Agg.: 30 dicembre 2010 Segreteria regionale per la Programmazione e il Bilancio Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Compendio, ordinato per specie, contenente le condizioni fitosanitarie delle produzioni vivaistiche prescritte dalle normative comunitarie, nazionali e regionali “Guida al controllo degli organismi nocivi delle specie presenti in vivaio, da parte degli ispettori fitosanitari" Progetto Obiettivo n. 1/2010 “aggiornamento Guida” Prima stesura: 23 novembre 2007 - Aggiornamento: 30 dicembre 2010 Responsabile: Gabriele Zecchin REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 1 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Premessa Questa guida tecnica si propone di agevolare ed uniformare l’attività di verifica e controllo svolta dagli Ispettori Fitosanitari nei luoghi di produzione – vivai - dei vegetali interessati dalle norme fitosanitarie. La normativa di riferimento è costituita da: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 " Attuazione della Direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali"; Direttiva 2000/29/CE del 8 maggio 2000, modificata (Testo coordinato pubblicato il 13.01.2010); Decreti Ministeriali di lotta obbligatoria; Decisioni della Commissione, fino alla data sopra indicata . La guida riporta in forma necessariamente sintetica le informazioni necessarie all'ispettore per sapere quali organismi nocivi e relativi sintomi ricercare su ogni specie vegetale citata dalla normativa e a quali provvedimenti i vegetali sono soggetti. Al fine di non appesantire eccessivamente il testo, in alcuni casi si omettono in parte disposizioni di dettaglio, che comunque si possono facilmente reperire con i riferimenti normativi indicati. LEGENDA (significato dei simboli riportati nell'ultima colonna) - “P”: i vegetali indicati devono essere accompagnati sempre dal Passaporto, che ne attesta l’assenza dell’organismo nocivo indicato. - “p”: i vegetali devono essere accompagnati dal passaporto, che ne attesta l’assenza dell’organismo nocivo indicato, solo se destinati a produttori professionalmente impegnati (vivaisti, frutticoltori, orticoltori) - “Pzp”: i vegetali devono essere accompagnati da passaporto con l'indicazione ZP, che ne attesta l’assenza dell’organismo nocivo indicato, se destinati a zone protette. - “Controllo L.O.” o “Controllo”: va verificata l’assenza dell’organismo nocivo; in caso di presenza vanno adottate le disposizioni previste dai Decreti di Lotta Obbligatoria o dalle altre specifiche disposizioni citate. N.B. 1): se per una stessa specie sono riportati P o Pzp, significa che il passaporto normale vale per tutta l'UE mentre per le zone protette sono richiesti requisiti specifici, aggiuntivi, comprovati dall'aggiunta, sul passaporto, della sigla ZP. N.B. 2): a volte è previsto il passaporto “p” per una certa combinazione specie/organismo nocivo, e il passaporto “P” per la medesima specie ma in riferimento ad un altro organismo nocivo. E' evidente che per la specie interessata si dovrà emettere sempre il passaporto. N.B. 3): a volte, per la stessa specie, viene indicato “p”, in riferimento ad un organismo, e “Pzp” in riferimento ad un altro. Si intende che i relativi vegetali devono essere sempre accompagnati dal passaporto se venduti a professionalmente impegnati, mentre va aggiunta la dicitura ZP se destinati a zone protette per quel particolare organismo nocivo. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 2 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 REGIONE DEL VENETO - Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Manuale controlli fitosanitari - VEGETALI SOGGETTI A CONTROLLO NEI VIVAI E RELATIVI ORGANISMI DA QUARANTENA Decreto Legislativo 19 agosto 2005 e successivi aggiornamenti - Decreti Ministeriali lotte obbligatorie - Decisioni Commissione. Genere o Specie [Nome comune] Abies Mill [Abete] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Acer [Aceri] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Area diffusione Note p Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus) Constatazione ufficiale (All. IV, B, 8 - 12) che il luogo di produzione è indenne da Ips spp (solo piante di altezza superiore a 3 metri, destinate a zone protette) Ips duplicatus, Ips typographus, Ips amitinus, Ips cembrae, Ips sexdentatus Gli scolitidi attaccano normalmente piante che vegetano in ambienti sfavorevoli o indebolite o danneggiate. Scavano gallerie sottocorticali, nella parte medio alta della pianta. In Veneto è diffuso soprattutto Ips typographus, la specie ritenuta più dannosa. Pzp: solo se destinate a Quasi tutta l'UE, eccetto zone protette (vedi alcune zone protette (EL, IRL, UK, Corsica, CY, con D.L. 214). differenze secondo le specie interessate e le zone - vedi D.L. 214) Constatazione ufficiale (All. IV, B, 16): che i vegetali sono stati ottenuti in vivai e che il luogo di produzione è indenne da Gremmeniella abietina Gremmeniella abietina Disseccamento dei rami del pino: si tratta di un fungo ascomicete, che in primavere fredde e umide colpisce le gemme e i germogli, con il successivo disseccamento di e la comparsa di picnidi. Inizialmente la base degli aghi vira all'arancione o al marrone, mentre le estremità possono rimanere verdi (maggio). Patogeno da prendere in considerazione ad es. su alberi di Natale destinati a zone protette. Quasi tutta l'UE, eccetto zone protette (Irlanda) Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea): (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4) Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1) Aracee spp Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Aesculus hippocastanum [Ippocastano] Aglaonema (Aracee) [Aglaonema] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Descrizione organismi nocivi Anoplophora chinensis Coleottero Cerambicide, adulto di colore nero, con macchie bianche sul dorso, corpo di 2 – 4 cm e antenne molto lunghe. L’adulto si nutre della corteccia dei rametti dell’anno. Depone l’uovo su un’incisione a “T” alla base della pianta. Le larve penetrano nel legno; dal foro fuoriesce segatura. Una volta sfarfallati rimane un tipico foro circolare di 1,5 cm alla base della pianta Anoplophora glabripennis Simile alla precedente, i danni delle larve sono localizzati sulla parte alta, branche e fusto Pzp: solo se destinate a zone protette: IRL UK (Irlanda del Nord) Pzp: Solo se destinate a zone protette. Controllo L.O. A. chinensis è originaria della Cina, è stata rinvenuta nel 2000 in provincia di Milano Lotta obbligatoria per A. chinensis D.M. 9 nov 2007 A. glabripennis è stata Misure uficiali, rinvenuta nel 2007 in prov. Regione Veneto, per A. di Milano e nel 2009 in glabripennis prov. di Treviso Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) Controllo L.O. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari p Pagina 3 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Allium ascalonicum L [Scalogno] Sementi e bulbi destinati alla piantagione Allium cepa L. [Cipolla] Sementi e bulbi destinati alla piantagione Allium porrum L.[Porro] Vegetali destinati alla piantagione Allium schoenoprasum L [Erba cipollina] Sementi e bulbi destinati alla piantagione Alnus [Ontano] Alocasia (Aracee) [Alocasia] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Amelanchier [Pero corvino] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Anthurium (Aracee) [Anturium] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Apium graveolens [Sedano] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Argyranthemum spp [Margherita] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Arisarum (Aracee) [Arisarum] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Arum (Aracee) [Arum] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Aster spp [Astro, Settembrino] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Atropa (Solanaceae) Vegetali destinati alla piantagione Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Controllo L.O. Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per zone protette da Erwinia amylovora Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Liriomyza h.e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) p REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 4 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Begonia L. [Begonia] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Beta vulgaris [Bietola da coste e da foglia] Vegetali destinati alla piantagione Betula spp. [Betulla] Brassica [Ravizzone, cavolo sedano, senape bruna o indiana, rutabaga, colza, senape nera, cavolo laciniato, cavolo a stelo midollare, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo di Bruxelles, cavolo milleteste, cavolo rapa, cavolo verza, cavolfiore, cavolo cinese, rapa, cime di rapa, cavolo ornament.] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Browalia (Solanaceae) Vegetali dest. alla piantagione Brugmansia (Solanaceae) Vegetali destinati alla piantagione Brugmansia (Solanaceae) Vegetali destinati alla piantagione e sementi Brunfelsia (Solanaceae) Vegetali dest. alla piantagione Caladium (Aracee) [Caladio] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Calathea (Marantaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Bemisia tabaci (All. IV, B, 24.3 - vedi Euphorbia pulch.) Beet leaf curl virus (All. IV, A, Sez. II, 25) Constatazione ufficiale: a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Beet leaf curl virus, oppure b) che nella zona di produzione non si è avuta conoscenza della comparsa del Beet leaf curl virus, e che nessun sintomo di Beet leaf curl virus è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 – vedi Gerbera) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer) Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Note Pzp: solo se destinati a zone protette. Beet leaf curl (rhabdo)virus Il virus può infettare la Bietola da zucchero, da foraggio, da orto, e lo spinacio. Viene trasmesso da una cimice, Piesma quadratum. Le foglie presentano nervature traslucide e vitrescenti, si accartocciano e si arricciano. Per reazione vengono prodotte nuove foglie che restano piccole, dando all’insieme un aspetto caratteristico. Le foglie vecchie collassano. Presente e dannoso in Europa settentrionale e orientale: Germania, Polonia; segnalato in Rep. Ceca, Slovachia e Slovenia p Controllo L.O. p Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) p Potato spindle tuber viroid Decisione della commissione 2007/410/CE - vedi Solanum jasminoides) Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) P Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari p p p Pagina 5 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Camassia [Giglio americano] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Camellia [Camelia] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Area diffusione Note Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Phytophthora ramorum (Dec. 2002/757/CE, D..M. di recepimento del 28/11/2002, Dec. 2004/426/CE, Dec. 2007/201/CE - vedi Rhododendron) P Ciborinia camelliae (fa parte degli organismi nocivi dell'allegato II, in teoria non presente nella UE) Capsicum annuum [Peperone] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Descrizione organismi nocivi Ciborinia camelliae Il fungo colpisce i fiori, partendo dalla base dei petali, che imbruniscono. Il fiore marcito si stacca. Sullo stesso si formano sclerozi grandi come semi di mela. Colpisce le varietà a fioritura primaverile. Segnalato dal '99 in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, UK. In Italia in Lazio, Toscana, Lombardia Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) Fa parte degli o.n. dell'allegato II, parte A, per cui ne è vietata l'introduzione e la diffusione nella UE. p Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7 - vedi Lycopersicon) Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) I vegetali (comprese le sementi) non devono essere contaminati da Xanthomonas campestris pv. vesicatoria (all. II, A2 - vedi Lycopersicon ) Carpinus spp. [Carpino] Castanea Mill. [Castagno] Vegetali e parti di vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Controllo L.O. Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 7):: a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr, oppure b) che nessun sintomo di Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Cryphonectria parasitica Fungo responsabile del cancro della corteccia del castagno. Penetra attraverso ferite e produce lesioni cancerose su polloni, rami, tronco. Sui cancri si possono osservare pustole di 2 mm, di colore arancio rossastro (picnidi e periteci) tutta l'Italia, Dryocosmus kuriphilus Decisione Commissione n. 2006/464/CE de 27 giugno 2006: misure di emergenza e obbligo del passaporto, che può accompagnare esclusivamente i vegetali che provengono da uno Stato dove il parassita è assente o da un luogo di produzione riconosciuto ufficialmente indenne. D.M. 30/10/2007 recepimento decisione. Oltre alle misure indicate per le zone focolaio e le zone di insediamento vivaisti devono notificare ai S.F. competenti ogni movimentazione di piante o materiali di moltiplicazione Dryocosmus kuriphilus Piccolo imenottero (2-2,5 mm), di colore nero. Depone le uova in giugno-luglio all'interno delle gemme. Larve al primo stadio e uova superano la fase invernale nelle gemme, che non manifestano sintomi. La primavera successiva si notano galle di 0,5 - 2 cm su gemme o foglie. Queste poi disseccano e rimangono attaccate anche l'anno successivo. P Originario della Cina. In Italia dal 2002 in Piemonte (Cuneo). Diffuso in tutte le regioni del Centro - Nord. In Veneto dal 2007, con due vaste zone di insediamento. Presente anche in Slovenia. Francia, Svizzera. No resto d'Europa. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari p diversi paesi UE, OEPP Asia Africa (Tunisia) Nord America Pagina 6 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Cercidiphyllum japonicum [Katsura] Cestrum (Solanaceae) Vegetali dest. alla piantagione Chaenomeles Lindl. [Cotogno giapponese o da fiore] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Chionodoxa Bulbi e cormi destinati alla piantagione Cichorium intybus [Cicoria, Radicchio] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Cichorium endivia [Indivia, Scarola] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Citrullus lanatus [Cocomero] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Citrus L. [Arancio, bergamotto, pomelo, limone, cedro, pompelmo, mandarino, tangerino] Vegetali e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer) Controllo Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) p Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per zone protette da Erwinia amylovora Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 10): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Spiroplasma citri Saglio et al., Phoma tracheiphila (Petri), Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus (ceppi europei), oppure b) che i vegetali sono stati ottenuti nel rispetto di un sistema di certificazione che richieda che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno Citrus tristeza virus (ceppi europei) e Citrus vein enation woody gali, mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti riconosciuti, e che la coltura abbia avuto luogo permanentemente in una serra a prova di insetti o in una gabbia isolata, nelle quali non sia stato osservato nessun sintomo di Spiroplasma citri, Phoma tracheiphila, Citrus tristeza virus (ceppi europei) e Citrus vein enation woody gall, oppure c) che i vegetali: — sono stati ottenuti nel rispetto di un sistema di certificazione che richieda che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Spiroplasma citri Fitoplasma (stobburn) responsabile di crescita stentata, foglie piccole, ispessite, chiazzate o clorotiche o deformate a forma di cuore. Lo sviluppo di gemme ascellari può dare origine a scopazzi. Frutti scarsi e deformi, con anomala colorazione verde. Trasmesso da due cicaline, di piccole dimensioni, pari a circa 3 mm di lunghezza, con testa leggermente più larga del pronoto: Circulifer (Neoaliturus) tenellus e Circulifer(Neoaliturus) haematoceps. Italia raro (Sardegna e Sicilia) OEPP (paesi mediterranei) Resto del mondo P Phoma tracheiphila (mal secco degli agrumi) Tracheomicosi, che colpisce i vasi legnosi sia delle radici (decorso rapido) che delle parti aeree (decorso lento); in questo secondo caso si ha l'ingiallimento e la caduta delle foglie a partire dalle parti apicali. Penetrazione da ferite. Italia (Sardegna e Sicilia) OEPP (paesi mediterranei) Lotta obbligatoria D.M. 17/04/98 Citrus vein enation "virus" (woddy gall): CVEV Si tratta di un virus trasmesso in maniera persistente da un afide vettore, Toxoptera citricidus, e da altri afidi. La maggior parte delle cultivar commerciali non manifesta sintomi, visibili invece su appositi indicatori (enazioni o OEPP (Spagna, Libia, Turchia) Asia Africa Stati Uniti Rischio fitos. basso Da considerare più come organismo di qualità che di quarantena. Pagina 7 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno Citrus vein enation woddy gali e Citrus tristeza virus (ceppi europei), mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti riconosciuti, e risultati, all'atto di tali prove, esenti almeno da Citrus tristeza virus (ceppi europei) e come tali certificati in test individuali effettuati secondo i metodi menzionati in questo paragrafo, — sono stati sottoposti ad ispezione e nessun sintomo di Spiroplasma citri,, Phoma tracheiphila, Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus (ceppi europei), è stato osservato dall'inizio dell'ultimociclo vegetativo completo. galle su nervature fogliari, su corteccia e legno). La sua importanza riguarda in particolare la produzione di materiale certificato "V.F.". Non determina comunque perdite economiche Perù Oceania Citrus tristeza closterovirus (ceppi europei) CTV Virus trasmesso dall'afide Toxoptera citricida, recentemente rinvenuto in Portogallo e Spagna, e da altri afidi meno efficacemente. Gli agrumi innestati su arancio amaro presentano deperimenti e defogliazioni, dovuti alla necrosi dei tessuti al punto d'innesto; il mancato passaggio della linfa elaborata causa la morte delle radici. Ceppi del virus più aggressivi possono indurre sintomi (striature sul legno e deperimenti) anche su agrumi innestati su portainnesti tolleranti. Italia (segnalazioni in Sardegna e Sicilia) OEPP (paesi mediterranei) Asia Africa America Oceania Eutetranychus orientalis Acaro tetranichide, che vive prevalentemente sulla pagina superiore, lungo la nervatura centrale della foglia, che ingiallisce. L'adulto di colore verde-marrone misura meno di 0,4 mm. Non segnalato in Italia. Presente a Cipro ed in alcuni paesi del mediterraneo orientale, in Asia e Africa. I vegetali non devono essere contaminati da Circulifer (Neoaliturus) haematoceps e da Circulifer (Neoaliturus) tenellus (All. II, A, Sez. II, 5 e 6) I vegetali non devono essere contaminati da Eutetranychus orientalis (all. II, A, Sez. II, 6.1). Colocasia (Aracee) [Colocasia] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Corylus spp. [Nocciolo] Cotoneaster Ehrh., [Cotognastro] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Crataegus L., [Biancospino, Azzeruolo] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Note Rischio fitosanitario elevato. Spagna e Israele i Paesi più colpiti. Soggetto a Lotta obbligatoria D.M. 22/11/1996 Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pohtos) Controllo L.O. p Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Controllo L.O. Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per Erwinia amylovora Quadraspidiotus perniciosus (Dir. 2006/91/CE - vedi Cydonia) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 9): (valida per tutte le zone della Comunità dove il batterio è presente – Passaporto “normale”) a) che i vegetali sono originari di zone riconosciute indenni da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al., oppure b) che sono stati estirpati i vegetali presenti sul campo di produzione e nelle immediate vicinanze che presentavano sintomi di Erwinia amylovora. Requisiti per zone protette (All. IV, B, 21): per poter essere introdotti in zone protette da Erwinia amylovora, i vegetali devono provenire o da altre zone REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Controllo L.O. Erwinia amylovora Batterio responsabile del colpo di fuoco di diverse rosacee. Provoca disseccamenti di mazzetti fiorali, germogli, rami e intere piante. Le foglie secche tendono a rimanere attaccate, da cui il nome colpo di fuoco. Nel periodo invernale si possono osservare cancri corticali. Il batterio fuoriesce dai tessuti colpiti sotto forma di goccioline, che possono colare e si disseccano. Il materiale batterico può essere diffuso da insetti, piogge, uccelli, ecc.. Su lunghe distanze la diffusione è spesso dovuta al trasporto di materiale infetto. Il D.M. 356/99 prevede misure di lotta obbligatoria. Presente in Veneto, Nord Italia OEPP Nord America Resto del mondo (diversi paesi) L'Australia è riconosciuta esente (Dec. 91/261/CEE) Controllo L.O. P o Pzp I vegetali per circolare nella UE devono sempre essere accompagnati dal passaporto (P). La dicitura ZP va aggiunta ai vegetali destinati alle zone protette della UE, a dimostrazione del rispetto dei maggiori requisiti Pagina 8 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Crocus [Zafferano] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Crypthocoryne (Aracee) [Criptocorine] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Cucumis sativus [Cetriolo] Vegetali destinati alla Piantagione, eccetto le sementi Cucumis melo [Melone] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Cucurbita maxima [Zucca] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Cucurbita pepo [Zucchino] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Cyclamen spp [Ciclamini] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Cydonia Mill. [Cotogno] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note protette o da zone tampone ufficialmente istituite e controllate (omissis) o da Paesi riconosciuti esenti; dovranno essere accompagnati da un passaporto con l'indicazione ZP. richiesti. Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.) Controllo L.O. p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) solo Crocus flavus Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per Erwinia amylovora Pear decline mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 13 - vedi Pyrus) Quadraspidiotus perniciosus Cocciniglia di San Josè Dir. 2006/91/CE, che elenca le piante ospiti (incluse in questa guida) e stabilisce che tutti i vegetali contaminati che si trovano in vivaio devono essere distrutti (art. 5). D. M. del 17/04/98, stabilisce la lotta obbligatoria nei vivai (prevede trattamenti o distruzione) e vieta il commercio di piante, parti di piante, legname infestati. