1 Aprile 2017 Federazione Maestri del Lavoro d’Italia Consolato Provinciale di Milano NOTIZIARIO ONLINE SOMMARIO VITA ASSOCIATIVA Assemblea Annuale dei Soci Pag. OPINIONI 1-2 MONDO della SCUOLA Alternanza Scuola/Lavoro 3 MONDO DEL LAVORO La Responsabilità 4 OPINIONI L’Economia Civile 5 Intelligenza Artificiale Assenteismo Legalità e Sicurezza Cultura: L’Orto Botanico Poesia: Gli amici I Prossimi appuntamenti Crociere e Soggiorni Pag. 6 7 8 9 10 11 12 L’assemblea annuale dei Soci Secondo invito diramato a tutti gli Associati, il 14 marzo scor- so ha avuto luogo l’Assemblea annunciata. Presenti purtroppo circa 50 Soci su 697 iscritti, la riunione si è svolta regolarmente secondo il calendario stabilito. Nominati il Presidente dell’assemblea nella persona del Vice Console MdL Massimo Manzoni e del Segretario in quella del MdL Luciano Longaretti, il Console Mdl Alberto Mattioli ha aperto la seduta con un caloroso saluto rivolto ai presenti per poi passare a presentare, secondo la prassi, la relazione morale. Relazione che ha dovuto forzatamente riferirsi alle difficoltà economiche in cui versa il Consolato a causa del progressivo venir meno dei contributi offerti dalle aziende e dall’aumentato costo delle spese inerenti l’attività del Gruppo Scuole e di quello associato all’annuale convegno Scuola/Lavoro cui si è fatto fronte limando al massimo le spese di funzionamento del Consolato per poter chiudere il bilancio di esercizio in parità. Ha poi evidenziato che l’attività nelle scuole rappresenta il nostro fiore all’occhiello per cui ogni risorsa, sia in termini economici che di uomini, sarà principalmente resa disponibile per sostenere detta attività. Attività ritenuta essenziale essendo il nostro contributo di aiuto ai giovani più che necessario in un momento in cui il lavoro deve rappresentare la parola d’ordine da porre in cima ad ogni priorità di governo per consentire ai giovani una occupazione stabile poiché senza lavoro non vi è certezza nel domani. Un domani che deve essere prossimo anche se ostacolato da un debito pubblico enorme che drena le risorse da dedicare allo sviluppo che già da oggi avrebbe un indice di successo maggiore di quello presentato da molti Paesi europei se non si dovessero pagare gli interessi passivi derivanti. segue 2 Dopo aver passato in rassegna le attività svolte dal Consolato ha preannunciato al riguardo che qualora non si esca dalle difficoltà economiche attuali , dette attività dovranno essere ridimensionate o improntate al raggiungimento del minor costo possibile. Rimandando la ripresa della sua esposizione dopo l’approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo, il Console lascia la parola al MdL Luciano Longaretti che nella sua qualità di Revisore dei Conti relaziona, secondo competenza, sul positivo progresso delle ispezioni condotte con la collaborazione della MdL Isabella Gerroni certificando quindi i risultati di bilancio presentati all’Assemblea. Riprende la parola il Console che illustra brevemente i meccanismi attraverso i quali si è potuto chiudere il Bilancio di Esrcizio 2016 in parità dichiarando che il Bilancio preventivo 2017é stato stilato sulle stesse basi. Ringraziando il Tesoriere MdL Carlo Cassi, definendo la sua attività attenta e precisa, il Console ha poi aggiunto che occorrerà il concorso fattivo di tutta la Segreteria e del Consiglio per far sì che si rispettino le previsioni di Bilancio 2017. Sottoposti formalmente ad approvazione la relazione morale, la relazione del Revisore dei conti e il Bilancio consuntivo 2016 e Preventivo 2017, i contenuti di tali documenti sono stati tutti approvati con l’unanimità dei consensi ponendo fine alla prima parte della seduta. Dopo un breve intervallo in cui è stato servito un coffe break rinforzato, momento durante il quale gli Associati hanno avuto modo di scambiarsi qualche parola, si è passati, alla presentazione dei risultati ottenuti dal Gruppo Scuole dall’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 ad oggi illustrante, in prospettiva, un trend in crescita rispetto il già eccellente risultato raggiunto l’anno precedente. Presentazione effettuata dal coordinatore del Gruppo , Vice Console Massimo Manzoni. Nell’occasione è stato consegnato un “Attestato di Merito” ai seguenti nuovi componenti il “Gruppo Scuole” che, aggiuntisi agli altri valorosi Colleghi del gruppo stesso, stanno dando un considerevole supporto nell’attività di incontro con gli studenti delle scuole del territorio. Tali sono: Franca BERNI, Luciano CAVALLI, Amedeo FARINI, Roberto LOMBARDI, Enrico MONZA, Tullio SCHNEDITZ. L’assemblea si è conclusa con il conferimento di un attestato di riconoscenza ai nos tri Colleghi che vantano 20-30-40 anni di appartenenza al nostro Consolato di cui all’elenco seguente. 