ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________ a. s. 2012-2013 PIANO DI LAVORO Docente_FABBRINI ASSUNTA MATERIA Fisica Classe V A Sez. Liceo Formazione Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe. 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): L’insegnamento della fisica promuove: lo sviluppo di capacità intuitive e logiche; la maturazione dei processi di astrazione e formazione dei concetti; lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche; la capacità di osservazione; la capacità di generalizzazione; la capacità di saper cogliere la coerenza all’interno dei procedimenti; la capacità di ragionamento coerente e argomentato; la conoscenza del metodo scientifico; la conoscenza delle principali leggi della natura. 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA - saper ricavare formule inverse da quelle fondamentali; conoscere la proporzionalità diretta e inversa; saper risolvere equazioni; conoscere il concetto di campo di forze; conoscere il concetto di energia potenziale, conoscere le leggi di conservazione dell’energia 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) La classe nel complesso risponde positivamente alla proposta didattica mostrandosi interessata, partecipe e propositiva. Gli studenti, in questa fase iniziale, fatta eccezione per un ristretto gruppo di ragazzi, dimostrano di avere senso di responsabilità essendo puntuali ed assidui nello svolgere il lavoro loro richiesto. Alcuni di loro evidenziano poca attitudine allo studio della disciplina per difficoltà nell’approccio con un ragionamento meramente razionale e per carenze nell’uso degli strumenti matematici richiesti per lo studio della fisica, carenze peraltro abbastanza diffuse all’interno della classe. 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ELETTROSTATICA. La carica elettrica. Unità di misura della carica elettrica. Elettroscopio. Elettroforo di Volta. Conduttori ed isolanti. Elettrizzazione per contatto e per strofinio. L'induzione elettrostatica. La legge di Coulomb. Costante dielettrica relativa e assoluta. Definizione di campo elettrostatico. Calcolo del campo elettrico prodotto da una carica puntiforme. Linee di campo elettrico. Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. Energia potenziale elettrica e potenziale elettrico. Differenza di potenziale e lavoro delle forze del campo in uno spostamento finito. Relazione tra potenziale e campo elettrico. Superfici equipotenziali. Richiami sul modello atomico. Distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico. Il campo elettrico e il potenziale in un conduttore all’equilibrio. 1 La capacità di un conduttore. Il condensatore. Capacità di un condensatore piano. CORRENTE CONTINUA Definizione di intensità di corrente. Generatori di tensione e circuiti elettrici. La 1^ legge di Ohm. Resistenza di conduttori collegati in serie ed in parallelo. Le leggi di Kirchoff. Forza elettromotrice e differenza di potenziale. Conduttori metallici ed effetto Joule. La 2^ legge di Ohm. Energia elettrica. Potenza elettrica. Amperometri e voltmetri. ELETTROMAGNETISMO Il campo magnetico. Magneti naturali e artificiali. Forze tra magneti e correnti. Esperienza di Oersted, esperienza di Faraday. Forze tra, esperienza di Ampère. L’intensità del campo magnetico. La forza magnetica su un filo percorso tra corrente. Il campo magnetico di una spira e di un solenoide Forza esercitata da un campo magnetico su una corrente rettilinea ottenuta dalla forza di Lorentz. Il flusso del campo magnetico. Induzione elettromagnetica. La corrente indotta. La legge di Faraday-Neumann. La legge di Lenz. 6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.) Si utilizzeranno strumenti multimediali sia descrittivi che interattivi. 7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Le modalità di verifica previste sono: prove scritte tipo saggio, test a risposta aperta e/o chiusa che potranno avere valore di prova orale, verifiche orali. 8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare) Verrà fatta distinzione tra profitto e valutazione globale. La valutazione globale terrà in considerazione: le conoscenze acquisite, le abilità raggiunte, l’impegno, la partecipazione all’attività didattica, il progresso, il metodo di studio La scala di valutazione comprende la gamma di voti da 3 a 10. Obiettivi minimi: si ritengono raggiunti gli obiettivi minimi se i contenuti vengo no acquisiti, in termini di conoscenze, almeno nelle linee essenziali. 9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni) 11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali: <La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore. Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione1>. (modalità di: 11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti, Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”. 1 2 11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni, 11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole) Le lezioni consisteranno prevalentemente in spiegazioni seguite da esercizi applicativi. Durante le lezioni gli studenti verranno condotti all’acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni. Si svolgeranno esercitazioni di carattere formativo, anche in piccoli gruppi, sia per l’applicazione dei contenuti trattati, sia per il recupero e il consolidamento di quelli non pienamente assimilati, nonché per la soluzione di situazioni problematiche nuove; le attività di gruppo saranno seguite da discussione e sistematizzazione. 11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento - significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" La presentazione dei nuovi elementi di conoscenza poggia sulle conoscenze scolastiche pregresse e su quelle esperienziali. - direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento Nel presentare le varie tappe dell’unità di apprendimento si evidenzia la loro necessaria sequenzialità logica. - continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” - ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originari. Principio guida imprescindibile che produce buoni risultati 11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori) La modalità di relazione è ispirata al dialogo e al confronto in un clima di rispetto reciproco; alla condivisione di regole di convivenza civile nel rispetto degli altri e degli spazi scolastici. a) direzione Alternanza della situazione di ruolo nella comunicazione con l'allievo: tipo riassuntivo (che prevede anche la correzione puntuale dei compiti assegnati), esposizione, discussione, riepilogo, indicazioni per lo studio individuale. L'alternanza delle situazioni sopra indicate produce attenzione da parte dell'allievo anche attraverso la diversificazione qualitativa e temporale dell'intervento educativo. b) tutoraggio Si prevede il ruolo di tutor durante lo svolgimento del lavoro di gruppo per la risoluzione di problemi attraverso i quali si giunge all'acquisizione di conoscenze e/o abilità nuove, nonché all'applicazione e al consolidamento di quelle acquisite. c) autonomia L'allievo è stimolato all'autonomia soprattutto durante lo svolgimento dei compiti assegnati per casa, momento importante durante il quale si confronta con le proprie difficoltà ed è stimolato ad adottare strategie e a consolidare lo studio teorico. d) alternanza dei ruoli comunicativi Lezione partecipata con alternanza di brevi spiegazioni, domande e sistematizzazione delle risposte. 11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare : 3 a) dichiarativa, nella: verifica scritta e orale soprattutto in relazione al conseguimento degli obiettivi minimi b) procedurale, nella : impostazione di problemi e nella rosoluzione di esercizi c) problem solving, nella: risoluzione di problemi e nella loro creazione d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: modalità di presentazione e rielaborazione personale e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva ) da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella: capacità di stabilire collegamenti anche interdisciplinari e di auto valutarsi 12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO L’attività di recupero verrà svolta in itinere ritornando sugli stessi argomenti con tutta la classe con modalità diverse, organizzando specifiche attività per gruppi di studenti, assegnando esercizi specifici per casa agli studenti in difficoltà. Se si presenterà la possibilità e l’opportunità verranno organizzati corsi di recupero pomeridiani. Siena, 15/ 11 / 2012 Firma …………………………………………. Assunta Fabbrini * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.” Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A << Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >> 4