rottura del disco erniario stiramenti e slogature - Nutri

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TECNICHE - TRAUMI
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TECNICHE
NUTRIZIONE SPECIFICA PER IL TRATTAMENTO DI:
ROTTURA DEL DISCO ERNIARIO
STIRAMENTI E SLOGATURE
TRAUMI O CONTUSIONI MUSCOLARI
I processi infiammatori causati da problematiche di tipo traumatologico od ortopedico, possono essere causati da differenti fattori
concomitanti, ma le manifestazioni sono riconducibili ai classici segni patognomici: rubor (l’arrossamento della regione colpita,
legato all’iperemia attiva), tumor (il gonfiore, determinato dalla formazione dell’essudato), calor (il calore, dovuto all’aumentata
vascolarizzazione), dolor (il dolore, provocato dalla compressione e dall’intensa stimolazione delle terminazioni sensitive da parte
dell’agente patogeno e dei componenti dell’essudato), functio lesa (perdita della capacità funzionale, cioè la limitazione funzionale
dell’area colpita per azione diretta del fattore patogeno, dalle modificazioni di volume e come conseguenza dei fatti degenerativi),
ovviamente dipendenti dall’entità della lesione. Il processo infiammatorio provoca un aumento della dimensione dei vasi sanguigni
che divengono più permeabili, provocando la formazione di essudato, composto da frazioni variabili di plasma che possono uscire
dai vasi accumulandosi nei tessuti. Oltre che le proteine del plasma, nell’essudato sono presenti cellule di provenienza ematica
(granulociti neutrofili ed eosinofili, linfociti, plasmacellule, macrofagi, globuli rossi) e sostanze provenienti dalla distruzione o
dall’attività metabolica del tessuto infiammato. Questo fenomeno è il tentativo da parte del corpo di aumentare l’afflusso ematico a
livello della sede di lesione, per rimuovere le tossine ed i frammenti cellulari. Durante questo processo si liberano sostanze, definite
i mediatori chimici dell’infiammazione, che agiscono sia a livello locale sia a livello sistemico; le principali sono:
Istamina: rilasciata dai basofili e dai mastociti, è rilasciata precocemente come conseguenza del trauma fisico, attivando i
fenomeni vasodilatatori.
Leucotrieni, prodotti in seguito allo stimolo infiammatorio, partendo dall’acido arachidonico, per azione delle 5-lipo-ossigenasi.
PAF (Platelet Aggragation Factor), fattore attivante le piastrine, esplica le sua azione favorendo la formazione dell’essudato,
incrementando la fuoriuscita di liquidi e proteine plasmatiche; induce l’attivazione dei polimorfonucleati e dei monoliti, oltre a
svolgere una azione chemiotattica sugli eosinofili.
Prostaglandine, classificate in varie famiglie: PGE (ad azione vasodilatatrice e responsabili dell’aumento della temperatura
corporea), PGI-2 (ad azione vasodilatatrice, prodotte dalle cellule endoteliali), PGD-2 (vasodilatatrici prodotte dai mastociti),
TAX-2 (vasocostrittrici, che stimolano l’aggregzione piastrinica, prodotte da macrofagi e piastrine).
Citochine, classificate TH-1 (favoriscono la flogosi cronica) e TH-2 (coinvolte nella flogosi acuta), si dividono in interleukine,
interferone (prodotto da cellule infettate da virus) e TNF (fattore di necrosi tumorale).
Sistemi enzimatici plasmatici, quali il complemento, le chinine (bradichinina).
