AGI 19 febbraio 2016 Aerei: Solimeno (ibar), 2016 anno difficile ma puntiamo a +4% (AGI) - Roma, 19 feb. - (di Lorenzo d'Avanzo) - Il 2016 si presenta come un "anno difficile per il trasporto aereo che risentira' dell'allarme terrorismo e del ridimensionamento del tasso di crescita del Pil mentre l'auspicato effetto "Giubileo" sembra non aver prodotto, dal punto di vista turistico, gli effetti sperati". E' quanto ha detto all'Agi il presidente dell'Ibar (Italian Board Airline Representatives), Umberto Solimeno che, comunque non dispera di registrare una crescita analoga allo scorso anno intorno al 4% grazie alle compagnie low cost e al traffico asiatico. Sull'andamento del traffico aereo in Italia nell'ultimo anno, Solimeno rileva che "il bilancio e' stato positivo, ma - avverte - restano alcuni nodi da sciogliere a cominciare dall'eccessiva imposizione fiscale e dalla necessita' di maggiori investimenti in infrastrutture a cominciare delle connessioni ferroviarie con gli aeroporti". " Nel corso dello scorso anno - spiega il presidente dell'associazione che rappresenta direttamente 55 Compagnie Aeree Italiane e straniere attive in Italia - si e' registrato un buon andamento dei volumi accompagnato da un costante calo delle tariffe. A fare la parte del leone, sottolinea, l'Asia. A crescere, e' stato soprattutto il sub-continente indiano che ha registrato un +8,1%, seguito dall'Asia continentale (+ 6,1%) e il Sud-Est asiatico (+5,8 %). A Ovest - soprattutto grazie alla buona performance del Sud America (+6,5%) - i volumi complessivi rimangono sostanzialmente stabili (1%). Guardando piu' a Sud rispetto alla Penisola, a causare un calo nei flussi verso l'Africa settentrionale (-11,7%), e' stata l'instabilita' geopolitica. Una instabilita' che nel corso del 2015 si e' fatta sentire anche sui risultati dell'intero continente (-4,9%) e che per converso si e' riverberata positivamente sulla performance dell'Europa meridionale. In Italia, invece, continua il travaso di traffico a vantaggio dell'Alta velocita' ferroviaria, facendo cosi' registrare un -3.3%". Sul fronte tariffario, osserva Solimeno, "nel 2015 il calo del costo medio dei biglietti per viaggi intercontinentali si attesta al 2,9% e raggiunge il 4,3% in ambito Europeo". Purtoppo, lamenta, "la riduzione delle tariffe pesa sui bilanci delle compagnie ma non giova ai passeggeri per l'eccessiva imposizione fiscale". E in riferimento al recente aumento dei diritti aeroportuali, Solimeno ricorda che, secondo le stime della Iata (International Airlines Transport Association) il nostro Paese rischia di perdere 150.000 passeggeri all'anno, 2.300 postri di lavoro e 146 milioni in termini di Pil". "Le compagnie aeree - sono parole di Solimeno - non possono essere piu' considerate il bancomat a cui attingere per esigenze di fiscalita' generale o per investimenti sulle infrastrutture che competono ad altri". Per questo motivo, l'Ibar, annuncia, "tutelera' in tutte le Sedi - sia nazionali che europee - gli interessi dei vettori e dei consumatori contro ogni ulteriore aggravio impositivo su un settore di vitale importanza per l'economia del Paese". "Grandi compagnie attive sulle tratte intercontinentali - secondo il top manager della Air Canada - stanno valutando la possibilita' di spostare i propri voli diretti su destinazioni piu' convenienti in termini di prezzo ed efficienza come Parigi, Londra, Madrid e Barcellona. E chi vuol arrivare in Italia dovra' passare da quelle destinazioni e viceversa". Riguardo alla situazione degli aeroporti, l'Ibar pur esprimendo le proprie perplessita' su un Piano che e' stato concepito a monte del piu' ampio Piano Nazionale dei Trasporti, concorda sulla necessita' di ridurre gli ascali aeroportuali concentrando le risorse su cinque o sei aerporti. "Li' c'e' bisogno di investire soprattutto in infrastruttre e, in particolare - osserva il presidente dell'Ibar - sui collegamenti ferroviari come avviene in tutti i grandi Paesi. Attualemte la ferrovia arriva solo a Fiumicino e Malpensa peraltro con collegamenti insufficienti che vanno potenziati. Ma i treni devono arrivare anche negli altri aeroporti di una certa rilevanza come Venezia, Firenze, Bologna, Napoli". Riguardo, infine, al tema degli aiuti pubblici che alcuni enti locali distribuiscono alle compagnie low cost, la filosofia dell'Ibar e' di lasciare la liberta' di incentivare le aviolinee ma in un quadro trasparente e di pari opportunita'. "Nulla in contrario - chiarisce Solimeno - se un comune o una regione vuole attrarre traffico e' liberissimo di farlo ma l'importante e' che si faccia alla luce del sole garantendo pari diritti e responsabilita' a tutti i vettori facendo delle gare di appalto all'insegna della trasparenza e del libero mercato". (AGI) http://archivio.agi.it/articolo/4acb46c7b7fc376ea0e607415e22ba54_20160219_aerei-solimenoibar-2016-anno-difficile-ma-puntiamo-a-4/?q=ibar&query=solimeno