n.76 DICEMBRE / GENNAIO 2006/07 ROTOPALCO GLAUCO MAURI RINNOVA DELITTO E CASTIGO SULLA SCENA L’UOMO IN BILICO TRA IL BENE E IL MALE Direttore responsabile Eduardo Sammartino • NINO D’ANGELO TRA GLI ZINGARI DI RAFFAELE VIVIANI Redazione e coordinamento Francesco Rossetti • PASSIONI: MASQUE TEATRO E DANIO MANFREDINI Redazione Emilia Romagna Teatro Anna Bergamin, Chiara Cavedoni, Agnese Doria • ATERBALLETTO DANZA ROMEO AND JULIET DI PROKOFIEV • OPERA: ORFEO ED EURIDICE SECONDO GRAHAM VICK • VIGNOLA: I GRANDI INTERPRETI DEL TEATRO Redazione Teatro Comunale Lorena Loschi, Alessandro Roveri Impaginazione Edicta Stampa Stamperia s.c.r.l. - (PR) Teatro Storchi Largo Garibaldi, 15 - 41100 Modena Tel. (059) 2136011 - Fax (059) 234.979 email: [email protected] http://www.emiliaromagnateatro.com Teatro Storchi - pubblicazione bimestrale - Largo Garibaldi 15, 41100 Modena - Poste Italiane s.p.a. spedizione in abbonamento postale 70% DCB Modena, comma 20, lettera B, art.2 L.662 del 23.12.96 anno IV, nr.56 mar.-apr. Z[HTWH[VZ\ Teatro Comunale 1° dicembre ore 18 Invito all’Opera Teatro delle Passioni dal 16 al 20 gennaio ore 21 21 gennaio ore 17 FAUST TRE STUDI PER UNA CROCIFISSIONE Incontro con Elvio Giudici ideazione, regia e interpretazione Danio Manfredini Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Comunale 3 dicembre ore 15,30 5 dicembre ore 20,30 Opera FAUST Musica di Charles Gounod Teatro delle Passioni 3 dicembre ore 16 e 17,30 La domenica non si va a scuola LA PICCOLA FIAMMIFERAIA di Hans Christian Andersen Ca’Luogo d’Arte Foyer del Teatro Storchi 7 dicembre ore 18 Conversando di teatro IL CALENDARIO COMPLETO DI DICEMBRE 2006 GENNAIO 2007 Teatro Comunale 19 dicembre ore 21 Concerti KIEV NATIONAL SYMPHONY ORCHESTRA OF UKRAINE Vittorio Bresciani pianoforte Volodymyr Sirenko direttore INCONTRO CON DACIA MARAINI Teatro Storchi 9 dicembre ore 21 10 dicembre ore 15,30 StorchiOperetta LA PRINCIPESA SISSI di Ernest e Hubert Marischka regia Corrado Abbati InScena Teatro Storchi dal 14 al 16 dicembre ore 21 17 dicembre ore 15,30 Storchi Classico Teatro Storchi 6 gennaio ore 16 La domenica non si va a scuola (fuori abbonamento) PETER PAN Una storia di pochi centimetri e piume Gli Eccentrici Dadarò Teatro Storchi dall’11 al 13 gennaio ore 21 14 gennaio ore 15,30 CHIAMATEMI KOWALSKI. EVOLUTION ideazione e regia Paolo Rossi AGIDI DELITTO E CASTIGO dal romanzo di Fëdor Dostoevskij regia Glauco Mauri Compagnia Mauri-Sturno Teatro Comunale 12 gennaio ore 21 Concerti GRYGORY SOKOLOV Teatro Comunale 15 dicembre ore 21 Balletto COMPAGNIA ATERBALLETTO Romeo and Juliet pianoforte MATERIA CANI RANDAGI ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi Masque Teatro 2 ORFEO ED EURIDICE Incontro con Emilio Sala Teatro Comunale 19 gennaio ore 20,30 21 gennaio ore 15,30 Opera ORFEO ED EURIDICE Musica di Christoph Willibald Gluck Teatro Storchi 20 gennaio ore 21 21 gennaio ore 15,30 StorchiOperetta SCUGNIZZA di Carlo Lombardo regia Corrado Abbati InScena Teatro Storchi dal 25 al 27 gennaio ore 21 28 gennaio ore 15,30 Storchi Classico ZINGARI di Raffaele Viviani con Nino D’Angelo, Angela Pagano, Nando Neri regia Davide Iodice Mercadante Teatro Stabile di Napoli Teatro Cittadella 28 gennaio ore 16 La domenica non si va a scuola IL VOLO Teatro Comunale 14 gennaio ore 21 Balletto BALLETTO DELL’OPERA DI KIEV Teatro delle Passioni 15 e 16 dicembre ore 21 Teatro Comunale 18 gennaio ore 18 Invito all’Opera La bella addormentata La Baracca Produzioni Teatrali Teatro delle Passioni 2 e 3 febbraio ore 21 4 febbraio ore 17 OSSIGENO di Ivan Vyrypaev regia Pietro Babina Teatrino Clandestino nella pagina immagini di “delitto e castigo” [foto angelo redaelli] DELITTO E CASTIGO GLAUCO MAURI – ROBERTO STURNO 14 – 17 DICEMBRE TEATRO STORCHI di Fedor Dostoevskij versione, riduzione teatrale e regia Glauco Mauri con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Cristina Arnone, Mino Manni, Simone Pieroni, Odoardo Trasmondi scene Alessandro Camera costumi Simona Morresi musiche Arturo Annecchino produzione Compagnia Mauri Sturno Il passaggio dal romanzo al teatro – o al cinema – è sempre un’operazione delicata. Capita spesso di sentire frasi del tipo: “però il libro era meglio”. Se poi il romanzo è un capolavoro, il confronto diviene quasi impossibile. E invece Glauco Mauri vince la scommessa, con un allestimento di Delitto e Castigo unanimemente lodato da critica e pubblico, per l’emozione che riesce a procurare e per la maestria della messinscena, dove ogni battuta, ogni azione, ogni silenzio vengono calcolati con cristallina precisione. È la storia di un delitto e della sua espiazione. Raskolnikov, il protagonista interpretato da Roberto Sturno, è uno dei personaggi più complessi, oscuri e sfaccettati della letteratura di tutti i tempi. Un personaggio che spinge all’iden[PÄJHaPVUL0UIPSPJVMYH\UJVZ[HU[LZLUZVKPPUJLY[LaaHLZ\WLYVTPZTV]\VSL diventare un “Napoleone”, liberare il mondo dall’ingiustizia, anche a costo di uccidere - Raskolnikov decide di uccidere una vecchia usuraia, e viene poi progressivamente corroso da un crescente senso di colpa. Lo spettacolo, così come il romanzo, affascina per come scava nell’anima e nelle inquietudini dell’uomo. Il percorso drammaturgico si sviluppa attraverso dialoghi – Raskolnikov con l’amico, con il procuratore, con una prostituta – e monologhi, in cui il protagonista si trova solo di fronte a sé stesso e prende coscienza della sua debolezza. Il resto dell’umanità viene in qualche modo riassunta sul palco ULSSH ÄN\YH KLS NP\KPJL 7VYÄYPQ 7L[YV]PJ .SH\JV 4H\YP \UH ]VJL SHPJH L JVTprensiva che scava nella coscienza umana. L’attore e regista pesarese fa del dramma di Raskolnikov una metafora della ricerca di un senso, di un perché, l’immagine per eccellenza della fragilità dell’esistenza. Del resto i pro[HNVUPZ[P KLP YVTHUaP KP +VZ[VL]ZRPQ KL]VUV ZLTWYL scendere negli abissi del sottosuolo, devono affrontare i propri demoni, per conquistare un senso profondo. Qui il delitto diviene un mezzo per raggiungere il riscatto, la liberazione. Le scene di Alessandro Camera ricostruiscono un labirinto, che è poi il labirinto delle bugie accumulate da Raskolnikov per nascondere la verità. :\NNLYPTLU[PKPSL[[\YHHJ\YHKLSSH)PISPV[LJH+LSÄUP Silvano Tagliagambe, Il sogno di Dostoevskij. Come la mente emerge dal cervello, Raffaello Cortina 2002 (UUH.