IL TUO VIAGGIO LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU PERU' IL TUO VIAGGIO LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU PERU' Il Perù: bisogna andarci almeno una volta nella vita. Paese dell’avventura, della passione e delle grandi scoperte archeologiche. Luoghi cantati nelle poesie di Neruda, nei romanzi di Vargas Llosa e di Márquez, della Allende e di Amado o nei diari di Chatwin. Siamo in Sudamerica, nelle terre dei colori e dei profumi più intensi, di una natura prorompente. Abbracciare con lo sguardo Machu Picchu, eletta tra le sette meraviglie del mondo moderno, è un sogno che ognuno di noi dovrebbe realizzare. Ma il Perù non è solo Machu Picchu; è un Paese ricco di attrattive per il viaggiatore. E’ uno dei grandi nuclei originari della cultura antica, possiede una biodiversità di ambienti straordinaria, un arcobaleno di suoni, colori e riti che si manifestano in 91 lingue indigene, ancora parlate, migliaia di danze e antichi strumenti musicali che si possono ammirare durante le feste. “Gli angeli e i demoni si trovarono nella terra per sfidarsi, luminosi e festivi, a compasso della musica. Vigorosi si guardarono le loro facce mascherate e i loro vestiti brillanti...erano in tanti, ma comunque si unirono coi caporali e con le principesse andine per assicurare la vincita. Il rimbombo dei “collas” diede il via e, allora, la danza diventò loro linguaggio di fede. La Madonna della Candelaria, nel sudoriente peruviano, è di festa.” Andiamo in Perù in occasione di una delle feste più importanti (assieme all’Inti Raymi) che vi hanno luogo: le celebrazioni per la Fiesta de la Virgen de la Candelaria che si svolgono a febbraio a Puno, sul Lago Titicaca. Puno è considerata la capitale del folclore peruviano e dell'area andina in generale grazie a queste celebrazioni che coinvolgono tutta la città. La Fiesta de la Virgen de la Candelaria è innanzitutto una celebrazione religiosa. Ma è anche un'importante manifestazione culturale e musicale che unisce tradizioni preispaniche e fede cristiana, oltre a un’immensa gara di ballo. Centinaia di gruppi di ballo e bande di musicisti accompagnano la statua della Vergine in una coloratissima processione per le strade della città. I festeggiamenti proseguono per quindici giorni, tra cortei mascherati, balli, stand culinari, concerti, manifestazioni artistiche e fuochi d’artificio. La parte più bella della festa sono le performance dei ballerini che, indossando ricchi costumi e maschere dai colori sgargianti, si esibiscono in oltre duecento tipi di danze tradizionali: danzas nativas se arrivano da fuori città, oppure danzas con trajes de luces se sono originari di Puno. Uno dei momenti più spettacolari è senza dubbio il giorno della veneracion, con la Gran Parada, che parte dal piazzale del santuario e percorre le vie di Puno. La madonnina in testa alla sfilata e dietro... i danzatori della “Diablada”, alcuni vestiti da LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 3 angeli, gli altri da diavoli, a rappresentare l’antica guerra tra il bene e il male. Il giorno della Gran Parada è l’8 febbraio, e noi ci saremo, tra la folla danzante in festa! Il nostro itinerario si svolge nelle regioni del sud peruviano, un classico per chi vuole saperne di più sulla cultura Inca, edifici costruiti magistralmente nel pieno rispetto della “Madre Terra” senza rinunciare ai paesaggi suggestivi offerti dalla catena montuosa andina e all’incontro con popoli fortemente legati alle loro tradizioni. Le tappe fondamentali: Lima, la potente “ciudad de los Reyes”. Arequipa, la città bianca ricamata nel sillar, la candida pietra vulcanica alla base della sua preziosa architettura. Il Colca, il canyon più alto e bello del Perù, pareti naturali, terrazzate dagli indigeni nel corso dei secoli che sembrano giardini pensili infiniti. Puno e il grande Lago Titicaca dove vivono le piccole comunità di indios che si definiscono discendenti degli antichi Uros. Cuzco, ombelico del mondo, capitale dell’impero, città sacra che mantiene inalterato il suo fascino incantatore. La Valle Sacra del fiume Urubamba e infine la magica cittadella di Machu Picchu per ritrovarsi nell’essenza stessa della natura e della storia. Da Lima ad Arequipa in volo e poi via terra attraverso i più svariati ambienti che il Perù offre fino a raggiungere Cuzco, il cuore dell’impero incaico, il “Tawantinsuyu”. Equilibrato ed estremamente vario dal punto di vista paesaggistico e culturale, l’itinerario include le classiche mete del Perù prevedendo inoltre interessanti escursioni in luoghi spesso trascurati ingiustamente dai circuiti turistici. Gli hotel selezionati sono tutti di buon livello, ricchi di atmosfera, dotati di carattere e capaci di trasmettere la sensazione di essere in Perù, non in un qualsiasi, anonimo, luogo del mondo. I trasferimenti vengono sempre effettuati con pullman privato per il nostro gruppo, pur esistendo dei buoni collegamenti di linea nella maggior parte delle tratte (che hanno un costo decisamente minore, ma che obbligano a percorsi e tempi “fissi” negando al gruppo autonomia e libertà di gestione). Il bus privato permette di ottimizzare tempi e modalità del viaggio in modo personalizzato, prevedendo soste per effettuare visite altrimenti impossibili. A fine viaggio, un altro volo per rientrare da Cuzco a Lima e da qui proseguire con il volo internazionale per l’Italia. 4 | IL TUO VIAGGIO LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 5 IL TUO VIAGGIO LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU 1° giorno Partenza per Lima 2° giorno Lima, la "Città dei re" 3° giorno Volo per Arequipa e inizio delle visite della città 4° giorno Arequipa, la bella "Città bianca" 5° giorno Il Canyon del Colca e la Cruz del Condor 6° giorno Proseguimento per Puno e le Torri di Sillustani 7° giorno Il Lago Titicaca e la Diablada puneña 8° giorno Verso Cusco, il cuore storico e culturale del Perù 9° giorno Cusco e la Fortezza di Sacsayhuaman 10° giorno La Valle Sacra degli Incas e treno per Machu Picchu Pueblo 11° giorno La cittadella di Machu Picchu 6 | IL TUO VIAGGIO 12° giorno Volo per Lima e connessione con il volo di riento in Italia 13° giorno Arrivo LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 7 1° giorno Partenza per Lima Partenza con volo di linea da Milano Linate per Lima via Madrid. Arrivo in serata, accoglienza e trasferimento con pulmino privato all’Hotel Estelar Miraflores 5* www.estelarmiraflores.com o similare. Cena e pernottamento. 