Interruttori di prossimità capacitivi Guida rapida alla selezione Caratteristiche tecniche 875C e 875CP Tubolare con cilindro di plastica • Cilindro di ottone nichelato • Corpo di plastica Caratteristiche La tecnologia capacitiva rileva oggetti metallici e non metallici, liquidi e solidi Distanza di rilevamento regolabile Modelli CC a 3 fili e CA a 2 fili I modelli CC sono dotati di protezione da cortocircuito, sovraccarico, disturbo transitorio e inversione di polarità • Tipi con cavo o con connettore a sezionamento rapido • • • • Tensione di funzionamento • 10-- 48 V CC • 24-- 240 V CA • 10-- 48 V CC • 24-- 240 V CA • 12, 18, 30 mm • 18, 30 mm • 18, 30, 34 mm • 18, 30, 34 mm • CC a 3 fili con cilindro di ottone nichelato • CA a 2 fili con cilindro di ottone nichelato • CC a 3 fili con cilindro di plastica • CA a 2 fili con cilindro di plastica • Cavo PVC • Connettore pico a sezionamento rapido (18 mm) • Connettore micro a sezionamento rapido (30 mm) • Cavo PVC • Connettore micro a sezionamento rapido (30 mm) • Cavo PVC • Connettore pico a sezionamento rapido (18 mm) • Connettore micro a sezionamento rapido (30 e 34 mm) • Cavo PVC • Connettore micro a sezionamento rapido (30 e 34 mm) • Cilindro di ottone nichelato • NEMA 1, 3, 4, 6, 13 e IP67 • Cilindro di ottone nichelato • NEMA 1, 3, 4, 6, 13 e IP67 • Corpo di plastica • NEMA 12, IP67 (IEC 529) • Corpo di plastica • NEMA 1, 3, 4, 6, 13 e IP67 • Vedere pagina 4-- 8 • Vedere pagina 4-- 10 • Vedere pagina 4-- 9 • Vedere pagina 4-- 10 Descrizione Diametro Modelli disponibili Collegamento Custodia Ulteriori informazioni 4--2 875C e 875CP Tubolare multifunzionale • • • • La tecnologia capacitiva rileva oggetti metallici e non metallici, liquidi e solidi Distanza di rilevamento regolabile Modelli CC a 3 fili e CA a 2 fili I modelli CC sono dotati di protezione da cortocircuito, sovraccarico, disturbo transitorio e inversione di polarità • Tipi con cavo o con connettore a sezionamento rapido Interruttori di prossimità capacitivi Definizioni tecniche e terminologia Avvicinamento assiale: avvicinamento del target con il centro mantenuto sull’asse di riferimento. Avvicinamento laterale: avvicinamento del target perpendicolare all’asse di riferimento. Caduta di tensione: caduta di tensione massima su un sensore che conduce. Consumo di corrente: corrente consumata dall’interruttore di prossimità quando il dispositivo di uscita è in condizione off. Corrente di carico massima: livello massimo di corrente al quale il sensore di prossimità può essere fatto funzionare in modo continuativo. Corrente di carico minima: quantità minima di corrente richiesta dal sensore per mantenere un funzionamento affidabile. Corrente di dispersione: Corrente che scorre attraverso l’uscita quando l’uscita è in condizione “off” o diseccitata. Questa corrente è necessaria per alimentare l’ elettronica del sensore. Corrente di spunto massima: livello massimo di corrente al quale il sensore di prossimità può essere fatto funzionare per un breve periodo di tempo. Corsa differenziale: Vedere Isteresi. Distanza di azionamento, nominale: distanza di azionamento specificata dal produttore e utilizzata come valore di riferimento. Conosciuta anche come distanza di rilevamento nominale. Distanza di funzionamento effettiva: (Sr) La distanza di funzionamento di un singolo interruttore di prossimità misurata a temperatura, tensione e condizioni di montaggio definite. Distanza di rilevamento: distanza alla quale un target in avvicinamento attiva (cambia lo stato di) l’uscita del finecorsa di prossimità. Fattori di correzione: fattori di moltiplicazione consigliati che tengono conto delle variazioni nella composizione del materiale del target. Quando si calcola la distanza di rilevamento reale questo fattore dovrà