Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
Ministero per i Beni e le Attività Culturali _ Comune di Bari _ Regione Puglia _ Provincia di Bari _ Teatro Pubblico
Pugliese _ Università degli Studi di Bari _ CUTAMC _ Camera di Commercio di Bari _ Ministero della Giustizia Dipartimento Giustizia Minorile _ Centro per la Giustizia Minorile di Bari _ Istituto Penale per i Minorenni “N. Fornelli” –
Bari _Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari _ Alliance Française di Bari
inaugurazione della stagione teatrale
Festival Annibale Ruccello
Moscato / Cirillo / Ludovico
venerdì 27 ottobre h 21.00
Compagnia teatrale Enzo Moscato
Compleanno
testo e regia Enzo Moscato con Enzo Moscato voce su chitarra Salvio Moscato scene e costumi Tata Barbalato
In uno spazio disadorno e sorprendentemente pomposo pochi elementi suggeriscono la provvisorietà di una festa
appena finita o che magari non è ancora cominciata. Uno spazio della mente, un ricordo messo in scena dalla presenza
magnetica di Moscato; uno spettacolo giocato in controluce sulla doppia visione dello struggimento per una mancanza
e il delirio. Una scrittura poetica che non racconta ma allude e suggerisce, nel ricordi di Annibale Ruccello.
Enzo Moscato
Enzo Moscato può essere considerato il capofila della nuova drammaturgia napoletana. Vent’anni di teatro, scritto e
interpretato, in una galassia di invenzioni sceniche, che hanno da sempre attirato l’interesse e la curiosità di pubblico
e critica, per un percorso artistico tra i più originali e anomali del panorama teatrale italiano. Un cammino fitto di
prestigiosi riconoscimenti, caratterizzato da una ricerca nella scrittura che lo ha portato ad unificare le lingue di ieri e
di oggi in una nuova forma audace e universale.
h 23.00 Lettura
Week-end
Teresa Ludovico
sabato 28 ottobre h 19.00 incontro
Annibale Ruccello drammaturgo napoletano
h 21.00
Nuovo Teatro Nuovo
Le cinque rose di Jennifer
regia Arturo Cirillo con Arturo Cirillo, Monica Piseddu scene Massimo Bellando Randone costumi Gianluca Falaschi luci
Pasquale Mari musiche Francesco De Melis assistente alla regia Roberto Capasso in collaborazione con AMAT
Un attore che si traveste, un’attrice che si traveste, mestruazioni finte, seni piatti, parti mai avvenuti, una solitudine di
periferia e un pensiero che porta al suicidio: è tutto nella mente di un ragazzo di una città di provincia, è la storia di
Jennifer, travestito napoletano.
Una nuova prova per Arturo Cirillo, a confronto con la sfida del trovare un senso e nuove soluzioni al tema dell’attore e
del suo travestimento.
Arturo Cirillo
Trentotto anni, napoletano, consacrato con il premio Ubu per la regia, Arturo Cirillo ha mescolato in una sintesi
vincente le esperienze maturate con Massimo Castri e Carlo Cecchi. Un attore e un regista che si è imposto come
moderno interprete della tradizione napoletana per la sua intelligenza e la capacità di contaminazione e di invenzione
di cui ha dato prova magistrale nei ritmi de “L’Ereditiera” di Annibale Ruccello, modello di un teatro che riesce a
giocare con padronanza tra i generi, stabilendo una straordinaria sintonia con la memoria di un teatro antico e la
novità di un teatro presente.
h 23.00 Lettura
Week-end
Teresa Ludovico
a seguire
festa inaugurazione stagione
domenica 29 ottobre h 19.00
Compleanno
Enzo Moscato
h 21.00
Le cinque rose di Jennifer
Arturo Cirillo
domenica 5 novembre h 18.00 > dagli 8 anni fiabe e nuove drammaturgie
Teatro Kismet OperA / Festival di Atene
La regina delle nevi
di Teresa Ludovico dalla fiaba di Hans Christian Andersen con Elisa Canessa, Sonia Diaz, Elisabetta Di Terlizzi, Eve
Guerrier, Francesco Manenti, Augusto Masiello, Daniele Pilli regia Teresa Ludovico scene e luci Vincent Longuemare
costumi Ruth Keller coreografie Giorgio Rossi versione originale Setagaya Public Theatre Tokio
strada San Giorgio martire 22/F, 70123, Bari - tel. 080.579.76.67 - [email protected] - www.teatrokismet.org
Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
Kay e Gerda sono due bambini uniti da un legame davvero speciale. Un giorno la Regina delle Nevi rapisce Kay e lo
porta nel suo freddo castello di ghiaccio. Gerda decide di partire per andare a cercarlo e inizia un lungo viaggio pieno
di incontri e prove da superare. Uno spettacolo dedicato all’infanzia e ai grandi bambini nello spirito di H. C. Andersen.
Un lavoro che si fonda sulle qualità degli attori , che si misurano con la narrazione, l’acrobazia e la danza, e su una
messa in scena ricca di atmosfere minuziosamente ritagliate dalle luci. Una fiaba che incoraggia ad andare là, dove
qualcuno è prigioniero delle nevi, e uscirne insieme.
venerdì 10 novembre h 21.00
Sosta Palmizi network
La favola esplosa
ideazione e messa in scena Giorgio Rossi con Elisa Canessa, Piera Gianotti, Francesco Manenti, Emanuel Rosenberg,
Cecilia Ventriglia scene e luci Matteo Fantoni costumi Roberta Vacchetta e Elena Gaudio direzione musicale Lorenzo
Brusci – TIMET in collaborazione con Teatro Comunale di Modena e Teatro Comunale di Chiasso
Danzare sentendo la vita come la sentono i bambini: è la traccia di questo lavoro di Giorgio Rossi che assembla
brandelli di favole mescolando personaggi e storie celebri in uno spettacolo solare, pieno di gioia e dal ritmo veloce,
dove a fare da detonatore emotivo sono il tono surreale e un poetico umorismo. Danzare le favole è per essere
totalmente vivi, per non dimenticare le proprie origini ancestrali, i propri miti, la propria capacità di immaginare e di
stupirsi.
Sosta Palmizi
È il 1984 quando un gruppo di giovani danzatori-coreografi uniscono le loro forze per formare una nuova compagnia:
nasce la Sosta Palmizi che di lì a poco avrebbe creato alcuni spettacoli dall’accumulo di materiale nato da
improvvisazioni collettive. Una modalità di creazione in seguito abbandonata ma che ha permesso alla compagnia di
diventare una realtà di riferimento per tutta la danza italiana e ad essere il centro di produzione non solo per tutte le
creazioni di Giorgio Rossi e Raffaella Giordano ma anche per molti giovani danzatori cresciuti sotto il loro
insegnamento.
domenica 19 novembre h 18.00 > dai 6 anni teatro d’attore
Teatro Kismet OperA
Storie di streghe
di Lucia Zotti con Monica Contini, Nico Masciullo, Lucia Zotti costumi Ruth Keller musiche Nico Masciullo progetto luci
Gianvito Marasciulo oggetti di scena Massimiliano Massari cura del movimento Lisa Masellis collaborazione tecnica
Francesco Gennaccaro
Un’anziana strega madre e il suo aiutante magico si apprestano a far nascere una strega figlia per insegnarle magie e
sortilegi prima che il potere del male si estingua. Ma sarà giusta la ricetta? Presto dal pentolone nasce una splendida
fanciulla, pronta a imparare, a rivivere le storie delle streghe più terribili, più paurose. Ma di tutte le storie la fanciulla
vede sempre il lato più bello e trasforma la magia cattiva in lieto fine. Alla vecchia strega non resterà che arrendersi
all’amore e accettare che non c’è il male senza il bene, il buio senza la luce, non c’è strega senza fata.
