SIRIA NOTA CONGIUNTURALE Andamento Nel biennio 2010 - 2011 l’economia siriana dovrebbe registrare una lenta ripresa, dopo il rallentamento del 2009, con una crescita media del Pil reale del 4.1% [Fonte FMI]. La crescente apertura economica del paese e il miglioramento nelle relazioni internazionali incoraggeranno gli investimenti. Da registrare una ripresa sia della spesa pubblica che degli investimenti privati, dopo il rallentamento del 2009. Nel 2010 il PIL nominale sarà pari a 67.330 milioni di USD, registrando un incremento rispetto al 2009 (52.319 milioni di USD) Nel 2010 la crescita del PIL reale sarà del 3,7% con un aumento rispetto al dato del 2009 (1,9%). I fattori del rallentamento della crescita nel 2009 sono stati: il calo degli investimenti esteri e diminuzione delle esportazioni a causa dell’impatto della crisi internazionale, calo della spesa pubblica dovuta al calo dei proventi petroliferi e contrazione dei consumi in seguito al progressivo ritorno in Iraq dei rifugiati iracheni. Principali Dati Il Tasso d’inflazione nel biennio 2009 -2010 dovrebbe attestarsi intorno al 5,3% (nel 2009 e’ stato del 7,5%). Le cause della contrazione sono state: gli effetti della crisi finanziaria internazionale, con un impatto soprattutto sui prezzi dei generi alimentari e dei combustibili, il ritorno in patria dei rifugiati iracheni presenti nel paese e la tendenza ad un calo dell’indice dei prezzi all’ingrosso. Il Tasso di disoccupazione nel 2010 dovrebbe essere pari al 9,7% in linea con quello del 2009 (9,2%). Consumi privati nel 2010 dovrebbero crescere del 3,9%, registrando una diminuzione rispetto al dato 2008 (6,1%). Nel 2010 la spesa pubblica dovrebbe aumentare del 4,3%. Nel 2010 gli investimenti dovrebbero aumentare del 3,7%, dato che risalta se paragonato al calo del 2009 (-1%), da attribuirsi al calo degli investimenti nel settore dell’edilizia, conseguente agli effetti della crisi internazionale sui gruppi del Golfo, principali investitori nel mercato locale delle costruzioni. Il disavanzo commerciale siriano nel 2009 dovrebbe raggiungere i 2,5 miliardi di USD, rappresentando il 4,7% del PIL [proiezioni FMI]. Si e’ registrato un calo nei proventi dalle esportazioni per il 2009 (10,1 miliardi di Usd) dovuto al: calo dei prezzi del greggio e dei prodotti agricoli sui mercati internazionali, alla contrazione della domanda dei principali mercati a livello regionale a causa degli effetti della crisi finanziaria internazionale e alla siccità che ha ridotto la produzione agricola. Nel biennio 2010 - 2011 il disavanzo commerciale dovrebbe inoltre aumentare fino a raggiungere i 3,1 miliardi di USD, (4,9%) del PIL. Nel 2009 i proventi del turismo sono aumentati del 16% rispetto al 2008. Nel primo semestre del 2009 la produzione di greggio si è attestata attorno ai 377.000 barili al giorno, registrando una diminuzione di 1.250 barili al giorni rispetto allo stesso periodo del 2008. Nel 2010 si prevede che il disavanzo fiscale si ridurrà a 3 miliardi di USD (5% del Pil) a seguito dell’aumento dei prezzi del petrolio. Nel 2010-2011 la produzione agricola registrerà una lieve ripresa, dopo tre anni di siccità che hanno ridotto la produzione. Nel 2010-2011 il settore delle costruzioni continuerà a crescere, anche se si manifesteranno delle difficoltà di finanziamento di alcuni progetti e cresceranno le preoccupazione dei centri di politica economica circa il rischio di spinte inflazionistiche. Nel 2009 la lira siriana è stata relativamente stabile a fronte di un dollaro forte. Si prevede che nel 2010-2011 si rafforzerà, oscillando su un tasso medio di cambio di SyP 45,7/UsD1. Dall’ottobre 2007, la lira siriana è ancorata ad un paniere di valute straniere, basato sui diritti speciali di prelievo del Fondo Monetario Internazionale. Nel 2010-2011 l’avanzo del conto dei servizi aumenterà, provocando una diminuzione del disavanzo della bilancia della partite correnti a 1,4 miliardi di USD (2.2% del PIL). Interscambio Siria – Mondo e Siria – Italia Secondo dati dell’Ufficio Statistico locale, il valore dell’interscambio Siria – Mondo nel 2008 e’ stato pari a 30,9 miliardi di USD, registrando un aumento del 22,5% rispetto al dato