[GIARDINAGGIO]
DI MARIA CHIORBOLI
PERCHÉ LE CHIAMIAMO
PROPRIO COSÌ
LA TASSONOMIA
쎲 È la scienza che classifica
le piante, sorta già nel mondo greco
per identificarle senza essere fuorviati
da nomi approssimativi legati a tradizioni
locali. La necessità di una classificazione
universale fu sentita già da Ippocrate
e Aristotele e, subito dopo, dal suo
discepolo Teofrasto, che scrisse ben
due opere per definire un metodo
di osservazione e catalogazione
del mondo vegetale.
Ogni paese dà un nome particolare alle piante, basandosi
sul loro utilizzo: ecco l’importanza della tassonomia, lo studio e
la classificazione delle piante.
LE PRIME CLASSIFICAZIONI
DEL MONDO VEGETALE
Le piante sono state oggetto di
frequenti studi che ci permettono di sapere, nelle diverse epoche storiche, i tipi di piante conosciute. Nel 1539 fu pubblicata
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IL NOME DEL LA ROSA
La nomenclatura delle piante, introdotta
una prima opera che classificava
576 piante delle 6.000 allora conosciute in Europa: con i viaggi
sempre più frequenti in Paesi lontani ed esotici vennero conosciute anche in Occidente nuove specie, generando spesso confusione
e incertezze. Ecco perché dal
XVI secolo si comincia in modo
sistematico a comporre opere di
classificazione del mondo vegetale. Ma ci vogliono ben due secoli
per arrivare al grande naturalista
Linneo, cui si deve la maggior
parte dei nomi ancora in uso.
I CRITERI DI
CLASSIFICAZIONE
Linneo introdusse una nomenclatura rimasta ancora in
uso, rivelandosi più precisa delle
precedenti e nella sua semplicità
adottabile da tutti: assegnò a
ogni pianta un nome che indica
il genere di appartenenza ed è
quindi comune a più piante, poi
un secondo nome riferito alla
specie che è proprio solo di quella, infine il nome abbreviato del
botanico che ha classificato una
determinata specie.
ALCUNI NOMI TECNICI
씰 Famiglia: sono gruppi di
piante di diverso genere che presentano alcune affinità comuni. I
nomi della maggior parte delle famiglie terminano col suffisso
“aceae”, come le rosaceae. Il raggruppamento botanico della famiglia può comprendere piante
chiaramente affini, come per
esempio le orchidee (orchidaceae) e le bromeliacee (bromelia-
쎲 I nomi botanici possono
suscitare un interesse maggiore
se si conosce qualcosa circa
il loro significato.
NOMI COMMEMORATIVI:
la fuchsia (foto a destra), per
esempio, è un omaggio a Leonhart
Fuchs, medico ed erborista tedesco.
NOMI CHE RIVELANO L’ORIGINE DI UNA PIANTA:
la parrotia persica viene dalla Persia, o Iran.
NOME DI COLUI CHE NE AVVIÒ LA COLTIVAZIONE:
la primula forrestii fu introdotta
da George Forrest.
NOME RIFERITO ALLE LORO CARATTERISTICHE:
pelargonium (foto a sinistra) deriva dal greco
pelargòs (cicogna) ed effettivamente
i frutti di queste piante ricordano il becco
delle cicogne. Oppure nel caso del
parthenocissus quinquefolia, l’attributo
significa che il fogliame è composto
da cinque foglioline, dal latino
quinque (cinque) e folium (foglia).
nel XVIII secolo dallo svedese Linneo è ancora in uso
ceae), oppure, come nel caso delle rosaceae, può includere piante
con caratteristiche diverse, per
esempio alchemilla, cotoneaster,
crataegus, geum, malus. Le famiglie sono raggruppate in base alla
struttura dei fiori, dei frutti e degli altri organi delle varie piante.
씰 Genere: indica l’appartenenza comune di più piante. Una famiglia può comprendere uno (il
genere eucryphia è l’unico delle
eucryphiaceae) o più
generi (la famiglia
delle compositae ne contiene più di mille). Ogni genere comprende
piante affini tra loro,
per esempio il genere delle querce (quercus), degli aceri (acer) e
dei gigli (lilium), con varie caratteristiche comuni.
씰 Specie: indica un gruppo di
piante più ristretto dalle caratteristiche comuni (per esempio le dalie) che insieme formano un genere. Se consideriamo il genere lilium non specifichiamo il tipo di
giglio, mentre se si parla di lilium
candidum s’intende quel giglio in
particolare.
씰 Varietà: quando
specie uguali presentano in natura
modeste varianti, riguardanti la
tonalità di colore dei fiori, per
esempio, o di
grandezza e co-
lore delle foglie, allora si parla di varietà
differenti.
씰 Cultivar: sono
variazioni tra specie, anche modeste, non naturali,
ma provocate con
particolari procedimenti dalla mano dell’uomo.
씰 Ibridi: gli incroci fra specie
e generi botanicamente distinti sono detti ibridi e vengono indicati
con il segno di moltiplicazione. 왎
쎲 Per assistenza, consigli, suggerimenti
e ideazioni: Studio Cammelli 20017 Rho - Mi, tel. e fax: 02.93.50.37.66;
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