2° giorno Lima, la "Città dei re" Prima colazione in hotel. La giornata è dedicata alla visita della capitale. Lima è una tappa di avvicinamento agli aspetti più sostanziosi che inducono a recarsi in Perù. In ogni caso, sotto quel cielo cinereo denso di “garùa “ o “nieblina” dove scorre un traffico lento, si nascondono palazzi, chiese, musei e anche opere moderne che motivano la sosta prima della partenza verso il sud. Lima, la “Città dei Re”, fondata da Pizarro nel 1535, ha digerito distruzioni, terremoti, saccheggi, rinascite. Gli anni ’20 del Novecento videro cospicui lavori di ampliamento del centro e la realizzazione di ampi viali “parigini”. Il terremoto del 1940 riportò la situazione indietro costringendo ad un ennesimo immane impegno. La capitale assiste poi ad un periodo di rinascita, nonostante i problemi dovuti a incontrollate migrazioni specie di “campesinos”. I massicci arrivi si verificano particolarmente in coincidenza con le tensioni in regioni coinvolte nella guerriglia di “Sendero Luminoso”, con gli inevitabili corollari di aumento della marginalità sociale, (baraccopoli, delinquenza…), e di generale degrado umano e urbano. Oggi il centro della città, che ha circa dieci milioni di abitanti, è in un’ansa del fiume Rimac. Il cuore è Plaza de Armas con la ragnatela di stradine del periodo di Pizarro e conserva varie strutture coloniali. I quartieri più rinomati sono Miraflores, San Isidro e Barranco. Ci rechiamo nella Plaza de Armas col Palazzo del Governo, la Cattedrale e nelle vicinanze la Torre Tagle. Entriamo nella Chiesa di San Francesco, nel Convento di Santo Domingo e nel Museo Larco. La piazza principale di Lima, detta pure Plaza Mayor, è testimone della fondazione per opera degli spagnoli e anche dei moti di indipendenza. E’ stata nel passato considerata il centro dell’impero pur se non custodisce quasi nulla delle strutture architettoniche originali. Vi troneggia, però, una fontana in bronzo, il monumento più antico databile XVII secolo. Molti edifici risalgono alla prima metà del secolo scorso. Pranzo nel ristorante “La Rosa Nautica” www.larosanautica.com. Tra i musei della capitale, dopo la scoperta che la stragrande parte dei reperti nel Museo de Oro sono di recente truffaldina realizzazione, scegliamo di visitare il più interessante, il Museo Larco. Ospitato in un palazzo del XVIII secolo già residenza del viceré, custodisce opere collezionate da un privato, Rafael Larco Hoyle. Inaugura il museo nel 1926 dopo aver recuperato decine di migliaia di pezzi in varie regioni del Perù. Sono oggetti in ceramica di differenti culture, tessuti pregevoli e una raccolta di vasi precolombiani. Nel tardo pomeriggio visita della Huaca Pucclana. Le prime pietre della Huaca Pucllana furono posate nel V secolo d.C., circa mille anni prima della costruzione di Machu Picchu da parte degli Incas. Huaca Pucllana significa 'luogo sacro per i giochi', quindi 8 | IL TUO VIAGGIO probabilmente l'area era destinata a giochi rituali. La popolazione originale visse qui per 300 anni, fino a quando i Wari conquistarono la città. A differenza di città antiche più famose come Machu Picchu e Caral, Huaca Pucllana non è stata costruita con grandi blocchi di granito, bensì con argilla e mattoni artigianali. La grande piramide e gli antichi edifici di mattoni sono in netto contrasto con l'ambiente moderno circostante. La notte le rovine sono illuminate in modo suggestivo e diventano l’ambientazione perfetta per una cena al ristorante Huaca Pucclana www.resthuacapucclana.com. Dopo la cena rientro in hotel per il pernottamento. 3° giorno Volo per Arequipa e inizio delle visite della città (2300 m slm) Prima colazione e trasferimento in aeroporto per il volo per Arequipa (09.55/11.30, orario soggetto a riconferma). Nel remoto passato la luna, sorella minore della terra, credendo d’essere la più bella della famiglia decise di andare a vivere in alto, in un luogo più degno di lei. Così volò via separandosi definitivamente dalla sorella. Si allontanò però troppo in fretta dimenticando di portar via Arequipa, la città bianca costruita con pietre di luna. Arequipa, non a caso conosciuta anche come la "Città bianca", ha gli edifici realizzati con “sillar”, una specie di pietra pomice vulcanica di color chiaro, duttile ma molto resistente. La sua altitudine pur non elevatissima consente l’opportuno acclimatamento prima di proseguire verso quote più alte. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visitiamo a piedi il Monastero di Santa Catalina, fondato nel 1580 da una nobildonna spagnola. Accoglieva novizie provenienti da facoltose famiglie rigidamente selezionate, ma la vita nel monastero era improntata a comportamenti non sempre di elevata spiritualità e senso di sacrificio. Nel tempo, però, le regole sono state cambiate per farne luogo di reale clausura, addirittura pregno di mistero sin quasi alla fine del XX secolo. Da alcuni decenni è possibile visitare una parte del complesso di oltre 20.000 metri quadri. E’ una vera cittadella con mura di cinta proporzionali all’importanza del luogo, passaggi angusti, stradine tortuose, chiostri, archi, abitazioni più o meno modeste, arredi, camere mortuarie, angoli e giardini fioriti, sale, lavanderie, torri, chiese, forni, celle, gallerie, cortili, affreschi… Cena e pernottamento all’Hotel Casa Andina Private Collection 4* www.casaandina.com o similare. 4° giorno Arequipa, la bella "Città bianca" Anche ad Arequipa il cuore della città è Plaza de Armas. La Cattedrale, funestata da una serie di eventi negativi è sempre riuscita a tornare alla sua immagine originaria. Occupa l’intero lato nord della Plaza de Armas e al suo interno custodisce colonne, lampadari, pulpito e organo provenienti da vari paesi europei. L’Iglesia de la Compania, chiesa gesuita tra le più antiche di Arequipa, presenta chiostri, una facciata finemente decorata, dipinti e un altare con motivi ornamentali tipici di uno stile assai ricco. Non mancano lamine d’oro a rendere ancora più “florida” questa espressione di architettura religiosa nota come “churrigueresche”. La Casa del LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 9 Moral, edificio risalente alla metá del XVIII secolo, ha ricevuto il suo nome da un vecchio albero di gelso che continua a fiorire nel patio della casa. II frontespizio, in stile barocco, e la ricca decorazione interna, un magnifico esempio dell’arte coloniale, ci riportano allo stile di vita e alle abitudini di un’agiata famiglia di possidenti del ‘700. Il museo più visitato di Arequipa è senz’altro il Museo Santuarios Andinos dove il corpo mummificato di una bambina Incas di mezzo millennio fa è esposto in una vetrina temperata. In alcuni periodi la mummia Juanita non viene esposta per manteneral intatta, ma oltre a interessanti reperti e alla storia e studi fatti su Juanita, si può eventualmente osservare la mummia di Sarita, anch’essa ritrovata sul vulcano Ampato. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio dopo una sosta al belvedere di Carmen Alto, con vista sulle antiche colture a terrazzamenti della valle di Chilina, e al quartiere di Yanahuara col mirador che propone uno sguardo sulla città e sul vulcano Misti, tempo a disposizione per passeggiare, per assorbire un poco della sua gradevole atmosfera e recarsi in uno dei negozi di artigianato, “antichità” e prodotti in lana di alpaca e vigogna. Cena libera consentire una serata non vincolata da orari di gruppo e scoprire uno dei tantissimi ristoranti degni d’attenzione, secondo il proprio personale gusto. Pernottamento in hotel. 5° giorno Il Canyon del Colca e la Cruz del Condor (165 km, circa 4 ore - 3630 m slm) Giornata molto intensa con pomeriggio rilassante nel nostro hotel o camminate nei dintorni. Partenza all’alba verso le 5 e, per essere alla Cruz del Condor a un’ora opportuna e cercare d’osservare i condor, si faranno meno fermate possibili. Il paesaggio è interessante. Lungo il tragitto, oltre al vulcano Misti che domina l’est, si alternano i colleghi Chacani e Ampato meno famosi del primo ma più elevati, alti oltre 6000 metri. Poi, dopo la Pampa di Canahuas la strada attraversa la Riserva Nazionale Salinas y Aguada Blanca. Qui vivono alpaca lama e vigogne. Raramente s’incontrano esemplari di guanaco, perché questo grande camelide selvaggio, una volta avvistabile con una certa frequenza, ora è quasi scomparso. Dopo la riserva il nostro itinerario prosegue su un altipiano che mostra in lontananza ancora il Nevado Ampato che controlla il panorama verso ovest. Poi inizia una lunga e tortuosa discesa che conduce sino alla zona del Canyon del Colca. E’ una spaccatura che ferisce la regione per più di 100 chilometri, dandole caratteristiche che richiamano visitatori provenienti da Arequipa e dal Lago Titicaca. A poco più di 150 km da Arequipa, dopo un lungo percorso, con salite che portano al passo di Patapampa, (circa 4900 metri), altipiani e discese, si giunge a Chivay capoluogo della provincia. Si trova proprio all’inizio del canyon, nella sua parte orientale. E’ essenzialmente luogo di transito per visitare il Canyon del Colca. La zona è caratterizzata da coltivazioni nei terrazzamenti che hanno origini inca. Vi sono tranquilli villaggi rurali dediti alle tradizionali attività agricole e ai commerci che si svolgono prevalentemente nei mercati settimanali. Qualche chiesa e sorgenti termali completano il panorama della zona. Ma, il nostro obiettivo è puntare direttamente verso il posto più panoramico del canyon, la Cruz del Condor. Qui, in certe ore del mattino o del pomeriggio si può, con un po’ di fortuna, osservare il volo dei condor. 10 | IL TUO VIAGGIO Alcuni vulcani, specie quelli che superano i 6.000 metri, continuano a mostrarsi contornando l’intera estensione del Canyon Colca, che ha una profondità variante da un minimo di mille ad un massimo di oltre 3000 metri. Il fiume Colca è artefice di quest’opera d’arte naturale. Ha scavato il letto corrodendo strati rocciosi di origine vulcanica vecchi non più di 100 milioni di anni. L’area è interessante dal punto di vista naturalistico perché in alto il clima è condizionato dalle notevoli altitudini, ma alla base del canyon la situazione è completamente diversa perché le temperature permettono la presenza di piante tipiche delle regioni tropicali quali cactus e palme. Le specifiche caratteristiche climatiche creano correnti ascensionali che i condor sfruttano per farsi trasportare gratuitamente verso l’alto. Alla Cruz del Condor, belvedere a 3000 metri in un punto spettacolare, cercheremo di vederli in uno scenario racchiuso tra la vetta del vulcano Mismi e il fiume che scorre 1000 metri più in basso. (Cambiamenti climatici e inquinamento rendono di recente più arduo il loro avvistamento, ma vi andiamo in una delle ore più opportune per avere questa possibilità). Pranzo in ristorante a Chivay. Resto del pomeriggio libero. I servizi dell’Hotel Colca Lodge 4* www.colca-lodge.com, il centro massaggi, la piscina panoramica, il contesto ambientale, le passeggiate nel territorio circostante possono essere occasioni per trascorrere piacevoli ore pomeridiane. Cena e pernottamento. 6° giorno Proseguimento per Puno e le Torri di Sillustani (300 km circa 6 /7 ore - 3800 m slm) Dopo colazione iniziamo a percorrere la strada verso est che ci porta in serata a Puno sul Lago Titicaca. Si riattraversano le vicinanze delle Lagune di Salinas e Aguada Blanca e nella parte terminale del lungo tragitto transitiamo presso la Laguna Lagunillas, scortati in lontananza dalle vette di onnipresenti vulcani. Il passo più alto di oggi è a circa 4500 metri. Quasi alla fine del lungo trasferimento, a pochi chilometri da Puno, si arriva in una zona con alture che declinano sino al piccolo lago di Umayo, ornate dalle Torri di Sillustani. Le strutture che punteggiano il panorama sono state costruite come luoghi di sepoltura dai Colla che abitavano la regione nel periodo incaico. Usavano seppellire i defunti delle caste nobiliari all’interno di queste torri chiamate chullpas. Sono disseminate in una vasta area, ma quelle meglio conservate sono proprio a Sillustani. Presentano pianta circolare, alcune sono alte oltre dieci metri, con pareti esterne costituite da blocchi di pietra. All’interno oggi sono vuote. Il tempo, gli archeologi e i tombaroli hanno fatto la loro parte. Nel passato, però, attraverso un’apertura nel lato orientale delle mura, oltre al cadavere, erano introdotti anche oggetti più o meno preziosi e cibo utili al defunto nella vita ultraterrena. A volte la tomba veniva usata per contenere le salme di intere famiglie. Alcune tombe monumentali sono ben conservate e il posto merita una pur breve sosta, in un ambiente lacustre che oltre a costituire una piacevole cornice ospita una notevole varietà animale e vegetale. Arrivo a Puno in serata, località risalente al XVII secolo, sulle rive del Lago Titicaca, il più alto specchio d’acqua navigabile del pianeta grande quanto l’Umbria (circa 4.400 kmq). Leggero lunch-box durante il trasferimento e cena in hotel. Pernottamento all’Hotel Casa Andina Private Collection 4* www.casa-andina.com o similare. LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 11 7° giorno Il Lago Titicaca e la Diablada puneña Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata all’escursione in barca per visitare le isole galleggianti degli Uros. Puno si trova sulla riva del Lago Titicaca, quasi un piccolo mare interno, ed è situata a 3.812 metri sopra il livello del mare. Sono millenni che la regione è abitata. Sulle rive del lago fiorì una grande cultura preincaica: la cultura Tiwanacu. Oggi è in gran parte popolata dagli Aymara che parlano una lingua diversa dai Quechua. Visitiamo le isole galleggianti della baia di Puno, abitate da discendenti degli Uros oggi incrociati con gli Aymara. Si trovano nella parte nord est del lago e sono costituite da piattaforme galleggianti composte da strati compatti di canne di totora (pianta oriunda del Perù) su cui si svolge la giornata