+VZ[VL]ZRHQHDostoevskij, mio marito, Bompiani 1977 Leonid Cypkin, Estate a Baden Baden, Rizzoli 2003 Oh, come sarebbe stato felice se avesse potuto sentirsi colpevole! Avrebbe allora sopportato tutto, anche la vergogna, anche il disonore. Ma sottoposta a un esame severissimo la propria coscienza, non aveva scoperto nel suo passato nessuna JVSWHZWLJPHSTLU[LVYYLUKHHSS»PUM\VYPKLSZ\V¸ÄHZJV¹JVZHJOLWV[L]HHJJHKLYLHJOP\UX\L¯,ZLHSTLUVSHZVY[LNSP H]LZZLKVUH[VPSWLU[PTLU[VPSWLU[PTLU[VJOLIY\JPHJOLZWLaaHPSJ\VYLJOLZJHJJPHPSZVUUV\UVKPX\LPWLU[PTLU[PJOL ZWPUNVUVS»\VTVHPTWPJJHYZPVHKHUULNHYZP*VUX\HU[HNPVPHS»H]YLIILHJJVS[V;VYTLU[PSHJYPTL¯HUJO»LZZLZVUV\UH THUPMLZ[HaPVULKP]P[H4HLNSPUVULYHWLU[P[VKLSZ\VKLSP[[V¯ STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 3 glauco mauri GLAUCO MAURI è una persona estremamente cordiale, ma è soprattutto un NYHUKL\VTVKP[LH[YV0SZ\VYP[YH[[VKLSNP\KPJL7VYÄYPQ7L[YV]PJuKHTHU\HSL della recitazione, curato in ogni dettaglio, dal tic nervoso al modo di camminare, dal gioco di sguardi ai toni della voce. Il personaggio del giudice acquista vita propria, una sua identità che va al di là del personaggio scritto dal romanziere russo. Mauri ritorna a Modena dopo diversi anni, risponde alle nostre domande dal telefono di una camera di albergo di Città di Castello, nella verde Umbria, dove sta ultimando le prove per il riallestimento dello spettacolo, atteso da una lunga tournée nei teatri italiani. “Sinceramente non prevedevo di riprendere lo spettacolo - l’anno scorso HIIPHTV ZÄVYH[V SL YLWSPJOL TH PS Z\JJLZZV SH YPZWVZ[H KLS W\IISPJV L le critiche sono stati talmente positivi che lo riproponiamo anche quest’anno. Finiremo il 20 maggio al Teatro Ambasciatori di Catania.” Cosa l’ha spinta ad mettere in scena Delitto e castigo? ,YHUVHUUPJOLNPYH]VPU[VYUVHX\LZ[HPKLH4HJVU+VZ[VL]ZRPQOV\UHS\UNH MYLX\LU[HaPVUL5LS»X\PUKPWPKPTLaaVZLJVSVMHYLJP[HPPSY\VSVKP:TLYKQnRV] nei Fratelli Karamazov, in una compagnia che vedeva insieme Memo Benassi, Gianni Santuccio, Lilla Brignone. Io e Adriana Asti eravamo gli attor giovani. Poi ho fatto I Demoni in televisione, e una decina di anni fa ho messo in scena L’idiota, con Roberto Sturno, uno spettacolo a cui sono rimasto molto legato. DELITTO E CASTIGO AL CINEMA Con quale metodo ha trasportato il romanzo sulla scena? 4PZVUVJVUJLU[YH[VULSZV[[V[P[VSVKLSYVTHUaVWYVWVZ[VKHSSVZ[LZZV+VZ[VL]ZRPQ! “resoconto psicologico di un delitto”. C’è molto di più, naturalmente, ma quello è stato il punto di partenza. Poi mi sono concentrato sui tre personaggi principali: Raskolnikov, Sonia, che X\HZPJVU\UZLUZVYLSPNPVZVJLYJHKPZHS]HYSVLPSNP\KPJL7VYÄYPQJOLJLYJHKP redimerlo in modo laico. Ci sono molte scene a due e a tre, ho anche voluto inserire alcune lettere di +VZ[VL]ZRPQ A cosa serve il teatro oggi? Il teatro, oggi come ieri, è una grande palestra. Non irrobustisce i muscoli, ma i cervelli dei cittadini. Diceva Brecht che tutte le arti contribuiscono insieme all’arte del vivere. Siamo tutti così distratti dalla costruzione di cose che si vorrebbero utili, ma in realtà dobbiamo costruire l’uomo, e questo si fa con la cultura. Cultura è un termine che può apparire pesante, ma in realtà è l’unico strumento che abbiamo per cogliere la poesia del vivere. Con Delitto e castigoX\HUKVSVZWL[[HJVSVÄUPZJLTPZLTIYHKPWLYJLWPYL\U applauso che esprime anche una forma di ringraziamento, per aver portato alla luce delle inquietudini spesso sepolte dentro di noi. glauco mauri in “delitto e castigo” [foto angelo redaelli] Qual è l’attualità di Dostoevskij? *VTL :OHRLZWLHYL JVTL [\[[P P NYHUKP +VZ[VL]ZRPQ UVU NP\KPJH THP JLYJH sempre di comprendere. Le sue storie sono piene di inaspettate verità. In una SL[[LYHHSMYH[LSSVWPNYHUKLHZVSPHUUPZJYP]L¸3»\VTVu\UTPZ[LYVKPMÄJPSLKH risolvere. Io cerco di decifrare questo mistero perché cerco di essere un uomo”. 7VP+VZ[VL]ZRPQZJYP]LPUTVKV]P]HJLH]]PUJLU[LJVSVYP[VPZ\VPYVTHUaPZVUV popolati di prostitute, ladri, bari, falliti. L’idea di Delitto e castigo nasce in condizioni disperate a Weisbaden, una JP[[HKPUH[LKLZJHKV]LZP[YV]HWPLUVKPKLIP[PJVUÄUH[VPUHSILYNV]PJPUVJ»u un casinò, lui ha perso tutto alla roulette. Scrive all’amico Turgenev, scrive a Katkov, il direttore del “Messaggero russo”, rivista letteraria dove allora uscivano i romanzi a puntate, e cerca di strappargli un contratto, anticipandogli la trama. Ci sono state dozzine di adattamenti JPULTH[VNYHÄJP KLS YVTHUaV 5L ZLNUHSPHTV alcune in particolare: una versione francese del 1935 con Jean Gabin e Lino Ventura, S»LZVYKPV ULS S\UNVTL[YHNNPV KP \U YLNPZ[H KP J\S[V JVTL PS ÄUSHUKLZL Aki Kaurismaki, la versione giovanilistica ancora disponibile nelle videoteche Delitto e castigo a SuburbiaJVUSHYLNPHKP9VI:JOTPK[ Ma non vanno dimenticati almeno due noti ÄST KP Woody Allen, chiaramente ispirati al romanzo: Crimini e misfatti del 1990 e il recente Match Point. Che visione ha della realtà che viviamo oggi? Nei Fratelli Karamazov, c’è una frase che Dimitri dice al fratello Aliosha: “Dio e il diavolo sono sempre in lotta. Il loro campo di battaglia è il cuore dell’uomo”. La realtà di oggi… guardi, io sono uno spirito profondamente laico. La mia forma di religiosità è quella di credere profondamente nell’uomo, nella sua debolezza e nella sua forza, nella sua fragilità e nella sua capacità di comprensione. Ecco, credo molto nella comprensione. 4 STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 paolo rossi (foto g. gussoni l.t. zombelli - photomovie) scritto e diretto da Paolo Rossi con Paolo Rossi, Syria, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Marco Parenti collaborazione ai testi di Carolina De La Calle Casanova, Emanuele Dell’Aquila, Carlo Giuseppe Gabardini, Riccardo Piferi pezzi originali di repertorio scritti con Gino e Michele, David Riondino, Giampiero Solari aiuto regia Carolina De La Calle Casanova produzione A.Gi.Di. dacia maraini CHIAMATEMI KOWALSKI. EVOLUTION A distanza di 18 anni dal successo dello spettacolo Chiamatemi Kowalski, che fece conoscere Paolo Rossi al grande pubblico del teatro italiano, lo ritroviamo alle prese con la forma teatrale che lo ha reso famoso: i monologhi ricchi di storie, a volte raccontate con ironia e cattiveria, a volte con un pizzico di poesia, senza dimenticare il YHWWVY[VJVUPSW\IISPJVULSSVZ[PSLKPKLSPYPVVYNHUPaaH[VJOLULuSHÄYTHKPZ[PU[P]H Accompagnato dalla cantante Syria e da una band, Rossi ci conduce tra le trame di questi anni cercando di decifrarli e aiutandoci a riderne, ci parla di politica, costume e rapporti sentimentali ma anche dei sogni che abbiamo. Dall’incedere incalzante, in un saliscendi simile alle montagne russe, questo ritorno pare attingere alla memoria pur proponendo nuovi testi frutto della collaborazione con Carolina De La Calle Casanova, Emanuele Dell’Aquila, Carlo Giuseppe Gabardini e Riccardo Piferi e recupera i migliori brani scritti con Gino e Michele, David Riondino e Giampiero Solari, il [\[[VHYYPJJOP[VJVUMH[[PKP]P[H]LYHPU\UWLYJVYZVX\HZPH\[VIPVNYHÄJVKLSS»H[[VYL PAOLO ROSSI 11 – 14 GENNAIO TEATRO STORCHI INCONTRI CON GLI AMICI DEI TEATRI DACIA MARAINI 7 dicembre ore 