24 e 26 novembre h 21.00
Ass. Culturale Diapason
2° Festival di Musica Contemporanea URTIcanti concerti di musica acustica ed elettronica
in collaborazione con l'Alliance Italo Francese con Michele Lomuto trb, Mario Caroli fl, Amelia Felle S, Raffaella Ronchi e
Cinzia Maurantonio pf, Quartetto Felixe "La musica acustica ed elettronica di Marco Stroppa"con Mario Caroli fl,
Francesco Palazzo fis, Nicola Fiorino vlcl, Giuiseppe Russo Rossi vla, Giuseppe Bini pf
giovedì 30 novembre h 21.00
Compagnia Tardito/Rendina / Torinodanza / Drodesera>centrale fies
Circhio lume
di Federica Tardito e Aldo Rendina con Aldo Rendina, Federica Tardito, Antonio Villella musiche Bach, Mozart, Madonna,
Nada disegno luci Lucia Manghi costumi Roberta Vacchetta
Una piéce di danza che coinvolge il pubblico in un circo rumoroso e delirante. Un gioco intelligente sul filo continuo
dell’idiozia. Sulla scena sono evocati incontri e abbandoni, desideri e frustrazioni, ambizioni e insuccessi, tutti
sminuzzati e triturati in una nuova forma in bilico fra tragico e grottesco. Ecco allora una sposa in cerca di un
improbabile sposo, una timida danza su un vecchio pezzo di Nada, la sequenza dell'equilibrista che si trasforma in un
disperato salvataggio da un infinito abisso. Fino ad una leieve e poetica chiusura finale.
Tardito/Rendina
Federica Tardito e Aldo Rendina, autori dello spettacolo, arrivano entrambi da esperienze di teatro e danza
contemporanea. In comune gli studi e il lavoro con Giorgio Rossi e Raffaella Giordano della Sosta Palmizi di cui
sembrano aver fatto esplodere la cifra stilistica portandola alle estreme conseguenze. Prima di Circhio Lume hanno già
collaborato in “Gonzago’s rose”.
domenica 3 dicembre h 18.00 > 6-11 anni burattini pupazzi e attori
Cantieri Teatrali Koreja
Le mille e una notte di Bertuccia
di Fabrizio Pugliese con Fabrizio Pugliese, Fabio Tinella, Francesca Montanaro collaborazioni artistiche Cristina Mileti,
Mario Daniele, Salvatore Tramacere
Medio Oriente, colpi di scena e ritmi serrati per una nuova avventura di Bertuccia nel mondo de “Le Mille e una notte”.
Bertuccia percorre la storia scoprendo di volta in volta le ricchezza del mondo arabo e le sue contraddizioni mostrando
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stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
allo stesso tempo la superficialità con cui siamo portati a giudicare le culture altre. Dovrà districarsi tra inganni e
meraviglie per scoprire il pregiudizio e l’assurdità di ogni scontro fra culture diverse.
giovedì 7 e venerdì 8 dicembre h 21.00 Piccinni al Kismet
Fondazione del Teatro Stabile di Torino / Teatro di Dioniso
Disco Pigs
di Enda Walsh uno spettacolo di Valter Malosti coreografie Michela Lucenti traduzioni Valter Malosti con Michela
Lucenti, Valter Malosti, Emanuele Braga, Yuri Ferrero, Emanuela Serra scene Paolo Baroni costumi Patrizia Tirino luci
Francesco Dell’Elba suono G.U.P. (Giuseppe Alcaro) collaborazione alla creazione Balletto Civile scelte musicali Valter
Malosti maschere Stefano Perocco di Meduna foto di scena Tommaso Le Pera
Il testo della Canzone della morte è di Leo de Berardinis cui lo spettacolo è dedicato
Pig e Runt adorano la disco music e attraversano la città in un viaggio allucinato: corrono, picchiano, bevono e si
commuovono per un tramonto. La loro non è solo una storia di emarginazione aspra ma ha la capacità di trasfigurare
una squallida realtà quotidiana in una dimensione visionaria, con una profonda poesia e una tenerezza irrealizzabile e
straziante. Una disco-opera raccontata attraverso il pulsare e la forza vitale della musica, immersa in un paesaggio
sonoro in continua trasformazione.
domenica 10 dicembre h 21.00
Css Teatro Stabile d’innovazione del FVG / balletto civile
I sette a Tebe
liberamente tratto da I sette contro Tebe di Eschilo ideazione Michela Lucenti con Michela Lucenti, Giovanni Battista
Storti, Maurizio Cavilli, Francesco Gabrielli, Emanuele Braga, Stefano Botti, Yuri Ferrero, Massimo Guglielmo Giordani,
Damiano Madia, Lino Musella, Emanuela Serra musiche originali Terrorismo drammaturgie Michela Lucenti, Emanuele
Braga disegno luci Stefano Mozzanti con la collaborazione di Armunia Festival Costa degli Etruschi con il sostegno di
Fondazione Teatro Ortigia / Change Performing Arts
Un palco vuoto diviso in sette strisce di azioni, come le porte di Tebe assalita. Un esercito che attacca la città in una
danza inquieta di ferro e fuoco, interminabile come la battaglia, inesorabile come un’onda, una macchina da guerra
ritmica e adrenalinica. A lato una diva, affascinante come una Marylin, “allieta le truppe” e racconta la strage di un
giovane popolo. Una danza che racconta l’attacco di una città da parte di un esercito che crede di essere nel giusto e
uccide i propri fratelli.
Balletto civile
Balletto Civile crede nell’ importanza che il teatro si radichi in un dialogo fra i corpi, in un teatro che sia un processo in
cui le persone si raccolgono intorno alla capacità di dire cose che non si possono imparare con le nozioni e le opinioni,
e che non possono andare necessariamente bene a tutti. È il processo ad essere centrale, il modo in cui le persone si
mettono in gioco, al di fuori della scena e al di là del risultato performativo.
Dal 2002 la formazione ha incrociato il suo percorso produttivo con quello del CSS di Udine, città che è diventata
anche spazio di lavoro privilegiato della compagnia. È in questo luogo che sono nati e si sono sviluppati i loro
spettacoli.
lunedì 11 dicembre h 20.00 A
Sala Prove I.P.M. N. Fornelli
Balletto Civile / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Salomon Il padre dei padri
Percorso e manipolazione di uomini per uomini
di e con Michela Lucenti disegno luci Stefano Mazzanti con Maurizio Camilli, Damiano Madia,Francesco Gabrielli, Marco
Rogante, Emanuele Braga, Yuri Ferrero drammaturgia collettiva
Uomini dentro le loro giacche, come cavalli imbrigliati, tutti con un passato e un presente comune e semplice da
capire. In gruppo come natura morta, srotolano una danza plastica, di appoggi, spinte, abbracci, svenimenti, raccolte.