degli abitanti. La totora è utilizzata da secoli per realizzare piccole imbarcazioni, oggetti di uso quotidiano, articoli di artigianato, e soprattutto le isole galleggianti su cui gli Uros furono costretti a trasferirsi quando cominciarono a essere sottoposti alle incursioni degli Incas. Gli abitanti di alcune isole hanno allestito piccoli musei all'interno di capanne in cui sono esposti uccelli impagliati e torri di osservazione alte anche sei, sette metri, dalla cui cima traballante è possibile osservare la zona circostante. Lo sviluppo del turismo ha modificato la vita reale di ogni giorno degli abitanti di queste isole. In verità, gli Uros oramai non vivono più sulle piattaforme galleggianti, ma le raggiungono al mattino prima dell’arrivo dei turisti. In ogni caso si tratta di un’escursione interessante perché l’ambiente, le attività e i costumi dei locali non sono diversi da quando abitavano qui in modo permanente. Rientriamo a Puno per assistere alle parate, ai balli e alle sfilate che si tengono nelle principali vie della città per i festeggiamenti della Vergine della Candelaria. Nei primi quindici giorni di febbraio Puno, la capitale del folklore peruviano in virtù delle sue ricche e svariate espressioni musicali consistenti in oltre duecento danze, celebra i festeggiamenti per la Vergine della Candelaria, la festa religiosa più importante dell’altopiano. Il 2 febbraio la statua della Vergine viene portata in una coloratissima processione per le strade della città. I festeggiamenti proseguono poi per 15 giorni, tra cortei mascherati, balli, stand culinari, concerti, manifestazioni artistiche e fuochi d’artificio. Migliaia di meticci di origine aymara ballano, pregano e brindano in onore della miracolosa Mamita Cande, che da quasi quattro secoli regala benedizioni alla città di Puno. La celebrazione è uno spettacolo di danze folkloriche: decine di gruppi di ballerini competono cimentandosi nelle danze tradizionali, alcune delle quali vanno scomparendo. Su tutte spicca la famosa Diablada, danza che ha preponderanza su tutte le altre e simboleggia il trionfo del bene sul male. La Diablada è un autentico inferno di movimenti, musica e allegria generale, nel quale le quadriglie sono formate da ballerini in costume con coloratissime e spaventose maschere, che mescola tradizioni inca con elementi cristiani. Il personaggio principale è il diavolo, che con maschera, coda e corna rappresenta la simbiosi tra l’Anchancho, antico dio delle miniere, e il diavolo della cultura occidentale cristiana. Dedicheremo il pomeriggio ad assistere ai festeggiamenti e alle danze; una straordinaria occasione per apprezzare la ricca tradizione folkloristica di questa città che ogni anno attira una moltitudine di partecipanti. Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in hotel. 12 | IL TUO VIAGGIO 8° giorno Verso Cusco, il cuore storico e culturale del Perù (380 km circa 9 ore - 3400 m slm) Prima colazione e partenza con il nostro mezzo che ci permette di gestire discrezionalmente orari e soste. Ci fermiamo a Pucarà, Sicuani, Raqchi, Andahuayllas per visite e pranzo. Attraversiamo territori mai anonimi sino al cuore culturale e storico del Perù, Cusco. Pucarà non è uno straordinario centro ma ne approfittiamo per dare un’occhiata al locale museo. A Sicuani in genere si pranza in un modesto ristorante. Raqchi è nota per i resti del Tempio di Huiracocha (Viracocha). Andahuaylillas, ultima tappa prima di Cusco, offre una chiesa gesuita del XVII secolo e un’atmosfera coloniale con costruzioni di quel periodo. La chiesa conserva ricchi motivi baroccheggianti e una cappella, “la piccola Sistina”. (Di solito i richiami a opere note creano eccessive aspettative e sviliscono l’opera in questione). Il punto più elevato del percorso è il passo Abra La Raya a circa 4300 metri. E’ il confine tra la regione di Puno e di Cusco. In serata arrivo a Cusco. (Indichiamo visite e tempo libero previsti durante la permanenza nell’area di Cusco, precisando che l’ordine di svolgimento potrebbe avere un andamento diverso.) Cusco, più mito che città reale, è stata capitale dell’impero incaico. Poche città sulla Terra possiedono una tale capacità di fascinazione che emerge al solo richiamo del nome. Vi sono luoghi al mondo che stentano a presentarsi con un’immagine in grado di proporre un aspetto significativo e caratterizzante per offrirsi come meta turistica. Il Perù, da quando viaggiare è attività di peso culturale e economica, ha in Cusco la sua più grande risorsa. Vocazione turistica che si giova della storia e delle storie che il passato ha depositato sulle sue poderose pietre, dell’aureola di leggende che i fatti, pur concreti e tangibili, non riescono a incanalare in riflessioni solo razionali. Le emozioni, le “energie” che il contatto con questo luogo riesce a scatenare, giustificano le forti sensazioni dei visitatori e rendono facile persino l’emergere di teorie, “filosofie”, interpretazioni ed esoterismi che nulla hanno a che vedere col vero. In ogni caso Cusco, è in grado di regalare forti sensazioni a tutti. Cena e pernottamento all’Hotel Casa Andina Private Collection 4* www.casa-andina.com o similare. 9° giorno Cusco e la Fortezza di Sacsayhuaman Prima colazione in hotel. La prima meta della giornata è Sacsayhuaman, enorme manufatto iniziato in epoche preistoriche e poi completato dagli Incas, ove è ancora oggi celebrata la cerimonia dell'adorazione del Dio Sole nell’affollatissima rievocazione in costume dell’Inti Raymi il 24 giugno. Lo scenario è poderoso ed è notevole l'impressione suscitata perché non si riesce a immaginare come, senza l'ausilio di macchine complesse, abbiano sollevato e collocato quei massi in modo così preciso. Sono i più maestosi resti di una fortezza inca. Tre giganteschi bastioni su differenti livelli testimoniano della tradizionale tecnica costruttiva, con i grossi macigni che si incastrano perfettamente l’uno nell’altro. Massi imponenti restano a testimoniare un antico sito, originariamente fortificazione militare LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 13 e religiosa. I resti, anche se fanno comprendere la rilevanza delle strutture, sono solo meno di un quinto dell’iniziale manufatto con macigni anche di 300 tonnellate l’uno. Parte di tale materiale è stato nel tempo usato per realizzare edifici nel centro di Cusco. Sosta al mercato di Pisac prima di rientrare a Cusco per le visite e il pranzo. Cusco è una città orgogliosa. Ritenuta città sacra, è stata anticamente la culla dell'impero Inca ed in seguito, pur cedendo rilevanza a Lima, un'importante base del dominio coloniale. Non può che trarre origine dal mito. Inti, il dio del Sole, nel XII secolo ritiene che sia giunto il momento di dare al popolo che lo adora un capo e una capitale. Così decide di creare Manco Capac. La sceneggiatura