All.to 1 SIMULAZIONI delle prove d’Esame I I II II III III prova del03.05.2017 ) prova (simulazione (simulazione del prova del prova (simulazione (simulazione del ) prova (simulazione del prova (simulazione del 24.03.2017 ) prova del16.05.2017 ) prova (simulazione (simulazione del prova del02.03.2017 ) prova (simulazione (simulazione del prova del05.05.2017 ) prova (simulazione (simulazione del . . . . . . ) ) ) ) ) ) .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. .. .. .. .. .. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. Liceo E. Majorana - a.s. 2016/2017 - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE VBs Liceo Scientifico - 15 maggio 2017 !12 Liceo Scientifico e Linguistico “Ettore Majorana” – Roma Sede Centrale via Carlo Avolio, 111 Succursale via Salvatore Lorizzo, 71 Cap 00128 - Roma tel. 06 121127420 - fax. 06 67666339 SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO 3 MAGGIO 2017 CLASSI 5^ As, 5^ Bs, 5^ Cs, 5 ^Ds, 5^ Es 5^ Al, 5^ Bl, 5^ Cl 13 PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. “Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. 14 TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il disagio del vivere, il disagio della civiltà: scoprirsi nella malattia. DOCUMENTI “Oh, io sono, veramente malato! E muoio, un poco, ogni giorno. Vedi: come le cose. Non sono, dunque, un poeta: io so che per esser detto: poeta, conviene viver ben altra vita! Io non so, Dio mio, che morire. Amen.” S. Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale, da Piccolo libro inutile, 1906 “Accadde a mezzogiorno. Nel pomeriggio, c'era bonaccia e il sole picchiava, Aschenbach si recò a Venezia (…). Mentre prendeva il tè, seduto a un tavolino rotondo di ferro, dalla parte in ombra della piazza, fiutò ad un tratto nell'aria un odore singolare, che gli pareva avesse già sfiorato il suo olfatto, da tempo, senza però rendersene cosciente, un odore dolciastro medicinale che ricordava calamità e ferite e pulizia sospetta. Lo vagliò con apprensione, identificandolo, e, terminato lo spuntino, s'allontanò dalla piazza dalla parte opposta alla chiesa. Nello spazio ristretto, l'odore cresceva d'intensità. Agli angoli delle calli erano affissi dei manifesti stampati con i quali le autorità comunali, a causa di certe malattie dell'apparato digerente, all'ordine del giorno con simili temperature, mettevano in guardia gli abitanti contro l'ingestione di ostriche e telline e anche contro l'acqua dei canali. La natura palliativa della prescrizione era chiara. La gente faceva crocchio su ponti e piazze; e lo straniero (Aschenbach stesso) vi si mischiò, indagando e almanaccando (…). L'aria era calma e fetida, il sole scottava dietro la foschia che dava al cielo il color dell'ardesia. L'acqua batteva gorgogliando contro ormeggi e approdi. (…). Ecco com'era Venezia, la bella lusinghiera e sospetta, la città mezza leggenda e mezza trappola per forestieri, nella cui aria putrida, un tempo, in bagordi, fiorì l'arte, ispirando ai musici melodie che cullano e avvolgono di lascivia. All'avventuroso sembrava come se i suoi occhi bevessero un simile rigoglio, come se il suo orecchio fosse corteggiato da tali melodie; si ricordò pure che la città era malata e, per sete di denaro, lo teneva segreto, e con lo sguardo più licenzioso cercò la gondola ondeggiante più avanti”. Th. Mann, Morte a Venezia, 1912 “La malattia è la forma impudica della vita. E la vita a sua volta? È forse soltanto una malattia infettiva della materia (…) La malattia ti dà la libertà. Essa ti rende … ecco, ora mi sovviene la parola che non ho mai usata! Ti rende geniale”. Th. Mann, La montagna incantata, 1924 15 “Ma doveva esser la mia faccia placida e stizzosa e quei grossi occhiali rotondi che mi avevano imposto per raddrizzarmi un occhio, il quale, non so perché, tendeva a guardare per conto suo, altrove. Erano per me, quegli occhiali, un vero martirio. A un certo punto, li buttai via e lasciai libero l’occhio di guardare dove gli piacesse meglio. Tanto, se dritto, quest’occhio non m’avrebbe fatto bello. (…). Berto, al contrario, bello di volto e di corpo (almeno paragonato con me), non sapeva staccarsi dallo specchio