Poi il movimento si fa più intimo, la parola balbettante nel tentativo di comprendere tutto per andare al centro, al
midollo, per vedere la bellezza di quello che si è. Perché possiamo capire chi siamo solo accettando quello che siamo
stati.
Michela Lucenti inizia a studiare danza classica all’età di dieci anni, a diciotto si confronta con una coreografia di Pina
Bausch nello spettacolo Café Paris. Studia poi alla scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente, con
Thomas Richards, il lavoro di ricerca teatrale di Jerzy Grotowski. Ha fondato il Balletto Civile, “compagnia nomade”
che considera lo spostamento in diversi territori una condizione essenziale della ricerca artistica. Negli ultimi anni l’ex
Ospedale Psichiatrico Sant’Osvaldo a Udine è diventato uno luogo di lavoro privilegiato, utilizzando l'esperienza del
canto e del movimento nell’ambito della riabilitazione fisica e psichica
Giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 dicembre Controradio
Controfestival 2006
Controradio
martedì 19 dicembre h 21.00
Qualibò
Dediche Mute
ZeroDue
di e con Francesca Giglio testo Angela Iurilli, Filippo Giglio advisoring Lisa Masellis , Maristella Tanzi luci Lisa Masellis
editing audio N. Masciullo, L. Masellis
TaratàTanz (amor,amoris)
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Teatro Kismet OperA
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stagione 06_07 giardino babele
di Maristella Tanzi con Maristella Tanzi, Giuseppe Lacerenza disegno luci Lisa Masellis advisoring Lisa Masellis,
Francesca Giglio editing audio Adolfo La Volpe costumi Francesca Giusti
Uno spettacolo di danza diviso in due quadri che raccontano l’incontro goffo e commovente fra un “io” ed un “tu”. Il
primo è “ZeroDue”, un racconto per immagini e colori che sgorga urgente dalla memoria; il ricordo di una persona cara
crea un ponte tra un passato “semplice” ed un presente in cui questa semplicità è compromessa. Nel secondo quadro ,
“Taratàtanz – amor, amoris”, il “tu” è oggetto d’amore. Un amore goffamente rifiutato, accolto, perso, inseguito,
cercato e nel contempo respinto; occasione per donare e donarsi sempre minacciata dalla paura di perdere i confini del
proprio sé.
Qualibò
QuaLiBò nasce nel 2002 dalla collaborazione di Lisa Masellis, Francesca Giglio, Maristella Tanzi, e Adolfo La Volpe (per
la musica). La loro ricerca coreografica ruota intorno all’idea di un movimento inteso come emozione cinetica e segno
espressivo in una contaminazione tra teatro danza, new dance, improvvisazione, arti marziali. Un percorso articolato
che cerca nel linguaggio del corpo e nella creatività quella particolare forza di denuncia che è dentro all’esperienza
artistica.
mercoledì 20 dicembre h 21.00
Compagnia Virgilio Sieni / Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli Cremona / Comune di Siena- Assessorato alla Cultura
Un respiro
regia coreografia e luci Virgilio Sieni con Simona Bertozzi e Ramona Caia opere Flavio Favelli respiro registrato negli
studi Tempo Reale Firenze assistente alla regia Carlo Cuppini
tecnico Compagnia Lorenzo Pazzagli assistenza costumi Giulia Pecorari con il sostegno di Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, Dipartimento per lo spettacolo dal vivo Regione Toscana, Comune di Firenze – Assessorato alla
Cultura
Un’opera che nasce da una riflessione su Respiro di Beckett, un testo dove tutto si concentra sull’indicibile eternità di
un respiro che dischiude l’immagine di rifiuti eterogenei cosparsi sulla scena. Un lavoro sul passare della vita, tra
incanto e fine, affanno e contemplazione. In scena due donne, straordinarie nello svuotarsi di ogni orpello di superficie
attraverso un danzare mai scontato, per regalarci una riflessione sull’umanità.
S. Beckett
“Mano nella mano con eguale passo faticoso vanno. Nella mano libera –no. La mano libera vuota. La schiena voltata
entrambi chini con eguale passo faticoso vanno. La mano del bambino tesa per afferrare la mano che lo tiene. Tenere
la presa della mano del vecchio. Tenere ad essere tenuto. Continuare ad arrancare e non recedere mai. Lentamente
senza mai una pausa nell’incedere e senza mai recedere. La schiena voltata. Entrambi chini. Uniti dal tenere la mano
che tiene la mano. Incedere all’unisono. Un’ombra. Un’altra ombra.”
Progetto speciale esclusiva nazionale
ingresso libero prenotazione obbligatoria
giovedì 21 dicembre h 19.30 e h 21.00
venerdì 22 dicembre h 19.30 e h 21.00
Plesso Carlo Del Prete XX Circolo Didattico in c.so Benedetto Croce, 96
Teatro No
sulla natività
di Virgilio Sieni
regia e coreografia Virgilio Sieni assistenti Giulio De Leo, Marta Lucchini con Amato Alfonso, Cassano Donato, De
Mattia Silvio, Lastilla Michele in collaborazione con VI Circoscrizione Carrassi - S.Pasquale e XX Circolo Didattico
Il lavoro coinvolge quattro anziani di Bari. La condivisione con essi di una pratica di movimento come un percorso di
“laboratorio” si proietta verso la creazione di un’azione scenica. Il tempo e il ritmo del lavoro sono intimamente legato
alla permanenza in un luogo simbolico, come nella rappresentazione della Natività. Intorno alla figura di San Nicola
viene intessuto un percorso in cui irrompono altre figure dalla quotidianità, figure interrogate e presenti come
silenziose epifanie. Una composizione di azioni semplici che si rinnovano attraversando le immagini della Natività.
Virgilio Sieni
Quella di Virgilio Sieni è una tra le più significative ricerche teatrali maturate in questi ultimi decenni. La qualità del suo
lavoro risiede soprattutto nel fatto di aver affrontato la danza come forma d'avanguardia, proiettandola nell'universo
dell'espressione visiva contemporanea.
La sua ricerca sul movimento vira verso una lingua personale che non è solo esercizio stilistico, ma ha di mira un
processo di trasformazione della materia, della tecnica e dei contenuti in una forma ridotta all'essenziale ma copiosa in
quanto a vocaboli e significati.
sabato 6 gennaio > h 11/18 - teatro e rito
la lunga befana
Un programma articolato che prevede uno spettacolo la mattina alle undici , un altro alle diciotto e alla fine un evento
legato alla tradizione della befana.