18 Foyer del Teatro Storchi La grande scrittrice, autrice de “La lunga vita di Marianna Ucria”, si racconta SAMUEL BECKETT E LA RIVOLUZIONE DEL TEATRO CONTEMPORANEO 12 febbraio ore 21 Foyer del Teatro delle Passioni Una lezione del Professor Alberto Bertoni, in occasione dello spettacolo “Aspettando Godot” STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 5 NINO D’ANGELO – ANGELA PAGANO 25 – 28 GENNAIO 2007 TEATRO STORCHI di Raffaele Viviani regia Davide Iodice con Nino D’Angelo, Angela Pagano, Nando Neri, Luigi Biondi, Alessandra D’Elia, Salvatore Misticone, Alfonso Paola, Alfonso Postiglione, Nunzia Schiano, Aida Talliente, Valentina Vacca, Imma Villa musica in scena Daniele Mutino, Agostino Oliviero, Michele Roscica, Guido Sodo scene Tiziano Fario luci Maurizio Viani costumi Enzo Pirozzi produzione Mercadante Teatro Stabile di Napoli Nato dopo Antonio Petito , Salvatore Di Giacomo e Eduardo Scarpetta, ma prima di Eduardo De Filippo, Raffaele Viviani JVU[PU\HHYHWWYLZLUtare una voce imprescindibile nella storia del teatro napoletano ed europeo. Il Z\Vu\U[LH[YVJVYHSLJOLYHWWYLZLU[H\UH5HWVSPZLUaHHZWL[[PVSLVNYHÄJPL senza false consolazioni. Ne sono protagoniste le fasce sociali più emarginate ZJ\NUPaaPWYVZ[P[\[L]LUKP[VYPHTI\SHU[PLJJ¯YHWWYLZLU[H[LZLUaHWH[LYUHSPZTV0SJYP[PJV.P\SPV)HMÄSVHJJVZ[HH)LY[VS[)YLJO[WLY¸SHZWPL[H[HHNNYLZZP]P[n al mondo reale. Identico è l’ approccio, appassionato e furente, alle ingiustizie sociali; identica la mescolanza geniale di tragico e di comico, di recitato e di musicale, di lirico e di buffonesco”. Nel complesso tutti gli autori napoletani contemporanei - dal compianto Annibale Ruccello a Enzo Moscato, per fare solo due nomi - riconoscono un forte legame con la sua opera. Negli ultimi anni il suo ultimo testo I dieci comandamenti è stato oggetto di due importanti messinscene: l’una con la regia Mario Martone, rappresentata con grande successo anche al Teatro Storchi, l’altra sotto la direzione del geniale regista svizzero Christoph Marthaler. Zingari è invece un testo del 1926. Poco più di dieci anni fa era stato Toni Servillo a metterlo in scena con grande riuscita. Ora il Teatro Stabile di Napoli lo ripropone, HMÄKHUKVULSHYLNPHH+H]PKL0VKPJLLS»PU[LYWYL[HaPVULHK\UHJVTWHNUPHKPKVKPJP attori e quattro musicisti. Nino D’Angelo, alla sua terza esperienza con il teatro di Viviani, oltre ad aver dimostrato una grande duttilità nel coniugare espressioni “alte” e “basse” della cultura napoletana, si è rivelato attore straordinariamente aderente ai personaggi del drammaturgo stabiese, grazie alla sua immediatezza e naturalezza espressiva e alle sue connaturate stilizzazioni da maschera. Angela Pagano, attrice di lungo corso, ha maturato le sue straordinarie qualità interpre[H[P]LHJJHU[VHPYLNPZ[PLHNSPH\[VYPWPZPNUPÄJH[P]PKLSWHUVYHTHUHaPVUHSLKLNSP ultimi cinquant’anni, senza tuttavia trascurare - specialmente negli ultimi anni - lavori legati alla nuova drammaturgia e alle nuove leve registiche. 6 nelle due pagine immagini di “zingari” [ foto marco ghidelli] ZINGARI Suggerimenti di lettura HJ\YHKLSSH)PISPV[LJH+LSÄUP Raffaele Viviani, Poesie, Guida 1981 Raffaele Viviani, Teatro, poesia e musica, a cura di Antonia Lezza, Cuen 2002 Ferdinando Taviani, Uomini di scena, uomini di libro, il Mulino 1995 STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 GAETANO (NINO) D’ANGELO è un pezzo di storia napoletana. Nato quasi cinquant’anni fa a San Pietro a Patierno, un quartiere della periferia di Napoli, inizia la sua carriera esibendosi nei matrimoni e sui palcoscenici delle feste di piazza KLPX\HY[PLYPUHWVSL[HUPÄUVHYHNNP\UNLYLULSJVYZVKLNSPHUUP»ZPHPSZ\JJLZZV KPZJVNYHÄJVJOLSHWVWVSHYP[nJPULTH[VNYHÄJH[P[VSPJOL]HUUVKHNu jeans e ‘na maglietta a Uno scugnizzo a New York, a Pop corn e patatine :VSVKPYLJLU[LSHJYP[PJH[YHJ\PHUJOL\UPU[LSSL[[\HSLYPNVYVZVJVTL.VMMYLKV-VÄ ULOHTLZZVPUS\JLSLX\HSP[n5LS SHYLNPZ[HJPULTH[VNYHÄJH9VILY[H;VYYL realizza un video dal titolo La vita a volo D’Angelo, un ritratto presentato e apprezzato al Festival del Cinema di Venezia. L’anno successivo D’Angelo scrive le musiche di Tano da morire, e vince il “Nastro d’argento”. Negli ultimi anni interpreta in teatro due testi di Viviani: L’ultimo scugnizzo e Guappo di cartone. Risponde alle nostre domande all’indomani della prima bolognese all’Arena del Sole. È soddisfatto di come è stato accolto lo spettacolo? Si, moltissimo, è che questa è davvero una bella compagnia di attori, siamo in sedici, ma ognuno ha una sua personalità, una sua cifra artistica, però siamo anche molto compatti. E il merito è stato del regista. nino d’angelo Conosceva Iodice, non è vero? Con Davide ci conosciamo da molti anni. Cinque-sei anni fa ho scritto le musiche di un suo spettacolo La tempesta, che poi ha vinto anche un Premio Ubu. Poi lui mi ha visto in un altro Viviani che avevo fatto e mi ha chiamato. Tra noi c’è totale complicità. Che rapporto ha con Viviani? Rappresenta una parte importante della cultura popolare napoletana, non a caso ho voluto intitolargli il Teatro Trianon a Forcella, del quale sono diventato direttore artistico sei mesi fa. Come ho scritto in una scheda, in questi ultimi anni ho frequentato l’opera di Viviani con il timore di un allievo che sa di avere davanti un maestro irraggiungibile ed esigente che ha tantissimo da insegnare e che non si vuole deludere. Ho pensato a lui come il simbolo più autentico di un’arte umanissima che parla al popolo e dà voce ai suoi bisogni, alle sue necessità, un’arte che con la forza della sua autenticità si riscatta dalla miseria del destino. A Viviani tra l’altro quest’anno dedichiamo un laboratorio permanente. In questo periodo le cronache tornano a parlare di Napoli… Capisco, è che queste cose, delinquenza, camorra, a Napoli succedono da sempre, ogni tanto vanno in prima pagina, ci si fa attenzione per un po’ e non se ne parla più. La mia paura è proprio questa, che questa attenzione sia destinata a spegnersi e che tutto riprenda come prima. QUATTRO DOMANDE A ANGELA PAGANO Come è andata a Bologna? )LUPZZPTV\UW\IISPJVH[[LU[VNYHUKPHWWSH\ZPHSSHÄUL0SJOL non era scontato per via del napoletano che utilizziamo, che non è proprio un dialetto, ma una vera e propria lingua popolare, arcaica. Ma il regista è stato bravo a fare un allestimento di grande impatto visivo, di grande comunicativa, la compagnia è di qualità. E poi con Viviani si canta e si suona, non può che essere così. Quanti testi di Viviani ha affrontato in carriera? Ma non li conto più, sette, otto, il primo con Roberto De SiTVULWVPJVU7H[YVUP.YPMÄ(YTHUKV7\NSPLZL=P[[VYPV=P]PHUP PSÄNSPVKLSS»H\[VYLLHKLZZV0VKPJL9LNPZ[PJVUWLYZVUHSP[nL visioni diverse. Lei non smette di collaborare con la nuova drammaturgia napoletana. A