Agg.: 30 dicembre 2010
Segreteria regionale per la Programmazione e il Bilancio
Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Compendio, ordinato per specie, contenente le condizioni fitosanitarie delle produzioni
vivaistiche prescritte dalle normative comunitarie, nazionali e regionali
“Guida al controllo degli organismi nocivi delle specie presenti in vivaio, da parte degli ispettori fitosanitari"
Progetto Obiettivo n. 1/2010 “aggiornamento Guida”
Prima stesura: 23 novembre 2007 - Aggiornamento: 30 dicembre 2010
Responsabile: Gabriele Zecchin
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Premessa
Questa guida tecnica si propone di agevolare ed uniformare l’attività di verifica e controllo svolta dagli Ispettori Fitosanitari nei luoghi di produzione –
vivai - dei vegetali interessati dalle norme fitosanitarie.
La normativa di riferimento è costituita da: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 " Attuazione della Direttiva 2002/89/CE concernente le misure di
protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali"; Direttiva 2000/29/CE del 8 maggio 2000,
modificata (Testo coordinato pubblicato il 13.01.2010); Decreti Ministeriali di lotta obbligatoria; Decisioni della Commissione, fino alla data sopra indicata .
La guida riporta in forma necessariamente sintetica le informazioni necessarie all'ispettore per sapere quali organismi nocivi e relativi sintomi ricercare su ogni
specie vegetale citata dalla normativa e a quali provvedimenti i vegetali sono soggetti. Al fine di non appesantire eccessivamente il testo, in alcuni casi si
omettono in parte disposizioni di dettaglio, che comunque si possono facilmente reperire con i riferimenti normativi indicati.
LEGENDA (significato dei simboli riportati nell'ultima colonna)
-
“P”: i vegetali indicati devono essere accompagnati sempre dal Passaporto, che ne attesta l’assenza dell’organismo nocivo indicato.
-
“p”: i vegetali devono essere accompagnati dal passaporto, che ne attesta l’assenza dell’organismo nocivo indicato, solo se destinati a produttori professionalmente
impegnati (vivaisti, frutticoltori, orticoltori)
-
“Pzp”: i vegetali devono essere accompagnati da passaporto con l'indicazione ZP, che ne attesta l’assenza dell’organismo nocivo indicato, se destinati a zone protette.
-
“Controllo L.O.” o “Controllo”: va verificata l’assenza dell’organismo nocivo; in caso di presenza vanno adottate le disposizioni previste dai Decreti di Lotta
Obbligatoria o dalle altre specifiche disposizioni citate.
N.B. 1): se per una stessa specie sono riportati P o Pzp, significa che il passaporto normale vale per tutta l'UE mentre per le zone protette sono richiesti requisiti specifici,
aggiuntivi, comprovati dall'aggiunta, sul passaporto, della sigla ZP.
N.B. 2): a volte è previsto il passaporto “p” per una certa combinazione specie/organismo nocivo, e il passaporto “P” per la medesima specie ma in riferimento ad un altro
organismo nocivo. E' evidente che per la specie interessata si dovrà emettere sempre il passaporto.
N.B. 3): a volte, per la stessa specie, viene indicato “p”, in riferimento ad un organismo, e “Pzp” in riferimento ad un altro. Si intende che i relativi vegetali devono essere
sempre accompagnati dal passaporto se venduti a professionalmente impegnati, mentre va aggiunta la dicitura ZP se destinati a zone protette per quel particolare
organismo nocivo.
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Manuale controlli fitosanitari - VEGETALI SOGGETTI A CONTROLLO NEI VIVAI E RELATIVI ORGANISMI DA QUARANTENA
Decreto Legislativo 19 agosto 2005 e successivi aggiornamenti - Decreti Ministeriali lotte obbligatorie - Decisioni Commissione.
Genere o Specie
[Nome comune]
Abies Mill
[Abete]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Acer
[Aceri]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Area diffusione
Note
p
Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus)
Constatazione ufficiale (All. IV, B, 8 - 12)
che il luogo di produzione è indenne da Ips spp (solo piante
di altezza superiore a 3 metri, destinate a zone protette)
Ips duplicatus, Ips typographus, Ips amitinus,
Ips cembrae, Ips sexdentatus
Gli scolitidi attaccano normalmente piante che vegetano
in ambienti sfavorevoli o indebolite o danneggiate.
Scavano gallerie sottocorticali, nella parte medio alta
della pianta. In Veneto è diffuso soprattutto Ips
typographus, la specie ritenuta più dannosa.
Pzp: solo se destinate a
Quasi tutta l'UE, eccetto
zone protette (vedi
alcune zone protette (EL,
IRL, UK, Corsica, CY, con D.L. 214).
differenze secondo le
specie interessate e le zone
- vedi D.L. 214)
Constatazione ufficiale (All. IV, B, 16):
che i vegetali sono stati ottenuti in vivai e che il luogo di
produzione è indenne da Gremmeniella abietina
Gremmeniella abietina
Disseccamento dei rami del pino: si tratta di un fungo
ascomicete, che in primavere fredde e umide colpisce le
gemme e i germogli, con il successivo disseccamento di
e la comparsa di picnidi. Inizialmente la base degli aghi
vira all'arancione o al marrone, mentre le estremità
possono rimanere verdi (maggio). Patogeno da prendere
in considerazione ad es. su alberi di Natale destinati a
zone protette.
Quasi tutta l'UE, eccetto
zone protette (Irlanda)
Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea):
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4)
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1)
Aracee spp
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Aesculus hippocastanum
[Ippocastano]
Aglaonema (Aracee)
[Aglaonema]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Descrizione organismi nocivi
Anoplophora chinensis
Coleottero Cerambicide, adulto di colore nero, con
macchie bianche sul dorso, corpo di 2 – 4 cm e antenne
molto lunghe. L’adulto si nutre della corteccia dei
rametti dell’anno. Depone l’uovo su un’incisione a “T”
alla base della pianta. Le larve penetrano nel legno; dal
foro fuoriesce segatura. Una volta sfarfallati rimane un
tipico foro circolare di 1,5 cm alla base della pianta
Anoplophora glabripennis
Simile alla precedente, i danni delle larve sono
localizzati sulla parte alta, branche e fusto
Pzp: solo se destinate a
zone protette:
IRL
UK (Irlanda del Nord)
Pzp: Solo se destinate
a zone protette.
Controllo L.O.
A. chinensis è originaria
della Cina, è stata
rinvenuta nel 2000 in
provincia di Milano
Lotta obbligatoria per
A. chinensis
D.M. 9 nov 2007
A. glabripennis è stata
Misure uficiali,
rinvenuta nel 2007 in prov. Regione Veneto, per A.
di Milano e nel 2009 in
glabripennis
prov. di Treviso
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
Controllo L.O.
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p
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Genere o Specie
[Nome comune]
Allium ascalonicum L
[Scalogno]
Sementi
e bulbi destinati alla piantagione
Allium cepa L. [Cipolla]
Sementi e bulbi destinati alla
piantagione
Allium porrum L.[Porro]
Vegetali destinati alla
piantagione
Allium schoenoprasum L
[Erba cipollina]
Sementi e bulbi destinati alla
piantagione
Alnus
[Ontano]
Alocasia (Aracee) [Alocasia]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Amelanchier [Pero corvino]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Anthurium (Aracee) [Anturium]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Apium graveolens
[Sedano]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Argyranthemum spp
[Margherita]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Arisarum (Aracee) [Arisarum]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Arum (Aracee) [Arum]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Aster spp [Astro, Settembrino]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Atropa (Solanaceae)
Vegetali destinati alla
piantagione
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Controllo L.O.
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per zone
protette da Erwinia
amylovora
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Liriomyza h.e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
p
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Genere o Specie
[Nome comune]
Begonia L. [Begonia]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Beta vulgaris [Bietola da coste
e da foglia] Vegetali destinati
alla piantagione
Betula spp.
[Betulla]
Brassica
[Ravizzone, cavolo sedano,
senape bruna o indiana,
rutabaga, colza, senape nera,
cavolo laciniato, cavolo a stelo
midollare, cavolo broccolo,
cavolo cappuccio, cavolo di
Bruxelles, cavolo milleteste,
cavolo rapa, cavolo verza,
cavolfiore, cavolo cinese, rapa,
cime di rapa, cavolo ornament.]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Browalia (Solanaceae)
Vegetali dest. alla piantagione
Brugmansia (Solanaceae)
Vegetali destinati alla
piantagione
Brugmansia (Solanaceae)
Vegetali destinati alla
piantagione e sementi
Brunfelsia (Solanaceae)
Vegetali dest. alla piantagione
Caladium (Aracee) [Caladio]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Calathea (Marantaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Bemisia tabaci (All. IV, B, 24.3 - vedi Euphorbia pulch.)
Beet leaf curl virus (All. IV, A, Sez. II, 25)
Constatazione ufficiale:
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Beet leaf curl virus, oppure
b) che nella zona di produzione non si è avuta conoscenza
della comparsa del Beet leaf curl virus, e che nessun
sintomo di Beet leaf curl virus è stato osservato nel
luogo di produzione o nelle immediate vicinanze
dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 – vedi Gerbera)
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer)
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Note
Pzp: solo se destinati a
zone protette.
Beet leaf curl (rhabdo)virus
Il virus può infettare la Bietola da zucchero, da foraggio,
da orto, e lo spinacio. Viene trasmesso da una cimice,
Piesma quadratum. Le foglie presentano nervature
traslucide e vitrescenti, si accartocciano e si arricciano.
Per reazione vengono prodotte nuove foglie che restano
piccole, dando all’insieme un aspetto caratteristico. Le
foglie vecchie collassano.
Presente e dannoso in
Europa settentrionale e
orientale: Germania,
Polonia; segnalato in
Rep. Ceca, Slovachia e
Slovenia
p
Controllo L.O.
p
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
p
Potato spindle tuber viroid
Decisione della commissione 2007/410/CE - vedi Solanum
jasminoides)
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
P
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
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p
p
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Genere o Specie
[Nome comune]
Camassia [Giglio americano]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Camellia
[Camelia]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Area diffusione
Note
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Phytophthora ramorum (Dec. 2002/757/CE, D..M. di
recepimento del 28/11/2002, Dec. 2004/426/CE, Dec.
2007/201/CE - vedi Rhododendron)
P
Ciborinia camelliae (fa parte degli organismi nocivi
dell'allegato II, in teoria non presente nella UE)
Capsicum annuum
[Peperone]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Descrizione organismi nocivi
Ciborinia camelliae
Il fungo colpisce i fiori, partendo dalla base dei petali,
che imbruniscono. Il fiore marcito si stacca. Sullo stesso
si formano sclerozi grandi come semi di mela. Colpisce
le varietà a fioritura primaverile.
Segnalato dal '99 in
Spagna, Portogallo,
Francia, Germania, UK.
In Italia in Lazio, Toscana,
Lombardia
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
Fa parte degli o.n.
dell'allegato II, parte
A, per cui ne è vietata
l'introduzione e la
diffusione nella UE.
p
Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7 - vedi
Lycopersicon)
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
I vegetali (comprese le sementi) non devono essere
contaminati da Xanthomonas campestris pv. vesicatoria (all.
II, A2 - vedi Lycopersicon )
Carpinus spp.
[Carpino]
Castanea Mill.
[Castagno]
Vegetali e parti di vegetali
destinati alla piantagione, ad
eccezione delle sementi
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Controllo L.O.
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 7)::
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr, oppure
b) che nessun sintomo di Cryphonectria parasitica (Murrill)
Barr è stato osservato nel luogo di produzione o nelle
immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo
completo.
Cryphonectria parasitica
Fungo responsabile del cancro della corteccia del
castagno. Penetra attraverso ferite e produce lesioni
cancerose su polloni, rami, tronco. Sui cancri si possono
osservare pustole di 2 mm, di colore arancio rossastro
(picnidi e periteci)
tutta l'Italia,
Dryocosmus kuriphilus
Decisione Commissione n. 2006/464/CE de 27 giugno 2006:
misure di emergenza e obbligo del passaporto, che può
accompagnare esclusivamente i vegetali che provengono da
uno Stato dove il parassita è assente o da un luogo di
produzione riconosciuto ufficialmente indenne.