20 anni di anzianità associativa Da sinistra: Roberto Lombardi, Massimo Manzoni ALBIQUE Alberto (Sesto San Giovanni), BANFI Angelo (Legnano) BAGA Maria Giuseppina, BARCELLA Giuseppe, BEOLCHI Pierluigi, CANDIANI Felice (Sesto San Giovanni), DELL’AERA Maria Addolorata, FABBRI Gianni (Sesto San Giovanni), 20 anni di anzianità associativa ALBIQUE Alberto (Sesto San Giovanni), BANFI Angelo (Legnano) BAGA Maria Giuseppina, BARCELLA Giuseppe, BEOLCHI Pierluigi, CANDIANI Felice (Sesto San Giovanni), DELL’AERA Maria Addolorata, FABBRI Gianni (Sesto San Giovanni), GRASSO Gaetano, LASCIALFARE Rinaldo, MALESCI BACCANI Franco, MANTOVANI Cesarina, MARASCHI Giovanni, MARCHI Giuseppe, MARSILLO Davide, PASQUINI Lino, RAUCCI Alberto, SIGNORINI Erminio, TESTA MORSON Giuseppina.. 30 anni di anzianità associativa ACETI Giovanni Battista, BRAMBILLA Angelo (Sesto San Giovanni), CASADEI Gennaro, CATTANEO Elda, CAROLA Vittorio (Lodi), CAZZANI Costantino, FOLINI Francesco, GORI Fioretto, MALATERRA Ambrogio, MILAN Dante , Ambrogio, RESTELLI Ernesto 40 anni di anzianità associativa : COLOMBO Mario (Sesto San Giovanni) da sinistra: Giampiero Scanavino, Mario Colombo, Alberto Mattioli Momento toccante in cui si sono succeduti Colleghi più o meno noti ma tutti apprezzati durante qualche particolare momento della nostra vita associativa in cui ha avuto modo di distinguersi più volte il Collega Mario Colombo della Delegazione di Sesto San Giovanni che, come sopra indicato, vanta ben 40 anni di iscrizione al Consolato. Chiamati uno per uno a ricevere l’attestato consegnato dal Console, sono stati tutti accompagnati da scroscianti applausi attestanti la stima dei partecipanti all’Assemblea. 3 SCUOLE Alternanza scuola-lavoro Oltre 650mila studenti in quasi 150mila imprese, uffici pubblici e privati, nelle associazioni di categoria e nelle onlus. Questo è il bilancio del primo anno (2015/2016) di alternanza scuola-lavoro, uno dei punti della Buona scuola che obbliga tutti gli studenti del triennio delle scuole superiori a 200 ore (400 per gli istituti tecnici e professionali) di formazione in aziende e uffici. Lo scorso anno scolastico, l’obbligo ha riguardato solo le terze, di cui ha partecipato circa il 90% del totale Quest’anno saranno coinvolte anche le quarte. L’obiettivo è raggiungere il milione e mezzo di studenti una volta a regime. Il progetto è iniziato con una dote di 100 milioni di Euro e incentivi alle aziende coinvolte e che assumeranno ragazzi che hanno fatto l’alternanza. I dettagli dovrebbero trovare stesura nella prossima legge di bilancio. Nel frattempo è partito il sito www.istruzione,it/alternanza sviluppato tramite la collaborazione tra Miur e Ministero del Lavoro, mentre è anche decollato il registro nazionale (www.scuolalavoro/ registroimprese.it) piattaforma sviluppata da Unioncamere, che conta un migliaio di imprese, enti e professionisti con migliaia di posizioni tra cui scegliere. Le conoscenze, anche quelle umanistiche, vanno misurate sul campo e l’alternanza scuola-lavoro risponde meglio a questa esigenza e alle sfide del cambiamento nel mondo del lavoro. Un percorso lungimirante, in linea con virtuosi riferimenti internazionali (anche se non ha il profilo dell’alternanza sviluppata in Germania). L’idea di base è permettere agli studenti di accedere a modalità di apprendimento parallele a quelle più tradizionali, ma che permettano loro di sviluppare delle competenze e fornire uno sguardo su quello che è il mondo del lavoro. Aiuta i giovani anche a individuare le discipline che più attraggono la loro attenzione, favorendo nel frattempo un efficace rapporto con il “saper fare” e il “saper essere” pertinente l’ambiente di lavoro. Rende gli studenti più responsabili e mette in risalto le capacità individuali e sociali. A scuola i giovani imparano tante nozioni, forse troppe. Il programma si propone di metterli di fronte a situazioni e problematiche con cui avranno a che fare durante tutta la loro vita lavorativa. Il mondo delle imprese si sta impegnando a studiare la migliore qualità del percorso collaborando con gli istituti. Decine di aziende, enti, uffici sono pronti a rispondere alla chiamata. Grandi società sono disponibili a offrire posti di formazione e orientamento per il triennio a circa 30mila studenti. Ognuna di loro ha presentato al Miur un progetto con formazione in azienda e a distanza. Ma la maggior parte di aziende che forniscono supporto per il programma sono però piccole e micro imprese. Questo è un fattore che non aiuta il controllo della loro capacità formativa. L’alternanza è scuola a tutti gli effetti perciò deve essere fatta bene. L’attività sarà monitorata e certificata dalla scuola. Concorre al voto di profitto nelle discipline coinvolte, rientrerà nel curriculum dello studente e fornirà, in specifici casi, dei crediti. L’obiettivo del legislatore è anche rivolto alla riduzione della dispersione scolastica e all’acquisizione certificabile delle competenze, cioè l’insieme delle risorse che una persona mette in gioco in ambiente lavorativo. Non si deve comunque sorvolare su una preoccupazione: quella che l’alternanza fornisca alle imprese 500mila studenti che, come spesso avviene negli stage svolgano, a basso costo, le mansioni di un lavoratore dipendente. Pertanto è importante che sia divulgata attraverso un’efficace comunicazione la “Carta dei diritti e dei doveri” riguardante il processo. Due elementi critici sia per gli studenti che per scuole e aziende. 