Modena l’ultima volta è stata con L’opera segreta di Mario Martone... Non ho mai smesso di sperimentare, mettermi alla prova. Venti anni fa interpretavo un testo di Enzo Moscato, allora sconosciuto. Ancora più indietro nel tempo mi sono confrontata con Hair, accanto a un giovane e semi sconosciuto Renato Zero. Napoli oggi? Vivo a Roma da 40 anni. Torno a Napoli solo quando faccio spettacolo e certo mi dispiace quando una città di quella cultura, di quella ricchezza umana viene martoriata dalla delinquenza. Posso solo sperare che una buona volta si volti, si cambi direzione. STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 / STORCHI 2006 - 2007 7 15 – 16 DICEMBRE TEATRO DELLE PASSIONI “materia cani randagi“ MATERIA CANI RANDAGI ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi con Andrea Basti, Paolo Carbone, Mario Cossu, Catia Gatelli, Eleonora Sedioli, Matteo Gatti scene Lorenzo Bazzocchi, Eleonora Sedioli, Andrea Basti suono Lorenzo Bazzocchi, Lia Pari luce Lorenzo Bazzocchi, Andrea Basti produzione Masque Teatro “materia cani randagi“ Per Masque Teatro è la prima volta a Modena, mentre per il loro ultimo spettacolo, Materia Cani Randagi, le repliche al Teatro delle Passioni equivalgono ad una prima assoluta. Quando venne presentato lo scorso giugno a Forlì, lo spettacolo attraversava ancora una fase di studio. La compagnia, nata formalmente nel 1992, è coetanea di altri gruppi anni ‘90 ;LH[YPUV*SHUKLZ[PUV4V[\Z-HUU`(SL_HUKLY:PuPTWVZ[HULS[LTWVWLY la forza e l’originalità dei suoi lavori, in cui convergono radicali interventi sulla WLYJLaPVUL KLS [LTWV L KLSSV ZWHaPV WHZZPVUL WLY SH TH[LTH[PJH L YPÅLZZPVUL ÄSVZVÄJH 0 MVUKH[VYP ZVUV Lorenzo Bazzocchi, ingegnere chimico, regista e autore delle “architetture sceniche”, e Catia Gatelli, autrice, attrice, sociologa di formazione. Nei primi giorni di dicembre saranno impegnati a Roma con Il ragazzo criminaleULSS»HTIP[VKP\UJVU]LNUVPU[LYUHaPVUHSLZ\SSHÄN\YHLS»VWLYH di Jean Genet. Materia cani randagi[YHLVYPNPULKHNSPZJYP[[PKP*HYSV4PJOLSZ[HLK[LYÄSVZVMVL poeta goriziano, morto suicida nel 1910 all’età di 23 anni. Lo spettacolo si ispira inoltre alle visioni del regista ungherese di culto, Bela Tarr, in particolare a tre sue opere: Perdizione Satantango\UÄSTKPZL[[LVYLLTLaaVKLS L Le Armonie di Werckmeister APPUNTI(UJOLX\P\UHÄULZ[YHPUX\HKYH[HX\LZ[H]VS[HKHSKH]HU[PTHJJOPUH a di scen appunti ÄZZHLPUJHTWVTLKPVP]L[YP]LSH[PHSSLÄULZ[YL¯ 3HZ[VYPHUHYYHKP\UYLNPZ[HJPULTH[VNYHÄJVJOLOHKLJPZVKPYLHSPaaHYLPSZ\V\S[PTVÄSTTHUVUKPNPYHYSV"Z[LUKLSHZJLULNNPH[\YHYLHSPaaHSLZ[Y\[[\YLZJLUVNYHÄche, organizza i diversi set, ma decide di non utilizzare la macchina da presa. Il suo occhio oramai abituato al fotogramma vede le porzioni di realtà impressionabili sulla pellicola, coglie i perimetri del quadro… Solo così oramai riesce ad accrescere l’intensità del suo stato di attenzione…. 0SWYVISLTHJOLSVH[[HUHNSPHPSJHTIPHTLU[VJOLPU[LY]PLULLJOLTVKPÄJHYHKPJHSTLU[LPSZ\VTVKVKPSH]VYHYLuZ[YL[[HTLU[LÄSVZVÄJVLSHJVUZLN\LUaH di questo procedere incide pesantemente sulle quantità di realtà che decide di mettere in scena: non si tratta di scelte poetiche, quanto ontologiche, della natura stessa dell’atto di rappresentazione. Sempre più determinato a far coincidere atto di rappresentazione ed atto libero. In questo suo errare perde di vista il tempo chiuso della scena, lo espande. E’ ormai l’altro problema, quello del tempo, a stabilire le dinamiche, le relazioni. *VTLJVUMVUKLYLSHYLHS[nLSHÄUaPVUL (S KP Sn KLS [LTWV ÄZPJHTLU[L ULJLZZHYPV WLY SH ZJLUH esiste il limbo della presa di coscienza, nasce l’urgenza di una domanda riguardante l’esserci, si crea la possibilità di sottrarre al teatro porzioni da restituire alla realtà. La possibilità cioè di portare sul campo del quotidiano, del ]PZZ\[V\U»\THUP[nUVUWPJVUÄUH[HULSSLYPNPKLULJLZZP[n KLSSVZWL[[HJVSVTHSPILYHULSWYVWYPV[LTWVSPILYHÄUHSTLUte di esistere, semplicemente. Abitare uno spazio, la scena. Osservare gli esseri che la rendono vitale: per lo spettatore una strada che una società, sempre più attenta alla confezione e al JVUZ\TVZLTIYHH]LYWYLJS\ZVKLÄUP[P]HTLU[L Masque Teatro L’INCONTRO Siamo andati a trovare i Masque Teatro a Forlì, ULSSHSVYVZLKL\U»,_-PSHUKHPU]PH6Y[VKLS-\VJVKV]LPSNY\Wpo progetta e costruisce i suoi spettacoli. Veniamo accolti dal gruppo con estrema gentilezza, attraversiamo lo spazio scenico JOL JVTWYLUKL SL ]VS\TPUVZL ZJLUVNYHÄL KP K\L ZWL[[HJVSPIl ra- 8 PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / gazzo criminale e Materia Cani Randagi, e avviamo la nostra chiacchierata nelS»VMÄJPUH\UHZHSHH[[YLaaPIHNUH[HKHSZVSLH[[YH]LYZV\U»HTWPH]L[YH[H+VWV pochi minuti qualcuno chiama per il pranzo, saliamo una scaletta che ci porta in un soppalco-cucina, ci sediamo a tavola con tutti o quasi i componenti della compagnia. Tra di loro si rivolgono dandosi del lei, Lorenzo nota un nostro stupore e spiega “E’ un’abitudine rimasta da un lavoro fatto qualche anno fa: una delle regole era proprio usare la terza persona”. Gli fa eco Catia: “è curioso come da una forma di relazione che pone una distanza, il darsi del lei, scaturisca in realtà una accresciuta vicinanza”. La breve intervista che segue è anche un incontro. Lorenzo, da quanto tempo lavorate qui? :PHTVX\PKHS7YPTH]P]L]HTVPU\UL_JHWHUUVULHNYPJVSVS\UNVSH]PH Emilia tra Forlì e Cesena, il Ramo Rosso, un posto che abbiamo abitato per TVS[PHUUPJVTLZWHaPVWYV]LVMÄJPUHLJVTLMVYLZ[LYPHLJOLJVU[PU\HHK essere importante per noi. Come vi rapportate al mondo del teatro italiano? Diciamo la verità, nella ricerca, sono ormai in pochi a girare con una vera e WYVWYPHZJLUVNYHÄHZPMH[\[[VHSYPZWHYTPV(SYLJLU[LMLZ[P]HSVIE, tra i gruppi delle nostre dimensioni, mi è sembrato che solo Teatro I girasse con una ZJLUVNYHÄH 5VPYPZJOPHTV8\LZ[VWLUZVKPWV[LYSVKPYL0S[LH[YV]\VSL\UWYVKV[[VÄUP[V HUJOLJVU\UH[YHTHUVUJSHZZPJHTHJOLHIIPH\UPUPaPVL\UHÄUL\UHZJLna e una platea, degli attori e degli spettatori. Sovvertire e cambiare questo rapporto può comportare, come di fatto comporta, un rischio estremo. (]VS[LuJHWP[H[VJOLWLYX\LZ[PVUPKPKPMÄJVS[nKPTVU[HNNPVJVT\UX\LZ\perabili, siamo stati cancellati da un cartellone all’ultimo momento. In più, se si usa come metro di misura la quantità di pubblico in un anno, beh allora noi non saremo mai competitivi. Infatti tre anni fa siamo stati l’unica compagnia di teatro sperimentale a cui sono stati tolti i fondi ministeriali. Materia cani randagiuPZWPYH[VKHPÄSTKLSS»\UNOLYLZL)LSH;HYY*VTL]P relazionate al cinema? Il cinema ha dalla sua due possibilità che il teatro non ha: il primo piano e il paesaggio. Tre anni fa abbiamo allestito uno spettacolo dal titolo Postanovscik. Il pubblico, massimo 15 persone, era seduto su una tribuna mobile, montata su rotaie. La tribuna