi EXPO (alimentazione, biodiversità, risorse, energia) con esperti
del settore che per l’occasione accettano la sfida di confrontarsi con la nostra opera.
AsLiCo è soggetto riconosciuto per la formazione del personale della scuola – art. 66
del vigente C.C.N.L. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003.
E-LEARNING ed esercizi per la LIM da operadomani.org per insegnanti, alunni e
famiglie.
Venerdì 20 marzo 2015 ore 10.00
Teatro Cavallerizza
Lunedì 30, martedì 31 marzo, mercoledì 1 aprile 2015 ore 10.00
Teatro Cavallerizza
Associazione Bonaventura
Compagnia Balletto Classico
Liliana Cosi - Marinel Stefanescu
Per questo!
Progetto dedicato a Giovanni Falcone
Tratto dal libro Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando
di Lucio Diana, Eleonora Mino, Davide Viano con Eleonora Mino musiche René Aubry e W. A.
Mozart illustrazione Cinzia Moggia e Paula Scevola luci e scene Lucio Diana collaborazione alla
messa in scena Roberta Triggiani responsabile tecnico Eleonora Diana
età: 9-14 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 60 minuti
biglietto: € 5
Il Progetto ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
e ha come Madrina la Professoressa Maria Falcone, sorella del Giudice.
“Per questo, papà, io mi chiamo Giovanni?”
“Sì, per questo ti chiami Giovanni”.
Giovanna è un bambina di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il papà le regala
una giornata speciale, da trascorrere insieme, per spiegarle come mai, tra tanti nomi
possibili, per lei è stato scelto proprio Giovanna. E per svelarle il mistero dello scimpanzé Bum, peluche con le zampe bruciacchiate, che la accompagna da quando è nata.
Attraverso le parole delicate della narrazione, incontreremo padre e figlia che esplorano Palermo e la storia di Giovanni Falcone. Rievocata nei suoi momenti-chiave, la vita
del Giudice s’intreccerà con la storia personale della bambina e del suo papà. Giovanna
scoprirà cos’è la mafia, che esiste anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni
di classe e che è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi.
“Da piccola sognavo di fare il giudice, poi la vita mi ha portata altrove. Ora sono felice
del mestiere che faccio, ma quando salgo sul palco e racconto di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Chinnici e di tanti altri, mi porto dentro anche
un po’ di quella voglia di giustizia che mi mosse a studiare per diventare magistrato. E
poi devo dire che la storia è così poetica, così delicata che il pubblico mi segue, sente i
sentimenti di grande partecipazione che io provo, e che cerco di trasmettere loro. È uno
scambio meraviglioso. Eleonora Mino
Bonaventura è prima di tutto una storia di amicizia tra artisti e promotori culturali,
uniti dalla forte convinzione di poter creare progettualità e obiettivi comuni. Un’amicizia che si è trasformata nel tempo, divenendo un lungo viaggio, ancora in corso: studio,
sperimentazione e passione per il teatro, con particolare attenzione al pubblico più giovane.
Ora è vera e propria divulgazione culturale.
Balletto linguaggio d’Europa
allievi dei corsi della Scuola professionale e solisti della Compagnia Balletto Classico
coreografie di Petipa, Stefanescu, Classica russa
età: 6-14 anni
tecnica: danza classica
durata: 75 minuti
biglietto: € 5
Brani tratti da Lago dei Cigni, Schiaccianoci, Coppélia, Don Chisciotte, Raymonda, Concerto
Musiche di Ciaikovskij, Delibes, Minkus, Glazounov, Rachmaninov e musica popolare
Lo spettacolo illustra i diversi linguaggi danzati che caratterizzano i popoli di alcune
nazioni d’Europa dalla Spagna all’Italia, dall’Ungheria, all’Irlanda, dalla Romania alla
Polonia e alla Russia non tanto nelle loro singole e peculiari caratteristiche, ma con uno
sguardo d’insieme che ne mette in luce la complementarietà in vista di un linguaggio
più ampio. Un’occasione per conoscerci e conoscere di più gli abitanti della “comune
casa europea”. Un’esperienza indispensabile, soprattutto ai giovani, per scoprire e imparare ad apprezzare le diverse caratteristiche che ci distinguono ma che ci inducono
ad avere uno sguardo verso la bellezza di essere complementari. I brani tratti dai balletti di repertorio che verranno illustrati, riveleranno la straordinaria varietà dei linguaggi
dei generi, degli stili che essi sanno rappresentare conquistando, per la loro immediata
comprensione, l’interesse del pubblico, sfatando così l’idea che il balletto classico, e
la musica classica, sia fruibile solo da pochi, da un’èlite. Un mondo affascinante che è
invece ancora tutto da scoprire.
