“Le Olimpiadi del 1936” al teatro Delle Arti con Federico Buffa Federico Buffa GALLARATE , 29 novembre 2016 – Storie di sport e di guerra sul palcoscenico del teatro delle Arti di Gallarate, dove stasera e domani alle 21 la stagione teatrale accoglie il giornalista e telecronista sportivo Federico Buffa nei panni di interprete di “Le olimpiadi del 1936”. Una narrazione che, partendo dall’edizione dei giochi olimpici passata alla storia soprattutto per il trionfo dell’americano di colore Jesse Owens, rievoca innanzitutto quelle olimpiadi come momento di grande valenza rivoluzionaria e, tra parole, musica e canto, regala un’immagine di un’epoca storica tra sogno e tragedia. Attraverso storie, a volte tragicomiche, che sono quelle dello sport, ma anche di uomini e donne che seguono i passaggi del tempo e delle epoche. Uno spettacolo di alto valore civile, che quelle olimpiadi le racconta, appunto, come storia di tante storie in un luogo senza tempo e tra sogno e realtà. Buffa interpreta la parte del comandante del villaggio olimpico Wolfgang Fürstner: con lui sul palco musicisti e una giovane cantante che appaiono quali personaggi evocati dal narratore per aiutare a rivivere quell’olimpiade storica del 1936. Buffa, che con la trasmissione “Federico Buffa racconta storie mondiali” su Sky ha ottenuto un grande successo di pubblico, ha pubblicato con Carlo Pizzigoni il libro “Storie Mondiali”, che è molto apprezzato. [email protected] La cantante Jo Jo in Italia per un’unica data al Tunnel di Milano MILANO, 29 novembre 2016-Dopo dieci anni di attesa, la talentuosa cantante americana JoJo arriva in Italia per un’unica data: domenica 22 gennaio 2017 alTunnel Club di Milano. La cantante del Massachusetts, a soli 13 anni, pubblica “Leave (get out)”, posizionandosi subito al primo posto della classifica americana, al #1 della Billboard Pop Songs chart, arrivando ad oggi a 49 milioni di visualizzazioni su YouTube. Jojo è tornata con un nuovo e imperdibile album Mad Love, anticipato dal singolo Fuck Apologies feat. Wiz Khalifa. Mad Love contiene 11 brani autentici, personali ed emozionanti, come il singolo Music, una ballata dal sound moderno che mette in risalto le sue doti canore da pelle d’oca, dove ricorda il padre scomparso l’anno scorso. Accolto bene dalla critica, Mad Love è l’album della maturità, tra gli altri brani anche Edibles con rimandi R&B, Vibe per scatenarsi,FAB in collaborazione con Remy Ma e I Can Only, nato dall’incontro della talentuosa Jojo con Alessia Cara. La cantante americana vanta diverse collaborazioni anche in passato, da Timbaland in Shock Value 2 a Pharrell Williams in G I R L. C’è molta carne al fuoco in Mad Love, titolo che rispecchia al 100% una delle voci più incredibili della scena pop americana: “Questo disco è passione, pazzia, vulnerabilità e tutto ciò che ci fa andare avanti – l’amore” racconta JoJo. “ L’ispirazione è la musica con cui sono cresciuta. Ho sperimentato molto nel mio percorso, ma ho capito che dovevo essere onesta con me stessa per lavorare come volevo”. Ora JoJo è pronta per ricambiare l’affetto dei fan con un incredibile Tour, che toccherà l’Italia nella capitale della musica: 22 gennaio Tunnel Club Milano. Varese in coro contro l’Aids: serie di spettacoli organizzati da Arcigay Checcooro VARESE, 28 novembre 2016-Canti, vin brulé, informazione sulle malattie trasmissibili sessualmente e sulla prevenzione dell’HIV con distribuzione gratuita di preservativi. È questo il programma dell’iniziativa in programma per sabato 3 dicembre organizzata da Arcigay Varese in Piazza Monte Grappa a Varese dalle 14:00 alle 19:00 e che ha ricevuto il patrocinio di Provincia di Varese. L’evento fa parte delle iniziative di Fallo Protetto, alla quale Arcigay Varese ha aderito anche quest’anno. Alle 16:00, inoltre, sempre in Piazza Monte Grappa, ci sarà uno dei cinque concerti del cartellone nazionale dei cori LGBT* italiani “In Coro Contro AIDS”, in cui il coro milanese Checcoro si esibirà in una performance canora. Gli altri concerti si terranno a