avanzava lentamente di 30 metri, in modo da YPWYVK\YYLÄZPJHTLU[LS»LMML[[VKP\UHS\UNHJHYYLSSH[HJPULTH[VNYHÄJH Detto questo, il nostro linguaggio è il teatro. Nella vostra compagnia si intuisce una collaborazione totale, tutti sono chiamati ad essere contemporaneamente attori, tecnici, organizzatori. Il fatto è che oggi tutto – quindi anche il mondo del teatro – sembra spingere verso una estrema specializzazione e una rigida separazione dei ruoli. Ora, mi sembra evidente che la gente non è felice; se questo sistema non funziona, meglio provare ad andare in un’altra direzione. E poi noi facciamo di necessità virtù, facciamo tutto da soli, il montaggio di uno spettacolo di solito richiede almeno un paio di giorni. Non scritturiamo attori esterni, non facciamo provini. Mi rendo conto che l’attore necessita di un suo tempo di WYLWHYHaPVULHSSVZWL[[HJVSVLX\LZ[V[LTWVKHUVPu\UWV»ZHJYPÄJH[V Ogni anno organizzate un festival, Crisalide, giunto alla tredicesima edizione... Dedicarci a questo festival toglie via tre quattro mesi di lavoro alla compagnia, quindi anche quella del festival è una scelta coraggiosa che incide molto sulla sostenibilità della compagnia. Crisalide è un festival atipico, non presenta “prime”, non fa produzioni… è WP ZPTPSL H \U S\VNV WLY ZJHTIP KP WLUZPLYV \U PUJVU[YV KP YPÅLZZPVUL Z\S fare teatro tra diverse realtà artistiche. In questi anni ha ospitato studiosi e compagnie, dalla Societas Raffaello Sanzio a gruppi in qualche modo a noi JVL[HULPJVL[HULP!4V[\Z;LH[YPUV*SHUKLZ[PUV-HUU`(SL_HUKLY :\NNLYPTLU[PKPSL[[\YHHJ\YHKLSSH)PISPV[LJH+LSÄUP Carlo Michelstaedter, La persuasione e la rettorica, Adelphi 1995 Carlo Michelstaedter, Poesie, Adelphi 1987 :[LMHUPH*OPUaHYP7HVSV9\MÄUPNuova scena italiana, Castelvecchi 2000 PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / 9 DANIO MANFREDINI 16 – 21 GENNAIO TEATRO DELLE PASSIONI ¸[YLZ[\KPWLY\UHJYVJPÄZZPVUL¸ TRE STUDI PER UNA CROCIFISSIONE ideazione, regia e interpretazione Danio Manfredini luci Lucia Manghi collaborazione al progetto Andrea Mazza, Luisella Del Mar, Lucia Manghi, Vincenzo Del Prete produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione A quattordici anni dal debutto, Danio Manfredini riprende Tre studi per una crociÄZZPVUL, mai rappresentato a Modena. Per gli amanti del teatro, un’occasione unica per assistere ad una straordinaria prova d’attore. Quest’anno Manfredini è al lavoro su una nuova produzione di ERT Fondazione, che lo vedrà in scena insieme ad altri sei attori, il cui debutto è previsto per l’estate del 2007. Come sempre, un nuovo processo creativo che richiederà tempo e ascolto. “La scelta di lavorare con periodi di prove distribuiti nell’arco di dieci mesi”, spiega Manfredini, “mi permette di lasciar depositare il materiale prodotto e di meditarci sopra”. 9PWVY[PHTVX\PKPZLN\PKV\UHYPÅLZZPVULZ\S[LH[YVKLSS»HY[PZ[HTPSHULZL SUL TEATRO Scrivo in quanto attore, autore e regista teatrale, la sfera dei pensieri si allarga su molti fronti. Cercherò di afferrarne uno col quale cominciare e seguire dove mi porterà? Qual è la cosa che mi ha tenuto per trenta anni così interessato a questa arte e che ancora mi chiama? Semplicemente la possibilità che mi offre di occuparmi di qualcosa che mi interessa e si muove nel tempo. Perché mi trovo nel cosiddetto teatro di ricerca? Forse ci sono entrato per caso ma perché continuo a rimanerci? È la speranza che possa continuare ad esistere uno spazio che partendo da una messa in discussione continua del linguaggio teatrale, tenga aperte delle domande e la scena sia il luogo di interlocuzione con esse. Pur non ritenendomi un teorico del teatro, mi permetto di fare alcune osservazioni generali. Uno sguardo sull’Oriente e uno sull’Occidente che cerca di cogliere i fenomeni nel loro aspetto macro. Riconosco che in Oriente l’arte teatrale ha mantenuto forti legami con la tradizione, il Kabuki, teatro Nô, Kathakali, danza Orissi, Baratanatyam, Opera di Pechino e il più moderno teatro Butho, sono le manifestazioni teatrali che giungono a noi occidentali. Sono arti che hanno un alfabeto di base da apprendere, hanno preso forme ZWLJPÄJOLZVUVKP]LU[H[LKLNSPZ[PSPLZWYLZZP]P Osservo in Occidente, uno scardinamento rispetto a quella che è la tradizione teatrale, di pari passo con lo scardinamento dei valori che attraversa la nostra società. Il teatro che mi chiama, risente di un forte bisogno di contatto con la contemporaneità, il desiderio di parlare una lingua che lasci al mistero del teatro, lo spazio, il tempo di HMÄVYHYLK\YHU[LPSWYVJLZZVKLSSLWYV]L Penso che il teatro sia ancora un’arte molto contemporanea e rischiosa, che contiU\HHKH]LYL\UZ\VZWLJPÄJVUVUVZ[HU[LS»H]]LU[VKLSJPULTHLKLSSH[LSL]PZPVUL:P è davanti ad attori vivi, che affrontano la scena ogni sera, raggiungendo a volte vette magiche a volte dovendosi accontentare dell’esecuzione della partitura. Riconosco nel mio attuale percorso di lavoro di essere interessato alla creazione di un qualcosa che pur essendo appartenente al mondo dell’immaginazione, permetta HSS»H[[VYL H[[YH]LYZV PS Z\V ¸WLYZVUHNNPV ÄN\YH THZJOLYH¹ V JVT\UX\L ZP ]VNSPH chiamare, di vibrare nella scena portando con sé la complessità della sua esistenaH3HÄUaPVULULSSHX\HSLS»H[[VYLZPPTTLYNLuSHJVUKPaPVULJOLNSPWLYTL[[LKP riversare la sua conoscenza della vita, la sua unicità e di offrirsi alle forze non così MHJPSTLU[LJVKPÄJHIPSPJVTLX\LSSLJOLHNPZJVUVX\HUKVS»H[[VYLZPI\[[HPUZJLUH davanti al pubblico. Questi sono alcuni dei presupposti sui quali oggi si basa il mio viaggio nell’arte del teatro. La condizione che può permettere questo è il tempo, così tiranneggiato nel contesto in cui viviamo, tutto va fatto in fretta, tutto va consumato in fretta, ogni anno una produzione per riempire di novità i cartelloni teatrali, continuo adattamento ai tagli ministeriali verso le compagnie che con molto sforzo devono dedicare il loro tempo a questioni burocratiche. Dal mio punto di vista, sarebbe auspicabile nel futuro, trovare la possibilità di sostenere dei percorsi di lavoro che richiedono un tempo di studio, di prova, di ricerca, KPPU]LUaPVULKPZ[Y\[[\YLKYHTTH[\YNPJOLKP[LU[H[P]PKPJVTWVZPaPVULÄUVHKHYYP- 10 0[YLZ[\KPWLY\UHJYVJPÄZZPVUL prendono il titolo da un opera pittorica di Francis Bacon: tre dipinti accoZ[H[P\UVHSS»HS[YVKV]LZVUVYHMÄN\YH[L[YLÄN\YLJOL evocano la condizione drammatica di soggetti appartenenti al mondo contemporaneo. Lontano dal voler riprodurre in maniera pittorica l’opera di Bacon, mi sono proposto di inventare tre soggetti teatrali che ritraggono la condizione drammatica di tre personaggi del mio tempo. Nel primo studio si tratta di un personaggio che vive in un contesto psichiatrico. Vaga tra poche sedie vuote, abitate dai fantasmi della sua