Il risultato finale di questo processo è un aumento delle cellule ad azione fagocitarla che hanno il compito di favorire il processo
riparativo e prevenire ulteriori danni ai tessuti o fenomeni di superinfezione: le varie cellule della famiglia dei globuli bianchi
iniziano il processo enzimatico di rimozione delle tossine, facilitato dall’apporto di enzimi esogeni. La mancata rimozione delle
sostanze tossiche e la continua produzione di sostanze vasoattive è responsabile dei fenomeni dolorosi: la bradichina e gli ioni
potassio rilasciati dalla distruzione delle cellule coinvolte nel trauma, sono responsabili dell'attivazione recettoriale, mentre le
prostaglandine prolungano la sensibilizazione e causano l'abbassamento della soglia del dolore. Questi processi di reclutamento e di
sensibilizazione sia dei nocicettori che delle afferenze primarie va sotto il nome di iperalgesia. Essa è definita come un'alterazione
della sensibilità a causa della quale l'intensità della sensazione dolorosa, indotta da uno stimolo, è enormemente accentuata;
l'iperalgesia primaria è provocata dalla liberazione di peptidi algogeni vasoattivi dalle cellule dannegiate ed è una risposta che si
manifesta in pochi minuti. L'iperalgesia secondaria è una risposta ritardata la cui origine è complessa ed ancora non perfettamente
chiarita, che coinvolge sia la sensibilizzazione periferica sia le modificazioni del sistema nervoso centrale.
La necessità di trattare un dolore acuto, nasce anche dall'osservazione che esso è accompagnato da modificazioni a carico di organi
e apparati, il cui coinvolgimento può essere estremamente dannoso: dopo una lesione tissutale si manifestano profonde alterazioni
neuroendocrine dovute alla stimolazione dell'ipotalamo che è direttamente collegato alle vie del dolore.
Tali manifestazioni, definite "reazioni da stress", sono caratterizzate dall'increzione di ormoni catabolici e dall'inibizione di sostanze
anabolizzanti; l'ipermetabolismo associato alla risposta allo stress fornisce all'organismo una maggiore disponibilità energetica
immediata ma tali modificazioni, prolungate nel tempo, possono influenzare negativamente il processo di guarigione.
Contemporaneamente alla risposta ipotalamica si manifesta una reazione del sistema nervoso simpatico che ha una azione diretta
sul sistema cardiovascolare: le catecolamine provocano un'incremento della frequenza cardiaca, della contrattilità miocardica e
delle resistenze vascolari sistemiche.
Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali
interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.
informazioni nutrizionali a cura di
VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail:
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Molte persone tendono a spingersi oltre i propri limiti, senza rendersi conto che quest’attitudine, pur divenendo per molti
“normale”, tende a provocare un’eccessiva stimolazione del nostro sistema corporeo ed, in particolare, crea una sindrome da stress
cronico, con squilibrio del sistema surrenalico.
Manifestazioni riconducibili a cause esterne o traumatiche (erniazioni o rotture del desco intervertebrale, stiramenti muscolari,
distorsioni…), spesso, sono viste come eventi isolati e la tendenza generale è quella di sottovalutare l’importanza che l’equilibrio
generale del corpo (e del sistema surrenalico, in particolare) assume nel predisporre il corpo stesso agli effetti del trauma o nel
rallentare il decorso e la velocità di guarigione.
La presenza di una Sindrome da Coinvolgimento Generalizzato Surrenalico (GAI – General Adrenal Involvement) è un elemento
importante da considerarsi, quando si manifestano problemi articolari, soprattutto se ricorrenti. Sia in presenza di stiramenti
legamentosi, sia quando i muscoli sono sottoposti ad attivazione ripetuta (come nel caso di lavori ripetitivi o usuranti) la carenza di
nutrienti specifici per i muscoli o la sindrome da stress cronico sono elementi preponderanti nella genesi del problema osteoarticolare.
Nel corso di una valutazione kinesiopatica è possibile identificare se un problema può essere considerato come espressione di un
trauma locale o l’espressione di una sindrome da coinvolgimento surrenalico generalizzato: quando lo stiramento di una qualsiasi
articolazione non dolorosa provoca l’indebolimento al test di un muscolo indicatore, possiamo ritenerci in presenza di una GAI,
confermabile tramite challenge con i punti neurovascolari dei muscoli associati alle ghiandole surrenali. In questo caso diviene
prioritario, per garantire una stabilità articolare e permettere che le eventuali correzioni effettuate si mantengano, intervenire da
un punto di vista nutrizionale.
per il trattamento della Sindrome Generale di Adattamento (GAS) e della Sindrome da Coinvolgimento
Generalizzato Surrenalico (GAI):
Core Level Adrenal – miscela di estratti ghiandolari e tessutali, in associazione con acido pantotenico, per il trattamento dello
stress. Fornisce i precursori ghiandolari per riattivare il metabolismo surrenalico e riattivare l’asse ipotalamo-ipofisario. Si consiglia
di assumere 1/2 compresse, la mattina.