Un’occasione per condividere insieme ai piccoli spettatori l’atmosfera e il valore del rito in un luogo, il teatro, che offre
ancora l’opportunità di riscoprire la straordinarietà delle cose più semplici.
martedì 9 e mercoledì 10 gennaio h 20.00 A
Sala prove al Fornelli
Teatro Minimo / Fondazione Pontedera Teatro / Fest Teatro
Vico Angelo Custode
scritto e diretto da Michele Santeramo con la collaborazione di Michele Sinisi con Vittorio Continelli, Danilo De Summa,
Michele Sinisi
strada San Giorgio martire 22/F, 70123, Bari - tel. 080.579.76.67 - [email protected] - www.teatrokismet.org
Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
Una panchina, l’ingresso in una casa, tre fratelli e una madre nascosta dal buio del fondale: questo è Vico Angelo
Custode, la storia di tre trentenni adolescenti con una vita semplice e spensierata, oggi come ieri e come domani. Ma
niente dura per sempre e la mamma dei tre fratelli muore. Una tragedia ma anche un’opportunità che fa sì che il
mondo intorno cambi. E’ il momento in cui i tre devono confrontarsi con il dolore, e crescere. In questo modo, ridendo,
a Vico Angelo Custode si diventa grandi.
Teatro minimo nasce nel 2001 da un progetto di Michele Sinisi con un gruppo di attori formatosi intorno ad un
laboratorio sul Macbeth di Shakespeare. L’incontro con Michele Santeramo ha dato seguito all’attività della compagnia
che conta oltre 200 repliche effettuate negli ultimi due anni. In repertorio molti spettacoli che hanno ricevuto diversi
premi e segnalazioni: Konfine (Selezione Enzimi 2003), Murgia (Selezione Scenario 2003), Accadueò (Premio “Voci
dell’anima 2004”). A luglio 2006 ha debuttato Amleto, rivisitazione in forma di monologo del testo shakesperiano.
venerdì 19 gennaio h 17.00 incontro
CUTAMC str. S. Giacomo – Borgo Antico
Il rito del teatro
Incontro a tre voci con Antonio Latella, Pasquale Voza, Nicola Viesti
Progetto speciale
19 / 21 gennaio h 21.00
Studio su Medea
venerdì 19 h 21.00Capitolo I Medea & Giasone
sabato 20 h 21.00 Capitolo II Medea & Figli
domenica 21 h 18.00 Capitolo I, h 20.00 Capitolo II e h 22.00 Capitolo III Medea Dea
Antonio Latella
elaborazione drammaturgica Federico Bellini regia Antonio Latella con Nicole Kehrberger, Michele Andrei, Giuseppe
Lanino, Emilio Vacca musiche Franco Visioli luci Giorgio Cervesi Ripa costumi Rosa Futuro, Tobias Marx
foto Anna Bertozzi movimenti coreografici e regista assistente Rosario Tedesco
In questo lavoro Antonio Latella riesce a toccare l’intima relazione tra gesto e parola nell’esprimere il dramma di
Medea, un lavoro di grandissima potenza fisica, ironico e violento fino al commovente epilogo in cui la parola ritrovata
saprà esprimere tutto il bisogno di consolazione della madre e assassina Medea. Tre tele imbrattate senza una
apparente grammatica. Un alfabeto che recupera una lingua arcaica nel suo essere suono, musica, memoria.
Medea & Giasone
La prima tela è l'incontro e lo scontro tra questi due corpi e le loro storie: è Medea-amante. Pochissimi scarni elementi
scenografici per un percorso che porterà all’uccisione dei figli e che comincia dalla messa in scena della relazione con il
marito: il matrimonio, la seduzione, l’allontanamento di Giasone verso Creusa, e la presa di coscienza da parte di
Medea del suo ruolo tragico.
Medea & figli
E’ la trasformazione di Medea da donna-amante a donna-madre (la nascita, l’allattamento, la scoperta del sesso,
l’educazione di guerra imposta da Giasone) e poi, in un eccesso di violenza e di impeto, a donna che uccide i propri
figli, vero rito antropologico e purificatore. Un’escalation emotiva e psicologica su cui emerge la violenza in cui Medea è
costretta dall’amante che sembra volerla rinchiudere in una condizione di donna-amante-madre, quasi a rinnegarne
l’identità.
Medea dea
E’ il corpo che annulla la carne per andare verso l'ascesi. Dopo la dilaniante tensione accumulata nei due capitoli
precedenti Latella giunge con estrema eleganza al finale senza dare un’interpretazione al gesto di lei, ma
amplificandone gli interrogativi. Nessuna risposta ad un mistero atroce, ma solo la certezza dell’inscindibilità del
rapporto madre-figli. I figli sono parte del corpo della madre e a loro non resta che seguirne lo stesso destino.
Antonio Latella uno dei registi più ricchi di talento nella sua generazione, nasce come attore e si forma dapprima alla
scuola del Teatro Stabile di Torino e poi alla Bottega di Vittorio Gassman. Nel 1998 passa alla regia e in pochi anni
riesce ad esplorare numerosi testi di Shakespeare per poi passare a Pasolini, sempre con un approccio inedito e ricco
di invenzioni. L’eccesso è la cifra stilistica dei suoi lavori: le sue regie sono sempre dense, sono urli, estremizzazioni di
immagini che non possono lasciare indifferenti.
domenica 28 gennaio h 18.00 > 8-13 anni grandi temi e nuove storie
Compagnia La pulce
Virginia – una storia di baci e bugie
di Silvia Briozzo, Roberto Corona e Enzo Valeri Peruta regia Roberto Corona con Silvia Briozzo e Enzo Valeri Peruta luci
Umberto Bendotti con il sostegno di Sistema Teatro Torino
Angelo e Linda sono due genitori che una notte si trovano alle prese con un’esperienza che non si aspettavano di
vivere così precocemente: parlare d’amore a Virginia, la loro bambina. Sono un po’impauriti, confusi, eccitati e tentano
di trovare le parole adatte. Uno spettacolo che affronta il tema dell’affettività e dello sviluppo dei bambini e la difficoltà
degli adulti di mettersi in relazione con quelle emozioni, con quel mondo poco conosciuto, circondato da silenzio e
imbarazzo.
giovedì 1 e venerdì 2 febbraio h 21.00 Piccinni al Kismet
sabato 3 febbraio h 21.00 stagione kismet
Sud Costa Occidentale
Mishelle di Sant’oliva
di Emma Dante con Giorgio Li Bassi, Francesco Guida luci Irene Maccagnani
Emma Dante
scene e costumi Emma Dante regia
strada San Giorgio martire 22/F, 70123, Bari - tel. 080.579.76.67 - [email protected] - www.teatrokismet.org
Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
Sulla scena Gaetano e Salvatore, padre e figlio. Su di loro aleggia il fantasma della Francisa, moglie e madre, che li ha
abbandonati per seguire i suoi sogni di ballerina. Salvatore accudisce con cura suo padre, ma lui gli volta sempre le
spalle, non vuole guardarlo in faccia perché la notte Salvatore mette il rossetto, si traveste e ancheggia nel quartiere
di Sant’Oliva.
Un affresco che tratteggia con grande forza il lato oscuro dei rapporti familiari, gli incubi generati fra le mura
domestiche, l’ambivalenza dell’amore familiare e sessuale, la violenza e la passione intrattenibile.