essere moltiplicato per la distanza di rilevamento nominale. Frequenza di commutazione: numero massimo di volte al secondo che il sensore può cambiare di stato (ON e OFF) generalmente espresso in Hertz (Hz). Misurata secondo le DIN EN 50010. Impulso falso: cambiamento indesiderato nello stato dell’uscita dell’interruttore di prossimità che dura per più di due millisecondi. Interruttore di prossimità a due fili: sensore di prossimità che commuta un carico collegato in serie all’alimentazione. L’alimentazione per l’interruttore di prossimità viene ottenuta sempre attraverso il carico. Interruttore di prossimità a tre fili: sensore di prossimità in CA o CC a tre fili, due dei quali alimentano mentre il terzo commuta il carico. Isteresi: differenza, in percentuale (%), della distanza di rilevamento nominale tra il punto di azionamento (interruttore on) e il punto di rilascio (interruttore off) quando il target si sta allontanando dalla parte attiva del sensore. Senza un’isteresi sufficiente un sensore di prossimità si accenderà e spegnerà continuamente in presenza di una vibrazione del target o del sensore. LED: indicatore luminoso usato per segnalare lo stato del sensore. Montaggio a filo: sensore di prossimità schermato che può essere montato a filo in una sede di metallo fino al piano della superficie di rilevamento attiva. Normalmente aperto: l’uscita si chiude quando viene rilevato un oggetto nell’area di commutazione attiva. Normalmente chiuso: l’uscita si apre quando viene rilevato un oggetto nell’area di commutazione attiva. NPN: il sensore commuta il carico sul morsetto negativo. Il carico dovrà essere collegato tra l’uscita del sensore e il morsetto positivo. Ondulazione: differenza tra i valori da picco a picco della tensione CC. Viene espressa in percentuale della tensione nominale. PNP: il sensore commuta il carico sul morsetto positivo. Il carico dovrà essere collegato tra l’uscita del sensore e il morsetto negativo. Protezione da cortocircuito: (SCP) sensore protetto da eventuali danni nel caso in cui esistano le condizioni di cortocircuito per un periodo di tempo indefinito o definito. Protezione dall’inversionedi polarità: Sensori di prossimità protetti da un’inversione di polarità della tensione. Raggio di rilevamento: La distanza di funzionamento nominale. Ripetibilità: variazione della distanza di azionamento effettiva misurata a temperatura ambiente e a tensione di alimentazione costante. Viene espressa come una percentuale della distanza di rilevamento. Schermato: sensore che può essere montato a filo in una sede di metallo fino al livello della superficie di rilevamento attiva. Sinking: Vedi NPN. Sourcing: Vedi PNP. Target: oggetto che attiva il sensore. Tempo di risposta: Vedi Frequenza di commutazione. Tensione di isolamento: tensione nominale massima tra le uscite isolate o tra ingresso e uscita. Tensione residua: tensione sull’uscita del sensore mentre questa è eccitata ed è soggetta alla corrente di carico massima. Uscita doppia: sensore che ha due uscite che possono essere complementari o di un solo tipo (cioè due normalmente aperte o due normalmente chiuse). Uscita programmabile: (N.A. o N.C.) Uscita che può essere cambiata da N.A. a N.C. o da N.C. a N.A. per mezzo di un interruttore o di un ponticello. Conosciuta anche come uscita selezionabile. Uscite complementari: (N.A. e N.C.) un sensore di prossimità con uscite normalmente aperta e normalmente chiusa, che possono essere utilizzate contemporaneamente. Zona libera: area attorno al sensore di prossimità che deve essere mantenuta libera da qualsiasi materiale attenuante. R4-- 3 Interruttori di prossimità capacitivi Introduzione Principi di funzionamento dei sensori di prossimità capacitivi Sonda Filtro Circuito raddrizzatore elettrico