Core Level Health Reserve – “ricostituente” adattogeno, in grado di riequilibrare il sistema cranio-sacrale; indicato per il
trattamento dei bambini. Studiato per indirizzare le cause dello stress, offre al corpo una miscela equilibrata di vitamine ed
oligoelementi essenziali per ottimizzare l’energia corporea; questa formulazione mette a disposizione dell’organismo antiossidanti
per favorire la rigenerazione dei tessuti. Contiene fitoterapici notoriamente adattogeni, quali l’eleuterococco, e sostanze vegetali
quali clorofilla, proantocianidi e bioflavinoidi, rendendolo una formulazione da considerarsi come un prodotto di prima scelta negli
“esaurimenti” organici o qualora si renda necessario un multivitaminico bilanciato. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, tre
volte al giorno.
DSF Formula – l’integrazione nutritiva ottimale per gestire i momenti di grande stress: estratti ghiandolari, vitamine,
oligoelementi, antiossidanti e fitoterapici che agiscono sinergicamente per sostenere i sitemi corporei di produzione dell’energia. Si
consiglia di assumere 1/2 compresse, la mattina.
DSF Herbal – per il trattamento dello stress attraverso una formulazione specificamente studiata per i vegetariani. Si consiglia
di assumere 1/2 compresse, tre volte il giorno
Homocysteina Redux – per permettere al corpo di utilizzare la propria energia, grazie a cofattore enzimatici che
intervengono nelle principali vie biochmiche del corpo, sia per favorire la produzione di energia, sia per facilitare l’eliminazione dei
catabolici metabolici. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, tre volte il giorno
Total Mithocondria– per ottimizzare la produzione di energia nelle centrali energetiche del corpo, i mitocondri. Si consiglia di
assumere 1/2 compresse, tre volte al giorno
In caso di trauma, rottura del disco erniario, frattura o infiammazione, nell’area coinvolta si ritrovano detriti cellulari, conseguenza
dell’offesa alle strutture intertegumentali e dei tessuti parenchimatosi compromessi: la presenza di tali elementi favorisce la
liberazione di sostanze come la bradichinina e la serotonina, che attivano fenomeni edematosi, sia per azione diretta, sia per
l’attivazione delle vie metaboliche delle prostaglandine e dei leucotrieni.
La bradichinina è responsabile dell'attivazione recettoriale delle terminazionei nervose noncicettive coinvolte nella percezione del
dolore, la serotonina aumenta la vasodilatazione locale, mentre le prostaglandine prolungano la sensibilizazione e causano
l'abbassamento della soglia del dolore, accentuando la sofferenza, creando l’iperalgesia. Essa è definita come un'alterazione della
sensibilità a causa della quale l'intensità della sensazione dolorosa, indotta da uno stimolo, è enormemente accentuata: quella
primaria è provocata dalla liberazione di peptidi algogeni vasoattivi dalle cellule dannegiate ed è una risposta che si manifesta in
pochi minuti. L'iperalgesia secondaria è una risposta ritardata la cui origine è complessa ed ancora non perfettamente chiarita, che
coinvolge sia la sensibilizzazione periferica sia le modificazioni nel SNC.