prevede che colui che diventerà il primo Inca nasca nell’Isola del Sole, sul Lago Titicaca. A lui il dio Inti dona una verga d’oro, una specie di bastone da rabdomante, che serve a Manco Capac per individuare il luogo in cui fondare il centro del suo impero. La verga d’oro si conficca in terra proprio dove oggi sorge Cusco. Da quel momento diviene “l’ombelico del mondo”, definizione che impegnerà per sempre il nome della città. Cusco, infatti, vuol dire ombelico in lingua quechua. Evitiamo di descrivere i particolari del nostro itinerario cittadino per lasciare ai partecipanti il gusto della scoperta. Basterà solo ricordare che l’impero di cui Cusco è stata capitale ebbe il periodo più rilevante l’ultimo secolo prima della conquista spagnola. Ciò che si sa della storia precedente della città è narrata nei “Commentari reali degli Incas”, scritti da Garcilaso de la Vega, sulla base delle narrazioni degli stessi Incas. Da allora Cusco ha poca influenza nella storia del Perù, con l’eccezione dei moti contro la Spagna del 1780 guidati da Tupac Amaru II, (da cui prese il nome nel 1984 il gruppo guerrigliero Tupamaros), e la “scoperta” nel 1911 di Machu Picchu, la cui vicinanza ha creato un flusso turistico che ha reso Cusco la meta turistica più frequentata. Plaza de Armas è il centro da cui si dipartono stradine acciottolate e vie commerciali che percorreremo a piedi. La Cattedrale, la Iglesia de la Compania, il Tempio di Koricancha, il Museo d’Arte Precolombiano, la pietra con i 12 lati, Plaza San Blas, gli indigeni che vendono prodotti artigianali sotto i portici sono i luoghi principali in cui sosteremo durante la giornata... Pranzo nel ristorante del Museo di Arte Precolombiana “MAP Cafè”. Non un punto di ristoro come tanti nei vari musei al mondo. Ambiente e piatti non fanno rimpiangere il lento servizio. Tra i migliori a Cusco www.cuscorestaurants.com/en/mapcafe. Cena libera per poter scegliere fra i tanti locali che offrono una gran varietà di ambienti, menù e sottofondo musicale. Pernottamento in hotel. NB: poiché non è possibile trasportare sul treno per Machu Picchu l’intera valigia (ogni passeggero può portare una borsa o zaino di peso non superiore a 5 kg e dimensione massima di 157 cm, lunghezza+larghezza+altezza) e l’hotel si raggiunge a piedi dalla stazione, si raccomanda di approntare un bagaglio a mano che contenga il necessario per trascorrere la notte successiva a Machu Picchu Pueblo. Il bagaglio principale rimarrà in hotel, dove torneremo dopo aver visitato Machu Picchu. 10° giorno 14 | IL TUO VIAGGIO La Valle Sacra degli Incas e treno per Machu Picchu Pueblo (circa 1,5 ore di treno 2400 m slm) Intero giorno dedicato alla Valle Sacra. Da Cusco a nord ovest attraverso i cerchi misteriosi di Moray, le saline di Maras, Ollantaytambo. Qui c’è il treno per Machu Picchu Pueblo (ex Aguas Calientes) dove dormiamo. E’ il modo più razionale per visitare la valle e giungere il più vicino possibile a Machu Picchu per potervi andare domattina presto. Machu Picchu Pueblo è infatti ai suoi piedi. Moray, strano luogo ad una quarantina di chilometri da Cusco, è stato scoperto negli anni ’30 dello scorso secolo attraverso foto aeree che hanno individuato quei cerchi concentrici. In sostanza si tratta di terrazzamenti circolari concentrici realizzati scavando il terreno per un centinaio di metri verso il basso formando una sorta di enorme vasca a gradoni, con cerchi più grandi che vanno man mano restringendosi più in fondo. Il posto è esteticamente significativo, ma ancor più importante sembra essere la motivazione della bizzarra realizzazione. Questi andenerías, terrazzamenti, sarebbero serviti per creare più microclimi, tanti quanti sono i livelli di scavo. Si tratterebbe di laboratori-serre per sperimentazioni agricole utili a individuare le stagioni migliori per impiantare vari tipi di coltivazioni nelle diverse regioni del Perù. I terrazzamenti, realizzati scavando il terreno e costruendo mura di contenimento, erano irrigati con complesse canalizzazioni. Permettevano la coltivazione di circa 250 specie vegetali, grazie ai variegati microclimi. Altri studi sembrano invece dimostrare che fosse un centro astronomico finalizzato allo studio delle stagioni, che analizzava le variazioni della luce solare e delle ombre delle alture circostanti. Sia come sia, arrivando qua si resta soddisfatti da una visione che contrasta con le immagini cui si è abituati ad associare il Perù più noto. Sono da sottolineare pure le saline di Maras. Sorprendenti. Probabilmente pure queste avremo occasione di vederle per la prima volta, senza aver avuto anticipazioni fotografiche o televisive. Anch’esse hanno un che di speciale, perché difficilmente si pensa a saline in alta montagna. A Maras osserviamo pendici montane decorate da migliaia di piccoli appezzamenti allagati delimitati da muretti di contenimento. Potrebbero sembrare risaie, ma il colore biancastro di quegli infiniti rettangoli pieni d’acqua ci conferma che si tratta di saline. L’origine di quel sale non ha bisogno di interpretazioni, perché più in alto vi è una sorgente d’acqua calda con elevato contenuto salino incanalata nelle pozze. L’evaporazione dell’acqua fa emergere il sale che da centinaia di anni è raccolto manualmente dai locali. L’ultima visita di oggi è a Ollantaytambo, l’accesso occidentale alla Valle Sacra. Il più rappresentativo villaggio di el Valle Sagrado, chiamato semplicemente Ollanta, è sovrastato dalla fortezza inca. Il tracciato delle strade acciottolate, le piazze e le fondamenta delle case sono di origine inca e mostrano una delle più significative manifestazioni dell’urbanistica di quell’epoca. Dal XIII secolo le sue viuzze, gli edifici in pietra, le opere di canalizzazione per l’irrigazione, le elaborate fiancate montane, fanno da contorno alle rovine della fortezza. Questa, pur essendo un’opera di difesa militare, era ed è ancora considerata anche luogo sacro. Pranzo in ristorante. Alla fine delle visite saliamo sul treno che parte da Ollantaytambo e arriva a Machu Picchu Pueblo dopo circa un’ora e mezza. Dalla stazione raggiungiamo l’Hotel El Mapi 3* www.elmapihotel.com a piedi. Cena e pernottamento. LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 15 11° giorno La cittadella di Machu Picchu Aver dormito a Machu Picchu Pueblo consente di ottimizzare i tempi a disposizione. Partenza il mattino presto in pullman collettivo per giungere dopo circa mezz’ora sulla cima del Machu Picchu. Nel luglio del 1911 l’antropologo-storico statunitense Bingham sale su un altipiano dove gli abitanti della zona da sempre sapevano che esistevano i resti della “città perduta degli Incas”. Vi arriva su segnalazione ed accompagnato da un contadino della zona, Melcho Arteaga. Uno degli aspetti curiosi della vicenda sta nel fatto che nessuno ancora conosce il nome