4 NEI MONDO DEL LAVORO CAPITA CHE… La Responsabilità di Luigi Vergani Nei primi anni cinquanta, Giovanni era bambino e, a sabati al- terni, veniva accompagnato dal barbiere dal papà: non era ammesso avere i capelli appena appena lunghi. Il negozio era sempre pieno e, solo per quel giorno della settimana, veniva utilizzata anche la terza poltrona ove lavorava un dopolavorista. Giovanni era molto attento ai discorsi dei “grandi” da cui apprendeva cose nuove, importanti e, a volte sorprendenti, che nascevano dagli scambi di opinioni e di esperienze di persone che si rivedevano dopo una settimana di duro lavoro. I temi più frequenti erano la recente guerra mondiale, la complessa situazione politica e lo sport, ma il coinvolgimento massimo si aveva quando si parlava di vita cittadina. I partecipanti ai “dibattiti” cambiavano frequentemente perché i clienti “serviti” se ne andavano e venivano sostituiti da clienti in arrivo che portavano il loro contributo al tema trattato in quel momento. Un pomeriggio, il discorso cadde sui vigili urbani e sul rigore con cui applicavano le norme di circolazione. Qualcuno ricordò il famoso caso del vigile locale, ora in pensione, che non aveva esitato a dare la multa a suo fratello per una veniale infrazione. Grande ammirazione fu espressa nei confronti dei vigili di Milano, i famosi “Ghisa”, che regolavano il traffico dalla loro pedana, posta al centro degli incroci, e che, con puntualità cronometrica, davano il via La libertà significa responlibera alternato alle due correnti di traffico che si intersecavano. Il pic- sabilità: ecco perché molti la colo Giovanni ascoltava con molta attenzione. Era stato particolarmente temono. (George Bernard Shaw) colpito dalla professionalità dei vigili di Milano, giustamente lodati, e si chiedeva se egli sarebbe mai stato capace di essere così preciso nello scandire il ritmo di cambio dei flussi di traffico. Con una punta di campanilismo, provava grande ammirazione per il vigile concittadino che aveva messo davanti a tutto il dovere, la giustizia e la responsabilità del ruolo che la divisa comportava. Era ancora assorto in questi pensieri, quando intervenne un signore che portò, invece, il caso di un altro vigile locale, ancora in attività che, per non avere problemi, quando era in servizio in un importante incrocio cittadino, non solo non stava al centro dell’incrocio stesso, come facevano i suoi colleghi, ma, ogni volta che sembrava presentarsi un caso difficile, si sottraeva alla sua responsabilità, rifugiandosi, frettolosamente e per tutto il tempo necessario, in un rassicurante vespasiano che si trovava proprio nei pressi dell’incrocio. Questo caso contrastava Non ho mai conosciuto un molto con i racconti precedenti e, mentre fra gli adulti ci furono molte uomo che vedendo i propri battute e risate di scherno, a Giovanni il fatto appariva inspiegabile: errori ne sapesse dar colpa “Come poteva quel vigile conciliare un ruolo così importante, ben interpretato dai colleghi, con il suo modo codardo di sottrarsi al proprio dovere a se stesso. di riprendere chi eventualmente sbagliava?”. La risposta arrivò solo molti (Confucio) anni dopo, quando, frequentando il suo primo corso di formazione, un ottimo formatore espresse un concetto che spiegava il caso lontano ed i tanti altri successivamente accaduti: “Noi italiani siamo un popolo orientato al potere, ma non alla responsabilità”. Pur essendo trascorsi molti anni dal corso formativo, il concetto è ancora attuale e riscontrabile in molti campi: dalla politica all’azienda, dal caso individuale a quello collettivo. Al verificarsi di un evento negativo, la responsabilità viene scaricata velocemente da uno all’altro, con un processo transitivo spesso senza fine, mentre chi ha colpa se ne guarda bene dal fare un passo avanti per assumersi le proprie responsabilità, come segno di onestà e lealtà verso se stesso e verso gli altri. Un caso più unico che raro in Italia, avvenne nel 2014, quando il dottor Gabrielli, allora Capo della Protezione Civile, il giorno prima dell’inizio delle operazioni di riposizionamento (parbukling) della Costa Concordia, in vista del suo ultimo viaggio dal Giglio a Genova, nell’illustrare l’operazione disse: “Domani avremo la prova della bontà di tutto quello che è stato fatto e preparato. Abbiamo lavorato ed ho visto lavorare tanta gente con grande impegno e professionalità, ognuno assumendosi enormi responsabilità e sono sicuro che il parbukling riuscirà al 100%, ma, se l’esito dell’operazione sarà negativo, solo io ne sarò responsabile”. 