L’utilizzo di enzimi ad alto dosaggio crea un immediato cambiamento sia a livello locale sia nella percezione del dolore,
intervenendo nei meccanismi di rimozione dei detriti e svolgendo un’azione antinfiammatoria; il miglioramento dei processi
digestivi, oltre a permettere una migliore assimilazione dei nutrienti fondamentali, evita l’assorbimento di frammenti proteici
indigesti che innescano fenomeni allergici ed infiammatori a livello sistemico e tessutale.
per il trattamento dell’infiammazione e la rimozione dei detriti cellulari, tramite terapia enzimatica:
Enzyme Forte: formula estremamente potente, a base di enzimi pancreatici. L’elevata concentrazione di enzimi proteolitici
favorisce la rimozione dei detriti cellulare nei processi infiammatori: si consiglia di assumere il prodotto a stomaco vuoto.
Lyso-Lyph Forte – enzimi pancreatici ad azione proteolitica, in grado di ridurre il processo infiammatorio, e rimuovere le
tossine prodotte da rottura del disco vertebrale, fratture, traumi, tessuto cicatrziale; grazie all’elevato contenuto in pancreatina,
papina e bromellina ha un’azione radicale e profonda sui tessuti infiammati e dolenti. Si consiglia di assumere il prodotto a stomaco
vuoto, da 1 a 3 compresse, quattro volte il giorno. In fase acuta possono essere assunti anche ogni ora (per 1/2 giorni).
Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali
interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.
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Pro-Infla-Zime – sviluppato secondo le indicazioni di un chiropratico specializzato nella traumatologia sportiva, il Dr.
Mladenoff, è una miscela di enzimi proteolitici di origine vegetale, erbe e nutrienti ad azione antinfiammatoria è un prodotto per
permettere un pronto recupero allo sportivo e, allo stesso tempo, favorire il processo di recupero e guarigione. Si consiglia di
assumere il prodotto a stomaco vuoto, da 1 a 3 compresse, tre/quattro volte il giorno. In fase acuta possono essere assunte anche
ogni ora (per 1/2 giorni), per un massimo di 12 compresse il giorno; la supplementazione deve essere proseguita per un minimo di
due settimane dopo il trauma.
Total Enzymes: miscela di enzimi vegetali studiata per favorire il processo digestive, prevenendo un sovraccarico metabolico
dell’organismo, causato dalla digestione parziale dei nutrienti. Utilizzabile nel trattamento antinfiammatorio: per la rimozione dei
detriti cellulari dall’organismo, si consiglia di assumere il prodotto a stomaco vuoto, lontano dai pasti, con dosaggio di 1/3
compresse, 3 volte il giorno.
Esiste la possibilità di indirizzare la nostra attenzione su sostanze naturali che, oltre a svolgere un’azione antinfiammatoria molto
potente, possono fungere da precursori biochimici che favoriscono la soluzione della causa o dell’eziologia alla base della condizione
patologica. Queste sostanze sono in grado di agire come inibitori sulla produzione delle prostaglandine pro-infiammatorie, di ridurre
la creazione d’istamina nei siti d’infiammazione ed incrementare la produzione di cortisolo, di inibire selettivamente la lipossigenasi
o le ciclossigenasi, coinvolte nei processi d’infiammazione, prevendo la formazione di leucotrieni e prostaglandine proinfiammatorie. L’apporto di acidi polinsaturi della famiglia omega-3 (PUFA-Ω3), quali il DHA (acido docosahexaenoico) ed, in
particolare, l’EPA (acido eicosapentaenoico), diviene fondamentale per offrire al corpo i precursori necessari alla produzione di
prostaglandine ad azione antinfiammatoria.
per il trattamento dell’infiammazione e la riduzione del dolore:
Total Inflam – miscela di erbe per allentare il dolore e l’infiammazione, contiene zenzero, tumericia, boswelia e bioflavonoidi.
Assumere 1/2 compresse tre volte il giorno lontano dai pasti.