D.M. 30/10/2007 recepimento decisione. Oltre alle misure
indicate per le zone focolaio e le zone di insediamento
vivaisti devono notificare ai S.F. competenti ogni
movimentazione di piante o materiali di moltiplicazione
Dryocosmus kuriphilus
Piccolo imenottero (2-2,5 mm), di colore nero. Depone
le uova in giugno-luglio all'interno delle gemme. Larve
al primo stadio e uova superano la fase invernale nelle
gemme, che non manifestano sintomi. La primavera
successiva si notano galle di 0,5 - 2 cm su gemme o
foglie. Queste poi disseccano e rimangono attaccate
anche l'anno successivo.
P
Originario della Cina.
In Italia dal 2002 in
Piemonte (Cuneo). Diffuso
in tutte le regioni del
Centro - Nord. In Veneto
dal 2007, con due vaste
zone di insediamento.
Presente anche in Slovenia.
Francia, Svizzera. No resto
d'Europa.
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p
diversi paesi UE, OEPP
Asia
Africa (Tunisia)
Nord America
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Genere o Specie
[Nome comune]
Cercidiphyllum japonicum
[Katsura]
Cestrum
(Solanaceae)
Vegetali dest. alla piantagione
Chaenomeles Lindl.
[Cotogno giapponese o da fiore]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Chionodoxa
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Cichorium intybus [Cicoria,
Radicchio]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Cichorium endivia [Indivia,
Scarola]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Citrullus lanatus [Cocomero]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Citrus L.
[Arancio, bergamotto, pomelo,
limone, cedro, pompelmo,
mandarino, tangerino]
Vegetali e relativi ibridi, ad
eccezione dei frutti e delle
sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer)
Controllo
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
p
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per zone
protette da Erwinia
amylovora
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 10):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da Spiroplasma citri Saglio et al., Phoma tracheiphila
(Petri), Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus
(ceppi europei),
oppure
b) che i vegetali sono stati ottenuti nel rispetto di un sistema
di certificazione che richieda che essi provengano in linea
diretta da materiali conservati in condizioni adeguate,
sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno Citrus tristeza
virus (ceppi europei) e Citrus vein enation woody gali,
mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti
riconosciuti, e che la coltura abbia avuto luogo
permanentemente in una serra a prova di insetti o in
una gabbia isolata, nelle quali non sia stato osservato nessun
sintomo di Spiroplasma citri, Phoma tracheiphila,
Citrus tristeza virus (ceppi europei) e
Citrus vein enation woody gall,
oppure
c) che i vegetali:
— sono stati ottenuti nel rispetto di un sistema di
certificazione che richieda che essi provengano in linea
diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e
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Spiroplasma citri
Fitoplasma (stobburn) responsabile di crescita stentata,
foglie piccole, ispessite, chiazzate o clorotiche o
deformate a forma di cuore. Lo sviluppo di gemme
ascellari può dare origine a scopazzi. Frutti scarsi e
deformi, con anomala colorazione verde.
Trasmesso da due cicaline, di piccole dimensioni, pari a
circa 3 mm di lunghezza, con testa leggermente più larga
del pronoto: Circulifer (Neoaliturus) tenellus e
Circulifer(Neoaliturus) haematoceps.
Italia raro (Sardegna e
Sicilia)
OEPP (paesi mediterranei)
Resto del mondo
P
Phoma tracheiphila (mal secco degli agrumi)
Tracheomicosi, che colpisce i vasi legnosi sia delle
radici (decorso rapido) che delle parti aeree (decorso
lento); in questo secondo caso si ha l'ingiallimento e la
caduta delle foglie a partire dalle parti apicali.
Penetrazione da ferite.
Italia (Sardegna e Sicilia)
OEPP (paesi mediterranei)
Lotta obbligatoria
D.M. 17/04/98
Citrus vein enation "virus" (woddy gall): CVEV
Si tratta di un virus trasmesso in maniera persistente da
un afide vettore, Toxoptera citricidus, e da altri afidi. La
maggior parte delle cultivar commerciali non manifesta
sintomi, visibili invece su appositi indicatori (enazioni o
OEPP (Spagna, Libia,
Turchia)
Asia
Africa
Stati Uniti
Rischio fitos. basso
Da considerare più
come organismo di
qualità che di
quarantena.
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Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno Citrus vein
enation woddy gali e Citrus tristeza virus (ceppi europei),
mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti
riconosciuti, e risultati, all'atto di tali prove, esenti almeno
da Citrus tristeza virus (ceppi europei) e come tali certificati
in test individuali effettuati secondo i metodi menzionati in
questo paragrafo,
— sono stati sottoposti ad ispezione e
nessun sintomo di Spiroplasma citri,, Phoma tracheiphila,
Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus (ceppi
europei), è stato osservato dall'inizio dell'ultimociclo
vegetativo completo.
galle su nervature fogliari, su corteccia e legno). La sua
importanza riguarda in particolare la produzione di
materiale certificato "V.F.". Non determina comunque
perdite economiche
Perù
Oceania
Citrus tristeza closterovirus (ceppi europei) CTV
Virus trasmesso dall'afide Toxoptera citricida,
recentemente rinvenuto in Portogallo e Spagna, e da altri
afidi meno efficacemente. Gli agrumi innestati su
arancio amaro presentano deperimenti e defogliazioni,
dovuti alla necrosi dei tessuti al punto d'innesto; il
mancato passaggio della linfa elaborata causa la morte
delle radici. Ceppi del virus più aggressivi possono
indurre sintomi (striature sul legno e deperimenti) anche
su agrumi innestati su portainnesti tolleranti.
Italia (segnalazioni in
Sardegna e Sicilia)
OEPP (paesi mediterranei)
Asia
Africa
America
Oceania
Eutetranychus orientalis
Acaro tetranichide, che vive prevalentemente sulla
pagina superiore, lungo la nervatura centrale della
foglia, che ingiallisce. L'adulto di colore verde-marrone
misura meno di 0,4 mm.
Non segnalato in Italia.
Presente a Cipro ed in
alcuni paesi del
mediterraneo orientale, in
Asia e Africa.
I vegetali non devono essere contaminati da Circulifer
(Neoaliturus) haematoceps e da Circulifer (Neoaliturus)
tenellus (All. II, A, Sez. II, 5 e 6)
I vegetali non devono essere contaminati da Eutetranychus
orientalis (all. II, A, Sez. II, 6.1).
Colocasia (Aracee) [Colocasia]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Corylus spp.
[Nocciolo]
Cotoneaster Ehrh.,
[Cotognastro]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Crataegus L.,
[Biancospino, Azzeruolo]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Note
Rischio fitosanitario
elevato. Spagna e
Israele i Paesi più
colpiti.
Soggetto a Lotta
obbligatoria D.M.
22/11/1996
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pohtos)
Controllo L.O.
p
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Controllo L.O.
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per Erwinia
amylovora
Quadraspidiotus perniciosus (Dir. 2006/91/CE - vedi
Cydonia)
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 9):
(valida per tutte le zone della Comunità dove il batterio è
presente – Passaporto “normale”)
a) che i vegetali sono originari di zone riconosciute indenni
da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al., oppure
b) che sono stati estirpati i vegetali presenti sul campo di
produzione e nelle immediate vicinanze che presentavano
sintomi di Erwinia amylovora.
Requisiti per zone protette (All. IV, B, 21):
per poter essere introdotti in zone protette da Erwinia
amylovora, i vegetali devono provenire o da altre zone
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Controllo L.O.
Erwinia amylovora
Batterio responsabile del colpo di fuoco di diverse
rosacee. Provoca disseccamenti di mazzetti fiorali,
germogli, rami e intere piante. Le foglie secche tendono
a rimanere attaccate, da cui il nome colpo di fuoco. Nel
periodo invernale si possono osservare cancri corticali. Il
batterio fuoriesce dai tessuti colpiti sotto forma di
goccioline, che possono colare e si disseccano. Il
materiale batterico può essere diffuso da insetti, piogge,
uccelli, ecc.. Su lunghe distanze la diffusione è spesso
dovuta al trasporto di materiale infetto.
Il D.M. 356/99 prevede misure di lotta obbligatoria.
Presente in Veneto, Nord
Italia
OEPP
Nord America
Resto del mondo (diversi
paesi)
L'Australia è riconosciuta
esente (Dec. 91/261/CEE)
Controllo L.O.
P o Pzp
I vegetali per circolare
nella UE devono
sempre essere
accompagnati dal
passaporto (P). La
dicitura ZP va aggiunta
ai vegetali destinati
alle zone protette della
UE, a dimostrazione
del rispetto dei
maggiori requisiti
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Crocus [Zafferano]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Crypthocoryne (Aracee)
[Criptocorine]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Cucumis sativus [Cetriolo]
Vegetali destinati alla
Piantagione, eccetto le sementi
Cucumis melo [Melone]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Cucurbita maxima [Zucca]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Cucurbita pepo [Zucchino]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Cyclamen spp [Ciclamini]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Cydonia Mill.
[Cotogno]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
protette o da zone tampone ufficialmente istituite e
controllate (omissis) o da Paesi riconosciuti esenti; dovranno
essere accompagnati da un passaporto con l'indicazione ZP.
richiesti.
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.)
Controllo L.O.
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
solo Crocus flavus
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per Erwinia
amylovora
Pear decline mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 13 - vedi
Pyrus)
Quadraspidiotus perniciosus
Cocciniglia di San Josè Dir. 2006/91/CE, che elenca le piante ospiti (incluse in
questa guida) e stabilisce che tutti i vegetali contaminati che
si trovano in vivaio devono essere distrutti (art. 5).
D. M. del 17/04/98, stabilisce la lotta obbligatoria nei vivai
(prevede trattamenti o distruzione) e vieta il commercio di
piante, parti di piante, legname infestati.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Quadraspidiotus perniciosus
Cocciniglia con follicoli (scudetti) grigio ardesia:
femminili rotondi (diametro mm 1,8) e maschili ellittici,
più piccoli (0,8 mm). Diffusamente presente nei nostri
ambienti, interessa circa 200 latifoglie, piante da frutto e
ornamentali. La presenza diffusa di scudetti porta al
disseccamento dei rami colpiti e al deperimento della
pianta. Presente anche su foglie e frutti.
Originario della Cina, è
assente solo nelle regioni
fredde del Nord Europa,
dell'Asia e dell'America
Lotta obbligatoria a
Q. perniciosus
D.M. 17 apr. 98
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Genere o Specie
[Nome comune]
Datura spp
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Dhalia spp [Dalia]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Datura (Solanaceae)
Vegetali destinati alla
piantagione
Dendranthema (DC)
[Crisantemo]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
p
Helicoverpa armigera e Spodoptera littoralis (All. IV, A,
Sez. II, 20 - vedi Pelargonium)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 21.1):
a) che i vegetali sono al massimo della terza generazione e
provengono da materiali rivelatisi, all'atto di prove
virologiche, esenti da Chrysanthemum stunt viroid,
oppure provengono direttamente da materiali di cui un
campione rappresentativo del 10 % almeno si è rivelato
esente da Chrysanthemum stunt viroid all'atto di un
controllo ufficiale effettuato al momento della fioritura;
b) che i vegetali e le talee provengono da ditte:
- ispezionate ufficialmente almeno una volta al mese
durante i tre mesi precedenti la spedizione e nelle quali non
sono stati osservati sintomi di Puccinia horiana Hennings
durante tale periodo e nelle cui immediate vicinanze non si è
avuta conoscenza del manifestarsi di sintomi di Puccinia
horiana durante i tre mesi precedenti la
commercializzazione,
oppure
- la partita è stata sottoposta ad idoneo trattamento contro
Puccinia horiana;
c) che, nel caso di talee senza radici, nessun sintomo di
Didymella ligulicola è stato osservato né sulle talee stesse,
né sui vegetali da cui provengono, oppure che, nel caso di
talee con radici, nessun sintomo di Didymella ligulicola è
stato osservato né sulle talee stesse, né nel luogo di
radicazione.