Bologna, Padova, Roma e Perugia rispettivamente a cura dei cori LGBT* Komos, Canone Inverso, Roma Rainbow Choir e Omphalos Voices. Musica e vin brulé in un’atmosfera prenatalizia senza dimenticare la prevenzione: “Il 1 dicembre ricorre il Word AIDS Day. Questa giornata fu indetta, prima tra le giornate mondiali dedicate alla salute, nel 1988, per contribuire ad aumentare la consapevolezza sulla malattia e l’importanza della sua prevenzione. Dall’esplosione di casi negli anni 80 ad oggi l’AIDS ha ucciso decine di milioni di persone, e ogni anno si arriva anche a più di due milioni di contagi nuovi nel mondo.” – dichiara Lidia Oteri, responsabile delle tematiche relative alla salute di Arcigay Varese – “ L’AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Umana Acquisita) è una sindrome che insorge lentamente anche anni dopo il contagio da parte del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana). Questo virus colpisce le cellule immunitarie dell’uomo, provocandone nel tempo la riduzione fino a distruggere le difese immunitarie con quindi insorgenza della sindrome che rende l’individuo estremamente suscettibile ad altre infezioni. L’HIV è un virus poco contagioso di per sé, per essere trasmesso ha bisogno di essere presente in grande concentrazione: lo si trova in questo modo nel sangue e nelle secrezioni genitali, oltre che nel latte materno e nel liquido amniotico. Quindi la trasmissione del virus avviene in 3 modi: madre-figlio (ci sono rischi legati sia al parto che all’allattamento, prevenibili con le dovute precauzioni), tramite scambi di sangue (scambio di siringhe infette, trasfusioni errate – tutte cose drasticamente diminuite negli ultimi anni), tramite rapporti sessuali sia penetrativi che non (anche se per questi ultimi il rischio è minore).” – prosegue Oteri. “Tra le pratiche sessuali penetrative quella anale (sia omo sia etero) è quella con maggior rischio, principalmente perché la mucosa anale è più sottile, meno resistente all’infezione e con più rischio di traumatismi (che aumentano la possibilità di contagio). La pratica del barebacking (sesso anale non protetto) è quindi una pratica ad altissimo rischio di contagio e andrebbe evitata soprattutto se in rapporti occasionali. Per quanto riguarda i rapporti non penetrativi possono essere a rischio in caso di contatto con sangue/secrezioni e lacerazioni nella mucosa o nella cute, ma presentano in generale rischi molto minori. Il contagio NON si trasmette tramite la saliva. L’AIDS è una malattia molto grave. Se da un lato le cure stanno sempre di più migliorando, dall’altro si può e si deve fare moltissimo con la prevenzione. L’uso del preservativo durante i rapporti sessuali e i controlli periodici possono impedire la diffusione del contagio. Il test per l’HIV può essere fatto gratuitamente nella maggior parte delle strutture sanitarie ed è sempre anonimo.” – conclude la responsabile. Massimo Picozzi oggi a Venegono Superiore: ” Per evitare altre violenze sulle donne le possibilità esistono” VENEGONO SUPERIORE, 26 novembre 2016- Quasi tutte donne i presenti che oggi pomeriggio hanno riempito la sala consiliare del Comune di Venegono Superiore. Alta presenza femminile giustificata dal fatto che veniva presentato il libro “Profiler” alla presenza dell’autore: il noto psichiatra e consulente di criminologia Massimo Picozzi. Massimo Picozzi oggi a Venegono mentre autografa libri Incontro organizzato dalla locale Biblioteca Civica e che rientra nei programmi della tre giorni dedicata alla Giornata mondiale contro le violenze sulle donne, voluta dai Comuni di Venegono Superiore, Malnate e Cardano al Campo (oggi presenti con Angelo Polimeno, dell’associazione che porta il nome della moglie “Laura Prati” e Costantino Iametti ex vice sindaco) L’ultimo lavoro editoriale di Picozzi parla infatti soprattutto di episodi che riguardano la sfera femminile: dalla violenza sessuale allo stalking passando per maltrattamenti vari fino ad arrivare al femminicidio. Intervistato dal nostro direttore Gianni Beraldo, l’autore del libro ha descritto con competenza e capacità comunicativa tipica di chi è avvezzo a presenziare in pubblico, come gestire la rabbia, paura ma soprattutto come saper “sfruttare” e modulare quel’istinto che ognuno di noi possiede a livello naturale. Tra i vari passaggi di Picozzi anche una piccola critica allo Stato <<possibile che non si possano adottare altre misure restrittive nei confronti di chi compie reati di tipo sessuali o contro molestatori insistenti che si tramutano in pericolosi stalker?