Liga-PN – miscela di erbe e sali minerali, ad azione rilassante sul sistema nervoso, in grado di ridurre il dolore e lesioni
muscolo-tendinee conseguenti a traumi o superaffaticamento, favorendo il recupero; contiene valeriana, passiflora, scutellaria che
combinano la propria azione rilassante all’azione di N-Acetil-Glucosammina, Cartilagine di Squalo, calcio e magnesio, precursori
metabolici che facilitano il processo rigenerativo. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, tre volte il giorno; è suggeribile associare
l’uso di enzimi proteolitici, per amplificarne l’effetto: il prodotto d’elezione da abbinare il Pro-Infla-Zyme, che unisce l’azione
enzimatica a quella antinfiammatoria. In fase acuta possono essere assunte 2 compresse anche ogni ora (fino ad un massimo di
12) durante i primi 3 giorni dopo il trauma.
Occorre non sottovalutare l’aiuto che i magneti possono offrirci in situazioni traumatiche o di rottura del disco: posizionando un
magnete incorrisposndenza dell’area traumatizzata, dell’area dolente o in corrispondenza del disco erniario, è possibile ottenere
un’attivazione metabolica ed una riduzione del dolore, come conseguenza dell’interferenza esercitata dal magnete sulle fibre C
nocicettive, coinvolte nel processo infiammatorio. Allo stesso modo, l’applicazione di sostanze a livello locale può portare notevoli
benefici, riducendo il gonfiore e la dolorabilità dell’area contusa.
per il trattamento topico dell’infiammazione e la riduzione del dolore:
Enzime Ice – una preparazione per uso topico, contenete mentolo ed aloe in una base enzimatica, che può essere applicato
direttamente sui tessuti o sui muscoli che hanno subito un trauma, per ridurre il dolore, la sensazione di stiramento, i crampi,
l’affaticamento muscolare od il dolore infiammatorio, anche di tipo artritico o artrosica.
L’apporto di metaboliti e precursori metabolici è fondamentale per accelerare il processo di guarigione dei tessuti lesionati: calcio e
magnesio, ad esempio, giocano un ruolo cruciale nel mantenere le proprietà elastiche dei tessuti connettivali. Quando si vanno a
ricercare i livelli di concetrazione tessutale di calcio e magnesio nei tessuti elastici, l’elevata concentrazione di quest’ultimo si rivela
di particolare importanza, essendo direttamente correlata all’aumento di deformabilità delle strutture fibrillari e rivelandosi, quindi,
un fattore decisivo per il buon funzionamento di questi tipi di tessuti; la sua presenza facilita la solubilità e la ritenzione del calcio.
Da alcune ricerche si ritiene che la carenza di magnesio in questi tessuti sia responsabile del processo di invecchiamento del
collagene dell’anulus fibrosus, creando le condizioni per l’erniazione del nucleo poloso del disco intervertebrale, mentre la sua
presenza è determinante nel processo di guarigione. Il magnesio si è rivelato in grado di ridurre il gonfiore nei siti di trauma1.
Anche il manganese svolge un ruolo primario nella salute del disco, ed è un elemento fondamentale per favorirne i processi di
guarigione: è un elemento importante della Manganese-Super-Ossido-Dismutasi (MnSOD), complesso enzimatico in grado di agire
nei confronti dei radicali liberi che causano il gonfiore infiammatorio. In seguito ad un trauma, il corpo inizia ad incrementare la
produzione di MnSOD2, andando a depauperare le riserve organiche di questo oligoelementi, necessario per mantenere attivo il
sistema difensivo nei confronti dei radicali liberi. La presenza di Calcio è essenziale per il trasporto degli oligoelementi necessari a
livello del sito infiammatorio: dopo un trauma, il sistema corporeo tende ad alcalinizzarsi, richiedendo la presenza di un calcioacidificato per favorire l’attivazione dei metaboliti nel processo di guarigione; un ambiente acido è in grado di solubilizzare e
ionizzare il calcio insolubile che tende a precipitare nei tessuti traumatizzati.