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Quadraspidiotus perniciosus Cocciniglia con follicoli (scudetti) grigio ardesia: femminili rotondi (diametro mm 1,8) e maschili ellittici, più piccoli (0,8 mm). Diffusamente presente nei nostri ambienti, interessa circa 200 latifoglie, piante da frutto e ornamentali. La presenza diffusa di scudetti porta al disseccamento dei rami colpiti e al deperimento della pianta. Presente anche su foglie e frutti. Originario della Cina, è assente solo nelle regioni fredde del Nord Europa, dell'Asia e dell'America Lotta obbligatoria a Q. perniciosus D.M. 17 apr. 98 Pagina 9 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Datura spp Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Dhalia spp [Dalia] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Datura (Solanaceae) Vegetali destinati alla piantagione Dendranthema (DC) [Crisantemo] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) p Helicoverpa armigera e Spodoptera littoralis (All. IV, A, Sez. II, 20 - vedi Pelargonium) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 21.1): a) che i vegetali sono al massimo della terza generazione e provengono da materiali rivelatisi, all'atto di prove virologiche, esenti da Chrysanthemum stunt viroid, oppure provengono direttamente da materiali di cui un campione rappresentativo del 10 % almeno si è rivelato esente da Chrysanthemum stunt viroid all'atto di un controllo ufficiale effettuato al momento della fioritura; b) che i vegetali e le talee provengono da ditte: - ispezionate ufficialmente almeno una volta al mese durante i tre mesi precedenti la spedizione e nelle quali non sono stati osservati sintomi di Puccinia horiana Hennings durante tale periodo e nelle cui immediate vicinanze non si è avuta conoscenza del manifestarsi di sintomi di Puccinia horiana durante i tre mesi precedenti la commercializzazione, oppure - la partita è stata sottoposta ad idoneo trattamento contro Puccinia horiana; c) che, nel caso di talee senza radici, nessun sintomo di Didymella ligulicola è stato osservato né sulle talee stesse, né sui vegetali da cui provengono, oppure che, nel caso di talee con radici, nessun sintomo di Didymella ligulicola è stato osservato né sulle talee stesse, né nel luogo di radicazione. Chrysanthemum stunt viroid Rachitismo o Nanismo del Crisantemo Causato da particelle di RNA virale, trasmissibili meccanicamente e attraverso la propagazione vegetativa di materiale infetto. La manifestazione dei sintomi dipende dalle varietà e dal tempo di coltivazione. Quando i sintomi si manifestano, si ha rachitismo sia delle foglie che dei fiori, e/o precocità di fioritura (da qualche giorno fino a tre settimane). Possibili anomalie nella colorazione dei petali, soprattutto su varietà rosse Italia Segnalato in diversi paesi in tutti i continenti Segnalato con danni gravi per la prima volta negli USA nel 1947 Puccinia horiana Ruggine bianca del Crisantemo Ruggine monoica, specifica del crisantemo, si manifesta soprattutto nelle piante coltivate in tunnel e serre; sulle foglie compaiono piccole macchie clorotiche sulla pagina superiore e, in corrispondenza, sulla pagina inferiore si formano delle pustole biancastre, sopraelevate. Pustole possono comparire anche sui fiori. Italia, UE, OEPP Originaria del Giappone, ormai diffusa in diversi paesi nei vari continenti. Didymella ligulicola - Ascochitosi del crisantemo Il fungo si manifesta con sintomi su foglie e fiori abbastanza simili ad attacchi di botrite: su fiori si ha imbrunimento e successiva necrosi e marciume; sulle foglie e sui germogli necrosi anche ampie e successivi disseccamenti. I marciumi dei germogli possono essere confusi anche con Pythium. Italia OEPP Originaria del NordAmerica, ormai diffusa in diversi paesi nei vari continenti. I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 10 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Dianthus L [Garofano] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Area diffusione Note p Helicoverpa armigera e Spodoptera littoralis (All. IV, A, Sez. II, 20 - vedi Pelargonium) Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 21.2): a) che i vegetali provengono in linea diretta da piante madri risultate esenti da Erwinia chrysanthemi pv. dianthicola (Hellmers) Dickey, Pseudomonas caryophylli (Burkholder) Starr et Burkholder e Phialophora cinerescens (Wollenw.) van Beyma all'atto delle prove ufficialmente riconosciute, eseguite almeno una volta nel corso degli ultimi due anni, b) che sui vegetali non è stato osservato alcun sintomo degli organismi nocivi di cui sopra. Dieffenbachia (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Dracunculus (Aracee) [Serpentaria] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Ensete (Musaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Epipremnopsis (Aracee) [Epipremnopso] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Epipremnum (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Descrizione organismi nocivi Erwinia chrysanthemi pv. dianthicola Avvizzimento lento del garofano, dovuto ad una batteriosi sistemica. I sintomi si manifestano 2 - 3 mesi dopo l'infezione, con sviluppo ridotto, ingiallimento, e successivo avvizzimento in altri 2 - 3 mesi. I tessuti vascolari dello stelo sono imbruniti; si possono riscontrare anche spaccature o cancri. I sintomi possono essere confusi con quelli determinati da: Italia, UE, OEPP Presente in gran parte del mondo. Pseudomonas caryophylli Cancro batterico del garofano, batteriosi sistemica con evoluzione più rapida della precedente. Internodi raccorciati, tendenza ad arrotolare le foglie, totale disseccamento per occlusione dei tessuti vascolari che appaiono imbruniti. Sintomi tipici i cancri sugli steli, inizialmente di colore giallo arancio, poi brunastri, con emissione di essudato. Italia Alcuni paesi OEPP Alcuni paesi In Asia e America. Phialophora cinerescens Tracheofialoforosi del garofano; è una tracheomicosi specifica del garofano, che porta al collasso e all'avvizzimento rapido delle piante, o, se piante adulte, di alcuni steli. I sintomi sono simili a quelli determinati dalle fusariosi. I tessuti vascolari sono imbruniti. Italia, OEPP Cina America Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pohtos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 11 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Eriobotrya [Nespolo giappon.] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Eucalyptus [Eucalipto] Vegetali ad eccezione dei frutti e delle sementi Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) Euphorbia pulcherrima [Stella di Natale] Talee non radicate e vegetali destinati alla piantagione Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Evonimus [Evonimo] Exacum spp Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Fagus Faggio Ficus L. [Ficus] Vegetali destinati alla piantagione Fortunella Swingle [Kumquat] Vegetali e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi Fragaria L. [Fragola] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Constatazione ufficiale: a) che i vegetali sono privi di terra e che sono stati sottoposti a trattamento contro Gonipterus scutellatus Gyll., oppure b) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Gonipterus scutellatus. Constatazione ufficiale (All. IV, B, 24.1, 24.2, 24.3): che i vegetali provengono da zone indenni oppure che sono stati effettuati controlli e trattamenti tali da garantire l'assenza di Bemisia tabaci (popolazioni europee) … omissis N.B. Si rimanda al D.L. 214, All. IV, B, per maggiori dettagli sulle zone protette e sulle differenti disposizioni relative alle talee oppure ai vegetali. Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Descrizione organismi nocivi Gonipterus scutellatus Coleottero curculionide, adulto di colore marronecastano, 7 - 9 mm, che si nutre sui bordi delle foglie, lasciandoli dentellati; le larve, verdastre, di 14 mm di lunghezza a maturità, erodono il parenchima fogliare, lasciando caratteristiche striature sulla foglia. Potrebbe risultare molto dannoso alle coltivazioni di Eucalipto delle zone del Sud dell'OEPP, dove non è presente. Area diffusione Presente localmente in Francia, Penisola iberica e Italia (Liguria, Toscana, Lazio). Proveniente con la pianta ospite dall'Australia, presente in Africa e Sud America Note P o Pzp per zone protette da Erwinia amylovora Pzp: solo se destinate a zone protette: EL, P (Azzorre). p Bemisia tabaci Mosca bianca delle orticole e ornamentali Di questo aleurodide sono presenti diversi ceppi, tra cui il ceppo B, (vedi anche Licopersycon L.), e popolazioni europee; entrambi sono presenti in Italia, ma non in altri paesi UE, che pertanto sono zone protette. Presente Italia, presente e spesso limitato alle colture in serra in diversi paesi UE Diffusa nel resto del mondo Pzp: solo se destinati a zone protette IRL, P (Azzorre e altre regioni), FI, S, UK Controllo L.O. p Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Bemisia tabaci (All. IV, B, 24.3 - vedi Euphorbia pulch.) Controllo L.O. Pzp: solo zone protette per Bemisia Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Specie sensibile solo Ficus carica Spiroplasma citri, Phoma tracheiphila, Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus (All. IV, A, Sez. II, 10 - vedi Citrus) Controllo L.O. P I vegetali non devono essere contaminati da Circulifer (Neoaliturus) haematoceps e da Circulifer (Neoaliturus) tenellus (All. II, A, Sez. II, 5 e 6 - vedi Citrus). I vegetali non devono essere contaminati da Eutetranychus orientalis (all. II, A, Sez. II, 6.1 - vedi Citrus) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da determinati organismi nocivi, oppure REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Phytophthora fragariae Hickman var. fragariae La Fitoftora colpisce le radici, a partire dall'apice; alla parte terminale marcescente, segue una parte esternamente sana ma caratterizzata dal "cuore rosso" Italia, UE Asia America del Nord Equador p Pagina 12 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione b) che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi in questione è stato osservato su vegetali sul luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Gli organismi nocivi di cui sopra sono — Phytophthora fragariae Hickman var. fragariae, — Arabis mosaic virus, — Raspberry ringspot virus, — Strawberry crinkle virus, — Strawberry latent ringspot virus, — Strawberry mild yellow edge virus, — Tomato black ring virus, — Xanthomonas fragariae Kennedy all'interno. La parte aerea mostra scarsa crescita e appassimenti. A chiazze, nelle zone più basse e umide. Oceania Arabis mosaic (nepo)virus Nepovirus, trasmesso da nematodi (Xiphinema diversicaudatum) e attraverso la propagazione vegetativa. Nanismo e deformazioni, mosaicature sulle foglie. Italia, UE Asia, Sud Africa, Canada Oceania Raspberry ringspot (nepo)virus Nepovirus, trasmesso da nematodi (genere Longidorus) e attraverso la propagazione vegetativa. Tacche clorotiche e necrotiche su foglie, nanismo, morte. No Italia UE, OEPP Asia Strawberry crinkle (cytorhabdo)virus Virus specifico della fragola, trasmesso in modo persistente da Chaetosiphon fragaefolii "afide setoloso della fragola". Ceppi deboli (latenti) provocano solo riduzione di vigore e produzione, ceppi virulenti anche distorsioni e tacche clorotiche sulle foglie. Italia, OEPP Mondiale Strawberry latent ringspot (nepo)virus Nepovirus, trasmesso da nematodi (Xiphinema diversicaudatum) e attraverso la propagazione vegetativa. Spesso latente su fragola e piante da frutto. Italia, UE, OEPP Asia L'OEPP prevede che il materiale derivi da procedure di certificazione VF Strawberry mild yellow edge virus, o Virus del falso ingiallimento del bordo della fragola Virus specifico della fragola, trasmesso in modo persistente da Chaetosiphon fragaefolii "afide setoloso della fragola". Spesso associato ad altri virus con i quali concorre a ridurre vigore e produttività. Italia, UE, OEPP Mondiale L'OEPP prevede che il materiale derivi da procedure di certificazione VF Sintomi causati da virus (in generale) I sintomi possono essere di generico deperimento, analoghi a quelli causati da funghi del terreno. In primaverasi ha in prevalenza scarso vigore vegetativo, foglie piccole e/o distorte, clorotiche o con ingiallimento dei bordi. In estate ed autunno accentuato nanismo, arrossamento e accartocciamento delle foglie adulte. I virus possono essere trasmessi attraverso il materiale vegetativo, oppure da afidi, nematodi e aleurodidi. In Italia la certificazione delle fragole è regolata dal D.M. 20/11/2006, che prende in considerazione 14 virus. In ogni caso le piante sopette dovranno essere sottoposte ad analisi. Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 14): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Aphelenchoides besseyi Christie, oppure b) che nessun sintomo di Aphelenchoides besseyi è stato osservato su vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Note Tomato black ring virus Nepovirus trasmesso da nematodi Xanthomonas fragariae Maculatura angolare della fragola; su foglie, maculature idropiche, poligonali, inizialmente visibili sulla pagina inferiore; successivamente aree di necrosi e lacerazioni fogliari. Italia, OEPP (diversi) America del Sud Stati Uniti Asia, Africa (raro) Aphelenchoides besseyi Christie Nematode vermiforme in tutti gli stadi, importante su fragola e riso, oltre che su ornamentali e graminacee. Su fragola vive come ectoparassita, nutrendosi dei tessuti giovani della parte aerea; in estate si osserva nanismo e OEPP: localmente in Italia, Bulgaria, Ungheria, Russia Ampiamente diffuso nel resto del mondo Pagina 13 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Galanthus [Bucaneve] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Galtonia candicans [Giacinto da campo] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Gazania spp [Gazania] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Geranium Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi oppure c) che, in caso di coltura tissutale, i vegetali sono derivati da altri vegetali che soddisfano le condizioni di cui alla lettera b) del presente punto o sono sottoposti a prove ufficiali con metodi nematologici adeguati e sono risultati indenni da Aphelenchoides besseyi. foglie deformate e arricciate. Segnalato su colture floricole nel Sud-Italia, oltre a una segnalazione su riso. Tipico di zone calde, si rinviene su fragola tra il 20° e il 40° parallelo Nord, e su riso fra il 22° e il 43°. I vegetali non devono essere contaminati da Colletotrichum acutatum (all. II, Sez. II, c2) Colletotrichum acutatum Antracnosi: su fragola, in condizioni favorevoli, sviluppa in pochi giorni dalla comparsa dei primi sintomi marciumi a carico dei frutti, foglie e piccioli, che si ricoprono di muffa rosa. Seconda, per dannosità su fragola, solo alla botrite. Note Diffusa in Italia, in diversi paesi UE e del resto del mondo Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Cacyreus marshalli Lista A2 OEPP Gerbera Cass [Gerbera] Vegetali destinati alla piantagione Area diffusione constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 23): a) che i vegetali sono originari di una zona notoriamente indenne da Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii); oppure b) che nessun sintomo di Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii è stato osservato nel luogo di produzione all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno mensilmente nei tre mesi precedenti il raccolto; oppure c) che immediatamente prima della commercializzazione i vegetali sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii e hanno ricevuto un idoneo trattamento contro Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Cacyreus marshalli Lepidottero dannoso su Geranio e Pelargonio, si sta diffondendo al centro Sud Italia. Presente anche in Veneto. Compie 5 - 6 generazioni; le larve, di colore dal giallo al verde, pelose, lunghe fino a 13 mm, vivono a spese di foglie e forano gli steli. Adulto con ali richiuse striate di marrone chiaro, apertura alare circa 20 mm. Liriomyza huidobrensis Mosca minatrice sud-americana Le punture fatte con l'ovopositore per alimentarsi del liquido fuoriuscito lasciano numerose piccole lesioni sulle foglie (circa 0,15 - 0,3 mm). Dalle uova deposte sulle foglie nascono piccole larve apode, di colore bianco latteo, che provocano le caratteristiche mine fogliari. Ciclo completo anche in soli 19 giorni, con 5 - 6 generazioni all'anno. Largamente polifaga (su 20 famiglie di piante erbacee) Liriomyza trifolii Mosca americana della gerbera Polifaga, simile per molti aspetti alla precedente. La larva si distingue, a maturità, per il colore giallo- Originario del SudAfrica, importato in Spagna nel '88, presente in diversi paesi UE e in Italia, a partire dal Sud, compreso il Veneto. Si riporta a titolo di segnalazione. Non previsti provvedimenti particolari. Originaria del Sud America, segnalata dal 1989 in Europa. diversi paesi OEPP, compresa l'Italia, ed il Veneto, in particolare su lattuga. p Originaria del Nord America, disseminata in altri Paesi negli anni 1960 80. Presente in Italia e i diversi paesi OEPP e nei Pagina 14 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione arancio chiaro e per gli spiracoli tracheali posteriori. vari continenti. Note N.B. 1: Diversi altre specie di Agromizidae ampiamente diffuse nei nostri ambienti possono determinare danni simili a quelli delle due specie riportate. N.B. 2: La normativa riporta anche la Liriomyza sativae (non presente nella UE, ma a rischio di introduzione), e la Liriomyza bryoniae, presente nella UE ma non in Irlanda (zona protetta). Gladiolus spp. [Gladiolo] Bulbi e cormi destinati alla piantagione * Gypsophila spp. [Gipsofila] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Helicornia (Musaceae) [Chele d’aragosta] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Hibiscus L. [Ibisco] Vegetali destinati alla piantagione Homalonema (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Humulus lupulus [Luppolo] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.) * Cultivar nane e relativi ibridi, quali G. callianthus, G. colvillei, G. nanus, G. ramosus, G. tubergenii Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Bemisia tabaci (All. IV, B, 24.3 - vedi Euphorbia pulch.) Pzp: solo se destinati a zone protette. Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Hyacinthus spp. [Giacinti] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Impatiens spp.[Fiore di vetro, Nuova Guinea] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Iris [Iris] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Ismene [Ismene] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Juglans [Noce] Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) p Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 19): che nessun sintomo di Verticillium albo-atrum e Verticillium dahliae è stato osservato su luppolo nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. p Verticillium albo-atrum e Verticillium dahliae l Verticillium sono funghi ampiamente diffusi, con molte piante ospiti. La normativa fitosanitaria prende in considerazione solo i ceppi che attaccano il luppolo. Questa tracheomicosi (verticillosi) si manifesta con ingiallimenti e appassimenti fogliari, a partire dal basso. Ceppi non segnalati in Italia. Presenti in alcuni paesi UE e rari nel resto del mondo. P Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Controllo L.O. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 15 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Lactuca sativa [Lattuga] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Lagestroemia spp. Larix [Larice] Vegetali destinati alla piantagione Requisiti particolari - Riferimenti normativi Area diffusione Note Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Controllo L.O. Ips spp (All. IV, B, 8 - 12 - vedi Abies) (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Pzp Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus) p Constatazione ufficiale (All IV, B, 15): che i vegetali sono stati ottenuti in vivai e che il luogo di produzione è indenne da Cephalcia lariciphila (solo per zone protette) Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies) Leucanthemum [Margherita] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Ligustrum Ligustro Limonium spp. [Statice] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Lupinus [Lupino] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Lycopersicon lycopersicum [Pomodoro] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Descrizione organismi nocivi Cephalcia lariciphila, cefalcia Si tratta di un imenottero le cui larve verdastre con linee laterali scure vivono cibandosi degli aghi di larice, che vengono troncati alla base; inoltre si costruiscono con fili sericei dei manicotti attorno ai germogli. Scarsamente dannoso, interessa alcune zone protette. Quasi tutta l'UE, eccetto alcune zone protette (IRL, UK parte) Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea): (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Pzp, solo se destinati a zone protette: IRL, UK (Irlanda del Nord, Isola di Man e Jersey) p Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Controllo L.O. Presente in Italia Importante (dannoso) in Yugoslavia, Repubblica Ceca, Russia Presente in molti paesi OEPP e in Asia constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 18.6): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Potato stolbur mycoplasm, oppure b) che nessun sintomo di Potato stolbur mycoplasm è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Potato stolbur phytoplasma Questo fitoplasma può attaccare le Solanacee (patata compresa) e diverse spontanee. Può essere trasmesso per innesto, attraverso la cuscuta, e da diverse cicaline, tra cui Hyalestes obsoletus. I sintomi su pomodoro possono essere confusi con i sintomi del virus TYLCV. In pomodoro si hanno fogliole di dimensioni ridotte, consistenza carnosa, con margini rivolti verso l'alto (no margini gialli come nel TYLCV); getti ascellari soprannumerari con vegetazione affastellata; fiori carnosi, spesso sterili, con petali verdastri. I danni sono spesso dovuti ad infezioni trasmesse da cicaline dove il fitoplasma è presente sulle piante spontanee constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 18.7): Ralstonia= Pseudomonas = Burkholderia solanacearum Localmente segnalato in REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari p Lotta obbligatoria Pagina 16 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Pseudomonas solanacearum (Smith), oppure b) che nessun indizio di Pseudomonas solanacearum è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. (Avvizzimento batterico delle solanacee) Batteriosi segnalata dal 1995 in Italia su patata (rinvenuta la razza 3, la più diffusa nel mondo, e dannosa soprattutto su pomodoro e patata). Determina perdita di turgore e appassimento inizialmente delle foglie apicali, poi decolorazione e collasso della pianta in pochi giorni. Il fusto della pianta infetta, al taglio trasversale, presenta imbrunimento dei fasci vascolari, da cui fuoriescono gocce di essudato biancastro. Diffusione tarmite tuberi di patata o piante da prapianto infette. Il batterio può sopravvivere inoltre nelle acque di irrigazione e in piante spontanee. Italia, Belgio, Olanda, UK, D.M. 23 febbraio 2000 Gracia, Portogallo, Spagna, Svezia Ampiamente diffusa, a livello mondiale, specialmente nelle zone tropicali e subtropicali. constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 26.1): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Tomato yellow leaf curl virus, oppure b) che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato osservato sui vegetali, e: aa) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Bemisia tabaci, oppure bb) che il luogo di produzione è risultato indenne da Bemisia tabaci all'atto di ispezioni ufficiali effettuate almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti l'esportazione oppure c) che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato osservato sul luogo di produzione e che quest'ultimo è stato sottoposto ad idoneo trattamento e ad un regime di controllo per accertare l'assenza di Bemisia tabaci Tomato yellow leaf curl virus TYLCV è un virus trasmesso solo da Bemisia tabaci, in modo persistente. Il virus potrebbe tuttavia essere presente occasionalmente anche su infestanti, da cui l'insetto può acquisirlo. I sintomi su pomodoro sono rappresentati da riduzione di taglia, fogliole piccole e coriacee, con i margini rivolti verso l'alto e ingialliti. TYLCV è originario e diffuso nell'areale mediterraneo. La sua dannosità è notevolmente aumentata dal 1980, per la diffusione di un particolare biotipo di Bemisia tabaci, caratterizzato da resistenza agli insetticidi, maggiore polifagia e fecondità, e ormai segnalato in tutti i continenti. Bemisia tabaci Mosca bianca delle orticole e ornamentali Questo aleurodide, estremamente polifago, sembra l'unico vettore in grado di trasmettere il TYLCV; occorre un periodo di alimentazione di almeno 15 - 30 minuti, a