Emma dante è autrice, attrice e regista. Dopo gli studi a Palermo e all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di
Roma, nel 1999 costituisce a Palermo la compagnia teatrale Sud Costa Occidentale. Un gruppo che si fa interprete di
un teatro autentico, in cui si sente un forte profumo di Sud, schietto e vivido con le sue inconciliabilità. Un teatro che
mette in scena le forme meno superficiali della tradizione. Il suo teatro è una discesa senza respiro, che non teme mai
il grottesco, l’assurdo e il ridicolo, un teatro in cui la materia pulsante è costituita dai corpi degli attori. Emma Dante ha
vinto due volte il Premio Ubu per la “migliore novità italiana”.
domenica 11 febbraio h 18.00 > 8-13 anni fiabe e nuove drammaturgie
Piccoli Principi
Con gli occhi di Pinocchio
testo e regia Alessandro Libertini e Véronique Nah
collaborazione alla drammaturgia Gyula Molnàr con Alessandro Libertini video e luci Claudio Coloberti e Alessandro
Libertini musica Véronique Nah tecnico David Batignani foto di scena Dario Lasagni coproduzione Regione Toscana ,
Théâtre Massaia / Système Friche Théâtre, Maison des Comoni / TPM con il sostegno di Théâtre Athénor, Fond
Régional d’Art Contemporain des Pays de la Loire , Scandicci Cultura.
Ironia ed intelligenza per raccontare in maniera originale le avventure di Pinocchio mescolando realtà e finzione, ricordi
personali e storie collodiane. Al centro di tutto c’è Castello, quartiere per metà ancora campestre e per metà urbano,
che fu lo sfondo delle avventure del burattino di legno e in cui oggi vivono gli autori di questo spettacolo dal ritmo
impeccabile, costruito attraverso una contaminazione brillante di racconto e immagine, proiezioni video e recitazione.
domenica 18 febbraio h 18.00 > 4-10 anni teatro e ombre
L’asina sull’isola
Al signor Rodari
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli testi Gianni Rodari disegni Emanuele Luzzati
Una soffitta immaginaria in cui ci sono tanti oggetti abbandonati: qualche libro, una bacinella, un ombrellino, delle
cornici vuote, dei cesti, un vecchio box da bambino. Pian piano queste cose prendono vita e riempiono la scena di
storie e di immagini. Un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni Rodari.Tante piccole storie che
si rincorrono sulla scena, con la magia e le atmosfere del teatro d’ombra.
sabato 24 febbraio h 21.00 stagione kismet
domenica 25 e lunedì 26 febbraio h 21.00 Piccinni al Kismet
Teatro delle Briciole / Solares Fondazione Culturale
‘Na specie de cadavere lunghissimo
da Pier Paolo Pasolini e Giorgio Somalvico regia Giuseppe Bertolucci con Fabrizio Gifuni
L’omicidio di Pasolini vissuto dal punto di vista dell’assassino e della sua esagitata sottocultura di borgata, nutrita dal
bailamme consumistico e televisivo che lo scrittore andava denunciando da tempo. Un testo distillato mescolando
scritti pasoliniani apparentemente lontani tra loro, per raccontare lo scontro tra l’assassino e il suo carnefice, vissuto in
scena da un unico attore che, senza soluzione di continuità si trasforma senza sosta in una reazione a catena. Una
riflessione sulla nuova barbarie contemporanea e sul “nuovo fascismo”.
Fabrizio Gifuni
Nato come attore teatrale, Fabrizio Gifuni è oggi uno dei nuovi volti più interessanti del cinema italiano. Il successo di
pubblico è arrivato nel 2002 quando è stato uno dei protagonisti del film tv “La meglio gioventù” di Giordana. Dopo
anni di assenza ritorna al teatro con questo spettacolo che nasce proprio da un suo progetto.
Giuseppe Bertolucci
Nato a Parma, dopo aver sperimentato la pittura e la poesia, Giuseppe Bertolucci si avvicina al cinema prima come
aiuto-regista del fratello Bernardo, poi come sceneggiatore. Nel 1977 esordisce nel lungometraggio cinematografico
con "Berlinguer, ti voglio bene" di Roberto Benigni. Nel 1985 è stato premiato con il Nastro d’Argento per la
sceneggiatura del film “Segreti segreti”.
mercoledì 28 febbraio e 1 e 2 marzo h 20.00
Sala prove al Fornelli
Teatro Kismet OperA
A B. a Samuel Beckett primo studio
Lello Tedeschi
Saranno le creature di Beckett, con i loro tormenti, i fallimenti e la caparbia ostinazione a fornire la traccia necessaria
ad animare lo spazio teatrale della Sala Prove; un laboratorio teatrale curato da Lello Tedeschi, che vedrà protagonisti
i giovani ospiti dell’Istituto Penale per i Minorenni “N.Fornelli” di Bari a cui si affiancheranno altri giovani fra i 18 e i 25
anni. Insieme daranno vita a una serie di quadri teatrali ispirati al mondo di Beckett, un work in progress con tre
appuntamenti aperti al pubblico in un percorso nella memoria della Sala Prove.
Lello Tedeschi, regista e autore, è laureato in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo presso l’Università di Bologna.
Dal 1991 lavora stabilmente al Teatro Kismet come formatore, drammaturgo e regista. Da alcuni anni cura la direzione
artistica delle attività di formazione, produzione e programmazione promosse dal Teatro Kismet nell’ambito di alcuni
progetti di teatro sociale rivolti ai giovani dell’Istituto Penale per i Minorenni “Fornelli” di Bari, ai disabili e alle scuole.
strada San Giorgio martire 22/F, 70123, Bari - tel. 080.579.76.67 - [email protected] - www.teatrokismet.org
Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
domenica 4 marzo h 16.45 > 3-7 anni posti limitati per i piccoli piccoli
La luna nel pozzo
Woz’america
Un grande paese per piccoli spettatori
di e con Robert McNeer
“I cowboy non mi sono mai piaciuti. Ho avuto la fortuna di passare i miei primi anni in mezzo allo space race, quando i
veri eroi, gli astronauti, partivano ogni settimana per scoprire cosa c’è dietro le stelle.. Certo è che vivevo un’età e una
cultura, dove tutto sembrava possibile: le fate, gli astronauti, superman… L’America che mi piace condividere con i
piccoli italiani è’ questo sogno, che puoi anche arrivare sulla luna se ci credi con tanta gioia., e lo faccio raccontandola
da una piattaforma alta. Non volo veramente, ma non lo dite ai bambini.” Robert McNeer
domenica 4 marzo h 18.00 > 6-11 anni fiabe e nuove drammaturgie
Crest
Storie giganti
drammaturgia, regia e scene Michelangelo Campanale e Katia Scarimbolo
con Annamaria De Giorgio, Salvatore Marci, Damiano Nirchio, Maristella Tanzi elementi scenici Angela Faniello e Ester
De Leo costumi Jolande Opsteeg luci Carlo Quartararo
Cappuccetto Rosso e il lupo, Orlando e Angelica, il Gigante, la casa nel bosco e l’Orco: una fiaba che sembra essere il
crocevia delle storie e dei personaggi più famosi. Le favole chiamano ad affrontare una prova, a superare i pericoli:
orchi, streghe, lupi non si possono cancellare perché sono proprio loro ad insegnare che nella vita esistono i predatori
e che si può essere divorati. Comprendere il predatore significa diventare maturi, pronti ad attraversare il bosco.