memoria. Il secondo studio è ispirato ad un personaggio del cineasta tedesco Rainer Werner Fassbinder. Il transessuale Elvira, colto nel bilancio della sua vita prima del gesto tragico che la conclude. Il terzo studio, ispirato ad un personaggio del drammaturgo francese Bernard Marie Koltès. Ritrae un L_[YHJVT\UP[HYPV HSSL WYLZL JVU \UH NYHUKL JP[[n europea: strade, parchi, barboni, polizia. Dentro, il desiderio di colmare la solitudine con un incontro e condividere una notte di pioggia. I personaggi mostrano nell’evidenza del loro dolore, nell’impossibilità di nasconderne i segni, nella loro disperata euforia, le ferite nascoste dell’esistenza. Danio Manfredini Suggerimenti di lettura a cura KLSSH)PISPV[LJH+LSÄUP Francis Bacon, L’urlo della memoria, i misteri, i disegni, le stragi nelle interviste di Cristiano Ravarino, Synergon 1996 David Sylvester, Interviste a Francis Bacon, Skira 2003 Lucia Manghi, Piuma di piombo. Il teatro di Danio Manfredini, Il principe costante 2003 PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / vare al compimento dell’opera, da confrontare con il pubblico e da tenere poi viva ULS[LTWV3LVWLYLZVUV\UWV»JVTL\UHNHIIPHJVKPÄJH[HJOLWLYTL[[LVNUP ]VS[HJOLZPYLWSPJHSHZ[YH[PÄJHaPVULKPU\V]LLZWLYPLUaLU\V]LJVUVZJLUaLJPZP dispone all’opera con l’attitudine di lasciare che l’opera stessa si riveli agli attori e al pubblico. Si può uscire da una replica trasformati, gli attori sono esseri umani che si trovano ad assume le conseguenza reali della loro azione sia su un piano psichico che emotivo, e questo per me è un altro aspetto da non sottovalutare. Replicare non è eseguire ma riattraversare e se spesso accade che le persone sentano il bisogno di vedere più volte l’opera è probabilmente perché colgono la possibilità di fare diverse esperienze in quanto spettatori. Credo anche alla possibilità di tenere vivo un repertorio e lasciare che il tempo lo TVKPÄJOP In questa ottica vedo una possibilità vitale per il teatro. Finché gli artisti saranno sottoposti alle attuali condizione di tempo, e di spazi produttivi e trattamenti economici SH]LKVKPMÄJPSLWLYPS[LH[YVHSTLUVWLYX\LSSVKPYPJLYJH Oggi se devo accettare dei compromessi di rapporto con queste condizioni è perché nutro la speranza di poter continuare dopo i debutti obbligati, a proseguire il WYVJLZZVÄUVHSZ\VJVTWPTLU[VMY\[[VKPJVUMYVU[V[YHS»VWLYHZ[LZZHLSHJVT\UPcazione con lo spettatore. Danio Manfredini OSSIGENO TEATRINO CLANDESTINO 2 – 4 FEBBRAIO TEATRO DELLE PASSIONI di Ivan Vyrypaev traduzione Alena Shumakova regia e adattamento testo Pietro Babina con Fiorenza Menni e Marco Cavalcoli musiche Pietro Babina costumi Fiorenza Menni produzione Teatrino Clandestino, Comune di Bologna Con Ossigeno, il Teatrino Clandestino porta sulla scene italiane l’omonimo testo teatrale del giovane drammaturgo e regista russo Ivan Vyryapaev, autore ancora sconosciuto in Italia ma che ha già riscontrato attenzione in altri paesi europei. Il nuovo lavoro della compagnia bolognese debutterà il 15 dicembre al Teatro Rasi di Ravenna, nell’ambito della rassegna Nobodaddy. Nel frattempo la compagnia sta provando al Teatro Testoni di Casalecchio di Reno. Sempre in dicembre Teatrino Clandestino riallestirà, presso Teatri di Vita a Bologna, L’idealista magico, spettacolo che ha imposto la compagnia all’attenzione internazionale. Suggerimenti di lettura a cura KLSSH)PISPV[LJH+LSÄUP 3Q\KTPSH<SPJRHQH Il dono del dottor Kukockij, Frassinelli 2006 Viktor Pelevin, La freccia gialla e i racconti sull’essenziale, Mondadori 2005 9LUH[H4VSPUHYP*YPZ[PUH=LU[Y\JJPHJ\YHKP, Certi prototipi di teatro, Ubulibri 2000 “Cristo in casa di Marta e Maria” di Velàsquez, particolare Pietro Babina, regista della compagnia, risponde al telefono alle nostre domande. Cosa ti ha colpito del testo di Ossigeno? La struttura drammaturgica, che prevedeva anche un lavoro sulla musica, lavoro che Vyrypaev lasciava totalmente libero, e a cui sono interessato da sempre. Abbiamo lavorato alla traduzione dell’originale russo e io ho composto le musiche, che si ispirano a sonorità elettro anni ’80. Di cosa parla il testo? 9HJJVU[HSHZ[VYPHKP(UKYLHL(UKYLH:HJOHL:HJOHULSS»VYPNPUHSLY\ZZV\U uomo e una donna che attraverso la storia del loro amore raccontano anche di come una generazione, quella nata negli anni settanta, abbia ereditato un mondo ormai consumato, e delle loro vite provinciali, accompagnate da guerre ideologiche ipocrite. Non a caso Vyrypaev utilizza i dieci comandamenti come ironica struttura drammaturgica per lasciare emergere l’ipocrisia dei fondamenti morali della nostra civiltà, che sembra essersi data queste dieci leggi unicamente per trasgredirle. In scena ci sono due attori… Due attori cantanti che propongono in modo sfrenato e crescente i dieci brani di quello che presentano come il loro ultimo album intitolato “Ossigeno” in una frontalità dichiarata, tutta rivolta al pubblico. Anche in questa occasione il nostro lavoro prova a riconsiderare il suo rapporto con lo spettatore, coinvolgendolo nel prenderlo palesemente come referente del suo stare in scena. Contemporaneamente lo spettacolo prevede un lavoro installativo, un dispositivo visivo particolare, che dialoga con la struttura visuale di un’opera di riferimento: il “Cristo in casa di Marta e Maria” di Velàsquez. *VZHZPNUPÄJHS»Ossigeno del titolo? Sinceramente, dal momento che viene fuori dal testo in maniera esplicita, preferirei che fosse il pubblico a scoprirlo, non vorrei rovinare nessuna sorpresa. PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / PASSIONI 2006 - 2007 / 11 LA DOMENICA NON SI VA A SCUOLA 2006-2007 peter pan PETER PAN UNA STORIA DI POCHI CENTIMETRI E PIUME SABATO 6 GENNAIO ORE 16 TEATRO STORCHI FUORI ABBONAMENTO “peter pan“ drammaturgia Fabrizio Visconti, Rossella Rapisarda regia Fabrizio Visconti con Davide Visconti, Giorgio Galimberti, Rossella Rapisarda costumi Nicoletta Fasani ZJLUVNYHÄL Paride ed Eros Pantaleone, Claudio Micci GLI ECCENTRICI DADARÒ Un sogno o una storia vera...un viaggio, oppure no...una storia che racconta dei grandi e dei piccoli: dei grandi che dimenticano e di quelli che cercano di ricordare.. di chi ha smesso e di chi continua a guadare le stelle.. dei genitori LKLPÄNSP!