5 L’economia civile l’antidoto al liberismo e al protezionismo nazionalista di Alberto Mattioli Nei bilanci delle aziende la voce più signifi- cativa dovrebbe essere quella del lavoro che è “capitale” umano e non è un mero “costo del personale” come usualmente definito. E primario criterio di giudizio del risultato d’impresa dovrebbe essere quanta occupazione in più ha prodotto in un determinato arco di tempo o quantomeno salvaguardata. E quindi quanta ricchezza sociale si è prodotta e di cui beneficerà l’impresa stessa! Giacché creare occupazione stabile conviene in quanto si hanno ritorni certi sulle entrate dei bilanci privati e pubblici. Più aumentano i lavoratori stabili più crescono gli investimenti in case, istruzione, prevenzione medica, risparmi investiti, cura degli anziani e tanti altri consumi. Peraltro non dovrebbe esser una novità perché da decenni si versano fiumi d’inchiostro sulla responsabilità sociale d’impresa. Viceversa è stata esasperata la pratica della “flessibilità” che ha camuffato la precarizzazione dei rapporti anche mediante processi spinti di esternalizzazione che hanno spesso peggiorato la qualità dei servizi e il rapporto concittadini. Certo la crisi che viviamo ha tante variabili ma forse è anche venuta l’ora di modificare i criteri di misurazione del fare impresa assumendo che il capitale umano è leva strategica e non solo u dato contabile da gestire in funzione del ROE, di lauti dividendi e ghiotti bonus per i manager. I lavoratori dovrebbero esser coinvolti e responsabilizzati nelle strategie di crescita con retribuzioni flessibili collegate in parte ai risultati conseguiti. L’altra faccia dei profitti sono sempre i costi sociali che provocano, ammoniva John Stuart Mill già nell’ottocento. L’evidente divorzio tra i mercati e responsabilità sociali genera la crisi delle democrazie che perdono efficacia nel raggiungimento dell’inclusività per tutti e quindi consenso. “Possiamo avere la democrazia o avere la ricchezza concentrata nelle mani di pochi, ma non possiamo averle entrambe” (L.Brandeis). Occorre arrestare le derive dello sviluppo: il predominio della finanza, del clientelismo, la corruzione, il corporativismo e la concentrazione dei mercati nelle mani di pochi big players. La storia sta presentando i conti che non tornano a tanti cittadini generando pericolosi populismi. L’economia civile, ampiamente promossa da Avvenire, indica che liberismo e protezionismo nazionalista sono entrambi dannosi e che la cura è invece liberare l’economia dall’idea mercantile prevaricante per riportarla al suo senso originario di bene e strumento comunitario. 6 Intelligenza artificiale e robot: amici o concorrenti? di Giorgio Fiorini Sul Notiziario si è scritto recentemente sull’impatto che la tecnologia può avere sulla nostra vita. Un argomento che merita di essere ripreso perché sarà il problema critico da affrontare nei prossimi anni. La tecnologia fa passi da gigante e in molti settori dell’industria si stanno utilizzando i robot in sostituzione degli esseri umani. Alcuni studi di macroeconomia sostengono che entro il 2020 il costo dei robot scenderà a 10 euro e il prezzo degli “umani” salirà a 19 euro, per ora di lavoro. Molte grandi aziende hanno già sostituito gli operai con i robot cancellando posti di lavoro. Certamente è molto “produttivo” avere “lavoratori stakanovisti” capaci di lavorare per ventiquattro ore al giorno per tutto l’anno, in grado di produrre senza interruzioni, senza riunioni sindacali, ferie e permessi di maternità... Alcuni studiosi sostengono che nei prossimi dieci anni, lo sviluppo dell’industria 4.0, cioè quella della produzione di beni nella quale entrano automazione, robotica e intelligenza artificiale, causerà la perdita di un milione e mezzo di posti di lavoro solamente in Europa, mentre a livello mondiale saranno più di un miliardo. Sono statistiche partorite da Cassandre portatrici di teorie neoluddistiche*? E dobbiamo invece tranquillizzarci con altre meno drammatiche previsioni, rimarcanti la possibilità che robot e intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica in generale farebbero raddoppiare il tasso di crescita delle economie sviluppate da qui al 2035? Secondo queste ultime previsioni si avrebbe una decrescita dei posti di lavoro, ma solo nella categoria dei mestieri usuranti a favore di quelli “creativi” della produzione industriale. Una “decrescita felice” per alcuni, insomma. Va segnalato comunque, che la politica sembra non essere preparata di fronte a questa evoluzione. Un trend che potrebbe anche minare la democrazia. Paradossalmente, sono le compagnie digitali ad essere interessate a evitare possibili rivolte degli sconfitti dalla rivoluzione tecnologica. Si va da chi suggerisce che siano i governi a pagare lo stipendio per chi perde il lavoro, a Bill Gates che propone di tassare i robot…Quest’ultima proposta porterebbe a tassare tutta la tecnologia perché l’automazione è ormai ovunque. Un programma forse di difficile realizzazione ma porta in sé un senso di forte preoccupazione: se è un profeta dell’”hi-tech” a fare una proposta così onerosa per il settore, la crisi deve essere davvero profonda. Tutte queste