Attività e Progetti Da casa, linea diretta con il medico per chi soffre di patologie respiratorie Le patologie respiratorie croniche costituiscono la quarta causa di mortalità nei Paesi economicamente sviluppati e sono le uniche con un tasso di incidenza in continua crescita. Il Dipartimento di bioingegneria del Politecnico di Milano, in collaborazione con la Fondazione, ha sviluppato un sistema di monitoraggio domiciliare, semplice nell’utilizzo e ridotto nel costo, che sfrutta metodiche innovative sviluppate al Politecnico. I pazienti avranno così modo di misurare quotidianamente il proprio stato di salute, memorizzare e trasmettere i dati al medico curante e identificare precocemente eventuali peggioramenti. Tutto quello che serve è una linea telefonica tradizionale o cellulare oppure, dove disponibile, una rete wireless o wired a banda larga. Non temete, le informazioni sono al sicuro. Lo garantiscono opportuni protocolli di crittografia. “Il progetto ha un’anima internazionale” – ci spiega Raffaele Dellacà, del Laboratorio di tecnologie biomediche del Dipartimento di bioingegneria. “Ha mosso i primi passi in collaborazione con il Saint Elizabeth’s Medical Center di Boston, con uno studio di fattibilità, e al momento dei due prototipi realizzati uno è in uso a Houston, l’altro a Torino, dove collaborano con noi pneumologi impegnati nella ricerca su patologie quali asma e bronco-pneumopatia cronica ostruttiva. Oggi i test vengono effettuati su un paziente asmatico e su un soggetto sano, per consentire i dovuti confronti. Entro la fine dell’estate si prevede di coinvolgere una decina di soggetti in tutto”. Gli strumenti diagnostici utilizzati per la valutazione dell’ostruzione delle vie aeree dalla pneumologia sono rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi venti anni. In particolare la spirometria, il test più diffuso nella diagnostica polmonare, e la pletismografia corporea soffrono di importanti limitazioni. Misure accurate sono generalmente effettuate in ambulatorio, sotto la supervisione di personale medico, e spesso non forniscono le informazioni relative allo stato del paziente in condizioni e situazioni tipiche della vita quotidiana. La misura occasionale condotta durante la visita ambulatoriale potrebbe infatti non riflettere adeguatamente le condizioni mediche del paziente. “Per questo è importante poter compiere delle verifiche comodamente da casa”, aggiunge il prof. Antonio Pedotti del Dipartimento di bioingegneria. “Negli ultimi anni presso il nostro dipartimento sono stati sviluppati nuovi metodi e sistemi per l’analisi funzionale del sistema respiratorio basati sulla tecnica delle oscillazioni forzate che consentono, finalmente, la realizzazione di dispositivi adatti al monitoraggio domiciliare”. Il trasferimento tecnologico dei risultati delle ricerche svolte al Politecnico di Milano è alla base di un progetto di spin-off – la Resmon Telesystems – sviluppato da docenti e dottorandi dell’ateneo. Resmon Telesystems ha vinto il terzo premio alla Start-Cup Milano Lombardia 2007. Snodata, dinamica e vivace Con Indesit Company la cucina ha l’anima di una ginnasta Uno dei prodotti nati dalla collaborazione tra indesit Company e Fondazione Politecnico 32 Casa Futura maggio/giugno 2008 Sono sbarcati a Milano, puntuali come sempre, “i Saloni”. Cinque in tutto gli appuntamenti dedicati alla casa che hanno animato la grande kermesse dell’arredo dal 16 al 21 aprile: il Salone internazionale del mobile, Eurocucina, il nuovo SaloneUfficio/Biennale internazionale dell’ambiente del lavoro (ex Eimu), il Salone internazionale del bagno, il Salone internazionale del complemento d’arredo e il SaloneSatellite. Indesit Company, nell’area concept del suo stand ad Eurocucina, ha presentato alcuni concetti che esprimono l’interpretazione del futuro degli elettrodomestici, secondo due temi guida: spazio ed ergonomia. Tre dei prototipi esposti nell’area concept sono stati sviluppati in collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano e i giovani designer del Dipartimento INDACO dell’ateneo lombardo. Si chiamano Efesto, Kubik e Gravity e sono tutti accomunati da alcuni temi chiave: modularità, versatilità, dinamicità, integrazione, comfort e ottimizzazione degli spazi. Attività e Progetti