Progetto speciale “Storie interrotte”
mercoledì 8 marzo h 21.00
Teatro Kismet OperA
Menichella
drammaturgia e regia Mariano Dammacco con Franco Ferrante, Ermanno Nardi, Maria Rita Simone
Un progetto che nasce da un’iniziativa del Ministero del Tesoro. Uno spettacolo su due piani che mentre narra le
vicende di Donato Menichella, direttore della Banca d’Italia dal 1946 al 1959, mette in scena uno scenario più ampio
che ripercorre la storia d’Italia dalla fine degli anni ’40 al principio degli anni ’60, periodo decisivo per la ricostruzione
del paese in seguito alla seconda guerra mondiale.
Mariano Dammacco
Attore, regista, autore inizia gli studi teatrali con il Teatro Kismet OperA lavorando, tra gli altri, con Carlo Formigoni e
Danio Manfredini. Fondatore della compagnia Japigia Teatro, nel 1993 vince il premio Eti/Scenario per lo spettacolo
“Sonia la rossa” e nel 1996 il Premio Eti/Vetrine per «Amleto e la Statale 16» dei quali è autore, regista e interprete;
nel 1999 è segnalato dalla critica al Premio Ubu come migliore attore under 30 per la sua interpretazione di “Dialoghi
con le piante” di cui è anche autore. E’ stato fra gli interpreti di “Totem”, spettacolo realizzato con Alessandro Baricco e
Gabriele Vacis e di “Mas pa ti” della compagnia catalana La Fura dels Baus.
venerdì 16 marzo h 17.00 incontro
CUTAMC str. S. Giacomo – Borgo Antico
Immaginario Pasoliniano
Incontro a tre voci con Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Nicola Viesti
saranno proiettati materiali video
venerdì 16 h 21.00
Motus
a place. [that again]
dedicata a Samuel Beckett
ideazione e regia Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande con Silvia Calderoni e Gaetano Liberti voci Emanuela Villagrossi
e Dany Greggio riprese video Simona Diacci e Daniela Nicolò montaggio e grafica p-bart.com
Nel centenario della nascita di Samuel Beckett non un suo testo, ma una creazione ispirata all’universo del
drammaturgo irlandese. Una raffinata ed intensa video performance per indagare sul Beckett non teatrale, nella sua
essenza depurata: uno spazio vuoto, bianco, assoluto, in cui tutto precipita, senza alternative. Un diabolico tentativo
di fermare il tempo, di dilatare l'istante del trapasso verso il momento in cui "nessun rumore di respiro è percepibile".
Motus nasce a Rimini nel 1991, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Niccolò. Difficile da definire compiutamente
per la ricchezza di invenzioni e l’impasto di linguaggi utilizzati, in quindici anni di attività Motus, grazie alla sua
originalità espressiva, si è imposto come una delle realtà più interessanti del panorama della ultime generazioni. Una
delle compagnie di punta del teatro continentale, ha ricevuto tre Premi Ubu ed è fra le poche compagnie italiane
presenti in Europa.
sabato 17 marzo h 21.00
Motus / Théâtre National de Bretagne
Come un cane senza padrone
ideato e diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò con Dany Greggio e Franck Provvedi narratrice Emanuela
Villagrossi cura dei testi Daniela Nicolò editing audio Enrico Casagrande
riprese e montaggio video Simona Diacci video contribution engineering Giovanni Girelli fonica Nico Carrieri in
collaborazione con Teatro Mercadante di Napoli – Progetto Petrolio ed il sostegno di Provincia di Rimini e Regione
Emilia Romagna
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Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
Uno spettacolo teso fra teatro e video performance. Il tema della crisi e della “banalità del male” immerso in una
quotidianità dalle forti pulsioni. L’urgenza del consumare, anche il sesso, si confronta con l’estrema poliedricità creativa
di Pasolini, linguaggi che si confondono uno nell’altro: una scrittura tesa, immagini video tra il descrittivo e l’onirico, la
sacralità dell’esperienza umana e del suo sacrificio.
sabato 17 marzo h 22.30
Motus
performance A place. [that again]
domenica 18 marzo h 21.00
Motus / Théâtre National de Bretagne
Come un cane senza padrone
domenica 25 marzo h 18.00 > 6-11 anni posti limitati –
Teatro delle apparizioni
La stanza dei segreti
regia e impianto scenico Fabrizio Pallara aiuto regia Simone Giorni drammaturgia Fabrizio Pallara, Simone Giorni con
Fabrizio Pallara, Giuliano Polgar scene Stefania Frasca costumi Laura Rhi-sausi
Una fiaba in cui gli spettatori sono non solo partecipi ma protagonisti attivi. Essi dovranno infatti aiutare il “Mastro di
chiavi” a salvare gli ultimi segreti rimasti al mondo. Trenta segreti nascosti in altrettante scatole che il “Mastro di
chiavi” è riuscito a portare via con sé durante la fuga dal mostruoso ciccione Obliò che le custodiva. Purtroppo anche
questi ultimi segreti sono in pericolo e toccherà agli spettatori diventare custodi delle scatole e farne tesoro.
domenica 1 aprile h 16.45 > 0-4 anni posti limitati per i piccoli piccoli…
Teatro Kismet OperA
Piccoli Misteri
di Laurent Dupont con Rossana Farinati luci Vincent Longuemare ricerca vocale Cristina Palmiotta collaborazione
musicale Rocco Capri Chiumarulo
Piccoli misteri è uno spettacolo che racconta del pane senza mai nominarlo. Con elementi semplici come il grano, la
farina, dei teli bianchi, dei cocci, un’attrice riprende la memoria del fare il pane, così come gliel’hanno raccontata le
donne dei nostri paesi di Puglia, e la restituisce attraverso gesti di una ritualità quotidiana e nello stesso tempo gesti
che evocano lo scorrere della vita tra nascita, festa, morte. Un ciclo di cui il grano e il pane ne sono antichissimi
simboli.
domenica 1 aprile h 18.00 > 6-13 anni fiabe e nuove drammaturgie
Cerchio di gesso
Alice e le meraviglie
da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll regia e drammaturgia Simona Gonella con Mariantonietta Mennuni,
Carlo Loiudice, Ruggiero Valentini luci Antonio Lepore
Alice si è nascosta da qualche parte e tutti la cercano. Lei ha una vita piena di orari e di regole e ha smesso perfino di
giocare. Solo i suoi desideri le tengono compagnia ma sono così forti e vivi che Alice si trova sprofondata in un mondo
pieno di sorprese e di avventure, dove orari e regole sembrano funzionare al contrario. Attraverso questo viaggio nelle
meraviglie Alice capirà molte cose e quando tornerà al "suo mondo" sarà una bambina diversa.
giovedì 12 e venerdì 13 aprile h 20.00
Sala prove al Fornelli
Compagnia Teatrale Crest / Amministrazione Comunale di Mesagne
Il Deficiente premio scenario 2005
scritto diretto e interpretato da Gaetano Colella e Gianfranco Berardi e con Pietro Minniti, Francesca Russo scene e
costumi Massimo Staici disegno luci Loredana Oddone datore luci e fonica Vito Marra
In un interno qualsiasi di un Sud arcinoto tre fratelli sono costretti a condividere non solo lo spazio ristretto di una
stanza ma anche la “deficienza” di uno di loro. L’arrivo di una quarta persona, fidanzata incinta del fratello cieco, porta
una certezza in più: la “deficienza” è un elemento che accomuna tutti. Uno spaccato di tragedia in cui giochi di potere,
piccole e grandi tensioni si susseguono minando il fragile equilibrio familiare in cui ognuno è pronto a tutelare solo se
stesso.