strategie lasciano aperta la porta a due generi di considerazioni. La prima. Ammesso che l’innovazione tecnologica porti a benefici di lunga data, cosa potrebbe succedere ai Paesi che non hanno la capacità economica di investire nell’insieme delle nuove tecnologie? La seconda considerazione. Sapremo integrare l’intelligenza umana con quella artificiale e a coesistere in maniera efficace nell’industria 4.0 con i robot sempre più potenti? Non correremo il rischio che le macchine imparino dall’uomo a divenire spregiudicate al punto di dominarci con la loro super intelligenza artificiale? So di essere entrato nella fantascienza, comunque auguriamoci di non essere protagonisti in futuro di un “mondo potenziato” in cui enormi masse di senza lavoro chiedono un decoroso salario di sussistenza ai nostri dominatori di “latta rinforzata”. Potremmo sentirci rispondere: “Non hanno pane ? Dategli dei microcip-vaucher !“. Non avremmo la soddisfazione nemmeno di sentirci offrire, in mancanza del pane, delle brioches per la colazione mattutina... *Il luddismo è stato un movimento di protesta operaia, sviluppatosi all'inizio del XIX secolo in Inghilterra, caratterizzato dal sabotaggio della produzione industriale 7 Assenteismo di Eligio Levi L’assenteismo è certamente da considerarsi tra i problemi che travagliano l’economia nazionale poiché incide negativamente sul funzionamento dell’ organizzazione pubblica, sui costi aziendali e grava su coloro che devono sopperire alle assenze ingiustificate dei colleghi di lavoro. Tra le varie forme di assenteismo citiamo per prima la malattia di comodo, di breve durata , fino a tre giorni, spesso solo il lunedì il venerdì Questa forma è imprevedibile, difficilmente controllabile, costituisce sempre un costo secco per l’azienda considerato che i primi tre giorni sono per legge a carico della azienda Il fenomeno si può contrastare mettendo in atto un sistema di controlli domiciliari fiscali, frequenti anche ripetuti, prevalentemente nelle ore di reperibilità (obbligo di trovarsi in casa) ricorrendo, per effettuarli, anche a ditte a private, prendere provvedimenti disciplinari ogni qualvolta sia possibile. E’ importante far capire che l’azienda è molto attenta a questo fenomeno e che intende mettere in atto ogni mezzo a sua disposizione per contrastarlo. Dovrebbe anche essere possibile applicare sanzioni pesanti nei confronti dei medici che certificano malattie inesistenti, ma questo, purtroppo, credo rimarrà solo un desiderio. La seconda forma di assenteismo è quella dei “ furbetti del cartellino”, cioè di quelli che timbrano, o se lo fanno timbrare, non si recano sul posto di lavoro ma vanno altrove a fare i propri comodi. Vale la pena di ricordare un episodio eclatante, verificatosi qualche settimana fa, in un ospedale di Napoli, ove 94 dipendenti, con la complicità di qualche collega, risultavano presenti ma in realtà, da bravi “furbetti”, erano altrove. Ciò impone chiedersi come sia possibile che i responsabili dei vari servizi non si siano accorti, per anni, dell’assenza in massa dei loro dipendenti, e per scovarli si sia dovuto ricorrere alla istallazione di telecamere nascoste e alle forze di polizia. Tali responsabili dovrebbero essere i primi ad essere rimossi da ogni incarico direttivo in quanto complici di un reato. Ci conforta la notizia che il Parlamento è intenzionato a varare una legge che dovrebbe consentire di prendere drastici provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che praticano l’assenteismo, compresi i responsabili che lo rendono possibile venendo meno alle proprie responsabilità di controllo. Aggiungo che, oltre ai controlli di varia natura e ai provvedimenti disciplinari per combattere l’assenteismo, è determinante come si gestiscono i dipendenti . Si deve creare tra loro il senso di appartenenza all’azienda, deve essere evitato il sorgere dell’ansia perenne, dello “stress “ da lavoro, facilitare i rapporti con capi e colleghi improntandoli alla stima reciproca, alla massima collaborazione , motivando e condividendo l’impegno per raggiungere gli obiettivi assegnati, fare squadra e premiare il merito. E’ importante che sia condiviso il principio che ognuno deve fare la sua parte e tenere presente che non si deve obbligatoriamente essere solidali con coloro che non fanno il proprio lavoro . Parliamo ora della frammentazione delle organizzazioni sindacali tenuto conto che sono troppe per rappresentare un numero ridotto di lavoratori , tutte con il diritto per i propri rappresentanti di godere di un numero esagerato di giorni di “ permesso sindacale “per cui sono centinaia i sindacalisti che ogni giorno, nelle aziende o nel pubblico impiego si assentano con la scusa di dover tutelare dei lavoratori. Purtroppo dobbiamo prendere atto che modificare questo andazzo è praticamente impossibile, nessun Governo , finora, è riuscito a regolamentare le attività sindacali secondo quanto previsto dalla Costituzione. Nasce pertanto una considerazione che riguarda