>> Femminicidi e violenze sessuali sono diminuiti sensibilmente rispetto al passato. A questo punto Picozzi dice <<ma allora perchè i mezzi di comunicazione danno ancora dato non veritieri su questo tipo di fenomeno? Forse rende più così>>. Su quanto mediaticamente “tirano” certe notizie il professore nativo di Saronno, che è pure tra gli opinionisti più seguiti della nota trasmissione televisiva “Quarto grado” dice <<il guaio è che a forza di parlarne la gente rischia di non capire più l’importanza della notizia, di non sapere nemmeno più indignarsi per la brutalità di certe barbarie. Insomma ora il pubblico attende solo che certi fatti riaffiorino per continuarle a seguire come fosse una fiction. Un esempio: la vicenda Franzoni, ogni volta che si parla di lei l’audience decolla>>. Su alcune domande del nostro direttore, Picozzi risponde a par suo indirizzandole direttamente ad alcuni passaggi molto interessanti del libro, citando alcuni fatti di cronaca che lui ha seguito personalmente come consulente di qualche famiglia o per la magistratura. Tra i più noti la vicenda tristemente conosciuta come “Le bestie di Satana”. Anche in questo caso Picozzi la racconta da par suo << andai a parlare in carcere con qualcuno di quei ragazzi, che mi raccontarono come accaddero alcuni omicidi. Una cosa incredibile: li raccontavano come se il tutto fosse stato come un gioco, partendo da riti infantili professati dopo avere bevuto diversi litri di birra ognuno. A quel punto non sapevo se compatirli i prenderli a sberle visto che mentre parlavano in auto avevo le ossa di quello che rimaneva di qualche povera ragazza uccisa da loro, per portarli ad analizzare in medicina legale. Degli emeriti imbecilli>>. Poi altre storie e consigli su come prevenire certi atteggiamenti che non riguardano però solo le donne <<pensate che il 10% delle denunce per stalking provengono da uomini, anche loro quindi vittime ma poco ascoltati>>. L’incontro, durato un’ora con qualche domanda dal pubblico, si è concluso tra gli applausi e il consueto rituale della firma copia del libro. [email protected] Il Coro Giovanile Liceo Musicale Ciceri, in concerto alla Basilica di Como a favore ospedale di Kalongo COMO, 25 novembre 2016Domenica 4 dicembre alle ore 16 si rinnova il tradizionale appuntamento natalizio con il concerto a favore del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo, promosso e organizzato dalla Fondazione Dr. Ambrosoli. Sarà il Coro Giovanile del Liceo Musicale Teresa Ciceri di Como ad esibirsi quest’anno presso la Basilica di San Fedele aComo nel concerto benefico a favore dell’Ospedale di Kalongo, che padre Giuseppe Ambrosoli fondò nel 1957 in nord Uganda assieme alla Scuola di Ostetricia St. Mary’s, da oltre cinquant’anni al servizio della popolazione locale, assicurando servizi sanitari di base e promuovendo formazione qualificata. Il Coro Giovanile del Liceo Musicale Teresa Ciceri di Como, diretto dalla Prof. Tiziana Fumagalli, si presenterà nelle formazioni di coro misto, coro femminile, a cappella o con organo o flauto, ed eseguirà un programma molto vario, in cui sono presenti celeberrimi pezzi di musica sacra, alcuni dei quali per organo solo e voci soliste con organo, fino a terminare con una selezione di brani natalizi. Il concerto sarà l’occasione per la Fondazione di far pervenire il proprio saluto natalizio e ringraziare la città di Como, gli amici, i donatori e i sostenitori, che da sempre le sono vicini nel sostenere i progetti del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo, nella remota