e si lisciava e si accarezzava e sprecava denari senza fine per le cravatte più nuove, per i profumi più squisiti e per la biancheria e il vestiario. Per fargli dispetto, un giorno, io presi dal suo guardaroba una marsina nuova fiammante, un panciotto elegantissimo di velluto nero, il gibus, e me ne andai a caccia così parato”. L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, 1904 “Augusta, come sempre, guardava le cose e accuratamente le registrava (…). Io, invece, nell’oscurità, sentivo, con pieno sconforto, me stesso. Le dissi del tempo che andava via e che presto essa avrebbe rifatto quel viaggio di nozze con un altro. Io ne ero tanto sicuro che mi pareva di dirle una storia già avvenuta. E mi parve fuori di posto ch’essa si mettesse a piangere per negare la verità di quella storia. Forse m’aveva capito male e credeva io le avessi attribuita l’intenzione di uccidermi. Tutt’altro! Per spiegarmi meglio le descrissi un mio eventuale modo di morire: le mie gambe, nelle quali la circolazione era certamente già povera, si sarebbero incancrenite e la cancrena dilatata, dilatata, sarebbe giunta a toccare un organo qualunque, indispensabile per poter tener aperti gli occhi. Allora li avrei chiusi, e addio patriarca! Sarebbe stato necessario stamparne un altro. Essa continuò a singhiozzare e a me quel suo pianto, nella tristezza enorme di quel canale, parve molto importante. Era forse provocato dalla disperazione per la visione esatta di quella sua salute atroce? Allora tutta l’umanità avrebbe singhiozzato in quel pianto. Poi, invece, seppi ch’essa neppur sapeva come fosse fatta la salute. La salute non analizza se stessa e neppur si guarda nello specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi”. I.Svevo, La coscienza di Zeno, 1923 “Naturalmente io non sono un ingenuo e scuso il dottore di vedere nella vita stessa una manifestazione di malattia. La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati. La vita attuale è inquinata alle radici. (…) Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. (…) Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha più alcuna relazione con l'arto. Ed è l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati”. I.Svevo, La coscienza di Zeno, 1923 16 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: L'Unione monetaria europea: obiettivi e difficoltà di governance. DOCUMENTI “L'Unione economica e monetaria (UEM) è il risultato di un'integrazione economica progressiva nell'Unione europea e rappresenta l'espansione del mercato unico, con le regolamentazioni comuni dei prodotti e la libera circolazione delle merci, dei capitali, del lavoro e dei servizi. Una moneta comune, l'euro, è stata messa in circolazione nell'eurozona, che comprende attualmente 19 Stati membri dell'Unione. Tutti i 28 Stati membri — ad eccezione del Regno Unito e della Danimarca — devono adottare l'euro dopo una partecipazione di almeno due anni al meccanismo di scambio ERM II e a condizione di soddisfare i criteri di convergenza. La Banca centrale europea (BCE) mette in atto una politica monetaria unica, completata da politiche di bilancio armonizzate e da politiche economiche coordinate. In seno all'UEM non esiste un'istituzione unica responsabile della politica economica, ma questa responsabilità è ripartita fra gli Stati membri e le varie istituzioni (…) La gestione dell'UEM è stata concepita al fine di promuovere una crescita economica e sostenibile e un alto livello di occupazione attraverso idonee politiche economiche e monetarie. Questo comporta tre attività economiche principali: 1) condurre una politica monetaria finalizzata alla stabilità dei prezzi, 2) coordinare le politiche economiche negli Stati membri, 3) garantire il buon funzionamento del mercato unico”. Storia dell'Unione economica e monetaria, in http://www.europarl.europa.eu “Il Trattato di Maastricht ha creato le premesse per la moneta unica europea, l’euro. Ha segnato il momento culminante di vari decenni di dibattito sul rafforzamento della cooperazione economica in Europa. Il trattato ha inoltre istituito la Banca centrale europea (BCE) e il Sistema europeo di banche centrali, precisandone le