THE SENATE OF JAMAICA 1.Storia Il suffragio universale

THE SENATE OF JAMAICA
1.Storia
Il suffragio universale per tutti i giamaicani fu introdotto nel 1944, mentre nel 1947 fu concessa alla
Giamaica dall'Inghilterra una virtuale autonomia. La Giamaica si staccò dalla Federazione delle
Indie Occidentali solo nel 1962, dopo che la popolazione scelse, con un referendum, la piena
indipendenza dell'isola. La politica successiva all'indipendenza è stata dominata da due cugini:
Alexander Bustamante, che formò la prima unione sindacale nei Caraibi subito prima dello scoppio
della seconda guerra mondiale e in seguito costituì il Jamaican Labor Party (JLP), e Norman
Manley, il cui People's National Party (PNP) fu il primo partito politico dell'isola (nacque nel 1938).
Intorno alla metà degli anni '70, il figlio di Manley, Michael, guidò il PNP verso posizioni di
socialismo democratico, provocando una fuga di capitali proprio quando la Giamaica non poteva
permetterselo. L'inflazione superò il 50%, la disoccupazione aumentò esponenzialmente e la società
si polarizzò sempre di più, dilaniata da una vera e propria guerra durante le campagne precedenti le
elezioni del 1976. Bande armate di sostenitori del JLP e del PNP cominciarono a uccidersi nelle
bidonville di Kingston e fu dichiarato lo stato d'emergenza. Il PNP vinse con un ampio margine e
Manley continuò la sua politica filosocialista. Il governo statunitense era ostile alle propensioni
socialiste della Giamaica e, quando Manley cominciò a stringere rapporti con Cuba, la CIA decise
di rovesciare il governo giamaicano. Di conseguenza le imprese commerciali si ritirarono,
l'economia (il turismo in particolare) subì una forte contrazione e il Paese iniziò a vivere
praticamente sotto assedio. Quasi 700 persone furono uccise durante la campagna elettorale del
1980. Le elezioni furono vinte dal JLP di Edward Seaga. Questi migliorò la situazione economica
del Paese e tagliò i legami con Cuba avvicinandosi invece agli Stati Uniti di Reagan. Le
relativamente tranquille elezioni del 1989 hanno riportato al potere un Manley reinventatosi
'realista'. Ritiratosi nel 1992, ha lasciato il potere nelle mani del suo vice, Percival James Patterson il primo premier nero della storia giamaicana. Il PNP guidato da Patterson ha facilmente vinto le
elezioni del 1993 e del 1997. Nella primavera del 1999 nel paese sono scoppiate delle sommosse in
seguito all'annuncio da parte del governo di un aumento del 30% della tassa sulla benzina: sono
stati incendiati molti campi, in modo particolare quelli di canna da zucchero di Kingston e Montego
Bay. Dopo tre giorni di fuoco e di saccheggi, il governo ha abrogato la tassa. Un'operazione di
polizia a caccia di armi illegali nel settore orientale di Kingston, nel luglio 2001, ha scatenato
ulteriori gravi scontri sulla scia delle violenze tra bande tra i sostenitori del partito nazionale del
popolo del primo ministro Patterson e il partito laburista dell'ex premier Seaga.
Le elezioni del 16 ottobre 2002 hanno visto la vittoria del People’s National Party, che con il 52,2%
di voti, ha ottenuto 34 seggi su 60 nella Camera dei rappresentanti.
2.Struttura e funzionamento
La Costituzione della Jamaica è entrata in vigore nel 1962. Da allora ha subito due rilevanti
modifiche, nel 1977, la prima, e nel 1991, la seconda.
Nella parte I del Capitolo V è riservata attenzione alla disciplina relativa al Senato, composto da 21
membri nominati dal governatore generale. Dei 21 senatori, in particolare, 13 sono nominati su
indicazione del Primo ministro, mentre i restanti 8 su segnalazione del Capo dell’opposizione.
La durata del mandato alla carica di senatore è di 5 anni. Possono sedere in Senato i cittadini della
Jamaica o del Commonwealth che abbiano compiuto il ventunesimo anno di età e che siano
residenti nel Paese da almeno dodici mesi precedenti alla nomina.
Al contrario, non potranno essere nominati senatori coloro che siano affiliati anche non
formalmente ad un Paese straniero o che, essendo stati condannati, non siano stati ancora riabilitati.
