Assessorato Politiche Culturali Prove Aperte di Civiltà II edizione – la voce delle donne Palladium, 7 marzo 2012 ore 21 Ingresso libero un paese senza Teatro non è un paese civile Bertolt Brecht PROGRAMMA Presentazione della serata: Carla Di Veroli (Assessora alle Politiche culturali Municipio Roma XI), Chiara Casarico e Tiziana Scrocca (Il NaufragarMèDolce) L’unicorno - di e con Giovanna Conforto Sulla saggezza delle donne si e' detto molto ma dalla tradizione norvegese ci viene una lezione... sorprendente. Fimminincanto – Susanna Ruffini, Laura Cuomo, Daniela Zuccaro, Chiara Casarico Canzoni della tradizione popolare, da nord a sud.... la voce delle donne! I fili di Penelope - di e con Tiziana Scrocca, musiche Roberto Mazzoli Penelope aspetta e tesse un mantello di storie, l’ Odissea. Tesse, inventa e racconta le storie che allontanano Ulisse, per giustificare l’assenza, per trattenere il Tempo, per sbeffeggiare la Solitudine e allontanare la Morte… E’ questa la forza di chi resiste, di chi tiene vivo il ricordo e l’amore, di chi protegge e cura la propria umanità. Picu. Io sono l’eroe - di e con Arcangelo Iannace, Francesco Spaziani, Michele Bevilacqua Picu e' il richiamo che dà l'inizio ad una trasformazione, e' una parola che dà il via ad un viaggio senza ritorno, dove chi lo compie é colui che chiude il ciclo. Colui che torna vincitore. Colui che compie il viaggio liberatore. PICU è un eroe perchè resiste. Roslen Bondì – cantante dei Tothem. Quando i suoni melodici della voce classica si fondono con il rock più moderno… Illusione amore mio - Movimento Clown: Anna Cisternino, Anna Rizzi, Olimpia Adriani Spettacolo comico poetico di teatro clown moderno, racconta di una goffa giovane donna di nome Olga che cerca disperatamente di rendere felice la sua mamma che la desidera donna perfetta, sposata e con figli; senza però mai riuscirci. Io e la mia fine - Silvia Torino Liberamente ispirato a Coppia aperta di Franca Rame. Una donna che non riesce a convivere con un uomo reinventato. Bret&Bret - Luciano Pastori e Pierluigi Ricciardi Clown nella vita ed in corsia con Soccorso Clown, organismo ideatore e pioniere della nuova figura del clown ospedaliero, che riunisce e sintetizza in sé le professionalità degli operatori del circo e del teatro. Giuseppe Tomassini Trio - Giuseppe Tomassini (voce e chitarra acustica), Claudio Mangialardi (contrabbasso), Roberto Mazzoli (chitarra classica, guitalele, cajon) Assessorato Politiche Culturali Testi e musiche disegnano una ragnatela di sogno reale, in un gioco di forza tra sensibilità e passione. L’ensemble aderisce al Progetto “PRECARI UNITED”, nato dall'esigenza di creare una forma di tutela autonoma e dal basso a partire da quelle realtà del mondo del lavoro dove le tutele sindacali sono più deboli. Storie di pane - di e con Chiara Casarico e Emanuela Bolco Ogni pane ha la sua storia, ogni storia ha il suo pane... si impasta e si fanno lievitare ricordi, suggestioni, personaggi, canzoni, proverbi, scioglilingua... e si porta lo spettatore nel magico mondo del racconto, in un ipotetico giro del mondo da nord a sud, con un movimento circolare dalla testa al cuore.... Uno spettacolo dove il reale si fonde col surreale e la verità del pane appena sfornato punge le narici e delizia la gola…. Affari di famiglia - Fuori ConTesto, di Emilia Martinelli, musiche di Federica Principi, con Maria di Profio, Tiziana Scrocca, Marco Ubaldi. Una relazione – quella tra una madre e una figlia con disabilità – che gioca il suo equilibrio, si allarga e si stringe, un legame che non si può sciogliere, ma che vuol trovare un modo