finalità. L’obiettivo principale della BCE è mantenere la stabilità dei prezzi, ossia salvaguardare il valore dell’euro. L’idea di una moneta unica per l’Europa fu proposta per la prima volta agli inizi degli anni ’60 dalla Commissione europea, ma il progetto subì una battuta d’arresto a causa dell’instabilità che caratterizzava il contesto economico degli anni ’70. I leader europei hanno rilanciato il progetto nel 1986, impegnandosi nel 1989 a realizzare un processo di transizione in tre fasi, definite formalmente nel Trattato di Maastricht Fase 1 (dal 1 luglio 1990 al 31 dicembre 1993): introduzione della libera circolazione dei capitali fra Stati membri Fase 2 (dal 1 gennaio 1994 al 31 dicembre 1998): rafforzamento della cooperazione fra le banche centrali nazionali e maggiore allineamento delle politiche economiche degli Stati membri Fase 3 (dal 1 gennaio 1999 a oggi): graduale introduzione dell’euro e attuazione di una politica monetaria unica, di competenza della BCE”. Trattato di Maastricht, in www.ecb.europa.eu “La vera fondamentale questione, che va chiarita, è se esista ancora nell’Unione Europea o – quantomeno - nell’UEM quello zoccolo duro di valori comuni che deve sostenere un’organizzazione sociale fondata su principi del liberalismo e della concorrenza cooperativa. Il liberalismo può essere declinato in molteplici forme. Si può parlare di mercato sociale o di altre forme di mercato; si possono disegnare modalità diverse di Stato sociale. In ogni caso, il tessuto connettivo della nostra società europea è costituito dall’interazione fra lo Stato, il mercato e varie istituzioni intermedie che devono assicurare benessere e apertura al nuovo. Specie negli ultimi decenni, è diventato però evidente che una società aperta e innovativa tende a ridurre le diseguaglianze solo a livello internazionale e a concentrare il benessere in poche mani all’interno delle singole aree economiche. In Europa ciò ha aumentato le diseguaglianze nella distribuzione del reddito e della ricchezza e la platea dei gruppi che perdono o temono di perdere a causa del cambiamento (i “perdenti”). Il distacco fra ceto dirigente e resto della popolazione trova, qui, una delle sue radici. Diventa pertanto indispensabile costruire efficaci meccanismi di welfare in grado di ridurre le diseguaglianze e 17 proteggere i “perdenti”. La UEM deve dotarsi di meccanismi di coordinamento capaci di stimolare la crescita e di costruire questo welfare”. I limiti della governance europea: i problemi di fondo, http://www.luiss.it “A quante velocità può andare l'Europa? La domanda è tornata d'attualità, in vista del vertice del 25 marzo a Roma per i 60 anni dalla firma dei trattati che hanno portato all'Unione Europea. L'Europa "multi-speed" ("a più velocità") è sulla bocca di tutti, come possibile ricetta per il rilancio di un progetto messo in discussione dalla Brexit, dalla crescita del sentimento anti-europeo tra gli elettori durante la crisi economica e dalla mancanza di solidarietà dimostrata da alcuni Paesi durante quella dei migranti. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha rotto il tabù dell'Europa a più velocità a inizio febbraio, durante un vertice informale a Malta. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ne ha fatto una delle 5 opzioni del suo Libro Bianco sul futuro dell'Ue dopo la Brexit. In un mini-summit a Versailles a inizio marzo, Germania, Francia, Italia e Spagna hanno benedetto la possibile nascita della "multi-speed". David Carretta, Europa a una, due o tre velocità. Il dilemma dell'Ue, in http://www.agi.it 18 3. AMBITO STORICO - POLITICO 19 20 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po’ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l’angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014 «Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione dell’uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell’oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria 21 crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C – TEMA DI ORDINE STORICO “La rivoluzione proletaria russa è la prima grande rivoluzione proletaria che si è chiusa vittoriosamente con la conquista del potere da parte del proletariato nel più grande paese capitalista del mondo, e con l'instaurazione, avvenuta per la prima volta nella storia, della dittatura proletaria. Questa esperienza storica della classe rivoluzionaria russa è di una immensa importanza per tutto il proletariato internazionale e per la sua lotta di emancipazione”. A.GRAMSCI, Russia e internazionale. L'Ordine Nuovo, 9 gennaio 1921 I, n. 9, Socialismo e fascismo. L'Ordine Nuovo 1921-1922, p. 33. Einaudi Editore, Torino, 1970 Il candidato rifletta sulle affermazioni di A. Gramsci e discuta sul ruolo che la rivoluzione russa ebbe nella storia del XX secolo. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE “Garantire la corretta informazione diventa una precondizione essenziale per il corretto funzionamento della democrazia e l’effettivo godimento delle libertà e dei diritti fondamentali. Oggi disponiamo di un’enorme quantità d’informazioni e in tempo quasi reale. Ma la quantità e la rapidità delle notizie non ne garantiscono in alcun modo il livello qualitativo. Se poca informazione non consente la comprensione della realtà, allo stesso modo un’eccessiva quantità di notizie può uccidere l’informazione senza generare conoscenza. (…) La democrazia richiede un giornalismo responsabile. È giornalismo responsabile quello che soddisfa il diritto del cittadino a sapere e conoscere, senza trascurare i diritti con esso eventualmente confliggenti e avendo cura dei soggetti deboli coinvolti ed esposti dall’informazione. Il sistema dei mezzi di informazione dovrebbe riconoscere e rispettare una precisa gerarchia di valori. L’etica e la moralità sono per il giornalismo un dovere assoluto, perché è diritto dei cittadini non solo e non tanto l’essere informati, ma soprattutto l’essere correttamente informati”. Pietro Grasso, Intervento al Convegno “Formare all’informazione”, Roma 20 febbraio 2014 Il candidato rifletta sulle affermazioni del Presidente del Senato Pietro Grasso, argomentando sui temi della libertà di stampa, del diritto all’informazione e del giornalismo responsabile, come condizioni essenziali della democrazia. 22 Liceo Statale Ettore Majorana SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO Tema di: MATEMATICA Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 quesiti del questionario PROBLEMA 1 Lo strumento raffigurato a fianco ( ← ) , detto lanciatore, è progettato per effettuare test balistici di precisione su piccoli meccanismi a molla: esso consente di lanciare proiettili con un’inclinazione controllata di α gradi, con 0 < α < π / 4 , a una velocità proporzionale a cos ( 2α ) . I proiettili vengono scagliati in una camera ipobarica per minimizzare gli effetti perturbativi legati alla presenza dell’aria. Il meccanismo di puntamento si basa sulla costruzione geometrica raffigurata a destra ( → ) . 1. Data una circonferenza di centro O e raggio r e un suo angolo al centro γ = AOB , traccia su OB il punto medio D e su AO il punto E tale che OD ≅ DE . Dimostra (con metodi di geometria razionale o con strumenti trigonometrici) che EO = r ⋅ cos ( γ ) . Le traiettorie seguite dai proiettili all’interno della camera ipobarica hanno tutte l’equazione incorniciata in basso: y= − λ cos ( 2α ) cos (α ) 2 x 2 + tan (α ) x Esempi di traiettorie per diversi valori di α λ è una costante positiva con unità di misura 1 m −1 (il valore di λ dipende dalle specifiche del lanciatore e dall’accelerazione di gravità g ), α è l’angolo di lancio con 0 < α < π / 4 e x, y sono le coordinate delle posizioni occupate dal proiettile durante il moto. 2. Per quale inclinazione α si ha la gittata massima (cioè per quale angolo α il proiettile ricade al suolo alla distanza maggiore dal punto di lancio)? Consiglio: durante i calcoli cerca di semplificare le espressioni risultanti usando la formula di duplicazione del seno. 3. Supponendo di regolare il lanciatore con un angolo α scelto a caso (e considerando ogni valore dell’intervallo ]0; π / 4[ equiprobabile), quale è la probabilità di effettuare un lancio con una gittata maggiore di 1/ ( 8λ ) ? (scrivi la probabilità in forma di frazione o di percentuale). Durata massima della prova: 5 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema È consentito l’uso della calcolatrice non programmabile. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. 23 4. Considerando tutti e soli gli angoli α ammessi, quale è la gittata media del lanciatore? (la media dipenderà ovviamente anche da λ ). PROBLEMA 2 Si chiamano coseno iperbolico e seno iperbolico e si indicano rispettivamente con i simboli cosh ( x ) e sinh ( x ) , le seguenti funzioni: cosh ( x ) = e x + e− x 2 sinh ( x ) = e x − e− x 2 I nomi delle funzioni iperboliche derivano dalle strette analogie che le legano alle omonime funzioni goniometriche. Ecco qui una brevissimo catalogo, dal quale si evince che alcune relazioni sono identiche, altre differiscono soltanto per pochi segni. (nota bene: per risolvere i prossimi problemi può essere utile utilizzare le informazioni contenute in tabella) Valori Notevoli Parità e disparità Relazione fondamentale Formula del seno di una somma Versione goniometrica Versione iperbolica sin ( 0 ) = 0 , cos ( 0 ) = 1 sinh ( 0 ) = 0 , cosh ( 0 ) = 1 sin ( − x ) = − sin ( x ) sinh ( − x ) = − sinh ( x ) cos ( − x ) = cos ( x ) cosh ( − x ) = cosh ( x ) cos 2 ( x ) + sin 2 ( x ) = 1 cosh 2 ( x ) − sinh 2 ( x ) = 1 sin ( x + y ) = ... sinh ( x + y ) = ... ... = sin ( x ) cos ( y ) + sin ( y ) cos ( x ) Derivate reciproche ... = sinh ( x ) cosh ( y ) + sinh ( y ) cosh ( x ) D sin ( x ) = cos ( x ) D sinh ( x ) = cosh ( x ) D cos ( x ) = − sin ( x ) D cosh ( x ) = sinh ( x ) 1. Trova le formule mancanti della seguente tabella (riportando non solo il risultato ma l’intero svolgimento che ti ha portato alla risposta): Versione goniometrica Versione iperbolica Formula del coseno di una somma cos ( x + y ) = cos ( x ) cos ( y ) − sin ( x ) sin ( y ) cosh ( x + y ) = ... Formula di duplicazione per il seno sin ( 2 x ) = 2sin ( x ) cos ( x ) sinh ( 2 x ) = ... Durata massima della prova: 5 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema È consentito l’uso della calcolatrice non programmabile. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. 24 2. Traccia il grafico della funzione y = 1/ cosh ( x ) in un piano riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali Oxy mettendo in rilievo eventuali punti notevoli (massimi, minimi, flessi) e asintoti. Aiuto: se durante le derivazioni vengono mantenuti i simboli sinh ( x ) e cosh ( x ) , per determinare i segni della derivata seconda può essere utile sapere che3 sinh ( x ) = 1 ha soluzione x = ln ( sinh ( x ) = −1 ha soluzione x = ln ) ( ( sinh ( x ) > −1 ha soluzione x > ln ( sinh ( x ) > 1 ha soluzione x > ln 2 +1 ) 2 −1 ) 2 − 1) 2 +1 3. Dimostra in modo rigoroso che il grafico della funzione y = sinh ( x ) ha in x = 0 un punto angoloso e calcola l’ampiezza di tale angolo. In analogia con le funzioni goniometriche, si definiscono la tangente iperbolica e la sua inversa, l’arcotangente iperbolica : tanh ( x ) = sinh ( x ) cosh ( x ) e arctanh ( x ) inversa di tanh ( x ) 4. Determina la derivata di arctanh ( x ) (usando il metodo delle derivate della funzioni inverse). QUESTIONARIO 1. Stabilisci i valori di a e b , in modo che la funzione definita a fianco sia continua e derivabile ∀x ∈ ℝ : xe x−1 f ( x) = a b + 2 x x per x < 1 per x ≥ 1 2. Date le funzioni f ( x ) = sin ( x ) e g ( x ) = cos ( x ) , calcola l’area della regione di piano compresa fra i due grafici nell’intervallo determinato da due successivi punti d’intersezione. 3. Enuncia in modo rigoroso il teorema di Rolle e usalo per rispondere in modo convincente alla seguente domanda: quante soluzioni reali distinte ha l’equazione 5 x 4 − 60 x 3 + 255 x 2 − 450 x + 274 = 0 , dal momento che 5 x 4 − 60 x 3 + 255 x 2 − 450 x + 274 è la derivata di ( x − 1)( x − 2 )( x − 3)( x − 4 )( x − 5) ? Durata massima della prova: 5 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema È consentito l’uso della calcolatrice non programmabile. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. 25 2 4. Stabilisci il valore di a ∈ ℝ in modo che la retta tangente alla funzione f ( x ) = ax − bx + 6 nel punto con ascissa x0 = 2 passi per l’origine. 