Chrysanthemum stunt viroid
Rachitismo o Nanismo del Crisantemo
Causato da particelle di RNA virale, trasmissibili
meccanicamente e attraverso la propagazione vegetativa
di materiale infetto. La manifestazione dei sintomi
dipende dalle varietà e dal tempo di coltivazione.
Quando i sintomi si manifestano, si ha rachitismo sia
delle foglie che dei fiori, e/o precocità di fioritura (da
qualche giorno fino a tre settimane). Possibili anomalie
nella colorazione dei petali, soprattutto su varietà rosse
Italia
Segnalato in diversi paesi
in tutti i continenti
Segnalato con danni gravi
per la prima volta negli
USA nel 1947
Puccinia horiana
Ruggine bianca del Crisantemo
Ruggine monoica, specifica del crisantemo, si manifesta
soprattutto nelle piante coltivate in tunnel e serre; sulle
foglie compaiono piccole macchie clorotiche sulla
pagina superiore e, in corrispondenza, sulla pagina
inferiore si formano delle pustole biancastre,
sopraelevate. Pustole possono comparire anche sui fiori.
Italia, UE, OEPP
Originaria del Giappone,
ormai diffusa in diversi
paesi nei vari continenti.
Didymella ligulicola - Ascochitosi del crisantemo
Il fungo si manifesta con sintomi su foglie e fiori
abbastanza simili ad attacchi di botrite: su fiori si ha
imbrunimento e successiva necrosi e marciume; sulle
foglie e sui germogli necrosi anche ampie e successivi
disseccamenti. I marciumi dei germogli possono essere
confusi anche con Pythium.
Italia
OEPP
Originaria del NordAmerica, ormai diffusa in
diversi paesi nei vari
continenti.
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
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Genere o Specie
[Nome comune]
Dianthus L
[Garofano]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Area diffusione
Note
p
Helicoverpa armigera e Spodoptera littoralis (All. IV, A,
Sez. II, 20 - vedi Pelargonium)
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 21.2):
a) che i vegetali provengono in linea diretta da piante madri
risultate esenti da Erwinia chrysanthemi pv. dianthicola
(Hellmers) Dickey, Pseudomonas caryophylli (Burkholder)
Starr et Burkholder e Phialophora cinerescens (Wollenw.)
van Beyma all'atto delle prove ufficialmente riconosciute,
eseguite almeno una volta nel corso degli ultimi due anni,
b) che sui vegetali non è stato osservato alcun sintomo degli
organismi nocivi di cui sopra.
Dieffenbachia (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Dracunculus (Aracee)
[Serpentaria]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Ensete (Musaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Epipremnopsis (Aracee)
[Epipremnopso]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Epipremnum (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Descrizione organismi nocivi
Erwinia chrysanthemi pv. dianthicola
Avvizzimento lento del garofano, dovuto ad una
batteriosi sistemica. I sintomi si manifestano 2 - 3 mesi
dopo l'infezione, con sviluppo ridotto, ingiallimento, e
successivo avvizzimento in altri 2 - 3 mesi. I tessuti
vascolari dello stelo sono imbruniti; si possono
riscontrare anche spaccature o cancri. I sintomi possono
essere confusi con quelli determinati da:
Italia, UE, OEPP
Presente in gran parte del
mondo.
Pseudomonas caryophylli
Cancro batterico del garofano, batteriosi sistemica con
evoluzione più rapida della precedente. Internodi
raccorciati, tendenza ad arrotolare le foglie, totale
disseccamento per occlusione dei tessuti vascolari che
appaiono imbruniti. Sintomi tipici i cancri sugli steli,
inizialmente di colore giallo arancio, poi brunastri, con
emissione di essudato.
Italia
Alcuni paesi OEPP
Alcuni paesi In Asia e
America.
Phialophora cinerescens
Tracheofialoforosi del garofano; è una tracheomicosi
specifica del garofano, che porta al collasso e
all'avvizzimento rapido delle piante, o, se piante adulte,
di alcuni steli. I sintomi sono simili a quelli determinati
dalle fusariosi. I tessuti vascolari sono imbruniti.
Italia, OEPP
Cina
America
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pohtos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
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Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Eriobotrya [Nespolo giappon.]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Eucalyptus
[Eucalipto]
Vegetali ad eccezione dei frutti
e delle sementi
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
Euphorbia pulcherrima
[Stella di Natale]
Talee non radicate e vegetali
destinati alla piantagione
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Evonimus
[Evonimo]
Exacum spp
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Fagus
Faggio
Ficus L. [Ficus]
Vegetali destinati alla
piantagione
Fortunella Swingle
[Kumquat]
Vegetali e relativi ibridi, ad
eccezione dei frutti e delle
sementi
Fragaria L.
[Fragola]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Constatazione ufficiale:
a) che i vegetali sono privi di terra e che sono stati sottoposti
a trattamento contro Gonipterus scutellatus Gyll., oppure
b) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Gonipterus scutellatus.
Constatazione ufficiale (All. IV, B, 24.1, 24.2, 24.3):
che i vegetali provengono da zone indenni oppure che sono
stati effettuati controlli e trattamenti tali da garantire
l'assenza di Bemisia tabaci (popolazioni europee) … omissis
N.B. Si rimanda al D.L. 214, All. IV, B, per maggiori
dettagli sulle zone protette e sulle differenti disposizioni
relative alle talee oppure ai vegetali.
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Descrizione organismi nocivi
Gonipterus scutellatus
Coleottero curculionide, adulto di colore marronecastano, 7 - 9 mm, che si nutre sui bordi delle foglie,
lasciandoli dentellati; le larve, verdastre, di 14 mm di
lunghezza a maturità, erodono il parenchima fogliare,
lasciando caratteristiche striature sulla foglia. Potrebbe
risultare molto dannoso alle coltivazioni di Eucalipto
delle zone del Sud dell'OEPP, dove non è presente.
Area diffusione
Presente localmente in
Francia, Penisola iberica e
Italia (Liguria, Toscana,
Lazio). Proveniente con la
pianta ospite dall'Australia,
presente in Africa e Sud
America
Note
P o Pzp per zone
protette da Erwinia
amylovora
Pzp: solo se destinate a
zone protette: EL, P
(Azzorre).
p
Bemisia tabaci
Mosca bianca delle orticole e ornamentali
Di questo aleurodide sono presenti diversi ceppi, tra cui
il ceppo B, (vedi anche Licopersycon L.), e popolazioni
europee; entrambi sono presenti in Italia, ma non in altri
paesi UE, che pertanto sono zone protette.
Presente Italia, presente e
spesso limitato alle colture
in serra in diversi paesi UE
Diffusa nel resto del
mondo
Pzp: solo se destinati a
zone protette
IRL, P (Azzorre e altre
regioni), FI, S, UK
Controllo L.O.
p
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Bemisia tabaci (All. IV, B, 24.3 - vedi Euphorbia pulch.)
Controllo L.O.
Pzp: solo zone
protette per Bemisia
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Specie sensibile solo Ficus carica
Spiroplasma citri, Phoma tracheiphila, Citrus vein
enation woody gall e Citrus tristeza virus (All. IV, A, Sez.
II, 10 - vedi Citrus)
Controllo L.O.
P
I vegetali non devono essere contaminati da Circulifer
(Neoaliturus) haematoceps e da Circulifer (Neoaliturus)
tenellus (All. II, A, Sez. II, 5 e 6 - vedi Citrus).
I vegetali non devono essere contaminati da Eutetranychus
orientalis (all. II, A, Sez. II, 6.1 - vedi Citrus)
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da determinati organismi nocivi,
oppure
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Phytophthora fragariae Hickman var. fragariae
La Fitoftora colpisce le radici, a partire dall'apice; alla
parte terminale marcescente, segue una parte
esternamente sana ma caratterizzata dal "cuore rosso"
Italia, UE
Asia
America del Nord
Equador
p
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
b) che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi
nocivi in questione è stato osservato su vegetali sul luogo di
produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
Gli organismi nocivi di cui sopra sono
— Phytophthora fragariae Hickman
var. fragariae,
— Arabis mosaic virus,
— Raspberry ringspot virus,
— Strawberry crinkle virus,
— Strawberry latent ringspot virus,
— Strawberry mild yellow edge virus,
— Tomato black ring virus,
— Xanthomonas fragariae Kennedy
all'interno. La parte aerea mostra scarsa crescita e
appassimenti. A chiazze, nelle zone più basse e umide.
Oceania
Arabis mosaic (nepo)virus
Nepovirus, trasmesso da nematodi (Xiphinema diversicaudatum) e attraverso la propagazione vegetativa.
Nanismo e deformazioni, mosaicature sulle foglie.
Italia, UE
Asia,
Sud Africa, Canada
Oceania
Raspberry ringspot (nepo)virus
Nepovirus, trasmesso da nematodi (genere Longidorus)
e attraverso la propagazione vegetativa. Tacche
clorotiche e necrotiche su foglie, nanismo, morte.
No Italia
UE, OEPP
Asia
Strawberry crinkle (cytorhabdo)virus
Virus specifico della fragola, trasmesso in modo
persistente da Chaetosiphon fragaefolii "afide setoloso
della fragola". Ceppi deboli (latenti) provocano solo
riduzione di vigore e produzione, ceppi virulenti anche
distorsioni e tacche clorotiche sulle foglie.
Italia, OEPP
Mondiale
Strawberry latent ringspot (nepo)virus
Nepovirus, trasmesso da nematodi (Xiphinema diversicaudatum) e attraverso la propagazione vegetativa.
Spesso latente su fragola e piante da frutto.
Italia, UE, OEPP
Asia
L'OEPP prevede che il
materiale derivi da
procedure di
certificazione VF
Strawberry mild yellow edge virus, o Virus del falso
ingiallimento del bordo della fragola
Virus specifico della fragola, trasmesso in modo
persistente da Chaetosiphon fragaefolii "afide setoloso
della fragola". Spesso associato ad altri virus con i quali
concorre a ridurre vigore e produttività.
Italia, UE, OEPP
Mondiale
L'OEPP prevede che il
materiale derivi da
procedure di
certificazione VF
Sintomi causati da virus (in generale)
I sintomi possono essere di generico deperimento, analoghi a
quelli causati da funghi del terreno.
In primaverasi ha in prevalenza scarso vigore vegetativo,
foglie piccole e/o distorte, clorotiche o con ingiallimento dei
bordi.
In estate ed autunno accentuato nanismo, arrossamento e
accartocciamento delle foglie adulte.
I virus possono essere trasmessi attraverso il materiale
vegetativo, oppure da afidi, nematodi e aleurodidi.
In Italia la certificazione delle fragole è regolata dal D.M.
20/11/2006, che prende in considerazione 14 virus. In ogni
caso le piante sopette dovranno essere sottoposte ad analisi.
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 14):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da Aphelenchoides besseyi Christie,
oppure
b) che nessun sintomo di Aphelenchoides besseyi è stato
osservato su vegetali nel luogo di produzione dall'inizio
dell'ultimo ciclo vegetativo completo,
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Note
Tomato black ring virus
Nepovirus trasmesso da nematodi
Xanthomonas fragariae
Maculatura angolare della fragola; su foglie,
maculature idropiche, poligonali, inizialmente visibili
sulla pagina inferiore; successivamente aree di necrosi e
lacerazioni fogliari.