\UPU]P[VHKHYZPSHTHUVWLYUVUH]LYLWH\YHKPJLYJHYLVYPaaVUti lontani. Uno spettacolo nato per i bambini e consigliato agli adulti…per accompagnare in volo Arturo, un professore che crede soltanto ai numeri, HSSLYNPJV HSSH WHYVSH MHU[HZPH L >LUK` Z\H ÄNSPH PU M\NH WLY UVU KP]LU[HYL grande.. alla ricerca di Peter Pan, l’eterno bambino fuggito a soli sette giorni di vita. E un’Isola di piume leggere, bolle di sapone e navi invisibili… per YPHWYPYL\UHÄULZ[YHZIHYYH[HKH[YVWWV[LTWVLMVYZLZJVWYPYLJOLKP]LU[HYL NYHUKPUVUZPNUPÄJHKPTLU[PJHYLKPH]LYLH]\[V\UNPVYUVSLHSP 12 “peter pan“ Un secolo fa James Matthew Barry, con l’aiuto di cinque piccoli amici, JYLH]H\UHKLSSLÄHILWPWVWVSHYPKP[\[[PP[LTWP!7,;,97(5 “Barrie, nelle prime pagine di “Peter Pan nei giardini di Kensington”, spiega lo speciale sistema da lui elaborato per scrivere quella favola: in pratica Barrie raccontava un canovaccio di storia ai cinque fratellini Llewelyn Davies – Gorge, Jack, Peter, Michael e Nico – che la riraccontavano a Barrie con tutti i cambiamenti di cui una fantasia infantile è capace; dopodichè Barrie ritornava a raccontare la vicenda in una versione che univa le due precedenti. Come se si rilanciassero la storia l’un l’altro, quasi MVZZL \UH WHSSH ÄUJOt YPZ\S[H]H KPMÄJPSL KPZ[PUN\LYL chi aveva inventato cosa. Barrie spingeva i bambini a cercare di riportare a galla le memorie più lontane, del tempo in cui non camminavano ancora…” Laura Pariani, Il Sole 24 ore, 5 marzo 2006 “peter pan“ ¸3HZ[VYPHJVUZPNSPH[HÄUVHNSPHUUPJPZPHTVJVTTVZZPW\YLUVPPU]LYP[nWHY[LKH\UH>LUK`KLS+\LTPSHJVTLZPKPJL]HJOLZPYPÄ\[HKPHUKHYL in collegio perché non vuole diventare grande. Il tutto nel contrasto con il padre Arturo, scienziato perso nelle sue astruse teorie, che dopo la morte della moglie non vuole più credere alla fantasia o ai sogni. Ma Wendy richiama i ricordi della madre, in momenti struggenti sottolineati dalle note di Chopin: ed ecco che appare Peter Pan, pronto a portare con sé Wendy nell’Isola che non c’è perché lei resti bambina e lui abbia una madre. Di lì è un susseguirsi di colpi di scena, richieste di coinvolgimento del pubblico, trucchi magici, inZLN\PTLU[PZ\\UHZJLUVNYHÄHWHY[PJVSHYPZZPTHLYPJJHKPZJLUHYPWVZZPIPSP¹ Andrea Pedrinelli, Top Hat “il volo“ IL VOLO 28 GENNAIO ORE 16 TEATRO CITTADELLA testo Bruno Cappagli regia Bruno Cappagli e Stefano Filippini con Bruno Cappagli/Daniela Micioni e Fabio Galanti scene Fabio Galanti e Enrico Montalbani luci Stefano Filippini LA BARACCA Uno spettacolo sul sogno più universale di tutti i tempi: quello di poter volare. In scena Gustavo e Gioacchino, due strani e simpatici personaggi che vivono in una discarica. Gustavo costruisce macchine speciali, motori mai visti e sogna di YLHSPaaHYL\UH[YP]LSSHJOLZJH]HUKVSVWVY[PÄUVPU*PUH".PVHJJOPUVZVNUHKP volare, ma senza motore, solo con l’aiuto del vento. Racconta a Gustavo che tutto può volare: sacchi della spazzatura, fogli di carta, piume, palline, bidoni... E’ così che Gioacchino trascinerà Gustavo a scoprire SH MVYaH KLS ]LU[V TLU[YL .\Z[H]V NSP PUZLNULYn S»LMÄJHJPH KLSSH TLJJHUPJH L insieme, aiutati dalla forza del desiderio e dell’immaginazione, costruiranno una macchina volante. Riusciranno a spiccare il volo? Lo spettacolo è dedicato a Gustav Mesmer, l’Icaro di Lautertal. Mesmer tentò di YLHSPaaHYLJVUSHIPJPJSL[[HPSZVNUVKP]VSHYL<UH]VS[HYP\ZJyHKHSaHYZPÄUVH metri dal suolo, raccontò, ma nessuno lo vide. BIGLIETTI IHTIPUPÁ HK\S[PÁ ZJVU[VKPÁZ\SIPNSPL[[VWLYPWVZZLZZVYPKP*HY[HPUZPLTL*VUHK 7YLUV[HaPVUL[LSLMVUPJH! KHTHY[LKyH]LULYKPýVYL In collaborazione con CONAD 13 9 /10 DICEMBRE TEATRO STORCHI “la principessa sissi“ LA PRINCIPESSA SISSI di Ernest e Hubert Marischka musica Fritz Kreisler regia Corrado Abbati con Corrado Abbati, Antonella Degasperi, Adriana Casartelli, Fabrizio Macciantelli produzione InScena “la principessa sissi“ 3V ZWL[[HJVSV WVY[H PU Z\WLYÄJPL P JHYH[[LYP KP MH]VSH H SPL[V ÄUL JOL ZP JLSHUV dietro alla ben più triste vicenda storica di Elisabetta detta Sissi, che a soli sedici anni va in sposa all’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe. Al debutto, a Vienna, nel 1932, La principessa Sissi ebbe subito favorevoli accoglienze e in breve divenne un grande successo. L’ambientazione di corte, con i suoi sfarzi, i suoi intrighi e i suoi amori, era un’ambientazione ideale per un’operetta, forma teatrale che più di ogni altra ha saputo mitizzare regni e nobiltà. La versione italiana elaborata da Corrado Abbati ne rilegge le vicende secondo quella chiave vivace tipica dei suoi spettacoli, procedendo tra quadri d’insieme e balli di corte, rinvigorendo quell’atmosfera romantica attorno alla vicenda di Sissi e dell’Imperatore. Ne dipinge così un grande e fastoso affresco della società imperiale: lo sfarzo nei costumi, l’eleganza nelle scene, la cura dei particolari, uniti alla grande attenzione per la musica, capace di alternare melodie di slancio sentimentale a trascinanti ritmo di estrazione popolare. Fanno acquisire all’operetta un’universalità che sa abbracciare un vasto pubblico, perchè tutti ancora oggi vogliono sognare, divertirsi, commuoversi. SCUGNIZZA 20 /21 GENNAIO TEATRO STORCHI “scugnizza“ Scugnizza è sicuramente la più bella delle operette napoletane, con la sua schietta vena maliconica e la divertente ambientazione popolare. Classica storia di uno “scugnizzo” napoletano che si innamora di una ragazza semplice JOLZVSVHSS»\S[PTVZPHJJVYNLYnKPHTHYSVHZ\H]VS[HYPÄ\[HUKVJVZySLH]HUJLZ di un ricco e facoltoso americano. In questa cornice la musica e le melodie sorprendenti contagiano la storia, rappresentando la voce di un popolo. Ma se la struttura portante dell’operetta è la suggestione della musica, il successo è consacrato da un testo che in questa versione di Abbati si presta a diventare ancora più immediato e senza tempo, dove il tema della nostalgia si unisce a un divertimento vero, dove veri sono i personaggi, veri i sentimenti, le loro speranze, i colpi di testa. Uno spettacolo dalla sincerità coinvolgente, una storia in musica gaia e pensosa, dov’è facile appassionarsi alle vicende degli scugnizzi. Verità, sincerità, divertimento e commozione sono dunque i cardini di quest’operetta rinvigorita in forza, inquietudine e spessore intellettuale dalla musica di Costa. “scugnizza“ di Carlo Lombardo musica Mario Costa regia Corrado Abbati con Corrado Abbati, Antonella Degasperi, Adriana Casartelli, Fabrizio Macciantelli produzione InScena ABBONAMENTI STORCHIOPERETTA A POSTO FISSO Prezzi: 7SH[LH)HSJVUH[HL7HSJV 7YPTHL:LJVUKH.HSSLYPH PU[LYVÁ YPKV[[VJVU]LUaPVUH[PÁ PU[LYVÁ YPKV[[VJVU]LUaPVUH[PÁ *HTIPV[\YUVÁ BIGLIETTI 7SH[LH)HSJVUH[HL7HSJV PU[LYVÁ YPKV[[VJVU]LUaPVUH[PÁ 7YPTHL:LJVUKH.HSSLYPH PU[LYVÁ YPKV[[VJVU]LUaPVUH[PÁ KPYP[[VKPWYL]LUKP[HJVUHYYV[VUKHTLU[VHÁ orario spettacoli: feriali ore 21 - festivi ore 15,30 14 STORCHI, OPERETTA 2006 - 2007 / STORCHI, OPERETTA 2006 - 2007 / laura pasetti I GRANDI INTERPRETI DEL TEATRO 17 GENNAIO - 19 MARZO 2007 SALA DEI CONTRARI - ROCCA DI VIGNOLA Mercoledì 17 gennaio Silvio Orlando legge Allegro Occidentale Appunti di viaggio di Francesco Piccolo con Silvio Orlando Mercoledì 7 febbraio Lavia dice Giacomo Leopardi Sabato 24 febbraio Neri Marcorè incontra Giorgio Gaber neri marcoré con