Crest
Una storia lunga vent’anni quella del Crest di Taranto che, pur avendo fatto dei bambini, dei ragazzi e dei giovani i
propri interlocutori privilegiati ha sempre puntato, in un territorio difficile, al superamento delle barriere tra i pubblici,
attraversando i confini di genere per uscire da un’idea discriminante di “teatro ragazzi”. Una proposta teatrale che
preferisce raccontare vite complicate e sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, nel tentativo di
coniugare in maniera originale i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea.
sabato 14 e domenica 15 aprile h 21.00 eroi capovolti
Tony Clifton Circus
Hula Doll
di Nicola Danesi e Jacopo Fulgi con Nicola Danesi, Jacopo Fulgi, Enzo Palazzoni, Andrea Bouchard,
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Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
In una baraonda di comicità aggressiva e surrealista un finto presentatore, un finto clown e un finto musicista si
prendono molto sul serio. Tutto quello che va storto può andare anche peggio e ogni situazione può essere fraintesa. Il
Tony Clifton Circus ci investe e ci porta in uno spazio in cui meloni esplodono, le Barbie diventano armi incendiarie,
rivoltelle sparano colpi di pistola e fuochi d’artificio. Ma nulla è come appare, tutto è doppio e triplo in questo
spettacolo che mette in scena la naturale anarchia delle cose.
Tony Clifton Circus
Fondato nel 2001 da Nicola Danesi de Luca e Jacopo Fulgi, il Tony Clifton Circus nasce grazie all’incontro con Anthony
Jerome Clifton, artista italo americano, e all’amore per l’artista “rivoluzionario” Leo Bassi. Vincitore nel 2003 del
premio Arts de Carrer di Barcellona ed ospite di numerosi festival internazionali in tutta Europa, il Tony Clifton Circus
porta in scena la stranezza, l’anomalia, la follia. Senza mai cercare la strada del semplice consenso, come un circo
surreale e impazzito, più che far ridere ama che la risata si strozzi in gola allo spettatore.
venerdì 20 aprile h 17.00 incontro
CUTAMC str. S. Giacomo – Borgo Antico
Reality no Reality
Incontro a tre voci con Francesca Recchia Luciani, Clarissa Veronico, Nicola Viesti
sabato 21 e domenica 22 aprile h 21.00 eroi capovolti
Taverna Est e I Teatrini
O’mare
Segnalazione speciale della giuria Premio Scenario
di Sara Sole Notarbartolo con Glen Çaci, Giulio Barbato, Ilaria Migliaccio Claudio Javier Valenzuela Benegas, Giovanni
Prisco in collaborazione con DAMM Teatro
Un gruppo di personaggi che sembrano inventati, in viaggio costante verso il mare, senza motivo, ma solo perché
nessuna terra è davvero loro e l'unica cosa possibile è andare di continuo, verso il mare. Uno spettacolo intenso che
vede in scena artisti di nazionalità diverse capaci di elaborare, in una scrittura drammaturgica condivisa, abilità e
linguaggi scenici differenti per portare l’urgenza della cronaca e la forza della poesia al livello di racconto e per narrare
una storia leggera e spietata, aperta su un finale inevitabilmente sospeso.
Taverna Est e I Teatrini
Taverna Est riunisce artisti di diverse nazionalità e esperienze artistiche: il circo, il teatro, la musica. Luogo di incontro
e di pratica artistica un centro sociale napoletano, il DAMM. Taverna Est lavora come gruppo dall' autunno 2004
provando a contaminare la vita del centro sociale e le attività che vi si svolgono con la pratica teatrale. ‘O Mare è il loro
primo progetto e nasce grazie al sostegno produttivo della compagnia I Teatrini, prevalentemente occupata nella
produzione e promozione del teatro per ragazzi e del teatro di figura.
sabato 21 e domenica 22 aprile h 22.30 eroi capovolti
Santa Sangre
84.06
di Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Pasquale Tricoci
con Stefano Cataffo voce Roberta Zanardo musiche originali ed elaborazione dal vivo Dario Salvagnini elaborazione
video dal vivo Diana Arbib, Luca Brinchi
Tutto si svolge in una scatola di plexiglass (allegoria di un sistema di condizionamento), messa in movimento
dall’esterno da due figure. All’interno è stato imprigionato un uomo perchè il suo pensiero non rientra nei canoni del
sistema; non è tanto il suo agire che fa paura quanto il suo istinto a pensare come individuo. Una riscrittura di 1984 di
Orwell, ancora contemporaneo, ancora più disumano.
Santa Sangre
Il gruppo nasce a Roma dall’incontro di diverse esperienze culturali e artistiche. Confluiscono nel lavoro gli studi di
architettura, ingegneria, arti visive e l’esperienza con i minori a rischio. Nel 2002 occupa e poi ottiene in gestione una
ex palestra alla periferia di Roma, trasformata e restituita alla città come Centro Sociale, un luogo che diventa punto di
riferimento per gli abitanti del quartiere e per gli artisti romani attraverso rassegne teatrali, musicali e
cinematografiche. Al centro della ricerca artistica le relazioni umane, le dinamiche di potere, le trasformazioni della
società contemporanea.
mercoledì 25 aprile h 21.00 eroi capovolti
Costanzo/Rustioni / Associazione culturale Olinda di Milano / Rassegna Short Theatre di Roma
Esta’ Bien esplosione due
un progetto di e con Milena Costanzo e Roberto Rustioni assistente Giulia Abbate si ringraziano infinitamente Jonni
Lodi, Loredana Paglioni, Rosita Volani
Un punto di vista sulla “volgare realtà quotidiana”. Un archivio vagante delle nostre responsabilità. Questo è Esta Bien:
l’archivio dei ricordi, delle paure, delle rabbie. Pericolo e violenza. Fotografie della storia dei vinti. Elenchi di vittime, di
numeri in fondo, solo di numeri.
Corpi e parole straziati, mortificati e ironici, ma di un’ironia stanca e dissacrante. Parole dette chiedendosi il perché di
tutto e ancora desiderio, voglia, speranza.