Efesto Quando lo spazio non è mai abbastanza per farci stare tutto quello che vorremmo, ecco che arrivano i piani di cottura a gas ed elettrici ribaltabili e rimuovibili, che possono essere posizionati ovunque ci sia un collegamento a gas e alla corrente elettrica. Le misure ridotte permettono di ricavare posto sul piano di lavoro per cibi e stoviglie e quando i moduli sono spenti, si ruotano in verticale, liberando la superficie d’appoggio. Dal punto di vista tecnologico, un’anteprima assoluta per il settore: la tecnologia FTGH di bruciatori gas ad alta efficienza e ridotto ingombro, sviluppata da Indesit. I piani sono intercambiabili e modulari e si agganciano tra loro con innesti rapidi. Tra gli accessori un telecomando, per chi ama stare comodo, e un sensore per le fughe di gas, per chi è attento alla sicurezza. Nessuna paura, Efesto non scappa, è ancorato al piano di lavoro da opportune calamite. Kubik Il suo nome completo è “Kubik more in one”, un sistema versatile e minimal che mette a disposizione tutti i sistemi di cottura in uno spazio ridotto e multifunzionale. Si tratta di un cubo che, una volta aperto, si trasforma in un piano lineare. Il sistema è infatti costituito da tre piani, di cui due ribaltabili, con una funzione di cottura differente su ogni lato: teppanyaki, piastra elettrica e piastra a induzione. Un elemento centrale trasla verticalmente passando da una funzione di cappa aspirante – quando sollevato – a forno a vapore – quando completamente abbassato. Tra gli accessori sono disponibili un dispenser, che regola la giusta dose di condimento, un pesa-cibo e un calcola-calorie, che all’occorrenza può suggerire il menu del giorno. Kubik integra cromoterapia – individuando una serie di sequenze cromatiche che possono indurre sazietà – musicoterapia e aromaterapia per controllare l’assunzione di eccessive dosi di cibo. Gravity Tre elettrodomestici pensili coordinati: una lavastoviglie (da sei coperti), un forno e una cantinetta, tutti dotati di un particolare cinematismo che permette la discesa ed il contemporaneo avanzamento della cella, con un sistema di ausilio alla movimentazione che minimizza lo sforzo, per una accessibilità ed ergonomia senza pari. Così Gravity permette di mantenere la posizione eretta e di azzerare lo sforzo. Il montaggio dei pensili è adattabile ad ogni esigenza: un’installazione bassa al di sopra di un semplice piano di lavoro, creando una cucina per disabili e anziani, come pure un montaggio ad altezze maggiori rispetto alle cucine standard. L’impiego di vetro a cristalli liquidi consente poi di vedere all’interno del frigorifero e del forno, senza l’apertura dell’elettrodomestico. Per Indesit Company l’innovazione è da sempre una priorità per lo sviluppo, per la creazione di valore e per una crescita sostenibile. L’azienda crea ogni anno almeno il 50% di prodotti completamente nuovi grazie a investimenti significativi e importanti: 35 milioni di euro nel 2007 e 45 milioni di euro nel 2008 in ricerca e sviluppo e per nuovi prodotti, quasi un terzo del totale degli investimenti del gruppo. L’innovazione riguarda l’intero ciclo di vita dei prodotti, il design è un punto di eccellenza riconosciuto all’azienda e questo successo è continuamente alimentato dallo studio e dallo sviluppo dell’applicazione di nuovi materiali e tecnologie in grado di conferire nuove funzioni, effetti estetici e forme ai prodotti. L’attenzione rivolta al processo di innovazione permette di far fronte tempestivamente alle esigenze del mercato e di cogliere rapidamente le opportunità offerte dal mondo della ricerca e della tecnologia. La partnership con la Fondazione Politecnico di Milano rientra nel modello di innovazione di Indesit fondato su una rete di networking estesa che include fornitori, aziende produttrici di beni e prodotti correlati agli elettrodomestici, aziende di altri settori, università e centri di ricerca italiani e internazionali. Indesit stabilisce così rapporti di collaborazione fin dalle fasi iniziali di generazione delle idee e di sviluppo. Questo modello di open innovation ha dato negli anni risultati importanti in termini di sviluppo di prodotti a elevata efficienza energetica e in grado di ridurre notevolmente i consumi idrici. maggio/giugno 2008 Casa Futura 33