savana nord ugandese. L’Ospedale serve una popolazione di circa 500.000 persone che vivono sotto la soglia della povertà e fornisce assistenza a circa 50.000 pazienti l’anno. È dotato di 271 posti letto e conta oggi 5 reparti: Chirurgia, Maternità e Ginecologia, Pediatria e Malnutrizione, Medicina Generale, TBC. È dotato di un poliambulatorio per pazienti esterni, un laboratorio di analisi e radiologia e due sale operatorie. L’Ospedale ospita inoltre un ambulatorio pre e post natale, un ambulatorio pediatrico per le vaccinazioni e il monitoraggio della crescita, l’ambulatorio HIV/AIDS e ambulatori dedicati ad alcune specifiche patologie, tra cui la tbc. L’ingresso è gratuito con la possibilità di donare liberamente un contributo a favore della Fondazione Dr. Ambrosoli per sostenere i bisogni dell’Ospedale e della Scuola di Kalongo. Si potrà anche contribuire acquistando i doni natalizi nel banchetto solidale allestito per l’occasione dalla Fondazione nel pomeriggio sul piazzale antistante la Basilica. Il concerto gode dei patrocini della Provincia di Como e del Comune di Como. Per info: www.fondazioneambrosoli.it – www.facebook.com/Fondazioneambrosoli Sangue e cronaca, serata evento alla rsi con Massimo Picozzi e John Noseda John Noseda LUGANO, 25 novembre 2016-50 anni fa negli Stati Uniti fu pubblicato il romanzo-documento A sangue freddo, capolavoro di Truman Capote. Una vicenda cruda, l’omicidio di 4 membri di una famiglia di agricoltori del Kansas, raccontata come un romanzo e costruita con la sapienza di un grande scrittore. La RSI coglie l’occasione di questo anniversario per proporre il film Truman Capote – A sangue freddo (2005), di Bennett Miller, grazie al quale l’interprete principale, Philip Seymour Hoffman, vince l’Oscar quale miglior attore protagonista nel 2006. Il film sarà seguito da un dibattito, condotto da Giada Marsadri, sul rapporto tra cronaca giudiziaria e mass media, tra informazione sui fatti di sangue e spettacolarizzazione della violenza. A discuterne, nella cornice di un’aula penale, saranno il procuratore generale del Cantone Ticino John Noseda, lo psichiatra, criminologo e scrittore Massimo Picozzi e il direttore RSI Maurizio Canetta. L’intera serata è prodotta da Mario Casella per il dipartimento Cultura della RSI. Massimo Picozzi ospite a Venegono Superiore per presentare il libro “Profiler” Massimo Picozzi ospite a Venegono Superiore VENEGONO SUPERIORE, 25 novembre 2016– Inizia con gli appuntamenti odierni la tre giorni dedicata alla Giornata mondiale contro violenza sulle donne, organizzata da tre Comuni della provincia: Venegono Superiore, Cardano al Campo e Malnate. “Neanche un fiore” questo il titolo della manifestazione, una serie di appuntamenti grazie ai quali si vuole sensibilizzare il problema sulla violenza di genere, creando momenti importanti di riflessione. Come quello previsto domani pomeriggio a Venegono Superiore dove, alla Sala Consiliare in Piazza Mauceri, è previsto un incontro pubblico con Massimo Picozzi (inzio ore 16), organizzato dalla locale Biblioteca Comunale e dall’associazione “Laura Prati”. Il noto medico, criminologo, scrittore nonchè personaggio televisivo parlerà di questi temi oltre che presentare il suo ultimo libro “Profiler” (Sperlin&Kupfler editore) intervistato dal nostro direttore Gianni Beraldo. Un libro scritto molto bene che descrive in parte la fisiognomica di persone potenzialmente criminali, ma soprattutto aiuta a capire come prevenire un possibile contatto con personaggi apparentemente innocui ma che in realtà spesso celano altre pericolose personalità come gli stalkers ad esempio, ai quali l’autore dedica un capitolo. Il profilo appunto, conoscere il profiler di chi potrebbe essere il prossimo criminale evitando quindi di esserne la futura vittima se impariamo a distiguerne alcune caratteristiche: quelle che contraddistinguono una persona “normale” da un latente criminale. Un libro mai banale grazie al quale Picozzi ci rende avvezzi alla filosofia e scienza legata alla criminologia, con spaccati