vero della “ciudad perdida”. Neppure i successivi scavi e restauri hanno apportato elementi utili alla conoscenza della sua denominazione. Per tutti, dalla “scoperta” sarà solo “Machu Picchu”, che è la definizione della montagna su cui nel XV secolo fu edificata “l’ultima città degli Incas”. Costruita tra i picchi delle Ande è rimasta in parte sepolta dalla vegetazione. Ma il motivo vero per cui non era stata ritrovata dagli occidentali, sta nel semplice fatto che i resti non sono visibili dal basso, dalla vallata dell'Urubamba. Gli Incas eseguirono opere monumentali di alto livello architettonico, che né il tempo né le calamità naturali sono riusciti ad intaccare completamente. Simmetria e solidità, sofisticate tecniche costruttive della pietra dura, sono i principi in base ai quali furono edificate strutture destinate a resistere nei secoli. Ne evitiamo descrizioni accurate perché sin troppo note sono le sue immagini, icone con cui si identificano l’intero Perù. Basti sapere che ci muoveremo attorniati da abitazioni, terrazzamenti, osservatori, monoliti, sentieri, piazze, quartieri religiosi, templi, cimiteri, mura, “Puerta del Sol”, Wayna Picchu … Ricordiamo solo che la città “scoperta” nel 1911 è adagiata sulla cima pianeggiante del Machu Picchu (“Montagna Vecchia”), proprio ai piedi di quel dentone chiamato Wayna Picchu (“Montagna Giovane”), che molta parte ha avuto nella pubblicizzazione del sito. Prevediamo prima la visita di gruppo del sito. Poi, tempo libero per incamminarsi verso l’Intipunku, la “Porta del Sole”, continuare a passeggiare tra le rovine o cercare prospettive particolari e meno frequentate. Prevediamo di giungere presto nel sito proprio perché in genere il grosso delle presenze si registra dopo le dieci. Per consentire l’uso più discrezionale possibile del tempo a disposizione il pranzo è libero in modo che, secondo le personali esigenze, si possa semplicemente mangiare un panino o fruire del ristorante a buffet nel Sanctuary Lodge. Appuntamento per tutti al bus per Machu Picchu Pueblo. Nel pomeriggio riprendiamo il treno per Ollantaytambo. Proseguimento col nostro bus sino a Cusco. Cena in ristorante e pernottamento in hotel. 12° giorno Volo per Lima e connessione con il volo di riento in Italia Colazione e mattinata a disposizione per passeggiare per Cusco o fare shopping. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per il volo per Lima e connessione con il volo di rientro in Italia. Pernottamento a bordo. 16 | IL TUO VIAGGIO 13° giorno Arrivo Arrivo a Madrid e connessione con il volo per Milano Malpensa. LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 17 1. Saline di Maras 18 | IL TUO VIAGGIO 2. Lago Titicaca 3. Machu Picchu PRIMA DELLA PARTENZA BENE A SAPERSI I voli per questa partenza sono programmati con Iberia. Sottolineiamo che mentre la partenza è prevista da MILANO LINATE, il ritorno è previsto a MILANO MALPENSA in quanto offre la connessione migliore. Pur essendo disponibile in Perù un ottimo servizio di collegamento di bus pubblici tra le varie città, usufruiamo ovunque di mezzi privati per poter gestire tempi e visite secondo le nostre esigenze. L’esperto accompagnatore Kel 12 potrebbe trovarsi già in Perù e attendere il gruppo all’arrivo all’aeroporto di Lima. Informeremo circa questo aspetto un mese prima della partenza. Dal Colca il trasferimento verso Puno è previsto con il solo autista. Incontreremo la guida locale parlante italiano con cui effettueremo le visite di Puno e dintorni alle Torri di Sillustani. A febbraio è estate nell’emisfero australe. Ricordiamo che viaggiamo anche ad altitudini elevate per cui occorre un abbigliamento che tenga conto delle notevoli escursioni termiche tra giorno e notte (abbigliamento a cipolla informale, qualche capo pesante e scarpe comodissime). Non dimenticare il costume da bagno (per usufruirne in alcuni hotel) e una cerata in quanto in questo periodo sull’altopiano potrebbe piovere. L’altitudine più elevata a cui si dorme è a Puno, a circa 3800 m slm (il punto più elevato del nostro percorso è il Passo Abra La Raya a circa 4300 m slm tra Puno e Cusco). Questo viaggio è sconsigliato a chi soffre di disturbi cardio-circolatori e respiratori (consultare prima il proprio medico). Sui treni per/da Machu Picchu ogni passeggero può portare un bagaglio di 5 kg e di dimensioni ridotte, pertanto si raccomanda di viaggiare solamente con il bagaglio a mano e lasciare il bagaglio principale in hotel a Cusco dove si rientra dopo la visita al sito. Prevedere circa 100 USD di mance per autisti, guide e personale di servizio, da dare all’accompagnatore a inizio viaggio. LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 19 Importante Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente in accordo con l’accompagnatore, l’itinerario potrebbe subire variazioni pur mantenendo le località da visitare e gli hotel potrebbero essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità. 20 | IL TUO VIAGGIO Quota Individuale di partecipazione da Milano Minimo 8 partecipanti Con Esperto Kel 12 e guida locale parlante italiano. Massimo 16 partecipanti € 4,680.00 Supplementi per persona Supplemento singola € 920.00 Tasse aeroportuali/fuel surcharge € 525.00 Quota di gestione pratica € 80.00 Scheda Tecnica A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di viaggio riporta altresì la validità dello stesso. B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del Codice del Turismo. C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi aggiuntivi. D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito: - 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza; - 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza; - 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza; - 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza; - 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza; - 100% dopo tali termini. Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio. Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto. Assicurazione LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 21 Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato dalla tabella premi seguente: Costo individuale del viaggio fino a € 1.000,00 € 2.000,00 € 3.000,00 € 4.000,00 € 5.000,00 Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza Premio individuale € 31,00 € 63,00 € 94,00 € 125,00 € 156,00 3% Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. 