l’assenteismo istituzionale che coinvolge deputati, senatori, parlamentari europei e consiglieri di varia natura che spesso risultano assenti dai luoghi deputati pur godendo di congrue retribuzioni. Il rimedio sarebbe quello di non votarli mai più qualora la legge elettorale consentisse di scegliere i candidati , ma tale scelta, sino ad oggi, non è possibile in quanto affidata alle varie segreterie di partito… Come appare evidente, molto c’é da fare per limitare un assenteismo diffuso che richiede una seria considerazione circa i provvedimenti da adottare, ma soprattutto di impegnarsi nelle varie sedi per inculcare il senso del dovere , atto che non può prescindere dall’esempio offerto da chi copre posti di responsabilità politica , pubblica e sindacale. 8 Legalità e sicurezza di Sergio Bollani Il sistema sociale di una nazione è basato sul rispetto delle regole dettate dalle leggi senza il rispetto delle quali vi è assenza di legalità il che significa vivere in uno Stato che non è in grado di assicurare beni fondamentali quali sono la libertà e la sicurezza. Circa sicurezza e legalità sembra aprirsi una visione nuova stando alle ripetute dichiarazioni di questi giorni per cui ci si attende che vengano presto testimoniate dal far percepire nei fatti la volontà di dare seguito a tali dichiarazioni sperando non si tratti di un esercizio vocale mirato a spiazzare l’avversario politico che reclama l’assenza di tali valori. Fa piacere constatare che finalmente si dimostra una visione aperta nei confronti di quello che dovrebbe essere uno Stato di diritto in cui le trasgressioni alle leggi non sono tollerate il che dovrebbe significare mettere al bando i falsi pudori generanti tolleranza e buonismo del passato. Si rimane pertanto in attesa che si inizi a sanare quella illegalità che ferisce la sensibilità di chi rispetta le leggi e pertanto pretende analogo comportamento da parte dello Stato e delle amministrazioni pubbliche. Impegno troppe volte tradito Quando sicurezza e uguada certo entou- glianza sono in conflitto, non bisogna esitare un morage politico che per tema di mento: l’uguaglianza va saveder scolorire crificata. (Jeremy Bentham) la camicia indossata un secolo fa, è restio ad impegnarsi nella lotta a fondo nei confronti dei crimini generanti l’insicurezza urbana come i vandalismi, le occupazioni abusive, il commercio illegale, l’accattonaggio e la microcriminalità diffusa… A seguito di detto disimpegno, si é stabilito un clima di permissività diffusa e di tolleranza eccessiva incentivante, in particolare, la microcriminalità dando l’impressione a chi delinque che il nostro sia un terreno di conquista considerata la quasi impunità dei reati commessi. Occorre pertanto che le amministrazioni comunali, per prime, si impegnino per il rispetto della legalità considerato che l’artificiosa sottovalutazione dei fatti criminosi, protratta nel tempo, ha costretto la chiamata dell’esercito per restituire un minimo di parvente sicurezza al cittadino Ma lo Stato e in generale la pubblica amministrazione, non possono autoassolversi semplicemente ingaggiando l’esercito per cui occorre affrontare le emergenze prima ancora che divengano tali , compito difficile ma non impossibile, purché si faccia prevalere il buon senso rispetto l’ideologica politica che ha forzato la magistratura a confondere la guardia con il ladro. Se veramente stanno L’uomo medio non vuole a cuore sicurezza e legalità occorre assi- essere libero. Vuole essere curare la certezza del- sicuro. la pena e dare corso (Henry Louis Menken) all’espulsione dello straniero che delinque, in particolare quello che ruba e spaccia, smettendo l’esercizio delle riduzioni di pena che consentono al delinquente di tornare in circolazione il giorno dopo l’arresto. In assenza di detti provvedimenti, lo schieramento dell’esercito avrebbe solo effetto coreografico e ciò dimostrerebbe di non aver capito che imporre il rispetto della legalità costituisce una delle prime responsabilità di governo. La legalità e la sicurezza rappresentano, nel loro insieme, il cardine della libertà individuale che, qualora ulteriormente sacrificata, potrebbe spingere il cittadino a barattarla con più sicurezza dando corso a possibili derive autoritarie tipo quelle di un recente tragico passato … . 