autobiografici raccontati anche con sarcasmo ricordando i suoi inizi di studente di medicina prima e di criminologo successivamente. Interessanti pure i capitoli nei quali Picozzi parla di suoi grandi maestri del settore oltre ricordare molta letteratura al riguardo dove lo stesso criminologo milanese ha attinto a piene mani per crescere nella sua attività professionale. [email protected] Ambrogino d’oro al Nidaba Theatre, riconoscimento importante per chi ha dato sempre molto per la musica MILANO, 25 novembre 2016-La Città di Milano premia il Nidaba Theatre conferendogli il celebre Ambroginod’oro, l’onorificenza che ogni anno il Comune assegna a chi si è contraddistinto per l’importante contributo culturale e sociale apportato alla Città. L’attestato di benemerenza civica sarà consegnato il 7 dicembre durante la tradizionale cerimonia che si terrà al Teatro Dal Verme. Il Nidaba è orgoglioso di condividere questo importante riconoscimento con tutte le persone con le quali ha collaborato negli anni: artisti, giornalisti e con tutto il suo pubblico. Grazie alla determinazione, all’impegno ma soprattutto alla passione per la musica, il Nidaba Theatre è diventato un importante punto di riferimento nel panorama musicale milanese e non solo. Conosciuto sia a livello nazionale che internazionale, sul suo palco ogni sera si esibiscono artisti italiani e stranieri. Un luogo dove la buona musica è lasciata libera di esprimersi e di incontrare il suo pubblico, grazie anche all’impegno di garantire l’ingresso gratuito agli spettacoli – una vera e propria missione che ha lo scopo di avvicinare più persone possibile a generi musicali ricercati e di qualità – che ha permesso negli anni di alzare la portata delle persone che apprezzano i suoi spettacoli tenendo in vita la musica live in questa grande città che amiamo. Max e Barbara, due ragazzi poco più che ventenni, nel 1996 costruiscono e aprono il Nidaba Theatre, che inizia da subito a proporre spettacoli di vario genere con artisti milanesi, tra concerti e jam session. Pian piano il Nidaba intraprende la sua strada. Il Blues con tutte le sue sfumature diventa lo stile di riferimento in torno al quale ruotano tanti altri generi: dal jazz swing degli anni 20 al funk e soul, ma anche rock, rock’n’roll, beat, folk, country. Una particolare attenzione alla musica acustica ha portato ad esibirsi negli anni prestigiosi chitarristi come l’Italianissimo Bebbe Gambetta, l’americano Alex DeGrassi o l’icona mondiale Bob Brozman. L’ideologia di far conoscere al pubblico stili musicali ricercati ha creato collaborazioni con artisti come Michael Manring, tra i più importanti bassisti al mondo, definito genio e innovatore dello strumento a quattro corde e gli Heymoonsheker con il loro originale Beat Box Blues. Così la storia del Nidaba si riempie di nomi prestigiosi come John Popper (leader – Blues Traveler ), Chris Barron (leader – Spin Doctor ), Bob Margolin (guitar – Muddy Waters ), Terry Evans (voce – Ry Cooder ) e molti altri, ma anche di grandi amicizie come con Jono Manson. E la programmazione si amplia, si arricchisce ma diventa anche più selettiva secondo una convinzione di base: creare un’esperienza, regalare un’emozione unica al pubblico. Ciò avviene anche grazie alla scelta degli artisti con i quali c’è anche un forte legame di amicizia, e che aldilà del loro talento sono apprezzati proprio per le persone che sono: artisti di prestigio, dotati di grande umiltà in grado di trasmettere la loro sensibilità artistica. Per questo l’atmosfera che si vive al Nidaba è familiare, divertente e coinvolgente. Nonostante le numerose difficoltà, ma lavorando sempre con passione, determinazione e professionalità, il Nidaba Theatre è entrato a pieno titolo tra le eccellenze milanesi. “Questo importante riconoscimento che si apre sullo scenario della musica dal vivo, è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio che vogliamo condividere con tutti coloro, artisti, giornalisti e pubblico, che hanno permesso il raggiungimento di tale eccellenza. Grazie di cuore!”