Le sostanze solforate sono componenti fondamentali delle articolazioni e dei tessuti connettivali che costituiscono tendini e
legamenti; un apporto insufficiente di solfati può creare una perdita di flessibilità a livello cellulare ed un intasamento delle vie
metaboliche di eliminazione delle tossine e dei catabolici organici. Solamente i solfati organici sono utilizzabili dal corpo: la
glucosammina solfato è un aminomonosaccaride naturale, che entra nella biosintesi delle catene di glicosaminoglicani e fornisce i
precursori per la costruzione e la riparazione della cartilagine articolare, dell’osso, dei tendini e dei legamenti. La molecola funziona
come sorgente di solfatoioni nella sintesi del condroitin-solfato e del keratansolfato. Si tratta quindi di una molecola essenziale per
l'equilibrio biologico delle superfici articolari. In effetti, stimolando la sintesi dei glicosaminoglicani e dei proteoglicani della
cartilagine, la glucosammina solfato è in grado di opporsi alla degenerazione delle cartilagini stesse svolgendo al contempo
un’energica azione antinfiammatoria e facilita i processi di rigenerazione dei tessuti connettivali. L’effetto protettivo della Vitamina
1
2
Hautarzt. 1990; 41:602-5.
J Biol Chem. 1992; 267:10625-30.
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C sui tessuti connettivali è ampiamente noto, essendo la sua carenza responsabile dei processi degenerativi di questi tessuti: meno
risaputa è l’importanza che assumono alte dosi di acido ascorbico nel processo di guarigione: trasportata dai globuli bianchi nel sito
dell’infiammazione, favorisce il processo di fagocitosi e la rimozione dei detriti cellulari.
per favorire il processo di guarigione:
Core Level Magnesium – prodotto caratterizzato dalla sinergia fra magnesio (chelato/gluconato) e calcio, in rapporto
ottimale per favorire l’azione del magnesio sui tessuti connettivali e mio-fasciali; sfruttando il concetto di nutrizione “core level”
permette ai componenti del prodotto di agire nei processi metabolici della sintesi degli acidi grassi e delle proteine, nell’attivazione
degli ammino-acidi, nei processi ossidativi e per favorire la fosforilazione del glucosio, favorendo il processo di guarigione dei
tessuti traumatizzati. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
Core Level Manganese – il manganese è un elemento fondamentale per favorire l’azione del GH, non solo nei processi di
accrescimento, ma anche nei processi riparativi organici; il suo ruolo è determinante per permettere un sano metabolismo dei
tessuti ossei e dei dischi intervertebrali. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
Calc-Acid – formulazione a base di calcio acidificante (ascorbato-aspartato-fosfato), è in grado di favorire la solubilizzazione e
la ionizzazione dei sali precipitati di calcio o delle concrezioni osteofitiche, coadiuvante nei processi infiammatori o traumatici a
carico dell’apparato osteo-articolare, in grado di accelerare il processo di guarigione dei tessuti. Si consiglia di assumere 1/2
compresse, 3 volte il giorno.
C-1000TR – Vitamina C ad alta concentrazione, potenziata dalla presenza di bioflavonoidi, in una formulazione a lento rilascio,
per favorirne l’assorbimento e l’utilizzazione; essendo bufferizzata, permette assunzioni di alti dosaggi, senza causare effetti
negativi nel corpo. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, 3/4 volte il giorno.
Glucosamine Plus – formulazione studiata per fornire al corpo i precursori necessari affinché si attivino i processi riparativi
dei tessuti cartilaginei, osteo-articolari e muscolari, senza gli effetti negati dei prodotti solforati; esercita un’azione condroprotettiva ed osteogenetica: l’assunzione prolungata assicura un positivo effetto accumulo, incrementando nel tempo gli effetti
sulle strutture articolari e svolgendo un’azione di prevenzione del danno osteo-tendineo o articolare. Si consiglia di assumere 1/2
compresse, 3 volte il giorno.
Hocysteina Redux – questa formulazione facilita le vie biochimiche che rendono possibile la produzioni di solfati, importanti
per il rafforzamento dei tessuti; agisce anche favorendo la produzione di SMA (S-Adenosil-Metionina) e MSM (Metil-SulfonilMetano), sostanze necessarie per la funzionalità ottimale delle articolazioni. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, 3 volte il
giorno.