cui segue un periodo di latenza di circa 17 - 21 ore, dopo le quali l'insetto diventa infettivo. Vive sulla pagina inferiore delle foglie, dove sono visibili anche le uova ed i pupari. Nei nostri ambienti compie diverse generazioni, 5 - 6 in serra, dove può anche sopravvivere d'inverno sulle colture o su ornamentali. N.B. Nelle serre o nell'ambiente circostante possono essere facilmente presenti anche altre specie di aleurodidi. Note Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) I vegetali (comprese le sementi) non devono essere contaminati da Clavibacter michiganensis spp. michiganensis (all. II, A, Sez. II) Diffusamente presente in Clavibacter michiganensis spp. michiganensis Italia, OEPP, resto del Cancro batterico del pomodoro; è una batteriosi mondo. vascolare, che determina avvizzimento, ingiallimento e disseccamento delle foglie e dell'intera pianta. In sezione il picciolo e/o il fusto presentano imbrunimento dei vasi. Il seme può essere infettato sia internamente che esternamente. Xanthomonas campestris pv. vesicatoria I vegetali (comprese le sementi) non devono essere contaminati da Xanthomonas campestris pv. vesicatoria (all. Maculatura batterica del pomodoro; determina REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Diffusamente presente in Italia, OEPP, resto del Pagina 17 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Malus Mill. [Malus] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione II, Sez.II) caratteristiche maculature, di pochi mm, a contorno irregolare, prima idropiche e poi clorotiche, su foglie giovani, fusto e frutti. Non vascolare. Colpisce anche il peperone e altre solanacee avventizie. I semi possono essere contaminati esternamente. mondo. I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15) Diffusamente presente in Tomato spotted wilt virus TSWV Veneto, Italia, UE, resto Virus tra i più diffusi e dannosi al mondo, capace di del mondo. infettare circa 1.000 specie, orticole ed ornamentali. Trasmesso da tripidi, tra cui Frankliniella occidentalis e Thrips tabaci, in maniera persistente. In generale determina maculature e necrosi su foglie e steli, all'inizio piccole, poi più estese. Ingiallimento e necrosi dei germogli. Maculature e deformazioni dei frutti. Arresto della crescita e avvizzimento. Virus del mosaico del pepino (Dec. 2003/64/CE, recepita da D. M. 24/04/03, misure provvisorie di lotta; Dec. 2004/200/CE) Le sementi di pomodoro possono essere trasportate all'interno della Comunità se: a) provengono da zone indenni …..; o b) nessun sintomo è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione .. omissis; o c) le sementi sono state oggetto di un controllo ufficiale … e sono risultate indenni …omissis. Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 15): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Apple proliferation mycoplasm oppure: b) aa) che i vegetali, escluse le piantine generate da semi: — hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazione che richieda che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno l'APP mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di dette prove, oppure — provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti negli ultimi sei cicli vegetativi completi ad almeno una prova ufficiale riguardante almeno l'APP mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove, bb) che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Virus del mosaico del pepino: Virus segnalato recentemente, propagabile attraverso il seme e le piante. Su foglie determina clorosi, mosaico, laciniature. Su fusti striature di colore verde scuro. Su frutti zone che rimangono verdi a maturazione. Dannoso su pomodoro; presente anche su infestanti quali Amaranthus, Solanum nigrum, Sonchus oleraceo Segnalato su pomodoro, dal '99 in Olanda, Regno Unito, Germania. Dal 2000 in Francia. Dal 2001 Spagna e Sardegna. Note Passaporto obbligatorio per le sementi. E' opportuno verificare in vivaio l'eventuale presenza di sintomi. P o Pzp per Erwinia amylovora Apple proliferation micoplasma o Apple proliferation phytoplasma (APP) Fitoplasma trasmesso da adulti svernanti di psille del genereCacopsylla (C. picta, C. melanoneura, altre?) o tramite materiale di propagazione (seme escluso). Sintomi specifici sono gli scopazzi del melo, dovuti allo sviluppo dei germogli avventizi dei rametti, e le stipole fogliari molto più espanse del normale (sintomo che assume valore diagnostico). In primavera le foglie tendono ad essere piccole, clorotiche, molto soggette ad oidio. In autunno assumono anticipatamente una colorazione rossastra. I frutti sono molto più piccoli del normale ed il picciolo è allungato e sottile. Le alte temperature estive, 29 - 32 °C, determinano la scomparsa dei sintomi e la rimozione del fitoplasma. Anche le temperature molto basse (es. Nord-Europa) limitano la dannosità. Italia: Segnalata per la prima volta nel 1950 in Veneto (attualmente raro) Diffusa in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Valle d'Aosta. UE: paesi a Sud rispetto ai Paesi Bassi e alla Polonia. APP è anche oggetto di lotta obbligatoria (D.M. 23/02/06) Pagina 18 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note non sono stati osservati sintomi di malattie provocate dall'APP, né sui vegetali del luogo di produzione, né sui vegetali sensibili delle immediate vicinanze. Marantha (Marantaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Mespilus L. [Nespolo] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Monstera (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Musa (Musaceae) [Banana] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Muscari [Muscari, Lampascione] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Narcissus L [Narciso] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Nephthytis (Aracee) [Nefitis] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Nicotiana tabacum [Tabacco] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) Controllo L.O. p Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) P o Pzp per zone protette da Erwinia amylovora p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7 - vedi Lycopersicon) Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (All. IV, A, Sez. II, 22 - vedi Tulipa L.) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7 - vedi Lycopersicon) Nierenbergia (Solanaceae) Vegetali destinati alla piantagione Orchidantha (Musaceae) [Orchidanta] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari p p Pagina 19 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Ornithogalum [Latte di gallina] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Oxalis spp. [Acetosella] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Palmae [specie seguenti] Areca catechu, Arecastrum romanzoffianum, Arenga pinnata, Borassus flabellifer, Brahea armata, Butia capitata, Calamus merillii, Caryota maxima, Caryota cumingii, Cocos nucifera, Corypha elata, Corypha gebanga, Elaeis guineensis, Howea forsteriana, Jubea chilensis, Livistona australis, Livistona decipiens, Metroxylon sagu, Oreodoxa regia, Phoenix canariensis, Phoenix dactylifera, Phoenix theophrasti, Phoenix sylvestris, Sabal umbraculifera, Trachycarpus fortunei, Washingtonia spp. Piante il cui fusto alla base ha un diametro superiore a 5 cm. Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Rhynchophorus ferrugineus La Decisione della Commissione 2007/365/CE (modificata dalla Decisione 2010/467/UE) stabilisce che tutti i "vegetali sensibili", ossia le piante delle specie indicate, il cui fusto alla base ha un diametro superiore a 5 cm, devono essere accompagnate da un passaporto delle piante che garantisce che sono stati coltivati in uno Stato o in un luogo di produzione ufficialmente approvato indenne dal punteruolo (per maggiori specifiche vedi decisioni). Lotta obbligatoria, D.M. del 9 novembre 2007 di recepimento della Decisione 2007/365/CE REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari In Italia presente al Sud, nelle isole, al Centro e Toscana. Nella UE Punteruolo rosso delle palme presente in Spagna. Coleottero curculionide, di notevoli dimensioni. Adulti Originario dell'Asia. di colore da ruggine a marrone-rossastro, con striature Presente nel bacino del nere, lunghezza attorno a 35 mm e 12 di larghezza. Larve tozze, apode, di colore giallastro, capo marrone. A Mediterraneo e Oceania. maturità supera i 50 mm, si costruisce un bozzolo ovale, con le fibre della pianta, che misura 80x35 mm. Le infestazioni interessano principalmente la corona, le ascelle fogliari e le diverse parti del tronco. Si ha l'ingiallimento e avvizzimento della chioma. I tessuti colpiti, tronco e ascella delle foglie, sono forati e marcescenti. Rhynchophorus ferrugineus P Lotta obbligatoria D.M. 9 nov. 2007 Decisione 2007/365/CE Decisione 2010/467/UE Pagina 20 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Palmae [generi seguenti] Brahea, Butia, Chamaerops, Jubea, Livistona, Phoenix, Sabal, Syagrus, Trachycarpus, Trithrinax, Washingtonia Vegetali destinati alla piantagione il cui fusto alla base ha un diametro superiore a 5 cm. Pelargonium [Pelargonio, Geranio] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Note Paysandisia archon (All. IV, sez. II, 19.1) Constatazione ufficiale che i vegetali: a) sono stati coltivati per tutto il loro ciclo di vita in una zona … riconosciuta indenne dalla Paysandisia archon ….; oppure b) durante un periodo di almeno due anni prima dello spostamento sono stati coltivati in un luogo di produzione: - registrato e sorvegliato dall'organismo ufficiale responsabile dello Stato membro di origine, - in cui i vegetali erano collocati in un sito soggetto a protezione fisica totale volta a impedire l'introduzione della Paysandisia archon o soggetto all'applicazione di trattamenti preventivi adeguati, e - in cui non è stato osservato alcun indizio della presenza della Paysandisia archon nel corso delle tre ispezioni ufficiali annuali effettuate a intervalli opportuni. Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 20): a) che nessun indizio di Helicoverpa armigera Hübner o Spodoptera littoralis (Boisd.) è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, oppure b) che i vegetali sono stati sottoposti ad idoneo trattamento atto a proteggerli contro tali organismi nocivi. Paysandisia archon Farfalla di grande dimensioni, di 9 – 11 cm. Ali anteriori marrone, ali posteriori rosse con macchie nere e bianche. Vola prevalentemente da giugno a settembre. Ciclo annuale. Le larve entrano nello stipite, alla base delle foglie e scavano gallerie abbastanza rettiline. Oppure scavano gallerie nello stipite della foglia. Come conseguenza si ha un deperimento generale, ingiallimenti fogliari. Caratteristica l’abbondante presenza di rosura all’esterno dello stipite. Le foglie, distendendosi, possono mostrare caratteristiche perforazioni del lembo. Originaria del Centro America, segnalata dal 2001 in UE, Spagna, Francia, UK. In Italia segnalazioni dal 2002, in Campania, Marche, Toscana, Puglia. Segnalata anche in vivaio in Veneto (lago di Garda) p Helicoverpa armigera Lepidottero nottuide polifago su orticole (tra cui pomodoro), ornamentali e mais. Può sopravvivere d'inverno come crisalide nel terreno. Larve e danni tipici delle nottue (bisso moro). Larva matura di 30 mm, con due bande longitudinali chiare, sui fianchi, con stigmi scuri molto evidenti. Localmente presente in Italia. Diffusa nelle aree calde nel resto d'Europa e del mondo (America esclusa). P Spodoptera littoralis Lepidottero nottuide polifago, su svariate specie orticole ed ornamentali. Presente in ambienti con inverni temperati (Sud-Italia, litorale Ligure). Al Nord può sopravvivere solo in serra (unica segnalazione in serra, nel milanese). Possibili migrazioni trofiche degli adulti. Larva matura di 40 mm, ristretta anteriormente, di colore variabile. Porta due macchie rotonde nere nel primo segmento e due macchie triangolari nere nell'ottavo segmento. Diffusa nelle regioni calde circummediterranee e in gran parte