Costanzo Rustioni
due attori militanti del teatro contemporaneo dagli anni ’90 in poi, protagonisti dei più interessanti spettacoli del teatro
di ricerca. Tra le esperienze più significative senz’altro la lunga appartenenza alla compagnia di Giorgio Barberio
Corsetti, ma anche il lavoro con Claudio Morganti e Alfonso Santagata. Milena Costanzo, di Milano, e Roberto Rustioni
di Roma, sono al loro primo lavoro in solo. Esta Bien, dedicato all’opera del regista spagnolo Rodrigo Garcia, è il primo
spettacolo in cui si misurano oltre che con la pratica d’attore, anche con la regia e la scrittura.
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Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
mercoledì 2, giovedì 3 e venerdì 4 maggio h 20.00
Sala prove al Fornelli
A B. a Samuel Beckett studio finale
Lello Tedeschi
Lello Tedeschi, regista e autore, è laureato in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo presso l’Università di Bologna.
Dopo alcune esperienze artistiche e organizzative in ambito teatrale e cinematografico approda al Teatro Kismet OperA
dove dal 1991 lavora stabilmente sviluppando l’attuale attività di formatore, drammaturgo e regista. Ha lavorato, tra
gli altri, con Vincenzo Toma, Teresa Ludovico, Robert McNeer. Da alcuni anni cura la direzione artistica delle attività di
formazione, produzione e programmazione promosse dal Teatro Kismet nell’ambito di alcuni progetti di teatro sociale
rivolti ai giovani dell’Istituto Penale per i Minorenni “Fornelli” di Bari, ai disabili e alle scuole. Il suo ultimo lavoro è
“Ikaro - ultimo atto”, uno spettacolo nato proprio all’interno del carcere minorile di Bari.
aprile/maggio
L’Alternativa/Teatro Kismet OperA
4° edizione SZIGET SOUND FEST 2007
Il Sziget Sound Fest è ideato da L’Alternativa s.r.l. e si gemella con il Sziget Festival di Budapest. il più grande festival
d’Europa!. Il programma prevede un concorso per gruppi musicali emergenti pugliesi, o meglio, ancora poco noti al
grande pubblico. Infatti, trattasi di Artisti che hanno uno storico di tutto rispetto: produzioni discografiche, esperienza
con gli stage, ampie rassegne stampa e un pubblico crescente al seguito.
I vincitori si esibiranno sui palchi dello Sziget Festival di Budapest, MEI di Faenza e Neapolis Festival di Napoli.
domenica 6 maggio h 16.45 > 0-4 anni posti limitati per i piccoli piccoli…
Teatro Kismet OperA
Che accada!
di e con Rossana Farinati con la collaborazione artistica di Laurent Dupont sui costumi, gli oggetti, lo spazio Cristina
Bari sul movimento Giulio De Leo sul movimento interiore Angela Fanelli sulle luci Vincent Longuemare sull’immagine
Vladimir Kara
L’origine è un luogo. L’origine è concreta. I bambini piccoli sono all’inizio, come noi una volta. Sono la soglia attraverso
la quale guardare a quel luogo. “Che accada!” è un movimento verso il luogo dell’origine, un luogo interiore, perché di
un dentro e di un come parlano i piccoli. Un cerchio di graniglia rossa è il luogo di “Che accada!”. Abitarlo, significa
confrontarsi con un essere qui e ora, un essere pronti a fluire nel movimento costante della relazione con gli oggetti e
con lo spazio.
domenica 6 maggio h 18.00 > 6-11 anni fiabe e nuove drammaturgie
Angela Iurilli
Cappuccetto rosso
scritto e diretto da Angela Iurilli musiche Nico Masciullo con Angela Iurilli, Nico Masciullo, Graziana Mentano luci
Annalisa Pellegrini costumi Giulia Barbanente disegni Marina Leo con il sostegno dell’ Associazione Voci Nascoste
Tutti conoscono Cappuccetto Rosso, una delle più antiche fiabe popolari europee. Ne esistono svariate versioni,
differenti in alcuni particolari e soprattutto nel finale. Questa volta a raccontare sul palcoscenico la storia della bambina
che attraversa il bosco mentre sta andando a trovare la nonna malata, sono in tre: una bambina e due adulti. E questa
volta Cappuccetto Rosso sconfigge il lupo da sola, senza l’aiuto di nessuno, siano essi cacciatori o taglialegna.
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Teatro Kismet OperA
stabile d'innovazione
stagione 06_07 giardino babele
Botteghino
biglietti
teatro e danza
intero
ridotto*
ridotto Ateneo**
15 euro
10 euro
7 euro
a teatro con i ragazzi
posto unico
9 euro
eroi capovolti
posto unico
Ateneo e carta kismet
8 euro
4 euro
A ingresso libero prenotazione obbligatoria
* Hanno diritto al biglietto ridotto:
i titolari della Carta Kismet, i soci di Coop Estense + 1 accompagnatore, i titolari di Carta più Feltrinelli, gli abbonati
alle stagioni teatrali dei Teatri Piccinni e Abeliano, gli over 60 e gli under 26 anni.
** Hanno diritto al ridotto Ateneo:
gli studenti dell’Università degli Studi di Bari
› I bambini di età inferiore ai 3 anni non pagano il biglietto
› I portatori di handicap pagano il biglietto, nel caso in cui abbiano diritto all'accompagnatore, quest’ultimo non paga il
biglietto.
particolari riduzioni per gruppi organizzati
carta Kismet
è nominale, con un contributo di 10 euro
dà diritto a:
_ biglietto ridotto a 10 euro per teatro e danza (7 euro per gli studenti)
_ acquisto dell’abbonamento T5
_ T20 famiglie (per chi versa il contributo di 10 euro)
_ speciali riduzioni per gli appuntamenti musicali
T20 famiglie
_ valido per l’acquisto di 20 ingressi al prezzo di 7 euro per le pomeridiane della stagione ragazzi.
_ non è nominale e può essere usata da una o più famiglie, per una o più repliche.
abbonamenti
T5 35 euro
_ abbonamento nominale per 5 spettacoli a scelta di teatro e danza, escluso la rassegna eroi capovolti e la
programmazione musicale
T5 ateneo 25 euro
_ abbonamento nominale per 5 spettacoli a scelta di teatro e danza, escluso la rassegna eroi capovolti e la
programmazione musicale
gli abbonati Kismet hanno diritto a
_ prenotazione telefonica
_ biglietti ridotti per le stagioni teatrali dei Teatri Piccinni e Abeliano
_ sconto del 20% su tutti i laboratori del Teatro Kismet
prevendite
Box Office c/o La Feltrinelli Libri e Musica via Melo 119, Bari › tel. 080.524.04.64
Il biglietto acquistato presso il Box Office ha una maggiorazione del 10% (con un minimo di 1 euro).
Teatro Kismet OperA Attiva nella mezz'ora successiva al termine di ogni spettacolo, senza alcuna maggiorazione di
prezzo.
prenotazione telefonica
Allo 080/5797667 int. 123/101 (dal lunedì al venerdì h 16.00/18.00)
strada San Giorgio martire 22/F, 70123, Bari - tel. 080.579.76.67 - [email protected] - www.teatrokismet.org