5. Nel piano cartesiano a fianco sono rappresentati i grafici di tre funzioni f ( x ) , g ( x ) e h ( x ) . Esse sono legate dal fatto di essere l’una la derivata dell’altra (ad esempio potrebbe essere f ( x ) = g '( x ) e g ( x ) = h '( x ) per cui f ( x ) = h ''( x ) ) . Stabilisci l’ordine corretto di tale relazione e spiega come sei giunto alla conclusione, ricollegandoti al significato geometrico della derivata. 6. Sia f ( x ) una funzione continua e derivabile in un intorno di x = 0 , tale che f ( 0 ) = 0 e f ' ( 0 ) = k con k ≠ 0 . Quanto vale lim x →0 f ( x2 ) f 2 ( x) ? 7. Stabilisci le equazioni degli asintoti (verticali, orizzontali e obliqui) della funzione f ( x ) = 1 ln ( e2 x − 1) 2 8. Sapendo che D ( x ) è una funzione continua dispari in [ −5;5] e P ( x ) una funzione continua pari in [ −5;5] , semplifica al massimo la seguente espressione integrale: 5 5 1 −5 0 −1 ∫ D ( x ) + P ( x ) dx − 2 ⋅ ∫ P ( x ) − 1dx + ∫ D ( x ) ⋅ P ( x ) dx P1 P12 9. La stella a 12 punte mostrata a fianco è delimitata da 24 segmenti due circonferenze concentriche di raggi rispettivamente r1 = 4 cm e r2 = 3 cm . Quanto misura il perimetro della figura? La soluzione deve 7 / 6 + 10 + 3 5 − 2 7 ), ma non numeri decimali con P3 Q3 Q12 Q11 Q4 P10 P4 C Q10 essere esatta, può contenere frazioni, radicali semplici e doppi (come ad esempio Q2 Q1 P11 reciprocamente congruenti. Gli estremi di ogni segmento giacciono su P2 P9 Q5 Q6 Q9 Q8 la virgola o funzioni goniometriche non calcolate come sin ( 20° ) . Q7 P5 P6 P8 P7 10. Si hanno a disposizione 12 fogli verdi, 3 fogli gialli e 9 fogli rossi, indistinguibili tranne che per il colore. In quanti modi diversi è possibile disporli l’uno sull’altro, in modo che due fogli dello stesso colore non siano mai consecutivi? Durata massima della prova: 5 ore. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema È consentito l’uso della calcolatrice non programmabile. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. 26 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio - XX Distretto - IX Municipio Liceo “Ettore Majorana” ad indirizzo Scientifico e Linguistico Centrale: via Carlo Avolio 111 - Succursale: via Salvatore Lorizzo, 71 - 00128 Roma tel. 06121127420 - fax 0667666339 - cod. mecc. RMPS37000a - C.F. 80247510581 e-mail [email protected] - P.E.C. [email protected] - web www.liceomajorana.gov.it SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2016 – 2017 TERZA PROVA TIPOLOGIA: B - C CLASSE 5 Bs MATERIE: INGLESE, ARTE, FILOSOFIA, FISICA Data: 2 MARZO 2017 ALUNNO/A………………………………………………………………………… VALUTAZIONE: Materia Voto INGLESE ARTE FILOSOFIA FISICA VOTO FINALE 27 INGLESE Alunno......................................... Data.................................. 1) Write down the main features of the plots of Dickens novels. How the publication in instalments influenced his writings. What Dickens's greatest quality is.How London is described and what the task of his mature works was. ( 8-10 lines) ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 2) Tell about the main features of Victorian novel.( 8-10 lines) ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 28 Questions: 1) In Wordsworth's poetry the main focus is: A - the description of the natural object. B - the observation of the natural phenomena C - the poet's emotion. D - the interaction between nature and man 2) The “ Rime of Ancient Mariner” differ from the traditional Medieval ballads because: A - the combination of dialogue and narration B - its moral at the end C - the presence of Gothic elements D - the use of archaic language 3) Among the main features of Aestheticism were: A - a didactic aim B - praise of contemporary society and excessive attention to the self C - evocative use of the language of the senses and absence of any didactic aim D - a moralising message and hedonistic attitude. 4) Wilde was convicted and sentenced to hard labour because A – his novel was considered immoral B – he had a homosexual affair C – his tragedy Salomè was regarded obscene D – everybody abandoned him 29 STORIA DELL’ARTE Alunno......................................... Data.................................. 1. Quale opera è riprodotta nella foto? Cosa rappresenta? Chi ne è l’autore? In quale forma di linguaggio espressivo possiamo collocarla? Quale fu la reazione della critica contemporanea? (max. 8 righe) ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 2. In cosa consiste la “poetica del sublime”? Quali sono gli artisti più rappresentativi in merito? Quali opere puoi citare? ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 30 ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 3.a. Quale delle seguenti affermazioni è vera? Francesco Hayez è uno dei maggiori rappresentanti del romanticismo francese e fu l’autore dell’opera “La Libertà che guida il popolo”. Francesco Hayez è uno dei maggiori rappresentanti del romanticismo italiano e fu l’autore dell’opera “La Libertà che guida il popolo”. Francesco Hayez è uno dei maggiori rappresentanti del romanticismo italiano e fu l’autore dell’opera “Campo italiano alla battaglia di Magenta”. Francesco Hayez è uno dei maggiori rappresentanti del romanticismo italiano e fu l’autore dell’opera “Atleta trionfante”. 3.b. Nel quadro “L’atelier del pittore” Gustave Courbet ritrae se stesso mentre dipinge: Una natura morta con puntuale realismo Un gruppo di personaggi appartenenti alle classi sociali più povere ed emarginate. Un paesaggio Un nudo di donna che allude alla pittura di Giorgione. 3.c. La “Congiura dei Lampugnani” è un quadro storico ambientato in un contesto: barocco classico medievale risorgimentale 3.d. In quale luogo è ambientato il quadro “la barca di Dante”? in uno spazio aperto, di notte, in prossimità della città di Dite avvolta dalle fiamme in un paesaggio cupo e tenebroso in prossimità dell’inferno nella palude infernale nel cui fango si agitano gli iracondi sulla barca di guidata da Caronte attraverso l’Acheronte. 31 FILOSOFIA Alunno......................................... Data.................................. 1) Qual è nel sistema filosofico di Hegel il ruolo del concetto di dialettica? ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 2) Analizza brevemente i concetti di «volontà» e di «rappresentazione» nel pensiero di Schopenhauer. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 32 1) I postulati della ragion pratica sono secondo Kant: a. l’immortalità dell’anima, la felicità, l’esistenza di Dio b. la felicità dell’anima, l’esistenza di Dio e la virtù c. la libertà dell’anima, l’esistenza di Dio e la virtù d. l’immortalità dell’anima, l’esistenza di Dio e la libertà 2) Il giudizio teleologico è quello: a. sulla natura dei fini dell’uomo b. divino che avrà luogo alla fine del mondo c. nel quale la natura è pensata secondo un fine d. che determina i fini della natura e dell’uomo da parte di Dio 3) Che cosa significa l’espressione hegeliana secondo la quale «reale è solo l’idea»? a. che il mondo materiale non esiste b. che le capacità conoscitive dell’uomo sono limitate c. che l’idea è la struttura profonda, razionale della realtà d. che noi possiamo conoscere solo le nostre idee 4) L’uomo, secondo Schopenhauer, può contrastare la «volontà di vita» a. liberandosi del «velo di Maya» b. attraverso un percorso religioso di tipo trascendente c. annientando in sé il desiderio d. attraverso il suicidio 33 FiSICA Alunno......................................... Data.................................. 1) Descrivi alcuni esperimenti sull'induzione elettromagnetica. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 2) Qual è il significato del segno " meno" nella legge di Lenz sull'induzione elettromagnetica? ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 34 a) In quale dei seguenti casi NON si ha induzione elettromagnetica in un circuito? A) Il circuito elettrico è in moto in un campo magnetico. B) Il circuito elettrico è attraversato dal flusso di un campo magnetico variabile. C) Il circuito elettrico è in quiete all'interno di un campo magnetico uniforme molto intenso. D) Il circuito elettrico ruota all'interno di un campo magnetico uniforme. b) Secondo la legge di Faraday sull'induzione, la forza elettromotrice indotta in un circuito è: A) direttamente proporzionale alla variazione del flusso del campo magnetico attraverso il circuito, B)direttamente proporzionale alla variazione del flusso del campo elettrico