Italia, OEPP (diversi)
America del Sud
Stati Uniti
Asia, Africa (raro)
Aphelenchoides besseyi Christie
Nematode vermiforme in tutti gli stadi, importante su
fragola e riso, oltre che su ornamentali e graminacee. Su
fragola vive come ectoparassita, nutrendosi dei tessuti
giovani della parte aerea; in estate si osserva nanismo e
OEPP: localmente in Italia,
Bulgaria, Ungheria, Russia
Ampiamente diffuso nel
resto del mondo
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Galanthus [Bucaneve]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Galtonia candicans [Giacinto
da campo] Bulbi e cormi
destinati alla piantagione
Gazania spp [Gazania]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Geranium
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
oppure
c) che, in caso di coltura tissutale, i vegetali sono derivati da
altri vegetali che soddisfano le condizioni di cui alla lettera
b) del presente punto o sono sottoposti a prove ufficiali con
metodi nematologici adeguati e sono risultati indenni da
Aphelenchoides besseyi.
foglie deformate e arricciate. Segnalato su colture
floricole nel Sud-Italia, oltre a una segnalazione su riso.
Tipico di zone calde, si rinviene su fragola tra il 20° e il
40° parallelo Nord, e su riso fra il 22° e il 43°.
I vegetali non devono essere contaminati da Colletotrichum
acutatum (all. II, Sez. II, c2)
Colletotrichum acutatum
Antracnosi: su fragola, in condizioni favorevoli,
sviluppa in pochi giorni dalla comparsa dei primi
sintomi marciumi a carico dei frutti, foglie e piccioli,
che si ricoprono di muffa rosa. Seconda, per dannosità
su fragola, solo alla botrite.
Note
Diffusa in Italia, in diversi
paesi UE e del resto del
mondo
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Cacyreus marshalli
Lista A2 OEPP
Gerbera Cass
[Gerbera]
Vegetali destinati alla
piantagione
Area diffusione
constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 23):
a) che i vegetali sono originari di una zona notoriamente
indenne da Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii);
oppure
b) che nessun sintomo di Liriomyza huidobrensis e
Liriomyza trifolii è stato osservato nel luogo di
produzione all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno
mensilmente nei tre mesi precedenti il raccolto;
oppure
c) che immediatamente prima della commercializzazione
i vegetali sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati
indenni da Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii e
hanno ricevuto un idoneo trattamento contro Liriomyza
huidobrensis e Liriomyza trifolii.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Cacyreus marshalli
Lepidottero dannoso su Geranio e Pelargonio, si sta
diffondendo al centro Sud Italia. Presente anche in
Veneto. Compie 5 - 6 generazioni; le larve, di colore dal
giallo al verde, pelose, lunghe fino a 13 mm, vivono a
spese di foglie e forano gli steli. Adulto con ali richiuse
striate di marrone chiaro, apertura alare circa 20 mm.
Liriomyza huidobrensis
Mosca minatrice sud-americana
Le punture fatte con l'ovopositore per alimentarsi del
liquido fuoriuscito lasciano numerose piccole lesioni
sulle foglie (circa 0,15 - 0,3 mm). Dalle uova deposte
sulle foglie nascono piccole larve apode, di colore
bianco latteo, che provocano le caratteristiche mine
fogliari. Ciclo completo anche in soli 19 giorni, con 5 - 6
generazioni all'anno. Largamente polifaga (su 20
famiglie di piante erbacee)
Liriomyza trifolii
Mosca americana della gerbera
Polifaga, simile per molti aspetti alla precedente.
La larva si distingue, a maturità, per il colore giallo-
Originario del SudAfrica,
importato in Spagna nel
'88, presente in diversi
paesi UE e in Italia, a
partire dal Sud, compreso
il Veneto.
Si riporta a titolo di
segnalazione. Non
previsti provvedimenti
particolari.
Originaria del Sud
America, segnalata dal
1989 in Europa. diversi
paesi OEPP, compresa
l'Italia, ed il Veneto, in
particolare su lattuga.
p
Originaria del Nord
America, disseminata in
altri Paesi negli anni 1960 80. Presente in Italia e i
diversi paesi OEPP e nei
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
arancio chiaro e per gli spiracoli tracheali posteriori.
vari continenti.
Note
N.B. 1: Diversi altre specie di Agromizidae ampiamente
diffuse nei nostri ambienti possono determinare danni
simili a quelli delle due specie riportate.
N.B. 2: La normativa riporta anche la Liriomyza sativae
(non presente nella UE, ma a rischio di introduzione), e
la Liriomyza bryoniae, presente nella UE ma non in
Irlanda (zona protetta).
Gladiolus spp. [Gladiolo]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione *
Gypsophila spp. [Gipsofila]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Helicornia (Musaceae)
[Chele d’aragosta]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Hibiscus L. [Ibisco]
Vegetali destinati alla
piantagione
Homalonema (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Humulus lupulus
[Luppolo]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.)
* Cultivar nane e relativi ibridi, quali G. callianthus, G.
colvillei, G. nanus, G. ramosus, G. tubergenii
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Bemisia tabaci (All. IV, B, 24.3 - vedi Euphorbia pulch.)
Pzp: solo se destinati a
zone protette.
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Hyacinthus spp. [Giacinti]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Impatiens spp.[Fiore di vetro,
Nuova Guinea]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Iris [Iris]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Ismene [Ismene]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Juglans
[Noce]
Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
p
Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 19):
che nessun sintomo di Verticillium albo-atrum e Verticillium
dahliae è stato osservato su luppolo nel luogo di produzione
dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
p
Verticillium albo-atrum e Verticillium dahliae
l Verticillium sono funghi ampiamente diffusi, con
molte piante ospiti. La normativa fitosanitaria prende in
considerazione solo i ceppi che attaccano il luppolo.
Questa tracheomicosi (verticillosi) si manifesta con
ingiallimenti e appassimenti fogliari, a partire dal basso.
Ceppi non segnalati in
Italia. Presenti in alcuni
paesi UE e rari nel resto
del mondo.
P
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Controllo L.O.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Lactuca sativa
[Lattuga]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Lagestroemia spp.
Larix
[Larice]
Vegetali destinati alla
piantagione
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Area diffusione
Note
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Controllo L.O.
Ips spp (All. IV, B, 8 - 12 - vedi Abies)
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Pzp
Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus)
p
Constatazione ufficiale (All IV, B, 15):
che i vegetali sono stati ottenuti in vivai e che il luogo di
produzione è indenne da Cephalcia lariciphila (solo per
zone protette)
Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies)
Leucanthemum [Margherita]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Ligustrum
Ligustro
Limonium spp. [Statice]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Lupinus [Lupino]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Lycopersicon lycopersicum
[Pomodoro]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Descrizione organismi nocivi
Cephalcia lariciphila, cefalcia
Si tratta di un imenottero le cui larve verdastre con linee
laterali scure vivono cibandosi degli aghi di larice, che
vengono troncati alla base; inoltre si costruiscono con
fili sericei dei manicotti attorno ai germogli.
Scarsamente dannoso, interessa alcune zone protette.
Quasi tutta l'UE, eccetto
alcune zone protette (IRL,
UK parte)
Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea):
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Pzp, solo se destinati a
zone protette: IRL, UK
(Irlanda del Nord, Isola
di Man e Jersey)
p
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Controllo L.O.
Presente in Italia
Importante (dannoso) in
Yugoslavia, Repubblica
Ceca, Russia
Presente in molti paesi
OEPP e in Asia
constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 18.6):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Potato stolbur mycoplasm,
oppure
b) che nessun sintomo di Potato stolbur mycoplasm è stato
osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio
dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
Potato stolbur phytoplasma
Questo fitoplasma può attaccare le Solanacee (patata
compresa) e diverse spontanee. Può essere trasmesso per
innesto, attraverso la cuscuta, e da diverse cicaline, tra
cui Hyalestes obsoletus. I sintomi su pomodoro possono
essere confusi con i sintomi del virus TYLCV. In
pomodoro si hanno fogliole di dimensioni ridotte,
consistenza carnosa, con margini rivolti verso l'alto (no
margini gialli come nel TYLCV); getti ascellari
soprannumerari con vegetazione affastellata; fiori
carnosi, spesso sterili, con petali verdastri. I danni sono
spesso dovuti ad infezioni trasmesse da cicaline dove il
fitoplasma è presente sulle piante spontanee
constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 18.7):
Ralstonia= Pseudomonas = Burkholderia solanacearum Localmente segnalato in
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
p
Lotta obbligatoria
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Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da Pseudomonas solanacearum (Smith),
oppure
b) che nessun indizio di Pseudomonas solanacearum è stato
osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio
dell'ultimo ciclo vegetativo
completo.
(Avvizzimento batterico delle solanacee)
Batteriosi segnalata dal 1995 in Italia su patata
(rinvenuta la razza 3, la più diffusa nel mondo, e
dannosa soprattutto su pomodoro e patata). Determina
perdita di turgore e appassimento inizialmente delle
foglie apicali, poi decolorazione e collasso della pianta
in pochi giorni. Il fusto della pianta infetta, al taglio
trasversale, presenta imbrunimento dei fasci vascolari,
da cui fuoriescono gocce di essudato biancastro.
Diffusione tarmite tuberi di patata o piante da prapianto
infette. Il batterio può sopravvivere inoltre nelle acque di
irrigazione e in piante spontanee.
Italia, Belgio, Olanda, UK, D.M. 23 febbraio 2000
Gracia, Portogallo, Spagna,
Svezia
Ampiamente diffusa, a
livello mondiale,
specialmente nelle zone
tropicali e subtropicali.
constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 26.1):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da Tomato yellow leaf curl virus,
oppure
b) che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è
stato osservato sui vegetali,
e:
aa) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Bemisia tabaci, oppure
bb) che il luogo di produzione è risultato indenne da Bemisia
tabaci all'atto di ispezioni ufficiali effettuate almeno una
volta al mese nei tre mesi precedenti l'esportazione
oppure
c) che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è
stato osservato sul luogo di produzione e che quest'ultimo è
stato sottoposto ad idoneo trattamento e ad un regime di
controllo per accertare l'assenza di Bemisia tabaci
Tomato yellow leaf curl virus
TYLCV è un virus trasmesso solo da Bemisia tabaci, in
modo persistente. Il virus potrebbe tuttavia essere
presente occasionalmente anche su infestanti, da cui
l'insetto può acquisirlo. I sintomi su pomodoro sono
rappresentati da riduzione di taglia, fogliole piccole e
coriacee, con i margini rivolti verso l'alto e ingialliti.
TYLCV è originario e
diffuso nell'areale
mediterraneo. La sua
dannosità è notevolmente
aumentata dal 1980, per la
diffusione di un particolare
biotipo di Bemisia tabaci,
caratterizzato da resistenza
agli insetticidi, maggiore
polifagia e fecondità, e
ormai segnalato in tutti i
continenti.
Bemisia tabaci
Mosca bianca delle orticole e ornamentali
Questo aleurodide, estremamente polifago, sembra
l'unico vettore in grado di trasmettere il TYLCV;
occorre un periodo di alimentazione di almeno 15 - 30
minuti, a cui segue un periodo di latenza di circa 17 - 21
ore, dopo le quali l'insetto diventa infettivo. Vive sulla
pagina inferiore delle foglie, dove sono visibili anche le
uova ed i pupari. Nei nostri ambienti compie diverse
generazioni, 5 - 6 in serra, dove può anche sopravvivere
d'inverno sulle colture o su ornamentali. N.B. Nelle serre
o nell'ambiente circostante possono essere facilmente
presenti anche altre specie di aleurodidi.
Note
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
I vegetali (comprese le sementi) non devono essere
contaminati da Clavibacter michiganensis spp.
michiganensis (all. II, A, Sez. II)
Diffusamente presente in
Clavibacter michiganensis spp. michiganensis
Italia, OEPP, resto del
Cancro batterico del pomodoro; è una batteriosi
mondo.
vascolare, che determina avvizzimento, ingiallimento e
disseccamento delle foglie e dell'intera pianta. In sezione
il picciolo e/o il fusto presentano imbrunimento dei vasi.
Il seme può essere infettato sia internamente che
esternamente.
Xanthomonas campestris pv. vesicatoria
I vegetali (comprese le sementi) non devono essere
contaminati da Xanthomonas campestris pv. vesicatoria (all. Maculatura batterica del pomodoro; determina
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Diffusamente presente in
Italia, OEPP, resto del
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Genere o Specie
[Nome comune]
Malus Mill.