Gabriele Lavia con Neri Marcoré Mercoledì 7 marzo Non io ma il nulla da Samuel Beckett di e con Laura Pasetti Lunedì 19 marzo Miracoli e canzoni - Two men show con Alessandro Haber e Rocco Papaleo :HZn-SH\[VJOP[HYYH*HYSVZ:HYUPLU[VWPHUVMVY[L regia Sandro Veronesi alessandro haber silvio orlando In linea con i precedenti appuntamenti, l’edizione 2007 della rassegna I Grandi Interpreti del Teatro porta alla Sala dei Contrari della Rocca di Vignola alcuni dei maggiori artisti teatrali italiani. È un “teatro da camera”, quello della sala della Rocca, che non ha nulla da invidiare al fratello maggiore, in virtù della presenaH KP ÄN\YL X\HSP :PS]PV 6YSHUKV .HIYPLSL 3H]PH 5LYP 4HYJVYt 3H\YH 7HZL[[P Alessandro Haber e Rocco Papaleo. Ad aprire la rassegna Silvio Orlando che si confronta con Allegro Occidentale, di Francesco Piccolo. Gabriele Lavia accompagnerà invece il pubblico alla riscoperta di Giacomo Leopardi, concentrandosi sulla raccolta dei CantiJOLJVU[PLULHSJ\ULKLSSLSPYPJOLWPZPNUPÄJH[P]LL più note del poeta. Torna poi a Vignola Neri Marcoré, con una serata dedicata al grande cantautore milanese Giorgio Gaber, di cui reinterpreterà con l’originalità che lo contraddistingue testi e canzoni. In occasione del centesimo anniversario della nascita di Samuel Beckett, Laura Pasetti presenta Non io ma il nulla, creazione nella quale si confronta con due brevi testi dell’autore irlandese, poco noti al grande pubblico. A chiudere la rassegna, Alessandro Haber e Rocco Papaleo in Miracoli e canzoni in cui i suoni e le visioni dei due interpreti lasceranno il posto al teatro e ad un percorso musicale che li porterà in un viaggio all’interno della loro memoria, della loro storia, della loro carriera. ABBONAMENTO a 5 spettacoli PU[LYVÁ¶YPKV[[VÁ BIGLIETTI 0U[LYVÁ¶YPKV[[VÁ Hanno diritto alle riduzioni i giovani di età inferiore ai 25 anni e le persone oltre i 60 anni VENDITA ABBONAMENTI PREVENDITA BIGLIETTI Cinque giorni prima di ogni spettacolo. BIGLIETTERIA NELLE SERE DI SPETTACOLO Dalle ore 20 presso Rocca di Vignola – Via Ponte Muratori INIZIO SPETTACOLO ore 21 A spettacolo iniziato non sarà consentito l’ingresso in sala PER INFORMAZIONI Rocca di Vignola – Tel. 059.775246 www.emiliaromagnateatro.com – www.fondazionedivignola.it 22 gabriele lavia +HSHSWLYNSPHIIVUH[PKLSSVZJVYZVHUUVJOL WV[YHUUVLZLYJP[HYLPSKPYP[[VKPWYLSHaPVULKHSHSWLYP nuovi abbonati. Presso Rocca di Vignola – Piazza dei Contrari – dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 17.30, lunedì chiuso. BIGLIETTI E ABBONAMENTI: COME DOVE QUANDO EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE Teatro Stabile Pubblico Regionale =PH.HUHJL[V 41100 Modena ;LS MH_ e-mail: [email protected] www.emiliaromagnateatro.com • • TEATRO STORCHI Largo Garibaldi 15 41100 Modena Platea, balconata e palco PU[LYVÁ YPKV[[VÁ YPK\aPVUL.PV]HUP(UaPHUPÁ • I e II galleria PU[LYVÁ YPKV[[VÁ YPK\aPVUL.PV]HUP(UaPHUPÁ • TEATRO DELLE PASSIONI Viale Carlo Sigonio, 382 41100 Modena PU[LYVÁ YPKV[[VÁ YPKV[[V.PV]HUP(UaPHUPÁ Il diritto di prevendita è 8% JVUHYYV[VUKHTLU[VHÁ Dal 23 gennaio 2007 sarà possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli di febbraio, marzo, aprile e maggio. I biglietti prenotati dovranno essere ritirati direttamente in biglietteria o pagati [YHTP[L JJ WVZ[HSL L JHY[H KP JYLKP[V JVU SL TVKHSP[n PUKPJH[L HSS»H[[V KLSSH WYLUV[HaPVUL LU[YV P NPVYUP Z\JJLZZP]P la data di prenotazione stessa. Nel caso di prenotazioni effettuate nei 20 giorni antecedenti la rappresentazione, il ritiro dovrà avvenire entro il giorno successivo. FORMULE DI ABBONAMENTO • PASSIONI: 6 o 10 spettacoli a scelta dal cartellone del Teatro delle Passioni CARNET 7: valido per 7 ingressi a scelta dal cartellone del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni con scelta del titolo, della data di rappresentazione e del posto QUATTROCARD: valido per 4 spettacoli a scelta dal cartellone dei due Teatri con scelta della data di rappresentazione e del posto; YPZLY]H[VHPNPV]HUPÄUVHHUUPLHP titolari della Student Card rilasciata dall’Università di Modena e Reggio Emilia TRE+TRE: valido per 3 spettacoli al Teatro Storchi + 3 spettacoli al ;LH[YV KLSSL 7HZZPVUP H WVZ[V ÄZZV con date e titoli a scelta al momento dell’acquisto CARTATEATRO – carta prepagata a scalare valida per tutti gli spettacoli KLPK\L;LH[YPHWVZ[V\UPJV"Á PU[LYVÁYPKV[[VNPV]HUPHUaPHUP Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito www. emiliaromagnateatro.com e per i punti vendita biglietti su www.vivaticket.it BIGLIETTERIA DEI TEATRI Via Scudari 28 - 41100 Modena ;LSLMVUV MH_ Orari martedì e sabato dalle ore 10 alle 19 mercoledì e giovedì dalle ore 10 alle 13 venerdì dalle ore 15 alle 19 BIGLIETTERIA TELEFONICA dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 tel. 059.2136021 FONDAZIONE TEATRO COMUNALE DI MODENA Via del Teatro, 8 - 41100 Modena ;LS MH_ [email protected] www.teatrocomunalemodena.it BIGLIETTERIA DEL TEATRO COMUNALE Corso Canalgrande, 85 – 41100 Modena ;LSLMVUV ¶MH_ [email protected] orari dal martedì al sabato 16 - 19 in coincidenza delle rappresentazioni serali: 16-21,30 in coincidenza delle rappresentazioni pomeridiane: 11-16,30 0UMVYTHaPVUPLIPNSPL[[PVUSPUL! www.teatrocomunalemodena.it BIGLIETTI Opera Faust KHÁHÁ Orfeo ed Euridice KHÁHÁ Concerti Grygory Sokolov KHÁ HÁ Kiev National Symphony Orchestra of Ukraine KHÁHÁ Balletto Romeo and Juliet KHÁHÁ La bella addormentata KHÁHÁ VENDITA ON LINE www.emiliaromagnateatro.com Circuito di prevendita on line Vivaticket by charta: www.vivaticket.it Call center ;LS ZLY]PaPV H WHNHTLU[VS\ULKy]LULYKyVYLZHIH[V VYL Vivaticket nei 300 punti vendita in Italia S»LSLUJVuJVUZ\S[HIPSLZ\SZP[V! www.vivaticket.it ([[LUaPVUL (WHY[PYLKHSKPJLTIYLNSP\MÄJPZLKLVYNHUPaaH[P]H di Emilia Romagna Teatro Fondazione saranno trasferiti in Via Ganaceto 129, 41100 Modena. I numeri di telefono e gli indirizzi internet resteranno RIDUZIONI Fino a ventisette anni: riduzione del 50% Dal sessantesimo anno in poi: riduzione del 30% Per ottenere le riduzioni gli interessati devono presentare un documento di riconoscimento. Aderenti alle Associazioni ACLI, ACSI, AICS, ARCI, ENDAS, TOURING CLUB ITALIANO, in possesso della tessera: riduzione del 10%. La riduzione del 10% può essere applicata, tramite convenzione, a organizzazioni sindacali, scuole, istituti musicali, università, istituzioni ed enti culturali, associazioni, circoli musicali e gruppi organizzati di almeno dieci persone. Le riduzioni non si applicano ai posti in loggione. Per informazioni: telefono 059.2033010 invariati. La sede legale continuerà a trovarsi presso il Teatro Storchi in Largo Garibaldi 15, 41100 Modena. La prenotazione dei biglietti può avvenire anche a mezzo telefono (059.2033010). 23