9 Cultura e socializzazione L’Orto Botanico Ai primitivi sembrò un evento sovrannaturale, un mi- racolo che allungava le ore di luce solare e per questo lo festeggiavano. Arrivarono poi i matematici, gli astronomi, gli scienziati a spiegare che quel sole, che sembrava nascere e morire nello stesso punto del cielo, stava completando un suo ciclo che si sarebbe ripetuto anche gli anni successivi; così come era avvenuto in quelli precedenti. Il “sole fermo”; il solstizio d’estate. Il giorno più lungo. Ancora oggi, sia pure senza grandi festeggiamenti, ne riconosciamo l’importanza, se non altro consapevoli che a una più lunga esposizione alla luce solare corrisponde una maggiore produzione di vitamina “D”. Che rabbia ripensare a quando nostra madre ci faceva bere due cucchiai di schifosissimo olio di fegato di merluzzo, quando invece due ore di gioco in strada con gli amici avrebbero sortito lo stesso effetto. Quest’anno il solstizio potremo godercelo con una visita all’Orto Botanico Città Studi, che effettua per l’occasione una apertura straordinaria. (via Golgi 18 al capolinea della linea 61 ATM), In una cascina del 1500, abbandonata negli anni e oggi riqualificata dall’Università degli Studi di Milano, con concessione del Comune su un’area estesa per oltre 2 ettari, sta avendo grande successo da qualche mese l’iniziativa di sperimentare all’interno di uno spazio aperto al pubblico la valorizzazione e la conservazione di numerose specie vegetali. Studenti e ricercatori della Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie e Veterinarie, mamme con il bebè sul passeggino, scolaresche in gita didattica, coppie sedute all’ombra di una robinia, appassionati e semplici curiosi. Sono questi i visitatori che hanno deciso di godere a loro discrezione di quello spazio verde. Docenti e giardinieri, insieme ai Volontari del TCI, da marzo ad ottobre, nei giorni lavorativi dal martedì al venerdì, dalle 9,00 alle 17,00, sono disposti ad accompagnarci e fornirci utili indicazioni, sia per le piante all’aperto che per quelle conservate nelle serre, in un percorso scientifico ove possiamo apprezzare, a poca distanza dal centro città, la “marcita” e la “brughiera” accanto ad uno stagno ed un piccolo corso d’acqua. Non si fuma, non si introducono né si portano via piante o parte di esse, non si va in bici o pattini né possono accompagnarci i piccoli animali domestici. Il rispetto per il verde è primario. Non è luogo per effettuare picnic sull’erba e neppure festicciole. E’ consigliato, invece, passeggiare, leggere, meditare, osservare. Rilassarci, insomma, immersi nel verde. Accumulando vitamina “D”. MdL Gianfranco Petullà Volontario TCI per il Patrimonio Culturale 10 Tra le tante poesie dialettali del nostro Collega Mario Scurati , attento e appassionato osservatore della natura, del mondo e degli avvenimenti, abbiamo scelto quella dedicata agli amici veri…quelli che se hai un problema non ti dicono: ”A domani”… ma restano con te fino alla fine. I AMIS I amis hinn come i foeuj taccaa su i brocch di piant, se nassumm fortunaa i brocch a s’impienissen cont’el passà del temp! GLI AMICI Gli amici sono come le foglie attaccate ai rami delle piante, se veniamo al mondo fortunati i rami si riempiono con il passare del tempo. Con i amis sbarbaa i foeuj hinn d’on bell verd e donden bei legrios con i galitt del vent. Con amici giovani le foglie sono di un bel verde dondolano allegre con il soffio del vento. Ma poeu riva l’ autunn i foeuj cambien color, per vess in sintonia i amis diventen gris! Ma poi arriva l’autunno le foglie cambiano colore, per essere in sintonia gli amici diventano grigi. ….. e pass dòpo pass….. ….. e passo dopo passo ….. L’inverno el vegn adree i foeuj hinn on poo schisc patissen la stagion hinn giald e risciaa. L’inverno ci segue le foglie un po’ sciupate soffrono la stagione diventano gialle e stropicciate. ….. e insèma a lor….. …..e insieme a loro….. I amis on poo scanchignen Gh’hann de curà i magagn ma voeuren gòd la vita inscì con volontà anmò tiren innanz! agli amici nascono problemi devono curare i malanni ma vogliono godersi la vita così con volontà vanno avanti ancora. Purtròpp riva el moment che i brocch perden i foeuj, on quai amis el va el lassa chì i ricòrd e on poo de nostalgia! Purtroppo arriva il momento che i rami perdono le foglie, qualche amico se ne va lasciando qui ricordi e un po’ di nostalgia! La vita … on passatemp e numm semm de passagg, i foeuj secchen e croden poeu tornarann a cress, La vita … un passatempo, noi siamo di passaggio, le foglie seccano e cadono poi torneranno a crescere. ma di amis sincer che on dì hann faa i valis sicur resterà on segn scolpii in del noster coeur! … e saran viv con numm…!! Ma degli amici sinceri passati a miglior vita sicuramente rimarrà un segno scolpito nel nostro cuore e vivranno con noi !! 11 I prossimi appuntamenti Consolato Provinciale di Milano tel. 02425706 - dalle 09.30 alle 12.30 di martedì e giovedì 01 maggio Cerimonia di consegna delle “Stelle al Merito” ai neo MdL 2017 Ore 9,30 Istituto dei Ciechi - Via Vivaio 7 - MI Ora e luogo in attesa di conferma da parte della Prefettura Consegna Ambrogini d’oro ai neo MdL residenti a Milano (da confermare) 15 settembre 11 novembre Ore 11.00 Messa in suffragio dei MdL defunti.