Total Liver D-Tox – miscela di nutrienti per il fegato ed estratti dal cardo mariano, favoriscono la riparazione dei tessuti
danneggiati. 1 compressa 3 volte il giorno.
S.O.D. Lozenge – come antiossidante per prevenire fenomeni di perossidazione: le superossido-dismutasi, catalasi e
glutatione-perossidasi, presenti nel prodotto, intervengono enzimaticamente nella rimozione dei radicali liberi prodotti nel danno
tissutale. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, 3/4 volte il giorno.
Super EPA – per favorire l’apporto di PUFA-Ω3 ed EFA, ad azione anti-infiammatoria, grazie all’elevato contenuto in EPA e
DHA. Gli acidi grassi ω3 svolgono un ruolo importante nel mantenimento di un appropriato equilibrio nel metabolismo degli acidi
grassi, aiutando il corpo a mantenere o rigenerare un corretto rapporto ω6/ω3, indispensabile per prevenire un eccesso di
produzione di prostaglandine pro-infiammatorie, contribuendo a bilanciare la produzione di prostaglandine e leucotrieni. Si consiglia
di assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
Complete Omega 3 Essentials – miscela di oli di derivazione marina, sviluppato su indicazione del Dr. Murphy, è composta
da una combinazione di acidi grassi polinsaturi, basati sul rapporto EPA/DHA di almeno 2 a 1: tale rapporto garantisce sia un
equilibrata azione antinfiammatoria, sia un’azione positiva sul tono dell’umore, sia sull’equilibrio ormonale. L’azione
antinfiammatoria si esplica su tutti i tessuti, agendo tramite il sistema prostaglandinico e il controllo sugli enzimi COX e LOX. Si
consiglia di assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
Complete Omega 3 Co-factors – i cofattori enzimatici sono fondamentai per permettere un’appropriato assorbimento ed
utilizzazione dei PUFA, rendendo disponibili precursori per favorire l’attivà mitocondriale e rendere disponibili sostanze ad azione
antiossidante. La loro azione sinergica permette che i doppi legami dei PUFA non vengano ossidati rapidamente. Si consiglia di
assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
Total Flaxseed Oil – l’olio di semi di lino contiene due acidi grassi essenziali, l’acido linoleico e l’acido α-linolenico,
rispettivamente precursori degli acidi grassi ω6 ed ω3. Sono acidi grassi essenziali, in quanto l’organismo umano non è in grado di
sintetizzarli da altri acidi grassi. Gli acidi grassi ω6 ed ω3 sono componenti fondamentali delle membrane plasmatiche; inoltre, la
loro trasformazione metabolica dà origine agli eicosanoidi, che sono importanti mediatori di numerose reazioni cellulari.
Prostaglandine, trombossani e leucotrieni derivano tutti dal metabolismo degli acidi grassi ω6 ed ω3 attraverso reazioni catalizzate
dagli enzimi ciclossigenasi (COX) e lipossigenasi (LOX). L’attività biologica degli acidi grassi ω3 (antinfiammatoria, antitrombotica)
dipende dal prevalere dei fattori protettivi su quelli inducenti rischio. L’assunzione di acidi grassi ω3 incrementa: la formazione di
prostaglandine PGI3; la produzione di leucotrieni B5 (molto meno infiammatori rispetto ai leucotrieni B4), di interleuchina 2,
dell’EDRF (Endothelial Derived Relaxing Factor); l’attività fibrinolitica. Una diminuzione o assenza di acidi grassi ω3 comporta una
maggiore produzione di acido arachidonico, un aumento dell’aggregazione piastrinica e la formazione di trombossani, un aumento
dell’attività dei macrofagi, una aumentata formazione di interleuchina 1, di leucotrieni 4, del PAF (Platelet Activating Factor) e del
PDGF (Platelet Derived Growth Factor) della viscosità ematica. A differenza degli altri oli vegetali, ricchi di grassi ω6, l'olio di lino è
molto ricco di acido α-linolenico, il capostipite dei grassi ω3, potendo contenerne percentualmente fino al 58%. Si consiglia di
assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
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