Oscillatore di uscita I sensori di prossimità capacitivi sono progettati per funzionare mediante la generazione di un campo elettrostatico e la rilevazione di cambiamenti in questo campo causati quando un target si avvicina alla superficie sensibile di rilevamento. L’interno del sensore è composto da una sonda capacitiva, un oscillatore, un raddrizzatore del segnale, un circuito filtro e un circuito di uscita. In assenza di un target, l’oscillatore è inattivo. Quando un target si avvicina, aumenta la capacità della sonda. Quando la capacità raggiunge una soglia specifica, viene attivato l’oscillatore che attiva il circuito di uscita in modo che cambi tra “on” e “off.” La capacità della sonda viene determinata in base alle dimensioni del target, dalla costante dielettrica e dalla distanza dalla sonda. Più le dimensioni e la costante dielettrica di un target sono grandi, più questo fa aumentare la capacità. Più è corta la distanza tra il target e la sonda, più il target aumenta la capacità. Target standard e messa a terra dei sensori di prossimità capacitivi Il target standard per i sensori capacitivi è lo stesso dei sensori di prossimità induttivi. Il target viene collegato a massa secondo gli standard del test IEC. Tuttavia, un target in un’applicazione tipica non ha bisogno di essere collegato a massa per effettuare un rilevamento affidabile. Sensori capacitivi schermati rispetto ai non schermati I sensori di prossimità capacitivi schermati sono più adatti per il rilevamento di materiali con costante dielettrica bassa (difficili da rilevare) a causa dei loro campi elettrostatici altamente concentrati. Questo consente loro di rilevare target che i sensori non schermati non sono in grado di rilevare. Tuttavia, questa caratteristica li rende anche più suscettibili a false attivazioni a causa dell’accumulo di sporco o umidità sulla superficie sensibile del sensore. Il campo elettrostatico di un sensore non schermato è meno concentrato di quello di un modello schermato. Questo rende i modelli non schermati molto adatti al rilevamento di materiali con costante dielettrica alta (facili da rilevare) o per evidenziare la differenza tra materiali con costante alta o bassa. Per i materiali giust dei target, i sensori di prossimità capacitivi non schermati hanno distanze di rilevamento maggiori rispetto alle versioni schermate. I sensori capacitivi non schermati sono anche più adatti dei tipi schermati per l’uso con pozzetti di plastica per sensori, un accessorio progettato per monitorare il livello di liquidi. Il pozzetto viene montato tramite un foro in un serbatoio e il sensore viene fatto scivolare nelle pareti del pozzetto. Il sensore rileva il liquido nel serbatoio attraverso la parete del pozzetto del sensore. Questo consente al pozzetto di servire sia come tappo per il foro sia per come supporto per il sensore. Fattori di correzione del target per i sensori di prossimità capacitivi Per una data dimensione del target, i fattori di correzione per i sensori capacitivi vengono determinati in base ad una proprietà del materiale del target chiamata costante dielettrica. I materiali con valori della costante dielettrica più alti sono più facili da rilevare rispetto a quelli con valori più bassi. Un elenco parziale di costanti dielettriche relative ad alcuni materiali industriali tipici è riportato qui di seguito. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al Manuale CRC di chimica e fisica (Edizione CRC), al Manuale CRC delle tabelle per l’ingegneria applicata (Edizione CRC) o ad altre fonti idonee. Costanti dielettriche di materiali industriali comuni Acetone Resina acrilica Aria Alcool Ammoniaca Anilina Soluzioni acquose Bachelite Benzene Anidride carbonica Tetracloruro di carbonio2,2 Celluloide Cemento4,0 Cereali Cloro in soluzione2,0 Ebanite Resina epossidica Etanolo Glicole etilenico38,7 Cenere accesa Farina Freon R22 e 502 (liquido) Benzina Vetro Glicerina Marmo Resina di melammina Mica Nitrobenzina Nylon Carta oliata 4,0 Paraffina Carta Perspex Petrolio Resina fenolica Poliyacetato Poliammide Resina di poliestere Polietilene Polipropilene Polistirene Resina di cloruro di polivinile Porcellana Latte in polvere Cartone Vetro di quarzo3,7 Gomma Sale Sabbia Gomma lacca Calcare1,2 Vernice siliconica Olio di soia Resina di stirene Zucchero Solfuro Teflon Toluene Olio per trasformatori 2,2 Olio di trementina 2,2 Resina di urea Vaselina Acqua Legno, asciutto Legno, umido 19,5 2,7--4,5 1,000264 25,8 15--25 6,9 50--80 3,6 2,3 1,000985 3,0 3--5 2,7--2,9 2,5--6 24 1,5--1,7 1,5--1,7 6,11 2,2 3,7--10 47 8,0--8,5 4,7--10,2 5,7--6,7 36 4--5 1,9--2,5 1,6--2,6 3,2--3,5 2,0--2,2 4--12 3,6--3,7 5,0 2,8--8,1 2,3 2,0--2,3 3,0 2,8--3,1 4,4--7 3,5--4 2--5 2,5--35 6,0 3--5 2,5--4,7 2,8--3,3 2,9--3,5 2,3--3,4 3,0 3,4 2,0 2,3 5--8 2,2--2,9 80 2--7 10--30 4-- 3 Interruttori di prossimità capacitivi Introduzione Strutture schermate rispetto alle non schermate Ogni sensore capacitivo può essere classificato in base al fatto di avere una struttura schermata o non schermata. Sonda schermata I sensori schermati hanno una struttura con una banda di metallo attorno alla sonda. Questa aiuta a dirigere il campo elettrostatico verso la parte anteriore del sensore e dà come risultato un campo più concentrato. Sonda schermata I sensori di prossimità capacitivi schermati sono i più adatti per il rilevamento di materiali con costanti dielettriche basse (difficili da rilevare) grazie ai loro campi elettrostatici altamente concentrati. Questo consente loro di rilevare target che i sensori non schermati non sono in grado di rilevare. Sonda non schermata I sensori non schermati non hanno una banda di metallo attorno alla sonda e quindi hanno un campo elettrostatico meno concentrato. Molti modelli non schermati sono dotati di sonde di compensazione, che offrono una maggiore stabilità per il sensore. Le sonde di compensazione vengono trattate più avanti in questa sezione. tramite un foro in un serbatoio e il sensore viene fatto scivolare all’interno delle pareti del pozzetto. Il sensore rileva il liquido nel serbatoio attraverso la parete del pozzetto del sensore. Strutture non schermate montate su metallo e montate in pozzetto di plastica per sensore d per sensori capacitivi se montati in plastica. 3 d (modelli da 12, 18 mm) o 1,5 d (modelli da 30, 34 mm) se montati in metallo. D ≥3 d 3d D 3 Sn Sonda non schermata Per sensori capacitivi, da 3 d a sensibilità media a 8 d per sensibilità massima. Sonda Schermo 8d Alloggiamento 0104 - PX-- LT 0070 - PX-- LT La struttura schermata consente al sensore di essere montato a filo con il materiale circostante senza causare attivazioni false. Sonda di compensazione Sonda Sensori schermati montati a filo Alloggiamento 0071 - PX-- LT D 8d D 3 Sn 8d 0102 - PX-- LT 4--4 I sensori capacitivi non schermati sono anche più adatti dei tipi schermati per l’uso con pozzetti di plastica per sensori, un accessorio progettato per monitorare il livello di liquidi. Il pozzetto viene montato d = diametro o larghezza della superficie sensibile di rilevamento attiva Sn = distanza di rilevamento nominale il campo elettrostatico di un sensore non schermato è meno concentrato di quello di un modello schermato. Questo li rende molto adatti al rilevamento di materiali con costante dielettrica alta (facili da rilevare) o per evidenziare la differenza tra materiali con costante alta o bassa. Per certi materiali dei target, i sensori di prossimità capacitivi non schermati hanno distanze di rilevamento più lunghe rispetto alle versioni schermate.