IST-PPG REV.0 del 30/05/2016 Pag. 1 di 4 Preparazione Del Paziente Per Gastroscopia Che cos’è la gastroscopia? La gastroscopia è un esame diagnostico durante il quale un tubo flessibile, dotato di una“videocamera” all’estremità, viene inserito attraverso l’esofago, lo stomaco e la prima parte dell’intestino tenue. Qual è la preparazione alla procedura? Per eseguire l’esame in tutta sicurezza è necessario avere lo stomaco vuoto, perciò occorre evitare di assumere cibi o bevande (inclusa l’acqua) nelle ore precedenti l’esame. In particolare: Se il paziente deve eseguire l’esame gastroscopico la mattina, è necessario che si presenti in ambulatorio dopo un digiuno di circa 8 ore. E’ consentito bere acqua o tè fino a 4 ore prima della gastroscopia. Se l’esame è fissato nel pomeriggio dopo le 14, il paziente può fare una leggera colazione a base di tè, orzo, camomilla o succhi di frutta (deve evitare il latte e il caffè) entro 8 ore prima della gastroscopia. È opportuno informare anticipatamente il medico sugli eventuali farmaci assunti. L’esame potrebbe richiedere un aggiustamento della dose, specialmente in caso di diabete. Informare il medico sulle eventuali forme allergiche e condizioni mediche, come cardiopatie o malattie polmonari. Non assumere il giorno precedente farmaci antiacidi o sucralfato (ad esempio il Malox), senza dover sospendere l’assunzione di altri farmaci abituali. REV Data emissione N° pag . 0 30/05/2016 4 1 Causale preparazione Modifica documento Prima emissione Redazione Approvazione Convalida Validazione Preparazione Del Paziente Per Gastroscopia IST-PPG REV.0 del 30/05/2016 Pag. 2 di 4 In caso si preveda la necessità di sedazione: il paziente dovrà eseguire preventivamente i seguenti accertamenti (se già effettuati non devono essere antecedenti ai 60 giorni) Esami Ematochimici: Emocromo, glicemia, creatinine mia, azotemia, sodio, potassio, aPTT, PT/INR e fibrinogeno; ELETTROCARDIOGRAMMA Il giorno dell’indagine il paziente dovrà essere accompagnato e non si potrà mettere alla guida di autoveicoli per le 24 ore successive all’esame. Per quale motivo si esegue la gastroscopia? Questo esame viene eseguito per investigare alcuni sintomi, quali ad esempio il dolore, la nausea, il “bruciore di stomaco”, la difficoltà di deglutizione. Durante la procedura è possibile eseguire biopsie che consistono nella raccolta di campioni di tessuto e sono eseguite per la ricerca di infezioni, la verifica del buon funzionamento dell’intestino e la diagnosi di tessuti dall’aspetto anomalo, che possono rivelare patologie come la malattia celiaca e le lesioni pre-tumorali o tumorali. Durante la gastroscopia possono anche essere eseguite procedure terapeutiche quali la distensione di una zona con un restringimento, la rimozione di polipi (rilevatezze generalmente benigne) o il trattamento di emorragie digestive. Durante la procedura cosa accade? Il medico potrebbe iniziare spruzzando uno spray anestetico locale in gola. La maggior parte dei pazienti viene sottoposta a sedazione, nonostante l’endoscopia possa essere eseguita anche senza alcuna sedazione, se lo si preferisce. Durante la procedura il paziente rimane steso sul fianco sinistro. L’endoscopio viene introdottO nelle vie digestive e non interferisce con la respirazione. L’esame dura 10-15 minuti. Dopo la procedura cosa accade? Il paziente viene tenuto sotto controllo fino alla scomparsa degli effetti del sedativo. Alla fine sarà possibile mangiare qualcosa, a meno che il medico non fornisca istruzioni differenti. Il paziente dovrà essere accompagnato a casa e non dovrà guidare o prendere Preparazione Del Paziente Per Gastroscopia IST-PPG REV.0 del 30/05/2016 Pag. 3 di 4 decisioni importanti fino al giorno successivo, in quanto la facoltà di giudizio e i riflessi potrebbero risultare rallentati a causa del farmaco sedativo somministrato. Quali sono le possibili complicazioni della gastroscopia? Sebbene siano possibili, le complicazioni per questo esame sono rare (inferiori allo 0,05%). La perforazione si presenta con una frequenza massima