AZZARDO Scritta negli anni ’70, descrivo il comportamento decisamente irrazionale di una ragazza profondamente irrazionale e aggressiva che assomigliava proprio a un ghepardo parole e musica di E. Forte (intro) sorridere, poi ridere, rimpiangere, poi piangere non hai mai tempo per pensare a me rinascere, rivivere, poi smettere, riprendere la nave leva l’ancora e poi va’ (inciso) il mercato dei sogni le bugie che ti fanno male le paure, i bisogni la tensione che sempre sale giocatore d’azzardo, un ghepardo sembri tu corre corre lontano, la tua mano cerca me (finale) riprendere con te l’affanno anno per anno dietro te giocatore d’azzardo, un ghepardo sembri tu corre corre lontano, la tua mano cerca me bugiardo, non so se, testardo corre il vento dentro me