Negli anni settanta l’incontro dei due artisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu,
entrambi étoile a livello internazionale, fa maturare il desiderio di unire le loro complementari esperienze professionali e i loro ideali artistici per dar vita ad un nuovo
progetto a favore della cultura della danza in Italia. Nasce così nel settembre 1977 a
Reggio Emilia l’Associazione Balletto Classico, soci fondatori Liliana Cosi, Marinel Stefanescu e Louise Ann Smith Stefanescu. Nel settembre del 1978 si apre nella
sede dell’Associazione la Scuola di Balletto, diretta e voluta da Liliana Cosi e Marinel
Stefanescu per concorrere a preparare le future generazioni di artisti-ballerini. In oltre
trent’anni di attività migliaia sono gli allievi che hanno frequentato per alcuni anni la
Scuola traendone molti benefici. Più di un centinaio sono i diplomati che oggi lavorano
in molte Compagnie in Italia e all’estero, anche come solisti e primi ballerini, o insegnano in altre Scuole.
Giovedì 16 aprile 2015 ore 10.15
Teatro Valli
Fondazione Arturo Toscanini Educational
Tu chiamale se vuoi emozioni
Percorso di suggestioni sonore ed emotive
Orchestra regionale dell’Emilia Romagna direttore Alessandro Nidi
Programma
Bernard Hermann, Psyco
Mike Oldfield, Tubular Bells
Arvo Pärt, Cantus in Memory of Benjamin Britten
Medley da film famosi
Nicola Piovani, La vita è bella
Gustav Mahler, Sinfonia n.5, IV movimento, Adagetto
Dmitrij Šostakovič, Quartetto n.8 in do minore op.110
Jean Sibelius, Valse Triste
Giacomo Puccini, La Bohème, “Son andati? Fingevo di dormire” e finale
Francesco De Gregori, La donna cannone
Happening percussioni (autori vari)
Jovanotti, Serenata rap
Johann jr & Josef Strauss, Pizzicato-Polka
Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia (adattamento di A. Nidi)
età: 10-14 anni
tecnica: concerto di musica sinfonica con introduzione all’ascolto
durata: 75 minuti
biglietto: € 5
Un concerto alla scoperta dei segreti della musica. Paura, allegria, amore, tristezza...
anche la musica classica riuscirà ad emozionarci e a farci piangere di malinconia o di
gioia? ...Entra l’orchestra, inizia ad accordare: il “la” si fa sempre più scuro, le note cominciano ad inseguirsi, a plasmarsi l’una con l’altra. Il suono diventa sempre più forte,
misterioso e cupo... Così comincia il concerto, alla ricerca dei segreti della musica che
suggestiona e commuove. Esisteranno dei trucchi? delle tecniche stabilite? Le musiche
dei film, le canzoni, ci aiuteranno a capire i meccanismi di turbamento emotivo quali
paura, amore, felicità, tristezza... Anche la musica classica riuscirà ad emozionarci e a
farci piangere di malinconia o di gioia?
La Fondazione Arturo Toscanini è stata costituita nel 1994 per iniziativa della Regione Emilia Romagna, del Comune e della Provincia di Parma.
Oggi rappresenta una
delle maggiori istituzioni musicali italiane, attiva nel campo della produzione sinfonica,
della produzione lirica e della formazione musicale dei più giovani grazie ad un progetto
specifico - Educational - realizzato assieme a numerosi enti pubblici della regione. Il progetto Educational utilizza nuove modalità di comunicazione per avvicinare i più giovani
alla musica e al teatro avvalendosi di laboratori didattici sonori, culturali ed emozionali.
Benemeriti dei Teatri
Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Corrado Spaggiari
UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
GRUPPO BPER
Annalisa Pellini
Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono
realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori
Luigi Bartoli, Gloriana Belotti, Paola Benedetti Spaggiari, Bluezone Piscine, Franco Boni, Francesca Codeluppi,
Achille Corradini, Donata Davoli Barbieri, Anna Fontana Boni, Mirella Gualerzi, Insieme per il Teatro, Graziano
Mazza, Paola Scaltriti, Gigliola Zecchi Balsamo
Davide Addona, Giorgio Allari, Loredana Allievi, Milena Mara Anastasia, Carlo Artioli, Maurizio Bonnici, Gabriele Borghi,
Gianni Borghi, BST Studio Commercialisti Associati, Andrea Capelli, Umberto Cicero, Giuseppe Cupello, Emilia Giulia
Di Fava, M.D.M., Ennio Ferrarini, Maria Grazia Ferrarini, Luca Ferri Life Excutive Coach, Franca Fornaciari Pantaleoni,
Milva Fornaciari, Giovanni Fracasso, Mario Franchella, Alice Gherpelli, Marica Gherpelli, Silvia Grandi, Claudio Iemmi,
Luigi Lanzi, Paolo Lusenti, Franca Manenti Valli, Silvana Manfredini, Clizia Meglioli, Monica Montanari, F.N., Maria Paglia,
Marco Pederzini, Marcella Pent, Ramona Perrone, Francesca Procaccia, Claudio Rangone, Marta Reverberi, Teresa
Salvino, Lucia Sassi, Viviana Sassi, Barbara Soncini, Fulvio Staccia, Domenica Tassoni, Alberto Vaccari, Ilaria Zucca
Per informazioni e adesioni:
Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
partner tecnico
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia,
piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811
www.iteatri.re.it _ [email protected]