[Malus]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
II, Sez.II)
caratteristiche maculature, di pochi mm, a contorno
irregolare, prima idropiche e poi clorotiche, su foglie
giovani, fusto e frutti. Non vascolare. Colpisce anche il
peperone e altre solanacee avventizie. I semi possono
essere contaminati esternamente.
mondo.
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15)
Diffusamente presente in
Tomato spotted wilt virus TSWV
Veneto, Italia, UE, resto
Virus tra i più diffusi e dannosi al mondo, capace di
del mondo.
infettare circa 1.000 specie, orticole ed ornamentali.
Trasmesso da tripidi, tra cui Frankliniella occidentalis e
Thrips tabaci, in maniera persistente. In generale
determina maculature e necrosi su foglie e steli, all'inizio
piccole, poi più estese. Ingiallimento e necrosi dei
germogli. Maculature e deformazioni dei frutti. Arresto
della crescita e avvizzimento.
Virus del mosaico del pepino (Dec. 2003/64/CE, recepita da
D. M. 24/04/03, misure provvisorie di lotta; Dec.
2004/200/CE)
Le sementi di pomodoro possono essere trasportate
all'interno della Comunità se:
a) provengono da zone indenni …..; o
b) nessun sintomo è stato osservato sui vegetali nel luogo
di produzione .. omissis; o
c) le sementi sono state oggetto di un controllo ufficiale
… e sono risultate indenni …omissis.
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 15):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Apple proliferation mycoplasm
oppure:
b) aa) che i vegetali, escluse le piantine generate da semi:
— hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un
sistema di certificazione che richieda che essi provengano in
linea diretta da materiali conservati in condizioni
adeguate e sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno
l'APP mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e
rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto
di dette prove, oppure
— provengono in linea diretta da materiali conservati in
condizioni adeguate, sottoposti negli ultimi sei cicli
vegetativi completi ad almeno una prova ufficiale
riguardante almeno l'APP mediante indicatori appropriati o
metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo
nocivo all'atto di tali prove,
bb) che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Virus del mosaico del pepino:
Virus segnalato recentemente, propagabile attraverso il
seme e le piante. Su foglie determina clorosi, mosaico,
laciniature. Su fusti striature di colore verde scuro. Su
frutti zone che rimangono verdi a maturazione.
Dannoso su pomodoro; presente anche su infestanti
quali Amaranthus, Solanum nigrum, Sonchus oleraceo
Segnalato su pomodoro,
dal '99 in Olanda, Regno
Unito, Germania. Dal 2000
in Francia. Dal 2001
Spagna e Sardegna.
Note
Passaporto
obbligatorio per le
sementi. E' opportuno
verificare in vivaio
l'eventuale presenza di
sintomi.
P o Pzp per Erwinia
amylovora
Apple proliferation micoplasma o
Apple proliferation phytoplasma (APP)
Fitoplasma trasmesso da adulti svernanti di psille del
genereCacopsylla (C. picta, C. melanoneura, altre?) o
tramite materiale di propagazione (seme escluso).
Sintomi specifici sono gli scopazzi del melo, dovuti allo
sviluppo dei germogli avventizi dei rametti, e le stipole
fogliari molto più espanse del normale (sintomo che
assume valore diagnostico). In primavera le foglie
tendono ad essere piccole, clorotiche, molto soggette ad
oidio. In autunno assumono anticipatamente una
colorazione rossastra. I frutti sono molto più piccoli del
normale ed il picciolo è allungato e sottile.
Le alte temperature estive, 29 - 32 °C, determinano la
scomparsa dei sintomi e la rimozione del fitoplasma.
Anche le temperature molto basse (es. Nord-Europa)
limitano la dannosità.
Italia: Segnalata per la
prima volta nel 1950 in
Veneto (attualmente raro)
Diffusa in Trentino-Alto
Adige, Friuli-Venezia
Giulia, Piemonte, Valle
d'Aosta.
UE: paesi a Sud rispetto ai
Paesi Bassi e alla Polonia.
APP è anche oggetto di
lotta obbligatoria
(D.M. 23/02/06)
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
non sono stati osservati sintomi di malattie provocate
dall'APP, né sui vegetali del luogo di produzione, né sui
vegetali sensibili delle immediate vicinanze.
Marantha (Marantaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Mespilus L. [Nespolo]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Monstera (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Musa (Musaceae)
[Banana]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Muscari [Muscari,
Lampascione] Bulbi e cormi
destinati alla piantagione
Narcissus L [Narciso]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Nephthytis (Aracee) [Nefitis]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Nicotiana tabacum
[Tabacco]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
Controllo L.O.
p
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
P o Pzp per zone
protette da Erwinia
amylovora
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7 - vedi
Lycopersicon)
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (All. IV, A, Sez. II, 22 - vedi Tulipa L.)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7 - vedi
Lycopersicon)
Nierenbergia (Solanaceae)
Vegetali destinati alla
piantagione
Orchidantha (Musaceae)
[Orchidanta]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
p
p
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Ornithogalum
[Latte di gallina]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Oxalis spp. [Acetosella]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Palmae [specie seguenti]
Areca catechu,
Arecastrum romanzoffianum,
Arenga pinnata,
Borassus flabellifer,
Brahea armata,
Butia capitata,
Calamus merillii,
Caryota maxima,
Caryota cumingii,
Cocos nucifera,
Corypha elata,
Corypha gebanga,
Elaeis guineensis,
Howea forsteriana,
Jubea chilensis,
Livistona australis,
Livistona decipiens,
Metroxylon sagu,
Oreodoxa regia,
Phoenix canariensis,
Phoenix dactylifera,
Phoenix theophrasti,
Phoenix sylvestris,
Sabal umbraculifera,
Trachycarpus fortunei,
Washingtonia spp.
Piante il cui fusto alla base ha
un diametro superiore a 5 cm.
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Rhynchophorus ferrugineus
La Decisione della Commissione 2007/365/CE (modificata
dalla Decisione 2010/467/UE) stabilisce che tutti i "vegetali
sensibili", ossia le piante delle specie indicate, il cui fusto
alla base ha un diametro superiore a 5 cm, devono essere
accompagnate da un passaporto delle piante che garantisce
che sono stati coltivati in uno Stato o in un luogo di
produzione ufficialmente approvato indenne dal punteruolo
(per maggiori specifiche vedi decisioni).
Lotta obbligatoria, D.M. del 9 novembre 2007 di
recepimento della Decisione 2007/365/CE
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
In Italia presente al Sud,
nelle isole, al Centro e
Toscana. Nella UE
Punteruolo rosso delle palme
presente in Spagna.
Coleottero curculionide, di notevoli dimensioni. Adulti
Originario dell'Asia.
di colore da ruggine a marrone-rossastro, con striature
Presente nel bacino del
nere, lunghezza attorno a 35 mm e 12 di larghezza.
Larve tozze, apode, di colore giallastro, capo marrone. A Mediterraneo e Oceania.
maturità supera i 50 mm, si costruisce un bozzolo ovale,
con le fibre della pianta, che misura 80x35 mm. Le
infestazioni interessano principalmente la corona, le
ascelle fogliari e le diverse parti del tronco. Si ha
l'ingiallimento e avvizzimento della chioma. I tessuti
colpiti, tronco e ascella delle foglie, sono forati e
marcescenti.
Rhynchophorus ferrugineus
P
Lotta obbligatoria
D.M. 9 nov. 2007
Decisione
2007/365/CE
Decisione
2010/467/UE
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Palmae [generi seguenti]
Brahea,
Butia,
Chamaerops,
Jubea,
Livistona,
Phoenix,
Sabal,
Syagrus,
Trachycarpus,
Trithrinax,
Washingtonia
Vegetali destinati alla
piantagione il cui fusto alla base
ha un diametro superiore a 5
cm.
Pelargonium
[Pelargonio, Geranio]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Note
Paysandisia archon (All. IV, sez. II, 19.1)
Constatazione ufficiale che i vegetali:
a) sono stati coltivati per tutto il loro ciclo di vita in una
zona … riconosciuta indenne dalla Paysandisia
archon ….; oppure
b) durante un periodo di almeno due anni prima dello
spostamento sono stati coltivati in un luogo di
produzione:
- registrato e sorvegliato dall'organismo ufficiale
responsabile dello Stato membro di origine,
- in cui i vegetali erano collocati in un sito soggetto a
protezione fisica totale volta a impedire l'introduzione
della Paysandisia archon o soggetto
all'applicazione di trattamenti preventivi adeguati, e
- in cui non è stato osservato alcun indizio della
presenza della Paysandisia archon nel
corso delle tre ispezioni ufficiali annuali effettuate a
intervalli opportuni.
Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 20):
a) che nessun indizio di Helicoverpa armigera Hübner o
Spodoptera littoralis (Boisd.) è stato osservato nel luogo di
produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo,
oppure
b) che i vegetali sono stati sottoposti ad idoneo trattamento
atto a proteggerli contro tali organismi nocivi.
Paysandisia archon
Farfalla di grande dimensioni, di 9 – 11 cm. Ali anteriori
marrone, ali posteriori rosse con macchie nere e bianche.
Vola prevalentemente da giugno a settembre. Ciclo
annuale. Le larve entrano nello stipite, alla base delle
foglie e scavano gallerie abbastanza rettiline. Oppure
scavano gallerie nello stipite della foglia. Come
conseguenza si ha un deperimento generale,
ingiallimenti fogliari. Caratteristica l’abbondante
presenza di rosura all’esterno dello stipite. Le foglie,
distendendosi, possono mostrare caratteristiche
perforazioni del lembo.
Originaria del Centro
America, segnalata dal
2001 in UE, Spagna,
Francia, UK. In Italia
segnalazioni dal 2002, in
Campania, Marche,
Toscana, Puglia. Segnalata
anche in vivaio in Veneto
(lago di Garda)
p
Helicoverpa armigera
Lepidottero nottuide polifago su orticole (tra cui
pomodoro), ornamentali e mais. Può sopravvivere
d'inverno come crisalide nel terreno. Larve e danni tipici
delle nottue (bisso moro). Larva matura di 30 mm, con
due bande longitudinali chiare, sui fianchi, con stigmi
scuri molto evidenti.
Localmente presente in
Italia. Diffusa nelle aree
calde nel resto d'Europa e
del mondo (America
esclusa).
P
Spodoptera littoralis
Lepidottero nottuide polifago, su svariate specie
orticole ed ornamentali. Presente in ambienti con inverni
temperati (Sud-Italia, litorale Ligure). Al Nord può
sopravvivere solo in serra (unica segnalazione in serra,
nel milanese). Possibili migrazioni trofiche degli adulti.
Larva matura di 40 mm, ristretta anteriormente, di colore
variabile. Porta due macchie rotonde nere nel primo
segmento e due macchie triangolari nere nell'ottavo
segmento.
Diffusa nelle regioni calde
circummediterranee e in
gran parte dell'Africa.
Sporadiche presenze al
Nord Italia
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Persea spp [avocado]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Petroselinum hortense
[Prezzemolo]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Cacyreus marshalli (vedi Geranium)
Lista A2 OEPP
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Controllo
p
p
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Petunia spp. (Solanaceae)
Vegetali destinati alla
piantagione
Philodendron (Aracee)
[Filodendro]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Photinia davidiana
[Stranvesia davidiana]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Physalis (Solanaceae)
[Alchechengi]
Vegetali destinati alla
piantagione
Picea A. Dietr.
[Peccio]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Pinus L.,
[Pino]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
(vedi anche riquadro
successivo)
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
Note
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per zone
protette da Erwinia
amylovora
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6 - vedi
Lycopersicon)
p
Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus)
p
Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies)
Pzp
Ips spp (All. IV, B, 8 - 12 - vedi Abies)
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Pzp
Constatazione ufficiale (All. IV, B, 18)
che i vegetali sono stati ottenuti in vivai e che il luogo di
produzione è indenne da Gilpinia hercyniae (solo per zone
protette)
Gilpinia hercyniae
Imenottero le cui larve di colore verde con tre strie
bianche sul dorso, lunghezza massima di 22 mm,
erodono gli aghi di Picea excelsa, nel periodo tarda
primavera - autunno. Poco dannoso.