per esistere e per resistere ai pregiudizi della società… La pièce fa parte di un progetto di spettacolo corale "Affari di famiglia" realizzato con il contributo del Dipartimento delle Pari Opportunità. Il progetto-spettacolo ha messo insieme in scena 8 compagnie, tutte impegnate da anni nel campo della disabilità e dell'integrazione teatrale. Figlie di Sherazade - di e con Chiara Casarico e Tiziana Scrocca Due donne si raccontano come in uno specchio ribaltato: una fuga e un ritorno, un dramma personale e le sofferenze di un popolo. Figlie di Sherazade è la storia vera di due giovani donne che raccontano affinché altre donne possano un giorno vivere in condizioni migliori. Una testimonianza attraverso uno spettacolo agile ed essenziale. Una colonna sonora originale e coinvolgente, una scenografia fatta di immagini proiettate. E un gruppo di donne che raccontano di donne. Acustimantico Raffaella Misiti (voce) Marcello Duranti (sax e altri tubi sonori), Stefano Scatozza (chitarre e musiche), Stefano Napoli (contrabbasso), Salvatore De Seta (batteria), Danilo Selvaggi (testi) Tempo di passaggio è il nuovo disco della band romana. Il titolo fa riferimento a una specie di sospensione, ma anche di cammino, di attraversamento. Tempo di passaggio è una riflessione libera, non didascalica, sul tempo che viviamo: difficile, diviso, per molti versi oscuro eppure entusiasmante. Un tempo di crisi della società, della cultura, dell’arte, di molti progetti rivelatisi illusori, ma che avrebbe in sé gli elementi e la potenza per un profondo cambiamento, una rigenerazione individuale e collettiva. In collaborazione con Tropico del Libro, il Menocchio, Compagnia di Giorgio Brancia UN SEGNO Prove aperte di civiltà non è uno spettacolo teatrale come gli altri, né diverso dagli altri. È una serata in cui artisti, linguaggi, pubblico, si incontrano, in uno spazio dedicato alla creatività indipendente. Risponde al bisogno primario di cultura, bene comune che si oppone alla disgregazione. Per questo è gratuito. Il Palladium torna ad acquisire il senso per cui è nato, quello di essere un teatro per l’organismo collettivo che lo contiene: la comunità, la cittadinanza. Per questo è promosso dall’XI Municipio. Queste particolarità, nell’edizione 2012 dedicata alla voce delle donne, come riflessione culturale e politica sul percorso di libertà e di autodeterminazione delle donne nella storia, richiedono la presenza di un Segno. Il NaufragarMèDolce, che promuove per il secondo anno l’iniziativa, ha scelto come segno, fisicamente presente ed evidente, una fascia setosa di colore, che accompagna lo spettatore dall’ingresso alla sala. Si vuole richiamare così il percorso di quella voce, tanto lungo e difficile quanto assolutamente necessario e attuale; una strada che ha avuto bisogno di leggerezza e fantasia, ma anche di straordinaria forza e determinazione. Assessorato Politiche Culturali Trame leggere, solide resistenze è il sottotitolo di questo Prove aperte di civiltà: il nostro segno è appunto una trama leggera, che si stende tra le solide resistenze-colonne del Palladium; così come il lavoro degli artisti che sono coinvolti è, nelle difficoltà presenti, una solida e faticosa resistenza, che ha assunto l’aspetto, in apparenza leggero e immateriale, della trama teatrale o delle strutture sonore. Tutto ciò indica ancora un percorso, anzi più percorsi che qui si intrecciano e che trovano il loro senso nella loro destinazione, cioè un pubblico, che non solo “batte le mani”, ma “batte il tempo” del proprio agire, in una battaglia, comune, contro tutte le ingiustizie e le diseguaglianze.