pari a 0,03% ed è generalmente legata alla presenza di particolari condizioni anatomiche (stenosi esofagee, diverticolo di Zenker, neoplasie). Nel caso di gastroscopie operative (dilatazione di stenosi, polipectomie, emostasi di lesioni sanguinanti, legatura di varici esofagee e/o gastriche, posizionamento di protesi o sonde nutrizionali) è presente un rischio maggiore di complicanze (0,5 – 5%). Nel punto della biopsia o di rimozione di un polipo può verificarsi un sanguinamento, ma si tratta spesso di un fenomeno non rilevante, generalmente controllabile per via endoscopica, che solo in casi molto rari può richiedere un intervento chirurgico o una trasfusione di sangue. Alcuni pazienti potrebbero presentare complicanze cardiorespiratorie correlate all’uso dei sedativi, oppure complicanze dovute a patologie cardiache o polmonari. La morte è un evento estremamente raro nelle procedure endoscopiche. ATTENZIONE! SITUAZIONI PARTICOLARI Nel caso il paziente assuma la seguente terapia dovrà informare il proprio medico di famigliae/o il centro di riferimento per la terapia antitrombotica/anticoagulante che dovrà effettuare la colonscopia in modo da valutare e pianificare una eventuale sospensione/sostituzione della terapia stessa: Anticoagulante (coumadin, sintrom, Eliquis, Xarelto, etc.): il paziente deve rivolgersi al centro di riferimento o al Medico di Medicina Generale per la sospensione di tale terapia (che dovrà avvenire almeno 5 giorni prima dell’esame nel caso di Coumadin/Sintrom o atrimenti specificato dal medico per gli altri anticoagulanti) e per la prescrizione della terapia eparinica sostitutiva. Il paziente dovrà presentarsi il giorno dell’esame munito della risposta degli esami del sangue con i valori di PT e INR (< 1,5), eseguiti 24 ore prima della colonscopia. Tra l’ultima somministrazione della terapia eparinica e l’esame endoscopico, dovranno trascorrere almeno 8 ore. Preparazione Del Paziente Per Gastroscopia IST-PPG REV.0 del 30/05/2016 Pag. 4 di 4 Antiaggregante: Acido acetilsalicilico (Aspirina, Aspirinetta, Cardioaspirin, Cardirene, etc), Ticlopidina (Tiklid), Clopidogrel (Plavix), Brilique, etc.: L’utilizzo di questi antiaggreganti non aumenta il rischio di sanguinamento nelle procedure endoscopiche a basso rischio (endoscopia diagnostica con biopsia). Per le procedure ad alto rischio (polipectomia, dilatazione e posizionamento di stent, sfinterectomia), la sospensione dell’antiaggregante andrà valutata dal medico curante o dallo specialista che ha prescritto il farmaco con chiare e specifiche indicazioni. Alcuni principi di massima: Nel caso di doppia antiaggregazione (Acido acetilsalicilico + Clopidogrel): la sospensione della doppia antiaggregazione (uno o entrambi i farmaci) andrà sempre concordata con il cardiologo curante che dovrà essere contattato dal paziente. Nel caso il paziente sia portatore di defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) o pacemaker (PM): informare l’operatore al momento della prenotazione. Il giorno dell’esame portare con sé la documentazione, rilasciata dal Centro che ha impiantato il dispositivo. Prima delle procedure, nei casi vi sia necessità, verrà seguito il protocollo di disattivazione ICD/ riprogrammazione PM o posizionamento di magnete. Nel caso il paziente sia affetto da grave PATOLOGIA VALVOLARE CARDIACA, CARDIOPATIA DILATATIVA o sia PORTATORE DI PROTESI VALVOLARE MECCANICA, è importante concordare con il proprio Medico curante una profilassi antibiotica. Nel caso il paziente sia affetto da diabete e faccia uso di farmaci antidiabetici, dovrà concordare con il medico curante le modalità di assunzione della terapia antidiabetica in relazione alla dieta attuata (si allega la dieta consigliata) e dovrà informare il personale sanitario, subito al suo arrivo in ambulatorio, qualora non avesse assunto la terapia antidiabetica a causa del digiuno. Nel caso la paziente sospetti di essere o sia in gravidanza, dovrà segnalarlo al personale sanitario dell’ambulatorio. Non esistono controindicazioni all’esame per la donna che allatta.