Quasi tutta l'UE, eccetto
alcune zone protette (EL,
IRL, UK parte)
Pzp: solo se destinate a
zone protette: EL, IRL,
UK (Irlanda del Nord,
Isola di Man e Jersey)
Constatazione ufficiale (all. IV, B, 7):
che il luogo di produzione è indenne da Dendroctonus
micans (solo se le piante sono di altezza superiore a 3 mt e
destinate a zone protette)
Dendroctonus micans
Scolitide, attacca di preferenza Picea sp., piante in
situazioni di stress. Dai fori di 5 mm sulla corteccia
fuoriescono tubuli di resina solidificata lunghi circa 1
cm. Adulto nero di 6 - 8 mm. Danni si sono avuti in
popolamenti Europei di Picea al limite del loro areale.
Fungo di origine subtropicale, responsabile di
maculature fogliari gialle-rossastre e successivo
disseccamento degli aghi, a partire da quelli vecchi, con
progressiva denudazione delle branche a partire dal
basso.
In fase di espansione nelle
dolomiti orientali. Presente
in Centro e Nord Europa e
parte dell'Asia
Pzp: solo se destinate a
zone protette: EL, IRL,
UK (Irlanda del Nord,
Isola di Man e Jersey)
Italia
UE, OEPP
Resto del mondo
p
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 4):
che nessun sintomo di Scirrhia pini Funk et Parker è stato
osservato nel luogo di produzione o nelle immediate
vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus)
Ips spp (All. IV, B, 8 - 12 - vedi Abies)
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies)
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Genere o Specie
[Nome comune]
Pinus spp
Vegetali destinati alla
piantagione, comprese le
sementi e i coni utilizzati ai fini
della moltiplicazione
Platanus L.,
[Platano]
Vegetali destinati alla
piantagione, ad eccezione delle
sementi
Area diffusione
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Il D.M. 30/10/2007 ha “semplificato” le precedenti
disposizioni relative alla lotta obbligatoria. Il Serv.
Fitosanitario ha il compito di fornire informazioni sulle
modalità di prevenzione e contenimento dell’insetto.
La direttiva 2008/64/CE ha tolto lo status di zona protetta
all’isola di Ibiza (Spagna), per la quale in precedenza era
necessario il passaporto ZP, in quanto l’insetto risulta ormai
insediato anche in questa parte dell’UE.
Thaumetopea pityocampa
Tutta l'UE
Processionaria del pino: le larve del lepidottero
nascono dalla metà di agosto, vivono gregarie e si
nutrono degli aghi di pino, costruendo dei nidi
provvisori con fili sericei, e un nido più voluminoso
all'interno del quale superano il periodo più freddo. I peli
urticanti, liberati nell'ambiente, possono provocare
irritazioni della pelle, occhi, vie respiratorie.
Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea):
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Gibberella circinata
La decisione 2007/433/CE stabilisce misure di emergenza
provvisorie per impedire l'introduzione e la diffusione
(organismo non citato nella D.L. 214)
Gibberella circinata
Forma assessuata: Fusarium circinatum
Può infettare sia le plantule da seme che le piante adulte.
Si ha un cancro della corteccia, al di sotto della quale c'è
emissione di resina e imbrunimento del legno.. Il cancro
può interessare rami tronco e anche le radici, anche se
più spesso interessa i rami piccoli, gli aghi cambiano di
colore e cadono. Su piante giovani il cancro è più
frequente a livello del terreno (colletto)
Ceratocystis fimbriata f.sp. platani
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 8):
Cancro colorato del Platano: all'inizio si ha un
a) che i vegetali sono originari di una zona notoriamente
deperimento vegetativo, con foglie piccole e clorotiche,
indenne da Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Walter,
e successivo disseccamento di parte o dell'intera pianta.
oppure
b) che nessun sintomo di Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Il fungo si sviluppa nei tessuti legnosi, sui quali, in
Walter è stato osservato nel luogo di produzione o nelle
sezione, si notano macchie bluastre (a macchia de
immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo
leopardo se si scorteccia la pianta in corrispondenza dei
cancri che compaiono esternamente con imbrunimenti e
completo.
Oggetto di Lotta obbligatoria (da ultimo, D.M. 17/4/98 in
desquamazione)
GU n. 125 del 1/6/98), che prevede l'abbattimento e
l'eliminazione dei platani colpiti e di quelli adiacenti.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Note
Originaria di USA e
Messico. Presente in
Africa del Sud, Giappone e
Cile. Comparsa il Spagna
nel 2005
P (ad esclusione di
cessione di piccole
quantità ad uso privato
del destinatario)
Introdotto in diversi porti
del Sud Europa,
dall'America, verso il '45.
Diffusamente presente in
Veneto e Friuli, in alcune
altre regioni italiane, in
alcune città di Francia e
Spagna, Svizzera.
America del Nord
p
Lotta obbligatoria
D.M. 17/04/98 e
circolare applicativa
Controllo L.O.
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Genere o Specie
[Nome comune]
Poncirus Raf.
[Arancio trifogliato]
Vegetali e relativi ibridi, ad
eccezione dei frutti e delle
sementi
Populus L.
[Pioppo]
Vegetali destinati alla
piantagione, ad eccezione delle
sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Note
P
I vegetali non devono essere contaminati da Circulifer
(Neoaliturus) haematoceps e da Circulifer (Neoaliturus)
tenellus (All. II, A, Sez. II, 5 e 6 - vedi Citrus).
I vegetali non devono essere contaminati da Eutetranychus
orientalis (all. II, A, Sez. II, 6.1 - vedi Citrus)
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 5 e 6):
che nessun sintomo di Melampsora medusae Thümen è stato
osservato nel luogo di produzione o nelle immediate
vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Primula spp.
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Prunus L.
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Area diffusione
Spiroplasma citri, Phoma tracheiphila, Citrus vein
enation woody gall e Citrus tristeza virus
(All. IV, A, Sez. II, 10 - vedi Citrus)
I vegetali non devono essere contaminati da Hypoxylon
mammatum (all. II, A2b - solo per zone protette)
Pothos (Aracee)
[Potos]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Descrizione organismi nocivi
Ruggine dioica, su pioppo (ospite primario, con piccole
pustole gialle sulla pagina inferiore delle foglie) e
conifere (necrosi e decolorazioni degli aghi).
N.B. non segnalata in Italia; facilmente confondibile con
altre specie di Melampsora comunemente presenti.
L'infezione parte dalle branche basali per poi estendersi
in alto
America, Oceania
Alcuni paesi di Asia e
Africa
In UE: Belgio, Francia,
Portogallo (Spagna?)
p
Hypoxylon mammatum
Cancro del pioppo tremulo: fungo responsabile di un
cancro corticale. I pioppi coltivati sono resistenti. Da
non confondere con le "macchie brune", alterazione di
natura fisiologica.
Origine Nord America,
ormai diffuso nelle zone
temperate dell'emisfero
nord.
Pzp: solo se destinati a
zone protette: IRL, NIRL
Controllo L.O.
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer)
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer)
Constatazione ufficiale:
Radopholus similis
Nematode vermiforme in tutti gli stadi, endoparassita
a) che nessuna contaminazione da Radopholus similis è
migratore su organi ipogei (radici, rizomi). Provoca
stata osservata nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo necrosi e riduzione dell'apparato radicale, e conseguenti
sintomi a carico della parte aerea (clorosi, scarso
ciclo vegetativo completo,
sviluppo, ecc.). Non produce galle sulle radici come altri
oppure
b) che terra e radici di vegetali sospetti sono stati sottoposti, nematodi. Tra le specie coltivate nel mondo, dannoso su
banano, ma con una gamma di ospiti molto vasta
dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, a prove
nematologiche ufficiali almeno per quanto riguarda
(potenzialmente anche soia, mais, sorgo). Nella UE
Radopholus similis e sono risultati esenti da tale organismo rinvenuto finora su ornamentali in serra.
nocivo all'atto di dette prove.
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Diffusamente presente
nelle aree di coltivazione
delle banane: Asia,
Africa, America,
Oceania
Negli altri paesi presente
su ornamentali in serra,
anche UE e Italia.
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da determinati organismi nocivi,
oppure
b) che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi
nocivi in questione è stato osservato su vegetali sul luogo di
Veneto, Italia
Francia, Spagna, Grecia
Abbastanza comune anche
in: Germania, Ungheria,
Romania, ex Jugoslavia,
Svizzera.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Apricot chlorotic leafroll mycoplasm
(sin. European Stone Fruit Yellows Phytoplasma =
ESFYP). Fitoplasma di origine europea, trasmesso da
Cacopsylla pruni o tramite materiale di propagazione
infetto.Tra i sintomi indotti (diversi secondo le specie e
le varietà) si ricorda: risveglio vegetativo anticipato, in
p
p
P
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Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo
completo.
Gli organismi nocivi di cui sopra sono:
— Apricot chlorotic leafroll mycoplasm
— Xanthomonas campestris pv. pruni (Smith) Dye
primavera foglie clorotiche, piccole, accartocciate,
precocemente arrossate in autunno. I danni al floema
possono evidenziarsi con imbrunimenti del tessuto
corticale e suberificazioni delle nervature fogliari.
Xanthomonas campestris pv. pruni
Causa disseccamenti apicali dei rametti, necrosi delle
gemme, maculature poligonali sulle foglie, dapprima
idropiche e poi nerastre, con successivo ingiallimento e
disseccamento a partire dall'apice. Piccole maculature
vescicolose sui frutti. Cancri rameali. Notevoli
differenze di suscettibilità dovute a specie e varietà.
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Prunus L.
Vegetali destinati alla
piantagione, ad eccezione delle
sementi:
- P. amygdalus (Mandorlo)
- P. armeniaca (Albicocco)
- P. blireiana (Ornamentale)
- Prunus brigantina Vill.,
- P. cerasifera (Mirabolano)
- Prunus cistena Hansen,
- Prunus curdica Fenzl
- P. domestica ssp. domestica
(Susino europeo)
- Prunus domestica ssp. insititia
(Portainnesto S. Giuliano)
- Prunus domestica ssp. italica )
- Prunus glandulosa Thunb.,
- Prunus holosericea Batal.,
- Prunus hortulana Bailey,
- Prunus japonica Thunb.,
- Prunus mandshurica (Maxim.)
Koehne,
- Prunus maritima Marsh.,
- Prunus mume Sieb. et Zucc.,
- Prunus nigra Ait.,
- P. persica (Pesco)
- P. salicina (Susino cinogiapponese)
- Prunus sibirica L.,
- Prunus simonii Carr.,
- P. spinosa (Prugnolo)
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 16):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente
indenni da Plum pox virus,
oppure:
b) aa) che i vegetali, escluse le piantine generate da semi:
— hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un
sistema di certificazione che richieda che essi provengano in
linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate,
sottoposti a prove ufficiali riguardanti almento il Plum
pox virus mediante indicatori appropriati o metodi
equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo
nocivo all'atto di dette prove, oppure
— provengono in linea diretta da materiali conservati in
condizioni adeguate, sottoposti negli ultimi tre cicli
vegetativi completi ad almeno una prova ufficiale
riguardante almeno il Plum pox virus mediante indicatori
appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal
suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove,
bb) che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi
non sono stati osservati sintomi di malattie provocate dal
Plum pox virus, né sui vegetali del luogo di produzione, né
sui vegetali sensibili delle immediate vicinanze,
cc) che si è provveduto ad estirpare i vegetali del luogo di
produzione che abbiano mostrato sintomi di malattie
dovute ad altri virus od agenti patogeni virus-simili.