attraverso il circuito, C)inversamente proporzionale alla variazione del flusso del campo magnetico attraverso il circuito, D)inversamente proporzionale alla variazione del flusso del campo elettrico attraverso il circuito. c) In base alla legge di Lenz: A) il verso della corrente indotta è tale da creare un campo magnetico che si oppone alla variazione del flusso del campo magnetico che l'ha generata, B) la corrente indotta crea un campo magnetico che ha sempre il verso opposto al campo magnetico induttore, C) la corrente indotta crea un campo magnetico che ha sempre lo stesso verso al campo magnetico induttore, D)il verso della corrente indotta è indipendente dalla variazione del flusso del campo magnetico che l'ha generata, d) L'induttanza di un circuito è uguale: A) al prodotto tra il flusso del campo magnetico che attraversa il circuito e la corrente del circuito, B) al rapporto tra il flusso del campo magnetico che attraversa il circuito e la corrente del circuito, C) al prodotto tra il flusso del campo magnetico attraverso il circuito e il quadrato dell' intensità della corrente del circuito, D)al rapporto tra il flusso del campo magnetico attraverso il circuito e il quadrato dell'intensità della corrente del circuito. 35 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO STORIA DELL’ARTE Classe 5 BS Alunno.................................................................... 1° - 2°Quesito Le due opere che seguono rappresentano due celebri “paesaggi” dipinti alla fine dell’Ottocento. Tratta delle due opere rispondendo alle seguenti domande: Qual è il titolo dell’opera? Chi ne è l’autore? In quale modo l’artista sviluppa la modalità di pittura “en plen air” cara agli Impressionisti? Di quale contesto artistico l’opera è espressione? (massimo 8 righe per ogni opera) 1 2 1) .............................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 36 2) .............................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 3° Quesito L’edificio dell’illustrazione è rappresentativo del contesto storico-culturale della metà del XIX secolo. Di cosa si tratta? Di quale esperienza architettonica è riferimento? .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 37 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO FISICA Classe 5 BS Alunno.................................................................... 1) Il campo magnetico e il campo elettrico sono entrambi campi vettoriali. Quali sono le principali differenze e le principali analogie? .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 2) Illustra i processi di carica e di scarica di un condensatore. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 38 3) Descrivi le differenze che esistono tra un generatore ideale e un generatore reale di tensione. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 39 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO INGLESE Classe 5 BS Alunno.................................................................... 1) Write a ten-line text to explain what “Modernism” meant both in poetry and in novel writing. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 2) Explain how Virginia Woolf's technique differs from Joyce's (not more than ten lines). .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 40 3) Explain in not more than 10 lines what does the term “Irish Question” mean. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 41 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO STORIA Classe 5 BS Alunno.................................................................... 1) Quali furono le scelte di politica economica e finanziaria attuate da Roosevelt nel corso del “New Deal”? .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 2) Analizza la situazione politica ed economica in Italia subito dopo la fine della Prima guerra mondiale. .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 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Quali furono i fattori che determinarono la crisi della Repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo? .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... 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