22 | IL TUO VIAGGIO Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 Euro= 1,10 USD) e possono essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da catalogo). La percentuale delle quote pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE Voli di linea Iberia Milano/Madrid/Lima, o altra compagnia Iata, e ritorno in classe turistica Volo di linea Lima/Arequipa e Cusco/Lima della compagnia di bandiera LA in classe turistica Tasse aeroportuali per i voli domestici Treno da Ollantaytambo per Machu Picchu Pueblo e viceversa Trasporti interni con minibus/bus privati secondo il numero di partecipanti Pernottamento in camera doppia negli hotel come da programma di viaggio o similari Pensione completa tranne 2 cene e 2 pranzi Escursioni, visite e ingressi come da programma di viaggio Guide locali parlanti italiano nelle diverse destinazioni Esperto accompagnatore Kel 12, con minimo 8 partecipanti LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE NON COMPRENDE Tasse aeroportuali e fuel surcharge I pasti non espressamente indicati nel programma di viaggio (2 cene e 2 pranzi) Bevande ai pasti Facchinaggio Mance: l’accompagnatore suggerirà ai partecipanti una cifra pari a circa 100 Usd Spese personali Tutto quanto non esplicitamente indicato nel programma e alla voce “La quota comprende” Partenza Rientro 02/02/2017 (giovedì) 14/02/2017 (martedì) Stagionalità Note LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 23 Informazioni pratiche Peru' FORMALITÀ I turisti italiani che si recano in Perù devono essere muniti di passaporto con scadenza non inferiore a 6 mesi. Non è richiesto alcun visto d’ingresso. Verificare la validità dell’apposita marca da bollo. Si fa presente che l’organizzazione non risponde di eventuali inconvenienti che dovessero derivare dallo stato non congruo del passaporto, dalla mancata cura di quanto eventualmente rilasciato alle frontiere e da tutto ciò che non è di esplicita esclusiva spettanza dell’organizzazione stessa. DISPOSIZIONI SANITARIE A causa delle altitudini elevate, è consigliabile sottoporsi a una visita medica di controllo per coloro che soffrono di malattie cardiorespiratorie e circolatorie e un consulto presso l'Ufficio di Igiene della propria città. Un leggero mal di testa il primo giorno in quota è normale. Se non si è soggetti a particolari disturbi, il “soroche” normalmente si contrasta superando gradualmente i dislivelli, bevendo molti liquidi incluso “mate de coca” (facilmente reperibile), evitando alcolici e particolari sforzi fisici, consumando pasti leggeri. Generalmente, i sintomi dei mal di montagna scompaiono dopo uno o due giorni. La migliore prevenzione è il passaggio graduale a quote elevate. In Perù ci sono poche farmacie e non tutte ben fornite. E’ bene mettere in valigia i farmaci di uso abituale, disinfettanti intestinali e un repellente per gli insetti. È utile dotarsi di tavolette di glucosio. VACCINAZIONI Non v’è obbligo di alcuna vaccinazione. Tuttavia si raccomanda la vaccinazione contro la febbre gialla per coloro che intendono recarsi nella selva amazzonica. CLIMA A Lima e sulla costa pacifica le giornate sono quasi sempre soleggiate, tranne da maggio a settembre/ottobre quando sono caratterizzate da foschia umida chiamata garùa. Sulle Ande (area di Arequipa, Cuzco, Puno e Lago Titicaca) la stagione migliore, caratterizzata da clima secco, temperato di giorno e freddo di notte (minime/massime 1/22°C), va da aprile a novembre. (Anche se sono possibili piogge nelle aree andine a ridosso delle foreste tropicali). Da dicembre a marzo, periodo che corrisponde all'estate in Perù, la temperatura minima è più elevata (6/7°C) e sono possibili piogge e annuvolamenti. L’itinerario prevede regioni con caratteristiche molto diversificate pure per le differenti altitudini (passiamo dal livello del mare ai 3800 m slm del Lago Titicaca). Di notte, nelle regioni a più alta quota si possono riscontrare temperature intorno allo zero. ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO Consigliamo abbigliamento sportivo, scarpe comodissime, berretto ed occhiali da sole. Per la zona andina è necessario prevedere dei capi pesanti, specialmente per la sera e un capo impermeabile, anche se non siamo nella stagione delle piogge. Per la zona amazzonica abbigliamento in cotone, pantaloni lunghi, scarpe chiuse per le escursioni. 24 | IL TUO VIAGGIO Visto lo scarso ingombro, un costume da bagno potrebbe essere utile nel caso ci fossero le condizioni per rilassarsi a bordo piscina o in una SPA. FUSO ORARIO La differenza di fuso orario rispetto all'Italia è di -6 ore (-7 quando in Italia c'è l'ora legale). VALUTA La divisa ufficiale peruviana è il Nuevo Sol (PEN), divisibile in 100 centavos. La valuta più facilmente convertibile è il dollaro USA. Banche, case di cambio, alberghi e agenzie di viaggio sono autorizzate a effettuare il cambio della valuta ed è preferibile effettuare il cambio in queste realtà, visto che il cambio in nero è pratica universalmente diffusa, ma si corre il rischio di ricevere banconote false dai cambisti ambulanti. Anche gli Euro sono ben accetti. DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO In Perù è consentito introdurre, senza pagare dazi, fino a 3 litri di alcolici e 20 pacchetti di sigarette, 50 sigari o 250 g di tabacco. Oltre ai beni propri, se ne possono portare altri, da regalare, di valore non superiore a US$ 300. LINGUA Le lingue parlate nel Paese sono lo spagnolo e il quechua (antico idioma degli Incas). Nella zona del Titicaca si usa anche l'aymarà. L'inglese viene ormai usato nei maggiori centri turistici. RELIGIONE La religione predominante è quella cattolica romana (89%) , vi sono presenze anche della religione evangelica (7%). Il Perù è un Paese religioso; la diversità di credi e di libertà nell'adorazione si manifesta evidentemente nei festival e nei rituali in cui il fervore cattolico e il misticismo delle culture storiche e preispaniche si mescolano. PREFISSI TELEFONICI Dall’Italia al Perù: comporre il prefisso internazionale 0051 più indicativo interurbano e il numero dell’abbonato. Dal Perù all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 seguito dal numero dell’abbonato. E’ possibile l’utilizzo dei cellulari “trial band”. Per il loro uso specifico e costi, consultare il proprio gestore. E’ questo uno degli aspetti in più rapida evoluzione. CINE/FOTO Vietato fotografare postazioni militari e ogni persona in divisa. Consigliamo la dovuta sensibilità quando s'intenda fotografare anche persone comuni incontrate per strada. Nel caso si riscontri qualche contrarietà, l’atteggiamento opportuno è manifestare un cenno di scuse e riporre la macchina fotografica nella custodia. LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 25 Gli apparecchi fotografici e di ripresa sono ambiti dai validi professionisti locali del furto, che in generale privilegiano occasioni di affollamento come mercati, feste, stazioni…. VOLTAGGIO La corrente è generalmente a 220 volt. Le spine utilizzate sono in genere a due spinotti piatti o tondi. Si consiglia dotarsi di un adattatore universale perché negli hotel potrebbero presentarsi situazioni non omogenee. CUCINA La cucina tipica peruviana (criolla), comprende