D.M. 28 luglio 2009 - Lotta obbligatoria
La produzione vivaistica è di norma autirizzata solo nelle
zone indenni. Le piante madri da cui viene prelevato il
materiale sono sottoposte a specifici controlli e analisi.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Area diffusione
Note
Italia, UE, OEPP
Mondiale
p
Controllo L.O.
Plum pox virus - PPV
Sharka: principale virosi, dal punto di vista economico,
dei Prunus. Del virus si conoscono 4 sierotipi o ceppi
principali. Il più diffuso ed aggressivo, sia per capacità
di trasmissione che per entità dei danni, è il ceppo M, su
pesco, ma anche susino e albicocco, riscontrato a partire
dal '96 anche in Italia. Meno diffuso il ceppo D. Su
ciliegio è stato isolato il ceppo C.
Il virus viene trasmesso facilmente dagli afidi con
semplici punture di assaggio. Pertanto i vivai e le fonti
di approvvigionamento dovrebbero trovarsi in luoghi
sufficientemente lontani da piante ammalate (almeno 1
km). La malattia si propaga anche utilizzando materiale
infetto. Il virus può essere presente anche sui semi, ma le
piantine che si originano sono comunque sane. I
controlli vanno fatti nei vivai e nei campi di piante
madri. I sintomi sulla vegetazione vengono molto
attenuati nel periodo tarda primavera estate.
Sintomi
Sui fiori di pesco di tipo rosaceo, anomalie cromatiche
Sulle foglie di pesco (in genere terza - ottava foglia del
germoglio) presenza di linee gialle, centrate attorno ad
una nervatura secondaria, con andamento irregolarmente
anulare. In autunno, se queste foglie non cadono, le linee
appaiono arrossate.
Sui frutti si hanno macchie o anelli con rottura del
colore. In funzione della varietà e dell'andamento
stagionale, le perdite di produzione possono essere
molto elevate (per cascola o frutti incommerciabili).
Anche sulle foglie di albicocco, susino, e sui portinnesti
è possibile osservare anulature o bande clorotiche con
Controllo L.O.
Originario della Bulgaria,
P
diffuso in gran parte parte
dell'OEPP.
In Italia il ceppo D è
presente dal 1973 in
Trentino Alto-Adige, e
successivamente in quasi
tutte le regioni su
albicocco e susino.
Dal 1996 è presente, in
particolare su pesco, il
ceppo M, in Veneto,
Emilia-Romagna, Trentino.
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Genere o Specie
[Nome comune]
- P. tomentosa (Nankino)
- P. triloba (Ornamentale)
— altre specie di Prunus L.
sensibili al Plum pox virus *
Prunus persica (L.)
[Pesco]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Prunus laurocerasus L.
Prunus lusitanica L.
Pseudotsuga Carr.
[Douglasia]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Puschkinia
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Pyracantha Roem.
[Agazzino]
Vegetali destinati alla
Piantagione, eccetto le sementi
Pyrus L.
[Pero]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
* Al ceppo C sono sensibili i ciliegi: P. avium (Ciliegio
dolce), P. cerasus (Ciliegio acido), P. mahaleb (ciliegio di
S. Lucia).
* Sono esclusi il P. laurocerasus e il P. lusitanica, che sono
però soggetti a passaporto “p” solo se ceduti a
professionalmente impegnati in quanto Prunus (vedi
riquadro precedente)
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12)
relativa a Pseudomonas syringae pv. persicae
(vedi sopra, come per Xanthomonas campestris)
andamento sinuoso. Nel susino cino-giapponese i
sintomi fogliari sono osservabili durante tutto il periodo
vegetativo.
Pseudomonas syringae pv. persicae
Batteriosi non segnalata in Italia, conosciuta con il
nome di deperimento batterico del pesco. Si hanno
disseccamenti di gemme, rametti, branche. Maculature
necrotiche rotondeggianti su foglie (in seguito
bucherellate), defogliazioni precoci.
Area diffusione
Note
Presente in Francia
Segnalazioni in Croazia e
UK
Diffusamenta presente in
Nuova Zelanda
P
In UE la media valle
del Rodano è la zona
più colpita
p
Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus)
p
Ips typographus, I. cembrae (All. IV, B, 9, 11 - vedi Abies)
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Pzp
Gremmeniella abietina (All IV, B, 16 - vedi Abies)
Pzp
Dendroctonus micans (all. IV, B, 7 - vedi Picea):
(solo piante superiori ai 3 metri destinate a zone protette)
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
Pzp
p
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per zone
protette da Erwinia
amylovora
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per Erwinia
amylovora
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 13)
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da Pear decline mycoplasm,
oppure
b) che negli ultimi tre cicli vegetativi completi si è
provveduto ad estirpare i vegetali del luogo di produzione e
delle immediate vicinanze che hanno mostrato sintomi tali
da far sospettare un'infezione da Pear decline mycoplasm.
Pear decline mycoplasm.
Fitoplasma responsabile della "moria del pero".
Colpisce pero, cotogno e nashi. Trasmessa dalle psylle
(gen. Cacopsylla). Sintomi tipici dei fitoplasmi, dovuti
all'alterazione della funzionalità del floema:
ingiallimenti, foglie piccole e accartocciate, ispessite,
precocemente arrossate (molto evidente a settembre).
Piante innestate su cotogno possono risanarsi.
N.B. Sintomi simili sono dovuti a disaffinità d'innesto.
Nord-Italia (area di
origine)
Centro Italia
Francia, Spagna,
Inghilterra
Stati Uniti
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Controllo L.O.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
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Genere o Specie
[Nome comune]
Quercus L.
[Quercia]
Vegetali destinati alla
piantagione, ad eccezione delle
sementi
Ravenala (Musaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Rhododendron spp
[Rododendro]
Piante destinate alla piantagione
Elenco "piante sensibili"
elencate nella Dec. 2007/201
Acer macrophyllum, Acer
pseudoplatanus, Adiantum
aleuticum, Adiantum jordanii,
Aesculus californica, Aesculus
hippocastanum, Arbutus
menziesii, Arbutus unedo,
Arctostaphylos spp., Calluna
vulgaris, Camellia spp.,
Castanea sativa, Fagus
sylvatica, Frangula californica,
Frangula purshiana, Fraxinus
excelsior, Griselinia littoralis,
Hamamelis virginiana,
Heteromeles arbutifolia,
Kalmia latifolia, Laurus nobilis,
Leucothoe spp., Lithocarpus
densiflorus, Lonicera hispidula,
Magnolia spp., Michelia
doltsopa, Nothofagus obliqua,
Osmanthus heterophyllus,
Parrotia persica, Photinia x
fraseri, Pieris spp.,
Pseudotsuga menziesii, Quercus
spp., Rhododendron spp.
(escluso R. simsii), Rosa
gymnocarpa, Salix caprea,
Sequoia sempervirens, Syringa
vulgaris, Taxus spp., Trientalis
latifolia, Umbellularia
californica, Vaccinium ovatum,
Viburnum spp..
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Cryphonectria parasitica (All. IV, A, Sez. II, 7 - vedi
Castanea)
Le querce, nella regione OEPP, sono segnalate come
ospiti del cancro della corteccia del castagno. Anche se
il rischio fitosanitario è limitato, necessitano delle stesse
constatazioni uff. previste per i vegetali di castanea
(vedi sopra)
Area diffusione
p
Controllo L.O.
p
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
Le piante destinate alla piantagione delle specie Viburnum
spp., Camellia spp. e Rhododendron spp., ad eccezione di
Rhododendron simsii Planch, tranne le sementi, originarie
della Comunità possono essere trasportate all'interno della
Comunità solo se sono accompagnate dal passaporto
fitosanitario e:
a) provengono da zone in cui non è nota la presenza
dell'organismo nocivo; oppure
b) nessun segno indicante la presenza dell'organismo
nocivo è stato osservato nelle piante nel luogo di
produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo
completo nel corso di ispezioni ufficiali, compresi
esami di laboratorio di ogni sintomo sospetto effettuati
almeno due volte al momento opportuno durante il
periodo di crescita attiva delle piante; oppure
c) qualora la presenza di segni dell'organismo nocivo sia
stata constatata nelle piante nel luogo di produzione,
devono essere applicate adeguate procedure di
eradicazione, ossia almeno:
i)
distruzione delle piante infette e di tutte le
"piante sensibili" in un raggio di due metri
..omissis…;
ii)
…omissis.. adozione di provvedimenti nei
confronti delle "piante sensibili" nel raggio di
10 metri;
iii)
per tutte le altre "piante sensibili" presenti nel
luogo di produzione, esse sono state sottoposte
ad una nuova ispezione ufficiale approfondita a
seguito della constatazione e in occasione di
tali ispezioni sono state riconosciute indenni
dal'organismo nocivo;
iv)
sono state prese le misure fitosanitarie del caso
sulla superficie di coltivazione in un raggio di
due metri dalle piante infette
(Vedi Dec. 2002/757/CE, 2004/426/CE, e, per la lettera c) la
Dec. 2007/201/CE)
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Note
Phytophthora ramorum - Fitoftora
Fungo in grado di attaccare molte specie arbustive ed
arboree, sia in ambito forestale che ornamentale. I
sintomi sono diversi a seconda dell'ospite. Si riportano
quelle più a rischio, anche se vi sono continuamente
nuove segnalazioni su altre specie in vivaio, nella UE.
Su Rododendro e Azalee si osservano macchie fogliari
brune, a margine diffuso, per lo più localizzate vicino al
picciolo, e conseguenti spesso all'infezione dei giovani
rami, che presentano necrosi non depresse di colore
bruno. Il patogeno può diffondersi alle branche di ordine
superiore. Raramente la pianta muore. Su Viburno i
sintomi sono completamente diversi. L'infezione inizia
dal colletto e parti basali dello stelo, causa la necrosi
della corteccia fino al legno, poi progredisce verso l'alto,
con conseguente avvizzimento della pianta. Le radici
rimangono sane, a differenza di altre Phytophthorae. Su
Camelia determina lesioni bruno-nere su apici e margini
fogliari, progredisce lungo il picciolo, causa
defogliazioni.
Segnalata dal 2002 in UK,
NL, Germania, Belgio,
Danimarca, Francia,
Irlanda, Norvegia, CZ,
Slovenia, Svezia, Polonia,
Spagna. In Italia
intercettata su materiale di
Verbania e Pistoia. Negli
USA (Oregon e California)
causa una grave forma di
deperimento delle querce.
P
Per Viburnum spp.,
Camellia spp. e
Rhododendron spp.,
(ad eccezione di
Rhododendron simsii)
Nei casi sospetti è sempre necessaria l'analisi di
laboratorio per distinguerla da altre Phytophthora spp. o
altri patogeni.
L'elenco delle specie sulle quali viene segnalata nella
UE è in costante aumento. Per questo i controlli, oltre
che sulle specie passaportate, è opportuno che vengano
effettuati anche sulle "specie sensibili". Da considerare
infine che il ceppo Europeo sembra diverso da quello
americano, particolarmente aggressivo su querce.
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Ribes
Rosa
Rubus L
comprende:
Rubus fruticosus
[More]
Rubus idaeus
[Lamponi]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Salix
Schindapsus (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Scilla [Scilla] Bulbi e cormi
destinati alla piantagione
Senecio spp. [Cineraria]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Solanum L.
Vegetali di specie stolonifere o
tuberifere di Solanum
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 12):
a) che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni
da determinati organismi nocivi,
oppure
b) che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi
nocivi in questione è stato osservato su vegetali sul luogo di
produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.
Gli organismi nocivi di cui sopra sono
Arabis mosaic virus (vedi Fragaria L.)
Raspberry ringspot virus (vedi Fragaria L.)
Strawberry latent ringspot virus (vedi Fragaria L.)
Tomato black ring virus (vedi Fragaria L.)
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Area diffusione
Note
Controllo L.O.
Controllo L.O.
Controllo L.O.
Sintomi causati da virus (in generale)
I sintomi possono essere di generico deperimento,
analoghi a quelli causati da funghi del terreno.