del 2007. Sempre nel 2008, il valore delle importazioni dal Mondo e’ stato di 16,8 miliardi di USD (+22,6%). Positivo anche l’andamento dell’export siriano che nel 2008 e’ stato pari a 14,1 miliardi di USD (+22,2%). Da tali dati, l’Italia risulterebbe il primo fornitore ed il secondo cliente della Siria a livello europeo. Secondo invece gli ultimi dati ISTAT relativi ai primi nove mesi del 2009, l’Italia ha esportato verso la Siria prodotti per 473,7 milioni di euro, con una contrazione in valore del 41,3% rispetto al corrispondente periodo del 2008. Le nostre importazioni dalla Siria, invece, sono ammontate a 306,1 milioni di euro denotando un decremento, più significativo, del 47,7%. Il totale dell’interscambio ha quindi raggiunto i 779,9 milioni di euro (- 44,0%). Il saldo, nonostante la contrazione del nostro export, rimane eccezionalmente in attivo per l’Italia con 167,6 milioni di euro (-24,1%). Sul fronte delle nostre forniture, i principali prodotti esportati sono i seguenti: macchine e apparecchi meccanici (+2,0%) con 160,1 milioni di euro; prodotti chimici (-31,0%) con 56,5 milioni di euro; apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (- 1,1%) con 39,4 milioni di euro; prodotti della metallurgia (+7,9%) con 31,3 milioni di euro. Da notare l’evoluzione dei prodotti alimentari (+62,0%) con 10,8 milioni di euro; degli articoli di abbigliamento (+24,3%) con 8,5 milioni di euro e dei mobili (+67,0%) con 2,4 milioni. Alcuni di questi incrementi, sono frutto anche delle liberalizzazioni siriane all’import. I prodotti petroliferi raffinati hanno quindi un peso di solo il 14,9% sul totale dell’export italiano, in contrazione dalla quota ben più significativa del 43,0% del medesimo periodo del 2008, mentre i beni strumentali (macchine ed apparecchi meccanici) hanno ora una quota del 40,7%, in aumento rispetto al 19,5% dei primi nove mesi del 2008. Modalita’ di investimento Nel 2008 secondo i dati dell’UNCTAD gli IDE sono aumentati del 70% rispetto al 2007, raggiungendo i 2,1 miliardi di USD. Le cause dell’aumento sono dovute alla progressiva apertura dell’economia e al miglioramento delle relazioni internazionali. La maggior parte degli investitori sono società del Golfo, che investono soprattutto nel settore delle costruzioni, turismo e servizi finanziari. Secondo la Syrian Investment Agency (SIA), il settore del turismo avrebbe attratto il 38% del totale degli investimenti con un totale di 490 milioni di USD, seguito dal settore dell’Oli and Gas con 415 milioni di USD. La Syrian Investment Agency (S.IA.) [ www.investinsyria.org ; www.syriainvestmentmap.org ] e’ l’Ente governativo deputato allo sviluppo degli investimenti esteri in Siria. Il suo fine istituzionale e’ di incoraggiare e facilitare l’afflusso di investimenti esteri diretti al fine di contribuire allo sviluppo socio economico del paese. Le strategie perseguite dalla SIA per conseguire questo fine sono: Porre le basi per una semplificazione delle procedure d’investimento; Preparare una mappa degli investimenti, promuovendola a livello nazionale e internazionale; Fornire informazioni, dati e assistenza agli investitori; Partecipare nella preparazione di convenzioni e protocolli sugli investimenti; Realizzare attività promozionali per attrarre e incoraggiare gli investimenti; Seguire l’implementazione dei progetti d’investimento e risolvere i problemi che ne ostacolano la realizzazione. Il Decreto Legislativo n.9 del 2007, prevede tutta una serie di incentivi, di garanzie e di esenzioni a favore dell’investitore straniero, di cui si riportano alcuni esempi: Possibilità, per l’investitore, di importare tutto il materiale di cui ha bisogno senza essere sottoposto alle normali restrizioni all’import e al pagamento dei dazi; Possibilità, per l’investitore straniero, di possedere quote di terreni edifici superiori a quanto normalmente previsto dalla legge; Esenzioni fiscali sui proventi dell’investimento. Il decreto ha inoltre previsto l’istituzione presso la SIA del “One Stop Shop Investors Service Center”, il cui scopo e’ di semplificare le procedure e di facilitare il processo di rilascio delle licenze per i progetti d’investimento. Fonte: ICE Damasco