dell'Africa. Sporadiche presenze al Nord Italia Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Persea spp [avocado] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Petroselinum hortense [Prezzemolo] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Cacyreus marshalli (vedi Geranium) Lista A2 OEPP Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Controllo p p Pagina 21 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Petunia spp. (Solanaceae) Vegetali destinati alla piantagione Philodendron (Aracee) [Filodendro] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Photinia davidiana [Stranvesia davidiana] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Physalis (Solanaceae) [Alchechengi] Vegetali destinati alla piantagione Picea A. Dietr. [Peccio] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Pinus L., [Pino] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi (vedi anche riquadro successivo) Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) Note p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per zone protette da Erwinia amylovora Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi Lycopersicon) p Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus) p Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies) Pzp Ips spp (All. IV, B, 8 - 12 - vedi Abies) (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Pzp Constatazione ufficiale (All. IV, B, 18) che i vegetali sono stati ottenuti in vivai e che il luogo di produzione è indenne da Gilpinia hercyniae (solo per zone protette) Gilpinia hercyniae Imenottero le cui larve di colore verde con tre strie bianche sul dorso, lunghezza massima di 22 mm, erodono gli aghi di Picea excelsa, nel periodo tarda primavera - autunno. Poco dannoso. Quasi tutta l'UE, eccetto alcune zone protette (EL, IRL, UK parte) Pzp: solo se destinate a zone protette: EL, IRL, UK (Irlanda del Nord, Isola di Man e Jersey) Constatazione ufficiale (all. IV, B, 7): che il luogo di produzione è indenne da Dendroctonus micans (solo se le piante sono di altezza superiore a 3 mt e destinate a zone protette) Dendroctonus micans Scolitide, attacca di preferenza Picea sp., piante in situazioni di stress. Dai fori di 5 mm sulla corteccia fuoriescono tubuli di resina solidificata lunghi circa 1 cm. Adulto nero di 6 - 8 mm. Danni si sono avuti in popolamenti Europei di Picea al limite del loro areale. Fungo di origine subtropicale, responsabile di maculature fogliari gialle-rossastre e successivo disseccamento degli aghi, a partire da quelli vecchi, con progressiva denudazione delle branche a partire dal basso. In fase di espansione nelle dolomiti orientali. Presente in Centro e Nord Europa e parte dell'Asia Pzp: solo se destinate a zone protette: EL, IRL, UK (Irlanda del Nord, Isola di Man e Jersey) Italia UE, OEPP Resto del mondo p Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 4): che nessun sintomo di Scirrhia pini Funk et Parker è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus) Ips spp (All. IV, B, 8 - 12 - vedi Abies) (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 22 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Pinus spp Vegetali destinati alla piantagione, comprese le sementi e i coni utilizzati ai fini della moltiplicazione Platanus L., [Platano] Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Area diffusione Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Il D.M. 30/10/2007 ha “semplificato” le precedenti disposizioni relative alla lotta obbligatoria. Il Serv. Fitosanitario ha il compito di fornire informazioni sulle modalità di prevenzione e contenimento dell’insetto. La direttiva 2008/64/CE ha tolto lo status di zona protetta all’isola di Ibiza (Spagna), per la quale in precedenza era necessario il passaporto ZP, in quanto l’insetto risulta ormai insediato anche in questa parte dell’UE. Thaumetopea pityocampa Tutta l'UE Processionaria del pino: le larve del lepidottero nascono dalla metà di agosto, vivono gregarie e si nutrono degli aghi di pino, costruendo dei nidi provvisori con fili sericei, e un nido più voluminoso all'interno del quale superano il periodo più freddo. I peli urticanti, liberati nell'ambiente, possono provocare irritazioni della pelle, occhi, vie respiratorie. Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea): (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Gibberella circinata La decisione 2007/433/CE stabilisce misure di emergenza provvisorie per impedire l'introduzione e la diffusione (organismo non citato nella D.L. 214) Gibberella circinata Forma assessuata: Fusarium circinatum Può infettare sia le plantule da seme che le piante adulte. Si ha un cancro della corteccia, al di sotto della quale c'è emissione di resina e imbrunimento del legno.. Il cancro può interessare rami tronco e anche le radici, anche se più spesso interessa i rami piccoli, gli aghi cambiano di colore e cadono. Su piante giovani il cancro è più frequente a livello del terreno (colletto) Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 8): Cancro colorato del Platano: all'inizio si ha un a) che i vegetali sono originari di una zona notoriamente deperimento vegetativo, con foglie piccole e clorotiche, indenne da Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Walter, e successivo disseccamento di parte o dell'intera pianta. oppure b) che nessun sintomo di Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Il fungo si sviluppa nei tessuti legnosi, sui quali, in Walter è stato osservato nel luogo di produzione o nelle sezione, si notano macchie bluastre (a macchia de immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo leopardo se si scorteccia la pianta in corrispondenza dei cancri che compaiono esternamente con imbrunimenti e completo. Oggetto di Lotta obbligatoria (da ultimo, D.M. 17/4/98 in desquamazione) GU n. 125 del 1/6/98), che prevede l'abbattimento e l'eliminazione dei platani colpiti e di quelli adiacenti. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Note Originaria di USA e Messico. Presente in Africa del Sud, Giappone e Cile. Comparsa il Spagna nel 2005 P (ad esclusione di cessione di piccole quantità ad uso privato del destinatario) Introdotto in diversi porti del Sud Europa, dall'America, verso il '45. Diffusamente presente in Veneto e Friuli, in alcune altre regioni italiane, in alcune città di Francia e Spagna, Svizzera. America del Nord p Lotta obbligatoria D.M. 17/04/98 e circolare applicativa Controllo L.O. Pagina 23 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Poncirus Raf. [Arancio trifogliato] Vegetali e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi Populus L. [Pioppo] Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Note P I vegetali non devono essere contaminati da Circulifer (Neoaliturus) haematoceps e da Circulifer (Neoaliturus) tenellus (All. II, A, Sez. II, 5 e 6 - vedi Citrus). I vegetali non devono essere contaminati da Eutetranychus orientalis (all. II, A, Sez. II, 6.1 - vedi Citrus) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 5 e 6): che nessun sintomo di Melampsora medusae Thümen è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Primula spp. Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Prunus L. Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Area diffusione Spiroplasma citri, Phoma tracheiphila, Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus (All. IV, A, Sez. II, 10 - vedi Citrus) I vegetali non devono essere contaminati da Hypoxylon mammatum (all. II, A2b - solo per zone protette) Pothos (Aracee) [Potos] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Descrizione organismi nocivi Ruggine dioica, su pioppo (ospite primario, con piccole pustole gialle sulla pagina inferiore delle foglie) e conifere (necrosi e decolorazioni degli aghi). N.B. non segnalata in Italia; facilmente confondibile con altre specie di Melampsora comunemente presenti. L'infezione parte dalle branche basali per poi estendersi in alto America, Oceania Alcuni paesi di Asia e Africa In UE: Belgio, Francia, Portogallo (Spagna?) p Hypoxylon mammatum Cancro del pioppo tremulo: fungo responsabile di un cancro corticale. I pioppi coltivati sono resistenti. Da non confondere con le "macchie brune", alterazione di natura fisiologica. Origine Nord America, ormai diffuso nelle zone temperate dell'emisfero nord. Pzp: solo se destinati a zone protette: IRL, NIRL Controllo L.O. Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer) Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer) Constatazione ufficiale: Radopholus similis Nematode vermiforme in tutti gli stadi, endoparassita a) che nessuna contaminazione da Radopholus similis è migratore su organi ipogei (radici, rizomi). Provoca stata osservata nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo necrosi e riduzione dell'apparato radicale, e conseguenti sintomi a carico della parte aerea (clorosi, scarso ciclo vegetativo completo, sviluppo, ecc.). Non produce galle sulle radici come altri oppure b) che terra e radici di vegetali sospetti sono stati sottoposti, nematodi. Tra le specie coltivate nel mondo, dannoso su banano, ma con una gamma di ospiti molto vasta dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, a prove nematologiche ufficiali almeno per quanto riguarda (potenzialmente anche soia, mais, sorgo). Nella UE Radopholus similis e sono risultati esenti da tale organismo rinvenuto finora su ornamentali in serra. nocivo all'atto di dette prove. Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Diffusamente presente nelle aree di coltivazione delle banane: Asia, Africa, America, Oceania Negli altri paesi presente su ornamentali in serra, anche UE e Italia. Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da determinati organismi nocivi, oppure b) che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi in questione è stato osservato su vegetali sul luogo di Veneto, Italia Francia, Spagna, Grecia Abbastanza comune anche in: Germania, Ungheria, Romania, ex Jugoslavia, Svizzera. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Apricot chlorotic leafroll mycoplasm (sin. European Stone Fruit Yellows Phytoplasma = ESFYP). Fitoplasma di origine europea, trasmesso da Cacopsylla pruni o tramite materiale di propagazione infetto.Tra i sintomi indotti (diversi secondo le specie e le varietà) si ricorda: risveglio vegetativo anticipato, in p p P Pagina 24 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Gli organismi nocivi di cui sopra sono: — Apricot chlorotic leafroll mycoplasm — Xanthomonas campestris pv. pruni (Smith) Dye primavera foglie clorotiche, piccole, accartocciate, precocemente arrossate in autunno. I danni al floema possono evidenziarsi con imbrunimenti del tessuto corticale e suberificazioni delle nervature fogliari. Xanthomonas campestris pv. pruni Causa disseccamenti apicali dei rametti, necrosi delle gemme, maculature poligonali sulle foglie, dapprima idropiche e poi nerastre, con successivo ingiallimento e disseccamento a partire dall'apice. Piccole maculature vescicolose sui frutti. Cancri rameali. Notevoli differenze di suscettibilità dovute a specie e varietà. Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Prunus L. Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi: - P. amygdalus (Mandorlo) - P. armeniaca (Albicocco) - P. blireiana (Ornamentale) - Prunus brigantina Vill., - P. cerasifera (Mirabolano) - Prunus cistena Hansen, - Prunus curdica Fenzl - P. domestica ssp. domestica (Susino europeo) - Prunus domestica ssp. insititia (Portainnesto S. Giuliano) - Prunus domestica ssp. italica ) - Prunus glandulosa Thunb., - Prunus holosericea Batal., - Prunus hortulana Bailey, - Prunus japonica Thunb., - Prunus mandshurica (Maxim.) Koehne, - Prunus maritima Marsh., - Prunus mume Sieb. et Zucc., - Prunus nigra Ait., - P. persica (Pesco) - P. salicina (Susino cinogiapponese) - Prunus sibirica L., - Prunus simonii Carr., - P. spinosa (Prugnolo) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 16): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Plum pox virus, oppure: b) aa) che i vegetali, escluse le piantine generate da semi: — hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazione che richieda che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficiali riguardanti almento il Plum pox virus mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di dette prove, oppure — provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi completi ad almeno una prova ufficiale riguardante almeno il Plum pox virus mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove, bb) che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi non sono stati osservati sintomi di malattie provocate dal Plum pox virus, né sui vegetali del luogo di produzione, né sui vegetali sensibili delle immediate vicinanze, cc) che si è provveduto ad estirpare i vegetali del luogo di produzione che abbiano mostrato sintomi di malattie dovute ad altri virus od agenti patogeni virus-simili. D.M. 28 luglio 2009 - Lotta obbligatoria La produzione vivaistica è di norma autirizzata solo nelle zone indenni. Le piante madri da cui viene prelevato il materiale sono sottoposte a specifici controlli e analisi. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Area diffusione Note Italia, UE, OEPP Mondiale p Controllo L.O. Plum pox virus - PPV Sharka: principale virosi, dal punto di vista economico, dei Prunus. Del virus si conoscono 4 sierotipi o ceppi principali. Il più diffuso ed aggressivo, sia per capacità di trasmissione che per entità dei danni, è il ceppo M, su pesco, ma anche susino e albicocco, riscontrato a partire dal '96 anche in Italia. Meno diffuso il ceppo D. Su ciliegio è stato isolato il ceppo C. Il virus viene trasmesso facilmente dagli afidi con semplici punture di assaggio. Pertanto i vivai e le fonti di approvvigionamento dovrebbero trovarsi in luoghi sufficientemente lontani da piante ammalate (almeno 1 km). La malattia si propaga anche utilizzando materiale infetto. Il virus può essere presente anche sui semi, ma le piantine che si originano sono comunque sane. I controlli vanno fatti nei vivai e nei campi di piante madri. I sintomi sulla vegetazione vengono molto attenuati nel periodo tarda primavera estate. Sintomi Sui fiori di pesco di tipo rosaceo, anomalie cromatiche Sulle foglie di pesco (in genere terza - ottava foglia del germoglio) presenza di linee gialle, centrate attorno ad una nervatura secondaria, con andamento irregolarmente anulare. In autunno, se queste foglie non cadono, le linee appaiono arrossate. Sui frutti si hanno macchie o anelli con rottura del colore. In funzione della varietà e dell'andamento stagionale, le perdite di produzione possono essere molto elevate (per cascola o frutti incommerciabili). Anche sulle foglie di albicocco, susino, e sui portinnesti è possibile osservare anulature o bande clorotiche con Controllo L.O. Originario della Bulgaria, P diffuso in gran parte parte dell'OEPP. In Italia il ceppo D è presente dal 1973 in Trentino Alto-Adige, e successivamente in quasi tutte le regioni su albicocco e susino. Dal 1996 è presente, in particolare su pesco, il ceppo M, in Veneto, Emilia-Romagna, Trentino. Pagina 25 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] - P. tomentosa (Nankino) - P. triloba (Ornamentale) — altre specie di Prunus L. sensibili al Plum pox virus * Prunus persica (L.) [Pesco] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Prunus laurocerasus L. Prunus lusitanica L. Pseudotsuga Carr. [Douglasia] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Puschkinia Bulbi e cormi destinati alla piantagione Pyracantha Roem. [Agazzino] Vegetali destinati alla Piantagione, eccetto le sementi Pyrus L. [Pero] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi * Al ceppo C sono sensibili i ciliegi: P. avium (Ciliegio dolce), P. cerasus (Ciliegio acido), P. mahaleb (ciliegio di S. Lucia). * Sono esclusi il P. laurocerasus e il P. lusitanica, che sono però soggetti a passaporto “p” solo se ceduti a professionalmente impegnati in quanto Prunus (vedi riquadro precedente) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12) relativa a Pseudomonas syringae pv. persicae (vedi sopra, come per Xanthomonas campestris) andamento sinuoso. Nel susino cino-giapponese i sintomi fogliari sono osservabili durante tutto il periodo vegetativo. Pseudomonas syringae pv. persicae Batteriosi non segnalata in Italia, conosciuta con il nome di deperimento batterico del pesco. Si hanno disseccamenti di gemme, rametti, branche. Maculature necrotiche rotondeggianti su foglie (in seguito bucherellate), defogliazioni precoci. Area diffusione Note Presente in Francia Segnalazioni in Croazia e UK Diffusamenta presente in Nuova Zelanda P In UE la media valle del Rodano è la zona più colpita p Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus) p Ips typographus, I. cembrae (All. IV, B, 9, 11 - vedi Abies) (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Pzp Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies) Pzp Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea): (solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette) Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) Pzp p Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per zone protette da Erwinia amylovora Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per Erwinia amylovora Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 13) a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Pear decline mycoplasm, oppure b) che negli ultimi tre cicli vegetativi completi si è provveduto ad estirpare i vegetali del luogo di produzione e delle immediate vicinanze che hanno mostrato sintomi tali da far sospettare un'infezione da Pear decline mycoplasm. Pear decline mycoplasm. Fitoplasma responsabile della "moria del pero". Colpisce pero, cotogno e nashi. Trasmessa dalle psylle (gen. Cacopsylla). Sintomi tipici dei fitoplasmi, dovuti all'alterazione della funzionalità del floema: ingiallimenti, foglie piccole e accartocciate, ispessite, precocemente arrossate (molto evidente a settembre). Piante innestate su cotogno possono risanarsi. N.B. Sintomi simili sono dovuti a disaffinità d'innesto. Nord-Italia (area di origine) Centro Italia Francia, Spagna, Inghilterra Stati Uniti Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Controllo L.O. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 26 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Quercus L. [Quercia] Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Ravenala (Musaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Rhododendron spp [Rododendro] Piante destinate alla piantagione Elenco "piante sensibili" elencate nella Dec. 2007/201 Acer macrophyllum, Acer pseudoplatanus, Adiantum aleuticum, Adiantum jordanii, Aesculus californica, Aesculus hippocastanum, Arbutus menziesii, Arbutus unedo, Arctostaphylos spp., Calluna vulgaris, Camellia spp., Castanea sativa, Fagus sylvatica, Frangula californica, Frangula purshiana, Fraxinus excelsior, Griselinia littoralis, Hamamelis virginiana, Heteromeles arbutifolia, Kalmia latifolia, Laurus nobilis, Leucothoe spp., Lithocarpus densiflorus, Lonicera hispidula, Magnolia spp., Michelia doltsopa, Nothofagus obliqua, Osmanthus heterophyllus, Parrotia persica, Photinia x fraseri, Pieris spp., Pseudotsuga menziesii, Quercus spp., Rhododendron spp. (escluso R. simsii), Rosa gymnocarpa, Salix caprea, Sequoia sempervirens, Syringa vulgaris, Taxus spp., Trientalis latifolia, Umbellularia californica, Vaccinium ovatum, Viburnum spp.. Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Cryphonectria parasitica (All. IV, A, Sez. II, 7 - vedi Castanea) Le querce, nella regione OEPP, sono segnalate come ospiti del cancro della corteccia del castagno. Anche se il rischio fitosanitario è limitato, necessitano delle stesse constatazioni uff. previste per i vegetali di castanea (vedi sopra) Area diffusione p Controllo L.O. p Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) Le piante destinate alla piantagione delle specie Viburnum spp., Camellia spp. e Rhododendron spp., ad eccezione di Rhododendron simsii Planch, tranne le sementi, originarie della Comunità possono essere trasportate all'interno della Comunità solo se sono accompagnate dal passaporto fitosanitario e: a) provengono da zone in cui non è nota la presenza dell'organismo nocivo; oppure b) nessun segno indicante la presenza dell'organismo nocivo è stato osservato nelle piante nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo nel corso di ispezioni ufficiali, compresi esami di laboratorio di ogni sintomo sospetto effettuati almeno due volte al momento opportuno durante il periodo di crescita attiva delle piante; oppure c) qualora la presenza di segni dell'organismo nocivo sia stata constatata nelle piante nel luogo di produzione, devono essere applicate adeguate procedure di eradicazione, ossia almeno: i) distruzione delle piante infette e di tutte le "piante sensibili" in un raggio di due metri ..omissis…; ii) …omissis.. adozione di provvedimenti nei confronti delle "piante sensibili" nel raggio di 10 metri; iii) per tutte le altre "piante sensibili" presenti nel luogo di produzione, esse sono state sottoposte ad una nuova ispezione ufficiale approfondita a seguito della constatazione e in occasione di tali ispezioni sono state riconosciute indenni dal'organismo nocivo; iv) sono state prese le misure fitosanitarie del caso sulla superficie di coltivazione in un raggio di due metri dalle piante infette (Vedi Dec. 2002/757/CE, 2004/426/CE, e, per la lettera c) la Dec. 2007/201/CE) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Note Phytophthora ramorum - Fitoftora Fungo in grado di attaccare molte specie arbustive ed arboree, sia in ambito forestale che ornamentale. I sintomi sono diversi a seconda dell'ospite. Si riportano quelle più a rischio, anche se vi sono continuamente nuove segnalazioni su altre specie in vivaio, nella UE. Su Rododendro e Azalee si osservano macchie fogliari brune, a margine diffuso, per lo più localizzate vicino al picciolo, e conseguenti spesso all'infezione dei giovani rami, che presentano necrosi non depresse di colore bruno. Il patogeno può diffondersi alle branche di ordine superiore. Raramente la pianta muore. Su Viburno i sintomi sono completamente diversi. L'infezione inizia dal colletto e parti basali dello stelo, causa la necrosi della corteccia fino al legno, poi progredisce verso l'alto, con conseguente avvizzimento della pianta. Le radici rimangono sane, a differenza di altre Phytophthorae. Su Camelia determina lesioni bruno-nere su apici e margini fogliari, progredisce lungo il picciolo, causa defogliazioni. Segnalata dal 2002 in UK, NL, Germania, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Norvegia, CZ, Slovenia, Svezia, Polonia, Spagna. In Italia intercettata su materiale di Verbania e Pistoia. Negli USA (Oregon e California) causa una grave forma di deperimento delle querce. P Per Viburnum spp., Camellia spp. e Rhododendron spp., (ad eccezione di Rhododendron simsii) Nei casi sospetti è sempre necessaria l'analisi di laboratorio per distinguerla da altre Phytophthora spp. o altri patogeni. L'elenco delle specie sulle quali viene segnalata nella UE è in costante aumento. Per questo i controlli, oltre che sulle specie passaportate, è opportuno che vengano effettuati anche sulle "specie sensibili". Da considerare infine che il ceppo Europeo sembra diverso da quello americano, particolarmente aggressivo su querce. Pagina 27 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Ribes Rosa Rubus L comprende: Rubus fruticosus [More] Rubus idaeus [Lamponi] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Salix Schindapsus (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Scilla [Scilla] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Senecio spp. [Cineraria] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Solanum L. Vegetali di specie stolonifere o tuberifere di Solanum Requisiti particolari - Riferimenti normativi Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12): a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da determinati organismi nocivi, oppure b) che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi in questione è stato osservato su vegetali sul luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. Gli organismi nocivi di cui sopra sono Arabis mosaic virus (vedi Fragaria L.) Raspberry ringspot virus (vedi Fragaria L.) Strawberry latent ringspot virus (vedi Fragaria L.) Tomato black ring virus (vedi Fragaria L.) Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Area diffusione Note Controllo L.O. Controllo L.O. Controllo L.O. Sintomi causati da virus (in generale) I sintomi possono essere di generico deperimento, analoghi a quelli causati da funghi del terreno. In primavera si ha in prevalenza scarso vigore vegetativo, foglie piccole e/o distorte, clorotiche o con ingiallimento dei bordi. In estate ed autunno accentuato nanismo, arrossamento e accartocciamento delle foglie adulte. I virus riportati nel D.L.vo 214 possono essere trasmessi attraverso il materiale vegetativo, oppure da nematodi. Controllo L.O. p Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer) Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) Controllo L.O. Controllo p Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.) p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Assenza di organismi nocivi in generale (All IV, A, sez. II, 18.3). I vegetali devono essere stati tenuti in condizioni di quarantena ed essere risultati esenti, all'atto dei controlli di quarantena, da organismi nocivi. Solanum jasminoides Potato spindle tuber viroid [Gelsomino di notte, pianta Decisione della Commissione 2007/410/CE sempreverde, rampicante]. Il materiale deve provenire da uno stato o da una zona Piante destinate alla piantagione ufficialmente definita dove il viroide è assente, oppure è e sementi. necessario che i lotti o le piante madri associate siano stati controllati e trovati esenti dal viroide. Recepita con D.M. 28 gennaio 2008, che stabilisce l’obbligo di passaporto per vegetali e sementi. Solanum melongena [Melanzana] Descrizione organismi nocivi Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Le ornamentali appartenenti a specie stolonifere o tuberifere di Solanum posono ospitare diversi virus, viroidi, fitoplasmi o batteri che interessano anche la patata o altre solanacee orticole. Potato spindle tuber viroid Viroide trasmesso meccanicamente, per contatto tra piante, attrezzi, anche afidi o altri insetti. Le solanacee da orto, pomodoro, patata, melanzana, manifestano crescita stentata, decolorazioni e arricciamenti fogliari, necrosi dei tessuti e gravi deformazioni dei frutti e dei tuberi. Il viroide è in grado di moltiplicarsi anche su ornamentali, S. jasminoides e Brugmansia, dove non manifesta sintomi evidenti per cui sono necessarie analisi di laboratorio. vedi Lycopersicon P Diffusa in tutti i continenti. P In UE riscontrata in Polonia su patata, in Francia (patata e pomodoro), in Puglia e Lazio (gelsomino) p Pagina 28 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7) vedi Lycopersicon Area diffusione Note Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Sorbus L. [Sorbo] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Spathiphyllum (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Spinacia oleracea [Spinacio] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Strelitzia (Strelitziaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Stromanthe (Marantaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Syngonium (Aracee) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Syringa [Lillà] Tagetes spp. [Tagete] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Tanacetum [Tanaceto] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Thalia (Marantaceae) Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Tigridia [Tigridia] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Tilia spp. [Tiglio] Tropeolum spp. [Nasturzio] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon ) Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus) P o Pzp per Erwinia amylovora Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) Controllo L.O. p Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Controllo L.O. p Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.) p Ditylenchus dipsaci (vedi Tulipa L.) Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Controllo L.O. p Pagina 29 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Tsuga Carr. [Tsuga] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Tulipa L. [Tulipano] Bulbi e cormi destinati alla piantagione Ulmus spp. [Olmo] Verbena spp. [Verbena] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Viburnum [Viburno] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Viola spp. [Viola] Vegetali destinati alla piantagione, eccetto le sementi Vitis L [Vite] Vegetali di vite, ad eccezione dei frutti e delle sementi Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi Area diffusione Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus) Note p Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 22): che nessun sintomo di Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev è stato osservato sui vegetali dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo. (vedi anche All. II, A, Sez. II, 4) Ditylenchus dipsaci Nematode degli steli e dei bulbi Endoparassita polifago, su numerose piante coltivate e spontanee, compreso diverse bulbose da fiore. In generale le piante i cui tessuti sono invasi dal nematode presentano minore sviluppo, ingiallimenti, deformazioni e/o ispessimenti della vegetazione, disseccamento. A carico di bulbi e rizomi si hanno necrosi e marciumi. Può sopravvivere anche nelle sementi. Italia Diffusamente presente in tutte le zone temperate del mondo. I vegetali non devono essere contaminati da Ditylenchus destructor Thorne (all. II, A, Sez. II, 3) Ditylenchus destructor Nematode del marciume della patata Nematode morfologicamente simile al precedente e con molte piante ospiti in comune; a differenza di D. dipsaci, attacca solo gli organi ipogei. Può sopravvivere su bulbi e tuberi e nel terreno. Il danno sui bulbi appare come striscie longitudinali imbrunite, a cui segue il marciume. Di conseguenza si hanno sintomi aspecifici a carico della parte aerea (ingiallimenti apicali, ecc.) Italia (una segnalazione) Diffusamente presente nella UE e nel resto del mondo. p Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Controllo L.O. Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer ) Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer) Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) Controllo L.O. Controllo p Phytophthora ramorum (Dec. 2002/757/CE, D..M. di recepimento del 28/11/2002, Dec. 2004/426/CE, Dec. 2007/201/CE - vedi Rhododendron) P Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera) p Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 17): che nessun sintomo di Grapevine Flavescence dorée MLO e Xylophilus ampelinus è stato osservato sulle piante madri nel luogo di produzione dall'inizio degli ultimi due cicli vegetativi completi. Grapevine flavescence dorée (All. IV, B, punto 32) Vedi requisiti specifici per le zone protette (omissis) introdotti dalla Dir. 2007/41/CE del 28 giugno 2007 REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Grapevine Flavescence dorèe: Flavescenza dorata Fitoplasma trasmesso da una cicalina, Scaphoideus titanus, che acquisisce la capacità infettiva 25 - 30 giorni dopo essersi alimentata su una pianta infetta. L'uso di insetticidi efficaci verso l'insetto, nel periodo giugno luglio, risulta molto efficace per contenere la diffusione della malattia. Sintomi nel periodo fine giugno settembre, a carico di grappoli (parziale o totale disseccamento), tralci (scarsa lignificazione), foglie Diffusa in tutto il Veneto Italia, Francia Nel resto delle regioni OEPP e nel resto del mondo è diffuso invece il legno nero (fitoplasma spesso presente anche nelle zone di flavescenza dorata) P (per tutta la comunità) Pzp per CZ, FR (Champagne-Ardenne, Lorena, Alsazia), IT (Basilicata) Pagina 30 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Genere o Specie [Nome comune] Requisiti particolari - Riferimenti normativi Descrizione organismi nocivi D.M. 31/05/2000 - Lotta obbligatoria alla flavescenza dorata L' art. 7 prevede che le piante madri colpite devono essere eliminate e viene sospeso il prelievo fin quando non viene accertata l'assenza per due anni consecutivi. (accartocciamento, ispessimento lamina, colorazioni anomale). I sintomi sono simili a quelli causati dal fitoplasma del legno nero. La trasmissione di FD può avvenire anche tramite materiale di propagazione infetto. Xylophilus ampelinus Mal nero della vite Batterisi vascolare, diffusa attraverso marze contaminate e, all'interno del vigneto, attraverso ferite, irrigazioni soprachioma, ecc. Sui tralci determina cancri con spaccature longitudinali, a partire da piccole fessurazioni in prossimità dei nodi. Necrosi lungo il raspo del grappolo, maculature e/o aree della foglia ingiallite e poi necrotiche. Sintomi visibili dalla ripresa vegetativa all'estate. Daktulosphaira vitifoliae (All. IV, B, 21.1) Constatazione ufficiale che i vegetali, ad eccezione dei frutti e delle sementi, a) sono originari di una zona notoriamente indenne da Daktulosphaira vitifoliae; o b) sono stati coltivati in un luogo di produzione risultato indenne da Daktulosphaira vitifoliae all'atto di ispezioni ufficiali eseguite negli ultimi due cicli vegetativi completi; o c) sono stati sottoposti a fumigazione o ad altro adeguato trattamento contro Daktulosphaira vitifoliae. Zamioculcas (Aracee) [Zamia] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Zantedeschia (Aracee) [Calla] Vegetali con radici o con terreno di coltura associato Daktulosphaira vitifoliae (Viteus vitifoliae) Fillossera della vite: questo afide può vivere sia sulle foglie che sulle radici della vite. Le foglie dei vitigni europei sono meno attaccate rispetto a quelli americani; sulle foglie si notano caratteristiche galle, all'interno delle quali è presente l'insetto e le sue uova. Si possono avere fino a 10 generazioni all'anno. L'apparato radicale della vite europea è molto più colpito e danneggiato (con presenza di tuberosità e cancri) rispetto alla vite americana, che pertanto viene usata come piede. Area diffusione Note Italia (segnalazioni) Danni in Francia, Spagna, Grecia, Slovenia, Africa del Sud Segnalata, non sempre con certezza, in pochi altri paesi del mondo Originaria dell'America del Pzp per Cipro. Nord, è diffusamente presente in Italia, nella UE e in molti paesi del mondo. Controllo L.O. Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia) Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos) p REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Pagina 31 di 32 Agg.: 30 dicembre 2010 Altre voci generiche Vegetali di specie erbacee, destinati alla piantagione, ad eccezione di: bulbi, cormi, vegetali della famiglia delle Gramineae, rizomi, sementi, tuberi Vegetali con radici, piantati o destinati alla piantagione, coltivati all'aperto p Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii, (all. IV, A, Sez. II, 23 – vedi Gerbera) N.B. Le principali specie erbacee, ortive ed ornamentali, ospiti delle mosche minatrici, sono state indicate nel testo; va sottolineato che l’obbligo del passaporto per la vendita a professionalmente impegnati vale per tutte le specie che rientrano nella definizione a fianco, anche se non citate nella guida Dev'essere dimostrato (all. IV, Sez. II, 24): che il luogo di produzione è notoriamente indenne da Clavibacter michiganensis ssp. sepedonicus, Globodera pallida, Globodera rostochiensis e Synchytrium endobioticum. REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari Globodera spp presenti in Italia, soprattutto in terreni leggeri; S. endobioticum e C. m. spp sepedonicus non segnalati. Presenti in molti Paesi OEPP. Campionare terreno di nuovi vivai per i nematodi cisticoli. Pagina 32 di 32