In primavera si ha in prevalenza scarso vigore
vegetativo, foglie piccole e/o distorte, clorotiche o con
ingiallimento dei bordi.
In estate ed autunno accentuato nanismo, arrossamento e
accartocciamento delle foglie adulte.
I virus riportati nel D.L.vo 214 possono essere trasmessi
attraverso il materiale vegetativo, oppure da nematodi.
Controllo L.O.
p
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer)
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
Controllo L.O.
Controllo
p
Ditylenchus dipsaci (All. II, A, Sez. II, 4 - vedi Tulipa L.)
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Assenza di organismi nocivi in generale (All IV, A, sez. II,
18.3). I vegetali devono essere stati tenuti in condizioni di
quarantena ed essere risultati esenti, all'atto dei controlli
di quarantena, da organismi nocivi.
Solanum jasminoides
Potato spindle tuber viroid
[Gelsomino di notte, pianta
Decisione della Commissione 2007/410/CE
sempreverde, rampicante].
Il materiale deve provenire da uno stato o da una zona
Piante destinate alla piantagione ufficialmente definita dove il viroide è assente, oppure è
e sementi.
necessario che i lotti o le piante madri associate siano stati
controllati e trovati esenti dal viroide.
Recepita con D.M. 28 gennaio 2008, che stabilisce l’obbligo
di passaporto per vegetali e sementi.
Solanum melongena
[Melanzana]
Descrizione organismi nocivi
Potato stolbur mycoplasm (All. IV, A, Sez. II, 18.6)
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Le ornamentali appartenenti a specie stolonifere o
tuberifere di Solanum posono ospitare diversi virus,
viroidi, fitoplasmi o batteri che interessano anche la
patata o altre solanacee orticole.
Potato spindle tuber viroid
Viroide trasmesso meccanicamente, per contatto tra
piante, attrezzi, anche afidi o altri insetti. Le solanacee
da orto, pomodoro, patata, melanzana, manifestano
crescita stentata, decolorazioni e arricciamenti fogliari,
necrosi dei tessuti e gravi deformazioni dei frutti e dei
tuberi. Il viroide è in grado di moltiplicarsi anche su
ornamentali, S. jasminoides e Brugmansia, dove non
manifesta sintomi evidenti per cui sono necessarie
analisi di laboratorio.
vedi Lycopersicon
P
Diffusa in tutti i continenti. P
In UE riscontrata in
Polonia su patata, in
Francia (patata e
pomodoro), in Puglia e
Lazio (gelsomino)
p
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Pseudomonas solanacearum (All. IV, A, Sez. II, 18.7)
vedi Lycopersicon
Area diffusione
Note
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Sorbus L. [Sorbo]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Spathiphyllum (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Spinacia oleracea [Spinacio]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Strelitzia (Strelitziaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Stromanthe (Marantaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Syngonium (Aracee)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Syringa
[Lillà]
Tagetes spp. [Tagete]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Tanacetum [Tanaceto]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Thalia (Marantaceae)
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Tigridia
[Tigridia]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Tilia spp. [Tiglio]
Tropeolum spp. [Nasturzio]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
I vegetali non devono essere contaminati da Tomato spotted
wilt virus (all. II, A, Sez. II, d 15 - vedi Lycopersicon )
Erwinia amylovora (All. IV, A, Sez. II, 9 - vedi Crataegus)
P o Pzp per Erwinia
amylovora
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
Controllo L.O.
p
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Controllo L.O.
p
Liriomyza (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Ditylenchus destructor (All. II, A, Sez. II, 3 - vedi Tulipa L.)
p
Ditylenchus dipsaci (vedi Tulipa L.)
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Controllo L.O.
p
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Agg.: 30 dicembre 2010
Genere o Specie
[Nome comune]
Tsuga Carr.
[Tsuga]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Tulipa L.
[Tulipano]
Bulbi e cormi destinati alla
piantagione
Ulmus spp.
[Olmo]
Verbena spp. [Verbena]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Viburnum
[Viburno]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Viola spp. [Viola]
Vegetali destinati alla
piantagione, eccetto le sementi
Vitis L
[Vite]
Vegetali di vite, ad eccezione
dei frutti e delle sementi
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
Area diffusione
Melampsora medusae (All. IV, A, Sez. II, 5 - vedi Populus)
Note
p
Constatazione ufficiale (all. IV, A, Sez. II, 22):
che nessun sintomo di Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev è
stato osservato sui vegetali dall'inizio dell'ultimo ciclo
vegetativo completo.
(vedi anche All. II, A, Sez. II, 4)
Ditylenchus dipsaci
Nematode degli steli e dei bulbi
Endoparassita polifago, su numerose piante coltivate e
spontanee, compreso diverse bulbose da fiore. In
generale le piante i cui tessuti sono invasi dal nematode
presentano minore sviluppo, ingiallimenti, deformazioni
e/o ispessimenti della vegetazione, disseccamento. A
carico di bulbi e rizomi si hanno necrosi e marciumi.
Può sopravvivere anche nelle sementi.
Italia
Diffusamente presente in
tutte le zone temperate del
mondo.
I vegetali non devono essere contaminati da Ditylenchus
destructor Thorne (all. II, A, Sez. II, 3)
Ditylenchus destructor
Nematode del marciume della patata
Nematode morfologicamente simile al precedente e con
molte piante ospiti in comune; a differenza di D. dipsaci,
attacca solo gli organi ipogei. Può sopravvivere su bulbi
e tuberi e nel terreno. Il danno sui bulbi appare come
striscie longitudinali imbrunite, a cui segue il marciume.
Di conseguenza si hanno sintomi aspecifici a carico
della parte aerea (ingiallimenti apicali, ecc.)
Italia (una segnalazione)
Diffusamente presente
nella UE e nel resto del
mondo.
p
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Controllo L.O.
Anoplophora chinensis (all. I, A, I, 4 – vedi Acer )
Anoplophora glabripennis (all. I, A, I, 4.1 – vedi Acer)
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
Controllo L.O.
Controllo
p
Phytophthora ramorum (Dec. 2002/757/CE, D..M. di
recepimento del 28/11/2002, Dec. 2004/426/CE, Dec.
2007/201/CE - vedi Rhododendron)
P
Liriomyza h. e t. (All. IV, A, Sez. II, 23 - vedi Gerbera)
p
Constatazione ufficiale (All. IV, A, Sez. II, 17):
che nessun sintomo di Grapevine Flavescence dorée MLO e
Xylophilus ampelinus è stato osservato sulle piante madri nel
luogo di produzione dall'inizio degli ultimi
due cicli vegetativi completi.
Grapevine flavescence dorée (All. IV, B, punto 32)
Vedi requisiti specifici per le zone protette (omissis)
introdotti dalla Dir. 2007/41/CE del 28 giugno 2007
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Grapevine Flavescence dorèe: Flavescenza dorata
Fitoplasma trasmesso da una cicalina, Scaphoideus
titanus, che acquisisce la capacità infettiva 25 - 30 giorni
dopo essersi alimentata su una pianta infetta. L'uso di
insetticidi efficaci verso l'insetto, nel periodo giugno
luglio, risulta molto efficace per contenere la diffusione
della malattia. Sintomi nel periodo fine giugno settembre, a carico di grappoli (parziale o totale
disseccamento), tralci (scarsa lignificazione), foglie
Diffusa in tutto il Veneto
Italia, Francia
Nel resto delle regioni
OEPP e nel resto del
mondo è diffuso invece il
legno nero (fitoplasma
spesso presente anche nelle
zone di flavescenza dorata)
P (per tutta la
comunità)
Pzp per CZ, FR
(Champagne-Ardenne,
Lorena, Alsazia), IT
(Basilicata)
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Genere o Specie
[Nome comune]
Requisiti particolari - Riferimenti normativi
Descrizione organismi nocivi
D.M. 31/05/2000 - Lotta obbligatoria alla flavescenza dorata
L' art. 7 prevede che le piante madri colpite devono essere
eliminate e viene sospeso il prelievo fin quando non viene
accertata l'assenza per due anni consecutivi.
(accartocciamento, ispessimento lamina, colorazioni
anomale). I sintomi sono simili a quelli causati dal
fitoplasma del legno nero. La trasmissione di FD può
avvenire anche tramite materiale di propagazione
infetto.
Xylophilus ampelinus Mal nero della vite
Batterisi vascolare, diffusa attraverso marze contaminate
e, all'interno del vigneto, attraverso ferite, irrigazioni
soprachioma, ecc. Sui tralci determina cancri con
spaccature longitudinali, a partire da piccole fessurazioni
in prossimità dei nodi. Necrosi lungo il raspo del
grappolo, maculature e/o aree della foglia ingiallite e poi
necrotiche. Sintomi visibili dalla ripresa vegetativa
all'estate.
Daktulosphaira vitifoliae (All. IV, B, 21.1)
Constatazione ufficiale che i vegetali, ad eccezione dei frutti
e delle sementi,
a) sono originari di una zona notoriamente indenne da
Daktulosphaira vitifoliae;
o
b) sono stati coltivati in un luogo di produzione risultato
indenne da Daktulosphaira vitifoliae all'atto di ispezioni
ufficiali eseguite negli ultimi due cicli vegetativi completi;
o
c) sono stati sottoposti a fumigazione o ad altro adeguato
trattamento contro Daktulosphaira vitifoliae.
Zamioculcas (Aracee) [Zamia]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Zantedeschia (Aracee) [Calla]
Vegetali con radici o con
terreno di coltura associato
Daktulosphaira vitifoliae (Viteus vitifoliae)
Fillossera della vite: questo afide può vivere sia sulle
foglie che sulle radici della vite. Le foglie dei vitigni
europei sono meno attaccate rispetto a quelli americani;
sulle foglie si notano caratteristiche galle, all'interno
delle quali è presente l'insetto e le sue uova. Si possono
avere fino a 10 generazioni all'anno. L'apparato radicale
della vite europea è molto più colpito e danneggiato (con
presenza di tuberosità e cancri) rispetto alla vite
americana, che pertanto viene usata come piede.
Area diffusione
Note
Italia (segnalazioni)
Danni in Francia, Spagna,
Grecia, Slovenia, Africa
del Sud
Segnalata, non sempre con
certezza, in pochi altri
paesi del mondo
Originaria dell'America del Pzp per Cipro.
Nord, è diffusamente
presente in Italia, nella UE
e in molti paesi del mondo.
Controllo L.O.
Quadraspidiotus perniciosus (vedi Cydonia)
Cocciniglia di San Josè - Dir. 2006/91/CE
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
Radopholus similis (All. IV, A, Sez. II, 11 - vedi Pothos)
p
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
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Agg.: 30 dicembre 2010
Altre voci generiche
Vegetali di specie erbacee,
destinati alla piantagione, ad
eccezione di: bulbi, cormi,
vegetali della famiglia delle
Gramineae, rizomi, sementi,
tuberi
Vegetali con radici, piantati o
destinati alla piantagione,
coltivati all'aperto
p
Liriomyza huidobrensis e Liriomyza trifolii, (all. IV, A, Sez.
II, 23 – vedi Gerbera)
N.B. Le principali specie erbacee, ortive ed ornamentali,
ospiti delle mosche minatrici, sono state indicate nel testo;
va sottolineato che l’obbligo del passaporto per la vendita a
professionalmente impegnati vale per tutte le specie che
rientrano nella definizione a fianco, anche se non citate nella
guida
Dev'essere dimostrato (all. IV, Sez. II, 24):
che il luogo di produzione è notoriamente indenne da
Clavibacter michiganensis ssp. sepedonicus, Globodera
pallida, Globodera rostochiensis e Synchytrium
endobioticum.
REGIONE DEL VENETO – Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari
Globodera spp presenti in
Italia, soprattutto in terreni
leggeri; S. endobioticum e
C. m. spp sepedonicus non
segnalati. Presenti in molti
Paesi OEPP.
Campionare terreno di
nuovi vivai per i
nematodi cisticoli.
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