La carica di senatore è comunque incompatibile con la carica di funzionario pubblico, di giudice dei
tribunali di istanza superiore, di membro delle forze armate ed in ogni caso in cui il privato sia
comunque legato al governo da contratti commerciali.
La Corte Suprema è chiamata a pronunciarsi nelle controversie in caso di ineleggibilità o
incompatibilità.
La nomina dei membri del Senato dovrà comunque intervenire entro tre mesi dalla scioglimento del
precedente Parlamento o dalla data delle ultime elezioni.
I membri del Governo dovranno essere scelti fra i parlamentari. In particolare almeno due ministri,
e comunque non più di tre, ed almeno tre segretari di stato, dovranno essere scelti fra i senatori.
Il Senato, nel corso della sua prima seduta, provvede alla elezione di un Presidente , che non potrà
essere scelto né tra i ministri, né tra i segretari di stato. Il presidente della Camera alta non prende
comunque mai parte alle votazioni, se non in caso di parità nei voti.
La data di apertura e di chiusura delle sessioni del Senato sono fissate dal Governatore generale. Il
Senato non potrà astenersi dal riunirsi per un tempo superiore ai sei mesi. In casi di urgenza il
Governatore generale, su invito del Primo ministro può convocare il Parlamento in sessione
straordinaria.
In ogni caso il Parlamento siede di diritto entro un mese dalla convocazione delle elezioni generali.
Nei periodi in cui il Parlamento non è riunito in sessione ordinaria, è operante una commissione
permanente detta Commissione generale della Camera.
La seduta è aggiornata ogni qualvolta non siano presenti almeno otto membri del Senato, oltre il
Presidente della seduta.
Il Governatore generale, d’accordo con il Primo ministro, può, in ogni momento, sciogliere il
Parlamento o al contrario prorogarne il mandato. La proroga, in caso di guerra, può essere superiore
ai due anni.
Il Parlamento è sciolto automaticamente anche quando sia approvata, a maggioranza assoluta dei
membri della Camera dei rappresentanti, una mozione di sfiducia nei confronti del Governo.
I senatori sono irresponsabili per le sole opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni.
3. Funzioni
I senatori, così come i membri della Camera dei rappresentanti, hanno il diritto di iniziativa. Tale
diritto, se non interviene una espressa autorizzazione del Governo, incontra dei limiti solo in
materia di bilancio e finanziaria.
I progetti di legge possono essere depositati indifferentemente presso l’una o l’altra Camera, ad
eccezione delle leggi in materia finanziaria che devono essere presentate necessariamente alla
Camera bassa.
Il voto sfavorevole del Senato potrà essere sempre superato dalla Camera dei rappresentanti, che
interviene con una doppia delibazione. In ogni caso la Costituzione individua una serie di materie
entro le quali il bicameralismo, nel procedimento di approvazione, è perfetto.
L’approvazione del Senato è richiesta altresì, anche per i cosiddetti “strumenti statutari”, ovverosia
per certi atti, costituzionalmente previsti, assunti dal Governatore generale o dai singoli ministri.
Il Senato partecipa al procedimento di revisione costituzionale. Il testo della costituzione potrà
infatti essere modificato qualora si pronuncino favorevolmente la maggioranza dei membri di
ciascuna Camera.
Il Parlamento ha la facoltà di votare, a maggioranza dei membri di ciascuna Camera, una
risoluzione che dichiari lo stato di urgenza. Lo stato di urgenza potrà protrarsi per dodici mesi,
rinnovabili per ulteriori dodici mesi, qualora intervenga il Governatore generale ad appoggiare la
risoluzione parlamentare.
4. Collocazione nel sistema
Il sistema politico della Giamaica può dirsi sostanzialmente stabile. La forma di governo dell’isola è
le funzioni di Capo dello stato essendo rappresentata nel Paese dal suo Governatore generale.
Il potere esecutivo è assegnato alla Regina ed al Primo ministro con il suo gabinetto, nominati dal
Governatore generale in base ai risultati delle elezioni parlamentari.
Il Governo è legato dal rapporto di fiducia con la sola Camera dei rappresentanti.
L’approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti del Gabinetto, però, determina lo
scioglimento dell’intero Parlamento.
FONTI
www.ipu.org
www.senat.fr/senatsdumonde/
www.political/resources.net
www.georgetown.edu/pdba