piatti piuttosto gustosi che variano da una regione all’altra. Non mancano mai riso, patate e legumi, peperoncino, che accompagnano portate di pesce o carne. Fra i piatti più caratteristici ricordiamo il ceviche (frutti di mare crudi marinati in succo di limone), l'escabeche, pesce o pollo marinato in salsa di cipolle, il chupe, sorta di zuppa di verdure con riso. Nell’altopiano si può gustare il cuy, porcellino d’india arrosto accompagnato da patate e da mais, entrambi presenti in centinaia di varietà. Le bevande più conosciute sono il Pisco Sour, aperitivo a base di liquore d’uva e limone, e la chicha, bevanda Inca a base di mais. Durante i trasferimenti i pasti si consumano in ristoranti locali che possono servire piatti tipici del posto che potrebbero non incontrare il gusto degli occidentali. Normalmente la maggior parte delle cene sono in hotel e i pranzi in ristoranti esterni. Gli orari dei pasti possono non coincidere con le ore canoniche per non dover conformare il programma in funzione di questi. Utilizzare solo acqua minerale acquistata in bottiglie sigillate ed evitare cibi non ben cotti. ACQUISTI In Perù sono reperibili vari prodotti artigianali in mercati e negozi. Tessuti, ceramiche, arazzi, artigianato in cuoio oro e argento, indumenti di lana tornati di moda in Occidente con la riscoperta “dell'etnico”, gioielli e dipinti. Si sconsigliano, per le sanzioni e per non depauperare il patrimonio locale, gli oggetti e materiali non facilmente riproducibili. E’ sconsigliato l’acquisto di reperti antichi perché possono essere contraffatti e bloccati alla dogana proprio perché ritenuti tali. Più in generale sconsigliamo spese che necessitino notevoli somme, perché in Italia è oramai possibile reperire senza rischi molto di quanto offerto all’estero. Avvisiamo che il diffuso “mate de coca”, consumato in Perù per curiosità o per contrastare il “soroche”, è bene non importarlo in Italia per possibili problemi alle dogane, perché è un derivato della pianta di coca da cui si ottiene la cocaina. Ricordiamo che prezzi e qualità degli acquisti in luoghi non scelti direttamente non è detto che siano migliori di quelli che i partecipanti possono autonomamente ricercare. ORARI DI NEGOZI DI APERTURA DI BANCHE E NEGOZI L’orario di apertura al pubblico delle banche in Perú è solitamente da lunedì a venerdì, dalle ore 09.00 alle 18.00. La maggior parte delle banche è aperta al pubblico anche il sabato fino a mezzogiorno. Esistono nelle strade delle principali città sportelli automatici di diverse banche. 26 | IL TUO VIAGGIO Informazioni generali NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO Biglietto aereo Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori. Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete). Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano): un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987) una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD un soprabito o impermeabile un ombrello o bastone da passeggio un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare articoli da lettura per il viaggio culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano. Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 27 contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf, utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc. Bagaglio da spedire a seguito del passeggero Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito anche all’interno del bagaglio. Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato. Articoli vietati nel bagaglio E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli: esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole lanciarazzi e pistole per starter sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi; sostanze infettive e velenose sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti congegni di allarme torcia subacquea con batterie inserite Modalità di reclamo: In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il “Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente denominati P.I.R – Property Irregularity Report. SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento. RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza 28 | IL TUO VIAGGIO Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento delle spese sostenute. Documentazione necessaria per entrambi i casi: il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto; l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio; un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito; un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca, codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile). Importante – “Partenze da altre città” La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti. Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e di Kel 12. In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono responsabilità per le coincidenze. INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO Documenti per l’espatrio Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e riguardano LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 29 esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di ingresso nel paese), la presenza di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque visti necessari). Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali. L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore. MARCA DA BOLLO ABOLITA DAL 24/6/2014 Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale del passaporto ordinario da € 40,29. Pertanto tuti i passaporti, anche quelli già emessi, saranno validi fino alla data di scadenza riportata all'interno del documento per tutti i viaggi, inclusi quelli extra UE, senza che sia più necessario pagare la tassa annuale da € 40,29 www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/ Segnaliamo a chi viaggia con minori che posso esserci particolari limitazioni per ciascun paese riguardanti la necessità di avere copia CERTIFICATO di NASCITA, o altri documenti vi preghiamo di verificarlo con largo anticipo prima della partenza Norme valutarie in Italia Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007) ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro. Assicurazioni Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio. Imprevisti Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei. 30 | IL TUO VIAGGIO Disservizi Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro 10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi. Convenzione CITES Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a 130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine. Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n. 38/2006: “La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”. Data ultimo aggiornamento 17/10/2016 LA DIABLADA DI PUNO E MACHU PICCHU | 31