RELAZIONE DI FISICA Esperimenti presentati: Deflessione elettrica Deflessione magnetica Tubo di Crookes Strumenti richiesti per le deflessioni (composizione del tubo per la deflessione elettronica): Terminale di collegamento dell'elettrodo di deflessione superiore Elettrodo di deflessione superiore Elettrodo di deflessione inferiore Terminale di collegamento dell'elettrodo di deflessione inferiore Schermo Anodo Capsula catodica Specchio assorbitore (mantiene il vuoto) Pin del basamento (con i contatti del cannone elettronico) Descrizione: Il tubo per la deflessione elettronica permette di analizzare la deflessione di un fascio elettronico in presenza di un campo elettrico o magnetico. Permette anche di determinare la velocità e la carica specifica degli elettroni. Il percorso del raggio di elettroni viene visualizzato sullo schermo il cui reticolo è tarato in cm. DEFLESSIONE ELETTRICA Obiettivo: Osservare la deflessione degli elettroni che si ottiene tramite il campo elettrico generato dalle due armature di un condensatore posto all'interno del tubo. Strumenti (oltre a quelli elencati in precedenza): Sostegno del tubo 2 Alimentatori ad alta tensione da 10 kV Procedimento: Montare il tubo nel sostegno Collegare il cannone elettronico all'alimentatore ad alta tensione Collegare il secondo alimentatore (se a disposizione) ad alta tensione alle due armature del condensatore Osservazioni e conclusioni: La traiettoria rettilinea degli elettroni viene deviata a formare una parabola. Tramite questo esperimento, il fisico inglese Joseph J. Thomson svelò l’effettiva natura dei raggi catodici nel 1897, quando, utilizzando i tubi di Crookes, riuscì a dimostrare che tale radiazione consisteva di particelle cariche negativamente, a cui diede il nome di «portatrici di elettricità» e, in seguito, di elettroni. Riuscì anche a misurare il rapporto carica/massa di tali particelle e a dimostrare che il valore del rapporto non cambiava al variare del gas contenuto nel tubo. A partire da questi dati sperimentali oggi possiamo affermare che "Gli atomi di tutti gli elementi contengono le stesse particelle negative, chiamate elettroni". Quando vengono separati dagli atomi, gli elettroni sono tutti uguali tra loro, perciò il vero costituente fondamentale della materia è l’atomo. DEFLESSIONE MAGNETICA Obiettivo: Osservare la deflessione magnetica che si ottiene per mezzo del campo magnetico generato da due bobine di Helmholtz. Strumenti (oltre a quelli elencati in precedenza): Sostegno del tubo Coppia di bobine di Helmholtz Alimentatore ad alta tensione da 10 kV Alimentatore DC 0/16 V, 5 A Procedimento: Montare il tubo nel sostegno Collegare il cannone elettronico all'alimentatore ad alta tensione Montare e collegare delle bobine di Helmholtz Osservazioni e conclusioni: La traiettoria rettilinea degli elettroni viene deviata a formare una parabola. Il fascio di elettroni è generato all’interno di un’ampolla di vetro da un cannone elettronico composto da un catodo riscaldato, da un cilindro di Wehnelt e da un anodo forato in un’atmosfera contenente gas a bassa pressione. Gli elettroni, emessi per effetto termoionico dal catodo,vengono accelerati verso l’anodo e ionizzano lungo il loro percorso gli atomi del gas generando un fascio luminoso visibile; il cilindro di Wehnelt serve per la focalizzazione del fascio elettronico. Nell’ampolla sono inserite delle tacche di misurazione che consentono la determinazione senza parallasse della traiettoria descritta dagli elettroni, che sono deflessi dal campo magnetico generato da una coppia di bobine di Helmholtz.