- Tempio di San Sebastiano Via Torino, 28 Milano 23 novembre Ore 9.00 Convegno Scuola/Lavoro - Sala Conferenze di Assolombarda ( da confermare) Pranzo Sociale di Natale ( da precisare luogo ed ora) 16 dicembre Delegazione di Sesto San Giovanni Tel. 02 22470025 5 aprile Visita alla “Biblioteca Ambrosiana “ di Milano 6 maggio Gita a Varenna e Tremezzina con visita a Ville Museo 17 maggio Visita all’Archivio di Stato di Milano 25 maggio Visita al Cenacolo di Milano 7 giugno Comminata in “Galleria Vittorio Emanuele” 21 giugno Gita presso “Arsenale di La Spezia” Nella pagina seguente riportiamo una serie di proposte riguardanti Crociere e Soggiorni Evidenziamo che non è necessario raggiungere il numero minimo di partecipanti indicato nei programmi perché le proposte sono già state confermate da gruppi precostituiti dando la possibilità di aggregare anche le prenotazioni a livello individuale usufruendo dei benefici previsti dalle quotazioni di gruppo. Per consultare la documentazione completa, andate sul sito www.maestrilavoro-milano.it “Attività - Crociere e soggiorni” e scegliere la scheda che interessa. Per informazioni particolari contattare direttamente l’Agenzia Destinazione Sole organizzatrice delle manifestazioni.. NOTIZIARIO Autorizzazione Tribunale n° 126 del 28 febbraio 2007 Direttore responsabile : Sergio Bollani Collaboratori di redazione: Giorgio Fiorini, Eligio Levi, Alberto Mattioli, Gianfranco Petullà, Luigi Vergani Consolato Provinciale di Milano Via L. Soderini , 24 - 20146 Milano Tel. 02 425706—fax 02 47716628 E mail : [email protected] Sito Web: www.maestrilavoro-milano.it 12 CROCIERE E SOGGIORNI Agenzia Viaggi e Tour Operator Destinazione Sole Hotel PRESIDENT 4 stelle - Ischia Porto E’ uno splendido Hotel, situato in una posizione panoramica. L’albergo sorge infatti alle spalle del suggestivo Porto di Ischia, dal quale dista appena poche centinaia di metri. L’Hotel è dotato di ogni comfort ed offre servizi di alta qualità. Centro Termale con due piscine termali scoperte e una coperta (con idromassaggio), un Centro Benessere dotato di sauna naturale. Periodi Trasporto in: Giorni Camera doppia Camera Singola 17/04-30/04/17 Pullman 14 680,00 945,00 23/04-07/05/17 Treno 15 795,00 1.070,00 Supplemento: in camera con balcone Camera doppia uso singola 3° / 4° letto fino a 12 a. n.c. 3° / 4° letto Adulto 1.050,00 555,00 620,00 1.185,00 690,00 745,00 € 80,00 per persona Hotel ROYAL AL ANDALUS 4 Stelle - Torremolinos Situato in una posizione privilegiata a soli 300 metri dalla famosa spiaggia di "La Carihuela" e a 700 metri dal centro di Torremolinos (Malaga), è l'ideale per coloro che desiderano godere di un hotel vicino alle principali attrazioni della città. Ristorante a buffet: Dalla colazione, pranzo a cena nel nostro ristorante a buffet potrete godere di tutti i pasti in un luminoso e ampio soggiorno con finestre che si affacciano sui giardini. Potrete gustare piatti della cucina internazionale, ricette tradizionali e le ultime novità in cucina mediterranea. Bar Salón PARTENZE GARANTITE - QUOTAZIONI INDIVIDUALI Periodo 15 giorni / 14 notti 25/06 – 09/07/2017 Quota in camera Doppia € 1.100,00 Quota in camera Singola € 1.515,00 CROCIERA: ITALIA / SPAGNA / MAROCCO / La vostra nave è: MSC MAGNIFICA 3° letto adulti € 945,00 3° letto bambini 2/12 a. n. c. € 945,00 PORTOGALLO / FRANCIA Combinando con maestria la raffinatezza della classe Musica e la varietà e l'opulenza delle linee delle nostre ammiraglie della classe Fantasia, MSC Magnifica offre a chi viaggia in crociera il meglio di questi due mondi. Fusione di artigianato tradizionale e design all'avanguardia, i superbi locali di questa nave rappresentano il trionfo dei sensi e vi garantiranno l'imbarazzo della scelta, grazie a 5 splendidi ristoranti che servono cucina gourmet da tutto il mondo e 12 spettacolari bar con arredamento dal PARTENZE GARANTITE - QUOTAZIONI INDIVIDUALI Periodo 10 giorni / 09 notti 08/10-17/10/17 Cabina interna Esperienza FANTASTICA 865,00 Cabina esterna Esperienza BELLA 945,00 Cabina esterna Esperienza FANTASTICA 1.045,00 Cabina con balcone Esperienza BELLA 1.080,00 Cabina con balcone Esperienza FANTASTICA 1.145,00 ricercato design. I bambini e gli adolescenti potranno apprezzare i locali a tema e i club speciali a loro dedicati, che li aiuteranno a trovare nuovi amici da tutto il mondo. HOTEL ITALIA 3 stelle – Brusson (Valle d’Aosta). L’ Hotel si trova in una posizione privilegiata, nel centro del caratteristico Borgo di Brusson (1332 m. slm), circondato da una splendida e suggestiva vista panoramica sulle montagne della Val d’Ayas, sul Castello di Graines e sull’antico Villaggio di Pasquier. luogo ideale dove è possibile trascorrere anche delle piacevolissime serate, in compagnia di un sottofondo musicale dopo cena. Un servizio attento e sempre disponibile in tutte le sue forme, soddisfa da sempre le esigenze degli ospiti, elementi essenziali che contribuiscono a far trascorrere una vacanza tranquillità e in pieno relax. PARTENZA GARANTITA – QUOTAZIONE INDIVIDUALI Periodo 15 giorni / 14 notti 16/07 – 30/07/17 Camera doppia 850,00 Doppia uso Singola 1.035,00 3° e 4° letto 0/3 anni n. c. 125,00 3° e 4° letto 3/12 anni n. c. 495,00 3° e 4° letto oltre i 12 anni 705,00 Per ulteriori informazioni e prenotazioni rivolgersi a: DESTINAZIONE SOLE Sig.ra Laura Begni oppure Duilio Poma Ufficio programmazione, Gruppi & incentive Tel. 035/34.11.05